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ricerca di ossigeno
guida. Questo processo ha repubbliche caucasiche e
accentuato le caratteristiche centroasiatiche, sottraendo
di conflittualità e instabilità alla concorrenza una carta al-
dell’intero capitalismo mon- ternativa nella ricerca di fon-
diale esplicitandole soprattut- ti di approvvigionamenti al di
to a partire dal crollo dell’ex- fuori del controllo america-
servite ad innescare o ampli- di una bandiera nazionale con li saranno gli effetti per gli e-
S
iamo fra coloro, pochi e Urss e dell’ordine mondiale no. Non ci eravamo sbagliati,
controcorrente, che non ficare un conflitto, senza con- la quale sventolare il proprio quilibri nei rapporti fra Stati e seguito al secondo macello anni fa (1), nel giudicare
pensano affatto che l’11 tare che molte notizie della socialsciovinismo - finisce fra classi, quale deve essere imperialistico. In questo qua- troppo ottimistiche le illusio-
settembre, con l’attacco terro- prima ora (incluso il numero per attribuire all’islamismo l’atteggiamento del movi- dro, la necessità del controllo ni americane di controllare
ristico sul suolo americano, si dei morti) e di prima pagina più retrivo (e dunque all’i- mento proletario. Il capitali- sui flussi di merci e capitali, facilmente l’impiego del mo-
sia aperta una nuova era. Il sono state abbondantemente deologia più reazionaria e smo, per quanto si estenda in- sulle sorgenti di materie pri- stro di Frankestein che ave-
contesto in cui avviene l’at- ridimensionate col passare corruttrice del proletariato: la ternazionalmente ed ap- me (petrolio e gas naturale su vano creato, di disporne a
tacco agli Usa e in cui matura dei giorni dopo aver sortito i religione) una qualche prete- profondisca in misura sempre tutte, in una proporzione che proprio piacimento e finché
la risposta americana sono in- preventivati effetti propagan- sa di rappresentanza - fosse maggiore l’assoggettamento oggi arriva a rappresentare sarebbe servito.
fatti ulteriori dimostrazioni e distici. Resta il fatto che la pure indiretta o per nemesi alle sue leggi di nazioni e circa il 50% degli scambi fisi- A dispetto dello strepitare
conferme dell’analisi e della prima potenza economica e storica - degli interessi mate- continenti, non può soppri- ci), del controllo delle vie di della stampa borghese e delle
teoria marxista sulla dinamica militare mondiale è stata col- riali delle masse arabe disere- mere spontaneamente la sua trasporto di tali materie prime mezze classi impaurite soste-
di sviluppo del capitalismo e pita nel proprio territorio e date. Altre conferme del base nazionale né può evitare
sulle crisi e le guerre come questo, come avvenne per marxismo, se pure ne servi- di soggiacere alla dinamica
momenti essenziali del ciclo
di accumulazione del sistema
l’Inghilterra anche se trattata-
vasi allora di atto di guerra
vano!
Lenin ripeteva che “non e-
del suo sviluppo e delle sue
contraddizioni o cancellare la
INCONTRO PUBBLICO
del capitale. Non ci soffermia- vera e propria, rappresenta un sistono guerre astratte o guer- propria struttura anarchica. MILANO
mo sulla natura dell’azione duro colpo per la sua imma- re in generale, ma soltanto La stessa accumulazione ca- Via Gaetana Agnesi 16
subita dagli Usa sul proprio gine nei confronti dei concor- determinate, legate alla situa- pitalistica produce una cre- (zona Porta Romana - tram 9-29-30; bus 62; MM3)
territorio. Molti sono ancora i renti e, storicamente, una rati- zione concreta del periodo scente sovrapproduzione e un
dubbi su come essa sia stata fica ulteriore della sua fase di storico in cui esse si sviluppa- progressivo restringimento SABATO 13 OTTOBRE, ORE 16,30
preparata e sia avvenuta, col- declino, a dispetto di tutte le no e ai rapporti di forza fra le dei mercati di sbocco, e la sua
pendo bersagli a ripetizione, strombazzate elucubrazioni classi e gli Stati nel mondo”. traiettoria presto o tardi è de- «Continua l’attaco del capitale alla classe operaia »
in barba a tutti i marchingegni sull’Impero e sul post-impe- Quale è oggi questa situazio- stinata a trasformarsi in cata-
di sofisticata tecnologia a di- rialismo. Ma resta anche il ri- ne concreta? Rispondere a strofe, economica e sociale, e delle vie di traffico com- niamo e dimostriamo che non
sposizione americana; e, più dicolo delle ostentazioni di questa domanda è essenziale ancora più virulenta quanto merciale, si accentua con c’è nessuna “guerra” in atto
volte, nella storia antica e re- un antimperialismo di manie- per capire cosa sta succeden- maggiore è stato il ricorso a l’approfondimento della crisi ma solo una vasta opera di ri-
cente “stragi” pilotate sono ra che - alla disperata ricerca do, quali sono le cause e qua- mezzi, come il credito e l’in- e con l’esaurimento progres- disegno delle alleanze inte-
debitamento, utilizzati a so- sivo dei mezzi a disposizione rimperialistiche in una fase
stegno della produzione e dei del capitale per prevenirle o che può rappresentare l’avvio
consumi. Nell’epoca impe- per regolarne gli effetti. È in di una crisi o fase di inter-
CHIAMATE A RACCOLTA rialistica si accentua l’ine- questo contesto che la regio- guerra i cui tempi saranno
guaglianza dello sviluppo e si ne dell’Asia Centrale fino dettati dall’evoluzione della
LE DISPERSE TRIBÙ DI ISRAELLO modificano continuamente i all’Afghanistan assume im- crisi economica mondiale,
rapporti di forza fra Stati in portanza rilevante per la poli- dai suoi tempi e dalla sua in-
“Una maggiore presenza fisica degli ebrei della diaspora qui in Israele, in questo tragi- base alla rispettiva forza del tica di potenza del capitale a- tensità, come dalla reazione
co, difficile e senza precedenti momento storico, il peggiore che lo Stato stia affrontan- capitale, cosicché ogni Stato mericano. In Asia Centrale proletaria all’inasprimento i-
do nel suo poco oltre mezzo secolo di vita, darebbe forza ed animo agli israeliani, ben più è costretto a condurre un’a- l’Afghanistan gioca decisa- nevitabile delle proprie con-
che le solite manifestazioni di piazza, di “solidarietà” per Israele”. spra lotta su ogni terreno per mente un ruolo strategico ne- dizioni materiali. Il vero
Con questo gemito si chiude un interessante articolo, dal significativo titolo “Una crisi contendere una migliore po- gli equilibri economici e mi- grande “nemico” dell’impe-
che parte dal Nasdaq e arriva a Nablus”, pubblicato sul numero di luglio 2001 di Shalom, sizione sul mercato mondiale litari, sia nell’asse Nord-Sud rialismo, infatti, è un altro o
mensile ebraico di cultura. e una più favorevole riparti- (Russia/Oceano Indiano) che altri imperialismi, suoi con-
Riportiamo da questo articolo alcuni dati, che possono servire a compagni e lettori per in- zione delle zone di influenza in quello Est-Ovest (Cina/ correnti diretti sui mercati
e del prodotto mondiale. In Golfo Persico) ed è al centro delle merci e dei capitali. Nel
quadrare meglio alcuni aspetti dell’imperialismo in una delle aree più tormentate della fondo, la teoria dello “spazio degli interessi strategici, le- suo sviluppo contraddittorio
Terra. Essi mostrano non solo come l’essenza del “problema palestinese” stia tutta nei vitale” americano, elaborata gati al trasporto di petrolio e il capitale ha cancellato tutte
rapporti di classe, ma anche l’esattezza della nostra analisi circa la sua soluzione, che non dagli Usa nel 1983 con la dot- gas naturale, di Stati Uniti e le civiltà per assimilarle e u-
può essere vista che all’interno di una ripresa rivoluzionaria del proletariato israeliano e trina Airland Battle, non era Arabia Saudita (insieme al nificarle sotto l’unica “ci-
palestinese alleati contro le rispettive borghesie ed appoggiati dal movimento rivo- altro che la sanzione, sul ter- Pakistan organizzatori, finan- viltà” del capitale: la legge
luzionario internazionale. reno dei rapporti politici (e ziatori e fornitori dell’armata del valore e della produzione
La crescita economica di Israele, in virtù di un’alta tecnologia, foraggiata da milioni e non si dimentichi che la poli- talebana, che nelle intenzioni per la produzione. All’inter-
milioni di dollari in investimenti e un incremento del turismo in occasione del Millennio, tica è il concentrato dell’eco- doveva consentire di stabiliz- no di questa dinamica di svi-
alla fine dello scorso anno, viaggiava a ritmi del 9%; nei soli otto mesi successivi, si è nomia), dell’avvio della pre- zare la regione a danno del luppo c’è spazio per il con-
completamente sgonfiata e le previsioni per il 2001 sono non superiori al 2%. Israele è parazione di guerre che non monopolio russo sul transito flitto serrato fra capitali e per
crollata ai minimi storici, con esportazioni in paurosa caduta, investimenti dall’estero ri- potevano più limitarsi ad un di oleodotti e gasdotti), di ogni sorta di lavoro “sporco”
dotti del 60% e disoccupazione in forte crescita, con masse di licenziati soprattutto nel terreno limitato ma avevano Russia e Iran, Cina e Turchia, di indebolimento dell’avver-
un carattere “globale”, per- senza contare tutte le potenze sario, inclusa la guerra su
settore alberghiero e turistico (circa 70 mila espulsi dal lavoro). Oltre a ciò, le es-
ché tale era l’estensione dello imperialistiche europee ed a- scala limitata; ma la guerra
portazioni agricole sono scese del 32%. Peggio vanno le cose nell’industria hi-tech, il spazio vitale e degli interessi siatiche importatrici di mate- imperialistica si impone - agli
fiore all’occhiello di Israele. Il crollo delle azioni Nasdaq ha determinato o la chiusura di americani; gli imperialismi rie prime energetiche. Attra- stessi agenti del capitale - co-
interi reparti produttivi, o la loro emigrazione in altri paesi. concorrenti, da allora, non verso il sostegno all’avanzata me necessità esterna dettata
Se l’agricoltura crolla soprattutto per l’assenza di mano d’opera palestinese, la manifat- hanno fatto altro che seguire dei Talebani, gli Usa punta- dalle esigenze di valorizza-
tura non sta meglio, a motivo delle restrizioni imposte da Israele all’economia palesti- a ruota nella ricerca di uno vano all’instaurazione di un zione del capitale, quando
nese, che assorbiva oltre due miliardi di dollari in prodotti israeliani all’anno. Dal canto strumento militare e della nuovo status-quo sotto il loro non può più esistere altra so-
loro, i capitalisti palestinesi non pagano i debiti contratti con Israele a causa della politi- corrispondente organizzazio- indiretto controllo, cercando luzione che la massiccia di-
ca di blocco economico che quest’ultimo ha recentemente imposto. ne a ciò funzionali. di garantirsi in questo modo struzione di risorse e uomini
Questo il quadro non allegro del capitalismo nell’area. Non migliore, ovviamente, è la La crisi economica mondiale una via alternativa al petrolio per far ripartire il ciclo
situazione della classe lavoratrice. Del proletariato israeliano si è detto, con la raffica di apertasi a metà degli anni del Golfo, sfruttando la situa- dell’accumulazione e ripristi-
licenziamenti. E quello palestinese? Sempre negli ultimi otto mesi, nei Territori la disoc- Settanta ha determinato una zione venutasi a creare dopo nare la stabilità interimperia-
cupazione è quadruplicata, le strutture turistiche chiudono una dopo l’altra con le peg- accelerazione nel processo di la dissoluzione dell’Unione listica su scala mondiale. La
avvicinamento fra l’imperia- guerra imperialistica non può
giori ripercussioni possibili sui lavoratori, e “nella parte sud di Gaza, gli assistenti sociali lismo americano, la cui for- nascere da un atto di volontà
registrano un preoccupante aumento di malnutrizione”. midabile posizione egemoni- 1. “Il dramma dell’Afghanistan mirante ad imporre la propria
Quando, finalmente, i diseredati di quelle terre butteranno all’aria la sifilide nazionalista ca ereditata dal dopoguerra e dello Zaire sullo sfondo dei ideologia o un proprio pre-
che ne appesta l’aria da decenni e li manda inutilmente a scannarsi, sotto le bandiere delle garantiva al sistema capitali- contrasti interimperialistici
reciproche borghesie, per scendere sul terreno rivoluzionario di classe? stico un centro riconosciuto mondiali”, Programma Comu- Continua a pagina 8
per la sua necessaria stabilità, nista, n.11/1996.
