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Effetto Cumulativo - Darren Hardy (Hardy, Darren)
Effetto Cumulativo - Darren Hardy (Hardy, Darren)
Darren Hardy, leader nel settore della realizzazione personale, ha iniziato la carriera
di imprenditore a soli diciotto anni. Direttore di emittenti televisive, mentore,
consulente di aziende e organizzazioni no-profit, celebre oratore, dal 2007 al 2015 ha
diretto la rivista «Success». È autore di tre libri: Effetto cumulativo (2010), Living
Your Best Year Ever (2011) e The Entrepreneur Roller Coaster (2015).
Darren Hardy
EFFETTO CUMULATIVO
Come moltiplicare il proprio successo nella vita e nel lavoro
Poiché ricopro da oltre venticinque anni il ruolo di leader nell’industria dei media nel
settore del successo, ne ho viste di tutti i colori. Non c’è nulla di più potente
dell’effetto cumulativo di semplici azioni ripetute nel corso del tempo.
Ci siamo, questo è tutto ciò che serve per ottenere un immenso successo nella vita.
Qualunque sia il tuo sogno, desiderio o obiettivo, il programma per realizzarlo si
trova nel libro che hai tra le mani. Continua a leggere, e lascia che rivoluzioni il tuo
mondo.
Effetto cumulativo
Sei soddisfatto della tua vita così com’è adesso? Oppure stai sfogliando
questo libro alla ricerca di una qualche trasformazione? Scommetto che hai
preso in mano Effetto cumulativo perché in questo momento ti senti
insoddisfatto in almeno una sfera della tua vita. E, che tu ci creda o meno,
quell’insoddisfazione è una buona cosa. Significa che sei alla ricerca di
risposte... che sei pronto per crescere.
La maggior parte delle persone crede che il cambiamento e la crescita
personale siano ardui da ottenere. Io invece sono convinto che raggiungere i
propri obiettivi e realizzare i propri sogni non debba necessariamente essere
un’impresa complessa o estenuante. Il successo è semplice. Questo libro si
basa su una regola che anche io ho osservato nella mia vita e formazione, e
cioè che le decisioni plasmano il nostro destino. Le piccole scelte
quotidiane ti condurranno alla vita che desideri oppure, per forza di cose, al
fallimento. Di fatto, sono le più piccole decisioni a dare forma alla tua
esistenza. A partire da cosa mangi e dove lavori, fino alle persone che
frequenti, passando per come trascorri la tua giornata, ogni scelta plasma il
modo in cui vivrai oggi, ma soprattutto il modo in cui vivrai il resto della
tua vita.
Sì, insomma, il successo non ha niente a che vedere con il fare bene
cinquemila cose diverse. Si tratta piuttosto di fare bene le cose giuste per
cinquemila volte di seguito. Ecco la missione di Darren Hardy in questo
libro: offrirti un distillato dei principi fondamentali del successo e di come
renderli parte integrante della tua vita quotidiana. Ecco ciò che serve per
ottenere un successo duraturo.
Quando devi scegliere una persona che ti guidi lungo un percorso di
trasformazione – che ti aiuti a ottenere la vita che desideri – non limitarti ad
ascoltare quel che dice, ma osserva anche ciò che fa. Perché non sono le
parole, bensì le azioni a dirci tutto sul suo conto. Ecco una cosa che rispetto
molto in Darren: alle parole fa seguire i fatti. Ciò che condivide nel suo
libro è basato su quanto ha funzionato nella sua vita, e anche nella mia.
Darren e io abbiamo preso entrambi la decisione di assumere il controllo
delle nostre vite sin da giovanissimi. Siamo andati alla ricerca di risposte
osservando persone che conducevano il tipo di vita a cui noi ambivamo. Poi
abbiamo messo in pratica quel che abbiamo imparato. Non c’è da
meravigliarsi se entrambi citiamo Jim Rohn come mentore. Jim è stato un
maestro nell’aiutare le persone a comprendere le verità e le leggi che
conducono al successo. Secondo lui, si tratta di una vera e propria scienza.
Certo, ognuno di noi è diverso, ma le regole per ottenere il successo sono
sempre le stesse. Nella vita, ciò che semini raccogli; non puoi chiedere più
di quanto tu non sia disposto a dare. Se vuoi più amore, dai più amore. Se
vuoi maggiore successo, aiuta gli altri a puntare più in alto. E quando avrai
studiato e padroneggerai la scienza della realizzazione, allora troverai il
successo che desideri.
Darren Hardy è la prova vivente di questa filosofia. Egli ha adottato
alcune semplici ma profonde regole di base su quel che serve per avere
successo, e le ha applicate per arrivare a guadagnare oltre un milione di
dollari l’anno all’età di ventiquattro anni e a costruire una società stimata
più di cinquanta milioni a soli ventisette.
La sua vita è stata un laboratorio personale di studio e ricerca sul tema
del successo. Ha usato se stesso come cavia e ha testato migliaia di idee,
risorse e strumenti diversi, e attraverso i suoi fallimenti e trionfi è riuscito a
capire quali idee e strategie sono valide, e quali sono soltanto idiozie.
Per oltre venticinque anni la mia strada si è incrociata con quella di
Darren che, come figura di riferimento nel settore della realizzazione
personale, ha lavorato a stretto contatto con centinaia fra i migliori scrittori,
oratori e leader di pensiero. Egli ha formato decine di migliaia di
imprenditori, ha fornito consulenze a molte grandi aziende, ed è stato il
mentore di dozzine di direttori generali e uomini di successo, estrapolando
da queste esperienze ciò che ha davvero importanza e funziona sul serio, e
ciò che non lo fa.
Grazie al suo ruolo di produttore televisivo e editore della rivista
«SUCCESS», Darren è al centro dell’industria della realizzazione
personale. Ha intervistato figure di spicco, da Richard Branson al generale
Colin Powell a Serena Williams, su una miriade di temi legati al successo, e
ha analizzato a fondo le loro idee migliori – e persino alcune delle mie – per
poi raccoglierle tutte. È un’enciclopedia universale di informazioni sulla
realizzazione personale, frutto di un continuo lavoro di selezione, filtraggio,
analisi, sintesi, categorizzazione e catalogazione. Si è concentrato sui
principi fondamentali che contano, principi che puoi attuare
immediatamente nella tua vita per ottenere risultati tangibili e duraturi.
Effetto cumulativo è il manuale di istruzioni che ti insegna come tenere
in pugno il sistema, controllarlo, padroneggiarlo e plasmarlo secondo i tuoi
bisogni e desideri. Una volta fatto questo, non c’è niente che tu non possa
ottenere o raggiungere.
Come ho affermato in precedenza, nella mia vita e formazione ho
adottato un principio fondamentale che è alla base di Effetto cumulativo: le
decisioni che prendi plasmano il tuo destino. Il futuro è quello che ti crei.
Le scelte che compi – persino le più piccole e quotidiane – ti condurranno
alla vita che desideri oppure a spiacevoli conseguenze. Sono quelle piccole
decisioni a indirizzare la tua vita. Devia di soli due millimetri e la tua
traiettoria cambierà: quella che prima poteva sembrare una scelta
insignificante adesso può diventare un mastodontico errore di valutazione.
Ma la buona notizia è che il cambiamento risiede dentro di te. Esattamente
come un errore di calcolo di due millimetri può farti deviare dalla rotta della
tua vita, allo stesso modo un riassestamento di due millimetri può riportarti
sulla strada giusta. Il trucco è trovare il programma, la guida, la mappa che
ti mostri dov’è quella strada. Come arrivarci. Come mantenere la rotta.
Ecco la mia sfida per te: cessa di vivere in modalità reattiva, scegli di
assumere il controllo della tua vita, oggi, e prendi decisioni che modellino il
destino che desideri. Se vuoi crescere (e spero che sia così!), sfrutta
strumenti come questo libro. Usalo come guida per crearti la vita che vuoi.
Ricorda, il successo è semplice. Fai le cose giuste – e continua a farle
giorno dopo giorno – e sono certo che otterrai tutto il meglio che la vita ha
da offrirti.
Questo libro è proprio quel piano d’azione dettagliato e tangibile. Lascia
che sconvolga le tue aspettative, elimini i tuoi preconcetti, accenda la tua
curiosità e valorizzi la tua vita, a partire da adesso.
Vivi con passione!
Tony Robbins
Imprenditore, autore e stratega delle massime prestazioni
NOTA IN OCCASIONE DEL 10° ANNIVERSARIO
La monetina magica
Se ti chiedessero di scegliere fra tre milioni di dollari in contanti in questo
istante o una monetina da un centesimo che raddoppia il suo valore ogni
giorno per trentun giorni, che cosa sceglieresti? Se questa domanda ti è già
nota, saprai che la scelta giusta è la monetina, perché ti porterà maggiore
ricchezza. Eppure, perché è così difficile credere che scegliere la monetina
alla fine ci garantirà più soldi? Perché ci vuole molto più tempo per vedere
il risultato. Esaminiamo la questione da vicino.
Supponiamo che tu scelga il vile denaro e una tua amica si incammini
lungo la strada della monetina. Al quinto giorno, la tua amica avrà sedici
centesimi. Tu, invece, avrai tre milioni. Al decimo giorno, lei avrà $5,12 e
tu i tuoi bei bigliettoni. Come pensi che si senta la tua amica rispetto alla
sua decisione? Tu stai spendendo i tuoi milioni spassandotela alla grande,
strafelice della tua scelta.
Dopo venti giorni, e con soli undici giorni rimanenti, la tua cara amica
ha soltanto $5243. Come si sentirà adesso? Dopo tutti i suoi sacrifici e
l’atteggiamento positivo, ha poco più di cinquemila dollari. Tu, invece, hai
tre milioni. Poi, la magia invisibile dell’effetto cumulativo comincia a
manifestarsi: al trentunesimo giorno, la stessa piccola crescita matematica
quotidiana avrà portato la monetina capitalizzata a valere $10.737.418,24,
più del triplo dei tuoi tre milioni.
In questo esempio vediamo perché la costanza nel tempo è così
importante. Al ventinovesimo giorno, tu hai i tuoi tre milioni, la tua cara
amica circa due milioni e settecentomila dollari. Lei passa in testa soltanto
al trentesimo giorno di questa gara, con cinque milioni e trecentomila
dollari. E ti straccia soltanto l’ultimissimo giorno di questa ipermaratona
lunga un mese: alla fine, lei si ritrova con $10.737.418,24, tu con tre
milioni.
Ci sono poche cose impressionanti come la «magia» del capitalizzare le
monetine. È incredibile, ma questa «forza» è potente in ciascun campo della
tua vita.
Ecco un altro esempio...
Tre amici
Prendiamo tre amici che sono cresciuti assieme. Vivono nello stesso
quartiere e hanno sensibilità molto simili. Ciascuno di essi guadagna circa
cinquantamila dollari l’anno. Sono tutti sposati, godono di buona salute e
hanno un peso corporeo nella media, con l’aggiunta delle temutissime
«maniglie dell’amore».
L’amico numero uno, che chiameremo Larry, va avanti facendo quello
che ha sempre fatto. È felice, o così crede, ma talvolta si lamenta perché
non cambia mai nulla.
L’amico numero due, Scott, comincia ad apportare qualche piccolo
cambiamento positivo, apparentemente insignificante. Inizia a leggere dieci
pagine di un buon libro e ad ascoltare trenta minuti di un programma
educativo o stimolante durante il suo tragitto verso l’ufficio ogni giorno.
Scott vuole vedere dei cambiamenti nella sua vita, ma non vuole creare
troppo scompiglio. Ha cominciato da poco ad ascoltare i miei podcast on
demand e ha scelto di mettere in pratica un’idea tratta da uno degli episodi:
eliminerà centoventicinque calorie al giorno dalla sua dieta. Nulla di
eccezionale. Stiamo parlando di una tazza di cereali in meno, di scambiare
la lattina di una bevanda gassata con una bottiglia di acqua frizzante, di
sostituire la maionese del panino con la senape. Fattibile. Ha anche
cominciato a fare circa duemila passi in più al giorno (poco più di un
chilometro). Nessun grande sforzo o atto di coraggio. Roba che potrebbe
fare chiunque. Ma Scott è determinato ad attenersi a queste scelte e sa che,
sebbene siano semplici, potrebbe altrettanto semplicemente avere la
tentazione di abbandonarle.
L’amico numero tre, Brad, prende un paio di decisioni sbagliate. Di
recente ha comprato un televisore maxischermo per poter vedere tutti i suoi
programmi preferiti. Ha provato le ricette che ha visto su un canale di
cucina: le lasagne al formaggio e i dolci sono i suoi cibi preferiti. Ah, e ha
anche installato un angolo bar in salotto e aggiunto una bevanda alcolica a
settimana alla sua dieta. Niente di folle: Brad vuole soltanto svagarsi e
rilassarsi un po’ di più durante la settimana.
