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Corso SIL Valvoliere IMQ - Calcolo PFD-PFH
Corso SIL Valvoliere IMQ - Calcolo PFD-PFH
l’Automazione Industriale
Sicurezza Funzionale 1
Elenco contenuti
Sicurezza Funzionale 2
Terminologia
ARCHITETTURA
Configurazione specifica di elementi Hardware e Software in un
sistema
• Struttura di un sottosistema HW
• Struttura di un programma SW
CANALE
Gruppo di elementi che esegue la sua funzione (di sicurezza)
p
indipendentemente da altri canali
Sicurezza Funzionale 3
Terminologia
RIDONDANZA
In aggiunta ai mezzi che sarebbero sufficienti, la ridondanza è
rappresentata da quei mezzi aggiuntivi usati da un’unità funzionale
per eseguire una funzione richiesta.
ESEMPI: componenti funzionali duplicati, aggiunta di bits di parità
NOTA: la ridondanza è usata principalmente per aumentare
l’affidabilità o la disponibilità
DIVERSITÀ
Mezzi differenti per eseguire una data funzione richiesta.
La diversità può essere raggiunta, per esempio, con diversi metodi
fisici oppure con diversi tipi di pianificazione della progettazione.
Sicurezza Funzionale 4
Struttura ad un solo canale 1oo1
Circuito di Circuito di
Sensore CPU
Input Output
Unità Centrale di Controllo
Attuatore
Sicurezza Funzionale 5
¾ Rappresenta
pp una configurazione
g minima
¾ Un singolo canale per eseguire la funzione di
sicurezza
¾ Nessuna tolleranza ai guasti: un guasto porta
alla perdita della funzione di sicurezza
¾ Nessuna misura di sicurezza addizionale contro
i guasti
Sicurezza Funzionale 6
Struttura a doppio canale 1oo2
Circuito di Circuito di
CPU
Input Output
Unità Controllo Centrale
Sensore
Circuito di Circuito di
CPU
Input Output
Unità Controllo Centrale
Attuatore
Sicurezza Funzionale 7
Sicurezza Funzionale 8
Struttura a doppio canale 2oo2
Circuito di Circuito di
CPU
Input Output
Unità Controllo Centrale
Sensore
Circuito di Circuito di
CPU
Input Output
Unità Controllo Centrale
Attuatore
Sicurezza Funzionale 9
¾ Le uscite vengono
g collegate
g in p
parallelo, p
per
massimizzare la disponibilità dell’impianto; questo va a
discapito della sicurezza
¾ La funzione di sicurezza viene svolta se entrambi i
canali segnalano condizione pericolosa
¾ Un singolo guasto porta a perdita della funzione di
s cu e a
sicurezza
¾ Deve essere presa in considerazione anche la modalità
di guasto per “causa comune”
¾ Nessuna diagnostica
Sicurezza Funzionale 10
Struttura a triplo canale 2oo3
A Output
Input Circuito 1
CPU
circuito Unità Controllo Centrale Output
Circuito 2
A A B
B Output
Input Circuito 1 B C C
Sensore CPU
circuito Unità Controllo Centrale Output
Circuito 2
Voter Control
C Output
Input Circuito 1
CPU
circuito Unità Controllo Centrale Output
Circuito 2
Attuatore
Sicurezza Funzionale 11
¾ Perché ci sia un g
guasto p
pericoloso almeno due
canali si devono guastare in maniera pericolosa
¾ Deve essere presa in considerazione anche la
modalità di guasto per “causa comune”
¾ Aumentano la sicurezza e la disponibilità
Sicurezza Funzionale 12
Struttura ad un solo canale 1oo1D
Controllo diagnostico
Circuito di Circuito di
CPU
Sensore Input Output
Unità Centrale Controllo
Attuatore
Sicurezza Funzionale 13
Sicurezza Funzionale 14
Struttura a doppio canale 1oo2D
Controllo diagnostico
Circuito di Circuito di
CPU
Input Output
Unità Centrale Controllo
Sensore
Controllo diagnostico
Circuito di Circuito di
CPU
Input Output
Unità Centrale Controllo
Attuatore
Sicurezza Funzionale 15
Sicurezza Funzionale 16
Struttura a doppio canale 2oo2D
Controllo diagnostico
Circuito di Circuito di
CPU
Input Output
Unità Centrale Controllo
Sensore
Controllo diagnostico
Circuito di
CPU Circuito di
Input
Unità Centrale Controllo Output
Attuatore
Sicurezza Funzionale 17
Sicurezza Funzionale 18
Riassunto diversi tipi di architettura
Da minore a maggiore
gg sicurezza ((del Sistema di
Sicurezza):
Sicurezza Funzionale 19
Sicurezza Funzionale 20
Probabilità di guasto complessiva
PFDtot=PFDsens+PFDlog.solv.+PFDE.F.
