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jiehe) © atti e(e pine, vale a a a aprel denominal 22 Ry Battaglia di questi_monumenti non implica necessariamente Porigine etnion elle gentia cui possono venir attribuiti: ei riferiame in modo partic colare alla git prospettata derivasione Ligure di taluni di questi monu- menti, ed in particolare delle statue antropomorfe atesine, per ta loro evidente relazione con i gruppi della Lunigiana © della Francia meridionale (1). Nella protostoria alpina sono presenti, com's note, anche eles menti estranei all’ethnos ligure, co ©, per esempio, clementi venetor illiriei retiei e gallici. B tuttavia da notare che, fuori del’ambiente alpino, nulla di comparabile alle statue antropomorfe atesine 0 ai petroglifi camuni e liguri (Monte Bego) fu scoperto finora entro le aree culturali veneto-illiriea e celtica. Oggetto particolare delle nostre indagini @ il gruppo di incision’ della Valeamoniea e della Valtel con i due gi Borno. ppo a ese na, dove il nuove masso d noti di Cemmo e le stele di Caven formano un ¢) di reperti con caratteri propri e in massima parte non an minati. I massi di Cemmo in Valeamonica sj trovano isolati in una yal- letta poco lontana dal paes , denon nata Piane de le Greppe. Fu la segnalati per la prima volta dal dott. Gualtiero Laeng di Brescia (2) e pit tardi illustrati, quasi conoscenza di questi due massi contemporancamente, da Giuseppe Bonafini, Giovanni Marro Paolo che nella Valea. ntendenza alle Antichita d atta dal Battaglia, della riechissima serie di petroglifi sui Graziosi (3) —, che diede occasione a pitt vaste monica ad opera della Sop Padova e alla scoperta, due versanti della valle nella zona di Capodiponte (4). Nel’aprile d del 1953 ci reeammo a Cemmo per riprendere in esame que massi, che non erano stati compresi a suo tempo nella illustra , Sulla distribuzione geografica delle statue-menhirs, St Ktruschi », VIL, Firenze 1933; M.O. nfora, Le statue antropomorfe dell’Alto Laeng, Nuove ricerche sulle incisioni preistoriche della conca di Cem mo in Valcamonica, « Commentari dell’Ateneo di Brescia », Brescia 1951. vill T'Antropologia ¢ la Etnologia », LIX, Firenze 1929; G. Marro, Arte ae per vonfce tn Val Camonica, « Rivista di Antropologia », XXIX, Roma 19305 fd Tale ne ‘ta di incisioni preistoriche in Val Camonica, « At R. Ace Scienze di Torine ent rape in Valamonion, « Bal, Path Mil % WIE pom istar "den Nowe ricerche.aulle roses incixe della, Voleamoniss tOyiy ‘cavi », IX, Roma 19: ‘Idem, Ricerche etnografiche sui petroglif (1) R. Bata Adiee, « C (2) 7 4 am R. Battaglia - M.O. Acanfora a serene eae tanto da poterle seguire con molta dil cle di cui si & prima detlo — e che per ee ae « stele A» (Be G, quindi le alte eee : grafie che riportiamo nelle fgg. 6, 7, © 9) — il t ae otto con maggior cura e abiliti teeniea © percid il dice ae cvidente, Caratteristica di questa figura & il dise ee € la concezione schematica e astratla — che ay note oA a id definire a to titolo « espressionista » — della composizione: pene Ba ae : ti ques che erang del tutto estranei sia alle altre due stele di C 2 petroglifi liguri e eamuni, eed Sull'altipiano di Borno, il soleo scavato dal rio, dove fu sroperie il masse, 7 jnteressanti clementi alla conoscenzs) di quest ariel suBGHIe ital Ynfatti — come risulta dalle remo ora come la scoperta del masso di Borne porti nuova ‘aj reeiproct rapporti tra i diversi gruppi- i che abbiamo potuto fare —= Ful) maaso) cist ola ti che eostituivano un unicum delle stele 2 Cora conosciuti soltanto sui massi prime osservazioni sono ripetuti gli eleme di Caven, insieme a motivi prima ille statue antropomorfe atesine. cazione del nuovo Teperto ¢ in quanto, attese Te attualt - Passando alillust anano nena ha carattere preliminares 1 stare della pictra, che poueis "HHOra tigaag faceia stato possibile eseguire un precise rilievo di tutte w 1a superficie. Nonpertantos Te osservarioni Thlemi dell’arte protostorica © del’et- omunicare quanto finors osseryaloy anzitutto che essa condizioni di # reno, non & joni, né vedere tutt per i pro sul a fatte ¢ il loro interesse consigliano a © nografia alpina 229 ML masse inciso di Borny in Valeamonica Nella