Dopo cinque mesi, tra Larry, Scott e Brad non si percepisce nessuna
differenza. Scott continua a leggere un pochino ogni sera e ad ascoltare
audio prima e dopo il lavoro; Brad si «gode» la vita e si impegna meno;
Larry continua a fare quello che ha sempre fatto. Benché ognuno di loro
continui a seguire il proprio schema di comportamento, cinque mesi non
sono sufficienti per vedere un declino o un miglioramento. Anzi, se
rappresentassimo con un grafico il peso dei tre uomini, vedremmo un errore
di arrotondamento pari a zero: sarebbero esattamente uguali. Dopo dieci
mesi, non notiamo ancora nessun cambiamento evidente in nessuna delle
loro vite. Solo al termine del diciottesimo mese siamo in grado di misurare
delle leggere differenze nell’aspetto dei tre amici. Ma, verso il
venticinquesimo mese, cominciamo a vedere differenze evidenti e
misurabili. Il ventisettesimo mese vediamo un’enorme differenza. E dopo
trentun mesi il cambiamento è sorprendente: ora Brad è grasso, mentre
Scott è snello. Eliminando soltanto centoventicinque calorie al giorno, Scott
ha perso quasi quindici chili!
L’effetto a cascata
I risultati dell’esempio appena esposto sembrano sensazionali, lo so. Ma
possiamo andare ancora più a fondo di così. La verità è che persino un
piccolo cambiamento può avere un impatto significativo che causa un
inaspettato e imprevisto effetto a cascata. Osserviamo meglio una delle
cattive abitudini di Brad, quella di mangiare spesso cibi grassi, per
comprendere meglio come l’effetto cumulativo possa agire in maniera
negativa e creare un effetto a cascata che si ripercuote su tutta la sua vita.
Brad prepara dei muffin con una ricetta che ha imparato da un
programma di cucina. Ne va molto orgoglioso e la sua famiglia lo apprezza,
perciò sembra un fatto positivo sotto ogni aspetto. Brad comincia a
preparare i muffin (e altri dolci) sempre più spesso. Adora i suoi manicaretti
e ne mangia più di quanti dovrebbe, ma non così tanti da allarmare
qualcuno. Tuttavia, la sera quel cibo extra fa sentire Brad fiacco e apatico.
Si sveglia un po’ intontito, e ciò lo rende irascibile. L’irritabilità e la
mancanza di sonno cominciano a influire sul suo lavoro. Brad è meno
produttivo, e di conseguenza riceve valutazioni scoraggianti dal suo capo.
Al termine della giornata si sente scontento del suo lavoro e le sue energie
sono veramente a terra. Il tragitto verso casa sembra più lungo e stressante
che mai. Tutto ciò fa sì che Brad cerchi ulteriore consolazione nel cibo:
questo è il potere dello stress.
La complessiva mancanza di energie rende Brad meno propenso a fare
passeggiate con sua moglie, come erano abituati a fare prima. Non ne ha
voglia. A lei manca il tempo trascorso insieme, e prende sul personale
questa sua chiusura. Con sempre meno attività da condividere con la moglie
e la mancanza di aria fresca ed esercizio fisico, l’organismo di Brad non
rilascia le endorfine che lo aiutavano a sentirsi ottimista e allegro. Siccome
non è più così felice, comincia a trovare difetti in se stesso e negli altri, e
smette di fare complimenti a sua moglie. A mano a mano che il suo corpo
comincia ad arrotondarsi, Brad si sente meno sicuro di sé e meno attraente,
e diventa meno romantico.
Brad non capisce quanto la sua mancanza di vitalità e affetto nei
confronti della moglie la turbino. Sa solo che si sente un po’ strano.
Comincia a passare ore davanti alla TV, fino a tarda notte, perché è facile e
distensivo. Sentendolo distante, la moglie di Brad comincia a lamentarsi e a
cercare più attenzioni. Quando nemmeno questo funziona, si chiude dietro
una corazza emotiva. Si sente sola. Riversa tutte le sue energie nel lavoro e
passa più tempo con le sue amiche per appagare il desiderio di compagnia.
Gli uomini cominciano a flirtare con lei, facendola sentire di nuovo
desiderata. Non tradirebbe mai Brad, ma lui percepisce che c’è qualcosa che
non va. Anziché rendersi conto che sono le sue scelte e abitudini sbagliate
ad aver causato tutti quei problemi, Brad accusa la moglie.
Credere che sia l’altra persona a sbagliare anziché guardarsi dentro e
lavorare per mettere ordine nel proprio caos interiore è roba da prima
lezione di psicologia. In questo caso, Brad non sa come guardarsi dentro:
nei programmi di cucina e nelle serie poliziesche non danno consigli sul
miglioramento di sé e delle proprie relazioni. Tuttavia, di tanto in tanto lo
sfiora il pensiero che, se avesse letto i libri di crescita personale che leggeva
il suo amico Scott, forse avrebbe imparato diversi modi per migliorare le
cattive abitudini. Purtroppo per Brad, le piccole scelte che ha fatto giorno
dopo giorno hanno creato una cascata che ha gettato scompiglio in ogni
aspetto della sua vita.
Di certo, tutta quella conta delle calorie e quello stimolo intellettuale
hanno avuto l’effetto contrario su Scott, che adesso sta raccogliendo i suoi
risultati positivi. Non è altro che la ripetizione di semplici discipline
quotidiane contro dei semplici errori di valutazione. È così facile.
Dedicando tempo e costanza sufficienti, i risultati diventano visibili. Anzi,
del tutto prevedibili.
Ottime notizie: l’effetto cumulativo è prevedibile e misurabile! Non è
rassicurante sapere che devi soltanto compiere una serie di piccolissimi
passi, con costanza, nel tempo, per migliorare radicalmente la tua vita? Non
ti sembra più semplice che allestire una grande esibizione di audacia ed
eroica resistenza, finendo soltanto per sfinirti e costringerti a raccogliere
nuovamente tutte quelle energie in seguito per un altro tentativo (che
probabilmente non avrà successo)? Mi sento esausto soltanto al pensiero.
Ma questo è ciò che la gente fa normalmente. La società ci ha indotti a
credere nell’efficacia di uno sforzo imponente e ostentato (vedi la Figura 1).
Fig. 1. La bellezza dell’effetto cumulativo sta nella sua semplicità. Notiamo come, nella parte sinistra
del grafico, i risultati siano intangibili, e come cambino visibilmente dopo un certo tempo. I
comportamenti lungo tutto il percorso sono sempre gli stessi, ma alla fine la magia dell’effetto
cumulativo entra in gioco e porta a risultati diversi.
Fig. 2. L’effetto cumulativo funziona sempre. Puoi scegliere se volgerlo a tuo vantaggio o ignorarlo e
sperimentare gli effetti negativi di questo potente principio. Non importa in quale punto ti collochi in
questo grafico. A cominciare da oggi, puoi decidere di apportare alcuni semplici cambiamenti
positivi e lasciare che l’effetto cumulativo ti conduca dove vuoi arrivare.
Sfrutta l’effetto cumulativo a tuo vantaggio
Diventare fortunati
Forse pensi di essere semplicemente sfortunato. Ma in realtà questa non è
che un’altra scusa. L’unica differenza fra diventare incredibilmente ricco,
felice e sano, o al verde, depresso e malsano, sta nelle scelte che fai durante
la tua vita. Nient’altro farà la differenza. Ecco il problema della fortuna:
siamo tutti fortunati. Se sei vivo e vegeto, hai salute e un po’ di cibo nella
dispensa, allora sei incredibilmente fortunato. Tutti hanno l’opportunità di
essere «fortunati», perché al di là del possedere i requisiti essenziali, ovvero
salute e sostentamento, la fortuna si riduce semplicemente a una serie di
scelte.
Quando ho chiesto a Richard Branson se credeva che la fortuna avesse
avuto un ruolo nel suo successo, mi ha risposto: «Sì, certo, siamo tutti
fortunati. Se vivi in una società libera, sei fortunato. La fortuna ci circonda
ogni giorno; ci accadono continuamente cose fortunate, che noi lo
riconosciamo o meno. Io non sono stato più fortunato o sfortunato di
nessuno. La differenza è che, quando la fortuna mi è venuta incontro, io
l’ho sfruttata».
Ah, parole sagge. E, visto che siamo in tema, credo che il vecchio detto
che sentiamo spesso – «La fortuna è ciò che accade quando la preparazione
incontra l’occasione» – non sia abbastanza. Ritengo che la «fortuna»
comprenda due ulteriori elementi essenziali.
La trappola economica
Dopo aver gestito le mie finanze come un idiota colossale, ho provato sulla
mia pelle l’importanza di tenere traccia delle cose. Quando avevo poco più
di vent’anni e guadagnavo parecchi soldi vendendo immobili, incontrai il
mio commercialista.
«Devi pagare più di centomila dollari di tasse» disse.
«Cosa?!» sbottai. «Non ho tutti quei soldi a portata di mano.»
«Perché no?» chiese. «Hai guadagnato molto di più. Di certo avrai
messo da parte le tasse dovute su quel denaro.»
«È evidente che non l’ho fatto» replicai.
«Dove hai messo tutti quei soldi?» chiese.
«Non lo so» confessai a testa bassa. Il denaro mi era scivolato via dalle
mani come fosse acqua, senza che me ne accorgessi.
Poi il mio commercialista mi fece un grande favore.
«Figliolo» disse guardandomi dritto negli occhi. «Devi darti una
regolata. Questa storia l’ho già vista un miliardo di volte. Stai spendendo
soldi come un idiota, e non sei nemmeno in grado di giustificarlo. Questo è
da stupidi. Devi smetterla. Adesso sei davvero al verde. Devi guadagnare
più soldi, sui quali dovrai pagare le tasse, soltanto per pagare le tasse che
già devi pagare. Continua così e ti scaverai la fossa finanziaria con il tuo
stesso portafoglio.»
Colsi immediatamente il messaggio.
Ecco quello che mi fece fare il mio commercialista: portare con me un
piccolo taccuino e annotare ogni centesimo che spendevo, ogni giorno per
trenta giorni. Che fosse un migliaio di dollari per un nuovo completo o
cinquanta centesimi per gonfiare le gomme dell’auto, doveva essere tutto
scritto nel quadernetto. Wow. Questo mi ha reso subito consapevole delle
varie scelte inconsapevoli che facevano sparire i soldi dalle mie tasche.
Poiché dovevo registrare tutto, mi trattenevo dal comprare alcune cose
soltanto per non dover tirar fuori quel dannato taccuino e annotarlo!
Tenere un registro delle spese per trenta giorni di fila rafforzò in me una
nuova consapevolezza e diede origine a una nuova serie di scelte e regole
riguardo alle mie spese. E dal momento che consapevolezza e
atteggiamento positivo si combinano, sono diventato più proattivo con il
denaro: ho messo qualcosa da parte per la pensione, ho risparmiato su
alcuni sprechi, mi sono goduto ancora di più il quoziente divertente dei
soldi, i «soldi dello svago». Quando prendevo in considerazione di spendere
per divertirmi, lo facevo soltanto dopo una lunga pausa.
Questo esercizio di tracciatura ha cambiato la mia consapevolezza di
come gestivo i soldi. Ha funzionato così bene che, infatti, l’ho messo in
pratica molte volte per cambiare altri comportamenti. Tenere traccia delle
cose è il mio irrinunciabile modello per trasformare tutto ciò che mi
tormenta. Nel corso degli anni ho tenuto traccia di quello che mangio e
bevo, di quante volte faccio attività fisica, di quanto tempo passo a
migliorare una mia capacità, del numero di chiamate di lavoro, persino del
miglioramento delle mie relazioni con i familiari, con gli amici e con mia
moglie. I risultati non sono stati meno interessanti.
Avendo comprato questo libro, in pratica mi hai pagato per la mia
opinione e la mia assistenza. Ecco che allora diventerò un rompipalle e
insisterò affinché tu tenga traccia dei tuoi comportamenti per almeno una
settimana intera. Questo libro non è finalizzato a farti divertire: è stato
realizzato per aiutarti a ottenere risultati. Per ottenere risultati, devi passare
all’azione.
Può darsi che in passato tu abbia già sentito parlare di tracciatura. Anzi,
è probabile che tu abbia già adottato la tua versione di questo esercizio. Ma
scommetto anche che adesso non lo stai facendo, giusto? Come faccio a
saperlo? Perché la tua vita non sta avendo il successo che vorresti. Sei
uscito dai binari. Tenere traccia delle cose ti farà tornare sulla buona strada.
Sai perché i casinò di Las Vegas guadagnano così tanti soldi? Tengono
traccia di ogni tavolo, di ogni vincitore, ogni ora. Perché i preparatori
atletici vengono pagati un mucchio di soldi? Tengono traccia di ogni
allenamento, ogni caloria e ogni micronutriente per i loro sportivi. Tutti i
vincitori sono tracciatori. Adesso voglio che anche tu tenga traccia della tua
vita con la stessa intenzione: cominciare a intravedere i tuoi obiettivi.
