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MenteCorpo N.149 - Gennaio-Febbraio 2021
MenteCorpo N.149 - Gennaio-Febbraio 2021
MenteCorpo
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P.I. 15/12/2020
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Lo/Mi | F. E 12,50 | PTE CONT. E 8,50 | CH CT Cfh 13.20 - Tea tree oil e propoli € 18,80 / Via ansia e stress con i mandala € 18,60
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l’editoriale
di Raffaele Morelli
L
a rabbia è un’emozione che molto di prio non ce la faccio. Mi sento incapace.
frequente si somatizza sullo stomaco, Non sono un uomo vero, non mi considero
soprattutto quando facciamo fatica a all’altezza della situazione”. L’aggressività
manifestarla. Se trova il suo giusto sfogo, in- trattenuta di Alberto arriva ad alimentare una
fatti, non ha quasi mai effetti sul corpo. Pen- scarsa stima di sé, diventa colpevolizzazio-
siamo a chi si arrabbia, sbotta, sbraita e poi, ne per parole che non ha avuto la forza di
placata la tempesta, vede tornare il sereno dire, per azioni che non ha compiuto. Tut-
dentro di sé. Difficilmente persone così sof- to questo non fa che aumentare i bruciori di
frono di gastrite e di bruciori. Diversa è la stomaco e rendere più acuti i sintomi della
condizione alla quale va incontro chi met- gastrite. Allora, come uscirne? Chi non rie-
te il silenziatore alla propria rabbia e poi sce a scaricare la rabbia nelle modalità più
la trasforma in rimuginazione, in continuo classiche, ovvero manifestandola all’ester-
borbottìo e, cosa ancora peggiore, in ran- no, deve però imparare a non somatizzarla.
core. In questo modo l’energia della rabbia Deve cioè evitare che si sfoghi sul corpo. Il
non si scarica all’esterno, non si esaurisce segreto è la dolcezza. Non bisogna rimpro-
nell’esplosione, ma “brucia” dentro di noi. verarsi, non bisogna disprezzarsi per essere
Queste sono le premesse psicosomatiche stati deboli o remissivi, ma bisogna trattare
della gastrite. L’ira trattenuta, infatti, finisce con delicatezza questa parte di sé. Ad Alber-
quasi sempre per scegliere, come “luogo fi- to ho insegnato una tecnica facile: quando
sico” nel quale esprimersi, un organo che, sentiva salire la frustrazione e la rabbia verso
come lei, è collegato al fuoco: lo stomaco, se stesso per aver subito un torto al quale
appunto. Chi trattiene la rabbia, poi, troppo non aveva saputo reagire, doveva chiudere
spesso la rivolge verso se stesso, per non aver gli occhi e immaginare di accarezzarsi il viso
saputo reagire, per non essere stato in gra- con tenerezza e, così facendo, perdonarsi.
do di farsi valere. Sentite la storia di Alberto. Alberto adesso è dolce con se stesso, accetta
“Accade spesso - mi dice - che io non riesca il suo carattere, anche quando è remissivo,
a impormi, a far sentire la mia voce. Questo smettendo di volersi diverso. Ha imparato ad
capita soprattutto sul lavoro. È un ambiente avere cura di sé, per l’uomo che è, non per
molto competitivo. A volte vengo ferito dalle quello che avrebbe voluto essere. “Perdonar-
parole del mio capo, ma non riesco mai a si e poi perdonarsi ancora” diceva il grande
ribattere. Faccio finta di niente, ma poi sto psichiatra americano Sheldon B. Kopp, sug-
male. Mi si blocca la digestione, sento bru- gerendo così la strada per uscire da molti dei
ciori forti che durano ore. Io lo so - continua nostri disagi. Il perdono, concesso a se stessi,
Alberto - che è colpa di tutti quei bocconi è un farmaco straordinario e per Alberto è
amari che butto giù. Dovrei reagire, ma pro- stato la cura dei suoi bruciori.
MenteCorpo
a cura dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica
3
essendo stato possibile rintracciarli, resta a disposizione degli
aventi diritto per eventuali regolari spettanze). L’editoriale
di Raffaele Morelli
Direttore Pubblicità: Doris Tieger.
Le lettere
Responsabile Amministrativo: Danila Pezzali.
Segreteria di Direzione: Daniela Tosarello.
6 Gastrite misteriosa?
Ufficio Tecnico: Sara Dognini. Guardati dentro
Ufficio abbonamenti: Maria Tondini.
Associato a:
45 I Sì e i No Centro Riza
10 CONSIGLI PSICOSOMATICI Psicoterapia
■ Sì - Scopri quello che ti piace davvero pag. 46 e medicina naturale
■ No - Non mandar giù i bocconi amari pag. 52
INCONTRI DI GRUPPO
57 Cure e tecniche psicosomatiche Tutti i giovedì
con Raffaele Morelli
I TUOI “DIGESTIVI” QUOTIDIANI
■ Quel “non detto” che brucia dentro pag. 58
■ Il benefico incontro con la tua rabbia pag. 60 SCOPRIAMO LE NOSTRE
■ Così il fuoco gastrico diventa energia pag. 64 RISORSE INTERIORI
■ Scopri il mindful eating: la calma che ti cura pag. 68 I disagi esistenziali e i disturbi psicosomatici
■ Gliuliana sta bene ora che dice la sua pag. 70 a volte ci travolgono. E così ricorriamo agli
psicofarmaci con la speranza di salvezza.
Ma non è fuggendo dal sintomo, o cercando
73 I rimedi naturali
di metterlo a tacere con le medicine, che
possiamo risolvere il problema. Questi
disagi racchiudono una gemma preziosa: è il
COME CURARSI GRAZIE ALLA NATURA grande sapere dell’anima che preme per farci
■ Triphala, il tris di piante realizzare la nostra vera natura, cioè il nostro
per “ringiovanire” lo stomaco pag. 74 essere diversi da tutti gli altri. Perché ognuno
■ Le erbe e le radici per tisane digestive pag. 78 possiede Immagini soltanto sue.
Gli incontri terapeutici del giovedì sono
■ Oli e massaggi ad azione mirata pag. 80
workshop pratici dove vengono insegnate
■ I granuli giusti per ogni situazione pag. 82 le tecniche fondamentali per ritrovare
■ Le somatizzazioni si risolvono con i fiori pag. 84 il benessere interiore.
Mangiare in modo
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Gastrite misteriosa?
Guardati dentro
Aldo ha fatto visite ed esami, ma il suo problema sembra
non avere una causa. Si sta cercando nel posto sbagliato
ALDO, VERONA
STRANE COINCIDENZE
Bruciori improvvisi
e fiducia tradita
C ara Fabiola, è davvero possibile che
il tuo bruciore di stomaco e il “tradi-
mento” che hai subito dalla tua collega
S arà una coincidenza, ma da quando
ho messo una croce sul rapporto con
la mia collega d’ufficio, ho cominciato a
siano connessi. Quel fuoco che alimenta
il tuo improvviso problema gastrico altro
non è che la rabbia che non hai saputo o
soffrire di bruciori di stomaco. Credevo fossimo
voluto manifestare. Spesso crediamo che
una squadra, abbiamo lavorato per anni fianco a
non fare scenate, non mostrare di esserci
fianco. Poi, si è presentato un incarico importan-
rimasti male sia segno di superiorità. Ma
te, un grosso cliente, e ho saputo che lei ha cer-
se non sei in grado di lasciarti alle spalle
cato di mettermi in cattiva luce con il mio capo,
questo episodio, se quanto accaduto con-
prendendosi il merito di come è stata condotta la
diziona le tue giornate e i tuoi rapporti di
trattativa. Ci sono rimasta malissimo. Io non ho
lavoro, è bene dare voce alla tua rabbia.
fatto nulla, non ho litigato con lei e ho finto di
Affronta la tua collega, poni il problema
continuare a essere quella di sempre, ma dentro
anche con il tuo capo. Dopotutto si tratta
di me qualcosa si è rotto. E in più, come dicevo,
di qualcosa che ha un’influenza sull’ef-
sono comparsi bruciori che non ho mai avuto.
ficienza dell’ufficio. Sicuramente dando
Faccio bene a mettere le due cose in relazione?
espressione ai tuoi sentimenti, anche i
FABIOLA, MILANO bruciori si attenueranno.
Psicologia e benessere
Alimentazione e dimagrimento
I LIBRI
N on so davvero come valutare il comportamento del mio stomaco. A volte non riesco a
digerire nulla, altre volte mando giù senza problemi piatti complicati e obiettivamente
indigesti. Ho un disturbo gastrico oppure no? Da cosa può dipendere?
PATRIZIA, VICENZA
10
S
ono anni che sono in cura per
il reflusso. Seguo le terapie, ma
ottengo solo sollievi momentanei.
A spiegare l’insorgere di certe patologie concor-
rono le abitudini alimentari, lo stile di vita, una
certa predisposizione familiare. Eppure tutto que-
Nessuno in casa mia ne soffre e sono sto non basta. Perché proprio a te è capitato que-
tutti anche abbastanza scocciati perché devono sto problema di salute? Perché esistono fattori che
tener conto delle mie esigenze a tavola. Un’ami- non sono esclusivamente fisici. Ognuno di noi è un
ca che legge le riviste di Riza mi ha suggerito di complesso sistema di mente e corpo. E se, a livello
valutare anche un approccio psicosomatico, ma teorico, tutti lo riconoscono, per quale ragione si di-
vorrei capire bene di cosa si tratta. Cosa c’entra venta dubbiosi quando si tratta di considerare la di-
un problema legato a una valvola gastrica che mensione psichica come coinvolta nell’insorgenza
non chiude bene con la psiche? Sono scettica, e nella cura di problemi di salute? Prova a valutare i
ma non vorrei banalizzare una disciplina che tuoi disturbi anche come somatizzazioni di tensioni
forse mi può aiutare. o disagi. Darai loro una lettura più completa e la
cura sarà più efficace.
SUSANNA, PISA
SE LA SUOCERA È INDIGESTA
N on ho mai avuto un buon rapporto con mia suocera. Da qualche anno vive con me
e mia moglie. La casa è grande e ha spazi di autonomia. Eppure, sebbene è come se
vivessimo in due appartamenti separati, riesce lo stesso a starmi sui nervi. Il suo momento
preferito è la domenica, quando non perde occasione per punzecchiarmi, soprattutto ora che, non
potendo uscire, mi ha sempre a tiro. Dicono che gli attacchi di gastrite mi vengono perché mangio
in fretta, però, guarda caso, quando mangio in ufficio, tra un lavoro e l’altro, non ne ho mai.
