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Comunicazione giornalistica

Docente Prof. Mauro Sarti

Segni e Sogni: un giornale multiculturale

Rita Trer 0000257852

Io sono quellaltro che ha attraversato un paese su una passerella sospesa tra due sogni
Tahar Ben Jalloun

Indice

1.Introduzione 2.Un nuovo spazio multiculturale


2.1 La nascita dei media culturali 2.2 Media multiculturali: promotori, pubblico e argomenti 2.3 Stampa e immigrazione 2.4 Stampa multiculturale 2.5 Tipologie di editoria multiculturale

3.Periodico multiculturale Segni e Sogni


3.1 Storia, finalit e obbiettivi 3.2 Pluralismo 3.3 Struttura della rivista 3.4 La redazione 3.5 Finanziamenti

4.Conclusioni 5.Bibliografia

Introduzione
Laumento esponenziale del fenomeno dellimmigrazione ha determinato problemi e difficolt innegabili, ma, se correttamente gestito, garantisce delle grandi opportunit, sia per i nuovi arrivati che per la societ di accoglienza. La nostra societ chiamata a compiere un salto di qualit: dalla multiculturalit, intesa come semplice presa datto dellesistenza delle diverse etnie religiose e culturali, allinterculturalit capace di avviare processi dinamici di incontro e di costruzione di un noi sociale (Maneri, 2007). In questo contesto, il sistema dei mass media italiani non sempre riesce a fornire una corretta informazione rispetto alle tematiche legate allimmigrazione. Persiste nei confronti degli immigrati una visione parziale e riduttiva, quasi interamente schiacciata dalla cronaca nera, che ha portato a stereotipi e clich che ormai si sono profondamente radicati nellinconscio collettivo. Con lobbiettivo di un dialogo interculturale e di una corretta rappresentazione della realt dei migranti, negli ultimi anni si sviluppato un nuovo sistema informativo: parliamo dei media multiculturali. Si tratta spesso di iniziative locali, che utilizzano la/le lingua/e del proprio pubblico, cui forniscono informazioni sullItalia e i contesti locali, notizie sul paese dorigine che non trovano spazio nei media tradizionali e notizie che variano a seconda del taglio e degli obbiettivi della testata. Per queste attivit di tipo giornalistico/informativo vengono utilizzati diversi canali comunicativi: dalla tv alla radio, dal giornale al web e spesso sono auto-prodotti da associazioni o enti locali o volontari. Nel panorama dei media multiculturali, ho analizzato Segni e Sogni, edito dalla Cooperativa Sesamo di Forl, testata che si occupa di mediazione multiculturale. Sebbene questa rivista abbia una spazio limitato (ci soprattutto per una questione di finanziamenti), la rivista lunica che promuove nella zona di Forl e Cesena uninformazione locale che mira a favorire un percorso di integrazione fra italiani e immigrati. Un occhio di riguardo viene dato agli immigrati , per sostenerli nel dialogo con le istituzioni ma anche per dare una chance ai migranti con esperienze giornalistiche che incontrano grandi difficolt nella svolgere questa professione. Il punto di forza della rivista sicuramente il pluri-linguismo, teso a dare visibilit alle diverse linguistiche e riconoscere uno spazio e un diritto per le differenze.

