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ERBE

AROMATICHE E PIANTE MEDICINALI





Guida Pratica alla Fitoterapia, Scopri i Benefici delle Erbe e
Usale per Preparare Rimedi Naturali che Doneranno una
Nuova Salute al Corpo e alla Mente








Antonietta Marino
© Copyright 2022

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa con un mezzo
qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro senza il permesso dello scrittore e dell’editore.
Indice

Introduzione

PARTE 1
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LE BASI DELLA FITOTERAPIA
1. INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA
Cos’è la fitoterapia?
Un approccio olistico
Scegliere un’erba sola o combinarle tutte insieme?
2. DOVE TROVARE LE ERBE MEDICINALI
Comprare le erbe medicinali
Elementi a cui fare attenzione
Coltivare o raccogliere erbe selvatiche?
Raccogliere le erbe medicinali
3. STRUMENTI ED INGREDIENTI
Attrezzatura fondamentale
Attrezzatura facoltativa
Ingredienti importanti
Precauzioni e consigli utili
4. PREPARARE I RIMEDI NATURALI
Preparare un infuso
Preparare un decotto
Preparare i fumenti
Preparare un bagno alle erbe
Preparare il cataplasma o l’impacco
Preparare una tintura
Preparare un aceto alle erbe
Preparare un miele alle erbe
Preparare lo sciroppo
Preparare un olio alle erbe
Preparare un unguento
Preparare una pomata
Preparare le capsule alle erbe

PARTE 2
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CONOSCERE E USARE LE ERBE MEDICINALI
5. CONOSCERE LE ERBE MEDICINALI
Achillea (Achillea Millefolium)
Aglio (Allium Sativum)
Alga Alaria (Alaria esculenta)
Altea (Althae officinalis)
Angelica (Angelica Archangelica)
Ashwagandha (Withania Somnifera)
Betonica (Stachys officinalis)
Calendula (Calendula officinalis)
Camomilla (Matricaria recutita)
Cannella (Cinnamomum cassia)
Cardo Mariano (Silybum marianum)
Erba gatta (Nepeta cataria)
Erba di San Giovanni (Hypericum Perforatum)
Finocchio (Foeniculum vulgare)
Liquirizia (Glycyrrhiza glabra)
Menta piperita (Mentha piperita)
Ortica (Urtica dioica)
Rosa (Rosa canina, multiflora, rugosa)
Salvia (Salvia officinalis)
Sambuco (Sambucus nigra)
Tarassaco (Taraxacum officinale)
Uva Ursina (Arctostaphylos uva-ursi)
Zenzero (Zingiber officinale)
6. RICETTE PER MALESSERI COMUNI
Ascessi e gengiviti
Acne
Mancanza di concentrazione
Allergie
Artrite
Punture e morsi d’insetto
Gonfiore addominale
Bruciature e scottature
Controllo del colesterolo
Influenza e raffreddore
Costipazione
Tosse
Detox
Edema
Sensibilità alimentari
Bruciore di stomaco e reflusso
Nausea
Mal di gola
Sfoghi cutanei
Conclusioni
Introduzione

Le erbe aromatiche e quelle medicinali sono da sempre associate alla storia dell’uomo. Le civiltà di ogni
angolo del mondo, anche quelle più antiche, hanno imparato ad utilizzare le piante che si trovano in
natura per curare i malesseri da quelli più leggeri a quelli più dolorosi.
Le medicine tradizionali come quella cinese, Ayurvedica o Shamanica sono solo alcuni esempi di come la
fitoterapia è da sempre stata utilizzata con successo dagli uomini.
È stato solamente nella storia recente, con la nascita e lo sviluppo della medicina moderna, che le erbe
medicinali hanno visto una drastica riduzione del loro utilizzo nella cura della salute. La nascita delle
prime medicine create in laboratorio e delle prima cause farmaceutiche ha spinto molta gente ad
abbandonare l’uso delle erbe mediche per rifugiarsi nei più moderni mezzi di guarigione inventanti
dall’uomo. Almeno così è stato fino a qualche decennio fa.
Negli ultimi anni, infatti, sempre più persone hanno deciso di ritornare alle origini della medicina naturale
e utilizzare le erbe aromatiche e medicinali per alleviare i malesseri del corpo e riscoprire il legame
profondo che unisce l’essere umano alla natura che lo circonda.
Probabilmente se state leggendo questo libro anche voi rientrate in questa categoria e siete alla ricerca di
informazioni e strumenti che vi possano aiutare nell’iniziare il vostro cammino nella fitoterapia.
Questo libro nasce proprio con questo scopo, ovvero aiutare tutte le persone che desiderano approfondire
i benefici che le erbe aromatiche e medicinali possono portare alla salute, e scoprire le proprietà e i modi
in cui queste piante possono essere utilizzate.
Per rendere questo manuale il più semplice possibile, ho deciso di dividere il nostro viaggio in tre tappe
fondamentali. Nella prima parte vi fornirò tutte le informazioni essenziali che riguardano uno stile di vita
basato sulla fitoterapia, per esempio come riconoscere le erbe, come conservarle e, infine come utilizzarle
per ottenere dei rimedi naturali per diversi malesseri. Nella seconda parte approfondiremo le
caratteristiche e principi attivi contenuti nelle più importanti erbe medicinali, imparando a sfruttare i loro
benefici per la nostra salute.
Infine, nella terza ed ultima parte, troverete una raccolta di rimedi e ricette da seguire per creare tinture,
infusi o pomate partendo proprio dalle erbe studiate nei capitoli precedenti.
Quando arriverete alla fine di questo libro vi renderete conto degli incredibili benefici e dell’infinito
numero di possibilità curative che la fitoterapia offre e non vedrete l’ora di iniziare la vostra produzione di
rimedi 100% naturali e, perché no, avviare la vostra coltivazione di erbe aromatiche e medicinali!

PARTE 1


LE BASI DELLA FITOTERAPIA
1. INTRODUZIONE ALLA FITOTERAPIA


Cos’è la fitoterapia?

Quando si parla di fitoterapia si fa riferimento all’uso terapeutico delle erbe officinali, anche dette
medicinali.
L’utilizzo di queste piante ha origini antiche nella storia dell’umanità, il primo documento in cui si fa
rifermo ai rimedi di origine vegetale, infatti, risale al 1.500 a.C. e le erbe medicinali erano parte
integrante della cultura degli antichi egizi, degli antichi romani e dell’antica Grecia.
Fu proprio un greco, Dioscoride, che scrisse il primo trattato di botanica farmacologica della storia e che
fu utilizzato dai medici nei secoli successivi per creare orti e rimedi naturali per la cura delle più disparate
malattie.
Il libro di Dioscoride arrivò fino al Cinquecento, secolo in cui l’italiano Pietro Andrea Mattioli scrisse
“Discorsi di Pier Andrea Mattioli sull’opera di Dioscoride” e che divenne il più importante libro di
medicina e botanica dell’epoca.
Anche la moderna farmacologia deve la sua origine alla fitoterapia in quanto la prima molecola di
laboratorio fu creata imitando l’attività dei principi attivi contenuti in una pianta officinale.
Ciò nonostante, a differenza delle medicine che sono prodotte per combattere una specifica malattia o
malessere, le piante sono più versatili e capaci di creare benessere ad un livello più generale.
Oggi la fitoterapia è riconosciuta a tutti gli effetti anche dall’OMS, la quale riconosce il potere e i principi
attivi contenuti in determinate piante che permettono di curare o lenire disturbi e malattie negli esseri
umani.
In questo libro incontreremo delle erbe medicinali che potrebbero non essere di vostro gradimento ma
non dovete preoccuparvi. Ogni pianta, infatti, ha una sostituta in grado di fare il suo stesso lavoro e dal
sapore più gradevole per il vostro palato. Pian piano, provando e testando le diverse erbe, troverete le
vostre preferite e imparerete a selezionarle in base non solo alla funzione ma anche ai vostri gusti
personali.


Un approccio olistico

Quando si entra nel mondo della fitoterapia si possono avere due approcci differenti. Si può avere un
approccio concentrato perlopiù sulla mera assunzione delle erbe medicinali quando richiesto, o si può
decidere di intraprendere il percorso con un approccio olistico.
Mentre nel primo caso ci si limita ad aggiungere un tè alle erbe o della tintura nella propria vita di tutti i
giorni, nel secondo ci si impegna per espandere questo stile di vita ad altri ambiti che esulano dalle sole
piante. Per esempio si può decidere di limitare i cibi processati nella propria dieta, ritagliarsi un’ora al
giorno per fare una camminata all’aria aperta, provare a meditare per qualche minuto al giorno e cercare
di curare le ore di sonno. Per quanto assumere delle erbe medicinali apporti benefici allo stato di salute,
uno stile di vita adeguato può potenziare enormemente il loro potere.
La vita che la maggior parte di noi vive è indubbiamente ricca di stress, cose da fare e pensieri che ci
accompagnano nel corso delle nostre giornate. Un approccio olistico mira a migliorare la nostra salute
intervenendo sulle aree più spesso colpite dallo stile di vita occidentale: sonno, stress, movimento e
alimentazione. Molti di noi non riescono a dormire abbastanza a causa dei ritmi frenetici che, di
conseguenza, generano una continua sensazione di stress e ansia. Sempre per lo stesso motivo, non
abbiamo abbastanza tempo da dedicare al movimento e all’attività sportiva e per curare la nostra
alimentazione che spesso finisce per essere ricca di alimenti processati o poveri di nutrienti.
Questo cambiamento non è obbligatorio e, soprattutto, non deve essere fatto di punto in bianco. Al
contrario, potreste iniziare a riflettere sulle piccole cose che potete migliorare nella vostra vita di tutti i
giorni e che vi permetterebbero di avere benefici su ognuna delle quattro aree più colpite dalla vostra
routine. Possono essere piccoli passi e piccole nuove abitudini che, giorno dopo giorni, vi possono aiutare
a raggiungere una maggiore consapevolezza e maggiore equilibrio fisico e mentale.


Scegliere un’erba sola o combinarle tutte insieme?

In linea generale utilizzare un’erba alla volta è sufficiente ma ci sono occasioni in cui è preferibile
mischiare più piante. Per esempio, può accadere che ci siano più erbe in grado di aiutarvi a star meglio e
che quindi decidiate di mescolarle per ottenere il massimo dei benefici da entrambe. Oppure potete
decidere di equilibrare la reazione che vi darà una pianta con una opposta, per esempio mischiando una
pianta che provoca calore con una più rinfrescante.
Lavorare con le erbe medicinale è molto simile a cucinare e, proprio come in cucina, il modo migliore per
imparare e trovare le ricette preferito è attraverso la prova e la sperimentazione.
Nei prossimi capitoli di questo libro impareremo a conoscere molte erbe e molto probabilmente avrete
voglia di provarle tutte immediatamente per godere dei loro benefici. Il consiglio che vi do è quello di non
essere avventati; concedetevi il tempo di terminare la lettura di questa guida e scegliete quattro o cinque
erbe da cui iniziare e che siano quelle più adatte per risolvere la problematica che più vi sta a cuore in
questo momento. Con pochi ingredienti sarà più facile seguire le ricette e, partendo da esse, sperimentare
e creare i vostri personali rimedi naturali.
2. DOVE TROVARE LE ERBE MEDICINALI

Comprare le erbe medicinali

Acquistare le vostre erbe dovrebbe essere davvero semplice, quasi sicuramente nella vostra zona sarà
presente un negozio di alimenti salutari, un’erboristeria, una fattoria o magari il giardino di una persona a
voi cara che coltiva piante che hanno proprietà mediche. Alcune piante potrebbero addirittura essere
presenti nel vostro supermercato di fiducia.
Non basate i vostri acquisti esclusivamente sul prezzo in quanto talvolta può essere sinonimo di qualità
minore. Fate degli esperimenti e trovate il negozio che vende le erbe più efficaci per voi.
Un altro elemento da considerare quando si acquistano delle erbe medicinali è la provenienza e il rischio
estinzione. Se tra le piante disponibili ne notate una il cui nome non vi suona famigliare, chiedete al vostro
negoziante di fiducia la sua origine e verificate se si tratta di una specie protetta oppure no. Purtroppo al
giorno d’oggi esistono molte erbe officinali che sono a rischio estinzione a causa della distruzione dei loro
habitat naturali e della raccolta senza limitazioni.

Elementi a cui fare attenzione

Quando si è alla ricerca delle erbe medicinali ci sono alcune cose da tenere in mente, ovvero la qualità del
terreno, come sono state coltivate e come sono state essiccate o processate.
Se il terreno è stato contaminato da metalli pesanti o altri elementi chimici o tossici, probabilmente quelle
sostanze si troveranno anche all’interno della pianta. Questo è il motivo per cui è importante sapere dove
le piante sono state coltivate e valutare se il terreno era adatto oppure no. Molte aziende ormai si attivano
per certificare che il suolo e le aree di coltivazione da loro utilizzate sono organiche al 100%.
Ovviamente piccoli contadini o produttori non avranno le stesse certificazioni di grandi aziende, perciò in
questi casi è meglio parlare direttamente con il personale per assicurarsi che il terreno sia libero da
sostanze chimiche o nocive.
Il modo in cui le piante sono state coltivate è importante per sapere come sono stati gestite eventuali
colonie di insetti o parassiti, se sono stati utilizzati fertilizzanti naturali o chimici, se sono state cresciute
in un campo o in serra. Sono tutte informazioni fondamentali per sapere la qualità del prodotto che state
acquistando e l’eventuale presenza di sostanze chimiche. In linea generale, se le erbe hanno un colore
accesso e un forte aroma significa che la qualità è buona.
Infine, un altro fattore da considerare è il modo in cui la pianta è stata processata in quanto se viene
essiccata a temperature troppo alte o conversata in modo errato può perdere gran parte delle sue qualità.
Questa caratteristica è semplice da individuare poiché spesso questi errori sono riscontrabili nel colore
delle erbe che assume un colore tendente al marroncino e che è molto simile a quello che si osserva in
una pianta le cui foglie si stanno essiccando e stanno perdendo vitalità.


Coltivare o raccogliere erbe selvatiche?

La maggior parte della gente preferisce comprare le erbe direttamente in erboristeria in quanto non
hanno il tempo o lo spazio per coltivare e crescere il loro piccolo orto medicinale.
Se voi rientrate nella fortunata categoria di persone che hanno il tempo, lo spazio e la voglia di prendersi
cura delle proprie erbe, potete decidere di coltivare le vostre piante medicinali preferite. Infondo non
esiste soddisfazione più grande di crescere la propria piantina e, in cambio, ottenere da essa i rimedi
naturali necessari per sentirci meglio.
Molte erbe medicinali possono facilmente essere piantate e coltivate in giardino o in vaso, come per
esempio la menta, la salvia, l’erba gatta o l’achillea. Inoltre i semi o i germogli sono facili da trovare in
molti negozi dedicati al giardino.
Nel caso non abbiate un giardino, potete dedicarvi a lunghe passeggiate nella natura in cui scovare le
piante medicinali. Prima di avventurarvi in questa direzione è bene verificare quali erbe è possibile
raccogliere e quali invece è meglio conservare. Evitate di strappare dal terreno piante selvatiche a rischio
estinzione o scarseggianti, piuttosto acquistate le erbe in un negozio locale organico.
Di seguito trovate alcuni passaggi da seguire prima di raccogliere una pianta medicinale selvatica:

1. Identificare la pianta medicinale
Primo e fondamentale passaggio. Imparare a identificare una pianta in modo accurato richiede tempo e
pratica ma una volta che avrete memorizzato le informazioni che necessarie, sarete in grado di
riconoscere qualsiasi pianta. Per aiutarvi in questo processo esistono molti libri dedicati proprio al
riconoscere le piante medicinali. In alternativa, se presenti nella vostra zona, potete partecipare a delle
passeggiate organizzate da organizzazioni o erboristi della zona e che solitamente hanno come obiettivo
quello di aiutare le persone nell’identificare le piante più comuni dell’area.

2. Chiedere l’autorizzazione
Se l’erba medicinale che volete raccogliere si trova in una proprietà privata, prima di procedere è
importante richiedere il permesso al proprietario del giardino. Se vi trovate in luoghi aperti di campagna
o collina, assicuratevi che l’area non sia coltivata da qualcuno o che le piante non siano utilizzate per
crescere e nutrire animali semi liberi.

3. Raccogliere le piante responsabilmente
Alcune persone dimenticano che le erbe medicinali non sono solo un rimedio naturale per le malattie
dell’uomo, ma sono anche parte di un ecosistema complesso e interconnesso in cui gli esseri umani sono
inclusi con tutti gli altri animali ed esseri viventi.
Talvolta le piante che noi consideriamo officinali sono il cibo di determinate specie animali o sono
fondamentali per l’equilibrio della flora e della fauna dell’area in cui sono.
In linea generale, cercate di raccogliere il minimo possibile e solamente dalle piante che sono presenti in
abbondanza nel territorio in cui siete.

4. Controllare l’area nel corso del tempo
Questo punto è connesso al precedente. Può capitare, infatti, che troviate un’area che vi pare abbia un
gran numero di piante medicinali e perciò decidiate di raccoglierne un po’ per voi. Eppure ciò che può
apparire come abbondanza potrebbe non esserlo. Sappiamo quante specie della stessa pianta erano
presenti in quel campo negli anni precedenti? Magari un paio di anni prima la vegetazione era il doppio
rispetto ad oggi. Per questo motivo il consiglio che vi do è quello di tornare di tanto in tanto nei luoghi in
cui avete raccolto le vostre piante e controllate la salute dell’ecosistema: verificate le annate migliori e
quelle peggiori e regolate la vostra raccolta di conseguenza.