La tracciatura è un esercizio semplice. Funziona perché conduce a una
consapevolezza momento-per-momento delle azioni che vuoi compiere
nella sfera della tua vita che vuoi migliorare. Ti sorprenderà quello che
osserverai. Non puoi gestire o migliorare qualcosa finché non la misuri. In
maniera simile, non puoi sfruttare al massimo ciò che sei – i tuoi talenti,
risorse e capacità – finché non diventi consapevole e responsabile delle tue
azioni. Ogni atleta professionista e il suo allenatore tengono traccia di ogni
performance nei minimi dettagli. I lanciatori conoscono le statistiche di
ogni tiro del loro repertorio. I golfisti misurano i tiri al millimetro. Gli atleti
professionisti sanno come regolare le performance in base ai dati che hanno
annotato. Prestano attenzione a quello che registrano e fanno le opportune
modifiche, perché sanno che quando le loro statistiche migliorano vincono
più partite e guadagnano di più con i contratti pubblicitari.
In qualsiasi momento, voglio che tu sappia perfettamente quanto bene
stai andando. Ti sto chiedendo di tenere traccia di te stesso come se fossi un
bene prezioso. Perché lo sei. Vuoi quel sistema a prova di idiota di cui
abbiamo parlato prima? Eccolo qui. Quindi, a prescindere da quanto pensi
di essere consapevole delle tue abitudini (credimi, non lo sei!), ti chiedo di
cominciare a tenerne traccia. Così facendo rivoluzionerai la tua vita e, alla
lunga, il tuo stile di vita.
Fig. 3. Il costo reale dell’abitudine di prendersi un caffè da quattro dollari, se spalmata in vent’anni, è
pari a $51.833,79. Questo è il potere dell’effetto cumulativo.
L’eroe invisibile
Una volta che avrai cominciato a tenere traccia della tua vita, la tua
attenzione si concentrerà tanto sulle piccole cose che fai bene quanto sulle
piccole cose che sbagli. E quando avrai scelto di apportare correzioni di
rotta anche minime in maniera costante, nel corso del tempo, inizierai a
vedere risultati sorprendenti. Ma non aspettarti un coro festante. Quando
dico correzioni di rotta minime, intendo pressoché invisibili. C’è la
possibilità che nessuno le noti nel breve termine. Non ci saranno applausi,
nessuno ti manderà biglietti di congratulazioni o ti darà un trofeo per la tua
disciplina. Eppure, prima o poi, l’effetto cumulativo porterà a un risultato
eccezionale. Sono i piccoli impegni che ripagano, nel tempo, lo sforzo e la
preparazione per il grande trionfo che è avvenuto quando nessuno stava
guardando. Eppure i risultati sono eccezionali. Anche se un cavallo vince
per un pelo, vince dieci volte il montepremi. Ha per caso corso dieci volte
più veloce? No, ha fatto soltanto un pochino meglio. Ma sono stati quei giri
in più attorno alla pista, quell’attenzione in più alla sua alimentazione, quel
lavoro in più del fantino che hanno reso i risultati un pochino migliori e
hanno capitalizzato il premio.
Dopo centinaia di tornei giocati e migliaia di colpi registrati, la
differenza in classifica fra il primo e il decimo giocatore di golf è una media
di 0,32 colpi, ma la differenza nel premio in denaro è più che raddoppiata
($9,6 milioni contro $4,6 milioni)! Il primo golfista non è due volte
superiore all’altro, non è migliore al 50% e nemmeno al 10%. In effetti, il
suo punteggio medio è migliore soltanto dello 0,5%. Eppure i suoi risultati
sono più che raddoppiati (vedi la Figura 4).
Questo è il potere delle piccole cose che si sommano. Alla fine dei conti,
non sono le grandi cose a sommarsi, bensì le centinaia, migliaia di
piccolissime cose che separano l’ordinario dallo straordinario. Essere
superiori di un solo colpo richiede un’infinità di cose minuscole che non
vengono prese in considerazione quando si indossa la famosa Giacca Verde.
Lascia che ti mostri un paio di altre situazioni in cui tenere traccia delle
piccole cose può portare enormi frutti.
Fig. 4. La differenza in classifica fra il primo e il decimo golfista è inferiore a un colpo, di media, ma
la differenza nel premio in denaro è più che raddoppiata. Questo è il potere dell’effetto cumulativo.
Fonte: Classifica PGA Tour Championship 2019
Fai un giro
Sono stato il mentore dell’amministratore delegato di un’azienda che
fatturava più di cento milioni di dollari l’anno.
Phil era un imprenditore e anche il fondatore dell’impresa. I risultati
erano buoni, ma avevo riscontrato una mancanza di coinvolgimento, fiducia
ed entusiasmo nella cultura aziendale. Non ero particolarmente sorpreso; si
dà il caso che Phil non visitasse determinate aree del suo stesso edificio da
oltre cinque anni! Non aveva mai parlato con più dell’80 per cento del suo
personale. In pratica, viveva in una bolla con il suo team manageriale. Ho
chiesto a Phil di tenere traccia soltanto di un cambiamento: tre volte a
settimana, doveva mettere piede fuori dal suo ufficio e andare in giro per
l’edificio. Il suo obiettivo era cercare almeno tre persone che stessero
facendo qualcosa di giusto o di cui avesse sentito parlare bene e dimostrare
loro la sua gratitudine.
Quest’unica piccola modifica richiedeva soltanto un’ora a settimana, ma
nel corso del tempo ebbe un effetto notevole. I dipendenti che Phil trovò il
tempo di apprezzare cominciarono a fare uno sforzo in più e a lavorare più
sodo per guadagnarsi la sua stima. Altri, vedendo che i grandi sforzi
venivano notati e ammirati, cominciarono a rendere meglio.
L’effetto a cascata del loro nuovo atteggiamento si propagò alle relazioni
con i clienti, migliorandone l’opinione verso l’azienda e aumentando il
volume e la continuità degli affari, cosa che a sua volta incrementò
l’orgoglio di tutti. Nel corso di diciotto mesi, quel semplice cambiamento
portò a una svolta. In quell’arco di tempo, con lo stesso personale e senza
investire ulteriori capitali in pubblicità, l’utile netto crebbe di oltre il 30 per
cento.
Tutto perché Phil si impegnò con costanza a fare un piccolo passo,
apparentemente insignificante, e a ripeterlo nel corso del tempo.
Il tempo è denaro
Quanto prima comincerai a fare piccoli cambiamenti, tanto maggiore sarà il
potere dell’effetto cumulativo in azione a tuo vantaggio. Supponiamo che
una tua amica abbia ascoltato il consiglio di Dave Ramsey e abbia
cominciato a mettere da parte duecentocinquanta dollari al mese in un
fondo pensione da quando ha ottenuto il suo primo lavoro postlaurea a
ventitré anni. Tu, invece, non cominci a mettere da parte nessun risparmio
fino a quarant’anni. (O forse cominci a mettere qualcosina da parte prima,
ma poi ripulisci il tuo fondo pensione perché non noti nessun profitto.)
Quando la tua amica avrà quarant’anni non dovrà più investire neanche un
centesimo, e quando ne avrà sessantasette avrà già un milione, a un
interesse dell’8 per cento calcolato mensilmente.
Tu continui a investire duecentocinquanta dollari al mese fino a che
raggiungi i sessantasette anni, l’età pensionabile media secondo la
previdenza sociale americana per tutti coloro che sono nati dopo il 1960.
(Ciò significa che risparmierai per ventisette anni contro i suoi diciassette.)
Quando sarai pronto ad andare in pensione avrai meno di trecentomila
dollari e avrai investito ventisettemila dollari in più della tua amica.
Nonostante tu abbia messo da parte soldi per molti più anni e abbia
investito molto più denaro, alla fine sei comunque rimasto con meno di un
terzo dei soldi che avresti potuto avere. Questo è quello che succede quando
procrastini e trascuri comportamenti, abitudini e impegni necessari. Non
aspettare un altro giorno per cominciare i piccoli esercizi che ti condurranno
verso i tuoi obiettivi! (Vedi la Figura 5.)
Stai raccontando a te stesso che hai cominciato talmente tardi da non
poter più recuperare? Questo è soltanto un vecchio ritornello nella tua testa:
è arrivato il momento di dimenticarlo. Non è mai troppo tardi per cogliere i
frutti dell’effetto cumulativo. Supponiamo che tu abbia sempre voluto
suonare il pianoforte, ma credi sia troppo tardi perché stai per compiere
quarant’anni. Se cominci adesso, quando andrai in pensione sarai un
suonatore provetto, perché ti sarai esercitato per più di venticinque anni! Il
segreto è cominciare ADESSO. Ogni grande impresa, ogni avventura
fantastica cominciano a piccoli passi. Il primo passo sembra sempre più
difficile di quanto realmente non sia.
Ma se venticinque anni fossero troppi? Se avessi soltanto dieci anni di
tempo o di pazienza a disposizione? Brian Tracy mi ha insegnato come
migliorare una sfera qualsiasi della vita al 1000 per cento. Non al 10 per
cento o al 100 per cento, ma proprio al 1000 per cento! Lascia che te lo
spieghi.
Tutto quello che devi fare è migliorare te stesso, le tue prestazioni e le
tue entrate e uscite di 1/10 dell’1 per cento durante ogni giorno lavorativo
(puoi persino battere la fiacca nei weekend). Questo è un millesimo. Pensi
di potercela fare? Certo, chiunque può farcela. Semplice. Fallo ogni giorno
e migliorerai di ½ per cento a settimana (traduzione: non molto), che
corrisponde al 2 per cento al mese, che, se accumulato, ammonta al 26 per
cento ogni anno. I tuoi guadagni adesso raddoppieranno ogni 2,9 anni.
Entro il decimo anno, le tue prestazioni e i tuoi guadagni saranno superiori
del 1000 per cento rispetto a quelli attuali. Non è fantastico? Non devi
metterci il 1000 per cento in più di sforzo o lavorare il 1000 per cento in più
di ore. Soltanto un miglioramento di 1/10 dell’1 per cento al giorno. Tutto
qui.
Il successo è una (mezza) maratona
Beverly era addetta alle vendite di un’azienda di software didattici con la
quale stavo collaborando. Un giorno mi raccontò di un suo amico che la
settimana seguente avrebbe corso una mezza maratona.
«Non potrei mai fare una cosa del genere» mi assicurò Beverly, che era
decisamente sovrappeso. «Mi viene il fiatone già dopo una rampa di scale!»
«Se vuoi, puoi scegliere di fare anche tu quello che sta facendo il tuo
amico» le dissi. Lei esitò, rispondendomi che le sarebbe piaciuto molto
esserne in grado, ma che si trattava di un’impresa assolutamente
impossibile.
Il mio primo passo fu aiutare Beverly a trovare la sua motivazione.
«Quindi, Beverly, perché vorresti correre la mezza maratona?»
«Be’, la prossima estate faremo una rimpatriata per i vent’anni dalla fine
delle superiori, e voglio essere uno schianto. Ma ho preso talmente tanto
peso dopo aver avuto il mio secondo figlio, cinque anni fa. Non so come
potrei farcela.»
Tombola! Adesso avevamo un obiettivo. Ma procedetti con cautela. Se
hai mai provato a perdere peso, probabilmente saprai già come funziona:
pagare un abbonamento carissimo in palestra, spendere una fortuna per
personal trainer, nuova attrezzatura, nuovi completi sportivi fighi e scarpe
da ginnastica meravigliose. Ti alleni risolutamente per una settimana o poco
più e poi trasformi la cyclette in uno stendibiancheria, salti la lezione in
palestra e fai marcire le scarpe in un angolo. Con Beverly volevo provare
una strada migliore. Sapevo che, se fossi riuscito a farle scegliere soltanto
un’abitudine nuova, si sarebbe appassionata, e tutti gli altri comportamenti
si sarebbero allineati di conseguenza.
Le chiesi di fare un giro in macchina attorno al palazzo e di tracciare un
percorso di un chilometro e mezzo partendo da casa sua. Poi le dissi di
camminare lungo quel percorso per tre volte nell’arco di due settimane.
Nota bene: non le ho chiesto di cominciare correndo. Al contrario, ho
cominciato con qualcosa – un compito piccolo, facile – che non richiedesse
nessuno sforzo eccessivo. Poi le dissi di camminare lungo quel percorso tre
volte a settimana per altre due settimane. Ogni giorno fece la scelta di
continuare.