ANGELO, GENOVA
GIULIO, ROMA
MOMENTI DI PASSAGGIO
@
figlia sta “digerendo” un aspetto della vita che prima non
aveva avuto occasione di affrontare. Purtroppo il lavoro lo
deve fare tua figlia. È questo che impone l’acquisizione di
autonomia e sicurezza di sé. Quanto a te, puoi soltanto star-
le vicino, offrendole momenti di serenità a casa e suggeren- Inviate le vostre lettere
dole, ma in modo molto discreto, di posare lo sguardo sui a mentecorpo@riza.it
propri punti di forza. oppure a “Redazione
MenteCorpo - via Luigi
Anelli, 1 - 20122 Milano”
Per esigenze editoriali
vi preghiamo di contenere
12 le lettere entro le venti righe.
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Lo stomaco
La via
della scienza
Il miracolo
della digestione
Grazie a questo complesso processo, possiamo estrarre dal cibo
tutte le sostanze che ci permettono di restare vivi e in salute
L
a digestione è un processo complesso, che ci lizzante. Per questo motivo nelle prossime pagine
consente di estrarre dal cibo le sostanze che ci cercheremo di analizzare in maniera il più possibile
servono per vivere. Una corretta digestione è chiara il funzionamento dello stomaco, in modo da
fondamentale per mantenere un buono stato di salu- aver chiaro cosa possiamo fare per aiutarlo nel suo
te, per la prevenzione di molte malattie e in generale lavoro. La conoscenza della sua anatomia e della
per un buon livello di qualità della vita. L’organo sua fisiologia dovranno però essere integrate con un
chiave è lo stomaco, anche se non lavora da solo. approccio più generale, che consideri anche la no-
Ad affiancarlo ci sono ad esempio il fegato e l’inte- stra psiche. È questa la mossa giusta per stare bene.
stino che, soprattutto nel primo tratto, è direttamente
coinvolto nei processi digestivi. Ad essere precisi,
nello stomaco non avviene la digestione vera e pro-
pria, ma solo la scomposizione degli alimenti che
vengono preparati per poter essere assimilati. Capire
l’intero processo digestivo è essenziale per evitare
gastriti, reflusso e gonfiori.
Il problema è che spesso sulla digestione si trovano
messaggi contrastanti: da un lato si invita all’equili-
brio, alla semplicità, dall’altro si forniscono consigli
che, se seguiti alla lettera, rendono la dieta rigidis-
sima, complicata da seguire e decisamente pena-
NEL CORPO
Pag. 16 Un laboratorio
di trasformazione
Un laboratorio
di trasformazione
Lo stomaco, grazie all’azione dei suoi succhi, rende quello
che mangiamo davvero assimilabile e utilizzabile per noi
ad assimilare correttamente tutti i cibi con cui l’uomo
è di volta in volta entrato in contatto. Tuttavia nel corso
degli ultimi anni i cambiamenti sono stati troppo rapi-
di. La nostra struttura anatomica e la nostra fisiologia
sono rimaste sostanzialmente le stesse, ma la natura
di quello che mangiamo è profondamente cambiata.
L’industria alimentare infatti ha rivoluzionato le nostre
abitudini alimentari: oggi mangiamo molto, troppo,
consumiamo cibi lontani dalla loro forma naturale,
additivi ed emulsionanti hanno reso sempre più diffici-
le il lavoro dello stomaco. Il nostro apparato digestivo
non riesce a gestire ciò che noi ingeriamo, ed è per
questo che assistiamo ad un costante aumento delle
patologie gastrointestinali, che minacciano da vicino
la salute dell’intero organismo.
GRANDE RINNOVAMENTO
A
ttraverso il processo digestivo il mondo entra
in noi e si trasforma nella nostra carne, nel
Si rigenera in 48 ore
nostro sangue, nei nostri muscoli. Lo stoma-
co è senz’altro un laboratorio chimico, in
cui avvengono le reazioni che convertono il cibo in
A nche se tutto è fatto per gestire l’acidità dei
succhi gastrici, vi è comunque un’azione di
danneggiamento della parte dello stomaco a con-
energia. Si tratta di un lavoro che si è specializzato nel tatto con l’interno. Questo però è assolutamente
corso dell’evoluzione: l’organismo ha dovuto imparare normale e la natura ha previsto che avvenga un
veloce rinnovamento delle cellule delle pareti ga-
striche. Il tessuto dello stomaco si rinnova comple-
tamente nel giro di 36-48 ore.
16
IL FONDO
Cardias Il fondo, detto così perché
se ci si sdraia è in basso, è ricco
di ghiandole che secernono acidi
I MUSCOLI
Le fasce muscolari presenti
nello stomaco favoriscono
il rimescolamento del cibo
Mucosa
Piloro IL CORPO
15%
Il processo digestivo
deve funzionare così
ASSORBE IL 15%
DELLA NOSTRA ENERGIA
Lo stomaco possiede una sua muscolatura
che, con movimenti a onde, rimescola
i cibi in modo che i succhi gastrici
agiscano in modo uniforme.
Ciò comporta un elevato consumo
di calorie. Circa il 15% dell’energia
che incameriamo serve alla digestione.
È una buona parte di quello
che viene chiamato
metabolismo basale.
18
a
2. I succhi gastrici sciolgono le proteine
I l bolo masticato arriva poi nello stomaco. Qui i succhi gastrici e alcuni enzimi pro-
dotti dallo stomaco stesso (in particolare pepsina e lipasi) iniziano o proseguono la
degradazione degli alimenti ingeriti, rispettivamente proteine e grassi. I succhi gastrici
però non hanno un grado di acidità fisso: lo stomaco deve modificarlo in base al cibo
che si trova a dover digerire. La pepsina, ad esempio,
che è l’enzima che degrada le proteine, ha
bisogno di un terreno piuttosto acido
per funzionare. Al contrario l’a-
milasi, che ha iniziato il suo
lavoro nella bocca ed è ar-
rivata ora allo stomaco tra-
mite la saliva deglutita in-
sieme al bolo, necessita di
un ambiente poco acido.
3. Ora si va verso
l’assimilazione
Acidità e bruciore
I campanelli di allarme
Quando il processo digestivo non funziona
come dovrebbe, iniziano a manifestarsi
sintomi inequivocabili, da non sottovalutare
S
e il processo digestivo non va come dovreb-
be compaiono alcuni inequivocabili cam-
panelli d’allarme. Il più caratteristico, legato
alla natura “di fuoco” dello stomaco, è il
bruciore, che può indicare la presenza di gastrite
o ulcera gastrica, ma può anche segnalare un mo-
mentaneo disagio dell’apparato digestivo che non
riesce a “gestire” correttamente gli alimenti ingeriti.
Altri indicatori importanti sono il senso di pesantez-
za, ma anche la comparsa di nausea o eruttazioni
frequenti. Un singolo episodio di questo tipo non
indica nulla di grave. Ma questi sono segnali da
non sottovalutare, soprattutto se compaiono di
frequente. In tal caso ci troviamo di fronte ad
una condizione di “dispepsia”.
Il termine deriva dal greco “dis” (difficile) e
“pepsis (digestione) e si riferisce ai disturbi che
si manifestano con dolore allo stomaco e diffi-
coltà digestive: bruciore, nausea, crampi, erut-
tazione, digestione lenta... Se insorge in maniera
indipendente e con episodi isolati si parla di di-
spepsia funzionale, se è conseguenza di patologie si
parlerà di dispepsia organica o secondaria e impli-
cherà la ricerca delle cause di queste difficoltà dige-
stive che possono essere gastriti, pancreatiti e simili.
20
22
IL REFLUSSO
Quando gli acidi vanno “contro corrente”
SE LA MUCOSA SI ULCERA
Quando la mucosa gastrica arriva a danneggiarsi ecco
comparire l’ulcera. Si tratta di una ferita che, visto l’am-
biente acido nel quale viene a prodursi, porta con sé un L’ERNIA IATALE
dolore intenso e lacerante. La pericolosità dell’ulcera sta
anche nel fatto che, se non curata in tempo, può ingran- Una “strozzatura”
dirsi e arrivare, anche se in casi rari, addirittura a perforare
le pareti dello stomaco. È questa una condizione pericolo- per lo stomaco
sa poiché porta a una fuoriuscita degli acidi dallo stomaco
L’
che, estremamente corrosivi, potrebbero danneggiare gli ernia iatale è una condizio-
organi con cui entrano in contatto. Un ruolo importante ne nella quale una parte dello
lo gioca la presenza di un batterio, l’Helicobacter pylori, stomaco risale nel torace attraverso
l’unico in grado di vivere nell’ambiente inospitale dello un’apertura detta iato esofageo. Tra
stomaco, che è stato riscontrato nel 70% dei casi di ul- i suoi sintomi tipici vi sono le erutta-
cera gastrica e nel 90-95% zioni (dovute al fatto che la parte di
Ulcera Mucosa
dei casi di ulcera duodenale. stomaco risalita si riempie d’aria du-
gastrica
Avere l’Helicobacter non si- rante la normale respirazione) e poi
gnifica però andare incontro a anche reflusso e bruciori. Il reflusso
ulcera certa. Ma poiché l’He- ha poi sintomi molto caratteristici
licobacter approfitta di una come una tosse secca e “nervosa”,
debolezza immunitaria per legata all’irritazione dell’esofago;
“insediarsi” nella mucosa ga- alito cattivo, legato alla risalita degli
strica è importante potenziare acidi e bocca amara; nausea, vomi-
le proprie difese e, se si scopre to o singhiozzo.
di avere il batterio, seguire una
cura antibiotica adatta.
24
Curarsi con la
psicote r
Q uando ci si sente male, ricorrere alla psicoterapia significa
prendersi davvero cura di sè. Il malessere interiore può
dipendere da un comportamento sbagliato, da scelte che non
ci appartengono, da una mentalità che ci condiziona: la psicoterapia
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dir. c.so Lodi
A È veramente un momento di pausa A Fai una breve analisi, ma se non ci sono motivi
B Sei sempre il primo a finire vai avanti per la tua strada
C Fai sempre anche dell’altro B È motivo di continuo litigio
C Vai in crisi
2. La suocera si intromette
nella tua vita di coppia 4. Sei arrabbiato per come il capo
ti ha trattato
A Con gentilezza glielo dici chiaramente
B Cerchi di farglielo capire con qualche A Gli spieghi cosa provi e cerchi di chiarire
battuta tagliente B Borbotti tutto il tempo
C Fai finta di niente, passerà C Mandi giù il boccone amaro in silenzio
28
A Chiedi aiuto in modo chiaro A Accetti, potrebbe essere un bel fuori programma
B Lanci qualche messaggio ma poco convinto B Prima verifichi se non hai altri impegni
C Ti chiudi in te stesso C Per non contrariarlo, accetti anche se non hai voglia
MAGGIORANZA DI A
IL CONSIGLIO SU MISURA
Stai andando molto bene, quindi la cosa migliore che puoi fare è andare avanti così. Continua a mante-
nere un buon contatto con quello che provi nelle diverse situazioni e proteggiti dai condizionamenti.