2 IL PROGRAMMA COMUNISTA A. XLIX, n. 5, settembre-ottobre 2001
consumati solo nel paese investiti, più vantaggiose (per con forza come alcuni stati l’ottava provincia del Veneto, un’organizzazione del lavoro
I
n seguito alla caduta del
muro di Berlino e con la stesso, ma anche in tutte le esempio, risulta assai più abbiano ottenuto, in breve operano oggi 9700 aziende, che li schiaccia ma allo stesso
conseguente graduale parti del mondo. Ai vecchi bi - conveniente l’acquisto delle tempo, un innalzamento rapi- di cui 5000 provenienti da tempo li rabbonisce, procu-
“democratizzazione” di que- sogni, soddisfatti con i pro - materie prime e soprattutto do del tenore di vita della Veneto, Emilia, Friuli. E’ rando loro garanzie materiali
gli stati dell’Europa centro- dotti del paese d’origine, su - della manodopera). Sono in- propria popolazione rispetto proprio l’avanguardia im- generanti una vasta aristocra-
rientale che avevano difeso bentrano bisogni nuovi, che fatti i margini di profitto che ai tempi bui del cosiddetto prenditoriale più aggressiva zia operaia (un tenore di vita
per così lungo tempo l’artifi- per essere soddisfatti esigono il capitalista vede assotti- “socialismo reale” (per esem- dell’italica penisola che, da considerevole è la peggiore
cioso bastione del “sociali- i prodotti dei paesi e dei climi gliarsi in casa propria a spin- pio, le “province tedesche” dieci anni a questa parte, si è illusione per un proletario,
smo reale”, nell’ultimo de- più lontani. All’antica auto - gerlo alla ricerca di una nuo- tipo Repubblica Ceca, Un- mossa con più solerzia verso anche se fatica per 50-60 ore
cennio si è presentata alle po- i salubri lidi dell’Est europeo: lavorative alla settimana),
“DELOCALIZZAZIONE”
tenze industriali occidentali stiamo parlando di quella sono comunque costretti a
l’allettante opportunità eco- frangia di industriali che si vendere la loro forza lavoro
nomica di approfittare di dice abbiano creato il cosid- ad un prezzo che è reputato
E
questi paesi, finalmente ria- detto “miracolo del Nord E- alto se equiparato a quello di
pertisi agli affari del “liberi- st”, facendo diventare il tes- altri paesi europei. Il costo
smo” capitalista. Infatti, una suto produttivo della macro- della manodopera non con-
INTERNAZIONALISMO
volta crollate quelle infra- regione Trentino-Veneto- sente così di trattenere tutti
strutture statuali e politiche Friuli (con vaghe aspirazioni gli investimenti produttivi
contrabbandate per “sociali- autonomiste) uno degli e- all’interno dei confini italiani
PROLETARIO
ste”, alla cui base languivano sempi europei di modello e- e d’altra parte i capitali rien-
sistemi economici il cui capi- conomico da contrapporre a trano poi più ingenti, una vol-
talismo di stato segnava il quello giapponese e america- ta che si sono valorizzati
passo oramai in preda ad una no. maggiormente con l’estorsio-
crisi cronica, vennero a man- Infatti, se andiamo ad analiz- ne di plusvalore a danno del
care di conseguenza anche zare le condizioni della classe sudore e del sangue di prole-
tutti quei protezionismi che sufficienza e all’antico isola - va ubicazione produttiva, in gheria, Polonia, Slovenia). operaia occupata nelle nume- tari di qualche altra regione
avevano limitato in larga mi- mento locali e nazionali su - cui siano riscontrabili miglio- A ruota della borghesia tede- rose piccole e medie aziende del mondo.
sura la produzione, il com- bentra uno scambio univer - ri condizioni di sfruttamento sca, hanno seguito il medesi- che affollano il territorio che In effetti, è proprio dove si
mercio e il consumo di ogni sale, una interdipendenza u - della forza lavoro e degli mo percorso di conquista, an- va da Verona e Trento fino a riesce ad estorcere plusvalore
tipo di merce. Improvviso e niversale fra le nazioni” 1. stessi impianti. che se in tono minore, le altre Trieste passando per Venezia, a minor prezzo rispetto al
repentino fu pure il riciclo al- Questa è la “globalizzazio- E’ questa, dunque, una mera potenze europee, tra le quali il panorama risulta alquanto paese d’origine, che qualsiasi
la causa suprema del demo- ne”, che il marxismo ha defi- operazione logistica che, im- l’Italia, che si è ritagliata una evidente: precarizzazione capitale si fa più temerario:
cratico libero mercato da par- nito e spiegato 150 anni fa e posta dall’ostinata rincorsa propria zona di influenza e- materiale e normativa dei anche se è necessario affron-
te di tutta quella schiera di che oggi invece l’ideologia all’incremento del profitto conomica e diplomatica, spe- rapporti di lavoro; allunga- tare migliaia di chilometri,
governanti, politici, militari e dominante borghese tenta di mediante l’estorsione di quo- cialmente in Albania e Ro- mento della giornata lavorati- lingue e culture sconosciute,
burocrati che fino a poco pri- ribattezzare semplicistica- te sempre maggiori di plu- mania. va attraverso il lavoro straor- situazioni sociali e politiche
ma avevano sostenuto ed e- mente con un termine abusa- svalore (= aumento della pro- dinario; intensificazione dei difficili. Il mancato rispetto
saltato quel modello socioe- to, allo scopo di velarne la porzione di ore lavorate non ritmi produttivi sino a sfiora- di questo azzardo o “rischio
conomico in contrapposizio- continuità con la base capita- pagate), il capitalista decide Il vento del Nord Est re il cottimo; peggioramento di impresa” può pregiudicare
ne a quello “consumistico”, listica. Non siamo di fronte a di intraprendere rivolgendo soffia sui Balcani delle condizioni di sicurezza al capitalista industriale il
americano ed europeo. E se nessun nuovo o arcano feno- la propria attenzione verso e di salubrità dei luoghi di la- mantenimento del potere
da un lato la “cortina di ferro” meno economico, ma stiamo paesi per lo più di “giovane” In Italia, quindi, non meravi- voro; ampio ed esteso utiliz- competitivo all’interno del
aveva blindato un potenziale assistendo oramai da un se- capitalismo e con una classe glia il fatto che molti indu- zo dei contratti a termine e mercato in cui si scambiano i
e immenso mercato che an- colo al ciclo finale dell’esten- operaia che, per condizione striali, sostenuti come si deve del cosiddetto lavoro in affit- prodotti della propria azien-
dava dalla Germania dell’Est sione del mercato mondiale e lavorativa ed esistenziale, si dalla diplomazia politica del- to; limitatissima libertà sin- da: così le spinte verticali del
alla Jugoslavia di Tito fino ad alla fase suprema del capitali- vede costretta ad accettare lo Stato, abbiano sfruttato dacale e scarsa attività di di- capitale obbligano all’abban-
arrivare alla Siberia sovieti- smo, che Lenin definì impe - trattamenti materiali e mone- l’occasione per spostare alcu- fesa economica da parte delle dono di ogni indugio e di o-
ca, dall’altro lato aveva ridot- rialismo. tari di basso livello rispetto al ne produzioni e lavorazioni organizzazioni confederali, gni timore, per la pura lotta
to la possibilità che i grandi A questo processo generaliz- proletariato occidentale. di merci “made in Italy” in oramai regredite a semplici e- alla rincorsa di maggiori pro-
capitali, in maggior misura zato di interdipendenza mon- In tal senso, le motivazioni paesi che, improvvisamente, rogatrici di servizi fiscali e fitti e di un più ampio svilup-
europei, potessero penetrare diale tra lavoro, capitale e so- che spingono le imprese a hanno suscitato la benevolen- burocratici. po, pena l’abbattimento ine-
liberamente per essere impie- vrastrutture politico-giuridi- trasferire attività produttive za dei nostri capitalisti. Ad e- Tale sorta di situazione age- sorabile dei costi.
