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22 febbraio 2021 ore 15.

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IL RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI

Daniela Caianiello
Dirigente Finanziario Comune di Pozzuoli
ATTENZIONE!

E’ importante approvare il rendiconto nei termini in modo da poterlo


caricare sulla BDAP e poter disporre dei dati per la compilazione
della certificazione del COVID 19 che scade il 31 maggio 2021!

Autore: Daniela Caianiello


Il Riaccertamento ordinario
dei residui

Autore: Daniela Caianiello 3


RESIDUI ATTIVI
(art. 189 D. Lgs. 267/2000)

1. Costituiscono residui attivi le somme accertate e non riscosse

entro il termine dell'esercizio.


2. Sono mantenute tra i residui dell'esercizio esclusivamente le
entrate accertate per le quali esiste un titolo giuridico che
costituisca l'ente locale creditore della correlativa entrata
esigibile nell'esercizio, secondo i principi applicati della
contabilità finanziaria di cui all'allegato n. 4/2 del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni.

Autore: Daniela Caianiello 4


RESIDUI ATTIVI
(art. 189 D. Lgs. 267/2000)

3. Alla chiusura dell'esercizio le somme rese disponibili dalla Cassa


depositi e prestiti a titolo di finanziamento e non ancora
prelevate dall'ente costituiscono residui attivi a valere dell'entrata
classificata come prelievi da depositi bancari, nell'ambito del
titolo Entrate da riduzione di attività finanziarie, tipologia Altre
entrate per riduzione di attività finanziarie.
4. Le somme iscritte tra le entrate di competenza e non accertate
entro il termine dell'esercizio costituiscono minori entrate rispetto
alle previsioni e, a tale titolo, concorrono a determinare i risultati
finali della gestione.
Autore: Daniela Caianiello 5
RESIDUI PASSIVI
(art. 190 D. Lgs. 267/2000)

1. Costituiscono residui passivi le somme impegnate e non


pagate entro il termine dell'esercizio.
2. E' vietata la conservazione nel conto dei residui di somme
non impegnate ai sensi dell'articolo 183.
3. Le somme non impegnate entro il termine dell'esercizio
costituiscono economia di spesa e, a tale titolo,
concorrono a determinare i risultati finali della gestione.

Autore: Daniela Caianiello 6


IL RIACCERTAMENTO ORDINARIO DEI RESIDUI

Al fine della predisposizione del Rendiconto della Gestione tutti i


Responsabili/Dirigenti devono verificare, per ciascun
accertamento/impegno:
a) Che l’obbligazione giuridica a supporto del credito/debito sia
effettivamente perfezionata;
b) Che il credito/debito risulti effettivamente esigibile alla data del
31/12.

Autore: Daniela Caianiello 7


IL RIACCERTAMENTO ORDINARIO DEI RESIDUI

Il riaccertamento dei Residui deve verificare :


a) Che i crediti che risultino essere inesigibili o inesistenti siano
cancellati;
b) Che i debiti che risultino essere insussistenti o prescritti siano
cancellati;
c) Che i crediti ed i debiti imputati all’esercizio di riferimento che non
risultano esigibili in tale esercizio siano reimputati all’esercizio in
cui il credito o il debito siano esigibili attraverso il ricorso al Fondo
Pluriennale Vincolato.

Autore: Daniela Caianiello 8


IL RIACCERTAMENTO ORDINARIO DEI RESIDUI

Gli accertamenti e gli impegni non scaduti vanno reimputati attraverso


la cancellazione nel rendiconto 2020 e la reimputazione nell’anno in
cui scadono.
Ovviamente si possono reimputare solo i residui attivi e passivi
derivanti dalla gestione di competenza e non è assolutamente MAI
possibile reimputare residui attivi e/o passivi derivanti da esercizi
precedenti, questi possono essere solo cancellati.

Autore: Daniela Caianiello 9


IL RIACCERTAMENTO ORDINARIO DEI RESIDUI

I residui attivi insussistenti e prescritti dovranno essere eliminati dal


conto del bilancio relazionando sulle motivazioni della insussistenza
del credito e delle procedure seguite al fine di incassare i residui attivi
ed evitarne la prescrizione.
Dovranno essere altresì eliminati i residui attivi che pur essendo
costituiti da un’obbligazione giuridicamente perfezionata non sono
riscuotibili.
Invece i residui di dubbia esigibilità dovranno essere conservati ma
svalutati prevedendo un adeguato Fondo Crediti Dubbia Esigibilità.

Autore: Daniela Caianiello 10


IL RIACCERTAMENTO ORDINARIO DEI RESIDUI

Costituiscono Residui Passivi al 31/12:


a) I lavori per i quali è stato emesso il relativo SAL entro il 31/12;
b) Le spese per l’acquisto di beni servizi e forniture a condizione che
la relativa fornitura/prestazione sia avvenuta entro il 31/12 e la cui
fattura pervenga entro il 28/2 o in alternativa che il responsabile della
spesa dichiari, sotto la propria responsabilità, che la spesa sia
comunque liquidabile.

Autore: Daniela Caianiello 11


ATTENZIONE!

La responsabilità della veridicità dei risultato di amministrazione è


del responsabile finanziario che firma il rendiconto di gestione
attestando che sia veritiero ed attendibile.
Con le determinazioni di riaccertamento ordinario dei residui
ciascun dirigente è chiamato a rispondere per la propria parte, ma
in ogni caso il coordinamento è del ragioniere capo.
Qualora non vi sia una corretta rappresentazione contabile oltre
alla Corte dei Conti può intervenire anche il giudice ordinario con
imputazione di natura penale per falso in bilancio.
Autore: Daniela Caianiello
PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011 –
STRALCIO
9.1 La gestione dei residui

• In ossequio al principio contabile generale n. 9 della prudenza, tutte le


amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, e in ogni caso prima
della predisposizione del rendiconto con effetti sul medesimo, una
ricognizione dei residui attivi e passivi diretta a verificare:

• la fondatezza giuridica dei crediti accertati e dell’esigibilità del credito;

• l’affidabilità della scadenza dell’obbligazione prevista in occasione


dell’accertamento o dell’impegno;

• il permanere delle posizioni debitorie effettive degli impegni assunti;

• la corretta classificazione e imputazione dei crediti e dei debiti in bilancio.

Autore: Daniela Caianiello 13


PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011 –
STRALCIO
• La ricognizione annuale dei residui attivi e passivi consente di individuare formalmente:

a) i crediti di dubbia e difficile esazione;

b) i crediti riconosciuti assolutamente inesigibili;

c) i crediti riconosciuti insussistenti, per l’avvenuta legale estinzione o per indebito o erroneo
accertamento del credito;

d) i debiti insussistenti o prescritti;

e) i crediti e i debiti non imputati correttamente in bilancio a seguito di errori materiali o di


revisione della classificazione del bilancio, per i quali è necessario procedere ad una loro
riclassificazione;

f) i crediti ed i debiti imputati all’esercizio di riferimento che non risultano di competenza


finanziaria di tale esercizio, per i quali è necessario procedere alla reimputazione contabile
all’esercizio in cui il credito o il debito è esigibile.

Autore: Daniela Caianiello 14


PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011 –
STRALCIO

Non è necessaria la costituzione del fondo pluriennale vincolato solo nel caso
in cui la reimputazione riguardi, contestualmente, entrate e spese correlate.
Ad esempio nel caso di trasferimenti a rendicontazione, per i quali
l’accertamento delle entrate è imputato allo stesso esercizio di imputazione
degli impegni, in caso di reimputazione degli impegni assunti nell’esercizio cui
il riaccertamento ordinario si riferisce, in quanto esigibili nell’esercizio
successivo, si provvede al riaccertamento contestuale dei correlati
accertamenti, senza costituire o incrementare il fondo pluriennale vincolato.

Autore: Daniela Caianiello 15


PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011 –
STRALCIO
• Con riferimento ai crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio, sulla
base della ricognizione effettuata, si procede all’accantonamento al fondo di crediti,
di dubbia e difficile esigibilità accantonando a tal fine una quota dell’avanzo di
amministrazione. Trascorsi tre anni dalla scadenza di un credito di dubbia e difficile
esazione non riscosso, il responsabile del servizio competente alla gestione
dell’entrata valuta l’opportunità di operare lo stralcio di tale credito dal conto del
bilancio, riducendo di pari importo il fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato
nel risultato di amministrazione. In tale occasione, ai fini della contabilità economico
patrimoniale, il responsabile finanziario valuta la necessità di adeguare il fondo
svalutazione crediti accantonato in contabilità economico patrimoniale (che pertanto
può presentare un importo maggiore della quota accantonata nel risultato di
amministrazione) e di riclassificare il credito nello stato patrimoniale.

Autore: Daniela Caianiello 16


PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011 –
STRALCIO
• I crediti formalmente riconosciuti assolutamente inesigibili o insussistenti per
l’avvenuta legale estinzione (prescrizione) o per indebito o erroneo accertamento
del credito sono definitivamente eliminati dalle scritture e dai documenti di
bilancio attraverso la delibera di riaccertamento dei residui.

• Il riconoscimento formale dell’assoluta inesigibilità o insussistenza dei crediti


deve essere adeguatamente motivato attraverso l’analitica descrizione delle
procedure seguite per la realizzazione dei crediti prima della loro eliminazione
totale o parziale, o indicando le ragioni che hanno condotto alla maturazione della
prescrizione, rimanendo fermo l’obbligo di attivare ogni possibile azione
finalizzata ad adottare le soluzioni organizzative necessarie per evitare il ripetersi
delle suddette fattispecie.

Autore: Daniela Caianiello 17


PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011 –
STRALCIO
• I debiti formalmente riconosciuti insussistenti per l’avvenuta legale estinzione
(prescrizione) o per indebito o erroneo impegno di un’obbligazione non dovuta
sono definitivamente eliminati dalle scritture e dai documenti di bilancio
attraverso il provvedimento di riaccertamento dei residui. Il riconoscimento
formale dell’assoluta insussistenza dei debiti deve essere adeguatamente
motivato.

• Nel caso in cui l’eliminazione o la riduzione del residuo passivo riguardasse una
spesa avente vincolo di destinazione, l’economia conseguente manterrà, per il
medesimo ammontare, lo stesso vincolo applicato all’avanzo di
amministrazione laddove presente. Tale quota di avanzo è immediatamente
applicabile al bilancio dell’esercizio successivo.

Autore: Daniela Caianiello 18


PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011 –
STRALCIO
• Se dalla ricognizione risulta la necessità di procedere al riconoscimento formale
del maggior importo dei crediti e dei debiti dell’amministrazione rispetto
all’ammontare dei residui attivi e passivi contabilizzati, è necessario procedere
all’immediato accertamento ed impegno di nuovi crediti o nuovi debiti, imputati
contabilmente alla competenza dell’esercizio in cui le relative obbligazioni sono
esigibili.