2. Uno nuovo spazio multiculturale


2.1 La nascita dei media multiculturali in Italia

Ancora fino alla prima met degli anni Ottanta, i mezzi di informazione italiani si accorgevano in modo marginale dellimmigrazione. Tuttavia esisteva un programma radiofonico (Radio Shabi) che proponeva informazione in lingua araba. Dalla seconda met degli anni Ottanta, la programmazione radiofonica ha continuato a crescere, parallelamente alla nascita dei primi giornali e programmi televisivi. Gli anni Novanta sono stati considerati il punto di svolta, con un aumento di progetti legati all immigrazione, sviluppati attraverso questi tre media. A partire dal 2001, i promotori di queste iniziative hanno cominciato ad incontrarsi, arrivando nel 2005 al primo appuntamento nazionale organizzato dall Ong COSPE, durante il quale pi di 70 giornalisti stranieri hanno lanciato la Piattaforma italiana dei media multiculturali (Maniero, 2007). Questo documento, che intende valorizzare la ricchezza delle produzioni mediatiche provenienti dagli immigrati, mette in luce anche gli ostacoli che incontrano gli immigrati nellaccesso alla professione giornalistica. Trattasi di una piattaforma dove si chiede di valorizzare i media multiculturali come canale di informazione qualificato e di promuovere corsi di formazione sullinterculturalit per i giornalisti. Oggi studi e ricerche, confermati dai dati dellOssevatorio permanente dei media culturali del COSPE, indicano un proliferare di testate legate al settore della carta stampata, ai siti internet, ad emittenti e programmi radio-televisivi che vedono protagonisti migranti e nuove minoranze generate dallimmigrazione1. Grazie allattenzione dedicata alla realt dei paesi dorigine, alla sensibilit verso le relazioni interculturali, i media multiculturali svolgono un servizio di interesse pubblico fondamentale e rappresentano una piattaforma di discussione e scambio tra gli autoctoni e i cittadini immigrati in Italia. Si tratta dunque di mezzi di comunicazione che promuovono concretamente la diversit, la ricchezza e il pluralismo culturale dentro e fuori i media.

2.2 Media multiculturali: promotori, pubblico e argomenti

Tra i fattori che hanno svolto un ruolo principale per lo sviluppo dei media multiculturali individuiamo, da un lato, la percezione dellesistenza di un nuovo tipo di pubblico, con i suoi
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Cfr.http://www.mmc2000.net/record/doc/PIATTAFORMA%20ITALIANA%20DEI%20MEDIA%20MULTICULTU

RALI.doc

bisogni informativi; dallaltro, la scelta, da parte di una categoria di giornalisti - o aspiranti tali - di origine straniera, di svolgere questa professione tra difficolt di ogni tipo. Quello che accomuna un notiziario di informazione multilingue, un mensile

sullintegrazione proposto da un ente locale e una trasmissione radiofonica sullimmigrazione, innanzitutto avere come protagonisti, nellideazione e nella conduzione, persone di origine straniera. Va precisato che le redazioni sono spesso composte sia da italiani e che da stranieri e liniziativa parte di solito da enti locali, emittenti private, mediatori culturali, volontari e professionisti di origine straniera che danno unimpronta molto riconoscibile del prodotto. Un secondo elemento qualificante il pubblico di riferimento che composto da lettori, ascoltatori e telespettatori stranieri. Un pubblico specifico che in un paese straniero si trova ad affrontare difficolt peculiari di tipo lavorativo, abitativo, culturale e religioso. Le tematiche principali spaziano dagli eventi e alle tradizioni del paese dorigine, dalle sue storie e vicende politiche e sociali al luogo di arrivo, il che implica la necessit di trovare luoghi in cui gli immigrati possano socializzare e non sentirsi emarginati (Maneri, 2007). Gli argomenti trattati e il linguaggio adottato da questi giornali e trasmissioni sono diversi da quelli utilizzati dei media mainstream. A questo proposito, importante sottolineare come limmagine dellAltro (lo straniero, limmigrato, la persona di una diversa cultura o religione) che scaturisce dai media tradizionali, sia quella del clandestino, sporco, povero, incline alla violenza e allillegalit. Le idee pregiudizievoli trovano espressione nel linguaggio attraverso etichettature, appellativi e nomignoli che vengono utilizzate dai mass-media e che hanno sempre un carattere di parzialit e si riferiscono ad aspetti negativi della persona immigrata (Corte, 2002). I mass-media quindi svolgono un ruolo importante nella creazione e nella conferma di pregiudizi e stereotipi che portano ad una distorsione nella percezione e nella valutazione dei fenomeni che riguardano le minoranze etniche.

2.3 Stampa e immigrazione

Una ricerca fatta allinterno dellagenzia di informazione Ansa, condotta a campione tra lestate del 1998 e del 2002, ha evidenziato latteggiamento della stampa di fronte al tema dellimmigrazione. Il quadro offerto dallAnsa mostra come gli immigrati siano visti prevalentemente come clandestini, persone inclini a compiere atti illegali e che appaiono su brevi articoli di cronaca, spesso di cronaca nera. Pochi gli spazi dedicati allapprofondimento e ancora pi rari sono gli articoli di commento e le interviste ai soggetti direttamente coinvolti (Corte, 2002).