Ormai sai bene che se qualcosa proprio “non ti va giù” è perché non è affine a te. Resta però aperto
alle cose nuove. Hai raggiunto un equilibrio di cui beneficia anche il tuo stomaco, ma stai attento a non
rinunciare alle sorprese. Non temere quindi di provare cose nuove (che si tratti di cibi o di esperienze),
che, anche se possono rappresentare un rischio, potrebbero riservarti piacevoli sensazioni.
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La lettura
psicosomatica
Digestione in crisi:
le cause nascoste
Le più frequenti patologie che riguardano lo stomaco hanno
un’origine che è scritta nei nostri modi di essere e di pensare
L
o stomaco è uno degli organi che, insieme
all’intestino, maggiormente soffre del nostro
modo di pensare e di agire. Sullo stomaco
somatizziamo la rabbia, la frustrazione e la pau-
ra. L’atto digestivo è, per eccellenza, il simbolo
del nostro modo di relazionarci al mondo. Attra-
verso questo organo-fornace ognuno di noi entra
in contatto con l’esterno e lo lavora, lo introietta,
lo assorbe. Ecco perché quando una digestione
rallenta o diventa “problematica” le cause sono
da ricercare in un ambito più profondo. Gastri-
te, ulcera, reflusso, pesantezza di stomaco origi-
nano, molto più spesso di quanto non si creda,
dal nostro modo di essere. Basta semplicemente
osservare il modo in cui mangiamo e che tante
conseguenze ha sulla funzionalità del nostro sto-
maco. Se siamo arrabbiati, tristi, oppure infelici
mastichiamo poco, andiamo di fretta, buttiamo
giù il cibo come a riempire un vuoto. E lo sto-
maco, evidentemente, ne risente. Vediamo allora
come interpretare i disturbi digestivi in un’ottica
psicosomatica, per riuscire a guarirli in maniera
più profonda.
ANALISI
Pag. 34 Con l’atto digestivo
assorbiamo il mondo
PSICOSOMATICA L’IDENTIKIT
Pag. 36 Il peso sullo stomaco
è un peso dell’anima
Pag. 40 Chi rischia: il duro
che dentro è fragile
I
l mal di stomaco e, più in generale, la di-
gestione difficile sono sempre connessi a
un rapporto conflittuale con l’ambiente che
ci circonda, a una relazione complessa e fru-
strante. Digerire vuol dire trasformare: il pro-
cesso che inizia portando un cibo alla bocca
ha come esito finale l’espulsione degli scarti
che non ci servono. Dagli alimenti ricaviamo
vitamine, minerali ed energia. Digerire vuol
dire dunque fare una cernita tra ciò che ci fa
bene, e ciò che non ci serve.
Non solo, digestione vuol dire disponibilità ad
assimilare, ossia a lasciarsi nutrire dalle sostan-
ze contenute nel cibo. Soltanto gli alimenti che
vengono digeriti, infatti, possono apportarci
nutrimento e quindi vita. Lo stesso avviene con
DIGERIAMO LA REALTÀ
la mente che metabolizza il mondo esterno: Molti problemi digestivi
informazioni, notizie e comunicazioni vengo- sono legati al modo in cui ci
no processate dal cervello, che tiene ciò che relazioniamo con il mondo
serve ed elimina il resto. che ci circonda
34
o
Lo stomaco: luogo di morte e rinascita
o
per morte non è da intendersi la fine dell’esistenza, ma la
perdita di parti di noi e della nostra vita, necessaria però
alla rinascita. Basti pensare al racconto biblico di Giona,
che rimase tre giorni e tre notti nel ventre della balena per
poi riemergere, lui che cercava di sfuggire al suo destino e
voleva morire, come desideroso di nuova vita. Tema ri-
preso anche nella favola di Pinocchio che, nello stoma-
co della balena, ritrova suo padre e l’inizio di una nuova
vita. La rinascita è scoprirsi cambiati dopo il periodo buio. I disturbi
che colpiscono lo stomaco sono spesso ambasciatori di un processo di cambiamento. In
questo senso una digestione lenta e faticosa segnala che stiamo elaborando qualcosa: un
progetto, un’emozione, una presa di coscienza che ci fa soffrire ma può cambiarci la vita.
È facile capire perché i disturbi digestivi, così bile possiamo mantenere il nostro sistema in
come le patologie infiammatorie dell’appara- vita e in relazione di scambio con l’ambiente
to digerente, sono tra le prime malattie cui esterno. Però spesso le cose si complicano.
è stata riconosciuta un’eziologia psicosoma- Qualcosa si mette a ostacolare il processo.
tica. Lo stomaco, organo della trasformazio- Di solito sono atteggiamenti mentali che im-
ne, è quello che più facilmente va pediscono alla nostra natura di fare
in crisi quando siamo di fron- il suo corso. Anche alcuni studi
te a cambiamenti o even- hanno messo in evidenza che
ti che, appunto, non una gran parte dei disturbi
riusciamo a meta- digestivi non sembrano ori-
bolizzare, a fare ginare da lesioni o malattie
nostri. Ogni volta dell’apparato digerente, ma
che affrontiamo da fattori di origine psicolo-
una fase di crescita, gica. Sintomi come dolore,
una tappa del nostro pro- bruciore e difficoltà a digeri-
cesso evolutivo, lo stomaco re si sono rivelati strettamen-
deve digerire le novità, otte- te connessi con la presenza di
nendone nuove energie che so- problemi di lavoro, difficoltà sen-
stengono la trasformazione. L’altro timentali o con situazioni di estre-
grande tema che lo stomaco rappresenta è ma precarietà economica. Lo stomaco
dunque quello della crescita. Soltanto trasfor- è, dunque, uno degli organi più sensibili alle
mando la materia in modo che sia assimila- sollecitazioni di tipo emotivo e mentale.
L
e patologie che colpiscono lo stomaco,
così come i sintomi che le caratterizza-
no, possono essere oggetto di una lettura
psicosomatica che illumina possibili cause in-
consce da cui esse originano e che aiuta ad
affrontarle in una prospettiva più ampia.
Iniziamo da uno dei sintomi più comuni,
il bruciore di stomaco, che accomuna
tutti i disturbi gastrici. Esso, da un pun-
to di vista strettamente fisico, è cau-
sato dall’azione dei succhi gastrici
e soprattutto dall’acido cloridrico,
che irrita le mucose. Ma perché
all’improvviso quest’acido, con
il quale in genere si convive pa-
cificamente ed è essenziale al
processo digestivo, ci fa male?
Sia che siamo di fronte a una
maggior produzione di acido, sia
che la mucosa, che di solito è ben
difesa, risulta indebolita e si lascia fe-
rire, siamo di fronte a un attacco che
noi facciamo a noi stessi. Un atto di au-
tolesionismo, non molto dissimile da quello
che accade con le malattie autoimmuni.
36
a
se stesso. Chi soffre di gastrite ha desideri e pulsioni
che lo tentano, ma anche ostacoli e blocchi che eser-
citano altrettanta resistenza: vorrebbe vivere a pieno
ma si auto-crea sempre barriere per non entrare in
contatto con la parte più intima di sé. Il risultato di
questa lotta interiore, che si traduce in spasmi e ten-
sione muscolare, è il ritrarsi violentemente indietro
spesso proprio quando è sul punto di agire.
STOMACO CHIUSO
UN FUOCO CHE ARDE INESPRESSO
Nel bruciore di stomaco, il fuoco che di soli-
Uno stop all’invasione
A
to serve a sciogliere il cibo e a trasformarlo in nche il classico stomaco chiuso, spesso accompagna-
energia, non ha un oggetto adeguato al quale to da nausea se non addirittura da vomito, è in grado
appiccarsi. Bruciamo noi stessi perché dall’e- di raccontare un bisogno di esprimere se stessi. In questo
sterno non arriva nessun cibo adeguato da tra- caso il cibo non è visto come nutrimento, ma invasione. Ci
sformare in energia. Uno dei significati da at- sono infatti momenti della nostra vita nei quali dobbiamo
tribuire dunque al bruciore di stomaco è una prima elaborare quello che è già presente in noi per poi
mancanza di nutrimento dell’anima. Non siamo aprirci al mondo. È in questi casi che possono compari-
in grado di esprimere noi stessi e l’energia che re disturbi di stomaco che portano l’organo ad entrare in
abbiamo dentro brucia, ci consuma. Il bruciore una sorta di sciopero. La nausea è il rifiuto di una situazio-
è sintomo di frustrazione, di creatività bloccata: ne, il vomito è un dichiarato rigetto, l’inappetenza è l’indi-
abbiamo tante potenzialità, tanta energia e vo- sponibilità ad accettare più di quello che già si è accolto.
glia di fare ma paura di agire. Il bruciore di sto- In questi casi è inutile sforzarsi, anzi è controproducente.
maco racconta anche di un’esistenza che, con Uno stomaco appesantito, lento sembra volerci dire: alt!
il tempo, si è impoverita. Quando per paura ci Ho bisogno di tempo per capi-
tiriamo sempre indietro, reprimiamo qualsiasi re, per decidere… Il senso
iniziativa, la nostra energia trasformativa non di pienezza sgradevole
può dispiegarsi e ci si ritorce contro. Tutte le è segno di saturazione,
volte che lo stomaco brucia è la nostra energia ossia di quello stato
vitale che sta bruciando a vuoto. Perché qualsi- mentale in cui “ri-
asi esperienza, bella o brutta che sia, soprattutto mastichiamo” sem-
se nuova, qualunque relazione portiamo avanti pre gli stessi identici
rappresentano cibo per il cervello, per la nostra pensieri senza trova-
crescita psichica. re una soluzione.
Emozioni
e parole non dette
alimentano
bruciori e reflusso
A
bbiamo visto che il reflusso gastroeso-
fageo è dovuto al fatto che il contenuto
dello stomaco, ricco di succhi gastrici,
risale superando il cardias, quella valvola che
dovrebbe impedire al cibo di tornare indietro. Da
un punto di vista psicosomatico questo disturbo
indica chiaramente che qualcosa non sta, lette-
ralmente, andando per il verso giusto. Ci sono
bocconi amari che cerchiamo di ingoiare e che,
però, tornano indietro irritando la gola. Il reflusso
è un messaggio che viene dalla nostra natura pro-
fonda. Stiamo facendoci andare bene cose che ci
danneggiano. La nostra tolleranza, l’abitudine a
dire sempre sì, a ricacciare dentro la nostra vera
opinione, lungi dall’essere virtù, sono in realtà ULCERA PEPTICA
pericolose per la nostra stessa salute. La natura
acida del disturbo può essere la manifestazione
corporea di “rigurgiti” di rabbia, spesso in per-
Aggressività contro se stessi
L
sone apparentemente molto pazienti, tranquille, a presenza di un’ulcera segna un bisogno
permissive, ma che talvolta esplodono in uscite di affetto che può avere le sue radici anche
verbali “caustiche” e irritanti, vivendo situa- nell’infanzia. La necessità di essere amati,
zioni che in profondità mal sopportano. il desiderio, però, di non mostrare que-
Oppure le parole non dette causano sto bisogno, alimenta una rabbia e
una tosse stizzosa, la risposta riflessa un logorio continuo che finisce per
a qualcosa che ci irrita, e una rauce- generare, appunto, una ferita. Anche
dine che ci impedisce di parlare. Per la tendenza a soffocare la propria
quanto allentata la difesa vince e ci aggressività, che poi si sfoga contro
tappa la bocca, ma contemporanea- se stessi, è uno degli atteggiamenti
mente un segnale forte arriva: attento, mentali che possono alimentare la
non riesci più a mandar giù come se comparsa dell’ulcera.
nulla fosse, se lo fai ti danneggi.
