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10 LA BATTAGLIA DI AZIO Inizia la guerra di propaganda a distanza A Roma il popolo @ deluso, innanzitutto perché si vede priva- to ingitistamente del trionfo sull’Armenia, che Antonio ha cele- brato ad Alessandria. II disappunto non @ da poco, dal momento che durante i trionfi, tradizionalmente, di e cibo alla gente. Inoltre sono ormai diversi anni che Antonio manca da Roma e le voci sulla sua sudditanza nei confronti di Cleopatra trovano piena conferma in queste donazioni. A essere colpito negativamente é anche Ottaviano, che consi- dera un affronto il fatto che Cesarione sia stato presentato come il solo legittimo discendente di Cesare. Comincia cosi una vera e propria guerra di propaganda a di- stanza, nella quale Ottaviano e Antonio si attaccano con ogni ge- nere di colpo basso. J In Senato Ottaviano accusa Antonio di essere ormai succube a 7 8 la ia senza una concordata spartizione e il mancato invio di legionari e navi. Per controbattere la tesi che Cesarione sia l'unico vero erede di Cesare, Ottaviano commissiona un falso: chiede a Gaio Oppio (© forse dovremmo dire che lo obbliga), uno dei pit stretti colla- 335 | Ma gli abitanti di Roma come reagiscono a questo cont to? In realta la societa romana @ spaccata in due: come ha denziato la professoressa Cresci Marron spregitdicato e gaudente, certo, ma con Fentu: nel quale vedono mondo Tra le accuse che volano, Antonio viene dipinto come un ub cone, mentre di Ottaviano si evidenziano le um: definisce addirittura ni lute (“La farina che vendeva tua madre usc a, il cam| dal peggior mulino di Ari pastava con le mani insud A essere attaccata ovviamente @ anche Cleopatra. questo periodo che si impone la sua imm. sa che il poeta Orazio definisce “fatale monstrum”, epiteto che d rera per secol Le accuse pitt ta vita sessuale. Ma anche Antonio non @ da meno: afferma eh Ottaviano é stato adottato da Cesare perché da giovane era il prostituto. Inoltre lo accusa di avere labitudine di farsi “ tati, Gli rinfaccia persino di avere preso per mano la un console davanti al marito, durante una cena, e di averla tata in una camera da letto, per poi riaccompagnarla in le orecchie arrossate e i capelli arruffati... 336 La battaglia di Azio 1 due si scambiano anche lettere di fuoco con insulti e accuse. Svetonio ne riporta una scritta da Antonio, che ci fa capire i toni (e gli appetiti sessuali) dei due: “Che cosa ti ha cambiato? II fat- to che io vado a letto con una regina? # mia moglie! Forse che ho cominciato adesso, 0 non sono gid passati nove anni da allora? E tu? Forse te la fai con la sola Drusilla? Ti auguro di godere buona salute, quant’é vero che, quando avrai ricevuto questa lettera, ti sarai gia fottuto Tertulla, o Terentilla, o Rufilla, o Salvia © tutte quante. Che me ne importa dove e contro chi lo dri Il colpo di Stato di Ottaviano e la dit jarazione di guerra Alla fine del 33 a.C. @ ormai evidente che il rapporto tra Antonio € Ottaviano @ irrimediabilmente compromesso e che la guerra tra i due non solo itabile, ma imminente. Antonio @ in Armenia per valutare le condizioni della nuo- va spedizione contro i Parti, il suo chiodo fisso. Quando capisce che la guerra con Ottaviano @ alle porte, decide di dirigersi in Asia Minore ordinando alla maggior parte delle di convergere verso Efeso, dove ha scelto di stal diinverno dellesercito. Lo stesso ordine viene dato a Cleopatra, che raggiunge lama- to con la sua flotta. Antonio tenta unabile mossa politica. Con linizio del nuovo anno, il 32 a.C, sono entrati in carica due nuovi consoli suoi fede- li sostenitori (Gneo Domizio Enobarbo e Ga via la richiesta di convalidare tu se le famose Donazioni di Alessandrii Adesso spetta ai due nuovi consoli