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DONNE SCORTESI In realta delle donne ne! medioevo non sappiamo molto; i documenti tacciono quasi completamente. Era l'uomo che predominava. Llimpaleatura cortese & quella che hanno creato per primi trovatori, che irrompono sulla scena leteraria creando qualcosa di assolutamente rivoluzionario rispetto alla letteratura precedente (latina). I trovatori mettono al centro delle loro poesie e della loro concezione dell'amore la “donna”. La donna rappresenta una sorta di “obiettivo” posto in alto rispetto all'uomo. Sappiamo che Tamore trobadorico nella forma pit pura, (amore perfetto) prevede una donna lontanissima che ci sembra quasi di poter toccare ma che non si raggiunge mai. E una donna che é la somma di tute le virtd, che non solo é bella ma é bella in una maniera universale, Non troveremo mai una descrizione puntuale di una donna, sari sempre un ideale. E anche un personaggio che racchiude delle virti moralialtissime. Quindi non € solo bella fuori anche bella dentro, Fin amo Allora, il poeta innamorato, nel tentative di conquistare questa donna, compie un percorso Ci sono delle contraddizioni, perché & un amore che nobilita colui che lo prova ma é anche un amore adultero necessariamente, perché allinterno della corte dove tutto si sviluppa la donna a cui I'innamorato aspira é la moglie del signore, quindi é sposata. La necessiti dell'adulterio dove sta? Sta nel fatto che tra marito ¢ moglic 'amore non pud esistere, perché il matrimonio presso i ceti aristocratici era un matrimonio concertato a tavolino, una sorta di contratto i cui contraenti spesso erano bambini, i cui tutori decidevano per unire alla fine due feudi, due dinastie. Dunque, la donna é fatta mercificare in prima persona dal padre. Vi é un annullamento assoluto dell’individuo. Llamore invece del trovatore, violento e improvviso per la donna, é un amore di “elezione”, una scelta, Quindi di natura completamente diversa, in quanto é un amore che coinvolge il cuore ¢ la mente e che costringe Finnamorato a compiere questo percorso verso Talto perehé la prospettiva é dal basso dell’innamorato verso lalto della donna, che incarna la perfezione, rappresenta una calamita verso cui il trovatore tende Questo percorso di avvicinamento é un percorso di crescita, di“affinamento morale”, di conquista di aleuni valori (disciplina interiore, autoconsapevolezza, la moderazione nel comportamento) > insomma & un‘educazione sentimentale che l'wmo compie. 11 paradosso sta nel fatto che 'uomo vorrebbe aggiungere la donna, ma in realta non la vuole raggiungere perché se riuseisse a coronare il suo desiderio, ¢ quindi se il rapporto diventasse anche un rapporto carnale, questa tensione verrebbe a crollare e quindi l"amore non avrebbe piti quella “forza salvifiea” e miglioratrice Sarebbe semplicemente un amore consumato, il che non deve essere. Quindi, Ia donna diventa uno strumento di miglioramento per !'uomo, ma rimane uno strumento in quanto vive in rapporto questa funzione che ha presso l'uomo. Una piccola minoranza dei trovatori disobbedisce a questa forma purissima di amore (soltanto sognato) ¢ invece celebra “amore carnale”. Ed ¢ questo tipo di rapporto della Francia cosiddetta cavalleresca dei trovatori che passa nella letteratura narrativa nel romanzo del nord della Francia, I nostri protagonisti consumano, come Tristano e Isotta, il loro rapporto. Abbiamo, dunque, una sorta di gabbia letteraria in cui la donna viene costretta, Se rimaniamo sul piano della letteratura in senso pitt ampio, non solo cortese, troviamo, in realta, una contraddizione nella visione della donna A questa esaltazione cortese corrisponde nella letteratura religiosa una “denigrazione assoluta”, che é Valtra faccia della medaglia, ma é quello che viene prima dei trovatori, a cominciare dai padri della chiesa. La donna @ stata oggetto di disprezzo, figura sempre molto negativa (figlia di Eva), manipolatrice dell'uomo, peceatrice. L'uomo di chiesa in realta teneva la donna perché era un attentato al suo voto di castité. E questa paura che si