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STEP 7 - Modifica Dell'impianto in Funzionamento Mediante CiR
STEP 7 - Modifica Dell'impianto in Funzionamento Mediante CiR
Superficie operativa 3
SIMATIC Modifica della parametrizzazione
di unità in stazioni ET 200M/ET 4
200iSP
Manuale
Modifica della configurazione in
RUN e conseguenze sul processo 6
Appendice A
05/2010
A5E02789912-01
Avvertenze di legge
PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.
AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi
lesioni fisiche.
CAUTELA
con il triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare
lesioni fisiche non gravi.
CAUTELA
senza triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare
danni materiali.
ATTENZIONE
indica che, se non vengono rispettate le relative misure di sicurezza, possono subentrare condizioni o
conseguenze indesiderate.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso
di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens
Si prega di tener presente quanto segue:
AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.
Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.
Requisiti di base
Per la comprensione del manuale è richiesta la conoscenza delle nozioni generali nel campo della
tecnica di automazione nonché una certa esperienza pratica con il sistema S7-400 collegato alla
periferia PROFIBUS DP.
Poichè l'applicazione Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR si appoggia sul software
di base di STEP 7 è necessario acquisire dimestichezza con il pacchetto di base e soprattutto con
l'applicazione Configurazione hardware. Si consiglia a questo proposito di consultare il manuale
"Programmazione con STEP 7 V5.5".
È inoltre necessario disporre delle conoscenze operative sui computer o strumenti di lavoro simili ai
PC (p. es. dispositivi di programmazione) in ambiente MS Windows XP, MS Windows Server 2003 o
MS Windows 7.
Guida in linea
Come completamento del manuale è possibile avvalersi in fase operativa della dettagliata Guida in
linea integrata nel software.
Il sistema della Guida è integrato nel software mediante differenti interfacce.
Nel menu ? sono disponibili diversi comandi: Argomenti della Guida apre l'indice della Guida di
STEP 7.
Uso della Guida offre istruzioni dettagliate sulla possibilità di reperire informazioni nella Guida in
linea.
La Guida al contesto offre informazioni sul contesto attuale, p. es. su una finestra di dialogo aperta
o su una finestra attiva. È richiamabile con il pulsante "?" o con il tasto F1.
Una forma ulteriore di Guida al contesto è data dalla barra di stato: appena il cursore del mouse si
trova su un comando viene visualizzata nella barra di stato una breve spiegazione.
Una tale spiegazione viene riportata anche nella barra degli strumenti se il mouse si sofferma
brevemente su una icona.
Se si preferisce leggere le informazioni della Guida in linea su carta, sarà possibile stampare dei
singoli argomenti o libri della Guida, o perfino l'intera Guida.
Il presente manuale nonché il manuale "Programmazione con STEP 7" costituisce un estratto della
Guida di STEP 7 in formato HTML. Per istruzioni più dettagliate, consultare la Guida di STEP 7.
Manuali e Guida in linea presentano un'articolazione pressoché identica facilitando quindi il passaggio
dall'uno all'altra.
Per accedere ai manuali elettronici, dopo l'installazione di STEP 7, selezionare la barra di avvio Start
> SIMATIC > Documentazione.
Ulteriore supporto
Per tutte le domande sull'uso dei prodotti descritti nel manuale, che non trovano risposta nella
documentazione, rivolgersi al rappresentante Siemens locale.
Sito Internet delle rappresentanze Siemens:
http://www.siemens.com/automation/partner
Per la guida alla documentazione tecnica dei singoli prodotti e sistemi SIMATIC, consultare il sito:
http://www.siemens.com/simatic-tech-doku-portal
Il catalogo in linea e il sistema di ordinazione in linea si trova al sito:
http://mall.automation.siemens.com/
Centro di addestramento
Per facilitare l'approccio al sistema di automazione SIMATIC S7, la Siemens organizza corsi specifici.
Rivolgersi a questo proposito al centro di addestramento locale più vicino o al centro di addestramento
centrale di Norimberga.
