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LEZIONE 1

Tra gli anni 80 e 90 è cambiato il modo di rapportarsi alla storia della letteratura, ci si
concentra maggiormente sulla stampa e l'editoria. Fare editoria non significa
necessariamente fare letteratura, ma se si fa letteratura ci si deve per forza confrontare
con il sistema editoriale.questi due aspetti si traducono in due tipi di comunicazione:
• Comunicazione editoriale: la comunicazione del testo attraverso il libro
• Comunicazione letteraria: rapporto tra testo e lettore
La comunicazione letteraria per l'epoca contemporanea coincide con la mediazione
editoriale.bisogna considerare che gli aspetti produttivi sono cambiati nel corso dei secoli,
e si rapportano con i modi di costruzione del libro.

LEZIONE 2 - PRODUZIONE DEL LIBRO

Genette nel 1987 conia il termine paratesto, andandolo ad indicare come ciò che si trova
attorno al testo —> tutte le condizioni di produzione, materiali e non, che portano alla
creazione del libro. il para testo si divide in:
• Paratesto: tutti i contenuti che si trovano fisicamente sull'oggetto libro come scritte,
immagini, fascette, eccetera
• Epitesto: ciò che sta fuori dal volume, come recensioni, interviste, vanno a definire
identità e modalità di lettura del libro.
Il libro è formato anche da delle parti fisiche:
- prima di copertina e quarta di copertina (a volte può essere compresa anche una
sovracoperta esterna per raggiungere prestigio)
- Alette, sulle quali sono scritti i risvolti
- Frontespizio, il modo con cui il libro si presenta
- Girando il frontespizio, sulla sinistra troviamo il colophon o pagina del copyright,
contenente i dati legali del libro.
- Occhiello, che va a indicare titoletti, dediche, citazioni

Con il termine stampatore si intendeva una persona che stampava qualunque lavoro gli
venisse assegnato, ricomponendolo. lo stampatore si occupava anche di impaginazione
dei caratteri e dell'impressione.prima del suo lavoro avveniva la cosiddetta composizione
del testo: da fine 400 a fine 800 avveniva la composizione manuale con i caratteri in
piombo inseriti manualmente, sviluppandosi poi in una composizione meccanica con una
tastiera, dove i caratteri venivano battuti tramite monotype. dopo un breve periodo tra gli
anni 80 e 90 con la fotocomposizione, si arriva alla composizione digitale che abbiamo
oggi. Con l'avvento della tecnologia digitale si attesta tuttavia alla fine della composizione
in tipografia, perché tutti i processi di composizione del testo vengono assorbiti dalla casa
editrice, attraverso un computer si compongono i testi.

Alcune figure importanti con cui lo scrittore deve rapportarsi:


• Redattore: il ponte fra autore ed editore, segue la lavorazione del libro dall'ideazione
sino alla sua realizzazione materiale.può svolgere diversi lavori, come mantenere
relazioni e contatti con autori, traduttori, editori, aziende fornitrici di servizi, prepara le
schede promozione del libro organizzare presentazioni, coordinare grafici, autori e
fotografi.
• Editore: il ruolo dell'editore moderno inizia a rendersi riconoscibile all'inizio
dell'ottocento.durante l'antico regime tipografico e non esistevano i concetti di editore o
casa editrice.con lo sviluppo delle tecnologie moderne legate alla composizione
tipografica inizia anche a modificarsi errore gli stampatori, che iniziano appunto
diventare editori, investendo denaro per pubblicare libri destinati a un mercato formato
da gruppi di lettori.il nuovo editore pubblica testi che scegliere in autonomia, avendo ben
in mente un progetto culturale.esempio di Pomba che nel 1838 vendesi alla stamperia
che la libreria per fare l’editore. Nel contesto inglese abbiamo due termini, publisher e
editor.

LEZIONE 3 - PREMESSE DEL PRIMO 800

In questo periodo storico abbiamo una lenta e difficoltosa affermazione della figura
dell'editore e anche del genere romanzo, considerata forma di letteratura malvista.

Fino a quel momento la produzione la diffusione del libro era compito esclusivo di
stampatori e librai, in generale la produzione la tiratura rimanevano fortemente
limitate.questo anche a causa dell'altissimo analfabetismo che impediva un allargamento
del numero di lettori, oltre al fatto che non vi fosse un riconoscimento al lavoro intellettuale
del diritto di essere retribuito. Una svolta avverrà solo nel 1840 con la convenzione sul
diritto d'autore, seguita poi dal 1861, che imporrà un'unica legislazione per il mercato
editoriale con l'unità d’Italia.

Le città più importanti per l'editoria sono tre:


• Milano: si afferma come capitale editoriale. si avvia un'attività editoriale importanti come
quella di stella (editore di Giacomo Leopardi), Ferrario (editore dei promessi sposi),
Bettoni (crea importanti collezioni chiamate biblioteche, con libri in formato tascabile
destinati a strati sociali popolari). A Milano l'aspetto commerciale si intreccia con l'intento
di diffondere cultura e sapere a un nuovo pubblico. vengono istituite collane popolari
destinate a persone più povere, affiancate anche a delle pubblicazioni periodiche
conosciute come almanacchi, affiancate anche da i romanzi d'appendice, ora mangi
appuntate (questo genere di giornalismo venne criticato in quanto si pensava
distogliesse il pubblico da impegni di lettura più significativi). gli editori milanesi guardano
anche ai ceti sociali nuovi, come il proletariato urbano e la piccola e media borghesia.
Da un lato quindi rimangono fedeli alla tradizione, ma dall'altro propongono anche una
narrativa di intrattenimento.
• Firenze: polo editoriale più tradizionalmente legato ai ceti intellettuali.qui emergono le
potenzialità politiche dell'impresa editoriale, gli editori cercano infatti di diffondere ideali
nazionali in un'Italia che era ancora divisa.qui prende piede anche il concetto di militanza
editoriale, l'imprenditore si fa operatore politico-culturale.

Il libro viene percepito in termini di consumo e non più come bene prezioso.diventa molto
forte il concetto di libro popolare, a cui si lega il concetto di leggibilità che va a diventare un
valore editoriale e non letterario.

Sono poi due i maggiori editori a Milano nella seconda metà dell’ottocento:
- treves: editore di Verga e D'Annunzio, fonda la sua casa di Cristo nel 1861.le sue
edizioni sono più pregiate, i libri costosi. costituisce la biblioteca amena, una collana di
testi di intrattenimento
- Sonzogno: si concentra di più sui lettori popolari, producendo libri a prezzi modici con
minor pregio delle edizioni e fa pubblicare anche classici in edizioni economiche e
ridotti, nella sua biblioteca universale.

In questo periodo che anche le scrittrici femminili spiccano per la prima volta, scrivendo
romanzi destinati alle donne.parallelamente si sviluppa sempre di più la letteratura per
ragazzi con i romanzi di Salgari e De Amicis. questo anche grazie alla legge sulla
scolarizzazione della seconda metà dell’ottocento.

Per quanto riguarda lo scrittore, fino a metà ottocento per lui era fondamentale
appartenere a un signore potente perché non poteva vivere della sua solo attività di
scrittore.una volta che però il libro diventa oggetto di consumo, lo scrittore trova
ampiamente il modo di vivere la sua penna (per Zola, ad esempio, il denaro ha creato la
letteratura moderna)

Il romanzo, nella seconda metà dell'ottocento, diventò un genere ormai affermato, in cui il
rapporto con il lettore diventa fondamentale non solo per una questione comunicativa, ma
una finanziaria. tanti scrittori si misurano con tutte queste trasformazioni storico sociali, e
ciò si traduce nei diversi generi romanzeschi che si sviluppano poi negli anni a venire,
come romanzo epistolare, romanzo storico, la prosa breve, eccetera

• Verga: uno dei principali esponenti del verismo, corrente nata dal naturalismo francese.
Entrambe queste ultime discendono dal realismo, una forma di narrativa che consiste
nell'attenzione al dato di realtà.Verga pubblica lavora sotto Travis a Milano. Di lui
abbiamo due eredità:
- modernismo: idea del mondo che ha perduto il suo centro.la realtà viene percorsa
analizzata con strumenti di analitica, andando anche a introdursi nella psiche dei
personaggi in modo complesso.
- Neorealismo: attenzione ai dati di realtà storico sociale e alle esperienze collettive,
concentrandosi anche sugli strati più umili della società
• D'Annunzio: anche lui pubblicò con Trèves. Con lui si introducono i concetti di
decadentismo ed estetismo (vita intellettuale dedicato al culto della bellezza, ricerca del
bello come libertà rispetto alla volgarità del mondo borghese).

LEZIONE 4 - I PRIMI VENT’ANNI DEL 900

Nel 900 si assiste a un declino di una letteratura univoca e assoluta. cambia il tipo di
pubblico, si creano diverse comunità di lettori che sia articolano secondo una scala
gerarchica delle attitudini alla lettura. il canone letterario stesso vie-ne ampiamente messo
in discussione. sono tendenzialmente quattro le categorie del lettore che si delineano:

a) lettore colto o specialistico


b) Lettore colto - medio
c) Lettore medio - di base
d) Lettore di base

A questi lettori si associano poi anche il tipo di letteratura di cui maggiormente fruiscono: la
letteratura sperimentale (d’avanguardia), seguita dalla letteratura istituzionale, poi la
letteratura di intrattenimento (consumo), e la letteratura marginale o paraletteratura.

I primi 20 anni del 900 sono dominati quasi interamente dalla figura di treves.

I due movimenti principali di questo periodo sono il futurismo e l’espressionismo.

Futurismo

Nasce in rapporto alle tendenze sperimentali parigine. Fondamentale è il 1909, quando


Filippo Tommaso Marinetti pubblica il manifesto dei futuristi sul giornale le Figaro, nel
quale vengono delineati i punti essenziali di questa avanguardia:
- contro le forme di comunicazione tradizionale
- Accoglienza di strumenti tecnologici industriali
- Identificazione dei processi artistici con l'immediata materialità dei mezzi industriali
- Ostentata carica antiborghese, contro l'approvazione dell'argo pubblico (si cerca lo
scandalo, il disorientamento)
- Esaltazione della guerra come sola igiene del mondo

L'attività editoriale dei futuristi cerca di evitare le dinamiche mercantili, e pone una
particolare attenzione alla dimensione materiale del libro, come ad esempio il de pero
futurista, un libro rilegato con bulloni.

Sempre in quegli anni diventa importante anche l'opera Zang tumb tumb di Marinetti, una
creazione di composizioni tipografiche, caratterizzata dalla scelta di parole onomatopee
che volte all'evocazione del rumore del mondo industriale. Le sue sono definite parole in
libertà.
Aldo Palazzeschi - il codice di perelà (1911)

Palazzeschi farà parte del futurismo solo inizialmente, distaccandosi da esso con l'inizio
della prima guerra mondiale. egli nel suo volume rappresenta un tipo di scrittura che
lavora alla dimensione della ricerca, cercando di rompere con la narrativa tradizionale. si
possono delineare alcune caratteristiche:

1) disarticolazione delle forme narrative: si va a decostruire il tessuto romanzesco, e


ci si avvicina al mondo teatrale, la cui scrittura è basata interamente su dialoghi
piuttosto che sulle descrizioni
2) Costruzione di una "favola allegorica”: si costruisce una situazione narrativa
simbolica
3) Proliferare del discorso diretto
4) Sintassi più labile: pochi nessi logico-temporali

La parola si trasforma quindi in divertimento, in un gioco di parole.per la è un uomo fatto


di fumo che discende da 30 età (pena, rete e lama). il titolo del primo capitolo è "utero
nero", come se solo questo potesse dare vita a un uomo di fumo. ci troviamo quindi in
una dimensione che sembra non avere alcun riferimento con il mondo, ambientazione e
favola esca perché il protagonista deve andare in una città dove si trova un re.verso
pagina 16 troviamo anche una prima pausa da dialoghi, dedicata alla guerra. Il
protagonista a un incarico di creare una sorta di codice per liberare l'umanità, ma fallirà
questo obiettivo.

Espressionismo (Papini + Prezzolini)

Non si tratta di un’avanguardia. Papini e Prezzolini hanno come scopo il raggiungere un


ampio numero di persone, per una forte carica militante della loro attività letteraria.
tuttavia assumono con forza il ruolo di antagonisti alla letteratura di
intrattenimento.fondano la rivista la voce a Firenze, e anche una piccola casa editrice nel
1911, e diventano l'emblema dell'atteggiamento contraddittorio generato dalla crisi del
ruolo dell'intellettuale tradizionale. di fronte al proliferare di romanzi commerciali, essi
propongono una letteratura impegnata socialmente, solitamente prodotta nel genere
dell’autobiogra a, diario, giornale di bordo.

Jahier - Con me e con gli alpini (1918)

Il testo tratta il tema della guerra, e dell’esperienza diretta del protagonista. La


narrazione é strettamente personale, e narrata in prima persona. E ettuate
sperimentazioni sul piano del lessico e della sintassi. non si vuole disorientare il lettore,
ma renderlo partecipe di quanto accaduto e degli interrogativi morali proposti.

Il primo capitolo ha come titolo la prima parola del testo “arrivo". è presente un trattino,
simbolo di frammentazione del testo.la situazione raccontata è presa per frammenti,
alcuni momenti sono isolati per rievocare una dimensione esistenziale.
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nel secondo capitolo abbiamo la descrizione di una città martoriata dalla guerra, de nita
come oasi di piacere (rimando alla prostituzione), descritta come "è tutta schizzata di
fango e rombante di motori”. abbiamo inoltre anche alcuni verbi che vengono omessi.

LEZIONE 5 - VENTENNIO FASCISTA

Con l'avviarsi del 900 si consolida l'industria editoriale. il ventennio fascista incoraggia il
regime anche in chiave propagandistica, cercando di incidere sulla produzione
editoriale.alcune date importanti sono il 1938 per la fondazione del ministero per la
stampa e la propaganda + il ministero per la cultura popolare.

Si esplicita la volontà di ammodernare gli impianti industriali e introdurre una mentalità


strettamente editoriale.in questi anni viene fondata Alpees' una casa editrice e
strettamente fascista.

Altre date:
- 1925: avviata l'enciclopedia italiana per volere di Treccani e gentile
- 1927 avviene la prima festa del libro
- 1928 introduzione del libro unico per le scuole elementari

In generale, le case editrici attuano una politica di compromesso, poche sono quelle
esplicitamente fasciste o antifasciste. tuttavia a partire dal 1936 avverranno delle
restrizioni, diventerà impossibile pubblicare autori di origine ebrea.siamo in una fase in cui
le case editrici sia vecchie che nuove manifestano di coltà imprenditoriali, necessitando
di nanziamenti con capitali esteri.

Tuttavia il ventennio fascista e anche il periodo in cui le masse vengono coinvolte


nell'habitat editoriale. escono nuove collane di testi a grande tiratura, cominciando a far
uscire i primi libri gialli, neri e romanzi rosa.

Importantissima sarà anche la gura di Piero Gobetti, intellettuale torinese


espressamente antifascista. nel 1925 fonda la Piero Gobetti editore, che pubblicherà la
prima raccolta di Eugenio Montale, ossi di seppia. egli lascia anche dei fondamentali
appunti sulla gura dell'editore, elencando le principali competenze caratteristiche che
deve avere un buon editore:
- Deve essere uomo di biblioteca e tipogra a, artista e commerciante
- Non deve venir meno la volontà di preservare la cultura
- Deve costruirsi una comunità di intellettuali e di lettori con un concetto che oggi
potremmo de nire come delizzazione
- Deve vendere una quantità di copie su cienti per pareggiare il suo investimento

Il ventennio fascista e de nibile come un momento di maturazione, in cui non vi sono più
semplici autori di libri ma si consolidano le gure degli intellettuali militanti.l 'editoria
diventa una modalità di guadagno per l'autore, che viene riconosciuto il diritto di proprietà
intellettuale.

1901 viene anche introdotta la terza pagina, che dedica in modo programmatico uno
spazio alla critica letteraria teatrale. prima istituita dal giornale d’Italia, successivamente
anche da il Corriere della Sera.
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Cecchi - Pesci rossi (1920, Vallecchi)

Il catalogo Vallecchi è un catalogo di eccellenza che pubblica scrittori italiani che


ambiscono a un prestigioso debutto. Firenze rimane capitale culturale italiana no agli
anni 30.

L'opera di Cecchi è una raccolta di prose scritte tra il 1916 e il 1919. egli era uno scrittore
di elzeviri (terza pagina).l'opera va ad inaugurare un nuovo genere de nito come prosa
d'arte: testi in prosa che non hanno spiccati tratti narrativi, in quanto l'elemento narrativo
è secondario o totalmente assente.

Si parte dall'osservazione di un oggetto sico, in questo caso dei pesci rossi. secondo
alcuni critici secchi si espirato a un quadro di Matisse.dall'osservazione di questo oggetto
si traggono delle ri essioni, delle vocazioni di pensieri o di immagini. Autore ad esempio
va a ricollegare il loro aspetto sico a degli antichi draghi provenienti dalla cultura
orientale.

Tra il 1912 e il 1922 sarà anche importante l'attività della rivista la ronda, che promuove lo
sviluppo di forme di classicismo moderno aspirando a un ritorno di un ordine letterario e
ideologico. così come l'opera di Cecchi (che se non è presente un lone narrativo, la sua
è un'opera solida), anche la rivista si schiera contro l'idea di frammentazione.

