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Belle Epoque
Belle Epoque
Tra fine 800/inizio 900, le società di massa entrano nel teatro della storia diventando protagoniste.
Fino a questo momento le masse avevano vissuto nell'ombra e solo con la rivoluzione francese si
erano intravisti i primi passi per il loro ingresso nella storia.
Il mercato di massa: l'aumento dei salari e stipendi favorì le capacità d'acquisto.
All'inizio del nuovo secolo biciclette, automobili, piccoli elettrodomestici erano tra le voci d'acquisto
più frequenti, favorendo la nascita del primo mercato di massa della storia. Nacquero anche i primi
grandi magazzini, le vendite a rate, in contemporaneo con il decollo della pubblicità.
ASPETTI POSITIVI
1) Scolarizzazione → a quel tempo si riteneva che un paese per essere competitivo sul mercato
dovesse avere una popolazione istruita, perciò i governi si impegnarono in un processo di
scolarizzazione (scuola elementare obbligatoria e pubblica), ampliando l'accesso alla
formazione, sopratutto di tipo tecnico Nascita del movimento operaio → il numero dei salariati
aumenta ed essi hanno la consapevolezza di non avere diritti, cioè sviluppano una coscienza di
classe. Ciò porta alla nascita del movimento operaio.
2) Nasce la Prima Internazionale → sostiene la lotta dei lavoratori
3) Nasce la Seconda Internazionale → diventerà una federazione dei partiti socialisti, quindi non
parleremo più di movimenti o schieramenti ma di veri e propri partiti
il primo fu il partito social democratico tedesco (1875), mentre quello italiano (1892)
alla base della Prima e Seconda internazionale, bisogna prendere in considerazione il
quadro sociale.
La borghesia aveva potere politico ed economico, mentre gli sfruttati, definiti come proletariato
volevano rivendicare i propri diritti attraverso i movimenti operai
SINDACATI
I sindacati, nati in Regno Unito come Trade Unions, miravano ad ottenere migliori condizioni di
lavoro e di vita per i salariati. Già al metà dell'800, gli operai si resero conto che i sindacati erano degli
strumenti di lotta insufficienti: per poter influire sulle scelte politiche, bisognava avere rappresentanza
in parlamento, al tempo nelle mani della borghesia. Per fare ciò bisognava ampliare il diritto di voto,
permettendo a diversi strati sociali di farsi voce in parlamento.
DEMOCRATIZZAZIONE: la scolarizzazione, le lotte dei lavoratori e per il suffragio non sono altro
che un esempio di processo di democratizzazione che stava avvenendo
ASPETTI NEGATIVI
Per alcuni, come Hannah Arendt, la società di massa è la causa dell'affermazione dei totalitarismi.
Perchè? Parliamo di etero direzione e manipolazione.
Con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, è molto più facile manipolare le masse. Inoltre dobbiamo
tenere conto che nelle società industrializzate di massa, non solo i prodotti sono standardizzati, ma
anche gli uomini sono omologati e tutti uguali. Anzi sarebbe molto difficile non essere omologati, in
quanto si ha paura di tutto ciò che è diverso
Atomizzazione → la società di massa non favorisce i rapporti umani, anzi ci riduce ad essere
atomi tutti uguali ma isolati. Più siamo inseriti nelle masse, più emerge la nostra solitudine e
atomizzazione. Ciò non avveniva nelle società contadine in cui c'erano poche persone ma
rapporti più stretti.
LA BELLE EPOQUE
Le società di massa si inseriscono nel periodo della Belle Epoque: locuzione coniata durante la grande
guerra in cui si guardava al periodo passato con nostalgia, quando nessuno prevedeva un conflitto
tremendo alle porte.
E' datata tra il 1870-1914. La data di inizio coincide con la guerra franco prussiana vinta dalla
Germania unita, e le questioni territoriali di Alsazia e Lorenza scateneranno successivamente gli
interessi della Francia. Nonostante il periodo di lunga pace, si crearono delle tensioni tra gli stati che
parteciperanno poi alla prima guerra mondiale.
Tra il 1890 e il 1914, ci fu un'ondata migratoria di circa 48 milioni di uomini e donne, dovuta al netto
miglioramento dei trasporti. Le principali mete dell'emigrazione europea furono gli Stati Uniti, che
divennero un gigante demografico ed economico a livello mondiale.
