You are on page 1of 10

parete Cap.

3: statica grafica 31

geometri: 3 Statica grafica


alfa NON è l’azimut !

alfa parte sempre


1
dal pavimento 3.1 Descrizione analitica
1 ·sen(alfa)
alfa
3.1.1 Forze nel piano
1 ·cos(alfa) pavimento

Per la descrizione analitica di una forza in un piano –


ad esempio un piano orizzontale – si adotta come si-
stema di riferimento il sistema di coordinate cartesia-
ne (x,y); le x sono chiamate ascisse e le y ordinate.
y
Punto di applicazione della forza A = (x A, y A)

B
yB Utilizzando le proiezioni sui due assi x e y si ottengo-
no le componenti orizzontali lungo gli assi x rispettiva-
mente y
!
! F
Fy !
sen(alfa) Fx = F ! cos " = xB # x A
!
Fy = F ! sen" = yB # y A
! cos(alfa)
yA !
A Fx Per il teorema di Pitagora, la lunghezza del vettore
x calcolata a partire dalle sue componenti vale
xA xB
! 2
F = (Fx )2 + (Fy )
Rappresentazione della forza nel piano cartesiano

3.1.2 Forze nello spazio

Fy = F orizz·sen(beta) Nello spazio tridimensionale il sistema di assi al quale


F orizz si farà riferimento possiede le caratteristiche seguen-
F orizz = F·cos(alfa) ti:
beta
90° z B • gli assi x e y giacciono su un piano orizzontale
Fx = F orizz·cos(beta) ! ! • l'asse z è verticale
F Fz
! • gli assi sono perpendicolari tra loro
A Fy • il sistema è destrorso.
!
90°
!
" Fx Punto di applicazione della forza A = (x A, y A, zA)
zA !
Ao y (
F = Fx ,Fy ,Fz )
xA • Componente verticale, ⊥ al piano (x,y)
!
yA Fz = F ! sen"

x A'
• Componenti orizzontali lungo gli assi x, rispettiva-
mente y
Rappresentazione della forza nello spazio tridimensionale F orizz
!
Fx = F ! c o s " ! cos #
!
Fy = F ! c o s " ! sen#
F orizz
Per il teorema di Pitagora, la lunghezza del vettore
calcolata a partire dalle sue componenti vale

! 2
F = (Fx )2 + (Fy ) + (Fz )
2 Pitagora in 3D
32 Cap. 3: statica grafica
3.2 Composizione di forze nel piano

3.2.1 Forze allineate

L'intensità della risultante è data dalla somma alge-


!
brica delle intensità. La direzione è quella della linea F3
d'azione comune alle forze. Il verso è determinato dal
segno dell'intensità. !
F2
!
F1

Somma algebrica R = F1 + F2 - F3 Forze allineate

! ! ! ! !
Somma vettoriale R = F1 + F2 + F3 F2
! !
F1 F3
!
R

Risultante quale somma vettoriale delle tre forze


3.2.2 Forze non allineate ma convergenti

a) Due sole forze

Le forze possiedono la proprietà di poter esser fat-


te scorrere liberamente lungo la loro linea di azio- !
ne. Sfruttando questa importante proprietà, esse F1
vanno collocate in modo che il punto di applica-
zione si sovrapponga all'intersezione delle due li- !
nee di azione. La direzione della risultante è data F1
dalla diagonale del parallelogramma delle forze in-
dicato nella figura a lato. La sua intensità è defini- ! ! ! costruzione
ta dalla lunghezza di detta diagonale. Il senso di R ! R = F1 + F2
è definito dalla punta della freccia della risultante. F2 !
! ! ! F2
Vale la somma vettoriale R = F1 + F2

Risultante di due forze non allineate


Non vale la somma algebrica R = F1 + F2
Cap. 3: statica grafica 33
b) Più di due forze
costruzione 1
Come appare dallo schema, il procedimento vie-
! ne qui applicato a tre forze; ma può venir esteso
F1
ad un numero n qualsiasi di forze (n > 3).

+F !
2
!
F1
Le forze agenti si possono combinare a due a
due, sfruttando le proprietà indicate sopra. La ri-
! !
costruzione 2 F2 sultante intermedia F1 + F2 viene poi sommata a
F3
F3 e così di seguito.