I dati dellAnsa mostrano come linformazione sullimmigrazione non si interessi delle esigenze degli immigrati, dellambiente abitativo o di lavoro e soprattutto dei problemi che essi riscontrano nel vivere in un Paese straniero con usi e costumi differenti. Sono inoltre rare le notizie che trattano le reazioni dei cittadini nei confronti dellimmigrazione: Ci porta alla conclusione che tutto quello che riguarda gli immigrati, in particolare, i problemi di convivenza e interazione o di accoglienza e integrazione fra culture, non sono considerati degni di attenzione, poich non hanno i requisiti adottati nella notiziabilit dei fatti. Nella scelta dei fatti che meritano di diventare notizia, entra in gioco la routine giornalistica, cio il processo di scelta, di valutazione e presentazione della notizia.

2.4 Stampa multiculturale

Le prime iniziative della stampa multiculturale, fatta da e rivolta a cittadini di origine straniera, risalgono allinizio degli anni Novanta.. Attualmente le pubblicazioni multiculturali sono piuttosto diffuse sul territorio nazionale, con una presenza maggiore al Nord, area dove il mondo dellassociazionismo pi vivace come in Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia e Lazio mentre al Sud sono scarsamente diffuse. Le risorse di cui si avvalgono i giornali multiculturali sono oltre che scarse, nella maggior parte dei casi poco stabili. La fonte principale il finanziamento pubblico (bandi per leditoria multiculturali, accordi tra associazioni ed enti locali) di cui si giovano almeno un quarto delle iniziative. Le vendite e gli abbonamenti incidono, per quasi tutti i giornali, in misura ridotta e di conseguenza la grande maggioranza dei giornali rientra nel campo della free press . I giornali multiculturali nascono come progetti allinterno di associazioni laiche e cattoliche, italiane e straniere che operano nel campo dellimmigrazione, dellintercultura e dellintegrazione degli stranieri. In alcuni casi, essi sono nati come giornalino e in altri hanno curato uno pagina di un giornale cittadino per poi arrivare a una testata indipendente. Gli obbiettivi di questi giornali sono in linea con le finalit delle associazioni, ovvero informare sui servizi disponibili, diffondere informazioni di pubblica utilit agli stranieri e in particolare fare conoscere la realt dellimmigrazione che spesso presentata in modo distorto. A fianco a realt indipendenti o legate al mondo dellassociazionismo e al rapporto con enti locali, comparso a partire dal 2000 un editore specializzato in giornali multiculturali che ha avviato un agenzia di stampa specializzata per questo settore. Con le quattordici testate che ha promosso o acquisito, Stranieri in Italia ormai una realt con la quale gli altri giornali si devono confrontare, soprattutto riguardo al problema della sostenibilit economica. 6