gati con rapidità allo scopo di che si collegano riflessi eco- nell’area “libera” che si è ve- sempio, in Romania, definita volata è assai positiva per la A questo proposito, sono in-
sfruttare le numerose materie nomici e sociali in strettissi- nuta a creare tra Europa cen- nel “VI Rapporto sull’econo- classe padronale. Difatti, i sa- dicative le conclusioni a cui è
prime e di produrre qualsiasi ma e perpetua relazione con trale (Polonia e Repubblica mia globale e l’Italia” come lariati del Nord Est, vittime di giunta una “ricerca” della
bene. la competizione all’interno Ceca) e penisola Balcanica Fondazione Nord Est, che e-
del mercato mondiale, dove (ex Jugoslavia, Romania, U- spone e analizza i motivi che
Marxismo e vengono a trovarsi di fronte, craina, ecc.) sono assai favo- impongono le delocalizza-
“globalizzazione” in una continua gara emulati- revoli: un mercato del lavoro NOSTRI LUTTI zioni ed i problemi relativi al-
va, borghesie ed economie notevolmente più flessibile e La scomparsa di Vittorio Vacca la decisione “strategica” di
Lo sviluppo del mercato nazionali rappresentate da a- una manodopera poco esi- dislocare parte degli apparati
mondiale, il cui progressivo ziende, istituti bancari e fi- gente e più ricattabile; un re- Il 13 giugno 2001, all’età di 61 anni, si è spento a Ovodda, in produttivi in tali regioni 2.
processo di ampliamento è nanziari, trust capitalistici, munerativo contenimento dei provincia di Nuoro, il compagno Vittorio Vacca. I nostri gio- L’ideologia dominante, per
andato a compiersi di pari enti statali che difendono e costi, sia sul piano della spesa vani militanti non lo conoscevano, salvo rare eccezioni, per- mezzo dei propri penniven-
passo con la diffusione portano avanti gli interessi per le infrastrutture e gli im- ché da tempo le sue precarie condizioni di salute gli impedi- doli ben prezzolati e acco-
nell’intero pianeta del modo del capitale con l’unico sco- pianti necessari che sul piano vano di partecipare attivamente alla vita organizzata del gliendo il consenso dell’opi-
di produzione capitalistico po di valorizzarlo continuata- dell’acquisto e dell’approvvi- partito. Di estrazione familiare schiettamente operaia, da
nione pubblica interessata,
nell’arco degli ultimi cinque- mente e di preservarlo. gionamento delle materie non fa che esaltare l’”avven -
giovanissimo fu costretto a lasciare la Sardegna per trasfe-
cento anni, ha ricevuto sicu- prime; governi e burocrazie tura” di questa frangia di im-
ramente nuovo impulso con che, cercando di creare le mi- rirsi al nord Italia dove ha lavorato come operaio in diverse prenditori che per il rischio
l’apertura dei mercati dell’E- Capitalismo gliori condizioni fiscali e am- fabbriche dell’area. Ad Ivrea conobbe il partito e non mancò d’impresa dimostrano
st europeo, che pur denotan- e “delocalizzazione” bientali, si mostrano da subi- mai di dare il suo instancabile contributo al lavoro collettivo. “forza”, ma pure “lungimi -
do caratteri esplicitamente to molto benevoli verso i ca- L’ultima parte della sua vita la trascorse nel suo paese d’ori- ranza, grande coraggio” e
capitalistici erano rimasti per In questo contesto, uno degli pitali esteri che vengono ad gine dove fu tra i primi a formare la sezione di Ovodda: par- specialmente “capacità di
decenni chiusi all’influenza aspetti economici che si pre- investirsi e che sono accolti tecipò, come operaio e come comunista, alle vigorose lotte dominare un contesto inter -
decisiva dei capitali e delle senta con giornaliera eviden- come forieri di “civiltà e be- che nel 1975 divamparono nella centrale elettrica del Talo- nazionale difficile” e che ri-
merci occidentali. za, ma certo non per questo nessere”; la mancanza di an- ro e nello stabilimento dell’Anic di Ottana, trasmettendo con chiede “una sofisticata cultu -
Si legge nel Manifesto del costituisce una “pretesa” no- tagonismi sociali troppo ac- lucidità e passione ai suoi compagni di lotta le posizioni che ra di impresa e un rapporto
partito comunista (1848): vità (storicamente, già dal cesi e di organizzazioni sin- da sempre contraddistinguono i comunisti: intransigenza to- molto delicato fra capitale e
“Con lo sfruttamento del ‘600 gli spostamenti delle dacali che avanzano “troppe tale verso il capitale e lo stato borghese. Sempre battaglie- lavoro”. Ora il “loro” obbiet-
mercato mondiale la borghe - produzioni di merci nei terri- e ingiustificabili” pretese ri- ro, masticava la teoria come alimento vivo nelle polemiche tivo non è quello del mordi e
sia ha dato un’impronta co - tori coloniali hanno contrad- vendicative in favore dei la- accese con i bonzi sindacali e i politici riformisti, propagan- fuggi, come alcuni “colleghi
smopolitica alla produzione distinto l’operato di potenze voratori… industriali” hanno fatto in
dava con impareggiabile entusiasmo le idee del comunismo
e al consumo di tutti i paesi. capitalistiche come, per e- La potenza imperialista che passato approfittando della
Ha tolto di sotto i piedi all’in - sempio, l’Inghilterra), è la più ha approfittato dell’aper- ai giovani che gli stavano vicino, mettendoli in guardia del misera ingenuità di quei sala-
dustria il suo terreno nazio - “delocalizzazione” produtti- tura di questi paesi dell’Est pericolo di rinchiudersi nel vicolo cieco dell’opportunismo. riati non avvezzi al bastone a
nale, con gran rammarico va. Anche questo è un altro europeo è la Germania, che – Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo conserva il ricordo di forma di carota che il capita-
dei reazionari. Le antichissi - dei termini di nuovo conio, grazie alla propria preminen- un uomo sereno, amante del buon vino e della buona cucina, lismo riserva a chi non è an-
me industrie nazionali sono impiegato da alcuni anni in za economica all’interno sempre sorridente e ironico; prodigo di dolcezza con i com- cora assuefatto ai suoi meto-
state distrutte, e ancora ades - ambito economico per spie- dell’Unione Europea e con il pagni, quanto intransigente nella teoria, mai stanco di tra- di. Questi “coraggiosi im -
so vengono distrutte ogni gare come una qualsiasi a- grosso trampolino di lancio smettere il verbo rivoluzionario e la memoria storica di vec-
giorno. Vengono soppiantate zienda venga a trovarsi nella dell’avvenuta riunificazione chio militante attraverso i suoi racconti, le poesie che priva-
da industrie nuove, la cui in - necessità di chiudere una par- con la gemella orientale – ha tamente scriveva e le preziose collezioni di giornali che ci
troduzione diventa questione te più o meno consistente del- mostrato la propria forza in- 1 Marx-Engels, Manifesto del
ha lasciato e che custodiamo gelosamente. Vittorio è un altro partito comunista. Bari Laterza,
di vita o di morte per tutte le la propria attività produttiva dustriale e finanziaria attra- esempio di militante rivoluzionario che non ha mai chiesto pp. 87-88.
nazioni civili, da industrie nella “patria” d’origine, per verso un massiccio piano di nulla per sé, non smettendo mai di dare; in noi rivive il calo- 2 Le citazioni in corsivo che se-
che non lavorano più soltan - trasferirla a sua volta in un al- investimenti produttivi, fa- re e la passione che ci trasmetteva; per questo gli rendiamo guono sono tratte dall’articolo
to materie prime del luogo, tro paese dove la produzione cendo così divenire il Marco “Delocalizzare, una scelta stra-
omaggio e lo ringraziamo.
ma delle zone più remote, e i di merci incontra condizioni la moneta dominante in que- tegica”, comparso su Il Sole-24
cui prodotti non vengono di costo, a fronte dei capitali sti mercati. E va sottolineato Ore del 24/3/2001.
A. XLIX, n. 5, settembre-otttobre 2001 IL PROGRAMMA COMUNISTA 3
prenditori” vogliono evitare abbandono per una maggio- ni spesso “socialdemocrati- cole e medie unità produttive
le rapine veloci e violente e ranza sempre più vasta. ci”, è un attacco alle condi- (la frammentazione della for- SOTTOSCRIZIONI
preferiscono adottare metodi zioni di vita immediata e fu- za lavoro vi è strettamente
Sottoscrizioni pervenute e registrate dal 17 ottobre del 2000 al 31 di-
più cauti e proficui: infatti, tura di ogni lavoratore sala- correlata), le quali dipendono cembre del 2000.
“stanno predisponendo ac - L’internazionalismo riato ed è un percorso che se- sempre più dall’influenza di Le sottoscrizioni sono espresse in migliaia di lire, più versamenti sono
cordi di partenariato con col - proletario come unica gue l’unica direzione della e- quella minoranza di grossi raggruppati in un’unica voce e si considerano sottoscrizioni i versa-
leghi locali e stanno dando il alternativa liminazione degli “sprechi” gruppi economici e finanziari menti senza specifica e la parte eccedente l’abbonamento sostenitore.
via alla creazione di infra - sociali, nella lotta per la per- transnazionali che concentra-
strutture stabili di servizio Quello che salta agli occhi è manenza delle economie na- no nelle loro mani la grande Sottoscrizione ordinaria
(bancarie, assicurative, logi - il paragone che si stabilisce zionali dell’Unione Europea parte del capitale mondiale. Milano: La Sezione 399, M.S.30, T.L.70, M.B.20. Genova: Ateo 89,
stiche)”. A onore del loro o- tra le condizioni del proleta- all’interno dell’arena interna- In un’ottica prettamente di F.T.70. Schio: La Sezione per Il Programma Comunista 811, Piero
perato, si vantano di aver trat- riato italiano e dei paesi occi- zionale della competizione classe, sulla scia del costante P.50, Enrico 150, Gino 50. Messina-Reggio Calabria: La Sezione 220,
Lettore di Messina 50. Bologna: La Sezione 90. Arco: G.M. 20. Vicen -
to l’utile insegnamento che dentali più sviluppati in gene- capitalistica contro le poten- peggioramento delle condi- za: R.D’A. 70.
