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FROSINONE 33
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Due momenti della biciclettata di domenica a Frosinone
Piste ciclabili, sei tragitti sulla carta ma solo pochi metri sono percorribili
di GIANPAOLO RUSSO
Le piste ciclabili a Frosinone rappresentano una realt solo sulla cartina. Tolti i pochi metri intorno alla piastra Cavoni e una decina di metri nel parcheggio della Questura, Frosinone non possiede una pista ciclabile degna di questo nome. Sinora alcuni interventi a macchia di leopardo sono serviti pi per risalire nella classifica dellaqualit di vita di Legambiente che non per consentire agli amanti delle biciclette di passeggiare in citt. Eppure il progetto della ciclabile a Frosinone esiste. In un faldone dellassessorato ai lavori pubblici, su una mappa della citt, sono disegnati i sei percorsi delle piste ciclabili che coprirebbero lintera parte bassa del capoluogo. Il primo stralcio quello che prevede di unire il campo Coni alla Monti Lepini attraversando viale Austria. Unpaio di anni fa lamministrazione appose sulla carreggiata un guard-rail per separare la carreggiata riservata alle auto con quella riservata alle bici. Unabarrieradimetallo considerata troppo pericolosa che poi venne rimossa. Il secondo stralcio riguarda il ricongiungimento di questa pista ciclabile con via Marittima attraversando parte delcampoConi e dallaltro lato proseguendo per via Portogallo. Il terzo stralcioriguarda il quartiere Scalo. Da via Valle Fioretta sino a via Licino Refice per poi passare in via Claudio Monteverdi cos da ricongiungersi con viale Grecia. Il quarto stralcio quello relativo al Parco Fontanelle dove prevista una pista ciclabile in via Ciamarra. La mappa poi riporta del
fronte di un aumento delle rapine fra il 2010 (113 denunce) e il 2009 (103 denunce) e delle denunce per associazione a delinquere (44 denunce nel 2010, rispetto alle 15 del 2009).
A sinistra la mappa con i percorsi ciclabili che dovrebbero essere realizzati nel capoluogo ma che sono solo sulla carta A fianco i pochi metri di pista accanto alla Questura
quinto stralcio e cio una pista ciclabile che da piazzale Kambo svolta su via Puccini e si ricollega a via Ciamarra. Il sesto stralcio riguarda la realizzazione di una pista ciclabile intorno allanello del Casaleno. Di concreto, per, c poco o nulla anche se lintervento non
necessita di grossi lavori (nella maggior parte dei casi servirebbe solo un po di vernice). Il problema - spiega il presidente dellassociazioneculturale Frosinone Bella e Brutta, Luciano Bracaglia - che manca la volont. Domenica abbiamo presentato liniziativa della pedalata
avr finalmente inizio sar orfano di appositi spazi. Dal canto suo lassessore alla mobilit Maurizio Ciotoli precisa: Le sei piste ciclabili sono state inserite nel piano urbano del traffico. Stiamo gi realizzando quella attorno al Casaleno mentre sono in corso i lavori per la pista sulla Monti Lepini.
