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DOMANDE GORDON

DI CHI È IL PROBLEMA?
Quando il comportamento di uno studente e al di sotto della linea di accettazione, il problema e
dell'insegnante. Capire questo è fondamentale pe mar mantenere un rapporto costruttivo tra insegnante e
studente.
Se invece i problemi sono da collocare sopra il rettangolo, i problemi sono unicamente degli studenti.
Sei comportamenti non provocano problemi né agli studenti né agli insegnanti, vuol dire che non c'è alcun
problema nel rapporto.

BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE:


12 BARRIERE
-fornire direttamente la soluzione con messaggi direttivi:
1. Ordinare, comandare, esigere
2. Avvisare, minacciare
3. fare la predica, rimproverare
4. redarguire, ammonire, fare argomentazioni logiche
5. consigliare, dare soluzione o suggerimenti
-essere svalutanti e denigratori:
messaggi repressivi
6. giudicare, criticare, disapprovare, biasimare
7. Definire, etichettare, stereotipare
8. interpretare, diagnosticare, analizzare
-negare il problema
9. apprezzare, convenire, dare delle valutazioni positive
10. Rassicurare, mostrare comprensione, consolare, sostenere
- messaggi indagatori, inquisitori
11. contestare, indagare, mettere in dubbio, sottoporre ad interrogatorio
-messaggi per eludere il problema:
12. eludere, distrarre, fare del sarcasmo, fare dello spirito, cambiare argomento.

Spiega il differente atteggiamento dell’educatore se il problema è dell’utente e se invece è il suo:

MECCANISMI DI DIFESA METODO II INSEGNANTI:


ritorsioni compiti in classe, adeguarsi, dimettersi, ribellarsi

MESSAGGI INDIRETTI:
Non hanno alcun effetto, sono ambigui, vengono visti come i tentativi dell'insegnante di indurli gentilmente
ad agire diversamente. comportano un altissimo rischio di ledere l'opinione di sé degli studenti e il loro
rapporto (ES. SCHERZARE, FARE BATTUTE)

Variazione nella linea del diagramma: (RETTANGOLARE-LINEA DI ACCETTAZIONE)


Diagramma rettangolare: all'interno del quale sono compresi tutti i comportamenti di uno studente con cui
si ha un rapporto. Bisogna dividere il rettangolo in due parti tramite una linea (linea di accettazione):
un’area rappresenta i comportamenti accettati e l'altra quelli rifiutati. Il grado di accettazione può variare
da insegnante a insegnante. Può inoltre subire modificazioni a seconda di fattori come il riposo, il momento
della giornata, il cattivo umore ecc. I tre fattori che fanno salire o scendere la linea sono:
1. cambiamenti in noi stessi
2. cambiamenti dell'altra persona
3. cambiamenti del contesto
DIAGRAMMA GANT:

QUADRO LOGICO

FASI DEL METODO 3


1. individuare il problema o confitto
2. proporre le possibili soluzioni
3. valutare le varie soluzioni
4. individuare le soluzioni migliori
5. stabilire in che modo ATTUARE la soluzione prescelta
6. accertarsi che la soluzione prescelta abbia effettivamente risolto il problema

Tre atteggiamenti di Rogers:


congruenza o autenticità, accettazione, comprensione empatica

Quale autore ha rappresentato il riferimento di Gordon:


-Rogers

Atteggiamenti che l'insegnante deve adottare di fronte alle difficoltà e alle frustrazioni che incontra con
gli studenti:
accettare la propria umanità

Rogers non condivide la logica del:


comportamentismo

Risentimento, malattie psicosomatiche, adeguarsi. A chi appartengono questi meccanismi di difesa? A


causa di quale metodo?
Metodo II

Secondo Gordon nella risoluzione dei conflitti quale termine è utile inserire nei messaggi efficaci?
Messaggi io→perché esprimono i propri sentimenti

Messaggi io e collisione di valori

collisione di valori

come affrontare la collisione di valori

ROGERS E L’EMPATIA
Agente educativo perché:
-facilita l'autoconsapevolezza
-rilassa
-da conferme
-aumenta il senso di appartenenza
- è apertura al sociale

ROGERS CENTRA L’EDUCAZIONE BASATA SU:


- Impegno personale e la capacità di iniziativa e auto valutazione dello studente,
- la congruenza dell'insegnante come persona reale,
- capacità empatica dell'insegnante
- soluzioni educative.