“la competitività non si co - re e le condizioni del proleta- ze industriali americane ed a- zioni del proletariato occi- Firenze: G.B. 20. Forlì: La Sezione 1191, Valeria ricordando Nina e il
struisce solo sui costi, ma ha riato dei paesi dell’Europa o- siatiche. dentale e a fronte del massic- padre 100. Gaeta: E.S. 50.
bisogno di risorse umane e rientale che in un certo modo Il proletariato dell’Occidente cio utilizzo di forza lavoro in Siena: L.F. 380. Alla Riunione Generale del dicembre del 2000: I Com-
ambientali, di tecnologia e di si “giovano” delle delocaliz- europeo non può continuare a zone del pianeta che consen- pagni 500, M. 300,
servizio al mercato”. Metten- zazioni, in quanto portatrici credere neppure all’imbro- tono uno sfruttamento capita- L. 60, C. 60.
dosi una mano sulla coscien- di sviluppo o riqualifica indu- glio dei presunti benefici che listico senza regole e a prezzi
za, ammettono che in questi striale e di maggiore occupa- esso dovrebbe trarre dalla di rapina, l’unica alternativa Sottoscrizione per la stampa internazionale
paesi si trovano di fronte a zione. In tal senso, il salario massiccia dislocazione degli che possa mettere sullo stes- Schio: Lilia e Sonia ricordando Menego 300; i Compagni della Sezio-
ne ricordando i Compagni scomparsi Riccardo, Menego, Piero 1000;
“sindacati attenti e responsa - di un operaio dell’Europa oc- apparati produttivi altrove: so piano la classe operaia la Sezione 1488, la Sezione per la stampa in lingua spagnola 500. Mi -
bili”, che “la manodopera è cidentale è subito messo a gli effetti di ciò possono solo mondiale, in un momento lano: Jack 1500, La Sezione 500. Trieste: i Compagni 160.
valida e le donne hanno ruo - confronto con il salario netta- essere negativi, soprattutto storico in cui la cronica crisi
li e capacità rilevanti rispetto mente inferiore di un operaio per quei lavoratori che dopo del sistema capitalistico porta
al modello di casa nostra”, albanese, slavo o rumeno e una ristrutturazione aziendale al più vasto processo di pro- Sottoscrizioni pervenute e registrate dal primo gennaio del 2001 al 16
che “i temi quali l’impatto ciò, alla fine, è alla base della sono costretti, perché espulsi letarizzazione dell’umanità luglio del 2001.
ambientale e la sicurezza sul legge capitalistica che obbli- dalla produzione, a ricercare (a scapito delle mezze classi,
lavoro sono guardati con e - ga qualsiasi industriale a ri- una nuova occupazione. La il cui baratro inevitabile ri- Sottoscrizione ordinaria
strema attenzione”. La “delo- correre al trasferimento di at- realtà prefigurata dagli esper- mane lo sprofondamento nel- Milano: la Sezione 840, S.D.F. 20, A.A. 70, a pranzo tra compagni il 3
febbraio 223, Il Gatto 330, a pranzo tra compagni il 17 febbraio 32, a
calizzazione”, insomma, non tività produttive in zone dove ti economici borghesi (che le file dei salariati), è la pro- pranzo tra compagni il 4 marzo 10, A.G. 20, a pranzo tra compagni il
è un bene solamente per quei la manodopera è a più buon cioè, a seguito delle deloca- spettiva unificante dell’inter- 25 maggio 30, Jack 300, Libero 70. Messina -Reggio Calabria: la Se-
paesi in cui sorgono i nuovi prezzo e non necessita di par- lizzazioni, quella massa di la- nazionalismo proletario. zione 330, Lettore di Messina 60, Lettore di Reggio Calabria 30. Gae -
stabilimenti e i nuovi servizi ticolari specializzazioni e voratori sarebbe orientata L’affasciamento della classe ta: E.S. 20. San Fele: A.B. 20. Rufina: P.T. 20. Cuneo: F.B. 170. Bolo -
accessori alla produzione, professionalità. Di riflesso, verso impieghi a maggiore operaia al di là delle differen- gna: la Sezione 120, Fort 50. Udine: Galeotto salutando Asti nel ricor-
ma, essendo “una risposta al - questo è anche uno dei mec- contenuto di valore aggiunto) ze di condizioni materiali vis- do di Secondo e Ernesto 30. Valsolda: A.C. salutando Schio 30. Cairo
la globalizzazione” e alla canismi che comporta il peg- non è che una menzogna die- sute e oltre le divisioni nazio- Montenotte: M.B. 20. Genova: Ateo 70. Vallecrosia: M.C. 600. Roma:
competizione fra i diversi gioramento delle condizioni tro cui si nascondono la gene- nali, religiose, politiche, di la Sezione 100, tra Compagni alla Riunione Interregionale del 21 apri-
paesi più sviluppati, “sembra materiali del proletariato oc- ralizzata precarizzazione del ruolo e categoria lavorativa, le 220. Torre Pellice: R.N. 100. San Mauro: E.M. 48. Santa Margherita
Belice: G.G. 80. Trieste: i Compagni al Primo Maggio 25. Schio: la Se-
non provocare effetti negativi cidentale, il quale da alcuni rapporto di lavoro e il peg- nell’ottoca comunista del su- zione 733. Genova: Ateo 70.
sul piano dei livelli occupa - decenni si è visto via via sot- gioramento dello stato ogget- peramento del modo di pro-
zionali nelle nazioni di origi - trarre parte integrante delle tivo dei salariati. La costante duzione capitalistico (auten- Sottoscrizione per la stampa internazionale
ne, giacché i lavoratori ven - garanzie che aveva conqui- caduta dell’occupazione nel- tico capolinea storico dell’u- Milano: la Sezione 839. Trieste: i Compagni 150. Schio: la Sezione
gono generalmente orientati stato con lotte economiche le grandi industrie dei paesi manità posta di fronte a con- 1000. Alla Riunione Generale del 24 giugno: 720.
verso impieghi a maggiore serrate e generose. sviluppati non è che il segna- traddizioni economiche e so-
contenuto di valore aggiun - Il piano di smantellamento le preoccupante del massic- ciali devastanti, che non pos-
to”. graduale del cosiddetto “stato cio ricorso al trasferimento di sono non sfociare nella guer- il marxismo non ha solo por- ne” o la “delocalizzazione”!),
Questa è la favola che l’ideo- sociale”, con tagli soprattutto produzioni in paesi che offro- ra per essa autodistruttiva), è tato alla comprensione del ma ha inoltre scoperto quale
logia dominante è solita rac- al settore sanitario e previ- no migliori condizioni di co- il solo mezzo attraverso il funzionamento delle leggi può essere la via che materia-
contare quando si desidera denziale, intrapreso dalle sto e della continua fram- quale è ancora attuabile l’in- che regolano il capitalismo (e listicamente è concessa al ge-
volutamente mistificare la borghesie imperialiste euro- mentazione del tessuto indu- staurazione della società sen- alla definizione di “cose nuo- nere umano per passare ad un
realtà di fatti che sono regola- pee con il concorso di gover- striale in una miriade di pic- za classi. In questa direzione ve” come la “globalizzazio- modo di riprodurre la propria
ti da un sistema di produzio- vita immediata e la propria
ne il cui unico fondamento è specie senza il limite soffo-
la corsa al margine crescente Corrispondenza dalla Francia cante del profitto e della mer-
di profitto. Quindi, i protago- cificazione di ogni aspetto
nisti dell’azione economica I disorganizzatori della classe operaia della nostra esistenza.
di nuovo all’opera
sono da una parte prodi e at- La crisi economica che atta-
tenti imprenditori dotati di u- naglia il capitalismo dalla
na sensibile filantropia e di
un fattivo ecologismo,
A proposito della manifestazione parigina del 9 giugno 2001 metà degli anni Settanta, con
i suoi flussi e riflussi, e che
dall’altra parte lavoratori sa- andrà sicuramente a rompere,
lariati sfruttabili a condizioni ❚ La primavera 2001 del padronato francese è stata segnata (regione parigina) a lancira un’idea che raggruppasse tutti i con il proprio acuirsi, la “pa-
materiali estreme, privi di di- da una valanga di annunci di licenziamenti. A partire dal lavoratori delle aziende sotto la mannaia dei licenziamenti. ce armata” che nel mondo
fese economiche e illusi dalla gruppo agro-alimentare Danone, passando per i Grandi Resisi conto della non volontà dei sindacati a porre una barri- occidentale si protrae da or-
chimera del benessere che il Magazzini Mark’s&Spencer, la compagnia aerea Aom-Air Lib- era contro l’attacco di cui erano vittime, gli operai di queste mai più di cinquant’anni,
capitale estero serve loro, erté, fino a Moulinex, più di una dozzina di grandi gruppi in- imprese hanno deciso autonomamente di creare un movi- spingerà il proletariato a tor-
“permettendogli” di vendere dustriali hanno deciso di sferrare un attacco in piena regola mento che è sfociato nel corteo del 9 giugno. Ma la manifes- nare alla lotta: spinto dal peg-
la propria forza lavoro. Ma alle condizioni di vita di migliaia di proletari. Il governo Jospin, tazione, nel suo tradizionale passaggio (o passeggio) da gioramento delle proprie
ciò può solo significare un condizioni di vita e di lavoro,
governo della “sinistra plurale”, ha tentato di addolcire ques- Place de la Répubblique a Place de la Nation, ha dimostrato
netto aumento dello sfrutta- esso dovrà reimpossessarsi di
ta ondata di licenziamenti con alcune proposte, nel contesto che perdurava anche il tradizionale vizio dei rinnegati del
mento capitalistico del lavoro quella visione e prassi disfat-
salariato. Esso riceve nuovo della legge della “modernizzazione sociale”. Senza ovvia- movimento operaio. Infatti, La loro “dura e decisa” parola tistica ed avversa a tutti gli in-
impulso proprio dalle realtà mente mettere in discussione il principio dei licenziamenti (si d’ordine, quella di pribire i licenziamenti, non ha sortito altro teressi borghesi, contrabban-
sociali in cui miseria e disoc- tenga presente che l’autorizzazione amministrativa dei licen- effetto che di conrabbandare la legittima rabbia dei proletari dati dall’ideologia dominante
cupazione stanno alla base ziamenti è stata abolita durante la presidenza Mitterand), la con un semplice aggiustamento del modo di funzionamento come interessi comuni
della formazione di un nume- legge ha tentato di porre dei paletti (quanto più piccoli pos- del capitalismo da parte del suo comitato d’affari che è e ri- dell’umanità. Ogni movi-
roso esercito industriale di ri- sibile) ai piani di licenziamento. Proprio questa iniziativa gov- mane lo Stato borghese. Con questo i disorganizzatori della mento del proletariato che
serva, all’interno del quale la ernativa ha fatto sì che la manifestazione indetta per il 9 giug- classe operaia hanno di nuovo adempito al loro ruolo di com- vorrà porsi sul terreno di clas-
necessità principale dei po- plici e agenti della dominazione capitalista, mettendo anco-
se, volendo far sfociare la
no dai consigli di fabbrica delle imprese colpite dai licenzia-
tenziali salariati diviene l’im- propria lotta economica e ri-
menti è diventata, in realtà, un “giuoco delle parti” all’interno ra una volta nel canale delle istituzioni borghesi la protesta op-
mediata soddisfazione dei bi- vendicativa in una aperta of-
dei partiti della “sinistra plurale” e di tutte le varianti che im- eraia. Il 9 giugno è diventato un ulteriore atto di sabotaggio, fensiva politica contro le con-
sogni primari di vita, senza la
forza e le difese possibili per pediscono alla classe di giocare il proprio ruolo storico. Da u- da parte delle molteplici varianti della sinistra borghese dizioni della schiavitù sala-
sottrarsi ai gravami dei meto- na parte i socialisti, più responsabili verso le compatibilità di sis- (politiche, sindacali, associative), finaco degli sforzi di solidari- riale e contro il sistema capi-
di e dei trattamenti della tema, accompagnati dai sindacati, i quali non vogliono “un età della classe operaia per la difesa dei suoi immediati inter- talistico, non potrà sottrarsi
schiavitù lavorativa, unica ritorno ad un’economia pianificata” (sic!), con il ritorno all’in- essi di classe Che fosse finita in tal modo, già era stato presen- all’utilizzo della parola d’or-
fonte di mezzi di sussistenza. terdizione dei licenziamenti, ma predicano una più moderna tito l’immediata vigilia del corteo. Infatti, un operaio della fab- dine comunista dell’interna -
La perpetua migrazione di “cogestione” nei consigli di amministrazione delle imprese, brica LU commentava sulle colonne del giornale francese zionalismo proletario: per
proletari albanesi, slavi, o dall’altra i comunisti del PCF, vogliosi di riprendere le fila di un Libération: “In ogni caso, ci tradiranno”, in riferimento all’at- l’unione e l’organizzazione
kurdi, disoccupati o costretti teggiamento dei politicanti. E in effetti, proprio in questo a-
di tutta la classe operaia e per
movimento sociale, e le varie movenze dell’estrema sinistra
ad abbandonare i propri terri- liberarsi dalle mille catene
(Lutte ouvrère e la LCR) che “più radicali” vogliono proibire maro modo, la messa del 9 giugno è finita: la fine del corteo,
tori d’origine, non è che la che costringono i proletari ad
tout court i licenziamenti nelle imprese che fanno profitti la Place de la Nation, ha significato semplicemente un nuovo accettare le compatibilità e
conferma di come i processi
capitalistici continuino a ge- (come se gli operai delle industrie in perdita potessero legitti- accomodamento nei rapporti di forza dei partiti e dei sinda- gli interessi “comuni” di ogni
nerare squilibri economici e mamente morire). Proprio queste forze, dal PCF ai trotzskisti, cati di “sinistra”. La Place de la Nation non ha atteso molto economia aziendale, locali-
sociali, con l’accumulo ad un per vari motivi, tutti elettoralistici, hanno deciso di mettere i per essere liberata, agli operai i rinnegati del riformismo già stica e nazionale.
