Al di sotto della loro percezione prefabbricata - la loro realtà artificiale - vi è
un contorto e intricato miscuglio di paura. Disgusto. Giudizio. Elitismo. Insicurezza. Tutti si dimenano per sfuggire alla debole presa del loro padrone, penetrando in ogni minuscola fessura che riescono a trovare. Nella loro forza di volontà, che sottrae loro ogni motivazione e desiderio. Nel loro stomaco, che li costringe ad annegare i propri sensi di colpa nel cibo di conforto. O in uno squarcio appena aperto sulla loro pelle, nascosto solo dalle maniche di una nuova camicia carina. Una massa così deplorevole e intricata è già presente in ognuno di loro. Ecco perché ho scelto di non incolparmi per le loro azioni.
L'unica cosa che ho fatto è stato sciogliere il nodo.