• L’emersione di debiti assunti dall’ente e non registrati quando l’obbligazione è


sorta comporta la necessità di attivare la procedura amministrativa di
riconoscimento del debito fuori bilancio, prima di impegnare le spese con
imputazione all’esercizio in cui le relative obbligazioni sono esigibili. Nel caso in
cui il riconoscimento intervenga successivamente alla scadenza dell’obbligazione,
la spesa è impegnata nell’esercizio in cui il debito fuori bilancio è riconosciuto”.

Autore: Daniela Caianiello 19


PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011 –
STRALCIO
• In sede di riaccertamento dei residui non può essere effettuata una rettifica in aumento
dei residui passivi in base all’erroneo presupposto che l’entità della spesa non era
prevedibile con certezza al momento dell’ assunzione dell’impegno iniziale. Ogni
comportamento difforme comporterebbe il riconoscimento di debito fuori bilancio e
costituirebbe grave irregolarità contabile.

• E’, invece, necessario procedere ad una rettifica in aumento dei residui attivi, e non
all’accertamento di nuovi crediti di competenza dell’esercizio, in caso di riscossione di
residui attivi cancellati dalle scritture in quanto ritenuti (erroneamente) assolutamente
inesigibili.

• Pertanto, mentre per i residui attivi il riaccertamento può dare luogo sia ad un incremento
che ad una riduzione dell’ammontare complessivo dei residui, per i residui passivi il
riaccertamento può dare luogo solo ad una riduzione degli stessi, salvo l’ipotesi di errata
classificazione dei residui passivi nell’ambito del medesimo titolo di spesa.

Autore: Daniela Caianiello 20


PRINCIPIO CONTABILE ALL. 4/2 AL D.LGS. N. 118/2011
– STRALCIO
• Il riaccertamento ordinario dei residui trova specifica evidenza nel rendiconto
finanziario, ed è effettuato annualmente, con un’unica deliberazione della giunta,
previa acquisizione del parere dell’organo di revisione, in vista dell’approvazione del
rendiconto.
• Al solo fine di consentire una corretta reimputazione all’esercizio in corso di
obbligazioni da incassare o pagare necessariamente prima del riaccertamento
ordinario, è possibile, con provvedimento del responsabile del servizio finanziario,
previa acquisizione del parere dell’organo di revisione, effettuare un riaccertamento
parziale di tali residui. La successiva delibera della giunta di riaccertamento dei
residui prende atto e recepisce gli effetti degli eventuali riaccertamenti parziali.
• Si conferma che, come indicato al principio 8, il riaccertamento dei residui, essendo
un'attività di natura gestionale, può essere effettuata anche nel corso dell’esercizio
provvisorio, entro i termini previsti per l'approvazione del rendiconto.
• In tal caso, la variazione di bilancio necessaria alla reimputazione degli impegni e
degli accertamenti all'esercizio in cui le obbligazioni sono esigibili, è effettuata, con
delibera di Giunta, a valere dell’ultimo bilancio di previsione approvato.

Autore: Daniela Caianiello 21


COMUNE DI POZZUOLI (NA)
ELENCO RESIDUI ATTIVI AL 31/12/2020 DIREZIONE…….
Importi conservati a Importi reimputati anni
Residui eliminati
residuo seguenti
Num accertam
Codice/ Debitore e Importo al Residui attivi Importo Residuo Motivazione 2024 e
ed anno Motivazione 2021 2022 2023
capitolo titolo giuridico 31/12/2020 da eliminare da conservare mantenimento seguenti
residuo
OK

OK

OK

OK

OK

OK

OK

OK

OK

OK

TOTALE - - - - - -

Autore: Daniela Caianiello 22


COMUNE DI POZZUOLI (PROVINCIA DI NAPOLI)
SCHEDAPER L'ACCERTAMENTO DEI RESIDUI PASSIVI AL 31/12/2020
RESIDUI Importi conservati a Importi reimputati anni
CANCELLATI residuo seguenti
Num Importo Residuo
Codice/ Creditore e Importo Residuo Residuo da Avanzo Avanzo Motivazione 2024 e
impegno ed da conservare 2021 2022 2023
capitolo titolo giuridico al 31/12/2020 eliminare Libero Vincolato mantenimento seguenti
anno residuo Gestione Residui

OK

OK

OK

OK

OK

OK

OK

OK

OK

OK

- TOTALE Autore: Daniela


- Caianiello
- - 23
- -
-
LA DETERMINA DI RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI
ATTIVI E PASSIVI
Il regolamento di contabilità stabilisce se la determinazione di
riaccertamento dei residui debba essere di competenza del
Responsabile del Servizio Finanziario o di ciascun Responsabile.
La determinazione dovrà approvare le risultanze delle verifiche sui
residui attivi e passivi al 31 dicembre dell’esercizio precedente ed in
particolare:
a) l’elenco dei residui attivi e passivi da mantenere nel conto del
bilancio dell’esercizio;
b) l’elenco dei residui attivi e passivi da cancellare;
c) l’elenco degli accertamenti e degli impegni da reimputare in quanto
non esigibili al 31 dicembre.
Autore: Daniela Caianiello 24
LA DETERMINA DI RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI
ATTIVI E PASSIVI
1) di approvare, le risultanze delle verifiche sui residui attivi e passivi
al 31 dicembre dell’esercizio precedente così come evidenziato nelle
allegate schede ed in particolare:
a) l’elenco dei residui attivi e passivi da mantenere nel conto del
bilancio dell’esercizio 2020;
b) l’elenco dei residui attivi e passivi da cancellare;
c) l’elenco degli accertamenti e degli impegni da reimputare in
quanto non esigibili al 31 dicembre 2020;
2) di trasmettere le schede di cui al punto 1) alla Giunta Comunale al
fine dell’approvazione del riaccertamento ordinario dei residui di cui
all’art. 3, comma 4, del d.Lgs. n. 118/2011;
Autore: Daniela Caianiello 25
LA DELIBERA DI RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI
ATTIVI E PASSIVI
La deliberazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi è di
competenza della Giunta Comunale e necessita del parere del
Collegio dei Revisori.
Contestualmente nella deliberazione di riaccertamento dei residui,
oltre all’elenco dei residui attivi e passivi da iscrivere nel conto del
bilancio, si deve procedere:
a) alla variazione al bilancio dell’esercizio a cui si riferisce il
rendiconto, funzionale all’incremento o costituzione del fondo
pluriennale vincolato relativo agli impegni reimputati;
b) alla variazione al bilancio funzionale alla reimputazione dei residui
attivi e passivi reimputati.
Autore: Daniela Caianiello 26
MODALITA’ DI ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE

• Sono accertate per l’intero importo del credito anche le entrate di


dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione
integrale, quali le sanzioni amministrative al codice della strada, i
proventi derivanti dalla lotta all’evasione. Per questo è
necessario che ciascun servizio predisponga la determina di
accertamento.

Autore: Daniela Caianiello 27


ANTICIPAZIONE DI TESORERIA

Le entrate derivanti da anticipazione di cassa devono essere contabilizzate in


modo da rispettare il principio dell’integrità quindi devono registrare tutti gli utilizzi
dell’anticipazione e non solo il saldo. Per questo motivo gli stanziamenti non
hanno carattere autorizzatorio. In allegato al consuntivo dovrà essere indicato
l’utilizzo medio e l’utilizzo massimo dell’anticipazione nel corso dell’anno.

Autore: Daniela Caianiello 28


LE SPESE DEL PERSONALE

1) È impegnato a competenza il trattamento tabellare e il salario


accessorio già attribuito entro il 31/12 (impegno automatico). Le spese
relative ad i rinnovi contrattuali sono impegnate nell’esercizio in cui il
contratto è sottoscritto, o in esercizi successivi se è previsto un
differimento degli effetti.
2) Le spese relative alla performance al 31/12
a) se la contrattazione è sottoscritta entro l’anno, poiché non
sono ancora destinate in modo preciso confluiscono nel
Fondo Pluriennale Vincolato
b) se invece la contrattazione non è stata sottoscritta al
31/12 confluiscono nell’avanzo vincolato
Autore: Daniela Caianiello 29
ESIGIBILITA’ DELLE SPESE SPESE DEL PERSONALE

Il trattamento incentivante per il personale dell’avvocatura comunale


può essere solo accantonato e non impegnato, poiché si può
assumere l’impegno solo in caso di esito favorevole per l’Ente.
Pertanto a fine anno confluirà nell’avanzo accantonato e potrà essere
liquidato solo a seguito di sentenza favorevole.

Autore: Daniela Caianiello 30


GLI IMPEGNI DI SPESA PER BENI E SERVIZI

La spesa per l’acquisizione di beni e servizi è impegnata con


imputazione sugli esercizi in cui risulta adempiuta la prestazione e da
cui dunque deriva l’obbligazione giuridicamente perfezionata.
Per spese relative all’acquisto di forniture periodiche ultrannuali al
momento della stipula del contratto si procede all’impegno dell’intera
spesa imputandola distintamente su più esercizi e quindi non si
costituisce il Fondo Pluriennale Vincolato.

Autore: Daniela Caianiello 31


IMPEGNO DI SPESA DI TRASFERIMENTI

L’imputazione dei trasferimenti correnti avviene secondo le relative


scadenze indicate nella determinazione di impegno che deve
riportare in modo preciso le modalità di erogazione dei contributi.

Autore: Daniela Caianiello 32


L’IMPEGNO DELLE SPESE LEGALI

• Gli impegni di spesa relativi ad incarichi legali sono imputati


all’esercizio in cui è stipulato il disciplinare. Al 31/12 si dovrà
verificare se l’obbligazione risulti esigibile, altrimenti l’impegno
verrà cancellato e confluirà nel FONDO PLURIENNALE
VINCOLATO.
• Ogni anno si dovrebbe chiedere un aggiornamento della parcella
all’avvocato per provvedere ad assumere ulteriori impegni che
confluiranno sempre nel FONDO PLURIENNALE VINCOLATO.

Autore: Daniela Caianiello 33


FONDO RISCHI

L’ENTE per ciascun anno deve prevedere un FONDO RISCHI per garantire la
copertura di eventuali sentenze sfavorevoli che a fine esercizio confluirà

nell’avanzo vincolato.

L’ammontare del FONDO RISCHI è soggetto al parere di congruità del


Collegio dei Revisori.
Attenzione, perché la Corte dei Conti richiede un monitoraggio dinamico, tale
prescrizione è presente sia nel questionario al bilancio trasmesso tramite
CON.TE. sia con la delibera n. 279/2018 sezione di controllo per il Veneto che
consolida e precisa il principio della obbligatorietà della costituzione di un
apposito fondo rischi in presenza di una obbligazione passiva condizionata
all’esito di un giudizio.

