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ANALISI FARMACEUTICA 1 Monografie a disposizione sia in esame sia in laboratorio, della formula di struttura della sostanza identificherd il gruppo funzionale presente nella stessa, identificato questo sceglier® il saggio pid opportuno che confermi/smentisca la presenza del suddetto gruppo funzionale (per reattivita che il gruppo funzionale impartisce alla struttura). L’analisi chimica parte dal presupposto che si abbia una miscela complessa, nel nostro caso, una polvere incognita di cui si vuole identificare natura e identita. L'analisi qualitativa non prevede una certa precisione, in quella quantitativa bisogna essere invece estremamente precisi Lanalisi chimica pud essere: qualitativa e quantitativa e distingue tra sostanze organiche, inorganiche e metallorganiche. Una sostanza metallorganica é un sale con una parte organica e un metallo, parte inorganica. L’analisi qualitativa si pud fare su ogni tipo di sostanza, indipendentemente dal suo stato fisico. Uanalisi quantitativa si pud fare anch'essa su campioni solidi, liquidi e gassosi. Le sostanze inorganiche sono sali, per la maggior parte, solubili in acqua; le organiche nella maggior parte sono insolubili in acqua e metallorganiche, che stanno nel mezzo, sono sia solubili che insolubili ma per la maggior parte sono insolubili in acqua. La differenza principale tra una sostanza organica e una inorganica é che la sostanza organica avra almeno un atomo di C, quindi almeno un legame covalente, mentre nella inorganica si parla di legami ionici. Ci sono situazioni con alogeni legati direttamente a un C, e sono detti alogeni organic. Quindi si parla di ioni con le sostanze inorganiche e molecole con quelle organiche. Utilizzeremo di pit! metodi chimici, dando reazioni irreversibili. Dobbiamo far si che la reazione avvenga, che il reattivo sia specifico per la sostanza che si ha. | metodi fisici sfruttano le proprieta fisiche dei composti, si usano solo quando la nostra scelta tra due sostanze non si pud fare con reazioni chimiche (perché le due sostanze hanno la stessa reattivita chimica). Dal punto di vista strumentale il limite di rilevabilita @ fondamentale, alcune sostanze possono non essere rilevate perché sotto il limite di rilevabilita dello strumento che viene usato. Se voglio fare un’analisi di un alimento, in cui voglio essere certo non ci sia lattosio devo fare un’analisi strumentale che garantisca il piti basso limite di rilevabilita (in nessun certificato sara definito assente, bensi non rilevabile). Faremo reazioni tra polveri con uno o pili reagenti, per avere uno o pill prodotti. Reazione ideale parto da un composto e ottengo il prodotto, il che non avviene in laboratorio perché si ha spesso pil di un prodotto. Se una reazione @ irreversibile dovrei avere un solo prodotto, nella maggior parte dei casi le reazioni sono perd reversibili e posso spostare equilibrio a dx o aggiungendo reagent in eccesso 0 sottraendo i prodotti. Si parla di prove di laboratorio, con cui dovrd avere un effetto eclatante, per capire che la reazione sia avvenuta. Devo sempre lavorare su soluzioni limpide, come l'acqua, che mi dara conferma di una prova positiva, Prova positiva quando: 1 formazione di un precipitato di colore e aspetto particolare 2. dissoluzione di un precipitato 3. comparsa 0 scomparsa di una colorazione in soluzione o alla fiamma 4. sviluppo di un gas 5. sviluppo di un odore caratteristico Prova negativa, vado a cercare una sostanza, non la trovo, quindi la escludo. Nel procedimento sistematico della farmacopea bisogna trattare Caratteristiche organolettiche della sostanza (stato fisico, odore e sapore, colore) Solubilita nei vari solventi (acqua e solventi organici) Natura del composto (inorganica, organica, metallorganiche) Analisi elementare (saggio di lassaigne) BONS Poi si dovranno analizzare i principali gruppi funzionali, successivamente le sostanze con particolari reazioni chimiche e infine il riconoscimento di cationi e anioni. Caratteri Stato fisico | principi attivi e gli eccipienti impegnati nei sistemi farmaceutici (compresse, sospensioni, aerosol) possono essere solidi, liquidi o gassosi. Descrizioni aggiuntive come “polvere amorfa’, “corti aghi" sono utili ai fini del riconoscimento. Le sostanze organiche e metallorganiche sono prevalentemente amorfe, con una consistenza simile a polvere. Le sostanze inorganiche, essendo sali, sono prevalentemente cristalline. Eccezioni saccarosio, organico, che @ cristallino, l'acido salicilico, organico, che é sottoforma di aghetti. Colore La maggior parte delle polveri sono incolori (= ha diverse sfumature, non & necessariamente bianca). Esistono sostanze colorate, che, per la presenza di dati gruppi cromofori, hanno colorazione particolare oppure sono colorati per l'azione ossidante dell'aria (es sali di iodio diventano giallini a contatto con aria). II dapsone, contenente zolfo, pud essere rosa. II caolino non é prettamente bianco, ma bianco/grigiastra, 'amminosalicilato ha invece un colore beige. Odore Llodore, gradevole o sgradevole che sia, é utile per il riconoscimento di una sostanza. La canfora ha il suo odore tipico, il clorobutanolo ha odore di canfora intenso, il cloralio idrato ha codore pungente, la cloramina di candeggina, il mentolo tipico e il timolo aromatico. Il fatto che canfora e clorobutanolo abbiano un odore simile, linformazione che deduco annusando una polvere che sa di canfora é che sara una delle due sostanze. I mentolo ha una forma tipica simile a schegge di vetro e in pit ha un forte odore di menta. I! mentolo é un terpene e alcol alifatico. Il timolo @ un fenolo dall’odore sgradevole, odore aromatico mentolato. Sapore Anche il sapore oltre ad altre indicazioni che derivano dall’assaggio (anestesia) é utile per il riconoscimento di una sostanza. | carboidrati hanno sapore dolce, il grado di dolcezza degli zuccheri, compresi nei carboidrati, non @ lo stesso per questo bisogna guardare le polveri (il saccarosio & cristallino, il glucosio é una polvere). Tutte le sostanze con carattere acido, quindi con almeno un gruppo carbossilico, sono acide al gusto. Alcuni acidi hanno perd un sapore particolare come l'acido citrico che sa di limone, anche se anche l'acido ascorbico sa di limone (le riconoscerd poi sulla base della loro reattivita, che & ben differente). Il sapore amaro é degli alcaloidi. L’acido glutammico ha sapore di dado, infatti é il suo principale costituente, @ un amminoacido e sara quindi riconoscibile con le reazioni degli amminoacidi. La benzocaina, procaina HCI e lidocaina HCI sono anestetici (assaggiare poco!) Soluzioni La soluzione é una miscela omogenea di due o pit sostanze, la cui composizione, entro cert limit, pud variare a piacere. L’aggettivo omogeneo significa che, una volta che il solido si é sciolto completamente nel solvente, non si vede pid nulla, se avessi una sospensione eterogenea invece non avrei due pit sostanze miscelate in modo omogeneo, ma avrei qualcosa uguale a quanto era al'inizio. Per avere una soluzione devo avere l'aspetto dell’acqua (es NaCl in H20). Le soluzioni che si usano nelle analisi sono = Miscele solidoiliquido = Miscele gasiliquido = Miscele liquido/liquido II solvente @ il componente che si presenta nello stesso stato di aggregazione della soluzione. II soluto é la sostanza omogeneamente sciolta nel solvente. Esiste una quantita specifica da mettere nel solvente, abbiamo tre gradi diversi di soluzioni: Insatura: cristallo aggiunto alla soluzione si scioglie. Satura: Se si é gia sciolta polvere e aggiungo altro solido questo non si scioglie ma non fa riprecipitare il soluto che era stato aggiunto prima. Sovrasatura: Se aggiungo un cristallo di sostanza non solo non si scioglie ma da altri cristall Noi dovremo lavorare in condizione insatura, in modo che l'aggiunta dell'attivo dia le corrette informazioni. La solubilita & importante in quanto capirla a priori serve a ipotizzare la corretta formulazione, e poi la corretta via di somministrazione di un farmaco. Sono dati di grande importanza sia per la ricerca dell'adatta formulazione per un determinato farmaco, sia per lo sviluppo di un certo metodo di analisi.. Scelto un determinato solvente, a t costante, esiste un limite (la max quantita di soluto presente in soluzione rapportata a una determinata quantita di solvente). Nella solubilita si parla di grammo di sostanza disciolta in 100g di solvente puro (% peso/peso). Nel caso dell’acqua, in cui la densité & pari a 1, si parla di grammi/volume. Per predire in che solvente una sostanza sara solubile devo awvalermi del principio per cui il simile scioglie il simile, quindi la prima caratteristica da vedere é se la sostanza é idrofila 0 lipofila (polare © apolare). Se parto da tale presupposto, una sostanza polare, ossia idrofila, sara solubile in acqua, se invece @ lipofila sara solubile in un solvente organico. Scelto un opportuno solvente (acquoso 0 organico) i dati di solubilita consentono di trarre utili informazioni strutturali e talvolta di distinguere composti apparentemente simili. Dal punto di vista del laboratorio la solubilita in solventi organici non da grandi informazioni, se una sostanza é lipofila o idrofila non serve perché gia si vede dalla struttura e mentre la solubilité in acqua da info sulla struttura della sostanza, il solvente organico non da altre info se non che la sostanza sia lipofila. Se una sostanza ha gruppi polari é probabile che sia solubile in acqua, es OH-, ma non posso limitarmi solo a questo. Al'aumentare del peso molecolare, anche se ho una sostanza ricca di gruppi idrofil, il peso molecolare elevato prevale sui gruppi idrofili e questo rende la sostanza non solubile in acqua. Amido e cellulosa (polimeri del glucosio), per esempio, sono insolubili in acqua. Man mano che si allunga la catena si creano forze intermolecolari all'interno del soluto, forze di Van Der Waals, tra i polimeri che impediscono l'accesso di acqua, che non riesce a solvatare il polimero. Se si hanno acido maleico e fumarico cambia solo la posizione dei gruppi carbossilici nella molecola rispetto al doppio legame (uno & cis e l'altro trans), questo incide sulla solubilita in acqua, nonostante abbiano la stessa identica polarita. II fumarico @ insolubile in acqua, perché la posizione trans é energeticamente favorita, non serve quindi un attacco con l'acqua; avra anche un punto di fusione pid! elevato. Nel caso del maleico, la conformazione cis pit! ingombrata, ha bisogno di pili energia per essere fuso e inoltre I'acqua non ha problema a creare legami idrogeno con i gruppi carbossilici. ISOMERIA STRUTTURALE Gli alcoli ramificati, rispetto ai lineari, sono pil solubill in acqua a parita di peso molecolare quindi un alcol lineare @ meno solubile in acqua di un corrispondente ramificato. Le forze intermolecolari si creano tra soluto e soluto o soluto e solvente, per capire se sostanza é solubile in acqua bisogna capire se sostanza forma pid facilmente legami con solvente o con se stesso. Gli alcoli lineari danno legami soluto/soluto pit velocemente di quelli soluto/solvente; il contrario dei ramificati che faticano di dare legami intramolecolari don un ramificato, mentre riescono a legarsi a una molecola piccola come l'acqua. Se prevale soluto/soluto diminuisce la solubilita, se prevale soluto/solvente aumenta la solubilta LEGAMI AH legami a H possono essere intermolecolari con il solvente (aumentano forze di coesione solubilita in acqua). Per esempio, 'acido benzoico (anello we aromatico, da lipofilia,é ingombrante) si ao erin patos $0.2 Fe(0H),|Verde e si vedra comparsa, progressivamente, del Fes0, + 6 CN’ —> (SUERTE blu di prussia. Se non ho lo zolfo, l'acido al laso, an S02 @ Scioglere il precipitato di colore Fe? lO, Fe MO, Feloh)| Rosso *S0°4i" Strano e mano a mano che lo si scioglie, ottengo, se ho N, blu di prussia. L’intensita della colorazione dipendera dalla Pigiies concentrazione finale dell'azoto (che erecenae terse) PR Az0t0 dipende da sostanza e acqua). Conferma si ha dal verde acqua a blu intenso, dopo aver diluito con acido. Se non ho né azoto né zolfo, il colore definitive @ un giallino. 1.Soluzione alcalina + cristal FealFe(CNicls 4 4Fe?