Poi le dissi di cominciare con una corsetta lenta, solo se e quando si
fosse sentita a suo agio. Se si fosse sentita senza fiato, si sarebbe fermata e
avrebbe continuato a camminare. Le chiesi di fare così fino a che fu in
grado di correre per un quarto, poi per metà, e poi per tre quarti del
percorso. Ci vollero altre tre settimane – nove uscite – prima che riuscisse a
correre per l’intero chilometro e mezzo. Dopo un totale di sette settimane,
faceva l’intero percorso correndo. Questo potrebbe sembrare un arco di
tempo piuttosto lungo per una vittoria così breve, no? Dopo tutto, una
mezza maratona è lunga ventun chilometri. Un chilometro e mezzo non è
niente. Eppure, era già qualcosa che Beverly cominciasse a percepire che la
sua scelta di rimettersi in forma per la rimpatriata – la sua «forza
motivante» (come spiegherò a breve) – stesse alimentando nuove abitudini
sane. L’effetto cumulativo era stato innescato e stava cominciando il suo
processo miracoloso.
Quindi chiesi a Beverly di aumentare il suo percorso di circa duecento
metri a ogni uscita (una lunghezza quasi impercettibile, forse soltanto
trecento passi in più). In sei mesi, arrivò a correre quattordici chilometri
senza fatica. Dopo nove mesi, correva regolarmente quasi ventidue
chilometri (poco più della distanza di una mezza maratona) come parte del
suo allenamento abituale. La cosa ancor più interessante, tuttavia, accadde
in altre sfere della sua vita: Beverly perse il desiderio costante di cioccolato
(una sua ossessione da sempre) e di cibi grassi e pesanti. Sparito. La
maggiore energia derivata dall’esercizio cardiovascolare e dalle migliori
scelte alimentari la aiutò ad affrontare il lavoro con maggior entusiasmo. In
quello stesso arco di tempo le sue vendite raddoppiarono (una cosa
fantastica anche per me!).
Come abbiamo visto nel capitolo precedente, l’effetto a cascata
innescato da tutto questo slancio aumentò la sua autostima, rendendola più
affettuosa verso il marito. La loro relazione diventò più passionale di quanto
non lo fosse ai tempi dell’università. Grazie alle sue ritrovate energie, anche
il rapporto con i figli diventò più vivace e movimentato. Notò che non
aveva più tempo per frequentare i suoi amici «guastafeste», che dopo il
lavoro si trovavano per bere qualcosa e mangiare stuzzichini unti. Fece
nuove amicizie «sane» all’interno di un’associazione sportiva cui si era
iscritta, cosa che la condusse a tutta una serie di ulteriori scelte,
comportamenti e abitudini positivi.
A seguito di quella prima conversazione nel mio ufficio, e dopo la sua
decisione di trovare la forza motivante e di impegnarsi in una serie di
piccoli passi, Beverly perse più di quindici chili, diventando un manifesto
vivente (e ambulante!) di tutte le donne forti e in forma. Oggi Beverly corre
maratone intere!
La tua vita è il prodotto delle tue scelte momento-per-momento. Tempo
fa Jillian Michaels, del programma televisivo statunitense Sfida all’ultimo
chilo, ha condiviso con me una forte storia della sua infanzia: «Quando ero
piccola, a Pasqua mia mamma organizzava un’elaborata caccia alle uova.
Correvo per tutta la casa, e quando mi avvicinavo a una delle uova nascoste
lei diceva: “Fuochino. Ti stai avvicinando. Oh, fuoco!”. E poi ti allontanavi
dall’uovo e lei diceva: “Acqua, acqua, oceano”. Seguendo la logica del
momento-per-momento, insegno ai concorrenti a pensare alla loro felicità e
al loro obiettivo finale come “fuochino”, perché ogni scelta e ogni decisione
che prenderanno in quel momento li porterà sempre più vicini all’obiettivo
finale».
Dal momento che i tuoi risultati dipendono tutti dalle scelte momento-
per-momento, hai un potere incredibile nel cambiare la tua vita cambiando
quelle scelte. Passo dopo passo, giorno dopo giorno, le tue scelte
plasmeranno le tue azioni fino a che non diventeranno abitudini grazie
all’aiuto dell’esercizio, che le renderà permanenti.
Perdere è un’abitudine. E anche vincere è un’abitudine. Adesso stiamo
lavorando per instillare nella tua vita delle abitudini vincenti. Elimina le
abitudini autosabotanti e instilla le indispensabili abitudini positive, e potrai
portare la tua vita in qualsiasi direzione tu desideri, fino alle vette della tua
più fervida immaginazione. Lascia che ti dimostri come...
Sfrutta l’effetto cumulativo a tuo vantaggio
Un vecchio saggio stava passeggiando nel bosco con un suo allievo quando
decise di fermarsi davanti a un albero molto giovane.
«Sradica quell’alberello» ordinò il maestro all’allievo, indicando un
germoglio che spuntava da sotto terra. Il giovane lo estrasse facilmente con
le dita. «Adesso sradica quest’altro» disse il maestro, indicando un alberello
più radicato che arrivava alle ginocchia del ragazzo. Con pochissimo sforzo
il ragazzo strappò albero, radici e tutto il resto. «Adesso questo» continuò il
maestro, facendo un cenno verso un sempreverde ben sviluppato e alto
quanto il ragazzo.
Sforzandosi molto, mettendoci tutta la sua forza e il suo peso, e usando
bastoni e sassi che aveva trovato per fare leva sulle radici, il giovane riuscì
a sradicare l’albero.
«Adesso» disse il vecchio saggio «vorrei che sradicassi questo.»
Il giovane seguì lo sguardo dell’insegnante, che cadde su una quercia
secolare talmente alta da riuscire a malapena a scorgerne la cima. Sapendo
quanto fosse stato difficile sradicare un albero decisamente più piccolo, il
ragazzo rispose al maestro: «Mi dispiace, ma non ce la faccio».
«Figliolo, hai appena dimostrato il potere che hanno sulla tua vita le
abitudini!» esclamò il maestro. «Più sono vecchie, più diventano grandi, e
più profonde saranno le loro radici; quindi più difficile sarà sradicarle.
Alcune diventano talmente grandi, con radici talmente profonde, da farti
persino desistere dal provarci!»
Creature dell’abitudine
Aristotele scrisse: «Siamo quello che facciamo ripetutamente». Il dizionario
Merriam-Webster definisce l’abitudine come «un comportamento acquisito
che è diventato quasi o del tutto involontario».
Ecco la storia di un uomo in sella al suo cavallo, che galoppa veloce.
Sembrava che stesse andando da qualche parte con urgenza. Un uomo che
se ne stava sul ciglio della strada gli chiese: «Dove stai andando?». Il
cavallerizzo rispose: «Non lo so, chiedilo al cavallo». Questa è la storia
della vita di molte persone: stanno in sella al cavallo delle loro abitudini,
senza la minima idea di dove stiano andando. È arrivato il momento di
prendere le redini della tua vita e indirizzarla nella direzione in cui vuoi
veramente andare.
Se finora hai vissuto con il pilota automatico, lasciando che le abitudini
ti governassero, voglio che tu comprenda perché. E voglio che ti lasci
liberare da questa presa. Dopo tutto, sei in buona compagnia. Studi
psicologici rivelano che il 95 per cento di tutto ciò che percepiamo,
pensiamo, facciamo e realizziamo è la conseguenza di un’abitudine
acquisita! Nasciamo con degli istinti, certo, ma con nessuna abitudine.
Quelle le sviluppiamo nel tempo. Già durante l’infanzia impariamo una
serie di risposte condizionate che ci portano a reagire automaticamente
(cioè, senza pensare) alla maggior parte delle situazioni.
Nella vita quotidiana, innestare il pilota automatico ha i suoi aspetti
positivi. Se dovessi pensare consciamente a ogni passo di ogni azione
ordinaria – fare colazione, portare i bambini a scuola, andare al lavoro e
così via – la tua vita si fermerebbe. Ti lavi i denti due volte al giorno senza
pensarci: non serve un dibattito filosofico, lo fai e basta. Allacci la cintura
non appena il tuo sedere tocca il sedile dell’auto: nessuna esitazione. Nelle
azioni ordinarie, le nostre abitudini e routine ci permettono di utilizzare il
minimo dell’energia conscia. Ci aiutano a restare sani di mente e ci
permettono di gestire la maggior parte delle situazioni piuttosto bene. E, dal
momento che non dobbiamo pensare alle cose ordinarie, possiamo
focalizzare le nostre energie mentali su pensieri più creativi e stimolanti. Le
abitudini possono essere utili, certo, ma solo fintanto che sono buone
abitudini.
Se mangi in maniera sana, è probabile che tu ti sia costruito buone
abitudini riguardo al cibo che compri e che ordini al ristorante. Se sei in
forma, probabilmente è perché ti alleni con regolarità. Se hai successo come
venditore, probabilmente è perché le tue abitudini di preparazione mentale e
dialogo interiore positivo ti permettono di rimanere ottimista anche di
fronte a un rifiuto.
Ho incontrato e lavorato con molte persone di successo, grandi direttori
generali e «superstar», e ti posso dire che tutti hanno un tratto in comune: le
buone abitudini. Questo non vuol dire che non abbiano cattive abitudini: le
hanno, ma sono poche. Una routine quotidiana costruita su buone abitudini
è la differenza che separa coloro che hanno successo da tutti gli altri. E,
infatti, ha senso. Come abbiamo già detto, le persone di successo non sono
per forza le più talentuose o intelligenti. Ma le loro abitudini le portano
nella direzione giusta, rendendole ben informate, più consapevoli,
competenti, qualificate e preparate.
Quando ero piccolo, per insegnarmi il valore delle abitudini mio padre
prendeva come esempio Larry Bird. «Larry Legend» è considerato uno dei
migliori giocatori di basket professionisti, eppure non era noto per essere il
più preparato e talentuoso dal punto di vista atletico. Nessuno avrebbe mai
descritto Larry come «aggraziato» in campo. Eppure, nonostante le sue
scarse doti fisiche, ha fatto vincere tre campionati ai Boston Celtics ed è
uno dei migliori giocatori di sempre. Come ci è riuscito?
Sono state le abitudini di Larry, la sua instancabile determinazione
nell’allenamento e nel miglioramento delle prestazioni. Bird è stato uno dei
tiratori di liberi più costanti nella storia dell’NBA. Crescendo, la sua
abitudine era esercitarsi con cinquecento tiri liberi ogni mattina prima di
andare a scuola. Con quel tipo di disciplina, Larry ha sfruttato al massimo il
suo talento innato e ha dato del filo da torcere ad alcuni dei giocatori più
«dotati».
Come Larry Bird, anche tu puoi condizionare le tue risposte automatiche
e inconsce per farle diventare quelle di un campione affermato. Questo
capitolo ti insegnerà come scegliere di compensare quel che non possiedi in
termini di abilità innata con la disciplina, il lavoro sodo e le buone
abitudini; come diventare il tipo di persona con abitudini da campione.
Attraverso l’esercizio e le ripetizioni, nel corso del tempo ogni
comportamento – buono o cattivo – diventa automatico. Ciò significa che,
anche se abbiamo acquisito in modo inconsapevole la maggior parte delle
nostre abitudini (imitando i nostri genitori, rispondendo alle condizioni
culturali o ambientali, o creandoci dei meccanismi di difesa), possiamo
comunque decidere consciamente di cambiare. È ovvio che, così come hai
imparato ciascuna delle tue abitudini, puoi anche disimparare quelle che
non ti fanno bene. Pronto? Ecco qua...
Comincia pensando alla tua via d’uscita dalla trappola della
gratificazione immediata
Sappiamo bene che ingozzarsi di merendine non rende snello il girovita. Ci
rendiamo conto che se ogni sera passiamo tre ore a guardare Netflix o a
navigare sui social media, saremo rimasti con tre ore in meno per leggere
un buon libro o ascoltare un ottimo podcast. «Capiamo» che comprare delle
scarpe da footing fantastiche non ci renderà pronti per una maratona. Siamo
una specie «razionale», o almeno è ciò che diciamo a noi stessi. Quindi,
perché siamo degli schiavi irrazionali di così tante cattive abitudini? Perché
il nostro bisogno di gratificazione immediata ci può trasformare nelle
creature non pensanti più reattive in assoluto.
Se dessi un morso a un Big Mac e stramazzassi subito al suolo
portandoti le mani al petto per un infarto, probabilmente non gli daresti mai
più un altro morso. Se il tuo prossimo tiro di sigaretta mutasse all’istante la
tua faccia in quella avvizzita di un ottantacinquenne, probabilmente
lasceresti perdere anche quello. Se tu oggi non riuscissi a fare quella decima
telefonata di lavoro, venissi licenziato e finissi sul lastrico, all’improvviso
prendere in mano il telefono sarebbe una bazzecola. E se quella prima
forchettata di torta ti facesse prendere subito ventidue chili, dire no al dolce
sarebbe la vera ciliegina sulla torta.
