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14.266 > 14.267 «0 Masacese, Rta, ca 425- Raster plarinetics 1428. Atfosco, 6670317 prapeto-selone dla en. Fronee, Gasca Tats ela i. Carer. ‘Sarea Mara Neve, Tinitd_ Se nel ciclo della Cappella Beancacei Masac- «io usa la prospettiva soprattutto per individuare € porre in rapporto tra loro i volumi dei personag- ‘giche, come scrive il Vasari, «veramente appati- scono vivo, nella Trintd (ca 1425-1428) Fig 14.266 =T'ultima opera realizzata prima della prematura scomparsa ~ la prospettiva é impiegata al fine di :misurare di rendere comprensibile lo spazio,dan- do Ieffetto ottco di sfondare la parete, Secondo le ulkime ricerche, del resto, la costruzione prospett- caé direttamente riconducbile allntervento dello stesso Brunelleschi,cosi come wna certa tadizione aveva sempre sostenuto, Laffresco,collocato nel Ja terza campata della navatasinistra della bast «a fiorentina di Santa Maria Novella, presenta una struttura narrativa prospetticamente ripartita su diversi piani Fig:14267. Tale artifico, unitamente alla scala reale con cui sono rappresentate sia Var- chitettura sia le figure, crea un efferto di grande profondita spaziale, come se la cappella non fosse solamente dipinta, ma quasi scavata oltre lo spes- sore del muro. {In primo piano, in basso, Masaccio raffigura un sarcofago con sopra uno scheletro, La scitta espl- cativa do fugit quel che voi sete e quel ch’ son? voia{n}co’sarete»allude simbolicamente alla tran- sitorieta delle cose terrene, Sopra allo scheletro, su una predella aggettan. te tispetto alla parete, sorretta a sua volta da quat- tro colonnine binate, con capitell apparentemen- te corinzi (ma il loro stato di conservazione non. consente di esserne cert), vi sono le due figure in sinocchiate in preghiera dei committenti (verosi- ‘milmente Berto di Bartolomeo del Banderaio e saa ‘moglie Sandra), dietco alle qual si apre la cappella dlpinta vera e propria, ‘Al suo interno, anche se ancora in prossimica della soglia, vengono rappresentati in secondo piano, in pied accanto alla croce, la Vergine (asini- stra), che rivolge verso di noi uno sguardo severo, indicandoct il figlio con la destra,e San Giovanni, con le mani giunte. Cristo Fig 14288,¢, che nella robusta e tozza corporatura ricorda il Gest ero- cifisso del Politico di Pisa¢ le potenti anatomic di Donatello, ¢ simbolicamente sorre1to, alle spalle, da Dio Padre che sicollocain terzo piano, pith alto della piramide compositiva, Trail voltoim- passbile del Creatore e quello doloroso di Cristo, “Masaccio inserisce anche la candida colomba dello Spirito Santo @, cogliendola naturalisticamente in atto di calare in volo verso i basso, con lealiaperte e il capino rivoltoallingi ‘Quello che magaiormente colpisce in quest'af- fresco ¢ ln monumentalita det personage, i cut ‘mantelli, pesantemente pannegatat (la veste rosa del donatore, a sinistra, & per gran parte di restau- 10), individuano dei volumi forte precisi, quasi si trattasse di culture a cutto tondo pit che di figure dlipinte, Alinterno della complessa struttura archi- tettonica della cappella il cui realismo prospettico rimanda in modo diretto al'intervento brunelle- schiano, le decise volumertie dei personaggi con- tribuiscono a chiarie i rapport spazali. Esse, infat- ti, scandiscono fisicameente i vari piani stabilendo nello stesso tempo anche una gerarchia crescence di valor, Dalla morte del corpo (lo scheletro) ci si leva, grazie all'intercessione (Maria ¢ Giovanni € per mezzo della preghiera (i committenti),fino alla salvezza dellanima ¢ alla definitiva sconfitta della ‘morte stessa(la ‘Trini. # comunque soprattutto Varchitettura a patla- te un linguaggio nuovo: in parte brunelleschiano,, come sié detto, in parte originale, frutto di auto- nome sceltestilistiche da parte dello stesso Mas cio, La cappella, infatt,éintrodorta da una coppia di paraste corinzie @ che sostengono una trabea zione dall‘architravetripartito, Alle paraste sono ac costate due colonne ioniche, quasi completamen- te libere sormontate da un arco che & tangente allarchitrave soprastante. Dei tonck, contempora neamente tangent all‘arco, allarchitrave e ai capi- tell delle paraste oecupano lo spazio dei timpani € [Non é difficile vedere in questo complesso i fer: ‘mento, quasi puntuae, all