*+ Nel saggio di Lassaigne, quale dei seguenti composti Lo ione che permette di non risulta positivo alla ricerca di N e perché? riconoscere l'azoto é lo ione cianuro, l'idrazina rnon formera lo ione ° O cianuro perché non IL contiene il C (eccezione HAN NH, HjN——NH, = HN——NH,, No <)> del saggio). 1) Urea 2) Iorazina 3) FeniioraziNa 4) DIFENILOIAZENE—_E necessario quindi che cisia il Cl! Gli alogeni si riconoscono con sostanze per riconoscere alogenuri, perché quando fornisco calore ‘spacco i legami covalenti che ci sono. Quindi l'alogeno, buttato in acqua, non é pill alogeno ma alogenuro. Per gli alogeni organici devo fare un procedimento diverso, con decomposizione ossidativa si ha una grossa fornitura di energia per spaccare legame covalente, trasformarlo in RICONOSCIMENTO ALOGENI in assenza di N e § Im assenza di N e §, la soluzione alcalina proveniente dal saggio di Lassaigne, pud essere utilizzata per il riconoscimento degli alogeni (X) 3. Soluon alana + HNO, dito + AgNO, vact + Aono, —- SINTERS vor agno, —- EEE In presenza di N e $ si ha interferenza forma ionica e riconoscerlo come alogenuro. Se si @ in presenza di azoto e zolfo, quando alla soluzione alcalina aggiungo acido nitrico e argento nitrato, lo ione cianuro e solfuro nelle stesse condizioni in cui riconoscono AgCI, danno AgCn e Ag2S. Nel caso in cui ho zolfo da precipitato nero, con I'N ho precipitato bianco che non riesco a distinguere da cloruro di argento. Uso lassaigne per riconoscere sostanze organiche se sono in assenza di azoto e zolfo. acn « Agno, —- PSOE SAGGIO di CARIUS Sostanza + €a0 solide, parti uguali, provetta asclutts elemento discriminante é il Cl uso il saggio di Carius (potrei usarlo per vedere se una sostanza ha S). Si scalda a flamma diretta il fondo dalla provetta fino a| ‘completa decomposizione ¢ mineralizzazions Sostanza (CHONS.c)* C20 CaCl, Ca(CNYs, CaS ‘Se dovessi riconoscere il clorobutanolo dalla canfora, che hanno entrambi odore di canfora, vedo che a discriminarle nelle formule di struttura @ il cloro. Non avendo entrambe né N. né S posso effettivamente attuare sia il saggio di Lassaigne che di Carius. Si lascia raffreddare, si riprende con H,0 e si filtro la sospensione in modo da ottenere una soluzione limpida Se ho la clorotiazide e il sulfatiazolo, ho due sostanze organiche che danno un coccio simile, nero € lucido, entrambe contengono N e S, quindi @ inutile fare il saggio di Lassaigne perché I'elemento discriminante @ il Cl (procedo con il saggio di Carius). Tale saggio é simile, va a fornire calore per rompere il legame covalente e creare sali inorganici con cui riconoscere 'alogeno sottoforma di alogenuro. Si fa in provetta, in cui si mette la sostanza @ ossido di calcio solido in parte uguale, si scalda il fondo della provetta fino a completa decomposizione della sostanza (non ha senso farlo con una sostanza inorganica, che é solubile in acqua e poi perché non si decomporra mai completamente). Faccio reagire con calcio ossido e ho calcio cloruro, calcio cianuro e calcio solfuro. Faccio raffreddare, riprende l'acqua e si filtra la sospensione in un’altra provetta per avere una soluzione limpida. Aggiungo acido nitrico e argento nitrato. Se ho il cloro, avré la formazione dell'argento cloruro che precipitera bianco. La decomposizione con lossido di calcio, da sia il calcio cianuro che il calcio solfuro, se non faccio nulla, 'aggiunta di acido nitrico, in presenza di azoto e zolfo, da le stesse forme chimiche (AgCN e Ag2S) che ho visto in precedenza, non evita le interferenze, non permette di riconoscere TAgCl Alla sohusine si sgglungono HNO, dle AgNO, exc 289N0, BIC, 2ABNOs a0, ae + canon, cas-28QN0, ‘gS giio-nerol, er evtare iterferenza Ne § catenn, 280% ZHCN| +24gn0y asa Ms| Se so che ho N e S e devo bypassare queste differenze per evitare la precipitazione di AgCN e Ag2S, che andrebbero a coprirmi il precipitato di AgCI, devo aggiungere alla soluzione, che deriva dal saggio di Carius. Dunque, fatta la decomposizione, riprendo con acqua, filtro in una seconda provetta, dove ottengo una seconda soluzione e aggiungo acido nitrico prima di aggiungere l'argento nitrato. Poi scaldo, in modo che gli acidi cianidrico e solfidrico si liberino e vadano nell'atmosfera. Aggiungo poi l'argento nitrato, quando li avré eliminati. L'eliminazione del cianidrico é rapida, ma non del solfidrico avré un 195 gfXoeel precipitato grigiastro che confermera la presenza di cloro. Per quanto riguarda gli alogeni, esiste un saggio che ora non si fa pill tale saggio perché la piridina, ammina aromatica, & cancerogena. Saggio utile per capire non solo la natura dell'alogeno, ma anche se si ha a che fare con una sostanza che ha alogeni geminali Alla fine, in rosso, ho un equilibrio chetoenolico che da strutture colorate, perché ricche di cromofori, che danno una colorazione rosso ciliegia, ALOGENI GEMINALL aa aahes Gli alogenuri non sono solo i sali inorganici, ma anche le sostanze organiche che, salificando con HCI, danno luogo ad atomi di alogeno legati al resto Cee Oe della molecola con legame ionico. Sono solubil in Soo” be ee acqua, dunque alla soluzione acquosa della a Ae sostanza aggiungo acido nitrico diluito e argento nitrato. Vedrd di che colore sara il precipitato. Gostanza + NaOH + Piridina = Preciptato rosso CL = Colerazione ys rosso ciiegia Se parto gia ~ “ aun alogenuro non ha senso fare Lassaigne o Carius, perché si usano la distinzione procede come per il Saggio di Carius ma operand direttamente sulla soluzione acquosa della sostanza iniziale per portare in soluzione mediante rottura del legame covalente e trasformazione di un alogeno in alogenuro (se ho gia un alogenuro non ha senso svolgere un procedimento pit complicato). Se la sostanza da cui parto é gia solubile in acqua significa che sono gia alogenuti e quindi posso tranquillamente riconoscerli sulla soluzione acquosa iniziale. A seguito di reazione con acido nitrico e argento nitrato se ho precipitato e solubile in ammoniaca (AgCl), se ho precipitato «0 po)/0 e leggermente solubile in ammoniaca (°°), se ho un precipitato Giallo scuro e insolubile in ammoniaca (A). Dungue se ottengo un precipitato non bianco, ricorro a questa seconda reazione per accertarmi di avere il bromo 0 lo iodio. Aggiungerd acqua di cloro (agente ossidante) e diclorometano (solvente organico). L’agente ossidante ossida gli ioni bromuro a bromo e ioduro a iodio, il diclorometano & immiscible in acqua e rimane sotto nella provetta perché pili pesante dell’acqua (nella slide ho cloroformio, é un refuso). Agito la provetta per consentire 280+ chy — by + 2cr- HS, icy, Tossidazione, man mano che si ossida passera nella fase organica, perché, non essendo pit one, sara insolubile in ae acqua. Sciogliendosi nella fase organica la colorera di rosso 217+ Ch—* I+ 21° + CHCl, mattone con il bromo e violetto con lo iodio. La quantita di solvente organic da aggiungere é pil! o meno equivalente a quella dell’acqua. Non lavorare con volumi estesi, altrimenti sono in concentrazioni troppo diluite e non vedo la colorazione. Analisi dei gruppi funzionali (PRIMA DOMANDA DELL'ESAME @ DI SCRIVERE DUE GRUPPI FUNZIONALI). II gruppo funzionale @ un atomo o un gruppo di atomi che conferisce proprieta fisiche ed una reattivita chimica caratteristiche alle molecole che lo contengono. Funzione ossidrilica eee R-oH La trovo in alcoli, polialcoli, fenoli e carboidrati Proprieta fisiche (hanno reattivita differente). Stato fisico: C1 C11 liquidi, C11 + solidi Densita: < H,0. Alcoli ‘Solubilita: 1 + C3 solubili in H,0, da C3 diminuisce fino ad annullarsi Partendo dagli alcoli: L'OH ha un debole carattere acido, con pka intorno ai 16, per essere salificato si deve spostare Vequilibrio verso Ialcolato, usando base forte 2ROH + 2Na —> 2RONa + Hp { rappresentata dal sodio metallico. La reazione deve awenire in ambiente anidro, altrimenti ho lo sviluppo di idrogeno (totale assenza di umidita). Non é una reazione specifica, perché essendo il sodio metallico una base forte, tutte le sostanze a carattere acido superiore a quello degli alcoli reagiscono a dare lo stesso tipo di reazione. Gli alcoli sono sostanze con minor carattere acido. Na+ H,0 —» NaOH + 1/2 Hef RONa + H,0 —> ROH + NaOH Gli alcoli alifatici sono anche debolmente basici, con HM __~ acido forti concentrati possono essere protonati a ROH + H2SOq —= R—O+ HSO4 gare i sali di ossonio corrispondenti La reazione di esterificazione é all'equilibrio e avviene con catalisi acida e riscaldamento, ottenendo I'estere corrispondente. Per Jcatalisi con acidi minerali spostare | ‘equilibrio verso H,S0, questo o si sottrae un R'-OH + RCOOH RCOOR' + H,0 prodotto, o si aumenta la odore fruttato concentrazione dei reattivi Non é specifica perché se gli alcoli reagiscono con acidi carbossilici a dare esteri, gli acidi carbossilici reagiscono con gli alcoli a dare gli esteri (reazione comune ad alcoli e acidi LEZIONE 5: 26/10/2020 Disidratazione Alcuni alcoli, soprattutto quelli con OH terminale in una lunga catena (es. vitamina A), vanno incontro alla disidratazione portando all'alchene corrispondente. Reazione che ci interessa soprattutto per gli zuccheri, che daranno la 2-furfuraldeide, fondamentale per il riconoscimento degli zuccheri. Distinzione degli alcoli I saggio di Lucas é una sostituzione, a partire da un alcol alifatico, con uso del reattivo di Lucas (zinco cloruro in HCl conc), dara sale di ossonio con formazione di un carbocatione. Lo zinco cloruro, presente in soluzione, dara sostituzione, con formazione dell'alogenuro alchilico corrispondente. Il saggio di Lucas @ una reazione di sostituzione che prevede la partenza da un alcol alifatico per Distinzione tra alcoli_ 1%, 11 +4, I 1.Saggio di Lucas: solubili nel reattive: monofunzionali «on « 6C; polifunzionali Reattivo: ZnCl, in HCI cone. LOH + Zncly w= R-QZnCly > Zn(OHCLI> sala eso mention Va formazione dell slogenuro slehilica @ indcata dalla formazione di una emulsione (intorbidamento della soluzione) 0 dalla separazione di una seconda fase Al tempo necessario perché si osservino questi fenomeni {ornisce indieazion sulla classe dealcool esaminato ottenere un alogenuro alchilico. Si utiliza per la distinzione tra alcoli terziari, secondari e primari Si utilizza il reattivo di Lucas, che altro non é che Zinco cloruro (acido di Lewis che funziona da catalizzatore, e serve soprattutto per fare reagire gli alcoli secondari) in HCI concentrato. Lo step limitante la reazione é la formazione del carbocatione, se questo & stabile la velocité della reazione ne giova (alcoll terziari reagiscono pill rapidam ente dei secondari, che a loro volta reagiranno piti rapidam ente dei prim ari). Cambia inoltre il meccanismo, con alcoli Ill e Il avviene con SN, nel caso dei II che hanno stabilita intermedia, necessita il reattivo di Lucas che funziona da catalizzatore, essendo un acido di Lewis. Con i carbocationi non reagiscono, il carbocatione @ infatti instabile, cid porta al meccanismo della SN2 e in queste condizioni non avviene la reazione. 1, ALCOL TERZIARIO: A 2ml di reattivo di Lucas, aggiungo 4/5 gocce di ‘sostanza incognita, che suppongo essere un alcol. Se ho un alcol III (come il terbutanolo), appena aggiungo al reattivo la sostanza incognita, ossia il terbutanolo, si forma un intorbidamento nello strato superiore, che altro non @ che la formazione dell’alogenuro. 2 ALCOL SECONDARIO: Lalcol II passa dalla SN1, richiede zinco cloruro (altrimenti la 1} reazione non awerrebbe) e nella maggior parte dei casi necesita riscaldamento. Se, dopo l'aggiunta del reattivo, non ho intorbidamento escludo sia alcol II, scaldo allora a bagnomaria e se, dopo un tempo prolungato, si forma questa emulsione si tratta di un alcol Il. Alcuni alcol I! danno carbocationi con stabilita paragonabile a un alcol Ill, cio® alcoli con legami multipli nella catena, perché quando danno il carbocatione questo é stabilizzato dalla risonanza per la presenza di varie insaturazioni. In questi casi di incertezza ripeto la reazione senza il reattivo di Lucas, gli alcol alifatici hanno debole carattere basico, con acidi concentrati, danno ione ossonio, che fuoriesce essendo un ottimo gruppo uscente come acqua, lasciando il carbocatione terziario. Solo gli alcol Ill reagiscono in assenza di catalizzatore, i secondari, anche ricchi di insaturazioni, necessitano dello zinco cloruro. 