38
RELAZIONI E GASTRITE
C
SEMPRE oloro che soffrono di mal di stomaco non sterno. È questo il caso dell’uomo di successo che
SULLA sono tutti uguali, eppure ci sono tratti del- soffre di ulcera: l’immagine di chi sa sempre cosa
DIFENSIVA la personalità che sembrano accomunare fare nasconde un bisogno di affetto e tenerezza
Un altro carattere chi accusa gastrite o difficoltà digestive. Uno degli che non è mostrato a nessuno, ma che è tanto
comune a chi elementi che possono essere riscontrati con fre- acuto che ferisce. L’ulceroso necessita di essere
soffre di stomaco
quenza è una sorta di dicotomia tra l’immagine accudito, di essere al centro di un’attenzione affet-
è non rischiare e
non buttarsi nella che il soggetto dà all’esterno e quello che prova tuosa, di cura e tenerezze, ma lui per primo nega
vita, negando in realtà. Chi è delicato di stomaco fa spesso co- questo bisogno: sa bene, per averlo sperimentato,
le proprie esistere questa fragilità interiore con un’apparente che affidarsi a qualcun altro costa caro, che la di-
potenzialità durezza che è la facciata che viene proposta all’e- pendenza è un’arma a doppio taglio.
40
CARATTERI RANCOROSI
Nel rapporto molto difficile, all’insegna della paura
e dell’evitamento, che instaurano con la vita, coloro
che rischiano di più di soffrire di stomaco sviluppano
spesso una personalità tranquilla e accomodante che
però non corrisponde a ciò che provano dentro. L’a-
ver rinunciato a esprimere se stessi non è una scelta
pacificata. Spesso cova dentro di loro un forte ranco- LA FALSA VIRTÙ
re represso: basta una miccia a volte per far trasparire
questo impeto focoso. Può emergere, in questo senso
un atteggiamento passivo-aggressivo: l’affermazione Lo spirito di sopportazione
di sé non avviene mai in modo chiaro e diretto, ma
sempre un po’ mascherato. Hanno le idee chiare e
fanno tanto da soli, non senza la sensazione di es-
M olti dei sintomi collegati a problemi di stomaco,
come la nausea, ma anche il reflusso, mettono
in luce una delle caratteristiche ricorrenti nelle perso-
sere abbandonati e il conseguente rimprovero nei
ne che ne soffrono, ovvero la tendenza a dire troppi sì,
confronti degli altri. Non è infrequente poi che vi sia
anche quando il desiderio sarebbe quello di dire no.
anche la tendenza a sviluppare sensi di colpa, quan-
Questa che viene considerata come una virtù, ovvero
do il contenimento dell’energia vitale sfugge dalle
la capacità di sopportare, spesso valutata anche come
mani in modo un po’ troppo violento. Le “fiammate”
altruismo o spirito di sacrificio, è in realtà uno dei veri
caratteriali di cui poi finiscono per pentirsi.
problemi alla base dei disturbi gastrici. L’accettazione
di situazioni sgradevoli, difficili si accompagna spes-
so a una mancata legittimazione delle proprie istanze.
Non è un caso che i disturbi di stomaco siano tra i più
sopportati, senza venir presi sul serio. In quest’ottica
rischiano molto di più le donne (la classica crocerossi-
na) e coloro che ritengono di dover mostrare al mondo
il loro lato più comprensivo e tollerante. Sono queste
persone che, sottoponendosi a situazioni che la propria
natura profonda percepisce come pericolose o danno-
MALUMORI DIETRO AL SORRISO se, possono incorrere anche in episodi di vomito: segno
Coloro che soffrono di disturbi digestivi spesso della raggiunta saturazione.
non mostrano il loro vero volto, ma il proprio
dissenso lo nascondono dietro a un sorriso
I farmaci antireflusso
aumentano il rischio
di avere il diabete
A far crescere la possibilità di sviluppare la patologia
è soprattutto il loro utilizzo prolungato nel tempo
2. A notare il collegamento è uno studio pub-
blicato dalla rivista Gut e nato dalla collabora-
zione di centri di ricerca cinesi e statunitensi,
che hanno preso in esame un campione di oltre
200mila persone, per un arco di tempo di dieci
e dodici anni. È emerso che coloro che usava-
no regolarmente gli inibitori di pompa proto-
nica da più di due anni avevano il 24% in più
di probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2
rispetto a chi non vi ricorreva, anche tenendo
conto di altri fattori potenzialmente influenti,
come ipertensione, ipercolesterolemia, seden-
tarietà. Queste possibilità diminuivano, invece,
con il ridursi dei tempi di assunzione dei medi-
cinali. Secondo lo studio dunque, più a lungo
viene protratta una terapia con questi farmaci,
maggiore sembra essere il rischio di andare in-
contro al diabete mellito, collegato a un non
più efficiente metabolismo degli zuccheri e a
un’inefficace azione dell’insulina, l’ormone
L’
elenco degli effetti collaterali legati a un chiamato a regolare i livelli di glucosio nel san-
uso prolungato di farmaci antireflusso, gue. Di solito lo sviluppo di questa patologia è
ovvero gli inibitori della pompa proto- determinato dalla dieta. Ora tra i fattori che ne
nica, era già lungo e contemplava aumento del possono favorire la comparsa c’è anche l’utiliz-
rischio di fratture, problemi a livello renale e zo di farmaci antireflusso. Per questa ragione
intestinale, ma anche maggior incidenza di di- dai ricercatori viene un consiglio a tutti coloro
sturbi gastrici fino al cancro allo stomaco. Ora che sono costretti ad assumere questo genere
è stata trovata una correlazione tra il loro uti- di farmaci per periodi molto lunghi: sottoporsi
lizzo e il rischio di sviluppare il diabete di tipo a regolari controlli della glicemia.
42
N umerosi sono gli studi che, di recente, si sono soffermati sugli ef-
fetti extra-gastrointestinali dell’Helicobacter pylori, il batterio ne-
mico dello stomaco la cui presenza è collegata all’ulcera. Tra questi,
un gruppo di ricerca del Beijing Shijitan Hospital ha svelato l’esistenza
di una corrispondenza tra l’infezione da H. pylori e l’osteoporosi nelle
donne in premenopausa. Dopo l’età fertile diminuisce la massa ossea
e la carenza di estrogeni non solo condiziona il rimodellamento osseo,
ma anche l’assorbimento del calcio nei processi digestivi, che nelle
donne in menopausa risulta ridotto. Ma c’è di più perché, come spie-
gano gli studiosi cinesi sulla rivista BMC Musculoskeletal Disorders, le
pazienti che presentano un’infezione da H. pylori, oltre a un generale
indebolimento delle ossa, hanno riportato alti livelli di omocisteina, un
amminoacido essenziale che, se presente in eccesso nel sangue, può
causare danni alla salute delle ossa e favorire, quindi, eventuali fratture.
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a indirizzo psicosomatico
Scuola di Specializzazione
I sì e i no
10 consigli
psicosomatici
Cambiare l’atteggiamento mentale cambia le reazioni del corpo,
perché soltanto così agisci sulle cause nascoste dei tuoi disturbi
I
disturbi che si presentano nella nostra vita con
una certa frequenza non possono (e non de-
vono) essere curati solo con i farmaci. Ormai
anche i medici consigliano sempre più spesso di
intervenire su quello che viene definito “stile di
vita”. Dovremmo cominciare a pensare che a de-
terminarlo non concorrono solo le nostre abitudi-
ni, come la tendenza a fare più o meno attività fisi-
ca oppure il vizio del fumo ma un peso rilevante lo
hanno i nostri atteggiamenti mentali, che altro non
sono se non il nostro modo di porci di fronte alle
cose che ci capitano. Se mangiamo correttamente,
se facciamo sport, ma non modifichiamo in nulla
la nostra attitudine, è probabile che i problemi di
cui soffriamo si ripresenteranno. Perché rimangono
immutate le cause profonde e spesso insospettabili
che ci fanno stare male. Ecco allora cinque atteg-
giamenti da coltivare e altrettanti da evitare per
fare il bene del nostro stomaco.
P
rova a pensare a quante volte un piatto che, sulla carta, avrebbe dovu-
to farti male, invece non ti ha fatto nulla. Era qualcosa che ti piaceva,
mangiato magari durante le vacanze, quando le tensioni sono lontane
e ci si ricollega con se stessi. Lo stomaco accoglie con benevolenza un cibo
che piace davvero. Dovremmo utilizzare la stessa logica anche nella vita.
Scegliere soltanto quello che davvero ci aggrada è un modo super efficace
per evitare che la dimensione gastrica presenti il conto. Ecco allora cinque
consigli per riservarsi il buono della vita.
CONSIGLI PRATICI
DEFINISCI TU LE TUE PRIORITÀ E CERCA DI FARE UNA COSA ALLA VOLTA
L a digestione, lo abbiamo visto, procede secondo step successivi. Non può essere anticipato qualcosa che,
fisiologicamente, viene dopo. E poi, ogni alimento richiede i suoi tempi. Allo stesso modo tu dovresti rispet-
tare quelli che sono i tuoi ritmi personali. Spesso sul lavoro ci viene richiesto di portare avanti più compiti tutti
urgentissimi. Talvolta invece siamo noi stessi che crediamo di dover fare tutto contemporaneamente. Questo
è qualcosa che dovresti assolutamente evitare. Cerca di chiarire,
prima di tutto con te stesso, quali sono i tempi che ti servono per
svolgere un determinato compito e definisci quelle che sono le
priorità che vuoi e puoi rispettare. La fretta è nemica della di-
gestione, ma lo è anche in altri ambiti della vita. Così come lo
stomaco, anche il nostro cervello può fare soltanto una cosa per
volta. Quindi scegli a cosa dedicare la tua attenzione. Cerca di
mostrare anche ai tuoi superiori che questa è la scelta migliore,
perché, è stato dimostrato, riduce gli errori e le perdite di tempo
che questi implicano.