architettura dello Speda- le degli Innocenti con Yareo sostenuto dall'ordine architertonico ea sua volta inquactrato da un ordine ‘maggiore, Ma ilpiccolo fregio a meando e V'arch- ‘rave superiore con i denteli sono innovazioni in trodotte dallo stesso Masaccio, che non conconda del tuto con le scelte brunelleschiane, Linerno della cappella & costituto da una volta bottecassettonata d -un tempo ornata di rosoni di- pintia tempera sll intonaco gia asciutto —poggian- te su due potenti architrav, a loro volta sostenuti dda quattro (o sei) colonne con capiteliionici BETS arco frontale & ripetuto nl fondo della cappella, che si conclude con una piccola abside, Il pulvino al di sopra dell'abaco dei capiteli delle colonne ioniche & una ripresa dinetta, di queliimpiegati da Brunelleschinello Spedale de- aii Innocent, ma dipende, ancor pit direttamente, dlagl esempi dei due principal eifici romanicifio- rentini, San Miniato e il Battstero, Tttavia qui, in unvarchitettura dipinta, ancor pi che in quelle re- almente costruite & dato riscontrare una gravita e ‘una forza distampo romano, Infati la volta abotte cassettonata, mai presente nelle architetture i Fi lippo,&certamente un rcordo dei fornici degh archi ditionfo di Tito e di Settimio Severo, che Masaccio dovette vedere ~ studiare ~ nel corso del suo sog- siorno nella Citta Eterna nel 1423, Con Masaccio, clungue, possiamo considerare definitivamente su- perata la tradizione pittorica del Gotico Internazio nale, Le intuizioni di Giotto vengono infattiriprese, sviluppate e potenziate dando origine a personag gieflicacemente realistic, modellati dal chiaroscu 10 € resi credibil dalla perfeta aderenza delle loro espressioni alle stuazioni che stanno vivendo. et SO OTT "RB UAT OT GRETES OSE 151. Leon Battista Alberti (1404-1472) Le arti si fanno parola scritta Se Filippo Brunelleschi, Masaccio ¢ Donatello faro- noi protagonist indiscussi el primo Rinascimento fiorentino e coloro ai quali si deve, anzi Pesistenza stessa del Rinascimento figurativo, spettainvece a Leon Battista Albert il merito di aver dato una siste- ‘matizzazione teorica alle scoperte, alle inmovazioni ¢ agi ideali artistic del primo Quattrocento. Leon Battista, fglio naturale di Lorenzo Alber tie di Bianca Fieschi, nacque a Genova il 18 feb bbraio 1404 da una ricea famiglia fiorentina in esiio, dal 140t. Dalla citta ligure sitrasferi dapprima a Venezia e quindi a Padova. Dopo la morte prema ura del padre (1421) I giovane Albert si trove, al pari del fratello Caio, anch’eali figlio naturale, in istrettezze economiche, ma riusci comunque a Jaurearsi in Divito a Bologna nel 1428, anno della révoca del bando con il quae la sua famiga era sta taesiliata, Solo dopo tale data Leon Battista poté vedere per la prima volta Firenze, la citta degli avi. Dal 1432 divenne abbreviatore apostolico ¢ co- ‘inci il suo soggiorno romano. Gli ordini sacri presi solo per speciale permesso papal, in quanto, allora erano vietataifigillegittims ~ gli permisero, successivamente, di godere di una rendita decorosa Nel 1433 era segretario di Biagio Molin, patriarca di Grado, mentre soggiornava senz‘alto a Firenze nel 1434, al seguito di papa Eugenio IV, spostandosi quindi a Ferrara e ancora a Firenze peril «Concilio, dei Grecin (1438-1435) che avrebbe dovuto sancre l sunifcazione della Chiesa dOccidente (latina) con quella d Oriente (greca) ~reciprocamente scomu nicatesi nel 1054, e pertanto divise. Nel 1.443 tornd definitivamente a Roma, ita in cui mori nell’ apr Je del 1472, L’Alberti fu uno dei pitt coli e raffinati umnanisti, ma, al contrariodi altri, non si dedi alla ricerca di codici di opere classiche, non ne prepar® ‘mai edizioni, né studio gh scriti degli Antichi per {eon Batista Abs ching, Navona Galoy oft Samer. Kies 15.25 Mateo de’ Past, Mecagia Leon Batista Abert, "486-1400, Bronco, Washington, Natone Gator oat, Sarl. Kress alecton Mocoet tare apie tee 1 Topograta Cal go20 (on ppeseniine geen uu puro piacere levterario, Per lui 'antichita era forte inesauribile di insegnamento: erail passato che giu- stifcava il presente, un qualcosa che doveva essere continuato, con il quale confrontarsie che, dunque, ppoteva anche essere superato, Secondo quest oti- «a fece proprie le forme letterarie degli Antichi (dall'Autobiografia all opera satisica Momus, per