3. ALCOL PRIMARIO ool primar 2 mt i reatve Leas, 45 gocee a aloo 5 ‘oft: Taleo! si meseoln con i reatvo son dor Gli alcoli primari non reagiscono neanche dopo il prolungato ltogo ne in tempt bred ne 9 dian ore ¢ riscaldamento. fomadone evidente dh slog; non st osseee Intridomento nance sldondo»tagromaia 2.Osiaone seo! prima Reazione di ossidazione oo Pw 2 La reazione che permette di riconoscere gli alcoli in ordine inte no inverso é la reazione di ossidazione. Gli alcol primari sono cosi suscettibili di ossidazione, che passano ad aldeide corrispondente fino alla formazione dell'acido carbossilico corrispondente, salvo I'uso di un ossidante particolare e pi blando che mi fermi ad aldeide. Gli alcoli secondari hanno un’ossidazione che porta solo alla formazione del chetone, che non ha possibilita poi pil possibilita di ossidazione. Gli alcoli terziari non possono essere ossidati. Lievidenza che mi dice che la reazione é avvenuta é che cambia il colore, con permanganato questo, dopo ossidazione, cambia colore (con alcol III non cambia colore, diversamente da come accade con gli alcoli |e Il) Per capire poi se ho un alcol | 0 II devo ragionare sul pH, se parto da una soluzione acquosa di alcol Io Il questo é debolmente acido, se faccio lossido-riduzione e misuro il pH, se il prodotto di partenza era un alcol | il pH finale sara acido. Se il pH non cambia il prodotto iniziale era un alcol I Fenoli FENOLI ¢ ) o Proprietafsiche Solidi, odore caratteristico, poco solubili in Hj (a solubilita in H,O aumenta all'aumentare degli -OH) L'OH legato ad anello aromatico ha la possibilita di dare delle strutture di risonanza stabilizzanti la base coniugata. Hanno un odore pungente e sono poco solubili in acqua (per lipofilia dell'anello che controbilancia lidrofilia di OH, se pf non sempre indicativo perché piccole quantiti di introduco altri gruppi OH sull'anello la solubilita pud aumentare). La loro pka @ intorno a 10, con capacita di sciogliersi in basi pit deboli rispetto al sodio metallico, come NaOH (differenza con alcoli) maneata solubilita in bicarbonato di sodio (differenza con acid). ‘acqua di idratazione sono sufficienti per abbassarli notevolmente Solubili in NaOH in NaHCO, differenza con alcoli differenza con acidi Insolubi Ci sono delle eccezioni per esempio di non solubilita in NaOH, per impedimento sterico dei due terbutili. Se sull'anello aggiungo gruppi elettron-attrattori questi daranno ulteriori formule di risonanza della base coniugata e quindi aumentera la sua stabilita, rendendo l'acido corrispondente sempre pit! acido, fino ad arrivare al trinitrofenolo con pka di 0,3. Se at ta fr atone con slo & 2" a o Reazioni di riconoscimento: 1 Saggio con cloruro ferrico was 0 Molti fenoli reagiscono con esso dando > compless precipitati o soluzioni intensamente colorate. | fenoli sono insolubili in acqua, questa é una delle rare eccezioni perché non si lavorera su una soluzione, ma la quantita di sostanza, che andra in soluzione, sara sufficiente a dare la colorazione desiderata Potremmo semplificare la solubilizzazione sciogliendo il fenolo in NaOH, ma dovendo usare come reattivo il cloruro ferrico, non vedré le colorazioni perché saranno coperte dalla precipitazione dell'idrato ferrico che @ rosso. ll compromesso che si accetta é di mandare in soluzione il pil possibile il fenolo, sapendo che non siotterra una vera e propria soluzione. Alla sospensione acquosa di sostanza si aggiungono gocce di cloruro ferrico liquido. Si parla di soluzione acquosa o idroalcolica, perché vedremo che in alcuni casi 'aggiunta di qualche goccia di etanolo, pud favorire la solubilizzazione del fenolo e permettere una maggior evidenza della colorazione della soluzione o del precipitato che voglio andare a vedere. Ci sono perd dei casi in cui se eccedo con l'etanolo la colorazione che vedo non é quella reale. | monofenoli danno soluzioni o precipitati di colore viola, gli orto-difenoli verdi e i meta-difenoli rossi. Il sodio p-ammino salicilato @ una sostanza metallorganica e un sale, in acqua ed @ pit solubile. é oo is wt La differenza chimica tra metil-p-idrossi benzoato e hoon, propil-p-idrossi benzoato & che uno é un estere metilico e I'altro isopropilico, la diversa natura di R non cambia la reattivita del gruppo funzionale, ma solo il PM. Queste ultime sono due sostanze con stessa reattivita ma danno 0 0 colorazioni diverse. Questa é una delle situazioni in cul Loon Toe Vetanolo diventa fondamentale, se eccedo con etanolo a anche il metil-para-benzoato diventa marrone (tea). Se Viens Marea) non riuscissi a distinguerle chimicamente, guarderei al punto di vista fisico, il punto di fusione che sara differente tra le due sostanze. Paracetamolo e acido salicilico hanno entrambi I'H fenolico ma uno ha l'ammide e I'altro l'acido carbossilico, alla sospensione acquosa della sostanza aggiungo cloruro ferrico, nel caso del paracetamolo colorazione blu-viola e con acido salicilico viola. Non @ cosi banale la distinzione tra paracetamolo e acido salicilico, se ho il paracetamolo e l'acido salicilico la prima cosa che vedo @ che si entrambi hanno la funzione fenolica, ma l'acido salicilico ha anche una funzione carbossilica. Questo mi dice che se faccio una prova di solubilita in bicarbonato, l'acido salicilico, essendo un acido carbossilico sara decisamente solubile, mentre il paracetamolo, avendo un OH fenolico sara decisamente insolubile. Mentre l'acido salicilico é decisamente solubile in bicarbonato, nel caso del paracetamolo, essendoci anche la funzione ammidica che contribuisce ad aumentare l'acidita de! composto nella sua totalita, se metto tanta sostanza e poco bicarbonato il paracetamolo non si scioglie; mentre se eccedo con il bicarbonato qualcosa mi va in soluzione. La cosa pil semplice sarebbe perd fare il saggio di Lassaigne per il riconoscimento dell'N. L'aminofenazone, 0 piramidone, ha un comportamento simile al paracetamolo e all'acido salicilico ma se aspetto qualche istante la colorazione scompare. E’ un'eccezione perché non ci sono fenoli, sa complessare il cloruro ferrico, ma ha una solubilita in acqua superior a paracetamolo e acido salicilico. Per il met e il propil-para-idrossibenzoato, devo aggiungere, alla sospensione acquosa, qualche goccia di etanolo, senza portare a completa solubilizzazione (devo avere una sospensione idroalcolica). Vado ad aggiungere poi cloruro ferrico, se ho il metil-para- idrossibenzoato dovrei avere una colorazione violetta, mentre con il propil una soluzione marrone te. In entrambi i casi, sul fondo della provetta, ho ancora sostanza che non si é sciolta. La reazione non é specifica per i fenoli, perché ci sono tantissime sostanze che reagiscono con cloruro fertico dando colorazioni di diverso tipo. 2. Saggio con H20 di bromo Sitratta di una reazione non specifica. E una reazione di sostituzione, i Br si sostituiranno sull’anello, partendo dalla ee Decorations posizione para, la posizione privilegiata, alla on cr - sectgments orto. Per capire se la reazione & avvenuta see brome a, se once f Br, Br. vedo il colore, 'acqua di bromo @ arancione lO 4+3H6r @ se si aggiunge il composto si decolora, fino (ecqua at brome) a che ha qualcosa con cui reagire. Dunque, alla sostanza incognita aggiungo tre o quattro gocce di acqua di bromo, se vedo che a contatto con Ia soluzione incognita significa che la sostanza incognita ha gruppi che riescono a reagire con il bromo. Tale decolorazione avviene indipendentemente dalla sostanza, basta che contenga gruppi che reagiscono con I'acqua di bromo. Quando la reazione é terminata e ho la sostituzione nelle tre diverse posizioni dei bromi, aggiunta altra acqua di bromo, la soluzione rimarra arancione. Aggiungo goccia a goccial Br Nel caso dei fenoli oltre alla decolorazione, ho anche la formazione del) 09) 0 0-0 che precipita giallo, inoltre I'acido brom idrico che, volatile, pud essere captato sulla cartina tornasole che si colorera di rosso. Le ammine aromatiche reagiscono in maniera analoga ma non identica. 3. Reazione di Liebermann Q ee oo G =p OO =Lo20-| Tale reazione si usa per riconoscere fenoli con la posizione para libera e la orto preferibilmente libera, se occupata lo deve essere da gruppi che non sono fortemente elettron- attrattori. Il fenolo reagisce con l'acido nitroso (che viene creato in situ facendo reagire sodio nitrito @ acido solforico concentrato), si forma lo ione nitrosonio che da reazione di sostituzione in para rispetto all'OH. In tali condizioni, il nitrosoderivato da tautomeria dando la m onossim a del chinone corrispondente, che con eccesso di fenolo e acido solforico dara una colorazione rossa, in cul il chinone & protonato in ambiente acido forte. La caratteristica degli indofenoli é di essere indicatori acido-base, tale forma ionizzata colorera la soluzione di rosso e rimarra tale dopo la diluizione con acqua. Se dovessi aggiungere all'indofenolo una base questa non solo deprotona 'OH fenolico ma cambia anche colorazione da rosso a blu. “ow OO Useremo tale reazione per riconoscere l'aspirina, che non é un fenolo e pur reagendo con tale saggio non dara indofenoli e non potremo modificare il colore da rosso a blu (non é indicatore acido-base). II saggio si esegue aggiungendo alla polvere il cristallo di sodio nitrito e poi qualche goccia di acido solforico concentrato (con attenzione perché la reazione & esotermica), ottenendo una soluzione rossa permanente. Potrebbe succedere di non capire bene la colorazione, in tale caso con estrema cautela si pud aggiungere acqua per diluire la colorazione. In linea teorica questo é un saggio che serve per il riconoscimento dei fenoli con posizione para libera e orto o libera o, se occupata, non occupata da gruppi fortemente disattivanti. Dal punto di vista pratico viene utilizzata per il riconoscimento della aspirina, eccezione per due motivi: primo perché non é un fenolo e secondo perché, non essendo un fenolo, non porta alla formazione di indofenoli e quindi non pué essere un indicatore acido-base. 4. Reazione di Millon Sitratta di un saggio che serve per riconoscere i fenoli con la posizione orto libera. L’acido nitrosonon 94 si forma per reazione tra il sodio nitrito e 'acido ry Bales solforico concentrato, ma si forma per aggiunta di > acido nitrico in presenza di mercurio 1+, portando alla formazione del mercurio 2+ (reazione di ossidazione). Entrando in orto c’é la possibilité di un riarrangiamento Hg** che porta alla formazione di un legame a idrogeno,e = ——+ quindi si formera un anello che da una certa stabilita. A I mercurio sara complessato da entrambi gli ossigeni, sia dell'ossima che del chinone. Si formera un complesso mercurio-ossigeni, con legami dativi (i legami tratteggiati). NB: con complessazione posso andare oltre la valenza dei metall Cid che si deve sapere di questa reazione @ che awiene con mercurio in acido nitrico concentrato, € poi si diluisce in acqua. La colorazione finale del composto @ sempre una colorazione rossa, data in questo caso dalla formazione di un complesso (si ha quando c'é un metallo), in quanto '& un metallo che andra a formare un chelato. 