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ae Stilton (Orne ilT Geronimo Stilton GROSSO GUAIO IN MATC GROSSO PIEMME Dedicutoa folu, Ana, Thlogo © tutti pl altri menuvipliosl anvies de? Poese pit: avwertmraso ae! movida: il Brasife! Testi di Geronimo Sulton. Coordinamonto testi di Isabella Salmoirngo. Io SONO Chordinanienro editoriole oi Patrizia Puricelli. } Airing af Maria Ballarottl, Coordinaniento aristien ai Roberta Bianchi. G Assistenza oriistice of Larw Martinelli. ERONIMOOOOOO, oe Capertina df Giuseppe Ferrario (ilsegno), Giulia Zaftaronl feolone) Mfusiraztont inteme a Giuseppe Ferrario (fee), Giulia Zaffereni (ootore). Cartivre: Archivio Piemne. Grafica di Chiara Cebraro, Cari amici roditori, il mio nome é Stiltooon! Ds un’klea dl Eldsabetia Dari, Geronimoooooo... Stiltoooag0qgon!!! www.geronimostiiton.com Ehm, scusate se mi presento cosi, al volo. Di solito sono un roditore calne e TRANQUTLL®, V Eidizione 2011 i . : : faccio un layoro calmo e tranquillo, in un © 2011 -EDIZIONI PIEMME S.p.A. 20145 Milano (ME) Via Tiana, 32 - infotiediepienmine.te International rights ® Anawrica SpA. Vin Leopardi, 8 = 20123 Milan » Italy ‘www atlantyea.com - contact: foreignrights@atlantyea.it Slow UF noene ofl eu famosa formaggia prodoaio on inghilterra stalls fine det 17° secode, I nemee Sulton & unt micechio regierrato, Suifsow 2 it Jormaggic preferita da Geronime Stiltet Per muggior! informaxion! sat Jormisggio Stilton visiate Use www stitoncheese.com 300020014 E acsolummense viewta bo riproduzkone totale o parsiale di questo bro. cosd comme W'inserimensa in circwiti inlormaticd. ly trasmisxdone sotto qualsiasi forms ¢ con qualungque mezzo elettronicn, meccanic, aunmivera foncopla, reyistraskine o altri metoli, senza fl permease | scrifte dei itolari del copyright. Stampa: Mondadori Priming $.p.A. - Stabifimentodi Verona CT (Questa bro & stato stampa dst gl reapers sur curta certificaa FSC Io SONO Gea GERONIMOOGOCO... ufficio calmo e tranquillo di Topazia, la capi- tale dell'Isola dei Topi. Percid, mi chiederete, che casa sto facendo qui, RAGGRAPPATO a un‘auto FEBRIS TA AGA che va a tutta velocita su una strada sterrata nel bel mezzo della FORESTA brasiliana? A dire il vero, anch’io mi sto chiedendo per- ché mi trovo qui, in mezzo a una 9 : selene, in un posto pieno di animali . Squiiiit! Lunica cosa che posso dirvi é che si tratta di Josono See GERONIMOOGOOO... un’ayventura, di una @e= Re: > av. ventura, anzi di un’avventura come non ne ho mai ‘a BE Come sempre, tutto é EX BRES quatsiasi, una sera normalissima, me ne ticordo perfettamente... iniziato una SALUTI DAL MATO GROSSO! Era una TRANQUTLLA domenica sera di febbraio e mi ero spaparanzato sulla mia PoltRens preferita, vicino al camino, con una tazza di cioccolata FUMANTE. Per stare pitt caldo, avevo indossato sopra ai vestiti la nuova casacca da camera di seta G1 Ml che mi aveva regalato zia Lippa. Stavo ascoltando un concerto di musica classi- ca ¢ intanto mi ero messo a controllare la po- sta elettronica sul [¢fol/MIP[ultlefel. Guarda guarda, avevo appena ricevuto un nuovo MEISISIAIGIGIZO. Quando lo aprii, vidi l'immagine di una SALUTI DAL Maro Grossa! FORESTA tropicate, con un serpente, un alligatore e un piranha dall’aria tutt’altro che amichevole... CHE FIFA FELINA! Sotto c’era anche un messaggio, che diceva: Saluti dal Mato Grosso. Sei pronto Scamorzola? Vengo a prenderti tra poco, prepara lo zaino! A proposito, hai gia fatto testamento? Forse sarebbe meglio... potresti schiattare! Pericolosamente tua, tena SALUT DAL Mato Grasso! Sqn ee eig_z My sulla poltrona e mi andd di traverso la cioccolata. MACEHIAT la mia nuova casacca di seta e, come se non bastasse, mi CADDERO dal muso gli occhiali. Squiiiit! Proprio allora inizid a trillare il campanello della porta, mentre qualcuno strillava: - Gero- nimooooooo! Sei pronto? Annaspando nella ~ “0. pid totale (sen- za occhiali non distinguo una provola da un cacio), brancolai verso la porta, ma inciampai nel tappeto e... con un triplo SALTO MORTALE finii con Ja testa nella boccia di Annibale, il mio pesciglif? ressa/ ECCO COME FINII SEN toxerey VL ZV Tey eae spl lash! a Sobbalzai sulla poltrona e mi and@ di traverso la cioccolata.... ms Bet ‘ Annaspando nella nebbia pid y totale brancolai verso la porta... 1 ‘ 4 \ ...con un triplo salto mortale” finii con ta testa nella boccia di Annibale, il mio pesciolino rosso! es HAI CAPITO SCAMORZOLOOO? Vidi COwFufqetente che la porta si spalan- cava e qualeuno si precipitava verso di me, urlando: — SCAMORZOLOOO, HAI CAPITO000??? lo avrei voluto dire ‘Capito che cosa?’, invece dissi solo: - BLOB! Qualeuno afferrd la boccia e io udii una voce che diceva: - Ma sei proprio un babbeo, SCAMORZOLOOO! Finalmente la boccia si staccd dalla mia testa, io sputai un sorso d’As¢QyeA%, cercai i miei occhiali di scorta e controllai subito che Anni- bale stesse bene. Hatcariro ( SCAMORZOLOOO? Solo quando vidi che il mio pescigliii® aveva ripreso a nuotare tranquillo, mi girai, per sco- prire chi aveva combinato quel pasticcio... Davanti a me c’era un topo AAAESICEES come un armadio, MUSEG@L@SO come un culturista, S&P IDE STE come un roditore a cui hanno appena raccontato una barzelletta. Portava occhiali a specchio, ma lo riconobbi subito: era MENA! Non lo conoscete? Vi spiego subito chi é: il topo pit avventuroso dell’Isola dei Topi (c’é persino una pagina dedicata a lui su L’Enci- clopedia dell’Avven- tura)! Blob! L’ENCICLOPEDIA | = Cate YN : ) HAL cAPITO SCAMORZOLOQG? lena mi fece un sorriso <"!4/0"'l e mi chie- se: — Allora, Scamorzolo, sei pronto? lo BALBETTAI: — Ma... ma... ma... pronto per che cosa? Lui scosse la testa: — Sei proprio IWOVETRD, Scamorzolo. Ma capirai tutto pit AVAMT/. Ora basta chiacchiere, devo darmi da fare! Rapidissimo afferrd i] Mll@ computer, lo accese, apri il programma di posta elettronica, digité la MIA password (che nessuno dovreb- be sapere) e... entrd nella MITA casella e-mail! Mi indicé il messaggio con il serpente, il pi- ranha e l’alligatore, squittendo: — Hai visto che MERAVIGLIA? Sei pronto? lo balbettai stupito: — P-prima di tutto non capisco per cosa dovrei essere pronto, ¢ poi... come hai fatto ad accedere alla mia POSTA ELETTROAICA? —Ma la mia password é segreta. Lui mi sventold sotto il muso il suo cellula- re: — Lialtro giorno ti ho ] per caso (chm, quasi per caso) proprio mentre digitavi la password. Cosi ora la so anch’io. La tua password é... formaggio. Scusa se te lo dico, Scamorzolo, maé F ACTLT((7a.A, potevo anche fare a meno di filmarti! Certo che, Sca- morzolo, tutto ti devo insegnare, FUT TO TUTTO TUTTO! Ma mi sci almeno riconoscente? Non feci in tempo a protestare, perché gid lui stava ripartendo all’attacco. Si LAMEFO sul mio computer, entrd nel mio sito, inseri un fiume di informazioni DIGITAL e... cancelld tutto!!! 