esempio, che deve molto allo serttore greco Lucia no di Samosata, ca 120-180/192d,C.)ele attualizzd, modificandole ¢ adattandole al proprio pensicro. suo desiderio di conose simbolo dell’occhio alato ¢ flammante — che ac- compagna il suo autoritratto nella placchetta bronzea di Washington Fig. 18:1 tino ciceroniano «Quid tum» (Che altro?) che fece proprio e che, circondato da una corona di alloro, compare nel verso della medaglia con la sua effigie ‘coniata dallo scultore e architetto veronese Matteo de’ Past (ca 1412-1468) Fig. 182 aa @ riassunto nel e nel morta fe Opereteoriche sulle ati Autore diopere poctiche e moral Alberti srisse anche di geometra (Exluis rerun matheaticarum), topograta (Descriptio urbis Romae)¢ meccanica. Fu archivewo e pitoree, nella dloppia veste di artista letterato, compose i primi tue grandi crattatidell'eta moderna sulla pituca (De pletura, in una doppia redazione volgare, 1435, € la tina, 1439-1441), sull'architertura (De we aedificatoria, 1447-1452) e sulla scultura (De statua,c@ 1450). Nel De pictura, come gid si é detto, vengono cesposti i principi della prospettiva (Primo Libro). Im esso viene data anche la definizione di disegno, sitratta dellimportanza della composizione (attivita utorale che colloca il pittore allo stesso livello del letterato), ¢ si dice delle relazioni tra luce e colore (Secondo Libro). 15.35 ora, Bato Fm Cama, abet dle Vorgna, 467. ‘Tempera es iow, 185x08 om, Naw vere, The Mebrapoitan sour tA 15.49 Batdorreo i Giovani ona, eto ra Caneel, Prevantasioe dala Vergine al fompo, ca 1467/1488, Teme 6 favo. 140300 om. ‘Boston, Mou of in At Il disegno per Albertié «citconscrizione», cioe linea di contorno 0, come eghs scrizione & non altro che disegnamento dell'orlov Le sue idee riguardo alla pittura si possono esemplificare osservando due dipinti su tavola di Bartolomeo di Giovanni Corradini (dette Fra Carnews le,motizie 1451-1484), un tempo atteibuit allo ses so Alberti. Si tratta della Nativitd della Vergine del Metropolitan Museum of Art di New York Fig. 183 e della Presentazione della Vergine al Tempio del Mu seum of Fine Arts di Boston Fig. 18.4. ive, ala cireon Rinascimento e Maniera sedione Vil Ouattrocento zx Ambedue le tempere su tavola sono probabi- li parti di una predella andata perduta. Le solenni prospettive architettoniche (ana villa dotata di un loggiato; a facciatae interno di un tempio), con la cortettaindividuazione delle zone in luce e di quel leinombra, si sifanno alf Antico ericordano gh edi- fici realizzatio anche solo deseritidall Alberti Le due scene, tratte dai racconti dei Vangeli apdcrifi, sono movimentate e arriechite da un nu- mero elevato di persone, animali e cose. Le dimen. sioni degli esseri umani, rappresertatinei pid diversi atteggiamenti,costituiscono un metro di paragone per rendere conto di quelle degli edifc in cui ess so ‘no collocatt. Tutto questo especchia proprio quan to Alberti prescrive pera composizione delle storie: *Quello che prima da volutta* nella istoria viene dalla copia’ e varieta delle cose [... Dird io quel: Ia istoria essere copiosissima in quale a’ suo luo go sieno permisti® vecchi, giovani,fanciulli, don ne, fanciulle, fanciulin, polk, catelin, uceellini, cavalli, pecore, edifici, province’, e tutte simi co se:€ loderd io qualunque copia quale s'aparten gu’ a quella istoriae (De pictura, I, 40, 14-22), Nella tavola con la Nativitd della Vergine anche l'e- ‘secuzione del cielo, quasi bianco in basso per Vad densarsi delle nuvole, quast azzurro in alto per i loro farsi pit rade Figs 15, segue le osservazioni albertiane: sere vapore bianchiceio, ea poco poco seguirsi perdendo» (De pictur 1, 9,67) Albert ritiene che scopo della pittura sia, oltre che Vimitazione della natura, la ricerca della bellezza intesa come eid che di piacere all'occhio e come qualcosa di riconoscibile in base a una facolta che ‘2 Vangel! apocritt Da gro ‘apasnypastentonassost, ‘ta grup cert 89g trent sac, toch han 12 Numero La gusta nour ‘3 vata, 608, dole cations he goowaticho deo angol parichecerpangoreureze (marstiotonca, Laon Bata ‘Sete sopratnat lar lez pu sos ota & (gadurave gerade {sbi cl revere sete Sas Sera po eas Sipecarononsepial 15.6% i ta rg. Paros dol oo dl paeeango donzzorte, 15.6 > Feo dune stata oon Fimpige da trac Dabeon Batete Alert Date arte, Da