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Established in 1886
For everyone trading goods, services or ideas between Italy and the UK
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CARATTERISTICHE DEL PAESE
Capitale Londra
Cardiff
Londra (9.540.576)
Aree metropolitane INGHILTERRA
West Midlands-Birmingham (2.834.000), Greater Manchester
(2.770.000), West Yorkshire (2.320.000), North East (1.957.000),
Greater Glasgow (1.689.000), Liverpool (911.500), Cardiff
(481.000), Sheffield (735.000) e Edinburgh (548.000)
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QUADRO
MACROECONOMICO
PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL)
AGRICOLTURA INDUSTRIA E
SITUAZIONE ECONOMICA 1% COSTRUZIONI
20%
POSIZIONE
6^ economia al mondo SERVIZI
2^ in Europa 79%
DISOCCUPAZIONE
3,5% (Ago. 2022)
VALORE
£ 2,195 miliardi (2021)
INFLAZIONE ANNUALE
10,1% (Set. 2022) ANDAMENTO
+ 7,5% (2021)
PRO CAPITE
£ 32.514 (2021)
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QUADRO
MACROECONOMICO
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QUADRO
MACROECONOMICO
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QUADRO
MACROECONOMICO
Semplificazioni Efficienza e
Disponibilità di forza trasparenza del
POSIZIONE PER burocratiche e fiscali per
lavoro qualificata e sistema
DESTINAZIONE investitori (Corporate
multiculturale giudiziario
DI FDI Tax Rate 19%)
IN
1° EUROPA
NEL
3° MONDO
Riduzione del
Efficiente rete rischio e stimolo al Facilitazione
infrastrutturale credito e al linguistica
e di trasporti finanziamento
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QUADRO
MACROECONOMICO
Punti di forza
E-COMMERCE START-UP
3° AL MONDO | 1ª IN EUROPA
CAPACITÀ ATTRATTIVA DI LONDRA
28% DEL MERCATO | 86% ACQUISTA ONLINE 2° AL MONDO | 1ª IN EUROPA
RUOLO FONDAMENTALE DEI SOCIAL MEDIA
£225 MILIARDI NEL 2020 (+15%)
MARKETPLACE PRINCIPALI
AMAZON, EBAY, ALIBABA, ONBUY, FACILITÀ DI FARE BUSINESS
ARGOS, ZALANDO, ASOS, ETSY
8° AL MONDO | 2° IN EUROPA
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IL MERCATO ITALIANO
RELAZIONI CON IL REGNO UNITO
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IL MERCATO ITALIANO
RELAZIONI CON IL REGNO UNITO
6.26 5.86
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IL MERCATO ITALIANO
RELAZIONI CON IL REGNO UNITO
Fonti: infoMercatiEsteri
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IL MERCATO BRITANNICO Fonte: Gov UK. Statista.com
-19.4
IMPORT & EXPORT DI BENI NEL REGNO UNITO PREVISIONE PIL % PROSSIMI ANNI
In miliardi
di £ 5.0
510.2 438.3 372 308.9
1.9 1.6 1.5 1.5
2019 2020 2019 2020
Import Export 2022 2023 2024 2025 2026
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BREXIT
TIMELINE
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BREXIT
L’ACCORDO SUGLI SCAMBI E LA COOPERAZIONE TRA L’UE E IL REGNO UNITO
(DICEMBRE 2020)
• Creazione di una zona di libero scambio senza dazi per la maggior parte dei beni;
• Nuovi meccanismi di cooperazione normativa e doganale;
• Disposizioni volte a garantire una parità di condizioni per una concorrenza aperta nell'ambito di un
partenariato economico più ampio (limite degli aiuti di stato);
• Obbliga a rispettare standard per quanto riguarda l’ambiente, la trasparenza fiscale, criteri sociali e giuslavoristi;
• Sistema transitorio per alcune questioni (marchio conformità);
ATTENZIONE:
• Tratta principalmente del commercio dei beni;
• Per l’Irlanda del Nord, verificare le regole del Protocollo (normative UE applicabili);
• Non elimina le non-tariff barriers.
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BREXIT
PRINCIPALI CAMBIAMENTI
ASPETTI DOGANALI
Presentare una corretta documentazione commerciale per i nuovi controlli doganali
al fine di importare o esportare merci da/verso il Regno Unito (non sono più scambi intracomunitari).