La Belle Epoque è caratterizzata da un'atmosfera di ottimismo data da un benessere generalizzato:
la borghesia e gli operai salariati si arricchivano migliorando le proprie condizioni, ma i ceti meno
abbienti vivevano in delle condizioni socio-economiche e lavorative ancora prive di diritti.
Questo periodo è quindi pervaso da un senso di ottimismo, dovuto anche dalle nuove invenzioni
tecniche e scientifiche che davano fiducia nel progresso.
Tra le più importanti ricordiamo:
la radioattività
la teoria dei quanti
la teoria della relatività
Dal punto di vista filosofico ricordiamo lo studio della psiche di Freud.
La Belle Epoque si aprì con la 'bella esposizione' e le nuove invenzioni furono la macchina, il motore a
scoppio, l'illuminazione a gas, aerei, cinematografo. L'espressione di questa fiducia si ha nella torre
Eiffel. Parigi non a caso era il fulcro della Belle Epoque e il francese ora veniva utilizzato in contesti
non solo diplomatici.
IL POSITIVISMO
In questo periodo nasce la corrente del positivismo: una filosofia che intende la realtà all'insegna del
metodo scientifico, in grado di far conoscere all'uomo razionalmente le leggi del mondo fisico.
Ma già a partire dal 900, questa corrente si ribaltò nell'irrazionalismo, arrivando a pensare che la realtà
non fosse sempre inquadrabile in leggi fisiche.
NAZIONALISMO
Nazione: comunità all'interno di un territorio ≠ Stato: organizzazione politica del territorio stabilita da
confini (terra), i cui individui condividono cultura, lingua, storia, religione (spirito).
Questa idea di nazione non comporta una scontro tra nazioni, ma crea indipendenza e
fratellanza attraverso una volontà di emancipazione.
MOVIMENTI NAZIONALISTI
1) Revanscismo francese: nasce da un sentimento di rivincita della Francia per l'Alsazia e la
Lorena.
Fu un movimento nazionalista ultracattolico promosso dalla Action Franacaes che sosteneva la
monarchia assoluta. Promuovevano l'antisemitismo (discriminazione contro gli ebrei) ma non solo, in
quanto si arrivò anche all'individuazione di un nemico interno, visualizzando le minoranze come una
fragilità.
2) Pangermanesimo: si sviluppa in Germania in seguito alla salita al trono di Guglielmo II e le
dimissioni del cancelliere Bismark. Ciò determina la fine dell'equilibrio in quanto Bismark
voleva attenuare le tensioni fra stati. La nuova politica risultò autoritaria, espansionistica, e
portò allo sviluppo del pangermanesimo. C'era la volontà di riunire nello stesso territorio tutte
le popolazioni di origine tedesca → ciò avrebbe comportato un espansione dei confini verso
l'Europa orientale. Nasce il concetto di Folk: celebrazione del popolo tedesco in quanto
superiore per la purezza dell'etnia.
3) Panslavismo: movimento che si sviluppa in Russia che ha come obbiettivo quello di riunire in
un unico territorio tutte le popolazioni di lingua slava (la Russia era interessata ai Balcani).
4) Associazione Nazionalista Italiana: vede a capo Corradini, il quale vedeva la guerra come uno
strumento
I MOVIMENTI NAZIONALISTI RAPPRESENTANO LA MAGGIORANZA?
No, ma nel momento in cui scendevano nelle piazze, risultava esserci un seguito maggiore. Erano
rumorosi e molti organi di stampa li sostennero, ma sono da considerare come dei movimenti elitari.
IL SISTEMA DI ALLEANZE
A cavallo tra 800 e 900 nasce un sistema di alleanze → lo stesso della prima guerra mondiale
Congresso di Berlino (1878): il cancelliere tedesco Otto Von Bismarck (politica dell'equilibrio)
è il mediatore tra gli interessi delle potenze europee, in quanto la Germania cercava un periodo
di pace per consolidare l'economia e la politica.
Il congresso porta però ad ulteriori tensioni: Bismarck riconosce l'amministrazione della Bosnia
all'Austria, ma tali territori erano anche sotto il mirino della Russia (vincitrice post guerra con la
Turchia → crisi impero ottomano).
La Germania si avvicina quindi agli interessi dell'Austria, ma si creano delle tensioni con la Russia.
Bismarck stringe segretamente il Patto di controassicurazione in modo diplomatico, creando
un'alleanza:
in caso di guerra Germania e Russia sarebbero neutrali
non avrebbe trovato applicazione se la Germania avesse attaccato la Francia e la Russia avesse
attaccato l'Austria.