5. Formazione di coloranti azoici enoli in ambiente alcalino danno il fenato, se sono in presenza del sale di un'ammina primaria aromatica che reagira con acido nitroso, He 4 yt formato in maniera canonica. Lo ione fonlcy= . wo=neo Anco | «- _ nitrosonio andra a reagire con il cloridrato oo (nono) 4 della ammina e formera il sale di diazonio. Questo sale, pur essendo un composto { dotato di una certa instabilita, in determinate condizioni, dara con lo ione fenato una (o7] an qt? lor fe reazione detta di copulazione, che portera alla formazione di un colorante azoico. Questo precipitera come afancio br ante. | fenoli reagiscono pitt rapidamente in ambiente Ov C | Oo leocone a WO) debolmente alcalino; mentre le ammine aromatiche os primarie necessitano di un ambiente acido. Per far si che il sale di diazonio resti stabile in modo Piel fae Ho, ialsda apie onlolone enstarsreceseane CY = COO raffreddare la provetta per mantenere la stabilita del “colorante aroico: alee al- ucopansio II fenomeno della m utarotazione awiene in soluzione acquosa, e comporta che uno zucchero nel giro di poco si apra e si richiuda immediatamente nella sua forma chiusa ma beta. L'importanza di tale fenomeno é che quando si analizzera con il polarimetro, cid che si determina per tutte le sostanze con un carbonio asimmetrico @ il potere offico rotatorio (capacita di ruotare il piano della luce polarizzata di un certo numero di gradi a dx 0 sx), la determinazione dello stesso & fondamentale quando ho due enantiomeri di cui uno risulta tossico o non attivo. Owiamente tali enantiomeri non si possono separare chimicamente, in quanto hanno le stesse proprieta chimiche. Nella soluzione dell'opportuno solvente scelto, per il quale il potere ottico rotatorio specifico & grow plateau. Riconoscimento: KYL, SS OY von! - agente ossidante Sia che si parta da pentoso che da esoso, l'acido Prevrovse colorato (viola per i monosaccaridi che si esplica caso di un polialcol si avra assenza di colore a liv sottostante) eo. &0 -o of? On. yo Buty + tabulato, il potere ottico rotatorio specifico resta quello. Tornando agli zuccheri non si verifica tale situazione per la mutarotazione. II valore ‘cambiera nel tempo fino a raggiungere un valore costante, che io prenda alpha o il beta (stessa condizione di equilibrio). In soluzione acquosa queste form e non sono stabili perché continuano a riconvertirsi, fino al raggiungim ento di un equilibrio in cui il potere ottico rotatorio ha raggiunto un 1.Saggio di Molisch Saggio che, dal punto di vista teorico, serve per distinguere i monosaccaridi dai polialcoli (privi del gruppo carbonilico, hanno ulteriore funzione alcolica). Il reattivo & 'acido solforico concentrato, che, in tale reazione, ha tre attivité principali: - catalizzatore acido - agente disidratante disidrata e porta alla formazione del furfurolo/idrossimetilfurfurolo (nb nella foto manca un CH20H) (per equilibrio cheto enolico). La reazione parte dal furfurale idrossimetifurfurale, reagisce con due molecole di alpha naftolo e porta alla formazione di una struttura chinonica, che non é altro che un composto in un anello viola all'interfaccia tra due fasi; nel ello dell'anello ma colorazione verde nella fase Alla soluzione acquosa della sostanza si deve aggiungere una uguale quantita di alpha-naftolo in etanolo, acido solforico concentrato in modo tale che le gocce di sso scorrendo lungo la provetta creino un'interfaccia tra le due fasi, che in realta sono miscibili tra loro. La pipetta si contamina se tocca la parete interna della pipettal tenendo la provetta inclinata, si deve aggiungere Un altro problema riguarda lelevato numero di falsi positivi che si ottengono, le condizioni in cui svolgiamo la reazione sono estremamente drastiche, perché sono in acido solforico concentrato, che contiene sempre una certa quantita di acqua. Sono quindi nelle pertette condizioni per idrolizzare i legam i glicosidici, questo significa che polisaccaridi e disaccaridi, in queste condizioni, possono essere facilm ente idrolizzati. Oe" Ga- oF "ok - ers a 2. Saggio di Seliwanoff Consente di distinguere i chetosi dagli aldosi, per la diversa velocita di reazione con il reattivo di Seliwanoff (resorcina in acido solforico concentrato) e intensita di colore. E una prova positiva del fruttosio (colorazione immediata rosa intensa), negativa de! stra), da una colorazione Lieve e per riscaldamento prolungato per negative sacearosio (colorazione ¢ il glucosio. La reazione procede come per il saggio di Molisch. La differenza rispetto a questo saggio risiede . . - nella destinazione d’uso: Seliwanoff serve per A Doe? Oo — AP. distinguere i chetosi dagli aldosi e Molisch che on serve per distinguere i monosaccaridi dai polialcoli - nel reattivo usato: naftolo per Molisch e resorcina per Seliwanoff ie - nel fatto che il reattivo di Seliwanoff é gia pronto in = laboratorio, mentre quello di Molisch va prodotto in situ II meccanismo procede nello stesso modo di quello di Molisch, due molecole di resorcina reagiscono con il furfurolo, con un attacco che avviene nello stesso modo; diverso é il prodotto che si forma alla fine. » Wildy cata : o tes m~ Ht a ON = ofee OD 3% 9 2 Alla soluzione acquosa della sostanza aggiungo ugual volume di reattivo di Seliwanoff, e scaldo a bagnomaria. Immediatamente il fruttosio si colora di rosso ciliegia, mentre nel caso del glucosio la reazione é pill lenta e meno evidente. La problematica di questo saggio & che se io eccedo con acqua il fruttosio mi pud dare la colorazione del glucosio. Per quanto sia teoricamente vero che il glucosio e il fruttosio possono essere facilmente distinti attraverso questa reazione, basta una diluizione eccessiva per portarmi a un eventuale errore. Si pud infatti fare un'altra reazione, ossia il saggio con cobalto nitrato. 3. Saggio con cobatto nitrato Devo lavorare in ambiente basico per ammoniaca, HOH Preciptatoviola- frattosiow H:0 + ColNOs)2 co complesso con perché qualunque altra base mi farebbe precipitare covako ''idrato di cobalto anche nel caso del fruttosio. Di tutti gi zuccheri idrosolubil, il fruttosio & 'unico in ato secheos #0 + CotNOsy, NHHOH colors grado di creare un complesso di cobalto che porta, Precipitato verde in funzione della concentrazione, la formazione di Un precipitato o di una soluzione di colore viola. [AVTENZIONE: Faleainizazione DEVE essere fatta con Qualunque altro Zucchero idrosolubile, non é in eee aliments precipita Co(OH), anche in presenza_—_ grado di formare il complesso con il cobalto, e questo portera alla formazione di un precipitato 0 soluzione verde. Alla soluzione acquosa della sostanza si andra ad aggiungere, anche meno di 10 gocce, di soluzione di nitrato di cobalto. Vado a scaldare a bagnomaria per qualche minuto, lascio raffreddare e aggiungo l'ammoniaca. Se ho il fruttosio avro il colore viola; se ho il glucosio si forma un colore verde. Un possibile problema & che il saccarosio, in presenza di nitrato di cobalto ha un colore distinguibile da quello de! glucosio; perd se devo distinguere due sostanze senza vederle a confronto non é facile capire di quale si tratti. Per distinguerli posso ricorrere o al saggio di Seliwanoff, 0 alla determinazione del potere riducente. Questo perche il saccarosio non ha potere riducente, mentre il glucosio si. 4. Reazione di W6HLK Si tratta di un saggio che mi consente di distinguere il lattosio, disaccaride, dal glucosio. In realta non @ una reazione molto affidabile, anche se, se ben fatta, dovrebbe esserlo. Alla soluzione acquosa della sostanza si aggiunge qualche goccia di ammoniaca e si scalda a bagnomaria per qualche minuto. Con il lattosio, la soluzione si colora di a’ancio; se ho il glucosio la soluzione resta incolore o al massimodiun =. Noni ‘conosce bene il meccanismo dietro a questa reazione. 5. Determinazione del potere riducente Sfrutta la capacita del gruppo carbonilico di essere ossidato ad acido carbossilico. Viene indicato come potere riducente, perché sono gli zuccheri che riducono determinati reattivi, quindi loro stessi si ossidano. | reattivi che vengono usati sono due, ed @ necessario fare entrambe le reazioni e ottenere il risultato positivo con entrambi i reattivi. La positivita di una sola delle prove non mi dice che ho uno zucchero riducente, solo gli zuccheri riducenti sono in grado di ridurre sia Fehling che Tollens. II reattivo di Fehling é formato da due reattivi: Fehling Ae on Fehling B, quello vero e proprio @ il Fehling A (solfato rameico One foo in soluzione acquosa, la soluzione di solfato rameico & di colore azzurro); il Fehling B é tartrato di sodio e potassio in soluzione di NaOH, e serve solo per complessare il rame ed ° evitare Ia precipitazione dellidrato rameico, che, precipitando — Complesso Cu(ll) (tartrato) non farebbe avvenire la reazione di ossido-riduzione. La reazione awviene tra il gruppo aldeidico XL . XL dell'agente riducente e il rame 2+ ROH 2 CU 40H» poy, * Cun * 2420 dell'agente ossidante, in ambiente basico. riducente ossidato “otto Otteniamo I'acido carbossilico, ma cid che ci dice che la reazione @ avvenuta é la formazione dell'ossido rameoso, che precipita arancione. ossidante ° Il glucosio e il fruttosio riescono a ridurre il reattivo di Fehling, il sacearosio, non essendo capace di ridurre il reattivo di Fehling mantiene la colorazione propria del solfato rameico (222urro). Il secondo reattivo é quello di Tollens ossidante ° (idrato di argento am m oniacale), che A + pacifor—» pA, * 2A9 + nie ano deve essere preparato al momento della riducente ‘ossidato ‘dott reazione perché se va a secco pud esplodere. Llagente riducente é sempre il gruppo carbonilico, 'agente ossidante @ lo ione argento, che passera da valenza +1 ad argento metallico, che precipitera come specchio di argento. II Tollens si prepara facendo reagire il nitrato di argento in NaOH, fino a.un precipitato che sara sciolto in ammoniaca fino a completa solubilizzazione, che portera alla formazione dell'idrato di argento ammoniacale. I glucosio ha una funzione aldeidica libera che pud facilmente ossidare, é quindi zucchero riducente che dara positivi entrambi i saggi HoH Dglucosio, cok Defruttosio Nel fruttosio abbiamo un gruppo chetonico, che non si ossida ad acido carbossilico ma da saggi positiv. Lattosio e saccarosio hanno una delle due forme riducenti (lattosio). In linea generale tutti i monosaccaridi hanno proprieté riducenti. II fruttosio ha potere riducente perché, attraverso la sua forma enolica, riesce a trasformarsi in glucosio(la minima differenza rispetto al glucosio é che ha una velocita di reazione inferiore al glucosio, che ha gia il gruppo carbonilico libero). I lattosio & uno zucchero riducente perché ha un OH emiacetalico libero, che idrolizza é libera il gruppo aldeidico che dara positivita nei due saggi. I disaccaridi che hanno il legam e glicosidico com e nel lattosio avranno potere riducente, mentre quelli che hanno un legam e glicosidico com e nel saccarosio non avranno potere riducente. II legame glicosidico pud essere costituito da diversi OH, presenti nella molecola di ciascuno dei due monosaccaridi ‘Se come nel [atfosio, uno dei due ee Te |» zuccheri mette in compartecipazione ‘ Ha Ho" fe > ie ']OH emiacetalico, ma altro mette in toa Sao " ane compartecipazione un OH aleolico, oe one significa che 'OH emiacetalico @ libero, perché non coinvolto in un legame etereo. Nel caso del saccarosio, sia il glucosio, sia il fruttosio, per formare il legame glicosidico, mettono in compartecipazione ‘OH emiacetalico, il risultato & che non é possibile idrolizzare, nelle condizioni in cui awiene la reazione, il legame glicosidico, che, etereo, @ pil forte di un legame emiacetalico. Ipolisaccaridi non hanno potere riducente. Diguaticrlo Y D-ghcosia Diglucoaie YO foro II saggio di Fehling impiega sia il Fehling A che il Fehling B, alla soluzione acquosa della sostanza si aggiunge prima il B in modo che svolga la sua azione. Bisogna lavorare nella maniera pi concentrata possibile, dunque alla sostanza é aggiunta acqua quanto basta per portare in soluzione la sostanza, aggiungo Fehling B ad uguale volume, e metto a bagnomaria, tolgo dal bagnomaria metto il fehling A e ottengo precipitato rosso m attone (per formazione dell‘ossido rameoso). Ottenuta reazione positiva faccio il saggio di Tollens, per prepararlo al momento uso argento nitrato con NaOH fino ad alcalinita, quando si forma un precipitato nero si é raggiunta lalcalinita e aggiungo ammoniaca fino a dissoluzione. Preparato il reattivo, alla soluzione acquosa della sostanza aggiungo uguale volume del reattivo di Tollens. Si forma un precipitato nero e nella maggior parte dei casi vedo uno specchio di argento sulle pareti della provetta. Vedrd lo specchio di argento nel glucosio, nel fruttosio probabilmente, nel lattosio con pid difficolta perché dipende dalla velocita di ossidazione (nel glucosio é elevata, perché gia dispone del gruppo aldeidico). In generale vedrd precipitato nero, con il glucosio anche bene lo specchio di argento. Dunque sono riducenti, tutti gli zuccheri che sono in grado di ridurre sia il reattivo di Fehling, sia il reattivo di