Raccogliere le erbe medicinali

La raccolta è un momento fondamentale sia che decidiate di coltivare in giardino sia che decidiate di
cercare le vostre erbe medicinali. Se fatta in modo errato, questa operazione diventa totalmente inutile.
Quando raccogliete le radici di una pianta ricordatevi di lavarle con cura e tagliarle immediatamente,
questo perché una volta essiccate diventa molto difficile - se non impossibile - tagliarle. Quando le avrete
tagliate potrete decidere se fare subito una tintura o un olio, oppure essiccarle per utilizzarle in un
secondo momento. Per procedere con l’essiccatura potete mettere le radici all’interno di una busta di
carta e lasciarle riposare in un ambiente senza umidità e sbalzi di temperatura, controllando con
frequenza l’eventuale formazione di muffa e rimuovendo i pezzi ammuffiti.
Quando invece raccogliete le parti aeree come le foglie, i petali o gli steli, nell’immediato potete ottenere
una tintura o semplicemente mangiarli. Se al contrario preferite conservarli potete farli essiccare e in un
secondo momento lavorarli per ottenere una tintura o un tè.
Solitamente queste parti vengono risciacquate solamente quando sono visibilmente sporche in quanto
l’acqua rende più difficile il processo di essiccazione e facilità la formazione di muffa.
Anche le parti aeree possono essere essiccate all’interno di una busta di cartone con particolare
attenzione nella regolare verifica della formazione di muffa. Prima di trasferire i pezzi essiccati in un
barattolo, assicuratevi che siano completamente secchi.

3. STRUMENTI ED INGREDIENTI

Attrezzatura fondamentale

La fitoterapia non richiede strumenti particolari o costosi, probabilmente la maggior parte
dell’attrezzatura necessaria è già presente nella vostra cucina.

 Barattoli in vetro: uno degli oggetti più apprezzati.
Il loro vetro resistente al calore li rende perfetti per contenere l’acqua bollente per fare un tè, per
fare tinture o per conservare le erbe essiccate. Potete comprarne di diverse misure così da avere un
barattolo per ogni evenienza; quelli più grandi sono perfetti per stoccare le erbe o le radici
essiccate.

 Colino a maglia: sono essenziali per filtrare il tè o spremere le tinture per cui si consiglia di averne
di diverse misure. Potete iniziare con un piccolo filtro adatto alle singole tazze da tè ed uno più
grande in grado di filtrare quantità maggiori di liquidi.

 Garza: altro elemento immancabile quando si lavora con le erbe. Le garze sono fondamentali
quando si filtrano o spremono le parti delle piante e quando si desidera fare un impacco.

 Misurini e cucchiai: esattamente come nelle ricette culinarie, anche quando si parla di fitoterapia è
importante avere strumenti che permettano di verificare le quantità e dosare gli ingredienti.
Misurini, cucchiai e contenitori con segnati i grammi e liquidi sono importanti in ogni preparazione.

 Imbuti: il loro ruolo non deve essere sottovalutato. Soprattutto quando dobbiamo travasare tinture
o altri liquidi all’interno di bottiglie con un’apertura molto stretta. Tutti noi ne abbiamo un paio a
casa, quindi assicuratevi di averlo vicino a voi quando decidete di imbottigliare i vostri rimedi.

 Bottiglie di vetro: se volete conservare le vostre tinture a lungo, è raccomandabile avere qualche
bottiglia di vetro in cui versarle. Non è necessario fare grande scorta in quanto ogni bottiglia potrà
essere riutilizzata non appena svuotata. Ricordatevi anche di integrarle con un dosatore che vi
permetta di versare poche gocce di tintura alla volta.

 Etichette: questo è un passaggio fondamentale. Ogni preparato deve essere etichettato con la data
di produzione e il contenuto, in questo modo potrete ricordarvi quando è stato fatto e verificare lo
stato di conservazione.

 Frullatore: utile per miscelare unguenti e spezzare le erbe fresche appena raccolte. È uno
strumento versatile e presente in tutte le cucine, quindi è facile da reperire e avere accanto a sé
quando necessario.


Attrezzatura facoltativa

In questo paragrafo trovate gli strumenti che possono rendere la preparazione dei vostri rimedi più
semplice. Non è obbligato averli e potete lavorare con le erbe medicinali anche se non ne siete muniti.

 Pressa francese o caffettiera francese: è uno degli strumenti più efficaci per fare infusi a base di
erbe. La sua struttura permette di spremere le piante verso il basso, aiutandole nel rilasciare tutti i
loro principi attivi nell’acqua versata all’interno. Inoltre è davvero semplice da pulire.
 Termos: soprattutto se vi trovate spesso fuori casa per motivi di lavoro o per viaggiare, è utile
avere uno strumento che vi permetta di portare con voi le vostre erbe mediche. Alcuni modelli
vengono venduti con un filtro integrato sotto al tappo che permette di aggiungere le erbe essiccate
direttamente al termos.

 Macinino: il classico macinino per caffè è perfettamente in grado di macinare le erbe e ottenere
una polvere da utilizzare nei vostri preparati.


Ingredienti importanti

In molti rimedi naturali le erbe medicinali da sole sono più che sufficienti, mentre altri potrebbero
richiedere altri ingredienti.

 Alcol: è un ingrediente fondamentale per realizzare le tinture naturali a base di erbe. Vodka o
brandy sono entrambi due alcolici che ben si adattano a questo scopo.

 Aceto di mele: questo aceto è sempre da preferire al classico aceto di vino bianco e viene utilizzato
soprattutto negli aceti infusi di erbe e nella preparazione di rimedi topici, ovvero da applicare
all’esterno.

 Miele: se possibile preferite miele locale non processato o non filtrato e che non contenga altri
ingredienti o sciroppi. Il miele molto liquido è spesso usato per fare infusi di erbe e miele, mentre
quello più consistente può essere utilizzato per rimedi naturali per il primo soccorso o guarigione
delle ferite.

 Olii: l’olio d’oliva è il più versatile e quello che può essere utilizzato nella maggior parte dei casi.
Eventualmente, potete procurarvi anche olio di mandorle, di cocco o di karité se desiderate
profumazioni o consistenze differenti.

 Cera d’api: è una componente importante per realizzare unguenti naturali. La cera d’api infatti è
fondamentale per dare più consistenza alle pomate. È possibile acquistarla in diversi formati e
potete scegliere quella con cui preferite lavorare.

 Estratto di amamelide: se possibile acquistate l’estratto ottenuto senza l’uso di alcool in quanto è
più versatile, soprattutto nell’utilizzo per il primo soccorso e la guarigione delle ferite.

 Acqua di rose: è un ingrediente utile nella preparazione di diversi rimedi naturali. Alcuni
supermercati la vendono nella sezione alimentare e dovrebbe avere un prezzo più contenuto
rispetto a quella venduta nel reparto dedicato alla cura della persona.

 Sale marino e di Epsom: tutti noi in casa ne abbiamo grandi scorte. Questo ingrediente può
risultare utile per fare soluzioni, spray nasali e gargarismi.

 Capsule di gelatina: se desiderate realizzare delle capsule a base di erbe medicinali la dimensione
più usata è la “00”.


Precauzioni e consigli utili
Lavorare con le erbe medicinali e creare rimedi è generalmente sicuro, ciò nonostante ci sono alcune
linee guida e di buon senso da seguire per assicurarsi di rendere i propri preparati il più efficaci possibili
con il minor consumo di tempo.

Precauzioni:
‣ Etichettare tutto: non essere certi di ciò che si sta assumendo e quando è stato fatto può non
essere sicuro per la salute o per la cura del malessere.
‣ Partire con poco: quando si realizza un nuovo rimedio naturale è meglio iniziare producendo
piccole quantità per testare le dosi e l’efficacia. È meglio raddoppiare gli ingredienti in un
momento successivo piuttosto che preparare grandi quantitativi di un’erba che potrebbe non
essere adatta a voi.
‣ Attenzione alle medicine: le erbe officinali e le medicine possono interagire in diversi modi.
Alcuni hanno effetti benefici, per esempio un’erba potrebbe ridurre le quantità di medicinali
necessarie o gli effetti collaterali ad essa correlati. In ogni caso è una tematica delicata e che
deve essere affrontata di volta in volta, per questo motivo se state assumendo medicinali è
importante che vi confrontiate con il proprio erborista di fiducia o con il vostro medico.

Consigli utili:
‣ Usate i vostri sensi: osservate le erbe medicinali con cui lavorate e il prodotto che ottenete da
esse. Controllate la presenza di muffa nei vostri vasetti o nei vostri olii infusi, verificare la
presenza di fori o parti rovinate nei materiali che utilizzate per conservare le vostre erbe
essiccate. Annusate e assaggiate le vostre erbe e i vostri rimedi naturali per avere un’idea
della loro potenza e regolare di conseguenza il dosaggio.
‣ Preparate ciò di cui avete bisogno: se trovate un rimedio naturale che vi apporta grandi
benefici e che volete utilizzare ogni giorno, preparatene scorte da avere sempre con voi. Ciò
che è importante è che non esageriate nel preparare rimedi che arriveranno a scadenza senza
essere stati usati. Per esempio, non ha alcun senso preparare litri e litri di spray nasale che vi
servirà solamente per poche settimane nella stagione invernale. Preparate ciò che vi serve e
nelle quantità che vi servono.
‣ Iniziate utilizzando le erbe disponibili: in questo libro daremo la priorità all’uso di erbe
medicinali che sono presenti in grandi quantità sia in natura sia in scala commerciale. Se
deciderete di allargare i vostri orizzonti e spaziare verso erbe più ricercate, ricordate sempre
di dare priorità alle piante che si trovano nella vostra zona e che non sono a rischio estinzione.
Non lasciatevi ingannare da erbe esotiche che promettono risultati miracolosi, molto
probabilmente esiste una pianta vicino a voi in grado di apportare gli stessi benefici.
‣ Scegliete la forma più adatta al malessere: le erbe medicinali per essere efficaci devono
raggiungere il punto di interesse. Questo è il motivo per cui è importante scegliere la forma
più adatta in base al problema: se avete mal di gola potete scegliere un tè o dei fumenti, se
avete uno sfogo cutaneo è più indicata una pomata, mentre se avete problemi di digestione è
meglio usare una polvere che raggiunga intatta lo stomaco.
4. PREPARARE I RIMEDI NATURALI

Preparare un infuso

Con infuso si intende il metodo tradizionale con cui siamo abituati a fare il tè. È il metodo di utilizzo delle
erbe medicinali più semplice e comune e, molto spesso, uno dei più efficaci. Gli infusi possono essere
preparati in una moltitudine di modi, i più diffusi sono i seguenti:

Infuso a caldo
Solitamente si ottiene utilizzando una bustina da tè contenente le erbe essiccate. L’acqua
bollente viene versate sulla bustina e lasciata in immersione per alcuni minuti. Viene poi
bevuta non appena la temperatura diminuisce ed è possibile assumerla.

Infuso a freddo
Questo metodo viene utilizzato solitamente per le erbe emollienti o mucillaginose come l’altea
e tutte le piante che aumentano la viscosità dell’acqua quando vi vengono immerse, dandole
una consistenza vellutata. Questa reazione si ottiene solo con l’infuso in acqua fredda in
quanto l’acqua calda non permette il rilascio dei principi attivi responsabili di questo effetto.

Infuso prolungato
Alcune erbe richiedono un’infusione prolungata in quanto alcuni minerali richiedono diverso
tempo prima di venire rilasciati dalla pianta. Spesso questo metodo viene eseguito utilizzando
un barattolo di vetro con chiusura ermetica in quanto il passaggio dall’acqua bollente a quella
fredda permette di combinare i principi attivi a rilascio rapido di un’erba con quelli a rilascio
lento di un’altra.
Somministrazione
Gli infusi solitamente vengono bevuti come ottenuti ma potrebbero trovare impiego anche come
ingredienti per altri rimedi come compresse, sciroppi o lozioni.

Conservazione
Le erbe essiccate che vengono usate per fare gli infusi possono essere conservate per anni se si trovano
all’interno di contenitori ermetici. Una volta che vengono immerse nell’acqua, gli infusi sono buoni per i
successivi uno o due giorni, possono raggiungere i tre giorni se conservati in frigorifero. Il mio consiglio è
quello di fidarvi del vostro gusto: se il tè ha un sapore pungente o strano buttatelo via e preparate un
nuovo infuso.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento
- Acqua
- Tazza, teiera, barattolo in vetro, caffettiera francese
- Colino a maglia

Procedimento
A meno che non vi siano indicazioni differenti, usate 2 o 3 cucchiaini di erbe ogni litro d’acqua.
Unite le erbe medicinali all’acqua e lasciate in infusione.
‣ Infuso a caldo: versate l’acqua bollente sulle erbe officinali, coprite e lasciate in immersione
per circa 20 minuti.
‣ Infuso a freddo: versate l’acqua fredda o a temperatura ambiente sopra le erbe medicinali e
lasciatele in infusione dalle 4 alle 8 ore.
‣ Infuso prolungato: versate l’acqua bollente sopra le erbe, se possibile in un vasetto di vetro,
chiudete ermeticamente e lasciate riposare per 8 ore o tutta la notte.
‣ Quando sarà trascorso il tempo necessario, potete scolare l’infuso ottenuto dalle erbe
medicinali e rimuovere le parti di piante rimanenti.

Vantaggi
Uno dei vantaggi principali degli infusi è che sono semplici da fare e richiedono davvero poco tempo,
ingredienti e strumenti; inoltre l’infuso è un rimedio versatile che può essere usato in una moltitudine di
modi in base ai propri bisogni.
L’estrazione dei principi attivi attraverso questa tecnica consente di ottenere bevande potenti in grado di
esprimere tutte le potenzialità e i benefici contenuti in essi. Anche l’idratazione è un aspetto da non
sottovalutare poiché gli infusi ci spingono a bere più acqua e assicurarci di raggiungere un buon livello di
idratazione nel corso della giornata.

Svantaggi
Probabilmente gli aspetti negativi degli infusi sono legati perlopiù al gusto e alla conservazione. Non tutte
le erbe medicinali hanno un sapore gradevole e quindi può essere difficile riuscire a bere una bevanda in
cui sono presenti due o tre cucchiaini di quell’erba.
Inoltre, gli infusi hanno una conservazione di pochi giorni e questo obbliga a consumarli in un breve arco
di tempo.
Preparare un decotto

Il decotto è un’altra tecnica usata per realizzare il tè. Questo metodo è da preferire quando si lavora con
radici, cortecce, semi o altre parti dure o legnose della pianta in quanto esse richiedono un maggior
tempo di esposizione alle alte temperature per riuscire a rilasciare le sostanze benefiche.

Somministrazione
Esattamente come gli infusi, anche i decotti vengono bevuti per come sono e possono essere usati come
ingredienti all’interno di altri rimedi naturali come fumenti, compresse, sciroppi o creme.

Conservazione
Le erbe essiccate per ottenere un decotto possono essere conservate per anni se si trovano all’interno di
un contenitore ermetico. Una volta aggiunta l’acqua, il decotto può durare un paio di giorni a temperatura
ambiente o fino a tre giorni se conservato in frigorifero.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento
- Acqua
- Pentola con capienza da 1 a 3 litri
- Colino a maglia

Procedimento
A meno che non sia specificato diversamente, utilizzate da 2 a 4 cucchiaini di erbe medicinali ogni litro
d’acqua.
Aggiungete le erbe e l’acqua in una pentola, coprite con un pentolino e portate ad ebollizione.
Una volta raggiunta l’ebollizione, abbassate la fiamma e lasciate bollire per altri 30 minuti o 1 ora.
Mescolate di tanto in tanto.
Scolate il liquido ottenuto e rimuovete le parti di erba rimanenti.

Vantaggi
I vantaggi del decotto sono molto simili a quelli riscontrati anche negli infusi: è un rimedio naturale facile
da fare e che richiede poca attrezzatura e pochi ingredienti. Questo lo rende anche molto versatile e
pronto ad essere usato in diversi modi in base alle esigenze.
I decotti solitamente sono molto potenti in quanto il processo di bollitura permette di estrarre la maggior
parte dei principi attivi contenuti nelle parti delle piante utilizzate. Infine, proprio come gli infusi, i decotti
inducono a bere più quantitativi di acqua e restare idratati.

Svantaggi
Il decotto richiede un lungo tempo di preparazione e quindi non si adattano alle persone che hanno poco
tempo o cercano un rimedio naturale rapido da ottenere.
Inoltre, non tutte le radici o le altre parti delle piante hanno un sapore gradevole e per alcuni può
risultare difficile berle all’interno di un tè. La loro conservazione è un altro aspetto negativo in quanto
devono essere consumati entro pochi giorni.

Consiglio utile
La differenza sostanziale tra queste due tecniche è data da quale parte della pianta si sta utilizzando. Per
foglie fiori e steli si utilizza l’infusione, mentre per le radici, i semi e la corteccia è preferibile usare la
tecnica del decotto.
Qualora vogliate preparare un rimedio naturale che includa più entrambe le parti, potete fare in questo
modo: prima di tutto fate un decotto con le componenti più dure come per esempio le radici. Scolate il
liquido quando è ancora caldo e aggiungete le foglie, fiori o steli. Lasciate in immersione per altri 20
minuti e scolate nuovamente.
Con questa semplice tecnica riuscirete ad unire i benefici di più parti in un unico tè.
Preparare i fumenti

I fumenti alle erbe sono l’ideale per risolvere problematiche legate alla respirazione e alla sinusite, al viso
e agli occhi. Il vapore dei fumenti contiene alcune sostanze antinfiammatorie, rilassanti e antimicrobiche
che, entrando in contatto con il tratto respiratorio e la pelle, possono apportare un sollievo immediato.

Somministrazione
I fumenti possono essere fatti in qualsiasi momento vogliate alleviare fastidi alla pelle o all’apparato
respiratorio. Nel caso di malattia acuta è consigliabile fare almeno due fumenti al giorno, mentre nel caso
di leggeri fastidi una volta al giorno è più che sufficiente.