20 _HALCAPITO SCAMORZOLOOO? Io strillai disperato: — Mi hai cancellato tutto? Non ci posso credere. Squiiit!!! Poi svenni. TONICO, TONICO, ANZI, TONICISSIMO! Rinvenni perché qualeuno mi tird una sec- chiata di As@@ws gelida in faccia. Era sempre lui, sempre lena, che si vantO soddi- sfatto: — Allora, mi sei RicoN@fceNTe? Sei contento che ti ho cancellato il sito? L’ho fatto per il tuo bene, Scamorzolo! Io lo guardai un po’ PERPLESSO, ma lui continud: — Non guardarmi cosi, Scamorzolo! Il tuo Sito era un Sito come tanti altri: ba- nalissimo! C’eri solo tu, VST giacca elegantissima, camicia stiratissima e cravatta coloratissima. Tutte le foto avevano come sfondo solo l’ufficio, tu parlavi solo di ___ Tonico, _TONICO, TONICO, i) ANZI, TONICISSIMO! hi rb Ir Til, e dicevi solo cose intelligentissi- me: insomma era un sito ba-na-lis-simo, che sarebbe a dire no-io-sis-simo, CAPITO SCAMORZOLO? La mia espressione era sempre pit perplessa, ma, per mia SFORTUNA, Tena era inarrestabi- le. Mi stavo preparando al peggio e infatti, con un gran sorriso, il mio amico continud: —Non ti devi Preoccupare Scamorzolo, ci penso io a farti avere un sito bellissimo! Met- terd delle nuove foto avventurosissime: final- mente non sembrerai pili un topo normalissi- mo, masarai DONIC, TORNICO, TONICO, anzi TONICISSIMO! lo lo interruppi esasperato: — Ma io sono un topo normale! Ci conosciamo da tanto tempo, come é possibile che tu non abbia capito che io sono un roditore M*EGLLGttWUA LE, TONICO, TONICO, ANZL, TONICISSIMO! GiTmido, che ama la vita tranquilla?! Insom- ma, ionon sono affatto AVVENTI J ROSO, avventurosissimo e nemmeno TON, tonicissimo! Io sono un topo PAUROSO, paurosissimo! Lui mi batté una wee SS oN ON ts Ee si sulla spalla: — Tranquillo ae ci penso io. Vedrai che per il tuo sito avrai delle foto AVVENTUROSISSSSSSSSSSSSSSSSIME. Poi si attaced al telefono: — Ciao, sei tu? Si, sono io. C’8 anche lei? E tutto pronto? Allora ve lo mando, cioé venite a prenderlo, subito, Certo, come no, anzi si, figuriamoci se ha si rifiuta, PF , gli ho appena can- cellato il sito e ho in ostaggio tutto il suo archivio di POSTA ELETTRONICR... Voi tenete in caldo il motore dell’elicottero, tenete in fresco il siero antiserpenti, tenete pronto il testamento (il suo!), insomma tenetevi pronti a tutto. Dai, che ci sara da ridere! Riattaccé e¢ mi guardd SODDISFATTO: — Sai con chi stavo parlando? Con... In quel momento le sue parole furono coperte da un rumore FORTISSIMO, come se un elicottero stesse volando sopra al tetto di casa mia. Forse era proprio cosi, anzi era BAWVERG® cosi, perché un attimo dopo qualcuno apri una botola nel soffitto (di cui io non conoscevo l’esistenza!) € si calé gid con una UNE! Per mille mozzarelle! TONICO, TONICO, ing) ANZI, TONICISSIMO! Di fronte a me atterrd con un AGILE balzo un roditore dal sorriso smagliante, con I AGISET ICH occhi verdi come la giada. Lo riconobbi subita: era Wee) Rea. per gli amici WW! Ma che cosa ci faceva nel salotto di casa mia? Non feci in tempo a dar- mi una risposta, perché al suo fianco, con un altro AGILE balzo, atterré una roditrice dal sorriso ancora pil smagliante, con penetranti OGOOO OGBOG core il carbone. Era sua cugina Maya! Ma... Wid CHe COSa StaVa SUCCEDENDO??? lena li saluté con una vigorosa stretta di mano ed esclamé: — Mi raccomandao, tante e tante AVVENTURE, capito? Serpenti, alligatori, ragni... anche scorpioni, gia che ci siete: fanno sempre una certa scena! A quel punto Wild Willie rispose a Tena con 27 uno SGWARDO diintesa e, tanto per non lasciare dubbi, aggiunse: — Garantito! Non PREOCCUPARTI. Al suo ritorno, il pivello avra delle foto cosi avventurose, da fare INVIENA a chiunque (se ritorna vivo, s‘intende). Prima che io potessi dire ‘squit’, loro mi agganciarono uno strano AG GEegia alla cintura, e in un attimo gia stavo salendo verso l’alto. Oltrepassai il Mll© soffitto, poi superai il Mll@ tetto, raggiunsi il LOIRG elicottero e venni issato a bordo, Tena mi saluté dal mio salotto, TONICO, TONICO, ANZI, TONICISSIMO! _ UWRKLANWU a squarciagola: - Vedrai, Sca- marzolo, sara divertente! Ti aspetta un viaggio nel paese pit AVVENTUROSO del mando, il Brasile! E soprattutto... tornerai con delle foto avventurosissime! Poi aggiunse: - Ti accompagnerei io, ma purtroppo non posso: devo partecipare al campionato mondiale di paracadutismo. A te penseranno Wild Willie e Maya. Puoi stare tranquillo, sei in buone mani! Mentre I'elicottero si allontanava, mi risuona- rono nelle orecchie le sue ultime parole: _ Ml RACCOMANDO, SCAMORZOLO, quando ti fotografano... SORRIDI! 29 — DESTINAZIONE AVVENTURA! In un attimo l’elicottero raggiunse l’aeropor- toe li ASALIMMO4 a bordo di un grande aereo di linea diretto in Brasile. Fu un viaggio Lu WGHISSi Mo: forse sapre- te che il Brasile si trova in Sudamerica, ma non vi immaginate quanto sia LONTANO da Topazia... Oh com’é LONTANO!!! Wild Willie si sedette alla mia destra, Maya alla mia sinistra e, mentre l'aereo decollava, aprirono una GUIDA TURISTICA del Bra- sile e incominciarono a leggermela, Wild Willie attaccé: — Lo sai, pivello, che Bra- silia, la capitale del Brasile, é una citta moder- DESTINAZIONE ey AVVENTURA! nissima? Fu costruita dal nulla sulle rive di un lago artificiale e fu inaugurata nel 1960, Vista dall'za.l Ge ha la forma di un aerea: rap- presenta il Brasile pronto a spiccare il VOLO verso il futuro! Cercai di fare un commento intelligente, ma non ne ebbi il tempo, perché subito Wild Willie prosegui: — Lo sai, pivello, che a Rio de ‘CARTA D'IDENTITA Dove si trova: in America del Sud. Capitale: Brasilia. Dimensioni: enormi! |i Brasile é grande ben 8.514.876 kmq. Popolazione: numerosa! In Brasile vivono|86.405.000 abitanti. Lingua ufficiale: portoghese. Territorio diviso in: 5 regioni € 26 stati. Segni particolari: |e bellezze naturali, come la foresta amazzonica, dove vive circa la meta delle specie animali ¢ vegetali della Terra. DESTINAZIONE & AVENTURA! Janciro sta per iniziare il CoD Re \ EY ULE piti famoso del mondo? Maya esultd: — Evviva! In Brasile non ci si annoia mai! Ed ¢ anche un Paese ricco di meraviglie NATURAL! Visiteremo le ca- scate dell’Tguagu (alte pit di 70 metri!), la foresta amazzonica e persino... il Pantanal! E una zona Lirmicié molto vasta che ospita tantissime varieta di piante e animali, Ci sono ser- penti, ragni, alligatori... persino piranha! lo urlai in preda al PAMMICO: — Serpenti? Ragni? Alligatori? E... piranha? Io voglio tornare a casaaaaaaa! Ma Wild Willie fece finta di = 33 TDESTINAZIONE key AVVENTURA! _ nulla ¢ riattaced: — Lo sai, pivello, che il Bra- sile é pieno di fazende, cioé FATTORIE dove si alleva bestiame ¢ si coltivano AILBERE DA COCCO, BANANE, PAPAIE, AGRUMI, ANANAS, CANINA DA ZUCCHERO... Visiteremo la fazenda dei miei amici Jodo e Ana, sei contento pivello? Tutte quelle informazioni cominciavano a far- mi girare la-testa. ¥ Dopo un po’ le voei di Wild Willie e Maya ini- ziarono a trasformarsi in un ronzio confuso e le mie palpebre diventarono pesanti... sempre piii pesanti. Ma Wild Willie continud a rintronarmi di pa- role, senza pieta: — Lo sai, pivello, che in Bra- sile vivono M®LTE popolazioni indigene, tra cui i mici amici Bororo? Bla... bla... bla... Maya, invece, senza darmi tregua, tento in === 34 —— ee one DESTINAZIONE Se AVVENTURAL tutti i modi di INSEGNARMI il portoghese, la lingua parlata in Brasile. Ma io non la sentivo pit: avevo chiuso gli OCCHE ed ero crollato addormentato, cul- lato dal ronzio dei motori dell’aereo. Sognai Maya che mi sorrideva, socchiudendo gli oc- chioni dalle lunghe ciglia scure e mi chiedeva: — Sei contento di visitare il Brasile, Ger? acore il Pore he. * Benvenuto in Brasile, signore! NON CI CAPISCO UNA CROSTA!!! Fui risvegliato da una voce femminiie, che mi diceva qualcosa in una lingua incomprensi- bile: — Bemvindo no Brasil, senhor!