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Illuminismo, Montesquieu, Rousseau, Adam Smith, Beccaria
Illuminismo, Montesquieu, Rousseau, Adam Smith, Beccaria
IL SETTECENTO
➤La scienza viene applicata alla tecnica e vengono create tante nuove macchine che
portano alla rivoluzione agricola. La rivoluzione agricola è da collegare alla rivoluzione
industriale (prima).
➤La rivoluzione industriale è di tipo economico. Unione scienza e tecnica. Noi siamo nella
terza rivoluzione industriale.
Alla base di queste rivoluzioni c'è l’illuminismo, movimento culturale e filosofico, che sarà
la causa di queste sue ultime. Perché metterà l‘accento su alcuni aspetti condivisi dai
rivoluzionari. È un 700 pieno di eventi e fatti storici. Qualcuno potrebbe dire, ma anche
prima c‘erano stati secoli densi di eventi… e quindi? Perché c’è questa considerazione in
più per il 700?
Prendiamo il 500, che subisce tutte le conseguenza della scoperta del nuovo mondo.
Riforma protestante. Cultura rinascimentale. Rivoluzione scientifica. Il 600 inglese,
westfalia….
(Il Bill of rights è una dichiarazione dei diritti, non è una costituzione. Però comunque si
parla comunque di una monarchia costituzionale perché c’è un riconoscimento dei diritti e
ci si avvicina verso una società democratica e liberale (come locke).In Inghilterra non c’è
nemmeno oggi una costituzione, pur essendo una monarchia parlamentare. La tradizione
giuridica inglese è una tradizione orale. )
L’ILLUMINISMO
Nell’illuminismo si diffonde una sorta di fede religiosa che si oppone a quelle tradizionali, il
Deismo, una sorta di concezione filosofica che si basa sulla ragione. E' una religione
naturale (sorta di razionalismo estremo). Il Deismo non nasce con l’illuminismo, ma nel ‘600
nell’epoca delle guerre di religione. Avrà una grande diffusione proprio nel periodo
dell’illuminismo. E’ una religione che non ammette nessuna forma di rivelazione perché gli
illuministi non accettano nessuna forma di dogma.
La rivelazione contenuta nelle Sacre scritture è un dogma che va accettato dall’uomo di
fede così com’è. Proprio perché gli illuministi combattono contro ogni forma di
dogma/imposizione e si battono per il potere della ragione, non possono accettare nessuna
forma di rivelazione.
Il Deismo ritiene che Dio esista come un architetto del mondo/un essere supremo regolatore,
un’intelligenza divina che non crea per amore.
I deisti ritengono che anche l’esistenza di Dio possa essere dimostrata mediante gli
strumenti della ragione. Prima ancora dell’illuminismo John Locke si definiva
deista→ esalta l’indipendenza della ragione.
Filosofi che si definiscono deisti= Isaac Newton, Jean Jacque Rousseau, Diderot,
Voltaire, Dalampaire. I padri fondatori degli stati uniti d’America (= Benjamin Franklin,
Jefferson, George Washington) diranno di aver aderito al deismo.
L’esaltazione della ragione non ci deve far pensare che certi illuministi non si occupino
dell’aspetto più interiore dell’esistenza umana→ alcuni tratteranno della sfera delle emozioni
e dell’etica. Proprio mediante lo studio del sentimento riusciranno a riflettere su alcune
scelte umane dal punto di vista etico ed estetico (studio del bello).
Questo studio anticipa moltissimo le scienze moderne che riguardano psicologia…
MONTESQUIEU
Dispotismo illuminato nel ‘700 soprattutto nella seconda metà → monarchie assolute che
però attivano delle timide riforme sociali, gli illuministi chiedevano alle monarchie non di
abolirle ma di diventare sovrani illuminati, utilizzando la ragione.Sono timide perchè i
sovrani rimangono sempre assoluti però in alcuni casi i sovrani aderiscono alle proposte
degli intellettuali illuministi.
Una monarchia può essere democratica così come la repubblica, la monarchia costituzionale e
quella parlamentare sono democratiche → la monarchia assoluta NON è democratica
Oggi nel mondo le repubbliche sono quasi tutte democratiche e anche le monarchie. (anche se ci
sono delle eccezioni Repubblica popolare cinese, corea del nord (conosciuta come Repubblica
Popolare Democratica di Corea) , che sono tutte repubbliche di nome ma non di fatto. Sono
regimi dittatoriali che sono una conseguenza del comunismo.)
all’epoca la monarchia spagnola era ancora assoluta mentre quella inglese era già
democratica. RES PUBLICA = potere nelle mani del popolo
Montesquieu appoggia la separazione dei poteri per avere stati liberi e questi 3 poteri
devono essere assegnati a tre organi differenti.