Il problema è che spesso il vantaggio o la gratificazione immediata
derivanti dalle cattive abitudini superano di gran lunga quel che la mente
razionale elabora in termini di conseguenze a lungo termine. Sul momento,
abbandonarsi alle cattive abitudini non sembra avere alcun effetto negativo:
non ti viene un infarto, la tua faccia non si affloscia, non resti disoccupato e
i tuoi fianchi non sono strabordanti. Ma questo non significa che tu non
abbia innescato l’effetto cumulativo.
È arrivato il momento di SVEGLIARTI e renderti conto che le abitudini
a cui ti abbandoni potrebbero accumularsi fino a rendere la tua vita un totale
disastro. Anche le più piccole correzioni alla tua routine quotidiana possono
cambiare drasticamente i tuoi risultati. Ancora una volta, non sto parlando
di enormi cambiamenti o di un sovvertimento completo della personalità,
del carattere e della vita. Piccolissime correzioni all’apparenza
insignificanti possono rivoluzionare, e certamente rivoluzioneranno, tutto.
Il miglior esempio che posso fornirti per sottolineare il potere delle
piccole correzioni è quello di un aereo che viaggia da Los Angeles a New
York City. Se il muso è indirizzato fuori rotta dell’1 per cento (una
deviazione quasi impercettibile fintanto che l’aereo se ne sta fermo in pista
a Los Angeles), alla fine quell’aereo devierà di circa duecentoquaranta
chilometri, atterrando o a Albany (più a nord) o a Dover, nel Delaware (più
a sud). Lo stesso vale per le tue abitudini. Una sola cattiva abitudine, che
sul momento non sembra avere poi tanta importanza, alla fine può condurti
chilometri e chilometri fuori rotta rispetto alla direzione dei tuoi obiettivi e
della vita che desideri (vedi la Figura 6).
La maggior parte delle persone si trascina senza dedicare troppe energie
consapevoli a decidere cosa vuole e cosa deve fare per arrivare in quel
punto.
Voglio mostrarti come accendere le tue passioni e indirizzare la tua
incessante forza creativa verso i tuoi sogni e desideri più cari. Sradicare le
cattive abitudini che sono diventate querce secolari sarà arduo e difficile.
Portare a termine questo percorso ti richiederà qualcosa di ancora più forte
della determinazione implacabile: la sola forza di volontà non basterà a
darci un taglio!
Fig. 6. Il potere delle piccole correzioni: un cambio di rotta dell’1 per cento fa deviare l’aereo di circa
duecentoquaranta chilometri.
La motivazione fondamentale
Il punto d’accesso alla tua forza motivante passa attraverso i tuoi valori
fondamentali, che delineano sia chi sei, sia ciò in cui credi. I valori
fondamentali sono la tua bussola interiore, il tuo faro e la tua guida, il tuo
GPS personale. Essi agiscono come filtri attraverso i quali vagliare tutte le
esigenze, richieste e tentazioni della tua vita, assicurandoti che ti conducano
alla destinazione prevista. Definire e calibrare i tuoi valori fondamentali è
uno dei passi più importanti per reindirizzare la tua vita verso le tue più alte
prospettive.
Se non hai ancora definito i tuoi valori, potresti trovarti a compiere delle
scelte che entrano in conflitto con ciò che vuoi. Se, per esempio, l’onestà
per te è molto importante, ma hai spesso a che fare con bugiardi, ecco che
c’è un conflitto. Quando le tue azioni sono in conflitto con i tuoi valori,
finirai per essere infelice, frustrato e demoralizzato. A questo proposito, gli
psicologi ci insegnano che niente causa maggiore stress di quando il nostro
agire non coincide con i nostri valori.
Definire i propri valori aiuta anche a rendere la vita più semplice ed
efficace. Quando sei certo dei tuoi valori fondamentali, prendere decisioni
risulta più facile. Anche per me, una volta esaminati e individuati i tre
valori fondamentali – Crescita, Eccellenza e Impatto – ogni processo
decisionale, dal più grande al più piccolo, è diventato molto più chiaro e
mirato. Quando ti trovi davanti a una scelta, chiediti: «È in linea con i miei
valori?». Se lo è, vai avanti. Altrimenti no, e non voltarti indietro. Tutta
l’agitazione e l’indecisione verranno annientate.
Obiettivi
Come ho già detto, l’effetto cumulativo è sempre in azione e ti porterà
sempre da qualche parte. La domanda è: dove? Puoi imbrigliare questa
forza implacabile e far sì che ti porti verso nuove vette, ma devi sapere dove
vuoi andare. Che obiettivi, sogni e destinazioni desideri?
Quando partecipai al funerale di Paul J. Meyer, un altro mio mentore,
ricordai la ricchezza e la varietà della sua vita. Egli raggiunse obiettivi,
accumulò esperienze, contribuì alla vita degli altri più di una dozzina di
persone messe assieme. Il suo necrologio mi fece rivalutare la quantità e la
dimensione degli obiettivi che ponevo a me stesso. Se Paul fosse qui, ci
direbbe: «Se non stai compiendo il progresso che vorresti e che sei in grado
di compiere, è semplicemente perché i tuoi obiettivi non sono definiti
chiaramente». Una delle frasi più celebri di Paul ci ricorda l’importanza
degli obiettivi: «Qualsiasi cosa tu immagini vividamente, desideri
ardentemente, in cui credi ciecamente, e sulla quale agisci
entusiasticamente... dovrà inevitabilmente accadere!».
La capacità che più si è rivelata responsabile della ricchezza della mia
vita è stata imparare a prestabilire e realizzare gli obiettivi in maniera
efficace. Quando organizzi e concentri il tuo potere creativo su un target
ben definito, succede qualcosa di quasi magico. L’ho visto accadere milioni
di volte: le persone con più successo al mondo hanno raggiunto determinati
risultati perché hanno delineato le loro prospettive. La persona che possiede
un perché chiaro, trascinante e ardente sconfiggerà sempre anche il migliore
dei migliori nel mettere in atto il come.
Comportati bene
D’accordo, delineiamo il tuo processo per raggiungere gli obiettivi che ti sei
prefissato. Questo è il processo del fare (o, in alcuni casi, il processo dello
SMETTERE-di-fare).
Ciò che si frappone tra te e il tuo obiettivo è il tuo comportamento. C’è
bisogno che tu smetta di fare qualcosa affinché l’effetto cumulativo non ti
conduca in un circolo vizioso? E cosa devi cominciare a fare per cambiare
la tua traiettoria affinché ti conduca nella direzione più favorevole? In altre
parole, quali abitudini e comportamenti devi eliminare e quali devi
aggiungere alla tua vita?
La tua vita si riduce a questa formula:
Ancora una volta, tira fuori il tuo quaderno e annota tutti i fattori
scatenanti. Questa semplicissima azione aumenterà la tua consapevolezza in
maniera esponenziale. Ma, ovviamente, questo non è tutto perché, come
abbiamo già detto, non basta essere consapevoli delle proprie cattive
abitudini per poterle eliminare.
5. ...Oppure buttati. Non siamo fatti tutti allo stesso modo. Alcuni
ricercatori hanno scoperto che, paradossalmente, per certe persone è più
facile apportare grandi cambiamenti dello stile di vita se modificano un
gran numero di cattive abitudini tutte in una volta. Per esempio, il
cardiologo d’avanguardia Dean Ornish ha scoperto che poteva far rientrare
le cardiopatie gravi di alcuni suoi pazienti grazie a radicali cambiamenti
dello stile di vita, senza il bisogno né di chirurgia né di medicinali. Notò che
per queste persone spesso era più semplice dire addio a quasi tutte le cattive
abitudini in una volta sola. Li iscriveva a una sessione di riabilitazione in
cui sostituiva la loro dieta ricca di grassi e colesterolo con una a bassissimo
contenuto di grassi. Il programma includeva esercizio fisico – farli alzare
dal divano e camminare o fare jogging –, alcune tecniche di riduzione dello
stress e abitudini benefiche per il cuore. In meno di un mese, quei pazienti
avevano imparato a lasciarsi alle spalle le cattive abitudini di tutta una vita e
ad accoglierne di nuove, e dopo un anno il loro stato di salute era
significativamente migliorato. Credo che questa sia l’eccezione e non la
regola, ma sei tu che dovrai trovare la strategia che funziona meglio su di
te.
Quando ero bambino, con la mia famiglia andavamo in campeggio in un
posto poco conosciuto, il lago Rollins, alimentato dai ghiacciai sulle cime
dei monti del lago Tahoe, non lontano dalle sierre della California
settentrionale. L’acqua è terribilmente fredda. Durante la nostra permanenza
lì, ogni giorno mio padre insisteva perché facessi sci d’acqua in quella
pozza polare. Tutto il giorno attendevo con ansia il tanto temuto invito ad
andarci. Adoravo fare sci d’acqua, ma odiavo con tutto il cuore dover
entrare in acqua. Un leggero conflitto di interessi, perché non c’era modo di
separare una cosa dall’altra.
Papà si assicurava che non perdessi mai il mio turno, talvolta
spingendomi in acqua. Dopo una decina di secondi strazianti in cui
rasentavo l’ipotermia, l’acqua diventava fresca e rinvigorente. L’idea di
doversi buttare in acqua era peggiore del tuffo stesso. Una volta che il corpo
si acclimatava, fare sci d’acqua era una figata. Eppure vivevo quel ciclo di
timore e sollievo ogni volta.
Quell’esperienza non è diversa dal dover improvvisamente abbandonare
o cambiare una cattiva abitudine. Per un breve periodo può sembrare atroce,
o perlomeno spiacevole. Ma, esattamente come il corpo si abitua a un
ambiente in trasformazione grazie un processo noto come «omeostasi»,
anche noi abbiamo una simile capacità omeostatica di adattarci a insoliti
cambiamenti del comportamento. E di solito siamo in grado di adattarci
fisiologicamente e psicologicamente alle nuove circostanze in maniera
piuttosto veloce.
Talvolta entrare adagio non basta, devi proprio buttarti a capofitto.
Voglio che adesso tu chieda a te stesso: «In che cosa posso cominciare
adagio e ritenermi l’unico responsabile?». E anche: «Dove devo fare quel
grande salto? Dove sto cercando di evitare sofferenza o fastidio, mentre nel
profondo so che mi adatterò in un attimo se soltanto mi butto?».
Il fratello di un mio vecchio collaboratore beveva troppo, e il suo
alcolismo oscillava sempre fra l’ubriacatura molesta e l’essere l’anima della
festa. Beveva a pranzo, a cena, dopo cena e per tutto il weekend. Un giorno
era al matrimonio di un vecchio compagno di università quando vide il
fratello del suo amico, che aveva dieci anni più di loro ma ne dimostrava
dieci di meno! Osservò quell’uomo ballare, ridere e scherzare durante tutto
il ricevimento, mentre trasudava una vitalità che lui non provava da anni. In
quell’istante decise che non avrebbe mai più toccato un goccio di alcol.
All’improvviso era fatta, non avrebbe bevuto mai più. E non beve da oltre
quindici anni.
Quando si tratta di cambiare abitudini a casa, sono uno di quelli che
devono entrare in acqua pian piano. Ma penso che, nella sfera
professionale, buttarsi a capofitto sia decisamente più efficace. Che ci si
impegni in una nuova attività imprenditoriale o si tratti con dei potenziali
nuovi clienti, partner o investitori, entrare adagio di solito non basta. Ogni
volta penso al lago Rollins e a quanto sarà doloroso lì per lì, ma poi mi
ricordo che nel giro di poco quell’iniziale disagio si trasformerà in una
sensazione fantastica, e che ne sarà valsa la pena.
Ho imparato un ottimo
2. Pensa a ciò che aggiungi, non a quel che sottrai.
trucchetto trascorrendo del tempo con il conduttore televisivo Montel
Williams. Lui mi ha raccontato della dieta ferrea che deve seguire a causa
della sua malattia, la sclerosi multipla. Montel ha adottato quello che
chiama il «principio dell’aggiunta», e credo sia uno strumento oltremodo
utile per chiunque si prefigga un obiettivo.
«Non è tanto quello che cerchi di eliminare dalla tua dieta» mi ha
spiegato. «Si tratta piuttosto di quello che ci metti dentro.» Questa è
diventata l’analogia della sua vita. Anziché pensare di doversi privare di
qualcosa o di dover eliminare qualcosa dalla sua dieta («Non posso
mangiare hamburger, cioccolato, latticini»), Montel si concentra su quello
che può mangiare («Oggi mi faccio un’insalatona con le verdure al vapore e
i fichi freschi»). Si riempie la testa e la pancia con quello che può avere,
così da non avere più attenzione né appetito per ciò che non può avere.
Anziché concentrarsi sulle cose a cui deve rinunciare, pensa a ciò che può
«aggiungere». Il risultato è di gran lunga più efficace.