Borgese, Rubé ( 1921, Treves)

Il modello a cui torna è quello del romanzo ottocentesco. il suo é un romanzo vero e
proprio, con descrizioni ampie e articolate. si apre in modo plastico, con la descrizione
del protagonista, il lettore non è quindi disorientato.i

ll libro in generale non ebbe successo a causa dell'opposizione al fascismo e


all'immigrazione negli Stati Uniti dell'autore stesso. nell'opera infatti, borgese
cerca di interpretare il comportamento degli italiani nel periodo bellico e postbellico
attraverso un giovane moralmente disorientato.

Borgese vuole andare contro le scritture frammentario dei suoi contemporanei, il suo
intento e costruire infatti una prosa rapida e scorrevole. il suo obiettivo raccontare, per cui
il contenuto prevarica la forma.il modello per borghese e Verga, in quanto anche gli
scrittori di romanzi, da lui prendo l'attenzione per uno stile non decorativo.

Questo è anche un romanzo politico, racconta la prima guerra mondiale e gli anni
successivi no all'avvento del fascismo, e i personaggi che troviamo all'interno del libro
rappresentano tipologie di persone dell’epoca.

Excursus su modernismo

Dato fondamentale di questo periodo storico e anche la fondazione della rivista solaria,
nata proprio sotto il fascismo Firenze (1926-1936).da questa rivista parte l'attività dei
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grandi scrittori del novecento. solaria punta alla narrativa e a romanzo, si pone in questo
decennio come un ponte verso le letterature europee, quindi implicitamente ostile al
fascismo. il suo catalogo proponeva anche autori Giovani come Vittorini e Pavese.

Fondamentale in questa fase è l'indagine intorno alle pieghe dell'io, il concetto di tempo,
l'inconscio, la memoria il vissuto, tutte le menti che vanno a in uenzare la letteratura e
l'oggetto narrato. Solaria si occuperà anche di promuovere autori scoperti come Svevo,
in quanto fu fondamentale nell'a ermazione dell'autore e del suo successo.

Svevo è un autore che inizia scrivere nel 1892 con una vita e nel 1898 con senilità. è un
autore che con na tra due epoche diverse.dopo una pausa tornare a scrivere nel 1923
pubblicando la coscienza di Zeno, un solo anno dopo l'uscita dell'opera Ulisse di Joyce.

Il modernismo non é un’avanguardia. non si colloca in contrapposizione con la


tradizione, ma più in un'ottica di lettura alla stessa.le caratteristiche fondamentali di
questo modernismo letterario sono:
- crisi dell’individuo
- Romanzo analitico: utilizzo di strumenti e conoscenze derivate dalla psicoanalisi,
introdotto il famoso usso di coscienza.
- Umorismo, riguardante in particolare Pirandello e Svevo
- Realismo critico

Pirandello - Quaderni di sera no Gubbio operatore (1925, Bemporad)

L'opera ha come oggetto il mondo del cinema della nascente industria cinematogra ca.il
primo titolo era si gira, pubblicato per la prima volta nel 1916 da Treve s. seguita poi
edizione del 1925, Pirandello diventerà in ne un autore per Mondadori.

Il testo è il diario di Sera no Gubbio, dei quaderni di un operatore


cinematogra co.l'individuo diventa un tutt'uno con la macchina. il libro tratta del rapporto
uomo-macchina attraverso il diario di un operatore cinematogra co, reso muto a causa di
un trauma che lo ha colto mentre girava una scena.

Si colgono vari spunti adatti al teatro, soprattutto riguardo lo scambio tra realtà e nzione,
mentre la ri essione sull'onnipotenza delle macchine approfondisce quella sulle forme
che allietano la vita. L'idea è quella di un narratore che studia e impassibile la realtà
che lo circonda, Sera no vorrebbe fare lo stesso della sua macchina: osservare il mondo
con le possibilità. In realtà gli ho narrante ha dei tratti nevrotici, e le sue osservazioni sugli
altri fanno sì che il reale sia scomposto, demisti cato delle sue parvenze.

La scrittura non è cronologica, ma segue il corso dei pensieri Sera no e serve un suo
tempo personale.la narrazione appare a volte essere incoerente.la psicoanalisi all'epoca
era ancora in fase di elaborazione: tuttavia questi personaggi sono scal ti, si
percepiscono le auto rappresentazioni che ognuno fa di sé.

Esempio prima parola del primo capitolo "studio" rappresenta eredità estetica del
naturalismo, si compiono studio del mondo esterno ma anche uno studio interiore.

Presente il tema dell'incertezza dell'agire umano "la certezza ch’essi capiscano ciò che
fanno”.
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“Signori” qui si rivolge ai lettori. Stile teatrale

"Potrei farmi l'illusione che girando la manovella, faccio a muover io quegli attori,
pressappoco come non sono autore organetto fa la sonata girando il manubrio" qui
l'uomo si identi ca con la macchina, apparato di impassibilità e indi erenza.

Svevo - la coscienza di Zeno (1923, Cappelli)

Pubblicato a spese dell'autore da cappelli, a Bologna. Il suo romanzo fu rivisto dal punto
di vista linguistico da un romanziere chiamato Attilio frescura. svevo veniva da un
contesto linguistico particolare per le sue origini friulane e padre tedesco, quindi accusato
di scrivere male —> Si parla di tempo misto in quanto l'autore alterna passato e presente
all'interno dell’opera.

La coscienza di Zeno resta un libro di nicchia, la rivista solaria lo porta alla funzione di un
pubblico di lettori di altri scrittori. la sua carriera ha una svolta verso gli anni 30 quando
viene fatta una prefazione la Montale.

Lo scrittore aveva studiato le teorie freudiane, che gli permettono di approfondire le sue
idee sull'animo umano, intrecciandosi con quelle dell'evoluzionismo.ciò dà vita al
personaggio di Zeno cosini, un commerciante che si a da con poca ducia alla
psicanalisi.

il testo si apre con una prefazione del dottor S, anche se non sappiamo se è se stia per
svevo o sigmund Freud. l'autore gioca sulla confusione di piani anche per questo.l'opera
è una sorta di quaderno che il dottor S obbligazione a scrivere a scopi terapeutici, per
curarlo della nevrosi. Il libro sono pochi gli scritti di Zeno, che il dottore pubblica per
vendetta dopo che l'uomo ha improvvisamente abbandonato la cura.

La narrazione non segue un percorso lineare, ma è divisa in blocchi, in cui la voce del
protagonista-narratore prende sopravvento e descrive la realtà secondo una prospettiva
unilaterale e a volte falsa.capiamo subito che Zeno è un personaggio ina dabile perché
spesso si contraddice, ma anche il dottore mette in guardia il lettore sulla scarsa veridicità
dei fatti che sta leggendo.

La scrittura a caratteristiche di monologo interiore unite al usso di coscienza.è presente


anche una disarticolazione dei piani temporali, ma senza condizione di illeggibilitá.

Zeno appare come rappresentante perfetto dell'inetto, una condizione esistenziale che
emerge nel decennio in cui l'autore scrive, rappresentante dell'uomo contemporaneo
disorientato dinnanzi alle trasformazioni della società.

I capitoli sono divisi per temi: Zeno parte da episodi della sua vita a cui associa dei ricordi
senza un avere propria logica, ma seguendo i processi del memoria. i nessi temporali
sono lì mescolati, e il ritratto che inizialmente in fornito è quello di un incapace alla vita, un
inetto, ma che alla ne si riesce ad inserire perfettamente nel mondo borghese.

Concetto di inetto: la sua è una personalità incline all'eccesso di consapevolezza, di


dubbio. Zeno non è forte abbastanza per prendere decisioni con sicurezza, infatti nel
momento culminante egli fugge.
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Concetto di paramnesia: È una malattia di tutti. i nostri ricordi sono distorti dal nostro
sguardo. Non esistono fatti, ma solo interpretazioni. tutta la realtà è ltrata attraverso il
nostro pensiero e il nostro sguardo.

Zeno non è più un inetto, la sua stravaganza lo porta a interpretare la realtà psichica sia in
modo scienti co che stralunato. gli manca la certezza del destino, tipica dei personaggi
ottocenteschi. quando Zeno reputa di essere guarito diventa infatti un bravo
commerciante e borghese. Guarisce dall'ottimismo scienti co di coloro che pensano di
poter cambiare le vite dei singoli, spiegando dove sta la malattia della salute.
ironicamente, si capisce che ciò impossibile può paradossalmente ritenersi guarito.

Moravia - gli indi erenti (1929, alpes)

L'opera ebbe successo immediato. il testo presenta un forte contenuto di natura


scandalistica.

Protagonista è una famiglia altoborghese: madre Maria Grazia indebitata con Leo,
personaggio che sta con lei solo per il suo denaro. Leo si invaghisce della glia
minorenne di Maria Grazia e tenta di sedurla, con successo.suo fratello scoprirà la tresca
tra Carlo e Leo, e arriverà a stare all'uomo con la pistola scarica.

Questo stesso gesto coglie il presupposto di tutto il testo: Moravia da un ritratto di una
borghesia ormai priva di valori, i cui giovani si adattano, disposti a compromessi poiché
indi erenti. il titolo è rappresentativo della condizione morale della famiglia, essi sono
personaggi incapaci di agire e di fare scelte, compiono solo una serie di atti mancati.
proprio per questo si parla di realismo critico dell’opera.

Il romanzo può essere letto su due piani: una prima dimensione che è legata alla trama,
ma è presente anche una dimensione intrinseca. il linguaggio dell'opera è semplice e
altamente leggibile, con una struttura narrativa tipicamente romanzesca. tuttavia emerge
con forza un contatto con le scritture teatrali, perché i personaggi sono pochi, la vicenda
di pochi giorni e ci sono pochi ambienti chiusi. si parla forse di tragedia mancata.

Es “entró Carla” : se fosse al tempo presente, questo sarebbe un incipit teatrale


tradizionale.

LEZIONE 6 - CASE EDITRICI NEGLI ANNI 20 E 30

Il concetto di industrializzazione dell'editoria inizia a prendere piede soprattutto nel


secondo novecento, in quanto avviene una trasformazione signi cativa rispetto al primo
900. Il termine editore protagonista viene coniato da Giancarlo Ferretti, il quale va
anche ad elencare le caratteristiche di questi editori protagonisti:
- aziende che prendono il nome del loro fondatore
- Il fondatore da un'impronta personale all'azienda stessa: è presente una struttura
aziendale ma con caratteristiche artigianali
- I collaboratori sono gure concordi alla linea editoriale del fondatore, facendo quindi
creare un equilibrio
- L'azienda diventa un asse portante dell’editoria italiana da un punto di vista aziendale,
si crea anche un processo di Fidelizzazione
- Capacità degli editori lettura recettiva o anticipatrice dei processi di trasformazione
della società e della domanda
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Alle quattro più importanti casa editrice viene associata una parola per descriverle

Mondadori —> istituzione


Bompiani —> club
Rizzoli —> impero
Einaudi —> laboratorio

Mondadori (1919)

Già negli anni 30 Arnoldo Mondadori comprende l'importanza di avviare una produzione,
infatti durante la prima guerra mondiale espande la sua attività pubblicando giornali di
propaganda per i soldati al fronte. Nel 1919 fonda la casa editrice, manifestando un
interesse per una produzione destinata a raggiungere un ampio pubblico.

Durante il periodo fascista si avvantaggia con un consenso del sistema dominante.


Arnaldo assume un ruolo dominante anche con i suoi collaboratori, in una struttura
piramidale. sostanziale per il suo successo fu la modernizzazione delle strutture
produttive.

Pubblica tantissima narrativa di intrattenimento, pur riuscendo sempre a dare i propri


prodotti editoriali una patina di qualità. importante sarà anche nel 1926 la pubblicazione
dell'opera dux di Margherita Sarfatti, attraverso una collana chiamata “le scie”, in una
politica di compromesso.

Mondadori riesce anche ad acquisire diritti di diversi scrittori come D'Annunzio, di cui
ripubblica tutte le opere, e anche i diritti di Pirandello, un altro autore non ostile al
fascismo.

Nel 1929 Mondadori assume Luigi Rusca, ideatori di collane chiamate a seconda del
colore della loro copertina: libri gialli (poliziesco), libri neri (libri noir), libri azzurri (romanzi
racconti di autori contemporanei), libri verdi (drammi e segreti della storia). Questa
potremmo a ancare anche la biblioteca romantica di Borgese, risalente al 1930, il cui
obiettivo è far conoscere i grandi scrittori romantici stranieri.

Collane importanti:
- romanzi della palma (1932): piano più basso delle collane. all'interno il testo era
stampato a due colonne come le riviste, in quanto il pubblico di riferimento erano le
lettrici donne, abituate a leggere periodici, e questo serviva non farle sentire
disorientate. testo generalmente depotenziato.
- Medusa (1933): con lana di grande importanza letteraria .copertine più pulite, semplici
ed eleganti, pubblicati in questi autori di grande peso e importanza, sia stranieri che
contemporanei.
- Omnibus (1937): una collana mediana.si scon na nella paraletteratura, acquisendo i
diritti della Disney in Italia, compreso anche Topolino, e la rivista Grazia.

Bompiani (1929) “club”

Inizia lavorare in una piccola casa editrice di Milano, licenziato perché si ri uta di
pubblicare i promessi sposi riscritti in chiave erotica da Guido da Verona.
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Bompiani vuole allargare l'accesso alla dimensione letteraria più alta a sempre più
lettori, si parla infatti di un sodalizio intellettuale, per questo de nito un club,
caratterizzata da rapporti molto stretti sul piano personale.

Durante il fascismo non si schierò apertamente contro il regime. si muove a cavallo tra
letteratura istituzionale, qualche compromesso della letteratura e intrattenimento e le
punte della narrativa sperimentale. per ingraziarsi il partito, nel 1934 pubblica mein kampf
di hitler. Fonderà una collana chiamata letteraria di alto livello letterario italiano e straniero.

Rizzoli (1929) “impero”

Costruisce un sistema di attività editoriali non strettamente letteraria. nei primi anni
pubblicava soprattutto testate periodiche, ma con una forte interesse per il cinema,
pubblica prima cinema illustrato, una rivista di informazione cinematogra ca, avviando poi
la novella lm, una società di produzione cinematogra ca.egli svolge quindi
un'operazione multimediale.

La sua produzione libraria era prevalentemente destinata al lettore che si accostava al


libro come un periodico.lui è sulla direzione della narrativa di trattenimento, di genere e
della paraletteratura, seppur con qualche punta di eccellenza.

Einaudi (1933) “laboratorio”

Figlio di Luigi Einaudi, il primo presidente della Repubblica italiana, proviene da una
famiglia alto borghese.inizialmente pubblica saggistica.

Questa casa editrice è de nita anche cervello collettivo, in quanto attorno adesso ruotano
gure come Pavese, Leone Ginzburg e Carlo Mussetta. erano tutti e quattro insieme un
gruppo di compagni di classe del liceo che si riunisce attorno alla casa editrice con
l'obiettivo di costruire un progetto politico e culturale. tutti espressamente antifascisti,
subiranno in certi casi una vicenda drammatica, come l'uccisione da parte dei fascisti di
Ginzburg.

In anticipo rispetto agli altri editori, individuano una nuova generazione di intellettuali
interessati a una rinnovata produzione di saggistica. l'obiettivo che si pongono è quello di
svecchiare l'Italia, puntando sulla nuova generazione di intellettuali, in particolare sugli
studenti universitari.

Dopo la saggistica, Einaudi si dedica alla letteratura, ma anche ai classici italiani stranieri.
da ricordare sicuramente del 1942 è la collana universale Einaudi. le collane universali
sono collane che oggi riconosciamo nel formato tascabile, con lo scopo di raccogliere la
letteratura internazionale.

Einaudi è la casa editrice più sperimentale tra quelle realizzate, porta avanti un lavoro di
sperimentazione e di ricerca letteraria.

LEZIONE 7 - ANNI 30. PAVESE E VITTORINI

Gli anni 30 sono il periodo in cui si a erma l'attenzione alla letteratura americana. dopo
lo scoppio della seconda guerra mondiale, leggeresti americani era un altro modo per
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essere antifascisti. iniziano le traduzioni di tantissime opere provenienti dall'estero, di cui
si occupano anche Vittorini e Pavese, traducendo autori come Poe, saroyan, Joyce,
Dickens.

Questa viene de nita come la seconda scoperta dell'America, dirompente su tutti i


livelli letterari. tra gli editori che pubblicano questi autori troviamo predominante la gura
di Mondadori.

• Vittorini: inizia con una serie di lavori editoriali per solaria, e si a erma sempre di più
come editore. Inizia poi a tradurre per Mondadori autori stranieri, no a che non entra in
contatto con Bompiani, che lo assumerà ed egli si trasferirà a Milano.d a ricordare che
negli anni 30 Milano diventa u cialmente la capitale dell’editoria, Firenze perde la
sua vena innovativa. Come mai è considerato una gura così centrale, in un momento
così acerbo era già in grado di orientarsi nel proprio panorama editoriale e letterario
contemporaneo. quando entra in Bompiani diventa direttore di collane, corona e
Pantheon:
- pantheon: compare qui l'antologia americana, obiettivo di Vittorini di costruire una
grande antologia di letteratura americana.tolta dal mercato nel 41 per la censura, venne
poi pubblicata senza la prefazione di Vittorini, che celebrava il mito americano.
- Corona: ha come modello esplicito la biblioteca universale sonzogno, vuole riprendere
l'operazione di portare a un largo pubblico e a lettori non colti autori classici. Si pone il
problema di raggiungere gli strati sociali più bassi tramite speci che azioni editoriali.

