LUNEDÌ 2 GENNAIO 2023 www.corriere.it In Italia (con la Lettura) EURO 2,00 ANNO 62 - N.

Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Servizio Clienti - Tel. 02 63797510

Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281 DEL LUNEDÌ mail: servizioclienti@corriere.it

La modella Bianca Balti Ritratto d’autore

L’operazionealseno «LestoriediEco
«Maorasonoserena» eidisegnidascovare»
di Elvira Serra di Roberto Cotroneo
a pagina 19 a pagina 23

I due Papi
L’ANOMALIA
1927-2022
L’addio a Benedetto
Fisco e riforme,
il richiamo
CHEDAVA
STABILITÀ Ha cambiato la Chiesa
di Mattarella
di Massimo Franco
di Ester Palma, Lorenzo Salvia

L
a morte del papa
emerito Benedetto XVI
fa vacillare gli
equilibri vaticani.
Equilibri precari, anomali,
controversi, perfino
discutibili. Ma per quasi
dieci anni la coabitazione
epocale tra l’argentino Jorge
Mario Bergoglio e il tedesco
Joseph Ratzinger all’interno
della città dei Papi ha
garantito un simulacro di
stabilità. Non era scontato, e
la loro capacità di dare una
parvenza di normalità a una
situazione che ha
traumatizzato la Chiesa
cattolica nel febbraio del
2013 va sottolineata come
una sorta di miracolo
compiuto in nome dell’unità.
continua a pagina 26
Ledimissioni
UN GESTO
STORICO
Paolo Valentino, Gian Guido Vecchi
da pagina 2 a pagina 9
Il messaggio del Colle. La strategia di Meloni
di Paola Di Caro COSTITUZIONE E PRESIDENZIALISMO
e Monica Guerzoni
Quella difesa (garbata)
U n appello alla «responsa-
bilità» quello del presi-
dente Mattarella nel discorso
dell’assetto istituzionale
di fine anno. Dai giovani al la- di Marzio Breda
voro, dal senso civico colletti-
vo all’educazione stradale,
dalle riforme alle tasse «che
vanno pagate per far funzio-
M attarella non ha il rovello di costruirsi
il consenso: ce l’ha. Se un problema si
pone, quando si rivolge agli italiani, è di dire
nare l’Italia». E la Costituzione tutto ciò che va detto, ma — come si
«resti la bussola». Meloni si imponeva Einaudi — con garbo, senza
sente «orgogliosa» per il lavo- generare ansia e tensioni. L’ha fatto anche nel
ro svolto e «ottimista» per ciò messaggio di fine anno, dominato dall’elogio
che verrà. La strategia per i della Costituzione e del nostro assetto
prossimi mesi. istituzionale.
da pagina 10 a pagina 13 continua a pagina 11
Il regime Calciatori arrestati dopo la festa con alcol e donne
Iran,mortoperletorture:
MARKUS SCHREIBER/AP

E MODERNO
di Aldo Cazzullo avevastudiatoaBologna
B
enedetto XVI non era di Monica Ricci Sargentini LA GUERRA IN UCRAINA
più Papa da quasi
LO SCRITTORE, IL RICORDO
 GIANNELLI Le bombe di Putin su Kiev
dieci anni, non ha
Un pensatore
mai più preso la
parola in pubblico, si è
dall’aura E Zelensky lo sfida in russo
espresso solo per testi
scritti. Era insomma quanto
di più lontano dalla mozartiana di Marta Serafini

contemporaneità si potesse
concepire. Perché allora la
sua scomparsa, a un’età
di Claudio Magris
alle pagine 8 e 9 Mehdi Zare Ashkzari
P utin bombarda e poi giustifica l’invasione:
decisione difficile e necessaria. Zelensky
accusa: nascosto dietro i missili. a pagina 16
matura, ha destato tanta
commozione nel mondo?
Perché — per citare un dato
prosaico ma oggettivo — tre
LA SCELTA DI LASCIARE

Il suo governo
È morto dopo venti giorni di
torture. Mehdi Zare Ashk-
zari, 30 anni, aveva studiato a
COVID, IL MINISTERO: LIBERI DOPO 5 GIORNI

Asintomatici, niente test

milioni e mezzo di italiani
hanno seguito su Rai Uno lo
speciale a lui dedicato, il
programma più visto nella
fascia tra il discorso di
e le pressioni
Bologna nel 2015. Poi il rien-
tro in Iran. Un mese fa il fer- per uscire dall’isolamento
mo in piazza durante le mani-
nella Curia festazioni di protesta. E un
gruppo di calciatori è stato ar-
di Margherita De Bac

Mattarella e gli spettacoli di

Capodanno?
continua a pagina 26
di Andrea Riccardi
a pagina 5
restato dopo una festa «con
alcol e donne».
a pagina 17
C ovid, se asintomatici si potrà riprendere la
normale attività dopo 5 giorni dal primo
test positivo, senza fare il tampone. a pagina 21

ULTIMO BANCO
di Alessandro D’Avenia Permacrisi
P er il dizionario britannico Collins la
parola del 2022 è permacrisis (per-
manent crisis, crisi permanente):
«Un periodo esteso di instabilità e insi-
curezza». Si è imposta all’attenzione
dentro permacrisi. «Crisi» era infatti il
gesto, descritto nell’Iliade, di separare e
scegliere i chicchi nella spiga. La pula fi-
niva in un fuoco (di paglia) e il grano nel
pane.
mondiale in aprile quando Christine La- Crisi è quindi, non come vorrebbe Lagar-
garde, presidente della Banca Centrale de, uno stato permanente di emergenza
Europea, ha detto: «Alcuni dicono che vi- senza sbocco e a cui siamo fatalistica-
30102

viamo in un’era di permacrisis: ci muo-
viamo da un’emergenza all’altra. Solo 10
anni fa abbiamo affrontato la peggiore
crisi finanziaria dagli anni ’30, poi la peg-
9 771120 498008
mente sottoposti ma, come vuole Ome-
ro, uno stato di giudizio e impegno per-
manente: separare l’essenziale dal super-
fluo nel raccolto (dalla stessa radice di

giore pandemia dal 1919 e ora la più grave
crisi geopolitica in Europa dalla fine del-
la guerra fredda».
Qualche ora fa, brindando, ci siamo di
sicuro augurati una parola migliore per il
nuovo anno. Quale? Sembrerà parados-
sale ma la risposta è nascosta proprio
crisi vengono infatti parole come cer-ni-
ta, cer-tezza, de-creto, in/es-cre-men-
to...).
Insomma l’attuale stato permanente di
crisi è un passaggio necessario al nascere
di qualcosa di nuovo. Che cosa?
continua a pagina 25
 2 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

L’addio a Benedetto 1927-2022

Giovedìifunerali«solenni,masobri».Attese60milapersone
L’omaggiodiMattarella,Bidenetantileaderinternazionali LA MORTE DI

di Ester Palma

ROMA Sono state «Signore, ti

amo», in italiano, le ultime
parole pronunciate dal Papa
emerito Benedetto XVI. Le ha
ascoltate, intorno alle 3 della

Francesco
Gratitudine a Dio
per averlo donato
alla Chiesa
sua ultima notte, un infermie-
re che lo assisteva. Ratzinger
era ancora cosciente e in quel
momento i suoi assistenti e
collaboratori si stavano dan-
do il cambio. Poi, come ha
raccontato commosso il suo
segretario di una vita, il vesco-
vo Georg Gänswein, «non è
riuscito più a parlare».

«Signore ti amo»
Il primo a rendergli omag-
gio nella stanza al primo pia-
no del monastero vaticano Già sabato sera, nel corso
Mater Ecclesiae, dove ha vis- della celebrazione dei Vespri e
suto ed è morto, è stato pro- del tradizionale Te Deum di
prio il suo successore, France- ringraziamento di fine anno,
sco. L’annuncio è stato dato, Francesco lo aveva ricordato,
la mattina del 31 dicembre, da esprimendo «gratitudine, a

Le ultime parole
Matteo Bruni, direttore della Dio per averlo donato alla
Chiesa e al mondo, a lui, per
tutto il bene che ha compiuto,
e soprattutto per la sua testi-
monianza di fede e di pre-
ghiera, specie in questi ultimi
anni di vita ritirata. Solo Dio
conosce il valore e la forza del-

del papa emerito

Sala stampa vaticana: «Con
dolore informo che il Papa
emerito, Benedetto XVI, è de-
ceduto alle ore 9.34». Oggi il
corpo di Benedetto (avrebbe
compiuto 96 anni il prossimo
16 aprile) sarà traslato dalla
cappella del Mater Ecclesiae,
dove è stato composto e rive-
stito con i paramenti liturgici
rossi, la mitra, un rosario e un
crocifisso tra le mani, per es-
sere esposto in San Pietro al
saluto e la venerazione dei fe-
deli, davanti all’altare realiz-
zato da Gian Lorenzo Bernini
sulle Grotte vaticane, col
grande baldacchino barocco
in bronzo.
Mentre i funerali solenni,
presieduti dal Papa, si terran-
no giovedì 5 alle 9,30. È un
unicum nella storia bimille-
naria della Chiesa cattolica:
Corriere.it non è mai accaduto prima che
Tutte le notizie le esequie di un Papa fossero
aggiornate in celebrate dal suo successore.
tempo reale E che non ci sia un conclave
sulla morte di subito dopo. Ma non sarà solo
Benedetto XVI per questo che saranno tanti a
Le reazioni del volerlo salutare per l’ultima
mondo politico volta: la proverbiale riserva-
e religioso tezza tedesca e la discrezione
gentile di Benedetto avevano
fatto breccia nel cuore dei fe-
deli cattolici.
Il protocollo vaticano è al
lavoro per stabilire nuove re-
gole, visto che non ci sono
precedenti cui rifarsi. Bruni
ha anticipato che si tratterà di
una cerimonia «solenne, ma
sobria». Tanto più che lo stes-
so Ratzinger aveva più volte
espresso il desiderio di un fu-
nerale «il più semplice possi-
bile». Ma si tratta comunque
dell’addio al 265esimo Ponte-
fice: saranno presenti le dele-
gazioni ufficiali della Germa-
nia e Italia. Dopo la celebra-
zione, dopo l’Ultima Com-
mendatio e la Valedictio, il
feretro verrà traslato per la tu-
mulazione nelle Grotte Vatica-
ne, dove riposano (quasi) tutti
i Papi.
la sua intercessione, dei suoi
sacrifici offerti per il bene del-
la Chiesa». E nell’Angelus di
ieri mattina ha detto: «Lo affi-
diamo a Maria Santissima,
perché lo accompagni nel suo
passaggio da questo mondo a
Dio».
Moltissime le reazioni dei
leader della Terra. Per il presi-
dente Mattarella il pontificato
di Ratzinger «ha rappresenta-
to per milioni di credenti e
non una luminosissima e fe-
conda testimonianza dei
principi evangelici. Con la sua
mite fermezza, ha saputo im-
primere slancio al dialogo tra
fede e ragione». Il presidente
Usa Joe Biden ha sottolineato
che «era un rinomato teolo-
go, con una intera vita di de-
vozione alla Chiesa, guidato

L’intervista inedita del 1988

«LaChiesanonè Pubblichiamo uno stralcio dell’intervista inedita (in italiano)
rilasciata nel 1988 da Joseph Ratzinger, allora prefetto della Con-
gregazione per la dottrina della fede, a Manfred Schell, su Die
domande del proprio tempo».
La Chiesa deve diventare
più attiva, più critica, forse
Dio, di Gesù Cristo, della sal-
vezza temporale ed eterna deve
nuovamente percepirsi di più,

un’organizzazione
Welt (traduzione di Pierluca Azzaro). L’intervista comparirà nel anche più politica? perché la Chiesa non è un’orga-
nuovo volume dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger che sarà «Più attiva e più critica cer- nizzazione per il miglioramen-
pubblicato in primavera da Libreria Editrice Vaticana. tamente. Negli ultimi anni la to del mondo».
Chiesa è stata troppo occupata Resta da questione del se la

perilmiglioramento Lei ha denunciato la stan-

chezza della fede in Occiden-
te. Quali sono le cause?
concentrati su questioni relati-
ve all’autoaffermazione econo-
mica e politica che la fede ap-
con sé stessa. Negli ultimi de-
cenni la Chiesa in Germania in
ambito politico ha fatto sentire
Chiesa debba caratterizzarsi
di più politicamente.
«È molto importante che la

delmondo»
«Penso si tratti di una stan-
chezza che nel complesso ri-
sulti da una saturazione del-
l’esistenza di conoscenza e ca-
pacità di fare e nella quale
emergono dubbi riguardo al-
l’uomo stesso. Siamo talmente
pare come un’offerta da ag-
giungere per così dire a forza
da qualche parte. I dubbi su sé
stessi portano alla fuga, al vole-
re scendere. Ma qui sta anche
la possibilità di una riviviscen-
za della fede, se dà risposte alle
con forza la sua voce — e a ra-
gione — a favore dei valori fon-
damentali. È importante, ma
non deve nascere l’impressio-
ne che la fede si esaurisca in
una specie di moralismo poli-
tico. Il messaggio centrale di
Chiesa non diventi essa stessa
attore di uno gioco di forze po-
litiche e in esso soccomba. Ma
deve badare all’anima della po-
litica, al suo fondamento eti-
co».
La scienza teologica ha bi-
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
PRIMO PIANO 3
#

RATZINGER Il pontefice parlò della possibilità di una rinuncia già nel 2014
Difficilmente però avrebbe lasciato con il predecessore in vita

Francesco non pensa

Le Grotte Vaticane dai suoi principi e dalla sua
fede».
Il presidente ucraino Zelen-
La tumulazione
sky lo ha definito «straordina-
rio teologo, intellettuale e
dove riposavano
promotore di valori universa-
li», mentre anche Putin ha vo-
le spoglie
luto omaggiare un «difensore
dei valori cristiani tradiziona-
di Wojtyla
li». Messaggi di cordoglio so-
no arrivati pure dalla presi-
dente del Parlamento euro-
peo, Roberta Metsola, e della
presidente della Commissio-
ne Ue Ursula von der Leyen,
dal presidente francese Ma-
cron e da quello del Brasile,
Lula. E ancora omaggi dalle
comunità ebraica e buddista,
oltre che anche dai musulma-
ni italiani della Coreis.
Intanto si è già messa in
moto la macchina imponente
Lo scorcio Le Grotte Vaticane per la sicurezza dei funerali di
un Pontefice: un migliaio gli
alle dimissioni
Ma adesso l’ipotesi
si fa più ragionevole
Bergoglio e la «porta aperta» da Benedetto
di Gian Guido Vecchi d’avere intenzione di «pren- piena libertà» e «coscienza»,
dere in seria considerazione come invece ha poi fatto Be-
la sfida di Benedetto». Tutto nedetto XVI quando ha scritto
CITTÀ DEL VATICANO Francesco questo, beninteso, non ha la Declaratio.
dà sempre l’impressione di nulla a che fare con la «lettera E ora, Francesco? Se la pos-
parlarne sul filo dell’ironia, di dimissioni» che France- sibilità si è fatta in teoria più
quasi si divertisse a prendersi sco, in un’intervista al quoti- ragionevole, senza dover più
gioco degli oppositori interni diano spagnolo Abc, prima di immaginare la coabitazione
che non aspettano altro. Co- Natale, ha rivelato di aver di due emeriti, per ora non ci
me quando, nei primi tempi, consegnato al Segretario di pensa. Lo ha ripetuto più vol-
diceva di avere la «sensazio- Stato fin dal 2013. In questo te, sia dopo l’operazione al
ne» che il suo pontificato sa- caso si tratta di una lettera colon del 2021 («alcuni mi vo-
rebbe stato breve, «quattro o analoga a quella che Paolo VI levano morto, già preparava-
cinque anni, non so, anche scrisse il 2 maggio 1965 e che no il conclave») sia l’estate
due o tre». Nel frattempo ne lo stesso Ratzinger rivelò di scorsa, con buona pace del
sono passati quasi dieci e aver firmato: nel caso di un ginocchio: «Non mi è mai
Bergoglio, 86 anni compiuti il impedimento improvviso, passato per la testa. Per il mo-
17 dicembre, si mostra tutto come un ictus, che impedisse mento no». A fine mese an-
sommato in buona forma, a al pontefice di decidere «in drà nella Repubblica demo-
parte il ginocchio destro che
Vaticano lo tormenta da tempo, una
Da sinistra, la gonartrosi, e in questi mesi lo
ha costretto spesso su una se-
salma del papa
emerito ieri dia a rotelle. Ma tant’è, «si go-
verna con la testa, non con le
all’interno del
Monastero gambe», non sarà per questo
che deciderà di emulare Rat-
Mater Ecclesiae,
in Vaticano (Epa);
Benedetto XVI
nel 2006 duran- Il futuro
te la sua udienza «Se mi ritirassi vorrei
settimanale in
Piazza San Pietro
confessare e andare
(Afp) e, a destra, a vedere i malati,
con papa non vivrei in Vaticano»
Francesco (Ap)
zinger e dimettersi. Però, cer-
to, adesso la situazione cam-
bia.
Fin dal 2014, Francesco ha
ripetuto che il predecessore
«ha aperto una porta, la porta
dei papi emeriti» e se «un ve-
scovo di Roma sente le forze cratica del Congo e in Sud Su-

P er suo desiderio, Be-
nedetto XVI sarà sep-
pellito nella Basilica
di San Pietro all’interno
delle Grotte Vaticane (tra il
pavimento della basilica
costantiniana e l’attuale),
dove riposavano le spoglie
di Giovanni Paolo II, prima
che diventasse santo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
uomini delle forze dell’ordi- venir meno, credo debba farsi
ne, 500 volontari della Prote- le stesse domande di Bene-
zione civile, metal detector detto». Due anni più tardi, di
per l’accesso in piazza San ritorno dall’Armenia, aveva
Pietro. Soprattutto per gestire aggiunto che «settant’anni fa
il flusso dei devoti, che la pre-
fettura di Roma stima in al-
i vescovi emeriti non esisteva-
no, e oggi ce ne sono… Ma
meno 30-35 mila persone al con questo allungamento
giorno, fino alla sera del 4. della vita, si può reggere una
Mentre se ne prevedono da 50 Chiesa a una certa età, con ac-
a 60 mila per i funerali. ciacchi, o no?». Così in futuro
© RIPRODUZIONE RISERVATA potrebbero esserci altri papi
emeriti, «non dico tanti, ma
forse due o tre, e saranno
emeriti», posto che il Papa sa-
I punti
L’idea della coabitazione
 Dal 2014 Francesco ha ripetuto che
Benedetto XVI «ha aperto la porta dei papi
emeriti». E qualche anno dopo ha spiegato
che in futuro potrebbero esserci altri papi
emeriti, «non dico tanti, ma forse due o tre,
e saranno emeriti», posto che il Papa sarà
sempre «uno solo»
La lettera di dimissioni
dan, già pensa alla Mongolia.
D’altra parte, finora non ha
fatto nulla per definire lo sta-
tus giuridico del papa emeri-
to: «No, ho la sensazione che
lo Spirito non abbia interesse
a che me ne occupi», diceva
prima di Natale. Forse per
non vincolare i successori a
quanto ha in mente per sé
stesso, nel caso. Una soluzio-
ne affatto diversa rispetto a
Benedetto XVI, come ha spie-
gato l’estate scorsa: si farebbe
chiamare «vescovo di Roma

sogno del suo spazio di liber- con essa in un costante e vigile

tà. Senza non può sviluppar-
si. Questo giudizio vale anche
per il rapporto fra Chiesa e
scienze naturali?
«Assolutamente. La Chiesa
ricerca la verità e già solo per
questo rispetta tutti gli stru-
menti della conoscenza. Per
questo è importante avere ri-
guardo per ogni singolo meto-
do, riconoscerne la legittimità.
Questo non significa che la
Chiesa assume il ruolo di sem-
plice ascoltatore. Proprio il ri-
spetto per le scienze naturali
dovrebbe costringerci a stare
La scheda dialogo. Oggi ci troviamo infat-
ti di fronte alla questione della
 Sono 6 (su responsabilità morale rispetto
16 previsti) i a quanto grazie alle scienze na-
volumi già turali siamo capaci di fare. Si va
pubblicati del- dalla bomba atomica all’ecolo-
l’Opera Omnia gia sino alla manipolazione ge-
di Joseph Rat- netica. Da un lato la conoscen-
zinger (Libreria
Editrice
za non deve essere bloccata,
dall’altro bisogna opporsi a de-
Vaticana) gli utilizzi di essa con i quali
l’uomo distruggerebbe sé stes-
 Il nuovo so e il mondo. Per questo è ne-
volume è in via cessario un dialogo molto at-
di pubblicazio- tento da entrambe le parti».
ne in primavera © LIBRERIA EDITRICE VATICANA
rà sempre «uno solo». Eppu-
re quell’accenno alla possibi-
lità di «due o tre» emeriti
s e m b r a va p i ù c h e a l t r o
un’ipotesi di scuola. Difficile
pensare che Francesco potes-
se decidersi a lasciare mentre
il predecessore era ancora in
vita: già non era stato facile
gestire la coesistenza dei
«due papi», figuriamoci tre.
Pa d re A d o l fo N i co l á s ,
scomparso nel 2020, aveva
raccontato che un giorno,
quando già aveva annunciato
le sue dimissioni da padre ge-
nerale dei gesuiti, il confra-
tello Francesco gli disse
 In un’intervista prima di Natale il Papa ha
rivelato di aver consegnato la «lettera di
dimissioni» al Segretario di Stato fin dal
2013. In questo caso si tratta di una lettera
analoga a quella di Paolo VI e dello stesso
Ratzinger nel caso di un impedimento
improvviso
Il ruolo di «vescovo emerito»
 Anche se per ora Bergoglio non pensa alle
dimissioni, l’estate scorsa ha spiegato che
se questo accadesse si farebbe chiamare
«vescovo di Roma emerito» e non papa
emerito, non indosserebbe la talare bianca,
non vivrebbe in Vaticano e non tornerebbe
in Argentina, ma resterebbe a Roma
emerito» e non Papa emerito,
non indosserebbe la talare
bianca né vivrebbe in Vatica-
no, «sicuramente no». Del re-
sto, non tornerebbe neppure
in Argentina ma rimarrebbe a
Roma, «forse» in San Giovan-
ni in Laterano. Alla messica-
na Televisa Univision ha
spiegato: «Se sopravvivo do-
po le dimissioni, vorrei con-
fessare e andare a vedere i
malati». Non subito, però.
«Al momento non sento che
il Signore me lo chieda; se
sentissi che me lo chiedesse,
sì».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 4 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera
L’addio a Benedetto
IL PROFILO
Il Papa del grande passo indietro
che parlò di «sporcizia» nella Chiesa
di Gian Guido Vecchi
CITTÀ DEL VATICANO Lunedì, 11
febbraio 2013, ore 11.41. «Fra-
tres carissimi, non solum
propter tres canonizationes
ad hoc Consistorium vos con-
vocavi…». I cardinali riuniti
nella Sala Clementina impal-
lidiscono. Erano lì con il Papa
per la canonizzazione degli
813 martiri di Otranto uccisi
dagli ottomani il 14 agosto
1480 e di altre due beate. Poi
Benedetto XVI ha dispiegato
due fogli e cominciato a leg-
gere a fior di labbra, poco più
di un sussurro nel silenzio as-
soluto. Qualcuno è un po’ ar-
rugginito in latino, «declaro
Gli abusi sui minori
Ha voluto scoperchiare
lo scandalo, ed è finito
accusato di coperture
da vescovo di Monaco
me ministerio renuntiare», e
guarda sgomento il confratel-
lo biblista Gianfranco Ravasi,
ma che ha detto?
È il momento in cui Bene-
detto XVI fa la storia. «Carissi-
mi fratelli, vi ho convocati a
questo Concistoro non solo
per le tre canonizzazioni, ma
anche per comunicarvi una
decisione di grande impor-
tanza per la vita della Chie-
sa…». Spiega di aver esami-
nato la propria coscienza,
«ancora e ancora», davanti a
Dio: «Sono pervenuto alla
certezza che le mie forze, per
l’età avanzata, non sono più
adatte per esercitare in modo
adeguato il ministero petri-
no».
C’è chi nasce postumo, scri-
veva Nietzsche. «Inattuale» è
stato anche Ratzinger, «se un
Papa ricevesse solo applausi,
dovrebbe chiedersi se non
stia facendo qualcosa di sba-
Eletto, disse ai fedeli: «Pregate per me perché non fugga davanti ai lupi». Ha chiesto
perdono per i preti pedofili. Quando il rivale Martini riversò su di lui i suoi voti
gliato», e non ha avuto paura
di andare controcorrente: fi-
no alla «rinuncia» al pontifi-
cato, la più inaudita delle ri-
forme. Le ultime «dimissio-
ni» di un Papa risalivano al 4
luglio 1415, Gregorio XII, e
grazie a Dante tutti sanno del
«gran rifiuto» di Celestino V,
il 13 dicembre 1294. Ma il ge-
sto di Benedetto XVI non ave-
va precedenti reali in duemila
anni perché compiuto «in
piena libertà» e «coscienza»,
senza influenze esterne. Con
buona pace dei complottisti,
lo ha ripetuto anche nelle Ul-
time conversazioni con Peter
Seewald: «Sono tutte assurdi-
tà. Nessuno ha cercato di ri-
cattarmi. Non lo avrei nem-
meno permesso».
Solo un Papa della statura
spirituale e culturale di Bene-
detto XVI poteva permetterse-
lo. Come quando nel Duomo
di Torino, il 2 maggio 2010,
restò per cinque minuti in gi-
nocchio davanti alla Sindone,
«icona del Sabato Santo»,
muovendo appena le labbra
in una preghiera silenziosa, e
infine citò le parole di Nietz-
sche ne La gaia scienza: «Dio
è morto! E noi l’abbiamo ucci-
so!».
Ora che Joseph Ratzinger
ha raggiunto lo scopo e il
compimento di tutta la sua vi-
ta — le parole del Salmo 27
Dopo la rinuncia
La vita riservata
nel monastero
 Papa Benedetto XVI
viveva nel monastero
Mater Ecclesiae, dentro
la Città del Vaticano, in
cui l’ex Pontefice si era
ritirato dopo la rinuncia
al pontificato
annunciata l’11 febbraio
del 2013
1927-2022
Giovane
sacerdote
Il 29 giugno
1951, a 24
anni, Joseph
Ratzinger
viene
ordinato
sacerdote
Nella foto
qui a fianco
il futuro Papa
sta celebrando
una messa
nell’estate
del 1952 tra
le montagne
presso
Ruhpolding,
in Baviera
(Dpa/ipa-
agency.net)
poste come esergo al suo Ge-
sù di Nazaret: «Il tuo volto, Si-
gnore, io cerco. Non nascon-
dermi il tuo volto» —, biso-
gna risalire al principio,
Marktl am Inn, il paesino del-
l’Alta Baviera dov’era nato il 16
aprile 1927. Il padre era un
gendarme figlio di contadini,
la madre andava a servizio.
Era un Sabato Santo. E l’es-
sere venuto al mondo in quel
giorno ha significato per Rat-
zinger «una vocazione, un
programma di vita». Il grande
teologo divenuto pontefice si
è misurato con l’ «l’abisso di
silenzio» di quella «terra di
nessuno» tra la crocifissione
del venerdì e la risurrezione
della domenica, il tempo del
«nascondimento di Dio», il
dramma del nostro tempo. E
lo ha affrontato con «parre-
sia», la parola che nel testo
greco dei Vangeli indica la
franchezza, il coraggio di par-
lare.
Wojtyla stava morendo e il
25 marzo 2005, meno di un
mese prima l’elezione del 19
aprile, il cardinale Ratzinger
aveva denunciato «la sporci-
zia nella Chiesa» nella Via
Crucis al Colosseo. Nella mes-
sa di inizio del suo pontifica-
to, il 24 aprile, sillabò in piaz-
za San Pietro: «Pregate per
me, perché io non fugga, per
paura, davanti ai lupi». Bene-
La sua «famiglia»
pontificia
 Joseph Ratzinger è
assistito dalla sua
«famiglia pontificia»,
composta
dall’arcivescovo Georg
Gaenswein e da
quattro «memores
domini», laiche
consacrate di Cl
Per la lectio di Ratisbona che parlava di violenza
nell’Islam, scatenò le reazioni dei musulmani
detto XVI non è fuggito. Il
commento a caldo di padre
Lombardi, l’11 febbraio 2013,
resta il più lucido: «È un gran-
de atto di governo della Chie-
sa».
Ci pensava da tempo. Il 28
aprile 2009, nell’Aquila deva-
stata dal terremoto, depose il
suo pallio sulla teca di Celesti-
no V. Dopo il viaggio a Cuba,
dal quale tornò sfinito a fine
marzo 2012, aveva già deciso,
ma aspettò la conclusione del
processo Vatileaks. Nel 2015 il
biblista gesuita Silvano Fau-
sti, amico e confessore del
cardinale Carlo Maria Marti-
ni, racconterà prima di mori-
re che l’allora arcivescovo di
Milano, nel Conclave del
2005, fece confluire i suoi voti
su Ratzinger, arginando una
manovra che mirava a far ca-
dere i due candidati principa-
li a beneficio di «un curiale,
molto strisciante, che non ci è
riuscito». Si trattava di fare
pulizia: «Martini aveva detto a
Ratzinger: accetta tu, che sei
in Curia da trent’anni e sei in-
telligente e onesto. Se riesci a
riformare la Curia bene, se no
te ne vai». La rinuncia azzera
la Curia e prepara il terreno al
successore.
Ma intanto Benedetto XVI
di cose ne ha fatte, eccome. A
cominciare dal coraggio con
il quale ha affrontato la pedo-
«In pellegrinaggio
verso Casa»
 Nel febbraio del 2018
il Papa emerito
Joseph Ratzinger
scrisse una lettera al
Corriere della Sera
in cui parlava della
sua vita come di
un «pellegrinaggio
verso Casa»
filia nel clero. È stato il primo
pontefice a chiedere «perdo-
no» pubblicamente, in piazza
San Pietro, l’11 giugno 2010.
Ha incontrato più volte le vit-
time di abusi. E soprattutto, il
21 maggio 2010, ha firmato le
nuove norme più severe che
segnano il punto di non ritor-
no della Chiesa, trasparenza e
«tolleranza zero».
Ne è derivato uno dei para-
dossi più amari del suo ponti-
ficato: per aver voluto scoper-
chiare lo scandalo, proprio lui
è stato travolto dalle polemi-
che. Da ultimo, gennaio 2022,
le accuse nel rapporto sugli
abusi a Monaco, «comporta-
menti erronei» per non aver
agito in «quattro casi» quan-
do era vescovo, dal 1977 al
1982: Benedetto XVI aveva ri-
petuto a nome della Chiesa la
propria «vergogna» e «dolo-
re» e «la sincera domanda di
perdono» alle vittime, ma ac-
cusato gli autori del rapporto
di «stimmungsmache», pro-
paganda, e «pura speculazio-
ne» contro di lui.
Di attacchi ne ha dovuti su-
bire tanti, peraltro. Come
quando decise di revocare la
scomunica a quattro vescovi
lefebvfriani per ricomporre lo
scisma e nessuno lo avvertì
che uno di essi era un nega-
zionista della Shoah. Il 10
marzo 2009 scrisse ai vescovi
L’isolamento
e il riserbo
 Negli ultimi tempi il
riserbo intorno a lui si è
infittito sempre più,
tanto da rendere difficile
capire dove finisse la
volontà di isolare il Papa
emerito e dove
cominciasse la sua
volontà di autoisolarsi
Arcivescovo
di Monaco
e Frisinga
Ratzinger viene
nominato
arcivescovo di
Monaco e
Frisinga nel
1977. Nella
foto è a
Monaco nel
novembre del
1981 dopo
aver accettato,
il 25 dello
stesso mese,
l’incarico
di Prefetto
della
Congregazione
per la Dottrina
della Fede (Afp)
del mondo per chiarire le sue
ragioni e denunciare l’«odio»
di alcuni cattolici. Ringraziò
invece «gli amici ebrei che
hanno aiutato a togliere di
mezzo il malinteso». Ad Au-
schwitz, il 28 maggio 2006,
«come figlio del popolo tede-
sco», aveva mormorato: «Non
potevo non venire qui».
Nel suo pontificato c’è an-
che la «riforma gentile» della
Curia. Benedetto XVI, del re-
sto, ha dato il meglio di sé at-
traverso la parola, «il governo
pratico non è il mio forte». Le
tre encicliche, le omelie, i do-
cumenti. La lettera del 27
maggio 2007 «a tutta la Chie-
sa che è in Cina» è la premes-
sa del dialogo di Francesco.
La volontà di riforma
Teologo, uomo
della Parola più che
di governo, ha provato
a riformare la Curia
La lectio di Ratisbona su
«Dio-Lógos», il 12 settembre
2006, viene funestata dalla ci-
tazione accademica dell’im-
peratore bizantino Michele II
Paleologo che parlava della
violenza nell’Islam e scatena
reazioni durissime nel mon-
do musulmano, ma resta una
delle riflessioni più attuali su
religione e fanatismo.
All’Angelus del 24 febbraio
2013, «il Signore mi chiama a
“salire sul monte”, ma questo
non significa abbandonare la
Chiesa», segue l’ultima
udienza del pontificato, «non
abbandono la Croce ma resto,
per così dire, nel recinto di
Pietro», forse il discorso più
alto e commovente del vec-
chio Papa che dice addio ai fe-
deli, alla vigilia del 28 febbra-
io: «Sento di portare tutti nel-
la preghiera, in un presente
che è quello di Dio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
PRIMO PIANO 5
#

LE DIMISSIONI Timido, aveva la fermezza dei miti. Forse pesò la

coscienza di non poter riuscire a guidare il Vaticano

L’elezione Le dimissioni
a Papa a sorpresa
Il 19 aprile L’11 febbraio
2005 Joseph 2013
Ratzinger viene Benedetto XVI
eletto Papa e annuncia le
diventa dimissioni dal
Benedetto XVI pontificato,
Qui è alla sua all’età di 82
prima anni. Qui è
apparizione durante
sulla Loggia l’incontro
delle con i cardinali
benedizioni nel quale
della Basilica di comunica la
San Pietro a decisione. Con
Roma al questa svolta
termine del apre la porta al
conclave che conclave che
lo ha eletto eleggerà papa
Papa Francesco
(Ferrari-Ansa) (Eidon)

Gli intrighi, le pressioni:

di governo. Si governa con la ambienti gli prendessero la
sofferenza. Ma non sempre è mano in un governo che con-
possibile; si può solo dopo un siderava sua responsabilità
pontificato così lungo». Bene- personale. Così rimise il mini-

e lui decise di dire «no»

di Andrea Riccardi detto non amava mostrare la stero ai cardinali e credeva
malattia. Wojtyla, quando si che lo Spirito avrebbe indica-

