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Rivista per autocostruttori di sistemi audio VR Cn tae IL SOFTWARE DI CHF PEM atcoSt trae Piro | ' finalmente, SOT ec CUE MUI cl Beat | 1 en ete | ; + AMPLI OTL-OCL Pee |b] | non convenzionale ? | i Ce ek ay * LABORATORIO CORSO Coine fiparare i diffusori isodinamici Pa ehis4 | || : Cao ad sey i QUESTO L'HO FATTO 10 Ce ele ar aa SSL i | Riera ii maglie, reti, B\\\l if Delete tS NN | TN Ame AV NIVe} FN aA Camas ale Mra aad \ | Frets j a Ley a Ma ati Hokeltins ‘ EEL) cose SERVIZIO ARRETRATI Dal fascicolo n° 10 la rivista é stata posta in distribuzione nazionale nelle edicole, cid non di meno permangono le altre forme di diffusione attraverso abbonamento e spedizione postale di un singolo numero (vedi pagina 4 di questo fascicolo), 0 di vendita attraverso i centri convenzionati di varie citta (vedi elenco sotto). Le ultime due forme consentono di reperire anche i fascicoli arretrati che, essendo stati stampati in quantita limitata di poche migliaia, perché allora non si era predisposto per la diffusione in edicola attuale (30.000 copie), sono gia da considerarsi “rari” e, comunque, sono destinati ad essere esauriti in tempo breve. Peril reperimento immediato, la nostra pubblicazione pud essere aciquistata presso i centri vendita elencati di seguito. Per incrementare il servizio, vogliano { lettori segnalarct il nominativo e l'indirizzo del loro rivenditore di fiducia disposto a distribuire la nostra rivista, PIEMONTE - Torino PINTO. Via S, Domenico 40 LIGURIA - La 5} TIBERI HI-FI - LIGURIA - Albenga (Savona) Tel, 011/52.13.188, pezia U. Muceini 46 ‘Tel. 0187/62.04.01 MUSICA NUOVA - Vile Pontelungo 58 - Tel. 0182/50.467, LOMBARDIA - Mila \V. FRANCHI- Via Pie TRIVENETO - Fiesso d’Artico (Venezia) EL, BRENTA - Vie. Vespucci 5 - Tel. 041/5 TRIVENETO - S. Bonifacio (Verona) JEKY STUDIOS HEI Via della Liberta 50 Tel, 045/61.02.169. EMILIA ROMAG AUDIO CLASSIC EMILIA ROMAGNA - Bologna TOMMESANI- Via San Pio V 5/A ~ Tel, 02/74.90.556, 161.552, (A - Bologni: Tel. 051/55.07.61 Via D’Azeglio 78/a- Tel. 051/58.23.56. ‘TOSCANA - Firenze DIGITEX - Via Ponte di Mezzo I6r - Tel, 055/35.12.91 LAZIO - Roma COMMITTERI- Via Appia N.vé EL, MORLACCO - V-Tuscolai GRADI HIFI- Via Nemore; LAZIO - Aprilia AUDIO KIT - P. Don L, Sturzo 32 - Tel, 06/92.70.8310. ABRUZZI e MOLISE - Castelfrentano (CH) ANGELUCCI HFFI- Via det Peligni 8/10 - Tel. (0872/56.91.11 ABRUZZI € MOLISE - Chieti Scalo DI PRINZIO - V.le B. Croce 435 - Tel. 0871/56.21.98, CAMPANIA - Napoli LAMPITE LAMPITEL! SICILIA - Palermo WATTSOUND - Via Villa Heloise 19 - Tel, 091/34.61.33, 143 - Tel. 06/86.21.6060., 1-Tel. 081/ 1- Tel, 081/78.07 3.05. * File Crossover (1k) 50 @ alto del 4” ordine damental cost 211 cosmunewns's” | BOSIIBUIRE! «+ Concett LOCL eon 4 6C33C (I p.) ubi WEE. 3104 ¢ 3284 re con Energy Filler Visaton dt Haan *Capacimetioinuttanzim. otamat Offerta fascicolo arretrato ‘COSTRUIRE HIFIn' 11. + Fit Crossover Xp.) assanasso e alt de +I Concert Fondomental del Elettrotecnca tp Monotiodo low-cost 211 i p.) OTLOCL con 4 6033 (lp) Una vavoia al mese: WE. 2754 Trodino i -Ungrede Difusore compatto 0 2 vie Aretha + Subwoofer Subdolo er Kucciole@ non ‘+ Fonometo Lutron SL4004 * Questo Iho fatto io: Pre valolore Totom Pole c ine HiFi? 12. ‘Sal n. 1: Nozion! di base sul fltel crossover - Modifiche ad un finale a valvoie - Pratica sui condensator - Notizie e rubriehe - Teoria del crossover Tabelle a colori delle resistenze, Sul loppy: 2 programm per I caleolo delle induttanze ed un arehivio altopatlant ‘Sal n. 2: Teoria del Crossover (I parte) -Eseritazion su un difusore ‘line di trasmissione -Aggiomare un integratoa valvole Sul floppy: Simulazione Transmission Line -Caleolo Rett Fito - In ‘ce Prove dl Fedelta del Suono, ‘Sul n, 3: Teorla del Crossover (Il parte) -Pratica su un kit dl inale @ valvola monotriodo “Triodino” con la 5388 - Upgrading dell mpeden: zimetro di NE. Sul floppy: Analisi Ambiente Prime Rilession -Verfca Onde Stazio- narle- Archivio Marche e Distributor Sul n, 4: Teoria del Crossover (IV part) - Analisi della Seheda LMS per rilevare i parametridegl altoparlant-Praica su misure eletroa tustiche con LMS -Ilcatalogo libri, software, hardware ¢ CD Test (0 tre 100 prodotti inet) distibut! per corrispondenza dalla OUTLINE ai nosti lett. Sul 2 floppy: 1° DISCO - Programma Demo per uso pratico della Sscheda LMS - 2° DISCO - Progratnml BOXPLOT pet Windows e PER: FECT BOX per DOS per la progettazione di difusorirellex eda so ‘pensione pneumatic, Sul n. 5: Teotia del Crossover (V parte) - Analisi della Scheda AUDIO- MATICA CLIO 2.0 per rilevare i parametri dei altoparianti -Praica sul finale ‘Lotin-Whte” monotriodo ad accoppiamento diretto con valvola 243 - Catalogo libri, software, hardware e CD Test (oltre 100 prodott inedit}) distribuiti per corispondenea dalla OUTLINE al no- Str lettort Sul 2 floppy: 1° DISCO - Programma Demo per Taso pratico della Sscheda “CLIO" -2" DISCO - Programma PROZBASS DOS per la proget: tazlone di difusori a dappio relex. Sul n 6: Teoria del Crossover (VI parte) -Pratica di misure audio con ln scheda AUDIOMATICA CLIO 20 - Upgrade “sonico” sul preamplt ‘Audio Innovations 800C - Catalogo libri, software, hardware CD Test disteibuitt dalla OUTLINE al nost lettor, Sal loppy: Programa italiano RCL Analizzatore di Reti Passive In “ambiente Windows. Sal n. 7: Teoria del Crossover (Intermezzo) - Brevi cennt sul universo ‘degli ampli a valvole -Pratica di montaggio del kit Audio Innovations Classic Stereo 25 - Componenti e accessor Intertechnik - Upgrade sul ohinetro per bassi valor di NE- pid portate eallmentazione ind pendente (parte). Sul floppy: LOUDSPEAKER programma di simulazione per reflex ¢ teasse chiuse -ALTERCAD analis ecalcolo delle reti di flo = LPAD dimensionamento del partitor ad “L” "1 n.8: Teoria del Crossover (Vl parte) -Pratica sullamplificatore ‘monotriodo “Orfeo” con la 211A (I parte: la sezione alimentazione) - Anais sw: ELECTRONICS WORKBENCH simulatore di circuit analog: Cie digitali- Upgrade dell ohmetro a bass valor di NE. (Il parte), ‘ul floppy: Demo di Eleetronies Workbench, USTRUIR = id 7] ‘ORFEO cr Sul n. 9: Teoria del Crossover (VI parte) -Praticasul'ampllintegrato in kit Audio Innovations Classe Stereo 25 (parte: deseriaone elrcultale & prestazion)- Praticasulfampliicato- re monottiodo "Orfeo" con la 2114 ( part: la serione amplifeatice). Sal floppy: DISTORS per Windows, m- suriamo la dstorsione via software. 1 FASCICOLO ARRETRATO. Lit. 15.000 Le ordinazioni per posta vanno effettuate utilizzando iI tagliando alla pag. 4 Cosreurte Hifi n° 12. rey A330U SY) A COSTRUINE La nostra impresa editoriale non é appoggiata ad alcuna grossa 0 media casa editrice generica né, tantomeno, a ditte del settore, ma é assolutamente indipendente. La gestione é nelle mani di veri appassionati di elettroacustica e di hifi. Per una piccola casa editrice il contributo deglt abbonament!& fonda mentale, quindchiediamo at letori che apprezzano Il nostro impegno Ai contribuire ad un miglior sostegno deliniziativa attraverso Tabbo- rnamento, Sapplamo che, a parte lo sconto sul prezzo di copertina ed i piecolo dono che & ormal prass| per Fabbonamento a qualsivoglia pub blicazione Tabbonato non ha molto da guadagnare, rispeto al lettore che fl suo acquisto mensimente In edleola.Infatt & normale che la consegna postale avvenge ance oltre 15 giom!e pid dopo che la casa editice ha elletuato la spedizione, mentre la distribuzione nazionale nelle edicole, viagglando per correre espresso, impiega 24/48 ore! Ino- str templ (sempre con Facqua alla gola) non ci permettono di tenere ferma la distribuzione edicole per 15 giorni, al fine di “sintonizzare” Vuscita col ricevimento delle copie da parte del abbonato,pertanto, ‘onestamente, avvertiamo {letori del problema. In ogni caso vi chiedia ‘mo di abbonarv:falo- oltre che isutare un contributo di iducia ed teconomico antilpsto nel nostri confront - pud avere i suo) vantag Per esempio, per ch abita in un centro minore, non raggiunto dalla no- stra dstribuzione, oppure per chi non voglia “rela posta” quotiiana: ‘mente aledicolante che, magari, non ha un numero sufciente di co- Die. No, al ine di migliorare I servizio postal, elfettueremo spedizioni dirette dala nostra sede eal fit dl un pid sicuro esollecito recapito, le cople verranno inviate in buste ehiuse opache (non cellofanate) che le renderanno meno appetibil” 1 a Desidero ricevere i/in. I arretrati di COSTRUIRE HIF al sottoindicato indirizzo. | ago Lit. 15.000 per ciascun numero + Lit. 2.000 per | contributo spese di spedizione. Desidero abbonarmi a 10 numeri di COSTRUIRE HIFI secondo la Proposta A (10 CHF + Handy Box). Pago Lit. 63.000, comprese le spese di spedizione. 