e al Senato prendere una decisione in merito. La seduta si tiene I'l febbraio e Ottaviano non vi partecipa. Dalle fonti antiche sappiamo che Enobardo non prende posizione, mentre Sosio tiene un discorso in favore di Antonio, attaccando duramente Ottaviano. Sosio propone anche una mozione di censura che perd viene respinta. ire i quartieri 337 proprio colpo di Stat insieme a un manipolo di sold proprio operato. Poi sciog! iunione durante la quale promette nuove scottanti rivel sulla condotta di Antonio. In una moderna democrazia, datorio. Roma ovviamente non é una democrazia, fatti proiettano un’ennesima ombra sulla figura ambigua, inf da, dispotica e spesso crudele di quello che verra poi chiar Impero romano. lasciano Roma in segno di protesta e raggi sieme a 300 0 400 senatori, a riprova del grande so i ancora gode. Nel frattempo, siamo nel Cleopatra si ritagliano una piccola vacanza sul imo periodo che trascorrono favore del popolo con molte elargizioni. E proprio in questo mo mento che Antonio fa un passo durissimo. Ripudia Ottavia, O leopatra: é la prima vittoria su della regina, e sara anche unica. E Ottavia come reagisce? Per lei 2 un momento tristissin come raceonta Plutarco: “ do con sé tutti da Fulvia, che era gia press: otesse pensare che anche lei fosse una delle c che non superava Ottavia né in Ant apparenza, @ un altro duro colpo realta forse non aspettava altro), in questo m perd ha in mano una carta straordinaria, che gioca con n 338 La battaglia di Azio ché lo portino alle vestali, dove verra custodito per essere aperto al momento della sua morte. I due perd, una volta consegnato il documento alle vestali, le file di Ottaviano e gli rivelano i progetti di guer- 1a del rivale e il contenuto del testamento, che conoscono bene: lo ha redatto in loro presenza. Cosi Ottaviano apprende che Antonio, oltre a confermare che Cesarione é effettivamente il fi- glio di Cesare e a ribadire leredita (anche in territori) lasciata ai figli avuti da Cleopatra, chiede di essere sepolto ad Alessandria Ottaviano ricompensa i traditori con important cariche: Marco sara eletto console suffecto mentre a Munazio Planco toc- chera la carica di censore. In seguito sara proprio Munazio Planco a proporre lappellativo di “Augusto” con il quale oly alla Storia. Ottaviano a quel punto compie un gesto sacrilego: si impa- dronisce del testamento custodito dalle vestali e lo legge in Sena- to. Non sappiamo se manipoli il testo leggendone solo una parte, quella pit: compromettente, o se, come sostengono molti studio si, addirittura ne falsifichi aleune parti per incendiare di sdegno Yopinione publica. Alcuni sono addirittura arrivati a pensare che 'intero testamento sia un falso creato ad arte da Ottaviano. In ogni caso la reazione @ quella voluta. I senatori e parte del- Ja popolazione si scandalizzano soprattutto per la sua volonta di essere seppellito ad Alessandria e non a Roma, interpretando la cosa come un tradimento. Ormai lopinione publica pitt dalla parte di Ottaviano, e sono in tanti a lasciare le file di Antonio per passare tra le sue schiere. A scegliere di schierarsi con lui sono anche quelle che potrem- mo definire delle lobby economiche. La decisione di Antonio di delegare ai vari regni alleati vassalli in Oriente la riscossione delle tasse, lasciando loro piena autonomia nell’amministrazio- 339 Cleopatra, La regina che sfidd Roma e ne, finiva, come ha osservato Ronald Syme, “con imperiali e restringere il campo di sfruttamento disp inanzieri e agli appaltatori di tasse romani. Li la strada é tutta in discesa. Ha il € i poteri economici e finanziari dalla sua parte. Senato a togliere la carica di trit un semplice cittadino, senza cariche o ruoli uffici ede al Senato di dichiarare guerra. Ma