polo di ricchezza e benessere loro vari cappelli sulla manifestazione del 9 giugno. Erano sta- avevano fatto sapere che era ora di tornare a casa. Circulez, Il proletariato non ha patria o
per una minoranza e ad un al- ti gli operai della fabbrica LU (Gruppo Danone) di Ris Orangis il n’y a rien à voir (circolare, non c’è niente da vedere). azienda da difendere: ha tutto
tro polo di miseria, malattia e un mondo da guadagnare.
4 IL PROGRAMMA COMUNISTA A. XLIX, n. 5, settembre-ottobre 2001
società” (14). Il capitalismo gomento, lettere che stanno sull’imperialismo verrà fat-
La battaglia... drogato dal credito e dalla
finanza ha potuto superare
Testi basilari di partito a dimostrare la lotta interna
del marxismo contro l’ope-
to notare come sia esteso
quantitativamente e qualita-
Continua da pagina 5 le crisi che ciclicamente lo raismo - che addirittura si tivamente questo fenomeno
hanno sconvolto al prezzo di Storia della Sinistra comunista: fece promotore di una mo- e come sia questa la leva at-
sia, contro la massa del pro- prepararne altre di intensità 1912-maggio 1922 (4 volumi) zione di censura nel Consi- traverso la quale la borghe-
letariato” (11). Ciò è sempre più virulenta e inibendosi la Struttura economica e sociale della Russia d’oggi glio Federale dell’AIL con- sia agisce sul movimento
vero, anche se tale alleanza possibilità reale di farvi ulte- tro Marx che aveva osato af- proletario incanalandolo su
sarà resa “particolarmente riormente fronte con gli stes- Russia e rivoluzione nella teoria marxista fermare che i dirigenti ope- obiettivi limitati e falsi.
evidente e coercitiva” solo in si mezzi; ma nel frattempo In difesa della continuità rai inglesi erano venduti e Il problema dell’aristocra-
momenti particolari di crisi ha consentito alle classi me- del programma comunista che la classe operaia inglese zia operaia, dunque, è una
per la stabilità capitalistica, die, alla piccola borghesia era diventata una semplice questione centrale - e del
come nel corso della guerra. proprietaria e a strati nume- Tracciato d’impostazione coda del partito liberale e tutto materiale - nel proces-
Per il marxismo la lotta con- rosi di salariati di elevare il Fondamenti del comunismo rivoluzionario dunque del partito dei capi- so rivoluzionario e dimostra
tro l’opportunismo deve proprio tenore di vita e di talisti. E aggiunge il motivo come la crisi economica rap-
partire dallo smaschera- accedere a tutta una serie di Partito e classe dell’importanza delle lettere presenta la premessa ogget-
mento delle basi materiali di scorte e garanzie sociali che, “L’estremismo, malattia d’infanzia riportate: “Poiché sta qui il tiva necessaria allo scoppio
esso e deve sostanziarsi in u- adesso, l’inasprimento della del comunismo”, condanna dei futuri rinnegati nocciolo della tattica del mo- della rivoluzione. Infatti,
na costante battaglia contro crisi tende a rendere più in- vimento operaio che ci viene non si può concepire alcuna
le tendenze democratico- certe o a mettere in discus- Lezioni delle controrivoluzioni dettato dalle condizioni og- rivoluzione senza la disgre-
riformiste ed operaiste in- sione. Per questo, oggi, sono gettive dell’epoca dell’impe- gazione totale delle condizio-
Elementi dell’economia marxista.
terne al movimento operaio. proprio le mezze classi a Il metodo dialettico. rialismo”. (17) E dopo aver ni materiali e intellettuali in-
Senza questa continuità non scrivere lo spartito sul quale Comunismo e conoscenza umana individuato l’origine mate- dividualiste e borghesi cor-
c’è lotta rivoluzionaria coe- si esibiscono i diversi movi- riale della “corruzione” del- ruttrici dell’ideologia di am-
rente ma rinculo nel tradu- menti che contestano la glo- Quaderni la classe operaia, Lenin con- pi strati delle masse operaie
nionismo e nell’idealismo balizzazione senza conte- 1. Partito di classe e questione sindacale clude che, “oggi”, il rappre- privilegiate dei centri
più retrivo in quanto si ri- starne la base che l’ha pro- 2. Che cos’è il Partito Comunista Internazionale sentante politico di questi in- dell’imperialismo, basti
metterebbe al centro dell’a- dotta o isolandone alcuni a- teressi materiali, “il partito pensare all’ideologia del
zione storica il primato spetti particolarmente odio- operaio borghese è inevita- consumo, del divertimento e
dell’Idea e della Coscienza, si dal loro collegamento ine- La “corruzione” dei capi o- sti” o “popolari” (per esem- bile e tipico di tutti i paesi del godimento individuale e
ricadendo in una concezione vitabile con la dinamica del perai, di componenti privile- pio, il “socialismo imperia- imperialistici” (18) “La scis- privato. Oggi, nei paesi del
completamente antimateria- modo di produzione di cui giate della classe operaia da le” di Napoleone III). Ne sione fra gli strati superiori centro imperialista e svilup-
listica. L’azione politica del- sono conseguenza e articola- parte dell’ideologia delle “La questione militare prus- della classe operaia, corrot- pati, il fenomeno della cor-
le classi è, nella nostra visio- zione. “L’ideologia imperia- mezze classi, l’esistenza stes- siana e il Partito Operaio ti dallo spirito piccolo-bor- ruzione di strati della classe
ne, dettata e imposta in linea lista si fa strada anche nella sa dell’aristocrazia operaia, Tedesco” scrive che: “una ghese, dall’opportunismo, operaia è materialmente le-
generale da interessi econo- classe operaia, - scriveva Le- così come la sua attitudine parte della borghesia come comprati con posticini red- gato alla “decomposizione
mici e materiali ben precisi, nin (15) - che non è separata alla collaborazione di classe una parte degli operai viene ditizi e con altre elemosine sociale” di un apparato pro-
legati alla conservazione e al dalle altre classi da una mu- hanno una base materiale. direttamente comprata; gli dalla borghesia, si è delinea- duttivo che diventa sempre
potenziamento di una classe raglia cinese”. Le mezze Marx, nel II Libro del Capi- uni dai colossali imbrogli ta nell’autunno del 1914 su più antisociale, come prova-
specifica, per quanto questi classi, cui il marxismo ha tale (II, 20, IV) mostra come creditizi, con cui i soldi dei scala mondiale e si è definiti- no l’industria dell’inutile
interessi si manifestino in sempre negato autonomia di nei paesi sviluppati, nel cor- piccoli capitalisti sono inta- vamente rivelata negli anni (beni di lusso e superflui) e
modo non lineare e “nel giu- azione, sono portatrici di so delle fasi di prosperità, u- scati dai grandi; i secondi 1915-18… Per quarant’an- la crescente percentuale de-
dicare avvenimenti e serie di programmi ed ideologie na frazione della classe ope- grazie a colossali opere edili- ni, dal 1852 al 1892, Marx gli armamenti nella produ-
avvenimenti della storia conservatrici e reazionarie, raia partecipa al consumo zie di Stato, che concentra- ed Engels hanno parlato zione complessiva. In perfet-
contemporanea non si sarà anche e a maggior ragione dei beni di lusso. “Non cre- no nelle grandi città, accan- dell’imborghesimento di u- ta continuità con l’opera di
mai in condizione di risalire quando politicamente si sce soltanto il consumo dei to al proletariato naturale, na parte (e precisamente dei Lenin, la nostra corrente ha
alle cause economiche ulti- schierano sul fronte del mezzi necessari di sussisten- un proletariato artificiale, dirigenti, dei capi, dell’ari- d’altronde sempre ribadito
me” (12). “progresso” e delle “rifor- za; la classe operaia, in cui è imperialistico, dipendente stocrazia) degli operai in In- che “…il vero proletariato
Fin dall’inizio il senso di tut- me”: è loro caratteristica entrato ora il suo esercito di dal governo”. (16). ghilterra in conseguenza dei rivoluzionario è il puro nul-
to ciò è ampiamente chiarito “la più grande indetermina- riserva tutto intero, parteci- L’antimperialismo “di ma- privilegi coloniali, dei mono- latenente, perché la sua for-
da Marx ed Engels, a ripro- tezza, la più grande facilità pa momentaneamente al niera”, emanazione di inte- poli di quel paese. È chiaro za di lavoro non vale e non
va che la nostra via al comu- di passare da una tesi ad consumo degli articoli di lus- ressi borghesi o piccolo-bor- come la luce del sole che i serve a nulla se non si cerca-
nismo è politica, non sinda- un’altra opposta” - come fe- so che ordinariamente le so- ghesi, è riformismo più o monopoli imperialistici do- no le condizioni del suo im-
cale; ogni lotta di classe è lot- ce notare la nostra corrente no inaccessibili, e per di più meno mascherato qualun- vevano provocare nel XX piego presso una serie di ca-
ta politica: ma ciò va inteso - ed esse tendono a sottoli- partecipa anche al consumo que sia la forma - violenta o secolo, in tutta una serie di pitalisti che Marx chiama ge-
nel senso che le rivendica- neare innanzitutto la capa- della categoria degli articoli meno - che assume la sua a- paesi, lo stesso fenomeno ve- nialmente capitalisti n. 1, n.
