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Esteri Dengue, l’emergenza dilaga in Sud America: dal Brasile all’Argentina è caccia alla zanzara Aedes Egypti
Le operazioni di disinfestazione a Lima (Ansa)
PER APPROFONDIRE:
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R io de Janeiro, 28 febbraio 2024 – Precipita la situazione della dengue in Sud America, dove i casi stanno
aumentando in molti paesi: in Argentina i contagi registrati a partire dal luglio dello scorso anno sono
57.210, perlopiù endemici, mentre in Messico sono 5.439, cinque volte di più rispetto allo stesso periodo nel
2023. Il 40% dei casi messicani sono concentrati nello stato di Guerrero, per via delle condizioni create dall’uragano
Otis, che ha colpito la regione lo scorso ottobre.
APPROFONDISCI:
Dengue, l’Argentina dichiara l’emergenza sanitaria. Italia prima in Europa per contagi nel 2023
Già nei primi due mesi dell’anno, il Brasile ha sfiorato il milione di infezioni e i 200 morti (in tutto il 2023 erano
stati 149), con il Distretto Federale (il circondario della capitale Brasilia), Acre, Goias, Minas Gerais, Espirito Santo,
Rio de Janeiro e Santa Catarina che hanno dichiarato lo stato d’emergenza. Per sensibilizzare la popolazione alla
prevenzione, il ministero della salute brasiliano ha organizzato per il 2 marzo il D-Day, una campagna per far
circolare i consigli su come contenere l’epidemia e la proliferazione della zanzara Aedes Egypti, il vettore del
Esteri Dengue, l’emergenza dilaga in Sud America: dal Brasile all’Argentina è caccia alla zanzara Aedes Egypti
virus che causa la malattia. Oltre a questo, il governo di Brasilia ha stanziato 1,5 miliardi di real (circa 281,5
milioni di euro) alle amministrazioni locali per adottare protocolli e iniziative contro l’epidemia.
Il Perù – che registra oltre 31mila casi – ha dichiarato l’allerta in 20 delle sue 25 regioni, quelle che a detta del
ministro della salute César Vásquez Sánchez fronteggiano un “rischio imminente”. E la fine dell’emergenza è
tutt’altro che lontana: “Marzo e aprile, almeno nei primi 15 giorni, saranno i mesi più difficili”, ha spiegato il
ministro. Tuttavia, per il momento, il Paese registra solo 32 decessi dovuti alla dengue. “Abbiamo cercato di
aumentare la formazione del personale sanitario di primo livello in modo da individuare tempestivamente i
casi”, ha sottolineato Sánchez. Non è l’unica precauzione adottata dal governo di Lima: squadre di
disinfestazione entreranno nelle abitazioni per sterminare zanzare e larve e verranno utilizzati droni per
identificare i luoghi con acqua stagnante, l’habitat di proliferazione di questi insetti. Le città colpite riceveranno
poi finanziamenti per contrastare l’epidemia. Il Paese è sulla lista d’attesa dell’Organizzazione panamericana della
sanità per ricevere il vaccino anti-dengue: “Abbiamo già manifestato il nostro interesse”, ha evidenziato il titolare
della sanità.
La febbre dengue è trasmessa all’uomo tramite la puntura di una zanzara che aveva precedentemente punto
una persona infetta: non si ha quindi un contagio diretto tra esseri umani.
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