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L'AMPLIFICATORE MAGNETICO (di V. J. Louden - Dalla GER, marzo 1953) Lamplificatore magnetico & un appareechio a ine duttanza variabile che controlla la potenza assor, dita da un dato cirenite di carico, Esso dillerises da un tubo elettronico a yucto spinto, caratterizzate da resistenza variabile, nel senso che il suo fun- zionamenio dipende dalla magnetizzuzione non lie neare di materiali ferromagnetici, La figura 1 mostra il prineipio di funzionamento di_un amplifieatore magnetico semionda costitut. to da: 1) un reattore a nucleo di ferro di clevata indut- tanza e hassu resistenza; 2') un raddrizzatore che permette il passaggio della corrente in senso unico: 3°) um resistore di carico, inserito sull’ zione dei morsetti del reattore: 4°) un avvolgimento scanale, che controlla la cor. rente del reattore, alimentato da mma sorgente di tensione continua variabile. In figura 2 4 ripertata la caratteristica di magne. tizaazione del nucleo di ferro su tim diagramma cartesian che ha per ascisse la forza magnetiva He per ordinate Vinduzione B. La figura 3 mostra infine la tensione alternata di alimentazione ¢ la corrente di carico attraverso l'ay- volzimenta principale con ¢ senza segnale di cons trollo, Vediamo ora il funzionamento del reattore senza segnale in e.c. nelVavvolgimente corrispondente (si trascurano per semplicita gli effetti dell istercs! ma. gnetica). Allorche una semionda positiva di ten sione alternatu giunge all'avvolgimento principale del reattore il nucleo si magnetizea: pit precisa. Mente esso viene fulto funzionare sia nella zona di non saturasione fra be ¢ sia in quella di satus razione oltre b. Poiché il passaggio della cerrente di carieo ri. sulta ostacolaty in razione diretta della pendenza della curva B-H, il reattore in realta presenta due Gistinti valori di reattanza: alla forte pendenza della curva corrisponde alla indutianza viceversa, Applicando dunque una tensione la corrente al, ternata varia come segu IWinizio t, della semion- du di tensione, essa ha valore zero © quindi la forza magnetics, proporsionale alla corrente, 2 pure zero. Da t, a t; la corrente e Ia forza magne. ica aumentano lentamente, dato che il uncles Ia. Yora nel tratto di non saturacione. Di eonseauenza il passaggio della rente attraverse Vavvolgi mento & fortemente ostar colato dallelevata indut- tanza La corrente, sfasata in ritardo rispetto alla ten- sione di alimentazione, continua a creseere Tenta- monte fineh® la magnotiz. zazione del nucleo corri- sponde al punto b della curva limenta- a2 Nellistante ¢, il nucleo risulta sature, Tindut- tauza ecende a un valore assai hasco ¢ Ia corente cresee hruseamente, Daltra parte la tensione di alimentazione, non appena ha raggiunto il valore massimo, cominela a rliminuire: contemporaneamente decresce la cor. vente fino a che la magnetizzazione non ® giunta al punto bin corrispondenza dell'istante 1, Tn questo momento la corrente ha il medesimo vae love che aveva al tempo ty La sua ulteriore diminuzione, depo Vistante a ® ora ostacolata dal fatto ehe il nucleo lavora sot. to il punto & nella zona dinon saturazione, per eni Vinduttanza del reattore @ assai elevata. ‘La corrente percid decresce assai Jentamente, in rie tardo sulla tensione, finché nellistante 1, corrente ¢ forza magnetica si riducono a zero, Vediamo ora cosa succede quando all'avvolgic mento segnale @ applicata una tensione continua, La relativa corrcnte determina un mento della forza magnctica He premagnetizea il nucleo. Ne deriva che risulta in tal modo possibile control. lare il grado azione, fissando Listante i Ja saturazione dopo imentato, sempio i] segnale