* Era la hostess, che a gesti mi fece capire che dovevo VSCEMDERE Y dall'aereo: eravamo NON CI CAPISCO ae UNA CROSTA!!! arrivati a Brasilia! Un po’ confuso, mi guardai ATTORNO) ‘e mi accorsi di essere rimasto solo, Sobbalzai-c STRILLAI: - Wild Willie! Maya! Dove siete? Volevo chiedere INFORMAZIONI alla hostess, ma... non conoscevo la lingua! Perché, perché, perché nor avevo- imparate- il portoghese? ?? Maya aveva tentato di insegnarmelo durante il volo, ma io... mi ero addormentato, come un babbeo! Perché, perché, perché non mi ero sforzato di restare sveglio??? La hostess continuava a FISSARMI, per cui capii che dovevo scendere dall'aereo. Uscii dall’acroporto ¢ mi guardai attorno, cercando tra la folla Maya e Wild Willie. DOVErANO FINI??? Mi misia CAIMIMINARE e percorsi una serie 1. Agroporte Internazionale 2. Giardino zoalagi¢o 9, Palazzo Archi (Itamaraty) 4, Osservatorio metareologico 10. Palazzo del Congresso NON €I CAPISCO Pee UNA CROSTA!!! di strade Lu NGHISSIME (oh, com'erano lunghe!), finché raggiunsi una grande via pic- na di monumenti e di vita. Brasilia era davve- ro una citta MERAVIGLIOSA! Peré dei miei amici non c’era traccia... DOV'EraNO FINITI??? Mi misi a cercarli ¢ perlustrai tutti i parchi cittadini (grandissinzi!), tutte le vie (lunghissi- me!), tutti imonumenti (affollatissimi!)... Percorsi la citta in lungo e in largo, finché non mi fumarono le zampe = dalla fatica! Alla fine, in preda alla DISPERAZIONE, nonostante io soffra di vertigini, salii persino sull’altissima torre {BIBWISIVa. Ma non erano neanche Ii! Cosi scesi dalla torre col morale sotto i tacchi. Fu allora, proprio allora, che mi parve di vedere, tra la FOLIA, un roditore che 39 - ewe canisco [gees] UNA CROSTA!!! portava un CAPPELLO a tese larghe: per mille mozzarelle, sembrava proprio il cappello i ORAS) WRREREY Cercai di raggiungerlo, ma scivolai sul pavimento bagnato! Feci una lunga pattinata, seguita da un triplo salto MORTALE con avvitamento, poi caddi al suolo con un fortissimo 5 }ONF! Un’ambulanza mi portd in OSPEDALE: io tentai di spiegare che cosa mi cra successo, ma nessuno GAPLVA UNA CROSTA di quello Now ¢! CAPISCO ee) UNA CROSTA!!! che dicevo e io NON GAPIYo UNA CROSTA di quello che mi dicevano gli altri! Perché, perché, perché now avevo- imparato- W portoghese? ?? Una cosa peré la capii: mi ero slogate una zampa (mi faceva un male tremendo!). Capii anche che a Brasilia non avrei ritrovato i miei amici. Allora mi ricordai che mi ave- vano parlato di Rio de Janciro: forse si erano DIRETTI LA CARNEVALE A RIO! Comprai un aereo e presi il primo volo per Rio de Janeiro. Mentre ero in fila per ’imbarco, ebbi 'PMERESSTONE di essere sepuito... Che strano! A Rio mi aspettava una $0: PoP Rok. $e: era iniziato il Carnevale! Appena sceso dall’aereo, CARNEVALE A RIO! cs CARNEVALE A RIO! fui travolto dalla folla in festa, che cavihava € ballava la samba, seguendo i carti colora- tissimi per le strade. Tentai di raggiungere un luogo tranquillo, ma non fu possibile: i roditori che ballavano mi THASCHPV PNG come un fiume in piena! Aun certo punto ebbi un’altra volta la netta iMPRESSTONEG di essere seguito, anzi mi sembr6 che qualcuno mi tirasse addirittura per la GIACCA... Mi girai di scatto, ma non vidi nulla di sospetto. CARNEVALE A Rio! ee CARNEVALE A Rio! Dopo ore e ore in mezzo a quella calca final- mente vidi ’ [IMSEGNA di un hotel, Mi precipitai dentro e tentai di farmi dare una stanza per quella notte. Ma, ahimé, nessuno CAPLYA UNA CRoSTA di quello che dicevo e io NoN CAPLYo UNA CRoSTA di quello che mi divevano gli altri... Perché, perché, perché nor avevo- unparato- il-portoghese? Alla fine, comunicando a gesti, riu- scii a farmi capire. La mattina dopo scesi per pagare, ma quando cercai la carta di credito mi venne un col, Nella tasca dei PANT KONI, it mio one non c’era piti! I déretfore dell’albergo __CARNEVALE A Rio! & CARNEVALE A Rio! mi prese per un orecchio ¢ mi disse qualcosa con aria SECCATA, Anche se non capivo una crasta di portoghese, capii benissimo che il senso delle sue parole era: ‘Purbino, volevi seroccare una vacanza a spese nosire, eh?! Ma ora ci ripagherai, soldo per soldo!”. Fui affidato al CUOCU dell’albergo, un roditore corpulento che sapeva comunicare benissimo anche senza Birale. Fui costretto a lavare ATTI per tutto il gior- no, poi caricai ¢ searicai igagli, infine dovetti RIFARE, tutti i letti. Alla sera pensavo di aver pagato il mio debito, 5 invece il MEGLIO doveva / c ancora arrivare... Con un gran calcione nel SOTToCoDAa il cuoco mi CARNEVALE A Rio! = CARNEVALE A Rio! spedi in cucina, aceese una musichetta ALLEGRA e inizié a mostrarmi i passi della samba, contando: - Um ¢ dois! Um e dois! Um e dois! Poi, a suon di pizzicotti, mi spiego che dovevo anicheggiare e molleggiare... molleggiare e ancheggiare! lo non capivo proprio perché volesse costringermi a ballare la Sarina, ma ci misi tutto il mio impegno, ve l’assicu- ro! Purtroppo peré non ho i SENSO pEy RiTMO., quanto a molleggiare e an- cheggiare, proprio non c’é ver- sa: io sono negato per il ballo! % pomodori giganti. % Sa dovevo salire sul carro e sfilare per la citta, ahy.)) & CARNEVALE A Rio! = CARNEVALE A Rio! Dopo un tempo che mi parve interminabile, il * cuoco mi trascind fuori dall"hotel, dove so- stava un grande CARR, tutto decorato con Ahime, solo allora capii che cosa mi aspetta- ballando la gamba, mentre il pubblico mi bersagliava di pomodori marci. Solo allora capii che mi conveniva ancheggiare e moileg- : an d giare a pili non posso, per... chm, schivare i POMOeDORI! sie: Squiiit, povero me! 47 = S MA CHE BELLE CASCAT...EEEEEEEE! Per q& fer tuna era l'ultimo giorno di Car- nevale e¢ all’alba del mattino dopo fui libero di ripartire. Non ne potevo piii della SAMBA! Ma avevo dato molta soddisfazione al pub- blico, tanto che qualcuno mi aveva lanciata qualche moneta come MANGIA! Contai i soldi raccolti e scoprii che crano suffi- cienti per comprare un aereo, Cosi decisi di lasciare Rio de Janeiro per YVISITARE un altro luogo di cui Wild Willie e Maya mi avevano parlato in aereo: le SASCATE PELLIGWAGY. Forse anche i miei amici si erano spostati li... BELLE & CASCAT...EEEEEREE! Corsi 422404040. all’aeroporto e acquistai un biglietto per Foz do Iguacu, nella regione del Parana, la citta pid vicina alle cascate. Da li, con un autobus STRACGILME di turisti, raggiunsi le cascate. Per mille mozzarelle, che spettacolo! Le acque del fiume precipitavano da un’altezza incredibile, ROMBAND® assordanti e for- mando gorghi vorticosi. Per un attimo mi parve di nuovo di essere OSSERVATO ed ebbi l'impressione che qualcuno mi seguisse... Possibile? C’erano molti turisti che ammiravano il panorama e io li scrutai ANSIOSO, cercando ) Maya e Wild Willie. Feci un gire al parcheggio, ETRAI nei bar e visitai tutti i negozi di souvenir. Controllai persino i bagni, ma dei miei dUe AMiCi non c’era neanche !OMBRA. Con un sospiro a sul pontile e percorsi la | iS} a2 ail!) pedonale che consen- tiva di ammirare le cascate pil da vicino. Mi fermai in uno dei punti panoramici pit suggestivi per godermi lo spettacolo ed escla- mai: — Che belle ¢ SSCA TE sEBERER! Non feci in tempo a finire la frase, che qualeu- no mi spinsee PREEFPITAS di sotto. _Ma CHE BELLE S CASCAT. .EEEEEEEE! MA CHE BELLE & CASCAT.,,EEEEEEEE! Feci per urlare ‘Aiutooocoo!’, ma poi ci ripen- sai: era meglio tenere la bocca chiusa! Le acque FMP ETWOSE della cascata mi travolsero. Con tutte le mie forze mi impe- gnai a nuotare verso la superficie, ma, appena risalivo, '¢=En«> ee ERR massa d'acqua mi ricacciava verso il basso con un rumore TREMENDO. Sembrava ci fossero mille mar- telli pneumatici in azione! Finalmente riaffiorai BOCCHEG EIANDO e mi ritrovai in uno specchio d’acqua tranquil- lo, ai piedi delle sASSOASTE. La prima cosa che vidi furono