esplica in un tentativo di contenimento e sottomissione nella vita civile e si traduee in unavversione sul piano ideologico ¢ letterario, —facolta (Quindi, da un lato Eva, individuata come la vera colpevole della caduta umana causata da istinti carnali, dall altro invece il eontrappunto di Eva, cioé la Madonna, un emblema pressoché irraggiungibile dall'altro Vesaltazione della invece della laica della letteratura. Divennero famosi stessa Siamo comunque sempre allinterno di fortissimi stereotipi letterar luoghi comuni della figura femminile "la possibilita di intravedere, allintemo di queste opere, clei modi di porgersi, delle possibilita che le donne possiedono ¢ che esulano appunto dalle esigenze di scrittura Bisogna tener conto innanzitutto dei limiti nel procedere. Il primo limite é la consapevolezza che la realti viene trasfigurata sul piano ideale; il secondo limite consiste nella carenza di voci femminili che narrano - gli autori sono quasi sempre maschi, quindi il filtro della voce narrante & un filtro maschile che rappresenta una mentalita maschile. Un altro limite connesso riguarda la concezione della letteratura come imitazione della realta Nel caso della letteratura cortese, se ha avuto un successo cosi diffuso e prolungato é chiaro che una qualche forma di contaito col reale doveva pur avercela, doveva rispondere a degli interessi. Si capisce chiaramente dalle fonti che c'erano diversi modi di intendere nella fatispecie la figura femminile, lifatti esisteva una mentalita poliedrica e dinamica. PROTAGONISTE E TEMI Per esempio, le protagonist dei romanz di Chrétien de Troyes appaiono tutto che esser che subiscono passivamente il loro destino, e che al contratio gesnosa ¢ sono capaci di orientare ¢ mutare jl corso degli avvenimenti a proprio vantaggio. Tradueendo tale modus operandi conferito ai personaggi in termini di mentaliti sottesa, & chiato che si pud scorgere I’idea di un’inelinazione_ alla doppiezza ¢ alla manipolazione femminili, ISOTTA Eroina medievale per antonomasia, rappresenta linearnazione dell’innamorata del romanzo cortese, raggiunta da un amore sfortunato e sofferto. Tuttavia, nella versione di Thomas, si evince uno smisurato ‘egoismo che percorre la storia dall inizio alla fine, nonché un costante perseguimento del proprio interesse anche a discapito di quello altrui e addirittura a costa della vita altrui Un esempio pud essere il comportamento di Isotta verso la sua ancella Brangania, cui viene chiesto il sactificio enorme della propria verginita offerta al re Marco in cambio di quella ormai perduta (con Tristano) della regina, Fin da subito, é chiaro il tentativo di manipolare Brangania, che fino alla presa di coscienza é stato un docile strumento, Isotta non riesce a guardare alla propria condotta da una prospettiva estema a lei. Da la colpa agli altri delle azioni che le vengono rimproverate Alto aiteggiamento poco inclina alla matrice cortese é la maneanza di empatia verso il prossimo, che ‘emerge nell’episodio in cui Tristano si travesta da lebbroso per avvicinarsi all’amante: tende la mano per relemosina, per richiamare la sua attenzione, la segue senza perd riuscire a scalfire la sua impassibilitae suprema indifferenza. La regina, quindi, si mostra, insensibile ai bisogni degli ul FENICE, La Fenice del Clizés, la cui morale la contrappone ad Isotta, & accomunata da una stessa seala di valori che pone al vertice I'egoistico perseguimento del proprio volore Infatti, con la sua falsa malattia e finta morte, seatena un enorme dolore nel marito, che di prova di amare ‘molto la moglie. Non si tratta di un dolore provoeato solo nella sfera familiare, ma anche a tutta la corte. E di questa sofferenza, Fenive é spettatrice indifferente ENIDE Le deserizioni dell’autore ne sottolineano, oltre la bellezza, le qualita squisitamente cortesi richiesta a una. donna: obbedienza al servizio dell’ uomo ¢ aequiescente quando ceduta dal padre a Erec come un bene di proprieta. Va riconosciuta nella personalit’ della fanciulla una certa attenzione verso sé stessa (EGOISMO). Questa caratteristica si