contro chi? Antonio, come ci si aspetterebbe, ma Cleopatra. Una mossa ta perché non é contro un romano, ma ai danni di una re a, € questo foment come sottolinea Michael Grant, “il vero scopo di dare agli amici di Antonio in Roma la possibil partito”. La dichiarazione di guerra ufficiale a Cleopatra avviene 6 una cerimonia solenne, secondo urvantica formula della guerra, davanti al Teatro di Marcello ancora in cost Qui pronuncia un discorso durissimo contro Cleopatra. Poi viene consegnata una lancia immersa nel sangue fresco, che Siavvicina la battaglia di Azio E Yautunno del 32 a.C.: Antonio e Cleopatra passano in gna un esercito colossale, composto da trenta legioni con 71 legionari, 25.000 uomini di fanteria leggera e 12.000 340 La battaglia di Azio Undici legioni vengono mandate in Egitto e Cirenaica, mentre le restanti diciannove costituiranno il nucleo della forza d’urto contro Ottaviano. Per Voccasione vengono coniate delle monete che rimarranno storia: su ciascuna di esse sono raffigurati su una faci quila e linsegna con il nome e il numero di una legione e sullal- tra una nave da guerra di Cleopatra. La coppia reale lascia Atene e si trasferisce a Patrasso, che sce- ¢glie come residenza invernale. Le truppe di Antonio non sono ‘composte solo di soldati romani ed egizi. Al loro fianco ci sono vrani a noi sconosciuti che sembrano usciti da una saga: Mitridate di Commagene, Sadala di Tracia, Filadelfo ei Paflagonia, Tarcondemo della no un reparto inviato dal re di Media. E poi c’@ anche Archelao di Cappadocia, messo sul trono proprio da Marco Antonio e fi- glio di Glafira, sua intramontabile passione. Chissa se Cleopatra ne@a conoscenza. A questa immensa potenza militare terrestre si aggiungono le forze navali. A Efeso Antonio ha raccolto ben 800 navi. Ne usera 500 per la guerra contro Ottaviano. E Ottaviano? Ha mobilitato sedici legioni con 80.000 legionari i. Contando an- , pud mettere in campo 100.000 che i fanti di marina e glia uomini e 400 navi Nel corso delle settimane, Antonio fa dislocare diverse guar- nigioni lungo la costa e le isole della Grecia, formando cosi una catena di stazioni militari (Corfi, Itaca, Zacinto, Modone, capo Matapan, Creta e Cirenaica) che devono sorvegliare Yapprov- vigionamento per lesercito dal lontano Egitto. A nostro avviso questo @ il suo vero tallone d’Achille e forse la causa principale di cid che accadra nella guerra contro Ottaviano. Antonio é lon- tanissimo da “casa” e la sua linea di rifornimenti 2 vulnerabile, mentre Ottaviano combatte vicino all'Italia e pud contare su tin- forzi continui e rapidi di uomini, cibo e armi. uM Cleopatra, La regina che sfidd Roma e conquist leternita Ma dove si combattera la guerra? Perché Antonio e| si sono arroccati lungo le coste greche e non sono sb Italia per affrontare il nemico in una grande battaglia terre Che cosa hanno in mente? Sono troppo a sud per im Vtalia. io sa perfettamente che, dopo la guerra di propag di Ottaviano, mettere piede in patria con un esercito e ta insieme a Cleopatra significherebbe scatenare Vostilita | aspettarlo in Grecia, sconfiggerlo e solo dopo Antonio sa che il tempo é dalla sua parte, perché Otta poche risorse finanziarie, Ha bisogno di una vittoria r quindi uscira allo scoperto. In effetti quella di Antonio e Cleopatra @ una strat ligente, anche perché tutti sanno che in uno scontro sul ferma Ottaviano rischierebbe una sonora sconfitta. Cosi liscono con la flotta al riparo, nel golfo di Ambracia, e asp Tavversario. Tutto avverra pettacolari panorami e scenog azzurro con calette, fonds vece uno scenario di odio e di morte. correre un grave pericolo se affronta Ant ttaglia. Ma cosa pud fare? Ebene, decided Diare le carte in tavola. Non combattera Antonio sulla |, dove