Prt 0 Data Stata pt tramatone cf Coan ‘Barton tute dole Sclnze, Boog 1782, ta 68 Moseoie xampe ‘= Dolimitazione Usps vs vordel oper, 2ce come cena pyre et suo comes ach 1 Collecanione Tito stocho ‘ego apport ecprcl po ciascun uomo possiede, Tale facoltd & quella che porta tuttia definire belle alcune opere d'arte facendosi al pensiero degli Antichie, in special ‘modo, agh scriti di Vitruvio, Varchiterto-umanista afferma ancora che la bellezza é come: «armonia tra cutte le membra,nell'unita di cui fan parte, fondata sopra una legge precisa, per modo che non si possa agelungere o togliere 0 ‘cambiare nulla se non in peggio» (De reaeifica toria, VI, 2). Bancora’ «La bellezza é accordo ¢ armonia delle parti in relazione a un tutto al quale esse sono legate se: condo un determinato numero, delimitazione ige la concinnitas,cioe lalegge fondamentale e pid esatta della naturax (De re aedificatori, IX, 5). collocazione, cosi come Secondo Alberti, infine, soltanto la bellezza ha la facoltA di preservare le opere d'arte dalla violenza dlistruttrice degli uomini = Coneinnitas Come serve W.valut: pair Fabre seuslh santa" 2eopa sboondnze fala coneseare eda une- Sperm: mascot, unt hecktut gute ementcise eatin cagn Frere doiniacone ocale> 8 prownce: pans aa zona Pees Fuarea- — Ge'apartenga ea pura fel tarmne conch ra Bove vis, Nel De statua Vartista siinoltra in una minuzio- sa descrizione circa la realizzazione e Yimpiego di pid strumenti utili peril rilievo di una qualunque statua (0 di un modello vivo): il finitérium Fig. 158 ~ composto da un disco graduato (horizon, oriz~ zonte), un raggio mobile (rddius, raggio) dviso in “ gradi radial” e un filo a piombo (perpencticulum) Vexémpeda (un regolo alto esattamente come la scultura 0 il moéello ~ che sista considerando & sempre diviso in sei pati, 0 piedi; un calibro (nor- mae mébiles, squacce mobili), per gli spessori delle parti tornite del corpo umano BETESED L’insieme degli strumenti consente di avere per ciascun pun: to della statua (0 del modello} tre dati che ne indi- viduano la posizione nello spazio:Torientamento, la distanza da un centro (quello della ciconferenza del disco, posizionato sulla testa della statua 0 del modello in corrispondenza dell’ ase), Falezza 0 spettoal suolo, In definitiva Alberti riducela statua (011 modello vivo) a un insieme di coordinate spa- ziali, al pari di quanto propone nella Descriptio we bis Romac, dove intera citta le mura, il fume, ghi edificinotevoli) é condensata in coppie numeriche talché chiunque «mediocriingeni praeditus» (dora: to di normale intelligenza) possa disegnaria, I dise ‘gno, nel caso di Roma, viene evtato perché Alberti ritiene che icopistipossano commettere ertori che sisarebbero mokiplicati nelle ulterior copie. La misurazione di molte statue e di molticorpi stenuti, da coloro che pit sanno, bellissimix con- 15.7. {son Batista Abert, Fromaspz da bere ‘adtoia mance 491 XV eooo!, Modena looters Enso, Mer O8=Lm 410,016 * Tassoma colon pili B secondo Abert [= Agnolo Peliziano Unni ‘maggor pout dt Quatro. an Agice Aogry, dt “Pols ol pao Mer ‘oquino (Sine). v0 rae ‘Honaresevanewaconad 1 Dedicatoria Lita eco Souneper. sente, inoltre, all Alberti di definire le dimensio- ni ideali delle parti principali di un corpo perfet- tocome «mediocritas», dopo aver comparato tutte le misure per ciascuna parte e avendo scartato gli estremi,ciot quelle che superano la maggior par te delle altre e quelle che da queste sono superate. if perd nel De re acdifcatora che le conoscenze tecniche e letterarie di Leon Batista si fondono ar ‘moniosamente in una rattazione completa dell’ arte diedificare Fg.187. Alla sua composizione influiro- ‘ho enormemente la presenza dell’Alberti a Roma, la conoscenza profonda delle architetture antiche, puntualmente rilevate dal vero ei loro studio. Irrattato, verosimilmente compiuto attorno al 1432, prende come esempio quello di Vitruvio, per sino nella suddivisione in diect libri. Vi si discorre del disegno, dei materiali da costruzione, dei pro- cedimenti costruttivi, degli edifici pubblicie priva ti, di strade, ponti, fortezze, dell organizzazione della cita, delle acque e della loro canalizzazione, del! ornamento e, quindi, degli ordini architettoni «i Vengono infine tratate, € per la prima volta, le cause delle rorture dei