conferma nella vicenda che provoca crisi nel matrimonio, causata dalla rivelazione da parte sua dell’offuscamento di fama di Eree per la sua “vecreantise"” Enide esprime anzitutto commiserazione per sé stessa, allontanata da casa e condotta a vivere con e per un cavaliere con prestigio minore di quello oecorrente per una solida fama, Solo secondariamente riconosce la sua responsabilita, perché prima si rammarica per sé stessa e per le sue mutate condizioni di vita, SEMBRARE ED ESSERE. Autori diversi registrano una certa padronanza sulle espressioni ¢ sulle reazioni da parte delle donne, un non potersi (¢ non volersi) abbandonare alla spontaneita che congela i loro gesti fino all’innaturalita. Questa costruzione delle donne doveva essere dote prioritaria per la dama, Difatti, un aspetto composto rientra trai pregi della societa cortesi, che i trobadori definirono “mezura” ‘Spesso si incontrano nelle narrazioni donne che, a vari livelli di intensita, dissimulano, fingono con facilita ¢ con tna sorta di automatism, Camuffano il proprio dolore, simulano il giusto dispiacere per tutelare la. propria immagine e anche I’immagine dell'istituzione che inearnano. Per cui, il dover sempre corrispondere all’immagine che la societa si aspetta richiede alla dama di essere all’altezza delle aspettative ¢ socialmente adeguata anche a costo di mettere a tacere emozioni forti e genuine. La dama deve sacrificare il resto ¢ salvare, soprattuto, la forma. IMPORTANTE ~>Cio che accomuna quasi tuto il genere femminile nel medioevo é una particolare attenzione a custodire il proprio pensiero. LAPAROLA Per quello che sappiamo, la parola non era concessa alla donna, che non poteva parlare in pubblico, non poteva esprimere il proprio parere ma doveva essere rappresentata da un esponente maschile della famiglia (marito, fratello o padre). Allora troviamo spesso "uso della parola da parte della donna collegato ad un*idea di “trasgressione”. L’emblema ¢ una protagonista del primo romanzo di Chretien de Troyes, ovvero Enide. Enide commette il peecato di parlare troppo. II marito le impone il silenzio e di seguirlo in una serie di avventure senza mai parlare (una sorta di legge del contrappasso). Enide perd disobbedisce e parla, ma lo fa sempre per avvertire il marito che c'€ un pericolo. Allora, la parola come trasgressione ma nello stesso tempo parola che salva, quindi c'¢ questa doppia. gonnotazjone. Possiamo notare come sia il filo della parola che si consuma tra moglie e marito una vera e propria guerra per il predominio nella coppia. A proposito del silenziocome virti muliebre é d‘obbligo il rinvio al Roman de Silence, dove la necessitt del tacere é talmente pervasiva da aver decretato il nome della protagonista: il non poter dire condiziona la sua vita e le azioni di buon parte dei personaggi LAPAROLA MALIGNA, Nella finzione letteraria viene conferita alla donna la capacita di servirsi della lingua come di un’arma, usata ‘con perizia e abilit, tale da essere capace di scatenare conflittie rotture nei rapporti coniugali LA PAROLA AMBIGUA Forse per la difficolta appunto che avevano le donne ad esprimersi ambiguita. Non ¢ difficile immaginare che una donna per ottenere quello che voleva dovesse in qualche maniera girare attorno alle cose, ottenere quello che voleva per vie traverse Allora troviamo spesso Ia parola della donna vista come “doppia la donna come capace di esprimere un pensiero ma rivolgendosi contemporancamente a due destinatari ¢ intendendo con lo stesso messaggio due cose diverse. la parola é connotata anche di una cert: Ancora una volta, un esempio é Isotta si rivela capace di una dialettica geniale. Thomas connota come oscuro il finguaggio di Isotta, ma é Béroul che mette in risalto tale competenza della donna. Riesce anzitutto a comunicare contemporaneamente la sua fedelti a Marco ¢ il suo amore a Tristano. Isotta conduce con suecesso Iinterlocutore a ritenere vero eid che dice con continui richiami alla propria onesta intellettuale. Con tale sapiente uso della retorica, Isotta raggiunge l’obiettivo di docere e di movere