Fasi dell'ascolto attivo:


-attenzione allo stato d'animo dello studente
-controllare attendibilità della decodifica
-se decodifica non corretta, correggere il tiro

Gordon con il suo metodo fa riferimento:


alla psicologia umanistica.

IL RETTANGOLO DI GORDON
Comportamenti dei ragazzi

COMUNICAZIONE PER GORDON


Codifica→messaggio→decodifica

TECNICHE CHE DEVE USARE L’INSEGNANTE:


ascolto passivo, cenni di attenzione, espressioni facilitanti, ascolto attivo

NEL MODELLO DI GORDON:


metodo 1 → stile autoritario Dinamiche agonistiche
metodo 2 →stile permissivo
metodo 3→stile democratico-cooperativo→dinamiche cooperative

QUALE AUTORE HA RAPPRESENTATO IL RIFERIMENTO DI GORDON


Rogers

SECONDO GORDON L’ASCOLTO PASSIVO:


da utilizzare se il problema è del discendente

SECONDO GORDON QUALE PUO’ ESSERE L’IMPLICAZIONE DELLA REGOLA CHE BISOGNA FARE FRONTE
UNICO CON I COLLEGHI?
Può essere una causa dell'ambiguità nel comportamento dell'insegnante.
Garantisce l'armonia dei rapporti dei colleghi

A COSA PONE ATTENZIONE GORDONRISPETTO ALLE CARATTERISTICHE DEGLI ALLIEVI?


Alle similarità

Quale dei seguenti problemi gli insegnanti devono affrontare come un problema proprio?
Giulia interrompe gli altri mentre parlano quando l'educatore conduce la riunione serale.

quali sono gli atteggiamenti che l'insegnante deve adottare di fronte alle difficoltà e alle frustrazioni che
incontra con gli studenti?
Accettare la propria umanità

ascolto attivo:
è una modalità che permette all'altro di esprimere i suoi bisogni attivando maggiore interazione la partner
e maggior comprensione. Un ruolo importante è dato dalla codifica del linguaggio verbale congrua al mio
stato di non equilibrio e che mi porta a dire qualcosa.

Requisiti per l'ascolto attivo degli studenti:


1. Fiducia nella capacità di risolvere il problema
2. accettare sinceramente i sentimenti espressi
3. comprendere la transitorietà dei sentimenti
4. sentirsi partecipi, ma non immedesimarsi
5. arrivati al nocciolo della situazione del problema esplicitare se si è a disagio
6. rispettare le confidenze

Messaggi io→messaggi che si utilizzano in prima persona per far capire all'altro come ci si sente nel
momento che esso produce un tipo di comportamento che noi non consideriamo adeguato. I messaggi io
favoriscono un rapporto intimo dove ognuno capisce la propria responsabilità e non scarica la colpa
sull’altra persona come i messaggi tu.

Confronto:
Affrontare un'altra persona per dirti che il suo comportamento sta interferendo con i vostri diritti, è un
atteggiamento attivo per fare in modo che le proprie esigenze vengano rispettate. È un'esigenza di
autoconservazione e autodifesa.

i sistemi motivazionali nella relazione SMI:


Uguali o complementari tendono ad accoppiarsi nei due individui interagenti.
Ogni SMI coordina durante il suo funzionamento una specifica classe di emozioni nel raggiungimento della
sua metà o in risposta ad ostacoli.
COMPORTAMENTI TIPICI:
- Attaccamento
- accudimento
- competizione
- cooperazione
- sessualità

creazione di istituzioni sociali: interazioni organizzate cooperativamente →pratiche con porta mentali
regolate da norme mutualmente riconosciute.

caratteristiche della cultura umana secondo Tomasello:


- Evoluzione culturale e cumulativa, creazione di istituzioni sociali.

evoluzione culturale cumulativa:


Fa riferimento alla complessità crescente che gli artefatti e le pratiche comportamentali acquisiscono col
passare del tempo.

cooperazione e apprendimento (Vigotsky)


- Zona di sviluppo attuale→abilità già possedute
- zona di sviluppo prossimale → che può raggiungere con un aiuto
- zona di sviluppo potenziale→ non possedute.

cooperazione è il fondamento:
Delle attività umane, della comunicazione, delle convenzioni sociali
• Cooperazione: i sistemi motivazionali, comportamento cooperativo dell'infanzia; relazioni tra
cooperazione, però socialità e interculturalità

TOMASELLO

Lo scenario della caccia al cervo secondo Tomasello:


-ben semplifica il concetto di mutualismo

Reputazione:
Se pubblico→coltivato e difeso da ognuno di noi.
Immagine positiva che si vuole dare agli altri in linea con quanto gli altri si aspettano da noi.