1 1 1 1 1 1 1c Desidero abbonarmi a 10 numeri di COSTRUIRE HIFI 1 secondo la Proposta B (10 CHF + 5 SW su Floppy + 1 Handy Box). [Pago Lit. 109,000, comprese le spese di spedizione. I I I I I I I I Il I 1 I 1 ‘THe spedito assegno bancario intestato a MOZART EDITRICE Sr Oo effettuato il versamento tramite Conto Corrente Postale n° 10637056 intestato a MOZART EDITRICE Sr Via Rismondo 10 - 05100 Temi 1 Pago contrassegno al postino (+ Lit. 1.850). (ale solo per richiesta arretratie non per abbonamento) Nome e Cognome 1 CAP. 2 SOLUZIONI DI ABBONAMENTO Proposta A: 10 NUMERI di CHF + HANDY BOX omaggio Lit. 63.000 Proposta B: 10 NUMERI di CHF +5 SW FLOPPY DISK da 3,5" + HANDY BOX omaggio Lit. 109.000 A numeri alterni continueremo a proporre floppy di- sk con software selezionato che potranno essere ac- quistati su richiesta al prezzo di Lit. 10.000 + spese di spedizione (vedi pag. 67 per il sw di questo mese). Ecco spiegate le due proposte di abbonamento: la A comprende 10 numeri (1 gratis) di COSTRUIRE HIF! senza floppy disk e l’omaggio; la B, oltre ai 10 nu- meri di COSTRUIRE HIFI ed all’omaggio, comprende anche i 5 floppy disk che verranno presentati nel pe- riodo di uscita dei 10 fascicoli (ogni 2 numeri). Foran re peal stem ed un pes dle ‘ve essere utilizata la eassetta st rplega Sol 5cm, La solidi ¢garantita da una capaci di a 20 kg La casseta® junk Ghee tap olla o per trascinarla sulle rote, Infatt no p Bone anche quai tant pvotat che poss It needle ons na entro, Cosrrurre HiFi n? 12 SOMMARIO DirettoreResponscile Gurus Noah Brat Diaore x0 Yoru Cope Redatiore N¥s0 Cosa Collboratori Basico Aca Pobbhcie Ravcua Rossen ‘COSTRURE HII Patodco Spediioe in obbonoreto pote 50% Regjstazione dl Tibunote di Ta 1 14/92 del 29 cicembe 1992 Gestion od dela pubblcis MOZART EDIE 5. Via Rirondo 10 05100 Te Ye 0744/42 83,98 0 : fax 0744/42 8401 BiG 14/92 del 29 icenbee 1992 : Anminisorione Luigi Mel -Servtio ebbonament Pack Benall Folio PRIMARRINT We didiis 71201100 vi Stompa AMICARE P25 po Vio Vigano de Viz 86 26092 Cielo Bosome (Ml) fa 02/61.83.61 Distribute per Maio SOF Nio Bete 18 "20092 Ciniselo Bakaro IM) PS Tel/02/66.03.01 FB io rprodurione anche pari } itor deo culrizzozione sco dl Edie. Manoir, lcrgrate ed ik | ein che se non pubblico, j on 8 tesixono, rb & inp nol meso di febboio 1995 ‘Costauwe Hift N° 12 POSTA - o cura di Paolo Vioppiani NOTIZIE - o cura di Paolo Viappiani TEORIA | CoNcETTI FONDAMENTAL! DEL ELETTROTECNICA, Terza puntata - di Paolo Viappiani TEORIA | TRASFORMATORI: ISTRUZIONI PER L'USO Prima puntata - di Paolo Maggiolo PRATICA Un Ampuricatore OTLOCL NON CONVENZIONALE Terza parte - di Mitko Bersani e Fabio Camorani UNA VALVOLA AL MESE WESTERN Electric 300A & 300B di Ciro Marzio PROPOSTE KIT ETHER 1.1 OWERO COSTRUIAMO UN KIT D'ECCEZIONE «@-cura di Paolo Viappiani LABORATORIO Soto AUUMINIO STORIA DELLA RINASCITA DI UNA GLoRIOsA MAGNEPAN di Paolo De Michieli QUESTO L'HO FATTO IO UN QUATTRO VIE CHIAMATO EUTERPE di William Giuliano IL NOSTRO SOFTWARE | Fitri D1 CRoss-OveR SERIE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE ED UN PROGRAMMA DI SIMULAZIONE di Valerio Maglietta e Gianluca Monachese LE OFFERTE DI COSTRUIRE HIFI 6 10 12 25 28 38 A5 53 59 65 ‘ACURA DI Pato ViaPnaNe Psa Nonostante il gran numero di let- tere di autocostruttori che giun- ge a COSTRUIRE HIFI (ed a Fedelta de! Suono), non trascu- riamo di leggerne alcuna e la inviamo tempestivamente ai redattori competenti. Nel ribadi- re che non ci é possibile rispon- dere privatamente né per via fax, né tanto meno svolgere ser- vizio di consulenza telefonica, vi invitiamo a scriverci il pid: possi- bile (senza includere francobolll 0 denaro per la risposta). Le let- tere pit interessanti verranno pubblicate in questo spazio. esaaaenieneiaaniaaaieiend E questo lo dico to Datt’amico ing, Umberto Nicolao ricevia- ‘mo le seguenti note a proposito dellart- colo di Luca Comi apparso su CHF n° 10 (Rubrica "Questo ho fatto io”, pp. 55- 57) riguardante un diffusore dotato di “Energy Filler” 1) Mi sembra doveroso puntualizzare che idea del Energy Filler ¢ del Prof. F Matfioli del Politecnico di Milano. 1 merito che mi sento di poter vantare & semmai quello di aver resa praticabile la “pensata’, sempre perd con il contribu- to del suddetto, 2) Non appare in alcun punto che detto Aispositivo & brevettato, 8) Si dice che "i filtri realizzati secondo Tapprossimazione di Butterworth pre- sentano risposta costante in energia ma non in ampiezza”, Sbagtiatissimo! + Sostituire la parola “fitr" con “crosso- ver” (non é la medesima cosa), - "Approssimazione di Butterworth"; cosa vuol dire? Bastava dire: “alla Butterworth’! = crossover di Butterworth di Ordine dispari hanno tutti risposta costante in ampiezza ed in energla 4) "Approssimazione di Linkwitz-Riley”? Vedi pid sopra, 5) Per realizzare un diffusore con cros- sover di Linkwitz git altoparlanti devono essere “messi in fase” fisicamente od elettricamente, Non mi pare che il pro- getto presentato soddisfi ad alcuna caratteristica di questo genere. i) La differenza di -3 dB tra uscita del Filler” e quella det due trasduttori prin- cipali deve essere veriicata non solo a livelloelettrico. 6 7) LEnengy Filler deve agi da solo sulla risposta energetica, pertanto non pud essere un “woofer” (overo un trasdut- tore dalle caratteristiche di “quasi omni direzionalita"), ma solo un “midrange” 0 tut al pid un “tweeter”. 8) “Frequenza caratteristica” di un fil- tro? Mai sentital, Nel primo caso Luca si riferisce alla “fre- quenza di crossover", nel secondo caso @ la “frequenza centrale” del passa- banda (aceidentalmente pari alla fre- quenza di crossover). 9) Prendendo come resistenza di “denormalizzazione” la Re si commette un errore di cirea il 10%. Si deve invece prendere la resistenza risultante dalla *compensazione” piii 'eventuale resi- stenza “di attenuazione" in serie 10) Manca la bibliogratia. Cid non & molto corretto dal punto di vista del Lettore che intende approfondite.” ‘Une Nicotao - Viera Commento di Paolo Viappiani Caro Umberto, pubblico volentier’ le twe note, anche perché cid mi pare doveroso ‘non soltanto nei tuoi confront, ma soprat tuto nei riguardi dei letori. Tutavia, se da un lato tuto cid che sostient in realta sacrosanto, dala ti prego, non essere troppo severo con i nos giovanilettor- collaborator, i quali profondono nelle loro “opere” tuto il loro entusiasino! Anche perché per certe cose mi semto in Colpa anch’ia. Prendi ad esempio il dliscorso della “requenza carateristica’ 10 so bene che il termine esatto @ “fre- ‘quenza di toglio", “ai inerocio", di "ro sover" od, ancor meglio, “di frontiera eppure chissa quante volte anch'o, anco- ra cadesso “che gioco a carte e bevo vino” Tho magari cosi definita net corso dei ‘miet aticol sui fr. Quanto all’“approssimazione di Butierworth’ forse Luca voleva intendere che fa vera risposta Butterworth & in pra tica soltanto approssimabile, gliela ‘ogliamo “passare” cosi? Diverso 2 invece il discorso relativo alla ‘mancata citazione del Prof. Maffioli (quella si, doveva in ogni caso essere Tati), det fato ce i dispositive & brevet {ato e de lavoro da te svolte. A proposito 4 questultimo, ho dato ancora una volta un'ocehiata alla tua stupenda Tesi di Laurea (‘La compensazione energetica nei sistemi di altopartanti”) della quale ‘mi avevi a suo tempo gratfcato,e sono convinto che i tuoi meriti vadano ben oltre a quello da te citato “a sfuggta” ‘Ad ogni buon conto, ben conoscendo sia fe che il Prof Maffli, sono convinto che entrambi non ne vorretené allautore né ‘al sottosritto; sono aliesi comvino, anzi che le te “note” saranno di grande aiuto ‘Luca Gomi per isi tur lavori Ani, dora in avanti staré pitt attento anch'o! Con affett .Ma non funziona! Ho acquistato la scheda Sound Blaster 16 “Value Edition” per poterla utilizeare con il programma FFT1, che reputo molto interessante. Dopo avere installa- to il software fornito con la scheda stes- sa, ho notato che non sono presenti né Ja'sottodirectory VOCUTIL né il file VREC.EXE, che essa dovrebbe contene- re. Credo che siano stati sostiuiti con il ccomanclo RECORD. Sarebbe utile spiegaste come @ eventual mente possibile aggirare detto ostacolo, mantenendo comunque la possibilta di acquisire i campioni direttamente dal, programma, oppure potreste includere il file VRECEXE nel prossimo dischetto ii COSTRUIRE HIFI. Maser Pooa -Trexro Risponde Massimo Costa Come @ stato accennato anche net nume- 10 scorso, la Creative ha recentemente ‘modificato il software di gestione delle ‘Sound Blaster 16, rendendo in pratica impossibite al nostro programma FFTI Vacquisizione dei campiont, quando uti= lizzato con schede di recente commercia- lizzazione. Cid sta evidentemente crean- do problemi ai lettori che hanno deciso di ‘acquistare oggi una scheda proprio per utilizzarla come analizzatore. Per ovvia- re a cid stiamo lavorando ad una nuova versione specificatamente indirizzata alle ‘nuove Sound Blaster. Purtroppo attual- ‘mente non é reperibile in Italia (ed anche nella maggior parte dell’Europa) il nuovo kit di sviluppo software e cid sta ritardan- do luscita delta nostra nuova release. ‘Sfortunatamente non @ neanche possibile fornire il file VREC.EXE poiché, essendo software originale, @ ovviamente copento dda copyright. Oltre tutto, prove pratiche hhanno dimostrato una certa incompatibi- lita tra te nuove Sound Blaster 16 ed it Scrivete a: La Posta di COSTRUIRE HIFI Mozart Editrice Via Rismondo 10 - 05100 Terni Costeure Hifi n° 12 DATA ACQUISITION WITH THE PC ‘ILO LE GP (ene) ea) ioe) (ae) | re LOW COST; HANDYPROBE Collegate 'HANDYPROBE alla porta parallela del PC © lanciate il programma. LHANDYPROBE non richiede alimentazione esterna, Alcune caratteristiche tecniche: ingresso selezionabie da software 0,5+400 V: un canale di ingresso; risoluzione di 8 bit (precisione totale 2%). Viene forito assieme a un programma estremamente ‘completo che comprende un oscilloscopio a memoria digitale, tun analizzatore di spettro, un voltmetro @ un registratore di transient UHANDYPROBE € particolarmente adatto allimpiego nei service @ per scopi didattc MULTIFUNCTIONAL: La TP-5008 @ una scheda di interfaccia che dispone di un'uscita analogica di due ingressi. Questa uscita, in