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David

Data di realizzazione: 1501-1504


Dimensioni: 517×199 cm
Dove si trova: Galleria dell’Accademia, Firenze
STORIA
È il 16 agosto del 1501.
Ci troviamo a Firenze: il governo tirannico dei Medici è terminato ed in città si è affermata
la Repubblica.
La voglia di ricominciare è tanta e questa tendenza si manifesta soprattutto attraverso
l’arte.
Non passa molto tempo prima che i consoli dell’Arte della Lana (si tratta di un’importante
corporazione di lavoratori) e gli Operai del Duomo di Firenze (è un’istituzione creata nel
1296 che ha lo scopo di occuparsi della costruzione della Cattedrale di Santa Maria del
Fiore) gli affidino un lavoro.
I 2 importanti committenti vogliono che Michelangelo realizzi una David scultura che
rispecchi la gioventù ed il vigore della nuova repubblica fiorentina.
Dove verrà messa questa statua?
Al momento dell’incarico, i committenti hanno già le idee molto chiare: hanno intenzione
di mettere il lavoro di Michelangelo su uno dei contrafforti esterni della zona absidale della
cattedrale di Santa Maria del Fiore.
L’abside cos’è invece?
Non voglio essere troppo tecnico, quindi, per farti capire, si tratta della zona posteriore
della chiesa (di solito semicircolare) dove si trova l’altare.
Porre la statua di Michelangelo sul contrafforte sarebbe stato perfetto: tutti i cittadini
avrebbero potuto ammirare questo capolavoro alzando la testa ed in poco tempo sarebbe
diventato il simbolo del rinnovato prestigio di Firenze.
Quando il giovane si trova davanti a questo enorme blocco marmoreo, nota subito tanti
fori e fenditure; poi, è un blocco molto alto e stretto, e ciò significa che se avesse scolpito
un David statua con questo materiale, avrebbe ottenuto un risultato molto allungato e
poco proporzionato.
c’è una zona specifica del blocco molto fragile: sto parlando della parte che si trova sotto
all’attuale braccio sinistro dell’eroe.
Molti erano scettici in merito al risultato che avrebbe potuto ottenere Michelangelo, ed
infatti si aspettavano che le gambe che avrebbe scolpito in seguito, non sarebbero state
sufficientemente resistenti per sorreggere l’intero peso della statua.
Ma per far si che la scultura di Michelangelo venga completata senza intoppi, l’artista ha
bisogno di concentrarsi e di certo, tutte quelle persone che lo guardano non l’aiutano
affatto.
Così fa chiudere tutta l’area di lavoro con un recinto di tavole, e finalmente può cercare
l’approccio migliore per il suo progetto.
Dopo tutte le analisi del caso, Michelangelo fa il punto della situazione e capisce che il suo
David sarebbe dovuto essere:
 Nudo, esattamente come tutte le altre sculture religiose che aveva già
completato tempo prima
 Privo della testa mozzata di Golia ai suoi piedi
 Immortalato nell’istante che precede la battaglia, e non al termine di
quest’ultima come avevano fatto altri scultori del calibro di Donatello e del
Verrocchio

