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Capitolo 2
Capitolo 2
2.0 - come avviene il progresso tecnico in che modo esso sostiene la crescita del tenore di
vita
Una delle dottrine economiche più influenti del XIX secolo è stata il malthusianesimo. Malthus
riteneva che una crescita sostenuta del reddito pro capite sarebbe stata impossibile, questo perché,
anche in presenza di un miglioramento tecnologico che avesse aumentato la produttività del lavoro,
la gente avrebbe reagito al miglioramento della propria situazione economica aumentando il numero
di figli, e a quel punto la crescita demografica sarebbe proseguita fino a che il tenore di vita non si
fosse ridotto in misura sufficiente da frenare l'aumento demografico. Di conseguenza Malthus aveva
una visione fortemente pessimistica, in quanto riteneva che non fosse possibile sfuggire al circolo
vizioso della povertà, questo dimostrato anche dall'assenza di una crescita stabile del reddito. Ma fu
proprio nel periodo del malthusianesimo che vi fu una fioritura di invenzioni e innovazioni radicali
che consentirono di ottenere la stessa produzione con l'impiego di una quantità inferiore di lavoro.
Vennero introdotte diverse invenzioni che riguardavano la filatura e la tessitura, venne introdotto il
motore a vapore definito General purpose, poiché suscettibile di molteplici possibili usi. Codeste
invenzioni ruppero e circolo vizioso di Malthus, infatti il progresso tecnico aumentò la quantità che
ciascuna persona era in grado di produrre in un'unità di tempo, consentendo ai redditi di crescere
anche in presenza di un aumento
della popolazione. Così il progresso
tecnico compensava la crescita della
popolazione determinata
dall'aumentato reddito e consentiva
al tenore di vita di migliorare.
Per un lungo periodo la logica
malthusiana si è dimostrata valida.
Successivamente salari reali e
popolazione cominciarono a
crescere e il tenore di vita subì una
vera e propria impennata dopo il
Andamento dei salari reali lungo sette secoli: gli artigiani (lavoratori specializzati) di Londra (1264–
1830. (indice= quantità rapportata al
2001) e la popolazione della Gran Bretagna. suo valore in un altro periodo
(periodo di riferimento) che viene solitamente normalizzato a 110. Reale= il salario monetario di
ciascun anno è stato corretto per tener conto dei cambiamenti dei prezzi nel corso del tempo. Perciò
l’indice dei salari reali indica il reale potere d’acquisto della remunerazione percepita dai lavoratori).
Vediamo. Perciò contrapporsi due figure aventi pensieri contrapposti sulle tendenze di lungo periodo
dell’economia: Smith VS Malthus:
- Smith - circolo virtuoso: estensione del mercato, divisione del lavoro, crescita della
produttività e del tenore di vita
- Malthus – visione pessimistica. Lavoratori condannati alla condizione di sussistenza.
Risultato dell’interazione tra due fattori (discussa in dettaglio più avanti):
• Produttività decrescente in agricoltura all’aumento dei lavoratori;
• Teoria della popolazione endogena (1798): se il salario aumenta sopra la sussistenza,
la popolazione aumenta.
Empiricamente hanno ragione entrambi con riferimento a epoche storiche diverse.
Fino a metà 800 salari reali stabili a livello di sussistenza. I guadagni di produttività inizio rivoluzione
industriale (visti nel capitolo 1) si accompagnano ad aumento della popolazione, ma non negli
standard di vita.
Nota. Ricorda che il PIL procapite può non essere un buon indice del tenore di vita medio perché non
tiene conto della disuguaglianza (all’interno del paese). Se nella prima metà 800 il PIL procapite
aumenta a fronte di salari stagnanti stanno aumentando i profitti. Da fine 800 i salari reali decollano
e seguono andamento esponenziale.