Conservazione
I fumenti non possono essere conservati ma vengono preparati per un utilizzo immediato.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento
- Acqua
- Pentola con capienza di almeno 1 litro
- Asciugamano

Procedimento
Portate a ebollizione 1/2 o 1 litro d’acqua utilizzando una pentola con coperchio.
Non appena l’acqua raggiunge la temperatura della bollitura, rimuovete dal fuoco e posizionate la pentola
su una superficie resistente al calore.
Create una tenda mettendo l’asciugamano sulla vostra testa.
Togliete il coperchio e aggiungete 1/2 tazza del mix di erbe medicinali da voi scelto.
Posizionatevi con il volto sopra al vapore e restateci per una fascia di tempo di almeno 10-20 minuti,
assicurandovi che l’asciugamano trattenga il vapore tra voi e la pentola.
Qualora abbiate problemi al tratto respiratorio, cercate di inalare il vapore il più profondamente possibile
così da permettere ai principi attivi delle erbe di raggiungere i vostri polmoni.
Ricordatevi di tenere vicino a voi dei fazzoletti in quanto il vapore libererà il muco e avrebbe bisogno di
soffiarvi il naso.

Vantaggi
I fumenti sono il metodo più efficace per alleviare i sintomi legati al raffreddore o alla respirazione, questo
perché il vapore è in grado di raggiungere direttamente la zona interessata.
Inoltre, la combinazione di calore e umidità dei fumenti da un lato aiutano l’attivazione delle funzioni
immunitarie delle mucose nelle membrane e dall’altro riducono la sensazione di irritazione calmando la
tosse e le difficoltà respiratorie.

Svantaggi
Preparare i fumenti richiede almeno 30 minuti per cui non è adatto alle persone che hanno poco tempo a
disposizione o cercano un sollievo immediato. Inoltre, è possibili farli solamente nel luogo in cui vengono
preparati e non si possono portare con sé durante il corso della giornata.

Consiglio utile
Dopo aver fatto i fumenti il liquido rimanente può essere riutilizzato, infondo si tratta di un infuso a caldo.
Potete berlo come tè, utilizzarlo per fare un pediluvio o immergerci della stoffa per ottenere un impacco.
I fumenti possono essere preparati anche utilizzando gli olii essenziali. È sufficiente bollire l’acqua ma,
invece di aggiungere il mix di erbe medicinali, versare dalle 10 alle 30 gocce di olii essenziali. Se optate
per questa opzione ricordatevi che l’acqua non sarà potabile ma dovrete buttarla.
Preparare un bagno alle erbe

Fare il bagno o immergere parti del corpo in un tè alle erbe è un metodo perfetto per far entrare in
contatto i principi attivi delle piante con la zona interessata.
Questa tecnica è utile quando si presentano problematiche relative alla pelle come ferite, bruciature,
eritemi o altre eruzioni cutanee.

Somministrazione
Potete scegliere di fare un bagno nella vostra vasca con tutto il corpo oppure potete decidere di
immergere solo alcune parti. L’importante è che manteniate l’acqua il più calda possibile in modo da
facilitare l’assorbimento delle erbe medicinali. Per la maggior parte dei fastidi è sufficiente restare in
ammollo per circa 15-20 minuti da 1 a 3 volte al giorno.

Conservazione
I bagni non possono essere conservati in quanto vengono preparati direttamente all’occorrenza.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento
- Acqua
- Sale (facoltativo)
- Aceto di mele (facoltativo)
- Vasca da bagno, bacinella o altri contenitori per l’acqua

Procedimento
Preparate l’acqua per l’estrazione delle erbe medicinali attraverso le tecniche dell’infusione o del decotto.
Versate il liquido ottenuto dentro una bacinella o altri contenitori per l’acqua. Nel caso vogliate fare un
bagno, riempite la vasca con acqua calda e aggiungete almeno un litro di tè alle erbe.
A questo punto, se lo desiderate, potete aggiungere il sale o l’aceto di mele. Mescolate per amalgamare
gli ingredienti e farli sciogliere. Verificate la temperatura dell’acqua e, se sopportabile, immergete le parti
del corpo di vostro interesse.
Restate in ammollo per almeno 15-20 minuti.

Vantaggi
I bagni sono la tecnica migliore per portare sollievo immediato ai fastidi topici legati a ferite o altre
condizioni della pelle. Lavorano rapidamente in quanto entrano in contatto diretto con la parte
interessata. Al contrario sono più lenti e poco efficaci nel curare malesseri interni.
Svantaggi
Purtroppo non tutte le parti del corpo possono essere immerse facilmente in un bagno alle erbe
medicinali; per esempio è complicato riuscire a fare un’immersione con le sole spalle. In questi casi è più
efficace preparare un impacco.
I bagni richiedono tempo sia per quanto riguarda la preparazione che il successivo tempo in ammollo e
richiedono un luogo adatto e privacy, motivo per cui possono essere fatti perlopiù solo a casa propria.
Preparare il cataplasma o l’impacco

La differenza tra cataplasma è impacco è minima. Il primo è un composto caldo ottenuto dalle erbe
medicinali e che viene applicato direttamente sulla pelle o sulla ferita. L’impacco, invece, è realizzato
immergendo una garza nel tè e applicandola poi sulla parte del corpo interessata.
Entrambe hanno funzioni simili a quelle del bagno alle erbe, col vantaggio che possono essere applicate
più facilmente e con più precisione in zone specifiche.

Somministrazione
I cataplasmi o gli impacchi possono essere applicati sulla pelle per un periodo di tempo che va dai 5 ai 20
minuti e il trattamento può essere ripetuto da una a tre volte al giorno.

Conservazione
Questi rimedi naturali sono preparati direttamente all’occorrenza e per cui non possono essere conservati
a lungo.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento
- Acqua
- Panni, stoffe, bandane, ecc.
- Garza

Procedimento
Per preparare un cataplasma:
1. Pulite gentilmente l’area del corpo che desiderate trattare.
2. Aggiungete le erbe medicinali a un contenitore resistente al caldo e versare acqua bollente fino
a impegnarle. Devono essere sature d’acqua ma non devono esservi immerse. Lasciate riposare
per circa 5 minuti.
3. Con un cucchiaio o un colino rimuovete le erbe e appoggiatele in un pezzo di garza o una
bandana. Spremetele con forza in modo da aiutare il rilascio dei liquidi.
4. Applicate il composto di erbe calde e umide all’area di vostro interesse. Se avete difficoltà nel
contenere le erbe, prima di procedere all’applicazione, potete avvolgerle in uno due strati di
garza così da tenerle ferme.
5. Coprite con un panno o un pezzo di stoffa e lasciate in posa tra i 5 e i 10 minuti.
Infine risciacquate con abbondante acqua.

Per preparare un impacco:
1. Pulite gentilmente l’area del corpo che desiderate trattare.
2. Preparate un infuso o un decotto con le erbe medicinali di vostra preferenza.
3. Immergete un pezzo di stoffa o nel tè caldo, avendo cura di tenerlo da un lato che resterà
asciutto. Non appena il tessuto avrà assorbito tutto il liquido, rimuovetelo e fatelo raffreddare
fino a quando non sarà caldo ma non scotterà al tatto.
4. Appoggiate il pezzo di stoffa sopra l’area che desiderate trattare e coprite con un panno
asciutto.
5. Lasciate agire per i successivi 10-20 minuti.
6. Pulite nuovamente la zona interessata e, se necessario, coprite con una garza o una protezione.

Vantaggi
Queste tecniche sono indicate per trattare problemi di tipo topico in quanto donano un sollievo immediato
alla zona del corpo su cui vengono applicate. Non risultano efficaci per curare fastidi interni.
L’applicazione di impacchi o cataplasmi aiuta a stimolare la circolazione dell’area su cui vengono applicati
e questo permette di ridurre il tempo necessario per la guarigione. In aggiunta, questo processo supporta
il rilascio delle tensioni che possono essere ala causa di blocchi nel movimento del corpo.

Svantaggi
La preparazione di cataplasmi e impacchi può facilmente sporcare l’ambiente e l’arredamento in cui ci
troviamo. Per evitare di fare troppa confusione si possono usare molti asciugamani e avvolgere con cura le
erbe medicinali nella garza.
Il tempo è un altro elemento a sfavore in quanto sia la preparazione del rimedio che la successiva
applicazione richiedono almeno mezz’ora e non possono essere trasportati.

Consiglio utile
Quando fate un impacco, assicuratevi di utilizzare sempre garze o pezzi di tessuto nuovi per ogni
applicazione, soprattutto quando state trattando una ferita. È importante anche prestare attenzione alla
pulitura dell’area sia prima che dopo il trattamento con il rimedio naturale, soprattutto quando si utilizza
un cataplasma. Controllate la zona del corpo e rimuovete tutti i pezzi di pianta rimasti.
Un trucco per mantenere i rimedi caldi più a lungo è quello di appoggiarci sopra una bottiglia piena di
acqua bollente.
Preparare una tintura

Le tinture sono una delle tecniche più importati e diffuse nella fitoterapia. Devono il loro successo al fatto
che sono estremamente potenti, versatili, facili da trasportare e dalla lunga conservazione. Nonostante di
primo acchito possano apparire difficili da preparare, il processo non è molto più difficile rispetto a quello
per la preparazione di un infuso o un decotto.

Somministrazione
Le dosi di tintura sono misurate in gocce, per questo motivo per la loro conservazione di solito si
utilizzano dei boccetti muniti di contagocce. La maggior parte delle tinture sono assunte in dosi che vanno
da 1 a 4 gocce dalle tre alle cinque volte al giorno.
Se non avete contagocce a disposizione potete utilizzare un cucchiaino: un cucchiaino equivale a circa 5
millilitri mentre una goccia di solito è circa 1 millilitro. Se la dose richiesta è di 2/4 gocce potete quindi
utilizzare da mezzo fino a un cucchiaino di tintura.

Conservazione
Le tinture devono essere conservate in bottiglie di vetro colorate o tenute in un posto al riparo dalla luce
per proteggerle dalla degradazione dovuta ai raggi solari. Se desiderate conservarla per un lungo periodo
utilizzate una bottiglia con un tappo piatto invece del semplice contagocce, questo perché la gomma usata
per produrre i dosatori solitamente si degrada quando viene esposta a lungo ai fumi dell’alcool.
Se conservate correttamente, le tinture possono durare dai 5 ai 10 anni.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento (se usate quelle fresche appoggiatele su della carta e lasciatele
appassire per almeno mezza giornata. Successivamente tagliatele e miscelatele in un
frullatore prima di aggiungerle al contenitore in cui farete la tintura vera e propria).
- Alcol con una gradazione di almeno il 40% o 50% (esempi possono essere la vodka o il
brandy).
- Barattoli di vetro di diverse misure per la macerazione.
- Dosatori e bottiglie per la conservazione.
- Colini di maglia
- Imbuti
- Etichette

Procedimento
In un barattolo di vetro aggiungete le erbe medicinali con cui desiderate fare la tintura. Se state usando
delle radici è meglio non superare la metà del contenitore in quanto tendono a gonfiarsi quando immerse
nei liquidi. Se invece la tintura è a base di fiori o foglie potete essere più abbondanti e raggiungere i 3/4
del barattolo.
Riempite lo spazio rimanente con l’alcol. Chiudete con forza il contenitore e aggiungete l’etichetta
appuntando la data, le erbe utilizzate e la percentuale alcolica dell’alcol.
Lasciate macerare per almeno 4 settimane in un luogo fresco e al riparo dalla luce solare. Ogni giorno
ricordatevi di scuotere il barattolo, così da stimolare il rilascio dei principi attivi da parte delle piante.
Trascorso il tempo necessario, scolate il liquido ottenuto utilizzano uno o più colini e versate la tintura
all’interno delle bottiglie di vetro in cui verrà conservata. Aggiungete la data di imbottigliamento
all’etichetta.

Vantaggi
La parte migliore delle tinture è che, a differenza degli altri metodi, bastano davvero poche gocce per
ottenere un rimedio naturale efficace. Si tratta di una preparazione versatile che può essere assunta al
naturale o come ingrediente per creare altre formule, inoltre è semplice da portare con sé ovunque si
vada.
Un altro vantaggio della tintura è la lunga conservazione che permette di preparare un unico composto e
averlo a disposizione per mesi o addirittura anni.

Svantaggi
Uno degli ingredienti base delle tinture è l’alcol e quindi questo le rende inaccessibili alle persone che
non possono assumere liquidi con gradazione alcolica come le persone che hanno problemi al fegato, che
sono stati dipendenti o che hanno credi religiosi che lo vietano.
Un altro aspetto da considerare è il tempo di preparazione che richiede diverse settimane e che quindi
non è adatto a chi desidera avere un rimedio immediato.

Consiglio utile
Per realizzare le vostre tinture potete utilizzare qualsiasi alcolico di vostro gradimento. Ciò che dovete
tenere a mente è che alcune piante richiedono più alcol, mentre altre più acqua. La maggior parte delle
erbe medicinali lavorano perfettamente con le gradazioni tra il 40% e il 50% ma ci sono alcune eccezioni.
Quando desiderate estrarre delle resine è più efficace usare un alcolico al 95% come quello derivato dal
frumento, mentre le mucillagini richiedono una percentuale maggiore di acqua e una minima di alcol
(circa il 20%) per evitare la formazione di muffe.
Una gradazione alcolica del 20% è anche la percentuale minima richiesta per ottenere una tintura con una
data di scadenza a lunga conservazione.
Il mio consiglio per chi è alle prime armi è quello di fare delle tinture utilizzando le singole erbe e
mischiarle successivamente in piccoli boccetti per creare dei rimedi combinando il potere di ogni pianta.
In questo modo potrete sperimentare e trovare la formula che più si adatta alle vostre esigenze.
Preparare un aceto alle erbe

L’aceto è un ottimo solvente da cui ottenere degli estratti alle erbe. La sua acidità, infatti, aiuta ad
estrarre alcuni principi attivi contenuti nelle piante chiamati alcaloidi e che sono alcune delle sostanze più
potenti ed efficaci contenute nelle piante officinali.
L’aceto ha anche la capacità di eliminare le protezioni cellulari delle piante e promuovere il rilascio dei
minerali in esse contenuti. L’aceto di mele è la tipologia di solvente utilizzata più frequentemente nella
fitoterapia.

Somministrazione
L’aceto alle erbe può essere assunto come rimedio naturale diretto oppure può essere combinato con il
miele per ottenere uno sciroppo.
Questo preparato in genere viene assunto in dosi di 15-30 millilitri alla volta.

Conservazione
Questo rimedio naturale dell’essere conservato in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce e chiuso
in bottiglie di vetro in grado di filtrare i raggi solari.
L’aceto di mele può essere conservato da un minimo di 6 mesi fino a diversi anni.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento (se usate quelle fresche appoggiatele su della carta e lasciatele
appassire per almeno mezza giornata. Successivamente tagliatele e miscelatele in un frullatore prima
di aggiungerle al barattolo con l’aceto)
- Aceto di mele
- Barattoli di vetro di varie dimensioni per la macerazione
- Dosatori e bottiglie di vetro per la conservazione
- Colini di maglia
- Imbuti
- Etichette

Procedimento
1. In un barattolo di vetro aggiungete le erbe medicinali con cui desiderate fare l’infusione. Se
state usando delle radici è meglio non superare la metà del contenitore in quanto tendono a
gonfiarsi quando immerse nei liquidi. Se invece la tintura è a base di fiori o foglie potete essere
più abbondanti e raggiungere i 3/4 del barattolo.
2. Riempite il resto del contenitore con l’aceto di mele.
3. Se state utilizzando un barattolo con un coperchio di metallo, prima di assicurare la chiusura,
aggiungete un pezzo di carta da forno sotto al tappo. Questo trucco serve per evitare che i fumi
dell’aceto danneggino la copertura inferiore del coperchio. In alternativa potete usare un tappo
di plastica.
4. Chiudete con forza il barattolo e aggiungetevi l’etichetta riportando la data e il contenuto.
5. Lasciate macerare per circa 4 settimane in un luogo fresco e al riparo dalla luce solare.
Ricordatevi di scuotere il barattolo ogni giorno per facilitare il rilascio dei principi attivi.
6. Trascorso il tempo necessario, scolate il liquido ottenuto dalle erbe rimaste e versatelo nelle
bottiglie di vetro colorato. Aggiungete all’etichetta la data di fine processo.

Vantaggi
L’aceto ha già di per sé diversi benefici per la nostra salute in quanto stimola la digestione e aiuta a tenere
sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue. Dal punto di vista topico apporta degli effetti antimicrobici,
antifungini e antinfiammatori. L’assunzione integrate con le erbe medicinali permette di massimizzare la
sua efficacia e aggiungere ulteriori benefici.
Questo rimedio naturale è un’ottima alternativa per le persone che non possono assumere le tinture e
l’alcol in generale. Non è potente come queste ultime ma può apportare comunque molti benefici.

Svantaggi
Lo svantaggio principale è il tempo richiesto per la sua preparazione, la quale richiede diverse settimane
e non è adatto a coloro che necessitano di un rimedio immediato.
Anche l’acidità è un elemento da considerare, soprattutto per le persone che soffrono di ulcere o che
hanno difficoltà nell’assimilare alimenti con una forte componente acida.
Consiglio utile
Evitate i prodotti distillati e scegliete sempre un aceto di alta qualità, se possibile grezzo.
L’aceto di mele grezzo ha delle ottime proprietà probiotiche che possono essere davvero molto utili in
alcune circostanze.
Preparare un miele alle erbe

Il miele alle erbe è un medicinale efficace e dal buonissimo sapore. Quando le piante officinali vengono
infuse nel miele, quest’ultimo assorbe tutti i principi attivi solubili in acqua e tutti gli olii essenziali.
Questo processo permette di estrarre efficacemente le sostanze contenute nelle erbe medicinali e
conservarle a lungo.

