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LA SUSPENSE

La suspense è l'effetto causato da un’immersione temporale e affettiva del lettore nella narrazione al punto di
desiderare la conoscenza degli esiti. In altre parole è uno stato mentale derivante dall’attesa dello
svolgimento di un’azione, specie se coinvolto un personaggio positivo.
Esiste dai tempi dell’antica Grecia e non dipende dal contenuto della storia ma dall’articolazione temporale
dei temi e delle risposte lasciate in sospeso e/o dai tranelli usati per sviare la narrazione ; si serve della
prefigurazione (in base alla quale situazioni o eventi sono anticipati) e dell’esca (il cui significato è
percepito una volta annunciato), ed entrambi non sono espliciti ma allusivi: sforzo del lettore di decodifica
cognitiva in prospettiva finale di storia: suspense.
La suspense nasce da gap tra narrazione e nostre previsioni su svolgimento di essa; quando una svolta
narrativa nasconde un evento poi rivelato (può esistere sorpresa senza suspens e). La suspense dipende dalla
capacità umana d'immaginare eventi sotto forma di mini-sceneggiature
(Scripts) qualsiasi narrazione è una smart story perché permette al lettore di migliorare le sue prestazioni di
lettura di realtà.

INTENSITA’ DELLA SUSPENSE


L’intensità della suspense è inversamente proporzionale al numero delle possibilità (più possibili conclusioni
conosciamo e meno sarà intensa la suspense provocata dallo svolgimento dei fatti), ed è molto rilevante
l’empatia provata per i personaggi.

Riconosciamo quattro tipi di suspense:


1. La suspense del cosa = coinvolgimento emotivo verso il destino dell’eroe, desiderandone uno positivo.
Inoltre è data anche da un coinvolgimento emotivo del lettore nello sviluppo di azioni successive compiute
dal “personaggio preferito”.
2. La suspense del come e del perché = i lettori devono scoprire la causa del problema concentrandosi su
come si risolverà la vicenda (curiosità), dato che sappiamo dapprima cos'è successo.
3. La suspense del chi = in questo caso il lettore ha già dei sospetti, ma deve indovinare chi (o cosa) sar à la
causa del problema. Se il lettore indovina raggiungerà la soddisfazione intellettuale.
4. La meta-suspense = è una suspense precedente all’inizio delle vicende, quella che suscita la curiosità del
lettore nel voler sapere come il narratore abbia scritto l’intreccio ed abbia dato forma narrativa al testo.

Nel lettore però saranno sempre presenti meccanismi cognitivi ed emozionali anche in letture successive
(resilienza della suspence) perché, da un lato la disponibilità di convinzioni è soggetta a variazioni e
intensificazioni, dall'altro nelle narrazioni le proposizioni sono contemplate. Se l’immaginazione rende una
situazione reale si usa la suspense per anticipare, ma senza sviluppare, un’informazione: passione cognitiva
ed emozionale.
La sospensione narrativa rinvia e dilata il tempo narrativo con eventi paralleli che non servono solo per
causare ansia e preoccupazione nel lettore, il cui coinvolgimento si concentrerà su gratificazione arrecata dal
rinvio del finale di narrazione: tempo funzionalizzato.

Le prospect-based emotions sono emozioni legate ad eventi previsti, sono la conferma delle nostre
aspettative, ma vanno distinte in: conformation/disconformation emotions (passioni post accadimento di
un evento); prospect emotions e unconfirmed emotions (causate da incertezza generata dal rapporto con
gli eventi presenti nella nostra immaginazione).
Le Prospect Emotions ci fanno vivere situazioni inusuali come normali e sono codificate in epica classica
come cortocircuito tra logos e phatos attraverso due tipi di suspense:
suspense cognitiva come alterazione temporale complicante intreccio e creatrice di
momenti di sospensione rispetto a piena conoscenza dei fatti (lettore sa più del personaggio); suspense
emotiva fondata su ellissi per alimentare elevata incertezza e ansia in spettatori che si basano sulle loro
aspettative perché la narrazione non dice nulla (lettore sa quanto il personaggio) ;

L’epica classica utilizza la suspence cognitiva ma allo stesso tempo sono presenti false piste , ostacoli
ritardanti, chiusura finale, marcatori temporali e segmenti narrativi come presagi e profezie. Inoltre usa
procrastinazioni, ovvero incertezza verso chiusura differita in un futuro imprecisato e ridondanza di presagi
e indizi: il lettore non dimentica l’esito prospettato.