PFHtot=PFHsens+PFHlog.solv.+PFHE.F.
Sicurezza Funzionale 21
Calcolo della p
probabilità di guasto
g (PFD
( AVG)
di un (sotto)sistema
a) Diagrammi a blocchi di affidabilità
b) Modelli di Markov
Sicurezza Funzionale 22
Probabilità di guasto complessiva:
assunzioni
Sicurezza Funzionale 23
Sicurezza Funzionale 24
Probabilità di guasto complessiva:
assunzioni
Sicurezza Funzionale 25
Sicurezza Funzionale 26
Diagramma a blocchi di affidabilità:
procedura di calcolo
Sicurezza Funzionale 28
Diagramma a blocchi di affidabilità:
procedura di calcolo
Sicurezza Funzionale 29
Canale
Diagnostica
Sicurezza Funzionale 30
Diagramma a blocchi di affidabilità:
1oo1(D)
λD λDD
λDU
Tc2=TID/2+MTTR
Tc1=TI/2+MTTR
tCE
λDU ⎛ TI ⎞ λ ⎛ TI ⎞
tCE = ⋅ ⎜ + MTTR ⎟ + DD ⋅ ⎜ D + MTTR ⎟
λD ⎝ 2 ⎠ λD ⎝ 2 ⎠
PFDAVG=1-e-λDtCE≅λDtCE (dato che λDtCE <<1) (tCE: Channel Equivalent mean down time)
PFH = λDU
PFD(t) = 1 – e -λD·t
l/λD t
PFD(t)
per λDt <<1 si ha: PFD(t) = λD·t
λD·TI
TI t
Sicurezza Funzionale 32
Andamento PFD – Solo Proof Test
Esempio: Sistema a singolo canale senza diagnostica
PFD(t)
()
λD·TI
PFD(t) = λD·t
TI t
Sicurezza Funzionale 33
PFD(t)
PFDAVG
TI t
T Intervallo di Test
1
T ∫0
PFD AVG = ⋅ PFD(t )dt
PFD(TI ) TI
T PFH = = λD ⋅ = λD
1 T TI TI
PFD AVG = ⋅ ∫ λ D ⋅ tdt = λ D ⋅
T 0 2
Sicurezza Funzionale 34
Andamento PFD – Proof Test e Test
Periodico a intervalli (Partial Stroke Test)
ANDAMENTO PFD
Sicurezza Funzionale 35
Sicurezza Funzionale 36
Probabilità di guasto complessiva:
formule di calcolo: 1oo2,
1oo2, 2oo3
2oo3,, …
¾ Per sistemi p
più complessi
p le formule si complicano
p di
conseguenza: in particolare occorre tener conto anche
dei guasti di causa comune
Sicurezza Funzionale 37
Effetto (Fattore ß)
Causa Comune (CC)
¾ I guasti di causa comune risultano da una causa singola e influenzano più di un
canale.
¾ Sono cause comuni:
¾ Stress ambientali come ad esempio temperature eccessive, interferenze
elettromagnetiche elevate
¾ Guasti sistematici di progetto dovuti alla complessità elevata del prodotto o
alla mancanza di esperienza con la nuova tecnologia
¾ Assenza di separazione spaziale tra i canali, utilizzo di cavi comuni, su un
PCB ecc.
¾ Errori umani durante la manutenzione e la riparazione
Sicurezza Funzionale 38
Fattori ß
La parte di CC dei guasti λDU, non rilevati dalla
ß λDU
diagnosi è ugualmente efficace per entrambi i canali.
diagnosi, canali
λDtot
La parte di CC dei guasti λDD, che si sviluppano o
simultaneamente o in ritardo ma entro un intervallo di
ßD λDD prova diagnosi
p g TD in entrambi i canali.
Siccome lo sviluppo non è rilevato in tempo, influisce
λDD pericolosamente.