46
48
L’ESERCIZIO PRATICO
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P
er proteggere il proprio stomaco ci
sono anche tanti comportamenti e
atteggiamenti mentali che è il caso
di abbandonare, di ridurre o addirittura
di evitare di netto. Sono quelli che ci
portano a mandare giù cose che non ci
andrebbero a genio. Il legame tra i nostri
disturbi gastrici e la nostra quotidianità è
davvero viscerale, tanto che la gran par-
te dei problemi di stomaco sono causati
o quantomeno acuiti da comportamenti
non autentici che ogni giorno mettiamo
in campo. Anche la banale dispepsia,
ovvero la cattiva digestione, è un sim-
bolo radicato del modo d’essere di chi
si sforza di digerire qualcosa di troppo
pesante o poco gradito. Ecco allora una
1
serie di cose da non fare più.
52
LA BUONA ABITUDINE
INVENTA PICCOLI RITI DOMESTICI DA SEMINARE NELLE TUE GIORNATE
P er chi deve la sua gastrite alla sensazione continua di dover rispettare tempi
dettati da altri, è molto utile compiere un’azione dall’elevato valore simbolico
orientato a interrompere la sequela di eventi e la sensazione risultante di essere
perennemente in balia degli altri. In questo senso sono preziosi i rituali. Sequenze
di gesti che hanno una successione ben scandita (sì, proprio come la digestione),
ognuno dei quali richiede calma e lentezza. Può essere di tutto:
il classico tè, che va preparato con cura, facendo attenzione
anche a scegliere la tazza e ad apparecchiare in modo grade-
vole lo spazio in cui si berrà, oppure un bagno caldo, con
profumi e gestualità meditate, o ancora una passeggiata,
che ci si concede al calar della sera. Anche prepararsi da
sé la cena, magari una sera alla settimana, da trasformare
in un momento speciale. Scegli quello che ti fa sentire più a
tuo agio. L’importante è che questo piccolo rituale abbia va-
lore di interruzione, purificazione, protezione o rinnovamento.
54
TÀ
NOVI
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Cure e tecniche
psicosomatiche
I tuoi “digestivi”
quotidiani
Esercizi e tecniche immaginative che proteggono lo stomaco
ed evitano che piccoli disturbi si trasformino in grossi problemi
L
a buona digestione si promuove
anche modificando il proprio
atteggiamento mentale e cer-
cando di adottare modi di pensare,
di parlare e di agire che sostengono
la salute dello stomaco. L’obiettivo di
questa parte del giornale è quello di
metterti a disposizione una serie di
strumenti che favoriscono l’espres-
sione della tua individualità, evitan-
do di soffocare passioni e istanze che
possono diventare un fuoco interiore
che brucia nello stomaco. I nostri rit-
mi, le abitudini che abbiamo, i nostri
modi d’essere, infatti, hanno la capa-
cità di rigenerare l’apparato digeren-
te e la nostra dimensione psicofisica
generale. Ecco una serie di suggeri-
menti psicosomatici che ti permette-
ranno di non far gravare lo stress psi-
cologico sulla dimensione gastrica.
IL LINGUAGGIO IMMAGINATA
Pag. 58 Quel ”non detto” Pag. 60 Il benefico incontro
con la tua rabbia
che brucia dentro
C
i sono tanti modi di dire che ci fanno capire corpo sta tentando di dirci a suo modo; per questo
che l’espressione o meno di quello che pen- in medicina psicosomatica si attribuisce molta im-
siamo influisce sulla salute dello stomaco. portanza al modo in cui chi soffre di un disturbo
Mandar giù bocconi amari, ingoiare rospi, ma an- parla, commenta la realtà e si racconta. Dire spes-
che avere qualcuno che sta sullo stomaco. Ci sono so alcune frasi significa indossare un abito mentale
poi alcune frasi che, quando entrano a far parte del che mette in crisi gli organi della digestione, li forza
nostro lessico abituale, sono segnali di un modo di a metabolizzare qualcosa che sarebbero portati a
pensare che grava sullo stomaco. Sono rifiutare. Per fortuna esistono
espressioni che possono essere anche parole che agiscono in
considerate “sintomi immateriali” modo opposto, ovvero come
che, proprio come il bruciore o il “digestivi verbali”. L’analisi
gonfiore, segnalano una possibile del linguaggio può quindi
sofferenza gastrica. Non ci fac- essere rivelatrice. Ecco al-
ciamo molto caso ma nei modi lora alcune espressioni da
di dire che usiamo come abi- evitare e altre da provare
tuali si nasconde una gran- a introdurre nel proprio
de verità: quella che il quotidiano.
58
Decidi tu...
Questa cosa mi dà fastidio
N on è vero! Ognuno ha i suoi gusti ed è giu-
sto che li esprima. Dire la tua non significa
imporre le tue preferenze, ma appunto dichia-
rare cosa ti piacerebbe. Può accadere che non D ichiarare apertamente se una cosa irrita o
dà fastidio, significa sottrarsi al suo stimo-
lo prolungato. Con questa frase stiamo dicendo
tutti i tuoi desideri siano soddisfatti, puoi anche
accettare di fare qualcosa che piace agli altri. che non siamo più disposti a tollerare qualcosa
Ma già il fatto di aver dichiarato il tuo punto di che non ci piace. Stiamo prendendo coscienza
vista ti preserva da quel rimuginio che alimenta dell’effetto che un comportamento altrui ha su di
la gastrite. noi. È uno stop efficace agli stimoli irritanti.
Il benefico incontro
con la tua rabbia
Tenersi dentro il suo fuoco distruttivo,
perché si teme la reazione altrui,
è quello che fa star male lo stomaco.
Ma la fantasia ti viene in soccorso
I
n chi soffre di stomaco spesso il lato iracon-
do viene negato, soffocato, represso. Sotto
sotto c’è il timore di perdere l’affetto delle
persone che ci sono care (più o meno consape-
volmente temono che le persone care, scopren-
do questo loro aspetto “bestiale” possano allon-
tanarsi da loro), oppure la paura di un giudizio
altrui che condanna la manifestazione di emo-
zioni così primitive e poco razionali. La rabbia,
che pure si prova, perché è uno stato d’animo
tra i più radicati e naturali dell’animo umano,
diventa qualcosa da nascondere. Per incontrare
e accogliere la propria rabbia è possibile allo-
ra spostarsi sul piano dell’immaginazione. È in
questo mondo, vero ma non reale, che si posso-
no lasciar fluire le emozioni, tutte, anche quelle
più difficili da accettare. Ed è sempre qui che si
può comprendere il loro ruolo salvifico, perché
una volta che le abbiamo vissute fino in fondo,
lasceranno spazio a un senso di leggerezza e
sollievo, che si rifletterà anche sul nostro appa-
rato digerente. Imparerai a incontrare il fuoco,
ad affrontarlo, ma imparerai anche a far entrare
la rabbia nella vita di tutti i giorni. Non ti resta
che cominciare.
60
1
IMMAGINA LA FORZA DELLA RABBIA CHE ESPLODE
Torna con la mente a un episodio recente che ti ha suscitato una rabbia che
non sei stato in grado di manifestare… Rivivi momento per momento quello
che hai provato, gli atteggiamenti, le parole che ti hanno ferito… Avverti la rabbia
che sale… Ripercorri i fatti, concentrandoti su quello che non ti è andato giù. Im-
magina quest’emozione con tutta la sua forza. Personificala, guarda i suoi colori di
fuoco. Lascia che si manifesti appieno.
2
ORA CAMBIA SCENARIO E IMMERGITI NEL BUIO
Ora evoca nella mente un altro luogo. È buio. Il contrasto con le immagini di
fuoco che solo qualche istante prima avevi evocato è completo. Ora incontri il
buio… un buio nel quale, però, riesci a cogliere l’immagine di una grotta… una grot-
ta misteriosa, ma rassicurante… Non hai paura e ti dirigi verso la grotta. Quest’antro
scuro ti accoglie. Lì stai bene e ti senti al sicuro…
3
TROVA IL TUO SPAZIO DI TRANQUILLITÀ E PACE
Dentro la grotta puoi lasciarti andare… ti abbandoni con fiducia, perché senti
che è uno spazio tuo… Non c’è più la rabbia, non ci sono più gli altri. Quello
nel quale sei è uno spazio interiore nel quale non devi fare nulla, non devi dimo-
strare nulla. Ti godi questa sensazione di pienezza… di benessere che ti avvolge… ti
penetra… è dentro… ed è fuori di te… e riempie completamente la grotta…
4
ADESSO ABBANDONATI ALLA FLUIDITÀ DELL’ACQUA
Nella grotta, prima silenziosa, ora percepisci un rumore timido… assorbe
completamente la tua attenzione e ti fa dimenticare tutto il resto… è acqua
che gorgoglia… è acqua di una sorgente… di una fonte… ed è proprio su questa sor-
gente gorgogliante d’acqua che il tuo sguardo si adagia… si appoggia… galleggia…
e come l’acqua filtra dalla terra e forma un rivolo, così il tuo sguardo diventa fluido
e scorre… s’infiltra nel terreno e tu sei il tuo sguardo… che come l’acqua filtra… va
fino a perdersi… fino a scomparire… E tu rimani così… lasciandoti andare al piacere
dell’immagine e del suo dissolversi… scomparire… lasciandoti avvolgere dall’iner-
zia… dal piacevole abbandono….
62
I
chakra sono legati alla dottrina e alla pratica dello yoga,
un antichissimo sistema di conoscenze e di pratiche nato
nella cultura indiana.
La prima citazione dei chakra risale ai Veda, i testi sacri
indiani, inni derivanti da una tradizione orale ancestrale.
I chakra sono sette vortici invisibili dove si concentrano le
energie che permettono e alimentano l’esistenza. Si tratta
di snodi attraverso i quali passano correnti discendenti, che
portano l’energia a condensarsi, e correnti ascendenti, che
la portano a diventare più rarefatta. Per restare in salute
è necessario che tra queste due correnti vi sia equilibrio
poiché senza la corrente discendente siamo privi di concre-
tezza, vuoti sognatori incapaci di portare a termine i nostri
progetti, dare forma alle idee e assumerci la responsabilità
della nostra vita, mentre senza la corrente discendente di-
ventiamo incapaci di espanderci e di evolvere spiritualmen-
te in quanto troppo preoccupati di assolvere i
compiti quotidiani. Uno dei sette chakra,
il terzo, è quello che si colloca all’al-
tezza dello stomaco. Il suo compito è
quello di regolare il sistema metabolico
attraverso la trasformazione della materia-
lità del cibo in energia. Ogni disarmonia nella
struttura e nel funzionamento dell’area gastrica ri-
vela una disarmonia in questo chakra. L’energia del
terzo chakra a volte si manifesta sotto forma di ira, che
non andrebbe mai repressa e mai giudicata.
