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Riaccertamento Dei Residui
Riaccertamento Dei Residui
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Daniela Caianiello
Dirigente Finanziario Comune di Pozzuoli
ATTENZIONE!
c) i crediti riconosciuti insussistenti, per l’avvenuta legale estinzione o per indebito o erroneo
accertamento del credito;
Non è necessaria la costituzione del fondo pluriennale vincolato solo nel caso
in cui la reimputazione riguardi, contestualmente, entrate e spese correlate.
Ad esempio nel caso di trasferimenti a rendicontazione, per i quali
l’accertamento delle entrate è imputato allo stesso esercizio di imputazione
degli impegni, in caso di reimputazione degli impegni assunti nell’esercizio cui
il riaccertamento ordinario si riferisce, in quanto esigibili nell’esercizio
successivo, si provvede al riaccertamento contestuale dei correlati
accertamenti, senza costituire o incrementare il fondo pluriennale vincolato.
• Nel caso in cui l’eliminazione o la riduzione del residuo passivo riguardasse una
spesa avente vincolo di destinazione, l’economia conseguente manterrà, per il
medesimo ammontare, lo stesso vincolo applicato all’avanzo di
amministrazione laddove presente. Tale quota di avanzo è immediatamente
applicabile al bilancio dell’esercizio successivo.
• E’, invece, necessario procedere ad una rettifica in aumento dei residui attivi, e non
all’accertamento di nuovi crediti di competenza dell’esercizio, in caso di riscossione di
residui attivi cancellati dalle scritture in quanto ritenuti (erroneamente) assolutamente
inesigibili.
• Pertanto, mentre per i residui attivi il riaccertamento può dare luogo sia ad un incremento
che ad una riduzione dell’ammontare complessivo dei residui, per i residui passivi il
riaccertamento può dare luogo solo ad una riduzione degli stessi, salvo l’ipotesi di errata
classificazione dei residui passivi nell’ambito del medesimo titolo di spesa.
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
TOTALE - - - - - -
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
L’ENTE per ciascun anno deve prevedere un FONDO RISCHI per garantire la
copertura di eventuali sentenze sfavorevoli che a fine esercizio confluirà
nell’avanzo vincolato.
ECCEZIONI
1) È possibile impegnare la spesa all’atto dell’indizione della gara, anche se
non aggiudicata al 31/12. In questo caso l’impegno confluisce nel FONDO
PLURIENNALE VINCOLATO. Se decorso un anno la procedura di gara non
viene completata l’impegno decade e confluisce in economia (o in avanzo
vincolato a seconda della copertura della spesa).
c2) quando sono state formalmente attivate le procedure di gara dei lavori;
c3) qualora siano state correttamente attivate le procedure di affidamento dei
livelli di progetti successivi al primo. In assenza di aggiudicazione definitiva
entro la fine dell’esercizio successivo, le risorse confluiscono nel risultato di
amministrazione.
Si aggiunge la possibilità di conservare le risorse a titolo di FPV se sono state
formalmente attivate le procedure di affidamento dei livelli di progettazione
successivi al minimo. In assenza di aggiudicazione definitiva, entro l’esercizio
successivo, le risorse accertate ma non ancora impegnate confluiscono
nell’avanzo vincolato. Negli anni successivi all’aggiudicazione, la conservazione
al FPV è condizionata alla prosecuzione, senza soluzione di continuità, delle
attività di progettazione.
Autore: Daniela Caianiello 50
Modalità di finanziamento delle progettazioni
Titolo 2 0
Titolo 3 0
Titolo 4 0
Titolo 5 0
Titolo 6 0
Titolo 7 0
Titolo 9 0
TOTALE 0 0 0 0 0 0 0
58
2015 e
2016 2017 2018 2019 2020 totale
precedenti
Titolo 1 0
Titolo 2 0
Titolo 3 0
Titolo 4 0
Titolo 5 0
Titolo 7 0
TOTALE 0 0 0 0 0 0 0
Accertamenti
Accertamenti Riscossioni Accertamenti
mantenuti nel
2020 c/competenza reimputati
2020
Titolo 1 -
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
Titolo 6
Titolo 7
TOTALE - - - -
Accertamenti
2021 2022 2023
reimputati
Titolo 1
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
Titolo 6
Titolo 7
TOTALE - - - -
Titolo 1
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
TOTALE - - - -
accertamenti impegni
reimputati reimputati
Titolo 1 Titolo 1
Titolo 2 Titolo 2
Titolo 3 Titolo 3
Titolo 4 Titolo 4
Titolo 5 Titolo 5
Titolo 6
Titolo 7
TOTALE - - -
(**) premialità e trattamento accessorio reimputato su anno successivo; incarichi legali esterni su
contenziosi ultrannuali.
(***) impossibilità di svolgimento della prestazione per fatto sopravvenuto, da dimostrare nella relazione al
rendiconto e da determinare solo in occasione del riaccertamento ordinario.