Internet: http://www.sitrain.com
Technical Support
Per tutti i prodotti A&D è possibile rivolgersi al Technical Support
mediante il modulo Web per la Support Request
http://www.siemens.com/automation/support-request
Per ulteriori informazioni sul Technical Support, consultare in Internet il sito
http://www.siemens.com/automation/service
Introduzione
Alcuni impianti non devono essere spenti durante il funzionamento, ad esempio a causa della
complessità del processo automatizzato oppure dei costi di riattivazione particolarmente elevati.
Potrebbe tuttavia rendersi necessario effettuare ampliamenti o modifiche alla configurazione.
La funzione CiR consente di effettuare variazioni nell'impianto durante il funzionamento, rendendo
possibili determinate modifiche alla configurazione in RUN. L'elaborazione del processo viene
interrotta per un intervallo di tempo brevissimo. La durata massima di tale intervallo è preimpostata ad
un secondo ma può essere modificata. Durante questo tempo gli ingressi di processo mantengono il
loro ultimo valore.
Avvertenza
L'acronimo "CiR" significa "Configuration in RUN" ed indica nella presente documentazione il
procedimento di modifica dell'impianto durante l'esercizio. Affinché tale procedimento sia possibile,
devono essere soddisfatti i requisiti descritti nei paragrafi successivi.
Ambito di validità
La funzione CiR è possibile nelle parti dell'impianto con periferia decentrata e richiede la
configurazione illustrata nella figura. Per motivi di chiarezza vengono qui presi in considerazione solo
un sistema master DP ed un sistema master PA; nella pratica tale limitazione non esiste.
Master DP
Slave DP SOTTORETE: sistema master PA
modulare IM 157 +
ET 200M, Accopp.
ET 200S DP/PA
o ET 200iS
DP/PA-Link Slave PA
(apparecchiatura
da campo)
Slave DP
compatto
Slave PA
(apparecchiatura
da campo)
Requisiti hardware
Per poter effettuare modifiche alla configurazione mediante CiR devono essere soddisfatti i seguenti
requisiti relativi all'hardware e al firmware.
CPU standard S7-400 (CPU 412, CPU 414, CPU 416 o CPU 417) con versione di firmware V3.1.0
o successive, oppure CPU S7-400 H (CPU 414-4H o CPU 417-4H) in funzionamento singolo con
versione di firmware V3.1.0 o successive.
Per apportare modifiche all'impianto durante il funzionamento in un sistema master DP con master
DP esterno (CP 443-5 extended), questo deve avere la versione di firmware V5.0 o successive.
Per aggiungere unità ad un ET 200M: IM 153-2 (n. di ordinazione 6ES7153-2BA00-0XB0 o
successivi), oppure IM 153-2FO (n. di ordinazione 6ES7153-2BB00-0XB0 o successivi). Nella
configurazione dell'ET 200M occorre prevedere componenti di bus attivi e sufficiente spazio libero
per l'ampliamento. L'ET 200M non deve essere integrato come slave DPV0 (mediante file GSD).
Se si intende aggiungere ulteriori moduli di elettronica all‘ET 200iSP: configurare l‘ET 200iSP con
moduli di riserva. I moduli di riserva possono essere sostituiti successivamente con i moduli di
elettronica.
Se si prevede di aggiungere intere stazioni, procurare i necessari connettori di bus, repeater ecc.
Avvertenza
È possibile affiancare liberamente componenti che supportano la modifica dell'impianto in
funzionamento mediante CiR a componenti che non supportano questa funzione (fatta eccezione per
le unità sopracitate). Le modifiche all'impianto, tuttavia, possono riguardare soltanto le componenti che
supportano CiR.
Presupposti di configurazione
Nei sistemi master DP nei quali si intende effettuare modifiche agli impianti durante il funzionamento
tramite CiR, non deve essere attivato il bus di ciclo equidistante.