La predicazione di Vigotsky a quale concetto di Tomasello rimanda?


Common ground

Cooperative breading→perché consiste in un modello di cooperazione sociale basato sul mutualismo,


preferenze sociali altruistiche che si evolvono attraverso: attenzione condivisa e fiducia e tolleranza.
Grooming→ consiste in un tipo di cooperazione altruistica in cui i costi vengono recuperati attraverso la
reciprocità che favorisce i legami parentali.

Attenzione condivisa: riguarda la coordinazione triadica dell'attenzione tra il sé, l'altro e terzo oggetto.
è una risposta ad una richiesta di attenzione congiunta, un gesto Proto imperativo o un gesto Proto
dichiarativo.

5 ragioni a sostegno della spontaneità:


-insorgenza precoce (i genitori non hanno tempo di insegnare l'altruismo)
- refrattarietà all’incoraggiamento (le ricompense non incentivano atteggiamenti altruistici)
-Radici evolutive nelle grandi scimmie antropomorfe (non è il prodotto di un ambiente culturale umano o
para-umano)
-resistenza transculturale (presente in tutte le culture)
- presenza di emozioni sinaptiche spontanee (empatia)

L'altruismo secondo Tomasello su che tipo di dinamica è fondato?


MUTUALISMO

LO SCENARIO DELLA CACCIA AL CERVO SECONDO TOMASELLO:


Ben esplica il concetto di mutualismo

se nell'esperimento delle asticelle il cibo veniva accumulato al centro dell'asticella:


le scimmie mostravano una performance deludente

SILK: mutualismo solo se gli interessi sono allineati.


NO grooming
SI→cioè, nelle specie caratterizzate da cooperative breading→scenario caccia al cervo→esemplifica il
concetto di mutualismo
SKYRMS: la comunicazione può esistere al di fuori della conoscenza comune→se c'è interesse
comune→favorisce la comunicazione; è un presupposto essenziale.
Conoscenza comune→ elemento conosciuto da tutti, tutti sappiamo che tutti conoscono quell'elemento.

DWECK: ci dice che è vero che l'altruismo è innato MA la sua espressione dipende dall'esperienza
(soprattutto sociale)

SPELKE: →dal linguaggio all'internazionalità condivisa. Tomasello→dell'intenzionalità condivisa al


linguaggio.

Sistemi cognitivi→core knowledge→ presenti già nella prima infanzia

Psicologia umanistica:
Psicologia umanistica→si sviluppa dal processo di autogestione, si tratta di un modello centrato sull'uomo e
mirato a comprendere sempre la natura umana creando lo sviluppo che occorre a promuovere quello fisico
e quello mentale. Ne parlano Gordon e Rogers: Gordon in maniera più rigida mentre Rogers crede nella
libertà di apprendimento → capire, apprendere, esperienza del cambiamento. Gordon ha un approccio
strutturato mirato a facilitare l'apprendimento in condizioni di gruppo

quale sistema motivazionale implica una gerarchia tra persone?


Agonismo:→ sistema di rango
T.E.T→ teacher effectiveness training: (30h , 4 step)
1 struttura; 2 coinvolgimento; 3 processo; 4 applicazione
OBIETTIVI:
- Parlare in modo che gli studenti stiano ad ascoltare
- stabilire regole in classe in modo che ci sia maggiore complicità da parte degli studenti
- affrontare problemi legati al permissivismo ed anche una classe creativa,
- risolvere conflitti in modo che insegnanti e studenti siano soddisfatti rispetto alla soluzione trovata.
BENEFICI PER INSEGNANTI: meno stress, rispettati, meno conflittualità, meno problemi disciplinari.
BENEFICI PER STUDENTI: più apprendimento, più autocontrollo, più interesse, più abilità nei gruppi di
lavoro.

P.E.T→parents effectiveness training

AGONISMO:

Cosa caratterizza le azioni educative:


Intenzionalità è responsabilità

Quali processi Searle definisce come funzioni di status?