FRANCIA
Economia: economia stabile data dall'espansione coloniale, materie prime e mercati ampi
Istituzioni: si ha la terza repubblica che cadrà con l'abdicazione di Napoleone III [1 repubblica:
riv.francese ; 2 repubblica: dopo i moti del 48]
Nascono movimenti nazionalisti come l'Action Francaes, ma si affermano anche il partito
radicale e socialista. Il partito radicale porterà ad una democratizzazione e laicizzazione dello
stato, il concordato stato-chiesa di Napoleone non verrà più riconfermato. Siamo davanti ad
una Francia in continuo movimento, la stabilità politica e sociale non c'è.
Politica estera: la Francia ha un'espansione coloniale ampia in quanto nel 1904 gli verrà
riconosciuto il Marocco con l'intesa cordiale, ma acquisirà anche territori in India.
La politica estera è anti-tedesca, orientata a fermarne l'egemonia.
Caso Dreyfus: la democratizzazione del paese è dovuto da un caso che ha fatto scalpore. Un
ufficiale francese ebreo era stato accusato di essere una spia tedesca. La corrente antisemita
francese giocò un ruolo importante, condannando l'uomo ai lavori forzati. L'opinione pubblica
si muoverà per provarne l'innocenza, dando una spinta alla democratizzazione.
GERMANIA
Economia: basata sulla sviluppo industriale
Istituzioni: la Germania bismarckiana finisce con la salita al trono di Guglielmo II. Bismarck fu
il teorico della politica dell'equilibrio ma anche promotore di un'unità tedesca: la Germania era
divisa in una confederazione di 25 stati, ognuno con un proprio sovrano. Gli stati facevano
riferimento ad un governo centrale e il parlamento deteneva il potere legislativo, ma il suo
raggio d'azione era circoscritto.
Nuovo corso politico: Bismarck diede le dimissioni e Guglielmo II avviò un nuovo corso
politico orientato ad affermare la potenza della Germania (Grande Germania), abbracciando il
pangermanesimo. Con Guglielmo II inizia il secondo reich [1 reich: sacro romano impero ; 3
reich: Hitler]
La Germania si impegna nella corsa imperialistica e mira ai territori extraeuropei con una
politica autoritaria che sosteneva la borghesia industriale e l'aristocrazia terriera (blocco
conservatore).
Politica estera: si oppone al colonialismo inglese ed è di stampo anti-francese e anti-russo
(scontro per gli ideali del pangermanesimo).
Alleanze: si lega all'Austria
RUSSIA
Con Alessandro III è un paese conservatore e nazionalista
Il paese procede sulla strada dello sviluppo industriale, e Nicola II dovrà fronteggiare rivolte
operaie e contadine, alimentate dal Partito operaio russo.
STATI UNITI
Ad inizio 900 sono una delle maggiori potenze economiche mondiali.
Il potere è nelle mani dei repubblicani: controlla il flusso immigratori e ha una politica
protezionista e imperialista
GIAPPONE
Caratterizzata da una politica di espansione militare, sia per accontentare la casta militare che
per procurarsi nuovi sbocchi commerciali.
Il compimento dell'unità d'Italia è quindi concluso, fatta eccezione delle terre irredente.
PERCHÉ CADE IL GOVERNO DI DESTRA?
Per sistemare il deficit pubblico, viene imposta una tassa sul macinato e sui mulini, gravando sui più
poveri. Queste tasse impopolari portano al malcontento del mezzogiorno.
LA SINISTRA STORICA
I due protagonisti furono Agostino de Pretis (1876-1887) e Francesco Crispi (1887-1896).
Riforme sociali:
Ampliamento del suffragio elettorale (1802: suffragio universale maschile)
Riforma scolastica: con la legge Coppino si rende obbligatoria la scuola elementare, a discapito
delle famiglie del sud che si vedono private di manodopera
Leggi a tutela dei lavoratori
Modernizzazione dell'agricoltura e nuove tecniche
Politiche parlamentari:
Assistiamo al fenomeno del TRASFORMISMO: la sinistra storica per limitare le azioni delle
opposizioni in parlamento crea un grande centro liberale, il quale comprende sia uomini di dx
che sx. In base alle leggi da approvare, questo centro accoglieva nuovi politici. Ciò evitava di
far creare una vera e propria opposizione. Parliamo di 'politica liquida' perché ci si muove in
base alle leggi da approvare.