2.5 Tipologie di editoria multiculturale

Allinterno della categoria dei giornali multiculturali ci sono varie tipologie di cui importante evidenziare le differenze. Per poter presentare una tipologia dei giornali multiculturali necessario analizzare gli assetti proprietari, le modalit di finanziamento, i contenuti, ma sopratutto le lingue utilizzate dei giornali. Le lingue principali utilizzate dei giornali multiculturali sono le lingue franche (arabo, francese, spagnolo, inglese) di Africa, Medio Oriente, America latina e negli ultimi anni si sono aggiunte anche le lingue dellAsia e dellEst europeo, tra le quali spiccano il cinese, lalbanese, il romeno e il polacco. Il 40% dei giornali (25 testate) pubblicato in una sola lingua straniera, senza traduzione in italiano. Si tratta di giornali comunitari come per esempio Bota Shqiptare, Gazeta romanesca e Nur, pubblicazioni che si rivolgono a persone dello stesso continente, nella loro lingua nativa, anche se presentano, in pochi casi, delle parti in italiano. Alcuni di essi mostrano caratteristiche (lapprofondimento degli articoli, lalto profilo degli argomenti trattati, il linguaggio, lautorevolezza dei contributi) che li accomunano al modello ideale della cosiddetta stampa di qualit. Altri, al contrario, puntano pi sullintrattenimento, su foto a colori e sulla notizia che maschera la promozione di qualche attivit commerciale. Rientrano in questa categoria anche i giornali pubblicati dalleditore Stranieri in Italia. I giornali multiculturali invece sono redatti in diverse lingue straniere (lo stesso articolo scritto in due/cinque lingue diverse ) e in italiano o solo in italiano. Tra le diverse testate spiccano: il Tamburo e il Sof di Bologna, Citt Meticcia di Ravenna, Ponte di Mezzo di Parma e la rivista Segni e Sogni di Forl. Si tratta di giornali piuttosto numerosi, promossi da enti locali e associazioni prevalentemente italiane (mediatori culturali italiani e stranieri, assistenti sociali ecc.), ma in qualche caso anche da singoli individui o gruppi e sono rivolti a un pubblico composito di italiani e stranieri. Gli argomenti privilegiati sono di tipo sociale o legati al tema dellintercultura, ma sono presenti anche informazioni e approfondimenti sulle migrazioni. I giornali multiculturali sono quasi sempre prodotti a se stanti, ma in alcuni casi sono inserti o supplementi di una o pi pagine, collocati allinterno di pubblicazioni rivolte agli italiani. Tra tutti spicca Metropoli, primo e unico inserto a tiratura nazionale che si rivolge in maniera specifica ai problemi dellimmigrazione, dellintegrazione e delle normative che regolano la vita delle persone immigrate. Rispetto ai giornali del gruppo Stranieri in Italia, Metropoli si caratterizza per la scelta univoca della lingua italiana., chiaro segnale dellambizione di rivolgersi a un target di lettori pi ampio e diversificato, ma anche scelta legata alla costruzione di unidentit condivisa da vecchi e nuovi italiani che condividono una lingua in comune. 7

3. Segni e Sogni: un periodico multiculturale


3.1 La storia , le finalit e gli obbiettivi Segni e Sogni la rivista mensile multilingue della cooperativa di mediazione socioculturale Sesamo, che opera da oltre 4 anni nel territorio di Forl. Il periodico, ideato e realizzato nel 2002, nasce come progetto di comunicazione interculturale allinterno delle numerose attivit della Cooperativa Sesamo, avvalendosi dellopera di un gruppo di socie/soci, coadiuvati da collaboratrici/tori, provenienti da diversi paesi del mondo: Albania, Algeria, Argentina, Bangladesh, Brasile, Bulgaria, Burkina Faso, Cile, Costa dAvorio, Croazia, Eritrea, Etiopia, Italia, Marocco, Nigeria, Romania, Russia, Ucraina. Rivolto ad un target di riferimento rappresentato dalla comunit italiana e straniera proveniente da pi aree geografiche, il mensile tratta argomenti quali: i conflitti sul territorio, la discriminazione, lintegrazione e le normative sullimmigrazione. Con una tiratura di 4.000 copie ed un numero di lettori stimato intorno alle 1700 unit, oggi la rivista Segni e Sogni distribuita gratuitamente presso le associazioni multietniche, le biblioteche, le scuole e i circoli didattici. Segni e Sogni nata come supplemento del Corriere di Romagna su contributo della Regione Emilia Romagna e dal 2004 diventata autonoma. Come tutti i giornali multiculturali, questo mensile cerca di informare e approfondire il tema dellimmigrazione, andando oltre gli stereotipi e la tendenza scandalistica dei media mainstream. Lo scopo sociale della testata quello della mediazione culturale tesa a favorire e promuovere la convivenza pacifica fra i diversi, la loro coesione sociale, la valorizzazione della cultura degli immigrati e il sostegno alla conservazione della lingua dorigine. Lobiettivo del periodico, che fino ad un anno fa si trovava in edicola con il Corriere di Forl, quello di promuovere e raffrozare la comunicazione fra la cultura italiana e quella straniera e diffondere una corretta informazione soprattutto in tema di immigrazione. La finalit generale delliniziativa quella di offrire alla popolazione migrante uno strumento immediato di informazione, in riferimento al contesto italiano e talvolta al paese dorigine. Con questa prospettiva di fondo, gli obiettivi specifici che Segni e Sogni intende raggiungere possono sostanzialmente riassumersi in due punti: 8

- offrire informazioni utili alla popolazione locale immigrata; - favorire la conoscenza e lo scambio culturale tra le comunit straniere e la popolazione autoctona. Vorremmo che Segni e Sogni - dice Manuela Foschi, direttrice responsabile del giornale nel periodo novembre 2004 - giugno 2005 - diventasse un ponte fra civilt e culture, dando voce agli immigrati che devono prendere consapevolezza di essere pi cittadini e meno stranieri.