é anche il periodo in cui l’intellettuale italiano entra nell'industria, un passaggio


irreversibile dal punto di vista della produzione della cultura.per descrivere questo
momento accanto all'editore protagonista, arriva la gura del letterato editore, una
categoria critico-interpretativa grazie alla quale vengono introdotti nuovi sguardi sulla
creazione dei testi.

Vittorini - conversazione in Sicilia (1941. Bompiani)

Viene pubblicato inizialmente a puntate sul letteratura, rivista che succede a solaria. la
prima edizione pubblicata da parenti nel 1941 con il titolo nome e lagrime, e dopo pochi
mesi da Bompiani.

In questo romanzo Vittorini costruisce una nuova forma di narrazione lirica, con quattro
principali piani che vengono messi assieme nonostante siano opposti:
- da un lato unisce uno stile quasi poetico e opposto al narrativo, alla narrazione più
classica
- Dall'altro unisce un tono profetico che cerca di dare una rappresentazione simbolica
della realtà con una forte vocazione al realismo

Esempio quando le scrive il suo mestiere di tipografo, descrivendo come lavorasse in


modo faticoso, e un pi ero suonava in lui e smuoveva in lui topi —> cit al pi eraio
magico.

Oppure nella prima frase "io ero, quell'inverno, in preda ad astratti furori.” Il termine
astratti furori rappresenta il sentimento comune nell'Italia fascista, una rabbia senza
possibilità di sbocco.a questo si unisce anche un senso di oppressione vergogna con la
ripetizione delle parole capo chino, chinavo il capo.
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• Cesare Pavese: entra in contatto con la casa editrice Einaudi, una gura complessa e
importante ma con un tormentato ruolo politico. Si iscrisse inizialmente al PNF, e
questo gli causerà di coltà nel partecipare attivamente alla resistenza. nel dopoguerra
aderisce al partito comunista e ra orza la sua collaborazione con Einaudi. nelle sue
opere abbiamo un ritorno costante alla dimensione mitologica, in quanto fonte
primitiva dell’inconscio da riscoprire dietro la razionalità moderna.

Pavese - paesi tuoi (1941, Einaudi)

È il volume che inaugura la collana di Einaudi di narrativa contemporanea, denominata


coralli. nella letta viene de nita un'opera impegnativa: impegnativo signi ca porsi nei
confronti del proprio presente e con attenzione a quello che accade, facendo appello a
quanto vissuto, in modo tale che esso possa diventare documento.

La narrazione intrattiene profondi legami col momento storico, della guerra, pur non
parlando direttamente di essa. la scrittura di Pavese induce verso il simbolo: la
dimensione realistica è così carica che va in contatto con una dimensione simbolica —>
esempio del contadino che compara la collina mammellone. questa associazione bassa
viene caricata con una serie di echi simbolici che sfociano nella dimensione materna e
quella erotica.

L'ambientazione di tipo realista e in uenzata dei modelli americani. lo stile è secco,


rapido, l'autore scrive come se lui stesse parlando in italiano, tanto che il suo stile di
scrittura è stato de nito come un monologo esteriore, un discorrere ad alta voce.

LEZIONE 8 - ANNI 40, NEOREALISMO CON PAVESE E VITTORINI AGAIN

Il 1943 è l'anno in cui si consolida il fenomeno del neorealismo. con gli anni 40 si
stabilizza il concetto di impegno. la letteratura deve impegnarsi e non deve distaccarsi
dalla realtà dal tempo presente, ciò è legato a una politica di rottura nei confronti degli
schemi borghesi. non vi è nemmeno alcun ritorno a schemi narrativi ottocenteschi, ma
anzi siamo in un ambito di forte sperimentazione.

Tuttavia rimane di cile dare una de nizione precisa di neorealismo poiché questo si
sviluppa in declinazioni personali per ogni autore.

data importante è il 1943 in quanto esce il lm ossessione di Luchino Visconti, in cui si


usa per la prima volta il termine neorealismo .questa fase però poi la sua ne nel 1955
quando esce ragazzi di vita di Pasolini, un autore che decreta la ne del neorealismo.

Caratteristiche del neorealismo:


- romanzo è la forma privilegiata
- All'interiorità e alla ri essione si preferisce l’azione
- Il linguaggio è semplice in modo da garantire un'ampia leggibilità
- Si punta ad un nuovo pubblico, quello dei ceti sociali più diversi che si sono ritrovati a
combattere insieme durante la resistenza
- Attenzione alla quotidianità e volontà di testimonianza, di osservazione diretta
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Queste caratteristiche portano ad una scrittura che è meno elaborata e ltrata a livello
letterario. molte pubblicazioni di diari, lettere, biogra e, che sono si generi narrativi ma
che non sono propriamente letterari.

• Vittorini: attorno al 43 inizia militare per la resistenza milanese, il che lo allontana da


Bompiani, così lui passa lavorare per Einaudi, restando però autore Bompiani. per lui è
importante la pubblicazione della rivista il politecnico (1945-1947), dei periodici più
signi cativi per questi anni.
• Pavese: non partecipa alla resistenza, ma lavora per Einaudi nella sede di Roma. in
questo periodo fondo due collane: millenni, collana di testi classici antichi e moderni;
collana viola, contesti di psicologia e storia delle legioni.in questo periodo c'è una
maturazione della struttura di Pavese che raggiunge l'apice della sua carriera.

Vittorini - uomini e no (1945, Bompiani)

Scritto nel 44, portato nella libreria luglio 45, fatta seconda ristampa nell'ottobre dello
stesso anno.

Enrico Falqui qui critica di questo romanzo non riesce ad uscire da quella dimensione
troppo letteraria degli anni 30.

È de nita edizioni d'autore, in quanto Vittorini ne cura la pubblicazione: sceglie la gra ca


e la copertina (autore di manifesti per il partito comunista), scrisse anche l’aletta della
sovraccoperta, a ermando che non stia facendo una cronaca ma una rielaborazione
letterale di quanto accaduto.

In questo romanzo all'azione si alternano ri essione morale psicologica su quanto


accaduto. l'azione è scritta in caratteri tondi, ed è presente in alcuni capitoli speci ci,
mentre la ri essione, a data ad un io narrante che non coincide con il protagonista ed è
scritta in capitoli in corsivo. riemerge quindi quello’io che doveva essere eliminato da
questo romanzo (lo stesso io che introduce il romanzo di conversazione in Sicilia).

"E non una nuvola per mesi; tutto il giorno il sole. Spuntava il giorno e spuntava il sole;
accade quel giorno se ne andava il sole.”- Attacco in contrapposizione a conversazione in
Sicilia, dalla pioggia si passa al sole.

Pavese- la luna e i falò (1950, Einaudi)

Rielaborazione degli anni della resistenza. al contrario dell'opera di Vittorini, questa esce
molti anni dopo la ne della guerra. In quest'opera siamo in una fase di uscita dal
neorealismo.

Il linguaggio è più gergale e dialettale, scritto in prima persona. il protagonista di


quest'opera è un orfano, che non ha un senso di appartenenza poiché non sa dov'è nato.
dopo essere stati in America, ritorna in Italia, recuperando un sostrato delle proprie radici
che però è caratterizzato da sangue, crudeltà e morte, ritratti che compaiono moltissimo
nell'opera di Pavese.

C'è un continuo passaggio tra passato e presente, che sono tenuti insieme dalla
memoria. il protagonista guarda molto le cose con il senno di poi.
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Il titolo, la luna e i falò, i due elementi che appartengono alla ritualità contadina vengono
sovrapposte tua dimensione di lotta partigiana. in particolare l'elemento della luna
riportati ad prospettiva mitica caratterizzata dalla lontananza candida e materna di
quest’ultima.

Ad esempio, con la morte di Santa, ucciso e bruciata dei partigiani per tradimento, fa
trapelare l'impossibilità di trovare un luogo nel quale non ci sia macchia di violenza.

Nell'opera vengono isolati situazioni ed episodi che non vengono più ripresi nei capitoli
successivi. questa struttura narrativa tuttavia non disarticola la possibilità del testo come
un romanzo, rendendolo quindi un romanzo romanzesco.

“Tutta gente che non c'è più” - tema della solitudine e dell’abbandono

“Adesso sapevo” - adesso riferito non al tempo presente ma a quando ha capito di essere
stato adottato, già con i tempi verbali

‘Capii lì per lì che cosa vuol dire non essere nato in un posto, non averlo nel sangue, non
starci già mezzo sepolto insieme ai vecchi”

LEZIONE 9 - IL SECONDO DOPOGUERRA E GLI ANNI 50

Con il protrarsi degli anni 50, sorgono quattro collane di fondamentale importanza: BUR,
COLIP, la medusa degli italiani, i gettoni.

BUR (1949): Biblioteca Universale Rizzoli. l'ideatore è Luigi Rusca, il quale aveva avuto un
disguido con Mondadori, e a seguito era approdato in Rizzoli. questa è una biblioteca
universale, riguarda la letteratura di tutti tempi e di tutti i paesi, con particolare attenzione
ai classici. a di erenza di quelle precedenti (biblioteca universale sonzogno) è la prima e
vera propria collana popolare, economica.i l progetto si caratterizza per l'estensione
temporale, l'ampiezza delle scelte e la frequenza del rito di pubblicazione. Rizzoli, già
editore popolare, da una garanzia di accessibilità, ma portando testi curati, corretti e
integrali, che non sono adattamenti. l'editore vuole sottolineare come avere una cultura
nazionale internazionale sia indispensabile come il pane.

COLIP: cooperativa del libro popolare, detta anche biblioteca del canguro per via del
logo.direttamente legata al pc, l'introduzione dei suoi testi da una lettura del passato con
una virata ideologica. a metà degli anni 50 tutto il suo catalogo viene acquistato da
Feltrinelli.

MEDUSA DEGLI ITALIANI (1947): collana diretta da Alberto Mondadori, glio di Arnoldo.
Alberto vorrebbe cambiare direzione e aprire un progetto editoriale più militante, al
contrario delle politiche sempre attuate no a quel punto dal padre. riprende la gra ca
della medusa degli stranieri, collana che aveva avuto un grande successo. Alberto vuole
proporre un'operazione simile ma concentrandosi su autori italiani, ma presto si
accorgerà che è di cile dare ampia visibilità a scrittori sconosciuti, e necessario
a ancarli ad autori conosciuti dal grande pubblico.questo colloca l'attività di Mondadori
in una condizione di crescita civile e politica, egli voleva radunare attorno a sé narratori
giovani e di valore. Tuttavia la medusa degli italiani rimarrà generalmente una collana
debole, con un'identità non facilmente riconoscibile.una delle poche scoperte fatte dalla
collana è stato Domenico rea, autore di Gesù fate luce.
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I GETTONI (1951-1959): collana a data a Vittorini da parte di Einaudi.è un periodo in cui
Vittorini autore lascia spazio a Vittorini editore, in quanto consapevole di non poter più
costruire la narrativa italiana. dopo aver mosso delle critiche a se stesso, porta queste
stesse ri essioni sugli autori da lui pubblicati. è una collana che va contro il
neorealismo, si pone l'intento di superarlo, in un'operazione di svecchiamento del
romanzo italiano (a ancato da un giovanissimo Calvino e Natalia Ginzburg).

Fenoglio - i ventitré giorni della città di Alba (I gettoni, Einaudi)

Nella prima edizione di quest'opera Vittorini riesce ad a ermare l'importanza del risvolto,
le alette si di ondono infatti nel 900. attraverso i risvolti Vittorini costruisce un discorso
critico e interpretativo sui testi che pubblica.

Nella parte nale della letta egli evidenzia come i racconti di Fenoglio "sono racconti pieni
di fatti, con un'evidenza cinematogra ca, come una penetrazione psicologica tutta
oggettiva […] narratore crudo ma senza ostentazione, senza compiacenza di stile ma
asciutto ed esatto.” —> quest'ultima frase condensa una serie di indicazioni che si
troveranno in tutta la collana.

Tra gli elementi tematici che sottolineano il fatto che l'opera di Fenoglio chiuda il
neorealismo, cioè il fatto che la rappresentazione della resistenza di un ritratto in
chiaroscuro della vita partigiana, dato che no a quel momento i partigiani erano stati solo
descritti come eroi puri e intoccabili.questa diventa presto una delle interpretazioni più
forti ed e caci della guerra civile.

Lo stile dell'opera è poco prezioso, con un tono amaro ed ironico. non sempre viene
rispettata la cronologia temporale. ogni tanto compaiono delle parentesi, che sono
simbolo dell'interferenza del narratore, questo di erisce molto dal neorealismo, dove
invece il narratore non si percepisce.

Fenoglio - una questione privata (1963, Garzanti)

Esce subito dopo la morte prematura di Fenoglio, un testo già stabilito dall’autore.
pubblicata la Garzanti a seguito di una discussione tra fenoglio e Vittorini, che ancora lo
considerava neorealista. si tratta di un romanzo breve, parte di una collezione di racconti
intitolata un giorno di fuoco.

Nel libro la vicenda storica passa sullo sfondo, lasciando in primo piano la questione
privata del protagonista, il quale teme che un suo amico, partigiano e prigioniero dei
fascisti, stia avendo una tresca con la donna che ama, Fulvia. l'intero romanzo propone i
disperati tentativi del personaggio di trovare un prigioniero fascista per scambiare con il
suo amico. La morte non è legata soltanto alla lotta resistenziale, ma viene messo in
secondo piano dall'amore ossessivo nei confronti di Fulvia.

In questo caso l'incipit è molto diverso da quello di 23 giorni, è evidenziata la dimensione


corporale. in generale é molto più descrittivo rispetto al suo romanzo di debutto.
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LEZIONE 10 - REALISMO. FINE ANNI 50

La comunità letteraria comprende l'importanza del superamento del neorealismo, si arriva


a un punto di consapevolezza.ci si vuole allontanare da tutta la letteratura precedente,
comprendente anche il romanzo analitico e l'aspetto psicologico.

La mancanza di un ltro di linguaggio letterario non viene vista di buon occhio, si capisce
che la letteratura deve avere una propria speci cità di linguaggio, e che sostituire le
tematiche per il solo scopo comunicativo sia pericoloso. Si avverte una sostanziale
necessità di passare dal neorealismo al realismo.

Uno dei temi centrali di questi poca è la polemica che si sviluppò attorno all'opera Metello
di Pratolini. esso vedeva due fronti scontrarsi:
- da un lato c'era chi vedeva quest'opera come espressione di un nuovo realismo, un
esempio di rappresentazione del periodo
- Dall'altro c'era chi accusava l'opera di essere troppo sentimentalista, lontana dalla
letteratura rivoluzionaria

In particolare sono due le gure con cui il dibattito si fa ancora più acceso: Muscetta e
Salinari, entrambi intellettuali del partito comunista.

Salinari difende il libro evidenziando positivamente la sua dimensione di sentimento, e


riconosce che la storia racconta l'esperienza di un'intera categoria, che si a anca alla
vicenda privata dei singoli personaggi.

Muscetta non ritiene su ciente l'operazione di Pratolini, andando addirittura a de nire


come un'opera d'intrattenimento, vicino al lirismo della prosa d’arte.

Pratolini - Metello (1955, Mondadori)

Pratolini pubblica i suoi racconti d'esordio sul letteratura, rivista successiva a solaria. si
lega all'editore orentino Vallecchi, ma nel corso degli anni 40 diventa oggetto conteso sia
da Mondadori che da Bompiani, anche se alla ne Mondadori avrà la meglio e riuscirà a
prendersi l’autore.

Il Metello fa parte di un progetto di una trilogia intitolata una storia italiana, incentrata sulle
lotte politiche sociali tra ottocento e novecento.

Lo stesso personaggio di metallo viene presentato alla maniera ottocentesca, in cui


vengono descritti precisamente il luogo in cui è nato e vissuto, con riferimenti precisi alla
città di Firenze. lo stile è medio, senza sperimentalismo.lo stile generalmente orientato al
parlato. In realtà degli anni 60, Pratolini vira di genere e produce testi stilisticamente più
impegnate e più sperimentali.

Pasolini - Ragazzi di vita (1955, Garzanti)

Questo non è un romanzo neorealista, ha infatti una sua speci ca forza stilistica.lo si può
de nire come un testo estremamente autoriale, in piena coscienza sperimentale.il gergo
romanesco non è infatti un calco realista, ma una elaborazione di laboratorio attuata da
Pasolini.
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La sua pubblicazione non avrà ben pochi problemi: ritenuta troppo volgare e piena di
parolacce, Garzanti aveva già costretto Pasolini ad auto-censurarsi e a tagliare diverse
scene importanti dal punto di vista contenutistico. nonostante ciò, alla pubblicazione,
Pasolini venne processato per oscenità, anche se venne poi assolto. la copertina stessa
era realizzata da un ex pubblicitario e disegnatore di propaganda, giudicata troppo forte
per l’epoca.

Le imprese dei ragazzi sono seguiti in maniera apparentemente oggettiva: gran parte della
forza della narrazione stanno i dialoghi secchi, scritti in romanesco vivace gergale.la
posizione dell'autore trapela ed è generalmente populista, i ragazzini viola la legge a
scapito dei borghesi capitalisti.

LEZIONE 11 - EMILIO GADDA

Uno dei maggiori prosatori del 900. partecipa alla prima guerra mondiale, durante il
con itto perde il fratello, che gli causerà un trauma di cui si trovano tracce in diverse
opere.