ricerea della localita segnalataci dal prof. C. Mavigli sicerca Satta nel febbraio di quest’anno (1954), ei fu gentile guida il prof. Giuseppe Bonafi . sindaco di Civitate Camuno e ispettore ono- nostri ringraziamenti. uarvitica grigia, arrotondati dal rari agli seavi, al quale esprimiamo qui Dm patinata d un grosso bloc di arenarii 0 prismatic allo, con le pareti I ate © gli spigo ura secondaria, sul stro di un torrentello (fig. 1), che scende dalle pendici del Dos Averta ¢ termina nel torrente Trobiolo tra Borno e Ossimo infe- trasporto glaciale, spor, a rovesciato in gi fianco # Fig. 2. I] masso di Borno prima di venir isolate riore, La valletta stretta e poco profonda, @ diretta quasi in direzione nord-sud. [I masso poggiava sul greto del torrentello alla base di un deposito di terriceio e di sassi dello spessore di 1-2 metri, che ricopre in questa parte dell’altipiano di Borno gli strati roceiosi. La localit ova @ un’altitudine di cirea 800 m.s.m. (6). Al momento della ra prima visita il masso era in parte affondato nel greto del tor- ic © ricoperto per un terzo dalla eoltre di terriecio (fig. 2). Per rinarci una idea pi completa delle figure incise sul masso, e delle quali le principali occupavano, a quanto pareva, la superficie yerti- vale parallela alla sponda del rio, mediante un piccolo seavo libe- rammeo la faceia ineisa dalla ghiaia che ne rieopriva la base. Senonché Vasportazione della ghiaia allargava il letto del rio, che yeniva cosi a (6) 6. Laeng, Lialtipiano di Borno, «Le Vie d'Ktalia », XXXII, Milano 1927; r unthe Re Putelli, Borno e Caltipiano suo, Breno 1930, 280 Lambire la base della pict, Si dovette per iI filo Macqua ‘onveguenza far deviare a 10, prima di riuseire 4 © del mano per rilevarne 1 disegni Ho sharram Hiberare tutta ta faceia ant © prendere le prime fotograh pe ey aaa prima visita, il prof, Mario Mirabella Roberti ras dente alle Antichiti della Lombardia, informato da noi di la per ‘onoseiutane tutta Vimportanza, #interess per uae sse isolato dal terriecio lo ricopriva, indorieand aH asso ve Fig. 3. Il masso di Borno isolate (fot. prof. G. Bonafini) grati al prof. Mirabella Roberti lavoro il prof. Bonafini, Siamo ass per aver, con tanta sollecitudine e comprensione, appoggiato le nostre allo studio di questo nuovo reperto ricerche, autorizzandos erche nella Valeamonica, | masso, ritornammo nel settembre seorso 0 delle figure. Eeco quanto risulta alla continu Dopo Visolame a Borno per continuare il rilevam dalle osservazioni fin qui condotte. u una forma che pud definirsi trapezoidale (fig. 3). Bsso doveva trovarsi piantato vert nella posizione che abbiame lotta nella fig. 4, — in qualche posto # jenta alluvione dovette, in basso nell’alveo del I terriceio pet Imente fotografia ripr monte del luogo ove fu rinvenuto, Una viol in tempi antichi, travolgerlo e trasportarlo mulars torrente. Sopra la pietra continud poi ad a He Battaglia M0, Acanjora da tre selehi- eit solehi, che div Ey r p rsegie O. drlre Fig. 6, Stele B di Caven in Valtellina (fot. della Sopraintendenza all Antichita. di Milano) ‘ee cinque. | pugnali hanno lame triangolari piane o costolate, e impu gpature a contorno semicircolare. 4 Mentre caratteristiea del gruppo superiore & la composizione a fasei di linee, in questo secondo gruppo la tecnica usata & quella del- l'abbassamento totale eseguito a martellina e del successivo levigamento della superfice, salvo in due easi, nei quali fu laseiata in rilievo la costolatura mediana della lama. Sotto i pugnali si vede una figura umana disegnata a schematiz- vazione geometriea, con le braccia allargate e le gambe parallele eon »iedi rivolti a sinistra. Aceanto all’uomo, nell’angolo inferiore destro intravede un profilo di pride, pure di stile schematico, che per Vampia curvatura e la lla pietra, sotto la serie dei cinque pngnali : udezza delle corna si direbbe uno stambecco; un secondo stambecco ie di pugnali, Altri due animali della mede- inciso sopra la stessa s A masso inciso di Borno in Valeamonica 235 sima specie sono raffigurati, sempre con Jo stesso stile, a po" pitt in alto della figura umana. I quattro animali hanno la testa rivolta verso Vinterno, Pit in alto anes ‘ora, sopra