muri ele opere di prevenzio- ne e di restauro degh edific. Enel De re aedificatoria che si precisano le die renze tra loperare di Brunelleschi c le concezio ni di Albert in relazione agli ordini architettoni i, Leon Battista, infatti, con maggiore aderenza all’architettura antica,rtiene che la colonna debba sostenere la trabeazione Fig 188, a, mentre 'arco dlebba essere costruito al di sopra di pilastriB. [nol tre lla colonna egh attrbuisce anche la funzione di sommo ornamento perle fabbriche. Limportanza del trattato e, conseguentemen- te, la grandezza dell'autore, sono ricordate anche dda Agnolo Poliziano nella lettera dedicatiria a Lo- renzo il Magnifico (1449-1492), che precede iltesto della prima edizione fiorentina del 1485; «A questo libro, o Lorenzo, ti consighieei di dare uunposto preminente nea tua biblioteca, ¢inol- tre dileggerlo tu stesso attentamente e di farne diffondere la lertura pressail pubblico. Poiché ss0 merita di correre sulle bocche dei dott Tempio Malatestiano I primo intervento archi tettonico attuato dall’ Alberti, ormai pid che qua- rantenne, ¢ costituito dal rifacimemto della chiesa otica di San Prancesco a Rimini, Nota anche come Tempio Malatestiano, secondo la vvolonta del committente, Sigismondo Pandolfo Ma- latesta (1417-1468), signore della citti, essa avrebbe dovuto trasformarsi in un monumento celebrativo della memoria di hu, del'amante (poi mogiie) Isot: ta degli Atti (ea 1432-1474), nonché di quella dei pit importanti umanisti della corte riminese st SRT sta Aber Tenpio Was Pin Vol de terna iano, ca 40. 45101 Panta del Tempio Maktostana Qustrocento g 2 2 i ! . 5 3 q s-cooplndegi Anish gat > ipa oe Tap teste Sshmonce Teta tases date. Lavori di rfacimento cominciarono nel 1447, quando Isottafece decorare la Cappella degli An geli (ora di San Michele Arcangelo Fig. 18:10, a) Lsnno successive Sigismondo si accupé della Cap. pela di San Sigismondo &, ma il completo muta ‘mento dell interno dovetteiniziae solo attorno al 1450 EERERPEPEMTEENSEA. | avorill'esterno, invece, presero Favvio circa nel 1453, mentre un cambiamento di progetto intervenne nel 1454, La trasformazione dell'interno, tradizional- ‘mente nferitaa Matteo de’ Past, viene considera 1a, da qualche tempo, come possibile intervento dovuto allo stesso Albert. Infati,Punica navata, aiiancata da eappelleintrodorte da grand arcate a sesto acuto Fag. 1661511, presenta una soluzio- senza che questo, asua volta, debba essere in aleun modo influenzato dalla preesistenza archicettoni camedievale, Alberti, per conseguenza, incapsula ne ornamentale che ben corrisponde alle conce- _ Wat#ssianovess Fedifcio in un moderno involucro in pietra bianca zioni albertiane. «E vuolsi aiutare quel ch’é fatto '"7"*° di Verona senza curarsi molto di quanto gi esiste enon guastate quello che sabia a fare», avrebbe va, Ne sono provae grandiarcate laterali che scritto Leon Batista a Matteo de’ Past in relazio Lista ha progettato strutturalmente indipendenti ne allesterno della fabbrica in una missiva del 18m Coniare nesizzae wna mor dalla fabbrica retrostante e senza tener conto che novembre 1454 Tale concerto esprime 18 U'ameceds mens. fossero in asse con le preesistentifinestre got bene anche lintervento all'interno del Tempio jimmie lave unpuew che F188. Alberti citiene che Vattvitd della Malatestiano, incui un doppio ordine di paraste su 264 rass-aoweseo, "fm chiterto debba essere puramente «mentale», cioe picdistallinguadra gliarchi acuticdoveil secondo “2° **** tcorica, percié egli non si occupa personalmente ordine, su mensole, prosegue lungo le pareti for. Fa {ella ditezione dei lavori L’esecuzione del Tempio ‘mandone il coronamento Fig. 1812 .IIlinguaggio Malatestiano, infact, fu affidata a Matteo de’ Pa classico,infati, auta interno gotico ad avvicinar sti, Aluisi deve anche unica testimonianza visiva siallinnovativa lingua che caratterizza V'esterno, a Towel avn el progeito originario dal momento che Popera 18.195 ‘Taripo Mattos, Estamen Patios os tence dest, imase incompiuta, dapprima peril rovesciamen- to delle fortune di Sigismondo Pandolfo (a partie dal 1462), che non ebbe pitti fondi necessari per la prosecuzione dell'opera, poi per la morte dello, stesso committente Dalla medaglia commemorativa per la consacta sione della chiesa Fig.