Il presidente della repubblica e’ il capo delle forze armate, nomina il capo del governo e
rappresenta la nazione, ma non entra nel parlamento italiano se non per un’occasione.
(elezione)
➤Il presidente americano viene eletto dai grandi elettori di ogni stato, c'è quindi un'elezione
diretta. Il presidente degli Stati Uniti è anche capo del governo, detiene anche il potere
esecutivo. La sua carica dura 4 anni (meno che in Italia perché ha più potere) e può essere
rieletto solo una volta, cioè può essere presidente solo due volte. In Italia non c'è un limite di
elezioni.
➤In Italia l'elezione è indiretta, viene eletto il presidente della Repubblica dal parlamento.
Venne evitata dopo il fascismo per paura.
l'Italia è principalmente una democrazia indiretta, si vota tramite il parlamento che ci
rappresenta.
L'unico caso in cui si vota direttamente è quando c'è un referendum, che di solito è
abrogativo per eliminare una legge già esistente.
Esempio: referendum 2 giugno 1946 scelta tra monarchia e Repubblica era istituzionale,
perché si trattava di scegliere il nuovo tipo di governo.
“L’una terrà a freno l’altra con la reciproca facoltà di impedire “→ una camera limita l altra
cit. lo spirito delle leggi
ROUSSEAU
Lui trova la causa nella proprietà privata. Al contrario di Locke. La pensavano come lui
anche Tommaso Moro (utopia), Platone (non aveva la proprietà privata, prima forma di
comunismo). Poi ci sarà anche Marx. Tommaso Moro era partito dalle enclosures, critica la
Proprietà privata.
Per Rousseau, la proprietà privata (nata con la società industriale) porta alla distinzione tra
chi ha e chi non ha. Chi ha sono gli imprenditori capitalisti (che possiedono denaro,
industria e mezzi di produzione), chi non ha è il proletariato (sono due classi sociali che
lotteranno ognuna per i propri diritti)
Rousseau quindi critica la società industriale che è causa di disuguaglianze tra gli uomini.
Lo sguardo di Rousseau si rivolge al passato quindi, tutti gli altri filosofi illuministi
invece si rivolgono al futuro e al progresso.
Il mito del buon selvaggio è un mito antichissimo, lui lo riprende e lo rende famosissimo.
Secondo questo mito il buon selvaggio era un uomo primitivo (ma anche gli indios) buono,
libero che viveva sereno e tranquillo perché c’era uguaglianza. Non c’è la proprietà privata
e non ci sono guerre (al contrario di Hobbes) (anche di locke perché lui ametteva la
proprietà privata) In quella situazione non civile, l’uomo è quindi libero e sereno, tutto è a
disposizione di tutti.
Quindi che cosa fare vista la situazione della società civile? Dato che c’è la proprietà
privata? Dice ”è chiaro che non si può tornare indietro ai primitivi” fa una proposta:
bisogna cercare di modificare la società in cui viviamo.
Anche nel secondo comma del primo articolo nella costituzione italiana si dice che la
sovranità appartiene al popolo. Quindi Democrazia. Il potere è nelle mani del popolo, la
nostra però è una democrazia indiretta (mandiamo i nostri rappresentanti in parlamento
attraverso il diritto di voto) (solo nel referendum si parla di democrazia diretta perché ciò
che manifestiamo deve essere subito attuato).
Rousseau propone invece una democrazia diretta, è il popolo che deve decidere
direttamente le sorti del proprio paese , che deve discutere, non i suoi rappresentanti.
Quella indiretta sminuisce il potere popolare, perché c’è un passaggio in più. Lui
propone una diretta perché quel passaggio in più toglie potere al popolo, indebolisce la
sovranità popolare.
Negli stati attuali moderni di Rousseau non è per niente facile proporre una società
democratica, gli stati sono troppo grandi per avere una democrazia diretta (lui pensava
a Ginevra (dove viveva),alle poleis greche…) gli altri stati sono troppo grandi.
Quindi, da quello che abbiamo detto su Rousseau, lui non propone una separazione dei
poteri. Essendo diretta, tutto il potere è nelle mani del popolo che deve esprimere la
volontà generale e non gli interessi particolari.
Anche Rousseau non accetta il dispotismo quindi, è un aspetto comunque. Tutti e due sono
per la democrazia. Solo che Montesquieu separa i poteri e Rousseau lo mette tutto nel
popolo. Nella storia successiva vince e si diffonde molto di più l’idea di Montesquieu, la
sovranità popolare diretta era irrealizzabile.