- entità definite culturalmente che hanno dei diritti e doveri culturalmente definiti

Secondo Tomasello le norme per i bambini servono a:


sono di natura costruttiva e danno forma all’interazioni

EMOZIONI LEGATE ALLE NORME:


Senso di colpa e vergogna →forma di autopunizione; anche per dimostrare agli altri di condividere quella
norma.

Processi bottom up e top down = quelli Bottom up fanno riferimento a processi con eventi che catturano
l’azione e sono quelli circolari, mentre quelli top down sono processi che si risolvono attraverso l’attenzione
congiunta per un fine. Nei modelli lineari si sviluppa quella top down che ci aiuta a fare dei passaggi in modo
da rilevare il problema, capire i bisogni, passare all’obbiettivo e poi programmare le azioni e interventi. C’è
però una difficoltà e rigidità nell’introdurre cambiamenti.

5 aspetti innati Tomasello:


1. Insorgenza precoce
2. refrattarietà all'incontro
3. radice evolutive nelle grandi scimmie antropomorfe
4. resistenza transculturale
5. presenza di emozioni empatiche spontanee

esperimenti sul pointing(indicare)


Attraverso l'indicazione di un particolare elemento in modo direttivo per poter far capire le finalità dell'azione
dall'indicare. Il pointing è il gesto che permette di fornire informazioni ad un'altra persona
indipendentemente dallo sviluppo del suo linguaggio. Ha una funzione indicativa e informativa. Richiesta
cooperativa in cui il bambino nella sua fase pre-inguistica esprime il suo desiderio all'adulto.

Finestra percettiva: l’osservazione dei comportamenti da parte dell’insegnante per determinare a chi
appartiene il problema da risolvere.

Quali filosofi nella storia ed autori contemporanei Tomasello contrappone rispetto al problema eredità
ambiente?
Rousseau:→ natura cooperativa corrotta poi dalla società
Hobbes→natura egoista e poi educato dalla società
Spelke→altruismo→nasciamo con modelli di conoscenza essenziali per rapportarci agli oggetti e allo
spazio→core knowledge
Dweck→attraverso la predisposizione all'altruismo i bambini regolano il loro comportamento e quello
dell'altro con delle norme sociali.
Skirm→ Identifica con la teoria dei giochi una forma di attività collaborativa con ruoli distinti per il fine
congiunto ma dove ognuno dipende dall'altro per il raggiungimento dell'obiettivo. Si tratta di un lavoro di
squadra costruito in base alle conoscenze comuni dove tutti devono saperlo fare.

Over justification Effect: effetto di sopra di Mark Lepper, in svariati ambiti è concepito per segnalare che un
determinato comportamento è motivante. Significa che nel caso di un'attività gratificante di per sé, eventuali
ricompense esterne finiscono per indebolire la motivazione intrinseca.

La predicazione di Vigotsky a quale concetto di Tommasello rimanda:


lo sviluppo del bambino dipende dalle possibilità e dallo sviluppo socioeconomico, dalle possibilità di tipo
interattivo, ma anche dallo sperimentare quelle relazioni diverse. La zona di sviluppo prossimale è quella
zona che distingue ciò che il bambino sa fare e ciò che potrebbe fare in futuro. Rappresenta l'area in cui ci
sono tutte abilità in cui il bambino non possiede completamente autonomia in quelle azioni ma le può fare
se leggermente aiutato. Rimanda all'importanza dell'intenzionalità condivisa tra l'adulto e il bambino
PROGETTAZIONE

Schema per la progettazione

PCM→project Circle management:


supporto metodologico alla progettazione. articola la progettazione in una serie di fasi per assicurare
coerenza ed evidenziare gli elementi che permettono la sua realizzazione. 6 fasi:
1. Programmazione
2. Identificazione
3. Formulazione
4. Finanziamento
5. Realizzazione
6. Valutazione
nel PCM → Supporto per definizione problema:
• analisi STAKEOLDER → analisi di tutti i partecipanti coinvolti sia destinatari diretti sia indiretti.
• ALBERO DEI BISOGNI→ I singoli problemi sono collocati secondo relazioni di causa-effetto che
vanno dal basso verso l'alto
La valutazione:

COME SI DEFINISCE UN PROBLEMA:


Chiaramente, concretamente, oggettivamente. No giudizi o pregiudizi.

PROGRAMMA:
insieme di ipotesi di azione in risposta a problematiche sociali e educative

INTERVENTO
Fase esecutiva di un programma di un progetto, parte concreta di cui si valuta l'efficacia.