Somministrazione
Quando assunto per uso interno, il miele alle erbe può essere mangiato così come è stato preparato. Il suo
utilizzo più frequente però è quello di ingrediente all’interno di rimedi naturali più complessi come
sciroppi.
Il miele alle erbe può trovare applicazione topica nella cura delle scottature o delle macchie della pelle.
Quando viene assunto direttamente, per avere una dose efficace, è sufficiente mangiare un cucchiaio di
miele alle erbe.

Conservazione
Il miele alle erbe deve essere conservato in barattoli di vetro con chiusura ermetica e al riparo dalla luce
solare e dal calore. La sua efficacia si preserva per diversi anni.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento
- Miele
- Barattoli di vetro
- Colino a maglia
- Etichette

Procedimento
1. Raccogliete le erbe medicinali fresche e lasciatele seccare per qualche ora prima di procedere
con l’infusione.
2. Trascorso il tempo necessario, mettete le erbe all’interno di un barattolo di vetro. Riempite fino
a metà o 3/4 del contenitore.
3. Se il miele con cui state lavorando ha una consistenza liquida potete semplicemente versarlo nel
barattolo fino a riempirlo completamente. Se invece la consistenza è più solida, riscaldatelo a
bagnomaria per 10-20 minuti fino a quando non diventerà più fluido e semplice da versare.
4. Usando un cucchiaio, mescolate le erbe in modo che si amalgamino in modo omogeneo con il
miele.
5. Chiudete con forza il barattolo e aggiungete l’etichetta annottando la data e le erbe medicinali
aggiunte.
6. Conservate in un luogo caldo e lasciate macerare per almeno 4 settimane.
7. Trascorso il tempo necessario, riscaldate il barattolo a bagnomaria fino a quando il miele non
avrà una consistenza liquida e successivamente scolatelo in un nuovo contenitore aiutandovi
con il colino a maglia. Spremete il più possibile le erbe così da ottenere la maggior quantità
possibile di miele.
8. Aggiungete sull’etichetta la data e conservate il miele alle erbe in un luogo fresco e al riparo
dalla luce solare.

Vantaggi
Il miele è noto per avere ottime proprietà antimicrobiche e nella cura delle ferite. Inoltre, è uno degli
alimenti a maggiore conservazione per cui io vostro miele infuso alle erbe potrà durare anni e anni senza
problemi.
A differenza di alcune erbe medicinali e di altri rimedi, il miele è apprezzato dalla maggior parte delle
persone, quindi anche i più schizzinosi sono contenti di mangiarlo.

Svantaggi
Il miele è composto per la quasi totalità da zuccheri e quindi non è la soluzione ideale per le persone che
soffrono di diabete, resistenza insulina o altre problematiche legate alla regolazione dei livelli di sangue
nel corpo. In questi casi è meglio utilizzarlo come ingrediente in altri rimedi naturali.
I tempi lunghi di preparazione sono un altro elemento a sfavore in quanto non lo rendono adatto a coloro i
quali desiderano una soluzione da assumere nell’immediato. Infine, l’acqua contenuta nelle erbe
medicinali potrebbe causare una fermentazione all’interno del composto.

Consigli utili
Quando possibile, scegliete miele locale. In questo modo da un lato supporterete gli apicoltori e le api del
posto, dall’altro costruirete una sorta di immunità al polline presente nella vostra zona e ridurrete il
rischio di allergie primaverili.
Il miele più efficace è quello grezzo e non pastorizzato e, se acquiate in grandi negozi, prestate attenzione
all’etichetta in quanto alcune aziende aggiungono fruttosio, sciroppo o altri ingredienti al miele naturale.
Preparare lo sciroppo

Solitamente gli sciroppi sono prodotti utilizzando lo zucchero, ma questo ingrediente può facilmente
essere sostituito con il miele che, come abbiamo visto nel capitolo precedente, ha migliori qualità.

Somministrazione
La dose di sciroppo consigliata è di un cucchiaino o un cucchiaio da assumere direttamente o all’interno
di un tè.

Conservazione
Quando conservato in frigorifero, lo sciroppo a base di miele può durare per mesi. È preferibile usare
delle bottiglie in grado di filtrare la luce ma se ne siete sprovvisti potete usare la tradizionale bottiglia di
vetro.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento
- Acqua
- Pentola per preparare un decotto
- Colini a maglia
- Miele puro o infuso con le erbe medicinali
- Imbuti
- Bottiglie per la conservazione
- Etichette

Procedimento
1. Per preparate il tè potete usare sia la tecnica del decotto che dell’infusione; in entrambi i casi
utilizzate il doppio delle erbe medicinali. Se optate per un decotto, lasciate bollire l’acqua infusa
fino a quando la quantità non si sarà dimezzata rispetto a quella originale.
2. Una volta completato il processo, scolate le erbe rimanenti. Versate il liquido infuso in un
contenitore e aggiungete le stesse quantità di miele, in modo da ottenere un 50% di tè e un 50%
di miele. Mescolate gli ingredienti fino a quando non saranno completamente amalgamati.
3. Versate lo sciroppo in una bottiglia, aggiungete un’etichetta contenente la data e gli ingredienti
utilizzati e mettete in frigorifero.

Vantaggi
Lo sciroppo è uno dei rimedi preferiti da grandi e piccini in quanto il miele gli dona la dolcezza perfetta.
Inoltre un aspetto positivo nell’utilizzare il miele infuso alle erbe è che otterrete uno sciroppo ricco di
principi attivi naturali rilasciati da diverse piante.

Svantaggi
Lo sciroppo deve essere conservato in frigorifero e questo lo rende poco adatto al trasporto e alla praticità
di utilizzo. Anche la muffa è un elemento da non sottovalutare, di tanto in tanto ricordatevi di controllare il
vostro sciroppo e verificare la presenza di muffe sulla superficie del liquido. In caso positivo il rimedio è
da gettare e rifare.

Consiglio utile
Molti sciroppi commerciali sono preparati utilizzando lo zucchero in quanto permette di ottenere un
prodotto più facile da conservare. Il problema è che le quantità di zucchero richieste per preparare questa
tipologia di rimedi sono davvero elevate: per 2 tazze di tè sono necessarie 4 tazze di zucchero!
Se volete uno sciroppo al miele più semplice da conservare potete aggiungere della tintura in parti uguali
rispetto allo sciroppo. Per esempio, se avete ottenuto 500 millilitri di sciroppo potete aggiungere altri 500
millilitri di tintura della stessa erba medicinale o di una differente se volete combinare i benefici di più
piante.
Preparare un olio alle erbe

Gli olii sono in grado di estrarre dalle erbe medicinali principi attivi differenti rispetto a quelli estratti
attraverso l’acqua o l’alcol. Inoltre gli olii che sono stati infusi nelle erbe possono essere consumati, ne
sono un esempio gli olii aromatizzati in commercio.

Somministrazione
Gli olii infusi possono essere utilizzati direttamente per fare massaggi e trasmettere i loro effetti benefici
sul tessuto cutaneo e sottocutaneo, oppure mescolati ad altri ingredienti per ottenere unguenti, lozioni o
pomate.
Nella maggior parte dei casi l’olio infuso può essere spalmato in dosi libere sull’area da trattare, da una
alle cinque volte al giorno. Durante l’applicazione è importante massaggiare il più a lungo possibile per
promuovere l’assorbimento e ottenere i migliori benefici.

Conservazione
L’olio infuso dovrebbe essere conservato in un luogo fresco e al riparo dal sole, preferibilmente all’interno
di bottiglie in grado di filtrare la luce solare. Questo rimedio può durare per circa un anno se conservato
correttamente.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali a piacimento, fresche o essiccate
- Olio d’oliva, di cocco, di mandorle, ecc.
- Contenitore adatto al forno
- Barattoli di vetro di dimensioni differenti per la macerazione
- Colini a maglia
- Garze
- Imbuti
- Bottiglie di vetro per la conservazione
- Etichette

Procedimento
Quando si lavora con erbe fresche:
1. Tagliate le erbe e aggiungete ad un contenitore adatto al forno. Versate olio a sufficienza in
modo da immergere completamente le erbe.
2. Mettete il contenitore in forno e accendetelo alla temperatura minima disponibile.
3. Lasciate andare le erbe e l’olio dalle 8 alle 12 ore. Non devono per forza essere consecutive:
potete accendere il forno per qualche ora, spegnerlo e riaccenderlo più tardi o nei tre giorni
successivi.
4. Raggiunte le ore di cottura necessarie, scolate l’olio e avvolgete le erbe all’interno di una garza,
spremendo le ultime gocce di olio rimasto al loro interno.
5. Imbottigliate l’olio infuso all’interno di bottiglie di vetro ed etichettante appuntando data e
ingredienti.
6. Utilizzate entro un anno dall’imbottigliamento.

Quando si lavora con erbe essiccate:
1. Riempite un barattolo fino alla metà o 3/4 con le erbe medicinali che desiderate utilizzare.
2. Aggiungete l’olio fino a riempire completamente il contenitore.
3. Sigillate con cura e aggiungete un’etichetta segnando la data e gli ingredienti utilizzati.
4. Lasciate macerare per almeno 4 settimane.
5. Scolate il liquido e avvolgete le erbe all’interno di una garza per spremere le ultime gocce di
olio rimanenti.
6. Versate l’olio infuso in una bottiglia di vetro e sull’etichetta aggiungete la data di
imbottigliamento.
7. Usate entro un anno.

Vantaggi
L’olio infuso è ottimo per l’uso topico e per idratare, riparare e ammorbidire la pelle. Inoltre i principi
attivi contenuti nelle erbe possono penetrare nei tessuti e apportare ulteriori benefici.
Gli olii, anche quando utilizzati al naturale, hanno diverse proprietà, per esempio l’olio di cocco è
antifungino, mentre l’olio d’oliva è idratante e antinfiammatorio.

Svantaggi
Purtroppo la formazione di muffe non è insolita. Ricordatevi di controllare la superficie del vostro olio ogni
volta che lo utilizzate. Se sono presenti segni di muffa sulla superficie potete rimuoverla e continuare ad
utilizzare la restante quantità. Se invece la muffa si è depositata sul fondo della bottiglia è necessario
buttare l’intero rimedio. Questa situazione è facilmente evitabile utilizzando il primo metodo di infusione
dell’olio che può essere utilizzato anche nel caso in cui si lavori con erbe essiccate.
Altri due elementi negativi di questa tecnica sono il tempo, ottenere l’olio infuso richiede almeno un paio
di giorni, e la facilità con cui l’olio sporca ovunque. Anche se siete molto attenti nel chiudere e sigillare il
contenitore, è probabile che il liquido fuoriesca dalla bottiglia e sporchi ovunque. Se volete portare l’olio
con voi a lavoro o in viaggio ricordatevi di inserire la bottiglia all’interno di una busta di plastica.
Preparare un unguento

Quando si parla di unguenti si riferisce ad un mix di olii infusi con le tinture che vengono utilizzati a scopo
topico. La combinazione di olii e alcol permette di ottenere un’estrazione completa di tutti i principi attivi
contenuti nelle piante medicinali attraverso azioni a rilascio rapido e anche lento.

Somministrazione
Quando si applica un unguentò è necessario massaggiare sulla parte del corpo fino a quando sulle mani
non si percepirà più la sensazione “oleosa”. Il massaggio permetterà alle sostanze di penetrare nei tessuti
e alleviare il malessere. L’applicazione può essere ripetuta dalle tre alle 5 volte al giorno o ogni volta che è
necessario.

Conservazione
È preferibile conservare gli unguenti in contenitori con un tappo piatto piuttosto che con il dosatore,
questo perché l’olio potrebbe degradare la gomma del contagocce. Questo tipo di rimedio può essere
conservato per circa un anno.

Strumenti e ingredienti
- Tinture di erbe medicinali
- Olii infusi
- Olii essenziali (facoltativo)
- Imbuti
- Bottiglie o contenitori con tappo
- Etichette

Procedimento
1. Prendete la bottiglia o il contenitore in cui conserverete il vostro unguento e aggiungete la
tintura e l’olio infuso.
2. Se decidete di usare l’olio essenziale, aggiungete dalle 10 alle 30 gocce ogni 30 millilitri di
unguento.
3. Chiudete con forza il contenitore e aggiungete l’etichetta appuntando la data e gli ingredienti
usati.
4. Ricordatevi di scuotere bene la bottiglia prima di ogni utilizzo.

Vantaggi
Questo rimedio permette di combinare due prodotti e ottenere il meglio da entrambi: la tintura viene
assorbita immediatamente e ha un effetto immediato, mentre l’olio è assimilato più lentamente e rilascia i
suoi benefici più a lungo.

Svantaggi
A volte gli unguenti sono scomodi da conservare o da portare con sé in quanto tendono a fuoriuscire dal
contenitore e sporcare lo scaffale o la borsa in cui sono conservati. Se volete portare il vostro rimedio
sempre con voi è meglio inserirlo all’intento di una busta di plastica.
Preparare una pomata

La pomata è un rimedio naturale ottenuto miscelando l’olio infuso alle erbe con la cera d’api. La
consistenza può cambiare in base alla quantità di cera utilizzata e alla temperatura dell’ambiente.

Somministrazione
La pomata può essere spalmata nelle quantità desiderata per un minimo di due volte al giorno. È meglio
applicarla quando la pelle è ben idratata e i pori sono dilatati, per esempio dopo la doccia o il bagno.

Conservazione
Questi rimedi naturali possono essere conservati in barattoli di vetro, contenitori di metallo o qualsiasi
altro materiale non reagente. In ogni caso, per facilitarne l’uso, è preferibile utilizzare un boccetto con
un’apertura ampia e che non sia troppo profondo.
Le pomate possono durare anni ma potrebbero perdere parte della loro efficacia dopo 1 anno dalla loro
realizzazione.

Strumenti e ingredienti
- Olio infuso alle erbe
- Cerca d’api nella forma che si desidera (grattugiata, a pezzi, intera, ecc.)
- Olio essenziale (opzionale)
- Pentolino
- Bicchiere
- Contenitori per la conservazione
- Etichette

Procedimento
1. Versate in un pentolino l’olio infuso alle erbe e mettete sul fuoco mantenendo una fiamma bassa
per riscaldare l’olio. Fate attenzione a non raggiungere la temperatura di bollitura.
2. Aggiungete la cera d’api. Solitamente si consiglia di utilizzare circa 30 grammi di cera ogni 200
millilitri d’olio. Se preferite una pomata più liquida usate meno cera d’api, mentre se ne volete
una più solida abbondate. La pomata più morbida è consigliata alle pelle più sensibili e nella
stagione invernale, quella più compatta invece è più adatta all’estate o all’utilizzo come
balsamo per le labbra.
3. Continuate a mescolare per tutto il tempo, fino a quando la cera d’api non sarà completamente
sciolta.
4. Prendete un cucchiaio del composto e versatelo in un bicchiere e mettetelo in freezer per
qualche minuto. Questa operazione vi consentirà di verificare la consistenza finale della
pomata. Se non è quella desiderata, modificate le quantità di cera o olio.
5. Questo è il punto in cui, se li utilizzate, potete aggiungere gli olii essenziali alla vostra pomata.
Se conserverete il rimedio all’interno di un unico contenitore, aggiungete gli oli essenziali dopo
aver versato la pomata nel boccetto, mescolate velocemente e chiudete il contenitore con forza
per evitare che gli olii essenziali evaporino.
Se invece utilizzerete più boccetti, aggiungete gli olii essenziali prima, mescolate velocemente,
riempite i contenitori per la conservazione e chiudeteli immediatamente.
6. Etichettate tutti i contenitori con la data e gli ingredienti utilizzati.

Vantaggi
Il vantaggio principale delle pomate è sicuramente la facilità di trasporto in quanto una volta versate nel
boccetto le potrete avere sempre con voi senza dovervi preoccupare di perdite di liquidi.
Inoltre è un rimedio naturale veloce da preparare e che può essere poi conservato e utilizzato a lungo.

Svantaggi
Le pomate non possono essere utilizzate su ferite aperte o derivanti da punture di animali. L’olio e la cera
d’api creano una patina che non permette all’aria di circolare e che quindi incentiva la formazione di
batteri all’interno del taglio. Anche in caso di scottature è sconsigliata poiché la patina blocca la
dispersione del calore. In queste situazioni è meglio curare le ferite con un impacco o cataplasma fino a
quando non saranno completamente asciugate e chiuse.

Preparare le capsule alle erbe

I tè, le tinture, l’aceto e tutti gli altri solventi permettono di ottenere alcuni dei principi attivi contenuti
nelle erbe, ma non tutti. Quando vengono assunte sotto forma di polvere, invece, abbiamo la possibilità di
beneficiare di tutti i principi attivi e le sostanze contenute nelle piante medicinali. Questo è il motivo per
cui la polvere è il metodo più efficace per assumere erbe officinali.
Un’opzione, seppur non amata da molte persone, è quella di aggiungere le piante in polvere all’acqua
calda e ottenere un tè potente ma dalla consistenza granulosa. L’alternativa migliore è quella di
incapsulare le erbe medicinali in polvere e assumerle sotto forma di capsule.
Qualora valutiate di produrre le vostre capsule potete considerare la possibilità di comprare una macchina
apposita; non è molto costosa ma rende il processo molto più semplice e rapido.

Somministrazione
Le capsule sono semplici da assumere, basta semplicemente ingerirle con un po’ d’acqua. Il dosaggio
cambio in base all’erba che si sta assumendo ma di solito si va da 1 a 6 capsule suddivise da una a tre
assunzioni al giorno.

