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Metodologia del gioco e

dell’animazione educativa
Corso di laurea Educatore per l’infanzia. Istituto G. Toniolo
Prof.ssa Federica Granelli
Cosa faremo, come lo faremo

Acquisizione di conoscenze sul gioco, sui metodi, sull’animazione in ambito


educativo
Potenziamento delle capacità di interagire ludicamente, in particolare con i
bambini
Sviluppo atteggiamento autoriflessivo «La comunità che gioca ha
dell’educatore una tendenza generale a farsi
duratura, anche dopo che il
gioco è finito»
J. Huizinga, Homo ludens, 1939
Finalità
L’insegnamento si propone di sviluppare conoscenze, abilità e strumenti, inerenti i principali
approcci teorici e metodologici del gioco e dell'animazione, volti sia alla valorizzazione del gioco,
sia alla progettazione e realizzazione di attività ludiche e di animazione in contesti educativi e
scolastici.

Inoltre il corso intende promuovere spazi innovativi, qualità dei servizi potenziando le capacità di
osservazione degli educatori nelle condotte ludiche e sociali dei bambini e delle bambine.
Obiettivi
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare che

✓ Conosce e comprende le principali questioni teoriche e metodologiche relative al gioco e all’animazione con
particolare riferimento ai servizi per l’infanzia
✓ È in grado di sviluppare competenze volte alla valutazione critica e all’utilizzo strategico di metodologie, tecniche e
strumenti per la realizzazione di interventi educativi di didattica ludica e di animazione
✓ Possiede e riconosce le abilità per interagire ludicamente con i bambini e le bambine, i contesti di apprendimento
al fine di promuovere socializzazione, creatività e autonomia
✓ È in grado di elaborare riflessioni auto-valutative orientate a selezionare e declinare, in modo critico, all’interno del
contesto esperienziale o lavorativo, le conoscenze e le competenze sviluppate.
Argomenti
▪ Introduzione al gioco: senso e significati; infanzia e gioco
▪ L’approccio multidisciplinare e le principali teorie sul gioco nella prospettiva psicologica,
psicoanalitica, pedagogica, antropologica culturale
▪ La funzione del gioco nello sviluppo del bambino in tutte le sue dimensioni: cognitiva, affettiva,
corporea, sociale (0-6 anni)
▪ Gioco e educazione
▪ Tipologie di gioco
▪ Ruolo e competenze dell’educatore
▪ Metodi e prassi dell’animazione educativa
▪ Metodi e tecniche per la realizzazione di attività di gioco; l’osservazione, l’ambiente e lo spazio, il
tempo, i materiali
▪ Didattica ludica e applicazioni operative nei servizi per l’infanzia 0 – 6 anni
▪ Questioni in divenire: maschi e femmine nel gioco; gioco e tecnologia
Bibliografia

Obbligatoria:
- P. Braga, T. Morgandi, Giocare al nido e nella scuola dell’infanzia, Roma, Carrocci editore, 2021
- Di Pietro, Giocare con niente, Parma, Edizioni Junior – Bambini Srl, 2020

Verranno inoltre inseriti in piattaforma alcuni materiali, tratti dai seguenti testi:
- F. Cartacci, Movimento e gioco al nido. Proposte di interazioni sensibili con bambini da 0 a 3 anni, Trento,
edizioni Erickson, 2013
- M. De Rossi, Didattica dell’animazione. Contesti, metodi, tecniche, Roma, Carrocci editore, 2018
- P. Manuzzi, Pedagogia del gioco e dell’animazione. Riflessioni teoriche e tracce operative, Milano, edizioni
Guerini studio, 2007
Bibliografia

Consigliata per approfondimenti, presentata durante il corso:


- D. Savio (a cura di), Bambini e gioco, Parma, edizioni Junior, 2020
- Bobbio, A. Bondioli, Gioco e infanzia. Teorie e scenari educativi, Roma, Carrocci editore, 2019
- P. Braga, T. Morgandi, Il gioco nei servizi e nelle scuole per l’infanzia, Parma, edizioni Junior, 2012
- P. Manuzzi, Pedagogia del gioco e dell’animazione. Riflessioni teoriche e tracce operative, Milano, edizioni Guerini studio, 2007
- Bondioli, D. Savio, Educare l’infanzia, Roma, Carrocci editore, 2018
- G. Staccioli (a cura di), Crescere con il gioco. Percorsi e attività di movimento per la scuola dall’infanzia alla primaria, Firenze,
Giunti scuola, 2019
- G. Staccioli, Il gioco e il giocare. Elementi di didattica ludica, Roma, Carrocci editore, 2012
- Bondioli, Gioco e educazione, Milano, Franco Angeli, 2002
- L. Camaioni, Il gioco nei servizi e nelle scuole per l’infanzia, Parma, edizioni Junior, 2012
- L. Lipperini, Ancora dalla parte delle bambine, Milano, Feltrinelli, 2007
- R. Gallelli, Educare alle differenze. Il gioco e il giocare in una didattica inclusiva, Milano, Franco Angeli, 2012
Prima lezione
Introduzione al GIOCO
Significati e temi
Gioco e educazione nell’infanzia
30 settembre 2023
Cominciamo dal GIOCO

• Il tema del gioco è oggi pedagogicamente • Perché si gioca?


rilevante, è un osservatorio privilegiato dello
sviluppo (affettivo, cognitivo, sociale) e delle • A cosa serve il gioco?
relazioni con e tra i bambini • Qual è il senso del gioco?
• E’ la «voce» dei bambini (A. Bondioli, 2002) • Come giocano i bambini?
• E’ una dimensione «naturale» ma al contempo • E’ corretto parlare di gioco educativo?
«culturale e situata» dell’esperienza (Braga,
2005) • Si può insegnare a giocare?
• Come si pone l’adulto nei confronti del gioco?
• Qual è il rapporto tra gioco e didattica?

E come prima domanda COSA SI INTENDE PER GIOCO?


Cos’è il gioco?
Paradigma della complessità
Il gioco è un fenomeno poliedrico che comprende diversi comportamenti,
studiato da diverse prospettive.

Mettersi in gioco
Gioco Farsi giocare
Educazione al gioco
Giocare Il corpo in gioco
Gioco educativo
Giocattoli La mente in gioco
Paradigma della complessità
Ambivalenze e paradossi. Impossibilità di trovare una
definizione univoca e omnicomprensiva
• Attività residuale, dedicata allo svago, • Attività impegnativa, faticosa
al tempo libero
• Regole, vincoli
• Libertà
• Altro da gioco
• Gioco
• Razionalità
• Emozioni
• Serietà
• Divertimento, piacere
• Per finta
• Vero
• Necessità
• Caso
• Abilità, strategia
Tutte le ricerche e i tentativi di definizione del
GIOCO da parte degli autori nella storia e nei vari
ambiti concordano sul fatto che si tratti di un
comportamento:
Spontaneo
Volontario, Liberamente scelto dal soggetto
Agito per il piacere di svolgerlo
Collocato «al di fuori» dai confini della vita
ordinaria
Huizinga, Homo ludens 1939
Connessione del gioco al concetto di cultura
Il gioco è un’azione/occupazione volontaria che:
• Si svolge entro certi limiti di spazio e tempo
• Segue delle regole volontariamente assunte, obbligatorie (cerchio magico)
• Impegna in maniera assoluta
• Ha un fine in se stessa
• E’ accompagnata da un senso di tensione e gioia, dalla coscienza di «essere diversi»
dalla «vita ordinaria», «porta via», da uno stato psichico labile per natura
Caillois: la natura del gioco
(I giochi e gli uomini. La maschera e le vertigini, 1958)
• Il gioco è libero: nessuno può essere obbligato a giocare se non vuole, si gioca in modo spontaneo, volontario e si esce dal
gioco quando si desidera
• Il gioco è separato: circoscritto entro limiti precisi di spazio e di tempo prefissati. Lo spazio fisico o virtuale/psicologico
segna i confini tra il gioco e il «non gioco». Uscire dai confini significa smettere di giocare
• Il gioco è incerto: lo svolgimento e il risultato del gioco non possono essere determinati in anticipo. Ogni giocatore ha un
margine di iniziativa, invenzione, decisione
• Il gioco è improduttivo: non crea ricchezza, né prodotti materiali. Si gioca per giocare, per il piacere di farlo. Non è
presente un obiettivo esterno
• Il gioco è autoregolato: sottoposto a convenzioni che sospendono le leggi e le regole ordinarie; nel gioco si instaura, per il
tempo della sua durata, un nuovo regolamento arbitrario e irrevocabile, comprendente anche nuovi diritti e doveri
• Il gioco è fittizio: chi gioca è consapevole di trovarsi in una diversa realtà rispetto alla vita normale
Gli studi si sono interessati al «come» si gioca piuttosto che al «cosa» si gioca;
E’ condivisa la difficoltà di ricondurre il gioco a categorie di comportamento