zioni economiche dirette per cità di adattamento e miglio- di consumo necessari che, zione; il suo obiettivo è quel- rificatosi in Inghilterra. 2, n. 3 “(21) a rimarcare
le quali la classe proletaria ramento dello sviluppo ca- per la maggior parte, sono lo di incuneare nel movi- (19). In tutti i paesi avanzati l’impersonalità del capitale e
sarà spinta ad agire dovran- pitalistico, ignorandone le ordinariamente mezzi di mento operaio un’attitudine vediamo la corruzione, la la condizione della borghesia
no trasformarsi qualitativa- leggi fondamentali e il fatto consumo ‘necessari’ per la legalitaria e la convinzione venalità, il passaggio nel di “classe ormai diventata
mente, nel corso del loro svi- che queste leggi hanno come classe capitalista, fenomeno che la lotta contro l’imperia- campo della borghesia dei superflua” nella dinamica
luppo, in rivendicazioni so- corollario (nonché come a- questo che provoca a sua lismo possa essere condotta capi della classe operaia e determinata del meccanismo
ciali e di natura politica che spetto qualitativo di questo volta un’impennata dei attraverso una politica di dei suoi strati superiori, cor- di accumulazione. Ed ecco
dovranno essere centraliz- sviluppo) la riproduzione prezzi”. Non solo: a livello riforme e senza un attacco rotti con le elemosine della che arriva un’altra sonora
zate sotto la guida del Parti- allargata delle contraddizio- di produzione, nei periodi di diretto al dominio di classe borghesia che dà a questi ca- sberla all’operaismo di ogni
to Comunista. Non va fatta ni della base capitalistica. prosperità ,il capitalismo - della borghesia. Nel testo pi posticini redditizi e a que- tempo e luogo: “La classe o-
alcuna concessione all’ope- L’azione propagandistica continua Marx - moltiplica “L’imperialismo e la scissio- sti strati le briciole dei suoi peraia statisticamente defi-
raismo o al sindacalismo, delle classi medie è rivolta gli operai improduttivi “il ne del socialismo” Lenin ri- profitti, facendo ricadere il nita dunque non ci interessa
entrambe correnti che si ba- soprattutto nei confronti del pagamento dei cui servizi prende le direttive di Marx- peso del lavoro più penoso e gran che. Poco più la classe
sano sull’assunto di una in- proletariato al quale esse si rappresenta una parte delle Engels sull’aristocrazia ope- peggio retribuito sugli ope- operaia che a gruppi si muo-
nata coscienza rivoluziona- rivolgono nella ricerca di u- spese di lusso dei capitalisti, raia e la sua formazione, es- rai immigrati e arretrati, e ve per dipanare sue diver-
ria del proletariato. na massa attiva di sostegno e questi operai sono essi stes- sendo questa il puntello aumentando i privilegi genze di interessi con le altre
Marx ed Engels scrivono ne alla propria difesa dalla ine- si pertanto articoli di lusso”. dell’antimperialismo “di dell’aristocrazia della classe classi (sono sempre più di
“La Sacra Famiglia”: “Ciò sorabile pressione verso il Engels denunciò più volte maniera” e fa notare l’im- operaia in confronto alla due). A noi interessa la classe
che conta non è cosa questo basso dei meccanismi della questa corruzione di una portanza di diverse lettere massa” (20). Sono parole di che ha preso la dittatura,
o quel proletario si rappre- concentrazione e centraliz- frazione della classe operaia di Marx (a W.Liebknecht) ieri ma pesano come macigni ecc. (22), ossia la classe per
senta temporaneamente co- zazione capitalistica. ad opera di governi “sociali- ed Engels (a Sorge) sull’ar- per sempre! Nel testo sé, che è tale quando si muo-
me fine. Ciò che conta è cosa ve per le proprie finalità sto-
esso è e che cosa sarà co- 11. Lenin, Il fallimento della II 593/594. 22. I fondamenti del comuni - smo. Per quanto riguarda il riche, inquadrata e diretta
stretto storicamente a fare Internazionale. O.C., vol. 21, 18. Lenin, cit., pag. 114, men- smo rivoluzionario. Ed. Pro- fatto che la casa sia una “riser- dal suo Partito di classe. An-
in conformità a questo suo pag. 218/219. tre nelle due pagine precedenti gramma Comunista, pag. 30. va”, temporanea quanto si cora: “Nel senso storico defi-
essere. Il suo fine e la sua a- 12. Engels, “Introduzione” a si sofferma sulle basi materiali 23. Lettere e circolari di Parti - vuole, cfr. la nostra “Struttu- nisce il proletariato lo stare
zione storica sono indicati in Marx, Le lotte di classe in della “corruzione” della classe to 1950/1965. La lettera è del ra”, par. 99; Dati russi recenti, in questo campo: un operaio
modo chiaro, in modo irre- Francia dal 1848 al 1850. O.C. operaia. 23/11/1952. pag. 636. Ed. Programma Co- che sta nei partiti opportuni-
vocabile, nella situazione vol.X, pag. 641. 19. È fuor di dubbio che questo 24. Ad esempio, la proprietà munista. Oggi la diffusione sti svolge compito borghe-
della sua vita e in tutta l’or- 13. Marx-Engels, La Sacra Fa - è un avvertimento imperituro della casa o l’impiego di “ri- dell’investimento azionario si è se…” (23) Semplice, ma
ganizzazione della società ci- miglia. Ed. Riuniti, pag.44. rivolto agli operaisti non solo di sparmi” in fondi o titoli aziona- estesa - negli Usa tocca quasi la molto duro da masticare, e
vile moderna” (13). E ne 14. Marx-Engels, L’ideologia ieri, ma di oggi e domani, quel- ri sono fatti materiali che deno- metà delle famiglie - soprattut- infatti c’è chi si continuerà a
“L’ideologia tedesca” si rin- tedesca. Ed. Riuniti, pag. 29. li per cui… l’aristocrazia ope- tano l’esistenza, in un determi- to grazie ai Fondi Pensioni, e rompere i denti. (24)-
cara la dose “… la rivoluzio- 15. Lenin, L’imperialismo. raia era un fenomeno relativo nato momento, di “garanzie” da noi il 68% dei proletari ri-
ne non è necessaria soltanto Cit., cap.IX, pag. 150. solo alle conseguenze del mono- sulle quali parte della classe o- sulta essere proprietario di ca-
perché la classe dominante 16. Marx-Engels, O.C., XX, polio industriale e commerciale peraia può contare attualmen- se: questo spiega perché è più Critica dell’imperialismo
non può essere abbattuta in pag. 70. dell’Inghilterra. te. Lenin aveva fatto notare co- facile la penetrazione dell’ideo-
nessun’altra maniera, ma 17. Lenin, L’imperialismo e la 20. Lenin, Come la borghesia si me la “democratizzazione del logia delle classi medie e del L’antimperialismo borghese
anche perché la classe che scissione del socialismo. O.C., serve dei rinnegati. O.C. vol. possesso di azioni” fosse uno riformismo. e piccolo-borghese non è
l’abbatte può riuscire solo in vol. 23, pag. 111. Le stesse let- 30, pag. 23. dei mezzi impiegati per accre- 25. Lenin, Quaderni sull’impe - certo fenomeno nuovo: solo
una rivoluzione a levarsi di tere sono riportate negli studi 21. Rapporto sugli argomenti scere la potenza dell’oligarchia rialismo, vol. 39, pag. 89, dove nel secondo dopoguerra si è
dosso tutto il vecchio sudi- sull’imperialismo raccolti nei trattati nel VI Capitolo Inedito finanziaria e ottenere il coin- si commenta il testo di Kaut- manifestato - per esempio -
ciume e a diventare capace “Quaderni sull’Imperialismo”, del Capitale di Marx. R.G. di volgimento dei piccoli rispar- sky, L’imperialismo, pubblica-
di fondare su basi nuove la vol. 39, pag. 341-538-585-589- Firenze 31/10 e 1/11/1965. miatori alle sorti del capitali- to nel 1914. Continua a lato
A. XLIX, n. 5, settembre-otttobre 2001 IL PROGRAMMA COMUNISTA 7
attraverso l’antimperiali- na necessaria tendenza del ricade in pieno nella lettera- tate per la Lista Civica At- nazionali a favore degli or- teressi e d’influenza, delle
smo “filo-sovietico” o “filo- capitalismo e non semplice- tura “socialista piccolo-bor- tac! Ovviamente, e ci man- ganismi e delle imprese tran- colonie, ecc., che non sia la
cinese”, attraverso i movi- mente “un momento parti- ghese e reazionaria”, a suo cherebbe, parbleu!, “Attac snazionali : non varrebbe valutazione della potenza
menti “terzomondisti” negli colare” coincidente con un tempo bollata da Marx-En- resta in larga parte un’orga- più – secondo l’autrice- la dei partecipanti alla sparti-
anni Sessanta e Settanta co- impiego maggiore e più in- gels nel “Manifesto del Par- nizzazione in divenire, cosa caratteristica della fine della zione, della loro generale
me attraverso il “terrori- tenso della violenza. Vedre- tito Comunista”. L’ideologia che obbliga a inventarsi spartizione totale del globo potenza economico-finan-
smo” romantico negli anni mo che non si tratta di pole- che lo pervade è pienamente sempre nuove forme nell’e- tra le potenze mondiali indi- ziaria, militare, ecc. Ma i
Settanta e Ottanta, per non miche di interesse esclusiva- borghese e non a caso la leva sperienza. Come definire al- cata da Lenin. Il punto di rapporti di potenza si modi-
parlare del periodico ritor- mente storiografico. di ogni azione diventa la lora Attac? Noi la chiamia- partenza è proprio il brano ficano, nei partecipanti alla
no del ricorrente antimpe- Se gli avvenimenti “attuali” “pubblica opinione” e l’o- mo spesso un movimento di di Kautsky del 1915 che vie- spartizione, difformemente,
rialismo “socialsciovinista” hanno posto in primo piano biettivo ultimo rimane la ri- educazione popolare rivolto ne commentato da Lenin: giacchè in regime capitalista
che in nome di un antiameri- il variegato movimento con- conciliazione nell’ordine co- all’azione, ovvero un movi- “L’odierna politica imperia- non può darsi sviluppo u-
canismo da strapazzo si tra- tro la “globalizzazione libe- stituito (e abbellito). Per co- mento di educazione politi- lista non può essere soppian- niforme di tutte le singole
veste a seconda dei casi da rista” – di cui abbiamo af- storo la lotta contro l’impe- ca… il punto d’incontro tra tata da una politica nuova, imprese, trust, rami d’indu-
“nazionalismo” serbo, pale- frontato nel numero scorso rialismo è cosa diversa dalla l’esigenza sociale (incarna- ultra-imperialista, che an- stria, paesi, ecc…Pertanto
stinese, panarabista, ecc. le tendenze più eclatanti e lotta per l’abbattimento del ta, diciamo, dalle organizza- drebbe a sostituire alla lotta nella realtà capitalista (…)
Nel periodo a cavallo della più direttamente legate, pe- dominio di classe del capita- zioni fra i capitali finanziari na- le alleanze inter-imperialisti-
prima guerra mondiale si raltro, alla grande industria le: la politica dell’imperiali- fondatrici:sindacati,ecc) e zionali lo sfruttamento glo- che o ultra-imperialiste non
sviluppò all’interno dei o ad interessi commerciali e smo viene analizzata e com- l’esigenza cittadina (incar- bale del mondo da parte del sono altro che un momento
principali partiti dell’Inter- finanziari specifici – non battuta indipendentemente nata dalla massa di adesioni capitale finanziario, unito di respiro tra una guerra e
