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Esercitazione 2
Esercitazione 2
CORSO DI:
APPROFONDIMENTO CULTURALE
ARGOMENTO:
JUMP TEST
INTRODUZIONE
In moltissimi sport è richiesto il movimento dell’elevazione e tanto essa sarà
maggiore tanto lo sportivo avrà un vantaggio verso l’avversario, basti pensare
a sport come il basket, l’atletica leggera o al rugby. Come ogni capacità atletica
esso è allenabile e migliorabile attraverso programmi di allenamento, i quali
consistono in esercizi di resistenza come la pliometria o l'allenamento con i
pesi. Per esempio, Chu (1992) raccomanda l'esercizio pliometrico del salto in
alto o salto in profondità. Per conoscere lo sviluppo della forza veloce della
catena estensoria degli arti inferiori è molto vantaggioso utilizzare il Jump Test.
Il modello base per tutti i test di valutazione funzionale ideati dal Dott. Carmelo
Bosco è il salto verticale o vertical jump test oggi comunemente de昀椀nito come
countermovement jump (CMJ) o salto verticale con contromovimento. Esso
restituisce informazioni riguardo la capacità di immagazzinare e restituire
energia sotto forma di impulso elastico, quella che impropriamente è de昀椀nita
come forza elastica. È bene e昀昀ettuare il test all’inizio della programmazione
d’allenamento per reperire i dati iniziali, a metà di essa per vedere
concretamente se vi sono stati miglioramento o se bisogna modi昀椀care
qualcosa, per poi concludere con l’ultima analisi alla 昀椀ne del ciclo di
allenamenti programmato. Il testo può essere utilizzato anche dopo un
infortunio per visualizzare la fase di recupero per poter ritornare al massimo
delle abilità.
Il test esamina la misura dell’altezza raggiunta dall’atleta preso in analisi,
ovvero la distanza d’elevazione del baricentro corporeo, in diverse prove di
salto.
L’altezza di salto, nonché dato ricercato nel test, è direttamente proporzionale
alla velocità di stacco, che è a sua volta dipendente dell’accelerazione positiva
del corpo verso l’alto durante il movimento di estensione delle ginocchia,
aumento di velocità dovuto alla quantità di forza che la catena cinetica
estensoria riesce a fornire durante l’azione volontaria.
Se si standardizza l’angolo articolare di partenza del movimento, per esempio
mantenendo come massimo l’angolo articolare delle ginocchia a 90°, ne risulta
che l’arco di movimento lungo il quale la muscolatura esprime tensione è
uguale per tutti i soggetti, poiché lo stacco avviene quando l’angolo articolare
delle ginocchia avrà un’ampiezza di 180°.
In questo caso, l’altezza di salto risulta proporzionale alla capacità di esprimere
tensione da parte della muscolatura senza che il test venga compromesso da
movimenti non standardizzati.
Il test consiste nella misurazione dell’elevazione del baricentro in due diverse
prove: squat jump e counter movement jump.
SQUAT JUMP (SJ): una delle tecniche d’acquisizione dei dati nel Jump Test è
quella di partire da una posizione statica di mezzo squat senza contro
movimenti. Il soggetto analizzato deve mettersi in posizione di partenza
tenendo i piedi pari e i talloni a contatto con il suolo, l’angolo articolare
costante a 90°, le mani ai 昀椀anchi e il tronco verticale rispetto al suolo.
Da qui l’atleta dovrà e昀昀ettuare il salto alla massima intensità, dalla posizione di
partenza, senza e昀昀ettuare movimenti che possano ridurre l’angolo articolare
COUNTER MOVEMENT JUMP (CMJ): Viene utilizzato per il rilievo della capacità di
riuso elastico dei muscoli estensori degli arti inferiori. Consiste in un salto
verticale, partendo dalla posizione eretta quindi con 180° di angolo articolare,
preceduto da un contromovimento con piegamento delle ginocchia 昀椀no a circa
90° (ciclo stiramento-accorciamento muscolare).