le barche che stavano arrivando per soccorrermi, Non pote- vo crederci: ERO SALVO! Alzai le braccia e tentai di dire: - Sono vivo! Non mi sono fatto niente, tutto a post... Ma proprio in quel momento un salvagente tirato da un SOECORAITORE mi colpi sulla zucca, facendomi rintronare il cervelletto. SBONGGGESG! Feci appena in tempo a mormorare: — Compli- menti per la mira! Poi svenni. "= Come va? O MEU NOME E STILTON, GERONIMO STILTON... Quando rinvenni, mi trovavo in un letto d’ospedale, Una dottoressa gentile tentava di spiegarmi qualcosa, ma io NoN CAPLYo UNA CROSTA di quello che mi diceva! Perché, perché, perché nov avevo- O MEU NOME i £ STILTON... A gesti, la dottoressa mi fece capire che ero un topo mooolto Wfer-tunateys : dopo esse- re precipitato dalle cascate dell'Iguagu, mi ero SOL procurato un enorme berneccolo! Dopo qualche ora mi lasciarono uscire dall’ospedale, cosi mi ritrovai di nuovo da solo per STRADA. Ero demoralizzato e non sapevo che cosa fare. Dove potevo cer- care Wild Willie e Maya? Alle SAxSoAs TS sembrava proprio che non ci fossero... {oplavvigane avevano parlato del Pantanal, la pit grande pianura Pi omdasvicome del mondo. Mi ricordai anche che, proprio nel Pantanal, c’era una fazenda, dove abitavano due loro amici: Jodo e Ama! Per mille moz- zarelle, come avevo fatto a non pensarci? Sicu- ramente Wild Willie e Maya si erano diretti li! : ricordai che in aereo mi — 57 O MEU NOME Se B STILTON... Ritornai all’aeroporto per comprare un per Cuiaba, la citta piti vicina al Pantanal, nel Mato Grosso. Purtroppo non avevo pit un SOLPO, ma ero diventato talmente bravo a farmi capire con i gesti, che riuscii a farmi addebitare il costo del biglietto sul mio CONTO corrente, Fu facile come bere un frappé al mascarpone! Dopo un volo da [NCUBO su un aereo trabal- lante, atterrai a Cuiaba. Ap ena_uscii dall’ae- roporto, vei {RODADKYD Hc un gruppo di roditori che si‘offrivanto di accompagnarmi a fare un giro turistico della zona. Purtroppo pero io avevo finito i soldi, casi mi toccd ac- contentarmi di un passaggio su un camion che trasportava PECOMre, E dovetti anche pagarlo con il mio orologio! Fu cosi che, sul camion puzzolente, imboccai ___O MEU NOME la Transpantancira, la lunga strada sterrata che attraversa il Pantanal... Povero me, che PUZZA TREMENDA: Dopo pochi chilometri l’autista si fermé e mi fece scendere dal camion. A gesti mi spiegd che lui era ARFRIVAT®O ¢ io dovevo proce- dere... a piedi! Tentai di protestare (dopotutto gli avevo dato il mio OROLOGIO per pagare il tragitto), (O MEU NOME & E STILTON... ma lui non capi quello che cercavo di dirgli. Perché, perché, perché now avevo- iumparato- i portoghese? Cosi mi incamminai, triste e solo, lungo la Transpantaneira, mentre il sole gia stava TRAMUNTANDG... Dopo un’ora di cam- mino stavo perdendo la speranza di trovare la fazenda, quando vidi venire verso di me un roditore a cavallo. Era ALTO ce ROBUSTO, aveva la pellic- cia lustra ¢ gli occhi brillanti come olive nere. lo FARFUGLIAL, tentando di farmi capire: ~ Fazenda... Joao... Ana... Lui rise FRAGOGROSAMERTS indi- cando se stesso: - Thiago! Poi mi fece capire che era un amico di Joao e Ana e che abitava anche lui alla fazenda. Che INCREDIBILE fortuna! Dopo tutte | oe O MEU NOME. & ESMILTON.. le peripezie che avevo passato, non riuscivo a crederci: qualcosa cominciava ad AVDARE per il verso giusto! Thiago infatti mi fece salire a cavallo dietro di lui e mi condusse da Jodo e Ana. Quando conobbi Ana, scoprii che lei parlava ingle- se. Anch’io modestamente lo parlo piutto- sto bene, cosi, finalmente, riuscii a chiedere WOTIZIE di Wild Willie e Maya! Ma, ahimé, cid che mi disse non era quello che speravo: i miei amici non erano li! Squiiit, ero cosi DEMORALIZZATG che mi sarei messo a piangere! Ana lo capi al volo e per consolarmi mi offri un BO@LEETTGE delizioso, che aveva preparato con le sue mani: il manjar branco*. Era un budino da LECC ARS} i baffi, che mi risollevé subito l'umore! 61 8 & 2 = 5 2 £ 8 3 5 ~— 3 = = 5 8 5 2 Ez S 5 3 a aT Ingredienti: 11 di latte intero 200 ml di latte di cocco 1/2 tazza di maizena (amide di mais) 1 tazza di zucchero 1 vasetto di prugne sciroppate Uniscl ill latte, il latte di coceo, la maizena e lo zucchero in un pentolino. Con laiuto di un adulto, metti il pentolina sul fuoce, mescolando con un cucchiaio di legno, finché il composto diventa denso. Ungi le pareti di uno stampo da budino con un goccio di olio e travasaci il composto. Lascialo raffreddare in frigorifero per tre ore, poi rovescialo su un piatto € decoralo con le prugne sciroppate: il dalce & pronto! Se hai difficolta a reperire il latte di cocco, puoi sostituirlo facendo bolli- fe per qualche minuto 200 m/ di latte vaccino con 150 g di cocco grattu- Biato. Se vuoi preparare tu le prugne sciroppate, con |'aiuto diun adulto | fai bollire lentamente, per 15 minuti, 250 g di prugne secche con 1/2 k. tazza di zucchero e 1/2 tazza d'acqua. Mentre GLLSTALVO il manjar branco, Ana mi disse: - Geronimo, perché non rimani qui qualche giorno a ‘i j2cic+lL’ Potresti darci una mano con i lavori nella fazenda e po- tresti anche .L)M] P)AVR) ARIE] un po’ di portoghese, te lo insegneré io. Vedrai, la vita all’aria aperta ti fara bene! —} «£45 — _O MEU NOME E STILTON... lo acvettai riconoscente: - Ehm, grazie! In effetti sono STANEHISSIMO c ho proprio bisogno di imparare il portoghese. E poi sono sicuro che la vita al ARIA ADWERTA mi fara bene! Ma, ahimé, ancora non sapevo che cosa mi aspettava... mi svegliarono all'alba per mungere le mucche. Non ero esperta e mi beccai un bel calcione nel sottocada! ee o ogee! “) Raccolsi le arance nel frutteto, & ma scivolai dalla scala e caddi , dentro un cespuglio di ertiche. Non finivo pit di grattarmi! Strigliai i cavalli, ma uno di loro” mi tir un tremendo pestone nell'orto e un'ape . ; all'alluce della zampa sinistra! mi punse il sottocoda! [ B Andai a strappare erbacce Alla sera ero distrutto Fui costretto a cercare le uova [ j fi e mi addormentai come un sasso... sotto le galline,ma loro mi bec- J | j y Alfa faccia della vita sana chettarono le dita! ¥ all’aria aperta! VAMOOOOCOS! Alla FAZENDA imparai a gustare la vita sem- plice che vi si svolgeva e mi rimisi in forma, anche se i lavori AGRICOLE continuarono a darmi qualche... ehm... problemino! Grazie ad Ana, imparai finalmente un po’ di portoghese: CHE SODDISFAZIONE! Insomma, ero pronto a ripartire alla ricerca di Wild Willie e Maya. Ana e Thiago mi consigliarono di cercarli nel villaggio degli indios BO Re0-RoG, nel cuore del Pantanal. Ma quando annunciai che volevo partire il giorno dopo, Ana disse con un tono che non ammetteva PRHOtGSEE.. Vamooooos! VaMoooo0s! - - Prima che tu parta, ti porteremo al ristoran- te, Che cosa vorresti MIANETARE? lo risposi; — Mah, le specialita locali... Ana e Thiago si scambiarono uno STRAMO sguardo e chiesero: — Sei sicuro? Vuoi davvero assaggiare le Spécialita locali? To ero stupito: — Certo, perché no? Loro urlarono entusiasti: — Allora... varios"!!! Poi balzarono sul FUBRISTR ARS Avevo ancora la mano sulla portiera, quando Ana ingrané la marcia e io rimasi_ APPESO alia maniglia! Allora feci per urlare ‘aintooo? ma mi entrd in bocca un moscerine e comin- ciai a tossire, come se stessi soffocando. * Andiamo! Vamooaoos! S VAMOoOoOs! Intanto l'auto di Ana SFRECCLAVA sulla strada sterrata di terra rossa, piena di buche e di PUZZANCHERE < Tra una curva e l’altra mi giun- geva la sua voce: — Io adoro guidare sulla strada