-1814. che Matteo doverte co- niare attorno al 1455, ma che, al pari delliserizio: ne che corre nel fregio esterno, reca la data 1450, si pud vedere che la parte superiore della facciata avrebie dovuto essere coronata da un fastigio nella porzione centrale. Dei semitimpani ad andamento urvilineo Tavrebbero poi raccordata con la corni «ce sottostante (isemitimpani furono moificati nel 1454 in modo da presentarespiovent retiine sor- ‘montati da coppie di volute affontate) Fig: 1815 la le 15.14 ase Hato’ Past at, Penta ool Tone Madagia enmmameraive Matostiano oon Fagg ber al prebatne varsets (roan. da 0. Hane, 1092), ete) data 1460 ‘Ingle ¢ ever Iprobaoimente conta orton aitoncazone Flompa 1465) Brrze. Fossa n luce dagl sean Samer om me, Sl Grocent @ ee prime Murai Give Sal Novecenta Moggers carte 1837 > 15:15 < Tempo Masta, Proposta costo 0 1459, Fact Sot acca cl Toots Mastesiane (a Tver, 1008, Infine, una grande cupola emislerica, a somiglian 2zadi quella del Pantheon, avrebbe completato led ficio divenendone Felemento unificante La medaglia, perd, di soli 4 centimetti di dia metro, non consente di capire quale forma doves- se avere il tambaro (se cilindrico 0a pitt facee), né quale la cupola (numerose sono le possbilita che consentono umn alzato come quello proposto nella medaglia). E probabile, infin, che la crociera do: vesse presentare anche un corto transeito,stando adalcuni scavi eseguit alla fine delf Otrocento ne slianni Venti del secolo scorso che hanno messo in luce una piccola porzione di fondazione Fig. 1518. Nel Tempio Malatestiano Fig. 1817 Valberti ced la prima facciata di chiesa rinascimentale ¢ lo fe ce iferendosi al antichiti romana, Contrariamen Sezione Vil g Rinascimento e Maniera amin, Aco dA BiRema, Aveo a Cost fe. Rre, Coest20. Ar cro. 4. Panna, Mausoleo aiTeodoteo. Aeae te a quanto potrebbe apparire logico egli non imi 1 Ie forme del tempio classico, ma ~ e qui sta la sua non comune capacit’ inventiva ~ prese come cesempi gli archi di trionfo, Primo fra tutti Arco di Augusto, che & appunto a Rimini Fig. 118.4, © pot il romano Areo di Costantino b. Nei fianchi, invece, le grandi arcate a tutto sesto sorrette da pie Jastri Fig. 48.19 ricordano gh antichi aequedotti, ma derivano, nel disegno, sia dalle arcate interne del Colosseo Fig.18.8,¢ sia da quelle della porzione inferiore del Mausoleo di Teodorico della vicina Ravenna Le diverse fonti di ispirazione trovano un accor do nelV'alto basamento che, a somiglianza di un po- dio‘ di un erepidoma, sostiene sia i pilastr sia le semicolonne, Queste, dal fusto scanalato, hanno tun plinto moltoalto, come nelle basiiche ravenna- ti:inoltre sono coronate da capitelli compositi con. 45.185 Fort iprasoreremane perl faoeata dl Tero Waitestoro 15.19 * Tanple Moetstaro, Vesa Seltanee geste, 15.20 Tonle Malstestare, Captoto dl Toccata, 15.217 Biase dura soricalonna 15.22 Tangle Mattostano, Parlosare del per ro zeae teste di cherubino (derivanti da non comuni capi ‘eli antichi) Fig. 1.20. Le semicolonne dividono la superficie della porzione inferiore della facciata in tre parti Fig. 48.211. Quella centrale ~ pid ampia delle laterali~aceoglie il portale timpanato, che all'interno ai un‘ampia e profonda arcata, circon. dato da festoni e da un ornamento geometrico di ‘marmi antichi e porfidi prelevati da edbifici di Ra: vvenna Fig. 1822. Le laterali sipropongono il motivo. delle arcate dei fianchi, Esse, perd, sono cieche & poco profonde mentre ~ come appare nella meda- lia di Matteo de’ Pasti~avrebbero dovuto averela profondita necessaria per poter accogliere i sarco: fagi di Isottae Sigismond, Liedificio riminese non parla solo il linguaggio dell architettura, esso da voce anche alle aspirazio. ni del suo committente. Il rferimento architerto. nico € ornamentate all'Arco di Augusto é segno, infati, della volonti del Malatesta di essere consi: derato al pari del primo imperatore romano, Ma la chiesa riminese rivela analogie anche con la Co: Jonna Traiana, I due edific presentano una simile ‘omamentazione conclusiva del basamento ¢ iden: tiche dimensioni (la facciata del Tempio Malatesta no é larga esarebbe stata alta se conclusa~cento piedi romani, la medesima altezza della Colonna) Inoltre entrambe le costruzioni sono caratterizza te dalle stesse funzioni celebrativa ¢ di mausoleo (nella colonna onoraria