Conservazione
Le capsule devono essere conservate all’interno di contenitori ermetici e al riparo dal calore e dalla luce
solare.
La polvere espone le componenti della pianta molto di più rispetto alle erbe essiccate e quindi la sua
efficacia viene conservata per tempo minore rispetto agli altri metodi. Una volta tritata, la polvere
dovrebbe essere consumata entro due settimane o al massimo un mese. Questo vale anche quando viene
incapsulata.
Dato quanto sopra è meglio ordinare le erbe medicinali in polvere in piccole quantità o, ancora meglio,
tritare le erbe fresche direttamente all’occorrenza.

Strumenti e ingredienti
- Erbe medicinali in polvere, erbe essiccate o erbe tritate
- Capsule
- Macchina per incapsulare (facoltativa)

Procedimento
1. Se utilizzate erbe essiccate, usate un macinino per tritarle e trasformarle in polvere.
2. Aggiungete la polvere alle capsule e sigillatele. Se fatta a mano questa operazione può
richiedere diverso tempo.

Vantaggi
Come anticipato a inizio capitolo, le capsule hanno la caratteristica di portare con sé tutte le proprietà
benefiche contenute nelle piante e sono facili da trasportare e tenere con sé in qualsiasi momento della
giornata o viaggio.
Un altro elemento da considerare, soprattutto quando si desidera trattare un malessere interno, è che le
capsule sono in grado di raggiungere direttamente l’apparato digerente e rilasciare le sostanze nello
stomaco o nell’intestino. Questo le rende particolarmente efficaci.

Svantaggi
Non tutti amano le capsule o le trovano facili da ingerire. Le capsule 00 sono abbastanza grandi e possono
essere di difficile deglutizione per alcune persone. Ovviamente si possono scegliere capsule più piccole
ma questo riduce la quantità di erbe medicinale assunta.
Se state valutando la produzione di capsule, considerate anche le quantità richieste: per ottenere le stesse
erbe medicinali contenute in un cucchiaio è necessario riempire tre o quattro capsule. Per alcuni rimedi
naturali è più semplice ed efficace assumere direttamente le erbe medicinali attraverso un tè.
Infine, la conservazione è un altro elemento a sfavore in quanto la loro efficacia si riduce drasticamente
dopo un mese e non le rende una scelta ottimale per coloro i quali preferiscono avere un rimedio a lunga
conservazione.

PARTE 2

CONOSCERE E USARE LE ERBE MEDICINALI





5. CONOSCERE LE ERBE MEDICINALI

Nei prossimi paragrafi approfondiremo la conoscenza delle 30 erbe medicinali più comuni e più
importanti per le persone che si avvicinano per la prima volta la mondo della fitoterapia
Probabilmente la maggior parte di esse sono già presenti nel vostro vicino o nei prati vicino a voi e, così
non fosse, sono tutte molto semplici da reperire in erboristeria.
Le erbe medicinali presenti in questo libro sono sicure e perfette per sperimentare i vostri primi rimedi
naturali in quanto difficilmente causano reazioni allergiche o hanno interazioni negative con i farmaci.
In ogni caso, qualora abbiate qualche dubbio o condizione medica pre-esistente, vi invito a parlare con il
vostro medico prima di intraprendere un qualunque percorso di guarigione.
Achillea
(Achillea Millefolium)

Sapore: amaro, pungente, aromatico
Famiglia: Asteraceae
Parti medicinali: foglie e fiori
Azione: antinfiammatoria, antimicrobica, astringente, diuretica, epatica, stimolante, emostatica

Preparazioni comuni
L’Achillea solitamente viene utilizzata nelle infusioni per ottenere tè, bagni, pomate o impacchi. In
alternativa può essere usata sotto forma di tintura.

Ideale per:
- Ascessi
- Acne
- Punture e morsi d’insetto
- Raffreddore e influenza
- Dermatiti e eczemi
- Controllo del colesterolo
- Infiammazioni
- Ipertensione
- Gastriti e ulcere dello stomaco
- Intestino irritabile
- Dolori muscolari

Applicazione
L’applicazione topica dell’achillea permette di ottenere effetti antimicrobici e astringenti attraverso l’uso
di bagni e pomate che possono aiutare nel guarire eruzioni cutanee, morsi, punture o brufoli.
L’achillea, quando usata esternamente, è in grado di bloccare la perdita di sangue rendendola efficace
contro lividi, vene varicose o emorroidi. I principi attivi antinfiammatori, allo stesso tempo, aiutano nel
rafforzare e rigenerare le vene.
Questi benefici possono essere sfruttati anche in caso di ascessi, gengiviti o ritiro delle gengive.
L’achillea ha proprietà astringenti utili nel tonificare la mucosa delle membrane del sistema
gastrointestinale e nel riparare le barriere protettive danneggiate da allergie alimentari o sindrome del
colon irritabile.
Questa erba medicinale può essere assunta regolarmente per controllare i livelli di colesterolo nel sangue
e ridurre la pressione arteriosa; l’azione diaforetica migliora la circolazione del sangue e supporta la
dispersione del calore in situazioni di febbre o sfoghi cutanei e dermatiti.
L’achillea, inoltre, ha proprietà diuretiche che possono supportare l’eliminazione dei liquidi in eccesso e,
stimolando la funzione dei reni, può prevenire e risolvere infezioni del tratto urinario o intestino.
Come le altre erbe amare, questa pianta supporta le funzioni del fegato e migliora l’equilibrio ormonale.

Dosaggio consigliato
Sotto forma di tintura l’achillea può essere assunta in dosaggi che vanno a 1 a 3 gocce per due o tre volte
al giorno. Nella forma di infuso si può bere fino ad un litro di tè al giorno. È adatta per l’assunzione
cronica in quanto non ci sono rischi.
Aglio
(Allium Sativum)

Sapore: pungente, aromatico, oleoso, leggermente dolce
Famiglia: Amaryllidaceae
Parti medicinali: bulbo
Azione: antifungina, antinfiammatoria, antimicrobica, aromatica, carminativa, stimolante della
circolazione, epatico-stimolante, ipotensiva

Preparazioni comuni
L’aglio è assunto solitamente come alimento all’interno di molte pietanze della nostra cucina ma può
essere utilizzato per fare degli infusi per il tè o per l’olio. Può essere anche aggiunto nell’aceto o per fare
dei fumenti.

Ideale per:
- Infezioni da funghi
- Bronchiti
- Regolazione del colesterolo
- Disbiosi
- Infezioni o dolori alle orecchie
- Supporto immunitario
- Sinusite

Applicazioni
L’aglio è una pianta medicinale efficace per combattere le infezioni che colpiscono il tratto respiratorio e
che causano raffreddore, influenza, tonsillite, bronchite o mal di gola. La famosa “bocca che puzza
d’aglio” in realtà è una conseguenza dei poteri antimicrobici di questa erba officinale: essi escono dal
corpo attraverso il respiro e, attraversando la gola e la trachea, uccidono i batteri e i microbi presenti.
Questi agenti hanno lo stesso effetto in qualsiasi parte del corpo vengono applicati, compresa la pelle. Ciò
nonostante è sempre meglio cuocerlo o diluirlo all’interno dell’olio e mai consumarlo crudo in quanto
potrebbe danneggiare i tessuti interni e l’epidermide. Una soluzione efficace è quella di mettere un bulbo
d’aglio in un contenitore e riempirlo per metà con aceto di mele e per l’altra metà con miele, lasciare
maturare per circa un mese e poi utilizzare la soluzione ottenuta.
L’aglio è in grado anche di stimolare la circolazione del sangue e abbassare la pressione arteriosa,
apportando benefici al sistema cardiovascolare. Infine ha una funzione antiossidante efficace nel
mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo.

Dosaggio consigliato
Le dosi assunte quotidianamente attraverso il cibo sono sicure, l’importante è che tenere a mente che
l’aglio crudo può irritare lo stomaco e la pelle.
L’aglio assunto attraverso fumenti può causare reazioni forti ma è davvero efficace nel combattere il
raffreddore e l’influenza. Un altro metodo diffuso è quello dell’infusione nell’aceto di mele: si ottiene un
rimedio naturale ottimale nel combattere le infezioni da funghi ed è applicabile più volte al giorno.

Altre considerazioni
L’aglio ha un potente effetto anticoagulante per cui può avere controindicazioni importanti nelle persone
che assumono medicine per questa condizione. Come sempre in questi casi, prima di assumere l’aglio
come rimedio naturale vi consiglio di verificare con il vostro medico.

Alga Alaria
(Alaria esculenta)

Sapore: salato, dolce
Famiglia: Alariaceae
Parti medicinali: foglie
Azione: tonica, emolliente, nutriente, cicatrizzante, rigenerante

Preparazioni comuni
Il modo migliore per assumere questa alga è attraverso la preparazione di un brodo cotto a lungo. In
alternativa può essere assunta sotto forma di tè, aceto infuso o come ingrediente nei piatti.

Ideale per:
- Ansia
- Artrite
- Cisti
- Reflusso
- Ipotiroidismo
- Menopausa / andropausa
- Palpitazioni
- Eruzioni cutanee
- Distorsioni

Applicazione
L’alga alaria contiene molti elementi nutritivi e minerali importanti per la salute dell’organismo e che
concorrono nel supportare il sistema nervoso in caso di sintomi legati ad ansia e stress. Questa pianta
medicinale ha degli effetti positivi anche sul sistema endocrino che può influenzare il funzionamento di
diversi organi dell’organismo. La sua azione nutriente è particolarmente efficace nel promuovere il
corretto funzionamento della tiroide e nel risolvere problemi legati alla rigenerazione dei tessuti tipici del
periodo delle mestruazioni, della menopausa e dell’andropausa.
L’alga alaria può essere utilizzata anche esternamente sulle ferite in quanto aiuta a combattere le infezioni
e promuove la guarigione. Inoltre i suoi poteri antinfiammatori la rendono l’ideale per alleviare il dolore
derivante da slogature o storte o per ridurre il fastidio di irritazioni cutanee.

Dosaggio consigliato
L’alga alaria è una pianta complessa contenente molti principi attivi che richiedono diverso tempo prima
di essere rilasciati, per questa ragione solitamente si consiglia di assumerla come brodo a lunga cottura.
Se il sapore non è di vostro gradimento, potete aggiungere altri ingredienti come riso, pasta, o altri
cereali che possano coprire il gusto dell’alga. In ogni caso, trattandosi di una pianta che può essere
assunta sotto forma di alimento, non ci sono dosi sconsigliate o che possono essere pericolose per l’uomo.

Altea
(Althae officinalis)

Sapore: dolce, salato,
Famiglia: Malvaceae
Parti medicinali: radici e foglie
Azione: antinfiammatoria, antimicrobica, emolliente, diuretica, nutritiva, mucolitica

Preparazioni comuni
L’altea esprime al meglio le sue potenzialità quando viene utilizzata all’interno di infusi a freddo che
possono poi essere bevuti o usati come bagni, impacchi o cataplasmi.

Ideale per:
- Artiate
- Asma
- Bruciature e scottature
- Tosse e gola secca
- Mal di testa da disidratazione
- Gotta
- Ipertensione
- Indigestione e gastrite
- Infezioni del tratto urinario
- Cistiti

Applicazioni
L’altea ha delle proprietà idratanti che sono l’ideale per le persone che hanno difficoltà nel trattenere i
liquidi correttamente. Inoltre l’azione antimicrobica e antinfiammatoria supporta il trattamento delle
irritazioni che possono colpire il tratto gastrointestinale, incluse le infezioni de tratto urinario o le cistiti.
Le stesse proprietà possono dare sollievo anche alle irritazioni del sistema respiratorio come mal di gola,
gola secca o altre difficoltà respiratorie e ai polmoni.
L’utilizzo topico è consigliato per alleviare e rilassare le aree cutanee secche e arrossate a causa del
calore, dell’esposizione salina o al sole. Spesso l’altea viene utilizzata in caso di scottature e piccole ferite
grade alle sue proprietà lenitive che riducono l’infiammazione, l’infezione e supporto il processo di
riparazione cellulare.

Dosaggio consigliato
In caso di infiammazioni acute l’altea può essere utilizzata, sia interamente che esternamente, secondo
necessità fino alla risoluzione della problematica.
L’assunzione a lungo termine è consigliata per condizioni croniche legate alla disidratazione, in questi casi
si può bere una tazza di tè infuso a freddo al giorno.

Altre considerazioni
L’altea ha un’azione protettiva molto potente sul sistema gastrointestinale, per cui se introdotta in alte
concentrazioni sotto forma di tè può bloccare l'assorbimento di altri medicinali assunti nello stesso
momento.
Se state seguendo cure mediche è consigliabile prendere le medicine ad almeno due ore di distanza
rispetto all’assunzione dell’altea.

Angelica
(Angelica Archangelica)


Sapore: amaro, pungente, aromatico
Famiglia: Apiaceae
Parti medicinali: radici, semi, steli
Azione: antimicrobica, carminativa, calmante, antispasmodica, digestiva, tonica, espettorante e
antinfiammatoria.

Preparazioni comuni
Le radici dell’angelica possono essere utilizzate per realizzare un decotto, mentre i semi e le radici sono
usati sia in infusi che tinture. Gli steli possono anche essere cucinati e mangiati.

Ideale per:
- Inappetenza
- Aerofagia e meteorismo
- Acidità gastrica e reflusso
- Difficoltà nella digestione
- Dispepsia
- Affaticamento, febbre e tosse
- Difficoltà nella concentrazione
- Stress

Applicazione
L’angelica è una pianta dall’azione calmante e in grado di supportare il sistema nervoso, questo rende la
pianta utile alle persone che hanno difficoltà nel concentrarsi o soffrono di ansia e stress.
Questa erba medicinale trova grande applicazione per combattere il malessere causato dai problemi alla
digestione grazie alla sua capacità di smobilizzare le sostanze all’interno del corpo e ridurre la
stagnazione.
L’angelica promuove la digestione e la riduzione dello stress attraverso un’azione riscaldante del tratto
intestinale e digestivo, per questo si consiglia l’assunzione di una o due gocce di tintura prima dei pasti
principali.
In caso di tosse o febbre, si possono usare le radici di angelica per fare dei fumenti dalle proprietà
antimicrobiche.

Dosaggio consigliato
Solitamente per rimedi naturali all’angelica contro i problemi della respirazione si consiglia l’assunzione
di 3 o 4 tazze di tè al giorno. Per migliorare la digestione si possono assumere 1 o 2 gocce di tintura prima
di ogni pasto, mentre se si soffre di aerofagia o meteorismo è meglio assumerla come tè.
Qualora si abbiano malesseri cronici, come per esempio senso di affaticamento, si può valutare di
incorporare l’angelica nella propria routine quotidiana assumendola 3 volte al giorno nella forma di
tintura o tè.

Altre raccomandazioni
L’utilizzo della radice è sconsigliato alle persone che soffrono di diabete o problematiche simili in quanto
questa parte della pianta potrebbe alzare il livello degli zuccheri del sangue.
L’assunzione di angelica è sconsigliata anche in caso di gravidanza o allattamento.
Ashwagandha
(Withania Somnifera)


Sapore: amaro, dolce, pungente
Famiglia: Solanaceae
Parti medicinali: radici
Azione: adattogena, antispasmodica, toniche, antinfiammatoria, analgesiche, immunostimolante.

Preparazioni comuni
Le radici di Ashwagandha possono essere usate per realizzare decotti, tinture o essere tritate e assunte
sotto forma di polvere.

Ideale per:
- Affaticamento
- Ipotiroidismo
- Menopausa o andropausa
- Stress
- Ansia
- Insonnia
- Difficoltà nel concentrarsi
- Perdita di memoria

Applicazione
L’ashwagandha è una delle erbe medicinali più utilizzate per combattere lo stress e l’ansia. Gran parte dei
benefici generati avvengono grazie alla sua capacità di migliorare l’efficienza del sistema endocrino,
responsabile dell’equilibrio di molte funzioni dell’organismo.
Questa erba medicinale, inoltre, supporta il corpo nella regolazione del sonno e dei processi digestivi,
rendendo più semplice addormentarsi e seguire i ritmi circadiani essenziali per la nostra salute generale.
L’ashwagandha ha un’azione lenta e prolungata che permette di migliorare giorno dopo giorno l’energia
dell’organismo.

Dosaggio consigliato
Il gusto dell’ashwagandha non è tra i più apprezzati, ma può essere miscelata in innumerevoli modi per
cercare di coprirne il gusto. Spesso viene associata con altre erbe come il chai, lo zenzero, il cardamomo,
la cannella o il caffè.
L’ashwagandha può essere assunta come tintura con dosi che vanno da 1 a 8 gocce al giorno. Quando è
usata come rimedio naturale per l’insonnia è meglio assumere 3 gocce un’ora prima di andare a letto e
altre 3 mezz’ora prima di dormire. L’effetto non è immediato e per questo motivo si consiglia
un’assunzione continuativa diverse settimane.

Altre raccomandazioni
L’ashwagandha può non essere adatta alle persone che hanno allergie ai pomodori, patate o melanzane.
Se avete dei dubbi, è consigliabile assumere una piccola dose e verificare la vostra reazione.
Betonica
(Stachys officinalis)


Sapore: leggermente amara, aromatica, leggermente dolce
Famiglia: Lamiaceae
Parti medicinali: foglie e fiori
Azione: ansiolitica, antispasmodica, astringente, diaforetica, nervina

Preparazioni comuni
Le foglie e i fiori della betonica solitamente vengono usati per preparare tè o tinture.