! ! ! ! Osservazione
R = F1 + F2 + F3
Il risultato finale è indipendente dalla scelta del-
la sequenza di combinazione delle forze, che
può pertanto tenere conto delle difficoltà di inter-
Somma vettoriale di tre forze a due a due
sezione dovute alla direzione delle forze che si
combinano. Nell'esempio a lato risulterebbe assai
! arduo combinare direttamente F1 con F3: l'inter-
F1 sezione cadrebbe a sinistra, fuori del foglio.

! ! ! ! L'intensità della risultante, la sua inclinazione e il


! R = F1 + F2 + F3 verso sono determinabili mediante il cosiddetto
F2 poligono delle forze. Da un lato esso ha il pre-
scorciatoia … MA …
gio della costruzione semplice; dall'altro presenta
! non so DOVE sarà R il difetto di non fornire indicazioni circa la retta di
F3
applicazione. In pratica non è dato sapere dove
R agisca.
Il poligono delle forze
3.2.3 Forze non allineate ma parallele

Il metodo esposto nel paragrafo precedente non può


più venir applicato, poiché – per definizione – non è
possibile individuare il punto di intersezione delle due
direzioni parallele. Si deve pertanto ricorrere ad uno
stratagemma, consistente nell'aggiunta di due forze F
qualsiasi di pari intensità, di senso opposto e allineate
tra loro. L'equilibrio globale rimane in tal modo inalte-
rato.

a) Forze di uguale senso

aggiunte La costruzione grafica è visibile a lato. Valgono le


(tiro alla fune!) ! somme vettoriali
!F
! ! ! !
! R2 R1 = F1 + F
! ! ! !
+F R R2 = F2 + (!F)
! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !
F1 F2 R = R1 + R2 = F1 + F + F2 + (!F) = F1 + F2
!
R1
A costruzione grafica terminata si possono ese-
guire due verifiche.
Determinazione della risultante di due forze parallele di u-
gual senso
• La risultante R deve necessariamente essere
parallela alle due forze F1 e F2 che l'hanno
generata.
• La sua intensità deve corrispondere alla som-
ma algebrica di F1 con F2.

E' sottinteso che il procedimento può essere e-


steso a più di due forze parallele.
34 Cap. 3: statica grafica
b) Forze di senso opposto

La costruzione visibile a lato è simile a quella del


caso precedente. L'unica differenza sta nel fatto da sommare
che le due forze ausiliarie F vanno scelte oculata-
!
mente, in modo tale da non esigere un allunga- R
mento eccessivo dello spazio necessario per la !
F2
costruzione grafica. Valgono una volta ancora le
somme vettoriali. aggiunte
!
! ! ! +F (tiro alla fune!)
R1 = F1 + F
! ! !
R2 = F2 + (!F) !
! ! ! ! ! ! ! ! ! R2 !
F1 !
R = R1 + R2 = F1 + F + F2 + (!F) = F1 + F2 R1
!
!F
A costruzione grafica terminata è opportuno verifi-
care che
Determinazione della risultante di due forze parallele di
• la risultante R sia parallela alle due forze F1 e senso opposto
F2 che l'hanno generata
• la sua intensità corrisponda alla differenza al-
gebrica di F1 con F2
• il senso di R sia lo stesso della forza di intensi-
tà maggiore.

Il procedimento può venir esteso a più di due forze


parallele tra loro.
Cap. 3: statica grafica 35
3.3 Il poligono funicolare

Se si devono comporre molte forze di direzione qual-


siasi oppure parallele, il metodo sopra esposto –
combinazione delle forze a due a due – si rivela pre-
sto complicato e poco pratico. Per ovviare all'inconve-
niente si ricorre al poligono funicolare, che in com-
binazione con il poligono delle forze permette di ri-
solvere la difficoltà rapidamente ed efficacemente.

Poligono funicolare e poligono delle forze permettono


di determinare intensità, direzione e senso della risul-
tante R.