erano state deposte le ce neti di Traiano e della moglie Plotina, cosi come nel Malatestiano sarebbero stati custoditii corpi di Sigismondoe di lsotta).IIsignote di Rimini, allora, desiderava essere identificato non solo con Augu- sto, ma anche con Traiano, I sOttimo Principe riglore degli imperatorin tal modo le pietre del ‘Tempio Malatestiano, in eterno, avrebbero ripetu: to a formula daugurio che, a Roma, negli ultimi secoli delimpero, veniva indirizzata dal Senato ai nuovi imperatori «Felicior Augusto, melior Traia no's (Che tu possa essere pii felice di Augusto sigliore di Traiano!) Palazzo Rucollai Con la facciata del fiorentino Pa lazz0 Rucellét Leon Batista offi invece, lo schema per un rinnovato palazzo urbano basato sulla so: ‘vrapposizione degli ordini carateristica dell antica architettura romana Fg. 15.28 La faeciata del palazzo, infati, @ una traduzio ne, in termini di superficie piana, del fronte cur vilineo del Colosseo (ma non é da escludere come possibile fonte anche il Battstero di Firenze, dove @ presente una simile soluzione architettonica). La ripresa di motivi desunti dalle fabbriche del'antica arriechisce di citazioni dotte e rafl che si propone, percid, come un pa- lazzo allantica Ristrurturato Finterno tra il 1446 eiL1452, Var chitetto Bernardo Rossellino inizié subito dopo (ma non vé certezza sulla data € le proposte non sono concorel i lavori per a faccata su disegno di Leon Battista Alberti. Per Giovanni Rucellai, uno dei pit ricchi mer canti fiorentini del tempo, Alberti progetta un fronte di cinque campate ig. 18:25, poi esteso a sette a seguito di ampliamenti. Ma era desiderio dl committente far crescere ancora a sua dimora, come si giudica dll incompiutezza del paramento esterno sulla destra Fig. 4824 Le campate sono tutte uguali Fgh t5.2,a a ec cezione di quelle, pi grandi, corrispondenti agli ingress. In questo caso (ein altsianaloghi), pro- prio per la variazione regolare della scansione me- trica 19), 4,4)6, che definisce un ritmo, si parla dl travatartmica, 15.23 7 eon Batts Abort, FaocbtadPalzeo Aco, post 1452, Fone, 15.240 Foceatad Palazzo Rucol Pearoobre del pareerto Freomouto slat Gast, 15.254 Fecetnzione gatca dol ropes cl Abert pera facsata & Paazro ucalok (road. dF. Tavomay, 1998) FTN W GAR IOIS GSN ROBT OT HALT ST 3 wascimento @ Maniera ! 0 i q A piano terreno si hanno lesene con capitello tuseanico Fig. 1526,a, appena nggettantirispetto alla faeciata, che reggono una trabeazione a fre 210 continuo, senza metope né trglifi (come nel Colosseo, sila quale siimpostano le lesene del primo piano. Queste sono coronate da richi cap: tel ionic, dun tipo speciale a volute ricurve verso Talo ', analoghia quelli antichi del Mausoleo di ‘Adsiano (ogg Castel San Angelo). spesso dsegna- tinel corso del XV secolo Fig 1827. Sull'laborata twabeazione del primo piano si impostano le ult ‘me lesene con capitell corinzi dal disegno sempli ficato Fig.1826,6.. Questo perché, analogamente a quell dl terzo ordine e dell atico del Colosseo, Ja loro posizione elevata non ne avrebbe reso ap- prezzabil dal basso la raffinata esecuzione. Infine, come é dato di vedere nell attic dell anfteatro r0- ‘mano, le mensole che sorreggono la cornice che coronal edifieio sono ospitate nel fregio e non nel: Jasottocomice Fig. 182 lieve sflsamento ci pian esistente tra le ese ne dal fusto liscioe a restante superficie muravia, nella quale l bugnato é stato quasi smaterializaato € ridotto a puro disegno, conferisce alla facciata un estremo rigore geometico. Ubasamento, che icorda nelle piccole aperture Jasituazione compositiva del’ atico del Colosseo, & ‘ornavo dalla cosiletta epanca divin in pietra~i pica del'architetura civil forentina~il cui seie nal iia opus etculatum Fig. 1829. Gli architravi dei portali che, debordando la teralmente rispetto alla larghezza della campata, vanno a sovrapporsiallelesene vicine sono, infine, una ripresa dretta dal secondo ordine dll interno del Pantheon Facciata di Santa Maria Novella Per lo stes so committente di Palazzo Rucellai, attorno al 1438/1460 Alberti progett® anche la faccata della basilica fiorentina di Santa Maria Novella Fig. 1830. Contrasiamente al Tempio Malatestiano, la cui facclata poté essere creata ex novo, in quest'ocea- sione Farchitetto si trovd di fronte a una patziale realizzazione