64
T
ra i consigli che vengono dati a coloro che soffrono di
gastrite e reflusso, c’è sempre anche quello di masticare
bene quello che mangiano. In questo modo si ottengono
due risultati. Da un lato si sminuzza il cibo, facilitando il lavoro
dello stomaco. Dall’altro si contrasta la fretta, che è una delle
principali nemiche della digestione. Ad aiutare in questo c’è
il mindful eating, una tecnica nata per aiutare a instaurare un
nuovo rapporto con il cibo in chi deve perdere peso, ma che si
può rivelare utilissima anche per chi soffre di gastrite e reflusso.
PRESENTI A SE STESSI
Mindful eating potrebbe essere tradotto come “mangiare con
consapevolezza”. Spesso pranziamo in piedi, alla scrivania o,
se anche ci mettiamo a tavola, ingurgitiamo un boccone dopo
l’altro in modo meccanico, senza fare troppa attenzione ai sa-
pori che percepiamo, immersi in altri pensieri, nella tv, in una
rivista. Questo non fa bene al nostro stomaco. Il mindful eating
insegna a essere presenti a se stessi, non distratti da pensieri ed
emozioni. In questo modo si evita che rabbia, insoddisfazione
e nervosismo interferiscano con la digestione. Il mindful eating
è utile anche per diventare consapevoli delle reali sensazioni
di fame e sazietà, cosa che consente di non sovraccaricare lo
stomaco con troppo cibo. È stato dimostrato infatti che essere
distratti, mentre si mangia, porta a non rendersi pienamente
conto di quanto si è già consumato, con un sovraccarico ga-
strico che porta ad acuire i sintomi di gastrite e reflusso.
68
1. Siedi a tavola, libero da distrazioni esterne. Prima 7. Fai caso a come la mente risponde al cibo. Suscita
di prendere un boccone, fai un paio di inspirazioni piacere o dispiacere? Cerca di non giudicarlo e di
profonde. non paragonarlo ad altri pasti.
2. Concediti un momento per pensare al cibo che hai 8. Inizialmente, questo esercizio potrebbe stufarti
davanti: da dove viene? Come e dove è stato coltivato o essere difficile. Se ti accorgi che la mente vaga,
o lavorato? Da quali ingredienti è composto? riporta dolcemente l’attenzione sull’atto che stai
compiendo.
3. Dedica almeno un minuto a questi pensieri. Anche
se ti senti impaziente o annoiato. 9. Fai caso agli atteggiamenti che tendi ad assumere,
per abitudine: cerchi di mangiare più in fretta? Provi
4. Adesso, pensa con gratitudine al cibo che stai per
disagio per quello che mangi? Ti annoi, vorresti
mangiare.
accendere la tv? Far caso a queste sensazioni ti aiuta
5. Fai caso alla consistenza del cibo, alla sua a capire quali sono i tuoi automatismi alimentari.
temperatura, ai colori del piatto. Anche in questo
caso, non avere fretta.
10. Dopo il pasto, non scattare in piedi, non
tornare subito alle tue attività, ma resta seduto
6. Quando inizi a mangiare, chiediti: che odore ha ancora qualche minuto: “mantieni” la sensazione
il boccone? Com’è visto da vicino? Quali sensazioni di presenza, renditi conto dei tuoi pensieri, della
dà in bocca? sazietà, delle altre sensazioni.
CHIACCHIERE A TAVOLA
G
iuliana arriva dal terapeuta in uno stato di
ansia piuttosto acuto. Si sente sbagliata,
ha avuto qualche episodio di forte agita-
zione, che ha nascosto a tutti, ma soprattutto il suo
reflusso non passa nemmeno con i farmaci giusti e
questo aumenta il suo disagio. La sua è una storia
di esami clinici, visite, diagnosi e farmaci antiaci-
dità, che fanno bene per un po’ e poi smettono di
funzionare. «Lo so - dice - che in qualche modo il
mio star male psicologicamente e questo proble-
ma sono collegati. Me lo hanno detto molti medi-
ci, che però possono soltanto darmi delle pastiglie.
Allora ho pensato che avrei dovuto prendermi cura
anche dell’aspetto psicologico della cosa, anche
se sono molto dubbiosa». L’approccio è positivo.
Non ci si può aspettare una fiducia cieca, ma già
il fatto di iniziare un percorso di psicoterapia per
guarire un disturbo fisico è un ottimo punto di par-
tenza.
«La cosa è peggiorata quando mio marito ha per-
so il lavoro - racconta Giuliana -. Sì, certo sono
aumentate le preoccupazioni, ma soprattutto è
peggiorato il suo umore. È nervoso, reattivo, mi
tratta male. Capisco che stia vivendo un momento
difficile, ma se la sta prendendo con me che non
ho colpa. La situazione domestica si è sommata a
quella lavorativa. Ho da sempre un capo che urla
di continuo, un po’ despota. So che non è una
70
cattiva persona, ma è impossibile discutere con glielo dico subito». Più complesso il rapporto con
lui. Finisce che io, con buon senso e buon carat- il capoufficio. «Ho comunque preso il coraggio
tere, taccio. Mi sono resa conto che mi muovo a due mani. Ho fatto una lista di cose che avevo
come in una cristalleria. Se prima la cosa era solo bisogno di chiarire, ho avanzato le mie richieste e
in ufficio, ora lo stesso clima c’è anche a casa». detto quello che non ero più disposta ad accetta-
Giuliana è ben vestita, curata e molto educata ma re. Ho mantenuto il rapporto su un piano molto
traspare subito la sua agitazione. «Vede - ammette professionale. Anche lui è rimasto stupito. Credo
-, io sono conciliante, ma ogni tanto sento anzi di averlo scioccato. Non credeva
una gran voglia di urlare, una gran rab- avessi tutto questo carattere». Giulia-
bia e una voglia di dire che non mi na si sente meglio e lo testimonia
possono tutti trattare male. Che ci anche un sogno che ha fatto: «Ho
sono anch’io, che anch’io ho del- visto andare a fuoco la mia casa.
le esigenze». La terapia, in questo Mi sentivo angosciata, stavo per-
caso, diventa solo il luogo in cui dendo tutto. Poi mi sono accorta
prendere consapevolezza di una che, in realtà, quello che stava
strada che già si sa di dover imboc- bruciando erano solo le parti in
care. Giuliana ha solo bisogno di legno. Il muro, sotto, non era in-
sentirsi autorizzata a farlo e di qual- taccato dal fuoco. Quando le fiam-
che consiglio sul come. Durante il per- me si sono spente, ho trovato una casa
corso terapeutico, Giuliana impara a smet- completamente diversa. Che strano, era
tere di cercare giustificazioni o spiegazioni per il la mia, lo sapevo, ma non assomigliava a quella
comportamento altrui. Con il marito ha aperto un di prima. Mi aggiravo nella nuova casa sorpresa.
confronto che ha messo lui di fronte alle proprie C’era fuliggine, ancora fumo, ma ero come rapita
azioni. «Mi ha detto che non si rendeva conto di da locali che non avevo mai visto. A un certo pun-
essere così scontroso - ha raccontato Giuliana -. to, nonostante la devastazione, mi sono sentita in-
Si è persino scusato. Ci amiamo e con lui è stato vadere dalla voglia di arredarla, di renderla bella,
semplice definire una sorta di codice. Se si sente di ristrutturarla. È stato il sogno di un incendio di-
nervoso, si allontana da me. Se mi sento offesa, struttivo, ma mi sono svegliata piena di energia».
CORSI BREVI
I rimedi
naturali
Come curarsi
grazie alla Natura
Ci sono moltissimi rimedi verdi che possono servire per risolvere
i disturbi che affliggono lo stomaco. Qualunque sia la loro origine
C
ontro i problemi di stomaco è necessario un ap- possono determinare non pochi problemi, a livello gastri-
proccio dolce come quello offerto dai rimedi fito- co e non soltanto. Gli inibitori della pompa protonica, ad
terapici. La loro azione, combinata alla correzio- esempio, tra i prodotti più frequentemente usati in caso
ne della dieta, può consentire di risolvere gastriti, di gastrite e bruciori, possono causare danni a livello os-
reflusso e dispepsia. Anche una semplice pesantezza di seo, disturbi intestinali seri, una mancata copertura anti-
stomaco deve essere affrontata nel modo giusto perché batterica che è invece garantita dall’acidità dello stomaco
non si cronicizzi. Nell’ampio repertorio di rimedi natu- e anche problemi nell’assimilazione di alcune importan-
rali esistono soluzioni che possono consentire di tornare ti vitamine. Ecco perché, appena possibile, e sempre con
a digerire bene, senza esporsi al rischio di abusare di il consiglio del proprio medico, è meglio rivolgersi a so-
medicinali di sintesi che, soprattutto sul lungo periodo, luzioni verdi.
FITOTERAPIA/1 FITOTERAPIA/2
Pag. 74 Triphala, il tris di piante per
“ringiovanire” lo stomaco
Pag. 78 Le erbe e le radici
per tisane digestive
74
Dalle profondità marine arrivano una serie di rimedi na- Laminaria digitata, alga che è una fonte di fibra alimen-
turali che servono a proteggere lo stomaco e a contra- tare solubile sotto forma di alginati. La si trova in farma-
stare i sintomi più fastidiosi legati a gastrite e reflusso. Le cia, in capsule. La posologia varia a seconda dei prodot-
alghe, ad esempio, si stanno rivelando preziose perché ti, ma in genere è di una capsula 20 minuti prima dei
riescono a proteggere la mucosa dello stomaco. È in pasti. È importante verificare la compatibilità di assun-
particolare l’acido alginico la sostanza che, estratta dal- zione di questi integratori con quella di eventuali terapie
le “verdure di mare”, una volta entrata a contatto con i farmacologiche, poiché vi potrebbe essere una ridotta
liquidi presenti nella cavità gastrica (è in grado di assor- assimilazione dei principi attivi dei farmaci.
bire una quantità di acqua pari a 200 volte il suo peso),
si trasforma in un gel galleggiante che si posiziona sopra VIENE SFRUTTATO
il cibo e rimane in prossimità della bocca dello stomaco, ANCHE IL CALCIO CORALLINO
rappresentando così una barriera meccanica alla risalita L’utilizzo di estratti di corallo come medicamento risale
del contenuto dello stomaco. Gli alginati si trovano come a oltre 5mila anni fa e lo si ritrova nella medicina ayur-
ingredienti in specialità specifiche contro il reflusso, as- vedica. La medicina naturale moderna ne ha riscoperto
sociati ad esempio alla gomma di guar che ha una fun- il potenziale per differenti applicazioni. In particolare il
zione simile e ad essenze antiacido. Il tempo dell’assun- calcio corallino, costituito per la maggior parte di calcio
zione degli alginati è fondamentale per la loro efficacia. carbonato, essendo un sale di natura basica, consente di
Vanno assunti necessariamente dopo il pasto. Se presi neutralizzare l’acidità in eccesso. Lo si trova come in-
prima di mangiare, infatti, si posizionano sul fondo del- grediente in integratori specifi ci contro l’acidità, asso-
lo stomaco, vengono ricoperti dal cibo e vengono elimi- ciato proprio all’acido alginico, ad argilla ed estratti di
nati senza che possano espletare le loro funzioni. Alcu- liquirizia. La dose consigliata è di una o due tavolette al
ni integratori contro reflusso e gastrite sfruttano la giorno da sciogliere in bocca.