Vestremita laterale della fascia semiellittica & inciso un quinto stambecco; questo. perd con la testa volta verso, l’esternou Dal lunigheara dil questi antmaliayy eggira intorno ai 9 em. & evidente, nella disposizione delle figure. anche se queste furono disegnate in pit tempi, Ia ricerca da parte C di Caven in Valtellina (fot. della Sopraintendenza a‘le Antichita di Milano) dell’artefice, 0 degli artefici, di ottenere un complesso armonico mediante la disposizione simmetriea di alcuni elementi figurativi in rapporto ag! spazi rimasti liberi. Si potrebbe pensare che in un primo tempo siano stati battuti i motivi a fasei di linee, i quali costi- \uiscono un solo complesso, come si vedra meglio pit avanti; a questi rono le due serie di pugnali; in un terzo tempo furono battute ra umana e quelle ar mali, Due linee parallele leggermente io tra la fascia ttica e il capride, L’interpretazione di questi segni 2 piuttosto a $ occupano, a sinistra di chi guarda, lo spa Sopra il complesso dei motivi a fasci di linee sembra di vedere alligurazione del tutto diferente. Si trata di un’area rettango- 20 ute abbassate mediante una teenica diversa, sembra, da quella 7 di lato, divisa a seacchiera con superfici alterna- IL masso inciso di Borno in Valeamonica raschiature non hanno forma quadrangolare, pare, ma quella di brevi soleature parallele, disposte in serie, Quest'area sembra continuare verso il basso in uno spazio irregolarmente rettangolare limitato da un doppio solco battuto a martellina, Nell'interno si intravedono un rettangolo martellinato (e forse dopo raschiato) ¢ aleuni piccoli cir. coli pure battuti a martellina. Questo insieme ricorda i reticolati e le coppelle di Giadighe © di altre localita di Capodimonte, che il Bat .. 8. Masso di Borno, Buoi aggiogati all’aratro Accanto al primo si vedono traece di un altro spazio rettangolare © juattro piccole aree a contorno rotondeggiante, irregolare, finemen- e altri segni non identifieabili, Verso Ia base simili a quelli della faccia anteriore secondo uno schema frequente @ Ca- te martellinate a pieno, due o pitt eapridi, tipo Cemmo, e un cane con la coda rialzata, podiponte (9). Nell’angolo postero-superiore, infine, so, apparve un‘altra interessante figura, unvidea al lettore, riportiamo lo schizzo disegnato sul posto (fs avanzando tutta le dovute riserve per Je differenze che potr poi in seguito risultare da una fotografia. Si tratta di due buot mo. T solehi battuti p buoi sono li dopo Fisolamento del mas- della quale, tanto per dare gati ad un aratro guidato da un wo {ellina furono poi lisciati ¢ smussati. I eorpi dei (8) R. Battaglia, Ricerche etnografiche, (9) R. Battaglia, op. cits ee 258 R Battaglia - M0, festa del'uomo batty ” argo soleo, La fig del masso, ta a coppella, ura ha la base Questo insieme di Widi, non se figure della faceia later: mbra avere nulla in riore. Si tratta di un 1a tecnica © il conte comune con le insieme di caratte nuto si collega alla raffigurazion: {i Si pu domandarsi, d i ie ‘sie dunque, se questi grafti signo py gure a fasei di ai pugnali, e in tal aso se furor do il ma faccia ante nee © "0 aveva la sua posizione originale o do ‘0 quando cio’ esso giaceva dove sta 9 dar ragione anche de dello ste lla posizione rovesciata ch huoi con Varatro, se fossero stati ineisi quando il vione vertieale, Sulla fa il triangolo eon cui te cia superiore infine, in una info rmina il lato anteriore, al "0 in un tratto di cirea 50 x 60 em. Anche q bili il giorno del nostro sopraluogo. Com hi uguali a quelli della f animali probabilmente simili ai preeedenti: du ma di uno stile diferente, a quanto sembra, res due stambes ‘ranno venir studiati con maggior preeisione quando s runuoyere la pietra dal posto dove ora giace. I tuiscono senza dubbio uno dei miniamo ora i disegni della faccia prineipale, pitt interessanti_ complessi perti nella Valeamoniea e (pur insistendo sul ont (li questo lavoro) meritano pereid uno studio comparativo pi || singolare interesse di questo masso deriva dal fatto eh \roviano incise figure che gia erano apparse isolate in alte Distinguendo nella deserizione ora fata i diversi tipi

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