Sicurezza Funzionale 39
I
t
TID TID TID
1 + 2
II
t
TID TID
1 2
III
t
TID TID
e s tà/ do da a
Diversità/ridondanza
I dispositivi utilizzano diversi principi/progetti, ad esempio
digitali ed analogici, differenti produttori, differenti 5,5
tecnologie?
Vengono utilizzati metodi di verifica e persone specifiche
1,0 0,5 1,0 1,0
per ciascun canale durante la messa in funzione?
La manutenzione viene eseguita da persone differenti ed in
2,5 2,5
momenti diversi per ciascun canale?
Sicurezza Funzionale 42
Estratto tabella D.1 IEC 61508-
61508-6
Sottosistema Sensori ed
Elemento logico elementi finali
XLS YLS XSF YSF
Complessità/progetto/applicazione/maturità/esperienza
Il progetto è basato su tecniche usate in apparecchiature
che siano state utilizzate con successo sul campo per un 0,5 1,0 1,0 1,0
periodo superiore ai 5 anni?
C’è un’esperienza di più di 5 anni con lo stesso hardware
utilizzato in ambienti similari? 1,0 1,5 1,5 1,5
Sicurezza Funzionale 43
Sottosistema Sensori ed
Elemento logico elementi finali
XLS YLS XSF YSF
Procedure/interfaccia umano
Esiste una procedura scritta che assicuri che tutti i guasti (o
degradazioni) di componenti vengano rilevate, che le
relative cause vengano stabilite e che elementi similari 1,5 0,5 1,5
vengano ispezionati perché suscettibili di cause di guasto
similari?
Sono in atto procedure che assicurino che la manutenzione
(inclusa taratura e calibrazione) di ogni parte dei canali
indipendenti sia distribuita nel tempo e che assicurino che,
in aggiunta alle verifiche manuali eseguite secondo la
1,5 0,5 2,0 1,0
manutenzione, anche le verifiche diagnostiche possano
essere eseguite in modo soddisfacente tra l’ultimazione
della manutenzione di un canale e l’inizio della
manutenzione di un altro canale?
Sicurezza Funzionale 44
Estratto tabella D.1 IEC 61508-
61508-6
Sottosistema Sensori ed
Elemento g
logico elementi finali
XLS YLS XSF YSF
Competenza/formazione/cultura della sicurezza
I progettisti sono stati istruiti (con adeguata
documentazione formativa) a capire le cause e le 2,0 3,0 2,0 3,0
conseguenze dei guasti di causa comune?
I manutentori sono stati istruiti (con adeguata
documentazione formativa) a capire le cause e le 0,5 4,5 0,5 4,5
conseguenze dei guasti di causa comune?
Sicurezza Funzionale 45
Canale
Diagnostica 1oo2
Canale
Sicurezza Funzionale 46
Diagramma a blocchi di affidabilità:
1oo2(D)
λD
(1 β) λDU
(1-β)·λ βD))· λDD
(1-β
(1
tCE
Guasti di
causa comune
tGE
Di
Diagramma a blocchi
bl hi di affidabilità
ffid bilità 1
1oo2(D)
2(D)
λDU ⎛ TI ⎞ λ ⎛ TI ⎞
tGE = ⋅ ⎜ + MTTR ⎟ + DD ⋅ ⎜ D + MTTR ⎟
λD ⎝ 3 ⎠ λD ⎝ 3 ⎠
PFDAVG≅ 2 ((1 - βD) λDD + (1 - β) λDU )2 tCEtGE + βλDU (TI/2 + MTTR) + βD λDD(TID/2+MTTR)
(tGE: Group Equivalent mean down time)
PFH≅ 2 ((1 - βD) λDD + (1 - β) λDU )2 tCE + βλDU+ βD λDD
47
Domande:
1. Noto il valore di PFDAVG / PFHd di un sottosistema a 1
canale (PFDAVG/PFHd(1oo1)), quanto vale il PFDAVG/PFHd
di un sottosistema a 2 canali (PFDAVG/PFHd(1oo2))?
(ipotesi: i canali sono uguali tra loro e uguali al canale
unico del sottosistema 1oo1)
Sicurezza Funzionale 48
Sistema 1oo2: inserimento diversità
Domande:
2. Noto il valore di PFDAVG/PFHd di un sottosistema a 2
canali uguali tra loro (PFDAVG/PFHd(1oo2)), come e
quanto cambia il valore inserendo diversità?