76
L’ASSOCIAZIONE VINCENTE
Con il centrifugato di cavolo
Le erbe e le radici
per tisane digestive
Melissa, piantaggine, altea ma anche zenzero e liquirizia:
i rimedi da mettere in infusione da soli o in combinazione
U
no dei modi più efficaci di intervenire sui pro- Modo d’uso: fai un decotto di radici di altea, lasciando
blemi dello stomaco è senz’altro quello di ricor- bollire per 5 minuti un cucchiaino di radici in 250 ml
rere a infusi e tisane realizzati con piante che d’acqua. Bevi una tazza dopo i pasti principali.
non solo regolano la secrezione di acidi, ma disinfiam-
mano la mucosa gastrica e attenuano i bruciori. PUOI ASSOCIARLA
A MELISSA E PIANTAGGINE
L’ALTEA DISINFIAMMA Se vuoi una tisana che aumenti ancora di più l’azione
L’altea (Althaea officinalis) è indicata per risolvere rapi- protettiva sullo stomaco, puoi affiancare l’altea alla pian-
damente l’infiammazione della mucosa tipica delle ga- taggine, che ha in più un’azione antinfiammatoria. Ag-
striti da eccesso di acidi, che si manifesta con bruciori giungi anche la melissa, che è utile nel caso in cui la
acuti. Ricca di flavonoidi, tannini, pectine e amidi dall’ef- gastrite sia dovuta a tensioni e stress. Fatti preparare dal
fetto idratante e antidegenerativo, l’altea contiene mu- tuo erborista un mix con in parti uguali altea, melissa e
cillagini capaci di formare un gel protettivo idratante e piantaggine. Metti un cucchiaino del mix in una tazza
antinfiammatorio che rinforza le naturali difese dello di acqua bollente, lascia in infusione una decina di mi-
stomaco, isolando le mucose gastriche dall’azione cau- nuti, filtra e bevi, se vuoi dolcificando con miele di tiglio
stica degli acidi. o con della stevia.
78
IN CASO DI GONFIORE
Unisci ortica, betulla e finocchio
L a digestione rallentata può facilmente dare origine a gonfiore e
disagio addominale. In questo caso fatti preparare dal tuo erbo-
rista un mix in parti uguali di foglie di ortica, di betulla e di semi di
finocchio. Metti un cucchiaino della miscela in una tazza d’acqua
calda, lascia in infusione 5 minuti, filtra e bevi nel pomeriggio.
Oli e massaggi
ad azione mirata
I profumi emanati dalle essenze naturali e l’azione meccanica
delle manipolazioni sono d’aiuto per sbloccare la digestione
A
nche i rimedi propri dell’aromaterapia possono re farne cadere qualche goccia su un fazzoletto e inalarne
venire in aiuto in caso di problemi di stomaco e lo l’aroma. Il secondo modo con il quale l’aromaterapia
fanno in due modalità. La prima è, ovviamente, aiuta è quello che sfrutta le proprietà degli oli essenziali
per via olfattiva. L’olfatto e la digestione sono strettamen- per via transdermica, cioè attraverso la pelle. Gli oli es-
te collegati. Basta un profumo a stimolare la voglia di senziali possono essere utilizzati per massaggi locali, che
mangiare e a preparare lo stomaco alla secrezione dei sono utilissimi per sbloccare la digestione, calmare i do-
succhi gastrici. Per questo sfuttare alcuni odori può esse- lori e allontanare il senso di pesantezza, oltre che ridurre
re utile in caso di nausea o digestione difficile. È sufficien- gonfiori di stomaco e meteorismo. Eccone alcuni che
te diffonderli, con un diffusore di essenze, in casa, oppu- possono aiutare.
SCEGLI LA QUALITÀ
Quando acquisti un
olio essenziale sceglilo
di un’azienda certificata
e di buona qualità
80
MENTA O ZENZERO
Per mandar via la nausea ●
I granuli giusti
per ogni situazione
Dopo un pasto
troppo ricco,
se si mangia
di fretta o se
il dolore viene
solo dopo cena:
ogni problema
ha la sua soluzione
I
rimedi omeopatici che possono essere gani
utilizzati per la cura dei disturbi dello sto- dell’appa-
maco sono davvero numerosi e la loro scel- rato digeren-
ta può essere determinata da alcuni aspetti lega- te ed è utilissi-
ti al modo e al tempo in cui si manifesta il dolore, ma soprattutto per
ma anche alle caratteristiche del soggetto che lo accu- alleviare la sensazio-
sa. Ecco allora una breve carrellata dei rimedi omeopa- ne di “macigno” o “nodo”
tici più utilizzati, sottolineando sempre che per una te- allo stomaco che compare a di-
rapia davvero su misura è necessario seguire le stanza dal pasto (circa due ore dopo), eventualmente as-
indicazioni del proprio omeopata. sociata a sonnolenza post prandiale e che peggiora so-
prattutto dopo l’assunzione di alcol, caffè, tabacco e
NUX VOMICA: PER IL NODO ALLO STOMACO spezie che aumentano l’acidità dello stomaco, e migliora
Il rimedio generico della cattiva digestione, da portare riposandosi e assumendo bevande tiepide (quelle fredde,
sempre con sé, è Nux vomica. Ottenuta dalla noce vomi- invece, intensificano il dolore). Si può prendere alla dilu-
ca o albero della stricnina, è un regolatore di tutti gli or- izione 9 CH, 5 granuli al bisogno.
82
Le somatizzazioni
si risolvono con i fiori
Sono indicati soprattutto quando le emozioni inespresse
influenzano negativamente l’attività dell’apparato digerente
I
l sistema gastrico è, come abbiamo visto, estrema- prio sulla convinzione che il problema fisico non sia
mente sensibile al modo in cui ci rapportiamo alla altro che il risultato di un blocco di tipo emozionale. I
realtà. Se le dinamiche psicoemotive e relazionali rimedi floriterapici vengono dunque utilizzati proprio
impattano sulla funzionalità dello stomaco, se ci sono per aiutare il soggetto a esprimere meglio quello che
emozioni di fuoco, come la rabbia, che non riusciamo prova, evitando di seppellirlo dentro di sé. Il bouquet
a esprimere o ancora se certe situazioni ci sforziamo di soluzioni è davvero ricco, perché ai fiori di Bach si
di mandarle giù ma ci risultano indigeste, è possibile affiancano australiani, californiani e himalayani. Ecco
affiancare ai rimedi fitoterapici più tradizionali, quelli quali è possibile utilizzare e in che situazione sono
offerti dalla floriterapia. Questa disciplina si basa pro- consigliati di norma.
84
IN CASO DI ULCERA
SE TENDI PER I PIÙ
Il bouquet di rimedi AGLI ECCESSI PICCOLI
contro l’amarezza
M anda giù oggi, manda giù domani,
l’amarezza finisce per ferire in I l mal di stomaco che può
essere ricondotto a una die-
ta scorretta, ad abusi alimen-
A nche i bambini possono
soffrire di cattiva dige-
stione, specialmente se si
modo profondo. È il caso di chi soffre di
ulcera: lo stomaco rivela che per lungo tari oppure di alcool, ma an- rimpinzano di caramelle, piz-
tempo la persona ha sacrificato i propri che a fumo e stimolanti vari si zette e merendine, o quando
bisogni fino a logorarsi dentro. cura invece con una diluizione sono costretti a prendere far-
In questo caso useremo Willow per la di Vervain e Agrimony, più maci. In questi casi, si può
cronicità del disturbo, Star of Bethlehem Crab Apple, per attivare la de- ricorrere a una diluizione di
che agisce sulle ferite fisiche e affettive, purazione dell’intero organi- Mimulus, Crab Apple, Pine e
Sweet Chestnut per riattivare le capacità smo e Walnut per dare un Centaury che risolverà rapi-
di autoguarigione. taglio alle cattive abitudini. damente il problema.
di benessere e saggezza
Prevenzione
alimentare
Le scelte giuste
da fare a tavola
La dieta è decisiva! Ci sono cibi da preferire e da evitare,
soprattutto se si soffre di gastrite, ulcera o reflusso
S
embra quasi un’ovvietà. Ma è
bene ribadirlo. Lo stomaco si
cura a tavola. È quello che met-
tiamo nel piatto che fa la differenza.
Gli errori alimentari sono una tra le
cause principali del mal di stomaco,
che possono acuire problemi scate-
nati dallo stress o dall’assunzione di
farmaci. Anche se difficoltà digestive
e bruciori di stomaco sono qualcosa
di episodico, è bene intervenire su-
bito in modo da evitare che questo
si cronicizzi. Esistono alimenti, piatti,
ricette, menu e piccoli trucchi culi-
nari che possono consentirci di rie-
quilibrare un apparato digerente in
difficoltà e che possono diventare
una buona abitudine. Ripensare la
propria alimentazione, guardando il
cibo e la cucina, così come li vede e
li percepisce il nostro stomaco, può
voler dire, da subito, veder diminuiti
i propri sintomi dolorosi, ma può si-
gnificare evitare di ricorrere a farma-
ci come antiacidi che possono avere
effetti collaterali non indifferenti, se
assunti con continuità.
Le buone regole
dello stomaco felice
Alla base di tutto c’è un unico concetto: dobbiamo semplificare
il lavoro dell’apparato digerente. Ecco come si fa, senza rinunce
P
otremmo riassumere in un unico
principio generale e universalmente
valido tutte le scelte che aiutano il
1 ADOTTA LA LOGICA
DEI PICCOLI PASTI
benessere gastrico: semplificare! Lo stoma-
Uno stomaco problematico non può
co che soffre, lo abbiamo visto, è in una
essere appesantito da pasti troppo ab-
condizione di difficoltà. Il compito che
bondanti. È meglio quindi scegliere di
gli chiediamo di eseguire è, almeno per il
consumare pasti molto semplici, in-
momento, troppo complesso. Per questo
troducendo nella propria routine due
dobbiamo aiutarlo. Dobbiamo rendergli il
spuntini ben equilibrati, due “minipasti”.
lavoro più facile. È utile identificare gli ali-
menti che sono troppo complicati da dige-
rire, soprattutto in certe combinazioni, ed
è altrettanto necessario scegliere cotture,
condimenti e preparazioni che agevolino
il processo digestivo. La dieta amica dello
stomaco è poi anche un regime alimentare
2 SOSTITUISCI IL CAFFÈ CON QUELLO D’ORZO
Anche troppa caffeina è irritante per le mucose. Una buo-
che favorisca la riduzione del peso corpo- na sostituzione può essere quella di utilizzare il caffè d’orzo.
reo e il suo mantenimento quando corret- Buone alternative sono anche il tè verde e il tè nero leggero.
to, perché spesso il sovrappeso è causa di
reflussi acidi, bruciori di stomaco e gon-
fiori addominali. A seconda delle singole
patologie, poi, è possibile identificare al-
cuni alimenti che ci vengono in soccorso,
perché dotati di principi attivi preziosi per
il benessere gastrico. Vediamo allora dieci
regole da seguire per dare un poco di tre-
gua al nostro stomaco.