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Messe in chiaro tali questioni, il lavoro di Michelangelo David procede per 2 anni senza
sosta, ma continua ad essere un’operazione “segreta”.
Michelangelo sta riuscendo dove Agostino di Duccio ed Antonio Rossellino hanno fallito;
finalmente, nel 1504, il David Michelangelo è completo.
Sia i clienti che i cittadini rimangono senza parole davanti alla bellezza del lavoro del
Buonarroti, ed in molti cominciano a pensare che sarebbe un vero peccato lasciarla così
lontano dagli occhi di tutti.
Bisogna trovare una collocazione migliore per il David, un posto che lo valorizzi e che
permetta a tutti di poter ammirare i particolari ed i dettagli su cui Michelangelo ha lavorato
così duramente.
Ed allora, dove bisogna mettere questa statua?
Il Gonfaloniere di Giustizia Pier Soderini propone di metterla al centro della piazza dei
Priori (oggi chiamata Piazza della Signoria).
Secondo lui, se avessero messo il lavoro di Michelangelo lì, tutti avrebbero potuto girare
attorno alla statua e meravigliarsi della perfezione di questo capolavoro in marmo.
Ma la questione dello spostamento non è una questione prettamente logistica, ma ha un
significato tutto suo.
La chiesa è il simbolo per eccellenza dell’ambito religioso, mentre la piazza lo è del mondo
civile; tra l’altro, ricordati che questo David è stato realizzato per simboleggiare la potenza
e la grandezza della Repubblica di Firenze.
E quale altro eroe, se non il David Michelangelo avrebbe potuto rappresentare un giovane
e forte governo?
Facciamo un passo indietro.
Secondo la tradizione, David ha avuto la meglio contro il gigante Golia servendosi di una
fionda e della sua grande fede in Dio.
Di conseguenza, David rappresenta il bene supportato dall’aiuto divino.
Allo stesso modo, la Repubblica deve amministrare la città perseguendo il bene comune,
supportata dall’aiuto di Dio.
ma nonostante ciò, non può essere messa in atto immediatamente.
Così viene istituita una commissione per scegliere il luogo ideale dove porre il David di
Michelangelo.
Ma non si tratta di una commissione come tante altre; al suo interno sono presenti nomi
prestigiosi.
 L’artista/inventore Leonardo da Vinci, autore della famosissima Monnalisa
 Il pittore Sandro Botticelli, colui che ha dipinto la più celebre Nascita di Venere
 Pietro Perugino, eccellente artista e maestro di Raffaello Sanzio (per capire
meglio il loro rapporto ti consiglio di leggere il mio commento allo sposalizio
della Vergine)
 Piero di Cosimo, pittore di grande talento ed autore di vari quadri misteriosi
 Giuliano da Sangallo, ingegnere militare e architetto di grande esperienza

Ciascuno di loro ha una risposta diversa a tale questione.