positivo in cc. corri- sponde al punto a della curva B-H, la forza ma. gnetiea H_ occorrente per raggiungere Ia satura. zione deve aumentare, quando si alimenta con la tensione alternata, dal valore H,, al valore Il, Bastera allora che la corrente di carieo aumentt di una quantita inferiore, come risulta dalla cur. va tatteggiata, perché la saturarionc abbia luego con un certo anticipo. Tn modo del tutto analogo un sesnale di pola. rit neyativa determina un ritardo nella satura. zione, Pa quanto esposto risulta chiaro come avva Tendosi di un segnale in e.c, il reattore si tractor. ma in un amplificatore magnetico, dato che. rm golando Tistante delfonda di tensione in oni ha Togo Ja saturazione del nucleo, vieno altresi rego: Jato il valore medio della corrente di carico, Occorre tuttavia rilevare che lamplificatore ma: gnctico non costituisce una novita in quanto risulta gid applicato negli Stati Uniti da oltre trent'anni per trasmissioni telegrafiche ad alta velocita. (C6 neral Eletric Review, ottobre 1920. pag, 797); am I a CIRCUIT A Cc.” Fig 1 - Schema elementare di amplideatore magnetica « semionda, — ANOLGMENTO ‘IRCUTO D1 AMPLIFICATORE [MAGNETICO 2 SEMIONOA FORMA D'ONOR DELLA ‘CORRENTE 01 CARICO Fig. 4 = Confronto fra 1 eizeuiti eon tiratrone © con amplifi- ‘eaters, magnetico ceve un impulso 9 comunque un segnale che ioniz+ za il gas, per cui la corrente aumenta fortemente. Poiché la caduta nel tubo 2 ascai piccola, la maggior parte della tensione risulta disponibile ai morsetti del carico. Dal diagramma si vede come la forma della cor rente nel circuito del tiratrone & approssimativ: mente una porzione di sinusoide. Un amplificatore magnetico a semionda funziona in modo ascai simile. Durante il tratto iniziale dell'onda di tensione la corrente di carico ® piccola a causa, come git visto, dell'elevata induttanza del circuito. Tale corrente comunque aumenta finché a un certo istante, stabilito dal segnale in c.c., il nucle si satura ¢ Finduttanza scende a valori bassissimi. Il passaggio della corrente & limitate allora quasi csclusivamente dalla resistenza del cireuito. ‘impiego delVamplificatore magnetico a semi- onda dianzi deseritto non risulta perd vantaggioso nella maggior parte dei casi pratici, dato che Ja 83 necessiti di ridurre al minimo Je correnti indotte nel circuito di controllo impone uso di un‘indut- tanza o di una resistenza di valore piuttosto ele- vato: mentre la prima riduce la rapidita di risposta, una grande resistenza fa nuire il guadagno dell’amplificatore. Uno schema ass i pit vantaggioso & quello ri- portato nella figura 5, In sostanza esso viene rea- lizzato con due circuiti semionda e due reattori con un avvolgimento di controllo unico per en- trambi. m questo sistema non si inducono delle ar- moniche nel cireuito segnale e si evita altresi Tuso di forti impedenze o resistenze limitatrici. Impiego degli amplificatori magnetici negli aerei Gli amplificatori magnetic’ danno ottimi_risu tali in sistemi di comando e controllo del tipo di quelli richiesti dalle turbine a gas per aviazion| In tal caso vengano impiegati sistemi fino a 12 stadi di amplificazione, coordinati fra lore in mo- do tale che il pilota dell’acreo a reazione ottiene automaticamente la spinta occorrente al suo appa- recchio con la semplice predisposizione di un se- lettor Questo sistema impedisce altresi Pingolfamento del propulsore durante le forti accelerazioni, sta- bilendo la massima quantita di combustibile che, con un certo mar © di sicurezza, pud essere crogata al motore in relazione alle diverse con- dizioni di volo. Fra le altre funzioni del dispositivo ad ampli- ficatori magnetic: @ degna di rilievo