Per aggiungere slave PA (apparecchiature da campo), il master DP correlato deve funzionare in modo
DPV1. L'IM 157 non deve, in questo caso, essere configurata come slave DPV0.
Per tutte le unità della stazione per le quali è possibile decidere se i dati di progettazione devono
essere salvati nell'unità stessa o nella CPU, è necessario scegliere il tipo di salvataggio sulla CPU.
Requisiti software
Per poter effettuare modifiche alla configurazione in RUN, il programma utente deve essere scritto in
modo tale che eventi quali il guasto di una stazione o di un'unità non commutino la CPU in STOP.
Nella CPU devono essere presenti i seguenti OB:
interrupt di processo (da OB 40 a OB 47)
errore temporale (OB 80)
allarme di diagnostica (OB 82)
estrazione/inserimento (OB 83)
errore di esecuzione programma (OB 85)
guasto al telaio di montaggio (OB 86)
errore di accesso alla periferia (OB 122).
Avvertenza
In PCS7 la presenza di questi requisiti è garantita.
Avvertenza
L'aggiunta o la rimozione di unità e la modifica dell'assegnazione all'immagine di processo parziale
sono consentite per un massimo di quattro sistemi master DP.
Qualsiasi operazione non menzionata espressamente nell'elenco non è consentita nell'ambito di una
modifica dell'impianto durante il funzionamento e non viene qui presa in considerazione. Tra le
operazioni non consentite rientrano p. es.:
la modifica delle proprietà della CPU
la modifica di caratteristiche di unità della periferia centrale
l'aggiunta e la rimozione di sistemi master DP
la modifica di caratteristiche di sistemi master DP, compresi i parametri di bus.
la modifica della parametrizzazione di unità di I/O ad elevata sicurezza da errore in funzionamento
di sicurezza
la modifica dei seguenti parametri dello slave DP: indirizzo di bus, assegnazione al master DP,
dati di parametrizzazione, indirizzo di diagnostica
la rimozione di unità dagli slave DP modulari, vedere Annullamento di modifiche.
la rimozione di slave DP da un sistema master DP, vedere Annullamento di modifiche.
la modifica della progettazione di un'interfaccia I-slave.
la modifica dell'assegnazione del gruppo Sync/Freeze ad uno slave
Premessa
Per poter modificare mediante CiR l'impianto in funzionamento occorre adottare, nella fase di
progettazione iniziale, misure adeguate al sistema master utilizzato che consentono un successivo
ampliamento dell'hardware di cui è costituito il sistema di automazione. In questa fase vengono definiti
elementi CiR da sostituire successivamente con oggetti reali (slave o unità) mentre l'impianto si trova
in RUN. Una configurazione così modificata può essere caricata nella CPU senza interrompere il
processo.
Fasi operative
Di seguito vengono elencate le fasi operative necessarie per modificare il programma e la
configurazione, nonché la fase dell'impianto al quale esse corrispondono.
Il procedimento CiR (punto 4 della tabella) va eseguito, se necessario, più volte in sequenza. Prima
che l'impianto entri nella fase di funzionamento continuo, verificare che siano disponibili slave e
volume di periferia in quantità sufficiente a rendere possibili tutti gli ampliamenti previsti.
Panoramica
Il procedimento CiR prevede i seguenti elementi:
Avvertenza
Nella determinazione dei parametri di bus STEP 7 tiene conto sia degli slave o progettati che degli
elementi CiR. Quando la CPU è in RUN e gli elementi CiR vengono convertiti in slave e/o unità reali, i
parametri di bus rimangono invariati.
Gli elementi CiR possono essere aggiunti automaticamente o manualmente (vedere Definizione di
elementi CiR).
Oggetti CiR
Per ogni oggetto CiR vanno definite le seguenti caratteristiche:
numero di slave che si possono sicuramente inserire (preimpostazione: 15 nel sistema master DP,
6 nel sistema master PA)
numero di byte di ingresso e di uscita per utilizzo futuro (preimpostazione: rispettivamente 1220
nel sistema master DP e 80 nel sistema master PA). Questa cifra si riferisce a futuri indirizzi di dati
utili; gli indirizzi di diagnostica possono essere progettati in modo indipendente.