Inizia una ri essione relativa al rapporto tra i vari registri linguistici, da quello aulico a
quello più popolare. Esordirà negli anni 30 con le prime edizioni di solaria.

Per Gadda il romanzo e la letteratura sono un modo di conoscenza del reale. il suo
metodo di racconto è sia di narrazione che di espressione.

tuttavia il punto fondamentale della struttura di Gadda è la volontà di rendere sulla


pagina la poliedricità del reale. ponendo attenzione alla trama e all'intreccio, per lui è
importante indagare su diversi dinamiche e tradurle sulla pagina. il suo obiettivo è quindi
provare a tenere nel suo testo tutta la realtà che lo circonda.

Quel pasticciaccio brutto de via Merulana (1957, Garzanti)

È il primo romanzo di Gadda.ambientato a Roma, presenta una fortissima componente


dialettale. tuttavia è importante ricordare che Gadda non de nisce alcuna stagione
letteraria, è rappresentante del 900 ma non aderisce a nessuna stagione, pur
attraversandone parecchie.

Il testo si presenta in forma di giallo, incentrato su un delitto avvenuto a Roma nel 1927,
in pieno regime fascista.il pretesto da cui parte la narrazione è dunque l'omicidio, ma è il
punto di partenza per parlare di tante altre cose, de nite da Gadda stesso come uno
gnomero, un groviglio della realtà che l'autore si propone di portare sulla pagina.

E quindi un investigazioni conoscitiva sulla realtà della vita della storia.tuttavia,


nonostante l'immischiarsi di tantissime vicende diverse, l'opera presenta un livello di
sperimentalismo linguistico tollerabile.già dalle prime pagine si assiste a un allargamento
del racconto, all'inserimento di fatti secondari rispetto alla narrazione principale.

Nella prima edizione vengono inoltre fatta una lista di tutti i diversi editori con cui Gadda
aveva pubblicato prima di Garzanti.
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Nell'ambito della scrittura abbiamo un anomalo utilizzo della punteggiatura (esempio dei
due punti nella prima pagina) e anche una sintassi del periodo irregolare. questo unito
anche all'utilizzo di gergo romanesco.

La cognizione del dolore (1963, Einaudi)

Esce negli anni 60 ma ha una gestazione dagli anni 30. i capitoli dell'opera vengono
de niti anche tratti dall'autore, il che mostra una maggiore frammentarietà rispetto
all'opera precedentemente trattata.

Il romanzo è incompiuto perché la seconda guerra mondiale turbo l'autore al punto di


impedirgli dal terminarlo. nonostante ciò, emerge il senso di un discorso che è de nito e
persuasivo.

Gadda per suo fratello durante il con itto, scaricando odore di questa perdita contro la
madre. sia Garda che il suo protagonista provano un senso di colpa, pensando che
avrebbero dovuto morire loro stessi invece che il loro fratelli, questo va a indicare una
nevrosi del personaggio che potrebbe essere propria dell’autore.

Nel testo viene rivelato un male oscuro che tormenta il protagonista, in parte dovuto al
rapporto di amore-audio con la madre.questo è un tipo di male che caratterizza anche lo
spirito di Gadda.

Lo stesso nale dell'opera è tragico, rimane irrisolto. La madre di Gonzalo viene trovata
morta ma non si scoprirà mai il suo assassino, forse lo stesso glio.

La stravaganza nevrotica di Gonzalo è dovuta soprattutto la sua incapacità di adattarsi


all'imperfezione del mondo, alle ingiustizie e ai soprusi.

LEZIONE 12 - NATALIA GINZBURG

Nel 1963 pubblica lessico famigliare, che vince il premio strega. Con gli anni 50 inizia
infatti a stabilirsi un meccanismo di premi che dà visibilità ai testi letterari.

Natalia Ginzburg lavora accanto a Vittorini e Calvino per la collana i gettoni, sarà una
collaboratrice stretta di Einaudi per tutta la sua vita, nonostante il suo lavoro principale si
avvii dopo la morte del marito leone.

La sua attività comprendeva tanti ruoli diversi: traduttrice, redattrice, stesura di pareri di
lettura, correzione di bozza, scritti editoriali, eccetera.parteciperà alle cosiddette riunioni
del mercoledì, a cui erano ammessi solo i principali collaboratori, il che dimostra la
centralità della sua gura.dal 1945 sarà vicedirettore di molte collane.

Lessico famigliare (1963, Einaudi)

È un romanzo che procede per sequenze, legate alle associazioni imprevedibili della
memoria. È un racconto non lineare.

Quello che Natalia vuole mettere a fuoco e infatti un'immagine provvisoria parziale, in
quanto la memoria stessa spesso ci restituisce immagini sia parziali e provvisorie. In
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questo romanzo c'è la sua vita, la sua storia. Il tono è allegro e leggero, si percepisce
l'a etto che chi scrive prova nei confronti dei personaggi del racconto.

Nel libro lo sguardo che la Ginzburg mette in evidenza e quello del privato, di glia, di
moglie e di madre.è un modo per raccontare i fatti collettivi ma dal punto di vista privato.
Emerge nel romanzo il tema della memoria e l'ammissione che questa non è la sua storia,
ma quella della sua famiglia, lei ha un semplice ruolo di osservatrice. C'è molto discorso
diretto, indiretto libero, o discorso riportato.emerge tantissimo la voce delle persone che
Natalia avuto accanto, delle quali le riporta le parole.

LEZIONE 13 - VERSO GLI ANNI 60. BOOM ECONOMICO E OSCAR MONDADORI

Un anno de nito spartiacque è il 1958, in cui esce il gattopardo. quest'opera sancisce il


boom del romanzo italiano contemporaneo, a ancandosi al boom economico
(1958-1963).

È un periodo di riorganizzazione delle strutture editoriali, anche a livello aziendale.si


riconosce che bisogna mantenere dei livelli distinti, nonostante i tentativi di riuni care in
un unico livello letterario diverse classi sociali.questo porta anche a una settorializzazione
della produzione.

Sono gli anni dell'arrivo in Italia dei mass-media, specialmente della televisione, che
arriverà a gran parte degli italiani. assistiamo al raddoppio del consumo dei periodici
nonostante il prestigio e l'autorevolezza della cultura scritta non venga mai messa
discussione.

Nel 1954 viene fondata la casa editrice Feltrinelli, che istituirà pochi anni dopo una
catena di librerie. cambia anche il modo di concepire la libreria, si vuole arrivare al ceto
medio che si sta risollevando economicamente. il libro diventa uno status symbol: leggere
certi autori signi ca appartenere a una certa società.

Nel 1958 il quotidiano il giorno di Milano presenta una pagina-libro settimanale, dando
informazioni bibliogra che recensioni. Sono gli anni in cui nascono gli u ci stampa e in
cui prendono importanza sempre di più i premi letterari.

Oscar Mondadori: collana che viene istituita in questo contesto storico. Nel 1965 esce in
edicola il primo volume degli Oscar Mondadori, addio alle armi di Hemingway. gli Oscar
Mondadori sono registrati come periodico, signi cando che potevano essere venduti in
edicola. Questo per far fronte al fatto che in molti paesi non c'erano libreria, e le edicole
diventano quindi il canale eccezionale. la gra ca degli Oscar richiamava la gra ca dei
cartelloni cinematogra ci, per non disorientare i lettori, abituati a comprare leggere
rotocalchi.al contrario della burro, Oscar Mondadori porta a tutti i grandi successi
contemporanei, dando loro un'idea di classico.

LEZIONE 14 - GLI ANNI DEL DISIMPEGNO. BESTSELLER ALL’ITALIANA

Tra il 1958 e il 1963, abbiamo gli anni del disimpegno.qui si collocano due principali linee
letterarie:
• Neoavanguardia: volontà di ricerca letteraria che pone in primo piano la questione
dello stile.si opera esclusivamente sul piano dello stile
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• Bestseller all'italiana: tematiche più intimistiche e più aperto e interrogativi esistenziali
del romanzo.

Lo stesso termine Best seller all'italiana viene cognato da Ferretti alla ne degli anni 70.
questo è un fenomeno editoriale che va anche oltre il romanzo italiano di qualità. Secondo
Ferretti, è un tentativo di risposta due carenze:
a) mancanza di una moderna narrativa popolare: mancano scrittori professionisti di
romanzi commerciali, il che porta a un'emarginazione del lettore popolare
b) Ristrettezza dell'area di lettura: il romanzo era considerato un oggetto troppo
borghese dalle fasce sociali più basse, che quindi non lo leggevano

Il bestseller all'italiana si pone l'obiettivo di ricercare questa qualità media, si ricercano


lettori medi, non ipercolti.

Gli autori di questo periodo cercano di avere successo con un pubblico largo, ma per
ragioni strettamente economiche (non più ideologiche). questo successo non deve però
raggiungersi con prodotti di scarsa qualità, si deve trovare un compromesso. volontà di
realizzare il romanzo l'autore che piace a tutti.

Tomasi di Lampedusa - Il gattopardo (1958, Feltrinelli)

Vince il premio strega nel 1959.

Inizia ad essere scritto nel 1954, inizialmente doveva essere una novella che raccontasse
24 ore della vita del bisnonno durante il giorno dello sbarco di Garibaldi. Tuttavia nirà per
scrivere un romanzo, diviso in quattro sezioni, collegate tra loro. Nel 1956 propone l'opera
Mondadori, che però la ri uta. Qualche mese dopo la manderà a Vittorini poiché venisse
inserita tra i gettoni, ma anche Vittorini ri uta. L'autore riscriverà l'intero romanzo a mano
nel 57, poco prima della sua morte. Elena croce, recapita sia il dattiloscritto del 56 che il
manoscritto del 57 a Bassani, allora direttore della collana di narrativa Feltrinelli, il quale
decide di pubblicarlo.

Il romanzo è diviso in capitoli ma sarebbe meglio dire in parti. narra di una storia d'amore
ambientata durante il Risorgimento. ciò è narrato attraverso una focalizzazione interna: si
parla di ciò che accade tramite il punto di vista del personaggio, tutto è ltrato attraverso i
suoi stati d'animo, le sue morali e le sue ideologie.

Vengono recuperate le strutture tradizionali ottocentesche, ma il punto di vista non è


tradizionale.si potrebbe quindi parlare di un romanzo antistorico. La narrazione è
connotata da un forte criticismo ironico, e poi parlando del passato vengono toccati dei
punti rilevanti dei fenomeni contemporanei. il romanzo é la testimonianza del
pessimismo della delusione contemporanea.

A questo romanzo seguiranno altri due che attestano de nitivamente la ne


dell’impegno. prevale la dinamica privata, l'amore e la s ducia nella storia.

Cassola - La ragazza di Bube (1960, Einaudi)


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vince il premio strega nel 1960. L’aletta della prima edizione ricolma di retorica, si cerca di
conquistare il autore, che avrebbe potuto di specchiarsi nei protagonisti.

La causa della sventura di questi personaggi è la storia, loro sono solamente delle vittime
innocenti.il processo nale a Bube, e rimanda ai processi ai partigiani che stavano
avvenendo in quegli anni, e ciò suscitò numerose polemiche.

L'incipit del romanzo recita "mara sbadiglio." E ciò ricorda il "entrò Carla" di Moravia, ma
trent'anni dopo questo tipo di inizio ha molta meno forza.

Bassani - Il giardino dei nzi-contini (1962, Einaudi)

Qui il piano letterario è più alto rispetto a Cassola. il romanzo tratta l'elemento della
vicenda individuale singola del personaggio, che ha ruolo predominante. il protagonista si
chiama Giorgio, come l'autore e parla in prima persona. viene qua e messo in luce il
binomio amore-morte, specialmente legato alla questione ebraica e allo sterminio.in
generale l'aspetto della memoria è molto sentito.

LEZIONE 15 - GRUPPO 63

La neoavanguardia opera esclusivamente sul piano dello stile con una componente
ludica, si vuole giocare con gli aspetti stilistici delle strutture della lingua, rimanendo
lontani dalla letteratura intrattenimento.

La neoavanguardia è anche detta gruppo 63, in relazione a un convegno che si tenne a


Palermo in quell'anno, dove un gruppo di scrittori, che si riconosceva in un'idea, provano
a raggrupparsi. Feltrinelli avrà un ruolo molto importante per questo movimento, in
quanto la sua scelta di pubblicare una rivista, il Verri, attorno alla quale si uniscono gli
autori della nuova guardia, farà avere alla casa editrice una riconoscibilità molto forte.

Coordinate principali di questo movimento:


• Recupero delle avanguardie storiche: ri uto dell'attuale panorama culturale, volontà
di intervenire sul linguaggio.
• Comunicazione quotidiana percepita come una barriera: con l'arrivo della televisione
si era operato un processo di uniformazione linguistica del paese.questa cosa viene
ripresa e problematizzata. si parla di una nuova questione della lingua
• De nitivo abbandono del neorealismo
• Attenzione alla realtà del mondo industriale
• Ri uto dei meccanismi dell'editoria di consumo e di intrattenimento

Lo sfondo storico su cui tutto ciò si sviluppa quello della guerra fredda, in cui il la ducia
del razionalismo positivistico è stato ormai de nitivamente distrutta dalla storia alla
scienza.la gura stessa del narratore subisce una forte crisi. C'è una volontà di scardinare
no al limite estremo tutti i meccanismi dell'istituzione letteraria

Sanguineti - Capriccio italiano (1963)

Torna ancora la polemica del cosiddetto romanzo borghese, prodotto di consumo


capitalista. l'opera da un senso di smarrimento a causa della sintassi e il gioco di diversi
punti di vista messi in luce dell'autore, non sia mai la certezza di capire davvero cosa stia
accadendo.
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Vengono riproposte immagini sconnesse, i passaggi di tempo sono sconnessi e
ingiusti cati, non c'è mai distinzione tra ciò che accade prima e ciò che accade dopo.
ridondanza di marcatori di dubbio come forse, credo.

Manganelli - Hilarotragoedia (1963)

Componente di esasperazione a causa delle componenti macabre con l'intento di


impressionare e nauseare il lettore. l'opera sembra un trattato del seicento, ma si procede
per digressioni, approfondimenti domande senza risposte. il testo nisce uno con una
frase in sospeso con i due punti.

La vera protagonista qui alla parola, il libro racconta di una discesa dell'anima verso gli
inferi, la morte è il tema principale.

Importante sarà l'attività che farà il menabò (1959-1967), un punto di approdo per tanti
autori.

Il menabò N4 del 1961 parla di industria e letteratura. è un momento in cui vengono


raccolte le ri essioni maturate in quegli anni, riguardanti i processi di industrializzazione in
Italia e di come tutte le trasformazioni anche sociali debba modi care il rapporto tra uomo
e realtà.si parla di narrativa del miracolo economico.

Mastronardi - Il calzolaio di Vigevano

L'autore svolge un'operazione linguistica sul dialetto lombardo. questo elemento fa sì che
la scrittura di Mastronardi non sia un documento, ma una rielaborazione letteraria.tuttavia
il testo rimane a maggiore leggibilità.

Volponi - Memoriale

Ricordo i quaderni di Sera no Gubbio operatore.questi sono i diari dell'industriale,


caratterizzato da nevrosi malattia.

Viene dato uno sguardo critico verso la vita della fabbrica, si mette il lavoro come
quest'ultimo sembra un lavoro di liberazione, ma che di fatto e oppressiva, vengono
anche messi a nudo i meccanismi dell'alienazione nelle fabbriche

Il percorso narrativo non è lineare, ma non si entra nell'illeggibilitá.

LEZIONE 16 - ANNI 60 E 70. BALESTRINI + MORANTE

Nanni Balestrini inizia la sua attività come poeta, passando poi a romanzo tradizionale.
una parte delle sue poesie, intitolata poesie elettroniche, sono state composte tramite un
elaboratore elettronico, si inizia a fare un uso creativo dei computer.

Anche lui facente parte del gruppo 63, si interroga particolarmente sui movimenti di
protesta studenteschi proletari avvenuti tra il 1968 il 1969. la sua opera principale
interroga sulla dimensione di contestazione politica della società a lui contemporanea.
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Vogliamo tutto (1971, Feltrinelli)

E invece della ricerca svolta sul linguaggio parlato. Balestrini riporta sul testo il linguaggio
proletario gergo politico, registrando al magnetofono il modo in cui parla un operaio
salernitano. la stessa storia é quella di un operaio che racconta in prima persona
l'emigrazione dal sud e le lotte autonome della Fiat di Torino durante l'autunno caldo del
69.

Questo vuole essere un testo comunicativo, di propaganda ideologica. Tuttavia lo stile è


uno stile non letterario: sopravvivere elemento del gioco ludico, ma siamo lontani dagli alti
livelli di Sanguineti e manganelli.

Nella prima edizione è riportata la piantina della fabbrica della Fiat di Torino. la struttura è
quella del romanzo tradizionale, i fatti sono raccontati in ordine cronologico, tuttavia a
volte mancano delle virgole e la scansione elementare il soggetto-verbo-complemento
non viene rispettata.

Elsa Morante

Fino agli anni 70 è sempre stata ampiamente in contrasto in contraddizione rispetto al


panorama contemporaneo suo.è un'infanzia di cile, il che spiega la sua tendenza a
raccontare in modo abesco le vicende familiari.