Autore: Daniela Caianiello 34


FONDO RISCHI

In realtà il FONDO RISCHIO non è immediatamente impegnabile e


quindi a fine esercizio è destinato a confluire nell’avanzo accantonato
nel Fondo Spese e Rischi per gli oneri derivante da sentenze definitive
sfarevoli per la copertura di “passività potenziali”.
La Corte dei Conti Veneto con la delibera n. 279/2018 riprende il
concetto espresso dai Principi contabili internazionali per il settore
pubblico (IPSAS) sottolineando che lo stato di incertezza debba essere
espresso algebricamente dal cosiddetto coefficiente di rischio, che deve
essere stimato dal soggetto che redige il bilancio sulla base della
situazione effettiva, con specifica motivazione.

Autore: Daniela Caianiello 35


FONDO RISCHI
• Occorre pertanto un monitoraggio costante del Contenzioso che dovrà
predisporre apposita e articolata relazione sia in sede di bilancio di previsione,
stimando il contenzioso che si presume possa nascere nel corso dell’esercizio
considerato, sia in fase di rendiconto per motivare l’accantonamento al Fondo
rischi relativo a tutto il contenzioso in essere in considerazione della reale
probabilità di soccombenza.

• L’Organo di revisione, sulla base delle suindicate relazioni, dovrà esprimere il


proprio parere sulla congruità degli accantonamenti.

Autore: Daniela Caianiello 36


L’INDENNITA' DI FINE MANDATO

L’ENTE deve accantonare ogni anno la quota relativa


all’indennità di fine mandato, tale capitolo confluirà nella quota
accantonata del risultato di amministrazione.

Autore: Daniela Caianiello 37


L’IMPEGNO DELLE SPESE DI INVESTIMENTO

Per le spese di investimento occorre che via sia al momento del


primo impegno l’intera copertura della spesa programmata.
L’attestazione di copertura finanziaria dei provvedimenti che danno
luogo a impegni concernenti investimenti finanziati da antrate
accertate al Titolo IV o VI delle entrate, deve essere resa indicando
gli estremi del provvedimento di accertamento delle entrate che ne
costituiscono la copertura e la loro classificazione in bilancio.

Autore: Daniela Caianiello 38


Fondo pluriennale
vincolato

Autore: Daniela Caianiello 39


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario costituito da risorse già


accertate vincolate al finanziamento di obbligazioni passive già impegnate, ma
esigibili in esercizi successivi a quello in cui l’entrata è accertata. Il fondo si
costituisce sia per le spese in conto capitale che per le spese correnti finanziate
con entrate correnti vincolate.

Il fondo si costituisce a seguito dell’accertamento delle entrate vincolate che


finanziano obbligazioni già perfezionate esigibili in esercizi successivi.

Autore: Daniela Caianiello 40


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

Il fondo rappresenta contabilmente la distanza temporale intercorrente tra


l’acquisizione delle risorse ed il loro effettivo impiego, nei casi in cui le entrate
vincolate e le correlate spese sono accertate e impegnate nel corso del
medesimo esercizio, ma imputate ad esercizi differenti. Se invece manca
l’obbligazione giuridicamente perfezionata l’importo confluisce nell’avanzo
vincolato.
Il Fondo garantisce la copertura delle spese imputate agli esercizi successivi a
quello in corso.
Il fondo registra l’efficacia di un Ente a utilizzare le risorse acquistate.

Autore: Daniela Caianiello 41


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

Il FPV è formato da:


a) entrate correnti vincolate;
b) entrate destinate al finanziamento di investimento, accertate ed
imputate ad esercizi precedenti rispetto a quelli di imputazione
delle spese correlate

Autore: Daniela Caianiello 42


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

A prescindere dalla natura vincolata delle entrate che lo alimentano, il


FPV si costituisce anche:
a) In occasione del riaccertamento ordinario dei residui quando è
necessario reimputare un impegno la cui esigibilità è differita
all’esercizio successivo.
b) Per il salario accessorio per la spesa del personale nel caso in
cui sia stato sottoscritto il contratto decentrato.
c) Per le spese legali.
d) Per spese finanziate da trasferimenti correnti vincolati (ad es.
L.328/2000) esigibili in esercizi precedenti in quelli cui è esigibile
la relativa spesa. Autore: Daniela Caianiello
43
IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

Per le spese di investimento occorre che nella determinazione di impegno sia


individuato un crono programma al fine di imputare correttamente la spesa a
ciascun esercizio.

ECCEZIONI
1) È possibile impegnare la spesa all’atto dell’indizione della gara, anche se
non aggiudicata al 31/12. In questo caso l’impegno confluisce nel FONDO
PLURIENNALE VINCOLATO. Se decorso un anno la procedura di gara non
viene completata l’impegno decade e confluisce in economia (o in avanzo
vincolato a seconda della copertura della spesa).

Autore: Daniela Caianiello 44


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

2) È possibile impegnare l’intera spesa anche in presenza di un affidamento


che riguardi solo una parte della stessa (con esclusione delle spese di
progettazione) purché si espliciti in maniera chiara e incontrovertibile
l’intenzione dell’Amministrazione di dare attuazione all’opera pubblica.
Anche in questa fattispecie l’impegno confluisce nel FONDO
PLURIENNALE VINCOLATO, anziché nell’avanzo vincolato.

Autore: Daniela Caianiello 45


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
La legge di bilancio 2019 (art.1 commi 909 e 910) ha modificato l’art. 56 del
D. Lgs. 118/2011 e l’art. 183, comma 3 del D. Lgs. 267/2000 prevedendo
che le economie delle spese di investimento per lavori pubblici concorrano
alla determinazione del FPV secondo le modalità che sono state definite dal
Decreto Interministeriale 1/3/2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il
25/3/2019.
La Commissione Arconet ha stabilito che la spesa necessaria per il livello
minimo di progettazione richiesto per l’inserimento di un intervento nel
programma triennale e nell’elenco annuale potrà essere inserita prima dello
stanziamento dell’opera a condizione che i documenti di programmazione
(DUP) individuino l’investimento ed il relativo finanziamento.

Autore: Daniela Caianiello 46


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
Le spese di progettazione esterne sono contabilizzate al TITOLO II alla voce
“Incarichi professionali per la realizzazione degli investimenti (voce
2.02.03.05.001), nel caso di progettazione interna le spese sono
contabilizzate a seconda della natura dell’opera al Titolo I o al Titolo II e la
capitalizzazione delle spese sarà effettuata attraverso le scritture della
contabilità economico patrimoniale.
Al termine dell’esercizio le risorse stanziate per le spese di progettazione non
ancora impegnate potranno confluire nel FPV purchè siano state
formalmente attivate le procedure di affidamento (qualora si tratti di importo
superiore a quello previsto per gli affidamenti diretti). In caso di mancata
aggiudicazione nel corso dell’anno successivo, il FPV confluirà nell’avanzo di
amministrazione.
Autore: Daniela Caianiello 47
IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

Il decreto ha modificato l’iter per la contabilizzazione delle spese di


investimento, a partire da rendiconto 2018, al verificarsi delle seguenti
condizioni:
a) accertamento totale dell’entrata che costituiscono la copertura della spesa di
investimento;
b) inserimento dell’opera nel Programma triennale delle opere pubbliche per le
opere superiori ad € 100.000,00;
c) in alternativa tra le seguenti:
c1) quando anche parte delle spese previste per il quadro economico sono
impegnate per taluni fattispecie (sono state esplicitate).

Autore: Daniela Caianiello 48


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

Le voci che possono essere considerate sono:


a) Acquisizione di terreni
b) Espropri e acquisizioni di urgenza;
c) Bonifica di aree;
d) Abbattimento di strutture esistenti;
e) Predisposizione della viabilità per l’accesso al cantiere;
f) Allacciamento a pubblichi servizi;
g) Altre attività indispensabili per eseguire l’intervento.
Autore: Daniela Caianiello 49
IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

c2) quando sono state formalmente attivate le procedure di gara dei lavori;
c3) qualora siano state correttamente attivate le procedure di affidamento dei
livelli di progetti successivi al primo. In assenza di aggiudicazione definitiva
entro la fine dell’esercizio successivo, le risorse confluiscono nel risultato di
amministrazione.
Si aggiunge la possibilità di conservare le risorse a titolo di FPV se sono state
formalmente attivate le procedure di affidamento dei livelli di progettazione
successivi al minimo. In assenza di aggiudicazione definitiva, entro l’esercizio
successivo, le risorse accertate ma non ancora impegnate confluiscono
nell’avanzo vincolato. Negli anni successivi all’aggiudicazione, la conservazione
al FPV è condizionata alla prosecuzione, senza soluzione di continuità, delle
attività di progettazione.
Autore: Daniela Caianiello 50
Modalità di finanziamento delle progettazioni

Le spese di progettazione possono essere finanziate da:


a) avanzo libero;
b) oneri concessori (così come previsto dalla L. 232/2016);
c) entrate correnti anche non ripetitive.
Il D.M. 1/3/2019 ha previsto che la spesa riguardante il livello minimo di
progettazione richiesto ai fini dell’inserimento di un intervento nel
programma triennale dei lavori pubblici è registrata nel bilancio di
previsione prima dello stanziamento della relativa opera. Si può prevedere
la spesa nel Titolo II a condizione che l’opera sia espressamente inserita
nei documenti di programmazione dell’Ente (DUP), con l’indicazione della
fonte di finanziamento.
Autore: Daniela Caianiello 51
Il parco progetti

La costituzione di un parco progetti rappresenta un’importante risorsa per le


Amministrazioni che potranno partecipare a bandi per ottenere finanziamenti,
ma si deve però evidenziare che talvolta la Corte dei Conti ha sanzionato
l’eccessivo ricorso alla progettazione, palesando il danno erariale in presenza
di costi sostenuti per progetti che in seguito non sono stati realizzati.

Autore: Daniela Caianiello 52


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

Il FPV deve essere coerente con le opere pubbliche programmate


che prevedono la formulazione del cronoprogramma.
Anche il D.Lgs. 50/2016 all’art. 101 prevede tra i compiti che il
direttore dei lavori può affidare ai direttori operativi espressamente
quello di curare l’aggiornamento del cronoprogramma generale e
particolareggiato dei lavori e segnalare tempestivamente al direttore
dei lavori le eventuali difformità rispetto alle previsioni contrattuali
proponendo i necessari interventi correttivi.

Autore: Daniela Caianiello 53


L’IMPEGNO DELLE SPESE PER I LAVORI PUBBLICI
(non per le altre spese di investimento)

ll D.L. 91/2017 ha modificato il principio contabile relativamente ai ribassi di


gara:
a) L’aggiudicazione dei lavori trascina a F.P.V. anche tutte le altre voci del
quadro economico.
b) Il ribasso d’asta va in avanzo, a meno che non si riapprovi il quadro
economico, solo in questo caso il ribasso può confluire nel Fondo
Pluriennale Vincolato come tutte le altre voci del Quadro Economico.