Ideale per:
- Ansia
- Depressione
- Stress
- Mal di testa
- Palpitazioni
- Sindrome pre-mestruale

Applicazioni
La betonica è una delle migliori piante medicinali per curare mal di testa di diversi tipi, da quello
derivante da tensione a quello ormonale, all’emicrania a quello cronico.
La pianta allevia la tensione nei muscoli contratti, specialmente quelli del collo e della testa. È un rimedio
tradizione usato anche nella cura di tremori e traumi.
La betonica è utilizzata spesso dalle persone che hanno difficoltà nello stare concentrate e si perdono
spesso nei loro pensieri. È consigliata anche ai lavoratori costretti a passare ore davanti a macchine o pc
in quanto può stimolare la concentrazione.
Grazie alla sua capacità di rafforzare la connessione tra corpo e mente, può essere utile alle persone che
soffrono di depressione o che hanno difficoltà nel gestire le emozioni e i pensieri negativi. Questa sua
proprietà la rende l’ideale anche nel contrastare lo stress, l’ansia e le palpitazioni.

Dosaggio consigliato
Questa erba medicinale può essere assunta direttamente sotto forma di te o associata ad altre piante
come la camomilla, la rosa o l’erba gatta per massimizzarne l’efficacia e ottenere infusi gustosi.
Per combattere il mal di resta solitamente è sufficiente bere una tazza di tè all’occorrenza, mentre per
malesseri cronici dovuti a stress o ansia si possono bere dalle 2 alle 4 tazze di tè alla betonica al giorno.
Per risultati efficaci si raccomanda l’assunzione protratta per diverse settimane.

Altre considerazioni
L’assunzione eccessiva di betonica potrebbe provocare nausea o vomito.
Calendula
(Calendula officinalis)

Sapore: amaro, pungente, salato, dolce
Famiglia: Asteraceae
Parti medicinali: fiori
Azione: antifungina, antimicrobica, linfatica, diaforetica

Preparazioni comuni
I fiori di calendula possono essere infusi nel tè o utilizzati per preparare tinture o pomate.

Ideale per:
- Ascessi
- Acne
- Allergie
- Infezioni della pelle
- Aerofagia o meteorismo
- Bruciatore e scottature
- Dermatiti o eczemi
- Edemi
- Endometriosi
- Sintomi pre-mestruali
- Gengivite
- Infiammazione generale
- Menopausa / andropausa
- Intestino irritabile
- Gastrite
- Emorroidi
- Ferite
- Candida

Applicazioni
Il tè alla calendula è uno dei rimedi naturali più efficaci contro i problemi legati al sistema digestivo,
questa pianta infatti è in grado di intervenire sull’infiammazione del tratto gastrointestinale, migliorare le
funzioni del fegato e migliorare la digestione.
La sua azione sul fegato la rende utile nelle problematiche in cui entrano in gioco gli ormoni come
l’endometriosi e i sintomi pre-mestruali. Inoltre, la sua azione linfatica permette di supportare la
risoluzione di problemi correlati all’infiammazione alla stagnazione dei liquidi come aerofagia, edemi o
adenomi della prostrata.
Un’altra importante funzione della calendula riguarda la guarigione dello strato cutaneo a seguito di
scottature, ferite, bruciature o altre irritazioni. In questo caso è importante applicare l’erba medicinale
direttamente sull’area interessata con pomate, cataplasmi o impacchi.

Dosaggio consigliato
La calendula è una pianta sicura. Per utilizzo cronico interno si consigliano circa 1 litro di tè da
consumare nel corso della giornata, mentre per uso topico l’applicazione può essere fatta diverse volte al
giorno fino alla risoluzione della problematica.

Altre considerazioni
Si tratta di un’erbe medicinale che può essere utilizzata su chiunque, dai neonati agli anziani.
Camomilla
(Matricaria recutita)

Sapore: aromatico, amaro, dolce
Famiglia: Asteraceae
Parti medicinali: fiori
Azione: antimicrobica, antispasmodica, ansiolitica, carminativa, sedativa, tonica, nervino calmante

Preparazioni comuni
I fiori di camomilla possono essere utilizzati per preparare infusi, compresse, tinture o impacchi.

Ideale per:
- Ascessi
- Acne
- Ansia e stress
- Disturbo attenzione
- Depressione
- Palpitazioni
- Dermatite o eczemi
- Problemi digestivi
- Insonnia
- Intestino irritabile
- Antidolorifico
- Ferite
- Fascite plantare

Applicazioni
La camomilla sotto forma di bagno o impacco viene spesso utilizzata per trattare piccole ferite o graffi e
accelerare la guarigione di essi.
Un altro uso comune della pianta è quello di tè prima di andare a letto come cura all’insonnia, le sue
proprietà calmanti e sedative sono ottime per aiutare tutte le persone che non riescono ad avere da tempo
un buon sonno ristoratore.
L’azione antispasmodica della camomilla, inoltre, è particolarmente potete e se assunta sotto forma di tè
può contribuire ad alleviare il dolore derivante dai crampi mestruali, intestinali mal di testa o tensioni
muscolari.

Dosaggio consigliato
La camomilla può essere assunta nelle quantità desiderate senza problemi. In linea generale, se
desiderate ridurre lo stress e rilassarvi prima di addormentarvi è sufficiente una tazza di tè poco prima di
andare a letto. Per quanto riguarda l’uso topico su ferite o altri problemi della pelle, si può applicare la
camomilla diverse volte al giorno in base alla situazione. Infine, se avete problemi digestivi cronici,
provate a bere 3 o 4 tazze di tè alla camomilla nel corso della giornata.

Altre considerazioni
La camomilla è una pianta officinale sicura e può essere consumata da grandi e piccini. Possono esserci
sintomi di allergia nelle persone allergiche alla famiglia delle Asteraceae.
Cannella
(Cinnamomum cassia)

Sapore: pungente, dolce, astringente
Famiglia: Lauraceae
Parti medicinali: corteccia interna
Azione: antimicrobica, astringente, ipoglicemia, stimolante circolatorio, rilassante, emolliente

Preparazioni comuni
La cannella viene spesso utilizzata nella preparazione di infusi a freddo o decotti. Inoltre può essere
aggiunta ai piatti in cucina.

Ideale per:
- Infezioni della pelle derivanti da funghi
- Aerofagia
- Febbre
- Ipoglicemia
- Indigestione
- Mal di gola o problemi respiratori
- Sindrome dell’ovaio politeistico

Applicazione
La cannella può essere assunta da sola o accompagnata da altre erbe naturali per potenziarne l’effetto e
mitigare il sapore talvolta troppo pungente. Per estrarre i principi attivi al meglio è consigliabile
preparare l’infusione a caldo e poi lasciare la corteccia in immersione per diverse ore fino al completo
raffreddamento, in questo modo tutti i principi attivi verranno estratti.
La cannella ha delle ottime proprietà contro i funghi, la polvere può essere applicata direttamente
sull’area interessata ogni volta che se ne ha necessità oppure può essere utilizzata sotto forma di impacco
o cataplasma. Spesso l’olio essenziale alla cannella viene aggiunto alle pomate realizzate con la calendula
per potenziare le proprietà di entrambe le piante medicinali.
La cannella è utile anche contro l’insulino-resistenza e altre problematiche legate al livello di zuccheri nel
sangue.

Dosaggio consigliato
La cannella è sicura e può essere utilizzata nella fitoterapia come in cucina. Per alleviare i sintomi della
tosse potete bere un tè alla cannella diverse volte al giorno, mentre in caso di funghi della pelle potete
applicare la polvere o gli impacchi di cannella ogni volta che ne sentite la necessità. È sconsigliato
applicare l’olio essenziale direttamente sulla pelle, prima assicuratevi di diluirlo con l’acqua.

Altre considerazioni
La cannella potrebbe interagire con l’assunzione di medicinali che mirano alla stabilizzazione dei livelli di
zucchero nel sangue o con l’effetto anticoagulante. Questo solitamente riguarda solamente l’assunzione di
grandi quantità e che superano i 6 grammi al giorno. In ogni caso, qualora assumiate medicinali di questo
tipo, è bene che vi consultiate con il vostro medico.
Cardo Mariano
(Silybum marianum)

Sapore: salato, dolce, nocciolaio
Famiglia: Asteraceae
Parti medicinali: semi
Azione: antinfiammatoria, emolliente, epatoprotettiva, mucolitica

Preparazioni comuni
Il cardo mariano solitamente viene assunto sotto forma di capsule o polvere che viene poi aggiunta in
piatti e frullati.

Ideale per:
- Acne
- Allergie
- Costipazione
- Detox
- Dermatiti o eczemi
- Endometriosi o ovaio policistico
- Menopausa / andropausa
- Distorsioni

Applicazioni
Il cardo mariano è conosciuto soprattutto per i benefici che apporta al fegato: è in grado di nutrirne i
tessuti, proteggere le cellule dal danneggiamento e stimolare la rigenerazione dei tessuti che sono giù
stati danneggiati. La sua azione è delicata e questo lo rende un rimedio naturale perfetto per tutte le
problematiche del fegato, da quelle acute alle infiammazioni croniche.
Il cardo mariano può aiutare anche le persone che soffrono di stanchezza cronica, stress o hanno difficoltà
nell’addormentarsi e che vivono con alti livelli di adrenalina e cortisolo nel sangue. Questi ormoni infatti
hanno un effetto negativo sul corretto funzionamento del fegato.
Inoltre, questa pianta medicinale trova applicazione nel trattamento dell’insilino-resistenza e in altre
situazioni di squilibrio ormonale. Questi malesseri spesso hanno conseguenze anche sullo stato
dell’epidermide attraverso eczemi, acne o altri sfoghi cutanei.
Il cardo mariano è indicato durante la pubertà, un periodo della vita in cui gli ormoni e il fegato sono
sottoposti a duro lavoro e in cui lo stile di vita seguito dagli adolescenti non aiuta. Questo discorso vale
anche per la menopausa e l’andropausa, un altro momento in cui il corpo è sottoposto a grandi
cambiamenti ormonali.

Dosaggio consigliato
Il cardo mariano è più efficace quando assunto sotto forma di capsule e la dose consigliata solitamente va
da 2 a 4 in base alla problematica che si desidera trattare.
Erba gatta
(Nepeta cataria)

Sapore: pungente, aromatico, aspro
Famiglia: Lamiaceae
Parti medicinali: foglie e fiori
Azione: antispasmodica, ansiolitica, aromatica, nervina, sedativa, diaforetica, carminativa

Preparazioni comuni
Le foglie e i fiori dell’erba gatta possono essere infusi oppure utilizzati nella preparazione di tinture.

Ideale per:
- Ansia
- Deficit di attenzione
- Febbre
- Reflusso gastrico
- Indigestione
- Intestino irritabile
- Nausea

Applicazioni
L’erba gatta è una pianta dalle qualità rilassanti e digestive ed è particolarmente efficace nel combattere
l’ansia e il nervosismo, soprattutto quando sono correlati a problematiche digestive. Da questo punto di
vista è utile anche nell’alleviare il mal di testa causato da difficoltà nel processo digestivo o indigestione e
spesso viene combinata al finocchio o alla salvia.
Se assunta prima di andare a letto sotto forma di tè o tintura, l’erba gatta può aiutare nel combattere
l’insonnia o difficoltà nel prendere sonno. Inoltre, l’azione diaforetica della pianta supporta il rilassamento
dei muscoli e a ridurre la temperatura corporea in caso di febbre. Per questo motivo molti rimedi contro la
febbre alta contengono l’erba gatta.

Dosaggio consigliato
Per un problema temporaneo è sufficiente bere una tazza di tè all’erba gatta, ma se il malessere è cronico
è meglio assumere la pianta con regolarità.
La dose consigliata in questi casi è di 3 o 4 tazze al giorno, mentre se si utilizza la tintura si possono
assumere dalle 2 alle 8 gocce al giorno.

Altre considerazioni
L’erba gatta può essere utilizzata anche nei bambini ma tenete a mente che in essi ha un effetto sedativo
più potente rispetto agli adulti, è quindi importante ridurre le dosi di assunzione.


Erba di San Giovanni
(Hypericum Perforatum)

Sapore: amara, aromatica
Famiglia: Hypericaceae
Parti medicinali: foglie e fiori
Azione: alterativa, antinfiammatoria, antivirale, epatica, nervina, ricostituente

Preparazioni comuni
L’erba di San Giovanni può essere utilizzata per ottenere tè e tinture. I fiori freschi possono essere infusi
nell’olio per fare unguenti.

Ideale per:
- Acne
- Detox
- Herpes, varicella
- Ipotiroidismo
- Infiammazioni
- Menopausa / andropausa
- Problematiche del ciclo mestruale
- Sfoghi cutanei
- Gastriti e ulcere dello stomaco
- Stress, ansia e depressione
- Ferite

Applicazioni
L’erba di San Giovanni è efficace nel combattere situazioni di ansia e depressione, soprattutto quando
sono associate a sintomi come sottrazione o difficoltà digestive. Questa pianta officinale lavora perlopiù a
livello di fegato e intestino e quest’ultimo organo è particolarmente ricco di neuro-trasmettitori che
possono influenzare il nostro stato emotivo generale.
Se utilizzata regolarmente, l’erba di San Giovanni può essere un valido supporto al corretto
funzionamento del sistema ormonale e nel riparare la funzione nervosa a seguito di un’infezione o di una
lesione.
Questa pianta medicinale ha ottima efficacia anche nel combattere contro virus sviluppati all’interno del
corpo.

Dosaggio consigliato
In passato l’erba di San Giovanni era assunta soprattutto sotto forma di capsule per combattere i sintomi
della d’espressione ma in realtà tutte le parti della pianta possono essere sfruttati per massimizzarne le
potenzialità.
L’assunzione tramite tè e tinture, se assunte regolarmente, risultano più efficaci delle capsule. Per uso
topico è possibile applicare l’erba di San Giovanni più volte al giorno fino alla guarigione della ferita.

Altre considerazioni
La funzione dell’erba di San Giovanni sul corretto funzionamento del fegato potrebbe causare problemi
nell’assimilazione di medicinali.
Se state seguendo una cura farmacologica è fondamentale verificare con il vostro medico se è possibile
assumere questa pianta officinale.
Finocchio
(Foeniculum vulgare)

Sapore: aromatico, rinfrescante, dolce
Famiglia: apiaceae
Parti medicinali: semi
Azione: antispasmodica, diuretica, carminativa, antiemetica, galattagoga

Preparazioni comuni
I semi possono essere mangiati direttamente nei propri piatti o utilizzati per fare infusi per tè o tinture.

Ideale per:
- Asma
- Aerofagia
- Indigestioni
- Intestino irritabile
- Problematiche al sistema gastrointestinale
- Sindrome pre-mestruale

Applicazioni
Si tratta di una pianta medicinale in grado di migliorare la digestione e le funzioni del fegato, aiutando
anche l’espulsione di gas in adulti e bambini, oltre a dare sollievo nelle coliche dei più piccoli. Il finocchio
può essere aggiunto ai propri pasti o essere assunto sotto forma di tè dopo pranzo e cena.
Grazie alla sua azione antispasmodica, il finocchio è l’ideale per combattere i crampi intestinali sia in caso
di indigestione sia in caso di malessere cronico. Questa azione è efficace anche nell’alleviare il dolore dei
crampi mestruali e la compressione causata dagli spasmi dell’asma.



Dosaggio consigliato
Quasi tutti noi includiamo il finocchio nella nostra alimentazione e già in questo modo ne apprezziamo i
benefici. Una buona idea è quella di includerlo all’interno dei pasti più pesanti a base di carne rossa o
carni lavorate, in questo modo la digestione sarà agevolata e il vostro organismo farà meno fatica a
digerire i grassi contenuti nei cibi lavorati. Il finocchio è una pianta sicura da consumare e non ci sono
limiti imposti al consumo.
Liquirizia
(Glycyrrhiza glabra)

Sapore: dolce
Famiglia: Fabaceae
Parti medicinali: radici
Azione: adattogena, emolliente, tonica, anti tosse, epatoprotettore, mucolitica

Preparazioni comuni
La liquirizia può essere preparata come infuso attraverso la realizzazione di un decotto ed essere assunta
come tè o impacco. Spesso viene usata anche per fare tinture, olii infusi o pomate.

Ideale per:
- Artrite
- Asma
- Affaticamento
- Reflusso e gastrite
- Infiammazione
- Mal di gola
- Eczemi

Applicazione
La liquirizia ha un effetto idratante per cui può essere utilizzata per curare tutte le condizioni di
irritazione e secchezza del corpo, dagli eczemi al mal di stomaco.
Combinata alla sua azione antinfiammatoria, questa pianta medicinale può essere utile anche nel trattare
le ulcere allo stomaco, le coliti o altre situazioni correlate all’irritazione del tratto digestivo. La liquirizia
da un lato aiuta nel ridurre l’infiammazione e dall’altro supporta la guarigione delle membrane mucose
dell’apparato gastrointestinale.
I suoi benefici emergono anche in caso di mal di gola o tosse in quanto la sua azione anti tosse aiuta a
dare sollievo alla secchezza. Se unita allo zenzero si può ottenere un infuso perfetto per combattere i
malesseri tipici del periodo invernale come tosse, mal di gola o febbre.
La liquirizia ha effetti positivi anche sul fegato e sul corretto funzionamento delle ghiandole surrenali e
può essere un valido supporto per equilibrare il funzionamento di questi organi e riparare i tessuti
danneggiati.
Per l’utilizzo topico, questa pianta medicinale è utile per alleviare il dolore causato da tessuti irritati e
pruriginosi a seguito di morsi, punture, eczemi, psoriasi o altri sfoghi cutanei.

Dosaggio consigliato
La liquirizia ha un sapore davvero molto forte e solitamente viene combinata con altre erbe medicinali per
creare rimedi naturali più potenti ed efficaci. In linea generale la radice può essere assunta dalle 3 alle 4
volte al giorno sotto forma di tè o tintura. I principi attivi della liquirizia vengono estratti principalmente
dall’acqua per cui è preferibile lavorarla atteso infusione piuttosto che attraverso tintura. Se preferite
quest’ultima opzione, assicuratevi di usare liquidi con una percentuale alcolica intorno al 20%.
L’uso topico può essere fatto più volte al giorno in base alle esigenze dell’area trattata.