Tematiche: codice EORI, regole dell’origine preferenziale, sistema REX, ecc.
ASPETTI FISCALI
Valutare l’impatto che le nuove relazioni commerciali tra Regno Unito e Unione Europea
hanno sul pagamento dell’IVA, come la necessità/opportunità di registrarsi VAT
(oltre che ai fini doganali) nel Regno Unito in presenza di flussi di merci derivanti
da certi tipi di contratti (consignment stock, e-commerce, ecc).
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BREXIT
PRINCIPALI CAMBIAMENTI
ETICHETTATURA
Verificare quali sono i cambiamenti per quanto riguarda l’etichettatura dei propri prodotti
(marchio UE/NON UE, marchio biologico, indicazione dell’indirizzo dell’operatore
del settore alimentare e indirizzo dell’importatore NI o UE).
GEOGRAPHICAL INDICATION SCHEME
Il Regno Unito istituirà sistemi di protezione dei prodotti alimentari e bevande (GI schemes)
che rispetteranno i termini del OMC, utilizzando le designazioni DOP, IGP e STG,
non riconoscendo più automaticamente gli schemi di protezione dell’Unione Europea.
MARCHIO DI CONFORMITÀ
Dal 1° gennaio 2021, il Regno Unito ha adottato il marchio UKCA.
Per utilizzare il marchio è necessario ottenere un’attestazione di conformità
da parte delle apposite organizzazioni. Attualmente gli standard di valutazione
del marchio UKCA non differiscono da quelli richiesti per il marchio CE.
Sarà necessario utilizzare il marchio UKCA dal 1° gennaio 2023 per la maggior parte dei prodotti (per i dispositivi
medici il termine è il 1° luglio 2023)
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IL MERCATO BRITANNICO
L’AGROALIMENTARE ITALIANO POST-BREXIT
L'alimentare è storicamente il primo settore di export del Made in Italy in Regno Unito, in termini di
volume, anche se come controvalore è prima la meccanica e l'industria.
Ma proprio perché è la categoria più numerosa, è anche quella che ha pagato inizialmente il conto più salato
alla Brexit, con calo del 37% a inizio 2021, fortunatamente poi recuperato nel corso dell’anno.
Il Regno Unito è uno dei principali compratori di cibo italiano: è il quarto partner commerciale dell’Italia
dopo Germania, Francia e Stati Uniti.
Secondo il Rapporto 2021 di SACE, in generale le esportazioni italiane non riusciranno a recuperare i livelli pre-crisi
prima del 2023
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IL MERCATO BRITANNICO
L’AGROALIMENTARE ITALIANO POST-BREXIT
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FOCUS: SETTORE AGROALIMENTARE
CONSUMATORI
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FOCUS: SETTORE AGROALIMENTARE
CANALI DI ACCESSO
ELEMENTI DA CONSIDERARE
• Chi è l'importatore? Ristorante, dettagliante, grossista, GDO, • Boom di negozi specializzati, delicatessen e e-commerce
privato, trader, etc
• Il concetto di private label è una richiesta in aumento tra gli
• GDO fortemente concentrata e di difficile approccio (le prime importatori
4 catene Tesco, Asda, Sainsbury e Morrison controllano quasi
l'80% del mercato) • L’importatore chiede sempre più spesso uno sforzo promozionale
maggiore al produttore, coinvolgendolo direttamente
• I piccoli produttori aumentano il proprio potere contrattuale
quando si dedicano a prodotti di nicchia e alta qualità
• Considerare canali più efficaci come ristoranti, delicatessen, CANALI DISTRIBUTIVI IN CRESCITA
piccoli negozi specializzati, enoteche, piattaforme e-commerce
DISCOUNT +23.8% (previsione 2021-2026)
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FOCUS: SETTORE AGROALIMENTARE
E-COMMERCE
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FOCUS: E-COMMERCE
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FOCUS: E-COMMERCE
MODA, comparto che registra più vendite online (25,2 miliardi di dollari)
La maggior parte degli acquisti (73%) viene effettuata su siti inglesi, mentre il 16%
viene realizzata sui siti UE e l’11% su quelli extra-UE..