Autore: Daniela Caianiello 54


L’IMPEGNO DELLE SPESE PER I LAVORI PUBBLICI (non per le
altre spese di investimento)

L’ottavo decreto correttivo del D. Lgs. 118/2011 ha previsto che:


A seguito dell’aggiudicazione definitiva della gara, le spese contenute nel
quadro economico dell’opera prenotate, ancorchè non impegnate, continuano
ad essere finanziate dal fondo pluriennale vincolato, mentre gli eventuali ribassi
di asta costituiscono economie di bilancio e confluiscono nella quota vincolata
del risultato di amministrazione se entro il secondo esercizio successivo
all’aggiudicazione non sia intervenuta formale rideterminazione del quadro
economico progettuale da parte dell’organo competente che incrementa le
spese del quadro economico dell’opera stessa finanziandole con le economie
registrate in sede di aggiudicazione e l’Ente interessato rispetti i vincoli di
bilancio.

Autore: Daniela Caianiello 55


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

La magistratura contabile sta verificando la corretta imputazione al FPV delle spese


per controllare che siano stati correttamente applicati i principi contabili e non ci sia
elusione della normative. Particolare attenzione va prestata agli accertamenti ed
impegni da parte dell’Ufficio tecnico. Si può costituire il FPV solo se vengono
bandite le gare rispettando l’iter previsto dal codice dei contratti (D.Lgs. 50/2016).
Si possono riscontrare criticità quando si impegna una parte del quadro economico
progettuale che rappresenta una piccolo parte del quadro economico progettuale
generale, in questo caso si deve verificare che l’Ente abbia dato dimostrazione di
aver avviato la realizzazione dell’opera per non incorrere in un’elusione della
normativa. Per questo il nuovo principio contabile ha elencato le fattispecie che
possono essere considerate per giustificare la costituzione del FPV per l’intero
importo dell’opera.

Autore: Daniela Caianiello 56


Parere dei Revisori sul
riaccertamento dei residui

Autore: Daniela Caianiello 57


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei residui

ANALISI DEI RESIDUI


Alla data del 31/12/2020, a seguito del riaccertamento ordinario, risultano i seguenti residui:
- residui attivi pari a €___________
- residui passivi pari a €__________
ANALISI DEI RESIDUI PER ESERCIZIO DI DERIVAZIONE
I residui attivi, classificati secondo l’esercizio di derivazione, dopo il riaccertamento dei residui sono i seguenti:
2015 e
2016 2017 2018 2019 2020 totale
precedenti
Titolo 1 0

Titolo 2 0
Titolo 3 0
Titolo 4 0
Titolo 5 0
Titolo 6 0
Titolo 7 0
Titolo 9 0
TOTALE 0 0 0 0 0 0 0
58

Autore: Daniela Caianiello


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei residui

• I residui passivi, classificati secondo l’esercizio di derivazione,


dopo il riaccertamento dei residui sono i seguenti:

2015 e
2016 2017 2018 2019 2020 totale
precedenti
Titolo 1 0

Titolo 2 0
Titolo 3 0
Titolo 4 0
Titolo 5 0
Titolo 7 0
TOTALE 0 0 0 0 0 0 0

Autore: Daniela Caianiello 59


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei
residui
Nelle tabelle seguenti sono dettagliati gli accertamenti e gli impegni assunti o reimputati
nel 2020 ma non esigibili alla data del 31/12/2020:
ACCERTAMENTI E IMPEGNI ASSUNTI O REIMPUTATI NEL 2020 MA NON ESIGIBILI AL 31/12/2020

Accertamenti
Accertamenti Riscossioni Accertamenti
mantenuti nel
2020 c/competenza reimputati
2020
Titolo 1 -
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
Titolo 6
Titolo 7
TOTALE - - - -

Pagamenti in Impegni mantenuti


Impegni 2020
c/compentenza nel 2020
Impegni reimputati
Titolo 1
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
TOTALE - - - 0

Autore: Daniela Caianiello 60


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei residui
• ANALISI DELLA REIMPUTAZIONE
• Nelle tabelle seguenti sono dettagliati gli accertamenti e gli
impegni non esigibili che sono stati correttamente reimputati
negli esercizi in cui saranno esigibili:

Accertamenti
2021 2022 2023
reimputati

Titolo 1

Titolo 2

Titolo 3

Titolo 4

Titolo 5

Titolo 6

Titolo 7

TOTALE - - - -

Autore: Daniela Caianiello 61


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei
residui
Impegni
reimputati 2021 2022 2023
(+)FPV

Titolo 1

Titolo 2

Titolo 3

Titolo 4

Titolo 5

TOTALE - - - -

• L’organo di revisione ha verificato che la reimputazione degli


impegni è stata effettuata incrementando, di pari importo, il
fondo pluriennale di spesa.

Autore: Daniela Caianiello 62


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei
residui
• Nella tabella seguente sono dettagliate le reimputazioni che
non hanno generato FPV nel caso di contestuale
reimputazione di entrate e di spese:

accertamenti impegni
reimputati reimputati

Titolo 1 Titolo 1

Titolo 2 Titolo 2

Titolo 3 Titolo 3

Titolo 4 Titolo 4

Titolo 5 Titolo 5

Titolo 6

Titolo 7

TOTALE - - -

Autore: Daniela Caianiello 63


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei residui

L’alimentazione del fondo pluriennale di parte corrente è la seguente:


2017 2018 2019 2020
Fondo pluriennale vincolato corrente accantonato al 31.12 0,00 0,00 0,00 0,00
- di cui FPV alimentato da entrate vincolate accertate in c/competenza 0,00 0,00 0,00 0,00
- di cui FPV alimentato da entrate libere accertate in c/competenza per
0,00 0,00
finanziare i soli casi ammessi dal principio contabile ** 0,00 0,00
- di cui FPV alimentato da entrate libere accertate in c/competenza per
0,00 0,00 0,00 0,00
finanziare i casi di cui al punto 5.4a del principio contabile 4/2***
- di cui FPV alimentato da entrate vincolate accertate in anni
0,00 0,00 0,00 0,00
precedenti
- di cui FPV alimentato da entrate libere accertate in anni precedenti
0,00 0,00 0,00 0,00
per finanziare i soli casi ammessi dal principio contabile
- di cui FPV da riaccertamento straordinario 0,00 0,00 0,00 0,00

(**) premialità e trattamento accessorio reimputato su anno successivo; incarichi legali esterni su
contenziosi ultrannuali.
(***) impossibilità di svolgimento della prestazione per fatto sopravvenuto, da dimostrare nella relazione al
rendiconto e da determinare solo in occasione del riaccertamento ordinario.
64

Autore: Daniela Caianiello


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei residui

• L’alimentazione del fondo pluriennale di parte capitale è la


seguente:

2017 2018 2019 2020

Fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00


c/capitale accantonato al 31.12
- di cui FPV alimentato da entrate
vincolate e destinate investimenti
0,00 0,00 0,00 0,00
accertate in c/competenza

- di cui FPV alimentato da entrate


vincolate e destinate investimenti
0,00 0,00 0,00 0,00
accertate in anni precedenti

- di cui FPV da riaccertamento 0,00 0,00 0,00 0,00


straordinario

Autore: Daniela Caianiello 65


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei
residui

•Il FPV in spesa c/capitale è stato attivato in presenza di entrambe le seguenti


condizioni: entrata esigibile e tipologia di spesa rientrante nelle ipotesi di cui al
punto 5.4 del principio applicato della competenza potenziata.

•A chiusura dell’esercizio 2020 le entrate esigibili che hanno finanziato spese di


investimento non impegnate (solo per i lavori pubblici) non prenotate a seguito di
procedura attivata (compresi gli stanziamenti al fondo pluriennale vincolato) sono
confluite nella corrispondente quota del risultato di amministrazione vincolato,
destinato ad investimenti o libero, a seconda della fonte di finanziamento.

Autore: Daniela Caianiello 66


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei
residui

RESIDUI DA CONTO DEL BILANCIO 2019


Nella tabella seguente sono riepilogati i residui attivi al
31/12/2019, riaccertati nel 2020 e non riscossi al 31/12/2020:
Residui attivi Minori - Maggiori Residui attivi finali
Riscossioni
iniziali al 1.1.2020 Residui al 31.12.20

Titolo 1 -
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
Titolo 6
Titolo 7
Titolo 9
TOTALE - - - -
Dall’analisi dei dati riportati si evidenzia che: …………………

Autore: Daniela Caianiello 67


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei
residui
• Nella tabella seguente sono riepilogati i residui passivi al
31/12/2019, impegnati nel 2020 e non pagati al 31/12/2020.

Residui passivi Residui passivi


Pagamenti Minori Residui
iniziali al 1.1.2020 finali al 31.12.20

Titolo 1
Titolo 2
Titolo 3
Titolo 4
Titolo 5
Titolo 7
TOTALE - - - -

Autore: Daniela Caianiello 68


Parere dell’organo di revisione sul riaccertamento dei
residui

• RESIDUI PASSIVI FINANZIATI CON ENTRATE A DESTINAZIONE VINCOLATA


• L’organo di revisione ha verificato che è stato rispettato il principio contabile
applicato 4/2, nella parte che richiede di rilevare le economie di spese finanziate
con entrata a destinazione vincolata nell’avanzo di amministrazione vincolato.
• In particolare, sono stati eliminati o ridotti i seguenti residui passivi finanziati
con entrate a destinazione vincolata per legge o sulla base dei principi contabili:
……………………………………….

Autore: Daniela Caianiello 69


Parere dell’organo di revisione
sul riaccertamento dei residui

RESIDUI PARZIALMENTE/TOTALMENTE ELIMINATI

L’organo di revisione ha verificato che, relativamente ai


residui parzialmente o totalmente eliminati, i responsabili
dei servizi hanno dato adeguata motivazione/ non hanno
dato adeguata motivazione/ hanno fornito insufficiente
motivazione.

Autore: Daniela Caianiello 70


Il Fondo crediti
dubbia esigibilità

Autore: Daniela Caianiello 71


FONDO CREDITO DUBBIA ESIGIBILITA’ RENDICONTO

In fase di rendiconto deve essere verificata la congruità del fondo

crediti di dubbia esigibilità accantonata nel risultato di

amministrazione, con riferimento all’importo dei residui attivi

complessivi (sia di competenza sia derivanti dagli esercizi

antecedenti).

Autore: Daniela Caianiello


72
FONDO CREDITO DUBBIA ESIGIBILITA’ RENDICONTO

Si deve partire dall’importo complessivo dei residui per ciascuna


categoria di entrata, come risultanti a seguito del riaccertamento
ordinario dei residui propedeutico per il rendiconto.
Si dovrà poi calcolare, per ciascuna entrata determinata, la media
del rapporto tra gli incassi in conto residui e l’importo dei residui
attivi all’inizio di ognuno degli ultimi 5 anni.
Si dovrà poi applicare all’importo complessivo dei residui classificati
una percentuale pari al complemento a 100 delle medie del
rapporto tra gli incassi e lo stock dei residui attivi.