Menzogna e sortilegio (1949)

Primo romanzo che viene pubblicato, opera di scarso successo.è un romanzo in aperta
opposizione al realismo, la cui voce narrante appartiene ad una bambina che poi diventa
adulta. Natalia Ginzburg de nì questo romanzo come un'opera intenzionalmente fuori
tempo, a causa anche degli elementi più signi cativi a livello stilistico e narrativo:

- stile ricercato ed elegante


- Forte accento di natura melodrammatica quasi teatrale
- Atmosfera onirica e visionaria: tutto il racconto è ltrato dallo sguardo di una
bambina.la voce narrante dipana le menzogne che caratterizzano la sua storia
familiare, simboleggiando il passaggio all'età adulta.

La storia (1974, Einaudi)

A questo punto Morante è un'autrice a ermata riconosciuta.questo volume viene


pubblicato nella collana degli struzzi, edizioni tascabili.

nella quarta di copertina si leggono due epigra che si trovano nel frontespizio: la prima è
una frase di un sopravvissuto a Hiroshima, mentre la seconda è tratta dal Vangelo di
Luca.
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Prima del primo capitolo, appare una frase in cui la Morante a erma di volersi rivolgere ad
un analfabeta, introduzione della sua volontà di rivolgersi a un lettore non colto come
Balestrini. c'è una volontà di parlare a tutti con un linguaggio accessibile a tutti.

Il romanzo si apre con un'indicazione incerta, a indicare che è collocato storicamente, ma


anche una portata universale. ambientazione generale è la Roma degli anni 40. il romanzo
viene oggi letto come una parabola sulla crudeltà l'indi erenza della storia, frutto di una
ri essione fatta da Morante dei problemi socio economici del suo tempo.

Vennero fatte tre principali critiche a questo romanzo:


- accusa di essere consolatorio: il riferimento alla condanna della storia e alla
rivendicazione della storia delle vittime, in un ri uto del presente
- Accusa di retroguardia: esplicita la volontà di parlare alle masse, regredendo verso il
romanzo tradizionale
- Accusa di sentimentalismo dovuta alla rappresentazione un po' deformata delle
vicende.

Nonostante ciò il libro fu un Best seller e anche un caso editoriale. Gli anni 70 sono un
momento di ritorno alla narrazione.

LEZIONE 17 - ANNI 80. ECO E TONDELLI

Nel corso degli anni 70 abbiamo un riposizionamento delle case editrici dal punto di vista
sociale- nanziario. ad esempio, nel 74 Rizzoli acquisisce il Corriere della Sera, formando
il gruppo RCS, poi acquisito la famiglia Agnelli.

Nascono quindi dei gruppi di comunicazione multimediale, che comprendono periodici,


televisione, cinema eccetera.questo modello può essere de nito come modello Fininvest.

È un periodo in cui si intensi ca la presenza di una piccola editoria specializzata in


segmenti del mercato non ancora coperte. questo mercato specializzato correva parallelo
a quello dell'editoria di massa. Si vede una grande crisi delle aziende, come Einaudi che
dichiara fallimento.sono anni di generale crisi economica, e le case editrici si pongono
come obiettivo quello di risparmiare il più possibile.

Tutto ciò provoca un a usso di capitali esterni, e di conseguenza arrivano manager di


provenienza extra culturale, non cresciuti nel mondo il libro il mondo culturale che si
trovano a diventare dirigenti di grandi gruppi editoriali.si dichiara scomparsa dell'editore
protagonista e del letterato editore. non ci sono più collane con un'identità forte
riconoscibile, ma si tende a lanciare di più il titolo o l'autore singolarmente.

Giornalisti e uomini di spettacolo molto noti aumentano la vendita di libri dal grande
pubblico .si assiste ad un processo di spettacolarizzazione di qualsiasi cosa,
l'importante è vendere e avere successo immediato. i libri restano pochissimo tempo in
libreria, l'autore invece deve rendersi un personaggio, oggetto di spettacolarizzazione.si
investe molto nella comunicazione pubblicitaria nella promozione, investendo
particolarmente nella narrativa di intrattenimento.

Si cerca anche di ritrovare una dimensione di ricostruzione del senso, distrutto


dall’avanguardia.
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Postmoderno

Termine con cui ci si riferisce al protrarsi degli anni 80. ci si trova in una condizione
culturale in cui la modernità è giunta a saturazione, e questo fenomeno abbraccia tutte le
correnti artistiche: dopo grandi fenomeni rivoluzionari, rimane un senso di smarrimento.

La possibilità di avanzamento si fonda sul riciclaggio di materiali esistenti, sulla


citazione.la cultura alta, una volta inaccessibile, appare ora meno distante e riutilizzabile.
Qualsiasi tentativo di andare contro la norma viene generalmente depotenziato,
diventando solo uno dei tanti modi di fare letteratura.

Eco - Il nome della rosa (1984 - Bompiani)

Volume di enorme successo internazionale, raggiunge il successo di massa. eco è stato


uno dei teorici più noti della neo avanguardia, pubblicando opere di teoria della
letteratura. era intellettuale riconosciuto a livello di massa, collaboratore di Bompiani.
propone infatti un'opera misura della comunicazione di massa.

Postilla il divertimento: aggiunta postuma dopo la pubblicazione del romanzo.in questo


scritto Chiara che voleva che il lettore si divertisse nel leggere il romanzo. eco racconta
che il pubblico di massa aveva imparato a riconoscere che ciò che prima era scandaloso
era vera arte, ed era diventata piacevole (riferimento al lavoro della neoavanguardia). Egli
vuole andare contro a ciò, tornare a sono divertimento.
Si ispira alle forme tradizionali del romanzo della prosa, allontanandosi dopo la

Nella letta della prima edizione, e con stesso a erma come sia di cile de nire la sua
opera. in tutte le parti del libro, mette in atto un gioco con lettore a nché risolvano
enigma, che all'interno della storia del romanzo è la risoluzione di un omicidio.viene fatto
anche un patto con il lettore per cui a erma che il testo non è suo, ma un manoscritto
ritrovato di cui si fa portavoce.

Il gioco con lettore riguarda le tantissime citazioni erudite presenti all'interno del
libro.ecco dichiara che il suo romanzo può essere letto in tre modi da tre tipologie di
lettori: il primo non capire il signi cato di alcune digressioni ma si farà a vincere dalla
trama; il secondo cercherà di interpretare l'eventuale lettura allegorica; solo il terzo si
renderà conto della complessità del libro.

L'opera ammette il riciclo dei materiali della tradizione, e consapevole infatti di rivolgersi
al lettore privi di una formazione umanistica.si vuole lanciare una s da al lettore, che
mentre si diverte può interrogarsi su tutto ciò che il testo nasconde, a partire dal titolo
stesso che non ho signi cato immediato.

Nella quarta di copertina Umberto Eco parla dello schema del labirinto, che venne
distrutta nel XVIII secolo da un canonico perché gli dava fastidio l'uso giocoso che li
facevano i bambini. la tradizione rappresentata dal labirinto di una cattedrale diventa
quindi un gioco, e l'autore rivendica proprio questa visione ludica delle cose.
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Postilla il postmoderno, l’ironia, il piacevole: il riferimento alla distruzione l'intreccio
portata dalla neoavanguardia, dopo essere tornati al punto di morte si può ripartire
proprio da quello stesso intreccio.ecco parla di romanzi di Cassola, Bassani e Tommasi di
Lampedusa, giudicati a problematici.ciò dimostra come all'epoca quel tipo di narrativa
fosse insu ciente. Vent'anni dopo ci si pone il problema di come potrebbe ritornare a
problematizzare il rapporto con il proprio presente, senza eliminare il divertimento.

L'autore vuole uscire dal paradigma della novità come valore estetico. viene meno la
necessità della continua novità. L'obiettivo non è scrivere un'opera che possa
raggiungere tutti in un senso totale, ma allargare la rilettura, rivolgersi ad un ampio
pubblico. Umberto Eco vuole rompere la barriera che è stata eretta tra arte e
piacevolezza.

Tondelli - Altri libertini (1980)

Diventa icona di una nuova letteratura di una nuova generazione. le operazioni che
ruotano attorno alla sua attività sono legate ad aspetti commerciali, ulteriore prova che si
è u cialmente entrati in una nuova epoca. così come Pasolini, anche egli subì una
mitizzazione, e il suo libro fu processato per oscenità.

L'opera non è un romanzo: ma una serie di racconti che potrebbe essere letta come un
romanzo a episodi poiché i personaggi e situazioni sono ricorrenti. tuttavia non c'è una
linearità narrativa o una trama.

Abbiamo la presenza di un io narrante che però diventa un "noi". questo sottolinea la


dimensione collettiva e generazionale.l'ambiente in cui la storia si svolge è quello dei
giovani studenti legati all'università di Bologna. Emergono una serie di riferimenti colti che
provengono proprio dalla portone protagonisti.

La dimensione ironica è molto legata alla ricerca stilistica di tondelli: c'è molta attenzione
al parlato e allo slang giovanile, tuttavia non si tratta di una trascrizione del parlato.

Calvino - Palomar (1983)

Il signor Palomar è il protagonista di una serie di micro storie, conosciuto da lettori perché
era protagonista di una serie di articoli-recensioni che Calvino scrive sul corriere sulla
Repubblica.il nome dell'uomo deriva da un telescopio che osserva il cielo.

Viene messa in luce l'interrogazione esistenziale che porta su di sé il libro.l'operazione di


Calvino alla costruzione di un testo letterario (non romanzo) formato da capitoletti.
Palomar vaga per la città e osserva il mondo, così come fa un telescopio. Non c'è una
storia.

Osservando l'indice, capiamo che Palomar ha una struttura numerica che dovrebbe
tracciare un percorso di lettura nel testo e dare quindi una possibile interpretazione.

LEZIONE 18 - ANNI 90
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Il costituirsi di gruppi editoriali arrivano essere stabili nei primi anni 90.gli anni 90 sono
identi cabili attraverso il concetto di tascabilizzazione dell'editoria, si di onde l'idea di
durata e di qualità del testo. Ciò che caratterizza il tascabile è il formato sico più piccolo
il prezzo meno caro rispetto ai titoli di novità.tutte le case editrici. Sempre di più sul
tascabile, un libro a basso costo che può raggiungere tanti lettori, e costruiscono anche
collane in formato tascabile.

Esempio della collana Millelire promossa dalla casa editrice stampa alternativa (Roma,
1992). Ripropongono titoli del passato a prezzi bassi e con una gra ca accattivante.

In risposta a questo tipo di approccio, Mondadori crea gli Oscar miti: sfruttando la
riconoscibilità del marchio Oscar, propone i grandi bestseller americani e autori classici
del 900 in formato tascabile. Da ricordarsi che Oscar Mondadori e BUR erano diventate
delle case editrici all'interno delle case editrici.

Gli anni 90 sono gli anni in cui il ruolo dell'intellettuale entra in crisi.essi si interrogano sul
proprio ruolo, capendo che però non ci sia più spazio per gli editori intellettuali. le gure
persistono seppur con ruoli diversi.

• Einaudi stile libero: operazione editoriale di cesari e Repetti .in un'intervista si evince
che in tempi moderni, la casa editrice diventa accettare ciò che accade fuori nel mondo
e farlo diventare il prodotto. Una delle opere più di successo é gioventù cannibale,
un'antologia di autori più o meno emergenti
• Strade Blu (Mondadori): Sulla stessa scia di stile libero, si propone però narrativa
principalmente straniera.tra le gure di rilievo si trova Franchini, editore e uno dei fautori
di Gomorra.

Abbiamo anche lo sviluppo di casa editrici indipendenti o molto piccole.il loro obiettivo
sembra andare a ricercare una volontà che recuperi il discorso del letterato editore o
dell'editore protagonista.

LEZIONE 19 - ANNI 2000. TELL, DON’T SHOW

Nella storia del novecento persiste l'idea dell'autore che si sottrai dalla pagina su cui
racconta. la regola è show, don’t tell. più che esibire esplicitamente in un racconto le
cose, occorre semplicemente mostrarle.

Tuttavia nel corso degli ultimi vent'anni molti autori hanno lavorato in senso opposto: chi
racconta non fa altro che mettersi in scena.ciò viene fatto in diversi modi:

• Ritorno dell'onniscienza: ogni scienza è quel fenomeno narrativo per cui la storia
narrata da un narratore in terza persona che ne conosce tutti gli aspetti. Da metà
ottocento non è scienza siano eclissata, ma a partire degli anni 2000 sono stati
pubblicati molti romanzi in cui questo autore sembra tornare in scena.
• “Io” esorbitanti: molti testi presentano narratore-personaggio che agiscono come
narratore onnisciente, conoscendo i pensieri degli altri personaggi, come nel caso della
gemella H. il narratore racconta del suo suicidio da morto, ma anche di tutto quello che
accade dopo. Anche nel caso di Gomorra, Saviano si mette in primo piano, come
indicatore di quanto narrato.molto spesso utilizza il pronome "io", la propria presenza è
esplicitata.
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• Auto ction: il genere autobiogra co viene mescolato contratti nzionale, la propria vita
viene raccontata ma mentendo.il lettore legge la storia di un personaggio che dovrebbe
coincidere con l'autore ma per certi versi la realtà vissuta è diversa.
• Non ction "partecipate": i molti testi sono ascrivibili all'area della non ction, in cui
comunque resta lo stesso la presenza dello scrittore. esempio Gomorra.
• Romanzi-saggio "chiacchierati": non ci si limita ad esprimere la propria opinione ma
anche a costruire un palcoscenico dove esibirsi.

Perché tutto questo?

- raccontare fa bene: raccontando riusciamo meglio comprendere la nostra vita e a


dare un senso a ciò che facciamo
- Un atteggiamento difensivo: gli scrittori non godono più del primato di un tempo
devono competere con un sistema fatto anche di altre voci
- Una forma di risarcimento simbolico: nel mondo virtuale e nostre esperienze sono
frammentate, manca un solido io che l'autore cerca di ricostruire
- Un modo per competere con media più performanti: gli autori, anche
commercialmente, devono concorrere con altri strumenti che raccontano storie
- Un modo per adeguarsi agli altri media: gli autori cercano di adeguarsi cambiamenti
che stanno avvenendo fuori dentro la letteratura.negli ultimi anni, le storie da sole non
bastano, deve esserci sempre qualcuno che si mette in scena per raccontarle

LEZIONE 20 - JACK FRUSCIANTE DI BRIZZI

La letteratura identitaria fa parte della narrativa generazionale: caratterizzato da


diversi aspetti, come la stessa età anagra ca condivisa da autori, lettori e protagonisti.

I romanzi della narrativa generazionale riassumono e veicolano i valori di una generazione:


- il pubblico e quello generazionale
- Non sempre coincidono le tana gra ca dei lettori degli autori, o il contesto culturale
condiviso
- Sono romanzi di formazione

Il titolo Jack frusciante è uscito dal gruppo (1994) di Brizzi fa riferimento al chitarrista
Jean frusciante dei Red hot Chile peppers.

Comprendere appieno questa lettura bisogna avere una cultura degli anni 90 della
musica di quel periodo, come pop, rock, punk e la musica elettronica.

Per quanto riguarda lo stile, Brizzi ne parla attraverso il protagonista, Alex, il quale a erma
che tutto sta nel dosare il sentimento e stile; sentimento e stile sono per il protagonista
racchiuso in due generi musicali, punk e jazz.

Uno dei maggiori modelli di Brizzi è tondelli.quando egli pubblica Rimini nel 1985, in
appendice al romanzo propone una playlist di brani di quegli anni che chiariscono
l'eccitazione interna romanzo, fornendo anche al lettore una colonna sonora indicata la
lettura.prezzi si incanala proprio in questo stile narrativo giovanile.

Alcuni hanno de nito questa letteratura come Pulp, il riferimento sia a Pulp ction di
tarantino, sia alla letteratura di genere americano di bassissimo valore, stampata sui Pulp,
scarti della cellulosa.
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Il romanzo di Brizzi è pienamente identitario, in attenzione al target di riferimento, in
quanto egli si stava rivolgendo ai suoi coetanei. ogni tanto la narrazione si interrompe,
e compaiono appunti del viale di Alex, che non sono scritti tradizionalmente, ma sono un
archivio di registrazione su videocassetta. E continua anche la mescolanza tra alta
letteratura e cultura popolare.così come tondelli, Brizzi si concentra sul sound del parlato.

Altro riferimento é 2 di 2 di Andrea de Carlo. di questo romanzo si può tracciare un


parallelismo in cui nel libro di de Carli i protagonisti sono due, così come sono due
migliori amici di Alex, i quali non faranno però una bella ne.
Jack frusciante dedicato ad Andrea pazienza, un fumettista tre più importanti sulla scena
bolognese tra gli anni 70 80, e tondelli.di tondelli Brizzi riprende anche la cosiddetta
letteratura emotiva (il lettore deve essere incapace di liberarsi dalla pagina, e provare tutte
le emozioni provate dei personaggi di cui legge).

INIZIO MONOGRAFICO CALVINO

LEZIONE 21 - IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO

Mini recap: solaria —> svevo, vittorini, gadda, fenoglio


Politecnico —> vittorini, pavese, calvino

Le tre chiavi per il 2000:

1) importanza di avere la consapevolezza di poter perdere ciò che abbiamo da un


momento all’altro
2) Esercizio della memoria: Calvino aveva intuito come questa capacità umana, alla ne
del XX secolo, fosse in pericolo.esercizio della memoria fondamentale
3) Esattezza: connessa con la matematica, ma per Calvino rappresenta anche la
necessità di combattere l'astrattezza del linguaggio.il suo stile è caratterizzato da
un'esattezza sia terminologica e concettuale.