il marito e si rivela una fredda stratega. Una caratteristica che vediamo nelle donne & quello di esprimere il “contrario di quello che vorrebbe” perché la donna sa benissimo che non verrebbe ascoltata o non verrebbe accontentata, quindi assistiamo a scene in cui anche donne di alto rango che vogliono qualcosa fingono di non volerla e cercano di lavorare in maniera trasversale per ottenere quello che vogliono. Il limite estremo di questo atteggiamento consiste nella “manipolazione”> la donna che raggira il suo interlocutore e che riesce agire cosi come le vuole a vari livelli di gravita. LA PAROLA SU SORIA La parola femminile pud diventare pericolosa quando unita alla volonta di dominio, picgando la volonta alteui e manipolando il prossimo a sua insaputa. II personaggio che risponde appicno alla descrizione é quello di Lunete, l'ancella decisionista dell’Ivano. E possibile individuare una tecnica seriale manipolatoria, esercitata sin dalla sua prima apparizione nel romanzo. La tattica usata con Ivano é di farlo sentire isolato € in contrapposizione alla comunita in modo da intimorirlo e nel contempo indurlo a fidarsi di lei. Lunete si serve di spiceate doti di mistificazione: il trucco & quello di enfatizzare i pericoli che si profilano per Vinterlocutore, fomentandone le paure ¢ il senso di solitudine e proponendosi come unica alleata. Cosi facendo, distorce la realtée sfrutta le condizioni psicologiche dei soggett. LA DONNA OGGETTO Ancora attuale @ il tema che riguarda l'alienazione del corpo della donna, cioé la donna come “corpo_ sessuale”, corpo gestito dall'uomo non solo dal marito ma anche dal perfetto estranco che conquista il castello ¢ che decide di regalare la donna sconfitta a qualcuno dei suoi uomini che si é comportato bene, esattamente come se fosse “bottino di guerra” come se fosse un pezzo del castelo. La rappresentazione & quella in fondo di uno stupro di guerra, Laddove il destino di un uomo sconfitto & Truccisione o la decapitazione, quello di una donna & quasi sempre quello dell oggetto sessuale. Altre volte vediamo una moglie, come nel caso di Isotta, nel Tristan di Béroul, consegnata al branco. Marco, il marito, una volta scoperto l'adulterio decide di consegnarla a un branco di lebbrosi perché ne fac quello che vogliono, Insomma é allo stesso modo vediamo delle minacce Troviamo anche per esempio fanciulle rapide a scopro di violenza da esseri deformi mentalmente ¢ fisicamente, Bisogna anche dire che nella narrazione spesso, anzi quasi sempre, queste raguzze vengono salvate+ perd non possiamo non pensare che siano riflessi di una realta che era vissuta. DONNA COME TROFEO E COME PROPRIETA’ Non sidistacca molto da questa oggettificazione del corpo femminile, anche se prospettata come una valorizzazione, il porre una donna come “premio diun torneo” tra cavalieri, Eun motivo ricorrente nella letteratura cortese, a partire dalla caccia al cervo bianco e dal torneo dello sparviero nell’Erec et Enide. Oppure, nel romanzo “Ivano”, sempre di Chrétien, la protagonista Laudine viene indotta a sposare I'uecisore del marito> si tratta di un passaggio di proprieti, cio’ ancora una volta é la proprieta dell uomo ucciso che viene assunta dal nuovo artivato. E puo considerarsi una metafora dello stupro della donna dell’avversario sottomesso, LADONNA SOLA I pericoli e le violenze si collegano nella visione medievale alla debolezza fisica dell'essere femminile e alla conseguente dipendenza dalla figura maschile. In quest’ottica, il matrimonio é indicato come la soluzione primaria. Ad esempio, la Laudine deli ’vano, precocemente vedova, é costretta ad affrontace il problema derivante dall’assenza di un uomo a guardia del suo terrtorio, data linutilita militare della donna per garantire ’ordine, Dunque, implicitamente si sfiducia il ruolo della signora come governatrice, perché una regina da sola é sottoposta a minaece e rischi. Dunque, ricorre spesso il solito binomio matrimonio-difesa del regno. Un tratto interessante e indicativo dei codici della societi aristocratica che si connetta alla dipendenza da un