3.2 Plurilinguismo

Gli articoli che compongono il periodico sono scritti in 8 lingue diverse, le pi diffuse sul territorio della provincia di Forl/Cesena: italiano, albanese, arabo, francese, rumeno, polacco, cinese e russo. Come sostiene.Ermelinda Zaini: Comunicare in pi lingue non una differenza da poco, significa coinvolgere cittadini che sono in un certo senso invisibili. Inoltre, come puntualizza Milad Basir: Abbiamo ragionato molto sul plurilinguismo: ci sembra che in una citt dove si parla solo italiano, o addirittura solo il dialetto, dare visibilit ad altre lingue significa riconoscere che esiste uno spazio, persino un diritto per le differenze. Insomma non scriviamo in arabo o rumeno, solo perch alcuni migranti ancora non sanno bene litaliano, ma crediamo che confrontarsi con parole straniere significhi per tutti fare i conti con il diritto alla differenza, lavorare ad una societ che non sia escludente oppure omologata a forza2. In questo contesto, Segni e Sognisi pone con lobbiettivo di unintegrazione attraverso un dialogo tra autoctoni e stranieri senza creare divisioni o ghetti.

3.2 La struttura della rivista

La rivista Segni e Sogni composta da 8 pagine e recentemente limpaginazione stata modificata sulla base di unindagine fatta tra gli stranieri, dalla quale era risultata una difficolt nella ricerca delle notizie. Le prime tre pagine sono sempre dedicate alla situazione italiana in relazione allimmigrazione, con un attenzione particolare alle notizie di cronaca locale e eventi culturali che interessano la zona di Forl e Cesena. Per ragioni di spazio, legate soprattutto a una problematica di finanziamenti, ogni articolo tradotto in ununica lingua, quella del potenziale lettore immigrato. Leditoriale - spesso redatto da Milad Basir, co-fondatrice della Cooperativa e in

Tratto dallintervista di Daniele Barbieri e Francesca Piatti (aprile/maggio 2006) www.emiliaromagnasociale.it -

passato giornalista in Palestina - analizza in modo approfondito temi che spaziano dal razzismo a quelli dellintegrazione, al problema dellallarmismo che spesso caratterizza linformazione italiana sullimmigrazione. Gli altri spazi allinterno della rivista sono occupati: dalla News, brevi trafiletti su un tema specifico scritto in pi lingue; dalle recensioni dei libri in collaborazione con il centro per la pace di Annalena Tonelli; da una sezione di cultura, spazio che la Cooperativa Sesamo utilizza per promuovere gli eventi delle associazioni di immigrati con i quali collabora. La rivista Segni e Sogni presenta anche uno spazio riservato alla storia personale di un immigrato esposta in forma sia di intervista diretta - per portare pi vicino ai lettori il personaggio e il tema dellimmigrazione-, sia in forma di inchiesta, che affronta e indaga un particolare aspetto dellimmigrazione.

3. Redazione

La redazione di Segni e Sogni composta due giornaliste professioniste, una straniera e una italiana, ma la maggior parte delle persone che concorrono alla stesura degli articoli sono mediatori culturali e operatori sociali della Cooperativa Sesamo. Solo una piccola parte di queste persone che collaborano alla stesura o alla traduzione degli articoli nelle varie lingue, riceve un compenso in denaro. Molti di coloro che lavorano in questo campo lo fanno in un ottica diversa da quella tradizionale, vicina pi che a un mestiere, alla scelta di veicolare linformazione sul mondo dellimmigrazione e delle relazioni interculturali. Tra i volontari di cui si avvale la rivista, ci sono di solito studenti interessati alle tematiche sociali o giornalisti stranieri alle prime armi, ai quali viene data la possibilit di avviare unesperienza lavorativa nel settore che viene spesso negato nel sistema dei media tradizionali. Le fonti di cui si avvale la redazione provengono dai rappresentanti delle comunit e delle associazioni, collegamenti con le istituzioni, ma soprattutto dal rapporto diretto con gli immigrati. La diretta testimonianza degli immigrati porta ad avere un diverso punto di vista del fenomeno dellimmigrazione che contrasta con gli stereotipi diffusi dai mass-media.

