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L’Icd definisce i dsa, come disturbi nei quali le modalità normali di acquisizione delle capacità in questione,

calcolo, scrittura e lettura, sono alterati già nelle fasi iniziali dello sviluppo. Tale definizione è importante,
perché è sbagliato pensare che i bambini dislessici non abbiano dei precursori indicativi di dislessia, molto
spesso questi sono prima ancora bimbi disprassici, o che hanno disturbi del linguaggio. I dsa non sono
quindi, semplicemente una conseguenza di una mancanza di opportunità di apprendere e non sono dovuti
ad una malattia cerebrale acquisita. Se ad esempio, ho un lieve ritardo o qualsiasi altra condizione
patologica, già definita da un altro disturbo, posso avere delle difficoltà di apprendimento, ma saranno
secondarie, non specifiche. Inoltre, secondo l’icd , i dsa, derivano da anomalie nell’elaborazione cognitiva
legate in larga misura a qualche tipo di disfunzione biologica. Non sappiamo bene da cosa derivano, non
conosciamo perfettamente i meccanismi che li sottendono, ma sappiamo con certezza che l’origine è
biologica e che il disfunzionamento è cognitivo in alcune funzioni neurologiche e non concerne il
funzionamento intellettivo. Con l’Icd, quando parliamo di dsa, parliamo di disturbi evolutivi specifici delle
abilità scolastiche e in particolare facciamo riferimento a:

Disturbo specifico della lettura

Disturbo specifico della compitazione, che fa riferimento alle abilità di scrittura

Disturbo specifico delle abilità aritmetiche

Disturbo misto delle capacità scolastiche, si ha quando è prevista la combinazione di più disturbi tra
loro

Non specificati, quando non ci sono tutti i criteri per poter porre diagnosi, ma c’è ugualmente una
difficoltà non associabile ad un’altra condizione clinica.

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