S
tavo concludendo la
biografia di Giovanni
Paolo II ed ebbi una
conversazione in pro-
posito con Benedetto
XVI, il principale collaborato-
re di Wojtyla. Questi lo stima-
va molto: «È l’ultimo teologo
del Vaticano II», disse di lui.
Ratzinger, riconosciuto intel-
lettuale europeo (faceva parte
dell’Académie Française), in-
tegrava con la sua dottrina le
intuizioni mistiche e carisma-
tiche di Wojtyla. Il cardinale lo
ammirava: «Sollevava i conti-
nenti», scrisse di lui. Anche se
non condivideva tutto, come
la preghiera interreligiosa di
Assisi, ma anche gli ultimi
tempi di pontificato, segnati
da una malattia vissuta di
fronte al mondo.
Il mio colloquio con Ratzin-
ger mi rivelò, ancora una vol-
ta, il suo atteggiamento cor-
diale e paritario. Faceva do-
mande e mostrava grande ca-
pacità di ascolto, come chi
sente di poter sempre impara-
re e di conoscere poco la vita.
Eppure era aggiornato. Lo vidi
quando, a un pranzo di San-
t’Egidio con i poveri, incontrò
gente di vari Paesi e ricordava
a ciascuno la situazione della
propria patria. Nel colloquio
con lui, mi colpì, oltre i di-
scorsi, la sua gestione dei rap-
porti. Mi fece aspettare in an-
ticamera più di mezz’ora. Non
era un problema per me. Pe-
rò, quando entrai da lui, era
turbato: si scusava eccessiva-
mente dell’attesa, accennan-
do al cardinale in udienza pri-
ma di me, come di uno un po’
invadente, che non rispetta
gli orari. Mi colpì: una perso-
na, come il Papa, ha molti
modi di congedare. Ma non
era facile, per lui, timido e mi-
te, gestire i rapporti, specie
con i prepotenti o gli insensi-
bili.
Quando, nel 1981, venne in
Curia come prefetto della dot-
trina della fede, condivideva
un progetto con Wojtyla:
«Uscire dalla crisi della Chie-
sa, massima fedeltà al Vatica-
no II, proseguire la recezione
del Concilio». Mi disse: «No a
una riforma strutturale, ma
una riforma spirituale». Rat-
zinger mi parlò del governo di
Wojtyla, che talvolta agiva
fuori dai canali istituzionali, e
della Segreteria di Stato: «C’è
una dialettica di sempre tra la
persona e l’istituzione, anche
con la Segreteria di Stato, che
pur stimava. Wojtyla veniva da
fuori. Per Paolo VI e Pio XII era
diverso: venivano dalla Segre-
teria». Anche Benedetto veni-
PATROCINIO
va dalla Curia. Ma non si sen-
tiva un curiale e conduceva
una vita riservata. Non ha mai
avuto un governo extraistitu-
zionale come Wojtyla o, in al-
tro modo, Francesco: si è ser-
vito della Curia, ma ne ha sen-
tito il peso.
U n p a p a m a l a to c o m e
Wojtyla non si doveva dimet-
tere? «In una visione retro-
spettiva — disse Benedetto —
vediamo che è stata una cate-
chesi del dolore. Era un tipo
parlava di dimissioni, rispose:
«Gesù non è sceso dalla cro-
ce». La scelta di Ratzinger è in
tutt’altro senso. Non la spie-
gano i motivi di salute. Ha pe-
sato molto — a mio avviso —
la coscienza di non essere più
in grado di guidare la Chiesa,
anche perché sottoposto a va-
rie pressioni. Non voleva as-
solutamente che persone o
to il nuovo papa. Il 4 febbraio
2013, al concerto in Vaticano,
prevenne il presidente Napo-
litano delle sue imminenti di-
missioni. Di fronte a un presi-
dente perplesso e a qualche
sua obiezione, sembra abbia
concluso: «Non ne posso
più».
Nel colloquio con Ratzin-
ger, parlammo pure dell’ori-
gine di Wojtyla e del suo mes-
sianismo polacco: «Era un pa-
triottismo vero, che da un po-
polo sofferente sviluppa la
speranza». «L’ho visto soffe-
rente, ma non triste», conclu-
se. Benedetto XVI aveva in co-
mune con Wojtyla la convin-
zione che, se il cristianesimo
avesse perduto l’Europa, sa-
rebbe stato un dramma per
l’intera Chiesa nel mondo.
Non è stato, come Francesco,
un Papa che viene da lontano.
Te d e s co , a n z i b a va re s e ,
amante di Roma e dell’Italia,
di cultura francese, si muove-
va a suo agio nei dibattiti poli-
tici e intellettuali del conti-
nente. Gli raccontai di un col-
loquio di molti anni prima
con Wojtyla. Gli avevo espres-
so l’idea che il Pci fosse diver-
so dai partiti «fratelli». Wojty-
la mi aveva guardato perples-
so e critico. Benedetto sorrise
e sorprendentemente disse:
«No, aveva ragione lei. Il Pci
ha nella sua storia una figura
come Gramsci che lo ha reso
diverso». E si mise a parlare
dettagliatamente di Gramsci.
Era un uomo forte, seppure
timido, quasi accondiscen-
dente. Mi disse il segretario,
don Georg: «Niente di più fer-
mo della decisione dei miti».
Non aveva l’audacia di Wojty-
la, che convocò le religioni ad
Assisi nel 1986: per Ratzinger
ci furono «malintesi», ma
c’erano anche «intenzioni pu-
re». Credeva però che «le reli-
gioni debbono essere stru-
menti di pace». Infatti, per i
2 5 a n n i d e l l a p re g h i e r a
wojtyliana, tornò ad Assisi per
celebrarne l’anniversario. Tale
era il suo senso di fedeltà alla
storia della Chiesa. Ratzinger
è stato uomo di fede e un
grande intellettuale, un euro-
peo contraddittorio e sfaccet-
tato, nonostante la sua linea-
rità. Per questo, nonostante i
dieci anni trascorsi nel silen-
zio, la sua figura interroga e
interessa ancora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 6 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera
L’addio a Benedetto
Le tre occasioni di confronto con il «Corriere», l’ultima nel 2021
Il Papa emerito si informava sulla situazione del nostro Paese
Quegli incontri
al Monastero
«Io parlo anche
con il silenzio»
di Massimo Franco
«P
regherò per l’Ita-
lia…». La voce
era un soffio che
si perdeva nei
viali deserti dei Giardini vati-
cani. Ma l’interesse e la preoc-
cupazione che si indovinava-
no nelle parole del Papa eme-
rito, Benedetto XVI, erano evi-
denti e acuti. Joseph
Ratzinger sedeva su una pan-
china dietro la Grotta di Lour-
des, la cappella scavata in una
roccia dove ogni tanto andava
per recitare il Rosario. Erano
le sette del pomeriggio di un
fine settimana romano. Il Cor-
riere voleva ringraziarlo per-
sonalmente per il messaggio
mandato ai lettori il 5 febbra-
io del 2018, nel quale rispon-
deva ai tanti che chiedevano
come stesse: la sua salute era
già materia di polemiche e
congetture.
Una piccola papamobile
elettrica, bianca, come quelle
usate sui campi da golf, aspet-
tava a rispettosa distanza che
finisse la sua breve passeggia-
ta e la meditazione tra i prati
immacolati e gli alberi nel
cuore più profondo e inacces-
sibile dei Giardini vaticani. La
sua figura esile era una mac-
chia bianca tra il verde scuro
delle piante. Accompagnato
da monsignor Georg Gän-
swein, prefetto della Casa
pontificia e suo segretario
personale, appariva smagrito.
Ma era lucido, attento. E con
una curiosità intatta a novan-
1927-2022
I colloqui con un filo di voce
nei Giardini e al «Mater Ecclesiae»
Sul rapporto tra lui e Francesco:
«Non era scontato che funzionasse»
tuno anni. Bastò il libro sul-
l’Italia senza leader che gli re-
galò Luciano Fontana per
confermare la sua attenzione
a quanto accadeva nella Capi-
tale politica che si intravedeva
in basso.
Chiese se il capo dello Sta-
to, Sergio Mattarella, sarebbe
riuscito a formare un nuovo
governo dopo lo tsunami del
voto populista. E quando si
sentì rispondere che proba-
bilmente sì, avrebbe risolto la
crisi, sebbene non fosse scon-
giurato il rischio di nuove ele-
zioni, gli occhi ebbero un
lampo e ripeté: «Pregherò per
l’Italia». Era vestito di bianco,
come sempre. Sopra l’abito
talare indossava una giacca a
vento leggera, senza maniche,
candida come i capelli e lo
zucchetto. L’unica cosa scura,
nella figura minuta e fragile,
Vignetta
Il ritratto
di Joseph
Ratzinger
di Emilio
Giannelli,
per 7 del
Corriere
della Sera,
pubblicato nel
giugno 2019
IL «RITIRO»
L’incontro nei Giardini
vaticani di papa Benedetto
XVI, il 28 aprile 2018, con
Luciano Fontana (nella foto
alla sua sinistra) e Massimo
Franco (alla sua destra),
rispettivamente direttore e
notista politico del Corriere
della Sera. Il colloquio con il
Pontefice, qui insieme
anche a Georg Gänswein,
prefetto della Casa
pontificia e suo segretario
personale, aveva fatto
seguito alla lettera inviata al
giornale il 5 febbraio in cui
il Papa rispondeva ai lettori
preoccupati per la sua salute
erano i sandali marroni di
cuoio. Le mani mostravano
dita affusolate, magrissime:
tanto che l’anello pontificale
appariva smisurato.
Gli echi del mondo, nel
Monastero Mater Ecclesiae
distante un centinaio di me-
tri, dove viveva in modo mo-
nacale dal maggio del 2013,
dopo la rinuncia, arrivavano
attutiti. Ma arrivavano: anche
se nel tramonto romano i
suoi gesti lenti davano l’idea
che Benedetto vivesse ormai
in una dimensione «altra».
Quegli echi non erano sem-
pre piacevoli. I tradizionalisti
cattolici gridavano la nostal-
gia per il suo papato, cercan-
do di contrapporlo a France-
sco: inutilmente. «Io cerco di
parlare con il silenzio, soprat-
tutto. E confido che questo sia
apprezzato».
Nelle sue parole si indovi-
nava la soddisfazione, quasi il lotte e delle guerre interne». Le dimissioni l’arcivescovo «don Georg»,
felice stupore di chi non sape- Eravamo seduti tutti su una Joseph concesse al Corriere.
va, all’inizio, se la convivenza panchina di legno. Don Georg Ratzinger Anche il secondo avvenne
tra i «due Papi» avrebbe fun- scattò alcune foto con il cellu- (1927-2022), nei Giardini vaticani, non an-
zionato. «Non era scontato», lare: istantanee senza pretese accanto cora al Monastero: come se
ammise Benedetto. «È stato di ufficialità, del tutto infor- alle Guardie l’accesso a quella villa di mat-
quasi un miracolo. Ma io e pa- mali. A un tratto Gianluca, il svizzere il 13 toni chiari, con l’orto di pro-
pa Francesco ci vogliamo be- gendarme in borghese con febbraio 2013, dotti biologici a destra e la
ne. Parliamo tanto quando mi l’auricolare che accompagna- due giorni dopo cappella privata a sinistra,
viene a trovare...». Già allora, va Benedetto e guidava la pic- la sua rinuncia fosse l’approdo di un rappor-
Jorge Mario Bergoglio veniva cola papamobile, colse un al papato to di fiducia da costruire per
accusato dagli avversari di cenno di monsignor Gän- gradi. Le vignette di Emilio
mettere a rischio l’unità della swein. Il Papa emerito si con- Giannelli sono state un passa-
Chiesa. Ma Benedetto aveva lo gedò alzandosi in piedi, seb- porto lieve e sorridente per ot-
sguardo fiducioso di chi la co- bene gli dovesse costare fati- tenerla. L’appuntamento nu-
nosceva bene. «L’unità della ca. Con il garbo che solo i mero due con Benedetto nac-
Chiesa è sempre in pericolo, grandi sanno trasmettere, sa- que proprio dall’idea di con-
da secoli. Lo è stata per tutta lutò con una lieve stretta di segnargli i disegni del suo
la sua storia. Ma la sua unità è mano. Fu il primo incontro vignettista più amato. Era il
sempre stata più forte delle dei tre che Ratzinger, tramite giugno del 2019. Giannelli
 Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
IN VATICANO
 La parola
MATER ECCLESIAE
Il Monastero situato
all’interno dello Stato
pontificio, nei Giardini
vaticani vicino alla fontana
dell’Aquilone, è stato
voluto da papa Giovanni
Paolo II per ospitare un
gruppo monastico
femminile. Papa
Benedetto XVI vi ha preso
residenza nel 2013, a tre
mesi dalle dimissioni
aveva portato a Roma da Siena
una caricatura e cinque vi-
gnette su Benedetto: ne scartò
tre temendo che fossero trop-
po irriverenti.
Ma quelle che portò in do-
no furono un successo. Una,
del 15 marzo 2013, ritraeva
Bergoglio e Ratzinger che ac-
cennavano un passo di danza
in coppia. Benedetto teneva
tra i denti una rosa. E la dida-
scalia diceva: «La Chiesa cam-
bia passo». E sotto: «Tango».
La seconda, del 17 luglio del
2014, mostrava il papa emeri-
to con la coppa del mondo di
calcio in mano, che diceva:
«Urbi et orbi», mentre un Ber-
goglio affranto, ripreso di
spalle, si allontanava con la
maglia della nazionale argen-
tina sulle spalle. Quell’anno, a
differenza del 2022, l’Argenti-
na era stata battuta dalla Ger-
mania di Ratzinger nella fina-
le a Rio De Janeiro.
Il terzo disegno, una carica-
tura di Benedetto, lo ritraeva
con due grandi orecchie e un
enorme naso. «Oh, che na-
so!» aveva esclamato il papa
emerito, ridendo di gusto.
L’aspetto più intrigante, però,
era stato il dialogo tra i due.
Giannelli gli raccontò del-
l’amata Siena, e della devozio-
ne di suo fratello, scomparso
da poco: una dimestichezza
con la fede che, ammise, non
gli apparteneva. Benedetto,
La passione per Giannelli
che gli regalò alcune vignette
E Benedetto scherzò
sulla caricatura: «Che naso»
guardandolo fisso, gli disse
solo quattro parole, fulmi-
nanti: «Ha tempo per rime-
diare». Il terzo incontro fu fis-
sato finalmente al Monastero:
due anni dopo, all’inizio del
2021, insieme con Luciano
Fontana.
Una delle Memores, le
quattro «donne consacrate»
di Cl che hanno vissuto con
lui al Monastero, ci introdus-
se nel salottino al pianterre-
no, prima che comparisse il
prefetto della Casa pontificia
e ci portasse al primo piano
con un piccolo ascensore.
Fontana porse a Benedetto
una cartellina rossa con den-
tro due nuove caricature di
Giannelli: una consuetudine,
ormai. «Giannelli è una per-
sona spiritosa», chiosò con
aplomb papale e bavarese. Or-
mai aveva difficoltà ad artico-
lare le parole. Bisognava par-
largli da vicino, perché porta-
va due auricolari per sentire
meglio.
Ma era rapido di mente, ec-
come. Sapeva cosa voleva e
non voleva dire. «Non ci sono
due Papi. Il Papa è uno so-
lo…», disse battendo debol-
mente il palmo della mano
sul bracciolo. Joseph Ratzin-
ger lo affermò con un filo di
voce, seduto su una delle due
poltrone di pelle chiara che
arredavano il salone al primo
piano del suo eremo. Sul co-
modino erano appoggiati gli
occhiali da lettura, accanto a
una statuetta di legno che raf-
figurava una Madonna con
Bambino.
L’inchiesta sui 4 casi di abusi «ignorati» mentre era arcivescovo
Si difese sempre, ma ammise «gli errori» all’interno del clero
Incontrare Benedetto era
un’occasione rara già in quei
mesi. E ancora più inusuale
era il fatto che accettasse di
affrontare l’argomento più
traumatico per la vita della
Chiesa negli ultimi secoli: la
rinuncia. Dopo otto anni, di-
sorientamento e maldicenze
ristagnavano, avvelenando il
clima vaticano. Benedetto
sembrava volerli esorcizzare.
Chiedemmo se avesse ripen-
sato spesso a quel giorno. An-
nuì. «È stata una decisione
difficile. Ma credo di avere
fatto bene. Alcuni miei amici
un po’ “fanatici” sono arrab-
biati, non hanno voluto accet-
tare la mia scelta. Ma la mia
coscienza è a posto».
Le frasi uscivano col conta-
gocce. E monsignor Gän-
swein in alcuni rari passaggi
«traduceva». Ratzinger porta-
va un orologio al polso sini-
stro, e al destro un bracciale
pronto a suonare se avesse
avuto problemi fisici. La stan-
za era calda, sobria, col pavi-
mento di marmo. A fianco
della libreria erano appese
icone e immagini sacre. Il Pa-
pa emerito accennò a Mario
Draghi. «Speriamo che riesca
a risolvere la crisi», diceva. «È
un uomo molto stimato an-
che in Germania». Parlò di Bi-
den, del vaccino anti Covid
che aveva appena fatto con
«don Georg». E l’ora di con-
versazione volò via.
Fuori cominciava a fare bu-
io. Benedetto consegnò come
ricordo una medaglia e un se-
gnalibro: entrambe di quan-
do era Papa. E di nuovo affio-
rò il paradosso di una Chiesa
immersa senza volerlo nell’in-
treccio di due identità. Rima-
nendo stavolta seduto, Rat-
zinger ringraziò indicando le
vignette sul tavolino. In una, a
colori, consegnava a un Fran-
cesco corrucciato le chiavi
della Chiesa, aggiungendo:
«Mi raccomando…». Un’auto
guidata da una guardia svizze-
ra in borghese con l’auricolare
ci riportò in tre minuti all’en-
trata di Porta Sant’Anna: in un
altro mondo.
E durante il tragitto, fu ine-
vitabile chiedersi se quando
Ratzinger ribadiva che «il Pa-
pa è uno», si rivolgesse ai «fa-
natici» suoi amici; magari ai
seguaci di Francesco, spaven-
tati dal Papa-emerito. Ma an-
che se forse, con la sua voce
interiore, Benedetto non sus-
surrasse inconsciamente a sé
stesso che poteva esistere un
solo pontefice. Da allora, il
Monastero è diventato, se
possibile, più silenzioso. Solo
nell’aprile del 2022, quando
Ratzinger stava per compiere
95 anni, arrivò la richiesta di
un video di auguri da trasmet-
tere via email. Un minuto e
mezzo scarso, illustrato, guar-
da caso, da due vignette di
Giannelli. Gli originali furono
recapitati al Monastero a fine
luglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PRIMO PIANO
L’accusa tedesca
di «negligenza»
sui preti pedofili
e la sua battaglia
dentro la Chiesa
dal nostro corrispondente
Le tappe Paolo Valentino
Il rapporto BERLINO L’accusa di aver gesti-
del 2021 to in modo opaco i casi di
abusi sessuali all’interno del-
 Nel 2021 un rapporto
ufficiale commissionato
la gerarchia ecclesiastica ha
fatto da ombra a Joseph Rat-
dalla diocesi cattolica zinger per anni, anche dopo
di Monaco di Baviera la sua elezione al soglio pon-
ha indicato Benedetto tificio, così come la critica di
XVI come responsabile non aver fatto abbastanza per
di negligenza nei portare in giudizio i vescovi
confronti di alcuni preti che li avevano coperti.
molestatori in 4 casi Ma è stato soltanto un an-
no fa che un rapporto ufficia-
Il rapporto le commissionato dalla dio-
di 2 mila pagine cesi cattolica di Monaco di
 Il rapporto era lungo
Baviera ha indicato Benedet-
to XVI come responsabile di
quasi 2 mila pagine,
frutto di un’inchiesta
negligenza intenzionale al
tempo in cui era arcivescovo
nella capitale bavarese, dal
proseguita per due anni
e condotta dallo studio 1977 al 1981, in almeno quat-
legale Westpfahl Spilker tro casi di pedofilia, nei quali
Wastl. Toccava gli anni
in cui Ratzinger era
arcivescovo a Monaco
non prese alcuna misura con-
tro i preti autori degli abusi. È
stata la prima volta che l’ex
Pontefice è stato accusato
formalmente non solo di non
aver agito nei loro confronti,
ma anche di aver consentito
loro di continuare il ministe-
ro senza alcuna restrizione e
controllo.
Il rapporto, lungo quasi
2000 pagine, era frutto di
La lettera del 6 febbraio 2022 un’inchiesta andata avanti
per due anni e condotta dallo
La nomina studio legale Westpfahl Spi-
in Santa Sede lker Wastl. Lo studio identifi-
cava almeno 497 vittime di
 Nel 1981 Ratzinger
è nominato prefetto
abusi sessuali, in maggioran-
za ragazzi di cui il 60% di età
della Congregazione compresa tra i 6 e i 14 anni.
per la dottrina della Avevano subito le molestie e
fede, presidente della le violenze di 235 pedofili, fra
Pontificia Commissione i quali preti, diaconi e dipen-
biblica e della denti laici della Chiesa. Gli
Commissione teologica inquirenti avevano avuto ac-
cesso a documenti interni
La reazione della diocesi bavarese e ave-
in una lettera vano ascoltato decine di testi-
moni, compreso il Papa eme-
 Quando il rapporto
venne divulgato,
rito, che si era espresso con
una dichiarazione scritta lun-
Benedetto ammise ga 80 pagine, nella quale ne-
in una lettera che sotto gava ogni conoscenza dei fat-
la sua guida pastorale ti e sosteneva di non aver mai
partecipato a riunioni in cui
a Monaco «erano stati
commessi abusi erano stati discussi i casi di
ed errori» abusi: «Non vi ho preso par-
te», aveva scritto Benedetto.
La promessa Ma nella conferenza stam-
da Pontefice pa di presentazione del rap-
porto, nel gennaio 2022, gli
 Nel 2010 Benedetto XVI
fu il primo Pontefice
investigatori definirono
«non credibile» la dichiara-
a chiedere perdono, zione, mostrando le minute
promettendo che la di un incontro svoltosi nel
Chiesa avrebbe fatto gennaio 1980, al quale era
«tutto il possibile» presente l’allora vescovo. Nel-
per fermare la piaga la riunione era stato discusso
degli abusi sessuali in particolare il caso di uno
dei quattro preti, che nel gen-
7
#
naio 1980 era stato trasferito
da un’altra diocesi a quella di
Monaco, per essere sottopo-
sto a psicoterapia. Durante
l’incontro, Joseph Ratzinger
non disse nulla sul caso spe-
cifico, ma intervenne su altri
temi. Il religioso era stato au-
torizzato dalla diocesi bava-
rese a tornare al suo lavoro
pastorale in un’altra parroc-
chia, dove aveva continuato
indisturbato negli abusi. Nel
1986 venne nuovamente ac-
cusato di abusi sessuali e
condannato a 18 mesi di re-
clusione, con sospensione
condizionale della pena.
Quando la storia venne fuori,
nel 2010, il prete era ancora in
servizio.
La prima reazione di Bene-
detto alla pubblicazione del
rapporto era stata piuttosto
reticente. A nome del Papa
emerito, monsignor Gän-
swein aveva espresso «turba-
mento e vergogna di fronte
agli abusi su minori commes-
«Tutto il possibile»
Nel 2010 promise che
la Chiesa avrebbe fatto
«tutto il possibile»
contro il fenomeno
si da religiosi» ribadendo che
Benedetto significava la sua
«personale vicinanza e le sue
preghiere per tutte le vittime,
alcune delle quali aveva in-
contrato nel corso dei suoi
viaggi apostolici». Ma due
settimane dopo, Benedetto
ammise in una lettera che sot-
to la sua guida pastorale a Mo-
naco «erano stati commessi
abusi ed errori» e chiese per-
dono. Anche se continuò a
negare ogni comportamento
scorretto.
Eppure, non c’è dubbio che
Benedetto XVI sia stato fra i
primi a riconoscere il danno
subito dalla Chiesa dalle rive-
lazioni sugli abusi sessuali,
coperti per decenni, ricono-
scimento culminato nel giu-
gno 2010, quando fu il primo
Papa a chiedere perdono,
promettendo che la Chiesa
avrebbe fatto «tutto il possi-
bile» per fermare e prevenire
la piaga della pedofilia fra i
suoi ranghi. Poche settimane
prima in Portogallo, Benedet-
to aveva messo in guardia che
il più grave pericolo per la
Chiesa «veniva dal peccato al
suo interno», non dall’ester-
no, e che «il perdono non è
un sostituto per la giustizia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 8 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera
L’addio a Benedetto
Il racconto dell’incontro privato con Joseph Ratzinger
dopo la presentazione del volume su Gesù di Nazareth
di Claudio Magris
Q
uando Gesù, av-
viandosi alla sua
Passione, chiede
al Padre di rispar-
miargli quel tragi-
co Calice, accettando che sia
fatta non la propria ma la sua
volontà, ci si chiede cosa si-
gnifica questa invocazione o
almeno se lo chiede il cre-
dente per il quale Gesù è pure
la seconda Persona della Tri-
nità, e il Padre stesso. È una
delle cose di cui abbiamo
parlato nella per me indi-
menticabile udienza privata
che Benedetto XVI — molto
tempo prima delle sue ferme
dimissioni, la cui chiarezza e
il cui mistero sono inscindi-
bili — mi aveva concesso do-
po la mia presentazione del
secondo volume della sua tri-
logia Gesù di Nazareth, scrit-
ta non in veste di pontefice
che si proclama infallibile in
tema di fede ma in veste di
grande studioso, teologica-
mente e filosoficamente pro-
fondo e narratore di uno dei
L’intervista/1
di Gian Guido Vecchi
CITTÀ DEL VATICANO «Ho cono-
sciuto bene Joseph Ratzinger,
specialmente nei dieci anni in
cui ho fatto parte della Com-
missione teologica interna-
zionale da lui presieduta, e ne
conservo ricordi preziosi, co-
me la lettera che mi scrisse il
21 marzo 2013…». L’arcivesco-
vo di Chieti-Vasto, teologo
Bruno Forte, l’8 settembre
2004, ricevette nella cattedrale
di Napoli la consacrazione
episcopale proprio dal più il-
lustre dei colleghi, il cardinale
e prefetto dell’ex Sant’Uffizio
che di lì a sette mesi sarebbe
divenuto Papa Benedetto XVI.
Di che cosa le parlava nella
lettera, eccellenza?
«Delle sue dimissioni come
di un atto di obbedienza a Dio
per servire la Chiesa nel silen-
zio e nella preghiera, soste-
nendo il suo successore: ne
parlava come di una voce nuo-
va ed evangelica, donata da
Dio a tutti noi. Era un uomo
dalla fede profonda, dalla va-
stissima conoscenza teologi-
ca, di singolare umiltà e capa-
cità di ascolto verso ogni per-
sona».
Sembrava esprimere una
visione desolata del cristia-
nesimo nel nostro tempo…
«Nella grande lucidità delle
sue analisi, Ratzinger non ave-
va mai minimizzato la sfida di
un tempo in cui il consumi-
1927-2022
UN GRANDE
STUDIOSO
DALL’AURA
MOZARTIANA

grandi momenti della storia
del mondo.
Questo mettersi in discus-
sione, con autorità aperta al
dialogo, è uno dei grandi ge-
sti e dei grandi momenti del
suo pontificato, uno dei mo-
menti in cui si sente più for-
temente il nesso e la contrap-
posizione fra Cristianesimo e
mondo e la storia del loro
rapporto apparentemente
sempre più lacerato.
È l’umanità di Cristo, uma-
na per gli uni e divina per gli
altri, che rende Cristo figura
dell’umanità per eccellenza,
sempre più e tanto più oggi,
in una visione del mondo che
«Ha sfidato il consumismo
senza mai rassegnarsi»
Monsignor Bruno Forte: in una lettera mi spiegò la decisione di dimettersi
Teologo L’arcivescovo Bruno Forte
smo crescente e l’edonismo
diffuso avevano grandemente
compromesso la capacità de-
gli uomini di lasciarsi provo-
care e trasformare dall’amore
di Dio. Ma questo non equiva-
leva a pessimismo o rassegna-
zione desolata: esattamente al
contrario, era in questa situa-
zione che egli coglieva la sfida
cui corrispondere per offrire
al mondo la gioia del Vangelo,
la sola che non avrebbe mai
deluso nessuno».
Nietzsche diceva che c’è
chi nasce postumo. Era inat-
tuale, Ratzinger? Il suo pon-
tificato si capirà meglio do-
po la sua morte?
«Mi sembra che già da tem-
po il magistero di Benedetto
XVI sia stato meglio compre-
so, e questo anche grazie alle
È stato
bersaglio
di contestazioni
anche
aggressive
e irriguardose
ripetute attestazioni di stima e
gratitudine di papa Francesco
nei suoi confronti. Si è reso
sempre più evidente che la
profondità e la chiarezza di un
pensiero della fede come
quello di Ratzinger hanno
un’attualità e un’incisività di
grande rilevanza, specie in un
tempo in cui la superficialità
dei giudizi e il cedimento alle
mode sembrano catturare
ampiamente menti e cuori».
Che cosa è stata la sua «ri-
nuncia» al pontificato?
«Si è trattato di un atto di
fede e di amore alla Chiesa,
per servirla in modo diverso
nel silenzio e nella preghiera,
dando spazio al dono che Dio
ha fatto al Suo popolo con la
voce evangelica di papa Fran-
cesco, molto amato e sostenu-
to dal Papa emerito. E certo è
stato anche un atto di grande
umiltà e coraggio, un gesto
assolutamente inedito nella
storia della Chiesa, che ha cre-
ato una situazione nuova nella
compresenza dei “due papi”,

il regnante e l’emerito, nello
La rinuncia è stato un atto
di fede e di amore alla Chiesa,
per servirla in modo diverso
nel silenzio e nella preghiera
UMANITÀ
tende a trasformare l’uomo
tanto da renderlo irriconosci-
bile a sé stesso. Nella Silicon
Valley si parla e si lavora, è
stato detto, anche per abolire
la morte e dunque l’uomo co-
me lo si è sempre pensato e
sentito, «mortale» appunto.
Pure il Cristianesimo —
anche e forse soprattutto di
questo si è parlato in quel no-
stro incontro, in cui Benedet-
to XVI si esprimeva con una
chiarezza arricchita da sotti-
gliezze mai sofisticate e da
una sciolta conversazione —
può essere destinato all’estin-
zione, come le specie e le cul-
ture del passato. Certo, sotto-
stesso luogo: Francesco e Be-
nedetto, con una grande co-
munione e reciproco rispetto,
sono stati un esempio per tut-
ti noi».
Ogni Papa, dopo l’elezione
nella Sistina e prima di mo-
strarsi ai fedeli, sosta in pre-
ghiera nella Cappella paoli-
na davanti all’ultimo capola-
voro affrescato dal vecchio
Michelangelo, la «Crocifis-
sione di Pietro», come la
prefigurazione di un desti-
no. È un destino per ogni
pontefice essere attaccato o
Benedetto XVI — dalla crisi
degli abusi a Vatileaks — lo è
stato più di altri, durante il
suo pontificato e oltre?
«Una volta, in un dialogo
privato durante gli esercizi
spirituali che gli stavo predi-
cando, Giovanni Paolo II mi
disse: “Il Papa deve soffrire”. È
stato certamente così anche
per Benedetto: l’amore alla
causa di Cristo e all’umanità,
per cui egli si è offerto, com-
porta certamente incompren-
sioni e giudizi spesso ostinati
Auschwitz
Ratzinger varca
il cancello dell’ex
campo di
concentramento
nazista di Auschwitz
e acritici. Ma la libertà della fe-
de e la forza delle motivazioni
risplendono proprio in figure
come quella del Papa polacco
o del Papa tedesco, entrambi
ormai in cielo a sostenere con
la loro intercessione la Chiesa
tanto amata».
Le viene in mente un ricor-
do che potrebbe dire qualco-
sa della personalità di Jose-
ph Ratzinger?
«Tra i tanti episodi, ricordo
quando lo accompagnai a visi-
tare le Catacombe di Napoli,
meravigliosa testimonianza
della fede delle origini: al-
l’uscita incontrammo una
scolaresca composta da bam-
bini, tutti piuttosto piccoli. Si
avvicinarono incuriositi e co-
minciarono a fare domande a
Ratzinger, affascinati dal suo
accento tedesco e dalla chio-
ma candida e luminosa. A un
certo punto uno di loro disse:
ma lei è il Papa? Ratzinger rise
di cuore e disse di no, preci-
sando di essere solo uno dei
tanti umili servitori nella vi-
gna del Signore. L’espressione
gli sarebbe tornata sulle lab-
bra proprio quando fu eletto
Papa: e in questa umiltà e co-
raggiosa fermezza di fede e di
amore egli ha retto la Chiesa e
l’ha accompagnata con amore
nel silenzio e nell’offerta rac-
colta degli ultimi anni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
PRIMO PIANO 9
#

E CULTURA Nelle due ore di dialogo è emersa la grande cultura

dello studioso di Sant’Agostino e San Bonaventura
lineava, noi — i cristiani — ci
affidiamo alla promessa del
«non praevalebunt», alla fe-
de che la negazione della
Buona Novella non prevarrà.
Ma nulla ci assicura — con-
tinuava — che per mille o più
anni il Cristianesimo non
possa ridursi a sparuti grup-
pi, vicini alla sparizione, cata-
combe e non chiese.
Anche in quel paio d’ore
emergeva la grande cultura di
Benedetto XVI, lo studioso di
Sant’Agostino o San Bona-
lato a lungo. Si sentiva che le
cose grandi hanno bisogno di
una dimensione da toccar
con mano, di quell’aura «mo-
zartiana» che egli stesso ha
indicato come un’atmosfera
della sua formazione e non
solo per la sua passione mu-
sicale. Gli ho perfino chiesto
se conosceva Der goldene
Anker, l’Ancora d’oro, il pic-
colo locale dove abitavo
quando studiavo a Freiburg e
lui sembrava quasi dispiaciu-
to di non conoscerlo.
a violenze o vengono (ricordo
una terribile fotografia sul
«Corriere») decapitati. Lo si è
visto come un avversario del
Concilio di Giovanni XXIII,
eppure le sue posizioni sono
state attaccate dalle forze più
conservatrici della Curia ro-
mana, che gli ha dovuto delle
scuse.
Certe sue posizioni sono
state talora esasperate in certi
toni di politica culturale con-
servatrice che, in quel nostro
incontro, non si sentivano af-


ventura, il suo lavoro legato Forse — pensavo dinanzi a fatto presenti nelle sue parole
ad altri maestri di teologia quell’amabilità insieme riser- e forse in generale avrebbe

Forse non è stato abile nella

stilizzazione della sua figura,
che è stata spesso alterata in
una chiusura «reazionaria»
come Urs von Balthasar o vata e cordiale — non è stato
Henri de Lubac, l’iter della abile nella stilizzazione della
sua ascesa nel governo della sua figura, che ha potuto ve-
Chiesa sino all’elezione papa- nir vissuta e spesso alterata in
le e alle dimissioni, i diversi una chiusura «reazionaria» e
ambiti della teologia e della far di lui un bersaglio di con-
cultura da lui studiati. testazioni anche aggressive e
Ma soprattutto emergeva la irriguardose.
radice profondamente tede- Ma non ho mai capito per-
sca della sua formazione e ché, come è stato osservato,
della sua cultura, quella Ger- molti di coloro che ad esem-
mania soprattutto meridio- pio lo fischiavano per la sua
nale, la Germania di Freising, ostilità al matrimonio omo-
di Monaco, di Regensburg, di sessuale non andassero a ti-
Tübingen. Una Germania in rare pomodori contro le am-
cui mi sento di casa, specie a basciate di Paesi in cui gli
Freiburg, di cui abbiamo par- omosessuali sono sottoposti
potuto tracciare qualche con-
fine più netto.
Quelle sue più tarde dimis-
sioni sono un punto di do-
manda rispetto al quale è dif-
ficile e forse scorretto fare il-
lazioni. Ne ha pagato il prezzo
anche nell’amicizia, come la
rottura con Hans Küng ma le
parole e soprattutto il loro to-
no, quando quella vita lo ha
preceduto nella morte, la-
sciano intendere che Bene-
detto XVI sapesse forse con
fin troppo pudore, cos ’è
l’amicizia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista/2
«È stato l’ultimo difensore cristianesimo. Francesco vie-

della coscienza europea»

di Lorenzo Salvia
ROMA Marcello Pera, oggi a Pa-
lazzo Madama per Fratelli
d’Italia, è stato molto legato a
Benedetto XVI. Una sintonia
intellettuale e un’amicizia
personale cominciate quando
lui era presidente del Senato e
Ratzinger non ancora Papa.
Un rapporto proseguito negli
anni, anche quando tutti e
due sono diventati emeriti,
cioè ex.
Senatore, ci ricorda come
conobbe Ratzinger?
«Era il 2004, lui era prefetto
della Congregazione per la
dottrina della fede. Avevo let-
to parecchio delle sue opere
negli anni precedenti. Andai
a trovarlo una prima volta e
da lì iniziò una serie di incon-
tri, non fissi ma molto fre-
quenti».
«Senza radici»: e invece
l’idea del vostro libro scritto
a quattro mani a chi venne?
«A lui. Lui aveva letto la le-
zione magistrale che avevo te-
nuto alla Pontificia università
lateranense, io il suo interven-
Marcello Pera: impressionava per l’umiltà, che è soltanto dei grandi
Prego, la ascolto.
«Ratzinger è stato impres-
sionante. Lo è stato come uo-
mo, per l’umiltà che solo i
grandi hanno. Lo è stato come
teologo e anche come pasto-
re, perché è quello che ha in-
fluito di più sulla coscienza
dei laici. Tutti si sono sentiti
in dovere di interloquire con
lui, e tanto lui ha influito che
alcuni si sono sentiti in diffi-
coltà nel replicargli. Ricordo
un imbarazzatissimo Sarkozy,
presidente laico della laica
Filosofo Marcello Pera, ex presidente del Senato Francia, dire a Roma che la
Francia era cristiana. In ogni
punto il libro c’era tutto». caso Benedetto aveva sì risve-
La tesi di fondo di quel li- gliato una coscienza europea,
bro era che l’Europa si ver- ma era anche consapevole
gognasse delle sue radici che il processo potesse svi-
cristiane. È ancora così se- lupparsi soltanto con un ap-
condo lei? pello, uso le sue parole, alle
«Rispetto a quel periodo la minoranze creative. Nel senso
situazione non è migliorata, che l’Europa si sarebbe salvata
anzi è peggiorata. L’Europa solo se alcuni gruppi, sparsi
sta professando e imponendo qua e là, all’inizio in catacom-
una cultura che è fortemente be e cenacoli, avessero ripreso
anticristiana con i suoi intel- la fede cristiana come fonda-
lettuali, con i suoi mezzi di co- mento».
riuscito oppure no a risve-
gliare la bella narcotizzata?
«Lui ha fatto moltissimo, è
stato l’ultimo vero difensore
della civiltà europea. Alcuni
risultati si sono visti e spero
che altri si vedano dopo la sua
morte. Sarebbe bello, anzi sa-
rebbe un miracolo, se ora con
la sua scomparsa si assistesse
a una rinascita dello spirito
che lui auspicava. Per questo
invito tutti quelli che lo han-
no apprezzato, che lo hanno
capito, a raccogliere la sua sfi-
da e andare in massa a rende-
re testimonianza ai suoi fune-
rali. Perché non dobbiamo
piangerlo, dobbiamo testi-
moniarlo».
Benedetto XVI ultimo di-
fensore della civiltà euro-
pea, diceva. Secondo lei,
quindi, Papa Francesco non
ha fatto lo stesso?
«C’è una vera differenza tra
i due Pontefici che non si può
nascondere, come invece si
sta facendo in questi giorni.
Benedetto considerava l’Euro-
ne da un altro mondo, non
credo che abbia per l’Europa
gli stessi interessi, la stessa at-
tenzione se non per motivi
contingenti, come la guerra di
adesso».
Quando ha visto l’ultima
volta il Papa emerito?
«Circa due anni fa. Mi resi
conto che faticava a intratte-
nere le conversazioni di una
volta. Mentalmente lucidissi-
mo, informato su tutto ma la
voce ogni volta era più flebile.
Faceva fatica. Insistere mi
sembrava una mancanza di ri-
guardo».
Sbagliò a dimettersi?
«Le ripeto le parole che gli
dissi all’epoca, di persona.
Santità io accetto ma non ho
compreso e non sono sicuro.
Lui rispose con il silenzio che
ha accompagnato quel gesto.
Il mio timore era ed è legato
soprattutto alle possibili con-
seguenze di quel gesto. E cioè
che dopo di lui potrebbe dare
le dimissioni un altro Pontefi-
ce con il risultato di trasfor-
mare il capo della Chiesa dal
successore di Pietro al sem-
plice vertice di una gerar-
chia».
E pensa che questo sia
possibile?
«Penso e temo di sì. Lo stes-
so Papa Francesco ha fatto ri-
ferimento a questa ipotesi,
ma cambierebbe poco se a

to alla conferenza sull’Europa
alla quale lo avevo invitato,
nella sala del Capitolo del Se-
nato. Obiettai che quei due te-
sti, messi insieme, arrivavano
a malapena a quaranta pagine
dattiloscritte. E allora deci-
demmo di passare l’estate a
scrivere due commenti: lui al
mio testo, io al suo. A quel

municazione, con i suoi poli-
tici. La crisi è più profonda di
allora».
Nel 2005, in un’intervista,
lei disse che Ratzinger
avrebbe risvegliato «la bella
narcotizzata, cioè l’Europa».
Ci è riuscito?
«Sì, ricordo. Ma qui le devo
fare una premessa».
D’accordo, ma quindi è pa come patria di elezione del farlo fosse uno dei suoi suc-
cessori. A quel punto il Papa
diventerebbe una sorta di pre-
Sarebbe un miracolo se ora sidente, magari con le stesse
funzioni ma certo non con lo
con la sua scomparsa stesso carisma. Ho paura che
quello per la Chiesa sarebbe
si assistesse a una rinascita un punto di non ritorno. Mi
auguro non succeda mai».
dello spirito che lui auspicava © RIPRODUZIONE RISERVATA
 10 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

Primo piano Il Quirinale

di Paola Di Caro

ROMA Un appello alla «respon-

sabilità» collettiva e indivi-
duale perché «nessuno si sal-
va da solo», al «senso civile»,
al dovere di guardare al «futu-
ro» per costruirlo, senza ten-
tazioni di rifugiarsi nel passa-
to e avendo come faro quella
Costituzione che compie 75
anni: «Dobbiamo stare den-
tro il nostro tempo, non in
quello passato. Dobbiamo
imparare a leggere il presente
con gli occhi di domani. Pen-
sare di rigettare il cambia-
mento, di rinunciare alla mo-
dernità non è soltanto un er-
rore: è anche un’illusione».
In un discorso di 16 minuti,
l’ottavo da capo dello Stato e il
primo dell’«inatteso» secon-
do mandato, Sergio Mattarel-
la si rivolge a tutti, a partire
dai cittadini — in particolare i
più giovani —, perché «la Re-
pubblica siamo tutti noi, in-
sieme». Le tre
bandiere
La patria siamo noi Come ogni
Il capo dello Stato chiama a anno, sullo
raccolta tutti per costruire ap- sfondo

«La Repubblica
del discorso
di fine anno
di Mattarella
si trovano
le tre bandiere:

è di chi paga le imposte»

quella della
Presidenza
della
Repubblica,
quella italiana,

Il richiamo di Mattarella
quella europea

Nel messaggio i giovani, il lavoro e la«responsabilità» collettiva
punto il futuro e «l’innovazio-
ne», ciascuno come può, sen-
za scorciatoie o egoismi. Per-
ché la patria sono le istituzio-
ni, le categorie ma soprattutto
le donne e uomini che «si im-
pegnano per le loro fami-
glie». E la Repubblica è «nel
senso civico di chi paga le im-
poste perché questo serve a
far funzionare l’Italia e quindi
al bene comune». È in chi in-
dossa la divisa come «nella fa-
tica di chi lavora e nell’ansia di
chi cerca il lavoro. Nell’impe-
gno di chi studia. Nello spirito
di solidarietà di chi si cura del
prossimo. Nell’iniziativa di
chi fa impresa e crea occupa-
zione». L’Italia è di tutti e «ri-
muovere gli ostacoli è un im-
pegno da condividere, che ri-
chiede unità di intenti, coe-
sione, forza morale».
La novità è donna
Mattarella ripercorre un anno
denso, culminato, dopo «un
chiaro risultato elettorale»,
Gli addobbi
di festa
Con un albero
e due stelle
di Natale,
il discorso
ha avuto
In video «applicarsi all’urgenza di pro- non su chi si difende o su chi un’atmosfera
Sopra, blemi che attendono rispo- lo aiuta a difendersi. Pensia- diversa
il presidente ste», nel «rispetto della dia- moci: se l’aggressione avesse rispetto
della Repubblica lettica tra maggioranza e op- successo, altre la seguirebbe- al precedente,
Sergio posizione, che induce a una ro, con altre guerre, dai confi- quando dietro
Mattarella, comune visione del nostro si- ni imprevedibili». Mai rasse- le spalle
81 anni, durante stema democratico, al rispet- gnarsi: «Lo testimoniano le di Mattarella
il messaggio to di regole che non possono giovani dell’Iran» come «le c’era solo
di fine anno, essere disattese». Come Co- donne afghane» e «quei ra- una finestra
durato 16 stituzione richiede, anche a gazzi russi, che sfidano la re-
minuti. lui stesso. Insomma, dopo pressione per dire il loro no
Nel 2021 una legislatura con tre gover- alla guerra». La Sala
aveva parlato ni, e uno di unità nazionale, la della Musica
per 15 minuti «nostra democrazia si è di- Crisi e nuove povertà Il discorso si
e 15 secondi mostrata dunque, ancora una Per Mattarella l’emergenza è tenuto
(fotogramma) volta, una democrazia com- Covid, ancora «purtroppo nell’ala
piuta, anche per questa espe- non sconfitto definitivamen- neoclassica
rienza, da tutti acquisita, di te», ha insegnato che la scien- del Quirinale.
rappresentare e governare un za, come la solidarietà, sono La sala prende
grande Paese». Esperienza indispensabili per reagire. E il nome dalla
che va messa a frutto. affrontare i problemi econo- presenza di
mici, l’inflazione, il prezzo un fortepiano
La guerra, le colpe «della disoccupazione e della inglese
Sul conflitto in Ucraina Matta- precarietà»: allarmano «so- e di alcuni
rella non ha dubbi, bisogna prattutto la condizione di tan- arredi decorati
impegnarsi per la pace, ma ti ragazzi in difficoltà. La po- con strumenti
nella chiarezza: di tutti i danni vertà minorile, dall’inizio del- musicali
in termini di vite ed economi- la crisi globale del 2008 a og-
ci che la guerra ha portato «la gi, è quadruplicata», e le


nel «nuovo governo, guidato, responsabilità ricade intera- differenze che ancora persi- Seduto
per la prima volta, da una mente su chi ha aggredito e stono tra aree del nostro Pae- fino al 2019
donna». Ed è questa «una no- Sono tre
vità di grande significato so-
ciale e culturale, che era da La concretezza della realtà anni che
il presidente
tempo matura nel nostro Pae-
se, oggi divenuta realtà». Un ha convocato ciascuno Mattarella
sceglie
riconoscimento che Giorgia
Meloni ha apprezzato, seguito alla responsabilità di tenere
il proprio
da un invito alle forze politi-
che: «Riconoscere la com- Sollecita tutti discorso
in piedi;
plessità, esercitare la respon-
sabilità delle scelte, confron- ad applicarsi era il 2019
quando
tarsi con i limiti imposti da
una realtà sempre più caratte- all’urgenza di problemi apparve
seduto per
rizzata da fenomeni globali».
Da qui il sollecito a «tutti» ad che attendono risposte «l’ultima volta»
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
PRIMO PIANO 11
#

11 La Costituzione «bussola»
L’analisi
i milioni

contro i salti nel vuoto

di telespettatori che hanno
seguito in tv il messaggio di Marzio Breda
di fine anno di Sergio Mattarella
(10.847.000)

se. Serve «uno sguardo d’oriz-

zonte, una visione del futu-
ro».
E il presidente invoca
Le nuove generazioni
Mattarella invita a guardare
alla «modernità», in tutti i
campi, progettando «il doma-
un cambio di prospettiva
ni con coraggio». Va affronta-
ta «con concretezza la que-
stione della transizione ener-
L’elogio della «novità» di una donna a Palazzo Chigi
getica», la «nuova frontiera
dei nostri sistemi economi-
ci». E senza paura bisogna sa- SEGUE DALLA PRIMA nel vuoto, sembra il retropen- data su «giustizia e libertà», Ma molto politico è il ri-
per gestire e sfruttare la «tra- siero del presidente. Mentre è ciò che di per sé esclude l’ali- chiamo sull’evasione fiscale,
sformazione digitale», che Che ha prodotto, ricorda invece con la concretezza del- bi dell’equidistanza dietro cui proprio nei giorni in cui nella
«semplifica le nostre vite» e già nell’incipit, «una demo- la «realtà» che ci si confronta. si rifugia (anche in Italia) chi maggioranza serpeggia la
non le complica, senza passa- crazia matura e compiuta», Lo sta sperimentando Giorgia non distingue aggrediti e ag- tentazione di lucrare consen-
tismi: «Le nuove generazioni all’altezza delle sfide, e infatti Meloni, elogiata dal presi- gressori. O quando rammen- si con condoni e tagli insoste-
vivono già pienamente questa non esclude nessuno. Lo di- dente perché il suo ingresso a ta i guasti della pandemia e, a nibili. Il cenno di Mattarella
nuova dimensione». mostra l’alternarsi al potere di Palazzo Chigi rappresenta uso del trasversale popolo copre un paragrafo del gioco
Proprio ai giovani bisogna partiti d’ogni orientamento, «una novità di grande signifi- no-vax, sottolinea la necessi- retorico su che cosa incarna
guardare: «Il terzo grande in- perfino quelli antisistema. cato sociale e culturale». tà di avere «fiducia nella davvero il nostro stare insie-
vestimento sul futuro è quello Per capirci: dal Pd alla Lega, Back stage Questo dell’adeguatezza scienza», chiedendo al gover- me, per cui «la Repubblica
sulla scuola, l’università, la ri- dai 5 Stelle a FdI Uno dopo Il capo dello del sistema e della Costituzio- no di rafforzare un Servizio siamo noi...». In questo caso,
cerca scientifica. È lì che pre- l’altro hanno dovuto «misu- Stato Sergio ne (che compie ora 75 anni) è sanitario nazionale che appa- la sua sintesi non può esser
pariamo i protagonisti del rarsi con le difficoltà del go- Mattarella il punto politico più incisivo re mortificato. O quando ri- equivocata: «La Repubblica è
mondo di domani» e il Pnrr è vernare, riconoscere la com- durante del discorso del capo dello marca «le differenze tra Nord nel senso civico di chi paga le
un’occasione da non sprecare. plessità, esercitare la respon- il messaggio Stato. Ce ne sono però anche e Sud», citando un precetto imposte, perché questo serve
E qui Mattarella, rivolgendosi sabilità delle scelte, confron- di fine anno, altri. costituzionale che suona ad all’Italia e quindi al bene co-
direttamente ai ragazzi, lancia tarsi con i limiti imposti da inquadrato Come quando accenna alla avvertimento per il progetto mune».
un appello inedito e potente: una realtà sempre più caratte- dalla «folle guerra» scatenata dalla di autonomia differenziata Il resto del messaggio on-
«Siamo tutti colpiti dalla tra- rizzata da fenomeni globali». telecamera Russia contro l’Ucraina, per la messo in cantiere dall’esecu- deggia tra giovani, lavoro,
gedia dei tanti morti sulle E se non ci sono dubbi sulla al Quirinale quale sollecita una pace fon- tivo. tecnologie e idee per «reagire