Altri due elementi importanti;

- attenzione che pone per l'immaginazione, la quale non deve essere data per scontata.
l'immaginazione più pura e vera parte da delle regole speci che
- Componente di leggerezza: la lingua di Calvino è cristallina e immediatamente
leggibile.tutte le sue opere però hanno una complessità che scon na in una
dimensione esistenziale e loso ca, che deve essere colta.il suo obiettivo è interrogarsi
e fare interrogare il lettore di fronte a ciò che sta leggendo.

Breve biogra a: nasce nel 1923 a Cuba, ma cresce a Sanremo. entrambi i genitori sono
scienziati, di famiglia benestante; entrambi però venivano da famiglie antimonarchiche e
anticlericali, il che li pose contro regime fascista (più volte furono arrestati e imprigionati
durante il regime).nel 1944 egli presta servizio militare sedentario e si arruola poi una
brigata garibaldina, unendosi ai partigiani.dopo la guerra si avvicina ad Einaudi, con la
quale lavorerà per tantissimi anni, no all'inizio degli anni 80, dove si sposterà con
Garzanti.inizialmente scriveva racconti e pubblicava su riviste come il politecnico, dove
conosce Vittorini e Pavese.la prima opera che pubblica è il sentiero dei nidi di ragno nel
1947
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Sentiero dei nidi di ragno (1947, Einaudi)

Pubblicato nella collana i coralli. nella prima edizione abbiamo in copertina un disegno di
Morlotti, lo stesso che illustra la copertina di uomini e no di Vittorini, che all'epoca era
vicino al partito comunista.

Il volume ebbe un discreto successo, nonostante Calvino fosse un esordiente all'epoca,


sconosciuta la stragrande maggioranza dei lettori, eccetto per chi leggeva le riviste come
il politecnico.egli scrisse questo romanzo sotto incitamento di Pavese.

Partecipa con questo romanzo al premio Mondadori, ma tra i giurati c'erano autorizzassi
commerciale che ha almeno non piacevano.egli non vinse il premio Mondadori, ma
Arnoldo detto di convincerlo a pubblicare con Mondadori il suo libro.tuttavia egli nirà per
pubblicare l'anno successivo con Einaudi.

Pavese ci dà sia un parere di lettura che una recensione vera e propria, in cui sottolinea
che il romanzo sia una favola di bosco: l'apparente leggerezza del testo supera la
scabrosità delle vicende narrate, o uscandole.

Il romanzo si colloca nel movimento del neorealista (1943-1955).

Nel 64 Calvino pubblicò una prefazione al suo stesso romanzo, in cui si poneva il
problema non di cosa raccontare, ma di come raccontarlo. parla infatti della necessità di
esprimere noi stessi, riportando al centro il rapporto tra sé e il mondo.

Fondamentale dell'opera è il punto di vista ingenuo di un bambino e di personaggi


marginali proletari, che sono privi di coscienza politica.ciò permette a Calvino di e ettuare
una duplice polemica contro chi glori cava la resistenza e chi la considerava un crimine di
guerra.

Il protagonista è Pin, un bambino di una famiglia disgraziata, e il motivo principale per cui
il romanzo de nibile come una favola.la presenza di simboli, miracoli dimensioni magiche
è ltrata attraverso gli occhi del bambino, il quale non comprende appieno la portata degli
eventi che sta vivendo.Pin vive sempre la necessità di essere parte di qualcosa, di essere
amato, anche in riferimento al padre assente nella sua vita.

Il capitolo che più ha suscitato discussione è il nono, un capitolo di pausa, molto criticato
anche da Pavese.si perde quel punto di vista di Pin, sostituita da una conversazione tra il
commissario Kim e il comandante ferriera, due gure che rappresentano due identità
speci che: ferriera è un operaio, Kim uno studente di medicina-psicologo.

in questo capitolo si parla di furore sulla scia di Vittorini: tutte le persone sono
accomunate da un furore, un'o esa della loro vita che varia da persona a persona. Il
commissario Kim a erma che il lavoro politico è ciò che dà a questi furori un senso,
l'uomo ogni uomo possiede un male insito e può bastare un nonnulla per portarle da
parte dei fascisti. A un certo punto la voce di Kim si sovrappone a quella dell'autore
stesso, tanto che compare addirittura un "io", e il discorso si trasforma in un monologo
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interiore. qui si oltrepassa la dimensione della nzione e si inseriscono una serie di
considerazioni politiche fatte da Calvino

LEZIONE 22 - RACCOLTE DI RACCONTI + MILITANZA EDITORIALE

Sono gli anni della maturazione del neorealismo (1943-1955).Calvino si inserisce


all'interno di questa corrente, tuttavia non c'è da parte sua un'adesione totale al
movimento.è un periodo in cui si pone il problema di come continuare con lo stile del
sentiero dei nidi di ragno.

Le sue tre raccolte di racconti in questo periodo:

1) ultimo viene il corvo (1949): sia per contenuto che per stile questi racconti sono
una serie di prove, esperimenti e tentativi. Calvino cerca un proprio stile individuale,
testando le sue capacità espressive. il racconto principale, ultimo viene il corvo,
ancora una volta il tema della resistenza. lo stile è asciutto, impassibile e spietato, i
dialoghi sono rapidi ed essenziali. il protagonista è un ragazzo che viene arruolato in
una banda partigiana. verso la ne del racconto incontra un soldato tedesco, con
cui inizia un inseguimento. si crea poi una situazione di stallo, in cui il punto di vista
cambia da ragazzino al soldato.dalla dimensione iniziale il gioco si passa a una
dimensione di paura, alla ne il soldato verrà ucciso.il titolo stesso ha una
connotazione macabra, lugubre e di morte.
2) Entrata in guerra (1954, i gettoni): È un trittico di racconti convocazione
memoriale.sono i racconti più autobiogra ci di Calvino, in cui sente l'esigenza di
rielaborare i fatti della guerra, che gli ha vissuto nel passaggio all'età adulta. la
guerra ah provocato una drastica potatura dell'io, e accettare le conseguenze
necessarie per ogni possibile futura crescita. la ricerca della propria identità deve
essere orientata verso l'avvenire e non verso il passato.
3) I racconti (1958): si può parlare di "opera" perché la costruzione dell'indice di
questo volume è un processo di elaborazione letteraria. recupera tutti i suoi racconti,
compresi quelli provenienti dalle sue raccolte precedenti e li unisce. Sono divisi in
serie, chiamate da lui “libri”. Nei titoli ritorna anche l'aggettivo di cile, che permette
di leggere questo volume come sei capitoli fossero quelli di una narrazione più
lunga. l'opera vuole essere una sistemazione della sua produzione di racconti. si
apre con il racconto pesci grossi, pesci piccoli. Anche in questo caso il protagonista
è un bambino che spara i pesci, e inizia il dialogo con una donna incontrata sulla
riva del ume, che piangeva perché è sfortunato in amore.la donna sviene dopo che
è un polpo le si è attaccato il braccio, ma sopraggiunge il padre del bambino che
taglia il tentacolo del polpo salvando la donna (immagine linguaggio epico).

Militanza editoriale di Calvino: entra in Einaudi alla ne del con itto, si sente parte di
una militanza per una nuova cultura e una nuova letteratura . è impegnato in una
battaglia per la democratizzazione della cultura. Importante sarà la collana per cui lavora,
piccola biblioteca scienti ca e letteraria, contemporanea della BUR e COLIP. Questa
collana divisa in due serie, quella rossa e quella grigia:

- rossa: largamente scienti ca, con obiettivo enciclopedico


- Grigia: quella a cui lavora maggiormente Calvino.strettamente letterario, lo scopo di
questa collana è elevare la cultura generale dell'intellettuale medio.si vuole portare una
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narrativa antica e moderna di contenuto più largamente umano e progressivo, si
vogliono portare titoli da usare come modelli di scrittura, con lo scopo di costruire una
nuova narrativa. Calvino vede necessario costruire una narrativa fruibile dalle masse
e non solo gli intellettuali.per questo ricerca molto la leggibilità.tra gli autori pubblicati
ci sono Dickens e Kipling.

LEZIONE 23 - I NOSTRI ANTENATI

Nel 1956 pubblica per Einaudi una raccolta intitolata le abe italiane. L'operazione è
quella di recuperare una tradizione orale delle abe, traducendo in italiano corrente le
abe riportate in dialetto.nell'introduzione, parte nale, Calvino dice che le abe portano
una verità umana con sé.questo lavoro di traduzione sarà determinante per lo sviluppo
del Calvino maturo degli anni 60.

Fondamentale tuttavia È la raccolta i nostri antenati, pubblicata nel 1960, composta da:
il visconte dimezzato, il barone rampante, il cavaliere esistente. opera pubblicata nella
collana supercoralli. Inizialmente Calvino scelse quest'ordine: cavaliere, visconte, barone,
operando una progressiva narrativa di autodeterminazione dei protagonisti, dall'esistenza
dell'individuo a una scissione, alla costruzione di una precisa identità. Pavia e
successivamente si optò per l'ordine cronologico, che permette di ragionare sullo stile e
lo sviluppo della narrativa di Calvino.

I testi furono presentati dallo stesso autore anche in collane di narrativa per l'infanzia,
nonostante Calvino a ermò che il cavaliere esistente non fosse un libro per ragazzi. il
barone rampante ancora oggi presenta due redazioni gestuali, una ridotta per ragazzi e
una per adulti.

È tuttavia molto di cile stabilire se siano romanzi o racconti.per Calvino rimane sempre
importante la scrittura di testi brevi, in quanto gli nasce come pure i racconti.queste sono
tuttavia dei testi di con ne tra romanzo breve racconto lungo:
- romanzo breve: struttura narrativa più articolata nello spazio nel tempo, più
personaggi e maggiore sviluppo della vicenda narrativa
- Racconto lungo: stretta unità di luogo e tempo, pochi personaggi, le vicende si
dispongono in un crescendo compatto con climax nale

Tuttavia questa distinzione non è su ciente, in quanto i testi siano stati pubblicati
singolarmente, e poi una raccolta.questo genere ibrido è rappresentativo di una di coltà
della narrativa del 900, in cui si ha di coltà a costruire un romanzo romanzesco.

Questa fase di costruzione del racconto lungo o romanzo breve è una fase che va dal
1947 al 1963 (giornata di uno scrutatore). qui Calvino trova la sua identità stilistica,
avvicinandosi di più al genere romanzo fantastico.

Le tre tappe che scandiscono questa transizione sono: I racconti realistici della raccolta
racconti (1958); le abe italiane (1958); edizione delle storie fantastiche, nella trilogia degli
antenati (1960).

Nella prefazione inserita prima dei testi, Calvino chiarisce la sua operazione di ricerca a se
stesso e ai lettori, facendo un bilancio della sua produzione individuando una fase
neorealista e poi una fase fantastica, sulla quale proseguirà.
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Il visconte dimezzato (1954): attraverso l'inciso mio zio troviamo una voce narrante vicina
al protagonista all'istante degli accadimenti. L’io narrante in questo caso è un ragazzino.è
presente il tema dell'inquietudine, dato dalla guerra, e una previsione del destino il
visconte che, diviso in due da una cannonata, presenta un lato buono e uno malvagio.

L'opera viene de nita da Vittorini come una aba a carica realistica.la divisione in due del
visconte è una metafora del periodo storico in cui vive l'autore, quello della guerra fredda.

Il barone rampante (1957): ancora una volta l'inciso ci fa capire che il narratore è vicino al
protagonista non pienamente partecipe di quello che accade.in questo caso sia il
protagonista che il narratore sono due bambini, fratelli.è l'unico testo in cui si vede una
parola di vita, in cui si segue tutta l'esistenza del protagonista.il narratore principale è un
adulto che ricorda di quando era bambino.verso la metà del racconto il fratello Biagio
lascio la parola a Cosimo, che racconta quello che gli era stato detto.egli, ri utandosi di
mangiare lumache, è uscito dalla sala da pranzo era salito su un albero senza più
scendere.

La scelta di Cosimo di vivere sugli alberi è metafora della distanza che Calvino assume
dalla militanza politica, entrambi continuano ad osservare la realtà e occuparsi di ciò che
li circonda, ma mantenendo sempre una certa distanza.questo è unico testo che Calvino
stesso ammettere essere un romanzo.

Il cavaliere inesistente (1959): Calvino sostiene che non ho mai considerato questo libro
un libro per bambini.il cavaliere inesistente vuole inserirsi apertamente in una serie di
questioni, indicata dalla parte copertina che fu scritta dallo stesso Calvino.è un'altra aba
a carattere realistico, ma che ammette di parlare del proprio tempo.

Con quest'opera abbiamo la prova di Calvino trovato la sua linea da seguire, si sta
costruendo la riconoscibilità in quanto autore fantastico e porta avanti questo stile.

il testo inizia con la rassegna dei paladini fatta da Carlo Magno, nché non arriva il nostro
protagonista. Anche qui è presente un io narrante, la suor Teodora, lavatrice che fa
sempre di più sentire la sua presenza all'interno della narrazione.in questo testo si riduce
la condizione di resistenza che ha tra tto gli uomini del passaggio dagli anni 40 agli anni
60, un'epoca di smarrimento in cui si faceva attrito con tutto ciò che c’era.

Nel capitolo no no, la narratrice dichiara che per quanto abbia cercato di scrivere
velocemente, ammette di essere ancora all'inizio della narrazione, a tre capitoli dalla ne
della storia.

LEZIONE 24 - COMPONENTE SPECULATIVA

La giornata di uno scrutatore (1963)

Si tratta di un romanzo breve.alla ne del volume, Calvino lascia un'annotazione


(1953-1963): questo libro quindi inizia ad essere pensato nel 53.Calvino a erma che per
questo volume si rifà ad eventi che ha visto con i suoi propri occhi, uno avvenuta nel 53 e
un'altra nel 61.
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Il libro appartiene al lone realista, È opera ibrida perché unisce narrativa con una
componente saggistico-ri essiva.è uno dei pochi testi di Calvino con riferimenti
autobiogra ci-intellettuali.

Il testo chiude la stagione dei racconti lunghi e della ricerca del romanzo, aprendo quella
dei libri modulari —> periodo storico delle neoavanguardie, ma Calvino continua utilizzare
il proprio stile comunicativo cristallino per mantenersi in contatto con i lettori, nonostante
in questa stagione produca dei testi molto diversi gli un dagli altri.

È un testo verosimile: si parte da un'esperienza ma si racconta qualcosa di


immaginario.questo è contenuto in una nota nale dell'autore.

Calvino gioca sul termine scrutatore, sia inteso come ruolo nel giorno delle elezioni, sia
riferimento al guardare, l'indagare.il protagonista, intellettuale comunista (Calvino era
ancora iscritto al PCI) viene chiamato come scrutatore per un seggio elettorale, che si
trovava all'interno di un ospizio torinese, il Cottolengo di Torino, un luogo al con ne tra il
manicomio e un centro di ricovero per persone con gravi malformazioni siche e handicap
cognitivi. attraverso questo luogo Calvino indaga sul cosa voglia dire essere umano e
cosa lenta un uomo tale.

L'avvio è apparentemente piano e tradizionale. Nel capitolo II Calvino invita il lettore a


porsi in una prospettiva di relativismo, anche se questo possa causare smarrimento. è
una dimensione caratteristica di quegli anni e Calvino cerca, attraverso il testo di darne un
senso e aiutare il lettore, fornendo un punto di approdo. vengono trattati temi di natura
sociale e politica.

Le cosmicomiche

Il titolo è l'unione della parola cosmogonia con comicità (anche riferimento a comic inteso
come fumetto) . le cosmogonie erano testi di cultura antiche che ripercorrevano l'origine
del mondo. Calvino, attraverso i racconti che compongono quest'opera, costruisce una
nuova cosmogonia, partendo dall'origine e arrivando ai giorni nostri.

Personaggio principale e voce narrante nel corso di tutto il libro è qfwfq (QF). Un
personaggio incredibilmente longevo che ha vissuto tutte le era l’universo, e sa tutto.
presenta una sionomia metamor ca, esiste da sempre ed è in continua metamorfosi.
non è un uomo ma è uno sguardo umano.

In questo testo Calvino dimostra tutto il suo apprezzamento per la scienza, tanto che
prima della stesura del libro aveva letto diversi libri di scienza, seppur in una lente
favolistica. sono infatti presenti continui riferimenti a metamorfosi e incantesimi.

Quest'opera possiede un tono molto leggero, alcuni racconti sono i puoi racconti
divertimento mentre altri sono l'opposto.il testo avrà enorme successo di critica e
pubblico.

È un testo che aderisce alla corrente dello strutturalismo, teoria che si a erma negli Stati
Uniti a partire gli anni 30, di ondendosi poi nel resto d'Europa dagli anni 50. il
presupposto è che ogni oggetto di studio costituisce una struttura: i singoli elementi non
hanno valore autonomo ma lo assumono nelle relazioni di ciascun elemento rispetto agli
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altri.esempio di questo sono gli indici di Calvino, che danno un modo per leggere il testo
sulla base delle relazioni che intercorrono tra i vari testi.

Siamo in un periodo in cui la cultura italiana inizia confrontarsi con le scienze in modo
diverso rispetto alla prima metà del 900.cultura umanistica e cultura scienti ca iniziano
nalmente a dialogare e incontrarsi, nelle nuove materie di linguistica e semiologia. sono
anche gli stessi anni della narrativa della cultura industriale.