Un mio amico voleva eliminare la brutta abitudine di sprecare troppo
tempo davanti alla TV. Per aiutarlo, gli ho chiesto che cosa avrebbe fatto se
avesse avuto quelle tre ore libere. Mi ha risposto che avrebbe giocato di più
con i figli. Gli ho anche chiesto di scegliere un hobby che aveva sempre
voluto approfondire. Ha scelto la fotografia. Essendo un patito della
tecnologia, si è comprato tutta l’attrezzatura e ha cominciato a portarsela
dietro durante le scampagnate con la famiglia per fare bellissime foto ai
bambini. Poi di sera passava ore a montare filmini e riempire album
fotografici da vedere con tutta la famiglia. In questo modo hanno finito per
passare molto più tempo tutti assieme, ridendo e ricordando quanto si
fossero divertiti in quelle occasioni. Dal momento che era tanto concentrato
sui bambini e sulla fotografia, non aveva più né la voglia né il tempo di
sedersi a guardare la TV. Si è accorto che si distraeva lì davanti perché era
una facile evasione mentale dopo il lavoro. Sostituendo la TV con una
nuova abitudine, ha scoperto passioni molto più benefiche e vantaggiose.
E tu cosa puoi scegliere di «aggiungere» per arricchire la tua esperienza
di vita?
Immagina un
3. Opta per una PDR (Pubblica dimostrazione di responsabilità).
pubblico ufficiale che presta giuramento: «Giuro solennemente di...», ed
ecco il discorso su come le sue promesse diventeranno solide realtà. Una
volta che tutto sarà di pubblico dominio, egli verrà ritenuto responsabile di
ogni azione che si discosterà da quelle promesse, e lodato per ogni
progresso verso l’obiettivo.
Vuoi cementare una nuova abitudine? Fai in modo che il Grande Fratello
ti osservi. Con tutti questi social media a tua disposizione, non c’è cosa più
semplice. Ho sentito di una donna che ha deciso di tenere sotto controllo le
spese annotandole ogni giorno su un blog. I suoi conti erano quindi sotto
l’occhio di familiari, amici e colleghi, e quello sguardo indagatore l’ha resa
più responsabile e cauta con le finanze.
Una volta ho aiutato una collega a smettere di fumare dicendo a tutti in
azienda: «Ascoltate! Zelda ha deciso di smettere di fumare! Non è
fantastico? Ha appena fumato la sua ultima sigaretta!». Poi ho appeso un
enorme calendario alla parete fuori dal suo ufficio. Ogni giorno in cui non
fumava, Zelda metteva una gran bella x rossa sul calendario. I colleghi se
ne sono accorti e hanno cominciato a incitarla, e la sfilza di x rosse ha
iniziato a riempire il calendario. Zelda non voleva tirarsi indietro con il
calendario, con i colleghi o con se stessa. E così ha smesso di fumare!
Dillo alla tua famiglia, ai tuoi amici. Dillo a Twitter, a Facebook. Spargi
la voce che in città c’è un nuovo sceriffo, e che quello sceriffo sei tu.
Sii paziente
Quando arriva il momento di separarsi dalle cattive abitudini passate e
cominciare ad averne di nuove, ricordati di essere paziente con te stesso. Se
hai trascorso venti, trenta o quarant’anni a ripetere i comportamenti che
adesso stai cercando di cambiare, devi aspettarti che ci vorranno tempo e
sforzi prima di vedere risultati duraturi. La scienza ci insegna che gli
schemi di pensiero e azione ripetuti più volte nel tempo creano la cosiddetta
«firma neurale» o «solco mentale», ovvero una serie di neuroni
interconnessi che trasportano gli schemi di pensiero di una determinata
abitudine. L’abitudine è alimentata dall’attenzione. Quando prestiamo la
nostra attenzione a un’abitudine, attiviamo il solco mentale e rilasciamo
pensieri, desideri e azioni legati a quell’abitudine. Per fortuna, i nostri
cervelli sono malleabili. Se smettiamo di prestare attenzione alle cattive
abitudini, quei solchi si indeboliscono. Quando creiamo nuove abitudini, a
ogni ripetizione tracciamo solchi sempre più profondi, che finiscono per
sopraffare i precedenti.
Creare nuove abitudini (e incidere nuovi solchi nel tuo cervello) richiede
tempo. Sii paziente con te stesso. Se inciampi e cadi a terra, scrollati di
dosso la polvere (non abbatterti!) e rimettiti in carreggiata. Senza problemi.
Tutti facciamo dei passi falsi. Ritenta e sperimenta una nuova strategia,
rafforza il tuo impegno e la tua perseveranza. Quando insisti, ottieni risultati
incredibili.
E, a proposito di risultati, nel prossimo capitolo l’effetto cumulativo
prenderà una forma più concreta, e cominceremo davvero a distinguerci
dalla massa. Con tutto l’impegno e la disciplina che ci hai messo fin dalle
basi dei primi tre capitoli, ecco che finalmente verrai premiato... e alla
grande!
Sfrutta l’effetto cumulativo a tuo vantaggio
Alzati e splendi
La mia routine mattutina è la mia preparazione precolpo alla Jack Nicklaus.
Mi sistema per l’intera giornata. Dal momento che si verifica ogni mattina,
è ben fissata e non devo più pensarci. La sveglia del mio iPhone suona alle
cinque (confesso: a volte alle cinque e mezzo) e io premo su «Ritarda».
Così so che ho altri otto minuti. Durante quegli otto minuti faccio tre cose.
Numero uno: penso a tutte le cose per cui sono grato. So di avere
bisogno di armonizzare la mia mente con l’idea di ricchezza. Il mondo
osserva, agisce e risponde in maniera del tutto diversa quando cominci la
giornata con un sentimento e un’esposizione alla gratitudine per ciò che già
possiedi.
Numero due: faccio una cosa che sembra un po’ stramba, e cioè mando
amore a qualcuno. L’unico modo per ricevere amore è dare amore, e una
cosa di cui vorrei disporre maggiormente è proprio l’amore. Do amore
pensando a una persona, a chiunque (potrebbe essere un amico, un parente,
un collega o qualcuno che ho incontrato al supermercato... non ha
importanza), e poi mando il mio amore immaginando tutto quello che
desidero per lei e le auguro. Qualcuno potrebbe dire che questa è una
benedizione o una preghiera, ma io la chiamo «lettera d’amore mentale».
Numero tre: penso al mio principale obiettivo e decido quali tre cose farò
durante quel giorno per avvicinarmi al suo raggiungimento. Per esempio,
mentre scrivo questo libro, il mio principale obiettivo è rendere ancora più
profondi l’amore e l’intimità nel mio matrimonio. Ogni mattina pianifico tre
cose che posso fare per assicurarmi che mia moglie si senta amata,
rispettata e bellissima.
Quando mi alzo metto su il caffè e intanto eseguo una serie di
allungamenti per circa dieci minuti (una cosa che ho preso in prestito dal Dr
Oz). Se hai sollevato pesi per tutta la vita, come ho fatto io, rimani legnoso.
Mi sono reso conto che l’unico modo per poter fare più stretching era
renderlo una routine. Dovevo capire bene dove incastrarlo nella mia tabella
di marcia, e mentre il caffè è sul fuoco è un ottimo momento.
Dopo aver fatto stretching ed essermi versato il caffè, mi siedo sulla mia
poltrona preferita e mi collego al sito DarrenDaily (ebbene sì, guardo i miei
stessi video!). Poi imposto un timer di trenta minuti (non un minuto di più)
sul mio iPhone e leggo qualcosa di positivo e istruttivo. Trascorsa quella
mezz’ora, prendo in mano il mio progetto più importante e ci lavoro per
un’ora e mezzo in totale concentrazione e senza distrazioni (da notare che
non ho ancora aperto le e-mail). Poi, alle sette, ho quello che chiamo il mio
«appuntamento di calibratura», un appuntamento ricorrente sul mio
calendario, durante il quale mi prendo quindici minuti per calibrare la mia
giornata: è il momento in cui rispolvero i miei tre principali obiettivi
annuali e quinquennali, i miei obiettivi trimestrali e il mio obiettivo della
settimana e del mese. Poi, durante la parte più importante
dell’appuntamento, rivedo (o fisso) le mie tre principali PPP (Priorità più
preziose) del giorno, chiedendomi: «Se oggi dovessi fare solo tre cose, quali
sarebbero le azioni che produrrebbero i maggiori risultati e che mi
avvicinerebbero ai miei grandi obiettivi?». Allora, e solo allora, apro la
posta e invio una raffica di compiti e deleghe per far partire la giornata del
resto del mio team. Poco dopo chiudo le e-mail e mi metto a lavorare sulle
PPP.
Il resto della giornata può assumere un milione di forme diverse, ma
fintanto che svolgo la mia routine mattutina, la maggior parte delle
discipline fondamentali che ho bisogno di osservare sono rispettate, e io
resto con i piedi per terra, pronto a svolgere i miei compiti a un livello
decisamente più alto di quanto riuscirei a fare se cominciassi ogni giornata
in modo imprevedibile... o, peggio, assecondando una serie di cattive
abitudini.
Sogni d’oro
Di sera mi piace «chiudere i conti», come ho imparato da ragazzo facendo il
cameriere. Prima di poter andare a casa, dovevamo consegnare tutti gli
scontrini, le ricevute delle carte di credito e i contanti. Doveva tornare tutto,
o saremmo finiti in un mare di guai!
È altresì importante chiudere i conti delle tue prestazioni quotidiane.
Com’è andata la giornata rispetto al piano che avevi in mente? Cosa devi
spostare a domani? Cos’altro devi aggiungere, in base a quello che è
successo durante il giorno? Che cosa non ha più importanza e può essere
eliminato? Inoltre, mi piace annotare sul mio diario qualsiasi nuova idea,
scoperta o informazione che ho raccolto durante la giornata: ecco come ho
fatto a riempire più di quaranta diari di strategie, informazioni e idee
incredibili. Infine, prima di dormire mi piace leggere almeno una decina di
pagine di un libro stimolante. So che la mente continua a processare le
ultime informazioni che ho consumato prima di andare a letto, quindi
voglio concentrare la mia attenzione su qualcosa di costruttivo e utile per
compiere progressi verso i miei obiettivi e le mie ambizioni. Ecco tutto.
Durante la giornata può scatenarsi un inferno, ma dal momento che io ne
controllo gli estremi, so che potrò sempre cominciare e finire alla grande.
La scossa
Di tanto in tanto mi piace interrompere le mie routine. Altrimenti la vita
diventerebbe stantia e io piatto. Un esempio facile è allenarsi coi pesi.
Quando mi alleno nello stesso modo nello stesso arco di tempo e faccio gli
stessi esercizi ripetitivi settimana dopo settimana, il mio corpo smette di
mostrare i risultati accumulati. Mi annoio, perdo entusiasmo e Big Mo non
si fa vedere. Ecco perché è importante rimescolare un po’ le carte, sfidarci
in nuovi modi e rinfrescare la nostra esperienza!
Adesso sto lavorando proprio su come aggiungere un po’ di avventura
alla mia vita. Mi prefiggo degli obiettivi settimanali, mensili e annuali per
fare qualcosa che normalmente non farei. La maggior parte delle volte non
è niente di sconvolgente: mangiare cibi diversi, frequentare un corso,
visitare un posto nuovo o iscrivermi a un club per conoscere nuove persone.
Questo cambio di ritmo mi fa sentire vivo, mi aiuta a ritrovare entusiasmo e
mi offre opportunità per nuove prospettive.
Osserva le tue routine. Se qualcosa che prima ti dava la carica adesso è
diventato trito e ritrito o non genera più gli stessi potenti risultati, dagli una
scossa.
Prendi il ritmo
Una volta che la tua disciplina quotidiana sarà diventata una routine, dovrai
fare in modo che la successione di quei passi crei un ritmo. Quando la tua
disciplina e le tue azioni collimano con un regolare ritmo settimanale,
mensile, trimestrale e annuale, è come stendere un tappeto rosso per
accogliere Big Mo. È come per le ruote di una locomotiva a vapore: in fase
di stallo basta pochissimo per impedirgli di avanzare (basterà posizionare
un pezzo di legno lungo pochi centimetri sotto la ruota anteriore). Per far
muovere i pistoni e provocare una serie di connessioni che spostano le ruote
ci vuole una quantità incredibile di vapore. Ma una volta che il treno
comincia a viaggiare, le ruote prendono il ritmo. Se la pressione rimane
costante, il treno prende slancio e... attenzione! Con un’andatura di quasi
novanta chilometri orari, quel treno può sfondare un muro di cemento
armato spesso centosessanta centimetri e continuare la sua corsa.
Immaginare il tuo successo come una locomotiva inarrestabile ti potrebbe
aiutare a rimanere entusiasta e a trovare il ritmo (vedi la Figura 9).
Assieme ai miei ritmi quotidiani, mi proietto anche verso il futuro. Per
esempio, riguardo al mio obiettivo di rendere più profondi l’amore e
l’intimità nel mio matrimonio, ho elaborato un programma settimanale,
mensile e trimestrale. Non suona troppo romantico, lo so. Ma forse avrai
notato che, anche quando qualcosa per te ha priorità su tutto, se non è
annotata sulla tua agenda solitamente non accade, vero? Sicuramente non
con la regolarità di cui avresti bisogno per prendere un qualsiasi ritmo.