L’Ucraina Il sistema «maturo» Il segnale

«La responsabilità La «democrazia Molto politica la frase
ricade interamente matura e compiuta» sull’evasione fiscale,
su chi ha aggredito e permette a tutti i partiti proprio mentre si torna
non su chi si difende» di alternarsi al potere a parlare di condoni

Il plauso dei leader
Il messaggio è stato
apprezzato dai leader
di ogni schieramento,
a partire dalla premier
strade. Troppi ragazzi perdo-
no la vita di notte per inciden-
ti d’auto, a causa della veloci-
tà, della leggerezza, del con-
sumo di alcol o di stupefacen-
ti. Quando guidate avete nelle
vostre mani la vostra vita e
quella degli altri. Non distrug-
getela per un momento di im-
prudenza. Non cancellate il
vostro futuro». E conclude:
«Guardiamo al domani con
gli occhi dei giovani», racco-
gliamo «le loro speranze. Fac-
ciamole nostre» sfuggendo
«la pretesa di scegliere per lo-
ro, di condizionarne il percor-
so».
legittimazione dei partiti pre- alla crisi». E pure qui, dopo
miati alle urne, per lui nessu- aver toccato il dramma dei
na incertezza dovrebbe esser- «tanti ragazzi che perdono la
ci sulla «comune visione del vita sulle strade a causa di ve-
sistema democratico, sul ri- locità, leggerezza, consumo
spetto delle regole, che non di alcol e stupefacenti», il
possono essere disattese, e presidente proietta il suo
sul ruolo di ciascuno». Il che sguardo su quel che ci aspet-
per Mattarella si traduce in ta. Alle nuove generazioni
un invito a meditare su quella servono scuole, università e
«animosità demolitoria» (co- centri di ricerca sempre mi-
sì la definiva lo storico Denis gliori, attivando interventi
Mack Smith) che, tra populi- mirati grazie al Pnrr.
smi e demagogie, si materia- Ci occorre — in definitiva
lizza sempre in certe proposte — un cambio di prospettiva,
per liquidare pezzi della Carta cioè la capacità di «leggere il
costituzionale, «la nostra presente con gli occhi di do-
Su Corriere.it bussola». Magari, oltre che mani». Perché «dobbiamo
Il video, per dare più spazio a chi le stare nel nostro tempo, non
la cronaca, lancia, per mettere nell’ango- in quello passato». Un’esorta-
le analisi lo gli avversari. Succede di zione a ritrovarci insieme se-
e i commenti nuovo, come spesso si è visto condo la sua idea di Stato co-
sul messaggio ogni volta in cui si evocano ri- munità. Solo così si può im-
di fine anno forme epocali in nome di una maginare il futuro, altro che
di Sergio pretesa stabilità e governabi- ripararci in sterili nostalgie...
Mattarella lità. Rischiano di essere salti © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le reazioni
Unanime il plauso politico.
Giorgia Meloni evidenzia i
passaggi sulla necessità di
concordia nazionale e sul-
l’Ucraina, Silvio Berlusconi,
che pure ha chiamato ieri
Mattarella, condivide il ri-
chiamo «alla responsabilità
comune verso il Paese di tutte
le forze politiche». Enrico Let-
ta parla di «un grande mes-
saggio di pace, speranza e fu-
turo, che ci piace soprattutto
perché pone giovani, ambien-
te e lotta alle disuguaglianze
al centro». Per Matteo Salvini,
la «migliore risposta» è l’im-
pegno «per far correre l’Italia,
anche grazie a cantieri» a «ri-
forme come quella dell’Auto-
nomia», a una «migliore con-
sapevolezza delle regole di si-
curezza stradale». Giuseppe
Conte chiede di orientare le
«energie nel solco della soli-
darietà e per non lasciare nes-
suno indietro».
 Il commento
Laspintaall’educazionestradale
eilfuturonellemanideiragazzi
di Luca Valdiserri
I l riferimento del presidente
Mattarella all’educazione stradale
è storico: riconosce un’emergenza
da 3 mila morti nel 2022. Ma, ancor
di più, è importante perché ricorda ai
giovani che possono essere i
protagonisti del loro futuro e non
semplici oggetti di decisioni altrui o
di vecchie e cattive abitudini.
«Quando guidate avete nelle vostre
mani la vostra vita e quella degli altri.
Non distruggetela per un momento
di imprudenza».
La «violenza stradale» — il reato si
chiama omicidio — è la loro prima
causa di morte ma non sono soltanto
i giovani a praticarla. E le collisioni
stradali sono procurate,
percentualmente, più da alta velocità
e distrazione che dall’abuso di alcol e
droghe. Perché, allora, parlare ai
giovani e non a tutti? Perché sono il
nostro futuro e solo attraverso di loro
può nascere una generazione di
cittadini più attenti al rispetto delle
regole, alla sostenibilità ambientale e
alla sicurezza stradale. Il giorno in cui
chiederemo in massa automobili più
sicure e non automobili più veloci, le
case costruttrici dovranno adeguarsi
alla nuova domanda. Le più avvedute
lo stanno già facendo.
Tecnologia, legislazione e
educazione sono i pilastri della guida
sicura e devono interagire. Le auto di
nuova produzione, dal 2024,
monteranno la predisposizione
all’alcol lock, un «palloncino
permanente» che permetterà la
messa in moto solo in caso di tasso
alcolemico nella norma.
Predisposizione non significa
installazione. Per quella servirà un
intervento legislativo che, all’inizio,
potrebbe essere obbligatorio per i
positivi ad alcol test o drug test.
Autovelox, tutor, zone a 30 km/h,
dissuasori di velocità, rotonde,
ciclabili sicure: c’è un mondo da
mettere a posto. Parlarne nelle scuole
serve a preparare la richiesta.
Il messaggio di Mattarella segue la
prima riunione di un tavolo
interministeriale tra Trasporti,
Interno e Istruzione. L’Italia è al
sedicesimo posto europeo per la
sicurezza stradale: una classifica
vergognosa. Molte nazioni — Olanda,
Svezia, Regno Unito, Israele — hanno
affrontato e ridotto il problema con
un istituto nazionale che promuove la
sicurezza stradale, la formazione, la
raccolta dati e la normativa.
Conoscere il problema è iniziare a
risolverlo. Ci aspetta una battaglia di
civiltà e sarebbe un segnale
importante vedere collaborare
maggioranza e opposizione. Al
Comune di Roma lo hanno già fatto,
approvando all’unanimità la dedica di
un campo sportivo a mio figlio
Francesco, ucciso a 18 anni da un caso
di «violenza stradale». Si può fare. Si
deve fare. Per tutti i Francesco
strappati alla vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 12 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
Primo piano Il governo
Il retroscena
di Monica Guerzoni
ROMA Il 2023 di Giorgia Melo-
ni inizia con una telefonata di
ringraziamento al capo dello
Stato e con un videomessag-
gio di auguri via social agli
italiani, perché quello che si
apre sia un anno di «orgoglio
e ottimismo». Il governo farà
la sua parte, promette la pre-
sidente del Consiglio ed
esprime il desiderio che tutti i
cittadini e le cittadine creda-
no quanto lei «nella possibili-
tà di risollevare questa nazio-
ne, di rimetterla in piedi, di
farla camminare velocemente
e con entusiasmo».
Meloni ha apprezzato il
messaggio di fine anno del
presidente Sergio Mattarella
e ha chiamato per ringraziar-
lo. In particolare, alla leader
di Fratelli d’Italia hanno fatto
piacere l’incoraggiamento «a
governare con la responsabi-
lità che la difficoltà del mo-
mento esige» e la sottolinea-
tura sulla prima donna capo
del governo. E se a molti
esponenti di una maggioran-
za che ha infilato nella mano-
vra condoni e sanatorie fiscali
saranno fischiate le orecchie
quando Mattarella ha detto
che «la Repubblica è nel sen-
so civico di chi paga le impo-
ste», a Palazzo Chigi prevale il
giudizio positivo sul discorso.
Lucio Malan, presidente dei
senatori di Fratelli d’Italia,
ammette che nel governo si
temevano punzecchiature del
Colle sui primi decreti. E inve-
ce il capogruppo è sollevato:
«Mattarella non ci ha dato
nessuna bacchettatina, nean-
che indiretta». Neanche sul
Trattato del Quirinale con la
Francia, che Meloni in confe-
renza stampa ha liquidato co-
sì: «I contorni non mi sono
ancora chiarissimi, non ho
avuto la possibilità di appro-
fondire...». Ovviamente al
Colle l’inciampo non è sfuggi-
Benzina, scattano gli aumenti: ecco dove si può risparmiare
Stop allo sconto sulle accise, rincari anche sulle autostrade. L’osservatorio online e una app per comparare i prezzi
MILANO Carburanti e pedaggi
più cari con il 2023. Il nuovo
anno si è aperto con il termine
dello sconto sulle accise, che
fino al 31 dicembre valeva 18,3
centesimi al litro per la benzi-
na e il diesel e 3,4 centesimi al
litro sul Gpl. Il governo Melo-
ni, che con la legge di Bilancio
ha destinato oltre 21 dei 35 mi-
liardi complessivi contro il ca-
ro-energia, non ha conferma-
to il taglio introdotto a marzo
dal governo Draghi, che aveva
prorogato (ma ridotto) da fine
novembre a fine dicembre.
Ma non solo. In base a quanto
risulta a «Staffetta Quotidia-
na», saliranno anche il costo
di miscelazione dei biocarbu-
ranti nei carburanti fossili (di
0,5 centesimi al litro) e i delta
che le compagnie petrolifere
applicano ai rivenditori (tra 1 e
4,5 centesimi al litro). Aumen-
ti a cui va aggiunta l’Iva e che
potrebbero essere scaricati sul
prezzo di vendita.
Quanto potrebbe costare fa-
La telefonata al Quirinale
e la strategia di Palazzo Chigi
per il «nuovo» rapporto
Il discorso apprezzato da Meloni. Il ruolo di Mantovano nei contatti con il Colle
to, ma non risultano reazioni
Gli auguri particolari.
Nel rendere pubblica la te-
 Giorgia lefonata a Mattarella, la pre-
Meloni mier ha fatto mettere nero su
ha pubblicato bianco «l’augurio più since-
ieri via social ro» alla prima carica dello
un messaggio Stato «per la prosecuzione
di auguri rivolto del suo alto mandato». Un at-
agli italiani teggiamento molto diverso ri-
«per un 2023 spetto a quando Giorgia Me-
di orgoglio e loni — era il 2018 — chiedeva
ottimismo». con i 5 Stelle la «messa in sta-
«Il governo farà to d’accusa di Mattarella per
la sua parte alto tradimento». Acqua pas-
ma vorrei che sata. Ora un ministro arriva a
ci credeste con definire «molto buoni, se non
noi, con me,
nella possibilità
ottimi», i rapporti tra capo
del governo e capo dello Sta-
di risollevare to. Quel velo di diffidenza che
questa ancora c’era, da parte della
nazione», forza politica che ha vinto le
ha detto elezioni e della sua leader,
la premier dopo il 25 settembre si è rapi-
damente dissolto. E adesso
 Pochi giorni chi frequenta Palazzo Chigi
fa Meloni era assicura che i rapporti con il
stata protago- Quirinale sono «istituzional-
nista di una mente corretti». Meloni ap-
conferenza prezza il distacco «super par-
stampa di fine tes» del presidente, che eser-
anno in cui cita il suo magistero senza
aveva puntato frapporre ostacoli all’attività
su riforma dell’esecutivo. E anche se in
fiscale, taglio questi primi mesi di governo
del costo non c’è stata occasione per
del lavoro grandi scambi tra lui e Melo-
e presiden- ni, da quando è arrivata al go-
zialismo verno la strategia della pre-
 La parola
ARTICOLO 83
Si tratta dell’articolo della Costituzione
che regola le modalità d’elezione del capo
dello Stato. «Il presidente della Repubblica
è eletto dal Parlamento in seduta comune
dei suoi membri», si legge nella Carta.
Meloni, invece, punta all’elezione diretta
da parte dei cittadini
re il pieno considerato il fatto
che, su circa 15 mila impianti,
venerdì 30 dicembre i prezzi
dei carburanti negli ultimi
giorni sono rimasti stabili? Il
prezzo medio del carburante
servito potrebbe salire nei di-
stributori delle compagnie
più care intorno a 1,96 euro al
litro per la benzina e a 2,07 per
il gasolio in modalità servito e
al self service a 1,81 euro al li-
tro per la benzina e a 1,87 per il
gasolio. I prezzi di benzina e
diesel sono comunque scesi
rispetto a oltre un anno fa gra-
zie al calo delle quotazioni del
petrolio sui mercati interna-
zionali. Ci sono poi i rincari
18
Su Corriere.it
Tutte le notizie
di politica
con gli
aggiornamenti i centesimi
in tempo reale, di euro in più che si pagano
con i video, per ogni litro di carburante,
le analisi dopo la fine della riduzione
e i commenti delle accise decisa dal governo
Sui social La premier Giorgia Meloni, 45 anni, FdI, nel post per gli auguri di buon anno
sulle autostrade. I pedaggi
sulle arterie in concessione ad
Autostrade per l’Italia (con-
trollata al 51% da Cassa Depo-
siti e Prestiti) da ieri sono sali-
ti del 2%, con un altro 1,34%
che scatterà dal primo luglio
2023. Lo ha annunciato il mi-
nistero delle Infrastrutture e
dei Trasporti. Tariffe invariate
invece sulle tratte gestite da
Concessioni Autostradali Ve-
nete: sulla A4 Padova-Venezia,
sul Passante di Mestre e sulla
A57 Tangenziale di Mestre i
pedaggi saranno gli stessi del
2022.
Come risparmiare? Se sui
pedaggi non c’è nulla da fare,
15
per i carburanti si possono
trovare le stazioni più conve-
nienti confrontando i prezzi
sul portale «Osservaprezzi
carburanti» del ministero del-
lo Sviluppo, a cui si accede dal
sito carburanti.mise.gov.it. I
gestori hanno l’obbligo di co-
municare al ministero i prezzi
praticati per tutti i tipi di car-
buranti (benzina, gasolio, gpl
e metano) e per tutte le forme
di vendita. In caso di omessa
comunicazione o di prezzo
praticato superiore a quello
comunicato si rischia una san-
zione amministrativa pecu-
niaria che può andare da 500 a
3.000 euro. Esiste anche
le migliaia
di distributori di diesel
e benzina in Italia. Al 30
dicembre, in media la benzina
self costava 1,626 euro
13
#
mier appare cambiata. Al
punto che nell’opposizione
serpeggia il timore che la de-
stra stia tentando di «appro-
priarsi» del presidente della
Repubblica.
L’entourage di Mattarella e
quello di Meloni sono due
mondi lontanissimi, che
stanno iniziando a conoscer-
si. A tenere i contatti con i
consiglieri del Quirinale è il
sottosegretario alla presiden-
za del Consiglio, Alfredo
Mantovano. Il magistrato lec-
cese non aveva alcuna con-
suetudine con Sergio Matta-
rella, né con il segretario ge-
nerale della presidenza della
Repubblica, Ugo Zampetti.
Eppure si deve anche alla sua
capacità di ascolto se gli attri-
ti tra il Colle e Palazzo Chigi
sui primi decreti si sono risol-
ti con la moral suasion, senza
arrivare allo scontro. Sul de-
Il videomessaggio
La premier sui social:
dobbiamo risollevare
questa nazione,
rimetterla in piedi
creto Rave, come sul decreto
Sicurezza (subito ridotto ai
minimi termini), la premier si
è mostrata il più possibile ri-
cettiva, innescando la retro-
marcia o aggiustando in corsa
i provvedimenti. «Se c’è un
problema con il Quirinale ri-
guarda Salvini e Piantedosi,
non Palazzo Chigi», è la lettu-
ra di una autorevole fonte di
governo.
Al telefono nel giorno di
Capodanno i due presidenti
non hanno parlato di riforme,
ma c’è da chiedersi cosa acca-
drebbe se Meloni provasse a
cambiare la Costituzione —
che per Mattarella «è la bus-
sola» — in senso presiden-
ziale o semi-presidenziale.
Allora i rapporti potrebbero
cambiare. Ma c’è tempo. Per
riscrivere la carta ci vogliono
due anni e non è detto che la
presidente del Consiglio vo-
glia mettere a rischio il gover-
no per puntare tutto sulla ri-
forma del Quirinale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
un’app gratuita per smartpho-
Il taglio ne che permette di sapere
quali e dove sono i distributori
 Con la crisi di carburanti più vantaggiosi.
energetica, Prezzi interessanti si potreb-
causata bero trovare anche presso le
dalla guerra cosiddette «pompe bianche»,
tra Russia stazioni di servizio indipen-
e Ucraina, il denti «no logo». Per un con-
governo Draghi fronto si possono verificare i
aveva deciso prezzi sul sito www.pompe-
a marzo bianche.it.
(e reiterato I rincari dei prezzi dei car-
più volte) buranti spingeranno proba-
di tagliare bilmente le persone a ridurre
le accise sui le spese extra, come suggeri-
carburanti così sce uno studio Confimprese
da contenere sui saldi secondo il quale solo
il caro prezzi un terzo degli italiani appro-
fitterà degli sconti invernali.
 Il governo Le prime regioni a partire sa-
Meloni ha in un ranno la Sicilia e la Basilicata
primo tempo da oggi, seguite dalla Valle
confermato d’Aosta domani, in tutte le al-
la scelta tre regioni invece i saldi inizie-
di Draghi, ranno il 5 gennaio.
stabilendo Fausta Chiesa
poi di Valentina Iorio
interromperla © RIPRODUZIONE RISERVATA
 14 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

Primo piano Economia e politica

La direttrice Georgieva
Il Fondo monetario: nel 2023 metà dell’Europa in recessione
Il 2023 sarà un anno difficile dal punto
di vista della crescita, con un terzo
dell’economia mondiale in recessione.
Ma se le tre maggiori aree — Usa, Ue,
Cina — stanno tutte rallentando, gli Stati
Uniti potrebbero evitare la recessione. A
dirlo è stato la direttrice generale del
Fondo monetario internazionale
Kristalina Georgieva in un’intervista alla
televisione americana Cbs. I Paesi
europei «sono stati colpiti pesantemente
dalla guerra in Ucraina e metà
dell’Unione europea sarà in recessione»,
ha spiegato l’economista del Fmi. Per la
Cina sarà un anno difficile, anche a causa
Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo monetario internazionale
della recrudescenza della pandemia di
Covid. E questo si ripercuote a livello
globale. Se guardiamo ai mercati
emergenti e alle economie in via di
sviluppo, il quadro è ancora più negativo.
Perché, oltre a tutto il resto, «questi Paesi
sono colpiti dagli alti tassi di interesse e
dall’apprezzamento del dollaro. Per le
economie che hanno un livello elevato di
debito si tratta di una vera e propria
devastazione». Nonostante il
rallentamento della crescita, tuttavia, la
lotta all’inflazione resta prioritaria e
Georgieva invita le banche centrali ad
andare avanti nella stretta monetaria. In
base alle ultime previsioni dell’istituto, la
crescita globale si attesterà quest’anno al
2,7 per cento, «ma forse — ha precisato
Georgieva — sarà anche meno. Ricordate
che nel 2021 era al 6 per cento e che è
scesa al 3,2% quest’anno. E continuerà
calare fin quando le banche centrali
terranno il piede sul freno».
A ottobre 2022 il Fmi ha tagliato le sue
previsioni di crescita economica globale
per il 2023 a causa del perdurare della
guerra in Ucraina, dell’inflazione e degli
alti tassi d’interesse.
Fausta Chiesa
© RIPRODUZIONE RISERVATA

La vendita del «Giornale» ziari dell’operazione non sono

noti, ma dipendono anche
ne complessiva di «Libero» è
stata pari a 23.217 e quella de

I Berlusconi verso l’addio

Ad acquistare sarebbe la famiglia di Antonio Angelucci eletto con la Lega
ROMA «Il Giornale» si avvia a
cambiare padrone. Il quoti-
diano fondato nel 1974 a Mila-
no da Indro Montanelli non
sarà più di proprietà della fa-
miglia Berlusconi, ma della
famiglia Angelucci. La notizia
è stata data dal vicedirettore
della stessa testata, Nicola
Porro, con un tweet. L’opera-
zione prevede la cessione del-
l’intero pacchetto azionario: la
quota in capo a Paolo Berlu-
sconi (71,5%), fratello dell’ex
presidente del Consiglio Sil-
vio, che avrebbe già firmato
l’accordo, quella detenuta dal-
la Mondadori (18,4%) presie-
duta dalla figlia del Cavaliere,
Marina Berlusconi, e quella
della famiglia Amodei (9,9%),
concessionaria di pubblicità.
La trattativa tra le due fami-
glie (Berlusconi e Angelucci),
andava avanti da molti mesi.
Ma il closing dell’operazione
non c’è ancora stato, assicura-
no fonti del comitato di reda-
zione del «Giornale» che ieri
hanno interpellato i vertici
della società in seguito al twe-
et di Porro che annunciava
secco: «Berlusconi ha venduto
I tempi
La trattativa andava
avanti da mesi. L’attesa
per il closing definitivo
dell’operazione
il Giornale». Del resto, lo stes-
so Paolo Berlusconi, aveva in-
direttamente replicato con
una dichiarazione all’Adnkro-
nos: «Il Giornale sarà vendu-
to, se sarà venduto, nei prossi-
mi mesi con un passaggio del-
le azioni. Ad oggi non ci sono
ancora passaggi». Secondo le
intese preliminari tra le parti,
infatti, il closing dell’opera-
zione dovrebbe avvenire solo
dopo la certificazione del bi-
lancio 2022. I dettagli finan-
dalle perdite che emergeran-
no e che potrebbero essere
maggiori di quelle del 2021
(circa 8 milioni).
È proprio il deterioramento
dei conti che avrebbe convin-
to i fratelli Berlusconi, a lungo
restii a cedere la testata alla
quale sono molto affezionati,
a vendere agli Angelucci, già
editori dei quotidiani «Il Tem-
po» e «Libero». Il 15 dicembre
il comitato di redazione de «il
Giornale» aveva chiesto che
eventuali acquirenti garantis-
sero l’organico, sceso negli ul-
timi 4 anni da 80 a 51 redatto-
ri. Secondo i dati Ads, a otto-
bre 2022, «il Giornale» ha dif-
fuso una media di 32.027
copie tra cartaceo e digitale,
con un calo del 10,2% rispetto
a un anno prima. La diffusio-
«Il Tempo» di 7.906 copie. La
famiglia Angelucci, che fa ca-
po ad Antonio, 78 anni, già
parlamentare di Forza Italia
dal 2008 e rieletto ora con la
Lega, ha anche forti interessi
nella sanità privata e ha costi-
tuito la Fondazione San Raffa-
ele di cui era presidente Fran-
cesco Rocca prima di candi-
darsi per il centrodestra alla
presidenza della Regione La-
zio. Antonio Angelucci è stato
condannato in primo grado a
un anno e 4 mesi per falso e
tentata truffa sui contributi
pubblici percepiti tra il 2006 e
il 2007 per i quotidiani «Libe-
ro» e «Riformista». Ed è inda-
gato per corruzione in un’in-
chiesta sulla sanità nel Lazio.
Enrico Marro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023 15
#

Primo piano L’inchiesta di Bruxelles

Gli «amici» della squadra di Panzeri

di Giuseppe Guastella
MILANO Quali sono gli «amici»
su cui la «squadra operativa»
— così come la chiamano con
enfasi gli investigatori belgi —
Panzeri-Giorgi-Cozzolino con-
tava per piegare le decisioni
del Parlamento europeo ai de-
sideri a pagamento di Qatar e
Marocco? E chi, come loro, e
per gli stessi obiettivi dei me-
desimi Stati, agiva dall’interno
delle altre istituzioni europee?
Una prima risposta a queste
domande cruciali la magistra-
tura di Bruxelles potrebbe dar-
la già nei prossimi giorni
quando ripartiranno le inda-
gini e potrebbe essere chiesta
all’assemblea la revoca del-
l’immunità per gli eurodepu-
tati coinvolti nell’indagine.
L’inchiesta
L’inchiesta per associazione
criminale, corruzione e rici-
claggio di denaro che ha terre-
motato il Parlamento europeo
è partita da una operazione
dei servizi segreti del Belgio
(Vsse) in coordinamento con
quelli di altri quattro Paesi e ri-
guarda, come è scritto negli
atti, le «azioni di ingerenza in
seno alle istituzioni dell’Unio-
ne europea». Quindi non del
solo Parlamento, dove per il
giudice istruttore Michel Clai-
se operavano l’ex eurodeputa-
to del Pd e poi di Articolo Uno
Pier Antonio Panzeri, l’attuale
eurodeputato dem Andrea
Cozzolino e Francesco Giorgi,
ex assistente del primo e colla-
boratore del secondo. I tre sa-
rebbero stati in grado di in-
fluenzare «la politica del grup-
po parlamentare Socialisti &
democratici» per limitare o
evitare i danni che avrebbero
potuto causare le decisioni del
Parlamento all’immagine di
Qatar e Marocco, i quali aveva-
no parecchi problemi con il ri-
spetto dei diritti umani sui
propri territori.
Dagli arresti del 9 dicembre,
la Procura federale di Bruxel-
les e il giudice Claise hanno
navigato sott’acqua, e forse an-
che per questo, al di là delle
generiche accuse e delle al-
trettanto vaghe ricostruzioni
che sono negli atti enorme-
I pm pronti per lo stop alle immunità
In arrivo le richieste al Parlamento, sarà l’occasione per chiarire i confini della rete di corruzione
Compaiono i nomi del depu-
I protagonisti tato italo-belga Marc Tarabel-
la, che è stato anche perquisito
il 9 dicembre alla presenza
della presidente Roberta Met-
sola arrivata da Malta per pre-
senziare all’atto. Ci sono poi ri-
ferimenti molto vaghi a Maria
Arena, anche lei europarla-
mentare italo-belga, agli italia-
ni Alessandra Moretti e Bran-
do Benifei, entrambi pd i qua-
li, come Tarabella e Arena, non
risultano indagati e hanno
escluso con decisione qualsia-
si tipo di condizionamento e
Riprese le indagini
I detective stanno
analizzando documenti
e materiale informatico
sequestrato
favore, reso o ricevuto. E non
pare plausibile un loro coin-
volgimento. Moretti per esem-
pio ha ricordato di aver preso
pubblicamente posizione con-
tro il Qatar.
Più complessa la situazione
di Cozzolino. Di lui i Servizi
belgi, come riporta il giudice,
dicono che «non c’è alcun
dubbio» che con Panzeri e
Giorgi avrebbe cooperato con
Antonio Francesco Eva Niccolò Figà- gli 007 marocchini prendendo
Panzeri Giorgi Kaili Talamanca ordini tramite l’ambasciatore
Ex eurodeputato dei Socialisti Ex collaboratore di Panzeri, Ex vicepresidente Segretario generale della del Marocco in Polonia Abder-
e democratici, 67 anni, 35 anni, anche lui in carcere; del Parlamento europeo, greca, ong No peace without justice, rahim Atmoun e incontrando-
fondatore della ong Fight oggi lavora con l’eurodeputato 44 anni, socialista, 150 mila in carcere, è tra le persone si con il direttore generale del-
impunity, è stato arrestato dem Andrea Cozzolino, euro in contanti trovati nella sua che sarebbero state avvicinate l’agenzia di Rabat Dodge Yassi-
per riciclaggio, corruzione non indagato. Interrogato abitazione, mentre 600 mila in dal Qatar per promuovere ne Mansouri.
e favoreggiamento: nella sua a Bruxelles, ha confessato, un trolley trasportato dal padre. la propria immagine in vista
abitazione sono stati trovati ma anche difeso la propria I magistrati le hanno rifiutato i dei Mondiali e fare propaganda La rete
600 mila euro in contanti compagna Eva Kaili domiciliari sui progressi nei diritti umani Se c’è una «rete» che fa capo a
Panzeri e Giorgi, inevitabil-
mente tutte le maglie sono an-
mente meno dettagliati di co- tradotti in una qualche con- informatico sequestrato. È da cora da svelare. Si parla ap-
me impone la legge in Italia,
non è stato ancora possibile
capire bene cosa gli indagati
dotta penalmente rilevante da
parte degli accusatori che nel-
le poche carte che sono emer-
lì si dice che presto potrebbero
arrivare novità e nuove azioni.
I nomi
8 punto di richieste della Procu-
ra federale, nei prossimi gior-
ni, di revoca dell’immunità
abbiano fatto, quando e in se non spiegano, per esempio, gli arresti per alcuni parlamentari euro-
cambio esattamente di che. I che cosa ha fatto Kaili oltre a Negli atti ancora segreti non scattati pei, mentre quella di Kaili è già
sacchi di soldi in contanti (ol- detenere denaro in contanti. possono non esserci altri par- il 9 dicembre caduta con l’arresto in flagran-
Su Corriere.it tre 750 mila euro) trovati nella Lo stesso vale per gli altri 600 ticolari. Per esempio, quali e di (sei in Belgio za di reato dopo che aveva det-
Tutte le notizie casa di Bruxelles che Eva Kaili, mila euro scovati nell’apparta- che natura precisa siano i rap- e due in Italia) to al padre di portare via da ca-
sull’indagine la vice presidente greca del mento di Panzeri, sulla cui ori- porti tra Panzeri e Giorgi, che è nell’inchiesta sa una valigia con 600 mila eu-
belga del Parlamento destituita per l’in- gine si sa solo che è legata a considerato il suo braccio de- su presunte ro dentro. Sarà il momento in
Qatargate, chiesta, condivide con il com- Qatar e Marocco attraverso stro e socio al 50% negli affari tangenti cui gli investigatori dovranno
aggiornate pagno Francesco Giorgi (en- triangolazioni o consegne di- all’ombra della ong Fight im- in favore scoprire almeno qualcuna del-
in tempo reale, trambi arrestati) sono impos- rette. Dopo gli arresti, i detec- punity e quelli che vengono di membri le carte che tengono gelosa-
con i video sibili da giustificare sul piano tive si sono dedicati all’analisi definiti gli «amici» nel gruppo delle istituzioni mente in serbo.
e i commenti politico, ma devono essere dei documenti e del materiale S&D. Quali sono questi amici? europee © RIPRODUZIONE RISERVATA

A Cortina
Conte nell’hotel di lusso, polemica web ma risparmiaci la morale»,
scrive Massimo Piccardi. «Fa-

«Poi parla di poveri e ci fa la morale»

MILANO La notizia ha fatto ca-
polino poche ore prima del
brindisi di mezzanotte. Giu-
seppe Conte è stato pizzicato
mentre trascorre le ferie nata-
lizie insieme alla sua compa-
gna Olivia Paladino al Grand
Hotel Savoia a Cortina d’Am-
pezzo. Le fotografie dell’ex
premier, pubblicate da Dago-
spia, hanno fatto subito il gi-
ro del web, scatenando una
polemica.
Diverse persone sui social
hanno sottolineato il fatto
che Conte abbia scelto di sog-
giornare in un albergo di lus-
so proprio nelle stesse ore in
18 cui sui suoi canali social viene
rilanciato un messaggio di fi-
ne anno in cui il leader stella-
i mesi to mostra le immagini di Mi-
da cui lano con «10 mila persone in
Giuseppe fila per un pasto caldo in ap-
Conte è pena due giorni nelle ore del
diventato Natale». «Nel 2023 non ce-
leader del M5S: diamo alla rassegnazione e a
risalgono ad chi ci vuole uno contro l’altro,
agosto 2021 le a chi vuole dividerci. Non
prime votazioni perdiamo mai la solidarietà,
tra gli attivisti restiamo uniti. Il mio augurio
per dare il la per un felice anno nuovo a
alla svolta tutti quanti voi», dice il presi-
contiana dente M5S. E attacca: «In
quelle file ci sono persone
che un lavoro ce l’hanno, ma
è precario e malpagato. Non
sono i fannulloni e i divanisti
di cui parla Giorgia Meloni,
che li paragona a tossici che
prendono metadone di Stato.
Di tossico c’è solo la narrazio-
ne di chi vuole convincere i
cittadini che il nemico da
combattere è chi è in difficol-
tà economica, chi non trova
lavoro».
Parole e immagini che se-
condo diversi utenti web con-
trastano con il soggiorno sul-
le Dolomiti. C’è chi ironizza:
«Basta povery». «Conte, gau-
che caviar, a Cortina in un ho-
tel a 5 stelle. Ricordiamo la
prima della scala all’Opera
cardinal Ferrari per stare con
gli ultimi. Tutto fila per chi sa
farsi concavo e convesso»,
commenta Martino Loiaco-
no.
«Non trovo niente di male,
tevi regalare una settimana
gratis al Savoia di Cortina, la
danno a tutti i nuovi iscritti,
Conte vi vuole felici nel movi-
mento», sostiene Pasquale
Cicatiello.
Ma il popolo del web si di-
vide. Altri utenti difendono la
scelta dell’ex premier. «Rosi-
coni», scrivono nei messaggi
rivolti a chi critica. «Un pro-
fessionista al livello di #Conte
non può avere una ideologia
Insieme democratica, fondata su una
Giuseppe visione di avanzamento so-
Conte, 58 anni, ciale per tutti, solo perché
avvocato, può permettersi, con i suoi
ex presidente soldi, hotel di lusso a Cortina?
del Consiglio, Casomai è ancora più merite-
insieme vole», afferma Rosella Di Pao-
alla compagna la.
Olivia Paladino, Emanuele Buzzi
43 anni © RIPRODUZIONE RISERVATA
 16 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

Esteri

Putin bombarda, Zelensky lo attacca

«Si nasconde dietro missili e soldati»
A capodanno i due leader si rivolgono al popolo. Lo zar: «Nel 2022 decisioni difficili, ma necessarie»
dalla nostra inviata a Kiev
Marta Serafini

L’
Ucraina sotto il
fuoco nemico an-
che la notte di Ca-
podanno. Passata
la mezzanotte a
Kiev, mentre i festeggiamenti
continuavano al chiuso, detri-
ti di razzi colpiti dalla contra-
erea sono caduti sulla città.
Ma la paura non ha prevalso e
gli ucraini si sono affacciati ai
loro balconi gridando e can-
tando «Gloria all’Ucraina!
Gloria agli eroi!» mentre l’ae-
ronautica militare annuncia-
va di aver abbattuto 45 droni
iraniani Shahed.
Su uno di questi, il messag-
gio «Felice anno nuovo» scrit-
to in cirillico a mano sulla co-
da, come mostra una foto dif-
fusa dalla polizia ucraina e
pubblicata dal Kyiv Post.
«Questo è tutto ciò che devi
sapere sullo stato del terrore e
sul suo esercito», ha scritto su
Facebook il capo della polizia
Andriy Nebytov, aggiungendo
che i resti si sono schiantati in
un parco giochi per bambini.
Nessuna vittima, ma il sin-
daco Vitali Klitschko ha parla-
to di una notte «irrequieta» e
di un’auto danneggiata nel di-
stretto Shevchenkivskyi. Col- to sotto il controllo russo che è alla guida del fronte e I messaggi suoi palazzi».

pito anche un sito infrastrut-
turale secondo il governatore
Oleksiy Kuleba. Esplosioni
anche nella regione meridio-
nale di Kherson e in quella
settentrionale di Zhytomyr,
mentre una 22enne è rimasta
uccisa a Khmelnytskyi, nel-
l’Ucraina occidentale. Tre mi-
nori feriti, uno a Zaporizhzhia
e due a Kherson. Ma alla Rus-
sia — secondo il capo dell’in-
telligence ucraina Kiril Buda-
nov — restano missili solo
per altri due raid massicci.
Gli attacchi sono avvenuti
pochi minuti dopo che il pre-
sidente Volodymyr Zelensky
ha pronunciato il suo primo
discorso di capodanno in
tempo di guerra, mentre il
conflitto si avvicina a compie-
re un anno e la pace sembra
tutt’altro che vicina. Un 2022
che ha visto decine di migliaia
di persone uccise nei combat-
timenti e che finora ha lascia-
un’aerea pari a quella del Por-
togallo.
«Il 2022 ha colpito i nostri
cuori», ha dichiarato il presi-
dente ucraino. «Non sappia-
mo con certezza cosa ci porte-
rà il 2023. Voglio augurare a
tutti noi una cosa: la vittoria».
Poi l’auspicio: «L’augurio è
che i soldati tornino alle loro
famiglie. I prigionieri alle loro
case. I rifugiati alla loro Ucrai-
na. E che tutti noi possiamo
tornare alla vita normale. Ai
momenti felici senza copri-
fuoco. Alle gioie terrene senza
allarmi e attacchi aerei. La re-
stituzione di ciò che ci è stato
rubato. L’infanzia dei nostri
figli, la serena vecchiaia dei
nostri genitori».
Passando dall’ucraino al
russo e rivolgendosi diretta-
mente al popolo russo, Zelen-
sky ha poi attaccato il suo
omologo Vladimir Putin: «Il
vostro leader vuole mostrarvi
 Il messaggio
GLI «AUGURI»
Un drone iraniano Shahed caduto in un
parco giochi di Kiev nella notte di
capodanno portava un messaggio rivolto
alla popolazione ucraina. «Felice anno
nuovo», c’era scritto a mano in cirillico
sulla coda. «Questo è tutto ciò che devi
sapere sullo stato del terrore e sul suo
esercito», ha scritto su Facebook il capo
della polizia ucraina Andriy Nebytov
che i suoi militari sono dietro
di lui». Una risposta al leader
del Cremlino che in un mes-
saggio di nove minuti tra-
smesso dalla televisione di
Stato di Mosca — il discorso
più lungo dei suoi due decen-
ni di governo — ha accusato
l’Occidente di aver provocato
la guerra e di aver tentato di
«indebolire e dividere la Rus-
sia».
In piedi di fronte a un grup-
po di uomini e donne in divi-
sa militare, lo «zar» ha cerca-
to di giustificare l’invasione
definendo il 2022 «un anno di
decisioni difficili ma necessa-
rie, di passi importanti verso
la piena sovranità della Russia
e un forte consolidamento
della nostra società».
Tutte falsità secondo Zelen-
sky: «Putin in realtà si na-
sconde. Si nasconde dietro i
suoi militari, i suoi missili, i
muri delle sue residenze e dei
A sinistra Sabato Mosca ha anche lan-
Vladimir Putin ciato più di 20 missili da cro-
pronuncia ciera contro obiettivi in tutta
l’Ucraina, in quello che il di-
il discorso
di capodanno fensore civico di Kiev per i di-
fra i soldati ritti umani, Dmytro Lubinets,
del distretto ha definito «terrore alla vigi-
militare lia di Capodanno».Il raid di
meridionale sabato — il secondo attacco
di Rostov. missilistico in tre giorni — ha
A destra gravemente danneggiato un
Volodymyr albergo a sud del centro della
Zelensky e la capitale e un edificio residen-
moglie Olena ziale in un altro quartiere. Un
durante giornalista giapponese è ri-
il discorso di masto ferito.
auguri rivolto al D’altro canto, Vyacheslav
popolo ucraino Gladkov, il governatore della
regione russa meridionale di
Belgorod, al confine con
l’Ucraina, ha affermato che a
seguito del bombardamento
notturno della periferia della
città di Shebekino ci sono sta-
ti danni alle case, ma nessuna
vittima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’enigma delle foto

Militare,marinaia, ciso di attaccare l’Ucraina a nave, poi con il velo sul capo to in nave con Putin e alla fun- Le immagini ti ricevute a novembre al

fedeledevota
febbraio sotto effetto di far- da credente devota in chiesa. zione religiosa, sempre al Il discorso Cremlino.
maci antitumorali che indu- Con lei altri volti «ricorren- fianco del presidente russo. di capodanno, Il presidente era già stato
cono stati di megalomania. ti» come ha notato Clarissa Alcuni hanno sostenuto l’incontro con i accusato a maggio di aver in-

Ladonnamisteriosa Tra i primi a ironizzare sul-

accantoal«Capo»
Nel suo messaggio di Capo-
danno Vladimir Putin è ap-
parso affiancato da truppe
che avrebbero combattuto in
Ucraina. In realtà avrebbe ar-
ruolato «attori» perché reci-
tassero la parte dei soldati
mentre brindava per elogiare
i loro sforzi bellici. L’accusa è
rimbalzata sui social, rilancia-
ta anche da reporter di testate
autorevoli come Cnn e Bild,
mentre l’intelligence danese
afferma che Putin avrebbe de-
le «comparse» per Putin è Ta-
deusz Giczan, già caporedat-
Ward, corrispondente inter-
nazionale della Cnn, facendo
notare che «ci sono altre fac-
che la donna misteriosa sia
Sergukhina Larisa Borisovna,
parlamentare della Duma di
marinai su una
nave, la messa.
La donna nel
scenato una visita a un ospe-
dale militare usando «attori»:
uno dei «soldati feriti» sareb-
tore di Nexta, media bielorus-
so dell’opposizione. «Una sol-
data, una marinaia e una
ce» che appaiono in più foto.
Anche due suoi «compagni»
erano stati avvistati nel filma-
Russia Unita, il partito di Pu-
tin. Sempre lei era fra le
«mamme speciali» dei solda-
cerchio è sempre
Sergukhina
Borisovna
be anche apparso nei panni
dell’operaio in una preceden-
te visita in una fabbrica. L’ipo-
cristiana devota. Dio si muove tesi è che il ricorso a «contro-
in un modo misterioso» ha figure» fidate sia il modo abi-
twittato riferendosi alla don- tuale di Putin per portare
na bionda con la coda alla de- avanti la sua propaganda di
stra di Putin, mentre pronun- leader acclamato dalla gente
cia il suo discorso. comune, evitando però i ri-
Sebbene sia in mimetica, il schi di qualsiasi contatto rav-
sospetto è che abbia più pre- vicinato, visto anche il calo
senza scenica che esperienza del consenso per la guerra in
al fronte. Questo perché la mi- Ucraina. Ora sarebbe costretto
steriosa donna sarebbe già anche a ricorrere allo stesso
comparsa in una serie di cast, notano con ironia alcuni
«photo opportunity» con Pu- commentatori sui social.
tin: in tuta arancione imper- Alessandra Muglia
meabile da marinaio su una © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
ESTERI 17
#