Classificazione di Caillois (1958) Aspetti opposti e complementari


• Agon – Competizione • Paidia e Ludus (Callois) gioco libero,
• Alea – Fortuna spontaneo/gioco regolato che
richiede abilità
• Mimicry – Maschera
• Game e play
• Ilinx – Vertigine
• Libertà e Razionalità/Regole
Bateson
«Questo è un gioco!»
• «La mappa non è il territorio» (Bateson, 1976, Verso un’ecologia della mente); ognuno interpreta la realtà guardandola
con «i propri occhiali»
• Attenzione al «come»: il gioco è un atteggiamento, una disposizione, una dimensione dell’esperienza che per essere
riconosciuta deve essere guardata dal punto di vista del giocatore
• Il gioco non è il nome di un atto o di un’azione, è il nome di una «cornice» per l’azione
• Ciò che definisce il gioco è la cornice, e non il contenuto; è il segnale che i giocatori si scambiano che porta il messaggio
«questo è un gioco!»
• E’ la capacità di metacomunicare («Sto facendo per finta», «Come se..»), di fare un salto logico, utilizzando soprattutto la
comunicazione non-verbale
• Non è tanto importante che il bambino impari come si impersonifica un dato ruolo ma che si renda conto dell’esistenza dei
ruoli, che impari un modo di vedere, non si tratta di apprendere un determinato stile ma la flessibilità degli stili
• La «cornice» (frame) separa un «dentro» da un «fuori»; il gioco è un modo per apprendere questo «scarto»
Visalberghi (1958): LUDICO E LUDIFORME
Secondo l’autore le attività ludiche sarebbero riconoscibili dai seguenti caratteri:

• Richiedono un impegno completo da parte del giocatore


• Si sviluppano continuamente nella vita del bambino
• Non richiedono una prosecuzione dopo che il gioco è terminato
• Sono trasformabili progressivamente così da divenire sempre più articolate e complesse
Quando manca la terza caratteristica, quando c’è prosecuzione, abbiamo un’attività
LUDIFORME perché il fine del gioco non corrisponde alla fine dell’attività, nei giochi didattici
viene conseguita una finalità (spesso determinata da altri) che si trova al di là del gioco stesso; il
fine perseguito non è interno al gioco stesso, non si conclude col gioco ma rimane esterno al
giocare, normalmente determinato dall’adulto
Bibliografia utilizzata per la lezione
• Braga, Morgandi, Il gioco nei servizi e nelle scuole per l’infanzia, 2012 Junior edizioni
• Braga, Morgandi, Giocare al nido e nella scuola dell’infanzia, 2021, Carocci editore
• Staccioli, Il gioco e il giocare, 1998, Carocci editore
• Bondioli, Gioco e educazione, 2002, Franco Angeli editore
• Savio (a cura di), Bambini e gioco, 2020, Junior editore
• Bondioli, Savio, Educare l’infanzia, 2018, Carocci editore
• Manuzzi, Pedagogia del gioco e dell’animazione, 2002, Guerini editore

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