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La tragedia classica invece utilizza dislivelli tra convinzioni dei personaggi su false premonizioni
e convinzioni dei lettori date dall’autore onnisciente. Così facendo allontana molte volte entrambi dall' happy
ending. Nella tragedia è molto comune l’incapacit à dell'eroe di comprendere il suo destino, e questo dà idea
di temporalità irrevocabile. Orazio manipola l'ordine naturale della narrazione attraverso racconto in
medias res (mescolamento temporale delle fasi di storia) per fornire informazioni preliminari e causare
curiosità nel lettore, mentre Quintiliano elogia l'ordine artificiale (cambiare l’ordine del racconto causando
smarrimento nello spettatore) perché manipola le attese del destinatario.
Nel XV secolo Matteo Maria Boiardo scrive “L’Orlando Innamorato” con un procedimento formale a
struttura sospesa d’interlacciamento. L’opera possiede delle condizioni tematiche (narrazioni individuali
poste al di fuori di finalità collettiva) e morfologiche (accostamento paratattico di scene autosufficienti) di
suspense: qui la suspence è il collante del racconto (entrelacé) e si configura come strumento aggregativo e
potente attrattore percettivo: flashback e flashforwards deviano l’attenzione del lettore oltre alle frenature e
alle ripartenze aumentando sempre più la suspense; quest'opera basa la suspence anche sull'interruzione degli
avvenimenti anche se l’aspetto più innovativo è la tecnica incastonata (seguire storie differenti
simultaneamente con la focalizzazione alternata: il lettore crede che le implicazioni delle vicende non siano
limitate a piano percettivo ma proseguano in momenti in cui le scene non sono rappresentate = artificio
narrativo.
Con l’interlacciamento nasce il romanzo, e ogni filo del racconto è posto allo stesso livello degli altri nel
presente.
Nel 1520 circa, Marco Vida e Giulio Scaligero, due umanisti italiani, diedero la prima definizione di
suspense:
1)strategia dilatatoria per introdurre fatti inediti nel racconto equilibrando ignoranza e conoscenza nella
narrazione causando una tensione emotiva;
2) sollecitatore d'attenzione del destinatario.

Il fatto che la suspense si affermi a partire dalla metà del XIX secolo, di pari passo con il crescente processo
di urbanizzazione, non è un caso. Infatti il passaggio dalla semplice società contadina a quella urbana, porta
una serie di incertezze e dubbi causati dalla dissociazione tra esperienza e conoscenza (mentre nel mondo
contadino era asserito come vero tutto ciò di cui si faceva esperienza). Le innovazioni del periodo, come il
processo di alfabetizzazione, la crescita dell’editoria, le trasformazioni sociale e antropologiche, portano
addirittura la nascita di un nuovo genere letterario autonomo: la Detective Story. Questa innovazione è
dovuta da un vero e proprio bisogno: la necessità di un Romanzo che andasse di pari passo con la vita di tutti
i giorni e che avesse, di conseguenza, attese continue, eventualità e possibilità nei momenti più impensabili.
Ciò a cui la suspense mira è comprendere la storia e vincere la paura del futuro attraverso la conoscenza delle
menzogne e delle illusioni che dominano una società in cui il complotto è sempre possibile. Allo stesso
tempo ricorda che la morte, ora occulta, è sempre presente.
La Detective Story e il romanzo di suspense nascono dal feuilleton (narrazione seriale sui giornali). Con
questo tipo di romanzi il lettore empatizza sempre di più con la narrazione.
Gl intrecci sono creati sul triangolo delitto-indagine-riparazione in 3 varianti: 
-Romanzo Enigma, basato sull’importanza dei fatti accaduti in passato, ha l’obbiettivo di scoprire chi ha
commesso il delitto;
-Noir, fondato sul presente, importano i fatti più di chi li ha commessi;
-Romanzo di Suspense, incentrato sul futuro e il cui fine è la prevenzione del delitto.