Tollens. + Per distinguere il glucosio dal fruttosio: - Li accomuna il sapore dolce, l'elevata solubilita in acqua, 'odore di caramello alla prova di ‘combustione. = Reazione specifica per il fruttosio @ il saggio con cobalt nitrato (precipitato viola é il fruttosio), ed eventualmente Seliwanoff. + Per distinguere lattosio e saccarosio: - I punti in comune sono il sapore dolce, la solubilité in acqua e 'odore di caramello nella prova di combustione. - Per riconoscerli saggio di WSHLK per il lattosio anche se poco preciso (colorazione arancione), determinazione del potere riducente é pit utile. + Per distinguere glucosio, fruttosio e saccarosio - Dal punto di vista organolettico difficilmente li distinguo, ma il saccarosio e il fruttosio sono in forma cristallina - Se la sostanza fosse cristallina con il saggio del potere riducente vedo che con Fehling il saccarosio non reagisce, cosi come se entrambi i saggi fossero negativi escluderei la sostanza incognita. - Sel potere riducente é positivo ho in dubbio glucosio e fruttosio allora faccio il saggio del cobalto nitrato (se @ viola é fruttosio, se verde il glucosio). - Se invece del saccarosio avessi il lattosio, faccio WGHLK e non faccio sicuramente il potere riducente perché anche gli altri zuccheri verrebbero positivi. In questo caso faccio cobalto nitrato (se da verde ho dubbio tra glucosio e lattosio), qui ora faccio o W6HLK 0 guardo le proprieta fisiche che derivano dal punto di fusione. Polisaccaridi cH,0H GH.OH La differenza tra amido e cellulosa é la stereochimica del gags {S-O7 cm o.t legame glicosidico, che con amido @ alpha-glicosidico e * OH CCH Hc , 07 o-67 S07 “o-6% ~0 con la cellulosa @ beta-glicosidico. Pur essendo entrambi “~—«F§ rf insolubili in acqua, hanno un diverso comportamento alla Hi OH Hn prova di combustione: la cellulosa da odore di carta oH.0H bruciata e l'amido di pane Cetulece i c—o. GH,OH CGH He wit AA VN La reazione di riconoscimento é specifica: USS V CHE O VEU x EY o Nel caso dell'amido (saggio della salda d’ am ido), alla Uke sospensione acquosa aggiungo un granello di iodio e scaldo a bagnomaria. Mano a mano che scaldo, tale sospensione via via si colora di blu e diventa solubile fino a che ottengo una soluzione colorata di blu inchiostro. Il riconoscimento della cellulosa acetato si fa con il riconoscim ento degli ioni acetato, metto nella mano soluzione incognita, bisolfato di potassio con aggiunta di una goccia di acqua e si sfrega. Se fa odore di aceto si trata di cellulosa. Gli zuccheri hanno diversa proprieta dolcificante, la saccarina ha un potere dolcificante molto alto ma non ha nulla a che vedere con gli zuccher' (il potere dolcificante non c’entra con la struttura chimica).. Gruppo carbossilico ° Il gruppo carbonilico da il gruppo carbossilico per ossidazione. Gli acidi carbossilici sono distin in alifatici, aromatici a seconda del Jk radicale che porta il gruppo funzionale. Gli alifatici. sono liquidi e OH _ Misctbili con acqua (datlacido acetico fino al butirrco), da C5 a. C10 sono liquidi oleosi o solidi e immiscibili/insolubili, sopra 10C sono insolubili. Se sono solubili in acqua daranno pH della soluzione acquosa pit 0 meno acido a seconda de! tipo di acido. (ADR Gli aromatici sono solidi con un odore pungente, sono insolubili in acqua a meno che non portino sull'anello, oltre la funzione carbossilica, sostituenti che aumentano idrofilicita della molecola in toto. Ricorda che I'anello benzenico é un gruppo funzionale con una certa lipofilia. Llacidita dipende dalle caratteristiche del radicale legato all'acido carbossilico, quello alchilico incide maggiormente sullacidita dell'acido, in quanto elettronattrattore . Dall'acido acetico al tricloroacetico la presenza di un gruppo elettronattrattore fa si che la pka passi da 4.8 a 0.7. Gli acidi carbossilici aromatici sono meno acidi degli alifatici, a meno che in abbiano sull’anello gruppi elettronattrattori come il nitro. Mentre gli acidi carbossilici sono solubili in ogni base presente in laboratorio, i fenoli solo in NaOH e soluzioni molto concentrate di carbonato di sodio. Le reazioni di riconoscimento di tali acidi sono: 1. Formazione di sali (reazione non specifica) Gli acidi carbossilici formano i sali di sodio con qualunque base ci sia in laboratorio, dalla pit forte a quella pit R-COOH + NaOH debole. In tutti i casi, l'equilibrio € spostato verso la Na,CO; ——> RCOONa formazione del sale di sodio. NaHCO, Se uso RCOOH + NaHCO, —- RCOONa + HCO, carbonati e bicarbonati si forma anche acido carbonico che, reagendo con il sale di sodio, sviluppa COz. . == H,0 + co, [Satuppo aico,] che. RCOONa + H:C0; #0 + Co, 2. Formazione di esteri (reazione non H.S04 cone ., Specifica) RCOOH + C,H,OH => RCOOC,H,+ H20 L’acido reagisce con I'alcol a dare estere con area reazione acido catalizzata, e lequilibrio & (rele gat) verso l'estere per azione disidratante dell'acido solforico concentrato. L'estere ha un odore fruttato. 3. Reazione con FeCI3 Si tratta del riconoscim ento di acidi carbossilici arom atici per reazione di com plessazione con cloruro ferrico. Lacido benzoico complessa il Fe** e da un precipitato rosso saln one, mentre 'acido salicilico (0 aspirina) rec q non da positivo il saggio perché non da reazione con * oo, cloruro ferrico. Se volessi perd idrolizzare lestere ad CX acido carbossilico, e poi C ‘eho Sletten riconoscerlo mediante - reazione con cloruro ferrico lo posso fare, ma devo prestare Qu» attenzione all’drolisi che vado a fare per ottenere l'acido : oa EN yo oy carbossilico corrispondente. or wo La reazione é positiva per tale acido solo dopo idrolisi basica seguita da acidificazione. Llaspirina si riconosce con il saggio di Lieberman, se non lo ricordo ma so che se la idrolizzo e la faccio reagire con cloruro ferrico mi da soluzione viola, va bene. Per eseguire il saggio in laboratorio se partissi dal benzoato di sodio e l'acido benzoico come li distinguo? Uno é solubile in acqua in quanto sale e l'altro no, ma entrambi reagiscono con cloruro ferrico dando la stessa reazione? II fatto che sia salificato o meno non cambia la formazione del complesso, i sali di acido benzoico e salicilico danno la stessa reazione, ma essendo solubili in acqua posso distinguere quali siano i sali. Benzoati e salicilati hanno una parte organica che si comporta come un carbossile, la reazione con cloruro ferrico riconosce la parte organica di questi. Nel caso dell'acido benzoico faccio la sospensione acquosa di sostanza, aggiungo cloruro ferrico ed etanolo che mi fara vedere bene la formazione del precipitato Con il cloruro ferrico reagiranno tutti i fenoli (paracetam olo, acido salicilico, sodio p- am m ino-salicilato, m etil-p-idrossibenzoato, propil-p-idrossibenzoato, acido benzoico), it benzoato di sodio (che si com portera com e |’ acido benzoico| ¢ il salicilato di sodio (che si com portera com e |’ acido salicilico). Essendo questi ultim i sali saranno solubili in acqua; avranno un coccio da sostanze m etallorganiche e si potrebbe riconoscere il sodio alla fiam ma, 4. Saggio di Angeli Rimini Se l'acido non reagisce con cloruro ferrico uso questo saggio, che non sifa in laboratorio perché serve 1 pr SS a = ad mone cloruro di tionile, composto irritante. E importante perché serve per riconoscere qualunque acido ’ ” carbossilico, in quanto alla fine si formano acidi [oan wo Kvon idrossammici che danno un complesso in con il 3 cloruro ferrico che si aM +e og Wg PT Sig sae na colora di rosso ede a ene indicativo della presenza [ ane dell'acido carbossilico. Ene «tno mato oe + He ae itera . cn oH os ee ee ue ee ae aed Pe Tan La reazione con cloruro di tionile serve a trasformare I'acido carbossilico nel suo derivato pit reattivo. Arrivati all'acido idrossammico (da anche un equilibrio enolico!) questo complessa il ferro. Liimportanza di tale reazione sta nel fatto che non sia specifica, perché tutti gli acidi carbossilici diventano idrossammici ma permette, nel contesto di un'eventuale sostanza incognita, di capire se ci si trovi davanti a un acido carbossilico 0 no. Prima di tutto perd devo vedere se la sostanza, che ‘suppongo essere un acido, reagisce con cloruro ferrico. 5. Distinzione acido citrico e tartarico Lacido citrico e tartarico sono alpha-idrossiacidi simili nel comportamento, perché bruciano nello stesso modo e hanno lo stesso sapore (limone), sono solubili in acqua perché di basso peso molecolare, il pH della soluzione é acido. Si distinguono con: a) Saggio di Fenton II reattivo di Fenton (solfato ferroso in acqua ossigenata) reagisce is, rsraico con tali acidi attraverso dei meccanismi (da non studiare) tra cui oy eo oe uno che passa attraverso la formazione di un radicale, in quanto il reattivo di Fenton é fortemente ossidante. Pare che in tale meccanismo |'acido tartarico diventi acido idrossifumarico che da un complesso viola con il ferro 2+ Dal punto di vista pratico non si forma un complesso rosso/viola con 'acido tartarico ma da una soluzione | >, mentre 'acido citrico una colorazione bruna, invece che verde bottiglia come previsto dalla teoria (con 'aggiunta di NaOH si forma una soluzione bruna in entrambi i casi, per questo c} Saggio con calcio cloruro Nasce per distinguere il citrato di sodio e di potassio dal resto dei sali di sodio, perché i primi reagiscono con cloruro di calcio in soluzione acquosa dando il citrato di calcio che precipita bianco. Se anziché il sale di sodio si avesse l'acido citrico, quest'ultimo, con qualche goccia di nitrato di ammonio e poi cloruro di calcio, desse anche lui la formazione del precipitato bianco; mentre il tartarico non lo dava. Questa situazione si verificava non con riproducibilita. Soluzione gialla Soluzione bruna ci si ferma ad acqua ossigenata). colorazione marroncina del tartarico e incolore del citrico (reazione poco affidabile). Saggio con reattivo di Tollens Tra il citrico e tartarico la distinzione @ data da alla &, ) Saggio con piridina e anidride acetica Sitratta di una reazione che per l'acido citrico da un sale che colora la soluzione di rosso, mentre per l'acido tartarico porta a una colorazione voice. Il saggio é stato eliminato dal laboratorio per cancerogenicita. Oo AL (AN)R’ ‘OR'(Ar) Esteri ‘Sono derivati dell'acido carbossilico, composti di natura neutra e derivano dalla reazione di un acido carbossilico con un alcol (reazione non specifica). L’estere @ volatile e di odore fruttato, quest'ultimo é indipendente dalla natura di R. Il punto di ebollizione e fusione sono minor di quelli degli acidi che li hanno generati, perché, non avendo H, non danno legami a H con il solvente. ° ‘Spesso si trasforma un acido carbossilico nell'estere rf nokoy + ncon Per proteggere I'acido nei confronti di ulterior oy +0 ° reazioni. Per idrolisi acida o basica ridanno l'acido Kon carbossilico, in ambiente acido ottengo l'acido Ro * 80H carbossilico e lalcol, in ambiente basico il sale e Valco! ("'idrolisi basica é pit veloce, perché l'acido che si forma, venendo salificato, sposta l'equilibrio verso destra). Estere arom atico ha arom aticita su R non suR’ perché questo R’ arriva dall’alcol non dail’ acido! Gliesteri sono uno dei compost in cui ° ° Vacido carbossilico viene trasformatonel _ JL, SOC we |, EIOH ‘saggio di Angeli Rimini. L'acido Ro “OH ‘cl carbossilico viene infatt trasformato in un cloruro acilico, che a sua volta diventa un estere, Questo significa che gli esteri sono positivi al saggio di Angeli Rimini (qualunque intermedio ci sia, a sua volta genera composti positivi al saggio). Ammidi Derivati di acido carbossilico, sintetizzate A per reazione dell'acido carbossilico con won’ un derivato dell'ammoniaca (con f_, ammina 1 ho ammide 1, con ammina 2 ee tn ho ammide 2 e cosi via). A basso PM sono liquide e aumentando il PM sono solide. Fino a 6 atomi di C sono solubili in acqua. Sono poco reattivi, ancora meno degli ester. Con le idrolisi danno acidi carbossilici di partenza, ma per avere la reazione completa Ht A, si deve scaldare. A seconda che l'idrolisi sia L ST ROO OH tO NHD in ambiente acido 0 basico bisogna stare Hee #420 ° attenti alla salificazione. Se lidrolisi verra fatta No in ambiente acido, otterremo I'acido R SONK, carbossilico di partenza, ma 'ammina