3.3.1 Forze parallele

V
!
F1
IV I
II
K III ! II
VI F2
I III polo A
raggi polari
! o a caso
! F3 V
F1 !
! R
F2 ! ! IV
! F5 F4
F3 !
R !
F4 VI

!
F5

Determinazione della risultante R mediante poligono funico- Il poligono delle forze


lare
Procedimento

• Scelta una sequenza – non più modificabile in


seguito – si riportano le forze da comporre in una
figura – detta poligono delle forze – nella quale si
determina l'intensità della risultante R
• da un punto qualunque esterno al poligono delle
forze – chiamato polo O – si tracciano i raggi polari
I, II, III, IV, ..., eccetera, rispettando scrupolosa-
mente la sequenza delle forze scelte (vedi punto
precedente)
• da un punto qualsiasi K giacente sulla linea di a-
zione della prima forza scelta si fanno partire le ret-
te parallele ai raggi polari I e II. Nel punto in cui II
incontra la linea di azione della forza successiva si
traccia la retta parallela al raggio polare III. Nel
punto in cui III incontra la linea di azione della ter-
za forza considerata si traccia la retta parallela al
raggio polare IV, e così di seguito
• l'intersezione della prima con l'ultima delle rette è
un punto appartenente alla linea di azione della ri-
sultante R, che può ora esservi riportata.
36 Cap. 3: statica grafica
3.3.2 Forze di direzione qualsiasi

Si applica il procedimento or ora illustrato. Anche in


questo specifico caso è di fondamentale importanza
rispettare scrupolosamente la sequenza delle forze
scelta per il poligono omonimo.

!
F1
! K
! F1 II
! R III
I IV
F2 I
II
!
F2 !
III V
! F3
F3 !
IV o F4
!
R
!
F4 V

Il poligono delle forze Il poligono funicolare

Applicazioni

• Forze dentro la struttura portante del ponte di Sivi-


glia di S. Calatrava (anno di costruzione 1987/92).

Ponte di Alamillo a Siviglia con luce di 250 m

L'ardita struttura ha una luce di 250 m ed è soste-


nuta da un possente braccio inclinato in calce-
struzzo armato. Le forze che si generano nei tiranti
inclinati (a sostegno della piattabanda del ponte)
sommate al peso proprio degli elementi del braccio
determinano una risultante in asse al braccio stes-
so. Da [52].

Schema della somma delle forze dentro il braccio


Cap. 3: statica grafica 37
• Baricentro di figure composte

a/2 Per la risoluzione grafica del problema è di fonda-

h/3 2h/3
h/2 h/2

/2
c mentale importanza conoscere la posizione esatta

d/2 d
c a/2 del baricentro di superfici semplici come il rettango-
lo (il quadrato ne è un caso particolare), il triangolo
b/2 b/2 b/2 b/2 e il trapezio. Si vedano le figure a lato.

Determinazione grafica del baricentro c di rettangoli


e triangoli

B b/2 b/2

B/2 B/2 b

Determinazione grafica del baricentro c di un trapezio

! La figura di cui si cerca il baricentro globale viene


c H2 III
scomposta in figure semplici (vedi sopra), delle
!
H1 ! quali si individua con precisione il baricentro. In tali
H K
I
punti si applicano forze peso verticali di intensità
! II proporzionale all'area delle singole figure. Con il
V1 ! poligono delle forze e il poligono funicolare si de-
V2 forze verticali forze orizzontali
! termina la posizione della linea d'azione della risul-
V ! !
V1 H tante verticale V.
I
! !
! H1 H2
II V Si applica poi lo stesso metodo, facendo passare
III ! II O
K
V2 II per i baricentri ipotetiche forze – per esempio oriz-
I III
I zontali – proporzionali alla superficie delle singole
O
III figure. Con un nuovo poligono delle forze ed uno
funicolare si ottiene la linea di azione di H.
Determinazione grafica del baricentro
di una figura composta Il punto in cui si incontrano le due linee di azione
delle risultanti V e H costituisce il baricentro globa-
le cercato.
38 Cap. 3: statica grafica
3.4 Scomposizione di forze in due o
più direzioni

3.4.1 Intersezione di due direzioni sulla linea


di azione della forza data
b !
a Fa
Il problema è determinato: presenta quindi un'unica
! muro
soluzione. Vale la somma vettoriale
Fb
! ! !
R = Fa + Fb