Autore: Daniela Caianiello


73
FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBLITA’
DA ACCANTONARE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
AL 31 DICEMBRE 2020

FASE 1
Il Responsabile del Servizio Finanziario deve individuare le entrate
mantenute tra i residui attivi che richiedono l’accantonamento al Fondo.
Non rientrano nel calcolo i residui attivi reimputati confluiti nel Fondo
Pluriennale Vincolato.
FASE 2
Per i residui attivi individuati nella fase 1 occorre stabilire il grado di analisi
per operare il calcolo, cioè se lavorare a livello di capitolo, categoria o
risorsa.

74
FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBLITA’
DA ACCANTONARE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
AL 31 DICEMBRE 2020
FASE 3
Bisogna scegliere il metodo di calcolo matematico secondo i quattro previsti dalla
normativa:
1) Media semplice fra totale incassato e il totale accertato;
2) Media semplice dei rapporti annui;

Autore: Daniela Caianiello


75
FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBLITA’
DA ACCANTONARE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
AL 31 DICEMBRE 2020

N.B. L’art. 107 bis del D.L. 18/2020 prevede:


A decorrere dal rendiconto 2020 e dal bilancio di previsione 2021 gli enti di
cui all’art. 2 del D. Lgs. 118/2011, possono calcolare il Fondo Crediti dubbia
esigibilità delle entrate dei Titoli I e III accantonato nel risultato di
amministrazione o stanziato nel bilancio di previsione calcolando la
percentuale di riscossione del quinquennio precedente con i dati del 2019
in luogo di quelli del 2020.

Autore: Daniela Caianiello


76
1) Media semplice fra totale incassato e il totale accertato;

ANNO RESIDUI RISCOSSIONI MEDIA IMPORTO DA


ATTIVI IN RISCOSSIONI ACCANTONARE A FCDE
C/RESIDUI
2016 € 100.000 € 11.000
2017 € 150.000 € 12.000
2018 € 120.000 € 8.000
2019 € 130.000 € 9.000
2019 € 130.000 € 9,000

TOTALE € 630.000 € 49.000 7,78% 92,22%

Autore: Daniela Caianiello


77
2) Media semplice dei rapporti annui;

ANNO RESIDUI RISCOSSIONI MEDIA IMPORTO DA


ATTIVI IN RISCOSSIONI ACCANTONARE A FCDE
C/RESIDUI
2016 € 100.000 € 11.000 11%
2017 € 150.000 € 12.000 8%
2018 € 120.000 € 8.000 6,67%
2019 € 130.000 € 9.000 6,92%
2019 € 130.000 € 9,000 6,92%

TOTALE 7,9% 92,1%

Autore: Daniela Caianiello


78
La relazione della
Giunta

Autore: Daniela Caianiello 79


RELAZIONE GIUNTA
INDICE
1) PREMESSA
1) Il rendiconto nella logica della programmazione
2) LA GESTIONE FINANZIARIA
2.1) Il bilancio di previsione
2.2) Il risultato di amministrazione
2.3) Risultato di competenza e risultato gestione residui
2.4) Analisi della composizione del risultato di amministrazione
2.4.1) Quote accantonate
2.4.2) Quote vincolate
2.4.3) Quote destinate
2.4.4) Quote libere
2.5) La verifica del recupero del disavanzo di amministrazione applicata
all’esercizio 2018
RELAZIONE GIUNTA

3) LA GESTIONE DI COMPETENZA
3.1) La verifica degli equilibri di bilancio
3.2) L’applicazione e l’utilizzo dell’avanzo al bilancio di previsione
3.3) Entrate e spese non ricorrenti

4) LE ENTRATE
4.1) Le entrate tributarie
4.2) I trasferimenti
4.3) Le entrate extratributarie
4.4) Le entrate in conto capitale
4.5) Entrate da riduzione di attività finanziarie
4.6) I mutui

5) LA GESTIONE DI CASSA

Autore: Daniela Caianiello 81


RELAZIONE GIUNTA
6) LE SPESE
6.1) Le spese correnti
6.1.1) Le economie di spesa
6.1.2) Riepilogo spese correnti per missioni e macroaggregati
6.1.3) La spesa del personale
6.1.4) Rispetto limiti a singole voci di spesa ex art. 6, D.L. 78/2010
6.1.5) La spesa per incarichi di collaborazione
6.2) Le spese in conto capitale: gli investimenti

7) I SERVIZI PUBBLICI
7.1) La gestione dei Servizi Pubblici

8) LA GESTIONE DEI RESIDUI


8.1) Il riaccertamento ordinario dei residui
8.2) I residui attivi
8.3) I residui passivi


Autore: Daniela Caianiello 82
RELAZIONE GIUNTA
9) IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
9.1) Il fondo pluriennale vincolato al 1°gennaio 2020
9.2) Il fondo pluriennale vincolato costituito nel corso dell’esercizio
9.3) Il fondo pluriennale vincolato costituito in occasione del riaccertamento
ordinario
9.4) Economie su impegni finanziati dal fondo pluriennale vincolato
9.5) La determinazione del fondo pluriennale vincolato di spesa alla fine
dell’esercizio

10) INDEBITAMENTO E GESTIONE DEL DEBITO


10.1) Le spese di investimento finanziate con la contrazione dei mutui
10.2) L’andamento dell’indebitamento dell’Ente

11) LA GESTIONE ECONOMICO-PATRIMONIALE


• 11.1) La gestione economica
• 11.2) La gestione patrimoniale
• 11.3) Elencazione dei diritti reali di godimento e loro illustrazione
Autore: Daniela Caianiello 83
RELAZIONE GIUNTA
12) I NUOVI EQUILIBRI DI BILANCIO
12.1) Risultato di competenza
12.2) Equilibrio di bilancio
12.3) Equilibrio complessivo

13) I PARAMETRI DI RISCONTRO DELLA SITUAZIONE DI


DEFICITARIETA’ STRUTTURALE

14) ENTI E ORGANISMI STRUMENTALI E SOCIETA’


PARTECIPATE
14.1) Revisione straordinaria delle partecipate
14.2) Elenco enti ed organismi partecipati
14.3) Elenco società partecipate in via diretta
14.4) Verifica debiti/crediti reciproci

15) DEBITI FUORI BILANCIO

Autore: Daniela Caianiello 84


RELAZIONE GIUNTA

16) ONERI E IMPEGNI SOSTENUTI, DERIVANTI DA CONTRATTI RELATIVI


A STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

17) ELENCO DELLE GARANZIE PRINCIPALI O SUSSIDIARIE PRESTATE


DALL'ENTE A FAVORE DI ENTI E DI ALTRI SOGGETTI

18) ALTRE INFORMAZIONI RIGUARDANTI I RISULTATI DELLA GESTIONE

19) CONSIDERAZIONI FINALI

Autore: Daniela Caianiello 85


LA GESTIONE FINANZIARIA

Per gli enti in disavanzo straordinario di amministrazione


Descrizione Sub-totali Totali

DISAVANZO STRAORDINARIO DI AMMINISTRAZIONE (A) -


Utilizzo di quote vincolate del risultato di
amministrazione a seguito di vincoli
AVANZO formalmente attribuiti dall’ente (B.1) -

Utilizzo delle quote destinate ad


investimenti del risultato di amministrazione
(B.2) -

Totale quote utilizzate al ripiano immediato del disavanzo (B) =


-
(B1+B2)

QUOTA DA RIPIANARE A CARICO DEL BILANCIO (C) = (A-B) -

Destinazione avanzo tecnico (art. 3, co. 14, d.Lgs. n. 118/2011)


-
(D)
di cui:
a scadenza nell’esercizio ……………… €. …………….
BILANCIO

a scadenza nell’esercizio ……………… €. …………….


a scadenza nell’esercizio ……………… €. …………….
a scadenza nell’esercizio ……………… €. …………….

Quota ripianata a carico dei bilanci fino al …………… (E) -

Quota annua €. ………….


Numero di anni (max 30) N. …………
RESIDUO DA FINANZIARE (C-D-E) -

Autore: Daniela Caianiello 86


LA GESTIONE FINANZIARIA

Verifica del ripiano della quota annua del disavanzo


straordinario di amministrazione

Descrizione Importo
A) DISAVANZO STRAORDINARIO DA RIPIANARE A CARICO DEL
BILANCIO
B) QUOTA ANNUA A CARICO DELL’ESERCIZIO
C) DISAVANZO RESIDUO ATTESO (A-B) -
D) DISAVANZO ACCERTATO CON IL RENDICONTO
E) QUOTA NON RIPIANATA DA PORRE A CARICO DEL NUOVO BILANCIO
-
DI PREVISIONE (D-C SE (D) PEGGIORE DI (C))

Autore: Daniela Caianiello 87


D.L. 18/2020 comma 4 bis art. 111

Il disavanzo di amministrazione degli Enti di cui all’art. 2 del D. Lgs. 118/2011, ripiananto
nel corso di un esercizio per un importo superiore a quello applicato al bilancio,
determinato dall’anticipo delle attività previste nel relativo piano di rientro riguardanti
maggiori accertamenti o minori impegni previsti in bilancio per gli esercizi successivi in
attuazione del piano di rientro, può non essere applicato al bilancio degli esercizi
successivi.

88
Autore: Daniela Caianiello
LA GESTIONE FINANZIARIA
Risultato di competenza e risultato gestione residui
Gestione di competenza
Il risultato rappresenta la Fondo pluriennale vincolato di entrata +
combinazione di due Totale accertamenti di competenza +

distinti risultati: uno Totale impegni di competenza -

Fondo pluriennale vincolato di spesa -


riferito alla gestione di SALDO GESTIONE COMPETENZA = -

competenza e uno riferito


Gestione dei residui
alla gestione dei residui: Maggiori residui attivi riaccertati +

Minori residui attivi riaccertati -

Minori residui passivi riaccertati +

Impegni confluiti nel FPV -

SALDO GESTIONE RESIDUI = -

Riepilogo

SALDO GESTIONE COMPETENZA + -

SALDO GESTIONE RESIDUI + -

AVANZO ESERCIZI PRECEDENTI APPLICATO +

AVANZO ESERCIZI PRECEDENTI NON APPLICATO +


AVANZO (DISAVANZO) D’AMMINISTRAZIONE AL
= -
31.12.2017

Autore: Daniela Caianiello 89


LA GESTIONE FINANZIARIA

Fondo rischi contenzioso

ll principio contabile applicato della contabilità finanziaria prevede che


annualmente gli enti accantonino in bilancio un fondo rischi contenzioso
sulla base del contenzioso sorto nell’esercizio precedente. In occasione
della prima applicazione dei principi contabili è stato inoltre necessario
stanziare il fondo per tutto il contenzioso in essere, il cui importo, se di
ammontare elevato, può essere spalmato sul bilancio dei tre esercizi. Il
contenzioso per il quale sussiste l’obbligo di accantonamento è quello
per il quale vi è una “significativa probabilità di soccombenza”.