trecentesca, La porzione inferiore, 16.26 099 Fracoala ol Palszzo Rico Partie cota. ‘4. Captelwecanco dale Toren dol piano tren tb. Captalo nce dale, lesen del rio piano «©. Captlo commze dale Toten del socoreo pana 18.27 > Glilano da Sangalo, Cantaio een a Caste San Ange, pos 1464-ane 1816, cit dol vata, Biooisca Apostolca ‘ata, Cesc Gar, Lat. 2624, © Partooare Mlouean e same 15.287 Facoata Palazzo Race Preece dol racine {a coronamento dere. 16.201 Facoala Palazzo Rucol Parte eto en ala parca cin pata, Ex nove Espressione ine apart, Got senza tare infatt, aveva gia i portal lateral, i profondi ar chi acuti con le tombe gotiche e le alte arcate cie che. LAlberti fu quindi costretto ad armonizzare il “vecchio” con il “nuovo”, In questa parte infe riore eg limit®, allosa, il suo intervento al porta le centrale che inser all nterno di un areo a tutto sesto incorniciato da due semicolonne corinzie su alti piedistali, L/arco introduce a una breve vol ta a botce eassettonata Fig: 1834, che poggia su superfici murarie scandite da coppie di lesene co- rinzie scanalate a imitazione dell’ingresso del Pantheon Fig: 4592. Le semicolonne vennero ri 1 Rinascimento @ Mani proposte, nelle due estemiti della facciata affan cate alle paraste d/angolo Fg. 1831,¢, secondo uno schema ripreso dalla Basilica Emilia nel Foro Ro- ‘mano Fig. 84 Rivestite con fasce orizzomtali di :marmo alternativamente verde e bianco, le paraste rinviano ai pilasti angolari del omanico battstero fiorentino ci San Giovanni Un alto attco fra Fordine inferiore e quello su- periore segna inizio della realizzazione tutta quat ‘wocentesca, Per nceraaltezaa della navata centra Jee ole, a porzione superiore dela faccata venne organizzata come un tempio cassico tetrastlo che ricorda, allo stesso tempo, la soluzione gid adot tata nella basilica fiorentina di San Miniato. Quat- tro paraste corinze, dalla ipica zebratura marme 1a, sorreggono una trabeazione sovrastata da un timpano con mensole e dentelliall'interno al uso romano. Due ampie volute riceamente ¢ minut mente ornate raccordano lordne superiore allat rico nascondendo gli spioventi del reto delle nava te lateral ig. 1538 Quanto all proporzioni argomento di cuiT'Al- bert si era accupato nel suo trattatodarchitett 12), € stato verfcato come Vinterafacciata di San ta Maria Novella sia inscrivibile in un quadrato, ‘entre due quadrati minor di lato paria meta di quello maggiorecircoscrivano la part inferiore € ‘nuno delle stese dimensions inscriva quella st periote Fig. 182.4. Alri signifcativi rapporti pro porzionali si possono siscontrare in questa facciata in base ai sottomoduli, cio ad elementi quadra 15.33.17 Fasoata dela Boaica 1 Serta Weva Novo. Parteca ta voli aisnicra. 15.38) Ghul ca Sangalo, rest tft Bea Earned Fe Femano,ca ices, Ota ay ge T= nil ep 1 Bs rae 18.38 > Sefer prozoona 1b Sacondo R, Withowee eSeconp Bore 443s now otograrenatica (aR Taver, 1098) Sol acct dole Basten (Soria Maa Now, che sono sorcomultpli dale pit grant. In tal ‘modo Varchitettura del Alberti rivela come tutte le sue component siano in strettarelazione le une cone altee ¢ come assieme obbediscano a ferree leggi geometriche bed Cappella del Santo Sepolcro Sempre per Giovan- ni Rucella, trail 1461 e i 1467, su progetto di AL bert, sicostruisce la Cappella del Santo Sepolow nella chiesa fiorentina di San Pancrizio (atcualmente la cappella ¢indipendente dalla chies, tasformata in ‘musco).Sitrattavadi un ambiente esteso longitudi nnalmente hungo il fianco sinistro della chiesa, com. pletamente aperto verso la navata e schermato solo dha due colonne trabeate Fig. 18:96 con diretto tte rFimento a un lato interno del Battstero fiorentino di San Giovanni Fig 1837 e al Sancta Sanctorum del Laterano, Rimosse nel XIX secolo per essere collo- cate sulla facciata della chiesa, esse Furono sosttuite da paraste addossate al muro che chiuse defnitiva ‘mente Tardita apertura albertiana. Coperta da una volta a borte (al pari di quella dipinta da Masaccio naefla Trinitd)attraversata da nervature che poggia, ‘su urvomnatissima trabeazione, a cappella ospita un ‘modello dell Edicola del Sanco Sepolero dell omoni ‘ma basilica di Gerusalemme Fig:1538. Dell edicola, tuttavia, Alberti da un'interpretazione umanistca,

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