prezzo1del
Figura lavorodel
prezzo in lavoro
rapporto
inalrapporto
prezzo dell'energia
al prezzo in diverse cittàinall'inizio
dell'energia diversedelcittà
XVIIIall'inizio
secolo del
XVIII secolo
Possiamo perciò dare una spiegazione del perché la rivoluzione industriale si affermò in quel luogo e
in quel momento:
- i salari in rapporto al costo dell'energia e dei beni capitali crebbero durante il XVIII secolo in
Inghilterra;
- i salari in rapporto al costo dell'energia e dei beni capitali erano più alti in Inghilterra che
altrove nel XVIII secolo
Queste nuove tecniche vennero successivamente adottate in Francia e Germania e, da ultimo, anche
in Cina e India (grazie anche alla riduzione dei costi di trasporto → riduzione costo d’importazione
dell’energia), a causa dell'ulteriore progresso tecnico, che ha portato allo sviluppo di una tecnica che
domina entrambe le tecniche in uso. Ricordiamo che per progresso tecnico intendiamo la creazione
di output con minore quantità di input. Inoltre, la produttività del lavoro aumenta nel tempo (e non
solo in UK dove il salario era relativamente alto) perché il progresso tecnologico genera tecniche che
dominano le precedenti indipendentemente dai prezzi degli input.
Quando il prezzo relativo del
lavoro è elevato, viene scelta la
tecnica A ad alta intensità di
energia. Quando tale prezzo è
basso, viene scelta la tecnica B
ad alta intensità di lavoro.
L'innovazione rende disponibile
una nuova tecnica, definita A’.
Rispetto ad A, questa tecnica
utilizza, per produrre 100 m di
tessuto, solo la metà dell'energia
a parità di lavoratori. La nuova
tecnica A’ domina A. La tecnica
A’ comporta costi più bassi di A
e B sia nei paesi in cui i salari sono relativamente alti (retta di isocosto FG) sia in quelli con bassi
salari e alto costo dell'energia (retta di isocosto HJ). Essa verrà quindi adottata in entrambe le
economie. A’ domina A e B sia ai prezzi iniziali (p=20) sia a prezzi successivi alla riduzione del costo
dell’energia (p=5). Con salari molto bassi è possibile che tecniche obsolete rimangano in uso.
Immagina un isocosto molto piatto che passa per B e rimane al di sotto di A’.
Nel caso in cui la popolazione aumenti, dobbiamo far ricorso alla funzione di produzione, ossia la
funzione che esprime la relazione tra quantità di fattori produttivi (input) utilizzati e quantità di
prodotto ottenuto (output) (Funzione di una o più variabili. Trasforma determinate quantità di input
(variabili indipendenti) in un determinato ammontare di output (o prodotto, variabile dipendente)).
Tale funzione indica la quantità di prodotto che si ottiene in corrispondenza di un certo numero di
agricoltori a una certa quantità di terra, tenendo costante la quantità di tutti gli altri input. La relazione
tra input e output è rappresentata graficamente come una funzione continua, ciò significa che la
relazione è definita per tutti i valori positivi. Questa viene definita funzione poiché la funzione non è
altro che una relazione tra due quantità, in questo caso input e output, ed è espressa come y= f(x),
dove x è l'ammontare di lavoro impiegato in agricoltura, ossia la variabile indipendente (input),
mentre y è la quantità di grano prodotto che ne risulta, ossia la variabile dipendente (output). Possiamo
scriverla anche come
𝑦 = 𝑓(𝐿, 𝑇)
La legge dei rendimenti decrescenti sostiene che, con un fattore fisso (terra in questo caso
specifico), aumentare il lavoro fa aumentare la produzione, ma con incrementi sempre minori. Una
funzione di produzione di questo tipo è crescente e concava. f’L > 0, f’’L < 0. Oltre un certo limite,
data la terra, aggiungere lavoratori non migliora molto il prodotto. La funzione tende ad appiattirsi.
A partire da ogni punto della funzione possiamo calcolare il prodotto medio. Sappiamo che quel
rapporto misura la pendenza della retta che unisce l’origine al punto A, misura dall’ampiezza
dell’angolo α.
La funzione di produzione
indica la relazione tra il
numero di agricoltori che
lavorano la terra e il grano
prodotto alla fine della
stagione. Il punto A sulla
funzione di produzione
mostra l'output di grano
prodotto da 800
agricoltori. Il punto B
quello prodotto da 1600
agricoltori. In A la
produttività media del
lavoro è 500000/800=625 kg di grano per agricoltore. In B La produttività media del lavoro è
732000/1600= 458 kg di grano per agricoltore. L'inclinazione del raggio uscente dall'origine passante
per il punto B sulla funzione di produzione mostra la produzione media nel punto B. L'inclinazione
458, corrispondente ai 458 kg Per agricoltore quando il numero di agricoltori che lavora la terra è
1600. L'inclinazione del raggio passante per A è 625, corrispondente a 625 kg per agricoltore calcolati
in precedenza; essa è dunque maggiore di quella del raggio passante per B.
