You are on page 1of 2

Sulla figura e sulla vita di Pitagora ci sono molte leggende che gli attribuiscono una sapienza straordinaria e nascosta:

veniva visto come una sorta di mago o profeta con una sapienza nascosta, riservata solo ai membri della sua scuola e
che avrebbe appreso dal dio Apollo; fu venerato dai seguaci quasi come un dio.
o Nasce a Samo nel 571-570 a.C. e morì nel 490 in Magna Grecia
o Egli fondò diverse scuole in Magna Grecia con connotati religiosi
e politici, praticando pratiche ascetiche

La prima scuola venne fondata a Crotone da Pitagora, che fu anche un’associazione


politica e religiosa (una vera setta)

LA DOTTRINA FILOSOFICA DI PITAGORA


La sola dottrina che gli si può con certezza attribuire è quella della “metempsicosi”:
Pitagora sostiene che l’anima trasmigra dopo la morte in corpi di altri uomini o
di animali; Per Pitagora il corpo è come una prigione per l’anima ed è compito
della filosofia liberarla, insieme a pratiche di vita quotidiane che conducono
l’anima alla salvezza. (È per questo che i pitagorici praticavano riti purificatori e seguivano regole ascetiche)

La Dottrina Del NUMERO


I filosofi di Mileto avevano cercato il principio della natura e delle cose in una sostanza particolare, in un elemento
naturale. I pitagorici, più che rivolgersi a sostanze materiali, come l'acqua, l'aria, il fuoco, per cercarvi la radice da cui
tutte le cose provengono e di cui tutte sono fatte, si rivolgono piuttosto alla forma delle cose ed indicano nel "numero"
il principio primo della realtà → ARCHE’

In realtà deriva dall’osservazione che in tutte le cose esiste una regolarità matematica, ossia numerica. Infatti il numero
esprime:

1. il rapporto di proporzione esistente fra le cose;

2. l'elemento comune di tutte le cose, poiché tutte sono misurabili.

<Definire il numero come principio significa ritenere che la natura dell'universo è, appunto, ordinabile e misurabile
attraverso il numero>

Esso è concepito dai pitagorici come un insieme di unità, e l’unità come un punto geometrico

Il 10 era il numero perfetto


formato dai primi quattro numeri (1+2+3+4) e raffigurato come un triangolo
perfetto avente il numero quattro per ogni lato: racchiude infatti sia i quattro
numeri pari (2,4,6,8) sia i quattro numeri dispari 3,5,7,9).
Da ciò è nata la teorizzazione del "sistema decimale" e la tavola pitagorica.
Dopo aver individuato nel numero l’archè, i pitagorici spiegano la realtà sulla base di una contrapposizione tra numeri.
La concezione dualistica del mondo si basa sulla contrapposizione fondamentale tra pari e dispari:

▪ NUMERO PARI→ illimitatezza, imperfezione, male


▪ NUMERO DISPARI→ limitatezza, perfezione, bene

L'universo non viene più concepito come caos e


disordine, ma come sistema ordinato. Se il numero
è ordine e se tutto è determinato dal numero,
tutto è ordine. E poiché in greco ordine
si dice "cosmos", i pitagorici chiamano l'universo
"cosmo" ossia "ordine".

Tuttavia, secondo Pitagora e i pitagorici, nel mondo non c’è uno stato di guerra dovuto alla contrapposizione delle cose,
ma al contrario gli opposti sono conciliati da un principio di armonia che si esprime principalmente grazie alla musica.

Così come l’armonia musicale risulta dagli elementi che compongono lo strumento, l’armonia dell’anima umana
dipende dalla composizione armonica ed equilibrata di tutte le parti del corpo.

Anche nella morale l’armonia ha un ruolo centrale, essendo la giustizia il mantenimento di equilibrio per cui si
remunerano meriti uguali con uguali compensi e si puniscono colpe uguali con uguali pene. La giustizia viene definita
come un numero quadrato, ossia un numero moltiplicato per sé stesso.

You might also like