combinazione ai due ingressi, pud essere usata per Fimpostazione di un completo loop di controlio. Luscita pub anche essere usala come generatore difunzioni. La scheda ‘TP5008 ha una risoluzione i8 bite un sampling rate 461 200.000 campioniisec (200 kHz). II campo di ingresso [pUd essere impostato tra 0,5 @ 20 V, mentre in uscita si ottengono da 1,25 a 2,5 V. La scheda TP5008 ¢ intestata H con connettori BNC e viene inviata completa di manuale [ly utente e software. Sono dispoibili separatamente sonde 1:10 @ 1:10 per oscilloscopi Siete interessatl? scrivetoinviate un fax per ottenere un dschetto dimostrativo a ARTEK + ciascun singolo evento. La scheda TiePie engineering produce una gamma completa di strumenti di misura controlat, da. computer. Collegando ‘questi apparecchi a un PC (MS DOS 3.0 0 superior si possono controlare # seguenti strument oscilloscopio; volimeto; - analzzatore di spetto; frequenzimetro; = egistratore di transient “Tutti dati misurati possono venire memorizzati su disco 0 ossono essere stampati. Grazie alle molteplici possibilita i comando, & possibile misurare un’ampia varieta di ‘segnali, mentre il potente software consente di effettuare luna quantita di misure nel modo pid semplice. Le aree applicative comprendono: service, ricerca medica, sistemi di misura automatici, misure audio e didattica, BEST PERFORMANCE: HANDYSCOPE. LHANDYSCOPE viene collegato alla porta parallola del computer. Cid rende possibili misure con “PC portal Grazie allelevata risoluzione (12 bit) 'HANDYSCOPE é in grado di acquisire 100.000 campioni al secondo, Giascuno dei due canali pud essere imposiato separatamente in un ‘campo tra 0,5 © 20 V (con una sonda 1:10 questo valore pud essere elevato sino a 200 V). Il software avanzato ‘consent di effettuare molt tipi di misure. Vengono fornte ‘due sonde (commutabil 1:1 - 1:10). LHANDYSCOPE & alloggiato in un contenitore di formato ridotto @ dispone di due connettori BNC. Lalunghezza del cavo di collegamento tra HANDY- SCOPE ePC adi 4,8me pud essere aumentata sino 3,8 m, La TP208 @ una scheda di interfaccia ‘con una velocité i campionamento di2x20 megacampioni/sec. ( Henomeni pid brevi di un milionesimo di secondo ppossono essere ancora misurati accuratamente, Iitrigger completamente digitale si dimostra molto versatile. La scheda ‘TP208 ha un campo diingresso da 5 mVidiv a 20 Vidiv, in 12 passi @ una funzione ai autocalibrazione. Poiché entrambi i canali possono essere campionati_ con temporaneamente, @ possibile misurare differenze di fase in modo molto accurato. Poiché la scheda dispone di 32 kByte di memoria per ogni canale, & possibile misurare Viene fornita completa ai software. (pase WA Fi vecchio software di gestione. A Lei e a tutti j letori che si trovano nella stessa condizione chiediamo un poco di pazien- 22a Fin dal prossimo numero vi forniremo ulteriori notzie. OTLed FFT Pur non essendo abbonato alla rivista, ne ho seguito la genesi frequentando ii laboratorio dei fratelll Maggiolo. Non mi sono abbonato perché non ritenevo adeguato il livello della pubblicazione. Ho acquistato il numero 10 (1m! interes- sava OTL: non sarebbe interessante provare un driver con cascode di 6018 “ala Curcio"?) ed ho constatato come la rivista sia cambiata completamente. Vi ‘auguro di continuare su questo livello, fatta cosi diventa veramente interessan- tel Sono anche interessato al software Sound Blaster 16/FFT!; ho fatto anch’io i tmiel esperimenti acquisendo I dati tra- mite Creative Wave Studio e facendone ‘una analisi successiva con DSP Works. I tutto era funzionante ma piuttosto mac- chinoso: spero che I'utilizzo di questo SW sia pit semplice. Prerno Maza TREVSO Risponde Fabio Camorani. La ringrazio per gli apprezzament fatti a ‘proposito del “nuovo corso” della rivista. Riguardo il quesito sulfampli OTL, 1a sua proposta @ estremamente interessante e ‘merita ben pit delle poche righe concesse- mi in questa sede. Per questa ragione tverrd pubblicato un quarto articolo sul ar gomento OTL allo scopo di tatiare argo- ‘mented idee che non hanno avuto spazio nelle tre parti prevste cost da rispondere ‘ai questi dei letoriinteressat. Perd non ‘me la sento proprio di non die nulla ora, cost antcipo qualeosa. Lo stadio cascode 2 stato ovviamente considerato, attenta- ‘mente vagliato ma per ora scartat. I! gua- ddogno di un tale stadio realizzato con la 6922 (versione militare della 6DJ8) & indubbiamente molto elevato (superiore a 100) e rsolverebbe { problemi di sensibt- 1a ma, sinteticamente, non ci piaciuto. sso soffre del problema fondamentale del Circuito a catodo comune: la corrente ero- ‘gabile @ legata a quelia di potarizzazione Questo significa che ha tutti i problemi di pilotaggio dello stadio singolo. Forse una versione un poco diversa da quella stan dard sarebbe interessante (ne riparlere- ‘mo), ma non dimentichiamo che il casco- de ha due dispositivi in serie e questo tuno dei moti per cui non fa citato nell ar ticolo apparso sul n° 10 di CHF. Chi ha detto che il cascode vada meglio di due stadi singolia catodo comune in cascata? 8 Un diffusore di marmo Sono un appassionato di elettronica che da poco si 8 avvicinato al fantasti- co mondo della “vera” hit, insleme, quindi, alla nascita di Fedelta det ‘Suono. COSTRUIRE HIFI, pol, ® la mia passione, quind! mi sono abbonato alla rivista, Mi rivolgo a voi per un consiglio circa la costruzione di due diffusor! in marmo. Possiedo, grazie ad un amico, due mobili appositi, di cui riporto ii disegno e le misure, e con cul vorrei costruire due buoni diffusori. Ho cerca- to di rintracciare vecchi numeri di rivi- ste per farmi una cultura circa il pro- getto ma ne ho trovati ben pochi e, si- ‘come non possiedo libri sullargomen- to, ho deciso di scrivere. La provincia di Lecce infatti non @ proprio la patria, dell'hisi, se si escludono un paio di negozi Vorrel quindl sapere come rintracciare 4 vostri libri sull’argomento, se il pro- getto possa essere realizzato con buont risultati e naturalmente un consiglio circa la realizzazione, il sistema da adottare ed | componenti da utilizar. Non @ poco, lo so, ma sono un autoco- struttore smianioso di cominciare e per- cid vi prego, per quanto possibile, di ddarmi una risposta sollecita I mio pensiero @ di rivestire linterno del mobile con de! truciolato da due centimetri attaccato al marmo per mezzo di silicone, quale elemento ‘smorzante, su cui poter pot attaccare il pannello anteriore, che contiene gli altoparlanti opportunamente impellic- ciato, ed il pannello posteriore. Avevo pensato ad un tre vie bass reflex anche se ancora non so come calcolarlo. Ma & tuna buona idea? Dovato De BLast- San Donaro ot Lecce Risponde Massimo Costa. Gentile letore, se mi consente la battu- ta, Lei & nella spiacevole posizione di chi possiede la frusta ma non sa come procurarsi un cavallo. Quelle che le Precisazione necessitano, in realta, sono tutte le informazioni su come progettare un dif fusore, addirittura a tre vie, partendo praticamente da zero ed avendo come punto fisso solo idea di usare dei ‘marmo per la realizzazione del cabinet. ‘Mi creda, non é per evitare una risposta troppo lunga ma, mesa ta questione in ‘quest termini, non saprei proprio come ‘aiutaria. Lidea di utilizzare per il mobi- le un “sandwich” di truciolare e marmo pud essere sicuramente buona e pud risolvere, se ben realizzata la particola- rissima questione delle risonanze che Valtopartante innesca nel cabinet, ma questo é un problema di secondaria ‘importanza rispetto alle scete di fondo che riguardano gli altoparlanti da utiiz: zare, Vordine del filtro, il tipo di accor. do e cosi via. id che le consiglio quindi é di mettere da parte, per il momento, il marmo ¢ cercare di realizzare un progetto pid semplice sul quale fare un po’ di espe- rienza sia pratica sia di applicazione deliateoria alla pratica stessa. Se ha un computer, infine, le consiglio di imprati- chirsi nell'uso di un programma di pro- sgettazione di diffusor: la padronanza di {ali software non solo le permettera di realizzare progetti suoi originali ma, ‘cosa pid importante, a mettera di fronte 4 tutte le problematiche che sono alla base della corretta progettazione di casse acustiche. Forse allinizio le sem- ‘brerd complicato ma, se Lei & veramen- te interessato all’hobby dell'autocostru- zione, questo @ un passo che si pud rimandare ma che prima o poi é neces- sario affrontare. Se le, a parte i mobili che gia possiede, pud lavorare o far lavorare con una certa capacitd il marmo, nulla le vieta, comunque, per cominciare subito, di shuttare i progetti di difsori di FdS, COSTRUIRE HIFI 0 di altre riviste e provare a... “marmoriz- zarli”, Male non gli fara. Ci faccia sape- re e, dopo la realizzazione, ¢i riscriva le sue impressioni e ci invii anche-qual- che foto. . AA seguito della pubblicazione della risposta al Sig. Gaetano De Marco di Napoli (i ‘sapere hifi"- CHF n° 11 - DIC 1994, pp. 67), pare che alcun letori abbiano arbitraria: ‘mente identifcato nel titolare dela dita forentina Digitex il ‘personaggio di Firenze” al quale si faceva riferimento: niente di pid errata. La cosa mi spiace ancor pid per la ppersonale amicizia che da anni ini lega al Sig. Sotoscrt, del quale ho sentpre avuto ‘modo di apprezzare la competenza e la serett professionale, senza rserve di sorta ‘Non mi resta che scusarmi con lu per Vinoolontario equivoco, alla cui possibiit, 10 ‘confesso, non avevo minimamente pensato. Tra Vale, approfite dela circostarza per comunicare ai lettor’interessati che alcune copie dei miei libri sono ancora dispo- ib eso a Digi; e che tut cing coum sono cold Wberament conta, Costaure HiFi n° 12 IMPORT EXPORT - HI-FI CAR SPEAKERS. > AUDIOM. LOUD SPEAKERS - AMPLIFIERS - SOUND & LIGHT Sede Legale, Uffici e Stabilimento - Via Pachino, 12 - 96100 Bb er ag | SiRACUSA (ITALY) - Tel. 0931/750113 - Fax 0931/491504 |mporta, PROGETTA, REALIZZA E DISTRIBUISCE AUDIO PROFESSIONALE 18110 Pa 18100 208 00. 