Il racconto un segno dello spazio è quello spartiacque all'interno dell'opera.in questo


racconto questa e vuole fare un segno nell'universo, per sottolineare la sua esistenza.
tuttavia questo segno dopo 200 milioni di anni doveva ritornare al punto di partenza
(poiché il sole compie quel tempo per girare attorno al centro della via Lattea), ma lui non
lo trova e questo lo fa sprofondare in uno sconforto.

Nel 62, Calvino scrive un saggio intitolato la s da del labirinto, in cui descrive i
cambiamenti della società. per lui il labirinto è l'archetipo delle immagini letterarie del
mondo, il libro stesso è un piccolo labirinto che l'uomo può governare controllare, con il
quale esercitarsi per poi a rontare l'enorme e problematico labirinto che è il mondo.

Ti con zero

È la trascrizione di un'espressione matematica. divisa in tre parti:


- altri qfwfq: recupero delle Cosmicomiche
- Priscilla: personaggio del Cavaliere inesistente, che passerà una notte passionale col
protagonista.suddivisa in tre sotto capitoli —> mitosi, meiosi e morte. mitosi e meiosi
si associano alla sfera del romanticismo e della passione, arrivando quindi a de nire un
binomio amore-morte, classico della letteratura. nei capitoli mitosi e meiosi si a ronta
il tema del rapporto tra il sé e gli altri, mentre nel capitolo morte si a ronta il rapporto
tra sé e il mondo.
- Ti con zero: è la parte più importante del testo. tratta il tema dell'impossibilità del
raggiungimento di un contatto, e anche del concetto di spazio e tempo, ma dal punto
di vista strettamente loso co, in un contesto molto straniante.

Nel passaggio dal primo al terzo capitolo, QF si imbatte in una situazione di passaggio
dalla vita alla morte, e nell'ultimo capitolo muore. Prima di morire si rende conto che
l'uomo sta per essere sommerso dal linguaggio, che è diventato una prigione, un
labirinto. Questa è la condizione dell'uomo contemporaneo identi cata da Calvino.
l'utopia di spezzare questa prigione e messa in scena dell'ultimo racconto dell'ultima
parte, intitolata il conte di Montecristo: Calvino parla di una fortezza, immagine della
ricerca letteraria, e della costruzione di testi labirintici che diventano modelli del reale,
fornendo così una via d'uscita al labirinto del mondo.

LEZIONE 24 - LE CITTÁ INVISIBILI

Esce nel 1972 per i supercoralli.

Gli anni 60 sono al momento in cui si consolida una narrativa a favore della serie. questa
stagione entra in piena maturazione negli anni 70 con le città invisibili, il castello dei
destini incrociati.
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La genesi dell'opera cosmicomiche (nata degli appunti, che si rivelarono poi inizi di
racconti) viene continuata all'interno di quest'opera, descritta con l'immagine discontinua
un taccuino.

Discontinuo: termine fondamentale per descrivere l'attività di Calvino.egli inizia scrivere


delle singole pagine in cui parla di una città immaginaria.la discontinuità e anche a livello
stilistico, in quanto si sgretola sempre più la presenza del romanzo in favore di testi brevi
(discontinui, che si interrompono).è presente anche discontinuità di contenuto, che si
avvicina a discorsi sull'utopia, su ricostruire una dimensione di senso del nostro presente.

L'opera procede per "accumulo di materiali": partendo da degli appunti del taccuino,
Calvino prima accumula e poi riordina una serie di materiali.la costruzione dell'indice
mostra tuttavia la volontà precisa di introdurre in questo accumulo un ordine—> nella
ricerca di quest'ordine, Calvino individua la struttura della cornice, uno dei procedimenti
narrativi più antichi (esempio Decameron). I racconti sono inseriti all'interno delle cornici.

È tuttavia di cile trovare un genere per l'opera, non è un romanzo sicuramente.il


contenuto narrativo è basso, è un testo ad alto tasso di ri essione, lontano da ogni forma
di realismo.

Quarta di copertina: presentati Kublai Kan e Marco Polo. si fa riferimento a il milione, ma


esso serve solo come vocazione.l'utilizzo dell'articolo determinativo un, sottolinea come
le due gure sono trasformate per diventare i suoi personaggi i suoi simboli, due modi di
osservare e capire il mondo.

Aletta: le prime parole sono le stesse prime parole del testo. Si invita il lettore a porsi
dinanzi al testo che sta leggendo con un atteggiamento dubitativo (proprio come fa Kan).
Si recupera la prospettiva del resoconto di viaggio, così come il milione.tutto io non ci
sono riferimenti temporali, siamo in un tempo sospeso e non collocabile. Si parla di a-
cronia. ad un certo punto si avverte la descrizione delle città che assumono
caratteristiche riconducibili alle grandi metropoli del XX secolo, nonostante non ci si
trasferisca in epoca moderna, il testo diventa una sorta di lettura del nostro tempo.

La critica de nisce quest'opera come "prosa d'arte". Le descrizioni delle singole città
sono delle prose d'arte per l'eleganza della scrittura.si può quindi parlare di prose
all'interno di una cornice.

Nei diversi capitoli si può riconoscere un percorso, un viaggio.in realtà sono diversi i tipi di
viaggio che vengono fatti: nella letta viene citato il viaggio del rapporto tra sé e il mondo,
tra i luoghi e i loro abitanti.

Incipit: come hai detto inizia con una frase di dubbio la parte di Kan. Si nota il passaggio
da una terza persona singolare che riguarda Kan, a una prima persona plurale con il
termine abbiamo. questo porta il lettore a entrare nella stessa condizione
l'imperatore.come ha già fatto tutto quello che doveva, ed è entrato in una fase ri essiva
circa la sua vita era imperatore e l'esercizio del suo potere.è arrivata ad un punto di vuoto
e vertigine.

Utilizzo del termine ligrana, in riferimento al lo che il lettore deve cercare all'interno del
testo.tuttavia non è un lo immediatamente evidente, ma è un qualcosa che si legge
attraverso le righe, attraverso il testo.
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Indice: l'indice messo appositamente davanti, in quanto scelta precisa dell’autore. ci
sono i punti di sospensione, che indicano i capitoli della cornice, scritti in corsivo. iniziano
poi la serie delle città. sono 55 città in totale, raggruppate in gruppi da 5 (quindi 11 serie
da 5 ciascuna) —> esempio la città e la memoria 1, la città la memoria 2, la città e la
memoria 3 …

Tuttavia le serie non sono riportate in ordine, ma si alternano tra di loro, seguendo uno
schema —> la città e la memoria, sarà diviso in cinque sezioni.

I numeri romani invece indicano i nove capitoli della cornice.

Crea all'interno del testo una struttura, che riporta in una lettera scritta a Cesare milanese.
Il testo si può quindi leggere in due modi:
- così come è impaginato, seguendo l'indice e quindi lo schema di Calvino
- Seguendo l'ordine delle singole città, facendo dei salti e leggendo la serie di una
singola città dall’1 al 5.

Se alle 55 città si aggiungono i nove capitoletti, si arriva a 64, il numero delle caselle di
una scacchiera.questo oggetto è presente anche all'interno di uno dei nali del testo.

Tra le città, l'unica davvero invisibile è fauci, una città che si articola sulle nubi.pur
essendo non visibile, guarda la terra, in quanto i suoi abitanti con dei cannocchiali
osservano la terra dall’alto.

Il testo è molto descrittivo, si tratta di una visione dell'immaginazione, e questo ci riporta il


dubbio dell'imperatore che mette in luce proprio questo —> la descrizione di Calvino non
sembra una descrizione di un atto visivo, perché si scrive appunto qualcosa che non
esiste, che è solo frutto dell'immaginazione (infatti si chiamano città invisibili).

Lo strutturalismo nel testo: la teoria dello strutturalismo si ritrova ulteriormente in


questo testo, esso viene utilizzato come metodo conoscitivo che consentirebbe
idealmente di arrivare alla costruzione di un'idea sul mondo, spiegando il rapporto
dell'uomo con esso.c'è un momento in cui Calvino mostra la speranza che lo
strutturalismo diventi il metodo di decifrazione del suo tempo.

Riordinare gli appunti diventa processo creativo e conoscitivo, è un'operazione


concettuale che ha come scopo trovare uno strumento per decifrare il nostro tempo,
rivendicando la speranza di trovare una razionalità del mondo. Lo strutturalismo è
un'attività che per Calvino potrebbe portare in questa direzione. attuare dei
procedimenti mentali nel testo letterario fa sì che tutto questo si riverbera nel
nostro rapporto con il mondo.

Gli stessi personaggi di Marco Polo e can incarnano due diversi approcci cognitivi alla
realtà:
- Marco è empirico e induttivo (ha viaggiato e ha fatto esperienza concreta)
- L'imperatore é deduttivo (resta fermo e ragiona)

Nelle città invisibili c'è una tensione verso la razionalità, ma si riconosce anche la vanità di
questa pretesa. Il libro è infatti immerso in un pessimismo di fondo, e già si percepisce
avanzando la lettura secondo l'ordine di impaginazione.
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I nali: si possono individuare due diversi nali, conclusi uno nella parte nale della
cornice VIII, il secondo nella parte nale della cornice IX:

• Cornice VIII: nale gnoseologico. I PARTE CORNICE VII Polo e l'imperatore non parlano
la stessa lingua, quindi si spiegano tramite oggetti.polo, per spiegarsi, dispone come
degli oggetti su una scacchiera, e descrive un processo interpretativo.un oggetto,
segno di qualcosa può essere interpretato in N modi, a seconda del sistema di relazione
in cui entra con altri oggetti (strutturalismo). Tuttavia, il procedimento sempre più
analitico riduce la complessità del reale, e se portata all’estremo, ci conduce al
nulla (l'imperatore e riduce le sue conquiste all'essenza, rappresentate da un tassello di
legno piallato, il nulla). II PARTE CORNICE VIII Marco Polo entra però in gioco, facendo
ribaltare il nulla, che diventa tutto. Percepisce il pezzo di legno come una parte di un
albero che ha avuto un suo percorso, dentro il quale sono sviluppate altre vite, da cui si
può partire per la narrazione. Le città invisibili si possono leggere come una struttura a
clessidra, che si è rovesciata, diventa il simbolo dell'in nito, l'opposto al nulla.

• Cornice IX: nale utopico. I PARTE CORNICE IX si descrive l'atlante di kan che
rappresenta il suo regno. egli è riuscito a superare il nulla, e torna quindi allo stadio
precedente. si ripete più volte la frase il gran Kan possiede un atlante. Riparte la
possibilità del racconto, sono ritornati a ragionare sulla mappa dell’impero. tuttavia
questa volta si insinuano più forti echi di natura storica, si introduce la dimensione
riguarda verso il futuro sia per i personaggi che per noi lettori. l'atlante alla qualità di
rivelare la forma delle città che ancora non hanno una forma e un nome. II PARTE
CORNICE IX Polo mette in luce il desiderio di voler creare la città perfetta, fatta di
frammenti delle città precedenti. l'imperatore però mette il rischio dell'entropia: tutto
inutile se l'ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è la infondo che, in
una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente. Marco risponde con “ L'inferno
dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che
abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non so rirne.
il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte no al punto di non
vederlo più. il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui:
cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo
durare, dargli spazio.”

LEZIONI 27 - IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI

L'opera ha una fase doppia di elaborazione, e due edizioni diverse:

Edizione 1969: edizione d'arte per Franco Maria ricci, un editore che realizza libri artistici.
il volume non ha al suo centro il testo di Calvino, ma la riproduzione di un mazzo di
tarocchi risalente al XV secolo, in parte conservato a Bergamo e in parte a New York. il
testo è come un accessorio, che va ad accompagnare i veri protagonisti, ovvero i tarocchi
.Calvino costruisce un percorso narrativo attorno alle carte.

Edizione 1973

In questo caso il testo al centro.ci sono comunque delle riproduzioni sintetiche del
sensale di tarocchi che anche in questo caso sono essenziali alla narrazione di Calvino.in
una nota Calvino spiega che le piccole riproduzioni sono richiamo mnemonico delle
riproduzioni dell'edizione Ricci.
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L'edizione del 73 comprende anche un altro testo, la taverna dei destini incrociati.sono
due parti in scindibili della stessa opera, seppure autonomi l'una rispetto all'altra.i
tarocchi presenti nella caverna fanno parte di un mazzo più conosciuto, quello delle carte
marsigliesi, carte di uso comune.la di erenziazione e anche a livello contenutistico, a
sottolineare due condizioni esistenziali diverse.

Nota alla ne del testo: per Calvino i tarocchi sono una macchina narrativa
combinatoria.a erma di aver cominciato con le carte di Marsiglia, disponendoli nché non
formavano una storia di senso, facendo così nascere la bozza della taverna.come nella
città invisibili, trova un ordine nel disordine, tuttavia non riesce a produrre una storia.

Ricci gli propone di scrivere un testo per i tarocchi viscontei, Calvino si rende però conto
che quelle carte erano estremamente diverse da quelle di Marsiglia Marsiglia e quindi
ripete la stessa operazione ma ispirandosi all'Orlando furioso, riuscendo a scrivere un
testo (il castello). Il castello è quindi un testo l'occasione, ma il suo successo convinse
Calvino a pubblicare il testo con Einaudi.prima però voleva terminare la taverna, entrando
in una fase di crisi poiché non riusciva ancora a produrre una storia.

Calvino stesso continua ad essere in di coltà e dice di trovarsi in un labirinto, che il testo
anche nella sua stesura è un labirinto. decide quindi di fermarsi, e scrive le città invisibili.
dopo la pubblicazione di quel testo ritornerà ancora a scrivere la taverna, riuscendo
nalmente a trarre una conclusione, nonostante l'opera sia meno rigorosa del castello, e
la pubblicazione è solo un modo disfarsi dell’opera.

Dice in ne che voleva scrivere un terzo romanzo, il modello dei destini incrociati,
ispirandosi all'equivalente moderno dei tarocchi, ovvero i fumetti. questa operazione non
vedrà mai la luce.

Incipit: emerge una dimensione epica e abesca (menzionati un castello, dame,


cavalieri).emerge anche l'impossibilità del protagonista di ridare un ordine ai suoi
movimenti e pensieri.

Periodi sintattici lunghi e ricchi di incisi, in una oscillazione tra i due luoghi, il castello e la
caverna.

Nessuno dei presenti nel castello riesce più a parlare, tutti hanno perso il codice della
comunicazione. Lo stesso protagonista realizza che nemmeno lui riesce più a parlare.a
quel punto, nella mensa, un uomo si serve delle carte per raccontare la propria storia.i
personaggi di questo castello-taverna, privi di parola, usano i tarocchi per de nire la
propria entità.

L’io che legge interpreta racconta è ancora una volta la chiave centrale dei racconti di
Calvino.nel castello l'autore si interroga sui fondamenti della identità individuale, la
de nizione di quest'ultima è come una riscoperta dell'identità stessa, i personaggi sono
riportati in una condizione primitiva e preistorica.

Capitoli sono tutte storie di diversi personaggi, raccontate attraverso i tarocchi. L'ultima
parte del testo del castello riporta la fascinazione andata dall'Orlando furioso.

Ultimo capitolo del castello: si intitola tutte le altre storie.il protagonista deve raccontare
la propria storia, ma non riesce a individuarla tra le carte sul tavolo.torna ancora
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l'interrogativo sul Leo.qui abbiamo una di erenziazione tra l'edizione del 69 e l'edizione
del 73 —> nel 69 il personaggio sapeva che la sua storia c'era, nascosto tra le carte,
mentre nel 73 non è più sicuro di ciò.

Abbiamo anche una di erenziazione tra le conclusioni del testo,; nell'edizione del 69 si
parla di "racconti tutti diversi tutti uguali", una chiusura che viene poi modi cata nella
nuova edizione del 73. l'edizione del 69 è un libro di occasione, che si tiene su un piano
più leggero.lezione del 73 pesa anche della taverna, e il ridurre la complessità
dell'esistenza a una serie di elementi semplici che se ricombinati potevano dare un senso
al tutto, e sempre stata insu ciente per Calvino. il nale viene riscritto per far conciliare la
taverna con il castello.

La taverna: l'incipit è un'unica frase, eccetto un punto all'inizio.si narra la stessa vicenda
del castello ma in modo sfocato e confuso.i personaggi sono ancora senza voce, e
utilizzano le carte per poter comunicare.ma i codici comunicativi usati nel castello si sono
degradati, su una struttura che non funziona più, domina la confusione.

Si parla di scimmie, indice di un'umanità degradata e primitiva. n dall'inizio il fallimento


sembra inevitabile.nel penultimo capitolo, Calvino pone una ri essione sulla scrittura,
attraverso l’io narrante che si racconta: Calvino si chiede perché no a un certo punto
della storia si è riusciti a scrivere il romanzo, ma perché ad oggi (nel 1970) non si riesce
più a ritrovare il centro.che cos'è che si è perso? Nel testo propone due conclusioni:

a) Calvino sembra essere inizialmente riuscito a lasciare tutto in ordine sulla pagina, ma
dentro di sé tutto resta come prima —> l'ordine sulla pagina e de agrato dalla
taverna
b) La vera conclusione sta nel fatto che per Calvino è nito il tempo degli esperimenti
(rimescolamento le carte da gioco), bisogna passare all’altro. è presente il senso di
fallimento, ma il senso di desiderio (“non vedo l’ora") ci dice che non è possibile dare
conto della complessità del reale se non si accetta la sua componente di sfascio
disastro.