PIANIFICAZIONE→Intero processo concettuale e operativo del piano di intervento. Dall'individuazione del


problema agli obiettivi fino al controllo dei risultati

PROGETTO
l'unità minima di un intervento e si caratterizza per:
-obiettivi specifici
-azioni concrete
-organizzazione indivisibile
gestione unitaria delle sue attività

CON COSA VIENEPRESENTATO IL PROGETTO?


Quadro logico

FASI DELLA CRISI:


1. Rottura di un equilibrio: i propri schemi di comportamento e i propri atteggiamenti non sono più
adeguati
2. ripristino dell'equilibrio: i propri schemi di comportamento e i propri atteggiamenti ora sono
adeguati

La vita di una persona riconosce 3 categorie di eventi critici:


1. Crisi evolutive = tipiche dell’uomo, connesse a specifici momenti dello sviluppo (adolescenza,
vecchiaia, matrimonio), caratterizzate da prevedibilità e quindi dalla possibilità di poterle affrontare;
2. Crisi vocazionali = riferite al processo di definizione identitaria e del proprio futuro (scelta del corso
di studi, del lavoro…), anch’esse prevedibili;
3. Crisi accidentali = eventi imprevedibili e traumatici che possono minare gli equilibri e rendere
difficile trovare una nuova stabilità (lutto, malattia, divorzio).

CRISI EDUCATIVE IN AMBITO EDUCATIVO:


- Crisi da carenza educativa: esperienza educativa che non promuove lo sviluppo dell'individuo
- crisi da eccesso educativo: l'esperienza educativa finalizzata al raggiungimento di un traguardo che
può danneggiare il percorso di crescita
- crisi da conflitto educativo: esperienza educativa che programma obiettivi diversi o contraddittori
-
CRISI IN AMBITO EDUCATIVO E PROGETTAZIONE:
Progettare per “rimuovere ostacoli”: la progettazione si muove in una prospettiva riparativa ed è
finalizzata a ricostruire un ambiente che favorisca un percorso di crescita personale, culturale, sociale della
persona.
Progettare per Primuovere comportamenti positivi: in un'ottica preventiva, finalizzato a creare condizioni
per cui un certo percorso non venga minato da uno negativo.
Progettare in vista di opportunità di finanziamento: combinazione dei precedenti.

Due tipi di intervento:


1- riparativo: dove si cerca di ricostruire gli equilibri innati o tamponare danni esistenti
2- preventivo: orientato a creare condizioni che permettono di non incontrare ostacoli
(COMPENSATIVO)

AGGIUNTIVO:
COMPENSATIVO
SOSTITUTIVO

TEMPI:

NELLA PROGETTAZIONE RAZIONALE(LINEARE), QUALE LOGICA SI USA?


top down→Ovvero passaggi in sequenza che partono dall'agire educativo in maniera rigorosa. Utilizzato in
contesti abbassa complessità dove il problema è noto.

Progettare in equipe:
Milani evidenzia l'importanza di un lavoro educativo autenticamente agito in equipe, nel quale i
professionisti mettono in gioco collettivamente le proprie competenze professionali

LE AZIONI EDUCATIVE SI CARATTERIZZANO PER:


INTENZIONALITA→volontà e capacità di chi educa di fare ipotesi e previsioni sul percorso della
persona/gruppo e di perseguire traguardi prefissati. (Considerato anche il punto di vista del soggetto).
RESPONSABILITA’→ si riferisce al fatto che l'educatore compie scelte che possono limitare o circoscrivere
le possibilità di crescita e sviluppo dei soggetti, quindi vanno sempre giustificate. la responsabilità
comprende anche l'acquisizione di consapevolezza delle conseguenze che può avere un intervento
educativo

MODELLI DI PROGETTAZIONE:
Linearità o circolarità
grado di partecipazione degli attori coinvolti
MODELLI LINEARI: logica top down. I passaggi si susseguono in maniera circolare e rigorosa. È usato
preferibilmente in contesti a basse complessità. Ricalca la modulistica dei bandi dei finanziamenti.
Rischi: eccessiva semplificazione della matura multimodale del problema.
MODELLI CIRCOLARI: si basano su un programma di matrice costruttivista, secondo cui contesti sociali e
educativi sono complessi. Si producono per step con il coinvolgimento di tutte le parti coinvolte→ognuno è
portatore di un suo punto di vista. Si usa per situazioni nuove
Rischi: rallentamento del processo.
MODELLI RICERCA AZIONE
- Bottom up
- partecipazione attiva dei destinatari
- coprogettazione
- processo attentamente partecipativo
- coprogettazione capacitante

PROGETTARE IN AMBITO EDUCATIVO, CHI?