Autore: Daniela Caianiello 90


LA GESTIONE FINANZIARIA
Calcolo accantonamento al Fondo rischi per contenzioso in essere a
31/12/2020
Conte nzios o/Se nte nz Im porto da
a non de finitiva Ris c hio Va lore de lla c a us a Spe s e di lite a c c a ntona re a
(e s tre m i) Fondo ris c hi

Tota le Fondo ris c hi c onte nzios o a l 3 1 /1 2 /2 0 1 8 -

Autore: Daniela Caianiello 91


LA GESTIONE FINANZIARIA
Nel risultato di amministrazione al 31/12/2020 il fondo rischi
contenzioso risulta così quantificato:

DESSCRIZIONE +/- IMPORTO


Quota accantonata al Fondo rischi +
contenzioso al 1° gennaio 2020
Quota stanziata nel bilancio di +
previsione 2020
Utilizzi 2020 -
Altre variazioni +/-
Fondo rischi contenzioso al =
31/12/2020

Autore: Daniela Caianiello 92


IL RISULTATO DELLA GESTIONE DI
COMPETENZA

Avanzo applicato (+)

Fondo Pluriennale Vincolato in Entrata (+)


Accertamenti dell’esercizio (+)

Disavanzo applicato (-)


Impegni dell’esercizio (-)
Impegni confluiti nel Fondo Pluriennale
(-)
vincolato

9
Autore: Daniela Caianiello
3
LA GESTIONE DI COMPETENZA
Applicazione e utilizzo dell’avanzo al bilancio dell’esercizio
Il rendiconto dell’esercizio 2020 si è chiuso con un avanzo di
amministrazione di €. …….. Con la delibera di approvazione del bilancio
e/o con successive deliberazioni al bilancio di previsione sono state
applicate quote di avanzo per €. ………….. così destinate:

Ap p licaz io n i AC C AN TON ATO VIN C OL ATO D ESTIN ATO L IB ER O TOTAL E

TOTAL E AVAN Z O APPL IC ATO -

Autore: Daniela Caianiello 94


LA GESTIONE DI COMPETENZA
Entrate e spese non ricorrenti
L’articolo 25, comma 1, lettera b) della legge 31 dicembre 2009, n. 196,
distingue le entrate ricorrenti da quelle non ricorrenti, a seconda che si
riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata
ad uno o più esercizi. Si ritiene che possa essere definita “a regime”
un’entrata che si presenta con continuità in almeno 5 esercizi, per importi
costanti nel tempo. In ogni caso, in considerazione della loro natura sono da
considerarsi non ricorrenti le entrate riguardanti: i contributi per la sanatoria
di abusi edilizi e sanzioni; i condoni; le entrate derivanti dall’attività
straordinaria diretta al recupero evasione tributaria; le entrate per eventi
calamitosi; le plusvalenze da alienazione; le accensioni di prestiti;
Tutti i trasferimenti in conto capitale sono non ricorrenti, a meno che non
siano espressamente definitivi “continuativi” dal provvedimento o dalla
norma che ne autorizza l’erogazione. Le altre entrate sono da considerarsi
ricorrenti.
Al risultato di gestione 2020 hanno contribuito le seguenti entrate correnti e
spese correnti di carattere eccezionale e non ripetitivo.

Autore: Daniela Caianiello 95


LA GESTIONE DI COMPETENZA
Contributi per permessi di costruire
L’utilizzo dei proventi da permessi di costruire è disciplinato dall’articolo 1,
comma 737, della legge 208/2015 che consente, limitatamente all’esercizio 2017,
che i proventi delle concessioni edilizie e delle relative sanzioni possano essere
utilizzati fino al 100% del loro ammontare per spese di manutenzione ordinaria
del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché per la progettazione
delle opere pubbliche, con l’obbligo di dimostrare nel prospetto specifico il
perseguimento dell’equilibrio economico-finanziario previsto dall’articolo 162,
comma 6 del Tuel mediante l’utilizzo di entrate di parte capitale (Titolo IV)
avvalendosi della specifica eccezione di legge.
Gli accertamenti negli ultimi tre esercizi hanno subito la seguente evoluzione:

Contributi permessi a costruire e


2018 2019 2020
relative sanzioni
Accertamento
Riscossione

Autore: Daniela Caianiello 96


LA GESTIONE DI CASSA

Fondo di cassa

Fondo di cassa al 31/12/2020 da conto del Tesoriere


• Il fondo di cassa al 31/12/2019 è così
Fondo di cassa al 31/12/2020 da scritture contabili
determinato:
Il fondo di cassa vincolato è così determinato:

Fondo di cassa al 31/12/2020


Di cui: quota vincolata del fondo di cassa al 31/12/2020 (a)
Quota vincolata utilizzata e non reintegrata al 31/12/2020 (b)
TOTALE QUOTA VINCOLATA AL 31/12/2020 (A + B)

Autore: Daniela Caianiello 97


LE SPESE
La seguente tabella riporta gli impegni di competenza delle spese
registrati negli ultimi quattro anni e ne evidenzia la composizione per
titoli:

Descrizione Anno _______ Anno _______ Anno _______ Anno _______


Titolo I Spese correnti
Titolo II Spese in c/capitale
Titolo III Spese incremento attività finanziarie
Titolo IV Spese per rimborso prestiti
Titolo V Chiusura di anticipazioni tesoriere
Titolo VII Spese per c/terzi e partite di giro
TOTALE - - - -
Disavanzo di amministrazione

TOTALE SPESE - - - -

Autore: Daniela Caianiello 98


LE SPESE
Le spese correnti
Le spese correnti sono rappresentate dal titolo I e comprendono tutte le
spese di funzionamento dell’ente, ovvero quelle spese necessarie alla
gestione ordinaria dei servizi, del patrimonio, ecc.
La gestione delle spese correnti degli ultimi quattro anni, distinte per
categorie economiche, riporta il seguente andamento:
MACROAGGREGATO Anno _______ Anno _______ Anno _______ Anno _______

101 Redditi da lavoro dipendente

102 Imposte e tasse a carico dell’ente

103 Acquisto di beni e servizi

104 Trasferimenti correnti

107 Interessi passivi

108 Altre spese per redditi da capitale

109 Rimborsi e poste correttive delle entrate

110 Altre spese correnti

TOTALE - - - -

Autore: Daniela Caianiello 99


LE SPESE

Indicatori finanziari della spesa corrente

ANNO ____ ANNO ____ ANNO ____ ANNO ____

Spese di personale +
Rigidità della spesa Quota ammortamento
corrente mutui / Totale Entrate
Tit. I-II-III

Velocità di gestione Pagamenti Titolo I in


competenza / Impegni
della spesa corrente Titolo I in competenza

Autore: Daniela Caianiello 100


LE SPESE
Rispetto dei limiti di spesa del personale
La spesa per redditi di lavoro dipendente sostenuta nell’anno 2020, e le relative
assunzioni tengono conto:
• dei vincoli disposti dall’art. 3, comma 5 e 5 quater del D.L. 90/2014, dell’art.1
comma 228 della Legge 208/2015 e dell’art.16 comma 1 bis del D.L.
113/2016, e dall’art. 22 del D.L. 50/2017, sulle assunzioni di personale a
tempo indeterminato per gli enti soggetti al pareggio di bilancio e al comma
762 della Legge 208/2015, comma 562 della Legge 296/2006 per gli enti che
nel 2015 non erano assoggettati al patto di stabilità;
• dei vincoli disposti dall’art. 9, comma 28 del D.L. 78/2010 sulla spesa per
personale a tempo determinato, con convenzioni o con contratti di
collaborazione coordinata e continuativa; che obbligano a non superare la
spesa dell’anno 2009; per il nostro Ente pari ad euro ………………..;
• dell’obbligo di riduzione della spesa di personale disposto dall’art. 1 comma
557 della Legge 296/2006 rispetto a valore medio del triennio 2011/2013 di
euro ……………….;
• delle misure per la definizione delle capacità assunzionali di personale a
tempo indeterminato dei comuni disposte dal D.P.C.M. 17 marzo 2020.

Autore: Daniela Caianiello 101


I SERVIZI PUBBLICI
Dimostrazione del tasso di copertura
ENTRATE
Risorsa Descrizione Importo

TOTALE ENTRATE (A) -

SPESE
Intervento Descrizione Importo
Personale
Acquisto di beni di consumo e/o materie prime
Prestazioni di servizi
Utilizzo di beni di terzi
Trasferimenti
Interessi passivi e oneri finanziari diversi
Imposte e tasse
Oneri straordinari della gestione corrente
Ammortamenti di esercizio
TOTALE SPESE (B) -

DIFFERENZA (A-B) -
RAPPORTO DI COPERTURA #DIV/0!

Autore: Daniela Caianiello 102


IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
Il fondo pluriennale vincolato al 1° gennaio 2020
Anno di
Nel bilancio di previsione Cap. Imp. n./anno Descrizione CORRENTE CAPITALE
imputazione

dell’esercizio 2020 è stato iscritto


un Fondo pluriennale vincolato di
entrata dell’importo complessivo
di €. ……………, così distinto tra
parte corrente e parte capitale:
• FPV di entrata di parte
corrente: €. …………
• FPV di entrata di parte
capitale: €. …………
A tale data gli impegni finanziati
dal fondo pluriennale vincolato di
entrata erano i seguenti:
TOTALE FPV DI ENTRATA AL 1° GENNAIO
- -
DELL’ESERCIZIO

Autore: Daniela Caianiello 103


LA GESTIONE ECONOMICO PATRIMONIALE
L’articolo 2 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 prevede, per gli enti
in contabilità finanziaria, l’adozione di un sistema contabile integrato che
garantisca la rilevazione unitaria dei fatti gestionali nei loro profili finanziario
ed economico-patrimoniale.