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FOCUS: E-COMMERCE
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FOCUS: E-COMMERCE
ASPETTI NORMATIVI E FISCALI POST BREXIT
Per la spedizione di prodotti dall’Unione Europea in Regno Unito con valore complessivo non eccedente 135
sterline non si applicherà alcun dazio doganale, l’IVA sarà dichiarata e versata trimestralmente dal venditore
europeo.
Quest’ultimo deve registrarsi online presso l’Agenzia delle entrate fiscali e doganali britannica, il HMRC (Her
Majesty’s Revenue and Customs), e richiedere un numero di partita IVA britannico.
Le spedizioni di prodotti italiani verso il mercato inglese che abbiano un valore eccedente le 135 sterline
possono essere soggette a dazi e all’IVA. Ne consegue che il merchant dovrà decidere se inglobare dazi doganali e
IVA nel prezzo di vendita e incaricare il corriere di versare gli oneri d’importazione (duty delivery paid), oppure non
inglobare i dazi doganali e l’IVA nel prezzo di vendita.
Nel secondo caso, sarà il destinatario britannico a dover assolvere le spese dei dazi e dell’IVA, pagandoli al
corriere/poste (delivered at place/delivery duty unpaid)
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IL MERCATO BRITANNICO
MECCANICA STRUMENTALE POST-BREXIT
Il settore ha generato entrate per £1.8 Mld, -1,7% dal 2015. Tuttavia si prospetta una crescita annuale fino al 2025
del 1,2% per anno
Il settore della meccanica strumentale e il suo andamento dipendono dai mercati di sbocco:
Fonte: IBISWorld (2020)
• Manifatturiero: è il principale mercato di sbocco. Le vendite legate al settore manifatturiero contano per il
42% delle entrate dell'intero settore.
• Costruzioni/ Edilizia: 29.3%
• Estrazione minerali, Petrolio e Gas: 19.4%
• Lavorazione Legno: 3.7%. Altri: 5.6%
Le West Midlands sono la regione dove si concentrano per la maggiore i grossisti di macchinari utensili con il 15.9%
di stabilimenti industriali. A seguire ci sono il South East con il 13.6% le East Midlands con il 10.7%.
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IL MERCATO BRITANNICO
MECCANICA STRUMENTALE POST-BREXIT
Il settore della vendita all'ingrosso dei macchinari utensili presenta un basso livello di concentrazione del mercato.
Le 4 aziende più grandi contano per il solo 9.7% delle entrate dell'intero settore (2019/20).
Ci sono molte piccole aziende che servono i mercati locali e molto poche che distribuiscono su larga scala per
tutto il Regno Unito. Il settore è altamente frammentato con l'81% degli stabilimenti che danno lavoro ciascuno a
meno di 10 dipendenti e solo l'8.9% supera i 20 dipendenti. Una delle ragioni di questa frammentazione è la
mancanza di differenziazione dei prodotti che le aziende sono in grado di offrire.
La fetta di mercato va concentrandosi dove le aziende iniziano ad adottare tecnologie innovative specializzandosi
così in aree di nicchia dove la domanda si sta alzando (Laser Systems, 3D Printing), mentre il vantaggio competitivo
si sta spostando su coloro che integrando prodotti innovativi riescono a produrre macchinari propri brevettati e
registrati.
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IL MERCATO BRITANNICO
MECCANICA STRUMENTALE POST-BREXIT
Specularmente alla marcatura CE, la marcatura UKCA indica che il fabbricante dichiara sotto la propria responsabilita’ che tutti i
requisiti della legislazione UK applicabili al prodotto sono soddisfatti.
-dovranno garantire che sul prodotto /documentazione di accompagnamento sia indicato il loro nome, nome commerciale o
marchio registrato, indirizzo postale al quale essere contattati
-dovranno accertarsi che la procedura di conformita’ sia stata correttamente eseguita. Dovranno dunque garantire che il
fabbricante abbia redatto tutta la documentazione tecnica o fascicolo tecnico
-dovranno conservare una copia della dichiarazione di conformita’ e tenerla a disposizione delle autorita’ di sorveglianza per 10
anni.
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LA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL REGNO UNITO
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
DISCLAIMER
Le informazioni contenute in questa presentazione sono di carattere puramente informativo. La Camera di Commercio
e Industria Italiana per il Regno Unito consiglia sempre alle imprese di rivolgersi ai nostri esperti per consigli circa
situazioni specifiche e non si assume alcuna responsabilità per decisioni prese sulla base delle informazioni qui riportate
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