quella di im- pedire che i bruciatori si spengano a seguito di 4 $ i Fig. 5 = Schema pratico di amplifeatore magnetico = due semionde ‘con avvolgimento segnale urlco, brusche decelerazioni ¢ inoltre quella di limitare aun determinato valore la temperatura dei condotti di scarico durante Vaccelerazione dell'aereo. apparecchiature, pure ad amplificatori , controllano Valzo e il brandeggio azi- mutale di radar per aerei o di torri per cannoni na- vali, la timoneria di navi, i dispositivi di pilota au- tomatico per aerci, la tensione e frequenza di gene- ratori elettriei, e anche gli organi di comando per impianti_ nuclear Poiché le condizioni in cui operano gli ansi- detti sistemi sono in genere tutt'altro che favor revoli, gli amplificatori vengono di solito racchiu- si im custodia stagna. Confronto fra amplificatori magnetici ed elettronici Gli amplifieatori_ magnetici si prestano in mol- te applicazioni ad essere impiegati in luoge di tubi_a vuoto, Pi dei sostituti, gli amplificator essere considerati come apparecchi aventi alcune caratteristiche in comune con i tubi anzidetti ¢ sono da usare soltanto quando sia possibile sfrut- tare i loro particolari vantaggi. Ad esempio allorché il peso e le dimensioni Wingombro rivestono grande importanza, gli am- plifieatori magneti “altro da eseludere se la sorgente di energia ha una frequenza di soli o 60 Hz. I sistemi a tubi elettronici ¢ ad amplificatori magnetici sono invece confrontabili, dal punto di vista peso e ingombro, quando la frequenza di ali- mentazione raggiunge i 400 Hz, A questo valore @ talvolta possihi amplificatori con dimensioni anch quelle dei tubi, dato che per basse pot dey e costruire gli pitt piccole di e si hanno perdite limitate e quindi modeste sovratempera- ture che consentono un montaggio piit compatto. IL maggior tempo occorrente per raggiungere Ja temperatura di regime, la searsa manutenzione ¢ Vintrinseca robustezza costituiscono poi notevo- Hi vantaggi nei confronti dei tubi a yuoto. Inolire gli amplificatori magnetici, una volta alimentati, funzionano quasi immediatamente e per lungo tempo non richiedono controlli di sorta anche se soggetti a scosse e vibrazioni, Essi tuttavia non possono essere usati a tem- perature non comprese fra —55 ¢ + 100° C., dato che si verificherebbero sensibili mutamenti. nella struttura dei materiali costituenti il nucleo del reat- tore e il raddrizzatoré metallico, Per apparecchiature di controllo che richied no prestazioni di grande precisione, gli_amplifi catori magnetici necessitano di una sorgente di gia a 2000 Hz. ¢ oltres cid & imposto dal fat- to che essi sono forniti di un avvolgimento segna- le e che la velocita di risposta @ bassa rispetio a quella di un tubo a vuoto, Aumentando la frequenza della sorgente di ali- mentazione essa diviene, per un determinato gua- dagno, proporzionalmente pitt elevata. In altri casi, ad esempio quando il circuito di entrata ¢ quello di uscita devono essere elettrica- mente separati, T'amplificatore magnetico risulta preferibile ai tubi_a vuoto. Un‘altra vantaggiosa applicazione & quella in cireuiti dove il segnale di uscita deve corrispondere alla comma di diversi se- gnali di entrata, In tal caso esso si presta particolarmente bene data la possibilita di usare parecchi avvolimenti segnale. In conclusione amplificatore magnetico si @ ri- velato un appareeehio di grande interesse e tale quindi da poter sensibilmente contribuire, se ocu- latamente usato, a rendere sempre pitt efficienti sicuri i sistemi di controllo e di comando. Milano — Oflciae Crafche Aldo Gi BY Agente 1058 Dr. Ix. Canto Costanoxt, Direttore respons

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