uomo ¢ l’abbandono femminile, con il matrimonio, dei possedimenti. Ad esempio, la Brunissen nel Jaufre testimonia di una concezione dell’istituto matrimoniale come una Seonseg &, ‘Una dama che esereita in prima persona il dominio viene investita di una MASCOLINIZZAZIONE, come se avesse assorbito i modi e il contegno virili propri del signore. Da cid ne deriva la necessaria “rieducazione/ correzione femminile” che si ritrova nella Bisbetica domata di Shakespeare, in quanto dterminati atteggiamenti della dama vengono percepiti come un’invasione di campo LADONNA LEADER Un aspetto molto interessante del carattere femminili & la determinazione e l'abilita nella pianificazione in diverse eroine, accomunate dal ruolo di deader, allinterno della copia, dove lumo riceve disposizioni sulle azioni da intraprendere. Fenice, Pattenta regista del Cligés, versa in una dovotomia tra la propria felicia e quella del marito, tanto da orientare Cligés sulla soluzione da reperire per uscire dalla situazione che la vedeva sposata allo zio. Quindi, in Fenice, troviamo una spicata atitutine all’inganno e alla risolutezza, Nel romanzo occitanico di Flamenca ¢ la protagonista malmaritata che, apparendo in sogno all"innamorato, ali indica per filo e per segno la condotta da tenere, anche in questo caso intessuta d’inganni. DIFFERENZE TRA ISOTTA E FENICE A proposito delle differenze, poss Fenice. smo avcennare brevemente a figure come quella di Isotta e quella di Isotta é Vinnamorata per antonomasia che é stata colpita da un amore fatale! invineibile per Tristano e che cera un amore che & generato da un filtro ma che sta all'origine di tutte le peripezie. Isotta si divide tra Tristano ¢ Marco, anche sessualmente (perché Marco ¢ il marito ¢ Tristano l'amante) Fenice, protagonista del secondo romanzo di Chretien, ovvero il Cligés, pur essendo nella stessa situazione di [sotta, cio’ maritata con un innamorato, si rifiuta di dividere il corpo dal euore (“dove va il cuore va il corpo”), quindi riesce a non consumare il matrimonio con il marito e a dare sé st che ama. Sono due modi diversi di intendere anche il rapporto adultero IL FIDANZAMENTO. Le narrazioni ci mostrano che sono i padri o i fratelli a decidere le sorti delle donne. Emblematica & Vimmagine di Enide che viene promessa dal padre ad Erec e letteralmente consegnata al giovane come un bene. Enide accetta in silenzio il cambio di gestione Traspaiono chiaramente le esigenze politiche dell istituto matrimonial. ILreciproco consenso La questione del reciproco consenso rappresenta uno dei principi fondamentali de! modello che la Chiesa contrappose a quello laico. II disegno ecelesiastico del vincolo nuziale poneva sulla necessita del mutuo accordo sull’unione degli spirit, il che comportava la negazione del ruolo di capofamiglia e ’affermazione dell’uguaglianza tra le parti nel contratto matrimoniale. Chratien de Troyes, cui si deve la testimonianza neil'Erec et Enide del ruolo assoluto del padre nella gestione del matrimonio della figlia, nel Cliges si comporta coerentemente con la sua condizione clericale, preoccupandosi di sotiolineare, quando deserive il momento in cui Alixandre e Soredamor finalmente si confessano amore, che sono entrambi consenzienti. Ci sono casi, come quello di Me et Galeron, in cui troviamo l'intrapendenza femminile nel dichiararsi all’amato. Ma la proposta spetta all’ uomo, la donna pud solo lasciar intendere, suggerire, come fa anche Soredamor nel Cligés. Nel caso di un rovesciamento dei ruoli che si potrebbe attribuire al rango superiore delle donne, donne sole, segnate da quella sorta di mascolinizzazione e quindi nel caso in cui é la donna a proporsi, la loro impresa non ha esito felice. LA DONNA VENDICATIVA, 1 senso di vendetta @ ben sviluppato nell’ambiente cortese Indicativo é l'atteggiamento di Isotta la Bionda nel 7ristan di Béroul, ma anche quello di Brangani Fancella di Isotta, fuoriosa per essere stata sacrificata per il puro egoismo della padrona. Difatti, Brangania annuncia la sua volonta di colpire i due amanti. Denuncia Isotta al re Marco e persever