Unità CiR
Per l'apparecchiatura di periferia modulare ET 200M/ET 200iSP occorre definire, mediante un'unità
CiR, il volume supplementare della periferia indicando il numero totale di byte di ingresso e di uscita.
Questa cifra si riferisce a futuri indirizzi di dati utili; gli indirizzi di diagnostica possono essere progettati
in modo indipendente.
Il volume supplementare di dati utili non deve necessariamente essere utilizzato completamente. Il
volume supplementare di dati utili ancora disponibile non deve però essere mai superato. STEP 7
verifica che questa regola sia rispettata.
Oggetti CiR
Per i sistemi master DP vale la seguente regola: la somma del numero di slave realmente progettati e
del numero garantito di slave dell'oggetto CiR sul sistema master DP non deve superare le risorse del
master DP.
Il rispetto di questa regola viene verificato da Configurazione HW al momento della definizione degli
oggetti CiR.
Periferia Regola 1
Ingressi La somma di indirizzi di dati utili per ingressi realmente progettati e byte di ingresso
utilizzabili in futuro non deve superare le risorse del master DP.
Uscite La somma di indirizzi di dati utili per uscite realmente progettate e byte di uscita utilizzabili
in futuro non deve superare le risorse del master DP.
Il rispetto di queste regole viene controllato da Configurazione HW al momento della definizione degli
oggetti CiR nel sistema master DP.
Per consentire tuttavia la maggiore flessibilità possibile nell'utilizzo degli elementi CiR, valgono per la
CPU le seguenti regole:
Periferia Regola 2
Ingressi La somma di ingressi realmente progettati e byte di ingresso utilizzabili in futuro può
superare le risorse della CPU.
Uscite La somma di uscite realmente progettate e byte di uscita utilizzabili in futuro può superare
le risorse della CPU.
Al momento dell'utilizzo degli elementi CiR, Configurazione HW verifica se per gli slave e/o le unità
aggiunti è sufficiente l'area di indirizzi disponibile nella CPU.
Avvertenza
Salvare la configurazione attuale ogni volta che si carica la configurazione della stazione dalla
Configurazione hardware (indipendentemente dallo stato di funzionamento della CPU). Solo così si
può avere la certezza, in caso di errore (perdita di dati), di poter continuare ad elaborare il progetto
salvato senza perdere la proprietà CiR.
Avvertenza
Il comando Attiva funzione CiR è disponibile solo nei sistemi master DP per i quali non è ancora
stato definito nessun oggetto CiR.
Avvertenza
Il comando Disattiva funzione CiR è disponibile soltanto in sistemi master DP nei quali è stato
definito un oggetto CiR.
Avvertenza
Dopo la definizione di un oggetto CiR su un sistema master, il volume massimo di I/O di tale sistema
master è definito in modo fisso, e di conseguenza anche il suo tempo di sincronizzazione CiR (vedere
Reazioni della CPU al caricamento della configurazione in RUN). È pertanto indispensabile stabilire le
caratteristiche dell'oggetto CiR (e delle stazioni ed unità effettivamente presenti nel sistema master) in
modo che il tempo di sincronizzazione CiR del sistema master sia compatibile con il processo.
Avvertenza
L'aggiunta automatica di elementi CiR è possibile soltanto se nel sistema master DP selezionato
non è presente nessun oggetto CiR.
L'aggiunta automatica di elementi CiR ad un'IM 157 di un sistema master DP non è possibile.