PERCHÈ ESISTE IL CENTRO? Fondamentalmente ciò piò succedere perché gli uomini del
parlamento sono tutti della stessa classe sociale, in questo senso dx e sx sono uguali.
Politica economica
Protezionismo → difesa del mercato nazionale e industrializzazione del nord (triangolo
industriale Milano-Torino-Genova) → danneggia l'economia del sud
Problemi sociali
Il quadro sociale è instabile, vi è lo scontro tra lavoratori e padroni, sia nelle industrie che nel campo
agricolo.
Come già sappiamo le lotte porteranno alla nascita dei movimenti dei lavoratori
Perchè ci sono le lotte dei lavoratori?
Le paghe in Italia erano le più basse, inoltre la crescita economica non era a vantaggio dei ceti più
poveri.
QUESTIONE SOCIALE
La società era in continua evoluzione e fermento. Giolitti era convinto che lasciando sviluppare le
opposizioni tra classe lavoratrice e padronale, sarebbe stato naturale arrivare ad un compromesso.
Perciò decise di non intervenire con le forze armate.
Furono però varate alcune leggi a favore dei lavoratori:
limitato il lavoro femminile e minorile
assicurazione sul lavoro
QUESTIONE CATTOLICA
L'opposizione tra chiesa cattolica e stato liberale affonda le sue radici nel ''non expedit'': disposizione
della curia che proibiva ai cattolici di partecipare alla vita politica come opposizione alla nascita del
nuovo stato. Il riavvicinamento con la chiesa è suddivis0 in due momenti elettorali:
1904 → Giolitti apre un'interlocuzione con il papa garantendo un atteggiamento pro-chiesa
cattolica, ma non vengono stipulati patti ufficiali. [Il non expedit si allenta].
Questa mossa servì a Giolitti per garantire l'appoggio dei cattolici in parlamento e arginare l'ascesa
della sinistra.
1913 → in vista delle elezioni, Giolitti aveva stretto il Patto Gentiloni, garantendo il rientro dei
cattolici nella vita politica.
Questo patto prevedeva che il governo si sarebbe astenuto da ogni provvedimento anti- clericale.
Giolitti ottiene quindi la sconfitta della sinistra, l'appoggio dei cattolici in parlamento, ma adesso deve
stare a quanto stipulato dal patto gentiloni.
QUESTIONE MERIDIONALE
Vi era un forte divario tra il nord e il sud, in quanto l'industria non aveva ancora messo radici nel
Mezzogiorno. Le infrastrutture erano inadeguate e l'economia era ancora basata sui latifondi in mano
ai grandi proprietari che non investivano nel potenziamento delle aziende.
Giolitti volle favorire lo sviluppo industriale anche nel Mezzogiorno, e per fare ciò si servì di leggi
speciali. Gli interventi del governo furono però inefficaci e il divario si accentuò in una struttura
territoriale italiana divisa tra Nord e Sud.
LA GUERRA DI LIBIA
Anche in politica estera, Giolitti non prevedeva una corsa imperialistica aggressiva. L'Italia però
faceva già parte della Triplice Alleanza e si dovette confrontare con le grandi potenze coloniali.
Giolitti decise di dichiarare guerra all'impero ottomano per varie ragioni:
i gruppi economici (es. industriali) avrebbero tratto vantaggio da una guerra
i nazionalisti vedevano la guerra come uno strumento per affermare il potere dello stato
si era diffusa l'idea che l'espansione coloniale avrebbe dato opportunità ai contadini meridionali
le tensioni sociali si sarebbero convogliate in una guerra extra-territoriale, come una valvola di
sfogo.
La guerra durò pochissimo e fu vinta dall'Italia che ottenne la sovranità della Libia con la pace di
rosanna (1912). Inoltre la sconfitta dell'impero ottomano e la crescente perdita di territori fu una delle
cause più importanti dello scoppio dello prima guerra mondiale.
CONSEGUENZE:
Aumento dei costi e delle spese belliche
La Libia, venne definito da Salvemini, come uno ''scatolone di sabbia'', impraticabile in
agricoltura
Perdite economiche e socialista alle elezioni del 1913, molti seggi furono conquistati dai
socialisti, perciò Giolitti rassegnò le dimissioni, nominando Antonio Salandra come suo
successore.
SETTIMANA ROSSA: una manifestazione di scioperanti fu repressa da Salandra ad Ancona.