Abbiamo perciò una produttività media del lavoro decrescente, ossia una situazione nella quale,
all'aumentare dell'impiego di lavoro in un processo produttivo, la produttività media del lavoro si
riduce. La pendenza della retta che partendo dall’origine interseca la curva si appiattisce: produttività
media decrescente. Potremmo dire che, nel mondo reale, man mano che la popolazione aumenta
anche la terra coltivata aumenterà appunto ma Malthus fece notare che, anche quando fosse possibile
aumentare la terra coltivabile, la prima generazione di agricoltori prenderebbe la terra migliore, per
cui la terra aggiuntiva sarebbe meno fertile. Anche in questo caso avremmo una riduzione della
produttività del lavoro. Perciò in questo caso potremmo concludere che la produttività media del
lavoro è decrescente perché:
- si utilizza più lavoro su una quantità fissa di terra
- si coltivano terre via via meno fertili
La produttività media del lavoro diminuisce all'aumentare della quantità di lavoro impiegata e di
conseguenza il reddito degli agricoltori diminuisce.
Il prodotto marginale è
l’incremento di produzione
dovuto all’impiego di un
lavoratore extra ∆grano/
∆agricoltori con ∆ ‘piccolo’.
È la derivata prima della
funzione di produzione, f’L. è
misurato dalla pendenza
della curva, ovvero della retta
tangente alla curva in un
punto, l’ampiezza angolo β.
Anche il prodotto, o
produttività, marginale è
decrescente.
2.8 - l'economia malthusiana: aumento del tenore di vita e crescita demografica
Il tenore di vita (salario) dipende dall'ampiezza della popolazione. Malthus riteneva che la crescita
del tenore di vita determini un aumento della popolazione. Finché le persone hanno sussistenza
illimitata si moltiplicheranno, ma alla fine riempiranno il paese, e un'ulteriore crescita della
popolazione spingerà verso il basso i redditi della maggior parte di loro per effetto della produzione
media del lavoro decrescente. Una caduta del tenore di vita frenerà la crescita demografica, attraverso
un aumento del tasso di mortalità e una riduzione di quello di natalità. Alla fine il reddito sarà
nuovamente a livello di sussistenza. Malthus individua un equilibrio in cui il livello di reddito è
appena sufficiente a garantire un livello di consumo di sussistenza. Perciò se il tenore di vita (salario)
è temporaneamente più alto della sussistenza la popolazione aumenta grazie a una riduzione del tasso
di mortalità ed un aumento del tasso di natalità. L’aumento della popolazione fa ridurre la produttività
media. Il tenore di vita torna verso la sussistenza, dato che il salario è una frazione della produttività,
e stabilizza la popolazione.
Il progresso tecnologico per Malthus non può aiutare a superare questo stato stazionario. Il progresso
tecnologico può temporaneamente far aumentare il tenore di vita al di sopra della sussistenza. Ma la
popolazione aumenta e la produttività media si riduce finché non torna al livello di sussistenza. Nel
nuovo equilibrio abbiamo popolazione più alta e salari invariati.
Il progresso tecnico
sposta la funzione di
produzione verso l’alto.
Partendo da A,
inizialmente arriviamo in
C. La produttività del
lavoro aumenta. Ma se
aumentano i salari, la
popolazione aumenta,
aumentano i lavoratori e
questo fa ridurre la
produttività media.
Arriviamo in B. I
lavoratori sono cresciuti
più della produzione. La
produttività è tornata al livello iniziale che aveva in A. L’unico effetto è un aumento della
popolazione. La miglior tecnologia permette di sostenere una popolazione più ampia, ma sempre allo
stesso livello di sussistenza.
Perciò le due idee
centrali nel modello
di Malthus sono:
- La legge della
produttività media del
lavoro decrescente;
- l'idea che la
popolazione aumenti
si aumenta il tenore di
vita
Il ragionamento è analogo se la terra non è interamente occupata, ma è di qualità eterogenea.
Progressivamente, l’aumento del numero degli agricoltori farà coltivare terre meno fertili e la
produttività media si riduce.