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Sono le 8.26 di luned mattina quando un lancio Ansa annuncia che Fiat lascer Confindustria dal 2012, cos come ha comunicato con una lettera lad Sergio Marchionne alla presidente Emma Marcegaglia. Pochi minuti e la missiva arriva anche sui tavoli dei vertici di Confindustria Frosinone. Anche se la decisione era annunciata un piccolo terremoto: non solo perch la Fiat lazienda pi grande della provincia, non solo perch ha circa 4 mila addetti, ma soprattutto perch da sempre lo stabilimento di Cassino ha finito per avere un grande peso sulle decisioni dellUnione degli industriali di Frosinone. E prematuro rilasciare commenti - dice a caldo il presidente Marcello Pigliacelli - Ci sono ancora degli spiragli, non credo che un sistema come Fiat possa distaccarsi completamente dalle realt locali di Confindustria. Tutto qui. Lo ripeto: prematuro prendere posizione. Certo la decisione di Marchionne ha un suo peso rilevante anche in Ciociaria. Intanto dal punto di vista economico. Confindustria Frosinone ha entrate per due milioni di euro e Fiat, a quanto si apprende, contribuisce - o per meglio dire ormai contribuiva - per circa il 5%, versando quote associative per circa 100 mila euro lanno. Contributo importante, ma non tale da mettere a rischio lassociazione, ammettono dallassociazione. Quello che preoccupa di pi il venir meno del peso di Fiat, il venir meno di quel contributo in termini di immagine e di competenzeche ha sempre fornito allassociazione e al territorio. Fiat Cassino non ha mai espresso un presidente, vero, ma sempre stata molto vicina ai vertici dellassociazione. Ma c un passaggio della lettera di Marchionne che lascia aperto uno spiraglio, l dove dice: Stiamo valutando la possibilit di collaborare, in forme da concordare, con alcune organizzazioni territoriali di Confindustria e in particolare con lUnione industriale di Torino. Non subito, certo - ammettono da via del Plebiscito - ma una ricucitura possibile anche perch sarebbe assurdo che la pi grande azienda privata della provincia restasse fuori dallassociazione proprio ora che il sistema ha bisogno di stare unito. Tutto legato al procedere dei piani di Fabrica Italia, lazienda creata a Pomigliano e a Mirafiori per avviare i nuovi investimenti dove - come spiega Marchionne nella lettera - Fiat utilizzer la libert di azione applicando in modo rigoroso le nuove disposizioni legislative. E un punto cruciale. I sindacati ci vedono lammissione di voler avere mano libera sui licenziamenti. Ma per il momento Cassino ancora fuori dal progetto di Fabbrica Italia, qui probabilmente non se ne parler prima del 2012 o addirittura del 2013. Ma per il segretario provinciale della Uilm,Francesco Giangrande, quanto accaduto significa che non ci sono pi regole, Operai escono dalla Fiat di Cassino Marchionne pu fare e disfare a suo piacimento tanto che finora non ha ancora presentato il nuovo piano industriale per Cassino. Giangrande annuncia che la Uilm con una serie di iniziative costringer Marchionne a presentare il nuovo piano industriale. Intanto c attesa per quello che dir oggi il leader della Uilm, Rocco Palombella, al direttivo provinciale dei delegati Fiat che si terr dalle 9,30 allhotel Boschetto di Cassino. Critico anche il segretario della Fiom-Cgil Donato Gatti che si chiede dove sono finiti i 20 miliardi di investimenti promessi per gli stabilimenti italiani? Cassino affonda nella cig senza prospettive future. Mario Spigola della Fim-Cisl si dichiara preoccupato perch Marchionne non chiarisce il tenore delle relazioni sindacali e industriali ma sicuramente la dimensione della sfiducia a Confindustria la si potr capire al meglio solo tra qualche tempo. Per Cassino restano le incognite, per questo avvieremo delle iniziative per sollecitare le istituzioni pubbliche ad intervenire. Ma per ora il futuro della Fiat di Cassino ancora tutto da decifrare.
V.B e D.Tor.
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Pigliacelli: prematuro fare commenti Cgil, Cisl e Uil: deve chiarire su Cassino
SORA
FERENTINO
FERENTINO
Grazie ai due autovelox sulla Casilina il Comune di Ferentino punta ad incassare nel 2011 circa un milione di euro
Lamministrazione comunale di Ferentino ha rinnovato fino al 30 ottobre 2012 la convezione per tenere i due autovelox fissi sulla via Casilina, il primo allaltezza dellHotel Bassetto in direzione Frosinone, laltro allAcqua Sulfurea in direzione Anagni. La precedente convenzione con una ditta di Firenze, cheha posizionato i due rilevatori di velocit, scaduta il 30 settembre scorso. Alla fine della nuova convenzione il comune potr riscattare i due strumenti pagando una cifra molto bassa, 948 euro pi Iva. Con la nuova con-
sono stati finora 600.000 euro, e da qui alla fine dellanno si prevede di incassare una somma vicina al milione di euro. In pratica, secondo quanto in possesso del comune, le multe alla fine dellanno saranno calate del 50% rispetto al 2010 grazie soprattutto ad un maggior rispetto delle regole da parte degli automobilisti. Le infrazioni accertate lo scorso anno sono state oltre 11.000,questanno dovrebbero fermarsi alla met. Gli introiti vengono reinvestiti sulla manutenzione e sulla sicurezza e non stata unoperazione per fare cassa ha spiegato lassessore al Bilancio, Maurizio Berretta.
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-TRX IL:03/10/11
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