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Morzenti Nicola 2F

08/11/2021

IIS Luigi Cerebotani Lonato


Laboratorio di fisica
Anno scolastico 2021/22

Cognome Morzenti
Nicola Nicola
Classe 2F
Gruppo di lavoro ====
Numero esperienza Esperienza N2
Data consegna relazione 08-11-2021

TITOLO
Termoscopio

SCOPO DELL’ESPERIMENTO/OBIETTIVI
Lo scopo di questo esperimento è ricreare un termometro, costruendo un
termoscopio rudimentale.

RICHIAMI TEORICI
Un termoscopio è un dispositivo che mostra i cambiamenti di temperatura, ed è
composto da un termometro (senza tacchette ne indicazioni di misura, quindi non
tarato), con bulbo e tubicino capillare nel quale si trova del mercurio, nel nostro
caso. Un termometro può essere di diversi tipi: nel nostro esperimento si
useranno un termometro a mercurio, che funziona grazie alla dilatazione
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08/11/2021

volumica dei liquidi, e un termometro digitale da laboratorio, che useremo per


confermare la temperatura del ghiaccio e dell’acqua in ebollizione.
Per quanto riguarda la dilatazione termica, è una proprietà che ha la materia di
dilatarsi quando si riscalda (o di contrarsi quando si raffredda). Ciò è dovuto
all’agitazione termica degli atomi; più un atomo si riscalda, più tende a vibrare,
aumentando la distanza dagli atomi circostanti.
La formula della dilatazione termica, nei liquidi, è la seguente: ∆ V =k ∙V 0 ∙ ∆ T , dove
∆ V è la differenza di volume (m3), k è il coefficiente di dilatazione volumica (°C-
1 V
), 0 è il volume iniziale (m3) e ∆ T è la differenza di temperatura (°C; equivale
alla temperatura finale meno la temperatura di partenza). Per questo esperimento
però la formula non servirà.
Infine, l’equilibrio termico è l’equilibrio di temperatura che raggiungono due
corpi messi a contatto. Anche in questo caso, la formula non avrà
alcun’importanza, non essendo questo lo scopo dell’esperimento.

STRUMENTI E MATERIALI
(strumenti, apparecchiature, materiali, componenti utilizzati, software, etc.)

In questo esperimento abbiamo utilizzato:


- Un termoscopio, formato da un termometro a mercurio non tarato, e da
un’asta metallica fissata al termometro
- Due becher, uno contenente ghiaccio a 0°C e uno contenente acqua in
ebollizione a 100°C
- Una piastra riscaldante, per portare in ebollizione l’acqua
- Un termometro digitale da laboratorio
- Un pennarello
- Un righello

CONFIGURAZIONE OPERATIVA
(Disposizione strumenti, schema sperimentale, schema elettrico, schema a blocchi)
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Termoscopio

Becher
Termometro digitale

RELAZIONE/PROCEDIMENTO
(Descrizione operativa delle fasi del procedimento, elaborazioni di calcolo, analisi dei
risultati, tabelle)
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Per prima cosa, dopo aver preparato tutti gli strumenti, si prende il termometro
digitale e si misura la temperatura effettiva del ghiaccio. Pur sapendo,
teoricamente, che la temperatura del ghiaccio è sempre di 0°C, lo si misura
egualmente per avere una certezza anche pratica. Una volta accertatone la
temperatura effettiva, si immerge il termoscopio nel ghiaccio, e si aspetta che il
mercurio si stabilizzi. Poi, con il pennarello, si fa un segno sulla placca metallica
fissata sul termoscopio in corrispondenza col menisco convesso che forma il
mercurio nel tubicino capillare, e a fianco si segna una temperatura di 0°C,
volendo utilizzare la scala Celsius. Si rifà il procedimento anche con l’acqua in
ebollizione: dopo aver accertato che la temperatura sia di 100°C, grazie al
termometro digitale, vi si immerge il termoscopio e si attende che il mercurio si
stabilizzi. Si segnerà poi una tacchetta, corrispondente a 100°C.
Infine, con un righello si misura la distanza tra la tacchetta corrispondente a 0°C
e la tacchetta corrispondente a 100°C, e si divide la misura per 100, essendo la
scala Celsius una scala centigrada. Il risultato ottenuto, sarà la distanza tra una
tacchetta ed un’altra (una tacchetta corrisponderà così ad 1°C).

Questo esperimento è stato possibile grazie all’equilibrio termico: due corpi di


diversa temperatura, se messi a contatto, raggiungeranno una temperatura di
equilibrio. Il mercurio, a contatto col ghiaccio (e con l’acqua in ebollizione), si
raffredda (o riscalda), rendendo così possibile la taratura del termoscopio.

GRAFICI
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Velocità
250

200

150
Temperatura (°C)

100

50

0
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900

-50

Tempo (ipotetico)

Questo grafico mostra le cosiddette soste termiche che fa l’acqua a 0°C e a


100°C: se si mette del ghiaccio su un fornello, la temperatura crescerà sempre in
modo proporzionale, eccetto nelle temperature di 0°C e 100°C. La temperatura
dell’acqua rimarrà sempre uguale finché il ghiaccio non si sarà tutto fuso, nel
primo caso, o l’acqua tutta evaporata, nel secondo caso.

CONCLUSIONI
Siamo riusciti a ricreare un termometro rudimentale partendo da un termoscopio.
L’esperimento si può quindi dire riuscito (solo qualche piccolo problema iniziale
nella misurazione della temperatura di ghiaccio e acqua in ebollizione col
termometro digitale, probabilmente dato da qualche fattore esterno, come il
calore della mano del professore, o da qualche imprecisione dello strumento).

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