Le preimpostazioni degli oggetti CiR sono uguali in tutte le CPU. Verificare, pertanto, per ogni oggetto
CiR, dopo aver attivato la funzione CiR di un sistema master, se il tempo di sincronizzazione CiR del
sistema master indicato nella finestra delle proprietà dell'oggetto CiR corrisponde al limite superiore
impostato nella CPU relativamente al tempo di sincronizzazione CiR della CPU. (Esempio: con una
CPU 412 il tempo di sincronizzazione CiR del corrispettivo sistema master risulta essere, dai valori
preimpostati, superiore ad 1 s. Il valore preimpostato per il limite superiore del tempo di
sincronizzazione CiR della CPU corrisponde però solo ad 1 s. Si dovrà eventualmente ridurre il
numero degli slavi garantiti per uno o più oggetti CiR, oppure con l'aiuto della SFC 104 "CiR"
aumentare il limite superiore del tempo di sincronizzazione CiR della CPU.
Avvertenza
Se nel sistema master non sono disponibili risorse sufficienti, i valori risultano ridotti.
I derivanti parametri di bus Target Rotation Time, Standard Target Rotation Time e Controllo tempo di
risposta vengono visualizzati nella finestra delle proprietà dell'oggetto CiR.
4. Per modificare il numero di slave supplementari e/o il numero di byte di ingresso o di uscita,
procedere nel seguente modo.
Aprire la finestra delle proprietà dell'oggetto CiR (facendo doppio clic sull'oggetto CiR o
selezionando l'oggetto CiR e premendo il tasto destro del mouse, oppure selezionando l'oggetto
CiR e richiamando il comando Modifica > Proprietà dell'oggetto).
Il numero garantito di slave supplementari può essere modificato. I derivanti parametri di bus
Target Rotation Time, Standard Target Rotation Time e Controllo tempo di risposta vengono
visualizzati nella parte inferiore della finestra della stazione.
Avvertenza
La cancellazione di tutti gli elementi CiR è possibile soltanto se sul sistema master DP selezionato
è presente un oggetto CiR.
La funzione di cancellazione di tutti gli elementi CiR non è disponibile nei sistemi master DP
collegati ad un'IM 157.
Avvertenza
Tutte le modifiche all'impianto descritte nei paragrafi successivi presuppongono la presenza di un
oggetto CiR nel sistema master DP.
Salvare la configurazione attuale ogni volta che si carica la configurazione della stazione dalla
Configurazione hardware (indipendentemente dallo stato di funzionamento della CPU). Solo così si
può avere la certezza, in caso di errore (perdita di dati), di poter continuare ad elaborare il progetto
salvato senza perdere la proprietà CiR.
Avvertenza
Se si lavora con STEP 7, al momento di caricare la progettazione modificata devono essere presenti
sulla CPU gli OB di allarme, programmati in modo tale che gli allarmi di componenti sconosciute
vengano ignorati.
Si consiglia di utilizzare i seguenti OB: interrupt di processo (da OB 40 a OB 47), errore temporale
(OB 80), allarme di diagnostica (OB 82), estrazione/inserimento (OB 83), errore di esecuzione
programma (OB 85), guasto al telaio di montaggio (OB 86), errore di accesso alla periferia (OB 122).
Avvertenza
Se si lavora con STEP 7, dopo la modifica dell'hardware devono essere modificati e caricati nella
CPU gli OB di allarme.
Avvertenza
Con una procedura di caricamento è possibile rimuovere slave o unità aggiunti nel corso di più
procedure di caricamento.
La rimozione di uno slave o di un'unità da una configurazione aumenta il volume di periferia
disponibile ed eventualmente il numero garantito e massimo di slave utilizzabili in futuro.
Avvertenza
Se durante l'aggiunta di slave o unità reali alla configurazione vengono effettuate operazioni non
consentite, al caricamento della configurazione l'utente riceve un messaggio di errore.
Si consiglia di accertarsi, dopo ogni modifica apportata all'impianto, se la proprietà CiR sussiste
sempre (comando di menu Stazione > Verifica funzione CiR o tasti di scelta rapida CTRL+ALT+F)
Aggiunta di slave DP o PA
Per aggiungere slave DP o PA procedere nel seguente modo.