il suo rivale é troppo forte, ma... in mare. P to sulla sua flotta e, soprattutto, sul suo grande coma stesso che ha sconfitto Sesto Pompeo in una grandiosa navale: Agrippa. La battaglia di Azio La situazione rimane in stallo per ore, sotto il sole rovente del alle sue navi di procedere. Un boato si alza dalla riva dove si trovano i suoi legionari, che hanno visto i com- \uove per prima la squadra di Sosio, a tia coprire un chilometro e mez- re la loro maggiore aj chiante. Ordina anche di allargarsi ai da accerchiare e av- il nemico. Ma le navi di Antonio intuiscono la manovra e siallarganoa loro volta. A questo punto ha luogo lo scontro vero proprio. I due schieramenti si confondono, si mescolano in una ¢ delequipaggio, in grado di far virare la nave in pochi secondi farla ripartire come un fulmine contro il nemico. Tutto questo & frutto di una coordinazione e di un‘intesa che solo un buon adde- stramento e una diseiplina ferrea sono in grado di dare. a ee Cleopatra. La regina che sfidd Roma e conquistd I'eternita Nella mischia si sentono scafi cozzare con un rumore s ma anche lo stridio del fasciame sottoposto a manovre ser F poi le urla, Il rumore di un‘intera fiancata di legno che si aperta. Si nota perd che i due schieramenti non combattono puntando una nave avversari diamo emergere tra le onde spumeggianti il suo rostro, simile d muso di un mostro marino. E chiaro che vuole speronarla, non lo fa come ci aspetteremmo. Non giti colare allo scafo nemico, come pud fare un punta in diagonale, con un angolo ben calcolato. Vedendo re limbarcazione nemica a tutta velocita, i soldati a bordo d nave di Antonio si agitano e corrono in varie direzioni. Appra tano una balista dotata di una “mano di ferro’, una specie arpione-ancorotto simile a un rampino, per colpire la nave in. icinamento, ancorarla e frenarla portandola sottobordo, soldati poi fanno strage scagliando frecce e giavellotti dalle di combattimento. Purtroppo per loro, i vari lanci vanno a, ¢ Vimbarcazione di Ottaviano si avvicina come un siluro, cano pochi secondi... All'ultimo momento fa rientrare i modo da non spezzarli nell’impatto, manovra che non ri lentissimo, si sente prima il spezzano in serie, poi il rumore cupo lo scafo sfondato dal rostro, seguito dal suono stridente dei scafi che sfregano I'uno contro laltro. La nave di Ottaviano si ferma e sfrutta labbrivio della sua lunga rincorsa. Cosi fag do il suo rostro, come una lama, lacera lo scafo avversario ap do una falla in cui si riversa Yacqua de! mare. I due vascelli sono fermi e ondeggiano per qualche secondo. Nello si scorge un oggetto metallico. E il rostro, che si é strapp la prua della nave che ha attaccato. Non @ un errore: & pres che accada, I rostri sono come il pungiglione di ta aperto lo scafo nemico, spesso rimangono impiantati nel cor- po della vittima andando a fondo con essa. Dalle torri dell'imbarcazione colpita arriva di tutto, frecce, pie- avellotti, che colpiscono a morte molti uci 1i, che notano una preoccupante inclinazione. La nave sta im- barcando acqua rapidamente a causa dell’enorme squarcio. Dalle aperture sul ponte salgono in massa i rematori dei ponti inferio- rie si mescolano ai legionari a bordo, aumentando la confusio- ne. Ma c’é chi non smette di colpire la nave avversaria, che ora si sta allontanando per evitare il pitt possi incendiari ben assestati fanno scoppiare sulla nave di Ottaviano un incendio che si allarga a macchia dolio, generando un gran fumo, visibile anche da riva. Intanto sulla nave speronata la si- tuazione si fa drammatica. E ormai irrimediabilmente inclinata esta affondando. C’e poco da fare, bisogna lanciarsi in acqua. Ma per moltié la fine. Pochi sanno nuotare in quest’epoca e le arma- ture trascinano sul fondo