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CAPITOLO 1

Stato Federale Svizzero: Confederazione di 26 Cantoni, le relazioni tra i Cantoni sono Regolate dalla
Costituzione Federale, vige il principio di sussidiarietà. La Confederazione si occupa di politica estera e
sicurezza, Dogane e politica monetaria, Legislazione valida a livello Nazionale e Difesa.

Stato di Diritto: è uno Stato in cui gli organi dello Stato agiscono solo sulla base delle regole di diritto che si
è attribuito.

Stato con Democrazia Diretta: Strumento che permette ai cittadini di chiedere la modifica della
Costituzione Federale (raccolta di 100.000 firme di persone con diritto di voto)

Che cos’è il Diritto: Insieme di regole di condotta imposte a tutti e che permettono la vita in Società. Si
applica a tutta la popolazione e alle autorità. Il non rispetto implica sanzioni. Si applica nella vita personale e
famigliare, nella vita economica e sociale e nella vita pubblica. Obiettivo: organizzare la società, Assicurare
l’ordine sociale ed instaurare doveri nella vita sociale.

Ambiti del Diritto: Diritto Pubblico: Volto a regolare l’Organizzazione dello Stato, il suo funzionamento e i
Servizi Pubblici. Tutte le norme che regolano i rapporti tra lo Stato e le persone sono delle regole di Diritto
Pubblico. Rami del Dir.Pubblico: Dir. Costituzionale, Diritto Amministrativo, Diritto Penale, Diritto delle
assicurazioni sociali AVS, Regole di Procedura ovvero regole per interagire con lo stato o tribunali.

Diritto Privato: Volto a regolare i rapporti Giuridici privati tra le persone ovvero dare un ordine alle relazioni
che sfuggono al controllo dello Stato. Rami del Dir.priv. : Diritto delle persone cioè capacità giuridica, Diritto
di famiglia, diritto delle successioni, Diritti Reali, Diritto della proprietà intellettuale, Diritto delle
Obbligazioni.

Convenzione dell’Onu sui diritti del fanciullo: Entra in vigore nel 1990, con questa convenzione il minore
diventa soggetto di diritto. Ratificata dalla Svizzera nel 1997. Obiettivo: garantire il bene del minore e si
pone l’interesse superiore del minore. Assicura una tutela completa dei diritti umani dei bambini e dei
ragazzi di età inferiore ai 18 anni. Ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della personalità dei bambini e
dei ragazzi e a tener conto delle loro particolari esigenze di protezione. La Convenzione garantisce:

1.Il diritto alla parità di trattamento

2.il diritto alla salvaguardia del benessere del bambino

3.il diritto alla vita e allo sviluppo personale

4.il diritto all’ascolto e alla partecipazione

Quality for children: Questo piano è finalizzato a promuovere lo sviluppo completo del bambino. Contiene
standard sviluppati da 3 ONG per assicurare e migliorare la situazione e le opportunità di sviluppo dei
bambini e dei giovani adulti collocati al di fuori delle loro famiglie in Europa.

Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità: Conclusa nel 2006 a New York, entrata in
vigore in Svizzera nel 2014, ratificata da 163 Stati. Contiene sia i diritti fondamentali per le persone con
disabilità che un elenco di obblighi a carico degli Stati per attuare tali garanzie fondamentali.

Legge per le famiglie: Ha lo scopo di favorire l’autonomia e la responsabilità delle famiglie, promuovendo le
prestazioni finalizzate al loro sostegno nello svolgimento delle loro funzioni, allo sviluppo di tutti i loro
componenti e della solidarietà tra i loro membri e tra le famiglie. Assicura le prestazioni di protezione
rivolte alle gestanti, ai minorenni e alle famiglie in situazioni di disagio o crisi. Coordina le risorse disponibili
sul territorio. Tale legge eroga prestazioni per attività di sostegno alle famiglie ( nidi, famiglie diurne e
servizi extra scolastici) e provvedimenti di protezione.
CAPITOLO 2

Revisione del Codice Civile Svizzero ambito del 1.1.2019 ambito Protezione dei minori.