Per esempio Botticelli ritiene che sia ideale porre il lavoro di Michelangelo vicino al Duomo,
Giuliano da Sangallo preferisce Palazzo Vecchio ed un altro ancora propone invece di
collocarlo sotto la Loggia della Signoria.
Tra le varie proposte, alla fine vince quella avanzata da Filippino Lippi: secondo lui, mettere
il David all’aperto, proprio davanti Palazzo Vecchio sarebbe stata la soluzione migliore.
Quel posto, però, era attualmente occupato dalla Giuditta di Donatello.
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ed infatti la Giuditta viene tolta di mezzo.
Il 18 maggio 1504, il possente David Michelangelo Buonarroti viene trasportato al centro
della piazza fiorentina.
l’8 settembre hanno finito tutto.
Ora sì che il Michelangelo il David è completo.
Nel 1512 un fulmine colpisce la base della statua, arrecando – per fortuna – pochi danni.
Il 26 aprile 1527, invece, nel corso di una battaglia scoppiata durante la terza cacciata dei
Medici, il David viene coinvolto nel combattimento e viene colpito da pietre ed altri
oggetti.
Il risultato è preoccupante: il braccio sinistro viene rotto in 3 pezzi e la fionda è
leggermente scheggiata.
Per fortuna i pezzi originali vengono tutti recuperati e tutto viene rimesso a posto, ma i
danni sono visibili tutt’oggi.
Un altro incidente avviene nel 1813, quando il dito medio della mano destra della statua si
rompe.
Gli specialisti cercando di restaurare le parti rotte, ma l’operazione viene condotta in modo
pessimo, causando più danni che altro.
Dopo tutti questi eventi, è necessario che il lavoro di Michelangelo Buonarroti David venga
trasportato in un luogo più sicuro.
Così, nel 1872 il gigantesco eroe viene trasportato nella Galleria dell’Accademia, in uno
spazio costruito appositamente per lui.
Per 9 anni questo capolavoro rimane chiuso all’interno di una cassa, in attesa che vengano
terminati i lavori all’interno della galleria.
Finalmente, il 22 luglio 1882 c’è l’inaugurazione del museo e tutti possono ammirare il
David.
L’originale è conservato nella Galleria dell’Accademia, mentre in piazza della Signoria c’è
una copia realizzata dallo scultore Luigi Arrighetti in occasione di un concorso.
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DESCRIZIONE
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Dopo averti parlato della storia di questa statua, ora voglio farti conoscere tutti i suoi
spettacolari dettagli.
Michelangelo sceglie di rappresentare il leggendario eroe qualche istante prima di lanciarsi
nel combattimento con il suo acerrimo avversario Golia.
tutti i suoi muscoli sono definiti ed ogni fibra del suo corpo è pronta per dare il massimo e
lanciarsi nel combattimento ed avere la meglio.
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Per conoscere tutta la storia del David Michelangelo descrizione, devi dare un’occhiata al
volto del protagonista.
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Ogni dettaglio ha una funzione ben precisa: il corpo muscoloso allude alla forza fisica,
mentre la sua espressione concentrata simboleggia la forza dell’intelletto.
Unendo questi 2 mezzi, il giovane eroe avrà la meglio sul suo gigantesco nemico.
Oltre a questo, David ha bisogno di un’arma per vincere il combattimento.
Ed è qui che entra in gioco la frombola: si tratta di un’antica fionda che Michelangelo pone
sulla spalla vicino al volto del protagonista.
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Nell’altra mano (quella appoggiata sulla gamba), trattiene un sasso che tra pochi istante
porrà all’interno della fionda per attaccare Golia.
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le pupille perforate?
Non è un errore, ma è un “trucchetto” di cui si è servito Michelangelo per dare vita ad un
gioco di luci ed ombre.
In questo modo il suo sguardo è ancora più penetrante e l’espressione dell’eroe è ancora
più minacciosa.
il Buonarroti ha deciso di scolpire un tradizionale eroe biblico in modo completamente
nuovo.
Facciamo un passo indietro: guarda il David di Donatello e quello del Verrocchio.
Tutti e 2 sono immortalati nell’istante in cui hanno già sconfitto l’avversario, la cui testa è
ai loro piedi, mentre Michelangelo va contro questa tendenza e lo rappresenta prima di
lanciarsi in battaglia.
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Un motivo è il fatto che il marmo era molto fragile, il David doveva simboleggiare il vigore
della neonata Repubblica di Firenze, e di conseguenza doveva tagliare anche i ponti con i
vecchi governi
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Hai notato che il tutto il peso del corpo è posto sulla gamba destra?
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Caricare tutta la massa della statua su quel punto avrebbe – inevitabilmente – causato la
rottura dell’opera.
Michelangelo sapeva tutto ciò, e per questo ha aggiunto un piccolo tronco dietro la gamba
destra.
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A dirla tutta, però, questo stratagemma non è un’idea originale di Michelangelo.
Sono stati gli antichi greci a pensare a questa soluzione, e la stessa cosa vale anche per la
posizione a forma di X in cui è stata posta la statua del David è un altro evidente richiamo
alle statue greche.
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Adesso guarda le mani e la testa del David.
Non trovi che siano un po’ troppo grandi rispetto al resto del corpo?
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Fa attenzione: non è un errore.
Questi particolari sono stati “ingranditi” di proposito da Michelangelo: in questo modo
tutti avrebbero potuto ammirare questi dettagli anatomici, che tra l’altro, hanno anche
un’importanza simbolica.
La mente è ciò che contraddistingue l’uomo dagli animali, mentre le mani sono gli
strumenti che la testa utilizza per dare forma alle idee.

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