chi trai legionari non ha avuto il tem- jerla. In una manc jando pochi naufraghi aggrappati a legni galleggianti ‘Tra essi scorgiamo il centurione che ha parlato ad Antonio. Se Ja cavera anche questa volta, perché verra recuperato insieme ai suoi compagni tra qualche ora dalle navi di Ottaviano. Pur es- sendo avversari, sono comunque sempre roma Lo speronamento al quale abbiamo assistito non @ un fatto isolato. Accade tutto attorno a noi. E non sempre i rostri riman- gono conficcati nel ventre della nave colando a picco con essa. “ soldati di Ottaviano, attaccavano con gran- ypeto cercando di affondare qualche nave nemica per poi subito indietreggiare. Poi, o piombavano improvvisamente sul- la medesima, oppure la trascuravano e ne assalivano undaltra, ¢ dopo averle arrecato il maggior danno possibile, si lanciavano contro un‘altra e poi contro urvaltra ancora, attaccando il nemi- co nel modo pitt inaspettato. Temendo i tiri provenienti da lonta- Cleopatra. La regina che sfidd Roma e conquistd Veternita no, come pure il combattimento corpo a corpo, non indugia troppo né nella manovra di avvicinamento né nello scontto. [ I soldati di Antonio colpivano invece gli assalitori con un prok gato e fitto lancio di sassi e giavellotti, e scagliavano contro qi ferro, Se riuscivano a colpirli a ... | soldati di Ottaviano assomiglia itiravano, di da loro sia I ti, che attendevan istere loro pitt po: ‘Ma non sempre Lassalto con i rostri riesce. Le navi di infatti, sono grandi ¢ hanno fiancate robuste contro le ino spesso non possono fare Mi La fuga di Cleopatra Sono passate due ore dall'inizio della battaglia, che al largo. Ed @ proprio adesso che Quando, tra le 14e le 15, il vento raggiunge la sua massima sita, Cleopatra fa issare le vele e da ordine a tutta la sua avanzate-Fino a questo momento, lo scontro @ ancora in. brio. Le navi di Agrippa e Ottaviano non sono riuscite ad fianchi del fronte nemico e a mano a mano che le ali allargate a nord ea sud estendendo il conflitto, il centro & assottigliandosi, proprio come avevano previsto Antonio. patra. A un certo punto si crea una breccia, ed @ proprio La battaglia di Azio sta apertura che si infilano le 60 navi della regina. La sua mos- sa coglie di sorpresa un po’ tutti. La prima impressione, sia per gli uomini di Antonio sia per quelli di Ottaviano, di assistere a ‘una vera e propria fuga improvvisa di Cleopatra, non a una ma- novra calcolata da tempo. Antonio la segue, come previsto dal piano durante 'ultimo consiglio di guerra. Ma pochi lo capisco- no, Persino Cassio Dione, circa duecento anni dopo la battaglia, scrivera: “Antonio, credendo che fuggissero per paura, ritenen- dosi gia scot enon per ordine di Cleopatra, li segui’ La tesi della fuga improvvisa di Cleopatra, terrorizzata dal- la violenza della battaglia, seguita da Antonio, durera per seco- |i, Oggi gli studiosi moderni hanno “scagionato” i due da questa infamia. Anzi, Cleopatra mostra molta freddezza nel dare Vordi- ne al momento giusto, con il rischio di essere lei stessa catturata ‘ouccisa. A riprova che sia ur’azione rischiosa, delicatissima ma progettata a tavolino, cil fatto che a bordo delle navi di Cleopa- tra si trova tutto il tesoro reale. Nessuno lo avrebbe mai imbar- cato qualora si fosse trattato di una semplice battaglia navale. In come abbiamo detto, si tratta di una manovra volta a for- della flotta di Cleopatra. non appena la vede passare, la raggiunge con una delle sue imbarcazioni e sale a bordo della nave reale di Cleopa- tra, allontanandosi dalla battaglia insieme a lei... Il piano di Antonio probabilmente prevede che altre navi del- la flotta si sgancino dai combattimenti e seguano Cleopatra. cune lo fanno. Racconta infatti Cassio Dione: “Alcune imbarca- joni