EDGAR ALLAN POE


Elabora un’estetica orientata verso il destinatario alla cui capacit à di concentrazione deve rivolgersi lo
scrittore.
Avendo chiare le sue intenzioni riguardo il romanzo, deve poi perseguirle attraverso una concatenazione
d'eventi o tramite il registro: l’autore si riferisce alle emozioni del panico controllato e dell’angoscia
disciplinata perché sa inserire nevrosi e paure dei suoi personaggi
nelle costruzioni narrative. Poe non solo è il padre del genere poliziesco in Inghilterra, ma ha scritto anche
delle detective story e in più ha ispirato Conan Doyle per la coppia Holmes-Watson; egli usa molto la prima
persona nei suoi scritti, con un narratore interno per ottenere la sospensione d'incredulità del lettore perché la
prima persona crea illusione del reale, immersività
ed empatia. 
Deduzione = procedimento che fa derivare un risultato da premesse generali (non usata dai detective perché
il pensiero deriva da un evento che ne scaturisce un altro in un determinato percorso). 
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Induzione = paragona eventi omogenei ed enuncia proprietà generali. 
Abduzione = si basa su un fatto singolo enigmatico da cui viene formulata un’ipotesi che sar à verificata.
Il detective DEVE restare a distanza e avere visione d'insieme (non seguire idea fissa), in un indagine non
bisogna andare in profondità perché la risposta è in superficie e soprattutto le emozioni sono d'intralcio,
perciò si usa la suspense cognitiva = stato d'immersione producente mutamenti visibili.

Si è sempre creduto che il THRILLER provenisse da un ambiente intellettuale limitato e da molteplici


codici di genere e senza prestigio, il suo successo è dovuto alla capacità di gratificare l'istinto umano e di
dare un senso al mondo e farci rapportare con esso attraverso narrazioni semplici e schematiche, sia con
mappature spazio-temporali, sia con la memorizzazione di sequenze temporali di eventi. Fondamentale è poi
lo straniamento o deterritorializzazione del protagonista dal mondo in cui vive perché ciò fa si che acuiscano
capacità cognitive di mind-reading.
La suspense è legata da sempre all'estetica del  Realismo (reale=ciò che non appartiene alla mente ed è al di
fuori degli schemi del pensiero). Da queste basi nascerà successivamente il genere del Thriller. Hitchcock
sosteneva che la suspense fosse il mezzo attraverso il quale il regista ottiene il controllo assoluto dello
spettatore; inoltre rimarca la differenza tra suspense e sorpresa, data in primo luogo dalla differenza di tempo
tra le due (sorpresa 15 secondi, suspense 15 minuti o più). Ad inizio 1900 hanno successo narrazioni a
struttura sospesa come il Giallo, il Noir e la Spy Story: L’elevata alfabetizzazione comprende un
miglioramento del mind reading anche per i ceti più modesti. La suspense funge da attrattore cognitivo e
stimolatore del mind reading (capire cosa è vero e cosa è falso, chi è colpevole e chi è innocente…)

SUSPENSE NEI ROMANZI DI DOYLE


Nei romanzi di Doyle è presente uno scarto cognitivo spettatore-protagonista (Holmes) e dettagli svelati alla
fine come se insignificanti. Holmes non svela le sue conclusioni e il perché di certe azioni, tanto che lo stato
d'ansia di Watson rappresenta l’autore; Holmes ha l’abilità analitica oltre che la visione dei fatti. Dopo aver
osservato la scena Holmes elabora inferenze abduttive (anche se serve più in fase d'investigazione) con
ipotesi probatorie/strategie argomentative.

Le DETECTIVE STORY di Ronald Knox invece, ci mostrano da subito il colpevole, ma il pubblico lo


segue da esterno (no monologhi interiori), senza elementi controfattuali (non si attende ciò che non esiste,
no fake), e con una narrazione scritta in realismo formale. Il detective risolve il caso tramite indizi e lo
spettatore ne sa quanto lui, mentre l’aiutante detective sa meno di lui e né narratore né investigatore possono
essere colpevoli, ma il pubblico deve fidarsi di loro. 