Ad esempio, in un sottosistema sensore:
diverso costruttore, diversa tecnologia
Sicurezza Funzionale 49
Canale
Diagnostica 2oo2
Canale
λD λD
λDU λDD λDU λDD
tCE tCE
PFDG = 2λDtCE
PFHG = 2λDU
Sicurezza Funzionale 51
Canale
Diagnostica
Canale 2oo3
Canale
Guasti di
2oo3
causa comune
tGE
Diagramma a blocchi di affidabilità 2oo3
PFDAVG = 6 ((1 - βD) λDD + (1 - β) λDU )2 tCEtGE + βD λDD(TID/2+MTTR) + βλDU (TI/2 + MTTR)
PFH = 6 ((1 - βD) λDD + (1 - β) λDU )2 tCE + βDλDD + βλDU
53
Esempio di calcolo
Sicurezza Funzionale 54
Esempio di calcolo
Sicurezza Funzionale 55
Esempio di calcolo
Sicurezza Funzionale 56
Probabilità di guasto complessiva:
Modello di Markov
Storia
Sicurezza Funzionale 57
¾ Calcolo della p
probabilità che il sistema si trovi in
un certo stato in un certo istante temporale
Proprietà di Markov:
• La probabilità che un sistema si trovi nello stato ik+1
dopo
p un p periodo di tempo p Δt,, dipende
p solo dalle
probabilità degli stati all’istante temporale tk e dalle
velocità di transizione.
Sicurezza Funzionale 58
Tipi di modelli di Markov
Modelli di Markov
Sicurezza Funzionale 59
Catene di Markov
pij:=P(X(t+1)=j | X(t)=i)
¾ P
Per n stati
t ti possibili
ibili
P=(pij)i,j=1,…n per le transizioni in un gradino temporale
Pk= (pij(k))i,j=1,…n per le transizioni in k gradini temporali
Sicurezza Funzionale 60
Processi di Markov
Pij(Δt):=P(X(t+Δt)=j | X(t)=i)
Sicurezza Funzionale 61
¾ Rappresentazione grafica
• Stati possibili: cerchi
• Transizioni di stato: frecce
λ
¾ Esempio con:
• Due stati: OK e Guasto
• Velocità di transizione: OK Guasto
Failure rate λ
Repair rate μ
μ
Sicurezza Funzionale 62
Stati e transizioni di stato
Rappresentazione
pp matriciale
⎛1 − λ λ ⎞ OK
P = ( pij ) = ⎜⎜ ⎟⎟
⎝ μ 1 − μ ⎠ Guasto
Sicurezza Funzionale 63
Equazioni differenziali
pOK((t+Δt)=p ) ( λ·Δt)+p
) pOK((t)·(1- ) μ·Δt
) pGuasto((t)·
⇔ pOK(t+Δt)-pOK(t)=-pOK(t)·λ·Δt+pGuasto(t)·μ·Δt
⇔ (pOK(t+Δt)-pOK(t))/Δt=-pOK(t)·λ+pGuasto(t)·μ
⇔ (per Δt→0) p’OK(t)=-pOK(t)·λ+pGuasto(t)·μ
E analogamente
p’Guasto(t)=pOK(t)·λ-pGuasto(t)·μ
Sicurezza Funzionale 64
Equazioni differenziali: Soluzione
Equazioni
q differenziali
p’OK(t)=-pOK(t)·λ+pGuasto(t)·μ
p’Guasto(t)=pOK(t)·λ-pGuasto(t)·μ
Con condizioni iniziali: pOK(0)=1 ; pGuasto(0)=0
μ λ
Soluzioni: pOK (t ) = + ⋅ e −( λ + μ )⋅t
λ+μ λ+μ
λ λ
pGuasto (t ) = − ⋅ e −( λ + μ )⋅t
λ+μ λ+μ
Sicurezza Funzionale 65
Calcolo di PFDAVG
T
1
PFDAVG = ⋅ ∫ ∑i∈E pi (t )dt
T 0
Sicurezza Funzionale 66
Modelli di Markov: Software CARMS
¾ Rappresentazione
pp g
grafica
¾ Impostazione delle condizioni iniziali
¾ Impostazione valori di λ e μ
¾ Calcolo di pi
¾ Calcolo di PFD e PFDAVG
• NOTA: q questi due calcoli devono essere
fatti manualmente
È un gioco!