alzarono anchiesse le vele, altre gettarono in mare le torri e relative suppellettili per essere pitt leggere nella fuga’. Si ita comunque di un numero esiguo di navi. Non sappiamo se questo sia dovuto all’effettiva impossibilita di sganciarsi dai combattimenti nella confusione della battaglia, oppure al fat- to che Antonio abbia deliberatamente deciso di informare sol- tanto una piceola parte dei comandanti. In ogni caso, il piano Cleopatra. La regina che sfidd Roma e conquistd Ueternita va a buon fine: Antonio é riuscito a salvare una parte della tae soprattutto il tesoro di Cleopatra. Solo alcune navi nemi provano a inseguirli. Sono comandate da un principe di Euricle, che mesi prima aveva tradito Antonio pasando parte di Ottaviano. Costui, tuttavia, riesce solo a impa di urvaltra nave ammiraglia, speronandola e facendola pit su un fianco, ottenendo come bottino unicamente del pt vasellame da tavola. Cleopatra e il suo tesoro si sono al tisanie salvi. Fiamme sul mare tinua a combattere strenuamente anche se il suo comai fuggito. Nelle ore successive lo sconiro si fa pitt drammatico,| abbordaggi ¢ combattimenti all'ultimo sangue. Secondo le ni degli antichi, come Cassio Dione, i legionari di viano a bordo di navi pitt piccole rompono i remi e sp navi di Antonio, e poi salgono sui ponti it do feroci corpo a corpo con il nemico. I legionari di trettanto esperti del combattimento, respingono gli assalitori lance, proiettili di pietra, frecce e, non appena questi ultimi rivano sul ponte, spaccano loro le teste con le asce. Si assiste’ somma al tipo di lotta che si immagina quando dei soldati tano le mura di una fortezza e altri soldati le difendono. I combattimenti proseguono, e non sembrano esserci vi ri, ma solo un immenso massacro di romani in una lotta da. Alla fine Ottaviano deve ricorrere al fuocd. In realta mente mirava a impadronirsi delle n [éT loro contenul poi capisce che non c’ altra soluzione per vincere la bat E Cassio Dione a descrivere come un reporter questo m@ to tanto drammatico: “Cosi la battaglia assunse un altro to. I cesariani [legionari di Ottaviano, NdA] assalendo i in varie direzioni nello stesso tempo, li colpivano con Ii accesi: da vicino lanciavano fiaccole, e da lontano per mezzo di questi, passando in mezzo a loro, si attaccava alle strutture di legno e suscitava subito una gran fiamma, come facilmente viene in una nave, essi dapprima ricorrevano all'acqua potabi- le che avevano a bordo e riuscivano a spegnere qualche focolaio; ‘man mano che questa veniva a mancare, attingevano acqua dal Poiché anche in questa operazione risultavano perden- ti, gettavano sulle fiamme i loro pesanti mantelli e i cadaveri: il fuoco sotto questi lanci si smorzava per un poco e sembrava qua e 1a spegnersi; ma poi, anche a causa del vento che soffiava ga- iardo, aumentava ancora, alimentato proprio da questi ogget- Cosi alcuni, e in particolare i marinai, morivano per il fumo prima che il fuoco li avvolgesse, altri venivano arrostiti nel mez~ zo della fiamma come dentro forni, altri perivano sotto le strut- ture che ardevano, altri, prima di subire una simile morte oppu- re gia bru meta, gettavano via le armi e venivano feriti da colpi scagliati da lontano, altri ancora si gettavano in mare e af- ndavano a fondo colpiti dai nemici o erano divora- Migliaia di legionari, uomini e ragazzi, muoiono in modo atro- ce, Le parole del centurione incontrato da Marco Antonio suona- no ora come unvaccusa. Per consentire la fuga della coppia reale, 2 stato sacrificato un intero esercito imbarcandolo su delle n; e quindi su un “campo di battaglia” che non gli é congeniale... La battaglia si conclude intorno alle quattro del pomeriggio, quando la maggior parte delle imbarcazioni di Antonio alza