Agatha Christie invece non usa queste regole, infatti può capitare che il colpevole sia il narratore stesso, ed i
suoi detective non mostrano empatia con personaggi e luoghi interessandosi solo al caso. Questi racconti ci
forniscono altre tre forme di suspense:
Direct Suspense = il narratore sa più del pubblico, tenendolo all'oscuro dei fatti e delle informazioni
acquisite. Questo comporta una certa vulnerabilità emotiva con una paralisi che causa forte paura o speranza,
perché il lettore non può comprendere in anticipo che cosa succede e vive quindi una condizione di paura
allo stato puro (situazione che si sviluppa maggiormente nel genere HORROR o tendente ad esso).
Shared Suspense = il pubblico sa quanto i personaggi, vivendo le situazioni insieme a lui si crea una forma
di empatia (acquisendo educazione emotiva e aspetti della pietas) con essi e vive con loro ogni sequenza
narrativa. E’ prevalente in questo tipo di suspense la focalizzazione interna.
Vicarious Suspense = il pubblico sa più dei personaggi, il narratore apre un doppio canale in cui espone i
fatti in uno e nell’altro con la piena conoscenza di essi; è presente un’asimmetria emotiva (noi siamo
preparati, loro no), nella quale lo spettatore prevede il futuro del personaggio, provando angoscia ma non
avendo dubbi riguardo ciò che accadrà; di conseguenza si tratta anche di suspense cognitiva. Eè tipica della
detective story e provoca nel lettore ansia, perché è consapevole del futuro; impotenza, perché sa anche di
non poter cambiare il destino dei personaggi.
Secondo Hitchcock la suspense è il mezzo attraverso il quale il regista ottiene il controllo assoluto dello
spettatore; egli uilizzava un mix tra suspense e sorpresa, la cui differenza è data in primo luogo dal tempo
necessario per creare gli effetti (sorpresa 15 secondi, suspense 15 minuti o più ). Il regista predilige la
Vicarious Suspense. In realtà Hitchcock era solito usare anche la cecità prolungata dello spettatore,
costringendolo a seguire la trama potendo fare solo delle supposizioni non basate su di un ragionamento
logico. Sono inoltre presenti micro-domande (interrogativi risolti in una sola sequenza) e macro-domande

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(interrogativi risolti solo alla fine). Non si hanno dei personaggi bugiardi nelle Detective Stories, perché si
otterrebbe un effetto a cascata = rivalutare e rivedere i propri pensieri su tutto.
A cosa è dovuto il successo della suspense? Il fatto che agisca come una palestra cognitiva e che stimoli
attività della mente come:
• il mind reading, la capacità di attribuire stati mentali a sé e agli altri grazie a un sistema di
interferenze che può essere usato per fare previsioni circa stati non osservabili direttamente;
• l'attività di framing, capacità di distinguere cosa è vero e cosa è falso, riguardo qualcosa che viene
detta da qualcuno.

CAPITOLO 3
Il più grande studioso di suspence, Meir Sternberg, sostiene che la narratività non consiste nella modalità
specifica di rappresentazione ma in ogni effetto cognitivo ed emotivo generato su audience che genera effetti
di curiosità, suspense, sorpresa. Tali effetti sono usati come strategie per configurazione temporale e modi
costitutivi di narrazione e sono in relazione con tempo rappresentato (della storia) e tempo comunicato (del
discorso)->stessa distinzione tra fabula-intreccio.
Curiosità = (Retrospezione), cioè la rottura dell'andamento cronologico che orienta il lettore verso il passato
della narrazione. Nasce del gap tra gli eventi successi in passato e gli eventi che speravamo potessero
accadere. Nasce così la retrospezione, caratterizzata dall'elaborazione di ipotesi relative ad eventi del passato.
Suspence = (Prospezione) cioè gap tra ciò che ci è stato narrato finora e ciò che prevediamo possa accadere.
Non c'è nessuna discrepanza tra il tempo della rappresentazione e il tempo della comunicazione. E' l'unico
aspetto che può contemporaneamente agli altri 2 pur restando indipendente da essi.
Sorpresa = (Ricognizione) perché l'attenzione si focalizza su un elemento della storia che precedentemente
non era stato preso in considerazione, la ricognizione nasce dalla consapevolezza che il passato narrativo sia
erroneo.