Il soggetto deve mettersi in posizione di partenza tenendo i piedi pari con i
talloni a contatto con il suolo e la stazione eretta con il tronco verticale rispetto
al terreno. Una volta avviato il macchinario e dato il conseguente segnale
vocale l’atleta dovrà e昀昀ettuare il salto verso l’alto con la massima intensità,
facendolo precedere da un rapido e coordinato piegamento delle ginocchia 昀椀no
a raggiungere l’angolo di circa 90°; in questo modo si migliora l’elevazione
grazie all’accumulo e al riutilizzo di energia elastica. La caduta deve essere
e昀昀ettuata con le ginocchia distese, sulla punta dei piedi con successiva
ammortizzazione per evitare traumi. Il test può essere e昀昀ettuato sia con le
mani ai 昀椀anchi, sia con le mani libere di muoversi. In questo secondo caso le
capacità coordinative intervengono nel determinare il risultato del test che
risulterà così più utile per valutare atleti di discipline sportive nelle quali
l’intervento delle braccia favorisce l’elevazione del corpo (basket, pallavolo,
rugby ecc.).
Il valore di “elasticità” muscolare si ottiene grazie alla formula:
Elasticità muscolare=¿
MATERIALI E METODI
Per eseguire il jump test si utilizzano strumenti in grado di conseguire una
precisa misura del tempo di volo del soggetto analizzato, tra i quali ricordiamo
l’optojump.
L’optojump, nello speci昀椀co, È un sistema di rilevamento ottico, composto una
barra trasmittente ed una ricevente ciascuna contiene da 96 led (risoluzione
1,041 cm). I led posizionati sulla barra trasmittente comunicano di continuo con
quelli sulla barra ricevente. Il sistema rileva eventuali interruzioni e ne calcola
la durata. Questo permette la misurazione dei tempi di volo e di contatto
durante l’esecuzione di una serie di balzi, con una precisione di 1/1000 di
secondo. Partendo da questi fondamentali dati di base, il software dedicato
consente di ottenere con la massima precisione ed in tempo reale una serie di
parametri legati alla prestazione dell’atleta. L’assenza di parti meccaniche in
movimento assicura precisione e grande a昀케dabilità. Inoltre, con l’utilizzo delle
nuove versioni della pedana Optojump Next, si può andare oltre alla rilevazione
dei dati numerici: grazie a piccole telecamere, liberamente posizionabili,
permette infatti di registrare le immagini dei test svolti, sincronizzandole
perfettamente con gli eventi rilevati. È così possibile godere dei vantaggi di una
veri昀椀ca incrociata fra dati e immagini.
Una volta impostato l’optojump e programmato il collegamento tra il
macchinario e il computer, seguirà una esaustiva spiegazione delle azioni che
dovremmo andare ad analizzare. Istruito il soggetto potrà iniziare il test.
ESEMPIO DI ACQUISIZIONE
10 0.46
0.45
5
0.44
0 0.43
SALTO 1 SALTO 2 SALTO 3 SALTO 4 SALTO 5 SALTO 1 SALTO 2 SALTO 3 SALTO 4 SALTO 5
DISCUSSIONE PERSONALE
Lo studio che riguarda lo sviluppo della forza veloce della catena estensoria
degli arti inferiori e della capacità di immagazzinare e restituire energia sotto
forma di impulso elastico mi ha appassionato per la molteplicità di applicazioni
che si possono e昀昀ettuare in ambito sportivo e clinico. Il meticoloso studio del
Dott. Carmelo Bosco riguardo alle prime tecniche di analisi del salto verticale e
allo sviluppo tecnologico fornito dal macchinario Optojump ha dimostrato come
il conciliarsi tra 昀椀siologia, biomeccanica e tecnologia stia sempre più aiutando
le tecniche e le metodologie di sviluppo dell’allenamento motorio.
Vantaggi:
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
1: Bosco C, Komi PV, Tihanyi J, Fekete G, Apor P. Mechanical power test and
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