che lo hha generato sara sottoforma di sale deli'acido che si @ usato per 'drolisi; se la reazione awiene in ambiente basico, il carbossilato sara salificato, mentre 'ammina sara sottoforma di ammina libera. Anche le ammidi, pur non intervenendo nel saggio di Angeli Rimini, possono dare positivo il saggio stesso. Non esistono saggi pratici di riconoscimento degli esteri e ammidi Amm ine Distinte in primarie, secondarie e terziarie che possono essere aromatiche 0 alifatiche. Le alifatiche sono a basso PM, gassose e con odore di ammoniaca, quelle aromatiche a basso pm ssono liquide, con odore di pesce marcio. Aumentando il pm le alifatiche passano da liquide e poi a solide, mentre le aromatiche eve Inere ene sono immediatamente solide. Le aromatiche sono inoltre fortemente cancerogene. Sono solubili in acqua le alifatiche fino a6 C, e sse sono solubili in acqua il pH della soluzione é basico. Sono poi tutte solubili in acidi minerali diuiti e concentrati, per la loro capacita di formare i corrispondenti sali. Se le ammine sono solubili in acqua danno pH basico, sono basiche per la struttura piramidale dell'attimo di N con doppietto non condiviso e quindi piti o meno suscettibile ad acquistare un protone (a determinare la basicita dell'ammina). Le alifatiche sono pill basiche delle arom atiche ele amm ine secondarie sono pill basiche delle terziarie, che sono pill basiche delle prim arie che, a loro volta, sono pili basiche dell’ amm oniaca Le aromatiche hanno bassa basicita perché il doppietto dell'azoto é poco disponibile ad accettare un protone, perché é delocalizzato sull'anello, mentre nelle alifatiche questo problema non si pone. Nel caso delle ammine alifatiche invece, il doppietto elettronico non ha questa possibilita e quindi & disponibile ad accettare il protone. Quindi la Pkb tra un ammina aromatica primaria generica e un’ammina alifatica generica passa da 10 a 3,3. Per quanto riguarda la basicita delle am m ine alifatiche, abbiamo che le secondarie sono pit basiche delle terziarie, che lo sono delle primarie. II primo effetto che spiega questo comportamento anomalo @ leffetto induttivo, se abbiamo un’ammina terziaria questa presenta tre radicali alchilici, questo comporta che la differenza di elettronegativita tra gli atomi di carbonio dei radicali alchilici e l'azoto fa si che, per effetto induttivo, la nuvola elettronica venga concentrata sull'N. Dunque quel doppietto elettronico risulta ancora pit! reattivo nei confronti dell’acquisizione del protone. Secondo leffetto induttivo quindi 'ordine dovrebbe essere: III?" > Il?" > I" > NH3, Un effetto che si oppone a quello induttivo & l'effetto sterico, pit 'N é sostituito, pit é difficoltoso il cammino dell'H che deve essere acquisito dal suo doppietto elettronico. Dunque, se i sostituenti sull'N gia sono tre, e sono anche ingombranti, é difficile che I'H, che dovrebbe essere richiamato per effetto induttivo, ci riesca. Se ci si basa sullimpedimento sterico, lordine a: [9"¢ > 119" > [112 C’e un ulteriore effetto, che é meno importante dei primi due, ed @ la solvatazione degli ioni, una volta che I'ammina ha preso il protone pud dare legami a H con il solvente. Dunque pit il catione dell'acido coniugato é piccolo e pit! la solvatazione sara efficace. L'ordine quindi sara: [°°* > [12 > Ine In realta 'effetto principale & quello induttivo, se devo rendere ancora pili nucleofilo IN, l'effetto induttivo del C che ha una minore elettronegativita dell'N, ha I'effetto pid preponderante, anche se non si deve sottovalutare leffetto sterico. Quindi le secondarie, trovandosi nel mezzo, hanno un buon effetto induttivo, poco ingom bro sterico e, una volta protonate, per la presenza di 2 H la solvatazione degli ioni diventa sem plice. Reazioni di riconoscimento: 1. Saggio di Hinsberg a Serve per distinguere le amm ine 4 MM ca 20m OG cu amas prim arie dalle secondarie e terziarie, as { > eas * a0 attraverso un reattivo chiam ato p- Ptoluensolonl coruro toluensolfonil cloruro. ed )- non AE )- Ons La reazione awiene in ambiente basico, j ee 7 * dalle ammine primarie otteniamo un | sale, dalle secondarie la para- mh. ap = toluensolfonammide, mentre le terziarie = ieee} non reagiscono, LINaOH serve a tamponare l'acido i cloridrico che si forma, fcc altrimenti fammina verrebbe protonata e la reazione non potrebbe proseguire. Si usa un eccesso di NaOH, 2 eq, perche il secondo serve per salificare I'H incluso nel cerchio (vedi reazione scritta). A fine reazione si otterra il sale che deriva dalla reazione di un’ ammina primaria con il p-toluensotfonil cloruro. Llammina secondaria, avendo un unico idrogeno, dara la stessa reazione allinizio, ma anche usando NaOH in eccesso non ha degli idrogeni che possono essere salificati. Quindi a fine reazione ottengo ancora una sostanza insolubile, che quindi precipita Lammina terziaria in tali condizioni non reagisce perché priva di H, fondamentali per la reazione. Tale saggio procede con un metodo di separazione dei composti che ottengo, usando un imbuto separatore in cul introduco due fasi liquide. Con |’amm ina prim aria il prodotto che ottengo diventa solubile, quello che deriva dalla secondaria precipita, |’ am m ina terziaria resta insolubile nella m iscela di reazione. ‘fine procedimento si avra un miscela eterogenea, con in soluzione il sale che deriva dall'ammina primaria e i precipitati. E necessario perd aggiungere nel pallone di reazione, un solvente organico perché cid che non si scioglie in ambiente acquoso basico, non appena si aggiunge un solvente organico passera in fase organica. Quindi andra in soluzione il prodotto dell’ammina secondaria ¢ la terziaria che non ha reagito. Si parla di estrazione liquido-liquido, che & uno dei metodi pit semplici per purificare delle miscele. Nellimbuto la fase organica & sopra (necessario un solvente organico immiscibile con acqua, come l'etere etilico)e l'acquosa sotto. Uso I'imbuto, facendo poi colare il iquido in un contenitore, fino a che l'interfaccia ha raggiunto lorifizio del rubinetto, a quel punto chiudo il rubinetto e avré nella fase acquosa il avré il sale, mentre nella fase eterea avrd la p- toluensolfonammide, che deriva dall'ammina secondaria e I'ammina terziaria che non ha reagito. Diciamo di voler recuperare non il sale della p- rc 5 toluensolfonammide, che deriva dalla reazione - nail dell'ammina primaria, ma il mio composto a See finale. Dunque se sono in fase acquosa tencogahon™ mt aso el basica e ho il sale, cosa devo fare per safe 5 atone spostare l'equilibrio € quindi ottenere la p- a toluensolfonammide? a Dovré aggiungere un acido, formando cosi la p t -toluensolfonammide dell'ammina primaria, in oe quell’ambiente essa sara insolubile. ‘A questo punto ho due possibilita, una fisica, filtro il solido dal liquido e ho separato la p- toluensolfonammide che deriva dalla reazione della ammina primaria; oppure potrei aggiungere alla fase acquosa acida una organica (estrazione liquido-liquido), la p-toluensolfonammide passas in fase organica, la fase acquosa a quel punto non contiene pit nulla, la fase organica ha invece i prodotto desiderato, quindi elimino semplicemente il solvente organico, che per sua natura ha una certa volatilita (usando il rotavapor) e ottengo la mia p-toluensolfonammide pura. 5 Guardando alla fase eterea derivante dall'estrazione liquido-liquido con una fase acquosa basica, dove Cc ~ |}, abbiamo la p-toluensolfonammide che deriva dalla gees” “| reazione dell'ammina secondaria e 'ammina terziaria "St eee con elma et che non ha reagito. Come posso offenere Ia mia p- tmealeion) toluensolfonammide e recuperare |'ammina msiwcnros —_terziaria che non ha reagito? tendeoe'i sts. Una delle due ha ancora delle caratteristiche di aor acidita/basicita, ossia 'ammina terziaria. Quindi con un cambio di pH posso ancora modificare la solubilita dell'ammina terziaria, se infatti alla fase eterea vado ad aggiungere un acido, !'ammina terziaria si salifichera passando nella fase acquosa acida, mentre la p-toluensolfonammide, derivante dalla reazione dell'ammina primaria, restera in fase organica. Uso limbuto separatore e la fase eterea, conterra la p-toluensolfonammide che deriva dall/ammina secondaria, elimino poi il solvente e la ottengo. L'ammina terziaria che non ha reagito @ in una fase acquosa acida, per recuperaria faccio come per la precedente ma questa volta devo aggiungere una base per spostare il pH, far precipitare 'ammina terziaria e a quel punto posso decidere o di procedere con fitrazione solidolliquido, oppure nuovamente, aggiungendo una fase organica e facendo un’ultima estrazione liquidoliquido. Si parla di estrazione liquido-liquido perché si parte da una miscela con liquido a cui si aggiunge altro liquido per separare i composti. Riassum endo il saggio di Hinsberg serve a separare e riconoscere m iscele di amm ina prim aria, secondaria e terziaria, sfruttando la loro reazione con p-toluensolfonilcloruro in eccesso di base. L’amm ina prim aria reagira com pletam ente portando alla form azione, in am biente basico, del sale della p-toluensolfonam m ide corrispondente; |’ am m ina secondaria reagira dando la p-toluensolfonam m ide corrispondente, |" am m ina terziaria non reagira in quanto in am biente basico e non avendo idrogeni non pud dare reazione con p- toluensolfonilcloruro, Si form era una m iscela eterogenea che conterra un prodotto in soluzione, il sale della p- toluensolfonam m ide che deriva dall’ am m ina prim aria, un prodotto che @ precipitato a seguito della reazione e un reattivo, \’am mina terziaria, che non sié sciolto e non ha reagito. Aggiungendo un solvente organico e seguendo uno schem a si possono separare i due prodotti e recuperare | ‘am m ina terziaria che non ha reagito. 2. Reazione di Piria Reazione che tutte le am m ine danno in presenza di acido nitroso (si forma in situ facendo reagire il nitrito di sodio in ambiente acido). Le ammine primarie alifatiche e aromatiche reagiscono allo stesso modo formando i sali di alchildiazonio (con ammine alifatiche) e sali di arildiazonio (con le aromatiche). E' una reazione in cui l'acido nitroso forma lo ione nitrosonio, che va ad attccare il sale dell'ammina, si formano le N-nitrosoammine che evolvono arrivando al sale di diazonio. La differenza fondamentale tra il sale di alchildiazonio e il sale di arildiazonio é che pur essendo entrambi molto poco stabil, il sale di arildiazonio, per la presenza di un anello, ha una stabilité in pid che porta, in determinate situazioni, a evitare l'eliminazione spontanea di Ammine primarie aromatiche azoto e che il sale possa reagire ulteriormente. Con il sale di alchildiazonio non ha la stessa ‘Ammine primarie alifatiche stabilizzazione del precedente, perché leffetto ne hy induttivo non @ sufficiente per stabilizzare questo FN, Sono TANG RNa sale ed @ inoltre sufficiente una minima umidita | ony dell'aria per idrolizzare il sale di azonio, dare won + net © gtow azoto e I'alcol corrispondente. Le ammine aromatiche primarie sono in grado, se opportunamente conservate, di dare la reazione di copulazione; se il sale non viene opportunamente conservato va incontro a decomposizione dando bollicine di N. Le ammine secondarie, alifatiche o aromatiche, reagiscono con acido nitroso, danno le N- OH no gcnialhgelly, nitrosammine e, dando oli o solidi >, si avra un BOL" usiucsoanmine _salizione-_intorbidamento della soluzione. Sono perd tutte cancerogene, ma reagiscono allo stesso modo sia le alifatiche che le aromatiche. Con le terziarie alifatiche non si ha reazione, con Amine terziavie alifatiche le aromatiche si hanno i paranitrosoderivati che wl ® sono di colore verde, e reagiscono non in quanto 1 eGi0s5 ammine ma in quanto ammine aromatiche, perch® nine sre anmaiche CO eS Oe lanello benzenico pud essere nitrosato. 