Per minori e adulti si introduce il Diritto e l’Obbligo di segnalare. Per i minori vi è l’obbligo di segnalare per
tutti coloro che hanno a che fare per motivi di lavoro con un minore. Chi è tenuto al segreto professionale
può segnalare anche senza svincolo da parte dell’interessato. Per gli adulti, vi è l’obbligo di segnalare solo
per chi esercita una funzione ufficiale, chi è tenuto al segreto professionale può segnalare solo se
svincolato.

MINORI: Salvo che siano vincolate dal segreto professionale secondo il Codice Penale, vi sono professionisti
tenuti ad avvisare l’autorità di protezione dei minori se vi sono INDIZI CONCRETI che l’integrità fisica,
psichica o sessuale del minore sia minacciata ed esse non possono rimediarvi nell’ambito della loro attività.
Questi professionisti sono: Professionisti dei settori della medicina, della psicologia, delle cure,
dell’accudimento, dell’educazione, della formazione, della consulenza sociale, della religione e dello sport
che nella loro attività professionale sono regolarmente in contatto con minorenni. Persone che
apprendono nello svolgimento di un’attività ufficiale (che non sono tenuti al segreto professionale) che un
minorenne versa in condizioni di disagio viene esteso l’obbligo di segnalazione.

La revisione estende l’Obbligo di segnalazione per persone che lavorano regolarmente con minori:
estensione dell’obbligo di avviso a coloro che senza esercitare una funzione ufficiale hanno regolarmente a
che fare con minori per motivi professionali, ovvero, istituti scolastici al di fuori dell’obbligo scolastico,
educatori asili nido, badanti, terapeuti allenatori. Se nell’esercizio della loro professione vengono a
conoscenza di un potenziale pericolo basato su indizi concreti e non vi è modo di rimediarvi vi è l’obbligo di
avviso . Se l’avviso è nell’interesse del minore anche le persone vincolate dal segreto professionale secondo
il codice penale possono avvisare l’autorità di protezione. Questo non si applica agli ausiliari vincolati dal
segreto professionale secondo il codice penale.

Violazione del Segreto Professionale:

Il fine del reato di violazione è di proteggere la sfera intima e privata dell’interessato che deve portesi fidare
del professionista. Proteggere l’interesse del professionista ad avere un rapporto di fiducia con l’utente .

Persone Sottoposte al segreto professionale: La regola è che le persone vincolate dal segreto professionale
secondo l’art. 321 cp POSSONO SEGNALARE SENZA CHE SIA NECESSARIO UNO SVINCOLO se confrontate
nell’ambito della propria attività professionale, se vi è un potenziale pericolo dell’integrità fisica, psichica o
sessuale di un minore e se la segnalazione è nell’interesse del minore. L’eccezione è per le persone
vincolate dal segreto professionale DEVONO SEGNALARE SENZA CHE SIA NECESSIARIO UNO SVINCOLO se
sono state autorizzate dal titolare del segreto o se su richiesta dell’Arp o dell’autorità professionale sono
state liberate dal segreto.

Diritto e obbligo di collaborare dinanzi all’autorità: Le persone che partecipano al procedimento e i terzi
sono tenuti a collaborare all’accertamento dei fatti. L’autorità di protezione dei minori prende le
disposizioni necessarie per la salvaguardia di interessi degno di protezione. Se necessario ordina
l’esecuzione coattiva dell’obbligo di collaborare. Le persone vincolate dal segreto professionale secondo il
codice penale possono collaborare senza farsi liberare dal segreto professionale. Le persone vincolate dal
segreto professionale sono tenute a collaborare se sono state autorizzate dal titolare del segreto o su
richiesta dell’arp.