Nell’ambito di tale sistema integrato, la contabilità economico-patrimoniale


affianca la contabilità finanziaria, che costituisce il sistema contabile
principale e fondamentale per fini autorizzatori e di rendicontazione dei
risultati della gestione finanziaria, per rilevare i costi/oneri e i ricavi/proventi
derivanti dalle transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica
(come definite nell’ambito del principio applicato della contabilità finanziaria)
al fine di:

Autore: Daniela Caianiello 104


LA GESTIONE ECONOMICO PATRIMONIALE
• predisporre il conto economico per rappresentare le “utilità economiche”
acquisite ed impiegate nel corso dell’esercizio, anche se non
direttamente misurate dai relativi movimenti finanziari, e per alimentare il
processo di programmazione;

• consentire la predisposizione dello Stato Patrimoniale (e rilevare, in


particolare, le variazioni del patrimonio dell’ente che costituiscono un
indicatore dei risultati della gestione);

• permettere l’elaborazione del bilancio consolidato di ciascuna


amministrazione pubblica con i propri enti e organismi strumentali,
aziende e società;

Autore: Daniela Caianiello 105


LA GESTIONE ECONOMICO PATRIMONIALE
• predisporre la base informativa necessaria per la determinazione
analitica dei costi;

• consentire la verifica nel corso dell'esercizio della situazione patrimoniale


ed economica dell’ente e del processo di provvista e di impiego delle
risorse;

• conseguire le altre finalità previste dalla legge e, in particolare,


consentire ai vari portatori d’interesse di acquisire ulteriori informazioni
concernenti la gestione delle singole amministrazioni pubbliche.

Autore: Daniela Caianiello 106


LA GESTIONE ECONOMICO PATRIMONIALE

Le transazioni delle pubbliche amministrazioni che si sostanziano


in operazioni di scambio sul mercato (acquisizione e vendita)
danno luogo a costi sostenuti e ricavi conseguiti, mentre quelle
che non consistono in operazioni di scambio propriamente dette,
in quanto più strettamente conseguenti ad attività istituzionali ed
erogative (tributi, contribuzioni, trasferimenti di risorse, prestazioni,
servizi, altro), danno luogo ad oneri sostenuti e proventi
conseguiti.

Autore: Daniela Caianiello 107


LA GESTIONE ECONOMICA
Nel conto economico della gestione sono rilevati i componenti positivi e
negativi secondo criteri di competenza economica. A tale scopo si è
provveduto a ricostruire la dimensione economica dei valori finanziari del
conto del bilancio attraverso:
• ratei e risconti passivi e passivi
• variazioni delle rimanenze finali;
• ammortamenti;
• quote di ricavi pluriennali;

Autore: Daniela Caianiello 108


LA GESTIONE ECONOMICA
Il conto economico è stato redatto secondo lo schema previsto dal D.
Lgs. 118/2011 recante norme sull’armonizzazione dei sistemi contabili
negli enti territoriali e secondo i principi di cui all’allegato 3 del
successivo DPCM sperimentazione 28.12.2011 e quindi in modo
differente dagli schemi contabili previsti dal previgente D.P.R.194/96. Alla
sua compilazione l’ente ha provveduto mediante un sistema contabile
integrato - con rilevazione integrata e contestuale degli aspetti finanziari,
economici e patrimoniali, utilizzando il Piano dei conti integrato introdotto
dall’armonizzazione.

Autore: Daniela Caianiello 109


LA GESTIONE ECONOMICA

CONTO ECONOMICO Anno ________ Anno - 1

A) COMPONENTI POSITIVI DELLA GESTIONE


1 Proventi da tributi 0,00 0,00
2 Proventi da fondi perequativi 0,00 0,00
3 Proventi da trasferimenti e contributi 0,00 0,00
a Proventi da trasferimenti correnti 0,00 0,00
b Quota annuale di contributi agli investimenti 0,00 0,00
c Contributi agli investimenti 0,00 0,00
4 Ricavi delle vendite e prestazioni e proventi da servizi pubblici 0,00 0,00
a Proventi derivanti dalla gestione dei beni 0,00 0,00
b Ricavi della vendita di beni 0,00 0,00
c Ricavi e proventi dalla prestazione di servizi 0,00 0,00
Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, etc. (+/-
5 ) 0,00 0,00
6 Variazione dei lavori in corso su ordinazione 0,00 0,00
7 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 0,00 0,00
8 Altri ricavi e proventi diversi 0,00 0,00
TOTALE COMPONENTI POSITIVI DELLA GESTIONE (A) 0,00 0,00

Autore: Daniela Caianiello 110


LA GESTIONE ECONOMICA

CONTO ECONOMICO ANNO ____ ANNO -1

B) COMPONENTI NEGATIVI DELLA GESTIONE


9 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 0,00 0,00
10 Prestazioni di servizi 0,00 0,00
11 Utilizzo beni di terzi 0,00 0,00
12 Trasferimenti e contributi 0,00 0,00
a Trasferimenti correnti 0,00 0,00
b Contributi agli investimenti ad Amministrazioni pubb. 0,00 0,00
c Contributi agli investimenti ad altri soggetti 0,00 0,00
13 Personale 0,00 0,00
14 Ammortamenti e svalutazioni 0,00 0,00
a Ammortamenti di immobilizzazioni Immateriali 0,00 0,00
b Ammortamenti di immobilizzazioni materiali 0,00 0,00
c Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 0,00 0,00
d Svalutazione dei crediti 0,00 0,00
Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo (+/-)
15 0,00 0,00
16 Accantonamenti per rischi 0,00 0,00
17 Altri accantonamenti 0,00 0,00
18 Oneri diversi di gestione 0,00 0,00
TOTALE COMPONENTI NEGATIVI DELLA GESTIONE (B) 0,00 0,00
DIFFERENZA FRA COMP. POSITIVI E NEGATIVI DELLA GESTIONE ( A-B) 0,00 0,00

Autore: Daniela Caianiello 111


LA GESTIONE ECONOMICA

CONTO ECONOMICO ANNO ____ ANNO -1

C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI


Proventi finanziari
19 Proventi da partecipazioni 0,00 0,00
a da società controllate 0,00 0,00
b da società partecipate 0,00 0,00
c da altri soggetti 0,00 0,00
20 Altri proventi finanziari 0,00 0,00
Totale proventi finanziari 0,00 0,00
Oneri finanziari
21 Interessi ed altri oneri finanziari 0,00 0,00
a Interessi passivi 0,00 0,00
b Altri oneri finanziari 0,00 0,00
Totale oneri finanziari 0,00 0,00

TOTALE PROVENTI ED ONERI FINANZIARI (C) 0,00 0,00

D) RETTIFICHE DI VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE


22 Rivalutazioni 0,00 0,00
23 Svalutazioni 0,00 0,00
TOTALE RETTIFICHE (D) 0,00 0,00

Autore: Daniela Caianiello 112


LA GESTIONE ECONOMICA

CONTO ECONOMICO ANNO ____ ANNO -1

E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI


24 Proventi straordinari 0,00 0,00
a Proventi da permessi di costruire 0,00 0,00
b Proventi da trasferimenti in conto capitale 0,00 0,00
c Sopravvenienze attive e insussistenze del passivo 0,00 0,00
d Plusvalenze patrimoniali 0,00 0,00
e Altri proventi straordinari 0,00 0,00
Totale proventi straordinari 0,00 0,00
25 Oneri straordinari 0,00 0,00
a Trasferimenti in conto capitale 0,00 0,00
b Sopravvenienze passive e insussistenze dell'attivo 0,00 0,00
c Minusvalenze patrimoniali 0,00 0,00
d Altri oneri straordinari 0,00 0,00
Totale oneri straordinari 0,00 0,00

TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI (E) 0,00 0,00


RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+C+D+E) 0,00 0,00

26 Imposte (*) 0,00 0,00


27 RISULTATO DELL'ESERCIZIO 0,00 0,00
(*) Per gli enti in contabilità finanziaria la voce si riferisce all'IRAP.

Autore: Daniela Caianiello 113


LA GESTIONE PATRIMONIALE

Il patrimonio è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici attivi e passivi,
suscettibili di una valutazione economica. La differenza tra attivo e passivo patrimoniale
costituisce il patrimonio netto dell’ente (art. 230, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000).

La gestione patrimoniale nel suo complesso è direttamente correlata con quella


economica e ha lo scopo di evidenziare non solo la variazione nella consistenza delle varie
voci dell'attivo e del passivo ma, in particolare, di correlare l'incremento o il decremento
del patrimonio netto con il risultato economico dell'esercizio, così come risultante dal
conto economico.

Lo stato patrimoniale è stato redatto secondo lo schema previsto dal D. Lgs. 118/2011
recante norme sull’armonizzazione dei sistemi contabili negli enti territoriali e secondo il
principio di cui all’allegato 4/3 del d.Lgs. n. 118/2011.

Autore: Daniela Caianiello 114


LA GESTIONE PATRIMONIALE
L’art. 2 del d.lgs. 118/2011 prevede, per gli enti in contabilità
finanziaria, l’adozione di un sistema contabile integrato che
garantisca la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, sia sotto il
profilo finanziario che sotto il profilo economico
patrimoniale. Nell’ambito di tale sistema integrato la contabilità
economico-patrimoniale affianca quella finanziaria che resta il
sistema contabile principale e fondamentale per i fini autorizzatori
e di rendicontazione della gestione.
Lo stato patrimoniale ha lo scopo di mettere in evidenza la
consistenza patrimoniale dell’ente ed è composto da attività,
passività e patrimonio netto.

Autore: Daniela Caianiello 115


LA GESTIONE PATRIMONIALE
Elencazione dei diritti reali di godimento e loro illustrazione