Fig. 9. Quando la tua disciplina e le tue azioni prendono il ritmo, puoi dare il benvenuto a «Big Mo».
La pompa d’acqua
Quando cominci a pensare di prendertela comoda con le tue routine e i tuoi
ritmi, pensa al costo esorbitante dell’incostanza. Non è tanto la perdita della
singola azione e dei piccoli risultati che comporta, quanto il crollo totale e
la perdita di slancio di cui risentirà il tuo progresso complessivamente.
Pensa a una pompa manuale che per aspirare l’acqua dalla falda freatica
posta parecchi metri sotto terra utilizza un tubo. Per portare l’acqua fino alla
superficie bisogna azionare la leva della pompa, creando il risucchio che
conduce l’acqua sopra il livello del terreno e fuori dal beccuccio (vedi la
Figura 11).
Quando la maggior parte delle persone si cimenta in una nuova impresa,
afferra la leva e comincia a pompare fortissimo. Proprio come Richard con
il suo programma per rimettersi in forma, tutti sono entusiasti e convinti...
pompano e pompano e pompano, ma dopo un paio di minuti (o un paio di
settimane), quando non vedono l’acqua (nessun risultato), smettono di
pompare del tutto. Non capiscono quanto ci voglia per creare il vuoto
necessario per aspirare l’acqua nel tubo e farla finalmente arrivare al
beccuccio e dentro al secchio. Proprio come nel caso della giostra, del razzo
o della locomotiva a vapore che si liberano dall’inerzia, per pompare
l’acqua ci vogliono tempo, energia e costanza. Tanti si arrendono, ma le
persone sagge continuano a pompare.
Coloro che perseverano alla fine otterranno qualche goccia d’acqua.
Questo è il momento in cui molti diranno: «Non ci posso credere! Tutta
questa fatica per cosa? Quattro miserabili gocce? Lasciamo perdere!». Tanti
alzano le mani e si arrendono, ma le persone sagge continuano a
perseverare.
Ed ecco che avviene la magia: se continui a pompare, non ci vorrà molto
prima di ottenere un flusso d’acqua continuo e regolare. Eccoti il tuo
successo! Adesso che l’acqua scorre non devi più schiacciare la leva così in
fretta e con così tanta forza. Anzi, diventa tutto più facile. Per mantenere la
pressione basta soltanto azionare la leva costantemente. Questo è l’effetto
cumulativo.
Fig. 11. La costanza è la chiave per prendere e mantenere lo slancio.
Ora, cosa succede se lasci la presa per troppo tempo? L’acqua ritorna giù
nel terreno, e ti ritrovi punto e a capo. Se provi ad azionare la leva in
maniera costante e leggera non aspirerai nessuna goccia d’acqua. Lo slancio
è perso e l’acqua è tornata sul fondo. L’unico modo per farla risalire è
pompare di nuovo fortissimo. Ecco come la maggior parte di noi vive la
propria vita, a singhiozzo. Avviamo un nuovo business ed eliminiamo le
vacanze. Cominciamo la routine con dieci chiamate di prospecting al
giorno, guadagniamo una piccola miniera d’oro e poi torniamo all’apatia
totale. Ci entusiasmiamo per la nuova routine della serata di coppia con il
nostro partner, ma nel giro di un paio di settimane torniamo sul divano con
Netflix e i popcorn. Vedo che la gente compra un nuovo libro, si iscrive a
un nuovo programma o a un nuovo corso, e per le prime settimane o i primi
mesi sembra impazzita. Poi smette e ritorna al punto di partenza. (Suona
familiare?)
Salta anche soltanto un paio di settimane di qualsiasi attività –
allenamenti in palestra, gesti affettuosi verso il tuo partner, telefonate della
tua routine di prospecting – e finirai per perdere ben più dei risultati che
quelle due settimane avrebbero prodotto. Se fosse così (come molti
credono), non ci sarebbero troppi danni. Ma lasciare la presa anche per un
brevissimo periodo significa uccidere Big Mo. Farlo stramazzare. Ed è una
tragedia.
Vincere una gara è tutta una questione di andatura. Sii la tartaruga, la
persona che, se dotata di tempo sufficiente, batterà chiunque in qualsiasi
gara grazie all’applicazione costante di abitudini e comportamenti positivi.
Questo darà una marcia in più al tuo slancio. Tienitelo stretto!
Fare le scelte giuste, attenersi ai comportamenti giusti, praticare
abitudini giuste, rimanere costanti e mantenere lo slancio è più facile a dirsi
che a farsi, soprattutto in questo mondo dinamico e in costante
cambiamento che ci presenta sempre nuove sfide e che condividiamo con
miliardi di altre persone. Nel prossimo capitolo parlerò delle molte
influenze che (spesso in modo inconsapevole) possono aiutare o ostacolare
la tua capacità di avere successo. Queste influenze sono dilaganti,
persuasive e costanti. Impara come utilizzarle o potresti finire per perdere a
causa loro. Lascia che ti spieghi come...
Sfrutta l’effetto cumulativo a tuo vantaggio
A questo punto dovresti aver capito quanto siano importanti le tue scelte.
Persino quelle che sembrano insignificanti, se accumulate, possono avere
un fortissimo impatto sulla tua vita. Abbiamo già parlato anche del fatto che
sei responsabile della tua vita al cento per cento. Tu e soltanto tu sei
responsabile delle scelte e delle azioni che compi. Detto questo, devi anche
comprendere che scelte, comportamenti e abitudini sono influenzati da
forze esterne davvero potenti. Molti non sono consapevoli del subdolo
controllo che queste forze hanno sulla nostra vita. Per mantenere una
traiettoria positiva verso i tuoi obiettivi dovrai comprendere e governare
queste influenze affinché supportino, e non devino, il tuo percorso verso il
successo. Ciascuno di noi è sottoposto a tre tipi di influenze: gli input (ciò
con cui nutri la mente), le associazioni (le persone con cui passi il tempo) e
l’ambiente (il contesto).
Dissociazioni
Solitamente presti attenzione alle influenze a cui sono esposti i tuoi figli e
alle persone che frequentano. Sei consapevole dell’influenza che quelle
persone potrebbero avere sui tuoi figli e delle scelte che essi potrebbero
prendere di conseguenza. Credo che questo stesso principio dovrebbe valere
anche per te! Lo sai già: ci sono persone dalle quali bisognerebbe
allontanarsi. Del tutto. Questo passo non è facile, ma è essenziale. Devi
scegliere di impedire che certe influenze negative continuino a
condizionarti. Stabilisci la qualità della vita che vuoi avere e poi circondati
di persone che rappresentino e difendano quella visione.
Io estirpo continuamente dalla mia vita le persone che si rifiutano di
crescere e vivere positivamente. Crescere e cambiare le associazioni è un
processo che dura tutta la vita. Alcuni diranno che sono troppo rigoroso, ma
io vorrei esserlo anche di più. Lavoravo con un uomo che mi piaceva molto,
ma quando è arrivata la crisi economica la maggior parte delle sue
conversazioni si concentrava su quanto era terribile la situazione, su quanto
la sua azienda ne stava risentendo, e su quanto era dura sopravvivere. Un
giorno gli ho detto: «Diamine, devi smetterla di lavorare alla tua
presentazione su quanto è orribile la vita. Ti sento raccogliere di continuo
informazioni e dati solo per rafforzare questa tua convinzione». Lui ha
continuato a vedere tutto in modo sempre più cupo e irrimediabile, e io ho
deciso che non avevo più niente da spartire con lui.
Quando compi l’ardua scelta di mettere dei paletti fra te e le persone che
ti trascinano verso il basso, sappi che si batteranno contro di te,
specialmente quelle che ti sono più care. La tua decisione di vivere una vita
più positiva e orientata agli obiettivi sarà uno specchio delle loro cattive
scelte. Le farai sentire a disagio e loro proveranno a portarti di nuovo giù al
loro livello. Ciò non significa che non ti vogliano bene o che non desiderino
il meglio per te. In realtà, non si tratta affatto di te; si tratta delle loro paure
e del loro senso di colpa riguardo alle cattive scelte e alla mancanza di
disciplina che le caratterizzano. Sappi che il distacco non sarà per niente
facile.
Associazioni limitate
Ci sono persone con le quali puoi trascorrere tre ore, ma non tre giorni.
Altre con cui puoi passare tre minuti, ma non tre ore. Ricordati sempre che
l’influenza delle associazioni è potente e subdola. La persona con cui stai
passeggiando può stabilire se rallenterai o aumenterai l’andatura,
letteralmente e metaforicamente. Allo stesso modo, non puoi evitare di
essere influenzato dagli atteggiamenti, dalle azioni e dai comportamenti
dominanti delle persone con cui trascorri il tuo tempo.
Stabilisci quanto puoi «permetterti» di essere influenzato in base a come
quelle persone si rappresentano. Questo è difficile, lo so. L’ho dovuto fare
io stesso in diverse occasioni, persino con parenti stretti. Tuttavia, NON
permetterò che le azioni o gli atteggiamenti di qualcun altro abbiano
un’influenza negativa su di me.
Una volta avevo un vicino che era uno di quegli amici «da tre minuti».
Per tre minuti ci facevamo una bella chiacchierata, ma non avremmo mai
potuto essere compatibili per tre ore. Posso frequentare un vecchio
compagno di scuola per tre ore, ma di certo non è un amico da tre giorni. E
poi ci sono persone che posso frequentare per un paio di giorni, ma con le
quali non farei mai una lunga vacanza. Dai un’occhiata alle tue relazioni e
assicurati di non stare trascorrendo tre ore con una persona da tre minuti.
Associazioni estese
Abbiamo appena parlato di come sbarazzarsi delle cattive influenze. Mentre
fai questo, ti consiglio anche di (es)tendere la mano. Identifica le persone
che hanno delle qualità positive nelle sfere della vita che vuoi migliorare:
persone con il successo finanziario e lavorativo che desideri, con le
competenze genitoriali che vuoi, con le relazioni a cui aspiri, con lo stile di
vita che ami. E poi trascorri più tempo con loro. Entra a far parte di
organizzazioni, aziende e associazioni sportive nelle quali si riuniscono
queste persone, e fattele amiche. Più avanti scoprirai che per trascorrere del
tempo di qualità io mi spostavo persino in un’altra città, con risultati
fortuiti.
In questo libro continuo a elogiare Jim Rohn perché, a eccezione di mio
padre, rimane il mio massimo mentore. Il mio rapporto con lui è un perfetto
esempio di associazione estesa. Sebbene io abbia avuto la possibilità di
condividere con lui un paio di cene private e abbia goduto della sua
compagnia durante le nostre interviste e dietro le quinte prima di alcuni
eventi, ho trascorso la maggior parte del mio tempo con Jim ascoltando le
sue parole in macchina o leggendole in soggiorno. Ho passato più di mille
ore a prendere istruzioni dirette da lui, il 99 per cento delle volte attraverso
libri e programmi audio. La cosa entusiasmante è che, a prescindere dal
punto in cui ti trovi nella vita – a casa impegnato con bambini piccoli o a
prenderti cura di genitori anziani, al lavoro insieme a persone con cui non
hai quasi nulla in comune, oppure in campagna, lontano da qualsiasi ufficio
–, anche tu puoi avere qualsiasi mentore tu voglia (o quasi), se questa
persona ha raccolto i suoi migliori pensieri, storie e idee in libri, video e
podcast. Hai un’infinità di risorse alle quali attingere. Approfittane.
Le persone contattano la mia assistente per ottenere i miei consigli o per
avermi come mentore. Lei deve soltanto dire loro che è tutto già disponibile
e accessibile ovunque nel mondo attraverso il sito DarrenDaily o nel nostro
Darren Hardy Training Vault.
Se davvero vuoi avere una relazione migliore, più profonda e
significativa, chiediti: «Chi ha quel tipo di relazione che voglio? Come
posso passare (più) tempo con quella persona? Chi posso incontrare che
potrebbe influenzarmi positivamente?». Lascia che la loro aura ti contagi e
si trasferisca su di te. Diventa amico della persona che ritieni la migliore, la
più tosta, la più affermata nel tuo campo. Che cosa legge? Dove va a
pranzo? Come può influenzarmi? Puoi costruire queste associazioni estese
iscrivendoti a gruppi di networking e comunità virtuali. Trova le
associazioni di volontariato, i cori, i circoli ricreativi dove si riuniscono le
persone che vuoi emulare.