Monete e frontiere
Il doppio passo croato: zona euro e spazio Schengen
di Michele Farina
Niente più code alle frontiere, niente
più kune nelle tasche: con un lancio alla
Luka Modric e una folata degna di Perisic
la Croazia entra di diritto nell’area
piccola dell’Europa più integrata, l’area
dell’euro e quella di Schengen, il club dei
Venti e lo spazio dove a 420 milioni di
persone non servono passaporti per
attraversare i confini di 27 Paesi diversi.
L’ultima arrivata (nel 2013) è arrivata in
finale prima di Bulgaria e Romania
(entrate nell’Unione sei anni prima).
Un impensabile doppio passo: quello che
trent’anni fa era un Paese appena nato e
già affossato dalla guerra (almeno 20
mila morti) ora è Europa a tutti gli effetti
come Roma o Berlino. Atti simbolici e
barriere cadute (l’Ok sull’entrata nello
spazio Schengen un mese fa, il via libera
definitivo per l’euro lo scorso luglio): il
capo della Banca Centrale di Zagabria ieri
mattina è andato al bancomat a ritirare
monete, per poi farsi prestare 350
tonnellate di banconote dagli altri Paesi
Ue perché altrimenti non avrebbe fatto in
tempo a rispettare l’agognata scadenza.
Certo, nei mercati di periferia c’è chi
teme che la moneta unica porti con sé
l’aumento dei prezzi, e nei paesini
dell’interno si guarda a questo traguardo
con un misto di diffidenza e indifferenza.
Ma il miracolo economico degli ultimi 7
anni (con i suoi paradossi: la fuga dei
cervelli e il 10% di popolazione in meno)
oggi è rappresentato da un Pil di 58
miliardi (più 10 rispetto al 2008) fatto per
il 25% di turismo. Se i visitatori se ne
A Zagabria per la prima volta gli euro. Il ministro infischiavano prima, cosa faranno la
Il primo dell’Interno Bozinovic ha brindato al prossima estate quando le file in dogana
ministro Andrej nuovo anno con la collega slovena Sanja e i cambiavalute saranno un ricordo?
Plenkovic e Ajanovic al valico di Bregana. Per noi italiani la caduta di quelle
la presidente Nei Balcani mai del tutto pacificati, frontiere ha un sapore particolare: con le
della commis- dove la Bosnia è di fatto sempre divisa e sue storiche ferite e il mare di cobalto
sione Ursula la Serbia litiga con il Kosovo persino sulle dietro l’angolo, gli spostamenti forzati di
von der Leyen targhe, la Croazia si è concessa il lusso di popolazione e poi i flussi turistici, l’Istria
ieri nella un tour-de-force indolore come quello di è oggi tutta unita da Muggia in giù. Non
capitale croata coniare 4.200 tonnellate di nuove terra contesa o provincia di un impero,
ma regione dell’Europa. Con i vantaggi
arrivano le responsabilità: se dal 2007 è
stata la Slovenia la «marca» sud-
orientale dello spazio Schengen, ora
toccherà a Zagabria vegliare su quel
confine cruciale.
È come arrivare terzi al Mondiale, per
un Paese che è un puntino demografico:
i croati sono meno di 4 milioni, su un
totale di 347 milioni di persone che
usano la stessa moneta in Europa. Fino al
15 gennaio si potrà ancora pagare in
kune, che in seguito e per tutto il 2023
saranno accettate solo dalle banche.
Qualcosa del passato (kuna significa
martora, la cui pelliccia era usata come
oggetto di scambio nel Medio Evo)
resterà nelle mani dei croati: la moneta
da un euro raffigura infatti un esemplare
di questo splendido animale, visto di
profilo, con il muso rivolto all’indietro.
Per tutto il resto, la Croazia guarda
avanti. Chi l’avrebbe detto, trent’anni fa.
Sarà così anche per l’Ucraina?
© RIPRODUZIONE RISERVATA

La repressione
L’ex studente di farmacia a Bologna
di Monica Ricci Sargentini

morto dopo le torture in Iran

Mehdi, in coma appena rilasciato dal carcere. Calciatori arrestati per aver bevuto alcol

M
ehdi Zare Ashk-
zari sognava di
diventare farma-
cista e magari di
vivere in Italia,
dove aveva studiato per diver-
si anni. Oggi invece sarà se-
polto nella sua città natale,
Yazd, nell'Iran centrale. Lì era
tornato due anni fa per stare
vicino alla madre che poi era
morta. Ma non era più riusci-
to a lasciare il Paese e, a set-
tembre, quando è esplosa la
protesta per la morte di Mah-
sa Amini, è sceso in piazza in-
sieme con le ragazze e i ragaz-
zi iraniani. Durante una mani-
festazione è stato arrestato e
picchiato selvaggiamente,
tanto che, quando l'hanno ri-
lasciato, è finito in coma e do-
po 20 giorni è morto. «Doma-
ni ti seppelliranno accanto al-
la tomba di tua madre è li ri-
t r o ve r a i l a p a c e , m a m i
raccomando non farle vedere
i segni delle botte e dei lividi e
il tuo naso rotto, che hai subi-
to nella detenzione di sicurez-
za» ha detto una sua parente,
secondo quanto hanno riferi-
to alcuni suoi amici dell'Uni-
versità di Bologna.
A dare la notizia al quoti-
diano Domani è stato il porta-
voce di Amnesty Internatio-
nal, Riccardo Noury. «Ashk-
zari, 30 anni, sarebbe stato ri-
lasciato dopo i pestaggi per
evitare si sentisse male men-
tre era in cella». Mehdi era ar-
rivato a Bologna nel 2015 e per
mantenersi agli studi aveva
fatto prima il fattorino, poi
l'aiuto cuoco nella pizzeria
d’asporto Ciao. «Lui era uno
di noi — ha raccontato all'An-
sa Sanam Naderi, iraniana
che vive a Bologna —, era co-
nosciutissimo, molti studenti
andavano a mangiare dove la-
vorava. Era sempre sorriden-
te, un pezzo d'oro».
Roozbeh Sohrabianmehr-
yazdi, iraniano, 33 anni, che
vive nel capoluogo dell'Emilia
Romagna dal 2014,era rima-
sto in contatto con il suo ami-
co: «Mentalmente non stava
bene per la perdita della
mamma e poi aveva dei pro-
blemi con il permesso di sog-
giorno e non è riuscito a tor-
nare subito in Italia». Un altro
studente, Ali Jenaban, lo aveva
sentito felice: «Mi diceva "con
la famiglia andiamo avanti".
Si era appassionato alle mani-
festazioni per la libertà, per
trovare quello che vogliamo
avere tutti noi».
Cordoglio e indignazione
all’Università di Bologna che
si era già mobilitata con suc-
cesso per far rilasciare Patrick
Brasile
Lula presidente:
il giuramento
tra cori e minacce
Ha giurato ieri, vent’anni
esatti dopo la prima volta.
Luiz Inácio Lula da Silva, 77
anni, si è insediato come
nuovo presidente del
Brasile, carica che ha già
ricoperto tra il 2003 e il
2011. La cerimonia si è
tenuta davanti a decine di
migliaia di cittadini
radunati nella Spianata dei
Ministeri a Brasilia, al
termine di una lunga festa
con cori, una sfilata di auto
e musica dal vivo. Jair
Bolsonaro ha disertato la
cerimonia: il 30 dicembre è
salito su un aereo ed è
volato a Miami, in Florida,
dove resterà fino a fine
mese. Imponenti le misure
di sicurezza nella capitale,
dettate dal pericolo di atti
di terrorismo. Che il rischio
esista lo dimostra l’arresto
di un uomo che aveva con
sé un coltello e un ordigno
esplosivo.
Vittime
Mehdi Zare
Ashkzari,
30 anni,
aveva studiato
a Bologna.
Arrestato
durante
le proteste, è
morto 20 giorni
dopo il rilascio.
A destra
la nazionale di
calcio iraniana
prima
della partita
dei mondiali
contro
l’Inghilterra del
21 novembre
Zaki dal carcere in Egitto. E ni dei diritti umani che si veri- commentata anche alla Mar-
proprio Zaki, che è ancora ficano nella regione di Swana cia della Pace che si è tenuta
sotto processo per reati d’opi- e in particolare in Iran. Unibo ieri pomeriggio nel capoluo-
nione, ha voluto ricordare ha ora una nuova vittima della go dell’Emilia Romagna. «Da
Ashkzari con un post su Twit- libertà di espressione. Pur- Bologna mandiamo un pen-
ter: «Il nuovo anno inizia con troppo, questa volta, era trop- siero molto forte alla famiglia
questa notizia terribile per po tardi per salvarlo ». di Mehdi Zare Ashkzari», ha
darci un avviso sulle violazio- La morte del ragazzo è stata detto la vicesindaca Emily
L’arrivo Lula saluta la folla dalla Rolls Royce usata per le inaugurazioni; accanto a lui la moglie Rosangela (Epa)
Clancy. Un concetto ribadito
dalla professoressa Rita Mon-
ticelli, delegata del sindaco ai
diritti umani e al dialogo in-
terreligioso e interculturale:
«Abbiamo appreso con dolo-
re e profondo sconcerto che
un nostro studente iraniano,
Mehdi Zare Ashkzari, è morto
a seguito di torture in Iran.
Esprimiamo la nostra indi-
gnazione, sconcerto e dolore
per lui e per tutti gli studenti
iraniani che hanno perso la
vita per la libertà di tutti».
È dal 16 settembre che gli
iraniani scendono in piazza al
grido di «Jin, jiyan, azadî»
(Donne, Vita, Libertà) per
protestare contro la morte a
Teheran della 22enne curda,
Mahsa Amini, a seguito del
suo arresto da parte della po-
lizia morale iraniana per non
aver indossato il velo in modo
corretto. Secondo l’Iran Hu-
man Rights, finora sono stati
uccisi quasi 500 manifestanti,
tra cui 70 minori (l’ultima è
stata la dodicenne Saha Ete-
bari). Due ragazzi sono stati
giustiziati e altri 100 sarebbe-
ro in attesa di esecuzione.
Il presidente del Paese
Ebrahim Raisi ha promesso
tolleranza zero verso i manife-
stanti ma non solo. A fare le
spese del clima di intransi-
genza sono stati alcuni ex e
attuali calciatori di una nota
squadra di Teheran che sono
stati arrestati a Damavand, vi-
cino alla capitale iraniana, per
aver partecipato a una festa di
Capodanno a base di alcol in
cui erano presenti anche delle
donne, cosa vietata nella Re-
pubblica islamica.
La comunità internazionale
assiste con preoccupazione
all'escalation della repressio-
ne ma tentenna sulle misure
da prendere. Qualche giorno
fa, il 28 dicembre, il ministro
degli Esteri Antonio Tajani ha
visto l’ambasciatore iraniano
designato Mohammad Reza
Sabouri per esprimergli «pre-
occupazione e indignazione
per quel che sta accadendo in
Iran» chiedendo lo stop alla
pena di morte e alla repressio-
ne verso i manifestanti. Tehe-
ran ha risposto il giorno dopo
convocando l’ambasciatore
italiano nel Paese Giuseppe
Perrone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 18
Cronache
di Rinaldo Frignani
ROMA Trenta minorenni feriti
dai botti in più rispetto all’an-
no scorso. Cinquanta fra bam-
bini e ragazzi finiti in ospeda-
le, un sedicenne di Fratta-
maggiore colpito al volto da
due proiettili e salvo per mira-
colo. È di 180 il bilancio dei fe-
riti di Capodanno a causa del-
la deflagrazione di petardi e
ordigni artigianali, dei quali
48 ricoverati in ospedale. Un-
dici per i colpi d’arma da fuo-
co.
Numeri decisamente più
alti rispetto ai due anni di
pandemia (79 e 124 feriti). Le
persone con prognosi supe-
riori ai 40 giorni sono state
undici. È quanto emerge dal
report del Dipartimento della
pubblica sicurezza. La confer-
ma comunque del mancato
rispetto diffuso in tutta Italia
dei provvedimenti presi dai
Comuni per vietare i botti per
festeggiare l’arrivo del 2023.
San Silvestro, 180 feriti per i botti
Due bambini perdono la mano
Da Nord a Sud pochi rispettano i divieti. Undici ricoverati per colpi d’arma da fuoco
Fra gli episodi più gravi
spicca quello avvenuto a
Ugento, in provincia di Lecce,
dove un 80enne è ricoverato
in gravi condizioni per
un’emorragia cerebrale dopo
essere stato investito in pieno
dall’esplosione di un petardo.
A Taranto, poi, a due bam-
bini è stata amputata una ma-
no: i piccoli hanno 8 e 10 anni,
uno dei due aveva raccolto un
petardo da terra, che poi gli è
esploso in mano. Scena ana-
loga a Genova, dove un altro
ragazzino è finito in ospedale
per lo stesso motivo mentre si
trovava con il fratello. E anco-
ra: due donne di 55 e 39 anni,
residenti a Cremona rischia-
no di perdere la vista, mentre
a Milano un ragazzo di 21 anni
dovrà essere sottoposto a in-
tervento chirurgico per salva-
re quello che è rimasto della
Manichinoconladivisadellapoliziabruciatonelparco
Milano, i sospetti sull’uomo che ha pubblicato il video diventato virale sui social. Salvini: «Un cretino»
MILANO Un ragazzo si avvicina
a un manichino a grandezza
naturale di cartapesta che raf-
figura un poliziotto in divisa.
Sullo sfondo si vedono i gio-
chi dei bambini e un campo
da calcio all’interno di un
giardino pubblico. Il ragazzo
ha in mano una tanica di ben-
zina, cosparge il manichino
poi si allontana.
In sottofondo si sentono le
voci di altri giovani e lo scop-
pio dei fuochi d’artificio in
lontananza. Poi viene lanciato
un petardo che innesca la
benzina e in pochi secondi le
fiamme avvolgono il fantoc-
cio che poi «esplode». Si sen-
te lo scoppio di alcuni petardi
e alla fine del video il mani-
Piazza Duomo sua mano sinistra. Quattro fe-
Un ferito viene
soccorso a
Milano in
riti gravi anche a Roma, fra
cui due minorenni di 16 e 17
anni. A Napoli un dodicenne
Piazza Duomo rischia invece di perdere le
dagli operatori mani ed è stato ricoverato per
subito dopo la ora con trenta giorni di pro-
mezzanotte gnosi. Preoccupano anche le
(fotogramma) condizioni di un pregiudicato
40enne ferito, secondo la sua
versione dei fatti, da un pro-
iettile vagante a Reggio Cala-
bria mentre si trovava nel suo
appartamento, e di due stra-
nieri — un 23enne pachista-
no e un 33enne moldavo — a
Brescia investiti dallo scoppio
di bombe carta. Grave anche
un 14enne a Firenze per ferite
multiple alle mani e a una
gamba.
Ma quella di sabato è stata
una notte di superlavoro an-
che per i vigili del fuoco impe-
gnati in tutta Italia in 646 in-
chino scoppia in una palla di
La vicenda fuoco tra le urla degli amici. Il
filmato pochi minuti dopo
 Un manichi- rimbalza sui social e diventa
no di carta virale. Tanto che anche il vice-
pesta premier Matteo Salvini lo
raffigurante un commenta: «L’incendiario è
poliziotto è sicuramente un cretino, chi
stato fatto ride e applaude è pure peggio.
bruciare in un Solidarietà alle donne e agli
giardino pub- uomini che ogni giorno ri-
blico milanese schiano la vita per la sicurezza
dell’Italia e degli italiani».
 L’autore del Secondo una prima rico-
gesto, un struzione sembra che il giova-
giovane italo- ne autore del gesto sia un ita-
ecuadoriano, lo-ecuadoriano residente a
ha poi Milano. È stato lui a pubblica-
pubblicato re per primo il video su Insta-
il video su gram. Non sono chiare le ra-
Instagram gioni del gesto. La polizia ha
terventi per spegnere incendi
di vario genere, appiccati do-
losamente oppure in maniera
colposa, ma sempre con pe-
tardi, razzi, bengala. In qual-
che caso, come è avvenuto a
Roma, anche con pistole da
segnalazione marittima. Pro-
prio nella Capitale oltre 70 au-
to sono state distrutte dalle
fiamme, per la maggior parte
in un parcheggio fra Cinecittà
e Torre Spaccata, insieme con
decine di cassonetti dei rifiu-
ti, utilizzati per aumentare il
fragore e l’effetto dei botti. At-
Auto distrutte
A Roma sono state
settanta le macchine
date alle fiamme
durante la notte
Il filmato Il manichino bruciato raffigurante un agente
Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera
ti di teppismo sui quali i cara-
binieri stanno cercando di fa-
re luce anche con l’aiuto delle
telecamere di vigilanza.
50
Il maggior numero di inter- Minori
venti dei pompieri in Emilia- feriti, in
Romagna (96), poi in Veneto, significativo
Trentino-Alto Adige, Piemon- aumento
te e Lombardia. Tragedie sfio- rispetto ai 20
rate ancora a Roma, nella zo- dello scorso
na di Villa Gordiani, e a Ca- anno
gliari: due abitazioni sono an-
date a fuoco dopo essere state
bersagliate con i petardi dagli
edifici di fronte. Bravate che
48
hanno rischiato di trasfor- Persone
marsi in qualcosa di peggio, ricoverate per i
come è successo ancora vici- botti di cui 11
no Napoli: un gruppo di ra- gravi (lo scorso
gazzi ha tentato di incendiare anno i ricoveri
un distributore di benzina sono stati 31 di
passandoci con un’auto sulla cui 14 gravi)
quale era stato acceso un
grosso cero sul tettuccio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
escluso al momento legami
con gruppi di area anarchica o
connotazioni politiche.
Alla base del gesto, almeno
a giudicare alcuni commenti
di amici circolati in Rete, ci
sarebbe la tradizione di bru-
ciare fantocci di cartapesta
riempiti di petardi e incendia-
ti per rappresentare le «di-
sgrazie dell’anno passato». In
Ecuador, ma non solo, capita
spesso che i manichini abbia-
no le sembianze di personag-
gio famosi o politici. Il sog-
getto scelto dal giovane però è
un poliziotto con tanto di di-
visa e cappello. In un altro
spezzone di video si vede lo
stesso manichino poco dopo
la realizzazione all’interno di
Ragusa
Aggredito
e ucciso
per le avances
a una ragazza
L’ hanno inseguito
mentre cercava di
uscire dalla
discoteca e l’hanno
aggredito a sprangate e
coltellate, lasciandolo a
terra senza vita. I
carabinieri, avvertiti da
alcuni testimoni, l’hanno
trovato all’alba di ieri
accanto all’ingresso de «La
Dolce Vita», locale nelle
campagne di Vittoria, nel
ragusano, dove i migranti
stagionali che lavorano
nelle serre si ritrovano
abitualmente. La vittima è
ancora senza nome.
Addosso, nessun
documento: gli inquirenti
ritengono si tratti di un
30enne tunisino ma
stanno cercando conferme
sulla sua identità. Le
indagini sono alle prime
battute, ma dietro
all’aggressione potrebbero
esserci le avances rivolte
dalla vittima a una giovane
romena, durante la festa di
Capodanno nel locale.
Apprezzamenti che un
gruppo di amici,
connazionali della
ragazza, non avrebbe
gradito. Non è ancora
chiaro se la vittima sia
stata affrontata e colpita
durante una lite o se sia
stata decisa una
spedizione punitiva e il
nordafricano sia stato
colpito a freddo. La
Procura di Ragusa ha
aperto un fascicolo per
omicidio volontario. I
carabinieri, dopo aver
ascoltato diversi
testimoni, hanno portato
in caserma tre romeni,
due minorenni e un
maggiorenne, per
interrogarli. I tecnici
dell’Arma stanno
visionando anche le
telecamere di video-
sorveglianza del locale e
della zona. «È un fatto di
sangue di eccezionale
gravità. Servono
provvedimenti
straordinari e, se
necessario, anche il Daspo
urbano», dice il sindaco di
Vittoria Francesco Aiello.
Lara Sirignano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
un appartamento. In una not-
te di Capodanno relativamen-
te tranquilla a Milano, visti i
timori della vigilia e le molte
forze dell’ordine impegnate
nei servizi preventivi di sicu-
rezza, il caso fa discutere: «È
vergognoso, agiremo legal-
mente. Vedere esplodere un
manichino che indossa i no-
stri colori rievoca molto dolo-
re, considerando che nostri
colleghi sono saltati in aria
davvero per alto senso del do-
vere e per gli ideali di legalità
e giustizia», il commento di
Fabio Conestà, del Movimen-
to sindacale autonomo di po-
lizia (Mosap).
C. Giu.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
CRONACHE 19
#

Roma, caccia a un senzatetto

Il giallo della turista israeliana accoltellata in stazione
ROMA Si era fermata a una biglietteria
automatica della stazione Termini, a
Roma, per acquistare il biglietto del
treno che ieri mattina l’avrebbe portata
all’aeroporto di Fiumicino. Non poteva
immaginare che in un attimo un uomo
vestito di nero, con una vistosa busta
azzurra in mano, le sarebbe saltato
addosso colpendola a un fianco e al
torace con un coltello. Senza motivo,
pare. Ancora uno choc alla stazione
Termini, dove una turista israeliana di 24
anni è stata ferita nella serata di sabato
scorso in uno dei sottopassi dello scalo
ferroviario da un individuo di circa 40
anni, ora ricercato dalla polizia: potrebbe
trattarsi di uno dei tanti senza tetto che
La vicenda frequentano la stazione e dormono
accampati fra le vicine via Marsala e via
 Una 24enne Giolitti. La ragazza è stata ricoverata in
israeliana è prognosi riservata al Policlinico Umberto
stata accoltel- I. È grave ma non sarebbe in pericolo di
lata a Roma vita. L’aggressione è stata ripresa da una
sabato sera telecamera di sicurezza: uno studente
mentre stava universitario ha pubblicato ieri il video
facendo un bi- sui social commentando «benvenuti alla
glietto alle cas- stazione Termini». Sono le 21.45 quando
se automatiche la 24enne, a Roma da qualche giorno per
trascorrere una breve vacanza insieme
 È in prognosi con un’amica, si ferma davanti a uno
riservata sportello automatico. Ieri sarebbe dovuta
all’Umberto I partire da Fiumicino con un volo diretto
Fermo l’aggressore non si accontenta, la insegue
immagine per qualche passo e scaglia contro di lei
Un frame un altro fendente, prima di fuggire. La
del video ragazza è stata soccorsa da alcuni
che ha passanti e trasportata in ospedale con
ripreso un’ambulanza. «Stiamo cercando
l’aggressione soluzioni alternative per poter liberare la
alla stazione stazione dai senza fissa dimora che
Termini spesso sono coinvolti, anche come
vittime, in episodi di violenza. Pensiamo
a Tel Aviv per tornare a casa. a strutture dedicate, in modo da rendere
All’improvviso l’uomo si volta verso di Termini e le zone vicine più sicure
lei, attende che alcune persone gli soprattutto di sera», annuncia il prefetto
passino davanti per rimanere solo e si di Roma Bruno Frattasi.
avventa sulla giovane che reagisce dopo R. Fr.
essere stata colpita un paio di volte. Ma © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il personaggio
Balti, foto con cicatrice
di Elvira Serra

dopo la mastectomia
«Anno nuovo, nuova me»
Il post da Los Angeles: ora sono felice. A dicembre l’intervento preventivo

I
l suo Capodanno lo ha fe- nuova, adombrata solo dalla

 Lo scatto
steggiato alle tre del po- paura per il Covid: «Ero con le
meriggio, quando in Ita- bambine, alle 9 abbiamo fatto
lia era mezzanotte, con finta che fosse mezzanotte,
una videochiamata al padre e abbiamo mangiato delle
alla madre. Alle otto e mezzo SU INSTAGRAM cupcake, esploso dei petardi
di sera, poi, quando da noi dietro casa e siamo andate a
erano già le cinque del matti- dormire. Sarebbe stato il Ca-
no, ha finito di scrivere la podanno perfetto se non fos-
newsletter con la quale ormai simo state terrorizzate dal Co-
da mesi porta avanti un dialo- vid che mieteva vittime con
go intimo con le donne e gli una terza ondata killer».
uomini che la seguono su In- Quest’anno Mia e Matilde
stagram. Spiazzandoli, anco- erano dai loro papà, Bianca ha
ra una volta. Perché Bianca mangiato taralli e pandoro,
Balti ha pubblicato una foto in «felice come non lo sono mai
cui mostra la cicatrice rimasta stata prima, per lo meno l’ul-
sotto il seno dopo la doppia timo dell’anno», pronta per
mastectomia preventiva alla una sessione di serie tv su
quale si è sottoposta l’8 di- Netflix. Le sarebbe piaciuto
cembre a Los Angeles. E il suo andare in un club, vestirsi
sguardo era tutt’altro che tri- «supertop», ma non poteva
ste. «Quest’anno mi sento be- correre il rischio di ricevere
nissimo. Mi sento così serena un colpo al seno, praticamen-
che se un terzo dei giorni del te una garanzia in un locale
nuovo anno dovessi sentirmi L’immagine postata da affollato dove si beve e si bal-
così potrei venire incoronata Bianca Balti su Instagram la. Anche su Instagram ieri ha
persona più felice al mondo». con la scritta «New Year, postato alcune foto che la ri-
La felicità è qualcosa che si New Me» con la quale traevano di profilo sul letto,
conquista giorno per giorno e ha inaugurato il 2023 nuda. «New Year, New Me»:
e che la mostra nuda,
di profilo, e in evidenza
In California una delle cicatrici della Le aspettative
«Questa casa non doppia mastectomia «Capodanno è stato
preventiva alla quale si è
ha nulla del sogno sottoposta lo scorso 8 spesso per me un
hollywoodiano, ma è dicembre giorno di delusioni
dove mi sento meglio» Ora non è così»
Modella e attrice Bianca Balti è nata il 16 marzo di 39 anni fa a Lodi. Qui è in passerella nel 2015, incinta (Ap)

mai per sempre. E la modella
nata a Lodi il 19 marzo di tren-
tanove anni fa sembra ricor-
darselo ogni volta che condi-
vide un pezzetto della sua vita
e delle sue scelte, smentendo
l’immagine scintillante che ci
siamo fatti di lei sulle coperti-
ne delle riviste patinate, negli
spot pubblicitari, in televisio-
ne o al cinema. Scrive: «Casa
mia è il mio posto preferito al
del passato riserva infatti ri-
cordi amari: «Capodanno
spesso mi ha portato a pensa-
re di voler morire. Tutte le de-
lusioni dell’anno si riduceva-
no in una serata, in quella se-
rata in cui tutto sarebbe dovu-
to andare bene ed invece tutto
andava sempre storto». Quan-
La richiesta dal carcere
do passa in rassegna gli ulti-
mi, non fa sconti a nessuno:
«Nel 2020 ero a casa del mio
ex con Matilde e tutti abbia-
mo litigato con tutti. Nel 2019
cucinai per le bambine ed il
mio compagno ed andammo
a dormire presto per andare a
sciare presto la mattina dopo.
Nel 2018 festeggiai in una villa
sulle colline. A mezzanotte mi
venne rifiutato il bacio di au-
gurio e trascorsi l’inizio del
nuovo anno cercando di trat-
tenere le lacrime». Ma riserva
una istantanea di tenerezza
all’ultimo dell’anno del 2021,
quando viveva già nella casa
nuovo anno, nuova me. Ha
mostrato i segni dell’interven-
to che ha voluto fare dopo la
diagnosi della mutazione ge-
netica BRCA1, la stessa che
aveva convinto Angelina Jolie
alla mastectomia preventiva e
all’asportazione delle ovaie e
delle tube di Falloppio. C’è chi
non le ha risparmiato critiche
dure, come Eleonora Brioni:
«La chirurgia preventiva è una

mondo. È mia da quasi due
anni (il suo compleanno è
una settimana prima del mio
— è anche lei del segno dei
Pesci). Non c’è casa che potrei
desiderare di più. Non è gran-
de, ha due camere da letto,
non ha la piscina; non ha
niente del sogno californiano
hollywoodiano. Eppure è il
posto dove mi sento meglio».
Non è un caso che sia la ca-
sa che ha scelto da sola, senza
i padri delle figlie Matilde, 15
anni, nata dal matrimonio
con il fotografo Christian Lu-
cidi, e Mia, di sette, avuta con
il creativo Matthew McRae.
Senza i compagni che sono
arrivati dopo. Ai Capodanni
Assange e l’amica
Vivienne Westwood E rano legati da «un’amicizia
profonda e decennale»:
attraverso il suo avvocato,
Julian Assange ha chiesto così alle
«Fatemi partecipare autorità carcerarie di Belmarsh il
permesso di partecipare alle esequie
di Vivienne Westwood, stilista e
al suo funerale» attivista deceduta giovedì scorso a
81 anni. Westwood si era schierata
fermamente a favore del fondatore
di Wikileaks, che prima di essere
incarcerato, nel 2019, era rimasto
chiuso nell’ambasciata dell’Ecuador
di Londra per sette anni. La stilista
gli aveva fatto visita più volte, aveva
trascorso con lui il Capodanno del
2015 e aveva organizzato diverse
manifestazioni a suo favore,
arrivando a mostrarsi sospesa in
una gabbia di fronte al tribunale
dell’Old Bailey nel 2020. Per
Westwood, Assange era vittima di
una trappola politica: gli Usa hanno
chiesto la sua estrazione per la
pubblicazione di migliaia di
documenti top secret tra il 2010 e il
2011. «Vivienne era una Dama e un
pilastro dell’anti-establishment», ha
scritto Assange su Twitter. «Era una
buona amica. Il meglio della Gran
Bretagna». Un portavoce del
ministero della Giustizia ha
sottolineato che è però improbabile
che la richiesta venga accolta.
Paola De Carolis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
follia anti Cristo. A questo
punto è come uccidersi per
non morire di malattia». Balti
l’ha liquidata con poche paro-
le: «L’ignoranza è la madre di
tutti i mali, mi spiace per te
che esprimi pareri senza sa-
pere ciò di cui stai parlando».
La modella cita spesso le
tante vite che hanno i gatti,
per ricordare le sue molte ri-
nascite. Chiude la newsletter
ricordando la lezione che ha
imparato: «Tutto passa, le co-
se belle e le cose brutte. Quan-
do stiamo vivendo un mo-
mento felice fermiamoci a
dirlo: “La vita è bella”. Buon
2023». Anche a te, Bianca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 20 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

1 12
OFFERTE
DI COLLABORAZIONE
IMPIEGATI 1.1
ADDETTO ufficio acquisti fornitori
esteri, esperto 54enne, plurien-
nale esperienza gestione preven-
tivi, ordini, pratiche spedizionieri,
ultimi 13 anni impiegato presso
MAGAZZINIERE 40enne zona
ovest Milano offresi. Serietà one-
stà responsabilità Francesco
334.26.79.103.
RAGIONIERA contabile esperta,
pensionata, attualmente collaboratri-
ce studi commercialisti, ricerca lavoro
part-time Milano città: 351.56.34.076
RESPONSABILE amministrazio-
OPERAI 1.4
MAGAZZINIERE esperienza de-
cennale, cerca lavoro anche set-
tori affini. Vezzosi:
333.97.02.128. Milano Est.
COLLABORATORI FAMILIARI/
BABY SITTER/BADANTI 1.6
AZIENDE
CESSIONI E RILIEVI
Il Corriere della Sera e La Gazzetta
VENEZIA, San Marco. Vendesi dello Sport con le edizioni stampa e
immobile e azienda hotel 4 stelle digital offrono quotidianamente agli
di circa 30 camere. Schiavon Im- inserzionisti un’audience di oltre 6,5
mobiliare Venezia: milioni di lettori.
0039.389.50.61.400
La nostra Agenzia di Milano è a dispo-
sizione per proporvi offerte dedicate a

società commerciale, ottimo in-
glese 4 anni UK, esamina propo-
ste. Abitazione Milano Melchiorre
Gioia. Cell. 347.15.58.525.
AIUTO contabile cerca lavoro
ne finanza e controllo, implemen-
tazione ERP, digitalizzazione pro-
cessi amministrativi, Milano cen-
tro sud: 334.811.21.61
RESPONSABILE commerciale,
CERCO lavoro come domestico,
badante, accompagnatore, puli-
zia, non patentato, non conviven-
te. Milano/provincia :
335.56.07.589
19
soddisfare le vostre esigenze e rendere
AUTOVEICOLI efficace la vostra comunicazione.
TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA
AUTOVETTURE 19.2
Rubriche in abbinata: Cor-
riere della Sera - Gazzetta
COMPRIAMO AUTOMOBILI

AFFITTI
RUBRICA 7.2
Desideri affittare la tua casa in
inverno?
Contattaci per pubblicare il tuo
annuncio sulla ns rubrica:
IMMOBILI TURISTICI - AFFITTI
presso commercialista e/o am-
ministrazione condominiale. Mi-
lano: 320.90.81.973
CUSTODE cerca lavoro indeter-
minato a Milano/provincia. Sri-
lankése 48 anni referenziato:
329.74.68.929
5
laureato Bocconi, esperienza ven-
IMMOBILIARI RESIDENZIALI qualsiasi cilindrata, massime va- dello Sport:
tennale, inglese/francese/spa-
COMPRAVENDITA lutazioni. Passaggio di proprietà, n. 0 Eventi Temporary Shop: € 4,00;
gnolo, valuterebbe alta direzione
Milano/provincia: 345.36.17.782 pagamento immediato. Autogiol- n. 1 Offerte di collaborazione: €
li - Milano 02.89.50.41.33 - 2,08; n. 2 Ricerche di collaboratori: €
VENDITA MILANO CITTA' 5.1
SEGRETARIA amministrativa front/ 327.33.81.299 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92; n. 4 Avvisi
back office con esperienza piccole legali: € 5,00; n. 5 Immobili residen-
VINCENZO Monti, 4 locali, doppi
realtà aziendali e poliambulatori, ot- ziali compravendita: € 4,67; n. 6

Tel. 02.6282.7404 - 02.6282.7414
agenzia.solferino@cairorcsmedia.it
AVVENIMENTI /
RICORRENZE
RUBRICA 16
Pubblica il tuo messaggio di
auguri/congratulazioni ad una
persona cara. Rimarrà impresso e lo
potrai conservare tra i tuoi ricordi.
Contattaci per avere un preventivo.
Tel. 02.6282.7404 - 02.6282.7414
agenzia.solferino@cairorcsmedia.it
IL MONDO DELL'USATO
RUBRICA 22
Sei un privato? Vendi o acquisti
oggetti usati? Possiamo pubblicare il
tuo annuncio sulla Rubrica IL MONDO
DEL USATO a partire da Euro 12 + Iva.
Contattaci senza impegno!
Tel. 02.6282.7404 - 02.6282.7414
agenzia.solferino@cairorcsmedia.it
GEOMETRA senior, site construc-
tion project manager, conseguiti
certificati sicurezza cantieri, co-
struzioni civili - movimenti terra e
idraulici - impianti - montaggi -
opere ingegneria, trasfertista Italia
- estero (preferenza), ottimo ingle-
se/francese, no P.Iva, astenersi cu-
riosi. Milano: +39.371.492.23.42.
timo uso pc, buone capacità rela-
zionali, francese fluente, inglese
medio. Milano: 340.522.17.06
44ENNE in Liguria, cerco lavoro in
Milano. Esperienza decennale
come ausiliario del traffico. Auto-
munito, disponibile a turni e festi-
vi.
coccdrillo23@yahoo.com
servizi, piano alto, ristrutturato.
CE: D - IPE: 111,08 kWh/mqa:
950.000: 335.68.94.589
ACQUISTO 5.4
ABBIAMO investitori per apparta-
menti, nude proprietà a Milano.
Immobiliare Ballarani
333.33.92734 - 02.77.29.75.70
22
IL MONDO DELL’USATO Immobili residenziali affitto: € 4,67;
n. 7 Immobili turistici: € 4,67; n. 8
Immobili commerciali e industriali:
€4,67; n. 9 Terreni: € 4,67; n. 10
VENDITA 22.1
Vacanze e turismo: € 2,92; n. 11
PELLICCIA bella, volpe, lisciata, Artigianato trasporti: € 3,25; n. 12
indossata 2 volte, vendo a 1.200 Aziende cessioni e rilievi: € 4,67; n.
euro trattabili. Bellinzago (NO) 13 Amici Animali: € 2,08; n. 14
349.14.19.961 Casa di cura e specialisti: € 7,92; n.
15 Scuole corsi lezioni: € 4,17; n.
16 Avvenimenti e Ricorrenze: € 2,08;
n. 17 Messaggi personali: € 4,58;
n. 18 Vendite acquisti e scambi: €
3,33; n. 19 Autoveicoli: € 3,33; n.
20 Informazioni e investigazioni: €
4,67; n. 21 Palestre saune massaggi:
€ 5,00; n. 22 Il Mondo dell’usato: €
1,00; n. 23 Matrimoniali: € 5,00;
n. 24 Club e associazioni: € 5,42.
RICHIESTE SPECIALI
Per tutte le rubriche tranne la 21e 24:
Capolettera: +20%
Neretto riquadrato: +40%
Colore evidenziato giallo: +75%
In evidenza: +75%
Prima fila: +100%
Tariffa a modulo: € 110 esclusa la
rubrica 4

Direzione Acquisti
Estratto bando di gara AVVISO DI GARA
L’ARES Sardegna ha indetto una procedura di gara, RFI S.p.A. informa che ha indetto una
procedura aperta DAC.0264.2022
suddivisa in 10 lotti per l’affidamento del servizio relativa alla “Progettazione esecutiva ed
medico di guardia attiva, per i Pronto Soccorso o i Punti esecuzione dei lavori di completamento della
Metropolitana di Salerno, tratta Arechi-
di Primo Intervento dei PP.OO. della Sardegna, per un Pontecagnano Aeroporto di Salerno Costa
periodo di 12 mesi + opzione di rinnovo di 4 mesi, da D’Amalfi”.
aggiudicare col criterio dell’offerta economicamente CIG 956348122F - Importo posto a base
di gara €186.107.559,05 euro al netto
più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/ dell’IVA.
prezzo. Importo a base d’asta: € 9.047.064,00, iva Il testo integrale del bando è visionabile
sul sito www.gare.rfi.it canale: Lavori.
esclusa. Termine di ricezione delle offerte: h. 12:00 Il termine di presentazione delle offerte è
del 31 gennaio 2022. La documentazione di gara è il 23/02/2023
Per chiarimenti: come indicato nel bando.
disponibile sul sito aziendale: www.aressardegna.it e
IL Responsabile del Procedimento per la fase
sul sito https://app.albofornitori.it/alboeproc/albo_ares. di affidamento:
Invio del Bando alla GUUE: 23/12/2022. Il collaboratore Ing. Alessio Sammartino
del RUP: Dott. Costantino Saccheddu - tel. 0784
240732 – mail costantino.saccheddu@aressardegna.it
Il Direttore S.C. Acquisti Servizi Sanitari
Dott. Antonello Podda
MINISTERO DELLA DIFESA
SEGRETARIATO GENERALE DELLA DIFESA / DNA
DIREZIONE ARMAMENTI TERRESTRI
ESITO DI GARA - APPALTO
AVVISO DI PROCEDURA DI GARA
La Regione del Veneto – Direzione Ac- Direzione Acquisti
Questa Direzione intende affidare la fornitu-
quisti e AA.GG. – Cannaregio 23, 30121
ra di autocarri cabinati a cassone fisso con ESITO DI GARA
sponda elevabile con pacchetto manutentivo Venezia, rende noto che è stata aggiu-
RFI S.p.A. informa che è stata
5 anni/90.000 km e autogru 40 t, con moda- dicata la gara ponte per l’affidamento
aggiudicata la gara PNSG
lità ASP (CIG: 9530387426). Valore stimato: del servizio di pulizia e sanificazione,
€ 2.400.000,00 (IVA esclusa). Tipologia di
DAC.0110.2022 relativa a Servizi,
a ridotto impatto ambientale ai sen-
procedura: procedura aperta in ambito UE, forniture e posa in opera per
si del DM 29.01.2021, degli edifici siti
ai sensi dell’art. 60 del D.lgs 50/2016 con Rinnovo o Ristrutturazione di un
nel Comune di Venezia Centro storico Tipo di Veicolo E 414.
il criterio del minor prezzo. Bando: GUUE
S244 n.706563-2022 del 19/12/2022 e GURI e terraferma e della sede regionale di CIG: 93043310D7 - CUP:
5ª Serie Speciale Contratti Pubblici n.150 Roma. CIG: 9237569B15, all’operatore J56E20000080009.
del 23/12/2022. Documentazione di gara: economico Copernico Società Con- Il testo integrale dell’esito,
www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DT/TERRARM e sortile per azioni, Via V.E. Orlando 75 – pubblicato sulla GUUE2022/
www.acquistinretepa.it (gara n. 3297486). 00185 Roma. Importo di aggiudicazio- S245-709953 del 20/12/2022, è
Domande di partecipazione: entro le ore ne: € 4.486.522,40 (di cui € 83.860,24
16:30 del 06/02/2023. Eventuali richieste di visionabile sul sito www.gare.rfi.it
per oneri sicurezza) per l’intera durata canale Esiti – Servizi.
chiarimenti dovranno pervenire entro le ore
12:00 del 13/01/2023, tramite la piattaforma biennale dell’affidamento. Ulteriori in-
Il Responsabile del Procedimento per la
telematica. DAC: TER 22/151. formazioni su: www.regione.veneto.it,
fase di affidamento:
Il Responsabile Unico del Procedimento alla sezione “Bandi, avvisi e concorsi”.
Ing. Luca Lancieri
Col. ing. s.SM Roberto DI COSTA Il Direttore - Avv. Giulia Tambato

Per la pubblicità legale

rivolgersi a:
tel. 02 2584 6576 - 02 2584 6577
CairorCS Media S.p.a.
e-mail pubblicitalegale@cairorcsmedia.it Via rizzoli, 8 - 20132 Milano
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
CRONACHE 21
#