sterrata! Finalmente arrivammo dava Ana frend. Io volai dritto contro |’insegna e la eclpii con un rumore tremendo: 68 -toditore basso, corpulento, Quando tornai di nuovo a terra, mi accorsi che sul. segna c’era sea iegazioni, perché un con BAP FONG tucidi di brillantina, mi spinse a forza dentro il ristorante. Era @NARAGNAU AU AU, il proprietario. Notai che strizzO di nascosto l'occhio ad Ana, che ricambio. Poi mi SQUaCrG dall’al- to in basso e borbotte, tivalto a Thiago: - Mmm... secondo te ce la fa? Vamooaoos! S Vamooooos! _ Thiago rispose: - Ge la deve fare! Gnaragnau Au Au scrollo le spalle e bofon- chid: — Se lo dici tu... Poi corse a passo di SaMpA verso la cuci- na ene usci con una ciotola fumante in una mano, mentre nell’altra reggeva un piatto con una STRAMA pietanza. lo chiesi: — Ehm, che cosa mi ha portato? Gnaragnau ordind: — Zitto e mangia! Allora cominciai a ANLETASE, mentre loro tre mi fissavano in silenzio. Vamooooos! Vamoooods! Mi sentivo un po’ imbatazzato e mormorai, timoroso: — Ehm, perché mi fissate cosi? Che cosa sto mangiando? Gnaragnau Finii di mangiare e mi leccai i baffi: - Mmm, non era male. Davvero BUO®!®! Adesso dite- mi: che cos’ho mangiato? Gnaragnau sogghigné: - II primo era brodo di piranha, il secondo era coda di jacaré!* Stavo per PV@NI#2, ma non ne ebbi il tempo. 1 miei amici mi spinsero fuori dal ristorante, esclamando @mltisiizsti: — Prima che tu iamo ASSOUUTAMENTE fare ricorda! Mi trascinarono nel negozio a fianco del ri- storante. Era un locale LwNGo e STAETTA, con molte vetrinette di cristallo lungo le pareti. Mi sembré un luogo piuttosto STRAMO. :- Te lo dico dopo! TL * Alligatore, in portoghese. Vamocooas! & Vamooooas! perché, nonostante fosse un negozio, non si capiva proprio che cosa ci fosse in vendita... Ci venne JEDIT RD i) proprietario, un topo piccolo e magrolino che ridacchiava in continuazione, e inizié una lunga spiegazione in portoghese: Parlava molto velocemente, per cui io non capii assolutamente nulla. Ri- cordo solo che, alla fine, si mise a sghignazza- re ripetendo: — fiboia, jiboia, jiboia! Poi allungo la mano in una vetrinetta e... ne tird fuori il SEPPENTONE pid lungo che io avessi mai visto! Per mille mozzarelle, era quello il jiboia! Me lo sistem sulle spalle come una sciarpet- ta, mentre tutti lanciavano e21U"W2TEN7 di entusiasmo e lui prendeva la macchina foto- grafica per scattare la foto ricordo. Stavo per AFFLOSC/ARM| al suolo, ma feci in a == Vamooooos! Mamooooos! | tempo a sussurrare ad Ana: — Scusa, tanto per saperlo, come si dice ‘S86 BEF SVENIFG’ in portoghese? Mi liberarono dal S@PPENLE solo dopo aver scattato un milione di foto! Squiiit! 4 SONO UN BABBEOOO! AVALBA, del giorno dopo venne i] momen- to di partire per riprendere la CCEA di Wild Willie e Maya. Thiago e Ana mi spiega- rono come raggiungere il villaggio degli indios Bororo, in mezzo al Pantanal. Me lo indica- rono sulla CAR A GEOG © “AFICS: era lontano da li e ci sarei arrivato con “ae ore di cammino. Salutai e ringraziai COMMOSS i mici ami- ci, che mi chiesero con aria seria: — Geronimo, sei proprio sicuro che riuscirai a trovare la per il villaggio? —Ma certo, amici, ci arriverd prima di sera! 74 SONO UN BABBEQOO! &. SONO UN BABBEOOO! Loro insistettero: — Sei sicuro di non perderti? E appena finita la stagione delle DI@EGE, alcuni sentieri possono essere ancora allagati... potresti CONFONDERTI! To sbuffai: - Ma certo che non mi perderd! Ho la cartina che mi avete dato! | Loro SEMSSENG la testa: - Attento a non i rimanere nel Pantanal dopo il tramonto, é | PERICOLOSO! lo ripetei ancora: - Non mi perderé, non sono un BABBES! Poi li salutai e mi diressi baldan- zoso sul sentiero che si inal- trava nel Pantanal. Eh si, ero proprio diventato un topo AVVENTULOSO!Chissa come sarebbero stati fieri di me Wild Willie e Maya! SONO UN BABBEOOO! a SONO UN BABBEOOO! Mi addentrai nella FORESTA e ogni tanto mi fermavo per controllare la strada sulla cartina. Intorno ame c’erano tanti "ey" rawrigh ied] uc- celli colorati. Erano magnifici e decisi di scat- f da mostrare al mio ritorno. Fu cosi che non mi accorsi che stava arrivando il TRAMONTO. Ben presto il sole cald e io mi trovai solo nel cuore della foresta... Era proprio cié che Ana mi aveva raccomandato di EVITARE!! Solo allora capii che ero stato imprudente. Avevo sopravvalutato le mie CAPACITA, non avevo dato ascolto a chi mi voleva bene e cer- cava di mettermi in guardia... Mentre I’ ene avanzava, terrificanti rumori si levarono dal folto della foresta. Oh, povero me! SONO UN BABBEOOO! a SONO UN BABBEOOO! Mi rifugiai sotto un albero dalle fronde folte ¢ iniziai a $/NG/'a ZZARE: — Mi sono persooo! Sono solooo! Sono proprio un BABBEeee! Ma era inutile gridare: chi avrebbe potuto aiutarmi, in quella foresta SCONFINATA c SELVAGGIAT Eppure, un attimo dopo, le fronde si scosta- rono ¢ tra le foglie si affaccié un MUSFTTO dall’aria curiosa... wy IL MIO NOME E... CoLisBRi! Tl muso apparteneva a una topolina dalla MORBIDA pelliccia color caffe. Era ricoperta di tatuaggi MISTERIOSI ¢ indossava una collana di bacche lucenti, rosse enere. Nei capelli, sciolti sulle spalle, portava intrecciate tante penne VARIOPINTE. _IL MIO NOME wy E.., COLIBRI! Ma cid che pid mi colpi furono i suoi OCCHIE. vi lessi sincerita ¢ onesta. Lei mi parld in una lingua che non capii, ma, quando vide la mia ESPRESSIONE diso- rientata, ripeté in portoghese: — II mio nome é coLiBRi. Mi sarebbe piaciuto molto diventare suo ami- co, cosi ley 4e-rALAi gcon tutto il mio cuore. Poi dissi in portoghese; — O meu nome é Stil- ton, Geronimo Stilton! Le Z)L)O}N) 1) di Ana erano servite! Colibri mi sorrise di nuovo e mi invitd a se- guirla. Poi si avvid a passo SICURO lungo un sentiero che si addentrava nella foresta. Mentre avanzavamo tra le fronde, guidati dalla luce della (una. la mia nuova amica mi spiegava orgogliosa tutti i segreti di quello straordinario ambiente naturale. IPANTANAL é la pid grande zona umida del mondo esi estende per gran parte in Brasile, negli stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul. Il nome Pantanal deriva dalla parola portoghese ‘pdntano’, che significa ‘palude’. In effetti in questa zona piove per nove mesi all'anno e, durante la stagione delle piogge, la feresta viene quasi completamente sommersa dalle acque, } diventando appunto un’enorme palude! Nel Pantanal vivono moltissime specie di animali e di piante, tanto che é considerato uno degli ecosistemi pili ‘ricchi’ del mondo, Per questo motive, nel 2000, il Pantanal é stato dichiarato patrimonio dell’umanita dal UNESCO. IL Mio NOM! &.., COLIBRI! INAS per molto tem- po, finché il sentiero sbucé in una radura, dove sorgeva un villaggio. C@ LIBR allora annuncio: — Venite, venite tutti, é arrivato Geronimo! Dalle NNE di foglie intrecciate uscirono molti indios dall’aria ASSONNATA. Mi guar- davano incuriositi e notai che erano tutti bam- IL MIO NOME E.,, CoLipri! bini o anziani. Che ST RAM! | giovani del villaggio dov’erano finiti? Fu allora che un anziano dall’aria saggia mi venne incontro ed esclamé: — ‘| pettavamo, Ger — Mi aspettavate? Davvero? Com’é possibile? Lui ripeté: — aspettava mo! Tu sei Geroni- | mo, l’amico di Wild Willie, vero? Io chiesi emozionato: — Wild Willie é qui? — No, ma diversi giorni fa ho ricevuto una sua ‘ain cui annunciava che saresti venu- to in nostro aiuto, per questo ti aspettavame. | Io ero stupito e gli chiesi spiegazioni, cosi lui disse: — Seguimi, ti spiegherd tutto. Poi mi condusse vicino a una