Supera le aspettative
Individua la soglia dell’aspettativa, e poi superala. Anche quando si tratta di
piccole cose, o forse proprio in quelle occasioni. A prescindere dal codice
di abbigliamento per un evento, per esempio, io scelgo sempre di andare
almeno un gradino oltre. Quando non sono sicuro preferisco sempre peccare
di eccesso e vestirmi meglio di quello che credo richieda l’occasione. È
semplice, lo so, ma è soltanto uno dei modi in cui cerco di rispettare la mia
regola di fare ed essere sempre meglio delle aspettative.
Quando preparo le presentazioni per delle grandi aziende passo un
considerevole lasso di tempo a pianificarle studiandone l’organizzazione, i
prodotti, i mercati e le loro aspettative riguardo al mio intervento. Il mio
obiettivo è sempre quello di superare notevolmente le loro aspettative, e lo
faccio attraverso un’instancabile preparazione. Fare meglio del previsto
diventa una parte rilevante della tua reputazione. Sul mercato, la tua fama di
eccellenza moltiplica di varie volte i tuoi risultati.
Ho lavorato a un progetto con il celebre imprenditore Marc Sparks, ed è
in quell’occasione che ho imparato una filosofia davvero preziosa. Egli
pagava le persone, compresi i suoi rivenditori e fornitori, un paio di giorni
prima di quanto stabilito dagli impegni contrattuali. Rimanevo sconvolto
ogni volta che il ventisette di ogni mese ricevevo da lui un assegno per il
pagamento del mese successivo. Quando gli chiesi spiegazioni in merito, lui
sottolineò una cosa ovvia: «I soldi sono gli stessi, ma la sorpresa e la fiducia
guadagnata sono incommensurabili... Perché non farlo?».
Ecco il motivo per cui spedisco al mio team gli assegni bonus tramite il
corriere FedEx. La loro paga mensile ordinaria viene depositata sui loro
conti; ma quando raggiungiamo un grande traguardo stampo e impacchetto
i loro assegni – con un messaggio personale scritto a mano da me – in una
di quelle caratteristiche buste FedEx che arrivano direttamente a casa loro il
giorno seguente. In questo modo, tutta la famiglia può condividere e
festeggiare i traguardi di mamma o papà. Come ha detto Marc: «I soldi
sono gli stessi, ma la sorpresa e la fiducia guadagnata sono
incommensurabili... Perché non farlo?».
La catena di grande distribuzione statunitense Nordstrom è celebre per
una simile politica. Quando si tratta di assistenza al cliente, si sforza sempre
di andare oltre le aspettative. Nordstrom è nota per accettare il cambio di
articoli che i clienti hanno comprato più di un anno prima, senza scontrino,
e in alcuni casi in un altro negozio! Perché mai lo fanno? Perché sanno che
superare le aspettative instaura un rapporto di fiducia e fidelizzazione della
clientela. Il risultato di questa politica è stata la creazione di una
reputazione straordinaria che continua a richiamare l’attenzione. Dopo
tutto, te lo sto continuando a ricordare. Il moltiplicatore continua a crescere!
Ti sfido a adottare queste filosofie nella tua vita, nelle tue abitudini, nella
disciplina e nelle routine quotidiane. Investire un pizzico di tempo, energia
o riflessione in più nei tuoi sforzi non solo migliorerà i tuoi risultati, ma li
moltiplicherà. Per essere STRAordinario ci vuole un pizzico di sforzo in
più. In tutte le sfere della tua vita, cerca le opportunità di moltiplicazione in
cui puoi spingerti un po’ oltre, osare un po’ di più, resistere un po’ più a
lungo, prepararti un po’ meglio e dare un po’ di più. Dov’è che puoi fare
meglio e più del previsto? Quand’è che puoi fare qualcosa di totalmente
inaspettato? Trova quante più opportunità possibili per sbalordire, e il
livello e la velocità dei traguardi raggiunti sbalordiranno te, tanto quanto chi
ti circonda.
Sfrutta l’effetto cumulativo a tuo vantaggio
Senza pratica, la teoria diventa inutile. Non ho scritto questo libro per puro
divertimento (è un lavoraccio!) e nemmeno semplicemente per «motivarti».
Senza azione, la motivazione porta all’autoillusione. Come ho detto
nell’Introduzione, quello che conta è l’effetto cumulativo, assieme ai
risultati che darà alla luce. Non dovrai mai più desiderare e sperare che il
successo bussi alla tua porta. L’effetto cumulativo è uno strumento che, se
combinato con azioni positive e costanti, farà la differenza nella tua vita in
maniera reale e duratura. Fai che questo libro e la sua filosofia diventino la
tua guida. Fai che le idee e le strategie per il successo vengano
metabolizzate e producano risultati concreti, tangibili e misurabili per te.
Tira fuori questo libro ogni volta che ti accorgi che piccole cattive abitudini
apparentemente innocue si sono insinuate nuovamente nella tua vita. Tiralo
fuori ogni volta che senti deragliare il treno della costanza. Tiralo fuori ogni
volta che vuoi riaccendere la tua motivazione e potenziare quella forza
motivante. Ogni volta che leggerai questo libro, attirerai Big Mo nella tua
vita.
Lascia che condivida con te quel che mi motiva. Il mio valore
fondamentale nella vita è avere un impatto: desidero cambiare le vite degli
altri in positivo. Quindi, per realizzare i miei obiettivi, ho bisogno che tu
realizzi i tuoi obiettivi. Quello che cerco è la tua testimonianza dei risultati
che ti hanno cambiato la vita. Voglio ricevere le tue lettere o e-mail, voglio
che tra un anno (o persino fra cinque o dieci) tu mi fermi in aeroporto per
raccontarmi degli straordinari obiettivi che hai raggiunto grazie alle idee
che questo libro ti ha trasmesso. Soltanto allora saprò che ho raggiunto i
miei obiettivi e il mio scopo, che sto vivendo secondo i miei valori
fondamentali.
Affinché tu possa ottenere quei risultati (e io, di conseguenza, il mio
testimonial) so che devi agire immediatamente sulla base della tua nuova
conoscenza e consapevolezza. Le idee su cui non investiamo sono idee
sprecate, e non voglio che questo accada. È arrivato il momento di dare
seguito alle tue nuove convinzioni. Sai di averne il potere, e mi aspetto che
tu lo eserciti!
Sei pronto per introdurre dei miglioramenti drastici? Ovviamente la
risposta è: «SÌ!». Ma, arrivato a questo punto, sai bene che dire di essere
pronto ad apportare le modifiche necessarie non vuol dire farlo veramente.
Per ottenere risultati diversi, dovrai fare le cose diversamente e scegliere di
essere l’eccezione.
Non importa dove ti trovi o in che anno leggerai questo libro... Se
potessi, ti porrei queste semplici domande: «Ripensa alla tua vita di cinque
anni fa. Adesso sei dove pensavi che saresti stato cinque anni dopo? Hai
bandito le cattive abitudini che ti eri ripromesso di eliminare? Hai ottenuto
la forma fisica che volevi? Possiedi il buon reddito, lo stile di vita
invidiabile e la libertà personale che ti aspettavi? Hai la buona salute, i
floridi rapporti affettivi e le elevate competenze che ti eri prefissato di avere
a questo punto della tua vita?».
Se non è così, perché? Semplice: si tratta di scelte. È arrivato il momento
di compiere una nuova scelta: decidi che i prossimi cinque anni non siano
un continuum dei precedenti. Scegli di cambiare la tua vita una volta per
tutte.
Rendiamo i prossimi cinque anni della tua vita incredibilmente diversi
dagli ultimi cinque! La mia speranza è che adesso tu ti sia tolto il paraocchi
che indossavi.
La verità su quel che serve per guadagnarsi il successo ormai la conosci.
Non hai più scuse. Come me, anche tu ti rifiuterai di essere preso in giro
dalle ultime trovate sul mercato e dalle promesse di soluzioni rapide e
indolori. Rimarrai concentrato sui semplici ma profondi esercizi che ti
condurranno nella direzione dei tuoi desideri. Sai bene che il successo non
arriva da un giorno all’altro. Sei consapevole che, quando ti impegnerai a
compiere scelte positive momento per momento, nonostante la mancanza di
risultati visibili o immediati, l’effetto cumulativo ti catapulterà verso livelli
che ti sorprenderanno e che lasceranno sbalorditi gli amici, i parenti e la
concorrenza.
Quando rimarrai fedele alla tua forza motivante, e costante nelle
abitudini e nei comportamenti nuovi che hai adottato, il giusto slancio ti
porterà avanti. E poi, grazie all’insieme di quello slancio e delle azioni
positive ripetute, sarà impossibile che nei prossimi cinque anni si ripeta
sempre la stessa storia. Al contrario, quando avrai sfruttato l’effetto
cumulativo a tuo vantaggio, vivrai un successo che, sono pronto a
scommetterci, adesso non puoi neanche immaginare! Sarà incredibile.
Ho un ultimo, prezioso consiglio da darti per il successo. Qualsiasi cosa
io voglia nella vita, ho riscontrato che il modo migliore per ottenerla è
incanalare le mie energie sul dare agli altri. Se voglio rafforzare la mia
autostima, cerco dei modi per aiutare qualcun altro a sentirsi più sicuro di
sé. Se voglio sentirmi più fiducioso, positivo e stimolato, cerco di infondere
queste stesse sensazioni in qualcun altro. Se voglio più successo per me
stesso, il modo più veloce per ottenerlo è aiutare altri a raggiungerlo.
L’effetto a cascata dell’aiutare gli altri e dell’offrire generosamente
tempo ed energia ti porta a diventare il più grande beneficiario della tua
stessa filantropia. Il primo semplice, piccolo passo che ti chiedo di
compiere per migliorare la traiettoria della tua vita è quello di sperimentare
tu stesso questa filosofia. Se trovi che questo libro abbia un valore, se ti ha
aiutato in un modo o nell’altro, prendi in considerazione l’idea di regalarne
una copia a cinque persone a cui tieni e per le quali desideri tutto il successo
del mondo. Possono essere parenti, amici, colleghi, commercianti, il
proprietario della tua piccola azienda locale preferita o qualcuno che hai
appena conosciuto e sulla cui vita vorresti avere un impatto radicale. Ti
prometto una cosa: alla fine sarai tu a trarne i maggiori benefici. Aiutare
qualcun altro a trovare le idee per ottenere successo è il primo passo per
metterle in pratica nella tua stessa vita. E, allo stesso tempo, potresti fare la
differenza nella vita di un’altra persona. Questo libro potrebbe cambiare per
sempre la vita di qualcuno... e potresti essere tu a regalarglielo. Senza di te,
forse non lo troverebbe mai.
Al TUO successo!
Darren Hardy
RINGRAZIAMENTI
Voglio esprimere la mia riconoscenza e immensa gratitudine alla mia ex squadra alla SUCCESS
Media e alla redazione della rivista «SUCCESS», che mi hanno assistito durante la stesura
dell’edizione originale nel 2010.
A tutti gli eccezionali esperti di realizzazione personale con cui ho lavorato e da cui ho imparato
molto in questi anni, e alle numerose figure di spicco internazionali che ho avuto l’occasione di
intervistare e da cui ho potuto trarre nuove conoscenze, idee e strategie da condividere con te...
A tutte quelle persone di successo, coraggiose e audaci, che scelgono di... essere l’eccezione.
Coloro che si fanno avanti, vanno oltre e si sforzano di diventare #BetterEveryDay. Coloro che ogni
giorno feriale si collegano al sito DarrenDaily per CRESCERE di più, INCIDERE di più e ricercare
l’ECCELLENZA, sempre...
Ai membri della mia squadra attuale, incredibilmente talentuosi, impegnati e appassionati. È
grazie alla loro tenacia, grinta e accanita determinazione che il nostro lavoro ogni anno incide
positivamente sulla vita di oltre un miliardo e seicento milioni di persone...
Infine, grazie alla persona più importante, la mia bellissima e straordinaria moglie Georgia, che
deve sacrificare molte serate e fine settimana affinché io possa affinare la mia arte, come per esempio
questa edizione speciale di Effetto cumulativo.
Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto,
trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro
modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle
condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge
applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come
l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei
diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto
previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.
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rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore.
In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è
stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore
successivo.
www.librimondadori.it
Effetto cumulativo
di Darren Hardy
Copyright © 2010, 2020 by Darren Hardy, LLC
Tenth Anniversary Note Copyright © 2020 by Darren Hardy
All rights reserved
Titolo originale dell’opera: The Compound Effect
© 2021 Mondadori Libri S.p.A., Milano
Ebook ISBN 9788835709824
Copertina
L’immagine
Il libro
L’autore
Frontespizio
Effetto cumulativo
Messaggio speciale di Tony Robbins
Nota in occasione del 10° anniversario
Introduzione
Capitolo 1. L’effetto cumulativo in azione
Capitolo 2. Scelte
Capitolo 3. Abitudini
Capitolo 4. Slancio
Capitolo 5. Influenze
Capitolo 6. Accelerazione
Conclusione
Ringraziamenti
Copyright