La pandemia
Covid, stop ai test di fine isolamento:
di Margherita De Bac

per gli asintomatici bastano i 5 giorni

ROMA Non più test obbligato-
rio per uscire dall’isolamento.
Se asintomatici, si potrà ri-
prendere la normale attività
dopo cinque giorni dal primo
test positivo, senza il bisogno
di fare il tampone. La regola
del 5 vale anche per chi non
ha sintomi da due giorni. La
raccomandazione è, una volta
usciti, di indossare la masche-
rina FFP2 fino al decimo gior-
no dall’inizio dei sintomi o
dal primo test positivo, anti-
genico o molecolare, soprat-
tutto in caso di contatti con
persone fragili o se si fre-
quentano luoghi affollati.
Scatta una nuova fase nella
gestione del Covid. Quella
dell’isolamento abbreviato,
svincolato dal tampone. La
circolare del ministero della
Salute inviata ieri alle Regio-
ni, firmata dal direttore della
prevenzione Giovanni Rezza,
allarga i confini stabiliti a fine
agosto dal governo Draghi e
segna un’altra tappa lungo la
strada della liberalizzazione.
I tempi sembrano maturi.
La curva epidemica sta conti-
nuando a scendere, negli
ospedali il tasso di occupazio-
ne dei letti in terapia intensiva
e nei reparti ordinari è sotto i
livelli di allarme, e per il mo-
mento non c’è traccia di ceppi
virali sconosciuti al nostro si-
stema immunitario.
Proprio ieri il direttore del-
lo Spallanzani Francesco Vaia
Lacircolaredelministero.SequenziatiivirusdeipasseggeridallaCina:solovariantigiànote
ha annunciato che i virus iso-
5 lati su passeggeri provenienti
dalla Cina e sequenziati ap-
partengono tutti alla famiglia
I giorni di Omicron, dalla quale siamo
di isolamento protetti grazie ai vaccini: «Una
per asintoma- buona notizia per l’anno nuo-
tici e malati da vo. I risultati delle analisi ese-
2 giorni guariti guite nel nostro laboratorio
sono tranquillizzanti. Confer-
miamo la presenza di varianti
I voli in arrivo da Pechino
In fila All’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi viaggiatori in arrivo dalla Cina si avviano ai controlli obbligatori anti Covid (Afp)
Dall’Australia al Canada
screening per imbarcarsi
da noi già conosciute e attual-
mente coperte da farmaci e
vaccini. Soprattutto da immu-
nità ibrida (vaccino più infe-
zione naturale)».
Con le nuove disposizioni
l’Italia segue le scelte di Gran
Bretagna e Spagna dove già da
almeno un mese viene racco-
mandato ai positivi solo di re-
stare a casa. Mentre Francia e
Canada e Australia si sono aggiunti ai vari Paesi, tra i quali anche l’Italia, dove
chi proviene dalla Cina dovrà avere un test anti Covid negativo prima di salire
a bordo degli aerei. La norma riguarda pure i viaggiatori provenienti da Hong
Kong e Macao.
Stati Uniti hanno già comin-
ciato ad applicare il sistema
che da noi parte con l’anno
nuovo, seguendo le norme
previste dalla legge del 30 di-
cembre (quella sui raduni ille-
gali, per intenderci).
La circolare scende nei det-
tagli. Il principio generale è:
stop tampone negativo in
uscita per concludere l’isola-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
mento. Le uniche eccezioni
10 riguardano tre categorie. Gli
operatori sanitari, a contatto
quotidiano con pazienti fragi-
I giorni li. Gli immunodepressi che,
durante i quali se contraggono il virus lo
va tenuta mantengono a lungo, anche
la FFP2 dopo settimane, offrendogli condi-
l’isolamento zioni favorevoli allo sviluppo
di mutazioni. E infine i viag-
giatori che si sono recati in Ci-
na nella settimana precedente
la diagnosi di infezione da
Sars-CoV-2. Regime di auto-
sorveglianza per i contatti
stretti dei positivi con uso di
mascherina FFP2 al chiuso o
tra la folla, almeno per 5 gior-
ni successivi al contatto.
La filosofia, la riassume
Rezza, è puntare «sul senso di
responsabilità individuale.
Gli obblighi decadono quasi
per tutti tranne le categorie
più esposte. Chi per propria
sicurezza preferisce sottopor-
si al tampone in uscita ovvia-
mente può farlo».
Anche l’uso dei dispositivi
medici di protezione su bocca
e naso è affidato al «senso di
rispetto del prossimo». Viene
raccomandata agli asintoma-
tici fino al decimo giorno a
contare dal primo tampone
positivo «termine oltre il qua-
le — dice Rezza — difficil-
mente un individuo è conta-
gioso perché ha una carica vi-
rale ridotta».
mdebac@rcs.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 22
CRONACHE Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

L’intervista
«San Siro, Uffizi e pale eoliche
di Roberta Scorranese

I miei no per tutelare la bellezza»

Sgarbi: a Milano serve un museo d’arte contemporanea. E la Pietà torni dov’era

V
ittorio Sgarbi, che San Siro Pietà Rondanini Salento
Chi è cos’è questo rumore
di sottofondo?
«Sto andando da
Sorrento a Ischia in motona-
ve, controllo la situazione do-
po l’alluvione».
Da qualche giorno lei, sot-
tosegretario alla Cultura, ha
le deleghe su architettura e
 Vittorio patrimonio culturale.
Sgarbi, «E vorrei che questo gover-
ferrarese, 70 no intervenisse subito, come
anni, non è priorità, su aree danneggiate
risultato eletto da eventi naturali. Come
al Senato alle Ischia, però penso anche alle
elezioni dello zone terremotate».
scorso Ma quello che fa discutere
settembre, ma è il destino dello stadio di San
il 31 ottobre è Siro. Le deleghe che le sono
stato nominato state assegnate dal ministro
sottosegretario Gennaro Sangiuliano ora po-
alla Cultura nel tranno evitare l’abbattimen-
governo Meloni to?
«Non sono le deleghe ad
 Lo storico avere questo potere, anche se
dell’arte aveva oggi il mio peso politico è più
ricoperto la forte e potrò dunque indiriz-
stessa carica zare il prossimo sovrinten-
tra il 2001 e il dente, che arriverà a metà
2002 gennaio. Il punto è che in pas-
sato aveva prevalso il no al
 Tra il 1994 e vincolo monumentale sullo
il 1996 aveva stadio, ma nel 2024 questo
presieduto la scatterà in automatico, per-
commissione ché saranno trascorsi 70 anni
Cultura della dall’ultimo intervento impor-
Stadio Meazza La scultura Pale eoliche
Camera dei Poco dopo la nomina a sottosegretario alla Il trasferimento della Pietà Rondanini «Salverò la Puglia e il paesaggio italiano dalle pale
tante sul monumento milane-
deputati Cultura, Sgarbi si era espresso contro la di Michelangelo in una diversa ala del Castello eoliche», ha detto Sgarbi, da sempre contrario
se. Quindi...»
demolizione dello stadio di San Siro a Milano e Sforzesco è un altro motivo di tensione con il all’energia eolica. Il sottosegretario intende
Quindi?
 Sgarbi è pochi giorni fa ha annunciato delle linee guida per Comune di Milano e il sindaco Sala. Sgarbi convincere il governo ad annullare i decreti che
«Penso proprio che San Si-
stato sindaco stabilire dei vincoli contro l’abbattimento vorrebbe che tornasse nella sede originaria autorizzano sei nuovi parchi eolici
ro non verrà abbattuto».
di vari Comuni: Sempre a Milano, lei ha
Sutri (Viterbo), contestato la collocazione a un nuovo museo». cordo su un’alternativa: un Lecce. Uno dei più toccati e co».
Salemi della Pietà Rondanini di Mi- Lei vorrebbe vincolare an- pergolato. Ho già contattato deturpati dall’eolico e da altre A Roma c’è l’eterna que-
(Trapani) e San chelangelo nell’Ospedale che l’Arengario, dicendo no un architetto, Paolo Genta, lui forme di produzione energe- stione della collezione Torlo-
Severino Spagnolo. Ora si batterà an- all’ipotesi di una passerella, ha un’idea buona. Vedremo. tica. La bellezza di posti come nia, statue antiche e preziose
Marche che per un ritorno del gruppo parte del progetto di raddop- In questo caso ci eviteremmo Santa Maria di Leuca o Ostuni che non hanno ancora una ve-
(Macerata) scultoreo nell’allestimento pio del Museo del Novecento. anche un costo spropositato non può essere sfregiata. In ra e propria «casa».
firmato dallo studio BBPR, Farà valere le sue deleghe? che occorre per pulire una Puglia ci sono 1.700 pale eoli- «La mia idea è un museo ad
 Per circa nella Sala degli Scarlioni del «Ah, quella non si fa di cer- struttura trasparente. Non ho che, contro le 9 del Piemonte. hoc in palazzi come il Vivaldi
quattro mesi Castello Sforzesco? to. Anche qui farò presente al idea di quanto costi pulire la Non solo Lecce: voglio studia- o il Palazzo degli Esami. An-
tra il 2017 e il «L’arte contemporanea è nuovo sovrintendente che mi Nuvola di Fuksas a Roma, fac- re bene anche l’area intorno a che a Noto abbiamo indivi-
2018 è stato una forma di identità per Mi- pare assurdo sfregiare l’opera ciamoci domande». Brindisi. Penso al Molise, nel duato un palazzo dietro la
assessore ai lano. L’allestimento di BBPR è architettonica di Giovanni Altri vincoli che lei vorreb- tratto da Sepino a Pietrabbon- Cattedrale, dove fare un mu-
Beni culturali perfetto, anche se in questo Muzio. C’è l’idea, buona, di fa- be mettere, in Italia? dante. E anche in Sardegna seo del Novecento siciliano,
della Regione caso la procedura è conclusa: re una struttura ipogea». «Penso al paesaggio del Sa- presto mi metterò a studiare i che non è solo arte visiva ma
Sicilia ci vorrebbe un sindaco diver- E la famosa loggia proget- lento, specie in provincia di dossier su eolico e fotovoltai- anche letteratura e teatro».

so che mi chiedesse di farlo.
Dirò di più: ma vi pare norma-
le che Milano non abbia un
museo d’arte contemporanea
come si deve?»
Idee?
«Ne immagino uno nel-
l’area dove si è svolto l’Expo
2015. Appena possibile co-
mincerò a indagare se nella
zona dove svettava il Padiglio-
ne Zero sia possibile pensare
tata nel 1998 da Arata Isozaki
che non è (ancora) stata rea-
lizzata nella Galleria degli Uf-
Su Corriere.it fizi di Firenze?
«Mi oppongo e posso farlo,
Leggi le notizie
di cronaca perché l’edificio è dello Stato.
E proprio pochi giorni fa, in
in tempo reale,
guarda i video un incontro con il sindaco
Nardella, con la nuova sovrin-
e le fotogallery
sul sito tendente Ranaldi e con il di-
rettore degli Uffizi Schmidt ci
del quotidiano
www.corrriere.it siamo trovati in sostanza d’ac-

Altre idee?
«Fare del Castello di Sam-
mezzano (Firenze) un museo
di arte orientale e comprare,
come Stato, la dimora di Giu-
I vincoli
seppe Verdi a Sant’Agata (Pia-
cenza). Infine è in cantiere un
La passerella all’Arengario? museo del Realismo a Sulmo-
na. Ma ora devo andare, Ischia
Quella non si farà di certo mi aspetta».
Lo stadio non verrà abbattuto rscorranese@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kureishi ricoverato al Gemelli, è in terapia intensiva

Malore a Roma per lo scrittore anglo-pachistano. Era in vacanza con i figli e la compagna italiana
ROMA Un malore improvviso.
Chi è Dopo qualche giorno di va-
canza già trascorso nella Capi-
 Hanif tale, con la compagna Isabella
Kureishi, D’Amico e con i figli. Poi la
68 anni, è uno corsa in ospedale, al pronto
scrittore soccorso del Policlinico Ago-
inglese nato stino Gemelli. E il ricovero in
da padre terapia intensiva. Le condizio-
pachistano ni di Hanif Kureishi, scrittore
anglo-pakistano di 68 anni,
 Tra le opere atterrato giorni fa a Roma per
principali il passarvi le festività natalizie,
romanzo «Il sono subito apparse molto se-
Budda delle rie. Come confermato dal suo
periferie» e la stesso entourage.
sceneggiatura Ora la situazione sarebbe
del film «My sotto controllo e le sue condi-
Beautiful zioni sarebbero stazionarie:
Laundrette» sembrerebbe inoltre che il
drammaturgo non necessiti
al momento di essere sotto-
Autore posto a interventi chirurgici. volontà dei suoi parenti che,
Hanif Kureishi, Ma i medici dell’ospedale seppure travolti dall’ondata di
68 anni, romano mantengono il più affetto e di interesse da parte
scrittore stretto riserbo sulla salute di dei media, dei colleghi e di
anglo- Kureishi, nel rispetto del suo tutti coloro che apprezzano e
pachistano stile di vita riservato e della seguono il suo lavoro da anni,
desiderano solo concentrarsi
su di lui e sul malore che lo ha
costretto a far ricorso a cure
mediche. «La famiglia dello
scrittore ringrazia tutti per
l’attenzione — hanno fatto sa-
pere — ma chiede tranquillità
e riservatezza affinché Hanif
Kureishi possa proseguire
con la dovuta serenità il suo
percorso di cure».
Nato a Bromley nel 1954 da
padre pachistano e madre bri-
tannica, Kureishi è l’autore tra
gli altri di titoli come «Il Bud-
da delle periferie», «Uno ze-
ro», «Il dono di Gabriel»,
«L’ultima parola». La sua ulti-
ma fatica letteraria è una rac-
colta di racconti e saggi datata
proprio 2022, dal titolo «Cosa
è successo?».
Vive a Londra, ha tre figli,
un Golden Retriever e nei suoi
romanzi non esita ad affron-
tare temi delicati e contempo-
ranei come l’emarginazione
delle minoranze e le tante dif-
ficoltà di vivere e integrarsi
In ospedale
Le sue condizioni sono
subito apparse serie
La famiglia: ora ad
Hanif serve tranquillità
nelle società multietniche.
Kureishi, tra i primi a denun-
ciare e a sottolineare il feno-
meno dell’estremismo di ma-
trice islamica e la sua perico-
losità, è anche autore di sce-
neggiature: solo per citarne
alcune «My Beautiful Laun-
drette» (per cui è stato anche
candidato al premio Oscar),
«The mother» e «Sammy e
Rosie vanno a letto» per Ste-
phen Frears; o ancora «Ve-
nus» e «Le week-end» di Ro-
ger Michell.
Dal suo romanzo «Nell’inti-
mità», Patrice Chéreau ha
tratto il film «Intimacy», vin-
citore al Festival di Berlino del
2001.
Clarida Salvatori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
RITRATTO
D’AUTORE
A
ncora negli anni
Ottanta gli ottici
fabbricavano lenti
per miopi troppo
spesse, e le monta-
ture erano solide. Per cui,
quando mi sono ritrovato da-
vanti la prima volta Umberto
Eco, notai che le pupille erano
ingrandite dalle lenti degli oc-
chiali. E siccome era un uomo
curioso, ti sembrava di essere
di fronte a un uomo che ti fa-
ceva i raggi X, e per quanto bi-
sognoso di occhiali, riusciva a
vedere tutto, anche quello che
non era palese.
Si era ad Alessandria, alle fi-
ne di dicembre di un anno, il
1980, che al professor Umber-
to Eco avrebbe cambiato la vi-
ta. Il nome della rosa era usci-
to da due mesi. Ed era un
buon successo. Ma nessuno
avrebbe immaginato che l’ag-
gettivo buono, adatto a qual-
cuno che aveva condotto la vi-
ta di un intellettuale bravo e
serio, sarebbe diventato cla-
moroso e mondiale. Neppure
lui. Con Valentino Bompiani,
suo editore e amico di una vi-
ta, si erano detti: «Pensi che
ne venderemo ventimila? O
forse no?». In Italia, e solo nei
primi due anni erano già due
milioni di copie. Per non dire
nel resto del mondo. Le vendi-
te de Il nome della rosa, nes-
suno riesce a contarle, un po’
come le dimensioni dell’Uni-
verso. C’è chi dice 26 milioni
di copie, chi va oltre. Poco im-
porta. Quando superi certi nu-
meri è tutto quello che c’è in-
torno che conta davvero.
E dire che quella stessa
estate, mentre viaggiava in
treno da Milano a Bologna,
Eco aveva incontrato Giorgio
Bocca, che andava a Roma. Nel
tratto di viaggio assieme gli
aveva detto: «Non lo so, se-
condo me io sono condannato
a fare Umberto Eco per il resto
della vita, non cambieranno le
cose nei prossimi vent’anni».
Voleva dire lezioni, conferen-
ze, saggi colti e ammirati, po-
chi salotti intellettuali, amici
cari che andavano e venivano,
e non molto di più. Eco ha cin-
quant’anni, Giorgio Bocca do-
dici in più: sono già 62. Bocca
gli risponde qualcosa che non
sappiamo, perché la sua ri-
sposta non me l’ha detta. Cer-
to qualcosa di solido e al tem-
po stesso sghembo come era
lui: ex partigiano di Cuneo.
Erano entrambi ironici, disin-
cantati, abituati al grigio, alla
nebbia, e a certe ruvidezze.
Non è bastato il ruvido rea-
lismo piemontese. Eco avreb-
be stupito il mondo. Venden-
Roberto Cotroneo: anche
nelle storielle che Umberto
raccontava a cena c’era sempre
un disegno segreto da scovare
Bibliofilo
Umberto Eco
è morto all’età
di 84 anni. Si
laureò a Torino
con una tesi
su Tommaso
d’Aquino
(Contrasto)
«La serata tra amici
in cui Eco ci mostrò
il suo smartphone»
do un libro di 600 pagine, pie-
Chi era no di dispute medievali, poco
o niente sesso, ragionamenti
 Umberto Eco aristotelici, e un po’ di monaci
era nato ammazzati, in milioni di copie
ad Alessandria anche in luoghi dove l’uomo
il 5 gennaio medioevale era paragonato al-
del 1932 ed l’incirca, per distanza e perce-
è scomparso zione, all’australopiteco. Una
a Milano volta, a Montgomery, in Ala-
nel 2016 bama (ma lui non era sicuro,
forse era Austin, Texas, ma
 Semiologo, siamo sempre nel Sud degli
medievista Stati Uniti) presentando Il no-
e scrittore, me della rosa, disse che non
Eco è stato avrebbe mai fatto un’analisi
uno dei più semiotica sul suo romanzo,
celebri e amati perché sarebbe stato come
intellettuali «operarsi di emorroidi da so-
italiani lo». Due giorni prima, a Bo-
ston, l’espressione era stata:
 Il suo esordio sarebbe come «psicoanalizza-
narrativo re i miei figli». Paese che vai,
«Il nome paragoni che trovi. E lui era
della rosa» così. Poi l’analisi la fece, con le
del 1980 è Postille, ma tutti glielo chie-
stato tradotto devano, e in queste cose non
in 47 lingue si sottraeva.
e ha venduto In altre sì. Fu una fortuna
30 milioni incontrarlo e intervistarlo nel
di copie 1980. L’inizio di un’amicizia
potrei dire, con un certo pu-
dore, peraltro. Già non dava
quasi più interviste. Già le sue
fedeli segretarie, la signora
Cioncolini a Milano e la Simo-
na a Bologna, filtravano tutte
le telefonate. Non esistevano
mail e cellulari, naturalmente.
CRONACHE
Il cellulare non gliel’ho mai vi- ma di tutti. Prende un ebreo
sto in mano, fino a un anno newyorkese con la passione
prima della morte, quando per i film e il cinema che si fa
una sera a casa di suo figlio chiamare Woody Allen, e pub-
Stefano, con pochissimi ami- blica i suoi libri per Bompiani.
ci, Riccardo Fedriga, Roberto Nessuno lo conosceva. La
Benigni, Danco Singer, molto stessa cosa fa con un america-
rilassato, ha tirato fuori dalla no schivo e silenzioso, che di-
tasca uno smartphone. L’ho segna fumetti con bambini
guardato come avrei potuto molto saggi e un cane che scri-
guardare Napoleone Bonapar- ve romanzi, lo consiglia a Mi-
te che si mette alla guida di lano Libri, e scrive la prefazio-
una Lancia Aurelia. Aveva un ne, che inizia così: «Charles
cellulare? E chi poteva imma- Schultz non beve, non fuma e
ginarlo. non bestemmia». È la data di
E dire che tecnologico lo era nascita dei Peanuts in Italia.
da sempre, e prima di tutti. In Inventa saggi dove le teorie
genere nelle cose lui era pri- dell’informazione vanno a
braccetto con la filosofia. Sdo-
gana per primo quello che ri-
Il successo teneva andasse sdoganato. Ma
il termine allora non si usava.
Per avere un’idea, citandoli di
seguito: Flash Gordon, Ian
Fleming, Carolina Invernizio,
Guido Da Verona, Eugene Sue
e in generale il romanzo di ap-
pendice.
Tutti pensano fosse profes-
sorissimo e curiale. Era l’op-
posto. L’arte della barzelletta
doveva avergliela insegnata
suo zio Romeo. Lo zio più gio-
vane che di professione era
sarto. E che era spiritoso e di-
Tra il pubblico Eco al Festivaletteratura di Mantova (Bettolini) vertente, e ne raccontava mol-
te. Da lì poi i calembour, i gio-
chi linguistici, la passione per
l’enigmistica, e un suo modo
di contenere mondi diversi.
Appassionato di musica con-
temporanea e del flauto ba-
rocco, passava l’estate a Monte
Cerignone, in quelle Marche
in odor di Romagna, a eserci-
tarsi. Con Luciano Berio che lo
guardava severo: «Umberto il
flauto negli ultimi anni lo suo-
na sempre peggio», mi ha det-
Sul set Il film Il nome della rosa: da destra, Eco e Sean Connery
to una volta divertito. Ma le
passioni musicali di Eco anda-
vano da Boulez a Gorni Kra-
23

#
Genio e ironia
Disse che non avrebbe
mai fatto un’analisi
semiotica de Il nome della
rosa perché sarebbe stato
come operarsi
di emorroidi da solo
Prima del bestseller
Incontrò Giorgio Bocca
in treno e gli confessò:
«Sai, penso di essere
condannato a fare
Umberto Eco per
il resto della mia vita»
mer. Meglio: a Gianni Coscia.
Una vita assieme. Compagni
di banco al Liceo Plana di
Alessandria. Amici di sempre.
Gianni, jazzista e grande fisar-
monicista ha inciso un disco,
se ancora si può dire in tempi
di Spotify, con le musiche del
romanzo La misteriosa fiam-
ma della Principessa Loana.
Dove si passa da Ma l’amore
no a Stormy Weather.
Quel pomeriggio non sape-
vo ancora nulla di lui. E avrei
continuato a sapere assai po-
co, se non fosse stato per i
suoi romanzi, che riguardo al
suo privato erano come dei
chiavistelli. Confrontavi storie
che raccontava nei libri, con
quello che ti diceva a cena, o
davanti a un caffè e una siga-
retta, e trovavi il disegno se-
greto. Capivi qualcosa di lui,
perché altrimenti il suo riser-
bo era quasi impenetrabile.
Quando gli chiesero perché
si era messo a scrivere roman-
zi a cinquant’anni, lui rispose:
«perché avevo voglia di avve-
lenare un monaco». Quando
pubblica la sua tesi di laurea,
discussa con Luigi Pareyson, il
titolo è Il problema estetico in
San Tommaso d’Aquino.
Quindici anni dopo, nella rie-
dizione per Bompiani, toglie il
San. E diventa Il problema
estetico in Tommaso d’Aqui-
no. Ormai l’Azione Cattolica è
diventato il passato. È ateo ed
era cattolico. Chiunque altro
avrebbe dato interviste su quel
cammino e quel percorso, fi-
no a sfinirci. Lui toglie il San, e
chi vuole capire capisca.
In questa sciarada conti-
nua, le domande erano poche:
«Umberto, il finale del Pendo-
lo di Foucault, è una storia
tua». Certo che è una storia
sua. La sua passione per la
tromba, il Genis per essere
precisi. E quale dei tuoi libri ti
porteresti nell’isola deserta? E
lui che ti guarda nello stesso
modo, anche se nei decenni le
montature si sono fatte più
sottili, e le lenti meno spesse.
Ma quegli occhi ti scrutano e
per certi versi ti inchiodano
ancora: «È il Pendolo Umber-
to, il tuo libro preferito tra
quelli che hai scritto?». E lui:
«Lo hai detto tu». L’ho detto
io. Ed è stato il suo modo di ri-
spondermi.
Le ermeneutiche impazzite,
le semiosi incontrollate, la te-
oria del complotto sono state
le sue ossessioni. Oggi regola-
no sempre di più il mondo
che abitiamo. Ancora una vol-
ta lo sapeva prima degli altri. È
sempre stato il suo modo di
capire il gioco e anticiparlo.
Non sarà un caso che i due
alessandrini più famosi sono
stati Umberto Eco e Gianni Ri-
vera: genio del calcio, pallone
d’oro, numero 10 prima di tut-
ti i numeri 10 che sarebbero
venuti dopo. Come Umberto,
anche Rivera è nato in un luo-
go piatto, grigio e nebbioso.
Ma forse proprio in posti così
possono nascere e crescere
geni eccentrici come loro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 24
CRONACHE
#
Dal 22 al 26 marzo
Una Napoli mai vista
con rovine e panorami
U na Napoli insolita,
affascinante: la città
dell’archeologia, delle
statue antiche, delle rovine. E
dunque, il viaggio inizia con
una tappa al
Mann, Museo
Archeologico
Nazionale di
Napoli, tra le
più antiche e
importanti
istituzioni
culturali al
mondo, per
passare alla Cappella
Sansevero, a Pompei. Poi le
ville vesuviane, la Reggia di
Portici, il Parco Archeologico
di Cuma e il Museo
Archeologico dei Campi
Flegrei nel Castello
Aragonese di Baia. Quindi
tappa al Parco Archeologico
di Pausilypon per esplorare la
meravigliosa Grotta di Seiano
e molto altro ancora. Con
Giovanni Stringa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal 3 al 15 aprile
La Colombia più viva
nella «Semana Santa»
U I
n viaggio intenso e
vario dentro la
Colombia, le sue
bellezze storiche, culturali,
naturali e archeologiche, ma
soprattutto
dentro il
mosaico
multicolore
della sua
gente. Lo
programmia-
mo a Pasqua
per assistere
anche alla
processione del Venerdì
Santo a Popayan. Queste
celebrazioni sono tra le
manifestazioni religiose più
antiche di tutta la Colombia e
dal 2009 sono inserite nella
lista del Patrimonio Culturale
Immateriale dell’UNESCO. E
poi altri quattro luoghi: il
Parco Archeologico di San
Agustin, Santa Cruz de
Mompox, Cartagena de
Indias e San Basilio de
Palenque. Con Sara Gandolfi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal 19 al 26 marzo
La crociera in Giordania
Egitto e Arabia Saudita
U n viaggio a bordo di
MSC Splendida per
scoprire le società
che nei secoli hanno abitato
sulle rive del Mar Rosso.
Dalle
piramidi
di Giza e Il
Cairo fino a
Petra, la
straordinaria
città dei
Nabatei, e
AlUla,
regione
dell’Arabia Saudita che
conserva il sito archeologico
patrimonio UNESCO di
Hegra. Quindi Medina, la
seconda città santa del
mondo arabo, per ammirare
la bellezza della Moschea di
Maometto (chiamata in arabo
Al-Masjid An-Nabawi, il
secondo più importante sito
di pellegrinaggio islamico).
Una crociera che permette di
toccare con mano la Storia.
Con Manuela Croci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BUONANNO
CONIVIAGGI
DELCORRIERE
IN ITALIA E ALL’ESTERO
LE NOSTRE PRIME PARTENZE
S e le mete di Capodanno hanno chiuso il
2022, anche il nuovo anno inizia con le
nostre partenze. «InViaggio», il progetto
dei Viaggi del Corriere, riparte subito con nuo-
ve mete. Come sempre, i giornalisti e le gior-
naliste firmano il progetto culturale, che poi si
traduce in un viaggio vero e proprio. Ormai la
community dei lettori-viaggiatori è molto va-
sta e ha imparato a conoscere questo arcipela-
go che è, sì, un viaggio, ma che vuole essere
anche una forma nuova di giornalismo. Per
esplorare mondi, persone, nuove destinazio-
ni. Quest’anno, oltre ai «grandi classici», come
Firenze, Napoli, Venezia o la Giordania e l’Egit-
to, proporremo anche viaggi legati a grandi
Dal 25 al 28 febbraio
Splendori di Valencia
(con focus sulla scienza)
D alla bellezza
architettonica della
Città della Scienza e
delle Arti firmata da Santiago
Calatrava, alla ricerca più
raffinata, con un incontro
esclusivo all’Oceanografico. Il
Viaggio del Corriere a
Valencia vuole essere una
esplorazione completa in una
città che al fascino delle
chiese barocche e dei
monumenti gotici, unisce
anche un piccolo patrimonio
Dal 30 marzo al 6 aprile
Scoprire il passato
navigando sul Nilo
I
l lento scorrere del Nilo è
il protagonista di questo
viaggio attraverso la
storia. Su una motonave
esclusiva e dopo aver visto
il tempio di Luxor, comincerà
la navigazione alla scoperta
dei gioielli sparsi lungo
il dio-fiume, tra i quali
il tempio di Habu,
l’impressionante tomba
di Tut Ankh Amon e i colossi
di Memnon, fino alla diga
di Assuan. Uno dei luoghi
Dal 26 al 29 marzo
La bellezza di Venezia
con la musica alla Fenice
S an Marco con il suo
splendore d’oro,
i musei, le calli e le
tradizioni. Ma con questo
Viaggio del Corriere
vogliamo proseguire un
filone che finora ha riscosso
molto successo nella
community dei lettori-
viaggiatori: un tour che è
anche l’occasione per
assistere a grandi eventi
culturali. In questo caso si
tratta di uno spettacolo al
Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera
Dal 28 al 31 gennaio
Da Siviglia a Cordova
L’Andalusia è magica
S iviglia e Cordova
(l’altra regina): due
città che sintetizzano
in perfetto equilibrio
un’infinità di architetture.
Luoghi che
hanno
ispirato
personaggi,
romanzi,
musica.
Non solo il
flamenco. Il
viaggio che il
Le informazioni Corriere della
Inquadra il Sera propone (dal 28 al 31
QRCode per gennaio) comincia dalle rive
accedere al sito del Guadalquivir cantato da
dei nostri viaggi o Federico García Lorca nel suo
chiama il numero «Poema del cante jondo». E,
02-30329403 tra le tappe, ecco la Torre
dell’Oro, l’Archivio delle
Indie, l’Arena, la Real Fabrica
eventi, come concerti o prime teatrali. Per ave-
re altre informazioni e per prenotare, potete
chiamare il numero 02-30329403 (attivo dal
lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, il sabato dalle 9
alle 13). Sempre per ricevere informazioni op-
del Tabaco. E l’enorme
complesso dell’Alcazar ha
fatto spesso da sfondo agli
intrighi del «Trono di
spade». Con Vito D’Angelo.
pure per prenotare il viaggio potete mandare © RIPRODUZIONE RISERVATA
una email a inviaggioconcorriere@rcs.it. Il no-
stro sito Internet, dove troverete informazioni 19-30/03 | 26/04- 07/05
e indicazioni per prenotare ma anche gli altri
viaggi attualmente in catalogo è www.corrie-
re.it/inviaggioconcorriere. La nostra newslet-
ter la trovate infine qui www.corriere.it/new-
Nella Namibia stregata
sletter. Avete delle mete da proporci? Manda-
teci una email a inviaggioconcorriere@rcs.it.
(con il Mal d’Africa)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l Paese che riassume tutte
le meraviglie del
continente, dai grandi
parchi con gli animali protetti
dalla ferocia dei bracconieri,
ai deserti
dove la
sabbia
trascolora dal
naturalistico: infatti, tra le
rosso all’oro,
alle spiagge
mozzafiato
con
paesini che
tappe di questo viaggio, ci sembrano
sarà anche la riserva naturale ricalcati sui borghi
protetta dell’Albufera, dove bavaresi. Dal Parco Etosha
faremo una mini-crociera alla Riserva Privata di
privata per vedere da vicino Ongava, da Damaraland
fiori, animali e piante che fino alla Foresta Pietrificata,
resistono al tempo. Con dal sito Patrimonio
Roberta Scorranese. dell’UNESCO di
© RIPRODUZIONE RISERVATA Twyfelfontein a Walvis Bay,
verso la regione del deserto
del Kalahari, Edoardo Vigna
guida i lettori-viaggiatori in
un tour dove nemmeno un
eschimese resterebbe
immune dal Mal d’Africa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal 25 marzo al 1° aprile
Il tour del Marocco
certamente più affascinanti
del mondo è a poca
Tra arte e spiritualità
distanza da lì: la visita
a Abu Simbel è
irrinunciabile. In
collaborazione con
Turisanda. Special partner:
Touring. Con Michela
I l tour del Marocco in
programma a cavallo tra
marzo e aprile vuole
essere un viaggio alla
scoperta di un Paese che non
Mantovan. è solo
© RIPRODUZIONE RISERVATA «turistico».
Visiteremo
Casablanca,
con il Palazzo
Reale e la
Moschea di
Hassan II. Poi
Rabat, dove
avremo un
incontro esclusivo. Nella
Teatro La Fenice di
capitale amministrativa del
Paese ci sono la Medina e la
Moschea incompiuta. Quindi
Meknes, la capitale ismailita,
nota per le sue mura lunghe
Venezia (il programma è 40 chilometri, Fez, la capitale
ancora in fase di spirituale, con l’antica
elaborazione) in Moschea al-Karaouine e Beni
collaborazione con la Mellal con le sue Kasbah.
prestigiosa istituzione. Oltre Infine Marrakech, una delle
allo spettacolo, è previsto un storiche città imperiali del
incontro esclusivo. Con Marocco. Con Roberta
Alessandro Cannavò. Scorranese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
di Alessandro D’Avenia
SEGUE DALLA PRIMA
L
a crisi permanente è la
fine di alcuni aspetti
dell’epoca moderna che
per sei secoli ha scandi-
to il senso del nostro tempo: se
i nostri orologi lo segnano in
senso orario è perché così si
muove la luce solare su una
meridiana nell’emisfero nord,
dove fu inventato l’orologio
meccanico (se lo fosse stato in
quello sud le lancette ruotereb-
bero al contrario). Adesso è en-
trato in crisi permanente ciò
che in questo modello di rap-
porto con il mondo non fun-
ziona più: 1. Strappato alla na-
tura ogni potere abbiamo otte-
nuto quello di autodistruzio-
ne: per la prima volta nella
storia non abbiamo più potere
sul nostro potere. Liberatosi
del senso del limite della cultu-
ra precedente, da pezzetto di
natura (mondo antico) o crea-
tura (mondo medievale) l’uo-
mo si è fatto creatore: non è
sottomesso alla natura né rice-
ve il mondo in custodia, ma lo
crea con la tecnica.
2. Quest’uomo senza limiti
si è paradossalmente ritrovato
solo, atomo o individuo (due
parole che significano indivi-
sibile), ed ha dovuto costruire i
legami sociali con il potere
(politico, economico, cultura-
le): la massa ha sostituito il po-
polo o la comunità.
3. La cultura, cioè l’insieme
delle invenzioni per umanizza-
re la vita in ogni ambito, si è
ispirata (la cultura nasce sem-
pre dalla religione, cultura ha

La sfida
Dobbiamo affrontare
una profonda
ristrutturazione
del nostro mondo
la stessa radice di culto) a una
nuova fede: il progresso (il me-
glio è sempre da venire e da fa-
re, più si accelera più saremo
felici). Ma l’accelerazione ne-
cessaria a estrarre dalla realtà,
divenuta miniera, ciò che serve
al Progresso è spesso violenza
(sfruttamento e inquinamen-
to): la miniera si esaurisce, e
noi con lei (la depressione è la
malattia del secolo). La crisi sa-
rà quindi permanente sino a
che non trasformeremo questo
tipo di rapporto con il mondo.
La parola crisi ci aiuta ancora:
in greco era anche il culmine di
una malattia, oltre il quale o ar-
rivava la guarigione o la fine.
La permacrisi sarà salutare
solo se cambieremo lo stile di
vita che ci ha fatto ammalare: 1.
la tecnica è chiamata a mettersi
al servizio del «naturale» con-
tro ogni violenza trans-natura-
le o trans-umana; 2. la massa è
chiamata a stringere relazioni
autentiche, legami che non
sciolgano (la liquidità di Bau-
man) ma coniughino l’unicità
della persona con il tutto; 3. la
cultura è chiamata alla cura e
non all’esaurimento di ciò che
è umano nell’uomo. A scuola,
per esempio, la «permacrisi»
c’è da anni. Abbiamo aumenta-
to gli oggetti per rinnovare la
didattica (nel culto del pro-
gresso è la tecnica che dovreb-
be salvarci) ma non siamo riu-
sciti di pari passo a far progre-
dire i soggetti, seguendoli uno
a uno per scoprire ciò in cui so-
no insostituibili per la comu-
nità (la «crisi» della parola in-
dividuo potrebbe generare: in-
PERMACRISI
 ULTIMO
BANCO
La rubrica di Alessandro
D’Avenia ogni lunedì
sul Corriere: attraverso
i personaggi che abbiamo
amato o odiato a scuola,
lo scrittore risveglia
in noi una possibile
arte di vivere il quotidiano
con entusiasmo
sostituibile). Se il luogo fatto
per umanizzare deprime inse-
gnanti (burn out e precariato) e
studenti (malessere e abban-
dono), va «criticato». Non si
tratta di buttare tutto ma di se-
parare paglia e grano: tecnolo-
gia a beneficio dei soggetti
(servizio), relazioni generative
per scoprire l’insostituibile di
ciascuno (comunità), cultura
per aumentare l’umano nel-
l’uomo (cura). Esempi di con-
seguenze concrete: costruzio-
ne di spazi (aule) abitabili e
belli, non centrati sugli oggetti
(banchi o strumenti digitali)
ma sui soggetti (relazioni); ri-
cerca del vero-bello-giusto ba-
sata sulla collaborazione e non
sulla competizione; continuità
didattica per garantire cammi-
ni educativi personalizzati nel
tempo (ogni ragazzo è specia-
le, cioè “specie protetta”); so-
stituire la paura (prestazione)
con la curiosità (presenza) co-
me leva dell’apprendimento...
CRONACHE 25
#
tare è una profonda ristruttu-
razione sistemica del nostro
mondo. Il mondo avrà un
aspetto differente dopo che
avremo completato questo
processo di transizione. Gover-
no e imprese devono collabo-
rare per diventare un pesce ve-
loce, perché nel mondo di oggi
non si tratta più del pesce
grande che mangia il pesce
piccolo, ma del pesce veloce
che mangia quello lento».
Ancora una volta un’idea di
rapporto con il mondo «mo-
derna» e quindi ormai vecchia:
imporre dall’alto una ristruttu-
razione operata da governi e
imprese (cittadini non perve-
nuti) mangiandosi gli uni gli
altri grazie alla velocità. È ap-
pena finito un secolo che ha
mostrato i limiti di questa co-
ILLUSTRAZIONE DI GIANCARLO CALIGARIS
struzione del mondo (defini-
sco la mia identità attraverso lo
scontro e lo sfruttamento del-
l’altro, mangiandolo): guerre
nate da miti nazionalistici; ma-
lattie e danni ecologici scaturi-
ti da esperimenti e sfrutta-
mento senza limiti; eccidi di
massa ispirati da ideologie bel-
liche in cui la persona non
conta nulla; ingiustizie sociali
Nel recente G20 a Bali, Klaus generate dall’accumulo di ri-
Schwab, presidente del World sorse nelle mani di pochi o dal-
Economic Forum, dettando la lo sfruttamento di categorie
linea d’azione ai potenti del più fragili...
mondo, offriva come soluzio- Questi frutti mortiferi mo-
ne alla crisi... le cause stesse strano ciò che manca all’emi-
della crisi, contraddicendo i fi- sfero in cui gli orologi segnano
ni (sostenibilità, inclusione, il tempo solo in un senso, ma
transizione) con i mezzi pro- che purtuttavia ha il merito di
posti: «Se consideriamo tutte averli inventati. Il tempo ha an-
le sfide possiamo parlare di che un «altro senso», non mi
multicrisi: economica, sociale, riferisco solo alle istanze che
politica, ecologica e istituzio- vengono dal sud (geografico e
nale. Ciò che dobbiamo affron- sociale) del mondo ma a un

La paura e il nuovo
Se non ci facciamo
paralizzare dalla paura
possiamo far nascere
qualcosa di più autentico
«significato» diverso: custodi-
re e aumentare la vita di tutto e
tutti. La permacrisi può diven-
tare nascita: non finisce il
mondo ma un mondo, perché
ne nasca uno più autentico. Sta
a noi decidere se, nel nostro
ambito di azione, far venire al
mondo questo mondo nuovo o
lasciarci paralizzare dalla pau-
ra (non resilienza ma resisten-
za, cioè ri-esistenza, esistenza
nuova). La mia parola per il
2023 è quindi «permacritici»:
svegli e attenti a separare la pa-
glia dal grano in ogni cosa.
Buon inizio (di un mondo nuo-
vo) a tutti!
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Palermo
Addio a Liberto,
il re delle scarpe
dei piloti di F1
E ra conosciuto come
l’artista delle scarpe
per piloti da Formula
1. Solo due anni fa aveva
chiuso la sua bottega sul
lungomare di Cefalù, di-
ventata un punto di storia
delle glorie automobilisti-
che: Francesco Liberto,
per tutti Ciccio, è morto
all’età di 87 anni. Aveva in-
ventato calzature speciali
per i piloti più prestigiosi,
da Clay Regazzoni a Niki
Lauda. © RIPRODUZIONE RISERVATA
 26 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera


#

Il Pontificato Non c’erano regole scritte per disciplinare la figura

di Papa emerito. Vestito di bianco, restò in Vaticano, conducendo
una vita nello stesso tempo appartata e intellettualmente operosa
ANALISI
 COMMENTI LE DIMISSIONI DI RATZINGER
UN GESTO STORICO E MODERNO
 Il corsivo del giorno di Aldo Cazzullo

J
SEGUE DALLA PRIMA
di Maurizio Ferrera oseph Aloisius Ratzinger
è stato sino alla morte un
punto di riferimento per i
LA LUNGA STRADA cattolici conservatori, che
DEL DIRITTO non si sono mai ricono-
sciuti del tutto nel suo
PRIVATO EUROPEO successore, pur rispettan-
dolo. Se è vero che la Prov-
il solido ancoraggio di un Papa
imprevedibile, all’apparenza rea-
zionario in realtà rivoluzionario,
che dopo aver picconato il muro
di Berlino aveva aperto il fronte
occidentale contro il capitalismo
selvaggio, il libertinismo intellet-
tuale, il permissivismo dei costu-
mi; ed era stato capace anche del
mea culpa per i peccati della Chie-
XVI fu applaudito a lungo da una la folla uno sguardo incerto, i suoi
piazza commossa. «Il pastore te- occhi palesemente stavano cer-
desco» titolò Il Manifesto. «Wir cando qualcuno; poi incrociarono
sind Papst», siamo Papa, titolò la quelli del cardinale Tarcisio Ber-
Bild. tone. Il Papa e il segretario di Stato
Fu nella sua Germania il primo si scambiarono un segno d’intesa,
viaggio all’estero, a Colonia, per la
Giornata mondiale della Gioven-
un breve cenno del capo (partico-
larmente breve quello di Ratzin-
tù; e alla notte della veglia il nuovo ger). Il rito poteva cominciare.
Papa arrivò su una Mercedes scu- Meno di nove mesi dopo, Bene-