3.4 Finanziamenti La difficolt nel reperimento dei finanziamenti comune peraltro a molte altre iniziative culturali rappresenta il problema di pi difficile gestione per il gruppo redazionale. Segni e Sogni finanziato per l80% dalla Regione Emilia Romagna e da due anni ha ricevuto anche un forte sostegno, finanziario e politico, dalla Provincia. A questo proposito, questanno la Provincia di 10

Forl e Cesena ha promosso un Protocollo dintesa regionale sulla comunicazione interculturale a cui hanno aderito le riviste Segni e Sogni e Mia, lOrdine dei Giornalisti dellEmilia Romagna, lAssociazione Stampa Forlivese, le maggiori testate locali (Il Resto del Carlino, Il Corriere di Romagna e Il Sestopotere) e le emittenti televisive private (Teleromagna e Videoregione). Il protocollo promuove interventi nel settore dei media, per garantire pari opportunit di accesso allinformazione da parte dei cittadini stranieri, una migliore rappresentazione e una migliore percezione del fenomeno migratorio da parte della popolazione locale, la conoscenza e la valorizzazione delle culture dei cittadini stranieri, favorendo il processo di integrazione sociale2. Le risorse non reperite attraverso i finanziamenti pubblici provengono da finanziamenti privati: dalla Cooperativa Sesamo, associazioni di esercenti e finanziamenti a titolo personale. Nei primi anni di pubblicazione della rivista, come scelta editoriale erano state evitate le inserzioni pubblicitarie come fonte di finanziamento. Ad oggi, viste le numerose spese di

editing/pubblicazione e i costi della redazione (giornalisti, traduttori, segreteria), non pi possibile garantire la continuit del mensile con i soli finanziamenti pubblici e privati. Attualmente la rivista sta verificando linteresse di negozi o ditte gestite da immigrati, ma anche di aziende e servizi che hanno rapporti continui con gli stranieri come Romagna Acque o Hera. Fulvia Fabbri, presidentessa della coop Sesamo, attiva nella mediazione culturale e nel coordinamento redazionale della rivista sostiene che: la comunicazione interculturale il futuro, indispensabile per rendere concreto il quadro legislativo di integrazione ed per questo che le Regioni dovrebbero avere molti pi fondi dallo Stato e autonomia per spenderli.

4. Conclusioni
I media multiculturali rivestono un ruolo di particolare importanza per una corretta rappresentazione del fenomeno dellimmigrazione. Questi strumenti di informazione offrono la possibilit di dare voce a chi non ha voce, cio di inserire lo straniero nello spazio pubblico, altrimenti assente. Inoltre il grande valore dei media multiculturali sta da un lato nel fornire alla popolazione italiana una migliore comprensione della vita reale delle minoranze migranti e dallaltro nel contrastare la rappresentazione degli immigrati attraverso stereotipi. La rivista Segni e Sogni, oltre ad informare, indirettamente un valido strumento di promozione locale della cultura multietnica, ma anche un esempio di interculturalit. Come tutti i media di

http://www.mmc2000.net/primopiano/doc/Protocollo_FC_comunicazione_interculturale.pdf

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stampo multiculturale, questa rivista anche un mezzo per compensare le conoscenze parziali e distorte sul tema dellimmigrazione.

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Bibliografia

Corte M (2002), Stranieri e mass media. Stampa, immigrazione e pedagogia interculturale, Cedam, Padova.

Maneri M. e Meli A. a cura di (2007), Un diverso parlare. Il fenomeno dei media multiculturali in Italia, Carocci Editore, Roma.

Mazzara B. M. (2009), Stereotipi e pregiudizi, Il Mulino, Bologna.

Sarti M. (2007), Il giornalismo sociale, Carocci Editore, Roma.

Sitografia

www.cospe.it http://www.emiliaromagnasociale.it/wcm/emiliaromagnasociale/home/immigrazione/comun_interc ulturale/progetti/15Segniesogni.htm www.sesamo-intercultura.net. www.mmc2000.net http://www.meltingpot.org/articolo4272.html http://www.emiliaromagnasociale.it/wcm/emiliaromagnasociale/home/immigrazione/comun_interc ulturale/progetti/15Segniesogni.html

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