sorgente di »S Que limpida ¢ inizid a raccontare... — Straniero, devi sapere che il nostro popolo da sempre vive in pace in questa terra. E da 83 IL Mio NOME Wy E... COLTBRI! sempre accanto a questa sorgente custodisce il nostro [peers pit prezioso: il Cuore di Luce, E un cristallo a forma di CUGRE, dalla luce purissima e meravigliosa. Sospird, poi riprese: — Purtroppo la fama di questo meraviglioso cristallo é giunta alle orecchie di RAY@ LOCO, un roditore senza serupoli, capo di una banda di avventurieri. Lui ei suoi complici ABBATTONO gli alberi della foresta per venderne il legno. Al posto delle piante COSTRUISCONG strade e case di cemento! To chiesi ansioso: — Che cosa é successo al Cuore di Luce? — Un triste giorno, Rato Loco é venuto a cercarci e mi ha chiesto di comprare il cri- stallo, Voleva farlo a P BR2E per ricavarne souvenir per i turisti... Noi abbiamo rifiutato, BORORO | Bororo sono una delle numerose popolazioni indios del Brasile. Vivono in villaggi formati da case disposte in circolo e per questo sono stati chiamati con la parola che nella loro lingua significa ‘villaggio rotondo’: Bororo! Al centro di ogni villaggio si trova il luage dove si tengono le ce- rimonie sacre:é chiamato Baito ovvero ‘casa degli uomini’.| Bororo sono abili artigiani e amano adornarsi di splendidi copricapi e di coloratissimi mantelli di piume. _ IL. MIO NOME wy E... COLIBRI! perché i] Cuore di Luce fa parte delle nostre tradizioni. Singhiozzé: - Ma Rato Loco non si é arreso. Una notte lui e la sua banda sono arrivati con un © 2ROrrm€ clicottero,.. ¢ hanno rubato il cristallo! Hanno i giovani del villaggio che tentavano di difende- re il Cuore di Luce e ora li tengono a lavorare come SGHIAVI, costringendoli ad abbattere gli alberi! Con gli occhi colmi di lacrime continud: — Tut- ti hanno paura di Rato Loco e della sua ban- da, Nessuno ha mai osato contrastare i loro misfatti, per PAURA della loro vendetta! lo esclamai indignato: — Che faccia di fonti- na! Adesso ho capito perché al villaggio sono rimasti solo anziani e bambini. Lui annui e riprese: — Cosi, qualche settimana TL MIO NOME wy E... COLIBRI! fa, ho scritto- una lettera per chiedere aiuto al mio vecchio amico Wild Willie, che gia altre volte ci aveva DIFESO contro le ingiustizie. Lui ha risposto che avrebbe mandato te: un topo di nome Geronimo. Mi guardé con ammirazione. — Tu devi essere un topo molto forte, molto furbo, molto coraggioso, e anche molto avventuroso... perché Rato Loco ei suai scagnozzi sono sorci molto molto cattivi! 87 NON MARTELLATE QUEL TOPO! lo tentai di spiegare al mio nuovo amico: — Mi spiace deluderti, ma... chm... io non sono forte, né furbo, né tanto meno avventuroso! E soprattutto, non sono CORAGGIOSO! Ma loro sono davvero cosi cattivi? ~CATTIVISSIME — tispose l'anziano. Poi aggiunse: - Ora vai a riposare, Geronimo. Domani avrai bisogno di tutte le tue forze, di tutta la tua astuzia e di tutto il tuo coraggio! Poi chiamé Colibri, che mi accompagno in una capanna e mi auguro la BREDA HDB. Purtroppo peré non fu una buona notte... Nel villaggio era abitudine dormire su un’ama- ca, ma, quando cercai di sdraiarmi sulla mia, CRPPTOMBOLM di sotto, ammaccandomi il sottocoda! Squiiiit!! Solo dopo molti (dolorosi...) tentativi, capii come funzionava: in effetti era comodissima! Ma, benché l’'amaca mi CULLASSE, trascorsi una notte insonne. Continuavo a pensare alle parole dell’ANZIANO e alla fiducia che ripo- neva in me. Non riuscivo a capire perché Wild Willie gli avesse detto che ero coraggioso. Io sono un tipo, anzi unt topo, normalissimo ¢ 89 NON MARTELLATE KR QUEL TOPO! anche piuttosto FIFONE. Che cosa potevo fare??? Alla fine perd, nonostante avessi pau- ra, capii che dovevo 41UbAP i miei nuovi amici: ero la loro ultima speranza e non pote- vo DELUDERLI! Cosi all’alba mi feci coraggio, salutai tutti e mi incamminai alla ricerca di RATO LOC e del Cuore di Luce. Prima di partire presi in disparte Colibri e le sussurrai: — lo vado, fard del mio meglio, ma non sono sicuro di riuscire nell’impresa... Devi sapere che non sono quello che voi spe- tate... SOVWO SOLO UA TOPO OUALSIASIS Lei mi sorrise: — Ecco il mio consiglio: abbi fiducia. Vedrai, la FORESTA aiuta sempre chi la DIFEN DE! Con quelle parole nel cuore, partii da solo e mi addentrai nella foresta. 90 NON MARTELLATE R QUEL TOPO! Avanzavo timoroso, SU AR DANDOMIL attorno. Ma non vidi traccia del cristallo, né di chi 'aveva RUBATO. Vagai per tre giorni, sempre pit stancoe SPFIDUCIATS... Fu allora che ricordai il consiglio di Colibri. Chis- sa se la foresta mi avrebbe aiutato? Sussurrai: — Ehm, ho bisogno di 4IUGO... Ma non accadde nulla. Allora ripetei a voce alta: - Ho proprio bisogno di AiUbO... Dato che non succedeva niente, urlai a squar- ciagola: — Ho davvero bisogno di AIUGOOO! Aiusatemiiiiiit Un attimo dopo, qualcuno mi tird per la ma- nica della giacca. Mi girai e vidi una scimmia, che pareva indicare un sentiero nella foresta... Stupito, mi INCAMMINAI,.. <~ ~~ Quando arrivai a un bivio, vidi un tapiro che con il muso sembrava voler INDICARE a po einen 2 = MARTELLATE R QUEL TOPO! 2 sinistra... Dopo un po’, quando teme- vo di essermi definitivamente perso, una farfalla VARIOPINTA svolazzd davanti a me, mostrandomi la strada da SEGUIRE. Un armadillo giallo attravers6 il sentiero, costringendomi a svoltare a destra, poi un giagua- ro mi si paro davanti e mi tiré una sul sentiero giusto! To esclamai: — Ho capito! Grazie, svolto subito! f Proseguii in questo modo fino al TRAMGNTG, quando udii un tremendo frastuono metallico. Mi nascosi tra i cespugli per spiare che cosa stava NON MARTELLATE R QUEL TOPO! accadendo e... squiiit! Rimasi senza parole! Davanti a me c’era una radura, dove ruspe e trattori stavano SRA PVSAN PO aii alberi della foresta. Al centro della radura |) il | Wa una grande massa rilucente... Un grande pappagallo da un ramo gracchid: — Crrristalle, crrristalle, orrristalle... - Poi svani nella foresta e io rimasi nascosta tra le fronde, indeciso sul da farsi. Ero S819, mentre loro erano TANTH... Che cosa potevo fare? In mezzo a un gruppo di operai, individuai quello che sembrava il €AAP@: doveva esse- re Rato Loco! Per mille mozzarelle, mi face- va PAURA solo a guardarlo. E la mia paura aumento, quando lo sentii urlare: - Guardate tutti! Ora tirerd personalmente la prima mar- tellata a questo c emiala | le ore, per farne un 94 NON MARTELLATE R QUEL Topo! bellissimo portachiavi per i] mio nuovo fuari- strada... He, he, he!!! Si sputd sulle mani e afferrd i] MARTELLU, mentre tutti intorno a lui lo incitavano urlan- do: — VAI CAPO, VAI CAPO, VAI CAPOOOO| Fu allora che agii d’istinto: dovevo difendere il Cuore di Luce a tutti i costi! Cosi misi da parte la paura e balzai fuori dai cespugli, corsi verso il cristallo e mi ci sdraiai sopra, gridan- do: — Prima di martellare questo cristallo, dovrai MARTELLARE me, furfante! Vai capo! 5 eaEUitetelele ___NON MARTELLATE R QUEL TOPO! sail Sdraiato sull’enorme cristallo, chiusi gli occhi, pronto a riceve- re la martellata, quando improv- yvisamente udii una voce gridare: -FERMEL TUTTL! Spalancai gli occhi incredulo: quella era la voce di WIhd WHELta! Era proprio lui, che, in pelliccia e baffi, fece una mossa di karate, gridando al topastro: — Kiaiii! Non martellare quel topo, cioé non martellare quel cristallo... Dietro Wild Willie comparve anche Maya: prima che potessi riavermi dalla sorpresa, tiro una frustata a Rato Loco, strappandogli co WR, 7 dimanoil MARTELLI: = indios: erano i igiovend del villaggio! Ecco dov’erano! NON MARTELLATE R QUE! Topo! Wild Willie e Maya li avevano liberati! Rato Loco, sentendosi circendate, grids RABBIOSO: - Ci arrendiamo! Avete vinto voi, grrrr! Maya mi sussurré: — Ho assistito a tutta la scena, Geronimo, come sci stato coraggioso! Permetti che ti dia un 04.010" lo balbettai: - Ehm, permetto, permetto... Appena mi bacid, svenni per le tante e troppe EMOZIONI... ¢ anche per il bacio! BRAVO... SEI TORNATO VIVO, STILTON! Quando RINVENNI. mi trovavo di nuovo al villaggio dei miei amici indios, (OMOPAMENTE sdaiato su un’amaca in una capanna. Colibri era accanto a me ¢, appena si accorse che ero sveglio, (OARSF fuori, annuncian- BRAVO... SEI TORNATO: & vivo, STILTON! ivy es do a tutti con grande entusiasmo; — Geronimo si é svegliato! Evvival!! Uscii dalla AP ANNA e solo allora scaprii che era di nuovo il tramonto: avevo dormito per VENTIQUATTRO ore di fila! Lanziano capo villaggio mi venne incontro e mi ringrazio SOLENNEMENTE: - Grazie, Geronimo. Solo grazie al tuo corag- gioil Cuore di Luce é tornato da noi! Tutti esclamarono: ~ Viva Geronimo! Viva il SALWATORE del Cuore di Luce! Il capo villaggio allora esclamé; — Ora basta discorsi, festeggiamo! Fu una FEST. meravigliosa, con canti, danze e cibo semplice e genuino donato dalla FORESTA... Wild Willie, Maya e io pas- sammo ancora qualche giorno al villaggio, ma ben presto venne il momento di partire. BRAVO... SEI TORNATO Vivo, STILTON! Salutai COMMOSS0O i miei nuovi amici: ~ Grazie di tutto. Non vi dimenticherd mai... Venite a trovarmi a Topazia, saré felice di OSPIGAP VI, come voi avete ospitato me! Poi insieme a Wild Willie e Maya iniziai il lun- go, anzi il lunghissimo viaggio che mi avrebbe riportato a casa. Durante il #@ZO,, ripassai tutte le parole ¢ le espressioni in portog/vese che avevo imparato durante quell’avventura... Quando arrivé la HOSTESS ad augurarmi Aerivedercl Come sichian? BRAVO... SELTORNATO. ( VIVO, sTIL-TON! buon viaggio, io le risposi in un portoghese perfetto: feci una bellissima figura! Poi mi addormentai come ungGeX2XSXSXK) e mi svegliai solo quando l’aereo atterré all’ae- roporto di Topazia. Tutta la mia famigiia era venuta ad acco- glierci: c’erano mia sorella Tea, mio cugino Trappola e il mio nipotino Benjamin, Ovviamente non poteva mancare anche lena, che mi S'T REF C09 nel suo solito ab- braccio (troppo) energico, esclamando: - Ben- tornato a casa, Scamorzolo! Wild Willie lancid un’ OCC MIATA d'inte- sa a lena, si liscié i baffi e disse: - Incredibile, vero? Il pivello é tornato VIVO! Chi lavreb- be mai detto?! Jo mi rivolsi a lena con una punta di orgo- glio: - Se sapessi quante AVVEN TURE ho 101 BRAVO... SEITORNATO EX vivo, STILTON! vissuto! Avventure avventurosissime, avven- turosissimissime! Da non crederci! Purtroppo perd non ho neanche una lena mi strizzé l’occhio: - Non preoccuparti, Scamorzolo, le foto sono qua: eccole! E mi SVENTOLO sotto il muso un pacchet- to di fotografie. Io farfugliai: - Ma... ma chi le ha scattate? Ero sempre da solo! Iena mi fece TOU FOC sul cranio: - C’é nessu- no qui dentro? Non hai ancora capito? Tu non sei mai stato solo... Maya e Wild Willie erano sempre con te! 102 — j "i AVVENTURE AVVENTUROSISSIME ee, Toc Toc, C’E QUALCUNO QUI DENTRO? Ma... com’era possibile?! Tutte le (dis)avven- ture che avevo VISSUTO erano state organiz- zate dai miei amici?! Ero ancora sbalordito e farfugliai: - Ma io, eioé voi, cioé noi... lena mi picchietté di nuovo sul cranio: — Toc toc, c’é qualcuno qui dentro? Ti abbiamo ASBANDSNAT® apposta, cosi hai dovuto fare tutto da solo: ballare la samba, sopravvi- vere alle cascate, mangiare la zuppa di piranha e che ne dici poi di quel S(2D{N|ON¢ attorno al collo?! Mi sei valine riconoscente? Wild Willie 55 CD, liseiandosi i Toc TOC, we cE QUALCUNO... baffi: — Oh si, dovresti davvero esserci ricono- scente per tutto lo sforzo che abbiamo fatto, Un PIVELL© come te non avrebbe mai potu- to procurarsi delle belle fa io avventurose da solo! Se io non ti avessi scippat... lena gli tiré una gomitata ¢ Maya socchiuse gli occhi, SUSSURRANDO: — Shhhhh... Ma a quel punto avevo gia capito tutto e stril- lai: = COSA COSA COSA? Non solo mi avete lasciato da solo in un Paese sconosciu- to, ma mi avete anche scippato il portafogli durante i] C7 B. NE V1 E> Begli amici siete, ecco! lena mi tird un baffo e mi rimproverd: - Ecco, Scamorzolo, sei sempre il solito ingra- to! Ci siamo impegnati al massimo, perché la SFIDA fosse ancora pi eccitante, possibi- le che non te ne renda conto??? 107 = » C’E QUALCUNO... Ma gid Maya aveva aperto il suo portatile, esclamando »* 3F A — Sei appe- na stato messo in rete, Geronimo!!! lo strillai: = COSA COSA COSAI? Poi capii. Sullo schermo era apparso il nuovo sito, con le foto AVVENTUROSE scattate durante il viaggio. Vidi anche i commenti che cominciavano ad arrivare da tutta I’Isola dei Topi, da aMici, PARENT, conoscenti, e da tutti i miei lettori... Toc Toc, we CE QUALCUNO. Courplinenti Geronimo!’, ‘Congratulazio- ni Geronimo!’, ‘Ben fatto Geronimo!’. E poi ancora: ‘Non sapevamo che fossi cosi EQRAGGISA, Geronimo’, ‘Sei pro- prio un topo avventuroso, Geronimo!’ e via di questo tono. Un attimo dopo, il mio telefonino comincié a trillare allegramente: erano tutti gli amici che si volevano complimentare con me! Con gli OCCHE umiai per la commozione mi rivolsi ai miei compagni di viaggio: — Gra- zie per cid che avete fatto per ME! So che l'avete fatto con le migliori intenzioni del mondo, anche se al MOMENTO non I'ho capito (ehm, in effetti ancora adesso faccio fatica a capire, ma non importa). Comunque il risultato é... EOGEZIONALE! 01 mio nuovo sito é davvero avventuroso, anzi avventurosis- | Toc Toc, wf c'E QUALCUNG... | sissimo, anzi avventurosissimissimo! Grazie a voi ho scoperto un Paese meravigliose ho conosciuto nuovi amici, ma soprattutto ho capito che ogni posto é ‘GASA, se il nostro cuore risuona in armonia con quello di tanti altri amici che ci AMMAN! E CHI L’AVREBBE MAI DETTO? Fuallora che decisi di scrivere un || ihr ‘0 sulle mie AVWEN TURE brasiliane. E il libro che state leggendo voi ora, spero che vi piaccia! E TUTTO VERO. sapete? Tutto, tur- to, tutto, anche la storia del serpente avvolto attorno al collo! Poco dopo che il libro fu pubblicato in Brasile, ricevetti un’ CRG" L© telefonata: era il famosissimo regista brasiliano Topeiro Topoz! ~ Senhor Geronimo, ho letto il suo libro e mi é piaciuto TANTISSIMO. Leié tiuscito a far capire a tutti che il Brasile é il Paese pit avventuroso del mondo! 112 ————— E CHLL'AVREBBE i MAI DETTO? Jo lo ringraziai, mentre lui proseguiva: - Allo- ra, senhor Geronimo, che ne direbbe di diven- tare PRET AG NISTA di un film ambientato in Brasile? To ero stupito: — Ma... io non sono un attore! Lui ridacchid: - Meglio, senhor Geroni- mo, meglio! Voglio lei, solo lei, proprio lei, perché lei era un topo NORMALISSIMG. ma é diventato un topo avventurosissimo! E che bella la foto col S{2P (NTE attorno al col- lo: la useremo per la locandina del film! Fu cosi che RYT DRA in Bra- sile... proprio io che pensavo di non tornarci pit! Fu proprio mel: aViglioxe, per- ché ritrovai tutti gli amici brasi- liani e scoprii quanto mi fossero mancati! Squit! 