L’ Europa si costruisce
nei momenti di crisi.
Questa celebre frase
vale senz’altro per i «piani
alti», dove si fanno i grandi
videnza dà a ogni tempo il
Papa consono, allora è sbagliato
contrapporre Francesco a Bene-
detto; ma neppure si può ridurre
tutto a una differenza di linguag-
sa, un’altra cosa che Ratzinger
non avrebbe mai fatto.
Il decano aveva condotto i fra-
telli in conclave con tratto fermo;
e un cardinale che aveva sbagliato
ra, davvero come un capo di Stato,
però con le scarpe rosse cui, si
disse, teneva moltissimo.
Sette anni dopo, dal suo volto
ogni traccia di sicurezza era
detto si dimise, con un gesto sto-
rico mai visto in otto secoli, dal
tempo di Celestino V. In realtà,
non fu un gesto medievale, bensì
modernissimo, frutto di una vi-
accordi strategici e le gio e di stile. Perché Ratzinger è strada fu ricondotto sulla retta scomparsa. Era il 31 maggio 2012, sione del pontificato diversa da
riforme istituzionali. stato il Papa dei valori non nego- via, «la Sistina è di qua». Qualcu- si era nel pieno della bufera: corvi, quella di Wojtyla: una funzione,
Anche gli scandali possono ziabili, della condanna del relati- no votò Martini, Martini indicò un fughe di notizie, furto di docu- non solo una missione.
dare una scossa: come ha vismo; e non avrebbe mai detto, altro gesuita, Bergoglio. Si disse menti, sino all’arresto del mag- Ratzinger non aveva perso nulla
scritto Sabino Cassese, il ad esempio, «chi sono io per giu- allora che l’arcivescovo di Buenos giordomo, Paolo Gabriele; e già della sua finezza, della sua dolcez-
Qatargate potrebbe dicare una persona gay». Aires avesse avuto un cedimento infuriava la polemica sulla pedofi- za, della sua purezza. Anzi, pro-
imprimere una svolta nel Però l’affetto che ha circondato emotivo davanti al Cristo miche- lia, proprio durante il papato che prio queste virtù gli facevano ca-
funzionamento e nel ruolo i suoi ultimi anni non si spiega so- langiolesco del Giudizio universa- sulla pedofilia aveva imposto la li- pire che, per governare ancora la
del Parlamento europeo. lo con le categorie della politica, e le; in realtà, Bergoglio saggiamen- nea dura. Nei giardini vaticani, Chiesa, avrebbe dovuto fare cose
Ai piani bassi, però, le crisi neppure con quelle della tradizio- te rifiutò di essere la pietra d’in- davanti alla ricostruzione della che non si sentiva di fare (com-
si sentono meno e le cose si ne. In Ratzinger milioni di cattoli- ciampo di Ratzinger, mantenen- grotta di Lourdes, si diceva il rosa- presa la scelta di un nuovo segre-
muovono più lentamente. ci hanno visto una dolcezza di do intatte le proprie chances per il rio, a conclusione del mese ma- tario di Stato). Era dunque il mo-
È il caso soprattutto delle tratto, una finezza d’intelletto, conclave successivo. Benedetto riano. Ratzinger arrivò, rivolse al- mento di lasciare. Poi certo il suc-
armonizzazioni normative. una purezza di spirito destinate a cessore non fu quello cui Bene-
Prendiamo il codice di sopravvivere alla sua esistenza detto pensava, Angelo Scola. Ma
diritto privato: ogni Paese terrena. quando un papato finisce in mo-
ha il suo. Spesso è difficile Questo non significa che sia do traumatico, le successioni non
persino trovare una uscito di scena da vincitore. Nella vanno mai come le si era pensate.
terminologia comune. Nel messa «pro eligendo Romano Non c’era nessuna regola scritta
settore dei contratti di Pontifice», celebrata prima di per disciplinare la condizione di
vendita, l’inglese «right of condurre i cardinali in conclave, Papa emerito. Ratzinger rimase
cancellation» comprende l’allora decano del sacro collegio vestito di bianco, e restò in Vatica-
sia il recesso che la era stato netto, a tratti duro. Chi si no, sia pure quasi in silenzio, con-
rescissione, che per il aspettava un’omelia accattivante, ducendo una vita nello stesso
codice civile italiano sono pensata su misura dei suoi avver- tempo appartata e intellettual-
due fattispecie distinte. sari, dedicata a temi su cui fosse mente operosa (magistralmente
Già nel 1989 il Parlamento difficile dissentire — la pace, i po- descritta da Massimo Franco nel
europeo esortò a redigere veri —, rimase sorpreso: come se suo long-seller «Il monastero»).
un codice comune. Ratzinger non volesse essere elet- Difficilmente vedremo più due
L’appello fu subito raccolto to. In realtà, il messaggio implici- uomini vestiti di bianco dentro le
ILLUSTRAZIONE DI DORIANO SOLINAS

dall’Università di Pavia.
Su iniziativa di Giuseppe
Gandolfi, venne costituita
l’Accademia dei
Giuslavoristi europei, che
avviò un meritorio lavoro
di redazione. Il Libro primo
del (possibile) codice venne
pubblicato nel 1999, e fu
Su Corriere.it to era: io sono così; se mi volete, mura leonine. La figura del Papa
Puoi bene; altrimenti scegliete qualcun emerito dovrà sottostare a nuove
condividere sui altro. norme, che probabilmente la por-
social network le Scelsero lui. Il pontificato trion- teranno lontano dalla Santa Sede;
analisi dei nostri fale di Giovanni Paolo II si era ma diventerà una figura abituale.
editorialisti e chiuso con tanta emozione che E allora il Ratzinger in cui il mon-
commentatori: sarebbe stato molto difficile sce- do vide uno sconfitto si sarà forse
le trovi su gliere un successore non in linea; rivelato un profeta.
www.corriere.it e la teologia di Ratzinger era stata © RIPRODUZIONE RISERVATA

accolto con apprezzamento

sia dalla Commissione sia
dalla comunità giuridica BENEDETTO XVI E FRANCESCO
europea. A trent’anni di
distanza, il progetto è ora
in via di conclusione. Nel
frattempo sono nati altri
gruppi di lavoro in vari
DUEPAPI,L’ANOMALIACHEDAVASTABILITÀ
Paesi. Un fatto positivo, di Massimo Franco ha l’impressione che l’uomo del Mo- va edulcorata e di comodo, è indub- cuni considerano prossimo contando
ma anche un fattore di nastero in questi anni abbia stabilizza- bio. Con un’ulteriore incognita da sot- o temendo un nuovo gesto «alla Rat-
rallentamento. Al di là SEGUE DALLA PRIMA to e non messo in tensione l’inquilino tolineare. Si è sempre detto che il papa zinger». Non si conoscono le intenzio-

delle discussioni tecniche
si nascondono spesso
resistenze politiche. Un
codice civile comune,
peraltro, non può certo
essere adottato a pezzetti.
Senza norme comuni sui
singoli contratti, non si
può adottare la parte
generale del codice – quella
già redatta dall’Accademia
fondata da Gandolfi.
L’Europa del diritto (o
meglio dei codici) è una
Torre di Babele che non
sarà facile smontare e ri-
M
a proprio perché il Mona-
stero di Benedetto e Casa
Santa Marta, l’hotel dove
risiede Francesco, erano
diventati luoghi familiari
nel panorama vaticano, pur nella loro
atipicità, c’è da chiedersi cosa potrà av-
venire ora che viene a mancare uno dei
due punti di equilibrio. Qualcuno ha
detto che dal 31 dicembre, dalla scom-
parsa del Papa emerito, Bergoglio è
più solo. Osservazione singolare: fi-
nalmente, bisognerebbe sottolineare,
si torna alla normalità di un solo papa
vestito di bianco, senza ombre di un
di Casa Santa Marta. Ha rappresentato
un argine contro la pressione degli
ambienti tradizionalisti più irriducibi-
li, ostili a Bergoglio.
Forse ha anche permesso a quest’ul-
timo di frenare in modo simmetrico le
spinte delle frange radicali, che vor-
rebbero riforme più dirompenti. C’è
stato un patto tacito tra predecessore e
successore, per evitare sbandamenti
nell’una e nell’altra direzione, in nome
dell’unità della Chiesa: accordo che le
rispettive «tifoserie», per motivi più di
potere che teologici, hanno visto sem-
pre come un ingombro. Il rischio che,
saltato il diaframma di Benedetto, lo
argentino «non poteva» dimettersi fi-
no a che Benedetto fosse stato vivo. Ma
in via di principio, l’ipotesi di una ri-
nuncia compiuta anche da lui ha sem-
pre aleggiato. Lo stesso Bergoglio non
ha escluso l’eventualità.
E questo mentre in quasi dieci anni
nessuno ha avuto il coraggio o la forza
di porre il problema di cosa succede
nel caso di «dimissioni» di un pontefi-
ce: non esiste regola in proposito. La
prospettiva è dunque quella di un’in-
certezza destinata a ristagnare; e di
una moltiplicazione delle manovre in
vista di un prossimo Conclave, che al-
ni di Francesco, come erano ignote nel
febbraio del 2013 quelle di Benedetto,
tranne che a una ristrettissima cer-
chia.
Ma la mancanza di chiarezza e l’as-
senza di qualunque legge sulla rinun-
cia di un papa lascia prevedere una
ridda di voci, più o meno strumentali,
sulla possibilità che accada; o addirit-
tura spinte tese a condizionare le scel-
te papali in questa coda del suo ponti-
ficato. Significherebbe assistere a una
stagione di turbolenza e di confusio-
ne, di fatto di instabilità. E rimpiange-
re addirittura l’anomalia nella quale la
Chiesa cattolica è stata immersa per

assemblare. Questo
esercizio potrà avere
successo solo grazie
all’opera «rompighiaccio»
di istituzioni che, come
l’Accademia, mettono a
disposizione una elevata
competenza tecnica
ispirata da autentici valori
europeisti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
potere parallelo che i nemici possono
usare contro quello legittimo.
Eppure, per paradosso c’è qualcosa
che può rendere verosimile una rifles-
sione così contraddittoria. Il fatto che
Benedetto abbia accompagnato l’inte-
ro pontificato di Francesco ha creato
una sorta di abitudine all’idea dei
«due papi», tale da far ritenere neces-
saria una ridefinizione dell’agenda e
dell’approccio dell’attuale. Di colpo, si
scontro nei palazzi vaticani e negli epi-
scopati si inasprisca, finendo per sca-
ricarsi su Francesco, non va escluso,
né sottovalutato.
In questi anni anomali, le tensioni
sono state forti, e a intermittenza sot-
terranee, plateali, contenute. Ma che le
divisioni interne rimangano forti, e
che l’avversione nei confronti di Fran-
cesco e del suo governo del Vaticano
sia cresciuta a dispetto di una narrati-

Intesa
C’è stato un patto tacito
tra predecessore e successore,
per evitare sbandamenti
in nome dell’unità della Chiesa
un decennio. C’è chi ipotizza un con-
gelamento degli equilibri vaticani di
oggi, per evitare un aumento dei con-
flitti.
La sensazione è che lo status quo,
però, sia impossibile. Per papa France-
sco, comincia una fase di «normalità»
che potrebbe rivelarsi più complicata
di quella anomala con la quale è stato
costretto a convivere finora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023 27
#

Risponde Luciano Fontana  Polaroid

COVID, GIUSTO PREOCCUPARSI
PER I COMPORTAMENTI CINESI di Elvira Serra

LETTERE Jacopo,daSpider-Man
AL CORRIERE
all’ingegneriamedica
SPESE MEDICHE
«Perché per detrarle
non posso
pagare in contanti?»
Le lettere firmate
con nome, cognome
e città e le foto vanno
inviate a
«Lo dico al Corriere»
Caro direttore,
nonostante le misure
draconiane adottate per quasi
tre anni dai governanti cinesi
per contrastarlo, il Covid-19
Caro signor Volpi,

È
sempre molto difficile, e
in occasione della pan-
demia ancora di più, ca-
pire cosa accada real-
per casi molto limitati di diffu-
sione del virus. Questo ha
comportato certamente una
circolazione molto bassa del
Covid-19 tra la popolazione. Va
I l suo primo incontro con lo scienziato
americano Curtis Connors, l’antieroe di
Spider-Man che si è trasformato in
rettile dopo aver modificato il Dna di una
lucertola per farsi ricrescere il braccio, lo
Perché devo essere obbligato Corriere della Sera ha ripreso a mietere mente in Cina. Dai giorni del aggiunta la scarsa efficacia ha fatto a 10 anni. Stava leggendo un
a utilizzare il Pos o qualunque via Solferino, 28 numerosissime vittime nella mercato di Wuhan, inizio di (così dicono i dati scientifici) fumetto dell’Uomo Ragno e anziché
metodo di pagamento 20121 Milano Repubblica popolare cinese. questa emergenza globale, fi- del vaccino made in Cina ri- spaventarsi davanti a Lizard, la creatura
tracciabile per pagare e poter Fax: 02-62827579 Qual è il motivo di tale no al dicembre delle riapertu- spetto a quelli occidentali e nata dall’errore di laboratorio, ne ha visto
detrarre dal 730, per esempio, recrudescenza? I cinesi non si re di massa, le autorità cinesi una campagna di immunizza- subito le potenzialità: attraverso la
la spesa sostenuta per una sono vaccinati in massa o i hanno avuto sempre lo stesso zione molto limitata anche tra manipolazione genetica forse un giorno
visita medica? Nel momento in lettere@corriere.it vaccini da loro utilizzati non comportamento: nascondere, le persone anziane. Insomma qualcuno avrebbe potuto curare la malattia
cui sono in possesso della letterealdocazzullo sono stati in grado di minimizzare, non condividere c’erano tutte le condizioni per- immunodegenerativa che aveva costretto
ricevuta fiscale, che @corriere.it contrastare l’epidemia in informazioni preziose con il ché, quando si è deciso di ria- sulla sedia a rotelle sua zia Bastianina. Alle
ovviamente non può essere modo efficace? O una resto del mondo. Lo ha spie- prire per le difficoltà dell’eco- scuole medie, poi, quando ha cominciato a
rilasciata se non provvedo al combinazione delle due gato bene sul Corriere due nomia e le proteste delle per- fare le prime ricerche su Internet, Jacopo
saldo della parcella, cosa altro Aldo Cazzullo - «Lo possibili cause ? giorni fa Federico Rampini: i sone da troppo tempo segre- Sanna, 26 anni di Nuoro, ha scoperto
serve allo Stato perché possa dico al Corriere» Pietro Volpi regimi autoritari si comporta- gate in casa, il virus l’esistenza delle cellule staminali, capaci di
recuperare il 19%? Esistono «Lo dico al Corriere» no così. cominciasse a galoppare. Non trasformarsi in qualunque altro tipo di
ancora pazienti anziani, che
vivono in aree rurali, che non Pechino ha seguito fino a sappiamo però quali sono le cellula, dunque anche di rigenerare tessuti
sono abituati all’uso della pochi giorni fa una strategia di dimensioni, quale è il numero e organi. Quasi come nel fumetto.
moneta elettronica: non Da ora c’è anche la tipo militare con chiusure ri- dei morti, quali le varianti in Curiosità e passione gli hanno infine
consentire loro di poter pagina Instagram gide e controlli ferrei anche circolazione. La Cina continua permesso di fare il salto dal mondo
recuperare il 19% sulla spesa @cazzulloaldo nella sua politica del dire immaginario dell’Universo Marvel al
sostenuta mi sembra una Le lettere a Luciano Fontana niente o il minimo possibile: e Politecnico di Torino, dove oggi studia
grande ingiustizia. Quindi: vanno inviate a questo indirizzo le preoccupazioni del resto del Ingegneria biomedica, con l’obiettivo di
Pos obbligatorio per gli di posta elettronica: mondo credo siano, a questo specializzarsi in Ingegneria tessutale,
esercenti, ma Pos libero per gli scrivialdirettore@corriere.it punto, più che giustificate. magari in un istituto di eccellenza in
utenti! © RIPRODUZIONE RISERVATA Svizzera, in Australia, in Spagna o in
Sonia Verzé Canada. Pensavo che fosse questa «la
storia», quando l’ho incontrato con i
INGLESE La foto genitori all’aeroporto di Olbia dopo le
«Santo Stefano del giorno vacanze di Natale: il seme lasciato da un
fumetto che germoglia e fiorisce in un
non diventi Boxing Day»
Non ne posso più di sentire
Lostoricotuffo giovane uomo, e quanto conta credere nei
sogni, pure quando sembrano impossibili
termini in inglese, usati da
gente che l’inglese a volte
nell’acquagelida (in tema, leggetevi le bellissime storie di
diciottenni raccolte da Virginia Nesi con le
neanche lo sa. È ora di
difendere la nostra ricca e
bellissima lingua. Santo
L o scatto del fotografo
Joseph Prezioso (Afp)
riprende, dopo il suo tuffo
foto di Mattia Crocetti, nell’ultimo numero
di 7). Parlandoci al telefono con più calma,
dopo, ho scoperto che «la storia» di Jacopo
Stefano non deve diventare in acqua, una delle è anche un’altra, e ci riguarda tutti. Lui non
Boxing Day, una festività partecipanti alla nuotata è «speciale», è «normale». Negli ultimi tre
anglosassone, che con Santo annuale di capodanno. La anni ha subito i contraccolpi del Covid, ha
Stefano non c’entra niente.
Basta! manifestazione si svolge faticato a seguire le lezioni a distanza con
Almorina Festa ogni 1° gennaio presso la una connessione web che andava e veniva,
spiaggia di M street a ha chiuso una relazione che gli ha fatto
ANZIANI Boston, Massachusetts. Il male, ha rallentato con gli esami, ha
cimento è organizzato dai cominciato a soffrire di ansia. A un certo
«La ricetta elettronica Brownies di L Street, il punto, però, ha chiesto aiuto. Ora fa lavori
non li aiuta» gruppo di «orsi polari» occasionali come modello o come steward
La proroga delle ricette più antico d’America: sono per mettere da parte i soldi che gli
elettroniche non tiene conto stati fondati nel 1902 e serviranno a realizzare il sogno seminato
delle difficoltà in cui si trovano nuotano quasi tutti i giorni da Lizard e Spider-Man. E se un percorso
tanti anziani che hanno poca dell' anno. La loro prima netto magari esiste anche, per alcuni,
dimestichezza con i media nuotata di capodanno soprattutto ne esiste uno diverso per
digitali. Giustificate e risale al 1904. ciascuno, con slanci e cadute,
indispensabili durante la Marco Gillo aggiustamenti e risalite. Come per Jacopo.
pandemia non possono essere © RIPRODUZIONE RISERVATA Come per noi. Auguri! © RIPRODUZIONE RISERVATA

conservate per sempre. Del

tutto formale diventa per la
maggior parte degli assistiti il
rapporto con il medico che,
utilizzando sms e mail,
prescrive le ricette senza
INTERVENTI E REPLICHE
vedere per mesi e mesi chi ha «L’anagramma dell’anno e la previsione» passeggiata, il programma radiofonico, le partite di irregolarità hanno individuato pasticceri che
in cura. Per le visite A volte gli anagrammi celano grandi verità o curiose calcio. Poi arriva il Natale e c’è il patatrac. Tutto viene acquistavano panettoni industriali e anche pandori
ambulatoriali prenotando, se coincidenze. Si chiude il duemilaventidue il cui scombussolato. I quotidiani per ben due giorni non rivendendoli come se fossero prodotti artigianali a
va bene, passano almeno anagramma purtroppo profetico è «deludevate i escono. Radio e tivù stravolgono i normali palinsesti. Il prezzo triplicato. Si sa che il consumatore più attento
quindici giorni, per quelle a
numi», come a emettere un giudizio impietoso sul campionato di calcio, ricco di partite dal lunedì alla può essere sensibile agli alimenti più garantiti e per
casa è necessaria l’urgenza e
la gravità delle condizioni del genere umano che si ostina ancora a fare la guerra e si domenica, chiude per ferie. questo è disposto a spendere di più. Ovviamente c’è
paziente. Anche se mi rendo apre il duemilaventitrè che anagrammato fa Gli anziani e le persone sole non sempre riescono a chi se ne approfitta. Forse può sembrare un’inezia ma
conto dei disagi dei medici di «idealmente virtù», ovvero una spinta alla ricerca del rimpiazzare le abitudini con altre belle cose da fare. questi atteggiamenti dovrebbero imporci delle
base, oberati dal carico di bene. C’è sempre una speranza a partire dalle parole. D’altra parte, la società del rispetto è ancora un’utopia. domande su che tipo di popolo siamo o siamo
lavoro, per l’assistito, però, Daniele Piccinini Fabio Sìcari, Piombino (Livorno) diventati. Riusciremo un giorno ad avere una legge che
che vuole un minimo di imponga, a chi si rende responsabile di queste truffe,
ascolto, l’alternativa non «Il Natale stravolge le abitudini» «Quei panettoni non artigianali» l’impossibilità di esercitare qualunque attività
possono essere le tecnologie. Le abitudini per molte persone sono intoccabili. Fanno I Nas hanno effettuato diversi controlli durante questi commerciale?
Domenico Mattia Testa parte del loro star bene. La colazione, il quotidiano, la giorni di festa in varie parti d’Italia. Tra le tante Pierluigi Rosi

DEL LUNEDÌ RCS MEDIAGROUP S.P.A.

DIRETTORE RESPONSABILE
Luciano Fontana
VICEDIRETTORE VICARIO
Barbara Stefanelli
VICEDIRETTORI
Daniele Manca
Venanzio Postiglione
Fiorenza Sarzanini
Giampaolo Tucci
EDIZIONI TELETRASMESSE: RCS Produzioni Milano S.p.A. 20060 Pessa- PREZZI: *Non acquistabili separati, il venerdì Corriere della Sera + 7 € 2,00
Sede legale: Via Angelo Rizzoli, 8 - Milano no con Bornago - Via R. Luxemburg - Tel. 02-6282.8238 • RCS Produzioni (Corriere € 1,50 + 7 € 0,50); il sabato Corriere della Sera + IoDonna € 2,20
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Registrazione Tribunale di Milano n. 5825 del 3 febbraio 1962 S.p.A. 00169 Roma - Via Ciamarra 351/353 - Tel. 06-68.82.8917 • RCS Pro- (Corriere € 1,50 + IoDonna € 0,70); la domenica Corriere della Sera + laLet-
Responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Luciano Fontana duzioni Padova S.p.A. 35100 Padova - Corso Stati Uniti 23 - Tel. 049- tura € 2,00 (Corriere € 1,50 + laLettura € 0,50).
PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO privacy.corsera@rcs.it - fax 02-6205.8011 87.04.559 • L’Unione Sarda S.p.A. Centro stampa 09034 Elmas (Ca) - Via
Urbano Cairo © 2023 COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. Omodeo, 5 - Tel. 070-60.131 • Eucles Daily SAS Rue Turgot, 24 - 75009 ARRETRATI: rivolgersi al proprio edicolante, oppure a arretrati@rcs.it. Il
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere
CONSIGLIERI riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni Paris - Francia • Digitaprint - Imprimerie de l’Avesnois s.r.l. 1 Rue Ro- pagamento della copia, pari al doppio del prezzo di copertina deve essere
Federica Calmi, Carlo Cimbri, violazione sarà perseguita a norma di legge. bert Bichet, 1 - 59440 Avesnelles - Francia • Miller Distributor Limited effettuato su iban IT 97 B 03069 09537 000015700117 BANCA INTESA - MI-
Miller House, Airport Way, Tarxien Road – Luqa LQA 1814 - Malta • Se.Sta LANO intestato a RCS MEDIAGROUP SPA. comunicando via e-mail l’indiriz-
Benedetta Corazza, Alessandra Dalmonte, DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA
20121 Milano - Via Solferino, 28 - Tel. 02-62821 S.r.l. Via delle Magnolie n. 21, 70026 Modugno (BA) - tel. 080 864 2750 • zo ed il numero richiesto.
Diego Della Valle, Uberto Fornara, Veronica Gava,
DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. SES Società Editrice Sud S.p.A. Via U. Bonino n. 15/C, 98124 Messina – tel.
Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano - Tel. 02-2582.1 - Fax 02-2582.5306
Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera 090 2261
PUBBLICITÀ
CAIRORCS MEDIA S.p.A. ISSN 1120-4982 - Certificato ADS n. 9013 del 06.04.2022
DIRETTORE GENERALE NEWS Sede operativa: Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02-25841 – Fax 02-25846848
Alessandro Bompieri www.rcspubblicita.it La tiratura di sabato 31 dicembre è stata di 259.498 copie

PREZZI DI VENDITA ALL’ESTERO: Belgio € 3,50; Croazia HrK 27,00 / € 3,58; Francia € 3,50; Germania € 3,50; Grecia € 3,50; Lussemburgo € 3,50; Malta € 3,50; Olanda 3,50; ABBONAMENTI: Per informazioni sugli abbonamenti nazionali e per l’estero tel. 0039-02-63.79.85.20 fax 02-62.82.81.41.
Portogallo/Isole € 3,50; Repubblica Ceca 100 CZK; Slovenia € 3,50; Svizzera Italiana CHF 3,50; Svizzera Francese e Tedesca CHF 4,00. SERVIZIO CLIENTI: 02-63797510 (prodotti collaterali e promozioni).
 28 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

Cultura
«Volevo raccontare la storia di questa
città. Era ancora divisa, ci vivevano due
popoli diversi, sebbene parlassero la
Wim Wenders stessa lingua»: così Wim Wenders a
e il cielo di Berlino: proposito del suo capolavoro, Il cielo
il focus nell’App sopra Berlino, uscito nelle sale nel 1987.
Nel Tema del Giorno, l’extra quotidiano
solo digitale dell’App de «la Lettura»,
Cecilia Bressanelli racconta la genesi del
film. Su «la Lettura» #579, in edicola e
App, la graphic novel di Francesco «Baro»
Barilli e Simone Lucciola è dedicata a
Solveig Dommartin (1961-2007),
protagonista di questo e altri film di
Wenders. Oltre al Tema del Giorno, l’App
«La Lettura» è
(su App Store e Google Play) offre anche
l’archivio dal 2011. Abbonarsi costa e
anche nell’App 3,99 al mese o 39,99 l’anno, con una
per tablet settimana gratis, e lo si può fare anche da
e smartphone abbonamenti.corriere.it.

Dibattito L’analisi di Giuseppe De Rita evidenzia le conseguenze di una decadenza dovuta alla distruzione della scuola

Ripartire dall’umanesimo
Il Paese ha bisogno di una nuova classe dirigente colta per uscire da una mediocrità mortificante
di Andrea Carandini ni — si sono beatamente suicida-
Citazioni te innanzi tutto strozzando l’alta
cultura, mortificando la ricerca e
 L’intervista impedendo ai disagiati di acce-
di Massimo dervi.
Franco La mediocritas è buona se è
al fondatore aurea, se cioè è l’anticamera dalla

I
del Censis
Giuseppe l 2022 è finito in uno sbalor-
De Rita dimento generale. Ma sareb-
(qui sotto, nella be vano perdere la testa negli
foto Imago- illimitati problemi del Glo-
economica) bo; dobbiamo anche concentrar-
è uscita sul ci, in un soprassalto di coscienza,
«Corriere della sulla realtà del nostro Paese. A
Sera» del 31 questo proposito raccolgo prima
dicembre 2022 una frase di Moravia del 1975. «A
con il titolo Roma non c’è una società bor-
«L’Italia, ghese...» (Autori Vari, Contro Ro-
un’eterna ma, Laterza, 2018): campana che
bambina. rintocca proprio in questi tempi
Ma ha le virtù nei quali ho perso ogni illusione
per crescere sulla mia amatissima città. Rac-
ancora» colgo l’intervista recente di Mas-
simo Franco a Giuseppe De Rita
 Nel 1975 («Corriere della Sera», 31 dicem-
alcuni scrittori bre 2022).
illustri Per De Rita l’Italia non cresce
pubblicarono perché rimane mediocre, anche
un libro se la mediocrità non è solamente
intitolato un male: se non altro perché to-
glie spazio ai grandi guastatori...
La causa è che ci siamo consuma-
ti la classe dirigente, che pur ave-
vamo, e che la classe media non è
riuscita a diventare borghesia
(Pasolini riteneva che l’Italia non
sarebbe diventata mai borghese
perché rimaneva piccolo-bor-
ghese). Ci vorranno cinquant’an-
ni — scrive De Rita — per creare
una neoborghesia media e alta.
Mancano oggi i punti di riferi-
mento che siano esiti sintetici di
un pensiero dialogico. Abbiamo
in cambio l’insopportabile fra-
stuono di opinioni opposte agita-
te negli shakers televisivi (meglio
i vecchi barman e i cocktails).
Connetto le due riflessioni e
Contro Roma, penso. La Chiesa cattolica è sem-
edito da pre stata antiborghese perché i
Bompiani. Tra borghesi veri — non i traditori di
di essi, Alberto libertà, uguaglianza, fraternità —
Moravia (qui sono stati liberali, quindi antifa-
sopra, nella scisti e non clericali, come De Ga-
foto Ansa), speri che resistette a Pio XII. Il Pci
Guido Piovene, da una parte sosteneva una stri-
Goffredo sciante lotta ideologica di classe,
Parise, Eugenio eppure dall’altra — fino agli inizi
Montale, Dacia degli anni Sessanta — teneva in
Maraini, Enzo massima considerazione l’alta
Siciliano cultura borghese e non vedeva
emancipazione possibile dei ceti
 I testi del popolari se non tramite essa
1975 sono stati (Gramsci si riferiva a Croce, Mar-
riproposti da chesi salvava il latino...). Asse-
Bottega di Giovanni Paolo Panini (1691-1765), «Capriccio architettonico con l’Ercole Farnese» (1710 circa, olio su tela)
vi è democrazia al di fuori della
«liberal-democrazia», forma mi-
sta di libertà e di giustizia bilan-
ciate nella fratellanza: una virtù
della rivoluzione francese.
De Rita sostiene che l’Italia
non riparte perché è mancato fi-
no ad ora uno shock dalla suffi-
ciente forza d’urto. Ma la questio-
ne è forse più grave: l’abbassa-
mento culturale dovuto alla di-
struzione della scuola fondata un
secolo fa — opera di tutte le forze
politiche — ha raggiunto un
Stati Uniti
punto tale per cui pochi sono co-
loro che si accorgono del grande
shock subìto nell’ultima genera-
zione: la morte in Italia dell’alta
cultura umanistica come uno dei
massimi riferimenti ideali (sul-
l’alta cultura scientifica non sa-
prei pronunciarmi). L’alta cultura
umanistica si è ritirata sempre
più, prima dalle aspirazioni del
popolo, poi dai desideri dei pic-
colo-borghesi e infine anche dal-
lo stesso ceto medio, distratto,
godereccio e senza gravitas. Sì,
esistono i ricchi, sempre più tali,
ma sono sempre meno capaci di
signoreggiare emozioni e ragio-
ni, natura e storia (i giovani facol-
tosi vanno all’estero, ma non si
accorgono che in Occidente qua-
si ogni luogo è Paese: si veda lo
sfacelo della Gran Bretagna, un
tempo esemplare). Le classi diri-
genti dell’ultima generazione —
dopo aver facilitato tutto per rac-
cogliere consenso, capaci di as-
secondare le masse, ma incapaci
di trasformare i sudditi in cittadi-
quale s’intravede, nella camera,
qualche pagliuzza d’oro; altri-
menti è generatrice di decaden-
za. Ci vorrebbe una rivolta dei
giovani — salvando i beni e scar-
tando i mali del 1968 — ancora in
grado di fare il seguente ragiona-
mento: la cultura umanistica è sì
inutile ma serve a formare la
mente che pensa seguendo prin-
cipi logici e che con essi tempera
le emozioni. Invece noi pensia-
mo male attraverso una lingua
degradata, che molti non sanno
scrivere e comprendere… Il mo-
mento dell’utile deve venire, ma
in un secondo momento, proprio
come l’inutilità umanistica deve
essere preceduta da quella dei
giochi… Il problema è che la de-
cadenza non è soltanto fuori di
noi, nell’ambiente indissolubil-
mente connesso al paesaggio; sta
innanzitutto nella mente, che ha
subìto oramai notevoli e irrepara-
bili danni cognitivi. Infatti i cer-
velli o si formano al momento
giusto, tra le elementari e le me-
die, o rimangono danneggiati…
Ci troviamo pertanto nella situa-
zione paradossale di doverci tira-
re fuori dal pantano senza avere
più abilità e strumenti per farlo.
Stiamo sprofondando nell’anal-
fabetismo di ritorno e dovremmo
al tempo stesso rifondare la scuo-
la per il prossimo secolo: 2023-
2123!
Qualche lembo di buon retro-
terra esiste ancora da noi — non
macerato dal presentismo che
tutto inghiotte (i salotti dei ricchi
sono o troppo pieni di cose nuo-
ve o vuoti come sale operatorie).
Se i migliori maestri e professori
si risvegliassero in una speranza
rifondativa, se le associazioni
non-profit si aprissero di più al
sussidio educativo, se avessimo
un embrioncino, anche non ec-
celso ma degno, di classe diri-
gente, allora sì che potremmo
farcela: tra una generazione sarà
tardi.
Ogni strato sociale ha la sua di-
gnità nel pluralismo della socie-
tà: artigiani, contadini, operai,
tecnici, piccolo-borghesi, bor-
ghesi medio-alti e aristocratici…
Nessuno deve vergognarsi per le

Princeton celebra Toni Morrison

Laterza nel condavano il Pci vari socialisti e origini, a meno che ne abbia per-
2018, in un azionisti. Il liberalismo di sinistra so le virtù. Io stesso sono stato in-
volume — ma può esistere un liberali- dotto da giovane a vergognarmi
intitolato smo che non sia riformatore? — della mia nobiltà e soprattutto
è stato ucciso dal liberalismo di dell’alta borghesia, seppure en-

anch’esso
Contro Roma, destra di Malagodi, dall’inclina-
con in più zione a un progressismo demo-
interventi, tra cratico poco liberale, dalla con-
gli altri, di centrazione (pur meritoria) del
Nicola Lagioia, nuovo Partito radicale sui soli di-
Emanuele ritti civili e dall’avvelenamento
Trevi, Teresa del liberalismo di Berlusconi au-
Ciabatti, Igiaba toproclamatosi liberale (strizzan-
Scego, Paolo Di do l’occhio allo zar).
Paolo, Christian Esito di tutto ciò: a destra esse-
Raimo re liberali equivaleva a sostenere i
propri interessi ottenendo con-
senso con la nuova demagogia, il
populismo; a sinistra essere pro-
gressisti equivaleva ad essere po-
co liberali e molto democratici e
anche populistici, perdendo il
popolo e dimenticando che non
C
omincerà il 22 febbraio prossimo il
ciclo d’iniziative Toni Morrison:
Sites of Memory, organizzato
dall’Università di Princeton per celebrare
la scrittrice afro-americana, vincitrice del
premio Nobel per la Letteratura nel 1993,
Nobel scomparsa il 6 agosto 2019 all’età di 88
La scrittrice anni. In onore di Morrison, che aveva
americana insegnato scrittura creativa a Princeton
Toni Morrison per diciassette anni a partire dal 1989,
(1931-2019) sono in programma mostre ed eventi che
vincitrice del ne misureranno l’impatto sulla narrativa
premio Nobel americana anche grazie ai suoi
nel 1993 manoscritti, con molti testi inediti,
custoditi nell’archivio privato. Tra le
iniziative spicca la mostra Cycle of
Creativity: Alison Saar and the Toni
Morrison Papers, aperta dal 25 febbraio
al 9 luglio 2023, che abbinerà gli scritti
di Morrison a sculture, stampe e tessuti
dell’artista Alison Saar allo scopo di
illustrare il loro rapporto con
l’esperienza dei neri d’America. Un altro
appuntamento importante sono le
performance che gli artisti Daniel
Alexander Jones e Mame Diarra
Samantha Speis terrano il 24 e il 25
marzo, basate sui testi conservati
nell’archivio di Morrison. È prevista
anche una serie di conferenze che si
svolgerà in primavera. Toni Morrison,
che all’anagrafe si chiamava Chloe
Ardelia Wofford, oltre al Nobel aveva
vinto il premio Pulitzer nel 1988.
trambe critiche. Ciò alla neobor-
ghesia medio-alta che speriamo
rinascerà — fra cinquant’anni —
non dovrà più succedere, proprio
a partire dalla nostra esperienza
storica. L’importante è che si
possa scivolare in avanti, così co-
me indietro, nella scala sociale in
ragione del merito e non del pri-
vilegio. E soprattutto, se si pre-
senterà da noi qualche dittatura,
magari anche elettiva, quel ceto
dirigente del futuro non dovrà
più cedere i princìpi temendo di
perdere il capitale, come pur-
troppo è avvenuto nel secolo
scorso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
TERZA PAGINA 29
#

Fino al 6 gennaio Venti compagnie, straniere e italiane, con Ucraina. Le proposte spaziano dal teatro alla dall’aldilà. Totò degli alberi. La vera istoria del

Teatro, danza e circo: spettacoli per un pubblico di bambini e

ragazzi. Fino al 6 gennaio a Lecce si rinnova
a Lecce il festival «Kids» l’appuntamento con «Kids», festival
internazionale del teatro e delle arti per le
dedicato ai più piccoli nuove generazioni (kidsfestival.it). Il tema
guida della nona edizione della rassegna è
«Senza paura», previsti eventi in molti luoghi
del capoluogo salentino con gruppi
provenienti da Danimarca, Paesi Bassi,
danza, dal circo alla narrazione, fino alle
nuove tecnologie. È il caso di Nel mezzo
dell’Inferno, spettacolo con visori 3D, per la
regia di Fabrizio Pallara: un viaggio a piccoli
gruppi nel mondo di Dante, che pone il
pubblico (over 14 anni) a contatto con la
dimensione fantastica; ad uno ad uno gli
spettatori saranno accompagnati oltre il
«muro virtuale» che separa l’aldiquà
barone rampicante (da 7 anni) è un omaggio
al Barone rampante di Italo Calvino: diretto
da Bruno Soriato racconta di una famiglia di
teatranti alle prese con la messa in scena del
romanzo stesso. E ancora, Esercizi di
Fantastica, nato da un’idea di Giorgio Rossi, è
una performance (da 4 anni) che coniuga la
Gianni Rodari creatività dello scrittore Gianni Rodari con il
(1920-1980) linguaggio della danza e del movimento.

Botanica Il libro di Avicolli (Archos) Il dipinto del patriota in catene

Il pomodoro Eroe del Risorgimento

ortaggio ritratto da Hayez
dei due Mondi acquisito dagli Uffizi
di Bruno Delfino

«I l suo essersi fatto

ritrarre in prigione,
retrospettiva su Hayez nel
2015 alle Gallerie d’Italia di

«A
in catene, nel Milano. Ora è visibile in
stro della terra, stella ripetuta momento forse più difficile cima allo scalone lorenese
e feconda, ci mostra le sue della sua vita, è un modo degli Uffizi ma dopo un
circonvoluzioni, i suoi canali, per riaffermare il suo ruolo «tour» in vari comuni
l’insigne pienezza e l’abbon- nel Risorgimento, ma è toscani, per il progetto
danza senza osso, senza corazza, senza squa- anche una allegoria della «Terre degli Uffizi», sarà
me né spine, ci consegna il regalo del suo libertà di un popolo intero, esposta nella Galleria d’arte
colore focoso e la totalità della sua freschez- quello italiano»: il direttore moderna di Palazzo Pitti. Il
za…». Comincia con un’ode del poeta cileno degli Uffizi Eike Schmidt ritratto del conte Francesco
Pablo Neruda, premio Nobel per la Lettera- commenta con orgoglio Teodoro Arese Lucini
tura nel 1971, il viaggio in 223 pagine che l’acquisizione da parte della (Milano, 1778-1836),
tocca etimologia, storia, geografia, arte e galleria fiorentina (che in militare napoleonico poi
costume di un prodotto per noi identitario, queste feste natalizie ha coinvolto nei moti
non solo in cucina: il pomodoro. Anzi Il si- registrato l’affluenza record risorgimentali, spiega
gnor pomodoro. Storia di un successo biolo- di 105 mila visitatori) del Schmidt (il suo incarico
gico con qualche divagazione, titolo che Ritratto del colonnello Arese scadrà a fine 2023), «va ad
Franco Avicolli ha scelto per il libro (Edizio- Lucini in carcere di arricchire gli Uffizi con il
ni Archos, pagine 224, e 20). Francesco Hayez (1791- suo valore pittorico e
Nelle sue divagazioni l’autore ci racconta 1882), un olio su tela (151 x storico». E sarebbe stato
come è arrivata sulle nostre tavole questa 116 centimetri) datato 1828, proprio Arese Lucini a
bacca proveniente dal Nuovo Mondo e come capolavoro unico della scegliere di farsi ritrarre in
sia diventata un emblema della contamina- pittura risorgimentale. catene, anche se la pena al
zione positiva tra culture, annegando nella L’opera, acquistata momento era già conclusa,
sua polpa pregiudizi, diffidenze e la violenza attraverso il mercato da una per riaffermare i principi
dei conquistadores. All’origine era il jitoma- collezione privata, era già del Risorgimento. (st. b.)
tl, il primo vagito nelle regioni andine e me- stata esposta nella grande © RIPRODUZIONE RISERVATA

soamericane e, una volta importato dai ter-

razzamenti aztechi, venne
coltivato e relegato a pian- Novecento Un saggio di Alex J. Kay, edito da Einaudi, considera tutte le atrocità compiute dal Terzo Reich
ta ornamentale, miope

Lo sterminio non fu solo la Shoah

presa di distanza, venata di
razzismo, nei confronti
degli usi e costumi indige-
ni.