nazionale quella tendenza dobbiamo infatti perdere di dall’economia dell’imperia- individuali). In questo senso su scala internazionale? l’altra, qualsiasi forma assu-
che dietro una fraseologia vista quelle posizioni lismo, esattamente alla ma- si tratta di un movimento so- Questa nuova fase del capi- mano dette alleanze, sia
marxista nascondeva la de- dell’opportunismo più ma- niera del Kautsky rinnega- cio-cittadino”. Una bella talismo è comunque conce- quella di una coalizione im-
riva nazionalista e borghese scherate e subdole, che si to. In un articolo apparso marmellata, insomma, che pibile, ma è realizzabile?” perialista contro un’altra
verso cui si stava incanalan- autoclassificano come “an- nel gennaio 2001 dell’edizio- “si è fatta sentire nella sfera (28). A questo modo di porre coalizione imperialista, sia
do e proprio l’imperialismo timperialiste” o “rivoluzio- ne italiana ( tutte le citazioni istituzionale (parlamentari, la questione delle alleanze quella di una lega generale
e l’antimperialismo rappre- narie”, facendo di questi messe tra virgolette sono consigli comunali ecc)” allo interimperialistiche e del lo- fra tutte le potenze imperia-
sentarono la cartina al tor- termini un uso abbastanza tratte da questo articolo di scopo di rispondere positi- ro effetto sulla dinamica e- liste” (31). L’ultra-imperiali-
nasole dello schieramento di disinvolto, e che molto pre- prima pagina intitolato vamente al quesito “Infine, conomica e politica mondia- smo è “il sogno di un capita-
classe che poi si esplicitò allo sumibilmente più a lungo “Porto Alegre”), commen- le forze neoliberiste domi- le, Lenin rispondeva: “ L’es- lismo pacifico”, che per
scoppio della guerra. Nei faranno sentire la loro nefa- tando il vertice “alternati- nanti saranno capaci di au- senziale è che Kautsky sepa- mezzo dell’unificazione “in-
suoi “Quaderni sull’impe- sta influenza su ampi strati vo” di Porto Alegre, si in- toriformarsi sostanzialmen- ra la politica dell’imperiali- ternazionale degli imperiali-
rialismo”, Lenin chiosa di proletariato perché dota- neggia alla “internazionale te? E’ possibile. Ma ciò che smo dalla sua economia in- smi nazionali (o meglio, che
“non vale nulla” accanto al- te di un impianto teorico più ribelle” che si riunisce “non colpisce oggi è piuttosto la lo- terpretando le annessioni agiscono ognuno nel suo Sta-
la seguente definizione che generale e provenienti per protestare…ma per ten- ro incapacità a realizzare coe la politica ‘preferita’ del to)” potrebbe arrivare all’e-
Kautsky dà dell’imperiali- dall’esterno della “sinistra i- tare, in uno spirito stavolta qualsiasi riforma del siste- capitale finanziario, e con- liminazione di tutti gli effetti
smo: “L’imperialismo è un stituzionale” o delle organiz- positivo e costruttivo, di ma”. Della serie: arrivano i trapponendo ad essa un’ al- sgradevoli e conflittuali del
prodotto del capitalismo in- zazioni ad essa direttamente proporre un quadro teorico “capaci” che insegneranno tra politica borghese, senza capitalismo per la piccola
dustriale altamente svilup- collaterale. e pratico per una globalizza- come finalmente vanno fatte annessioni, che sarebbe, se- borghesia e le sue condizioni
pato. Esso consiste nella ten- Una costante delle tesi “an- zione di tipo nuovo, e di af- le riforme! Il terrore della condo lui, possibile sulla di vita.
denza di ciascuna nazione timperialiste” è quella di ri- fermare che un mondo di- perdita delle prebende in stessa base del capitale fi- L’illusione borghese, che ci
capitalistica industriale ad prendere il termine “impe- verso, meno disumano e più precedenza acquisite e dei nanziario“ (29). A parte il possa essere uno sviluppo
assoggettarsi e ad annettersi rialismo” e magari anche di solidale è possibile”. A getta- loro privilegi sociali spinge fatto che nei suoi sintetici e pacifico del capitalismo gra-
un sempre più vasto territo- collegarlo ad alcuni riferi- re le basi di questo “vero tutti costoro ad adoperarsi volutamente schematizzanti zie alla sua estensione e allo
rio agrario senza preoccu- menti propri dell’analisi contropotere” , che si riuni- per attenuare i mali sociali cinque punti che caratteriz- sviluppo dei commerci, non-
parsi di quali nazioni lo abi- marxista ma svuotandolo sce in un luogo caratterizza- dello sviluppo contradditto- zerebbero l’imperialismo, ché in virtù di un allarga-
tino” (25). Nello stesso testo completamente del suo con- to da “un’atmosfera di li- rio del capitalismo allo sco- Lenin non parla semplice- mento delle forme democra-
Lenin evidenzia le basi della tenuto in virtù del fatto che bertà democratica totale” ( e po di evitare gli elementi che mente di oligarchia finanzia- tiche di regolazione sociale e
teoria dell’ultra-imperiali- lo sviluppo del capitalismo che sara mai? Ma, gratta rivoluzionano questa so- ria “nazionale” o di ruolo del perseguimento di allean-
smo: Kautsky scrive che non ne avrebbe modificato la va- gratta, si scopre che demo- cietà, ma inevitabilmente es- decisivo nella vita economi- ze generali fra tutte le prin-
si può escludere che il capi- lenza imponendo “aggiorna- crazia totale significa “bi- si sono destinati a degenera- ca “nazionale” dei monopoli cipali potenze imperialisti-
talismo attraversi una nuo- menti” o “modifiche” strut- lancio partecipativo” ovvero re sempre più in miserabili (gli aggettivi “nazionali” so- che, non è una novità: essa è
va fase, definita appunto turali. Ci riferiremo ad alcu- che nella città citata e presa piagnistei, come appunto no un’aggiunta dell’autrice perfettamente coerente con
dell’ultra-imperialismo, che ni esempi particolarmente a modello “gli investimenti previsto dal Manifesto del per poter meglio sostenere la l’apologia dell’imperialismo
consisterebbe “nel trasferi- significativi. corrispondono esattamente Partito Comunista fin dal tesi del “superamento” ed a questa è funzionale. Il
mento della politica dei car- Un antimperialismo “der- alle richieste maggioritarie 1848 . dell’impostazione di Lenin, marxismo vi si è sempre op-
telli nella politica estera” e nier-cri”,molto diffuso in della popolazione dei quar- Un altro filone dell’antimpe- che valeva allora mentre og- posto per gli effetti deleteri
sostiene più volte che l’impe- Francia e in Italia, è quello tieri”), non potevano che es- rialismo “di maniera” ricon- gi sarebbe attuale e verifica- che essa produce sull’attitu-
rialismo deve essere inteso propugnato da organizza- sere gli autonominatisi de- duce direttamente alla “cri- ta quella di Kautsky), a par- dine e la tattica del movi-
non come “nuova fase del zioni come Attac o giornali mocratici rappresentanti dei tica dell’imperialismo” che te ciò- dicevamo- Lenin ha mento proletario, dimo-
capitalismo” ma come “un come Le Monde Diplomati- “cittadini del pianeta”. Su Lenin opponeva a Kautsky e dimostrato contro Kautsky strando come tutto lo svilup-
particolare tipo di politica”, que; esso, combattendo so- “Guerre e Pace” (26) il pro- ci consente meglio di eviden- che la dominazione del capi- po capitalistico non è altro
benché “necessariamente le- lamente le manifestazioni se- gramma di Attac è presenta- ziare quanto andiamo dicen- tale finanziario non è incom- che un processo di continuo
gato a tale fase”. Si tratta – condarie del regime borghe- to da un suo rappresentante do. In un articolo recente patibile né con una certa allargamento delle contrad-
dice Lenin- di scappatoie at- se e gli aspetti più retrivi del nel modo seguente: “La (27) viene ripresa completa- “indipendenza” politica né dizioni del capitalismo e del-
traverso le quali viene elusa capitalismo sganciati dal creazione di Attac – è scrit- mente l’analisi e l’imposta- con un certo “sviluppo” del la loro riproduzione e come
la sostanza della questione, contesto che li ha originati e to- ha risposto a un’aspira- zione kautskyana dell’impe- capitalismo industriale nei siano proprio i fatti materia-
cioè che l’imperialismo è u- li determina continuamente, zione largamente diffusa: rialismo, arrivando a soste- paesi arretrati, sottolinean- li della dinamica economica
non accettare mai più passi- nerne le stesse conclusioni do l’errore kautskyano per e sociale capitalistica ad evi-
Sedi di partito e punti di contatto vamente la dittatura dei sulla base di due fattori: l’e- il quale l’imperialismo si ri- denziare il contrario di
mercati, rimettere il sociale stensione spaziale del capi- duce ad una politica delle quanto il “libero pensiero”
al centro delle preoccupa- talismo insita nell’evoluzio- annessioni e all’ assoggetta- borghese va affermando. In
CAGLIARI: presso Centro Sociale - piazza Chiesa - Settimo S.Pietro, Ca- zioni e delle scelte politiche, ne dell’economia capitalista mento di vasti imperi colo- uno dei loro primi scritti,
gliari (mercoledì dalle 20 alle 22)
riappropriarsi della politica a partire dagli anni Ottanta niali e di regioni agricole Marx ed Engels osservavano
CATANIA: via delle Palme 10 (altezza via Garibaldi 220, giovedì dalle con un’aspirazione cittadina (sostituzione della “geocono- (30). La critica di Lenin proprio come nel sistema ca-
19,30) e con nuove forme”. Boh! Il mia” alla “geopolitica” come all’ultraimperialismo mette pitalistico il commercio dive-
nostro candidato ad un ri- “principio di organizzazione in evidenza che “in regime nisse la base della lotta poli-
FIRENZE: presso Dea Press, Borgo Pinti 42 rosso (l’ultimo lunedì del
mese dalle 17,30 alle 19) spettabilissimo posto di sot- dell’economia-mondo”) e la capitalista non si può pensa- tica fra Stati. “Con la mani-
togoverno o ad uno scranno fine del “potere geopolitico” re a nessun’altra base per la fattura le varie nazioni en-
FORLÌ: via Porta Merlonia, 32 (primo e terzo sabato del mese, dal- parlamentare (dell’opposi- statale nelle relazioni inter- ripartizione delle sfere d’in- trarono in un rapporto di
le 10 alle 12) zione, perbacco!) precisa concorrenza, nella lotta
MILANO: via Gaetana Agnesi, 16 (lunedì dalle 21; terzo sabato di ogni che “lo sviluppo di Attac ri- commerciale che fu combat-
mese dalle 16 alle 18) sponde, infine, alla crisi del- 26. “Attac: educ-azione popolare” pubblicato nel n. 80/81; nota- tuta con guerre, dazi protet-
la politica in Francia almeno re il titolo: “L’educazionismo non è che un’altra faccia dell’op- tivi e proibizioni, laddove
PIACENZA: via Ghittoni, 4 - c/o Edizioni Il programma (ultimo venerdì in due sensi. Di fronte ad un portunismo e occorrerà ritornare a ripresentare i capisaldi della prima le nazioni, quando e-
del mese dalle 20,30 alle 22) battaglia condotta dalla nostra corrente contro questa tendenza”.