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LOKIA | CONCETTI FONDAMENTALI dellElettrotecnica Ill puntata Resistenza e resistivita Si @ in precedenza veduto che I'entita ella differenza oi potencial esistente tra i due poli di un circuito (che, ricordiamo, si misura in volt) & la cause prima della circolazione della corrente elettrica nel Circuito medesimo. Nonostante cid, perd, Yentita in questione non @ la sola variabi Je che influisce sul valore della corrente Per meglio comprendere il concetto, ricorriamo alla “similtudine idraulica”: i dislivelo di una tubazione & sila causa prima del moto del lquido alfinterno del Condotto, ma non é la sola che pud influ re sulla portata (numero di itr di iquido che defiuiscono, in ogni unita di tempo, verso il punto pl basso). Infatti, se ad esempio riducessimo la sezione del tubo (ossia, impiegassimo un tubo di diametro pid piccolo), verrebbe a ridursi la portata, a parita di dislivello tra il punto di partenza e quello di arrive. in tale situazione, per aumentare nuovamen- te la portata occorrerebbe incrementare la velocta de liquido, ovverosia risulte- rebbe necessario aumentare il cislivelio, Questo perché le relazioni che sussistono tra portata, sezione del tubo e velocita del liquido sono espresse dalla cosiddetta “equazione di continuita’, ben nota a chi ha qualche nozione di idraulica: Q=AxV Q= portata, in me/s; ‘A= Sezione del tubo, in mq; V-= velocita del iquido, in m/s. Ancora, a parita di sezione del tubo e di dislivell, la portata pud essere in certo modo incrementata riducendo il pit: pos- sibile gli attriti interni del condotto (oss, impiegando tubi con pareti interne molto lisce, in modo che I! deflusso del liquido possa avvenire in maniera la pit uniforme e veloce possibile). Anche la lunghezza del tubo, pol, influisce sul movimento del liquido: a'parita di dis velo, infati, un aumento della iunghezza comporta una diminuzione della penden- za della conduttura (e, di conseguenza, 19 tuna riduzione della velocita del liquido medesimo). In definitiva, quindi, i deflus- 0 el ligudo, a part d dislvel, pen: de in buona misura dalle dimension! geo- metriche della conduttura e dalle cond- zioni della sua superficie interna: esso infatirisulta pid dificoltoso (con conse- guente riduzione della portata) diminuen- do la sezione del tubo, aumentandone la lunghezza ed esaltando i fenomeni di attrito sulle sue pareti interne. In base alla similitudine idraulica, anche ne circuit eletrici& ecitoattendersi line fluenza del circuito stesso sul movimento delle cariche elettriche: a pari di tensio ne esistente tra I due poli, infatti, si oter- ranno intensita di corrente diverse a seconda delle caratteristiche particolari del circuit a cui ess risultano collegat. Supponiamo ora che i due poli, tra i quali esiste una diflerenca di potenziale elettr- co (ossia, una certa tensione) vengano tra loro collegati mediante un conduttore retalico. Gi elettron liberi che costitu scono la corrente elettrica (si veda la | puntata), movendosiattraverso il meta Jo del conduttore, subiranno numerose colisioni con le molecole del medesimo, e per conseguenza verranno contrastati nel loro moto. Questa proprieta per cui la materia con- trasta Il passaggo di elettroni si defink sce resistenza (simbolo: K), e pud essere paragonata con Vatrito che si verfica in qualunque movimento meccanico, Lunita di misura della resistenza & ohm (Simbolo: 9); per definizione, una res stenza di | ohm é quella di un condutto- re che, sottoposto alla differenza di potenziale di I vot, diviene sede di una corrente dell'intensita di 1 ampere. Lohm internazionale & definito inoltre come la resistenza di una colonna di mer- curio lunga 1,063 metri e avente la massa di 14,21 grammi alla temperatura di O° centigradi In generale, dal momento che la violenza del moto elettronico aumenta con l'au- mentare della temperatura, anche la rest stenza subisce in conseguenza delle "ACURA D PAGO Varian Fare un intermezzo gia alla seconda puntata pué forse sem- brare eccessivo ma, visti gli argomenti che andremo presto a trattare, 6 meglio premunirsi chiarire alcuni concetti fonda- variazioni: essa aumenta con la tempera- tura nel caso di materali metallic, dimi- nuendo invece all aumentare dela tempe- ratura nel caso del carbone o dei liquid in genere. Va inoltre citato il fatto che alcuni materialiisolanti diventano con- duttivi a temperature elevate (ad esem- pio, il vetro quando diventa fuido) Vedremo qui di seguito che la resistenza, coltreché dalla temperatura, dipende dal tipo di materiale considerato e dalle sue catatteristiche geometriche (nel caso di un flo conduttore, ad esempio, dala sua sezione e dalla sua lunghezza), A propos to del materiale, esistono notevoli diffe renze anche tra materiali conduttor:tal- ni material, infatti, a parita ci geometria e di temperatura, oppongono meno ostaco- Ii altri al passaggio degli elettront di conduzione, ossia sono dotati di una migliore condueibilita 0 conduttivit. E? roto, ad esempio, che Pargento “conduce meglio” del rame, il quale a sua volta conduce meglio” del ferro. Nel material che “conducono meglio’, gli elettroni in ‘movimento subiscono un numero minore di urti molecolar, e pertanto (sempre a parita di-geometria e di temperatura) giungono in numero maggiore allestre- itd del conduttore cui &appicato il polo positivo, cedendo altresi minor quantita di energia (con conseguente sviluppo di minor calore). Quin, in definitiva, prendendo in esame tun corpo costtulto da un certo materia le, la resistenza da esso presentata risul- ta direttamente proporzionale alla lun- hezza del corpo considerato ed inver- samen proprdonale alla ua sesone le, secondo la formula: R=p VA Re resistenza del corpo, ‘p= resistivta del materiale costtuente il corpo; 1s lunghezza del corpo; ‘A= sezione trasversale del corpo. 1 coetficiente di proporzionalita,indicato ‘Costrue Hifi n° 12 com la lettera greca “ro minuscola” si det- nisce resistivitd o resistenza specifica del materiale, la quale corrisponde alla resistenza di un conduttore di lunghezza e sezione unitarie realizzato con i mate- riale in questione. Se si prende come unita di unghezza il centimetro e come unita di supertice il centimetro quadrato, si evince facilmente che la resistivita verrdespressa in ohm xem. Infati: Resistvita = (Resistenza x Sezione)/Lunghezza = (ohm x emg)/em = ohm x em, Analogamente @ facile dedurre che, assu- mendo quali unita di lunghezza e di superficie rispettivamente il metro ed i metro quadrato, la resistivita risultera espressa in ohm Xm. Vorre far notare che la resistivita & una caratteristica intrinseca del materiale, che, al contrario della resistenza, non dipende né dalla sezione né dalla lunighe2- 2a del conduttore; tanto meno un materi- le& resistivo, tanto migliore sara il suo ‘comportamento come conduttore. Conduttanza e conduttivita La conduttanza (simbolo: G ) & il term. ne che indica Vattitudine di un corpo o di un dispositivo a permettere il passaggio della corrente elettrica. Si tratta percid del reciproco dela resistenza,infatt G=IR La conduttanza si misura in Mfho (recipro- o.dell ohm) oppure in Siemens (1 Mho = 1 Siemens). E ow che tanto pi basso sara il valore di tesistenza di un circuito, tanto pit ele vata sara la conduttanza del medesimo tanto pid elevata la corrente circolante. Quanto alla conduttivitd 0 conducibilita (Gimboto: 6), essa non 2 altro che il rec proco della resistvita pid sopra definita, «, come élogico attendersi, viene misurae ta in Mhofem (od in Stemens/em) oppure in Mho/m (od in Siemens/m). Analogamente alla resistvita, la conduttt vita @ una caratteristica intrinseca del material; tra i metali, ad esempio, 'ar- gento ha una conduttivita elevatissima, i Tame, loro e Valluminio hanno una con- duttivitaelevata, i erro una conduttivita telativamente bassa. Nella tabella di Fig. I riporto i valori di resistivita e di conduttivitd di vari mate- riali, Prima di proseguire oltre, vorrei richiamare l'attenzione dei lettori su un concetto piuttosto importante facilmente assimilabilericorrendo al solito paragone idraulico, Un filo eletrico agi estremi del quale sia applicata una certa tensione costante pub essere riguardato come un tubo allinterno del quale gl elttroni fu scono verso l'estremita pid positiva. A regime costante, dato che il numero degl elettroni che attraversa ciascuna sezione del tubo & necessariamente costante, ne consegue che la corrente elettrica risul- terd uguale in tutte le sezioni del flo in questione. Faccio notare inoltre che, allorquando si parla di lunghezza di un filo 0 di un corpo conduttore sottoposto ad una diferenza di potenzile si intende sempre per lunghezza la distanza tra i ‘due punt di applicazione della ciferenza di potenziale tessa, Infine, per evitare equivoc, confusiont 0 false interpretazioni, mi permetto di accennare ad un argomento che sta a ‘cuore agli audiofil le prestazionielettri- che e sonore del cavi di collegamento Viste alla luce dei concett sin qui esposti, Si tenga sempre ben presente