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LINGUAGGIO E MONDO IN

LUDWIG WITTGENSTEIN (1889-1951)

“Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.”


· Primo periodo:
- Tractatus logico-philosophicus (1921-22)

· Secondo periodo:
Opere principali
- Philosophische Untersuchungen (postume 1953)
- Bemerkungen über die Grundlagen der Mathematik (postumo,
1956).

In entrambi il linguaggio è un tema centrale


Anche in W. è presente il tema dell'ingannevolezza del linguaggio
“Il più delle proposizioni e questioni che sono state scritte su cose
filosofiche è non falso, ma insensato.[...] Il più delle proposizioni e
questioni dei filosofi si fonda sul fatto che noi non comprendiamo
la nostra logica del linguaggio” (Tractatus)

→ occorre riorganizzare la logica del linguaggio e costruire un puro


linguaggio scientifico che consenta di formulare solo proposizioni
dotate di significato
→ Filosofia come “attività” e non come “dottrina”

PARADOSSO: Il linguaggio può descrivere il mondo, ma non se stesso e il


suo rapporto col mondo, pena il cadere di nuovo nell'insensatezza:

“ Le mie proposizioni fanno chiarezza in questo modo: colui che mi


comprende, infine le riconosce sensate, se è salito per esse – su di
esse – oltre esse. (Egli deve, per così dire, gettar via la scala dopo
che vi è salito).”
Struttura particolare del Tractatus :
RAPPORTO LINGUAGGIO-MONDO
“Il mondo è la totalità dei fatti, non delle cose” (prop.1.1)
“Ciò che accade, il fatto, è il sussistere di stati di cose.”(prop.2)

Filippo mangia una mela

Ginevra è bionda

L'Inter ha vinto la coppa Italia

“L ’immagine logica dei fatti è il pensiero.” (prop.3)


“Il pensiero è la proposizione munita di senso” (prop. 4)
“La proposizione è un’immagine della realtà.”(prop.4.01)
“La proposizione rappresenta il sussistere e non sussistere degli stati di cose.” (prop.4.1)
◊ Gli stati di cose sono connessioni o configurazioni di oggetti; sono tali
anche quelli che non sussistono (ad es “Ginevra è bruna”)

◊◊ Pensiero e Linguaggio sono immagini di stati di cose


Perché qualcosa (I) sia immagine di uno stato di cose (S) sono necessarie:
- corrispondenza biunivoca tra gli oggetti di (I) e quelli di (S)
- la combinazione tra gli oggetti di (I) rispecchi quella degli oggetti di (S)
ossia abbia la stessa forma logica

◊◊◊ Non è pensabile né esprimibile nulla che non sia un fatto del mondo,
uno stato di cose possibili
La proposizione è immagine
PROPOSIZIONI ELEMENTARI ≠ PROPOSIZIONI COMPLESSE

Luca mangia una mela Se Luca mangia una mela


non digerisce

Ginevra è bionda Ginevra è bionda e Asia


è bruna

L'Inter ha vinto la coppa Italia L'Inter ha vinto la coppa Italia


e lo Spezia si è salvato

Le proposizioni complesse sono funzioni di verità delle proposizioni


elementari in esse contenute
SENSO ≠ VALORE DI VERITÀ

Il SENSO di una proposizione è lo stato di cose di cui essa è immagine


ma
Essa è VERA se tale stato di cose sussiste
Essa è FALSA se tale stato di cose non sussiste

“La professoressa Clemente


vive a Parigi”

..purtroppo, ahimé, non è vera <:-(

Comprendere (ossia conoscere il senso di) una proposizione


equivale a sapere che cosa accade se essa è vera“ (prop.4.024)
IMPORTANTI DIFFERENZE CON FREGE

a) valore di verità ≠ significato, denotazione (Bedeutung)


La Bedeutung secondo W. non appartiene alle proposizioni; è
proprietà solo dei nomi

b) Esistono proposizioni che sono VERE O FALSE, ma prive di senso


(sinnlos )
Sono le TAUTOLOGIE e le CONTRADDIZIONI
“ P o non P” → sempre vera “ P o non P” → sempre falsa

“Privo di senso” (sinnlos ) è però altra cosa da “insensato” (unsinnig )


→ Si tratta di tutte le proposizioni dell’etica, dell’estetica e più in
generale della filosofia e della teologia.
Tutti i problemi relativi al mondo, alla vita, alla morte e ai fini umani
non si possono neppure porre: non possono trovare risposta perché
non sono domande.
“Le proposizioni e le domande che si sono scritte su cose filosofiche sono per la
maggior parte non false,ma insensate. Perciò a domande i questa specie noi non
possiamo affatto rispondere, ma possiamo solo constatare la loro insensatezza. .[...]
Né meraviglia che i problemi più profondi propria mente non siano problemi.
(prop.4.003)

“Noi sentiamo che, persino nell’ipotesi che tutte le possibili domande scientifiche
abbiano avuto risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppure sfiorati.
Certo, allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta”.
(prop.6.52)

“Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere”(Wovon man nicht sprechen kann,
darüber muß man schweigen) .(prop.7)
Il “SECONDO WITTGENSTEIN”

L'espressione designa in particolare temi e contenuti delle Ricerche filosofiche


(Philosophische Untersuchungen), pubblicate postume.

Differenze rispetto al Tractatus :

◊ Non si parla solo del linguaggio dichiarativo, cioè delle proposizioni con valore
di verità

◊◊ Si presta attenzione al linguaggio ordinario e alla sua dimensione pragmatica


→ il linguaggio analizzato e compreso nella varietà dei suoi usi concreti.

La giuria dichiara l 'imputato colpevole M' il l u


2 mi n o
mc d 'i mm
E= e ns o
Ti amo
CHE COSA ACCOMUNA QUESTI MOLTEPLICI USI?
Esiste un' “essenza” del linguaggio?

LINGUAGGIO come complesso di “GIOCHI LINGUISTICI”

Parallelismo LINGUAGGIO-GIOCO: per entrambi è


impossibile una definizione univoca...
W. parla di “SOMIGLIANZE DI FAMIGLIA”
→ iI complesso di pratiche che chiamiamo "linguaggio", così come quello che
chiamiamo “gioco” è tenuto insieme solo da una rete di somiglianze di famiglia

Attenzione alla DIMENSIONE PRAGMATICA DEL LINGUAGGIO


→ il significato di un' espressione si identifica col possesso di
una regola che ne che ne governa l'uso

Il linguaggio ha una dimensione SOCIALE:


→ i criteri di correttezza dell'uso di un linguaggio devono essere pubblici, cioè
applicabili da ciascuno dei membri di una comunità linguistica.

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