1. Aprire la finestra "Catalogo hardware".
2. Utilizzando drag&drop prelevare lo slave dal catalogo hardware e collocarlo sul corrispondente
oggetto CiR nella parte superiore della finestra della stazione. Lo slave aggiunto viene visualizzato
nella parte superiore della finestra della stazione; il nome di tale slave compare su sfondo
arancione per segnalare che lo slave deriva da un oggetto CiR.
3. Eventualmente assegnare in gruppo Sync/Freeze disponibile agli slave aggiunti.
Avvertenza
Quando si aggiunge uno slave, STEP 7 aggiorna il numero di slave garantito, quello massimo e
quello dei byte di ingresso e di uscita dell'oggetto CiR corrispondente.
Si consiglia di scegliere il numero della stazione dello slave DP inserito nel modo seguente:
Numero della stazione dello slave DP inserito = numero di stazione più alto di tutti gli slave DP
progettati finora + 1
Scegliendo un numero di stazione più alto per lo slave DP inserito, può accadere che il numero
garantito e il numero massimo degli slave DP ancora inseribili vengano ridotti di oltre 1.
Se si aggiunge uno slave DP modulare del tipo ET 200M / ET 200iSP che supporta la funzione
CiR, questo slave contiene già un'unità CiR fin dall'inizio
Avvertenza
Quando viene aggiunta un'unità ad una stazione ET 200M / ET 200iSP, STEP 7 aggiorna il numero di
byte di ingresso e di uscita dell'unità CiR.
Avvertenza
Quando la configurazione viene caricata nella CPU, il LED INTF si accende e poi si spegne, il LED
EXTF si accende e rimane acceso. È possibile iniziare ad aggiungere le unità o stazioni reali soltanto
dopo lo spegnimento del LED INTF. Successivamente si spegne anche il LED EXTF (vedere Reazioni
della CPU al caricamento della configurazione in RUN).
Salvare la configurazione attuale ogni volta che si carica la configurazione della stazione dalla
Configurazione hardware (indipendentemente dallo stato di funzionamento della CPU). Solo così si
può avere la certezza, in caso di errore (perdita di dati), di poter continuare ad elaborare il progetto
salvato senza perdere la proprietà CiR.
Avvertenza
Al momento della cancellazione di uno slave, STEP 7 aggiorna il numero di slave garantito e
quello massimo nonché il numero di byte di ingresso e di uscita dell'oggetto CiR.
Al momento della cancellazione di un'unità in uno slave modulare di tipo ET 200M / ET 200iSP,
STEP 7 aggiorna il numero di byte di ingresso e di uscita della relativa unità CiR.
Se viene rimossa un'unità di uscita in Configurazione HW, mantenendo tuttavia inserita l'unità
fisica, continuerà a essere visualizzato l'ultimo valore di uscita.
Avvertenza
È possibile sia utilizzare canali precedentemente inutilizzati che modificare la parametrizzazione di
canali già utilizzati.
Non è consentito modificare gli indirizzi di unità preesistenti mediante CiR.
Presupposti hardware
Le unità ET 200M / ET 200iSP (unità di I/O e unità FM) i cui parametri possono essere modificati in
RUN sono riportate nel testo informativo della finestra "Catalogo hardware".
Il numero massimo di unità i cui parametri possono essere modificati è pari a 100.
Avvertenza
In PCS7 i valori di ingresso e di uscita assumono, dopo l'avvio dell'OB83, lo stato "BAD".
Terminata l'elaborazione dell'OB83, la CPU trasmette i set di parametri. Ogni unità coinvolta nella
modifica riceve tutti i set, indipendentemente da quanti ne sono stati modificati.
Viene poi avviato nuovamente l'OB83 (evento di avvio: W#16#3267 se la trasmissione si è conclusa
senza errori, W#16#3968 se la trasmissione ha evidenziato degli errori). Nessuna classe di priorità
viene interrotta dall'elaborazione dell'OB 83.