che le pre- stazioni di un eavo non possono mai dipendere unicamente dal materiale con cui lo stesso @ realizzato; esse, infati, varlano a seconda de! parameiri eletrici (resistenza, capacita, induttanza) e geo- ietricl (Sezione e lunghezza) del medest- ‘mo, Sono questi parametri, semmal, che ppossono variare anche in funzione del materiale impiegato per la sua realizzazio- ne. Cosi, non ha alcun senso ritenere che tun cavo vada meglio di un altro solo per- ché & d'argento puro anziché di volgare rame, mentre &esatto considerare il fatto che, essendo la resistivta del rame circa 1,1 volte superiore a quella del argento, per avere la stessa resistenza del cavo ‘occorre adottare una sezione di rame 1,1 volte maggiore, con conseguenti variazio- ni nella capacita e nell’induttanza del ccavo medesimo. ‘Non si dimentichi, comunque, che la con- dtuzione del segnaie avviene a mezzo degit “elettroni liberi” del materiale conduttore, resistuita’ (p) | concurnurra (€)] coerrtcienre py mares la ae nen Hhojen * ine TeMPERATUGA (1) 2 aciaio occ | 66666, 6667 z Auwonmio | oooocc762 | 355406,787 | 0.59 ARGENTO 0,000004629 | 613.833,542 | 0.58 Beorao rosems0 | 0000008 | 425.000 0.59 CARBONE 2.004 250 = 0,28 costanrana | 0.00005 20.000 20 Feeeo 0,00004 400.000 06 Giiisa, 0,0004 40.000 = 0.85 Gearire 0,004 4.000 = 025 MaNaANINA, ooccovss | 22.988,5 0,045 MERcveIO o.ooc0ase | 10.438,44 0,089 | oro 0,00000222 | _450.450,45 0368 OrTONE 0,000003_|_442.857.4 0.45, PloMB0 0.000025 | 46.544.65 0,395 PLATING 0,00004 400.000 0,36 RAHE o,00000172 | 5a4.345,549 | 0.427 siuicio o,o000se | 4724437 | ~ O45 [Tantatio | 0,000015 | e6.ese,cc6? | 0.34 Tosasteno | 0,0000055_| 484,848,418 0.45 ZINCO 0,000006 | 166.666.6667 | 0.37 Fig, 1-Tabella relatva alla resistiowa ella condutvitd ed a coefciente di temperaara di vari material Teen che gli “eletroni liberi" dellargento sono assolutamente identici a quelli di qualunque altro materiale, sia esso rame, alluminio, ferro od oro, Ancora, dalla tabella di Fig. 1 si evince chiaramente che, trai vari materialielen- cat Tangent & quello che mostra le conduttivita (minore re St), sequto dl rame e po dal ori quale ultimo, in quanto a conduttivita, & “battuto” addirttura dal rame. "Ma alla perché gli spinott ed i morsetti di qualita sono in genere dort, anciché argentati 0 ramati?” Per un motivo assai semplice: perché purtroppo l'argento ed il rame hanno la caratteristica di ossidarsi rapi- damente al contatto dell'ri, cosicché le loro prerogative di conduttivita supert- ciale vengono a degradarsi grandemente ed in fetta; oro, invece, essendo presso- ché esente da tna tale caraterstca,& in ‘grado di assicurare sempre il miglior con- tatto possibile. Lalegge di Ohm Fondamentale legge deleletrotecnica, la legge di Ohm stabilisce sostanzialmente che il rapporto tra la tensione V applica taai capi di una resistenza R e la corren- te I che Ia attraversa & una costante, ¢ cche tale costante @ il valore della rest stenza stessa. Inaltr termini, la Legge di Ohm stabilsce che la corrente I che scorr attraverso un Circuito & drettamente proporzionale alla tensione V applicata ed inversamente proporzional alla resistenza R presentata dal medesimi Valgono cosi le relazioni /R; xk ReVfl con: R = resistenza (in ohm); V =tensione (in vot); ente (in Ampere), Osserviamo ora il circuito di Fig. 2; alla luce della Legge di Ohm & possibile dedutre che, se si applica agli estremi di ‘un conduttore (A eB nella figura) dotato diiun qualsiasi valore R di resistenza un generatore di forza elettromotrice (Lem), la corrente I circolante nel con- duttore medesimo é direttamente propor- zionale alla differenza di potenziale (Gaip, esistente trai punti A e B (detta comunemente tensione V), ed inversa- ‘mente proporzionae alla resistenza R del conduttore. Inaltre parole, la corrente I circolante @ tanto pid grande quanto pid elevata é la tensione V e quanto pit piccola@ latest stenza R; ovvero, la caduta di tensione (Cat) in volt localizata tra Ae B tanto maggiore quanto pid. grande é il valore della corrente | crcolante e quanto mag- giore @ la resi- stenza R esisten- tetra Ae. Una precisazio- ne: nelle formu- le relative alla Legge di Ohm, ‘oceorre espri- mere sempre la tensione in volt, la corrente in Ampere ela rest stenza in ohm, impiegando le ita di misura fondamentali V, ru 4993 AedQ. ‘ig. 2- Semplic crt (costo da una sorgnte di tension e da un cari) nel Va inoltre osser- quale compaiono le re grndezze ondamentalensone, corrente eressenca vato che, quan- do un circuito, qualsiasi e350 sia, contie ne solamente della resistenza, la ‘Legge di Ohm" nelle formulazioni sopra espresse resta assolutamente valida sia nel caso in cui il circuito medesimo sia percorso da Corrente continua, sia nel caso di passag: sio di correnti alternate; ma ritomeremo sull’argomento pid oltre, al momento “opportuno. Forza elettromotrice, differenza di potenziale e caduta di tensione Pur esprimendosi tutte e tre in volt, si tratta i grandezze tra le quali & opportu- na ua certa distinzione. Allo scopo, rap- presento nella Fig. 3 un “generatore di forza elettromotrice” (E), costituito ad esempio da una pila, i cui morsetti sono connessi alla resistenza R Poiché ogni materiale ed ogni circ costituente un generatore (sia ess0 chin co, come la pila, elettromeccanico come tuna dinamo od un alternatore oppure elettronico come un oscillatore od un generatore di segnali) sono dotati di una certa rsistvita, grande o piccola che sia, pre il generato- punt Ae B sara invece: VAB = VA-VB=Rxl Sostituendo quest'ultima relazione nella precedente, si avra che: VAB = VA-VB=E-(RxD) Si evince dunque che, in un circuito chiv- 50, latensione felelemento attra. verso il quale viene fatta scorrere corren- te & data dalla forza elettromotrice (Lem) del generatore diminuita della caduta di tensione (¢.dt,) sulla propria resistenza interna. Nel caso di “circuto aperto” (owvero, se al generatore non & applicato alcun “car- co"), ovviamente, la corrente circolante sard nulla (= 0, avendosi R = _), risuk tera percid che VAB = (VA- VB) = E. In quest ultimo caso, pertanto, la differen- zai potenziae ai morsetti del generatore Coincicera con la sua forza elettromotrce Nel caso di corto-circuito dei terminali A €B (ower, di loro collegamento recipro- stenza nulla la corrente | circolante non assumerebbe valoreinfnit, proprio per la presenza della resistenza interna del generatore, che pud essere considerata re indicato sara dotato di una A certa “resisten- za__ interna” 6). Pertanto, la cor- rente I circolan- te sara definita dalla resistenza -complessiva del circuito (R + RG), in base alla relarione: E=(Rxi) + RG Ek ono le La differenza di B I fv. 4993 potenziale @dp) trai ‘Pg 3 Generatore di forza eletromotrce con resstenta interna RG, erogane ‘coment su na resstenza di carico R AVETE PROGRAMME PER IL FUTURO: SPEAKER PRO 6.0 eeu reer Cut tata Deer’ ang AE a Oey Scented VISATON SPEAKER PRO 602i pia conpiin versie softwar pera progstuion® inline mate gif iste se VISATON SPEAKER PRO 608 twine tg apusnat ed pete e met fie ila cmon pot ead VISATON SPEAKER 60 pu simule ssc austin 5S vi, er iw: reflex -snpenstne cami - ne dl srsmisone = aio sme = rma con prep esa oad onda fre sister comport eps ul VISATON SPEAKER PRO 6.0 props ii Gon pendenze ds 6 24 dNtava co divers sent compres el presi pln Bewel,Lnkwir,Buterorth ¢ Chey ‘hes, Conpende oe le eatenszione, dcompensiion del instance VISATON SPEAKER PRO 60sinula a rspsta al ipso dl stem apa casa, valizando ito dk declincato in an gach wpa VISATON SPEAKER PRO 60 vss conompcnament, incon diverse, grafic dl antament in equ. des xe casi fain dl ae ve ‘ede alioplin(eeioed fe) del andaneto dl imsdezac dela ae ct to queso reo al siglo soya, a pi apelin conga. 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Nella medesima Fig. 4 sono rappresentate araflcament, per migorecharezz, le relazioniesistent tra forza elettromotrice (Lem), caduta di tensione (cd.t)e diffe renza ci potenziale (4.4 p.) ‘Alla luce di quanto esposto si pud meglio comprendere il fatto che, quando di un Aispositivo generatore vengono specifica tela fem, in uscita ela resistenza interna RG, applicando al medesimo un carico resistivo R di pari valore (R = RG), a ten- sione disponibile su quest ultimo risulta meta della fm. dichiarata, In tai cond 2ioni, tra Valtro, si verifica ll massimo tra- sferimento possibile di energia dal “gene- ratore” al *carico”; ma di questo parere- ‘mo unfatra volta, dopo aver introotto il concetto di potenza elettrica I componente “resistenza” La proprieta dei conduttori di opporre luna minore o maggiore resistenza al pas- saggio della corrente viene siruttata per la realizzazione di quei component abt tualmente chiamati “resistenze" (che perd sarebbe pid corretto chiamare rest Stor) il cui scopo & quello di limitare i passaggio di correnti 0 di localizzare ai Dropri estremi delle differenze di poten- Ziale. [tipi principal di resistor sono: a filo, costituit da un filo di lega metal ca awolto su un supporto in genere cera- nico; -astrato, costituiti da un supporto isolan- te sul quale & avvolto a spirale uno strato di materiale metallico od uno strato di carbone; ad impasto, costituiti da un impasto di carbone e di materiale isolante (opportu: hnamente dosati tra loro) posto in un'ade- ‘guata capsula, Normalmente, le resistenze si presentano sotto forma di un cilindrettoo di un paral- lelepipedo, sui quali risulta indicato (ispettivamente per mezzo di fasce