Una visione moderna di suspense può essere anche relativa per esempio alla pubblicità. E' infatti come se il
piacere di acquistare la Coca Cola aumentasse nel momento in cui venisse sottratta la possibilità del suo
acquisto.
Cliffhanger, nasce con Dickens ma è presente ancora oggi. Si tratta di quel “gancio di sospensione” che
interrompe una narrazione con un'incertezza, da cui partir à la narrazione (capitolo, episodio..) successiva.
Un altro ingrediente fondamentale della tensione narrativa è sicuramente la reticenza informativa che causa
un'attesa impaziente nel lettore che vuole continuare la narrazione. Si ottiene tramite differimento,
disgiunzione e discontinuità temporale.
La suspence è caratterizzata da 2 marce: prospettiva (sviluppo cronolineare dell'intreccio, è la suspence che
governa l'azione, tipica del Noir) e retrospettiva (mescola tempi, dissemina lacune ed è la curiosit à a
governare la narrazione, tipica della Detective Story).

Un esempio della suspense come valorizzazione della dimensione futura è l'Assassin di Georges Simenon,
perché la narrazione si apre quando l'omicidio è già commesso e si conoscono già le dinamiche
dell'accaduto. Questo tipo di detective fiction presenta un particolare codice narrativo. Infatti:
• il protagonista agisce sotto i nostri occhi ma senza saperne il motivo;
• non esiste un detective che indaghi sugli eventi perché sappiamo fin dall'inizio che cos'è successo e
per opera di chi;
• la suspense si concentra sul momento di scoperta del popolo dei reali avvenimenti;
• l'azione di mind reading non è esercitata dal detective, ma dal colpevole verso le persone che lo
circondano (per non far scoprire la sua identità) e verso se stesso, per capire perché ha fatto ciò che
ha fatto.

Nei testi del 1900, sono sempre più conosciuti i meccanismi della suspense, che perdura fino al momento in
cui la tensione data dall'incertezza si spegne nel silenzio di una certezza. La narrazione infatti termina
quando la domanda “che cosa avverrà dopo?” non ha più un senso: fino ad allora il destinatario prova un
desiderio di sapere dato proprio dalla suspense. Secondo uno psicologo tedesco, tensione e risoluzione sono i
due poli costitutivi dell'esperienza emotiva. Le emozioni sono però divise in:
1. emozioni provocate dagli eventi (uccisioni e rapimenti) e dalla struttura d'intreccio (background,
processi immersivi ed empatici);
2. emozioni date da aspetti più superficiali della narrazione (foreground, sollecitazioni di semplici
emozioni estetiche).
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La suspense a livello profondo è detta suspense subliminale, e attivandosi in odo simile per la letteratura e
la musica, attiva zone primarie del cervello.
La suspense letteraria attiva le aree del cervello associate al mind reading, facendo identificare il lettore nei
comportamenti del protagonista. Forse la suspense rende più intelligenti? Molti rispondono di sì, tanto che in
certe scuole primarie e secondarie moderne è stata introdotta nei programmi. E' stato studiato anche come la
suspense faccia migliorare i circuiti acustico-fonetici, l'ortografia, l'integrazione semantica delle informazioni
e così via.
In seguito a diversi esperimenti, si è scoperto che uno stesso film può provocare in diversi spettatori, le stesse
risposte neuronali. Alcuni film controllano infatti le sequenze neuronali degli spettatori, che quindi diventano
molto prevedibili; altri controllano anche i pensieri e le emozioni. Questo non riguarda invece le singole
immagini perché le reazioni dei soggetti dipendono anche da esperienze soggettive del passato. Il regista che
per eccellenza riesce a ottenere il massimo controllo possibile sullo spettatore grazie a convenzioni filmiche
è Hitchcock, capace quasi di “tendere trappole cognitivo-emotive” al suo pubblico.
La suspense è direttamente collegabile all'ansia, che si sviluppa quando alla presenza di un rischio
potenziale, il cervello inizia ad attivarsi per pensare le conseguenze e come si potrebbero risolvere. (la paura
invece nasce quando il periodo è imminente). Quando il pericolo è solo un rischio si attivano ormoni come la
noradreanlina e l'adrenalina, che agiscono a livello dei muscoli attraverso una reazione o
l'immobilizzazione; altre sostanze invece intervengono sulle riserve energetiche, l'equilibrio dei liquidi
corporei e la trasformazione di proteine complesse in zuccheri semplici. Tutte queste alterazioni provocano
stress, causa di indebolimento del sistema immunitario, delle capacità cognitive, delle attività
neurovegetative e dell'alterazione dell'umore. Può indicare sia un evento che produce una risposta, sia la
risposta stessa. In questo caso la Suspense migliora la memorizzazione e ci rende vigili, creando connessioni
categoriali, proteggendoci dallo stress e facendoci affrontare stimoli pericolosi.