Avvertenza
In PCS7, dopo l'avvio dell'OB83, i valori di ingresso e di uscita assumono con l'evento di avvio
W#16#3267 lo stato "OK".
Avvertenza
Se la modifica della parametrizzazione dell'unità consiste p. es. nella disattivazione dell'allarme di
diagnostica, l'unità potrebbe inviare in un secondo momento un allarme già pronto nella fase di
modifica.
Nota
Si raccomanda espressamente di disporre sugli ultimi posti connettore, con collegamento logico, tutte
le unità dotate di un'area di indirizzi variabile.
L'inosservanza di questa regola comporta un notevole dispendio nella procedura di modifica dei
parametri e ulteriori limitazioni nel processo.
5.1 Slave DP e PA
DP/PA-Link
Accop-
IM piatore
157 DP/
PA
PROFIBUS:
sistema master PA
Il collegamento di un nuovo slave PA ad un DP/PA Link già esistente equivale nella progettazione
all'aggiunta di un'unità ad uno slave modulare.
DP/PA-Link
Accop-Accop-
IM piatorepiatore
157 DP/ DP/
PA PA
PROFIBUS:
sistema
master PA
Config. integrale
Il collegamento di un nuovo accoppiatore DP/PA con relativi slave PA ad un DP/PA Link equivale
all'aggiunta di più slave PA (apparecchiature da campo) ad un sistema master PA già esistente.
DP/PA-Link
Accop-Accop-
IM piatorepiatore
157 DP/ DP/
PA PA
Il collegamento di un nuovo DP/PA Link con i relativi sistemi master PA equivale all'aggiunta di uno
slave DP ad un sistema master DP già esistente.
5.4 PROFINET IO
Informazioni generali
Dopo il caricamento di una configurazione modificata, la CPU verifica se le modifiche effettuate sono
consentite. In caso affermativo la CPU analizza i dati di sistema.
L'analisi dei dati di sistema ha conseguenze su funzioni del sistema operativo quali l'aggiornamento
dell'immagine di processo e l'elaborazione del programma utente. Tali conseguenze verranno
illustrate nei paragrafi successivi.
Il tempo necessario affinché la CPU interpreti i dati di sistema (definito nel seguito " tempo di
sincronizzazione CiR") dipende dal numero di byte di ingresso e di uscita dei sistemi master DP
coinvolti nella modifica.
All'inizio dell'analisi dei dati di sistema la CPU registra nel buffer di diagnostica l'evento W#16#4318, a
conclusione di tale operazione l'evento W#16#4319.
Avvertenza
Se durante l'analisi dei dati di sistema si verifica il caso di "Rete off" o una transizione in STOP da
parte della CPU, sarà possibile eseguire in seguito solo un nuovo avviamento (avviamento a caldo) o
un avviamento a freddo.
La CPU avvia poi l'OB 80 con l'evento W#16#350A e registra la durata dell'analisi nell'informazione di
start di tale OB. È così possibile p. es. tenere presente questo tempo negli algoritmi di regolazione
dell'OB di schedulazione orologio.
Avvertenza
Controllare sempre che l'OB 80 sia caricato nella CPU. Diversamente, al verificarsi di un evento di
avvio dell'OB 80 la CPU commuta in STOP.
CPU S7-400 con versione firmware >= V6.0: verifica di ammissibilità delle modifiche da parte
della CPU
La CPU determina in primo luogo il numero di sistemi master DP o PA nei quali si aggiungono o
rimuovono slave/unità oppure si modifica l'assegnazione all'immagine di processo parziale. Se i
sistemi coinvolti non sono più di 4, la CPU continua la verifica, se sono più di 4 essa rifiuta di acquisire
la configurazione modificata.
Successivamente la CPU determina il tempo di sincronizzazione CiR come segue:
Tempo di sincronizzazione CiR della CPU = carico di base valido per questo tipo di CPU.
Il carico di base della CPU è indicato nei dati tecnici della CPU.