LEZIONE 27 - CALVINO LETTERATO EDITORE

Calvino entro a lavorare per Einaudi durante la fase neo realista, subito dopo il secondo
con itto.la casa editrice sarà molto importante all'interno della sua poetica, con una
tensione verso un impegno politico e culturale riscontrabile in tanti progetti
dell’Einaudi .l'attività della casa editrice diventa luogo attivo di elaborazione culturale,
Calvino di fronte alla possibilità di avere un ruolo militante per una nuova cultura.

Ciò implica la necessità di conquistare un pubblico —> ragionare sulla cultura di un


tempo e trasformarla si traduce per Calvino in un'attività comunicativa pratica,
attraverso la pubblicazione di libri. Ciò avviene sempre all'interno di una casa editrice che
ha sempre dialogato con un pubblico ampio, che non è una di nicchia.

In Einaudi Calvino svolge diversi compiti: lettura e valutazione dei testi di narrativa italiana
e straniera, stesura di diversi pareri di lettura, cura di pubblicazioni.

Tre fasi dell'attività di Calvino presso Einaudi:

- anni 40-50: si tiene insieme il quadro culturale con quello politico


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- Anni 60: momento di transizione sia dell'attività letteraria che editoriale
- Anni 70: ri essioni prevalentemente letterarie con abbandono graduale degli aspetti
politici

Scrittura creativa: attraverso i suoi commenti critici, Calvino fornisce le indicazioni


precise su come secondo lui bisognerebbe scrivere, dai quali si può dedurre un corso di
scrittura creativa.per lui è importante tenere separato quello che è il mestiere di scrittore
con la ricerca letteraria. bisogna infatti accettare di svolgere un lavoro intellettuale e
distinguerne i due livelli.

Importante è il suo lavoro per il notiziario Dio Einaudi, pubblicazione periodica realizzata
dalla casa editrice per dar conto della propria attività, proponendo ai lettori anche scelte
di catalogo.Calvino fu direttore responsabile di questo periodico, e si può qui dedurre
cosa egli sostenesse in rapporto alla cultura e alla letteratura del suo tempo.

Importante anche il lavoro che gli fa sui libri degli altri, attraverso le sue opinioni
costruisce quella che possiamo leggere come una ri essione di poetica (intendi bile come
idea di letteratura.Cesare Segre de nisce poetica come coscienza formale degli artisti o
delle epoche, deducibile dalla loro pratica).

Le questioni a rontate da Calvino in questo ambito sono quattro:

- questione della forma romanzo: Calvino ribadisce di non accanirsi a cercare il


romanzo, è meglio scrivere memorie, diari, quadri descrittivi…
- A favore di storie fondate sui fatti: riferimento storie avventurose, recupero del
romanzo ottocentesco di avventura, così come i modelli narrativi di abe e poemi epici
cavallereschi.ciò conferma la contrarietà di Calvino al monologo interiore sul ruolo
dell'io, che gli arriverà a frantumare attraverso qfwfq
- Precisione stilistica: in relazione agli aspetti lessicali e sintattici, egli parla di
linguaggio secco e pulito.pochi aggettivi, contro ogni abbandono lirico retorico.la lingua
non deve essere ostile al lettore.il suo modello qui e Svevo, all'epoca considerato uno
scrittore che scrive va male nel contesto in cui dominava la prosa d'arte.Calvino dà
anche importanza al non detto.lasciare qualcosa tra le righe è un potente ingrediente di
potenziamento della fantasia
- Caso Cassola-Bassani: a erma che sono due autori che cedono alla banalità
linguistica, alla frase di uso comune

Centopagine: collana Calvino gestisce dal 1971 al 1985, anno della sua morte. La collana
è spiegata attraverso il quartino: collana di narratori d'ogni tempo ed ogni paese, di cui
vengono pubblicati i romanzi brevi o racconti lunghi.

Collana che fa riferimento alla biblioteca romantica di borghese (1930, Mondadori).sei


borghese voleva riportare il romanzo ottocentesco come sinonimo di narrazione, Calvino
cerca di separare il romanzo e romanzesco —> si possono trovare germi di romanzesco
anche in narrazioni brevi.

Egli si rende conto che i romanzi ottocenteschi non sono più "a misura" del suo tempo
presente. pubblicherà traduzioni nuove di testi già pubblicati, testi mai pubblicati in Italia
e titoli rari.
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Insiste anche nel portare su questi testi il senno di poi: si interroga sul signi cato che
hanno oggi questi testi del passato, cercando di attualizzarli.ogni testo è compreso di
un'introduzione scritta espressamente da critici e scrittori italiani, che fornisce un punto di
vista è una chiave di lettura per aiutare il lettore a comprendere il tipo di testo che sta per
leggere.

Per Calvino la società moderna ha bisogno di un profondo e primitivo bisogno di


storia, che è costitutivo dell'uomo.dà grande importanza all'intensità della lettura e al
coinvolgimento del lettore, che deve entrare nel romanzo e quasi farne parte. il lettore
deve essere coinvolto però con lo scopo di sollecitare ri essioni, interrogativi e devi
imparare qualcosa.con questo Calvino vuole tenere insieme un'ampia fascia di lettori.

Due linee di ricerca:

- stranieri: autori portatori delle materie prime della narratività, che hanno costruito il
romanzo ottocentesco.sono connessi a una dimensione di piacere della narrativa del
racconto.
- Italiani: il romanzo in Italia si a erma lentamente, è guardato con di denza.dimensione
tradizionalmente minoritaria. recupera molti testi gli scapigliati —> il primo volume di
centopagine é fosca di Tarchetti. La ricerca su autori italiani è nalizzata a dare una
lettura più concentrata sui contenuti che sulle modalità di scrittura. Bambino sceglie
testi italiani che abbiano anticipato nel loro tempo quella che sarebbe stata poi la
società italiana degli anni successivi.

LEZIONE 28 - SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE

Libro pubblicato nel 1979 per Einaudi.

La crisi del romanzo è il punto di partenza.

Il libro non è presentato: è solo presente l'elenco delle opere di Calvino pubblicate da
Einaudi —> non vuole dare alcuna indicazione preliminare al lettore. È solo presente una
frase sulla quarta di copertina:

nel nuovo romanzo di Italo Calvino il mondo d'oggi è al centro di un vortice di avventure
tra la comicità e l’angoscia.

Comicità richiama le cosmicomiche, angoscia richiama la taverna e le città invisibili,


avventura sfera semantica tipica di Calvino, mondo d'oggi ha al centro il presente,
romanzo è presentato come tale al lettore, parola che non compariva nelle opere di
Calvino dal sentiero dei nidi di ragno.

Struttura del romanzo: diviso in capitoli che hanno un titolo, i capitoli che sono numerati.i
capitoli con titolo sono sono 10 inizi di romanzi che non si concludono mai (potrebbero
essere visti come dei racconti). I capitoli numerati sono invece 12, e portano avanti la
storia del lettore, con funzione di cornice dentro la quale si incastrano i 10 inizi.

Prima dell'inizio dell'opera è inserita una lettera di risposta di Calvino ad Angelo


Guglielmi, il quale aveva scritto una recensione dell'opera sul periodico alfabeta. Calvino
mette in evidenza che i 10 incipit di romanzo sono modi diversi di entrare in relazione con
il mondo. importante é la nota a pagina VI, in cui è riportata una citazione di Calvino sul
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desiderio e il piacere e la lettura. ciò che porta avanti la vicenda è il desiderio di lettura e il
piacere di leggere identi cato nella gura di Ludmilla. Suoi desideri mettono in atto un
meccanismo che fa procedere la struttura del libro, in quanto lei elettrice "sana", che
legge per il puro piacere di leggere.

Nella lettera Calvino risponde anche alla critica di Guglielmi, il quale l'aveva accusato di
aver fatto del lettore e della lettrice di rappresentanti del "lettore medio".Calvino risponde
che ha fatto ciò di proposito, perché lo scopo è proprio quello di sedurre e adescare il
lettore medio.

Fare solo opere iper letterarie fa perdere il lettore è meno so sticato, tipico degli anni 70.
Calvino vuole portare il lettore in una lettura e società degli interrogativi, recuperando un
impegno politico non più legato a una dimensione di partito.

Schema allegato alla risposta: realizzato dopo la pubblicazione del romanzo. all’interno
del romanzo si identi ca una continua biforcazione. partendo dall’avvio si crea la
possibilità di andare in due direzioni distinte, una delle quali si esaurisce subito e una che
continua a dividersi e lo stesso modo. Verso la ne c'è un momento di crollo "il mondo
nisce" e una rinascita "il mondo continua", che si conclude con i capitoli XI e XII.

I personaggi:

- lettore anonimo
- Lettrice Ludmilla
- Lotaria, Sorella di Ludmilla,
- Irnerio, amico di Ludmilla, non-lettore: ha imparato a non leggere e usa i libri quanto
oggetti per costruire opere d’arte
- Hermès Marana, traduttore e produttore di falsi e apocri
- Silas annery, autoore di Best seller in crisi di scrittura
- Dottor cavedagna, gura che ricalca Daniele ponchiroli

Considerazioni sul testo: nonostante ci venga presentato la Calvino come un romanzo,


non siamo di fronte ad un romanzo tradizionale. diversi critici hanno dato etichette
diverse:

• Iper-romanzo e anti-romanzo: da un lato vi è una proliferazione di romanzi, dall'altro la


forma romanzesca tradizionale è assente nel testo.siamo di fronte a un continuo
meccanismo di interruzione e delusione delle aspettative date dagli incipit mai
conclusi.la cornice porta a compimento la narrazione, ma lo fa forzatamente, diventerà
infatti sempre più di cile seguire le vicende dei personaggi, che perdono ogni vero
somiglianza.la chiusura della cornice può essere considerata posticcia, inserita solo per
chiudere il libro.
• Meta-romanzo: è un romanzo che parla del farsi un romanzo.una narrazione che
racconta come si scrive nei racconti.questo tema compare particolarmente nel capitolo
otto, con il diario di Sillas Flannery. tematizzazione dei processi di scrittura. il testo è un
concentrato di tutte le tappe di cammino attraversato in tutti gli scritti che ha
pubblicato.

Tutto questo si colloca nella cornice del postmoderno (eco + tondelli): si riprende molto il
citazionismo. Calvino ritorna sui propri passi, riprende certe tappe, recupera l'idea dello
sfacelo e ci dà una conclusione, l'unica possibile per lui.
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Gioco al rialzo —> inizialmente noi lettori ci troviamo nelle caratteristiche del lettore
anonimo, tuttavia questo processo identi cativo non riesce più ad essere portato avanti

Younarrative —> narrazione è condotta in seconda persona singolare.ci si rivolge a un


tu, interno al mondo della nzione, ma anche al lettore esterno

Calvino in questo testo vuole demitizzare lo strutturalismo, e si critica il modo di fare


letteratura dei due decenni precedenti.

Se la letteratura vuole conservare un ruolo politico deve mantenere un dialogo con il


pubblico. Qui anche la sempli cazione degli argomenti del registro narrativo.

Prima di ogni incipit, Ludmilla esprime un suo desiderio: "io vorrei leggere un libro fatto
così”. l'incipit è quindi sempre preceduto da un desiderio di lettura. Ludmilla si fa
portatrice di questo. il desiderio di lettura viene quindi soddisfatto, ma il testo ha
bisogno di essere interrogato, perché Calvino vuole portare il lettore reale a costruire
una sua coscienza e suggerire un modo di leggere il testo letterario come un modo di
leggere il mondo.anche per questo il lettore anonimo e inde nito, per permettere questa
interrogazione.

Ritornando per un attimo alla risposta, la possibilità di una lettura allegorica del testo è
fornita dallo stesso Calvino.tutto il viaggiatore può essere letto come un'allegoria della
condizione umana.il periodo della seconda guerra mondiale era stato un momento in cui
si era costruita un'auto pia, un'idea che l'uomo soggetto della storia potesse agire per
costruire un mondo migliore, ma quest'idea dopo la ne della guerra si è sfaldata.

Come già a rontato nell'ultimo capitolo di Ti Con zero, nel capitolo il conte di
Montecristo, la necessità imprescindibile è la presa di coscienza di essere
prigionieri.questo non vuol dire che ci si debba arrendere, ma si deve continuare a
cercare una via di uscita.

Analisi capitoli

- CAPITOLO I: ci si rivolge a un tu, Calvino vuole instaurare un rapporto con il proprio


lettore reale.si mette a tema la questione di cosa si sta per leggere, il nuovo romanzo di
Calvino sei una notte d'inverno un viaggiatore.vengono poi descritte le varie posizioni
per leggere, il lettore viene invitato a fa mettersi comodo.si danno delle indicazioni su
come comportarsi, quasi come un gioco (richiamo ai libri per bambini). A pagina
quattro inizia a insinuarsi una di erenziazione tra il lettore reale e quello a cui Calvino si
rivolge veramente.inizia con la sequenza della descrizione dell'acquisto del libro in
libreria a pagina cinque, dove l'autore descrive una serie di libri che caratterizzano la
vita di ogni lettore
- Se una notte d'inverno un viaggiatore: si racconta il racconto di come si sta leggendo il
romanzo.e etto straniante dato dal fumo del treno che copre le parole sulla carta
stampata.questo racconto si interromperà, perché la copia che ho in mano il lettore è
una copia fallata, in cui si ripetono sempre le stesse pagine.portati in primo piano
elementi materiali che riguardano le tecniche di stampa del libro.
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- CAPITOLO V: pagina 97-98, messo in luce il problema del Leo del narratore.sono lette
le parole di Marano, il traduttore non particolarmente rispettoso delle opere.
- CAPITOLO VI: inizia a prendere forma l'idea di un complotto, compaiono alcuni
individui parte di una setta che contrabbandano testi falsi. Marana va a trovare
Flannery in Svizzera, che guarda con un cannocchiale è una donna che legge (pagina
125), la donna che legge é Ludmilla
- In una rete di linee che si allacciano: incipit diverso dagli altri. utilizzo del modo
condizionale, che indice della di coltà nello scrivere.protagonista lo scrittore in crisi,
che vorrebbe scrivere un libro in cui si trasmette la sensazione che prova un
personaggio quando sente squillare il telefono, ma non riesce a farlo in modo diretto e
quindi usa il condizionale
- CAPITOLO VII: il lettore va a casa di Ludmilla, e ne legge la casa, capendo che tra lei e
il traduttore c'era stata una relazione, e quindi si ingelosisce. il meccanismo di gelosia
sfruttato la Calvino per portare amanti la macchina narrativa (pag 157-158). il lettore è
geloso del traduttore, il quale a sua volta è geloso degli autori dei libri che legge
Ludmilla.
- In una rete di linee che si intersecano: il capitolo che Guglielmi aveva trascurato e su cui
Calvino porta attenzione nella sua risposta. desiderio del traduttore di far scomparire la
funzione dell'autore attraverso un processo di misti cazione per far cessare la sua
gelosia nei confronti di Ludmilla. da pag 161 si interseca il rapporto tra incipit cornice
- CAPITOLO VIII: Leo narrante è quello dello scrittore in crisi, AlterEgo di Calvino.si parte
dall'osservazione della giovane donna che legge. Flannery vorrebbe scrivere per lei,
ri ette sul suo modo "sano" di leggere. si parte da una ri essione sull'impossibilità di
recuperare una lettura disinteressata (pagina 168). L’io viene percepito come una
gabbia (pagina 170). Ludmilla è portatrice di un desiderio di scrittura, vorrebbe
incontrare un autore che sappia scrivere nel modo più semplice E spontaneo possibile;
il suo desiderio e lettura si tramuta in un desiderio di scrittura di Flannery (pagina 175).
si arriva così alla dimensione di metaromanzo —> annery progetta di scrivere sei una
notte d'inverno un viaggiatore (pagina 176 + 197). nel frattempo si incontra con
Ludmilla e ci prova con lei, ma lei gli risponderà […] (vedi pagina 191).
- CAPITOLO X: iniziano a convergere i due dimensioni.il lettore il ritrovo il libro che stava
cercando (pagina 218), e il narratore si rivolge al lettore, intimando la smetterla di
lasciarsi trascinare ma di agire con propria volontà.si arriva ad a ermare che nella
lettura c'è qualcosa su cui lo scrittore non ha potere.si esprime anche l'ultimo desiderio
di lettura di Ludmilla (pagina 243). Sembra un desiderio che vada verso una
dimensione di vuoto e di nulla, ma il lettore a nalmente un moto di volontà.
- Quale storia laggiù attende la fine?: È un racconto in cui si dice che il mondo così
complicato, aggrovigliato e sovraccarico che per vederci un po' chiaro e necessario
sfoltire (pagina 244). il personaggio inizia a cancellare parti di mondo no a raggiungere
il vuoto, lo sgretolamento.
- CAPITOLO XI: il lettore entra in una biblioteca incontro diversi lettori, ognuno dei quali
manifesta un modo di leggere libri.il lettore qua per la prima volta riesce ad esprimere il
proprio desiderio (pagina 257), vuole che il libro abbia una ne, in opposizione a tutti
quegli inizi che lo hanno deluso.si torna a de nire la molteplicità di tutte le narrazioni,
che hanno due direzioni: la vita o la morte (pagina 259)
- CAPITOLO XII: il libro nisce con il matrimonio tra lettore e lettrice (pagina 260).può
sembrare un nale posticcio, la conclusione di una favola classica.Calvino non ha
ceduto alla banale trama del romanzo sentimentale, ma a scelto tra le due opzioni (vita
o morte) il raccontare, il romanzo.
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