Educatori, personale sanitario, assistenti sociali, insegnanti, finanziatori e committenti, psicologi, formatori,
medici.

ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN PROGETTO:


1- Avvio di un'azione educativa
2- definizione dell'idea progettuale e ricognizione delle possibilità effettive
3- identificazione programmazione ed esplicitazione delle fasi di intervento e stesura formale del
progetto
4- attuazione degli interventi progettati

PROGRAMMAZIONE:
Fa riferimento alla strutturazione degli aspetti organizzativi del piano di intervento. La programmazione
traduce continuamente gli elementi della pianificazione in programmi specifici.

FINI:
Mete ideali a cui tende l'azione educativa

FINALITA’ EDUCATIVE:
pratiche da cui partire per costruire un progetto educativo o formativo.

Equipe di rete o territoriale:


soggetti appartenenti ad enti, associazioni, istituzioni, servizi, cooperative che collaborano a un progetto
territoriale ampio.

Bottom UP:
circolare costruttivista che viene utilizzato per situazioni nuove dov'è il gruppo prende partecipazione
all'attività di progettazione che va dall'azione alla ricerca. Tutti sono coinvolti perché tutti sono portatori di
un punto di vista. Il rischio è che questo tipo di approccio può richiedere più tempo.
Process use→processo valutativo che permette un'equità sociale con il coinvolgimento di tutti gli attori. È
importante che durante il processo possano attuarsi i cambiamenti all'interno dell'intervento che viene
attuato, fornendo quindi un modello più flessibile rispetto al PCM.

CHE COS’È L’ AQI?


La tecnica del quadro logico ha un ruolo nella preparazione dei programmi e dei progetti, ma ha anche lo
scopo di essere lo strumento chiave della realizzazione e della valutazione. Esso fornisce le basi per
preparare i piani d'azione sviluppando un sistema di monitoraggio importante base per i sistemi di
valutazione. Permette ai progettisti di verificare il progetto per validare la sostenibilità e l'efficacia, mentre
permette agli attori di identificare il problema è definire gli obiettivi per arrivare alla soluzione.

ANALISI SWOT:
strumento di pianificazione→strategia utilizzata per valutare i punti di forza e di debolezza con
l'opportunità di organizzazione nella decisione di raggiungere un obiettivo nella fase esecutiva e valutativa.
Flessibilità dello strumento e facilità di utilizzo. Fanno parte anche gli indicatori che ci permettono di
monitorare il fenomeno. 4 QUADRANTI. risorse interne controllabili che sono i punti di forza; quelle non
controllabili che sono i punti di debolezza, minacce esterne non controllabili, minacce esterne controllabili.
Vantaggi: utilità intervento, flessibilità di utilizzo.
Svantaggi: conclusioni errate/blocco per le troppe informazioni.

ANALISI DEI BISOGNI DEL SINGOLO


- Colloqui con la persona specifica dell'intervento
- colloquio interviste con le persone significative
- osservazione diretta sul campo
- analisi della documentazione preesistente
- scale e questionari attitudinali
- bilancio di competenze

ANALISI PER I GRUPPI:


- Colloquio insegnanti
- osservazione diretta sul campo
- focus Group
- brainstorming
- questionari
- test ad hoc

ANALISI BISOGNI DEL TERRITORIO/MAPPATURA TERRITORIO:


1- verificare e dimostrare l'utilità potenziale di un certo intervento
2- strutturare azioni “calate nel contesto”
3- Stringere alleanze con agenzie e strutture presenti sul territorio
COME:
- scegliere e delimitare il territorio da mappare e definire anche il profilo della comunità;
- definire il target;
- individuare i fattori da indagare in base agli scopi definiti;
- ricercare eventuali dati già presenti;
- predisporre strumenti di rileva come adeguati e raccogliere dati che mancano;
- individuare enti o attori sociali da cui acquisire info
- effettuare la rilevazione
- analizzare ed interpretare i dati

FORMULAZIONE OBIETTIVI, POSSIBILI ERRORI:


- Partire da ciò che l'operatore si propone senza pensare al cambiamento che quell'azione produrrà;
- definire gli obiettivi in modo impreciso e troppo ampio;
- obiettivi che contengono più traguardi.

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