3. Reazione di diazotazione e copulazione ” To II sale di arildiazonio, per dare la reazione, deve essere o al (ey ] a mantenuto a freddo altrimenti va incontro al’eliminazione isidbante spontanea di N e la successiva reazione di copulazione | re! non pud awenire. | (ea) on Choy Il sale deve essere fatto reagire con una soluzione di comaren nso | fenolo/naftolo in ambiente basico per creare lo ione fenatoinaftato. In questo modo gli agenti copulanti, che @ il Oma (CID sale sodico di un fenolo o di un naftolo reagisce con il sale oe we 1 wo di diarildiazonio e attraverso uno stato di transizione forma un colorante azoico, che precipita di arancio brilante. L’ammina aromatica primaria da le N- nitrosamamine che, trovandosi degli H intramolecolarmente, sono in grado di essere prima protonate e poi eliminano una molecola di acqua dando luogo alla formazione del sale di arildiazonio. Questo Cn _ Co S| sale @ fortemente reattivo, quindi, se mantenuto a freddo, nel momento in cui lo wand faccio reagire con il sale sodico di un fenolo -Co aie © di un naftolo, si crea il colorante azoico le oo ow 2 La particolarita del colorante é che non & O MoH g —_ O specifico, ossia qualunque ammina aromatica primaria reagisce con qualunque ione fenato o naftato, ma il prodotto che si forma & sempre un precipitato arancio brillante. Non serve per cui per distinguere un'ammina primaria aromatica dall'altra, ma serve per distinguere un’ammina aromatica primaria da altri composti, in particolare da altre ammine. Wo-N=0+ Hel = “no + Ho + er Si deve fare una soluzione di sostanza che si suppone contenga un’ammina aromatica primaria con l'acido cloridrico, ottenendo il cloridrato dell'ammina; in un’altra provetta si ‘mettera il B-naftolo che sara sciolto in NaOH. Si andra sotto il rubinetto con la provetta 1, prima di aggiungere il nitrito di sodio, si mantiene la provetta sotto al rubinetto e, in rapida sequenza, aggiungo il nitrito di sodio e poi il sale del -naftolo. Se si ha un’ammina aromatica primaria, il prodotto che saltera fuori é un precipitato rosso brillante. Alcaloidi ‘Sono composti di natura basica, azotati (con almeno 1 N), largamente presenti nelle piante, dalle quali possono essere estratti. In farmacopea ci sono basi libere, solubili in solventi organici, ma la maggior parte di questi sono sali (cloridrati, tutti solubili in acqua, solfati, pochi solubili). In base alla struttura chimica sono detti eterociclici (con azoto in un eterociclo, come la chinina e le basi puriniche), non eterociclici (con N in catena, come nella efedrina). La maggior parte sono otticamente attivi e quelli usati in terapia sono levogiri. Una base libera e il suo sale non sono lo stesso composto, quindi hanno potere ottico rotatorio specifico differente. Efedrina cloridrato AR, 2S (-) efedrina Sostanza psicotropa, estratta dalla pianta dell’Ephedra, molto diffusa in Europa, in Asia e nelle zone del Nord America. Attualmente & prodotta Pe ou sinteticamente, e viene classificata tra gli adrenergici. Viene classificata e tra gli adrenergici psicasimpatomimetico. Utes Efedrina Nella farmacopea ufficiale viene indicata per le malattie respiratorie, cardiovascolari, e per lipertensione, ma soprattutto viene utilizzata come decongestionante nasale. Rientra inoltre tra le sostanze dopanti proprio per questa proprieta. Ha forti similitudini, dal punto di vista strutturale, sia con l'adrenalina sia con I'anfetamina (questo comporta la sua attivita allivello del SNC). | gruppi funzionali in essa presenti sono: + alcol alifatico It ammina afta. ammina alifatica salificata I! (ne Solubile in 4.0 determina la solubilita in acqua) + anello benzenico ‘Anello benzenico Alolico alifatico It L’efedrina non ha una reazione specifica, perché tutte le sostanza ‘con almeno un azoto basico reagiscono con solfato di rame in ambiente basico, ma la specificita sta nella colorazione del ‘complesso che si forma (viola, diverso dall'azzurro pill o meno intenso, proprio del reattivo). Un saggio che si potrebbe fare per riconoscere uno dei gruppi funzionali presenti, posso usare l'acido nitrico e argento nitrato per presenza di cloruro. Chinina Si trova in farmacopea come solfato e cloridrato. Alcaloide presente nella corteccia di Chincona e Remijia. Si usa come antimalarico, anche se meno efficace della clorochina. Ha un nucleo chinolinico e uno chinuclidinico. E un alcaloide eterociclico, perché ha due azoti ed entrambi sono chiusi all'interno di un eterociclo. Nonostante siano entrambi sali e siano salificati nella stessa soluzione, la cloridrato é solubile in acqua e la solfato @ poco solubile/insolubile. Per distinguerle sarebbe utile l'analisi dei gruppi funzionali? Hanno la stessa reattivita, cid che cambia @ 'acido con cui si salifica uno degli H della molecola, al massimo guarderei il controione (prova di riconoscimento di cloruri o solfati). | gruppi funzionali che sono presenti sono: + doppio legame alifatico + ammina II! alifatica salificata (2 salificata Hlealodaaacha perché @ pit basica di quella aromatica e perché siha usato un solo equivalente di acido, con un eccesso di acido sarebbe doppiamente salificata) + alcol alifatico It aromatica il Dopp agame ia Amina alifatica salifcata + ammina aromatica Ill Ha una reazione specifica per la chinina cloridrata o solfato in farmacopea: Reazione della Talleiochina: @ una reazione che si fa in provetta, alla soluzione acquosa della sostanza si aggiunge ancora acqua di bromo, fino a una permanenza di una leggera colorazione gialla ('acqua di bromo in prima battuta va sul doppio legame, si dovra quindi aggiungere acqua di bromo fino a ottenere la colorazione gialla che indichera che il doppio legame é stato completamente consumato). oe. Il bromo poi svolgera un’azione ossidante, 'etere sara rrary Yer idrolizzato a funzione alcolica, verra ossidato, ci sara Predptato verde serio un'ulteriore ossidazione, ‘sempre a opera del bromo che @ un forte ossidante. Poi, sempre nella stessa provetta, abbiamo un eccesso di chinina che si trova, in forma non completamente ossidata, in equilibrio tautomerico; a questo punto si aggiunge ammoniaca che reagisce con la chinina e da un precipitato verde sm eraldo. Basi puriniche Xantine Dal greco “giallo", colore che assumono quando vengono essiccati con acido nitrico. Si considerano i derivati metilati, caffeina, xantina, teofillina una che si differenziano per il numero di metili presenti sull'anello, il che influenza la solubilita in acqua. Hanno una debole basicita in determinate condizioni e una determinata acidita in alcune condizioni. Gruppi funzionali + Immide + Nucleo imidazolico Nudleo 1. Catfeina Derivati trimetilato, esiste solo allo stato monomerico, non avendo H (non ha ® cu, 0afatteristiche acide) nella molecola non crea legami a H con altre molecole x’ dicaffeina, pud essere leggermente solubile in acqua fredda (owiamente IL) _ solubile in acqua calda). E presente in vari alimenti di origine vegetale, & 07 y7 > alealoide, agisce sul SNC e sul miocardio. Si usa come antidolorifico in bay associazione con aspirina e ergotamina, e anche con il paracetamolo. HyCay 2. Teofillina Presenta un metile in meno, sul nucleo imidazolico. Tale assenza fa si che sia in grado di dare dei dimeri, molecole di teofilina collegate tra loro da legamia H, il “or [> che la rende meno solubile in acqua della caffeina. Si usa come diuretico, ¥ vasodilatatore per gli asmatici (non si usa propriamente la teofilina, per la sua &% —_scarsa idrosolubilté, ma un suo addotto). A differenza della caffeina che non ha caratteristiche acide (perché priva di H), la teofilina & mediamente solubile in NaOH. Il suo addotto si chiama amminofillina, che & un sale decisamente solubile in acqua e, rispetto alle altre due, ha un aspetto pit! giallo ed emana odore di ammoniaca (pesce marcio). Essendo pili solubile della teofillina si usa in terapia per la cura dell'asma. 3. Teobrom ina Non é presente in farmacopea, si trova soprattutto nel cacao e ha effetti simili JL Att alla caffeina a livello del SNC. Ha un H in posizione differente, ovvero nel Hoy N gruppo funzionale immidico e questo fa si che sia un H pil acido per presenza A I 2 i gruppi carbonilico. E decisamente solubile in NaOH, e tale H rende ancora ° i pit favorevoli i legami a H diminuendo ulteriormente la solubilita in acqua. Saueuie ined La solubilta in acidi & comune a tutte e tre, per la solubilita in basi ci deve essere un H % em, con pid o meno marcate caratteristiche Mien, we Hie i} “y ” acide (teofillina e teobromina). Nel caso A o | Aa? —~ A .) della teofilina la basicita si esprime con by th 4 base coniugata che si delocalizza su entrambi gli azoti. La teofilina viene usata in terapia soprattutto come vasodilatatore e antiasmatico, in realta, proprio per la sua scarsa solubilita in acqua, non viene usata la teofillina, ma un suo addotto iscritto in farmacopea, ossia la teofillina etilendiam m ina (amminofillina), che é un sale e quindi, rispetto alle altre, @ decisamente solubile in acqua. Inoltre, da un punto di vista organolettico, ha un aspetto, pit giallino ed emana odore di ammoniaca perché é salificata con I'etilendiammina, " Sono basi puriniche tutte presenti in farmacopea, se si avesse sey Iu __una tripltta con ognuna di queste sostanze, non faccio la loro I 0 iucll® Feazione specifica perché tutte me la darebbero. Posso ow ui considerare che la teofillina al coccio sublimi in modo evidente. bi La prima cosa da fare é fare il coccio per vedere se si ha la teofilina (da fiocchi di neve), se invece non si vedono posso affidarmi alla solubilité in acqua tenendo conto che per fare questa prova devo lavorare con tanta sostanza e poca acqua (in modo estremamente concentrato) cosi da vedere che se la sostanza si scioglie é la teofillina, se sembra che si scioglie un po’ e aumentando la quantita di acqua si scioglie allora & caffeina. Se si ha una delle tre in tripletta con qualunque altra sostanza si pud ricorrere alla reazione della Muresside. Tale reazione si fa nel coccio e si deve ricordare che tutte e tre le sostanze sono estremamente volatili, devo ricordarmi che devono sublimare altrimenti non riesco a vedere la reazione (riscaldamento intermittente). Nel coccio aggiungo acqua ossigenata e HCI (decomposizione ossidativa, in contemporanea con un’idrolisi) il meccanismo procede con due percorsi differenti: 1, primo percorso Acqua ossigenata svolge un’azione ossidante e crea acidi urinici, che va incontro sia idrolisi (con apertura dell'anello e formazione del meee So arog a ‘=> derivato dell'urea, per decarbossilazione e ‘ e ©" perdita dell'ammoniaca si arriva al derivato _ “i ammidico corrispondente), no | e, 2. ossidazione completa del doppio legame C- C che da i composti carbonilici completamente ossidati (allossana a 6 atomi, acido parabanico . S oe a 8 atomi). Si formera allora acido purpurico A che diventera giallo/rosso, la reazione é terminata aggiungo all'acido una goccia di Assna Aeldo — ammoniaca é cosi si avra la muresside (colorazione rosso/viola). B&F: eee ether Se Com posti piridinici Sono costituiti da un nucleo piridinico e da un sostituente. L’azoto nell'anello & 4 basico, anche se ha una basicita minore di quella delle ammine terziarie, perche il doppietto pud essere condiviso nella risonanza dell’anello. WN’ | composti piridinici sono generalmente liquidi con odore caratteristico, miscibili con acqua. Quando aggiungiamo un sostituente modifica le caratteristiche del derivato, perché si aggiunge un altro gruppo funzionale che avra la sua caratteristica reattivita. In posizione 2, [ (7 >) ay) ao aay a 4.e 6, sfruttando le formule di Set one va io risonanza, si va a creare una carica positiva, che rende pit! suscettibile l'anello piridinico di una sostituzione nucleofila, rispetto all'anello benzenico che, non avendo un eteroatomo, non ha questa possibilita. Restano poi le posizioni 3, 5 I'N per la sostituzione elettrofila, che perd in questo caso risulta essere meno facile del corrispondente anello benzenico, quindi la presenza di un eteroatomo, rispetto a un anello aromatico privo di eteroatomo, rende tali posizioni (2, 4, 6) pid suscettibili di una sostituzione nucleofila. | composti piridinici che abbiamo iscritti in farmacopea sono: acido nicotinico e nicotinammide (usati contro la pellagra), isoniazide (derivante dall'acido isonicotinico, il sostituente non é pid quindi in posizione tre ma in posizione 4 e si usa per il trattamento della tubercolosi). | primi due derivano dalla nicotina, mentre questa é un alcaloide eterociclico, quando il composto perde l'anello pirrolidinico e si inserisce un