ROMAN POLANSKI, specializzato nel noir, rende omaggio ai film dei '30-'40 sfruttando la suspense, il
mind reading, il sistema del double plot. Inoltre attraverso false esche, inganni, dettagli che sembrano
inizialmente indizi ma poi si rivelano solo dettagli, mostra come il mito del detective infallibile sia
tramontato: da scaltro e seducente diventa ambiguo, maldestro, brutale o addirittura impotente di fronte al
crimine. Le detective stories si complicano sempre di più e richiedono di conseguenza predittività cognitive
sempre più elevate.

CAPITOLO 4
-Alcuni studiosi dell'Università del North Carolina hanno sperimentato gli effetti di flashback
(retrospezioni, analessi) e flashforward (anticipazione, prolessi) su dispositivi d'intelligenza artificiale per
ottenere suspense, curiosità e sorpresa partendo dalla distinzione intreccio-fabula. Un'ulteriore distinzione
mette in opposizione il flashforward (evento futuro che mostra esattamente cosa accadr à) e foreshadowing
(prefigurazione degli esiti possibili delle azioni in corso), quest'ultima diffusa nei videogames. Dalla lettura
di una narrazione si generano:
-effetti interni, grazie all'empatia emotiva del lettore con personaggi;
-effetti esterni, grazie alla considerazione cognitiva del lettore sulla forma enunciativa del testo.

La suspense in pubblicità
Linda Alwitt è docente di marketing e ha studiato la suspense all'interno dell'advertising. Per lei le
caratteristiche della narrazione a struttura sospesa sono cinque:
1. la presenza di un personaggio che attiri l'attenzione del fruitore facendogli produrre reazioni
emotive;
2. la presenza di un conflitto tra individui, tra l'individuo e se stesso (quando il prodotto gioca sulla
relazione tra com'è e come dovrebbe essere), tra individuo e contesto (quando il prodotto risolve dei
problemi, per esempio gli insetticidi), da qui nasce la suspense;
3. la presenza del tempo a scorrimento rapido;
4. il fatto che i personaggi siano messi di fronte ad alternative accettabili o inaccettabili (ci si sente più
vicini a personaggi che fanno scelte eticamente corrette);
5. la focalizzazione del lettore è diversa, è quasi sempre di grado superiore a quella del personaggio.
Nonostante queste “regole” ciò che rende un testo suspenseful sono le risposte cognitive dei destinatari. Per
esempio è efficace quando il destinatario attende qualcosa di grave verso il quale prova un piacevole flirt con
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la paura, sia perché sono vicende legate a un personaggio finzionale, sia per l'incertezza sull'esito. (maggiore
è l'incertezza, maggiore è l'attenzione dedicata). Nelle pubblicità la suspense (teasing) riguarda più il
processo narrativo che l'esito, perché si presuppone che questo si riveli positivo con lo svelamento del brand.
Il teasing si forma inizialmente sull'identità di un prodotto che rimane anonimo (come accade per i nuovi
modelli di iPhone). Questo provoca nei destinatari una curiosità fondamentale nel marketing. La funzionalità
della suspense in pubblicità viene dimostrata in seguito a un esperimento che vede valutazioni assai maggiori
per le pubblicità con un elevato grado di suspense al loro interno. Un secondo esperimento mostra che tra le
diverse modalità di suspense in pubblicità, risultano più efficaci quelle in linea con le “regole” enunciate
dalla Alwitt: -un perosnaggio principale, -una trama definita, -conflitti tra individui, -accelerazione
temporale, -presenza di un esito moralmente accettabile, -musica che incrementi la tensione. Sono nate
addirittura le teaser campaigns, campagne pubblicitarie che precedono quelle vere e proprie in cui il
prodotto o il brand si manifesteranno per intero. Queste generano suspense e creano forti aspettative nel
pubblico, che attenderà quasi come se fosse un'epifania, l'oggetto della pubblicità. (l'ellissi è naturalmente il
motore della pubblicità).
Recentemente si è studiato come il lettore sia per lo più disattento durante la lettura di un testo. Gli scrittori
fanno uso di espedienti letterari per catturare l'attenzione dei lettori ( l'utilizzo del corsivo, parole lunghe o
inusuali, frasi brevi, discorsi diretti piuttosto che indiretti, la prima e la seconda persona al posto della terza
ecc..) , o talvolta addirittura contando sulla loro mancanza di concentrazione manipolandone la ricezione
della storia per mentire senza che questi se ne accorgano, (nascondere le informazioni importanti nella
costruzione della trama, utilizzare distrattori per dirigere l'attenzione verso false prove, fare leva su
espedienti di secondo piano, usare false ricostruzioni aggiungendo parti mai menzionate prima..).
La suspense porta invece due conseguenze: la prima è la costruzione di mondi immaginari focalizzati
percettivamente in maniera così intensa da dare l'idea di una vera e propria realtà; la seconda è il fascino di
testi incompiuti o lacunosi. Questo fenomeno dei “buchi” nell'intreccio prende il nome di gappiness e hanno
la funzione di impedire ai lettori un pieno accesso al testo. La gappiness fiorisce in ambiti letterari differenti,
sia nella sperimentazione letteraria destinata all'élite, sia naturalmente nella detective story. Ne risulta un
piacere predittivo che stimola i destinatari.
La naturalizzazione è il processo per cui il lettore utilizza i dati testuali per inserirli in un contesto narrativo
a lui familiare, accrescendo ulteriormente l'empatia.
Fattori come il realismo percepito nei confronti di una narrazione, conoscenze pregresse che accrescano il
trasporto immersivo nel racconto, fanno aumentare l'attenzione del lettore, anche se ciò che è maggiormente
efficace è proprio la suspense che attraverso attenzione, immaginazione ed empatia, consentono di mettere in
disparte il mondo reale a favore di quello costruito dall'autore.
Un fenomeno innovativo di cui si serve la suspense è l'adattamento transmediale di un testo (romanzo che
diventa film e viceversa), perché la differenza tra film e romanzo causa negli spettatori/lettori una sorta di
interdizione, ad esempio alla mancanza di rappresentazione di un determinato fattore (ellissi) o all'incapacità
di capire il significato di nuovi elementi.