Le autorità regionali di protezione: Le Arp sono autorità specializzate, professionali e interdisciplinaria. Il


CC prevede che le ARP devono decidere in collegio di almeno tre membri. Il CC non precisa nel dettaglio la
composizione delle ARP Svizzere, lasciando questo compito ai singoli Cantoni
CAPITOLO 3

La responsabilità della salvaguarda del bene del minore appartiene innanzitutto ai detentori dell’autorità
parentale, altrimenti è necessaria una presa in carico attraverso una Protezione Volontaria (vari servizi
pubblici o privati, scuole, associazioni e fondazioni private) o una Protezione Autoritaria (in caso di messa
in pericolo del minore) o una Protezione (tramite l’applicazione del diritto penale)

Il Bene del minore viene a mancare se vi è una messa in pericolo e dei fattori di rischio. Vi è una messa in
pericolo del bene del minore quando i suoi bisogni essenziali non sono rispettati che non può svilupparsi
secondo le sue possibilità e niente è intrapreso per prevenire una sofferenza evitabile. I fattori di rischio
fanno riferimento all’ambiente genitoriale nefasto ( conflitti tra genitori, problemi di salute mentale dei
genitori, dipendenze, isolamento sociale/linguistico, responsabilità della genitorialità sproporzionata) o il
minore ha bisogno di una presa in carico specifico che mette in difficoltà l’equilibrio famigliare.

L’ARP attiva delle Misure Opportune a tutela del minore se il bene del figlio è minacciato e i genitori non
sono in grado di rimediarvi, può ordinare delle misure di protezione che sono:

-Il richiamo dei doveri parentali,

-impartire istruzioni per la cura, l’educazione o l’istruzione o designare una persona o un ufficio con diritto
di controllo e informazione, ordinare un tentativo di mediazione,

-Dare mandato al Centro Psico educativo (CPE)

-Dare mandato al Servizio di sostegno o accompagnamento educativo (SAE)

-Altre misure necessarie: esternanti, doposcuola ecc.

Vari tipi di Curatele:

CURATELA EDUCATIVA art. 308 cc: Consigli e sostegno ai genitori nella cura del figlio, Curatela educativa
con poteri particolare se vi è un accertamento della paternità con una vigilanza delle relazioni personali.

L’Arp può disporre un ricovero in un istituto chiuso o in una clinica psichiatrica (art.314 cc) o il collocamento
d’autorità del minore presso un cem, una famiglia sos, una famiglia affidataria.

L’Arp può disporre la privazione del diritto di determinare il luogo di dimora (art.310 cc). Il figlio viene
allontanato per gravi motivi per sottrarlo dal pericolo. Viene tolta la custodia del minore ai genitori.

L’Arp può disporre la privazione dell’autorità parentale (art. 311 cc). L’autorità parentale è la responsabilità
e doveri parentali che devono essere esercitati per il bene del minore tramite le decisioni necessarie per lui.
Ricopre in particolare, la cura, l’educazione, la determinazione del luogo di dimora, la rappresentanza legale
e l’amministrazione dei beni. Viene tolta come ultima ratio, quando i genitori non sono in grado di
esercitarla debitamente o non ne hanno le competenze. Se l’aut.parentale è tolta ad entrambi i genitori
interviene un tutore.

Adulti vulnerabili:

Gli obiettivi della revisione del cc nel 2013 sono:

-Promuovere l’autodeteminazione mediante l’adozione di misure precauzionali personali

-Rafforzare la solidarietà tra familiari e sgravare lo stato

-Rafforzare la protezione per gli incapaci di discernimento ospiti di strutture d’accoglienza

-Dare la possibilità di istituire delle misure ufficiali su misura (Curatele e ricovero a scopo di assistenza)
-Rinunciare al prolungamento dell’autorità parentale

Soggiorni in strutture di accoglienza: La normativa disciplina due ambiti: 1.il contratto di assistenza che
deve essere sottoscritto quando una persona incapace di discernimento viene accolta in istituto di
accoglienza o cura (disciplina del prezzo, firma dalla persona abilitata a rappresentare l’incapace) 2. La
restrizione della libertà di movimento dell’ospite incapace.

Autodeterminazione: è il diritto di esprimere le proprie preferenze, i propri interessi e i propri gusti senza
influenze esterne e di agire secondo le proprie decisioni. Significa poter scegliere liberamente il proprio
modo di vivere, di pensare e di agire. Implica assumersi la responsabilità delle proprie scelte e azioni.
L’autodeterminazione si è concretizzata in tante articoli costituzionali (es. art. 7 che cita “la dignità della
persona va rispettata e protetta). Per potersi autodeterminare giuridicamente una persona deve essere
maggiorenne e capace di discernimento.

Condizioni materiali per istituire una curatela

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