Descrizione del bene Natura del Diritto Titolare del bene Illustrazione

Autore: Daniela Caianiello 116


I PARAMETRI DI RISCONTRO DELLA SITUAZIONE DI
DEFICITARIETA’ STRUTTURALE
In d ic a to r i s in t e t ic i d i b ila n c io
INDICATORI SINTETICI DI BILANCIO Par am e tr i d a
Codi c o n s id e r a r e p e r
Para ce l’in d iv id u a z io n e d e lle
m e t in d ic c o n d iz io n i
ro ato r e D e n o m in a z io n e in d ic a t o r e De f in iz io n e in d ic a t o r e s t r u t t u r a lm e n t e
[Rip ia n o d is a v a n z o a c a r ic o d e ll'e s e r c iz io + Im p e g n i
( M a c r o a g g r e g a ti 1 .1 " R e d d iti d i la v o r o d ip e n d e n te " +
In c id e n z a s p e s e r ig id e ( r ip ia n o
p d c 1 .0 2 .0 1 .0 1 .0 0 0 " IR A P" – FPV e n tr a ta c o n c e r n e n te il
P1 1 .1 d is a v a n z o , p e r s o n a le e d e b ito ) s u e n tr a te S I' NO
M a c r o a g g r e g a to 1 .1 + FPV p e r s o n a le in u s c ita 1 .1 + 1 .7
c o r r e n ti
" In te r e s s i p a s s iv i" + Tito lo 4 R im b o r s o p r e s titi) ]
/( A c c e r ta m e n ti p r im i tr e tito li En tr a te )
To ta le in c a s s i c /c o m p e te n z a e c /r e s id u i ( p d c
In c id e n z a d e g li in c a s s i d e lle e n tr a te E.1 .0 1 .0 0 .0 0 .0 0 0 " Tr ib u ti" – " C o m p a r te c ip a z io n i d i
P2 2 .8 p r o p r ie s u lle p r e v is io n i d e f in itiv e d i p a r te tr ib u ti" E.1 .0 1 .0 4 .0 0 .0 0 0 + E.3 .0 0 .0 0 .0 0 .0 0 0 " En tr a te S I' NO
c o r r e n te e x tr a tr ib u ta r ie " ) / S ta n z ia m e n ti d e f in itiv i d i c a s s a d e i
p r im i tr e tito li d e lle En tr a te
A n tic ip a z io n e d i te s o r e r ia a ll'in iz io d e ll'e s e r c iz io
P3 3 .2 A n tic ip a z io n e c h iu s e s o lo c o n ta b ilm e n te S I' NO
s u c c e s s iv o / m a x p r e v is to d a lla n o r m a
Im p e g n i ( T o ta le 1 .7 " In te r e s s i p a s s iv i" – " In te r e s s i d i
m o r a " ( U .1 .0 7 .0 6 .0 2 .0 0 0 ) – " In te r e s s i p e r a n tic ip a z io n i
p r e s titi" ( U .1 .0 7 .0 6 .0 4 .0 0 0 ) + T ito lo 4 d e lla s p e s a –
e s tin z io n i a n tic ip a te ) – ( A c c e r ta m e n ti En tr a te c a te g o r ia
E.4 .0 2 .0 6 .0 0 .0 0 0 " C o n tr ib u ti a g li in v e s tim e n ti
d ir e tta m e n te d e s tin a ti a l r im b o r s o d i p r e s titi d a
P4 1 0 .3 S o s te n ib ilità d e b iti f in a n z ia r i a m m in is tr a z io n i p u b b lic h e " ) + Tr a s f e r im e n ti in c o n to S I' NO
c a p ita le p e r a s s u n z io n e d i d e b iti d e ll'a m m in is tr a z io n e d a
p a r te d i a m m in is tr a z io n i p u b b lic h e ( E.4 .0 3 .0 1 .0 0 .0 0 0 ) +
Tr a s f e r im e n ti in c o n to c a p ita le d a p a r te d i
a m m in is tr a z io n i p u b b lic h e p e r c a n c e lla z io n e d i d e b iti
d e ll'a m m in is tr a z io n e ( E.4 .0 3 .0 4 .0 0 .0 0 0 ) ] / A c c e r ta m e n ti
tito li 1 , 2 e 3
S o s te n ib ilità d is a v a n z o e f f e ttiv a m e n te a D is a v a n z o is c r itto in s p e s a d e l c o n to d e l b ila n c io /
P5 1 2 .4 S I' NO
c a r ic o d e ll’e s e r c iz io A c c e r ta m e n ti d e i tito li 1 , 2 e 3 d e lle e n tr a te
Im p o r to d e b iti f u o r i b ila n c io r ic o n o s c iu ti e f in a n z ia ti /
P6 1 3 .1 D e b iti r ic o n o s c iu ti e f in a n z ia ti S I' NO
To ta le im p e g n i tito lo 1 e tito lo 2
( Im p o r to d e b iti f u o r i b ila n c io in c o r s o d i r ic o n o s c im e n to
1 3 .2 D e b iti in c o r s o d i r ic o n o s c im e n to +
+ Im p o r to d e b iti f u o r i b ila n c io r ic o n o s c iu ti e in c o r s o d i
P7 + D e b iti r ic o n o s c iu ti e in c o r s o d i S I' NO
f in a n z ia m e n to ) / To ta le a c c e r ta m e n to e n tr a te d e i tito li 1 ,
1 3 .3 f in a n z ia m e n to
2 e 3

Autore: Daniela Caianiello 117


I PARAMETRI DI RISCONTRO DELLA SITUAZIONE DI
DEFICITARIETA’ STRUTTURALE

In dicator i analitici d i bilancio


Par am e tr i da
Cod i con s ide r ar e pe r
Par a ce l’in dividu az io ne de lle
m e t ind ic co nd iz ion i
ro ato r e T ipo log ia in dicato r e De fin iz io ne ind icator e s tr uttu r alm e n te
Indic atore c onc ernente l’ef f ettiv a % di ris c os s ione c omples s iv a: (ris c os s ioni c /c omp +
P8 c apac ità di ris c os s ione (rif erito al totale ris c os s ioni c /res idui) / (A c c ertamenti + res idui def initiv i SI' NO
delle entrate) iniz iali)

Autore: Daniela Caianiello 118


ENTI E ORGANISMI STRUMENTALI E SOCIETA’ PARTECIPATE

Elenco enti e organismi partecipati


Disponibilità rendiconto nel
DENOMINAZIONE FUNZIONE SVOLTE
proprio sito internet

Elenco degli enti strumentali


partecipati Disponibilità
rendiconto nel
QUOTA DI
DENOMINAZIONE FUNZIONI SVOLTE proprio sito
PARTECIPAZ.
internet (o altro
sito)

Autore: Daniela Caianiello 119


ENTI E ORGANISMI STRUMENTALI E SOCIETA’
PARTECIPATE

Elenco società partecipate


• diretta
DENOMINAZIONE
QUOTA DI
PARTECIPAZ.
CONTROLLATA/
PARTECIPATA
QUOTATA
(SI/NO)
Sito internet ove
sono disponibili i
bilanci

Autore: Daniela Caianiello 120


ENTI E ORGANISMI STRUMENTALI E SOCIETA’
PARTECIPATE
Verifica debiti/crediti reciproci
Si riporta di seguito l’elenco degli enti, organismi e società partecipate in via diretta
dall’ente. In attuazione di quanto disposto dall’articolo 6, comma 4, del decreto legge n.
95/2012, conv. in legge n. 135/2012, sono stati verificati e certificati dai rispettivi organi di
revisione i debiti/crediti reciproci, la cui nota informativa è allegata al rendiconto.
S O C IE T A ' c re dit o de bit o de bit o c re dit o
P A R T E C IP A T E de l de lla de l de lla
dif f . dif f . N o te
C o m une s o c ie t à C o m une s o c ie t à
v / s o c ie t à v / C o m une v / s o c ie t à v / C o m une
co ntabilità della R e s idui co ntabilità della
R e s idui A t t iv i
so cietà P a s s iv i so cietà
0 0
0 0
0 0
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c re dit o de bit o de bit o c re dit o
de ll' e nt e de ll'e nt e
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E N T I S T R UM E N T A LI v / C o m une dif f . v / C o m une dif f . N o te
C o m une C o m une
v / e nt e v / e nt e
co ntabilità della R e s idui co ntabilità della
R e s idui A t t iv i
so cietà P a s s iv i so cietà
0 0
0 0
0 0
N o te:
1) asseverata dai rispettivi Organi di revisio ne e in mancanza dal legale rappresentante dell’ ente
2) asseverata dal co llegio Reviso ri del Co mune
3) dati no n anco ra pervenuti / pro cedura in co rso di definizio ne
4) la so cietà ha co municato di no n essere asso ggettabile all'adempimento

Autore: Daniela Caianiello 121


DEBITI FUORI BILANCIO
Nel corso dell’esercizio 2020 sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio
per un importo di
€. ………………., così distinto:

Importo riferito a Importo riferito a


spese di investimento spese correnti
Descrizione del debito
Sentenze esecutive
Ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme
previste dal codice civile o da norme speciali,
di società di capitali costituite per l’esercizio
di servizi pubblici locali
Copertura di disavanzi di consorzi, di aziende
speciali e di istituzioni, nei limiti degli obblighi
derivanti da statuto, convenzione o atti
costitutivi, purché sia stato rispettato l’obbligo
di pareggio del bilancio di cui all’articolo 114
ed il disavanzo derivi da fatti di gestione
Procedure espropriative o di occupazione
d’urgenza per opere di pubblica utilità
Acquisizione di beni e servizi, in violazione
degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3
dell’articolo 191, nei limiti degli accertati e
dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente,
nell’ambito dell’espletamento di pubbliche
funzioni e servizi di competenza
TOTALE - -

Autore: Daniela Caianiello 122


ATTENZIONE!

La faq Arconet n. 43 del 17 dicembre 2020 riprendendo il punto


13.7.2, per il rendiconto di gestione del principio contabile applicato
ha precisato che quando l’entrata vincolata finanzia più capitoli di
spesa gli importi relativi ai singoli capitoli di spesa sono aggregati e
riferiti ad un unico oggetto della spesa, evidenziando come lo stesso
principio contabile applicato preveda che l’elenco analitico di tali
capitoli di spesa sia riportato nella Nota integrativa e nella Relazione
sulla gestione, seguendo lo schema dell’allegato a/2.

Autore: Daniela Caianiello


FAQ ARCONET N. 43 DEL 17/12/2020

Questa previsione può essere soddisfatta con un esplicito rinvio, sia


nella Nota integrativa sia nella Relazione sulla gestione per gli enti
locali alla certificazione prevista dall’articolo 39 comma 2 del
decreto-legge n. 104/2020 e dall’art. 154, comma 6, della L 178/2020
(legge di bilancio 2021. Con particolare riferimento alle risorse
vincolate, dell’allegato a/2 al bilancio di previsione è indicato
l’importo del loro presunto utilizzo (sia relativo alle maggiori spese
che alle minori entrate) che gli Enti locali prevedono di certificare ai
sensi del richiamato articolo 39 comma 2 del D.L. 104/2020 mentre
l’utilizzo delle altre risorse vincolate è indicato nelle righe del
prospetto a/2 dedicate a ciascuna entrata vincolata.
Autore: Daniela Caianiello
ATTENZIONE!

Per poter chiudere il Rendiconto è necessario aver predisposto la


certificazione del “Fondone” altrimenti si rischia di compilare in
modo errato il prospetto A 2 e di determinare un risultato di
amministrazione non corretto.
Il 17 febbraio sono stati resi noti i dati degli incassi dell’addizionale
comunale IRPEF e dell’IMU per poter iniziare a lavorare.

Autore: Daniela Caianiello


ATTENZIONE!

Il TAR Latina, con la sentenza 16/2020 ha considerato derogabile il


termine ordinario di venti giorni per la messa a disposizione dei
consiglieri della documentazione relativa al rendiconto, qualora
questo venga approvato su diffida del Prefetto, entro i termini di
legge.

Autore: Daniela Caianiello


ATTENZIONE!

Il TAR Lombardia con sentenza n. 592/2020 ha stabilito


che il Revisore non è tenuto a chiedere eventuali
documenti mancanti propedeutici all’approvazione del
Rendiconto, e quindi dovrà comunque rendere il parere
sui Rendiconto entro il termine previsto dal regolamento
di contabilità (almeno 20 giorni), ancorchè negativo e non
potrà motivare la mancata resa del parere con l’assenza
della documentazione.
Autore: Daniela Caianiello

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