CAPITOLO 5
Il successo della suspense è dovuto allo sfruttamento di un meccanismo neurofisiologico sempre esistito e
oggi accresciuto sempre di più dalla globalizzazione che mescola il nuovo e il noto, il familiare e l'estraneo.
L'organismo si attiva solo alla sollecitazione di una mancanza o di privazione, per poi tornare a uno stato di
quiete, da cui nasce la sensazione di piacere. Il tempo è fondamentale, perché un esito finale immediato
farebbe crollare l'eccitazione data dalla suspense.
E' stata messa in relazione con la suspense, l'attesa, intesa come:
⁃l’azione compiuta da chi aspetta e che rimanda all’idea di immobilismo;
⁃il tempo che passa mentre si attende che rimanda all'idea di dilatazione;
⁃la condizione emotiva che rimanda ad ansia, speranza, aspettativa.
L'attesa è opposta al desiderio che vorrebbe che il tempo accelerasse. Si possono attendere eventi certi
(l'arrivo di un autobus) o eventi il cui verificarsi è problematico (un disoccupato che attende un nuovo
impiego).
Il tempo dell'attesa, così come quello della suspense, si colloca tra le certezze del presente e le ombre del
futuro. Possiamo attendere qualcosa prevedendo il suo accadere ( expectation) o sospendendo ansiosamente
ogni possibile previsione (waiting).

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Oggi a imporsi è l'oscillazione tra un lettore che aspetta che accada qualcosa (ignoranza totale del futuro) e
un lettore che si aspetta che qualcosa accada (emotività, ansia, aspettativa). E' una dialettica tra aspettativa e
attesa.
La suspense è anche messa in relazione con:
1. la decontestualizzazione, ossia il fatto che nulla sia più identificabile in un determinato contesto
locale ma che sia tutto disperso in un multiverso;
2. la compressione spazio-temporale operata dal digitale in grado di azzerare la distanza tra individui
che si trovano separati spazialmente parlando.

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