color rate, secondo il codice internazionale riportato nella IV di copertina di ISTRUIRE HIFI n. 1, oppure pi esplici- tamente con una seritta stampigliata) il valore resistivo nominale i ciascun com ponente e la sua “tolleranza” rispetto al medesimo. Generalmente, la tolleranza di un resisto- re per impieghi general, sia ess0 a fl, a strato 0 ad impasto, @ del 5% oppure del 10%; [ resistor! di precisione, invece, hanno tolleranze delll%, dello 0,5 % od anche dello 025 %. Come vedremo meglio in seguito, il pas- saggio della corrente eletrica atraverso un resistore fa si che questo divenga caldo, 0 comunque pia caldo che “a ripo- 50"; cosi, per definire completamente le caratteristche del componente serve un ulteriore parametro: la massima potenza che il medesimo 2 in grado di dissipare senza subire danneggiamenti e senza Sur- riscaldarsi Le resistenze a strato o ad impasto sono normalmente realizzate per funzionare @ bass lve di potenza (da 0,25 a 3 watt), rmentre per potenze superior si adottano generalmente resistor aio. Oltre a resistor fiss, nella categoria delle resistenze vanno pure annoverati i resi stori variabili, meglio conosciuti come reostati (vere e proprie resistenze varia Bill e come potenaiometri (componenti a tre “morsetti"). In entrambi i casi, un cur- sore rotante 0 scorrevole si sposta al di sopra del materiale resistivo (filo metal o, strato di carbone o film plastico) con sentendo cosi la variazione della resi- stenza tra un valore minimo ed un valore massimo. Mentre i resistor fissi si trovano in com- mercio per valori resistivi compresi tra 0,1 ohm ed una ventina di Megaohm, i potenziometri hanno in genere valor\resi- stivi massimi compresi tra 5-10 ohm ed 1 Mohm, con variazione lineare di resisten- 7a oppure, in genere per valori superior: ad 1 koh, anche logaritmica (Fig 5) Va inoltre precisato che, in genere, tutti i resistori sono in certo modo sensibil alle variazioni di temperatura, alle quali reag- scono variando la propria resistenza; il Resistor: ) neo cearico I ams jam remnant (¢ eeeroe") PorenzionerRo oo warman 4995 (usta rosreeioee) Fig 5 Simbolo ed aspen dele resstenze fssee dele pid comuntresistenze variabil (i potenzio- ‘met +85, — COLLE@AHENTO “IN SERIE" COLLE @AMENTO "IM PARALLELO" (00 "IN beeivAzione*) py 1993 ‘Fig 6-Collegamento di resistor (o di alt component) in serie ed in parallel. fenomeno & espresso dal coeffciente di temperatura (del resistore o de! materiale i cui & costituito), il quale ultimo non & altro che la percentuale di cui varia di valore la resistenza quando la temperatu- ra varia di un grado centigrado, Se il coet- ficiente in questione é positivo (come generalmente nel caso di tesistori a filo), Ta resistenza del componente aumenta allaumentare della temperatura; vicever- 5a, se il coefficiente in oggetto @ negativo (in genete, per le resistenze ad impasto ‘od a strato di carbone), con Taumentare della temperatura la resistenza diminui- sce, Il fenomeno dipende soprattutto dalle caratteristiche intrinseche dei mate- riali impiegati, che possono pure essere esaltate di proposito con un'opportuna scelta e combinazione degli stessi. In tal modo, & possibile realizare del particola- 1i dispostivi, chiamat termistor in grado ditradurre le variazioni ci temperatura in variazioni anche ampie di resistenza. | component in questione sono dett rest stori PTC (Positive Temperature Coefficient) ‘oppure resistori NTC (Negative Temperature Coefficient), a seconda che il loro coeffciente di tempe- Tatura sia positivo o negativo.E’ noto, ad esempio, Fimpiego frequente dei resistori PTC per la protezione degli altoparlanti tweeter: i component! in questione, con- nessi in serie al trasdluttore, si surriscal- dano allorquando la corrente circolante supera un certo valore, ed, aumentando fortemente la loro resistenza, operano ‘una sorta di “attenuazione automatica’ del segnale | valori del coefficiente di temperatura (Gimbolo: a) di vari materiali sono indica- ti nella tabella di Fig. 1. Logicamente, rmateriali che presentano valori di a molto piccoli determinano pure variazioni di resistenza molto piccole al variare della temperatura e possono, quindi, essere sfruttati per la realizzazione di “tesisten- ze-campione”, praticamente insensibili alle variazioni di temperatura ambiente ed al riscaldamento, Un coefticiente di temperatura negativo & associato al carbonio, agli elettrolt, agli isolant ecc:; si tratta, evidentemente, di ‘material la cul resistenza “a caldo”risulta pid bassa di quella “a freddo” Altri fernomeni che legano tra loro la tem- peratura e la resistenza elettrica dei vari material sono quel relativi alla cosiddet- ta supercondutvi:infatti, a temperature prossime allo “zero assoiuto” (ossia, in vicinanza di 273°C), alcuni metall (alu ‘minio, zinco, stagno, piombo ecc.) ed alcune leghe annullano praticamente la loro resistvita e, quind, divengono super conduttori. II fenomeno in questione, in genere associato ad altri, si presta @ ‘umerose ed importanti applicazioni che, comunque, esulano dalla presente trata: zione Collegamenti reciproci fra resistenze Nel caso pit generale, le resistenze facen- ti parte di un citeuito elettrico possono essere in numero qualsiasi ed essere tra Joo collegate nella maniera pitt generica « complessa; in ogni caso, si deve poter caleolare il valore di una resistenza unica ideale il cui effetto sia identico a quello delle varie resistenze componenti, Normalmente, i circuiti possono essere sscomposti in due tipi basilar di connes- sione: il collegamento “in serie” e quello “in parallelo” od “in derivazione” (Fig. 6), cche possono essere risoti con le semplici regole che seguono. Quando poi, per la particolare costtuzione de! circuit, risul ta impossibile la sua scomposizione nei due tpi di connessioni sopracitate, occor- te cercare la soluzione impiegando talune Jeggi (quelle “di Kirchhof’, che prendere- ‘mo in esame pit oltre), le quai permetto- no di risolvere qualsiasicicuito elettrico, {in qualsiasi maniera siano collegati i suoi element Ma torniamo a noi, Si dice che due o pit componenti sono connessi in serie tra loro quando un terminale delluno & colle gato ad un terminale dellatro, ed ai due terminali Getti anche “reofori) rimasti liberi viene ad essere connesso un gene- ratore od un altro circuito elettrico ester- no, Due o piti component si dicono inv ce collegati in parallelo od in derivazione ‘quando entrambi i terminali di ciascun a 44002 40.000 n. ADOO Nn 4.7000 40,000.10. a lbw wo ow ———wy—o 2 Rror = A4. 700.0 Rror = AS.700 0 ig T-Caleolo del valor risultante di resistenze ra Costruire Hifi n° 12 loro inserie. [oma 40,000 4300 x 40.000 (0+ 40.000) 2 3499,3.0 ° g 4000 34.300 $40.00 & Sk” BP 4 Pree * —— 5 eee * S300 = AIS A Fig, 8-Cleolo del valorevisalonte di resstenze tra loro in parle. ‘componente sono connessi ai corrispon- dent terminalia ogni alto, ed Il genera- toe od i cireuitoestrno vengond colle gall all unica coppia di terminal risultan- te-In alt termiay, pod dire che due o pid! componenti sono tra loro “in serie” quando sono percorsi dalla stessa cor- rente; sono invece “in parallelo” quan- do hanno applicata ai capi la medesima tensione. Nel caso di resistenze, la resistenza risul- tante di due o pid elementiresistivi colle- gati in serie @ la somma delle resistenze singole. Inftt,ricorrendo al solito parago- ne iraulico, si pud bene comprendere che, mettendo in serie ad un condotto nel quale scorre del liquido degli altri spezzo- ni di tubo, di sezione uguale o dversa dal primo, si avra un aumento delle resistenze. ialtrito,e, per conseguenza, una riduzio- ne nel fusso del iquido, dovuto appunto alla maggiore resistenza complessiva. ‘Tornando al nostro caso, é facile dedurre che, se colleghiamo ad esempio in serie {radi loro due resistenze uguali, la resi- stenza complessiva risultera doppia del singoli valori; avendo invece a che fare con un numero illimitato di resistori, anche di valor tra loro different, il valore totale sara dato dalla formula: Ryor= Ry +Rz+Ry+ a+ Ry cssia dalla somma dei singol valor. Collegando pit resistenze in parallelo, invece, @ come porre in parallelo ad una conduttura nella quale scorre un liquide un altro tubo (0 deglt altri tubi): a quel punto, i liquido stesso flura anche attra- ‘verso questi ultimi, ed il flusso totale risultera maggiore, essendo diminuita la resistenza al passaggio del liquido mede- simo, La resistenza, in effetti, diminuisce anche nel caso elettrico: collegando ad esempio in parallelo due resistori di ugua- 18 le valore, laresistenza risultante sara pari alla meta dei singoli valor. Nel caso pitt generale di un numero illimi- tato di resistori anche di valori differenti, ilvalore totale risultante dal loro collega: mento “in parallelo”& dato dalla formula 1 Rio = ———————__ Ud ly ced RoR RR ove Rrors resistenza totale; Rye resistenza ennesima del “gruppo” in parallel. Ossia dall'inverso della somma degli inversi. A questo punto dovrebbe rsulta- re non eccessivamente difficile rendersi conto del fatto che, in un colegamento in paralleto di pi resistenze, la conduttanza totale del circulto @ data dalla somma delle conduttanze singole (Ia conduttan- za, ricordiamolo, & Tinverso della resi- stenza). Altresi dalla formula sopra ripor- tata si evince abbastanza chiaramente cche, in ogni caso, la resistenza totale risuitante da un parallelo di pid resistenze di valore inferiore a quello della pit pic- cola delle resistenze component A titolo di esempio