88
5 MEGLIO LE GALLETTE
DEL PANE FRESCO
9 SCEGLI I GRASSI GIUSTI
In generale tutti i cibi ricchi di grassi andrebbe-
Il pane fresco, soprattutto ro banditi dalla tavola di chi soffre di iperacidità
se non è ben lievitato, può con reflusso. Quindi niente formaggi stagionati,
favorire la comparsa di bru- salumi, cibi da fast-food, carni grasse, salse e dolci
ciori. Al suo posto usa gal- con burro e panna. Meglio scegliere come fonte
lette di riso o di altri cereali, di grassi l’olio extravergine d’oliva. Se ogni tanto
meglio se privi di glutine. il tuo stomaco ti dà tregua e vuoi concederti un
pezzetto di formaggio, scegli quelli più magri, op-
pure ricotta e fiocchi di latte e non abbinarli mai ad
alimenti ricchi di proteine, come la carne. Meglio
6
accostarli a un contorno di verdure.
Cibi indispensabili
e combinazioni ok
Ci sono alimenti capaci di proteggere la mucosa gastrica
e di contrastare i bruciori: impara ad associarli correttamente
A
bbiamo molte risorse a nostra disposizione
per contrastare i problemi di stomaco. Ci
sono alcuni cibi che, per loro natura, con-
tribuiscono a proteggere la mucosa dello stoma-
co. È importante conoscerli e sfruttarne appieno il
potenziale. Ecco allora alcuni alimenti indispen-
sabili e come farli entrare nelle proprie abitudini
alimentari.
90
PESCE FRESCO
Ci vogliono trote, orate e spigole
I l pesce è l’alimento che non dovrebbe mai mancare nell’ali-
mentazione di chi soffre di disturbi allo stomaco, grazie alla sua
elevata digeribilità. Prediligi i pesci “magri” come sogliole, triglie,
trote, orate, spigole che si digeriscono in 2-3 ore a differenza di
quelli più grassi (cefali, salmoni, tonni, sgombri e anguille) che im-
piegano 3-4 ore (il tempo si allunga se sono sott’olio o conservati).
92
S
utilizzando i semini al naturale. Ne basta un mezzo e soffri di bruciori di stomaco, quando ti sie-
cucchiaino da sgranocchiare a fine pasto. di a tavola, lascia cadere qualche goccia di
succo di limone fresco direttamente in bocca. Il
succo di limone infatti può sia limitare un’ecces-
siva produzione di succhi gastrici, sia stimolare
la produzione in caso questa sia scarsa. Altro
trucco super veloce può consistere nel bere 2-3
cucchiai di infuso di malva prima di mangiare:
le mucillagini di questa pianta proteggono le
mucose gastriche.
DAL GIAPPONE
Prova le prugne umeboshi
I l mal di stomaco in alcuni momenti può manifestarsi con sinto-
mi improvvisi piuttosto fastidiosi, come la nausea, il bruciore e il
gonfiore. Dal Giappone ci arriva in soccorso il rimedio d’emergenza
per alleviare subito il sintomo: le prugne “umeboshi”. Questi piccoli
frutti fermentati, che da millenni vengono utilizzati per insaporire
riso e verdure, hanno proprietà alcalinizzanti: te ne basta succhiare
a lungo un nocciolo (come faresti con una caramella) per veder
sparire nausea e bruciori. Le prugne umeboshi si possono tro-
vare nei negozi bio e in alcune erboristerie. Puoi consumarle
anche se temi di aver esagerato a tavola, perché queste prugne
aiutano a scomporre carboidrati, grassi e proteine, semplifi-
cando l’azione dello stomaco.
Scuola di Nat u
Anno Accademico 2020 -2
LA FIGURA Il naturopata opera
PROFESSIONALE in questi ambiti:
DEL NATUROPATA • il primo di tipo EDUCATIVO,
La Naturopatia è una disciplina all’interno del quale informa
che si ispira alla visione olistica ed educa le persone che gli
di mente e corpo e rappresenta la si rivolgono a conoscere e
sintesi dei metodi naturali al ser- gestire il proprio equilibrio
vizio del benessere e della quali- psico-fisico e a raggiungere
tà della vita. Oggi è ormai da tutti e mantenere uno stato di be-
riconosciuta come sicuro coa- nessere, indicando a tal fine i
diuvante della salute e del benes- comportamenti più idonei da
sere e particolarmente utile per la seguire.
prevenzione. Le recenti indagini • il secondo di tipo ASSISTEN-
statistiche, sia a livello nazio- ZIALE, ovvero di ausilio al
nale (ISTAT) che internazionale cliente perché riconosca in
(OMS), evidenziano che un sem- se stesso eventuali squilibri
pre maggior numero di persone di tipo psico-fisico-emozio-
(oltre un terzo della popolazione) nale o predisposizioni ad
DIREZIONE DELLA
si rivolge, per la cura della pro- essi e di intervento con me-
SCUOLA E COMITATO pria salute, a forme di medicina todiche “dolci” per favorire
SCIENTIFICO non convenzionale (agopuntura, il ripristino dell’equilibrio e
fitoterapia, omeopatia, etc…). del benessere. Oltre alle di-
Dott. Raffaele Morelli Ma se al medico, adeguatamente scipline naturali che vanno
Presidente dell’Istituto Riza qualificato in queste discipline, dalle tecniche di massaggio
e della Scuola di Naturopatia
spetta il compito esclusivo di alla kinesiologia, dalle erbe
Dott. Vittorio Caprioglio occuparsi della diagnosi e della ai fiori di Bach, dal l’Eu-
Direttore dell’Istituto Riza cura delle malattie, si delinea al bio tica alla Cro mo te ra pia,
e della Scuola di Naturopatia
suo fianco in modo rilevante una seguendo la tradizione
ll Comitato Scientifico della Scuola di figura innovativa: il naturopata. Il del l’Istituto Riza, il Natu-
Naturopatia dell’Istituto Riza è compo- naturopata, con le sue conoscen- ropata acquisisce e utilizza
sto da Cattedratici Universitari italiani e ze professionali nelle tecniche di le tecniche di Autostima, di
stranieri di grandissimo prestigio: trattamento che si riallacciano scoperta del proprio Talen-
alle grandi Tradizioni Orientali to, di Rilassamento. I mo-
Prof. Umberto Solimene (Presidente),
Prof. Mariano Bizzarri, Prof. Marcello ed Occidentali, è un “operatore derni studi neuro-fisiologici
Cesa-Bianchi, Prof. Ervin Laszlo, Prof. del benessere” le cui indicazioni hanno infatti messo in luce
Emilio Minelli, Prof. Piero Parietti, Prof. si iscrivono nel quadro di una che ogni trasformazione del
Ivano Spano. riconciliazione con le leggi della nostro stato di coscienza è
Natura. in grado di modificare il si-
o l ie co
di not
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’a st n l
e
lti e s ar
ssi i c go
m on an
o n sig ti
um lia cip
er
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o
o
FINR
FEDERAZIONE ITALIANA DEI NATUROPATI RIZA
Col patrocinio
della Società Italiana
di Medicina
Psicosomatica
S
e soffri di cattiva digestione, ma anche di
gonfiori o acidità di stomaco, ecco come
organizzare una settimana (con un giorno
libero) per riequilibrare la tua digestione. Que-
sto stesso schema può essere prolungato anche
per 15 giorni, variando gli ingredienti ma rispet-
tando la filosofia di base e scegliendo gli ali-
menti in base alle indicazioni date nelle pagine
precendenti.
PRIMO GIORNO
COLAZIONE
◗ Muesli d’avena
◗ Tè verde
◗ Una pera e 5 mandorle
PRANZO
◗ Grano saraceno con pollo e
zucchine. Se hai appetito, aggiungi
una porzione di verdure cotte
CENA
◗ 180 g di filetto di sogliola o nasello
cotto in padella con un filo d’olio;
spinaci lessati; 3 gallette di saraceno
96
QUARTO GIORNO
COLAZIONE PRANZO CENA
◗ 120 ml di latte con caffè ◗ Passato di carote ◗ Tacchino con timo
d’orzo o un infuso di malva con i crostini ◗ 250 g di patate dolci
◗ Una banana piccola ◗ 150 g di sogliola cotta lessate e schiacciate, poi
◗ Una galletta di grano in padella condite con un filo d’olio e
saraceno con miele con un filo d’olio un pizzico di sale
PRANZO PRANZO
◗ 60 g di fusilli integrali conditi con un ◗ Pollo al vapore con 50 g di riso basmati
cucchiaio di crema di carciofi (la trovi ◗ 250 g di spinaci lessati brevemente, poi strizzati, tritati e
al supermercato) e 15 g di nocciole passati in padella con un filo d’olio
tritate; 200 g di verdure cotte
CENA
CENA ◗ 60 g di quinoa lessata e condita con un filo d’olio
◗ Tofu con verdure ◗ 150 g di tocchetti di nasello cotto in padella
◗ Tre gallette di saraceno ◗ 250 g di zucca cotta in forno con olio e rosmarino
Il potere curativo
della nostra mente
Nel cervello esistono aree specifiche
collegate al sistema immunitario,
capaci di stimolare l’autoguarigione
S
iamo abituati a pensare che le malattie siano qualcosa
che riguarda solo ed esclusivamente il corpo. Eppure
la nostra mente ha una parte importantissima, sia nello
spiegare perché siamo maggiormente soggetti ad alcune pa-
tologie rispetto ad altre, sia nel determinare la risposta del
nostro sistema immunitario e quindi la nostra guarigione. Le
aree antiche del cervello, dove si compie il misterioso salto
dalla mente al corpo, vengono attivate soprattutto dalle Im-
magini. In queste aree ci sono le funzioni autoguaritrici. Han- L’autoguarigione
dipende dal cervello
no bisogno di un bagno rigenerante nell’immaginario, nella
Edizioni Riza
fantasia, nell’avventura di essere un nuovo personaggio. In Pagg. 100 - Euro 9,90
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