Tredici milioni le vittime di Hitler

Ci ha pensato madre
natura, con il clima medi-
terraneo ottimale per la
coltivazione della pianta,
soprattutto nelle regioni meridionali, a tra-
sformare il bistrattato pomodoro in «oro
rosso» (182 miliardi di tonnellate prodotte di Frediano Sessi prendere in esame le cause millenario che avrebbe garan- lenza da essa generata — scri-
nel 2017). «Merito delle sue qualità organo- L’autore del genocidio ebraico insie- tito una rinascita della Ger- ve Kay — bisogna dunque ri-

L
lettiche — scrive Avicolli — ma senza di-
menticare le circostanze che ne hanno per- a Germania nazista, tra
messo l’adozione, l’uso, la valorizzazione e la l’estate del 1939 e il
domesticazione rivelatrice». maggio del 1945, senza
Un lungo viaggio dal jitomatl al pomodo- considerare le vittime
ro, passando per il nahua e il tomate, impre- di guerra, morte nei bombar-
ziosito da pagine di note, un racconto nel damenti o negli scontri mili-
racconto. Si attraversa la storia e s’incontra- tari, assassinò deliberata-
no personaggi come Francisco Fernandez, mente tredici milioni di esseri
medico toledano del re di Spagna Filippo II, umani.
che sottolinea l’efficacia di quelli rossi «con- Disabili psichici e fisici fino
tro il fuoco di Sant’Antonio, il mal di testa, il a trecentomila nel corso del-
bruciore di stomaco e le infiammazioni del- l’Operazione eutanasia; quasi
la gola». centomila dirigenti polacchi;
La legittimazione alimentare, come ospite fino a cinque milioni e otto-
gradito della tavola, è datata 1791, porta la centomila ebrei dell’Europa
firma di Juan de la Mata, autore di Arte de  Il libro di Alex dell’Est e dell’Ovest; duecen-
Reposteria, dove compare per la prima volta J. Kay, L’impero tomila sinti e rom europei, al-
la salsa de tomate a la española, con pomo- della distruzio- meno due milioni di abitanti
dori alla brace e una spruzzata di aceto. A ne. Una storia delle città sovietiche nel corso
sua volta il pittore sivigliano Esteban Muril- dell’uccisione di dell’invasione dell’Urss; un
lo, con la sua Cucina degli angeli, 1646, testi- massa nazista, milione di civili inermi nelle
monia la diffusione del pomodoro anche tradotto da operazioni di rappresaglia e
nel campo dell’arte. E ancora, Giovanni Via- Alessandro quasi duecentomila cittadini
lardi, cuoco di casa Savoia, che afferma «i Manna, è edito di Varsavia.
pomi d’oro o d’amore, sono un alimento da Einaudi (pp. I metodi preferiti dai nazisti
sano, piacevole, agro, astringente, rinfresca- XII - 442, e 33) per realizzare questi massacri
tivo» e Francesco Cirio, che nel 1868 inizia a di massa furono principal-
coltivare e imbottigliare pomodori nei din-  Alex J. Kay mente tre: le fucilazioni, l’uso
torni di Napoli. (1979: nella di gas tossici di cui furono vit-
Già, Napoli. Matilde Serao ne dipinge così foto) è Senior tima in prevalenza gli ebrei e
il colore e il calore: «Questo popolo ama i la sottrazione dei beni ali-
Lecturer
colori allegri e mette un pomodoro sopra un in Storia mentari necessari alla soprav-
sacco di farina per ottenere un effetto pitto- all’Università vivenza. «Tantissime altre vit-
rico mostrando che qui l’ortaggio è anche di Potsdam e time furono accoltellate o pic-
un simbolo di allegria. Tutte le strade dei
quartieri popolari hanno osterie che instal-
lano all’aria aperta le loro caldaie, dove bol-
Fellow della
Royal Historical
Society. Tra i
chiate a morte, affogate o bru-
ciate vive oppure morirono
dopo avere ricevuto una inie-
lono sempre i maccheroni e il sugo di pomi- suoi saggi: The zione letale» scrive Alex J. Kay
doro…». Making of an SS lo storico inglese autore di un
C’è un rammarico nella (l)ode al pomodo- Killer: The Life libro, L’impero della distru-
ro di Neruda: «…Ha luce propria, maestà of Colonel zione (Einaudi), che si propo-
benigna. Dobbiamo purtroppo assassinarlo: Alfred Filbert, ne di fare una sintesi, e di of-
s’immerge il coltello nella sua polpa vivente, 1905–1990 frire una chiave di lettura, di
è una viscera rossa, un sole fresco, profon- (Cambridge tutti i crimini perpetrati dai
do, senza fine…». University nazisti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Press, 2016) Kay è consapevole che
me alle altre campagne di uc- mania, dell’Europa e del mon- salire alla Prima guerra mon-
cisione di massa significa an- do intero. diale (…) e soprattutto alle
dare controcorrente rispetto a L’innesco di questa furia sue rappresentazioni sociali».
quegli storici, come ad esem- omicida, non fu dunque sol- Chi aveva pugnalato alla
pio Saul Friedländer, che ri- tanto l’antisemitismo, ma la schiena la Germania erano
tengono impossibile colloca- necessità di potenziare e rea- stati gli ebrei e i comunisti,
re lo sterminio degli ebrei al- lizzare le politiche di purifica- ma anche quei tedeschi im-
l’interno del quadro più gene- zione del sangue germanico: puri (disabili, asociali, oppo-
rale delle persecuzioni una forma di nazionalismo et- sitori e nomadi) che indeboli-
naziste. nico, diretto verso lo stranie- vano la forza del sangue ger-
Alex J. Kay, invece, pur af- ro, ma anche contro il nemico manico. Una lettura della sto-
fermando che l’Olocausto è interno e che includeva gli ria del terrore tedesco e degli
stato un fenomeno storico oppositori politici, gli asocia- omicidi di massa dei nazisti
senza precedenti, è convinto li, i disabili, i sinti e i rom e gli che lo storico inglese condivi-
che per comprendere l’utopia ebrei; nell’intenzione espres- de con molta parte della sto-
della nuova Europa ariana, sa dalle élite intellettuali del riografia tedesca e francese
propugnata dai nazisti prima partito nazista di garantire recente e che nulla toglie alla
ancora della conquista del po- l’egemonia della comunità più grande tragedia della sto-
tere in Germania, sia necessa- nazionale ariana, purificata ria dell’umanità che è rappre-
rio capire che la distruzione da ogni veleno. Quel veleno sentata dalla Shoah.
degli ebrei d’Europa fu parte che era stato, a loro avviso, la In questo quadro, l’uccisio-
integrante «di un più ampio causa interna della sconfitta e ne di massa dei bambini co-
processo di ricostruzione de- dell’umiliazione subita nel stituisce una delle maggiori
mografica e di purificazione corso della Prima guerra atrocità commesse dai nazi-
razziale» perseguito per assi- mondiale. sti: dai disabili dell’Operazio-
curare a se stessi e alle gene- «Per capire e illustrare la vi- ne T4, al milione e mezzo di
razioni future quella purezza sione della società promossa bambini e ragazzi ebrei che
di sangue ariano, nel regno dall’ideologia nazista e la vio- hanno trovato la morte nei
ghetti, nelle uccisioni al-
1979-2022 l’aperto e nelle camere a gas,
fino ai «bambini banditi» dei
territori sovietici occupati.
Addio a Cocchi, premio Comisso
L’unica legge morale: l’urgen-
za di purificare la razza tede-
sca per costruire una grande
S i è spento il 31 dicembre lo scrittore e
psicoterapeuta Michele Cocchi; nato a
Pistoia nel 1979, aveva 43 anni ed era
Germania in una nuova Euro-
pa.
Alex J. Kay con il suo libro
malato da tempo. Aveva esordito nel 2009 offre al lettore italiano un
con la casa editrice Elliot. Con il romanzo quadro d’insieme di rara chia-
La Casa dei bambini (Fandango Libri) rezza che, tra l’altro, ci per-
aveva vinto nel 2018 il premio Comisso. Il mette di comprendere come
Michele Cocchi lavoro più recente è il romanzo Us (2020). la moralità etnico-nazionali-
(1979-2022), Tra i temi ricorrenti i rapporti tra giovani e sta, portata all’estremo, sia
pistoiese, era adulti anche alla luce dell’esperienza di sempre causa di tragedie e
scrittore e psicoterapeuta per infanzia e adolescenza. terrore immensi.
psicoterapeuta © RIPRODUZIONE RISERVATA
 30
Il giorno 31 dicembre è mancato circondato
dall'affetto dei suoi cari il
Conte
Febo Borromeo d'Adda
uomo di grande generosità, integrità e gentilez-
za.- Ne danno triste annuncio Luisa insieme ai
figli Isabella con Aldo, Laura con Marco, Carlo con
Armyne e Federico con Sofia.- I funerali avranno
luogo in forma privata.
- Milano, 2 gennaio 2023.
Francesco e Gian Filippo, Filippo, Guido e Livia,
Lodovico Matilde e Beatrice salutano il loro caro
nonno Nico
Grazie per tutti i tuoi insegnamenti e per i valori
che ci hai trasmesso.
- Milano, 2 gennaio 2023.
Bona con Cecilia, Mario e Paolo abbraccia con
affetto Luisa, Isabella, Laura, Carlo e Federico per
la perdita dell'amato
Nico
- Milano, 2 gennaio 2023.
Marina e Ilaria insieme a Francis e Ilaria ab-
bracciano con affetto Luisa, Carlo e Armyne e i
fratelli tutti ricordando il caro
Febo Borromeo d'Adda
- Milano, 2 gennaio 2023.
Partecipano al lutto:
— Claudia Malvezzi.
Enrico e Maddalena con Carlo, Angela e le loro
famiglie, si stringono commossi a Luisa e ai suoi
figli in questo momento di grande dolore per la
perdita del caro
Nico
ricordando con nostalgia i tanti anni sereni tra-
scorsi insieme.
- Milano, 2 gennaio 2023.
Ciao
Nico
caro consuocero, carissimo amico di sempre.- Ti
porteremo sempre nel cuore mentre ci stringiamo
con tantissimo affetto a Luisa, Isabella, Laura con
Marco, Carlo e Federico e le loro famiglie.- Paolo
e Anna Lazzaroni Andina con Luca e Carolina.
- Saronno, 2 gennaio 2023.
Partecipano al lutto:
— Pia Lazzaroni Rainoldi.
Marina e Vitaliano Borromeo Arese ricordano
Febo Borromeo d'Adda
e partecipano commossi al dolore dei familiari.
- Sankt Moritz, 2 gennaio 2023.
Conte
don Febo Borromeo d'Adda
Paolo e Claudia Dal Pozzo d'Annone, addolorati
per la perdita dell'amico di una vita, si stringono
alla moglie Luisa ed ai figli.
- Crans Montana, 31 dicembre 2022.
Edoardo, Ferrante, Francesco e Luca con
Camilla, Annamaria, Véronique e Giulia si unisco-
no con un caloroso abbraccio al dolore di Carlo,
Federico e delle loro famiglie per la perdita
dell'adorato papà
Febo
- Milano - Crema, 2 gennaio 2023.
Febo Borromeo d'Adda
Nanni ed Evita sono vicini a Luisa con tanto affet-
to.
- Crema, 2 gennaio 2023.
Alessandro con Francesca ed Elisabetta,
Giovanni con Beatrice, Edoardo con Olimpia uniti
nella preghiera abbracciano con grande affetto
Federico e tutta la famiglia nel ricordo di
Febo Borromeo d'Adda
- Milano, 31 dicembre 2022.
Un dolore immenso per la perdita del
Conte
Febo Borromeo
Un grande uomo.- Questi anni di fiducia e di col-
laborazione resteranno sempre nel mio cuore.-
Grazie Conte Febo.- Sentite condoglianze alla si-
gnora Contessa e ai figli.- Leano Gandini.
- Milano, 31 dicembre 2022.
Stefano e Valeria sono vicini con affetto a Luisa,
Isabella, Laura, Carlo, e Federico ed alle loro fa-
miglie per la scomparsa di
Nico
e si uniscono alla famiglia nel ricordo e nella pre-
ghiera.
- Milano, 31 dicembre 2022.
Giancarlo con Michela, Enrico con Elisabetta
con profonda amicizia abbracciano con affetto
Luisa con Isabella, Laura, Carlo e Federico ricor-
dando il
N.H.
Febo Borromeo d'Adda
uomo di grande stile che rimarrà per sempre nei
nostri cuori.
- Gironico, 2 gennaio 2023.
Amarilli, Ortensia, Franco, Giorgio abbracciano
con affetto Luisa, Carlo, Federico, Isabella e Laura
nel ricordo del carissimo
Nico Borromeo
- Milano, 1 gennaio 2023.
Alessandro e Francesca con Giacomo, Caterina
e Margherita si stringono a Isabella, Aldo,
Francesco Saverio e Gian Filippo in questo triste
momento, ricordando con affetto
Febo Borromeo d'Adda
papà e nonno esemplare.
- Carate Urio, 1 gennaio 2023.
Jacopo, Claudia, Alessandro e Lavinia abbrac-
ciano forte Isabella, Aldo, Francesco e Gianfi e so-
no vicini a Luisa, Carlo, Laura e Federico per la
perdita dell'amatissimo papà e nonno
Febo
- El Gouna, 1 gennaio 2023.
La famiglia Tarantola partecipa al dolore per la
perdita del
Conte
Febo Borromeo d'Adda
Patrono amministratore della Fondazione Causa
Pia d'Adda.
- Rosate, 1 gennaio 2023.
Achille, Giovanna Colombo Clerici con Giulia,
Stefano, Vanni, Laura Leonardi, Manfredi e Elke
Landi di Chiavenna abbracciano Luisa, Isabella,
Carlo, Laura e Federico nel dolore per la scom-
parsa del carissimo amico
Febo Borromeo d'Adda
- Milano, 1 gennaio 2023.
Nini Biancardi con Claudia, Rosanna e Giulio
prende parte al grande dolore di Luisa, Isabella,
Carlo, Laura e Federico nel ricordo della luminosa
figura del
Conte
Febo Borromeo d'Adda
- Santa Margherita Ligure, 1 gennaio 2023.
Maria Pia Della Beffa Medolago Albani con i
figli Federico; Benedetto con Maria; Biagio con
Margherita e rispettive famiglie sono vicini con
profonda tristezza a Luisa, Isabella, Laura, Carlo e
Federico nel ricordo del caro
Nico Borromeo d'Adda
- Milano, 2 gennaio 2023.
Massimo e Gigliola, Guglielmo e Sara si strin-
gono con affetto a Isabella, Aldo e a tutta la loro
grande famiglia nel dolore per la perdita del caro
papà
Febo Borromeo d'Adda
- Milano, 1 gennaio 2023.
Carlo e Mariella si stringono a Luisa e figli par-
tecipando al loro dolore per la perdita di
Nico
che ricordano con affetto.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Marina con Bartolomeo, Margherita, Annamaria
abbraccia forte Luisa, Carlo, Isabella, Laura,
Federico, ricordando
Nico
amico carissimo.
- Capriate San Gervasio, 2 gennaio 2023.
Elio e Cristina, Federico e Maria Elena, Niccolò
e Marta abbracciano con affetto Laura, Carlo,
Isabella e Federico nel dolore per l'incolmabile
perdita dell'amato papà
Febo Borromeo d'Adda
- Celerina, 1 gennaio 2023.
Partecipano al lutto:
— Cesare e Laura Lori.
Amedeo e Luisa Ponzani con i figli partecipano
con affetto al dolore di Luisa e dei suoi cari per la
scomparsa del
Conte
Febo Borromeo d'Adda
- Milano, 1 gennaio 2023.
Caro
Nico
sei stato un prezioso amico e sarai sempre nei no-
stri cuori.- Abbracciamo con affetto Luisa e i ra-
gazzi.- Carlo Maria, Ursula con Lavinia, Carmelo
e ragazze.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Uberto e Laura con Luigi e Jeanette, Lanfranco e
Federica piangono la dolorosa scomparsa del ca-
rissimo
Nico
amico di una vita e si uniscono al dolore della fa-
miglia tutta.
- Milano, 2 gennaio 2023.
Gian Battista e Chiara Origoni della Croce rim-
piangono il carissimo amico
Febo Borromeo d'Adda
e sono affettuosamente vicini ai suoi cari.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Valerio e Stefania si stringono affettuosamente
a Isabella, Laura, Carlo, Federico e alle loro fami-
glie per la perdita del caro papà
Febo
- Milano, 2 gennaio 2023.
Pin e Giovanna con Gilberto e Paola, Giacinta e
Andrea, Benedetta sono affettuosamente vicini a
Luisa e ai figli nel ricordo di
Nico
con cui hanno condiviso tanti momenti di sincera
amicizia.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Ugo e Micaela abbracciano con grande affetto
e amicizia Luisa e sono vicini a Carlo, Federico,
Isabella, Laura e alle loro famiglie per la scompar-
sa del
Conte
Febo Borromeo d'Adda
- Milano, 1 gennaio 2023.
Partecipano al lutto:
— Giulio e Luisa Fumagalli Romario.
A Dio
Conte
Febo Borromeo
Porteremo nel cuore il tuo delicato sorriso, la tua
sensibilità verso gli altri, il bene che volevi ai bam-
bini e a tutto il personale della Causa Pia d'Adda.-
Sempre attento e presente.- Grazie Conte Febo!-
Abbiamo tanto dolore nel cuore.- Tu continua a
donare dal Paradiso la tua carezza alla grande fa-
miglia della Causa Pia d'Adda.- Riposa in pace.-
Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla
signora Contessa e ai figli.- Tutto il personale del-
la Causa Pia d'Adda.
- Milano, 31 dicembre 2022.
Addolorate per la perdita del signore
Conte
Febo Borromeo
porgiamo le più sentite condoglianze alla signora
Contessa e ai figli.- Anna e tutto il personale di
Full.
- Milano, 31 dicembre 2022.
Siamo vicini a Laura e alla sua famiglia in que-
sto momento di grande dolore per la perdita
dell'amato papà
Conte
Febo Borromeo d'Adda
Gli amici del Riders Club Eleonora e Claudio
Ottaviani con Valentina e Beatrice, Susi Cottica,
Elisabetta Garobbio e Fabio Petroni.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Il Presidente, i Direttori e tutti i soci del Circolo
dell’Unione di Milano ricordano con profondo
rimpianto il consocio
conte
dott. don Febo Borromeo d'Adda
marchese di Pandino
socio cinquantenario.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Gli amici delle auto storiche del Circolo
dell'Unione di Milano partecipano con moltissimo
affetto al dolore di Luisa, Isabella, Laura, Carlo e
Federico per la scomparsa del
conte
Febo Borromeo d'Adda
attivo organizzatore ed entusiasta partecipante ai
raduni di auto d'epoca e lo ricordano per la sua
generosa amicizia.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Febo Borromeo d'Adda
Partecipano al lutto:
— I cugini Debickè van der Noot.
— Ferdinando e Letizia Marelli.
L'1 gennaio 2023
Lodovico Dubini
medico oculista, è salpato da questa vita.- La sua
musica risuonerà per sempre in chi ha vissuto con
lui.- Lo piangono Alexandra, Lorenzo, Caterina
e Francesco ricordandolo come marito e papà
straordinario.- Il funerale si terrà martedì 3 gen-
naio alle 10.45 nella chiesa di San Francesco
a Lecco.- La famiglia ringrazia il Centro Cure
Palliative dell'Ospedale di Lecco.
- Lecco, 1 gennaio 2023.
Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera
Dani e Guido, Michele, Stefano e Camilla con i È mancato il
loro figli ricordano con immenso affetto il loro fra- Paola Craveri
tellone Prof. Ing. Giovanni Iannelli Con immenso dolore nel cuore, ci stringiamo alla
Vichi Professore Emerito dell'Università di Pavia.- Lo an-
nunciano la moglie Adriana e i figli Renato,
zia Carla, a Marco e a Michele.- Il ricordo del tuo
animo, dolce Paola, non ci permetterà di abban-
uomo di profonde amicizie, entusiasta della vita,
con cui hanno condiviso passioni, viaggi, avventu-
Germana e Paola.- Il caro Giovanni riposa nella
Casa Funeraria BBM Bonizzoni e Frattini di Pavia,
donarci alla tristezza di questo momento, certi che
il papà ed i tuoi zii ti stanno già abbracciando.-
re. via Ciapessoni 21.- Per giorno e ora dei funerali Tutti i tuoi cugini Craveri e Bagiotti.
- Lecco, 1 gennaio 2023. telefonare allo 0382.24301. - Milano, 2 gennaio 2023.
- Pavia, 2 gennaio 2023.
Giorgio Pietrangeli, affranto dal dolore, parteci-
Giovanna Piero e tutti i Risari uniti nel dolore e pa la inaspettata e fulminea scomparsa di
nella preghiera per Sono vicino ad Adriana e ai figli, ricordando con
Vichi
molta simpatia Annamaria Di Trani Pietrangeli
abbracciano Sandra, Lorenzo Caterina Francesco,
Giovanni "la meravigliosa ragazza di via Mecenate" che con
Dani Michele Stefano. come persona piacevole e intelligente.- Mi ha fat- le sue straordinarie doti di moglie innamorata, di
madre, di amica, di consigliera ed anche di com-
- Lecco, 1 gennaio 2023. to piacere averlo conosciuto e rattristato dell'acca-
duto.- Lionello Superti Furga. plice ha illuminato tutta la vita e reso possibili an-
- Bocca di Magra, 2 gennaio 2023. che le più improbabili delle avventure professio-
nali.- Martedì 3 gennaio alle ore 11 verrà cele-
brata una messa nella chiesa del Sacro Cuore del
Gli zii Paolo e Mila con tutti i figli e nipoti ab- Suffragio in lungotevere Prati.
bracciano Sandra Lorenzo Cati e Francesco ricor-
dando con immenso affetto È mancata all'affetto dei suoi cari - Roma, 1 gennaio 2023.
Vichi Liliana Tintinelli
Carlo, Massimo, Antonella e Orsola con
- Lecco, 1 gennaio 2023. ved. Cavenaghi
Lo annunciano con estrema tristezza i figli Marco,
Patrizia, Mariella e Stefano e gli adorati nipoti an-
nunciano addolorati la perdita dell’amata mam-
Giorgio e Anna con Maria Teresa, Marco, John, ma
Emma e Chiara.- La sua forza, dolcezza e deter-
Vichi minazione saranno sempre un esempio di vita per Beatrice Pinto Capalbo
chi l'ha conosciuta.- I funerali si terranno il giorno - Milano, 1 gennaio 2023.
ti abbiamo visto soffrire tanto, ti vogliamo bene
e abbracciamo Alexandra, Lorenzo, Caterina,
2 gennaio 2023 alle ore 14.45 nella chiesa di San
Protaso in piazzale Brescia a Milano.
Francesco con molto affetto.- Margo e Marco, con - Milano, 31 dicembre 2022.
Pietro e Andrea. Enrico e i ragazzi di via Boeri si uniscono al
- Lecco, 1 gennaio 2023. dolore del loro fratello Giovanni per la perdita
dell'amato papà
Roberto e Fabrizio, Maria con Francesca e
Andrea, ricordano con affetto la dolcezza e la ge- Ferdinando Reho
I fratelli Mapelli Mozzi con le loro famiglie si nerosità della - Milano, 1 gennaio 2023.
stringono affettuosamente a Sandra con i suoi fi-
gli, Michele, Daniela, Stefano e alle loro famiglie zia Liliana
nel ricordo di che ha accompagnato gran parte della loro vita.
Lucia Gelli ed Alberto Canarelli abbracciano
Vichi - Milano, 1 gennaio 2023. Marino ed Augusto partecipando così al vuoto la-
sciato dalla scomparsa del loro papà, nostro caro
che ci ha lasciato troppo presto. amico
- Milano, 1 gennaio 2023.
La famiglia Braccialini si unisce al dolore per la
perdita dell'amica
Cesare Vago
Vivienne Westwood
- Busto Arsizio, 1 gennaio 2023.
Popi con Andrea, Alessandra, Antonio e tutte le
loro famiglie, abbraccia forte Alexandra, Lorenzo, - Firenze, 30 dicembre 2022.
Caterina, Francesco e tutti i Dubini nel triste mo- 2 gennaio 2008 - 2 gennaio 2023
mento della fine della vita terrena di
Dott. Ing. Giovanni Moggia
Viki Lo Studio D'Andrea & Partners Legal Counsel
partecipa al dolore della famiglia e di tutti i colla- Ci manchi sempre.- Maura e Maria.
che ha raggiunto Toni e Irene dopo tanto soffrire.- - Milano, 2 gennaio 2023.
Che le nostre preghiere lo accompagnino e lo aiu- boratori per la scomparsa di
tino ad assistere da lassù tutta la vostra grande fa-
miglia.
Vivienne Westwood
- Lugano, 1 gennaio 2023. indiscussa leggenda e icona della moda. "Tarderà molto a nascere, se nasce, un
- Shanghai, 1 gennaio 2023. andaluso così chiaro, così ricco d’avven-
tura".
(García Lorca)
Il primo gennaio 2023 è mancato il
Il 31 dicembre 2022 è improvvisamente manca-
N.H.
Dott. Pietro Benzi to all'affetto dei suoi cari Dott. Ing. Giuseppe Zamperetti
Adele con Filippo e Andrea ne dà l'annuncio con Antonio Caruso Caro papà, oggi avresti compiuto 100 anni; non
morte ma vita ricordo: Parini e Politecnico, Alpino
profondo dolore.- I funerali avranno luogo presso
la Basilica San Siro e Materno di Desio, mercoledì Ne danno la dolorosa notizia la moglie della Julia, imprenditore illuminato; padre forte e
Alessandra, il figlio Lucio Adalberto, i parenti tut- amorevole, mi hai trasmesso l'umano secondo il
4 gennaio alle ore 10.30.
- Milano, 1 gennaio 2023. ti.- Le esequie verranno celebrate a Sondrio lunedì tuo stile.- Guida e proteggi la piccola Enrica.- Con
2 gennaio, alle ore 15, presso la collegiata. affetto infinito.- Giorgio.
- Sondrio, 1 gennaio 2023. - Milano, 2 gennaio 2023.
Ferdinando, Luisa, Achille, Alessandro
Mazzoleni con le rispettive famiglie partecipano al
dolore della sorella Adele per la perdita del caro
Pietro
- Milano, 1 gennaio 2023.
Gianni, Laura e Daniela Cocchi piangono la
scomparsa di
Pietro
nel doloroso ricordo dei tanti momenti passati in
grande amicizia.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Matteo e Cornelia piangono la scomparsa del
caro amico di tanti giorni piacevoli
Dott. Pietro Benzi
Ne ricordano il grande e generoso animo e parte-
cipano al dolore di Adele.
- Milano, 1 gennaio 2023.
Alfredo e Lella Ambrosetti piangono, con infinita
devozione, la scomparsa del
Cardinale
Joseph Ratzinger
eletto poi Papa Benedetto XVI.- Per noi è stato
un Cardinale indimenticabile non solo per la sua
riconosciuta capacità di capire e di spiegare nel
profondo l’essenza della fede cattolica, ma anche
perché per noi è tuttora un’emozione profonda
ricordare quando, dietro nostro invito, accettò di
venire a Villa d'Este per partecipare ad uno dei no-
stri forum annuali.- A Villa d'Este fece un interven-
to indimenticabile, di importanza storica, riguar-
do al rifiuto dell'Europa/Unione Europea di rico-
noscere le proprie radici cristiane.- Il titolo dell’in-
tervento fu: "Cos'è l'Europa" in cui spiegò a tut-
ti, cattolici e non cattolici, che una realtà senza
radici è come un edificio senza fondamenta, un
edificio senza colonne portanti, cioè senza valo-
ri di riferimento che chiunque potrebbe inventa-
re e modificare in qualsiasi momento a proprio
piacere.- Benedetto XVI è stato un grande Papa
a cui purtroppo, dopo anni di duro lavoro, sono
mancate le forze per continuare ad esercitare una
missione così impegnativa, per questo decise di
dare le dimissioni da Papa.- Anche questa sua
decisione, registrò un momento storico perché la
Chiesa si trovò ad avere, contemporaneamente,
due Cardinali eletti Papa.- Chiunque abbia cono-
sciuto Papa Benedetto XVI non può non ricordare
ed apprezzare le sue straordinarie doti di teologo
e pastore.- Il nostro cordoglio, il nostro pensiero,
non può non rivolgersi anche a Papa Francesco
che di Papa Benedetto XVI rappresenta il succes-
sore vivente.- È lui che ha cominciato a commuo-
verci quando ha invitato tutti i cattolici a pregare
per Papa Benedetto XVI, nel momento in cui il suo
stato di salute iniziò ad aggravarsi.- Grazie, Papa
Francesco, perché con il suo quotidiano impegno
apostolico, ci aiuterà a soffrire di meno il grande
vuoto lasciato da Papa Benedetto XVI.
- Varese, 1 gennaio 2023.
Con infinito affetto, vicini a George, ci uniamo
in un abbraccio ad un Angelo della meditazione e
della preghiera
Sua Santità Emerita
Papa Benedetto XVI
Grazia e Roberto Rizzo con Giuseppe Adele e
Cristina.
- Napoli, 1 gennaio 2023.
Davide Prosperi insieme a tutto il movimento
di Comunione e Liberazione partecipa profonda-
mente commosso al lutto per la scomparsa del
Papa emerito
Benedetto XVI
Un vero gigante della fede e un testimone ferven-
te della bellezza della vita segnata dall’incontro
con Cristo.- Nella sua voce così pacata e affasci-
nante, dimessa eppur autorevole, abbiamo potuto
vedere incarnarsi nuovamente il paradosso del fa-
scino dell’annuncio di Cristo, che illumina le men-
ti con la forza semplice della sua ragionevolez-
za, che attrae per la sua capacità di corrispondere
all’esigenza di verità, bellezza, amore che alber-
ga nel cuore di ogni uomo.- Benedetto ha servi-
to la Chiesa mostrando a tutti come "l’intelligen-
za della fede diventa intelligenza della realtà".-
Profondamente amico di don Giussani, Benedetto
è stato per noi di CL un vero padre.- Pur nel do-
lore, siamo immensamente grati a Dio per averci
donato un amico e una guida nel cammino come
lui e siamo certi che la sua testimonianza porterà
sempre più frutto nella vita di papa Francesco e
della Chiesa, e quindi nella vita di ciascuno di noi.
- Milano, 2 gennaio 2023.
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
Spettacoli
Il film
del Mereghetti
U
n western senza
Sioux e Cheyenne,
senza bisonti e pra-
terie, senza sceriffi
e fuorilegge ma con
la stessa ambizione mitica di
scavare nelle radici di una ter-
ra e di una popolazione per
farne emergere la storia e i
drammi, le tensioni e le spe-
ranze. Oltre a una significativa
citazione fordiana da Sfida
infernale. Ma con una diffe-
renza non trascurabile: non
siamo nel west statunitense
ma nell’Islanda di fine XIX se-
colo, ancora sotto il dominio
danese.
E proprio dalla Danimarca
parte il protagonista del film,
il giovane prete Lucas (Elliott
Crosset Hove), incaricato dal
vescovo di aprire una chiesa
in un villaggio della costa sud
orientale dell’Islanda e deciso
a fotografare persone e am-
bienti che troverà nel viaggio
con una ingombrante mac-
china a lastre di collodio. Per
questo non sbarca vicino alla
sua meta: vuole concedersi un
lungo viaggio di avvicina-
mento, dove spera di trovare
soggetti per le sue fotografie.
Godland del trentottenne
islandese Hlynur Pálmason è
il resoconto di quel viaggio,
alla scoperta di una terra sel-
vaggia (ben lontana dalle pro-
messe del titolo, Terra di Dio)
che si rivelerà ben più ostica
di quanto Lucas potesse im-
maginare, ma anche molto
più seduttiva e inquietante di
quanto il giovane fosse prepa-
rato ad affrontare. Perché il
viaggio, che occupa una metà
delle due ore e 23 minuti del
film, metterà a dura prova
non solo le sue forze fisiche
ma anche le ragioni profonde
delle sue convinzioni.
Certo di poter far proprio
quello che vede grazie alla ca-
pacità di fissarlo sulla lastra
fotografica, di poter conosce-
re quello che incontra solo
GODLAND - NELLA TERRA DI DIO
La lotta (perdente) di un prete
contro la Natura selvaggia
Come un western senza Sioux e Cheyenne nell’Islanda di fine XIX secolo
«imprigionandone» le forme
Il regista grazie ai sali d’argento fissati
col collodio, Lucas imparerà a
sue spese l’irriducibilità di
una Natura che nella sua ap-
parente freddezza si ribella a
ogni forma di comprensione,
anche a quella della sua fede,
finendo così per minare addi-
 Hlynur
Pálmason (38)
rittura le certezze religiose
dell’uomo di chiesa.
è un regista e Pálmason, autore anche
sceneggiatore della sceneggiatura, quasi eli-
islandese. Tra mina il ruolo dei dialoghi,
le sue regie «A specie durante il viaggio di
White White avvicinamento al villaggio, e
Day - Segreti affida a lunghe inquadrature
nella nebbia» fisse il racconto dello «scon-
tro» tra l’ambizione di Lucas
(che vuole ridurre tutto a pure
Aveva 45 anni
Addio a Green,
il batterista
dei Modest Mouse

forme estetiche, a «belle im-
magini») e l’imprendibile for-
za della Natura, invitando lo
Il regista spettatore a ritrovare la forza
Pálmason del cinema delle origini (an-
quasi che il formato è quello «qua-
drato») e della sua missione
elimina — registrare la realtà e la sua
il ruolo dei forza ontologica — come per
dialoghi
e affida
liberare gli occhi dalla quoti-
diana frequentazione con im-
a lunghe magini generate artificial-
inquadra- mente. Qui di «artificiale»
non c’è più nulla, persino le
ture fisse riprese hanno rispettato la
il racconto progressione cronologica del
dello film, per cercare anche nella
«scontro» recitazione il riflesso di quella
lotta di fronte a cui Lucas non
potrà che soccombere.
31
#
A soli 45 anni, sabato 31 dicembre, è morto Jeremiah Green (foto), il
batterista statunitense co-fondatore della rock band Modest Mouse.
Proprio pochi giorni prima la band aveva annunciato che gli era stato
diagnosticato un cancro. «Oggi abbiamo perso il nostro caro amico
Jeremiah. Si è sdraiato per riposare ed è semplicemente svanito. Mi
piacerebbe dire un sacco di belle parole adesso, ma non è proprio il
momento. Queste verranno dopo, e da molte persone. Per favore,
apprezzate tutto l’amore che date, avete, avete dato e avrete.
Soprattutto, Jeremiah era amore. Noi ti amiamo» queste le
bellissime parole scritte nell’account ufficiale Instagram della band.
Protagonista
Elliott Crosset
Hove (34 anni)
in una scena di
«Godland - Nella
terra di Dio» di
Hlynur Pálmason.
Presentato al
Festival di Cannes
e al Torino Film
Festival, la
pellicola è stata
designata Film
della Critica dal
Sncci – Sindacato
Nazionale Critici
Cinematografici
Italiani
viaggio che ha messo in crisi
la sua fede. È adesso che i temi
di fondo del film, tenuti sotto-
traccia fino ad ora, emergono:
la perdita di senso della mis-
sione religiosa (davanti alla
chiesa in costruzione i fedeli
ballano e festeggiano, come
in Sfida infernale, ma una vol-
ta terminata Lucas non vi pro-
nuncerà mai un sermone), le
tentazioni dell’altro sesso (in-
carnato dalle due figlie del-
l’uomo che lo ospita), la sco-
perta della forza fisica e del
gusto di vincere (nel rito della
lotta durante la festa) e so-
prattutto il peso delle due lin-
E infatti, quando arriva al gue attraverso cui il prete cer-
villaggio il prete è privo di ca di comunicare: il natio da-
sensi, in fin di vita, costretto nese e l’ostico islandese, i cui
al «risveglio» a fare i conti con valori si ribaltano se la pro-
un se stesso cambiato, segna- spettiva diventa quella dei lo-
to nel profondo da quel lungo cali («il danese che dovevo
parlare la domenica era una
lingua orrenda, ti strozza la
gola» dice la guida che ha
 Le stelle condotto Lucas fino al villag-
gio e che scatenerà tutte le
rabbie represse del sacerdo-
te).
Mentre il film ritrova la for-
Il sacerdote Lucas riceve
za che vivificava tanti western,
l’incarico di recarsi in Islanda
per costruire una chiesa quella dello scontro tra un uo-
mo che vuole dominare la re-
Y da evitare YY interessante
YYY da non perdere
altà e una Natura che lo obbli-
ga alla resa.
YYYY capolavoro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 32 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera

Sportlunedì Rivoluzione La Figc cambia lo scudetto, completando il

processo di rebranding. Il nuovo logo, attraverso
La Figc cambia un’armonia di linee e di elementi, si fonde con
lo scudetto quello istituzionale accompagnato da un sistema
musicale che va dal sound logo a tutte le
Nuovo logo declinazioni che saranno riprodotte su ogni
e identità sonora touchpoint, fisico e digitale. Il logo scudetto è stato
realizzato dall’agenzia Independent Ideas,
l’identità sonora da Inarea Identity Design. «Siamo
pronti per il futuro», il commento di Gravina.

L’INTERVISTA FILIPPO INZAGHI

«Torniamo
Allenatore Inzaghi, 49 anni, 1ª
stagione alla Reggina (Kulta)

di Carlos Passerini

agiocare
Dal lungomare Falcomatà,
dove ogni mattina spinge il
passeggino del figlioletto
Edoardo insieme ad Angela,
la sua compagna, Pippo os-
serva lo Stretto e sogna la se-

perstrada
rie A. Sullo sfondo, dall’altra
parte del mare, l’Etna inneva-
to sembra esser lì a ricordare
l’obiettivo da raggiungere:
lontano, ma possibile. La sua
Reggina è seconda in classifi-
ca, tre punti sotto al Frosino-

Ioloinsegno
ne dell’amico Fabio Grosso,
altro azzurro di Berlino.
Come a San Siro ai tempi di
Superpippo, il feeling che In-
zaghi riesce a creare con i tifo-
si è sbalorditivo: ogni partita,
una festa. «Credo che di me la

amiofiglio»
gente apprezzi il fatto che do
sempre tutto me stesso, che
non fingo. Mi nutro dell’affet-
to della gente, amo il calcio, in
qualunque posto e in qualun-
que categoria. Da bambino
andavo a vedere il Piacenza in
curva con papà, che poi ci
portava all’antistadio del Ga-
rilli a chiedere gli autografi.
Una passione per il gioco che
si vede e che trasmetto. La
gente lo sente, credo».
Ha risvegliato l’orgoglio
di un territorio poco cono-
sciuto e spesso maltrattato.
«IlNapolifavorito,MilaneInterpossonosperare aver pagato le situazioni
esterne al campo e ora devo-
no rincorrere. Tardi?
«Era una scommessa diffi-
cile, tanti mi consigliavano di
non venire a Reggio, la svolta
Noicampionidel2006allenatoriperpassione» «L’Inter ha passato un giro-
ne di Champions durissimo,
ha speso molte energie, quali-
è stata la telefonata del presi- ficandosi ha fatto qualcosa di
dente Marcello Cardona (ex eccezionale. La Juve ha pagato
arbitro in A e questore, ndr) e ne è uscito più forte, qualcu- «È forte, ma è giovane e va l’uscita dalla Champions, nes-

 La Reggina è seconda in serie B

il gesto del proprietario Felice
Saladini, che ha preso un ae-
reo per venire a Ibiza e poi una
barca per Formentera per
convincermi, riaccendendo
l’entusiasmo che avevo den-
tro, in un momento difficile.
Amo le piazze del Sud, quello
che abbiamo fatto nel girone
d’andata è stato bello. Siamo
passati da un quasi fallimen-
to, all’arrivo di Saladini, alla
costruzione della squadra in-
sieme al d.s. Taibi, alla posi-
zione di adesso. C’è orgoglio,
ma dobbiamo finire il lavoro
nel girone di ritorno».
I tifosi le chiedono la serie
A, che manca da 14 anni.
«Quando ho accettato la
Reggina pensavo a un proget-
to triennale, adesso non dob-
biamo avere le pressioni delle
squadre costruite per vincere.
Ma se abbiamo fatto 11 vittorie
significa che qualcosa d’im-
portante c’è. Nel ritorno a
marzo-aprile vedremo dove
saremo e lì ci daremo un
obiettivo, ma senza assilli.
Dobbiamo farci trovare pron-
ti. C’è la squadra, c’è la società,
c’è il pubblico. Proviamoci».
no più debole. Il Napoli resta
favorito. Fino alla fine del
campionato meritava il pri-
mato anche per il gioco. In
Filippo
estate ha fatto un mercato in-
Inzaghi,
telligente, ha inserito giocato-
49 anni:
ri molto forti come Kvara-
la Reggina
tskhelia che sta facendo la dif-
è seconda
ferenza. E poi c’è Spalletti».
in classifica
La rimonta del Milan è
alle spalle
possibile? Siamo solo a gen-
del
naio, ma 8 punti sono molti.
Frosinone
«Il Milan ha un grande alle-
(Foto
natore come Pioli e dirigenti
Maurizio
all’altezza come Maldini e
Laganà /
Massara, sanno bene cosa fa-
Reggina
re. Chiaro che il Napoli ha
1914)
viaggiato a velocità doppia,
ma sono convinto che i rosso-
A proposito di serie A, che neri abbiano tutto per provare
effetto avrà il Mondiale? a recuperare per lo scudetto e
«Vedremo chi avrà indovi- per andare avanti in Cham-
nato la preparazione. Di sicu- pions, per vivere quelle notti
ro influirà. Tutti sono andati a che i tifosi conoscono bene».
tentativi, inevitabilmente. Co- Che succede a De Ketelae-
me nel lockdown: qualcuno re? Per ora, non pervenuto.
aspettato, come si è fatto per
Leao. Potrà diventare prota-
gonista, ha qualità. Bisogna
togliergli pressione».
Leao resta o va via?
«Fossi in lui resterei. Per
me il Milan è sempre stato il
massimo. Vestire quella ma-
glia, giocare a San Siro. Qual-
che anno fa magari si poteva
pensare ad ambire a qualcosa
di più prestigioso, perché il
Milan stava tornando grande,
ora invece ha vinto lo scudet-
to, fa strada in Champions.
Leao è forte ma può essere an-
cora più forte. Mi auguro che
si convinca. Qui può essere
protagonista, al centro del
progetto. Il rischio è che al Ci-
ty o al Real finisca poi per es-
sere uno dei tanti. Se potessi
dargli un consiglio, gli direi di
diventare una bandiera del
Milan, una cosa unica».
Inter e Juventus sembrano
suno se l’aspettava. Ma in
campionato tutte e due si ri-
prenderanno».
Riprendere Lukaku è sta-
to un errore?
«Anche io l’avrei ripreso,
ma è chiaro che non giocando
a lungo deve recuperare la
condizione. Il problema sono
stati soprattutto gli infortuni,
che l’hanno rallentato. Ma do-
po la sosta rivedremo il mi-
glior Romelu. Così come Lau-
taro. Sarà stanco, ma sarà an-
cora più carico dopo la vitto-
ria del Mondiale, vincere
aiuta a vincere».
Che Mondiale è stato sen-
za l’Italia?
«L’ho seguito meno pro-
prio perché non c’eravamo,
sono sincero. La finale è stata
la più giusta. Ora però speria-
mo non ricapiti più di restare
a guardare. In Italia ci sono
molti ragazzi bravi, che gioca-

Apre il mercato

Pochi soldi I l miliardo concesso a Cristiano Ronaldo

dagli arabi dell’Al Nassr per un ruolo da
mila euro un sudamericano. Devis Vasquez,
24 anni, colombiano di Baranquilla, portiere

e tanti ritocchi
giocatore-ambasciatore del calcio saudita del Guaranì, squadra paraguaiana di metà
non tragga in inganno. Per la finestra di classifica, è sbarcato ieri a Milano, in attesa di
calciomercato che apre oggi prepariamoci ad svolgere oggi le visite mediche. Il suo innesto

Il Milan chiude
altre cifre, fra club in vendita, al centro di era già programmato da tempo e non
inchieste, o con i bilanci in profondo rosso. pregiudica eventuali ulteriori trattative per
Sarà perciò una sessione dove domineranno un altro portiere (il sogno è Vicario ma costa

per un portiere
le operazioni di ritocco e non i grandi
investimenti e nella quale tutte le big
saranno soprattutto impegnate a
raggiungere accordi con le star per i rinnovi
di contratto. Fra le squadre di vertice, la più
lesta a muoversi è stata il Milan che, alle
prese con l’emergenza portieri, fra i
rallentamenti nella guarigione di Maignan e
gli imminenti addii di Tatarusanu e Mirante,
in scadenza a giugno, ha acquistato per 350
15 milioni, Sportiello il piano b ma l’Atalanta
ne chiede almeno 5). La sensazione è che un
eventuale extra-budget verrà investito per i
rinnovi di Leao e Bennacer e non ad esempio
per acquistare un altro attaccante (Rebic ha
riportato una lesione all’adduttore che lo
terrà fuori dai campi almeno per tre
settimane, Ballo Tourè invece sarà operato
dopo che ha riportato una lussazione alla
clavicola). L’Inter aspetta una risposta da Promettente Devis Vasquez, 24 anni, portiere colombiano
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023
SPORT 33
#

Il lutto Atletica Tennis

Oggi allo stadio del Santos la veglia per Pelé
Oggi nello stadio del Santos, Vila Belmiro, veglia funebre di Pelé:
atteso il popolo dei tifosi che sfilerà per rendere l’ultimo omaggio.
Domani, poi, la salma attraverserà in corteo la città prima della
sepoltura nel cimitero Memorial Necropole Ecumenica, fermandosi
davanti alla casa della madre del fuoriclasse scomparso giovedì
scorso a 82 anni, la centenaria Maria Celeste Arantes, in segno di
rispetto. Ma la madre di O’Rei non sa ancora che è morto: «Vive nel
suo mondo — spiega la nipote — a volte è cosciente, a volte no».
Meucci tris a Roma, Crippa secondo a Bolzano United Cup, stanotte Berrettini-Ruud
(m. bon.) Buone prestazioni italiane nel festival delle corse su strada Battuto il Brasile, stanotte l’Italia torna in campo contro la Norvegia
di fine anno. Daniele Meucci ha vinto per la terza volta la We Run nella United Cup, competizione a squadre spalmata su tre città. A
Rome nel cuore della capitale mentre Yeman Crippa si è piazzato al Brisbane (Supertennis a partire dall’1), il leader azzurro Matteo
secondo posto alla BoClassic di Bolzano, battuto da Oscar Chelimo, Berrettini affronta il numero 3 del ranking Casper Ruud (4-2 per il
bronzo iridato dei 5000 metri al Mondiale di Eugene. Nelle super norge i precedenti, l’ultimo nei quarti di finale dell’Open Usa); a
classiche internazionali, successo di Joshua Cheptegei alla San seguire il match femminile tra Bronzetti e Helgo e poi il doppio misto.
Silvestre Vallecana di Madrid e di Andrew Rotich alla quasi Ad Adelaide, intanto, è cominciato l’Atp 250 che vedrà impegnati
centenaria Corrida di San Paolo, in Brasile. Jannik Sinner (con Edmund) e Lorenzo Sonego (con Medvedev).