Avvertenza
Dalla formula sopra indicata risulta quanto segue per quel che concerne il tempo di sincronizzazione
CiR:
Esso è indipendente dal volume di E/A dei sistemi master nei quali si vogliono effettuare
modifiche.
Esso è indipendente dal numero di sistemi master nei quali si vogliono effettuare modifiche /uno,
due, tre o quattro).
La CPU ora confronta il tempo di sincronizzazione CiR con il limite superiore attualmente valido per il
tempo di sincronizzazione CiR. Il valore di default del limite superiore è 1 s e può essere ridotto o
aumentato in funzione delle proprie esigenze richiamando l'SFC 104 "CiR".
Se il valore risultante è inferiore o uguale al limite superiore attuale la CPU acquisisce la
configurazione modificata, in caso contrario la rifiuta.
A.1 Compatibilità
Presupposti
Si presuppone l'impiego di una CPU che supporta la modifica della configurazione in funzionamento.
Per i master DP vale quanto segue:
se la CPU è master di uno o più sistemi master DP, questi devono supportare CiR
se si utilizzano una o più interfacce master DP esterne, le interfacce del sistema master DP di cui
si vuole modificare la configurazione devono supportare la modifica dell'impianto in
funzionamento.
Regole
L'impianto può contenere componenti che supportano la modifica in funzionamento accanto a
componenti che non supportano questa funzione (fatta eccezione per le unità riportate nel paragrafo
Premessa e informazioni generali).
Sono consentite le seguenti modifiche alla configurazione in RUN:
slave DP compatti possono essere aggiunti o rimossi da un sistema master DP soltanto come
stazione completa
slave PA (apparecchiature da campo) possono essere aggiunti in RUN se l'unità di testa del
relativo DP/PA Link supporta la modifica dell'impianto in funzionamento
slave modulari del tipo ET 200M supportano l'aggiunta o la rimozione di unità soltanto se l'unità di
testa supporta la modifica dell'impianto in funzionamento.
aggiunta o rimozione di moduli di elettronica nell‘ET 200iSP.
A.2 Definizioni
Concetto Significato
CiR Configuration in RUN
Unità CiR Segnaposto per unità che verranno aggiunte successivamente alla stazione ET200M
Elemento CiR Indica l'oggetto CiR e l'unità CiR
Oggetto CiR Segnaposto per slave che verranno aggiunti successivamente al sistema master DP o
PA
C
O
Cancellazione di elementi
informazioni generali 21 Oggetto CiR 18, 52
Cancellazione di elementi CiR 22, 27 definizione 52
procedimento 27
CiR 11, 12, 13, 15, 52 P
definizione 52
Compatibilità 51 Premessa 11
PROFINET IO 46
Progettazione dell'impianto 41, 45
D slave DP e PA 41
Definizione di elementi CiR 21, 23 stazioni ET200M 45
informazioni generali 21 Progettazione iniziale 17
procedimento 23
R
E Reazioni della CPU 36, 37, 47, 49
Elementi CiR 18, 19 al caricamento della configurazione in RUN 47
aree di indirizzi della periferia 19 alla modifica della parametrizzazione 36
tipi 18 conseguenze sulle funzioni del sistema operativo 49
Elemento CiR 17, 52 Requisiti hardware 12
definizione 52 Requisiti software 13
Rimozione di un canale finora impiegato 39
F
S
Funzione Undo 34
Suggerimenti 15
G
T
Guida in linea 5
Tempo di sincronizzazione CiR 48
M
U
Modifica alla parametrizzazione
rimozione di un canale finora impiegato 39 Unità CiR 18, 52
Modifica alla parametrizzazione e all'area di indirizzi 40 definizione 52
Modifica della parametrizzazione 35, 36, 37, 38, 39 Unità in slave modulari ET 200iSP 45
di canali già utilizzati 38 Utilizzo di canali precedentemente liberi 38
presupposti 35 Utilizzo di elementi CiR in RUN 31
reazioni della CPU 36
utilizzo di canali precedentemente liberi 38