Altre considerazioni
Il consumo di liquirizia deve essere tenuto sotto controllo nelle persone che soffrono di pressione alta. Se
soffrite di questa condizione è importante consultare il medico prima di intraprendere una qualsiasi cura
a base di liquirizia.
Menta piperita
(Mentha piperita)

Sapore: aromatico, pungente, rinfrescante
Famiglia: Lamiaceae
Parti medicinali: fiori e foglie
Azione: antinfiammatoria, antimicrobica, antispasmodica, carminativa, anti-catarro, antiemetica

Preparazioni comuni
Le foglie di menta piperita possono essere infuse per ottenere un tè o un unguento. Spesso viene utilizzata
anche nei fumenti.

Ideale per:
- Artrite
- Morsi e punture
- Aerofagia
- Scottature e bruciature
- Febbre
- Indigestione
- Intestino irritabile
- Dolori muscolari
- Nausea

Applicazione
La menta piperita ha un’azione rilassante su tutto il corpo, il che la rende utile nel risolvere i malesseri
del sistema gastrointestinale e alleviare l’aerofagia o il meteorismo. L’azione rilassante è efficace anche in
caso di dolori muscolari, soprattutto quando applicata esternamente sulla zona interessata. La menta
piperita può avere benefici anche sul rilassamento della mente in caso di situazioni stressanti e ansia.
I principi attivi contenuti nella menta piperita sono simili a quelli di timo e salvia e hanno poteri
antimicrobici utili per la realizzazione di fumenti contro le infezioni respiratorie.
Inoltre, questa pianta medicinale è ricca di minerali utili per integrare eventuali carenze.

Dosaggio consigliato
La menta piperita può essere assunta fresca sotto forma di tè ogni volta che si desidera. Il suo sapore
gradevole la rende ottima per coprire il gusto di altre erbe officinali dal gusto più intenso o pungente.
Ortica
(Urtica dioica)

Sapore: terroso, salato
Famiglia: Urticaceae
Parti medicinali: foglie, radici
Azione: diuretica, tonica, nutritiva

Preparazioni comuni
Le foglie di ortica possono essere infuse a lungo per ottenere un tè ricco di minerali, oppure possono
essere aggiunte in zuppe e brodi.
Nella maggior parte le radici di ortica vengono assunte come tinture o capsule.

Ideale per:
- Allergie
- Detox
- Endometriosi e ovaio policistico
- Gotta
- Calcoli renali
- Incontinenza
- Infezioni del tratto urinario

Applicazioni
Indipendentemente dalla situazione in cui vi trovate, il tè alle ortiche è un ottimo modo per assumere le
vitamine e i minerali più importanti per l’organismo. È una delle erbe medicinali più ricca di minerali e se
assunta regolarmente può risolvere molte carenze derivanti da un’alimentazione scorretta.
Oltre a questa funzione nutritiva, le foglie di ortica hanno benefici specifici sui reni e, di conseguenza, sul
sistema endocrino. Questo è il motivo per cui la pianta viene utilizzata come rimedio naturale contro le
problematiche che colpiscono il sistema urinario come la gotta, i calcoli renali o infezioni. Anche malesseri
legati all’endometriosi e l’ovaio policistico possono essere alleviati attraverso l’assunzione delle foglie
d’ortica. Inoltre, la sua funzione astringente la rende utile in caso di incontinenza o prostatite.
Questa erba medicinale può essere usata anche in caso di allergie stagionali in quanto da un lato è in
grado di stimolare la produzione di antistamine da parte del fegato, e dall’altro contiene dei principi attivi
antistaminici che contribuiscono alla lotta. In questi casi è possibile assumere una tazza di tè a lunga
infusione a partire da una a due settimane prima dell’inizio della stagione allergica.

Dosaggio consigliato
Una tazza di tè al giorno è l’ideale per godere a pieno dei benefici della pianta. Questa alternativa è
perfetta anche nel caso in cui non vogliate includere l’ortica nella vostra alimentazione.
Le radici possono essere assunte sotto forma di tinture o capsule ogni giorno per supportare
problematiche croniche.

Altre considerazioni
L’ortica potrebbe entrare in contrasto con medicine per il funzionamento della tiroide e solitamente si
raccomanda di far passare almeno due ore dall’assunzione della medicina e del tè all’ortica.
Assumere ortica in alti dosaggi è fortemente sconsigliato alle persone che seguono una cura a base di
anticoagulanti.
Se soffrite di una delle condizioni sopra menzionate è importante consultare il medico prima di iniziare
una qualsiasi terapia naturale a base di ortica.


Rosa
(Rosa canina, multiflora, rugosa)

Sapore: dolce, aromatico, astringente, aspro
Famiglia: Rosaceae
Parte medicinali: fiori, radici
Azione: antimicrobica, astringente, nervina, rinfrescante, nutritiva

Preparazioni comuni
La rosa può essere infusa nell’acqua e assunta come tè o impacco, oppure può essere utilizzata per fare
una tintura. I petali di rosa possono essere infusi nel miele e assunti direttamente, mentre le radici
solitamente sono usate nelle tinture.

Ideale per:
- Acne
- Ansia e stress
- Bruciature e scottature
- Diarrea
- Controllo del colesterolo
- Dermatiti e eczemi
- Ipertensione
- Insonnia
- Emorroidi e vene varicose

Applicazioni
I petali di rosa hanno una funzione astringente (soprattutto le radici) e promuovono la crescita cellulare.
Questa qualità la rende un ottimo rimedio naturale per trattare le ferite con uso topico. Per la stessa
ragione, la rosa è impiegata in una moltitudine di differenti problemi legati alla pelle che vanno dagli
eczemi all’acne. L’acqua di rose e i petali di rosa possono essere infusi nell’acqua per lavare ferite,
immergere sfoghi cutanei o lavare il viso.
La stessa funzione astringente ha buona efficacia anche nelle irritazioni interne che possono colpire il
sistema gastrointestinale e possono sfociare in diarrea, problemi all’intestino e infiammazioni.
Le scottature e le bruciature sono un’altra condizione che può essere trattata con la rosa che, attraverso
le sue qualità rinfrescanti, può alleviare il dolore e la sensazione di calore.
I suoi petali possono incentivare il rilassamento, mentre i fiori sono ricchi di antiossidanti, caratteristiche
che la rendono un utile supporto alle situazioni di ansia e stress, oltre a supportare la salute del sistema
cardiovascolare.
Dosaggio raccomandato
I frutti della rosa possono essere mangiati regolarmente durante i propri pasti o assunto come tè. Spesso
vengono miscelati con ortica, tarassaco per ottenere una bevanda ricca di vitamine e benefici per la
salute.
I petali di rosa possono essere aggiunti al tè ma il loro gusto amaro può renderli difficili da ingerire, si può
ovviare al problema aggiungendo qualche erba dal sapore forte come la menta.
Anche l’acqua di rose può essere aggiunta al tè o applicata direttamente sulla pelle.

Salvia
(Salvia officinalis)

Sapore: aromatica, astringente, amara, leggermente oleosa
Famiglia: Lamiaceae
Parti medicinali: foglie
Azione: anti catarro, antimicrobica, antitossine, carminativa, diaforetica, diffusiva, epatica, nervina,
stimolante per la circolazione

Ideale per:
- Ascessi
- Acne
- Bronchiti, polmoniti
- Tosse, mal di gola e naso chiuso
- Febbre
- Edemi
- Irregolarità e problematiche del ciclo mestruale
- Menopausa /andropausa

Applicazioni
La salvia è in grado di stimolare le secrezioni del sistema digerente e la rottura dei grassi alimentari, per
questo motivo è spesso utilizzato durante la cottura della carne ed è utile alle persone che hanno difficoltà
nel digerire la carne e i grassi.
Inoltre, le sue proprietà antimicrobiche la rendono particolarmente efficace nel combattere le infezioni del
sistema respiratorio attraverso fumenti o gargarismi nel caso di mal gola, muco o tosse.
La salvia in passato era considerata importante per combattere il sistema nervoso nei periodi di stress e
ancora oggi viene utilizzata per la stessa funzione.



Dosaggio raccomandato
Per raffreddore e influenza è meglio utilizzare la salvia sotto forma di fumenti o tè caldo, assumendola più
volte al giorno fino alla guarigione.
Se invece desiderate combattere lo stress potete preparare due o tre tazze di tè al giorno miscelando la
salvia con altre erbe medicinali in grado di supportare il sistema nervoso.
Per problematiche nella digestione è sufficiente aggiungere la salvia ai propri piatti o assumerla come
tintura prima dei pasti.

Altre considerazioni
La salvia è sconsigliata durante l’allattamento in quanto potrebbe rallentare o bloccare la formazione di latte.

Sambuco
(Sambucus nigra)

Sapore: dolce, oleoso, astringente,
Famiglia: Adoxaceae
Parti medicinali: bacche e fiori
Azione: antimicrobica, antivirale, astringente, diaforetica, diuretica, immunostimolante, nutritiva,
rilassante, antispasmodica

Preparazioni comuni
Sia i fiori che le bacche possono essere preparati come tè, tintura, sciroppi o infusi nel miele. I fiori sono
le parti utilizzate per fare i liquori.

Ideale per:
- Ansia e stress
- Bronchite
- Raffreddore e influenza
- Depressione
- Supporto al sistema immunitario
- Sindrome pre-mestruale

Applicazioni
La proprietà che ha reso il sambuco così famoso è la sua capacità di potenziare il sistema immunitario e
bloccare la diffusione di batteri e virus nell’organismo. Questa azione è in grado di alleviare i sintomi e
accordare i tempi di guarigione. Inoltre il sambuco ha un effetto stimolante sulle funzioni del sistema
immunitario, questa proprietà è presente soprattutto nelle bacche.
Contenendo anche antiossidanti, questa pianta officinale è utile per preservare le funzioni immunitarie
che con l’avanzare dell’età potrebbe scemare. Tra le proprietà del sambuco è presente anche quella
diaforetica, la quale permette di ridurre la febbre e l’alta temperatura da essa provocata. Solitamente in
questi casi è sufficiente bere una tazza di tè contenente la pianta. Questa proprietà è utile anche dal
punto di vista emotivo in quanto aiuta nel rilasciare le tensioni e lo stress della vita quotidiana.

Dosaggio consigliato
Quando si notano i primi sintomi di febbre o raffreddore è consigliato assumere un cucchiaio di sciroppo
al sambuco per almeno 3 o 4 volte al giorno fino alla completa guarigione. I fiori possono essere utilizzati
freschi in un’infusione a caldo o in una tintura per combattere lo stress o la febbre.
Un vantaggio del sambuco è che, a differenza di altre piante che stimolano il sistema immunitario, questa
pianta è ben tollerata anche dalle persone che soffrono di condizioni che colpiscono il sistema
immunitario.

Altre considerazioni
Quando assunto in grandi quantità il sambuco può avere un effetto lassativo.
Tarassaco
(Taraxacum officinale)

Sapore: amaro, dolce, salato, terroso
Famiglia: Asteraceae
Parti medicinali: radici, foglie, fiori
Azione: diuretica, nutritiva, seccante, lassativa, antipatica, scialagoga, euforizzante

Preparazioni comuni
Le foglie di tarassaco possono essere infuse per ottenere un te; l’infusione prolungata a 5/8 ore permette
il rilascio di tutti i minerali contenuti nella pianta. Inoltre le foglie di tarassaco possono essere usate
nell’aceto di mele o mangiate.
Le radici di tarassaco solitamente vengono decotte per produrre un tè o una tintura, mentre i fiori
possono essere utilizzati per fare infusioni nel miele, tinture o tè.

Ideale per:
- Acne
- Costipazione
- Eczemi
- Sfoghi cutanei
- Endometriosi
- Detox
- Gotta
- Calcoli renali
- Problemi mestruali
- Emorroidi o vene varicose

Applicazione
Per ottenere un’azione energizzante potete fare un miele infuso con i fiori di tarassaco.
Le radici della pianta, invece, possono essere usate in differenti momenti e contesti. Per esempio, hanno
una potete azione sul fegato e sul sistema gastrointestinale e promuovono una corretta digestione con
potere disintossicante. Il fegato è in grado di rimuovere gli ormoni e le scorie in eccesso nel corpo e
questo potrebbe essere utile per le persone che soffrono di condizioni legate alle funzioni ormonali come
endometriosi o altre problematiche correlate al ciclo mestruale.
Le foglie del tarassaco agiscono principalmente sui reni, contengono più minerali e hanno una funzione
astringente. Questo le rende efficaci nel migliorare la funzione naturale dei reni e trattare la gotta o i
calcoli. Inoltre, la funzione astringente permette di stimolare l’espulsione dei liquidi in eccesso come
edemi o ritenzione idrica. Questa azione può ridurre anche la pressione arteriosa.

Dosaggio consigliato
Le foglie di tarassaco possono essere assunte mezzo infuso per 2 o 3 volte al giorno e se ne consiglia
l’assunzione per un periodo di tempo continuativo. Questo vale anche per le radici che possono essere
introdotte sotto forma di tintura con un dosaggio che va da 1 a 4 gocce per tre volte al giorno oppure
sotto forma di decotto bevendo dalle 2 alle 4 tazze giornaliere.

Altre considerazioni
Qualora stiate assumendo medicinali anticoagulanti o diuretici farmaceutici è sconsigliata l’assunzione del
tarassaco.
Uva Ursina
(Arctostaphylos uva-ursi)

Sapore: astringete, pungente
Famiglia: Ericaceae
Parti medicinali: foglie
Azione: diuretica, astringente, antimicrobica, antifungina

Preparazioni comuni
Le foglie dell’uva ursina possono essere utilizzati per ottenere tè o tinture.

Ideale per:
- Ascessi
- Infezioni da funghi
- Prostatiti
- Edemi
- Incontinenza
- Calcoli renali
- Infezioni tratto urinario
- Candida

Applicazioni
Quando assunta internamente l’uva ursina è in grado di supportare efficacemente il tratto urinario e il
pavimento pelvico, la sua funzione astringente può alleviare i sintomi delle prostatiti, dell’incontinenza e
perfino degli edemi. La stessa funzione, ad uso topico, può trattare sfoghi cutanei, ascessi o il ritiro delle
gengive.
L’uva ursina ha la capacità di rompere le pellicole costituite dai batteri e supportare il sistema
immunitario nella sua lotta alle infezioni del tratto urinario.

Dosaggio consigliato
L’uva ursina è sfruttata soprattutto nelle problematiche legate al sistema urinario per cui è meglio
assumerla insieme all’acqua. Per problematiche acute si può assumere la pianta medicinale dalle 2 alle 4
volte sotto forma di tè. Se il sapore non è di vostro gradimento potete optare per la tintura e assumere più
liquidi durante il corso della giornata.
Per uso topico l’uva ursina può essere applicata come unguento, impacco o bagno più volte al giorno in
base alle esigenze.

Altre considerazioni
L’azione dell’uva ursina stimola il funzionamento del fegato per cui è sconsigliata la sua assunzione a
soggetti che soffrono di problematiche a questo organo.
In linea generale, questa pianta medicinale è molto potente ed è meglio evitare l’assunzione per periodi
superiori alle due settimane.

Zenzero
(Zingiber officinale)

Sapore: aromatico, pungente,
Famiglia: Zingiberaceae
Parti medicinali: radice
Azione: antinfiammatoria, antispasmodica, carminativa, diaforetica, rilassante, stimolante, tonica

Preparazioni comuni
Lo zenzero si adatta al consumo diretto nelle pietanze o tramite tè. Le tinture a base di zenzero possono
essere assunte sia per uso interno che per uso topico.

Ideale per:
- Artrite
- Dolore alla schiena
- Dolori intestinali o aerofagia
- Costipazione
- Bronchite e infiammazioni polmonari
- Tosse e febbre
- Gola secca
- Endometriosi e irregolarità del ciclo mestruale
- Mal di testa
- Dolore alle articolazioni
- Recupero post-allenamento e dolori muscolari
- Fascite plantare
- Emorroidi
- Slogature

Applicazione
L’azione antispasmodica e antinfiammatoria dello zenzero lo rende una pianta medicinale perfetta per
molti disturbi.
Le sue proprietà riscaldanti possono stimolare la corretta digestione e, di conseguenza, risolvere
problematiche legate alla costipazione, all’aerofagia e alla digestione lenta. In aggiunta a questo la sua
qualità antispasmodica può alleviare i crampi e dolori intestinali. Queste stesse qualità donano sollievo
anche in caso di mal di testa o il mal di schiena dovuti alla tensione.
Lo zenzero è efficace anche nella promozione della circolazione all’interno di tutto il corpo, il che lo rende
utile nel trattamento di problemi cardiovascolari connessi ad un’infiammazione sistemica.
Infine, questa pianta medicinale può essere assunta quando si presento i sintomi della nausea o stati
febbrili, in quanto è in grado di promuovere la risposta immunitaria dell’organismo all’infezione in corso.

Dosaggio consigliato
Lo zenzero è comunemente utilizzato in cucina all’interno di diversi piatti a cui può apportare un gusto
leggermente speziato e piccante.
In alternativa, in caso di mal di testa, crampi o problemi digestivi, può essere assunto sotto forma di tè 3 o
4 volte al giorno. La tintura di zenzero solitamente viene usata in dosaggi che vanno da 1 a 4 gocce al
giorno in base alla problematica da curare.
Lo zenzero può anche essere utilizzato come ingrediente con altre erbe per creare rimandi naturali più
complessi.