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Titolo 1 -
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
Titolo 6
Titolo 7
Titolo 9
TOTALE - - - -
Dall’analisi dei dati riportati si evidenzia che: …………………
Titolo 1
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
Titolo 7
TOTALE - - - -
antecedenti).
FASE 1
Il Responsabile del Servizio Finanziario deve individuare le entrate
mantenute tra i residui attivi che richiedono l’accantonamento al Fondo.
Non rientrano nel calcolo i residui attivi reimputati confluiti nel Fondo
Pluriennale Vincolato.
FASE 2
Per i residui attivi individuati nella fase 1 occorre stabilire il grado di analisi
per operare il calcolo, cioè se lavorare a livello di capitolo, categoria o
risorsa.
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FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBLITA’
DA ACCANTONARE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
AL 31 DICEMBRE 2020
FASE 3
Bisogna scegliere il metodo di calcolo matematico secondo i quattro previsti dalla
normativa:
1) Media semplice fra totale incassato e il totale accertato;
2) Media semplice dei rapporti annui;
3) LA GESTIONE DI COMPETENZA
3.1) La verifica degli equilibri di bilancio
3.2) L’applicazione e l’utilizzo dell’avanzo al bilancio di previsione
3.3) Entrate e spese non ricorrenti
4) LE ENTRATE
4.1) Le entrate tributarie
4.2) I trasferimenti
4.3) Le entrate extratributarie
4.4) Le entrate in conto capitale
4.5) Entrate da riduzione di attività finanziarie
4.6) I mutui
5) LA GESTIONE DI CASSA
7) I SERVIZI PUBBLICI
7.1) La gestione dei Servizi Pubblici
•
Autore: Daniela Caianiello 82
RELAZIONE GIUNTA
9) IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
9.1) Il fondo pluriennale vincolato al 1°gennaio 2020
9.2) Il fondo pluriennale vincolato costituito nel corso dell’esercizio
9.3) Il fondo pluriennale vincolato costituito in occasione del riaccertamento
ordinario
9.4) Economie su impegni finanziati dal fondo pluriennale vincolato
9.5) La determinazione del fondo pluriennale vincolato di spesa alla fine
dell’esercizio
Descrizione Importo
A) DISAVANZO STRAORDINARIO DA RIPIANARE A CARICO DEL
BILANCIO
B) QUOTA ANNUA A CARICO DELL’ESERCIZIO
C) DISAVANZO RESIDUO ATTESO (A-B) -
D) DISAVANZO ACCERTATO CON IL RENDICONTO
E) QUOTA NON RIPIANATA DA PORRE A CARICO DEL NUOVO BILANCIO
-
DI PREVISIONE (D-C SE (D) PEGGIORE DI (C))
Il disavanzo di amministrazione degli Enti di cui all’art. 2 del D. Lgs. 118/2011, ripiananto
nel corso di un esercizio per un importo superiore a quello applicato al bilancio,
determinato dall’anticipo delle attività previste nel relativo piano di rientro riguardanti
maggiori accertamenti o minori impegni previsti in bilancio per gli esercizi successivi in
attuazione del piano di rientro, può non essere applicato al bilancio degli esercizi
successivi.
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Autore: Daniela Caianiello
LA GESTIONE FINANZIARIA
Risultato di competenza e risultato gestione residui
Gestione di competenza
Il risultato rappresenta la Fondo pluriennale vincolato di entrata +
combinazione di due Totale accertamenti di competenza +
Riepilogo
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Autore: Daniela Caianiello
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LA GESTIONE DI COMPETENZA
Applicazione e utilizzo dell’avanzo al bilancio dell’esercizio
Il rendiconto dell’esercizio 2020 si è chiuso con un avanzo di
amministrazione di €. …….. Con la delibera di approvazione del bilancio
e/o con successive deliberazioni al bilancio di previsione sono state
applicate quote di avanzo per €. ………….. così destinate:
Fondo di cassa
TOTALE SPESE - - - -
TOTALE - - - -
Spese di personale +
Rigidità della spesa Quota ammortamento
corrente mutui / Totale Entrate
Tit. I-II-III
SPESE
Intervento Descrizione Importo
Personale
Acquisto di beni di consumo e/o materie prime
Prestazioni di servizi
Utilizzo di beni di terzi
Trasferimenti
Interessi passivi e oneri finanziari diversi
Imposte e tasse
Oneri straordinari della gestione corrente
Ammortamenti di esercizio
TOTALE SPESE (B) -
DIFFERENZA (A-B) -
RAPPORTO DI COPERTURA #DIV/0!
Il patrimonio è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici attivi e passivi,
suscettibili di una valutazione economica. La differenza tra attivo e passivo patrimoniale
costituisce il patrimonio netto dell’ente (art. 230, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000).
Lo stato patrimoniale è stato redatto secondo lo schema previsto dal D. Lgs. 118/2011
recante norme sull’armonizzazione dei sistemi contabili negli enti territoriali e secondo il
principio di cui all’allegato 4/3 del d.Lgs. n. 118/2011.
Descrizione del bene Natura del Diritto Titolare del bene Illustrazione