applicativo riporto nelle Figg, 7 e8 il calcolo dela resistenza totale risultante dal collegamento di due € di tre resistenze poste in serie ed in parallelo tra loo, Nella Fig. 9, invece, propongo un utile esercizio dimostrativo, risolvibile in base a quanto sin qui esposto. Si tratta di cal Colare Fintensit ed il verso della corrente circolante in un circuito che vede tra loro ccombinati generator di e.m., dfferenze di potenziale e cadute di tensione. Per risolvere il problema, si assume inizial- mente un senso arbitrario della corrente (nella fattispecie, quello indicato in figu- ra); se la scelta non & stata corretta, i ‘segno del valore finale ottenuto dal calco- lo risultera negativo. Quindi, & necessario trovare la somma delle differenze di potenziale rese disponibili dai generatori presenti in circuito, Partendo da Vj, si ppud notare che la corrente assunta come riferimento ha verso contrario a quella ‘che dovrebbe coinvolgere il generatore in questione (sappiamo infattt che il verso convenzionale della corrente é quello uscente dal polo positivo di un generato- re); cos, la tensione presente ai suot capi va considerata nei calcoli con segno nega- tivo. Il secondo generatore, invece, dovrebbe venire coinvolto da una corren- teil cui verso @ uguale a quello ipotizzato, cosicché la tensione presente ai suol capi andra considerata nei calcoli con segno positivo, Consideriamo quindi la somma AU! INIZI0. DEL res tt g a g 2n 4a. z Ma 42v “Ty I < Bnd lve fon. +—y—+ VERSO DELLA CORRENTE ASSUNTO ARSITRARIAMENTE catcout. Fig, 9-Cireito costtuito da pid generatort e resistence Cosreuae HiFi N° 12 Dedicate all’ Ohute costruttore La realizzazione di una coppia di diffusori autocostruiti come un opera dare infat come det ais porete MMAR EG creare qualcosa di unico e veramente personale. IL "My personal speaker" & una raccolta di progetti di sistemi acustici che utilizzano altoparlanti CIARE. Una collezione assolutamente imperdibile con le migliori realizzazioni create direttamente dal nostro ufficio ricerche, II "My personal speaker” & disponibile presso i Rivenditori Certificati CIARE 0 pud essere richiesto gratuitamente alla Electronic Melody Antonio C areata Va dey + consent AU! NIZIO. Det CON VERSO AssUNTO ARBITRARIAHENTE ALcou. Photo warrant 4993 ig 10 Circuito costo da un generator collegato ad una rete eltricaformata da sole resistenze lisposte su tre magi; nel circuit in questione sono present sei nod algebrica delle tensfon! dei generator: Vy Vg2-12+62-6V ‘Quanto ai resistori, ovviamente non dota- ti di propria polarita, tutte le cadute di tensione ai loro capi andranno considera- te con lo stesso segno, ¢ la somma delle redesime risulterd: Vp +Va + V5 + Vg Considerando pol che la corrente che attraversa le varie resistenze @ sempre la stessa (indicata con 1), la somma delle cadute di tensione sara (in base alla Legge i ohm): 21s414 814 161=(2+4+84 16) 1-301 ‘A questo punto, sapendo che la somma delle differenze di potenziale non pud che essere uguale alla somma delle cadu- tedi tensione, si potra scrivere la relazio- ne “6-901 dalla quale potremo ricavare il valore della corrente circolante I: 1 = 6)/30 =-0,2 Ampere (Ul segno negativo ottenuto staasignitica- re che la corrente in questione circola in senso opposto a quello ipotizzato in par- tenza) Gia, ma chi ci ha detto che nel circuito considerato la somma delle d.d.p. deve risultare uguale a quella delle ct? 20 Proprio il sig. Kirchhoff, in uno dei suoi principi che andrd ad ilustrare tra breve. Magli, reti, nodi e rami | due principi di Kirchhoff Talvolta, un eircuito non pud essere scomposto e semplificato ricorrendo semplicemente ai soli collegamenti “in serie” ed “in parallelo" tra i suoi ‘ACURA DI PAOLO ViaPRAN rmentre la Rg appartiene tanto alla secon- da quanto alla terza maglia.E’ evidente, peraltro, che nessuna di queste due res stenze pud essere considerata sicuramen- te “in serie" od “in parallelo" con le altre, cosieché le varie relazioni sin qui riporta- te non possono essere utilizzati per la risoluzione di quest circuit La soluzione diviene invece possibile con Fapplicazione det due principi di Kirchholf che espongo qui di seguito, dopo aver meglio definito gli elementi fondamentali det circuit Allora, cerchiamo di imprimerct nella mente che: - Si dice magtia Vinsieme di pia elemen- tio di pit conduttori collegat tra loro in serie, costituenti un circuito semplice; Si dice rete un circuito costituito da varie maglie, provvisto quindi di un certo numero di nodi e di vari rami; -Si definisce nodo ogni punto del circu to coinvolto da tre o pid correnti; =Si dice ramo ogni trato di circuito che tunisce due nodi. Ecco dunque chiarito anche il sigificato ditete elettrica, termine impiegato soven- te allorquando si parla di itr crossover © di circuiti equivalenti deg altoparlanti: essa infatti altro non @ che un circuito elettrico pit! 0 meno complesso, costitut to da resistenze, capacita ed induttanze tra loro connesse in un certo numero di maglie, ciascuna scomponibile in vari rami, € provvisto di un certo numero di nod Ma passiamo finalmente ai due princip dt kirchotf. = Primo principio: In ogni nodo, la somma algebrica delle correnti che lo coinvolgono & sempre uguale a zero. in altre parole, la somma delle correnti che Vi arrivano risulta sempre uguale alla ‘elementi componenti: in prati id avviene quando il circuito in ‘oggetto & costituito da un certo numero di maglie, gnuna compo- sta da non meno di tre element almeno uno det quali sia in comu- nea pit maglie contigue. In questi circuit, i punti nei quali concorro- ‘no i vari component, a gruppi di almeno tre elementi, sono detti nodi. Nella Fig. 10 rappresento un esempio di circuti di questo tipo, Jn questo caso composto da sole resistenze; esso presenta sei nodi nei punti A, B, C, D, Eed Fed & formato da tre maglie (la prima costitulta dalle resistenze Rj - Rp~ Ta seconda dalle resistenze Ry Tye Tet tgs Ty 4 Uy poe’ lth tls-Iy -Ig = 0. Pu. 4993 -Ry-R5 ~Rge la terza da Rg~ Ry- Fig. 11 - Esemplificazione grafca del primo principio di Ry) La resistenza Ry & cOmUNE Kio presente dn nod el ule conor alla prima ed alla seconda maglia, no e dal quale si dipartono diverse corrent. ‘Costume HiFi n° 12 Lak GeLeum CON VERSO ASSUMTO _APBITRARIAMENTE - quale, evidente- mente, 2|hehsbehel & | ossia: BY hebeb-y-b=0 (Si noti che fy, ly ed fy hanno verso opposto a quello delle correnti ly ed |g) =Il secondo prin- ciplo di Kirchhoff si riferisce invece ad un circuito chuso (maglia) in cui | singoli rami sono comuni ad altre — maglie Fig. 12- Esemplificozione grafica del secondo principio di Kirchhol:rappre ‘sentazione di ta magla formatada de generator eda tre resstenze. somma di quelle che se ne dipartono, il che pud essere sintetizzato per ciascun nodo dalla seguente espressione: Elo ( simbolo 5 significa sommatoria, owe 10 somma algebrica) 1 primo principio di Kirchhoff, nto pure come “Legge di continuita” sta evidente- mente a signficare che nei nodi non pud veriicarsialcun accumulo di cariche elet- triche, come esplicato dalla Fig. 11, nella (cosicehé la cor- rente non & ugua- le in tutti i rami del medesimo), e cos! recita: In ogni maglia, la somma algebrica delle forze clettromotriei E applicate uguaglia la somma algebrica delle cadute di tensio- ne (Rx) dei singoli rami, Lespressione che sintetizza questo prin- cipio Ia seguente: SE-SRI cche vale per un eircuito chiuso di qualsta- si forma, di qualsiasi numero di rami e per qualsiasi numero di fem, applicate. SANDIT MARKEY. NSUBITG 8 thi a rag) catwilicl Valvole Enropea Americans Tub) 2.6. Con riferimento alla Fig. 12, i! secondo principio di Kirchhoff (che non altro che una conseguenza diretta ed un’estensione delformai nota Legge di Ohm) stablisce che: Vy-Vo=(Ryxh) + Rexl) + Ryxl. | prineipi in questione consentono di risolvere qualunque citeuito, anche com- plesso, impostando e risolvendo tante equazioni (basate sul primo o sul secon- do principio) quante sono le incognite che debbono essere definite, Nel caso riportato in Fig. 10, ad esempio, possibi- le impostare set equazioni, ognuna rela vaad uno dei sei nodi (A,B, C,D, Eed F), tre equazioni in base alle tre maglle (Rj, Rp, Ry), (Rs, Ra, Rs, Re) ed (Rg, Rr, Rg) € due equazioni che mettono in relazione la tensione disponibile ai capi del generato- re con le correnticircolant Tali undici equazioni complessive costituiscono un sistema isolvibile per successive sostitu- zioni, il che permette di identificare le nove incognite costtuite dalle corrent |, If i ll ero La procedura, in effet & un po" laboriosa, ma non presenta delle dificolta di calcolo eccezional; essa, altra parte, permette di risolvere dei circuti che sarebbe altr- menti impossible analizare estudiare. Lascio ai lettori pid volonterost la risolu zione del cireuito rappresentato in Fig. 1, che propongo loro quale utile esercizio Oltre 300 pagine con caratterlstiche ed ‘equivalenze di migliala di valvol DI facile consultazione “VALVOLE e Tubi a Raggl Catodici" 6 uno strumento utile per hobbisti e professionisti. za di potenziale Vecostituito da una pura resi stenza (come nel caso di Fig 2) allora Vener- sla_spesa (e, ‘qui, a poten- za elettrica) si trasforma gene- ralmente in calore, a causa degli urti che PV. 4993 Ry ig, 13-Rappresenazione graica di wno degli inumerevoli modi di college- ‘mento in serieparalelo di ptt resistence. La medesima configuazione circutta- te pud essere adotata per qualenque alo componente (condensaor,iadattan- 