altro sostituente, rimane la dicitura di derivati piridinici, ma perdono la definizione di alcaloidi, ma sono definiti solamente come derivati piridinici. Acido nicotinico Lanello piridinico ha una certa basicita per I'azoto, che, nonostante si trovi in un orbitale sp2 e quindi risulti essere meno ’ = ide carbossilico sromatice Propenso all'acquisizione di un protone rispetto a un'ammina w terziaria alifatica, perd ha una certa basicita. Nel momento in cui si introduce un gruppo funzionale con caratteristiche acide ottengo una classe di compost di caratteristiche anfotere. Grazie all'N piridinico sono composti solubili in acidi e grazie alla presenza di una funzione carbossilica arom atica sono solubili sia in NaOH, sia in bicarbonato. A differenza della piridina da cui derivano, sono non particolarmente solubili in acqua fredda, ma diventano solubili in acqua calda Nicotinam m ide Derivato dell’acido nicotinico (é I'ammide dell’acido nicotinico), di CEconr> conseguenza non avra grandi differenze di reattivita rispetto all'acido ammide aromatica 49 Cul deriva. E leggermente pit solubile in acqua, sempre solubile in HCI per la presenza dell'anello piridinico e solubile in NaOH, e in bicarbonato in realta un’ammide non dovrebbe essere cosi acida da essere solubile in bicarbonato ma, se eccediamo con la soluzione di bicarbonate, rischiamo di solubilizzare anche la nicotinammide. Per idrolisi basica sviluppa ammoniaca (da sconsigliare come prova di riconoscimento definitiva, perché l'ammoniaca é un reattivo di laboratorio (il cui odore é quindi normale da sentire). Isoniazide A differenza degli altri due composti che hanno il sostituente in posizione 3 sull'anello (e quindi sono diretti derivati della nicotina), questa ha il sostituente in posizione 4 e deriva dall'acido isonicotinico. Poco solubile in acqua e in alcol, solubile sia in HCl e solo in NaOH (in basi deboli 'isoniazide risulta essere meno solubile rispetto ai due precedenti). Ha una reazione specifica da farm acopea, se siha tripletta con i tre composti qui citati la prima reazione da fare @ verificare se si ha lsoniazide, in quanto ha reazione specifica. Tale reazione consiste nell'aggiungere alla soluzione di sospensione acquosa di isoniazide una soluzione di vanillina in acqua calda, lasciando riposare. ‘Se @ presente il composto si avra precipitato 4 giallo, che @ una base di Schiff (dovuto alla forme, gg, on reazione del gruppo amminico con il gruppo onc S-on ‘och aldeidico della vanillina). Oppure invece di Tamme bd ene aggiungere soluzione acquosa di acqua calda si rcpt ilo pud aggiungere vanillina alla provetta, contenente la sostanza incognita, e mettere a riscaldare a bagnomaria. Se, facendo la reazione non si ha il precipitato giallo, si ritorna alla nicotinammide e all'acido nicotinico. Hanno la stessa reattivita, entrambi hanno: lanello piridinico, uno gruppo carbossilico (anche se teoricamente abbiamo detto che 'acido nicotinico dovrebbe essere molto pit! solubile in bicarbonato della corrispondente ammide, in realta cosi non é). Lunica cosa che si pud fare ora é andare a determinare il punto di fusione, l'acido nicotinico ha un punto di fusione tra 234 e 240 gradi, mentre la nicotinammide ce lo ha piti basso (grande differenza di intervallo di fusione tra i due). ‘Amm inoacidi Presenti in natura in diversi alimenti, sono la struttura i ‘Ammina | alifatica base delle proteine e sono fondamentali per la vita Gane) umana. Dal punto di vista delt utiizzo si usano per wo oi YEOOWD Acido carbossiico integrare un'eventuale carenza alimentare, alcuni si ‘ifatice usano come additivi alimentari, molti si usano nellindustria farmaceutica e cosmetica, e molti sono usati dagli atleti che vogliono aumentare le proprie performance. II carbonio che porta gruppo ammidico e carbossilico é detto alpha. Gli amminoacidi naturali sono definiti alpha-amminoacidi, perché hanno il gruppo amminico e il gruppo carbossilico legati allo stesso C. IC ha 4 sostituenti, fatta eccezione per la Gly in cui R é un H (e quindi il C non ha 4 sostituenti diversi e non é un carbonio asimmetrico), in tutti gli altri amminoacidi tale carbonio é un carbonio asimmetrico. ‘Sono tutti composti chirali, di configurazione relativa L, e in base alle caratteristiche di R possono essere suddivisi in polari e non polari. Gli amminoacidi hanno la caratteristica di avere un gruppo amminico alifatico | e un gruppo carbossilico alifatico legati allo stesso atomo di C. In laboratorio abbiamo: alanina ha R=CH, metionina che ha uno S nella catena, l'acido glutammico con comportamento e sapore particolare al coccio e sali di acido aspartico. Se parliamo di configurazione relativa ci dobbiamo rifare alla gliceraldeide, il gruppo amminico & alla sinistra di chi guarda negli amminoacidi naturali e quindi si trova dalla parte opposta dell'OH della D-gliceraldeide. II carbonio alpha é asimmetrico di configurazione S, il principale é N, poi COOH dovrebbe girare in senso orario, ma H & davanti e quindi é S. Una delle caratteristiche degli amminoacidi é di avere un gruppo amminico primario alifatico che ha caratteristiche basiche e un gruppo carbossilico alifatico che ha caratteristiche acide. Vanno quindi identificati come composti anfoteri (seconda classe di compost anfoteri che vediamo, la prima é quella dei compost piridinici). Laltra caratteristica é quella che esiste un valore di pH al quale ciascun amminoacido si trova nella sua forma dipolare/zwitterionica, dove entrambi i gruppi funzionali sono ionizzati; questo valore di pH non é lo stesso per tutti gli amminoacidi e si chiama anche punto isoelettrico. Avendo sia una funzione acida, sia una basica a seconda del pH, nella scala da 0 a 14 avremo dei valori di pH in cui sara ionizzato solo il gruppo basico (a pH acid), mano a mano che il pH sale verso la neutralita raggiungeremo (sempre a pH differenti, a seconda del tipo di amminoacido) il pl e poi mano a mano che aumenta il pH, e quindi in condizioni di estrema basicita il gruppo basico perdera la sua ionizzazione, che invece verra a favore del gruppo carbossilico che diventera quindi un carbossilato. Se I'amminoacido @ solubile in soluzione acquosa, il che dipende dalla natura dell'R legato al C alpha, il pH della soluzione sara neutro, a meno che I'R non contenga ulteriori gruppi acid o basici il pH della soluzione sara dipendente da questi gruppi. Se invece R é una catena alchilica di pit o meno lunghezza, se sono solubil in acqua il pH della soluzione sara neutro. Se considero il pka del gruppo carbossilico (quindi a dare una valutazione dell'acidita degli amminoacidi) questo varia tra 1.8¢25. ‘Sono poco solubili in acqua, tranne quelli con la catena alchilica ridotta. La Gly sara quindi solubile in acqua, 'Ala sara solubile, mentre gia con la metionina, che ha lo S, non é solubile in acqua e cosi anche I'acido glutammico. Grazie alla loro caratteristica di anfotericita sono solubili sia in acidi che in basi, e danno dei dimeri e inoltre, per riscaldamento, si chiudono su se stessi, dando dei derivati della dichetochetarazina (cid comporta che la maggior parte degli amminoacidi abbia punti di fusione elevati). Reazioni di riconoscimento: 1. Reazione con Ninidrina or on ‘oH ° ° inidtina inidriea idrata Si tratta di una reazione specifica per gli am m inoacidi, e per questo varra per tutti. La ninidrina @ un composto tricarbossilico, che si trova in equilibrio in acqua con la sua forma idrata. Reagisce con l'amminoacido, da lintermedio tetraedrico, che evolve in una immina. Si avra poi perdita di CO2, si otterra limmina corrispondente, che, per idrolisi, dara un derivato amminico della ninidrina. Questo derivato amminico andra a reagire con una seconda molecola di ninidrina, il tutto, si ricorda, avviene sempre allinterno della provetta quindi la reazione & immediata. Dalla reazione con la ninidrina si avra un altro addotto imminico, che impartira alla soluzione una colorazione viola. Alcuni amminoacidi sviluppano tale colorazione a freddo, altri necessitano di un leggero riscaldamento. Ci sono sostanze che danno colorazione scura anche se non sono amminoacidi, per questo devo vedere la colorazione inchiostro, tipica degli amminoacidi Reazione pit usata per riconoscere gli amminoacidi, siccome perd & proprieta degli amminoacidi di reagire con la ninidrina, se ho una tripletta di amminoacidi non uso questa reazione. Si dovra quindi sfruttare la diversa reattivita, che pud essere legata al gruppo R (gruppi funzionali che ci possono essere sulla catena, e che quindi possono essere elementi discriminanti di un amminoacido nei confronti di un altro). Quando mi trovo ad avere I'amminoacido da solo in tripletta con altri due la reazione con ninidrina é quella specifica. Se si avesse, per esempio, Ala e Met, entrambe danno positiva la reazione con ninidrina, ma la metionina ha un atomo di S nella catena, quindi si potra riconoscere |'Ala proprio dall’elemento zolfo, 2. Reazione con solfato rameico R Porta alla formazione di un sale complesso che ha una wi colorazione 222u1'r2, che non fa variare la colorazione eu azzurra del reattivo (impossibile capire se 2 amminoacido esiste o @ una qualunque sostanza che, ot non reagendo con il solfato di rame, lascia il solfato di rame con la sua colorazione iniziale). Anestetici locali ‘Sono sostanze a carattere basico, contenenti almeno un N basico. Danno sensazione di anestesia sulla lingua. Procaina cloridrato Sostanza a carattere basico, ma @ un Amina romatica Estere sale, i gruppi funzionali che presenta Gah) EN") sone Amina + ammina | aromatica Polvere cristallina, bianca siti salficata + estere aromatico (non particolarmente reattivo in quanto estere) + ammina Ill alifatica salificata Polvere cristallina bianca, e sale molto solubile in acqua. II cloridrato pud essere riconosciuto mediante reazioni di riconoscimento dei cloruri, mentre I'ammina aromatica | da reazioni di diazotazione e copulazione. Lidocaina cloridrato Polvere bianca cristallina. | gruppi funzionali che "=H aoa Cre.) presenta sono’ we, om + ammide II alifatica I sltca state + ammina Ill alifatica salificata Diversamente dalla procaina cloridrato non ha un'ammina aromatica primaria, se faccio la reazione di diazotazione e copulazione e ottengo precipitato arancio brillante ho la procaina cloridrato, se non lo ottengo ho invece Ia lidocaina. Anche la lidocaina cloridrato pud essere riconosciuta per la presenza di cloruri, per cui il metodo migliore per riconoscere quest'ultima, qualora non sia in paragone con la procaina, & quello di vedere la formazione di precipitato bianco per riconoscimento dei cloruri, Tetracaina cloridrato Polvere bianca cristallina, simile nella reattivita alla benim Gee) lidocaina perché ha un’ammina Ill salficata, un! oO ‘annie @mmina Il aromatica, e cloruri e, diversamente dalla lan sata lidocaina, ha un esfere aromatico. Per distinguerla dalla lidocaina bisognerebbe sfruttare la separazione sulla base del punto di fusione. Benzocaina Awe aro Insolubile in acqua, perché non é cloridrato. Ha come gruppl funzional Ca) Reroan) sient + ammina | aromatica + estere aromatico ‘Semplice dal punto di vista strutturale, a differenza delle tre precedenti, non é solubile in acqua perché non ha cloruri (il che da negativo la prova di riconoscimento dei cloruri). & Solubile in HCI (come tutte le tre precedenti perché, nonostante abbiano un'ammina salificata, due su tre hanno anche un'altra ammina libera) perché ha ammina aromatica |. Reagisce con la reazione di diazotazione e copulazione. Per riconosceria tra procaina cloridrato, lidocaina cloridrato e tetracaina cloridrato guarderei alla solubilita in acqua, perché insolubile. Tripletta: procaina HCI, lidocaina HCl e benzocaina, la differenza tra la benzocaina e le altre due, @ che questi ultimi sono sali che danno positivo il saggio dei cloruri e sono solubili in acqua, mentre la benzocaina @ insolubile in acqua e priva di cloruri. Se ho positivo il test dei cloruri, per distinguere la lidocaina dalla procaina, faccio la reazione di piria e diazotazione e copulazione che viene positiva per la procaina (che ha un'ammina primaria). Altre sostanze

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