i resa. Attorno a loro il panorama é agghiaccian- lato di navi in fiamme, dalle quali si sollevano dense colonne di fumo. Altre navi galleggiano semisommerse. Ovunque ci sono corpi e frammenti di legno, con i quali leonde giocano. E poi naufraghi aggrappati a legni galleggianti che in- vocano aiuto agitando le braccia, Cleopatra. La regina che sfidd Roma e conquistd leternita In questa giornata, secondo Plutarco, muoiono 5000 uomini: Marco Antonio. Ma altri autori antichi, come Orosio, parlano. dirittura di 12,000 morti e 6000 feriti, dei quali 1000 deceduti ni seguenti. In quattro ore di battaglia Antonio perde ben 140 navi strutte o catturate), equivalenti al 60% della sua flotta. Non’ biamo invece cifre sulle perdite di Ottaviano. Racconta Lucio Anneo Floro nell’Epi giorni le onde continuavano a depositare sulla spiaggia decorati d’oro e di porpora appartenenti ai combattenti... Us visione enfatizzata, ma reale nella sua sostanza. i ® appena conclusa una delle pagine pitt cruente de! La battaglia di Azio entrera nella Storia e sara nota a get ni di studiosi, archeologi, storici e studenti. Anche se forse di recente abbiamo davvero capito, incrociando dati e studi, sia realmente accaduto. La presunta fuga di Antonio e Cleopatra, in realta, fa parte un disegno ben preciso, che prevede anche un ricongi con le forze terrest ‘anidio, Ma tutto questo non sara bile. Innanzitutto @ inquietante che la rotta della flotta tra punti direttamente ad Alessandria senza riunirsi too quanto meno dare vita alla seconda parte del piano, Ma un altro motivo che mette un punto finale a questa aventura Cleopatra e Antonio in Grecia. Dopo aver visto le navi egizie Jontanarsi con la regina, seguite poco dopo da quelle di nio, e aver assistito impotenti dalla riva alla disfatta navale Ta conseguente morte di tanti triumviro passano in massa dalla parte di Ottaviano. Cani Joro comandante, non riesce a fermarli e lui stesso é cost fuggire di not Brizzi, che riassume in pochi concet “Eun fallimento assoluto, perché, per salvare un navi (oltretutto non sue ma egizie) Antonio sacrifica It om (pe la maggior parte non imbarcato) perdendo comunque gran pite della flotta, Questa mossa, suicida da parte di Antonio (dwe mai reclutera un altro esercito paragonabile quando gran pate di questo, formato da professionisti e furibondo per il tra: dinento del comandante, passera dalla parte di Ottaviano’ sigolare anche da parte della regina: cosa pensa di fare, scap- paido? La sua sorte e quella del regno sono legate a filo dop- pia quella di Antonio: da solo 'Egitto non resistera un mese all potenza di Roma. Per spiegare un gesto cosi folle qualcuno hainvocato Vaffermazione di Cassio Dione, secondo cui Antonio avebbe manifestato il proposito, in caso di vittoria, di restaura- rela Repubblica, cosa che avrebbe spinto la regina ad abbando- nalo, Difficile eredere anche a questo. Antonio voleva lo sblocco dla flotta, per poi portarsi al largo e fermare le navi nemiche; miera al corrente del fatto che Cleopatra intendeva puntare ver- sil largo e tornare in Egitto? Probabilmente no. Senza contare de fin dall’inizio Cerano forti dubbi sulla possibilita che le loro nti di quelle dei nemici, potessero disimpegnarsi Lo storico francese Francois Chamoux ha scritto a proposito diAzio che in quelle ore finiva per sempre epoca ellenistica. In lle momento di grazia del- cultura e dell to con Alessandro Magno trecen- tbanni prima, termina bruscamente tra le ore 12 ¢ le ore 16 del 2ettembre del 31 aC. Da questo momento in poi, la storia del iterraneo ha un solo volto, quello di Roma. Per Antonio ¢ Cleopatra, che fino a quel mattino si sono sve- un grande regno, finisce il ‘i i una vita.

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