2, confgarazion mst) nella prossima puntata riporterd, in un apposito incoriciato, Vintero procedi- mento risolutivo. Per ora, al fine di per- rmettere una sorta di verifica dei rsultat, tcipo soltanto il valore della corrente Jor, la quale, con { valor indicati nella figura, dovrebbe risultare di circa 0,109 A (109 mA), Potenza elettrica Legge di Joule Dalle definizioni di carica elettrica e {ntensit& di corrente (s veda la puntata), sappiamo che la quantita ci caricaelettr- ca Q trasportata dagli elettroni in movi mento in un circuito elettrico (ad esem- pio, trai punt “B" ed “A® indicat in Fig. non dimenticando che il verso “conven: zionale” della corrente & contrario a quel Io efletivo degli elettroni) & dato dal pro- dotto dell'intensita di corrente I per il tempo t in cul essa fuisce, ovvero dalla relazione: Q=Ixt Cid avviene in quanto tra i punti Ae B& disponibile una certa energia, la quale & direttamente proporzionale tanto alla dif- ferenza di potenziale V esistente tra i Punt stessi quanto alla quantita i car ‘che trasportate Q, secondo la relazione: Energia = Vx Q ossia: Energia =VxIxt Poiché perd sappiamo gid che la potenza P non & altro che l'energia spesa nell’ rita di tempo (P = Energia/t), & intuitivo arrivare alla relazione: P=VxI nella quale ppotenza eletrica in watt (W); V-= diflerenza di potenziae esistente capi del circuit, in volt (V); Is intensita della corrente circolante nel circuito, in ampere (A). Sei carico al quale & applicata la dilferen- 22 avvengono tra ali elettront in movimento e gli atomi del corpo conduttore. ‘Ovviamente, pit sono ght elettroni circo- lant, pid numerosi saranno gil urti (e, ‘quind, il calore generato) Iifeniomeno ¬o come “elfetto Joule: la cosiddetta Legge di Joule, infati, dice che: La potenza elettrica P trasformata in calore dal io di una corrente in ‘un cireuito resistivo & data dal prodotto della tensione V applicata per Ia corren- te I circolante; ovvero, vale la relazione P = Vx1 git veduta in precedenza. Ora, sostituendo nella formula in questio- ne le relazioni ottenibili con la Legge di Ohm, sipotranno ottenere atre due forme equivalenti della stessa espressione: P=Vo/R ed anche: P=1gxR coni simbol not Quind, a Legge di Joule pud anche esse- re cosi espressa: La potenza elettrica P trasformata in calore dal pasaggo dl ua crzete 1 {in un cireuito é data dal rapporto tra il ‘quadrato della tensione V applicata agli cestremi del medesimo e la sua resisten- 2a, ovvero dal prodotto della resisten- zaR del eircuto per il quadrato dell'in- tensit della corrente I ereolante. Come gia sappiamo, Iunita di misura della potenza elettrica@ il watt (W), pari alla potenza di cui dispone una corrente di LA che si muove sotto una dp. di 1 '; i sottomultipli ed i multipl pit. cprmunt sono il miliwatt = (1/1.000) W = 103 W ed il kilowatt = 1.000 W = 103 W. Per cid che concerne lenergia elettrica, & ‘ormai noto che, essendo la relazione che Ja lega alla potenza espressa dalla formu la: Energia = Potenza x tempo, essa ha per unit di misura il wattora (Wh) od il Kilowattora (KWh Quando invece, anziché af normal circui- ticlettrci, ci siriferisce ai livell energet- i dei singol elettroni, Penergia si espr- me in elettronvolt (eV), Si definisce infat- ti elettronvolt Penergia acquisita da un lettrone (i quale, si € veduto, dispone di una carica elettrica pari a 1,6 x 1019 Coulomb) che *viaggia” in spazio libero attraverso una differenza di potenziale di 1. Per inciso, Venergia di 1 elettronvolt & paviad 1.6 101 joule, ossa 444 10 wattora. Dalle formule della potenza sin qui espresse si pud dedurre che, in un circu to acorrente continua quale quelli esem- plificat, il lavoro svolto consiste unica- mente nel “vincere” Vattrito (resistenza) opposto dal circuito al passaggio della corrente. Ed, in effetti, l'energia elettrica che “entra” nella resistenza non ne viene fuori sotto la stessa forma: ne caso, infat- ti, essa si trasforma in energia termica, facendo innalzare la temperatura del resi store (effetto Joule). Naturalmente, non & sempre cosi: esistono inlatt (per forte nal cicuitie dispositivi che siruttano in modo utile la potenza ad essi addotta, od ‘almeno una parte di essa. I dispositivi in questione sono definiti trasduttori, in quanto si tratta di ele- menti in grado di converte parte delle- nergia ad essi applicata in unaltra forma Pv. 4993 eal Fig. 14 Rappresentazione gratia dell eempio applicatvo al quale si fa riferimento nel esto: dimensionamento della resistenza di cadutaR Cosreure HiFi n® 12 di energia. Cosi, ad esempio, una lampa- dina @ un trasduttore elettroluminoso, in quanto converte parte dellenergi elet- trica ad essa applicata in energia lumino- ‘a; una stufetta elttrica & un trasduttore elettrotermico, convertendo l'energia Clettrica ad essa applicata in energia ter- mica: un motore elettrico & un trasdutto- re elettromeccanico, in quanto converte in energia meccanica parte dell'energia elettrica applicata; e, venendo ad un caso che cl interessa da vicino, un altoparian- te & un trasduttore elettro-meccano-acu- stico (0, pid in breve, un trasduttore elet- ‘roacustico), in quanto converte parte dellenergia elettrica ad esso applicata in energia meccanica di movimento ed in energla acustica, Potenza assorbita e potenza utile rest- tuita rendimento Purtroppo, tanto nel caso della lampedi- na quanto in quello del motore elettrico cd in quello dell'altoparlante, non tutta Yenergia elettrica applicata al dispositivo ci viene resttuita dal medesimo in forma utile: una gran parte di essa, infatt, viene comunque dissipata, prevalentemente sotto forma di calore sviluppato dal lispositivo medesimo. Ecco quindi appa- tire il concetto di rendimento (od “effi cienza”) del dispositivo, solitamente indicato con la letiera greca “eta” (simile ad una “enne minuscola” con il gambetto destro un po’ pit lungo) I rendimento od etficienza del disposit- yo espresso dal rapporto tra la potenza “utile” in uscita dal dispositivo (Py) ¢ la potenza ad esso addotta dallesterno (P), ossia Efficienza = Py/Pj E’ovvio che il rendimento od elficienza & espresso da un numero puro, che soven: te-appare sotto forma di percentuale; in uest ‘ultimo caso, la relazione matemati ca diviene Efficienza percentuale = (Py/P)) x 100 Poiché il rendimento della gran parte dei trasduttori conosciut & sempre piuttosto basso, in ogni caso il numero puro che esprime Pefficienza sara in genere molto minore dellunita; si pensi, ad esempio, che le lampadine hanno in genere un ren: dimento inferiore allo 0,25 (25%, il che significa che una parte notevole dell'e- nergia assorbita si trasforma in calore € non in luce) e che gi altoparianti, adirit- tura, hanno spesso efficienze aggirantesi attormo al valori 0,01 (1%) - 002 2%) od anche inferior, Esempi di calcolo e precisazioni Consideriamo ora, a titolo di esempio, un generatore di fem. erogante una corren- te did A su un *carico" costituito da una lampadina avente una resistenza di 3 ‘him, supponendo che la tensione ai capi del generatore sia di 12 V. La potenza assorbita dalla lampadina pud essere cal- colata indifferentemente con una delle formule pit sopra esposte: PaVxls 12x4=48W; PelxR=(4x4)x3-16x3=48W. Se, anziché da una lampadina, il carico fosse costiuito da una resistenza, questa dovrebbe ovviamente essere in grado di dissipare senza pericoli ci sorta la poten- za risultante dai calcoll, Nel caso, poiché non é facile trovare disponibile un unico resistore da una cinquantina di watt, & possibile frazionare illivello di potenza in uestione su pid resistori opportunamen- te combinati. In altre parole, se diverse Tesistenze vengono combinate tra loro in parallelo od in serie-parallelo (Fig. 13), la potenza dissipabile dal "gruppo" risultera aumentata rispetto a quella dei singoli componenti Infati, se per semplicita consideriamo due resistenze di pari valore (sia obmico che di potenza dissipabile) ee connettia- mo tra loro in serie, la caduta di tensione ai capi di ciascuna di esse risulta dimez- zata rispetto alla ct, totale del gruppo (cid & verificabile appiicando la Legge di ‘Ohm), e, conseguentemente, ciascun resi- store dovra dissipare meta della potenza totale, Colleganclo invece in paralelo le ddue resistenze In oggetto, ¢ la corrente circolante che viene a ripartirsi su di esse, cosicché ancora clascun compo- nente si troverd a dissipare meta della potenza totale. Altro esempio: dovendo alimentare un “carico” che funziona con 7 V ed assorbe 350 mA con una sorgente (batteria) ero- gante 12.V (Fig. 1, come si faa dimen- sionare il resistore R da porre in serie al circuito? E' semplice: la caduta di tensi ne che si deve ottenere mediante Pnser- zione di R& data, ovviamente, dalla diffe renza tra le due tensioni in gioco: (Vj - Va) = (12-7) =5V. Quindi, conoscendo la dt necessaria e la corrente in gioco, si ricaverd il valore diR (Legge di Ohm): R = Vfl 5/0,35 = 143 ohm. La potenza che R deve essere in grado di dissipare la si ‘SKYLINE S.r.1. Condensatori ROEDERSTAIN, CORNELL DUBILIER Valvole audio Trasformatori di uscita TRAU su specifica Resistenze ALLEN-BRADLEY Resistenze di precisione WELWIM Resistenze di potenza WELWIM, ATE Via Stalingrado, 105 - 40128 Bologna Tel. 051 / 63.88.078 - Fax 051 / 63.88.076 Commutatori ELMA Potenziometri CLAROSTAT (ex ALLEN-BRADLEY) BURNS, ALPS Connettori WBT, DELIRON Altoparlanti LOWTHER Inoltre: antennistica terrestre e satellitare Costrune HFIN® 12 23

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