13> —— E CH L’AVREBBE & ‘MAT DETTO? Quando le riprese furono terminate e il film fu trasmesso a Topazia, fu un SUCCESSION incredibile! E la scena che piacque di pid fu proprio quella del §(RD({( attorno al colo... Da quell’avventura avevo imparato tante cose. Prima di tutto avevo CAPITE che, a volte, cid che a prima vista appare una sfortuna ¢ invece una F©)2 LUNA. Se non fossi rimasto senza soldi, non avrei mai compiuto quel viag- gio in modo tanto AVVENTUROSO! Poi avevo sperimentato che ogni difficolta pud essere SIP SPAT) quando si é aiutati da amici sinceri. Che cosa avrei fatto senza tutti i roditori che mi avevano accolto nella loro casa con AFFETTOP Infine mi ero reso conto che il vero perico- lo non é ritrovarsi con un serpente attorno al collo, ma vivere una vita MONOTONA, —— 116 —— E CHI L'AVREBBE @& MAL DETTO? senza mai provare qualche cosa di nuovo, im- previstoe meravigliosaumente emo- zionante! Questo é il W«€=2e«> significato dell’avventura, ¢ ora che ne avevo provato il gusto, chissA se avrei potuto farne a meno! Ma questo lo SCOPRIRETE nei prossimi libri, parola di Stilton, Geronimo Stilton! 117 — eeSe GC e8ECREANS ES INDICE & | MA CHE BELLE CASCAT.,.EEEEEEEE! 50 & & O MEU NOME & STILTON, GERONIMO... 56 &E Io sono GERONIMOOO000... i VaMooooos! 66 & | SALUTI DAL Mato Grosso! 10 SONO UN BABBEOGO! 74 | Sr Har Capito SCAMORZOLOGO? 16 IL MIO NOME E£... COLTRI! 78 & TONICO, TONICO, ANZI, TONICISSIMO! 22 NON MARTELLATE QUEL TOPO! &8 Se ES DESTINAZIONE AVVENTURA! 30 BRAVO... SEI TORNATO VIVO, STILTON! 98 | NON CI CAPISCO UNA CROSTA!!! 36 Toc TOC, C’E QUALCUNO QUI DENTRO? 106 & & CARNEVALE A Rio! 42 E CHI L'AVREBBE MAI DETTO? 112 eS S& &écee¢cée €& Ye & Ee & so em 57. La corsa pid pazza earl 58. Attacco alla statua d'orol 59. Lo strano caso del Sorcio Stonato * Ne! Regno della Fantasi; 60, Il tesoro delle Colline Nere * Secondo Viaggio n Ef; Il mistero della perla gigante ella Fantasia 62. Sei ciccia per gatti, Geronimo = Terzo Viaggio nel Ri — Stilten! della Fantasia Ss Che fifa sul Kilimangiaro! * Quarto Viaggio nel Regno | Lo strano caso del Fantasma della Fantasia GRANDI LIBRI nA no cai : __ della Torre Pagliaccia 72, Lo strano caso del 73. Sei in trappola __ Stilton! 1 Cacciaal Librod’Oro Céun pirata in Internet STORIE DA RIDERE A FUMETTI 4. Suonala ancora, Mozart! 2. La strana macchina dei libri )a Rocea Taccagna La Mummia senza nome PREISTOTOP! in 3. | segret! di T ia 4. Vita segreta ai Tea Stilton GRANDI STORIE Usola del Tesoro f #1 Giro. del Mondo in 80 Glorni Tredici fantasmi p ebrosa 4otlaSpadanellaRoccia no caso del vulcano i" fero Agente segreto Zero Zero Kappa 48, Lo strano caso del tiramisu! istero degli Elfi 50. Il segreto def Lago — o 1. 52. Non sono un suj a 2. Mistero a Caste! * Piceole donne 53. Il furto del Diamante Gigante 3. Il tesoro del piri * Il Richiamo della Foresta 54. Ore 8: a scuola di for fantasma 9 * Robin Hood 4. Un vampira da salva * | tre moschettieri 5. tlrap della paura fl libro della giungla— es Heli Ve! la leghe sotto i mari Peter Pan * Piccole donne crescono * Le avventure di Tom Sawyer * Alice nel Pacse delle Meraviglic * Sandokan - Le tigri di Mompracem ue minuti prima di dormire moan Tobin ‘Le grandi fiabe classiche Le grandi fiabe classiche 2 SUPERERO! I difensori di Muskrat City Linvasione dei mostri giganti r ean del grillitalpa rsquitt contro i terribili tre is Krappcla dei super dinosaur! ilgili del costume glallo abominevoli ratti delle nevi Allarme, puzzoni in azione! Supeeauee e la pletra lunare 0. cr rcium acoy 4 1000 Barzellette vincenti 1000 Barzellette irresistibili 1000 Barzellette stratopiche il Barzellettone Barzellette Super-Top Compilation 1 Barzellette Super-Top Compilation 2 Barzellette Super-Top Compilation 3 Barzellette Super-Top Compilation 4 Barzellette Super-Top Compilation 5 Barzellette Super-Top Compilation 6 TEA SISTERS. 1. Hl codice del drago 2. La montagna parlante 3. La citta segreta 4, Mistero a Parigi 5. ll vascello fantasma (6. Grosso guaio a New York 7. I tesoro di Ghiaccio 8. Pnauttraght delle stelle reto del castello scorzese 10. in della bambola nera 11, Caccia allo scarabeo blu 12. Lo smeraldo del principe indiano 13. Mistero sul Orient Express 14. Mistero dietro le quinte TEA SISTERS FUMETTI il segreto dell'isola di lene intita del club, lucertole i tesoro della nay jinga * Aspettando l'onda gigante VITA AL COLLEGE . amore va in scena a Tapford! diario segreto di Col Tea Sisters in pericolol! Sfida a ritmo di danzal I progetto super segreto Cinque amiche per un musical * Chistnasconde'a Topford? si nase aTo| |i. i ie misteriosa lettera d'amore 2, Bees L 10. Us re ai oF r Colette: {qui si stampano i libri ef giornaliy 11. cakal gira a 3. Amministrazione 12. Top model per un wilne 4. Redazione {qui lavorano redattori. grafici. iustratori) & 5. Uificio di Geronimo Stilton Benunnayns 6. Pista di atterraggio per elicotteri Topazia, la Citta dei Topi 1. Zona industriale di Topazia 24. Gazzetta del Ratto 2, Fabbriche di Formaggi 25. Eco del Roditore 3. Aeroporto 26. Casa di Trappola 4. Televisione e radia 27. Quartiere della Moda §. Mercato del Formaggia 28, Ristorante Fromage d'Or 6. Mercato del Pesce 29. Centro per la Difesa del 7. Municipio Mare e dell'Ambiente 8. Castello Snobbacchiottis 30. Capitaneria di Porto 9. Sette colli di Topazia 31. Stadio 10. Stazione ferroviaria 32. Campo da Golf 11. Centro Commerciale 33. Piscina 12. Cinema Topeon 34, Tennis 13. Palestra Topgym 35, Parco dei divertimenti 14. Salone dei Concerti 36. Casa di Geronimo 15. Piazza Pietra Che Canta 37. Quartiere degli Antiquari 16. Teatro Tortiglione 38. Libreria 17. Grand Hotel 39. Cantieri navali 18. Ospedale 40. Casa di Tea 19. Orto Botanica 41. Porto 20. Bazar della Pulce Zoppa 42, Faro 21. Casa di zia Lippae 43. Statua della Liberta di Benjamin 44, Ufficio di Ficcanaso Squitt 22. Museo di Arte Moderna 45. Casa di Patty Spring 23. Universita e Biblioteca 46. Casa di nonne Torquato A Moola Corsara Per di qua, alle Streito de! Ratto Rattato th ! Isola dei Topi 1. Grande Lago di Ghiaccio 17. Parco Nazionale per la 2. Picco Pelliccia Ghiacciata Difesa della Natura 3. Picco Telodaioilghiacciaio 18. Las Topayas Marinas 4, Picco Chepiufreddononsipud 19. Foresta dei Fossili 5. Topikistan 20. Lago Lago 6. Transtopacchia 21. Lago Lagolago . 7. Picco Vampira 22. Lago Lagolagolago 8. Vulcano Sorcifero 23, Rocca Robiola 9. Lago Zolfaso 24, Castello Zanzamiao 10. Passo del Gatto Stanco 25. Valle Sequoie Giganti ‘11. Picco Puzzolo 26. Fonte Fontina 12. Foresta Oscura 27. Paludi solforose 13. Valle Misteriosa 28. Geyser 14. Picco Brividoso 29. Valle dei Ratti 45. Passo della Linead’Ombra —30. Valle Panteganosa 16. Rocca Taccagna 31. Palude delle Zanzare 32, Rocca Stracchina 33, Deserto del Tophara 34, Oasi del Cammello Sputacchioso 35. Picco Cocuzzola 36. Giungla Nera 37. Rio Mosquito GC C Cari amici roditori Geronimo Stilton vive a Topazia, arrivederci al prossimo libro. isola a forma di fetta di formag- Un altro libro coi baffi, parola di Stilton... q sull'lsola dei Topi, una bizzarra gio situata nellOceano Rattico meridionale. Qui la natura 6 pro- tetta e i roditori vivono felici. Nel tempo libero, Geronimo colleziona antiche croste di parmigiano del Settecento, ma es adora scrivere libri in cui facconta le sue stratopiche avventure! Per scoprire tutte le avventure di Geronimoedeisuoiamici, visitateil sito: www.geronimostilton.com. It 17. RLAIIIOM rites appz LWA fe emi dl cman ort Gr 2.6 Kid 6 CPR. 10772. GANDER TER MATE, ‘eet ahare cron del tlnane abcd a careers oct SANS CAMPONE G2. L0 ue erence ee as anh secon rata brasiliana? Tutto é iniziato una tranquilla sera di febbraio, quando i miei amici lena,

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