ordine neoliberista che san- rano in relazione, avevano
ROMA: via dei Campani, 73 - c/o “Anomalia” (primo martedì del tifica la supremazia dei mer- 27. O. Castel, La nascita dell’ultra-imperialismo. Una interpre- praticato tra loro pacifici
mese, dalle 18,30) cati, l’associazione con il suo tazione del processo di mondializzazione, tratto dal testo “Le scambi. Da questo momento
successo riafferma la supre- triangle infernal. Crise, mondialization, financiarisation”, Qua- in poi il commercio ha im-
SCHIO: via Cristoforo, 105 (loc. Magré) (sabato dalle 16 alle 19) derni di “Actuel Marx”, 1999.
mazia della democrazia cit- portanza politica” (32)
tadina della scelta politica 28. Kautsky, Die Neue Zeit, 30/4/1915. Il testo intitolato “Due La creazione del mercato
Nostro recapito postale per la Francia sulla dittatura degli interessi scritti per una revisione” è pubblicato in italiano in un’antologia mondiale moderno (che risa-
economici. Inoltre, offre un di scritti di Kautsky, L’imperialismo, ed.Laterza, e il brano cita- le allo sviluppo della grande
Editions «Il programma comunista» IPC – B.P.211, 75865 – PARIS CEDEX 18
nuovo quadro organizzati- to si trova a pag. 128, anche se la traduzione formale non corri- industria e al conseguente
vo, educativo e d’azione, nel sponde esattamente. stabilimento dei mezzi di co-
Chiuso in tipografia il 2/10/2001 29. Lenin, L’imperialismo, cit., cap. VII, p. 132.
momento in cui moltissimi municazione e non è certo
militanti potenziali non si ri- 30. Lenin, cit., cap.VII, p. 130 e segg. cosa recente come pensano
Edito a cura dell’Istituto Programma Comunista 31. Lenin, cit. cap. IX, pag. 159 e segg.
conoscono più nelle forme
Direttore responsabile: Bruno Maffi Redazione: via G. Agnesi, 16 - 20135 Milano
tradizionali della politica”. 32. Marx-Engels, L’ideologia tedesca, cit., pag.46; le citazioni
Registrazione Trib. Milano 2839/’52 Stampa: Stampamatic, Settimo Milanese - Milano
Cari militanti potenziali vo- successive sono alle pagine 50 e 51. Continua a pagina 8
8 IL PROGRAMMA COMUNISTA A. XLIX, n. 5, settembre-ottobre 2001
è che l’organizzazione che si po sociale una rivoluzione solo chi con ottimismo facilo- livello di conflittualità è più sere inquadrata sotto il suo
La battagia... è data la società borghese della base economica capita- ne prende l’internazionaliz- accentuato quantitativa- programma ed il suo Partito
Continua da pagina 7 per la conservazione delle listica e dunque la rivoluzio- zazione della vita economica mente ma anche più elevato ed agire come “classe per sé”
condizioni generali del siste- ne politica che sola può con- per l’Internationale der Tat - sul piano qualitativo per il disposta alla battaglia con la
ma di produzione e di rap- sentirla. sachen, cioè l’internaziona- necessario intervento della classe avversa e il codazzo
gli “antiglobal” d’oggigior- porti borghesi, tanto riguar- L’internazionalizzazione cre- lizzazione anarchica per struttura di forza statale a dei suoi reggicoda, incurante
no) se da un lato produce u- do agli attacchi della classe scente della vita economica l’internazionalizzazione or- sostegno del proprio capitale dunque dei richiami alla “di-
na storia mondiale annullan- proletaria quanto a quelli non altera la struttura so- ganizzata- solo costoro pos- finanziario; ecco perché - fesa” della patria, dell’eco-
do il “carattere esclusivo del- derivanti dalle azioni dei ca- stanzialmente anarchica sono sperare nella possibilità lungi dalla concertazione pa- nomia nazionale, della con-
le singole nazioni” d’altra pitalisti singoli, né tale Stato- dell’economia capitalistica; di conciliazione dei gruppi cifica ultraimperialista - ad ciliazione fra le classi in una
parte determina e accentua nazione può scomparire per la fase imperialista del capi- capitalistici ‘nazionali’ in u- un certo punto dello svilup- politica di riforme. E’ questo
una “concorrenza universa- decreto o per prurito di in- tale – essendo corrisponden- na superiore ‘unità’ del capi- po delle contraddizioni im- il senso autentico dell’antim-
le” fra le nazioni stesse poi- tellettuali in cerca di nuove te alla accentuata concentra- talismo pacifico…il corso perialistiche si impone la perialismo marxista, espres-
ché “la borghesia di ciascuna analisi. Qui risiedono l’equi- zione del capitale- se fa sva- dello sviluppo economico guerra come “legge imma- sione della scientifica neces-
nazione conserva ancora in- voco e l’inconsistenza nire entro certi limiti la con- crea automaticamente anche nente di una società che pro- sità di trasformazione rivo-
teressi nazionali particola- dell’antimperialismo bor- correnza fra le piccole unità la tendenza opposta alla na - duce sotto la pressione delle luzionaria della società, side-
ri”. Si tratta della contraddi- ghese. Con lo sviluppo ulte- economiche determina una zionalizzazione degli inte - leggi cieche del mercato mon- ralmente distante dalla palu-
zione generale fra forze pro- riore delle forze produttive – acutizzazione della concor- ressi capitalistici” (33). Gli diale che si sviluppa sponta- de in cui le sirene legalitarie,
duttive e forma di relazioni e dunque della produzione renza fra le grandi unità eco- “interessi” dei diversi gruppi neamente, e non di una so- democratiche, sindacaliste o
che non può avere alcuna so- di merci ma anche della rete nomiche sorrette dalle gran- “nazionali” della borghesia cietà che regola cosciente- terzomondiste hanno con-
luzione senza una rottura di scambi e della scienza su- di concentrazioni bancarie e si acuiscono ad un più alto li- mente il processo di produ- dotto il movimento proleta-
della base sulla quale si ma- bordinata alle esigenze di dunque un maggiore contra- vello con il procedere dell’in- zione e distribuzione “ (34). rio e dalla quale il proleta-
nifesta. In altre parole, non sviluppo del capitale- non si sto fra le unità statali che ternazionalizzazione della Solo la classe proletaria è riato internazionale dovrà
esiste alcun superamento è prodotto qualcosa di “nuo- sorreggono il capitale finan- vita economica e della sparti- portatrice di interessi uni- riemergere per poter difen-
possibile dello Stato-nazione vo” (inteso come uno svilup- ziario di ogni nazione. Inter- zione dei mercati e delle aree versali perché essa è la classe dere con coerenza e speran-
in una economia che conser- po innestato su una diversa nazionalizzazione della vita d’influenza in relazione alla che “ha il medesimo interes- za di successo le sue stesse
vi la sua base capitalistica, a base di riferimento), ma si è economica – puntualizzava “forza” complessiva di ogni se in tutte le nazioni e per la condizioni materiali di vita.
dispetto di quanti vorrebbe- solo allargato l’ambito di ri- Bucharin- non significa af- capitale nazionale, forza e- quale la nazionalità è già an-
ro sciogliere tale contraddi- ferimento di questa contrad- fatto internazionalizzazione conomica, finanziaria e mili- nullata” nelle parole di Marx 33. Bucharin, L’economia
zione nell’incremento degli dizione ed i suoi meccanismi degli interessi capitalistici. tare che si modifica conti- ed Engels. Ma affinché la mondiale e l’imperialismo. Sa-
scambi commerciali e delle operativi, rendendo ancora “Solo coloro i quali non ve- nuamente nel corso dello svi- classe proletaria possa espri- monà e Savelli, pag. 162 e pag.
forme di comunicazione. Lo più urgente dal punto di vi- dono la contraddittorietà luppo - ineguale - del capita- mere politicamente questa 163.
Stato-nazione, peraltro, non sta della qualità dello svilup- dello sviluppo capitalistico, lismo stesso. Questo diverso sua finalità storica, deve es- 34. Bucharin, cit., pag.151.