nel suo ruolo di antagonista della relazione. Una vendetta di gruppo viene deserita nel Cligés, dove le dama di corte di Fenice puniscono i medici salernitani per le torture inflitt all'imperatrice. L'ABUSATRICE Un’ altra comune condizione femminile é quella che vede esteso il controllo delle padrone sulla vita delle loro sottoposte fino a dirigerne per i propri corpi, con disinvoltura, lattivita sessuale. Non si puo non richiamace il Tristan di Thomas in cui Vancella Brangania prende il posto della padrona nel talamo nuziale. La dama assiste anche alla consumazione del matrimonio. Ma si preoccupa pitt per sé stessa, non viene nemmeno sfiorata dalla preoccupazione nei confronti dell’ancella; I’ha usata come un bene di sua proprieti, come un oggetto. Pag 219 LASANGUINARIA Nella letteratura cortese, ci si aspetterebbe da una damigella scaturita dall'immaginario maschile aderente ai canoni della cortesia la paura del sangue o una certa ritrosia nei confronti di azioni cruente, eppure anche in questo caso non mancano dimostrazioni del contrario. L'imperturbabilita davanti alla morte violenta accomuna queste eroine alla fortezza dei cavalieri che la producono. Ancora una volta, [sotta di Béroul ne é un esempio: viene mostrata mentre assiste all’omicidio del guardacaccia che aveva rivelato al marito il nascondiglio degli amanti. La dama, icona di cortesia, non solo non trema di fronte all’esecuzione capitale ma addirittura produce un sorriso, che si ritrova anche in altre occasioni in cui assiste alle disgrazie altrui. E Tristano sembra conoscere bene questo aspetto truculento della sua innamorata, L’APPORTATRICE DI MORTE I grado estremo della spictatezza lo raggiuge colci che agisce in modo da procurare la morte altrui, ‘entemente. Un esempio é Fenice del Cligés. E chiaro che per ’eroina vale la regola mors tua, vita mea: di fronte all’alternativa tra sé stessa e altri, non ha esitazioni nella scelta, anche se si tratta di una scelta estrema. Un uomo perder’ la vita a causa di Fenice: il marito Aliis, che non riuscira a reggere il dolore e 'umiliazione per Vinganno della moglie. LA CARCERIERA Esistono donne soffocanti il cui obiettivo é il possesso totale dell'individuo prescelto, che quin mondo tessendogli attorno una rete di incantesimi, di obblighi, di divieti ammantati d'amore. La guardiana per eccellenza é una figura all’ apparenza benevola, ovvero la madre di Perceval, negatrice al figlio della conoscenza e della consapevolezza di sé per sottrarlo al suo destino, che ha tenuto per anni in una morsa i futuro cavaliere, gli ha nascosto persino il suo nome, sottraendogli cosi l’identita GIUDIZI E PREGIUDIZI Le pecche rimproverate alle donne sono: + Volubilita + Attitudine all’inganno e alla menzogna © Carenza di razionalita * Tendenza a far del male anche in maniera del tutto gratuita Vid, quindi, una sostanziale sfiducia nelM’attendibilita delle azioni femminili, guidate da logiche che hanno poco a che fare con criteri obiettivi. Alcune di queste pecche possono essere interpretate come topoi comunemente utilizzati dalla letteratura misogina per dimostrare la falsite la perniciosita di tutte le donne. LAR ALTA’ DIETRO LA FINZIONE Le rappresentazioni letterarie, con la massa di donne che ingannano, tradiscono, uccidono il consort, potrebbero essere considerate Ia traduzione delle paure recondite degli uomini. Ancora, la pretesa di alcune protagoniste di disporre della vita dei sottoposti fino a gestime la sfera pit intima é con sicurezza riconducibile alla realté dei fatti, in quanto gli studi hanno rilevato cl aristocratica, moneta di seambio, oggetto e strumento di alleanze, difficilmente con voce possedeva lo spazio domestico come unico terreno di esercizio del potere. II matrimonio nel Medioevo era regolato da un contratto che ricaleava quello feudale: gli obblighi coniug: crano dungue vincolanti sul doppio piano cristiano ¢ legate e il legame era indissolubile, Per cui, si pud vedere uno sfondo di realta storica dietro le donne che uccidevano i mariti.

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