Altre considerazioni
Lo zenzero ha un effetto anticoagulante per cui è importante consultare il proprio medico prima di iniziare
un trattamento a base di zenzero.
6. RICETTE PER MALESSERI COMUNI

Ascessi e gengiviti


Erbe medicinali utili
✓ Fiori di calendula
✓ Fiori di camomilla
✓ Radici di liquirizia
✓ Rosa
✓ Foglie di salvia
✓ Foglia di uva ursina
✓ Foglie e fiori di achillea



Collutorio alle erbe medicinali
(Per 16/20 gargarismi)


- 120 ml d’acqua
- 1 cucchiaino di sale marino
- 40 ml di tintura di calendula
- 40 ml di tintura di liquirizia
- 40 ml di tintura di achillea
- 40 ml di tintura di uva ursina

1. Versate in un barattolo di vetro tutti gli ingredienti e mescolate fino ad amalgamarli
completamente. Chiudete con un tappo ermetico, etichettate e conservate in un luogo fresco e
asciutto.
2. Utilizzate due volte al giorno dopo esservi lavati i denti.
Acne

Erbe medicinali utili
✓ Fiori di calendula
✓ Fiori di camomilla
✓ Radici di tarassaco
✓ Rosa
✓ Foglie di salvia
✓ Foglie e fiori dell’erba di San Giovanni
✓ Sambuco
✓ Semi di cardo mariano



Fumenti purificanti
(Dai 4 agli 8 fumenti)


- 60 gr di fiori di camomilla essiccati
- 60 gr di foglie di salvia essiccati
- 60 gr di fiori e fiori di achillea essiccati
- 2 lt di acqua

1. In un contenitore ermetico mescolate tutte le erbe e conservate in un luogo asciutto.
2. Detergete il viso con sapone e acqua.
3. Riscaldate in una pentola l’acqua fino alla bollitura. Appoggiate la pentola su una superficie
resistente al calore e aggiungete un quarto delle erbe. Utilizzate un telo per fare una tenda e
posizionatevi con il volto sopra alla pentola per circa 15-20 minuti.
Mancanza di concentrazione

Erbe medicinali utili
✓ Angelica
✓ Radici di ashwagandha
✓ Foglie e fiori di erba gatta
✓ Fiori di camomilla
✓ Alga alaria
✓ Foglie e fiori di erba di San Giovanni



Tintura per il focus mentale
(60 ml circa)

- 15 ml di tintura di angelica
- 15 ml di tintura di ashwagandha
- 15 ml di tintura di erba di San Giovanni
- 15 ml di tintura di erba gatta

1. In un piccolo contenitore aggiungete tutte le tinture e mescolate per amalgamare. Chiudete con
cura, etichettate e conservate in un luogo asciutto e riparato.
2. Assumete 1 o 2 gocce al mattino e al pomeriggio.
Allergie

Erbe medicinali utili
✓ Fiori di calendula
✓ Semi di cardo mariano
✓ Foglie d’ortica



Tè contro le allergie stagionali
(circa 20 tazze di tè)

- 120 gr di foglie essiccate di ortica
- 120 gr di fiori di calendula essiccati
- 4 cucchiai di radici di liquirizia essiccate

1. Mescolare tutte le erbe insieme in un contenitore ermetico e conservare in un luogo asciutto.
2. Preparate un’infusione lunga utilizzando 2 cucchiai di mix di erbe medicinali per litro d’acqua.
Lasciate in immersione in un barattolo di vetro sigillato per almeno 8 ore.
3. Bevete almeno un litro di tè ogni giorno a partire da un mese prima della stagione primaverile o
allergica.
Artrite

Erbe medicinali utili
✓ Cannella
✓ Zenzero
✓ Alga alaria
✓ Altea
✓ Radici di liquirizia
✓ Foglie di ortica
✓ Olio essenziale di menta piperita



Decotto per le articolazioni
(circa 12 litri di tè)

- 80 gr di zenzero essiccato
- 80 gr di altea essiccata
- 60 gr di alga alaria
- 80 gr di foglie d’ortica essiccata
- 50 gr di radici di liquirizia essiccate
- Cannella a piacimento

1. Mescolate tutte le erbe in un contenitore ermetico, etichettate e conservate in un luogo fresco e
asciutto.
2. Fate un decotto utilizzando 2 o 3 cucchiai del mix di erbe officinali per ogni litro d’acqua.
Versate gli ingredienti in una pentola, portate a ebollizione e lasciate bollire per circa un ora.
3. Scolate le erbe e bevete.
Punture e morsi d’insetto

Erbe medicinali utili
✓ Foglie di menta piperita
✓ Rosa
✓ Foglie e fiori di altea



Spray contro le punture d’insetti
(circa 240 ml)

- 120 ml di aceto di mele
- 60 ml di tintura di rose
- 60 ml di tintura di altea

1. Versate in un barattolo spray tutti gli ingredienti, mescolate, chiudete con forza e etichettate.
2. Utilizzate ogni volta che è necessario.
Gonfiore addominale


Erbe medicinali utili
✓ Angelica
✓ Fiori di calendula
✓ Semi di finocchio
✓ Zenzero
✓ Foglie di menta piperita



Tintura risveglia digestione
(Circa 120 ml)

- 30 ml di tintura di calendula
- 30 ml di tintura di finocchio
- 30 ml di tintura di angelica
- 15 ml di tintura di zenzero
- 15 ml di tintura di menta piperita

1. Aggiungete in una bottiglietta tutte le tinture, mescolate, chiudete con cura e etichettate.
2. Prendete 1 o 2 gocce ogni volta che ne sentite la necessità.
Bruciature e scottature

Erbe medicinali utili
✓ Fiori di calendula
✓ Altea
✓ Foglie di mente piperita
✓ Petali di rosa


Miele per il sollievo della pelle
(circa 500 ml)

- 120 gr di fiori di calendula freschi
- 120 gr di petali di rosa freschi
- 500 ml di miele riscaldato

1. Aggiungete i fiori di calendula e i petali di rosa in un barattolo di vetro capiente.
2. Riempite il barattolo con il miele riscaldato e sigillate il contenitore. Conservate in un luogo
riparato e lasciate in infusione per quattro settimane.
3. Trascorso il tempo necessario riscaldate il preparato a bagnomaria fino a fargli raggiungere una
consistenza liquida. Trasferite in un altro contenitore e drenate i fiori e i petali.
4. Non appena raffreddato, utilizzate il miele infuso sulle bruciature o scottature e coprite con una
garza, ripetete almeno due volte al giorno.
Controllo del colesterolo


Erbe medicinali utili
✓ Cannella
✓ Aglio
✓ Zenzero
✓ Alga alaria
✓ Rosa
✓ Foglie e fiori di achillea


Tè antiossidante
(Circa 12 litri di tè)

- 200 gr di petali di rosa essiccati
- 80 gr di cannella essiccata
- 120 gr di foglie e fiori di achillea essiccati
- 80 gr di alga alaria
- 1 cucchiaio di zenzero

1. Mescolate tutti gli ingredienti insieme e conservate in un contenitore ermetico etichettando il
contenuto.
2. Fate un’infusione a caldo facendo bollire un pentolino d’acqua e utilizzando 2 cucchiai di erbe
medicinali per litro d’acqua.
3. Immergete il mix di erbe per circa 20 minuti e lasciate raffreddare prima di consumare.
Influenza e raffreddore


Erbe medicinali utili
✓ Sambuco
✓ Aglio
✓ Foglie e fiori di achillea
✓ Cannella
✓ Finocchio
✓ Zenzero
✓ Fiori di camomilla


Sciroppo di sambuco
(Circa 1 lt)

- 600 gr di fiori di sambuco freschi
- 1,5 lt di acqua
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 1 cucchiaino di semi di finocchio
- 1 cucchiaino di fiori di camomilla essiccati
- 450 ml di miele

1. Aggiungete in una pentola i fiori di sambuco, l’acqua e le altre erbe medicinali. Portate a
ebollizione, riducete la fiamma e lasciate bollire per un paio d’ore senza coprire con il
coperchio. Il contenuto si deve dimezzare.
2. Spremete i fiori di sambuco, mescolate per altri 15 minuti e scolate il contenuto aiutandovi con
una garza per spremere il liquido rimasto dentro i fiori.
3. Dopo aver scolato il sambuco, rimettete nella pentola e aggiungete pari quantità di miele,
riscaldando a fiamma bassa e mescolando per tutto il tempo fino a quando non otterrete un
composto omogeneo e amalgamato.
4. Imbottigliate ed etichettate. Conservate in frigorifero per diversi mesi.
Costipazione

Erbe medicinali utili
✓ Angelica
✓ Radici di tarassaco
✓ Zenzero
✓ Altea
✓ Semi di cardo mariano
✓ Foglie e fiori di erba di San Giovanni


Tintura per l’intestino
(Circa 120 ml)

- 45 ml di tintura di radici di tarassaco
- 45 ml di tintura di erba di san Giovanni
- 15 ml di tintura di radici di angelica
- 15 ml di tintura di zenzero

1. Combinate le tinture in una piccola boccetta con dosatore, chiudete con cura ed etichettate il
contenuto.
2. Utilizzate alle 2 alle 4 gocce ogni 20 minuti fino a quando la costipazione non passa.
Tosse

Erbe medicinali utili
✓ Semi di finocchio
✓ Zenzero
✓ Altea
✓ Foglie di salvia


Tè per liberare i polmoni
(circa 15 litri di tè)

- 240 gr di radici di altea
- 240 gr di foglie di salvia essiccate
- 120 gr di semi di finocchio
- 60 gr di radici di liquirizia
- Miele a piacimento

1. Mescolate tutte le erbe in un contenitore ermetico e conservate in un luogo riparato dopo aver
etichettato il barattolo.
2. Fate un’infusione a freddo, utilizzate circa 2 cucchiai di mix di erbe medicinali ogni litro
d’acqua. Versate l’acqua a temperatura ambiente sopra le piante officinali e lasciate in
immersione per almeno 6/8 ore.
3. Scolate il liquido, aggiungete miele se di vostro gradimento, e gustate il tè freddo o riscaldato.
Detox

Erbe medicinali utili
✓ Angelica
✓ Fiori di calendula
✓ Tarassaco
✓ Aglio
✓ Zenzero
✓ Alga alaria
✓ Radici di liquirizia
✓ Semi di cardo mariano
✓ Foglie di ortica
✓ Foglie e fiori dell’erba di San Giovanni
✓ Foglie e fiori dell’achillea



Tintura disintossicante
(circa 210 ml)

- 45 ml di tintura di calendula
- 45 ml di tintura di achillea
- 30 ml di tintura di radici di tarassaco
- 30 ml di tintura di radici di angelica
- 30 ml di tintura di liquirizia
- 30 ml di tintura di erba di San Giovanni

1. In una boccetta con dosatore aggiungete tutti gli ingredienti e mescolate fino a farli
amalgamare completamente. Sigillate ed etichettate con il contenuto.
2. Assumente da 1 a 3 gocce per quattro o cinque volte al giorno. Cercate di essere regolari
nell’assunzione in quanto i benefici emergono dopo settimane di cura.
Edema

Erbe medicinali utili
✓ Fiori di calendula
✓ Tarassaco
✓ Zenzero
✓ Rosa
✓ Foglie di salvia
✓ Foglie di uva ursina
✓ Foglie e fiori di achillea



Tè drenante
(circa 20 litri di tè)

- 240 gr di fiori di calendula essiccati
- 240 gr di foglie di tarassaco essiccate
- 240 gr di foglie di ortica essiccate
- 120 gr di foglie di salvia essiccate
- 120 gr di foglie e fiori di achillea essiccati
- 120 gr di foglie di uva ursina essiccate

1. Versare tutti gli ingredienti in un contenitore ermetico, sigillate, etichettate e conservate in un
luogo fresco e asciutto.
2. Fate un infuso a caldo utilizzando 2 cucchiai di mix di erbe medicinali per ogni litro d’acqua.
Lasciate in immersione per circa 20 minuti e consumante non appena si sarà raffreddato.
Sensibilità alimentari

Erbe medicinali utili
✓ Fiori di calendula
✓ Foglie e fiori di erba gatta
✓ Fiori di camomilla
✓ Tarassaco
✓ Semi di finocchio
✓ Zenzero
✓ Alga alaria
✓ Radici di liquirizia
✓ Altea
✓ Foglie e fiori dell’erba di San Giovanni
✓ Foglie e fiori dell’achillea


Brodo ristoratore
(circa 3 lt)

- 240 gr di fiori di calendula essiccati
- 60 gr di radici di tarassaco
- 60 gr di semi di finocchio
- 60 gr di zenzero essiccato
- 60 gr di alga essiccata
- Ossa a piacimento per il brodo
- 3 litri d’acqua
- 1 cucchiaio di aceto di mele
- Sale
- Pepe
- Funghi (facoltativi)

1. In una pentola capiente combinate le erbe, le ossa, l’acqua, l’aceto e, se li usate, i funghi.
Condite a piacimento con sale e pepe. Portate a ebollizione e lasciate bollire per almeno 6/8 ore.
Di tanto in tanto verificate la cottura e aggiungete acqua se necessario.
2. Trascorso il tempo necessario scolate dalle erbe e bevetene una tazza dalle 2 alle 3 volte al
giorno.
Bruciore di stomaco e reflusso

Erbe medicinali utili
✓ Fiori e foglie di erba gatta
✓ Fiori di camomilla
✓ Radici di tarassaco
✓ Semi di finocchio
✓ Alga alaria
✓ Radice di liquirizia
✓ Altea
✓ Foglie e fiori di erba di San Giovanni


Tintura contro il bruciore
(Circa 90 ml)

- 30 ml di tintura di radici di tarassaco
- 15 ml di tintura di erba gatta
- 15 ml di tintura di camomilla
- 15 ml di tintura di finocchio
- 15 ml di tintura di erba di San Giovanni

1. In una boccetta con dosatore versate tutti gli ingredienti e mescolate con cura. Sigillate,
etichettate e conservate in un luogo riparato.
2. Prendete 1 goccia del mix circa 10 minuti prima dei pasti.
Nausea

Erbe medicinali utili
✓ Foglie e fiori di erba gatta
✓ Fiori di camomilla
✓ Semi di finocchio
✓ Zenzero
✓ Foglie di menta piperita



Tè contro la nausea
(Circa 20 litri di tè)

- 240 gr di erba gatta essiccata
- 240 gr di fiori di camomilla essiccati
- 120 gr di foglie di menta piperita essiccate
- 120 gr di semi di finocchio
- 120 gr di zenzero essiccato

1. In un contenitore mescolate tutti gli ingredienti, chiudete con cura, sigillate e conservate in un
luogo asciutto.
2. Fate un’infusione a caldo utilizzando 2 cucchiai di mix di erbe medicinali ogni litro d’acqua. Fate
bollire l’acqua in un pentolino e immergete le piante officinali per circa 20 minuti.
3. Bevete una tazza di tè ogni volta che ne sentite la necessità.
Mal di gola

Erbe medicinali utili
✓ Cannella
✓ Zenzero
✓ Radici di liquirizia
✓ Altea
✓ Foglie di salvia



Gargarismi alle erbe medicinali
(Circa 500 ml)

- 250 ml di acqua
- 2 cucchiai di foglie di salvia essiccate
- 250 ml di aceto di mele
- 3 cucchiaini di sale

1. In un pentolino aggiungete l’acqua e portate a ebollizione. Togliete dal fuoco e immergete la
salvia, coprendo con un coperchio e lasciando in immersione per circa 20 minuti.
2. Scolate il liquido e versatelo in un barattolo capiente. Aggiungete l’aceto e il sale, sigillate e
scuotete con forza.
3. Usatene 30 ml per fare dei gargarismi di circa 2 o 3 minuti e sciacquatevi la bocca. Potete
ripetere dalle 3 alle 5 volte al giorno.
Sfoghi cutanei


Erbe medicinali utili
✓ Fiori di calendula
✓ Alga alaria
✓ Radici di liquirizia
✓ Rosa
✓ Fiori e foglie di erba di San Giovanni
✓ Foglie di uva ursina
✓ Foglie e fiori di achillea


Balsamo curativo
(Circa 250 ml)

- 90 ml di olio infuso alla calendula
- 90 ml di olio infuso alla liquirizia
- 60 ml di olio infuso alla rosa
- 30 gr di cera d’api

1. Unite l’olio in un pentolino e scaldata a fiamma bassa, aggiungete la cera d’api per ottenere un
balsamo della consistenza che preferite.
2. Non appena il composto si sarà amalgamato, rimuovete dal fuoco e versate in un contenitore
apposito.
3. Applicate ogni volta che ne sentite la necessità.
Conclusioni

Siamo arrivati alla conclusione del nostro viaggio nel mondo della fitoterapia e delle erbe officinali. Come
abbiamo potuto imparare nelle pagine precedenti, le piante medicinali possono essere un’alternativa alle
cure antibiotiche e possono essere un valido supporto ai piccoli problemi di salute che colpiscono la
nostra vita quotidiana.
In questo libro avete avuto un assaggio delle infinite possibilità che la fitoterapia, delle infinite possibilità
di combinazione delle erbe medicinali o delle piante che più si adattano al vostro organismo.
Tutto ciò che dovete fare è sentirvi liberi di esplorare!
Iniziate dalle piante officinali che abbiamo approfondito insieme in questo libro e trovate la vostra
personale strada nella fitoterapia. Passo dopo passo diventerete sempre più consapevoli del potere delle
piante e degli innumerevoli benefici che esse possono portare alla vostra salute generale.

Ricordatevi di sperimentare con coscienza e di consultare il vostro medico di riferimento se avete dubbi o
condizioni pre-esistenti che potrebbero peggiorare a seguito dell’assunzione di erbe medicinali.
Ora non vi resta che andare ad acquistare le vostre piante officinali e creare i vostri primi rimedi 100%
naturali!

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