 Il commento
Basket
«Virtus e Olimpia
Paperone
Ronaldo
ha sbagliato
di Daniele Labanti
hanno un ruolo
 e una missione:
no anche in B, spero abbiano
spazio per crescere, perché
solo così la Nazionale può tor-
l’ultimo gol
nare protagonista come ai no-

stri tempi».
Dove sono finiti i centra-
vanti italiani?
«Rispetto ad altri Paesi, da
noi si è perso il calcio di stra-
da, l’oratorio. Io a mio figlio lo
sto già insegnando: lo porto a
giocare in tutti i posti. L’anno
scorso ero in vacanza e in una
piazza ho letto un cartello:
vietato giocare a calcio. Meno
playstation e più campetto.
Solo lì s’affinano certe qualità
che poi non perdi più».
Cannavaro, De Rossi,
Grosso, Gattuso, Gilardino,
Pirlo: com’è che voi campio-
ni del 2006 siete tutti finiti a
fare gli allenatori?
«C’entra l’amore per il cal-
cio. Pensavo già allora che
quella generazione del Mon-
diale e del Milan di Atene po-
tesse restare nel calcio, per-
restare nell’élite»
di Daniele Dallera
Su Leao Scariolo: non bado ai social, ma a vincere
Fossi in lui
resterei
Qui può Sergio Scariolo, stasera
crescere Virtus Bologna e Olimpia Mi-
ancora, lano si affronteranno per la
mi auguro 20ª volta in tre anni. È forse
che si quella meno significativa?
convinca
Il rischio
è che al City
o al Real
I mportante chiudere
bene una carriera di
gol, di grandi vittorie,
in Europa e nel mondo.
Non è facile mettere la
«Per i tifosi resta una sfida
dai toni superiori, ma né la
stagione né la vita di entram-
be si decideranno in questa
partita».
finisca per parola fine, trovare i tempi Bologna ci arriva a due
essere uno giusti per ritirarsi dal giorni dalla vittoria contro il
dei tanti palcoscenico, nello sport e Fenerbahçe in Eurolega.
non solo. Ronaldo ( foto), «È stato un grande sforzo


ché quei trionfi si erano co- 37 anni, ha fatto la sua collettivo, affrontato senza tre
struiti col gruppo, col rispetto scelta: i soldi non gli giocatori e con allenatore e vi-
delle regole, grazie alla voglia mancano, ma ingordo ha ceallenatore che non erano
di allenarsi sempre al massi- pensato bene di finire i stati in palestra perché in-
mo. Tutti noi avevamo dentro suoi giorni da campione fluenzati. È emerso il senso di
questo. Ed è bello trasferirlo, ormai in scadenza responsabilità di staff e gioca-
insegnarlo». intascando un altro tori, anche di quelli in cattive
miliardo di euro, in Arabia condizioni, e la spinta decisi-
Saudita, con l’Al Nassr: va che può dare una tifoseria
Attaccanti 200 milioni a stagione per calda».
«In Italia mi piace due anni e mezzo (primi Risolutivi Belinelli e Man-
Raspadori, i migliori Su Lukaku 500 milioni) in un nion, finora poco utilizzati in
Anche io campionato che conta Europa. Possono cambiare le
al mondo sono nulla a livello gerarchie?
Mbappé e Haaland» l’avrei internazionale, gli altri «Abbiamo 8 giocatori per Coach A destra Scariolo, allenatore di Bologna, con il collega dell’Olimpia Messina (Ciamillo)
ripreso, 500 perché la Lega Saudita due ruoli. Ero davanti a una
ma è chiaro ha scoperto in lui un scelta: o sminuzzare i minu- «Rispetto le opinioni dei ti- ni difficili si esce risponden-
Il miglior attaccante ita- che gli talento, tutto da verificare, taggi per tentare di acconten- Basket, serie A fosi, ma non ho né il tempo né do razionalmente, mettendo
liano di oggi e di domani? infortuni come uomo immagine, tare tutti, oppure creare delle 13ª giornata l’interesse per leggere quello da parte il proprio ego, ricer-
Reggio Emilia-
«In Italia senza dubbio Im- lo hanno perfetto per lanciare la rotazioni diverse per campio-
Pesaro 95-76
che viene scritto. Non è snobi- cando l’equilibrio. Questo è il
mobile, il più completo. Al rallentato candidatura di Arabia- nato ed Eurolega. Tutti devo- smo, è proprio che apparten- mio modo di allenare. Le rea-
(giocata venerdì)
mondo, dico Mbappé e Haa- Egitto-Grecia a ospitare i no farsi trovare pronti ma non go a un’altra dimensione. Non zioni emotive rischiano di
land: inarrivabili. Fra i giovani
Credo Mondiali del 2030. Non mischierò le cose di nuovo. La
Oggi
credo nemmeno che darei un rendere le crisi irreversibili».
italiani, a me piace molto Ra- che dopo sono sufficienti i social e i serie A non è il torneo dei
Trento-Brindisi
ore 18 Eurosport 2 bell’esempio di leadership se A proposito di emotività:
spadori, anche se è più secon- la sosta follower, scatenati in Giardini: giocarla con un ruo- mi facessi fare la rassegna dei ritiene che le passate tensioni
Treviso-Venezia
da punta. Mi ricorda Aguero rivedremo Arabia Saudita dopo la lo da protagonista significa ore 19
commenti apparsi sul web». tra Bologna e Milano possano
come caratteristiche. Mi piace il miglior notizia dell’ingaggio di avere la fiducia piena dell’alle- Ora riapre il mercato in Eu- trasformarsi in un’alleanza a
anche come faccia, mi sembra CR7, a certificare doti natore». Varese-Tortona ropa: lei a Massimo Zanetti livello internazionale, nel-
Romelu ore 19.30
serio e pulito». diplomatiche e di Ha accennato agli infortu- chiede rinforzi? l’imminente riorganizzazio-
E quello di dopodomani? comunicazione di ni, tematica che interessa sia Bologna-Milano «Il nostro roster è ben co- ne che subirà l’Eurolega?
Non è che suo figlio... Ronaldo: la Fifa e la Coca Bologna sia Milano. ore 20.30, Nove perto in certi ruoli e più sco- «Non parlerò di politica,
«L’unica cosa che conta è Cola non hanno «La saturazione del calen- Verona-Trieste perto in altri. Le società fa le anche se demagogicamente
che faccia sport e studi. A me dimenticato lo sgarbo del dario è evidente, come lo è la ore 20.30 valutazioni, adeguandole al li- qualcuno dirà che non voglio
e a mio fratello Simone i no- portoghese quando necessità di armonizzare gli Sassari-Brescia vello di ambizione: non faccio sporcarmi le mani. Io credo
stri genitori hanno insegnato cestinò una bottiglia della impegni dei club e le finestre ore 20.45 bracci di ferro sui giornali. che ognuno debba fare bene il
così. Con gli anni ho capito bibita più famosa del Fiba delle Nazionali. Non so- Negli anni precedenti la Vir-
quanto fosse importante otte- mondo in una conferenza no certo, però, che sia altret- Scafati-Napoli tus ha investito tanto, io sono
ore 20.45
nere un titolo. A Edoardo io e stampa agli Europei. I tanto chiaro nella testa di chi rispettoso delle scelte econo- Salvare lo spettacolo
mia moglie vogliamo dare lo familiari di Ronaldo sono deve decidere. Noi non siamo Classifica miche e al tempo stesso riven- «Si gioca troppo,
stesso insegnamento. Farà felici perché il loro futuro, mai stati al completo una vol- Bologna 22 dico l’autorevolezza della mia
quello che vuole. Certo, se poi che era già assicurato, è ta in questa stagione. È una Milano 20 voce in caso si debbano pren- ci sono tanti infortuni:
giocasse a calcio...». garantito per le prossime questione anche di business: Tortona 16
dere decisioni tecniche». andando avanti così
Trento 14
© RIPRODUZIONE RISERVATA cinque generazioni, Jorge puoi organizzare tutti gli Ar- Varese 14 In un’intervista, Carlo An- si rovina lo spettacolo»
Mendes, l’agente che chi di Trionfo che vuoi, ma se Venezia 14 celotti ha raccontato che do-
manovra il portoghese, si ammazzi i cavalli chi verrà a Pesaro 14 po uno 0-4 contro il Barcello-
gode le sue percentuali da vederli?». Brescia 12 na è andato da Florentino Pe- suo lavoro, e il mio è quello di
sultano. Tutti felici? No, Giocare l’Eurolega è così Sassari 10 rez dicendogli di stare tran- allenare la Virtus».
Skriniar. Marotta e Ausilio hanno presentato Ronaldo ha cercato fino dispendioso? Scafati 10 quillo, perché il Real Madrid Da uomo di basket, crede
un’offerta da 6 milioni più bonus, e non verrà all’ultimo una squadra «Da fuori si percepisce po- Brindisi 10 avrebbe vinto Liga e Cham- che Armani e Segafredo in fu-
migliorata. Non hanno posto deadline allo europea competitiva, co il livello di esigenza che Verona 8 pions. A lei è mai capitato? turo lasceranno la serie A?
Trieste 8
slovacco, ma si aspettano un cenno entro la magari con ambizioni in questo torneo richiede. Lo Napoli 8
«No, anche se conosco il «No, e penso che non sa-
metà del mese: in caso di addio, dovrà essere Champions. Ma sono state sforzo non è avere un picco di Treviso 8 mio vecchio presidente e so rebbe giusto farlo. Dei cam-
il difensore a spiegare la scelta ai tifosi. proprio le sue folli rendimento, quanto ripetere Reggio Emilia 6 che a volte ha bisogno di ri- biamenti discussi in Eurolega
Lukaku invece non vuole muoversi da richieste economiche (e quella prestazione giocando sposte emotive e affettive. Ci non sappiamo molto, a parte
Dove vederle
Milano. «All’Inter sto bene, a fine stagione certi suoi comportamenti) ogni tre giorni. Ci sono cate- Tutte le partite
sono situazioni in cui hai fi- che esiste la volontà di allar-
parleremo con il Chelsea e speriamo di a portarlo là, e solo là, in gorie di giocatori che posso- visibili in diretta ducia nei progressi della garla. Noi dovremo meritarci
trovare una soluzione». La Juventus è alla Arabia Saudita, dove no farlo, altri no. Andrebbero su Eleven Sports squadra, e sai che le difficoltà di aspirare all’élite, nella qua-
ricerca di un esterno — Fresneda il nome potevano soddisfarle. veicolate meglio le informa- sono dovute solo a motivi le ora siamo grazie agli inve-
preferito — ed è pronta a rivoluzionare la Ronaldo ha sbagliato zioni sulla loro salute: si fan- contingenti. Ma in generale, stimenti di un proprietario
rosa. Difficile l’intesa con Rabiot, non l’ultimo gol, proprio come no critiche feroci e ingiuste credo che l’emotività sia dan- importante e al pubblico. Pe-
rientrano più nei piani societari Alex Sandro in Qatar, dove è finito tra senza sapere, magari, che un nosa in questo lavoro. L’espe- rò per Bologna e Milano vedo
e Cuadrado. Movimenti in coda: Nuytinck le riserve. Le panchine e i atleta ha giocato in cattive rienza, l’educazione familiare, un ruolo di responsabilità an-
passa alla Samp, Ferrari alla Cremonese. gol in Arabia Saudita sono condizioni». l’insegnamento dei miei mae- che a livello italiano, in cam-
Monica Colombo d’oro, ma fin troppo A proposito di critiche: stri in panchina, mi hanno pionato siamo un riferimento
© RIPRODUZIONE RISERVATA comodi. © RIPRODUZIONE RISERVATA qual è il suo rapporto con i dato valori che in 30 anni non che gli altri club provano ad
social? sono cambiati: dalle situazio- avvicinare». © RIPRODUZIONE RISERVATA
 34
Tv
TELERACCOMANDO
di Maria Volpe
Non più cartoon:
Mustafà e Simba
sono leoni veri
M
eraviglioso film in live
action tratto dal
cartoon Disney del 1994, sul
famoso leoncino Simba
della Savana, figlio del «Re
Leone» Mustafà. Le voci
italiane sono di Marco
Mengoni, Elisa, Edoardo
Leo, Beyoncé Knowles,
Luca Ward, Massimo
Popolizio. Vedremo
immagini di grandi
realismo
Il Re Leone
Rai1, ore 21.25
La commedia
di Andrea Zalone
C ommedia firmata da
Andrea Zalone (spalla
di Maurizio Crozza), che
vede protagonisti Paolo
Kessisoglu, Luca Bizzarri,
Violante Placido, Valeria
Bilello, Stefano De Martino.
Tutto ruota attorno alle
vicende di un wedding
planner.
Il giorno più bello
Sky Cinema Uno, ore 21.15
Ricordando
Lina Wertmüller
L e storie esemplari di
quattro grandi
protagoniste del Novecento
- la regista Lina Wertmüller,
Maria Callas, Wanda
Ferragamo e Franca Valeri -
sono al centro della nuova
stagione della docu-serie
che attraverso quattro
attrici-narratrici fa rivivere
le vite private e
professionali delle donne.
Stasera Michela Andreozzi
è Lina Wertmüller.
Illuminate
Rai3, ore 23.20
RAI 1
7.00 TG1 Attualità
7.05 CHE TEMPO FA Attualità
8.00 TG1 Attualità
8.05 CHE TEMPO FA Attualità
8.55 RAI PARLAMENTO
TELEGIORNALE Attualità
9.00 TG1 L.I.S. Attualità
9.05 UNOMATTINA Attualità
9.50 STORIE ITALIANE Attualità
11.55 È SEMPRE MEZZOGIORNO
Lifestyle
13.30 TELEGIORNALE Attualità
14.05 OGGI È UN ALTRO GIORNO
Attualità
16.05 IL PARADISO DELLE
SIGNORE Fiction
16.55 TG1 Attualità
17.00 CHE TEMPO FA Attualità
17.05 LA VITA IN DIRETTA Attualità
18.45 L'EREDITÀ Spettacolo
20.00 TELEGIORNALE Attualità
20.30 SOLITI IGNOTI - IL RITORNO
Spettacolo
21.25 FILM IL RE LEONE
Animazione (Regno Unito,
USA 2019). Di Jon Favreau
23.30 TG 1 SERA Attualità
23.35 NATALE TRA LE STELLE
Fiction
RAI 4
15.55 STREGHE
Serie Tv
17.20 LAST COP - L'ULTIMO
SBIRRO Serie Tv
19.00 FAST FORWARD Serie Tv
20.35 CRIMINAL MINDS Serie Tv
21.20 FILM NOAH
23.45 ANICA APPUNTAMENTO AL
CINEMA Attualità
23.50 FILM NARCISO E
BOCCADORO
CIELO
17.15 BUYING & SELLING
Spettacolo
18.15 LOVE IT OR LIST IT -
PRENDERE O LASCIARE
Spettacolo
19.15 AFFARI AL BUIO Documentari
20.15 AFFARI DI FAMIGLIA
Spettacolo
21.15 FILM BLACK BOOK
23.45 INA: L'ESPLORATRICE DEL
PORNO Documentari
SKY
CINEMA
18.20 THE DEPARTED Thriller
(Stati Uniti 2006) Martin
Scorsese SKY CINEMA DUE
18.30 JURASSIC WORLD - IL
DOMINIO (EXT. VERS.)
Avventura (MLT, Stati Uniti
2022) C. Trevorrow SKY
CINEMA COLLECTION
18.45 THE LEGEND OF ZORRO
Avventura (USA 2005)
Martin Campbell SKY CINEMA
ACTION
19.00 TRE ALL'IMPROVVISO
Commedia (USA 2010)
Greg Berlanti SKY CINEMA
ROMANCE
19.10 I DELITTI DEL BARLUME -
A BOCCE FERME
Commedia (Italia 2021)
Roan Johnson SKY CINEMA
COMEDY
SERIE TV
12.40 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
13.30 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
14.25 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
15.15 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
16.05 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
17.00 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
RAI 2
7.35 SPAZIO 1999 Serie Tv
8.30 TG 2 Attualità
8.45 RADIO2 SOCIAL CLUB
10.00 TG 2 STORIE. I RACCONTI
DELLA SETTIMANA
Attualità
11.00 TG SPORT Attualità
11.10 I FATTI VOSTRI Spettacolo
13.00 TG2 - GIORNO Attualità
13.30 TG2 - COSTUME E SOCIETÀ
Attualità
13.50 TG2 - MEDICINA 33
Attualità
14.00 ORE 14 Attualità
15.25 BELLAMÀ Spettacolo
17.10 NEI TUOI PANNI Attualità
18.10 TG2 - L.I.S. Attualità
18.15 TG 2 Attualità
18.40 TG SPORT SERA Attualità
19.05 F.B.I. Serie Tv
19.50 DRUSILLA E L'ALMANACCO
DEL GIORNO DOPO
20.30 TG2 - 20.30 Attualità
21.00 TG2 POST Attualità
21.20 DELITTI IN PARADISO
Serie Tv
23.00 THE NET - GIOCO DI
SQUADRA
Serie Tv
TV8
17.30 FILM DUE SOTTO UN
TETTO
19.15 ALESSANDRO BORGHESE
4 RISTORANTI ESTATE
Spettacolo
20.15 BRUNO BARBIERI - 4
HOTEL
Spettacolo
21.30 FILM NATALE IN AFFITTO
23.15 FILM UNA SORPRESA
SOTTO L'ALBERO
REAL TIME
12.20 CORTESIE PER GLI OSPITI
Lifestyle
15.35 ABITO DA SPOSA CERCASI
PUGLIA Spettacolo
18.15 IL CASTELLO DELLE
CERIMONIE
Lifestyle
21.20 DR. PIMPLE POPPER: LA
DOTTORESSA
SCHIACCIABRUFOLI
Lifestyle
IL PRIMO NATALE
Commedia (Italia 2019) S.
Ficarra, V. Picone SKY CINEMA
UNO
19.15 IL PRINCIPE D'EGITTO
Animazione (USA 1998)
Brenda Chapman, Steve
Hickner, Simon Wells SKY
CINEMA FAMILY
21.00 ENDER'S GAME
Fantascienza (USA 2013)
Gavin Hood SKY CINEMA
FAMILY
STATE OF PLAY Thriller (UK,
USA 2009) K. Macdonald
SKY CINEMA ACTION
I DELITTI DEL BARLUME -
IL RE DEI GIOCHI Giallo
(Italia 2013) Eugenio
Cappuccio SKY CINEMA
COMEDY
17.50 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
18.40 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
19.30 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
20.25 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
21.15 THE NIGHT SHIFT -
TURNO DI NOTTE SKY SERIE
22.10 THE NIGHT SHIFT -
TURNO DI NOTTE SKY SERIE
23.00 CHICAGO MED SKY SERIE
RAI 3
7.30 TGR - BUONGIORNO
REGIONE Attualità
8.00 AGORÀ Attualità
9.45 AGORÀ EXTRA Attualità
10.30 ELISIR Attualità
12.00 TG3 Attualità
12.25 QUANTE STORIE Attualità
13.00 GEO Documentari
13.15 PASSATO E PRESENTE
Documentari
14.00 TG REGIONE Attualità
14.20 TG3 Attualità
14.50 LEONARDO Attualità
15.05 PIAZZA AFFARI Attualità
15.25 LE AVVENTURE DI
PINOCCHIO Serie Tv
16.30 ASPETTANDO GEO Attualità
17.00 GEO Documentari
19.00 TG3 Attualità
19.30 TG REGIONE Attualità
20.00 BLOB Attualità
20.15 NUOVI EROI Attualità
20.40 IL CAVALLO E LA TORRE
Attualità
20.50 UN POSTO AL SOLE Soap
21.25 REPORT Attualità
23.20 ILLUMINATE
Documentari
0.00 TG 3 SERA Attualità
RAI 5
19.25 ART RIDER
Documentari
20.20 PROSSIMA FERMATA,
AMERICA Documentari
21.15 FILM FRÄULEIN: UNA
FIABA D'INVERNO
22.50 SCIARADA - IL CIRCOLO
DELLE PAROLE
Documentari
23.45 STEVIE NICKS WILD AT
HEART Documentari
RAI STORIA
20.10 IL GIORNO E LA STORIA
Documentari
20.30 PASSATO E PRESENTE
Documentari
21.10 ITALIA VIAGGIO NELLA
BELLEZZA
Documentari
22.10 IO SONO VENEZIA
Documentari
23.10 SPECIALI STORIA
Documentari
GHOST - FANTASMA
Drammatico (USA 1990)
Jerry Zucker SKY CINEMA
ROMANCE
21.15 ZONA D'OMBRA
Drammatico (Stati Uniti
2015) Peter Landesman
SKY CINEMA DUE
IL GIORNO PIÙ BELLO
Commedia (Italia 2022)
Andrea Zalone SKY CINEMA
UNO
JURASSIC PARK
Fantascienza (Stati Uniti,
USA 1993) Steven
Spielberg SKY CINEMA
COLLECTION
22.30 I DELITTI DEL BARLUME
Thriller ( 2013) Eugenio
Capuccio SKY CINEMA
COMEDY
INTRATTENIMENTO
13.05 MASTERCHEF MAGAZINE
SKY UNO
13.30 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
14.40 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
15.50 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
17.00 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
18.10 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI
SKY UNO
RETE 4
8.45 MIAMI VICE Serie Tv
9.55 HAZZARD Serie Tv
10.55 DETECTIVE MONK Serie Tv
11.55 TG4 TELEGIORNALE
Attualità
12.25 IL SEGRETO - 2163 -
PARTE 1 Telenovela
13.00 LA SIGNORA DEL WEST
Serie Tv
14.00 LO SPORTELLO DI FORUM
Attualità
15.30 TG4 - DIARIO DEL GIORNO
Evento
16.45 FILM IL GIARDINO
SEGRETO Drammatico (USA
1993). Di Agnieszka
Holland, Fred M. Wilcox
19.00 TG4 TELEGIORNALE
Attualità
19.45 TG4 L'ULTIMA ORA Attualità
19.50 TEMPESTA D'AMORE
20.30 CONTROCORRENTE News
21.25 FILM NON CI RESTA CHE
PIANGERE Commedia (Italia
1984). Di Roberto Benigni,
Massimo Troisi
23.50 FILM PENSAVO FOSSE
AMORE INVECE ERA… Com
(Italia 1991). Di M. Troisi
RAI MOVIE
12.20 FILM LE FATICHE
DI ERCOLE
14.10 FILM SENZA UN ATTIMO DI
TREGUA
15.55 FILM PIEDONE LO SBIRRO
17.50 FILM IL PREZZO DEL
POTERE
19.55 FILM STANLIO E OLLIO -
NOI SIAMO LE COLONNE
21.10 FILM REAL STEEL
23.20 FILM ATMOSFERA ZERO
IRIS
13.05 FILM DELITTO PERFETTO
15.10 FILM 90 MINUTI PER
SALVARLA
16.55 FILM JOHN Q
19.15 CHIPS Serie Tv
20.05 WALKER TEXAS RANGER
Serie Tv
21.00 FILM LA RICERCA DELLA
FELICITÀ
23.25 FILM LA GATTA SUL TETTO
CHE SCOTTA
23.00 ELF Commedia (Germania,
USA 2003) Jon Favreau SKY
CINEMA FAMILY
23.05 LA TORRE NERA Azione
(USA 2017) Nikolaj Arcel
SKY CINEMA UNO
23.10 LA FRATELLANZA Thriller
(USA 2017) Ric Roman
Waugh SKY CINEMA ACTION
IL GIORNO PIÙ BELLO
Commedia (Italia 2022)
Andrea Zalone SKY CINEMA
ROMANCE
23.25 IL MONDO PERDUTO:
JURASSIC PARK Avventura
(Stati Uniti 1997) Steven
Spielberg SKY CINEMA
COLLECTION
SECRET LOVE Commedia
(Gran Bretagna 2021) Eva
Husson SKY CINEMA DUE
19.20 MASTERCHEF MAGAZINE
SKY UNO
19.45 MASTERCHEF MAGAZINE
SKY UNO
20.05 BRUNO BARBIERI - 4
HOTEL SKY UNO
21.15 ALESSANDRO BORGHESE
- CELEBRITY CHEF
SKY UNO
22.15 ALESSANDRO BORGHESE
- CELEBRITY CHEF SKY UNO
23.15 MASTERCHEF ITALIA SKY
UNO
CANALE 5
8.00 TG5 - MATTINA Attualità
8.45 MATTINO CINQUE Attualità
10.55 TG5 - MATTINA
Attualità
11.00 FORUM Attualità
13.00 TG5 Attualità
13.40 BEAUTIFUL Soap Opera
14.10 TERRA AMARA
Telenovela
15.40 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
15.50 UN ALTRO DOMANI
Soap
16.45 FILM HEARTS OF WINTER
(Stati Uniti 2019). Di
18.45 CADUTA LIBERA Spettacolo
19.40 TG5 - ANTICIPAZIONE
Attualità
19.55 TG5 PRIMA PAGINA
Attualità
20.00 TG5
Attualità
20.40 STRISCIA LA NOTIZIA
Spettacolo
21.20 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
1.50 TG5 NOTTE Attualità
2.25 STRISCIA LA NOTIZIA
Spettacolo
LA5
16.35 SACRIFICIO
D'AMORE
Fiction
18.40 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
19.10 ELISA DI RIVOMBROSA
Fiction
21.10 FILM CHRISTMAS AT
DOLLYWOOD
22.55 FILM TUTTO PER UNA
CANZONE
ITALIA 2
13.55 FRIENDS Serie Tv
16.10 DALTANIOUS
Cartoni Animati
17.30 NARUTO SHIPPUDEN
Cartoni Animati
19.00 MIKE & MOLLY Serie Tv
21.25 AMERICAN DAD Serie Tv
22.45 DUNCANVILLE
Cartoni Animati
23.35 THE BIG BANG THEORY
Serie Tv
SPORT
17.50 SERIE A Trento - Brindisi
Diretta EUROSPORT 2
19.00 LEGA BASKET SERIE A
Nutribullet Treviso Basket -
Umana Reyer Venezia
Diretta DAZN
19.30 LEGA BASKET SERIE A
Openjobmetis Varese -
Bertram Yachts Derthona
Tortona Diretta DAZN
20.30 LEGA BASKET SERIE A
Virtus Segafredo Bologna -
Ea7 Emporio Armani
Milano Diretta DAZN
20.45 LEGA BASKET SERIE A
Banco Di Sardegna Sassari
- Germani Brescia Diretta
DAZN
21.00 NBA: NEW YORK -
PHOENIX Diretta SKY
SPORT NBA
RAGAZZI
14.20 NEW SCHOOL
DEAKIDS
15.00 IL BARBIERE
PASTICCIERE
DEAKIDS
15.35 SHREKKATI
PER LE FESTE
BOOMERANG
15.50 ZIG & SHARKO
DEAKIDS
16.05 IL GATTO CON GLI
STIVALI: I TRE DIABLOS
BOOMERANG
Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera
ITALIA 1
8.15 PETER PAN Cartoni animati
8.45 NEW AMSTERDAM Serie Tv
10.30 LAW & ORDER: UNITÀ
SPECIALE Serie Tv
12.25 STUDIO APERTO Attualità
13.00 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
13.20 SPORT MEDIASET Attualità
14.05 THE SIMPSON Cartoni
Animati
14.35 FILM PADDINGTON
Commedia (Francia, UK
2014). Di Paul King
16.30 FILM IL GATTO CON GLI
STIVALI Animazione (USA
2011). Di Chris Miller
18.20 STUDIO APERTO Attualità
19.00 STUDIO APERTO MAG
Attualità
19.30 CSI Serie Tv
20.30 N.C.I.S.
Serie Tv
21.20 FILM TOP GUN Azione (USA
1986). Di Tony Scott
23.40 FILM IL CORVO Horror (USA
1994). Di Alex Proyas
1.25 UNA VITA IN VACANZA -
DESTINAZIONE SICILIA
Spettacolo
NOVE
9.30 VICINI ASSASSINI
Documentari
13.20 IL TUO PEGGIOR INCUBO
Documentari
15.20 DELITTI SOTTO L'ALBERO
Documentari
17.15 DELITTI A CIRCUITO
CHIUSO Documentari
19.15 CASH OR TRASH - CHI
OFFRE DI PIÙ? Spettacolo
20.25 LBA SERIE A Sport
TV 2000
18.30 TG 2000 Attualità
19.00 SANTA MESSA
Attualità
19.30 IN CAMMINO Attualità
20.00 SANTO ROSARIO Attualità
20.30 TG 2000 Attualità
20.55 FILM LA STORIA DI RUTH
23.15 INDAGINE AI CONFINI DEL
SACRO Attualità
23.50 LA COMPIETA PREGHIERA
DELLA SERA Attualità
MEDIASET PREMIUM
TOP CRIME
6.10 CSI
Serie Tv
7.00 R.I.S. DELITTI
IMPERFETTI
Serie Tv
8.45 THE CLOSER
Serie Tv
10.30 HAMBURG DISTRETTO 21
Serie Tv
12.15 C.S.I. MIAMI
Serie Tv
14.05 PERSON OF INTEREST
Serie Tv
15.50 THE CLOSER
Serie Tv
17.35 HAMBURG DISTRETTO 21
Serie Tv
19.25 PERSON OF INTEREST
Serie Tv
21.10 C.S.I. MIAMI
Serie Tv
FOCUS
10.00 PEARL HARBOR E LA USS
ARIZONA - INDAGINE SU
UN RELITTO FOCUS
11.00 TESLA X-FILES FOCUS
12.00 I GRANDI MITI
DELL'UMANITÀ - MISTERI
E RIVELAZIONI FOCUS
12.55 LE FURIE
DELLA NATURA
FOCUS
14.00 FEROCI! FOCUS
15.00 UNIVERSO AI RAGGI X
FOCUS
LA 7
7.00 OMNIBUS NEWS Attualità
7.30 TG LA7 Attualità
7.55 OMNIBUS METEO Attualità
8.00 OMNIBUS - DIBATTITO
Attualità
9.40 COFFEE BREAK
Attualità
11.00 L'ARIA CHE TIRA
Attualità
13.30 TG LA7 Attualità
14.15 TAGADÀ - TUTTO QUANTO
FA POLITICA
Attualità
16.00 MERAVIGLIE SENZA TEMPO
Documentari
17.00 JOSÉPHINE, ANGE
GARDIEN
Serie Tv
18.50 LINGO. PAROLE IN GIOCO
Spettacolo
20.00 TG LA7 Attualità
20.35 IN ONDA
Attualità
21.15 FILM PARADISE ROAD
Drammatico (Australia, USA
1997). Di Bruce Beresford
23.40 FILM LA FIERA DELLA
VANITÀ Drammatico (Regno
Unito, USA 2004). Di M. Nair
LA7D
13.40 GREY'S ANATOMY Serie Tv
15.30 DROP DEAD DIVA Serie Tv
18.10 TG LA7 Attualità
18.15 GHOST WHISPERER
Serie Tv
20.00 LA CUCINA DI SONIA
Lifestyle
20.30 LINGO. PAROLE IN GIOCO
Spettacolo
21.30 JOSÉPHINE, ANGE
GARDIEN Serie Tv
TWENTY
SEVEN
12.00 DETECTIVE IN CORSIA
Serie Tv
13.00 A-TEAM Serie Tv
13.50 HAZZARD Serie Tv
15.45 LA CASA NELLA PRATERIA
Serie Tv
19.00 DETECTIVE IN CORSIA
Serie Tv
20.00 A-TEAM Serie Tv
21.10 FILM TAMMY
23.10 FILM PICCOLE CANAGLIE
GIALLO
6.00 L'INVESTIGATORE
WOLFE
6.35 A CRIME TO REMEMBER
7.35 A CRIME TO REMEMBER
8.35 I MISTERI DI MURDOCH
9.35 I MISTERI DI MURDOCH
10.35 I MISTERI DI
BROKENWOOD
12.35 MISS FISHER - DELITTI E
MISTERI
13.45 MISS FISHER - DELITTI E
MISTERI
14.55 L'ISPETTORE BARNABY
16.55 I MISTERI DI
BROKENWOOD
18.55 MISS FISHER - DELITTI E
MISTERI
20.05 MISS FISHER - DELITTI E
MISTERI
21.10 VERA
23.10 GRANTCHESTER
16.00 UNIVERSO AI RAGGI X
FOCUS
17.00 INDAGINI AD ALTA QUOTA
FOCUS
18.00 INGEGNERIA OLTRE IL
LIMITE FOCUS
19.00 MEGACOSTRUZIONI FOCUS
20.15 COSE DI QUESTO MONDO
FOCUS
21.15 LA MEDICINA NEL
MONDO ANTICO FOCUS
22.15 GERUSALEMME
MISTERIOSA FOCUS
Corriere della Sera Lunedì 2 Gennaio 2023 35
#

Sul web
Forum «Televisioni»: www.corriere.it/grasso
Videorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv

A FIL DI RETE di Aldo Grasso

«Mercoledì», la serie che celebra l’esaltazione del diverso

«C’
è un mostro là fuori!»: Tim Vincitori e vinti more Academy, la prestigiosa scuola privata per per tutta la durata della serie e forse è la stessa
Burton approda su Netflix reietti, da loro frequentata in gioventù. I generi mano (Thing) che fa da cavalier servente a Merco-
L’ANNO CHE VERRÀ
con «Mercoledì», la serie citati entro i cui canoni accogliere le perturbanti ledì, una sorta di Dr Watson al servizio della no-
Amadeus
spin-off del celebre franchi- avventure di «Mercoledì» farebbero delirare il vella Sherlock Holmes. In questa cattedrale goti-
Per la serata di festa su
se dedicato alla Famiglia Ad- ministro della Cultura Sangiuliano: teen horror, ca, costruita con i laterizi delle citazioni, da Harry
Rai1: 5.032.000
dams, ed è subito gotico. Mercoledì (Jenna Orte- fantasy, black comedy, sitcom dark, coming of Potter a Stranger Things, da Edgar Allan Poe a
telespettatori, pari al 36,9%
ga) è un’adolescente «disfunzionale» cacciata age gotico, detective story e soprattutto humour. Mary Shelley, da Carrie a Edward mani di forbice,
di share
frequentemente dalle scuole che frequenta. Difficile godere fino in fondo delle imprese di si celebra una storia di anticonformismo, di esal-
Disperati, e con una scampata condanna per CAPODANNO IN MUSICA Mercoledì, che impara a usare i propri poteri per tazione del diverso (l’integrazione passa per la
tentato omicidio che segue come un’ombra cupa Federica Panicucci scoprire misteriosi antefatti sulla propria fami- porta più sorprendente: il diritto all’emarginazio-
l’adolescente, Gomez (Luis Guzmán) e Morticia Attesa del nuovo anno su glia, oltre che per sventare una serie di omicidi ne), di crescita: la famosa linea d’ombra diventa
(Catherine Zeta-Jones) decidono che occorre una Canale5 per 3.001.000 che terrorizzano la scuola, senza affidarsi all’iro- qui linea di morte, giocando allegramente sui re-
terapia d’urto per far sì che la loro «bambina» ri- telespettatori, con il 20,9% nia di Burton che firma con maestria la regia dei gistri più macabri della cultura pop.
trovi la strada smarrita e la iscrivono alla Never- di share primi quattro episodi. Ma la sua mano si sente © RIPRODUZIONE RISERVATA

Meteo SUDOKU DIFFICILE

<-10 A

A cura di -2 Alta
-10-5 Pressione
Reykjavik
1

4 9 3 8
Helsinki -5-0
-3 4 B
Stoccolma
4 2 Mosca Bassa
Edimburgo 8 0-5
Copenaghen Pressione
Dublino

5
4 10

IL SOLE 9 Varsavia 5-10

OGGI
Londra Amsterdam 11
11

Sorge Tramonta 12 Parigi 10 10-15 Fronte

6 7 2
13 Berlino Budapest Caldo
11
13 11

LE PREVISIONI alle alle Lione Milano

15
11

13
14
14
Bucarest
15-20

Trento Madrid 20-25

1 6 9 7
Tirana Sofia
11 Barcellona Fronte

BA
Roma

Trieste 07:18 16:35 15 Lisb

Lisbona
15
15
11
25-30
Freddo

Aosta
A Atene

Milano
9 2
30-35
Venezia PA 07:23 16:58
>35
Fronte
Occluso
Torino
Bologna BO 07:51 16:46
IN EUROPA 2 8 7 3
Genova FI 07:49 16:49 Per l’ennesima volta il Vecchio Continente è diviso in due per 1 3 5
colpa di due grandi figure atmosferiche, antagoniste tra loro.
Firenze
Ancona
TO 08:08 16:59 Da una parte abbiamo il gigantesco anticiclone sub-tropicale, 9
ovvero l’alta pressione africana, che sta portando una stabilità
Perugia
NA 07:28 16:47 atmosferica totale sui settori centro-meridionali e orientali. 6 4 2 1
L'Aquila Dall’altra abbiamo il flusso instabile nordatlantico che cerca di 4 6 9 3 1 7 8 5 2
RM 07:38 16:50 insidiare l’anticiclone inviando delle perturbazioni che però in- 1 5 7 2 9 8 3 4 6 Cruciverba Corriere
ROMA fluenzano il tempo soltanto sul Regno Unito e più localmente 2
3
8
7
3
8
4
6
5
2
6
4
1
5
7
9
9
1
PROVALI GRATIS
Campobasso MI 08:03 16:51 sui Paesi Bassi e la Francia nordoccidentale. 9 2 1 8 3 5 7 6 4 Ogni giorno
Bari
6 4 5 9 7 1 2 8 3 2 cruciverba nuovi
Napoli
GE 08:01 16:56 8 1 2 5 4 9 6 3 7 e oltre 100 in archivio
5 3 4 7 6 2 9 1 8
Potenza corriere.it/cruciverba
VE 07:51 16:39 7 9 6 1 8 3 4 2 5

Cagliari Catanzaro
Ca LA LUNA
07 GEN
Piena
TEMPERATURE
Palermo 15 GEN
10 Aosta 13 Genova 15 Roma 18 R. Calabria Ultimo Quarto
10 Torino 11 Bologna 13 Campobasso 19 Catania 21 GEN
10 Milano 13 Firenze 12 Napoli 18 Palermo Nuova
13 Trento 11 Perugia 16 Bari 17 Alghero
28 GEN
10 Venezia 10 Ancona 13 Potenza 17 Cagliari Primo Quarto
11 Trieste 13 L'Aquila 16 Catanzaro 16 Olbia

VENTO
Sole Nuvolo Coperto Pioggia Rovesci Temporali Neve Nebbia DEBOLE MODERATO FORTE MOLTO FORTE CALMO MOSSO AGITATO
forza 0/3 forza 4/5 forza 6/7 forza 8/9 poco mosso Molto mosso Molto agitato
DOMANI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

Anticiclone africano sempre presente. Lunedì, pressione in calo al Nord e regioni centrali, piovaschi al Nordovest. Martedì, cielo
coperto al Nord e su alcune zone del Centro, piogge sparse modeste al Nordovest e sull’alta Toscana, molte nubi anche in Puglia e
tempo più soleggiato altrove. Mercoledì, nebbie e cielo coperto al Nord, piogge sulla Toscana costiera e più soleggiato altrove.
LE TEMPERATURE DI IERI IN ITALIA
min max min max min max min max min max
Alghero 11 18 S Cagliari 13 18 S Imperia 13 14 P Palermo 12 18 S Roma 9 17 N
Ancona 10 15 B Campobasso 5 15 S L'Aquila 5 15 B Parma 8 11 Torino 6 10 C
Aosta 4 10 N Catania 10 18 S Lecce 9 16 N Perugia 6 14 B Trento 6 14 N
Bari 9 16 N Crotone 10 17 S Messina 12 18 S Pescara 10 15 B Trieste 10 11 C
Bologna 7 13 N Cuneo 4 9 C Milano 8 10 P Pisa 11 15 N Udine 9 10 C
Bolzano 2 8 N Firenze 9 16 B Napoli 11 16 N Potenza 3 13 S Venezia 9 11 C
Brescia 8 11 C Genova 12 14 P Olbia 8 17 N R. Calabria 12 18 S Verona 8 11
LE TEMPERATURE DI IERI ALL’ESTERO
min max min max min max min max min max
Amsterdam 10 12 P Berlino 9 13 N Istanbul 4 14 S Madrid 5 14 N Parigi 10 12 P
Atene 10 16 S Bruxelles 9 11 P Londra 8 11 C Mosca -1 3 P Vienna 1 9 B
S=Sereno P=Pioggia N=Nuvoloso T=Temporale C=Coperto V=Neve R=Rovesci B=Nebbia

ASIA AUSTRALIA NORD AMERICA SUD AMERICA AFRICA

Pechino Caracas Casablanca
3 26
-18
3 Il Cairo
20
Shanghai Tokyo
Delhi 17
Lima 29
6
Bangkok 29 Chicago
18 Vancouver 27 31
Rio 24
7 de Janeiro r Lagos Nairobi
Santiago San Paolo
San Francisco Buenos Aires Luanda
Giacarta New York 30
24 Sydney Los Angeles 31
15
21
Città del Capo
 36 Lunedì 2 Gennaio 2023 Corriere della Sera