Tutto questo che abbiamo detto riguardo Montesquieu e Rousseau è la libertà politica che
era sostenuta dall’ illuminismo.
Questi uomini sono tutti e due illuministi perché rientrano nell’ambito degli illuministi
francese, perché trattano questioni con la ragione che riguardano la libertà di pensiero
(applicata alla sfera politica in questi due casi). Locke non è illuminista.
Libertà economica
ADAM SMITH
Ricordiamo Adam Smith (economista illuminista scozzese), 1723/1790, è nel cuore del
1700. Scrive un'opera “ Ricerche sulla natura e le cause della ricchezza delle
nazioni” Si pone il problema di quale sia l’origine che causi la ricchezza/ povertà delle
varie nazioni. Lui riflette sui processi che possono rendere florida l’economia di un
paese, riflette sulle cause che possono arricchire economicamente i paesi.
Adam smith sostiene il liberismo. Il mercato deve essere libero, non ci devono essere
imposto alla frontiera, perché bloccano i commerci e bloccano il progresso economico di
quel Paese. Se io applico una politica protezionistica, gli altri stati rispondono allo stesso
modo, quindi non conviene a nessuno.
Liberismo= quella politica economica secondo la quale non ci devono essere dazi doganali,
né in importazione né in esportazione.
Smith guardava già in avanti, è chiaro che un libero mercato poteva andare bene a tutti,
perché società industriale (quella del tempo) vuol dire produzione a dismisura destinata
all’esportazione. Il liberismo conviene a tutti gli imprenditori. I dazi sono quindi per Smith
inutili.
Lui è vicino alla fisiocrazia, corrente di pensiero economico che si inserisce nel
discorso che stiamo facendo. Il suo esponente è Francois Quesnay, che vive nello
stesso periodo.
Smith riprende questa concezione fisiocratica ma la allarga a tutti i settori, non solo a
quello primario. Secondo Smith, che fa un passo avanti, il liberismo deve esserci in tutti
i settori che devono essere sostenuti economicamente dallo stato.
La soluzione non è quindi il protezionismo ma bensì togliere tutti i dazi.
“Uno dei più grandi freni ai delitti non è la crudeltà della pena pena ma l’infallibilità di essa. “
Non conta la crudeltà, conta l’efficacia.
“La certezza di un castigo farà sempre maggiore impressione che non il timore di un altro più
terribile.”
La pena certa fa più impressione del timore di un’altro più terribile.
Anche per questo la tortura non ha senso, bisogna dare pene sicure e certe che bisogna
scontare fino in fondo.
“Questa inutile prodigalità di supplicii. (Diffusione di sofferenze) che non ha mai resi migliori
gli uomini, mi ha spinto ad esaminare se la pena di morte sia veramente utile in uno stato
ben organizzato. (Che riesce quindi a mantenere l’ordine pubblico). “
Lui qua critica lo stato che non sa organizzare se stesso, perché se uno stato è organizzato
non ci sono nemmeno i crimini. Lo stato a monte deve saperlo organizzare, in modo da
impedire il commettere i reati.
“Se le passioni e le NECESSITÀ della guerra hanno insegnato a spargere il sangue umano,
le leggi di uno stato non dovrebbero aumentare il fiero esempio. “
Se già c’è sangue in guerra, la legge non deve contribuire. “Come è possibile che uno stato
giustifichi lo spargimento di sangue?”
Beccaria quindi non era proprio contro la guerra, era figlio del suo tempo. Le guerre che
avevano in mente questi erano guerre più pacifiche. (Al massimo i soldati passavano per le
campagne e distruggevano i raccolti, ma la popolazione non era generalmente coinvolta. Se
avessero visto i bombardamenti della seconda guerra non avrebbero avuto la stessa idea.
Articolo 27 costituzione
Comma 1, la responsabilità penale è personale.
Comma 2, l’imputato non è considerato colpevole fino a condanna definitiva (presunzione di
innocenza)
Comma 3 Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e
devono tendere alla rieducazione del condannato.
Comma 4 non è ammessa la pena di morte.
L’Italia è stata a fine 800 il primo stato ad abolire la Pena di morte. Con il codice penale
Zanardelli.
La pena di morte viene reintrodotta nel ventennio fascista. Poi con la costituzione articolo 27
la pena di morte e abolita.
La carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea 2007, articolo 2, “nesusno può essere
condannato alla pena di morte ne giustiziato”
Sono tutti documenti che si rifanno alla magna carta, alla dichiarazione dei diritti dell’uomo e
del cittadino, 10 dicembre 1948 dichiarazione dei diritti universali dell’uomo.