Non vale, invece, la somma algebrica, per cui è muro

!
R ≠ Fa + Fb R

no

F
funziona ma in modo limitato
si Scomposizione in due direzioni: soluzione unica

3.4.2 Intersezione di due direzioni non sulla


linea di azione della forza data

Il problema non ha soluzioni. Infatti l'ipotetica compo- b


sizione di due forze supposte giacenti sulle rette a e b !
a Fa
darebbe una risultante passante per la loro interse-
zione, conseguentemente non per R. !
Fb
!
R

Risultante di Fa e Fb ipotetiche
non funziona
Scomposizione in due direzioni: nessuna soluzione
3.4.3 Tre o più direzioni formano un fascio
con la linea d'azione della forza da scom-
porre

Il problema ha infinite soluzioni; è pertanto indeter-


minato.
c
b c a
a
c
a b
b

a BOH!
!
R

b
c=0 !
R
non c’è una soluzione CHIARA. NON utilizzabile
Scomposizione in tre direzioni: due delle infinite soluzioni
Problema indeterminato
Cap. 3: statica grafica 39
3.4.4 Tre o più direzioni formano un fascio
proprio, ma non con la linea d'azione
della forza da scomporre

c a Conformemente a quanto indicato al § 3.4.2 il pro-


b blema non ammette soluzioni.

vedi 3.4.2.
! A maggior ragione NON funziona
R

Scomposizione in tre direzioni: nessuna soluzione

3.4.5 Le tre direzioni non si intersecano nel


medesimo punto
di principio formano un triangolo
Il problema è determinato. Pur presentando tre va-
rianti risolutive, si perviene ad un'unica soluzione, che
Dati: R (nero), a, b, c si ottiene nel seguente modo:

• si determina l'intersezione tra la linea d'azione del-


! b d la forza da scomporre R e una qualsiasi delle tre li-
Fa a nee d'azione non parallele ad essa (nell'esempio a
! lato è stata scelta la c)
Fb • si congiunge questo punto d'incontro con l'inter-
ia ! sezione delle altre due rette (nell'esempio a e b)
liar
ausi Fd creando in tal modo la retta ausiliaria d
ta !
ret • si effettua una prima scomposizione nelle due dire-
! Fc
zioni considerate (nell'esempio l'ausiliaria e la dire-
Fd
zione c)
R c • si effettua poi una seconda e ultima scomposizione
secondo le due direzioni rimanenti (nell'esempio
secondo a e b).
!
R
Valgono le somme vettoriali
Funziona SEMPRE e in modo CHIARO.
Soluzione da preferire ! ! !
R = Fd + Fc
Scomposizione in tre direzioni: soluzione unica ! ! !
= Fa + Fb + Fc
40 Cap. 3: statica grafica
3.4.6 Le due direzioni sono parallele alla linea
Dati: R, a, b
di azione della forza data
a b
Il problema è determinato e possiede quindi un'unica
soluzione. Il procedimento per ottenerla è indicato di
seguito e nelle due figure a lato.

• Si sceglie a caso un punto K giacente sulla linea di linea d


i chius
azione di R; per esso si fanno passare due rette ! ura
qualsiasi, I e II. L'intersezione con le linee di azio- F1
ne delle direzioni interessate determina la linea di
chiusura I
• in una figura ausiliaria si riporta R; per le sue estre-
mità si fanno passare le parallele a I e a II che si II !
K F2
incontrano nel punto O – detto polo – per il quale si
traccia la parallela alla linea di chiusura, determi- !
nando in tal modo le due componenti F1 e F2. R

Domanda

Su quale lato va riportato F1 (e di conseguenza su


! I
quale lato va F2)?
F1
Dato che nel poligono delle forze la forza F1 è colle- ! ! o
gata alla linea di chiusura e alla direzione I, essa va R F2
riportata nel poligono funicolare dove le due linee si
incrociano. Per F2 il ragionamento è analogo. II
Funziona se forza R e pareti tra loro parallele
Scomposizione di una forza R in due direzioni ad essa pa-
rallele mediante l'utilizzazione del poligono delle forze (figu-
ra inferiore) e del poligono funicolare (figura superiore)

Possibilità di verifica

Vale la regola per la quale la maggiore delle due for-


ze F1 e F2 è sempre più vicina alla risultante R.

You might also like