Sicurezza Funzionale 67
¾ È gratuito!
g
¾ Gestisce fino a 24 stati del sistema
¾ Utile per confrontare i dati con quelli ottenuti con
le formule
¾ Fondamentale per la valutazione di SIL di
sistemi complessi
¾ Presentazione semplice e chiara
Sicurezza Funzionale 68
Modello di Markov: Esempio
¾ Disegnare
g il Modello di Markov p
per un Elemento
Finale 1oo1(D)
Sicurezza Funzionale 69
EN 13849-1:
Valutazione di PL e rapporto con il SIL
LIVELLO DI PRESTAZIONE PL
Il PL del sistema deve essere determinato stimando gli aspetti seguenti:
¾ il valore MTTFd dei singoli componenti (vedere appendici C e D);
¾ la DC (vedere appendice E);
¾ il CCF (vedere appendice F);
¾ la struttura (vedere punto 6);
¾ il comportamento della funzione di sicurezza in condizione(i) di guasto
(vedere
¾ punto 6);
¾ il software correlato alla sicurezza (vedere punto 4.6 e appendice J);
¾ i guasti sistematici (vedere appendice G);
¾ la capacità di eseguire una funzione di sicurezza nelle condizioni
ambientali previste.
Sicurezza Funzionale 70
EN 13849-1:
Valutazione di PL e rapporto con il SIL
LIVELLO DI PRESTAZIONE PL
Tali aspetti possono essere raggruppati con due approcci in relazione al
processo di valutazione:
a) aspetti quantificabili (valore MTTFd dei singoli componenti, DC, CCF,
struttura);
b) aspetti qualitativi non quantificabili che influiscono sul comportamento del
sistema (comportamento della funzione di sicurezza in condizioni di avaria,
software correlato alla sicurezza, guasti sistematici e condizioni ambientali).
Sicurezza Funzionale 71
PL SIL
a Nessuna corrispondenza
b 1
c 1
d 2
e 3
Sicurezza Funzionale 72
Procedura semplificata
per la stima del PL
Sicurezza Funzionale 73
Procedura semplificata
per la stima del PL
PL
a 1
b 2
c 3
e
Cat. B Cat. 1 Cat. 2 Cat. 2 Cat. 3 Cat. 3 Cat. 4
DCavg nessuno DCavg nessuno DCavg basso DCavg medio DCavg basso DCavg medio DCavg alto
Sicurezza Funzionale 74
EN ISO 13849-1: Calcolo del PL
Procedura semplificata per il calcolo del PL
Esempio: MTTFd =
¾ Circuito a due canali (categoria 3/4) ¾ Basso 3 ≤ MTTFd < 10 annos
¾ MTTFd = Alto
Alt (tra
(t 30 e 100 annos)) ¾ Medio 10 ≤ MTTFd < 30 annos
¾ Basso Diagnostic Coverage: DC = Basso (tra 60% e 90%) ¾ Alto 30 ≤ MTTFd < 100 annos
¾ Common Cause Failure ≥ 65: CCF ≥ 65
PL
a 1
b 2
c 3
d
PL = d
CCF ≥ 65
e
Cat. B Cat. 1 Cat. 2 Cat. 2 Cat. 3 Cat. 3 Cat. 4
DCavg nessuno DCavg nessuno DCavg basso DCavg medio DCavg basso DCavg medio DCavg alto
75
DC =
Basso
DC =
Basso
PL = d
MTTFd = Alto
76
Procedura semplificata
per la stima del PL
Categoria
g B 1 2 2 3 3 4
Sicurezza Funzionale 77
EN 13849-
13849-1: Combinazione di
sistemi per ottenere il PL globale
PLlow Nlow Æ PL
>3 Æ Nessuno, non ammesso
a
≤3 Æ a
>2 Æ a
b
≤2 Æ b
>2 Æ b
c
≤2 Æ c
>3 Æ c
d
≤3 Æ d
>3 Æ d
e
≤3 Æ e
Nota I valori calcolati per questo prospetto di consultazione si basano su valori
di affidabilità nel punto mediano di ogni PL.
Sicurezza Funzionale 78
Combinazione di parti del sistema di
comando legate alla sicurezza
Sicurezza Funzionale 79
80
81
Domande?
Sicurezza Funzionale 82