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Premessa e informazioni generali 1

Oggetti e unità CiR 2

Superficie operativa 3
SIMATIC Modifica della parametrizzazione
di unità in stazioni ET 200M/ET 4
200iSP

Informazioni sulla modifica della


Modifica dell'impianto in configurazione in RUN nella 5
funzionamento mediante CiR periferia

Manuale
Modifica della configurazione in
RUN e conseguenze sul processo 6

Appendice A

05/2010
A5E02789912-01
Avvertenze di legge

Concetto di segnaletica di avvertimento


Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli
di rischio.

PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.

AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi
lesioni fisiche.

CAUTELA
con il triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare
lesioni fisiche non gravi.

CAUTELA
senza triangolo di pericolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare
danni materiali.

ATTENZIONE
indica che, se non vengono rispettate le relative misure di sicurezza, possono subentrare condizioni o
conseguenze indesiderate.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso
di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens
Si prega di tener presente quanto segue:

AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.

Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.

Siemens AG A5E02789912-01 Copyright © Siemens AG 2010.


Industry Sector Ⓟ 02/2010 Con riserva di eventuali modifiche tecniche
Postfach 48 48
90026 NÜRNBERG
GERMANIA
Prefazione

Obiettivi del manuale


Il presente manuale rappresenta una fonte informativa completa sul tema modifica dell'impianto in
funzionamento mediante CiR. Esso mette a disposizione dell'utente sia informazioni di base
necessarie alla conoscenza del prodotto che istruzioni operative eseguibili nell'applicazione
Configurazione hardware.
Il manuale si rivolge a persone addette alla progettazione, messa in servizio e assistenza di sistemi di
automazione.

Requisiti di base
Per la comprensione del manuale è richiesta la conoscenza delle nozioni generali nel campo della
tecnica di automazione nonché una certa esperienza pratica con il sistema S7-400 collegato alla
periferia PROFIBUS DP.
Poichè l'applicazione Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR si appoggia sul software
di base di STEP 7 è necessario acquisire dimestichezza con il pacchetto di base e soprattutto con
l'applicazione Configurazione hardware. Si consiglia a questo proposito di consultare il manuale
"Programmazione con STEP 7 V5.5".
È inoltre necessario disporre delle conoscenze operative sui computer o strumenti di lavoro simili ai
PC (p. es. dispositivi di programmazione) in ambiente MS Windows XP, MS Windows Server 2003 o
MS Windows 7.

Validità del manuale


Il presente manuale ha validità per il pacchetto software STEP 7 V5.5. I requisiti hardware sono
descritti al capitolo 1 "Premessa e informazioni generali".
Per informazioni sui Service Pack che usciranno dopo la pubblicazione del presente manuale,
consultare
 il file "Leggimi.rtf"
 la Guida in linea aggiornata di STEP 7
La rubrica "Innovazioni" della Guida in linea offre un facile accesso e un quadro generale delle novità
di STEP 7.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 3
Prefazione

Pacchetti di documentazione STEP 7


Il presente manuale è parte integrante del pacchetto di documentazione "Nozioni fondamentali di
STEP 7“.
La tabella seguente riporta un riepilogo della documentazione relativa a STEP 7.

Documentazione Scopo Numero di ordinazione


Nozioni fondamentali di STEP 7 Conoscenze di base per il 6ES7810-4CA08-8EW0
mediante personale tecnico: procedure per la
 Primi passi ed esercitazioni con realizzazione di compiti di controllo
STEP 7 con STEP 7 e S7-300/400
 Programmazione con
STEP 7
 Configurazione dell’hardware e
progettazione di collegamenti
con STEP 7
 Manuale di conversione:
STEP 7, da S5 a S7
Nozioni di riferimento di STEP 7 con Conoscenze di riferimento sui 6ES7810-4CA08-8EW1
 Manuali KOP/FUP/AWL per linguaggi di programmazione KOP,
S7-300/400 FUP, AWL, nonché sulle funzioni
standard e di sistema;
 Funzioni standard e di sistema
perfezionamento delle conoscenze
per S7-300/400
di base di STEP 7.
Volume 1 e Volume 2

Guide in linea Scopo Numero di ordinazione


Guida a STEP 7 Conoscenze di base per la Parte del pacchetto software
programmazione e la STEP 7
configurazione hardware con
STEP 7 (Guida in linea)
Guide di riferimento a Guida di riferimento sensibile al Parte del pacchetto software
AWL/KOP/FUP contesto STEP 7
Guida di riferimento a SFB/SFC
Guida di riferimento ai blocchi
organizzativi

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


4 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Prefazione

Guida in linea
Come completamento del manuale è possibile avvalersi in fase operativa della dettagliata Guida in
linea integrata nel software.
Il sistema della Guida è integrato nel software mediante differenti interfacce.
 Nel menu ? sono disponibili diversi comandi: Argomenti della Guida apre l'indice della Guida di
STEP 7.
 Uso della Guida offre istruzioni dettagliate sulla possibilità di reperire informazioni nella Guida in
linea.
 La Guida al contesto offre informazioni sul contesto attuale, p. es. su una finestra di dialogo aperta
o su una finestra attiva. È richiamabile con il pulsante "?" o con il tasto F1.
 Una forma ulteriore di Guida al contesto è data dalla barra di stato: appena il cursore del mouse si
trova su un comando viene visualizzata nella barra di stato una breve spiegazione.
 Una tale spiegazione viene riportata anche nella barra degli strumenti se il mouse si sofferma
brevemente su una icona.
Se si preferisce leggere le informazioni della Guida in linea su carta, sarà possibile stampare dei
singoli argomenti o libri della Guida, o perfino l'intera Guida.
Il presente manuale nonché il manuale "Programmazione con STEP 7" costituisce un estratto della
Guida di STEP 7 in formato HTML. Per istruzioni più dettagliate, consultare la Guida di STEP 7.
Manuali e Guida in linea presentano un'articolazione pressoché identica facilitando quindi il passaggio
dall'uno all'altra.
Per accedere ai manuali elettronici, dopo l'installazione di STEP 7, selezionare la barra di avvio Start
> SIMATIC > Documentazione.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 5
Prefazione

Ulteriore supporto
Per tutte le domande sull'uso dei prodotti descritti nel manuale, che non trovano risposta nella
documentazione, rivolgersi al rappresentante Siemens locale.
Sito Internet delle rappresentanze Siemens:
http://www.siemens.com/automation/partner
Per la guida alla documentazione tecnica dei singoli prodotti e sistemi SIMATIC, consultare il sito:
http://www.siemens.com/simatic-tech-doku-portal
Il catalogo in linea e il sistema di ordinazione in linea si trova al sito:
http://mall.automation.siemens.com/

Centro di addestramento
Per facilitare l'approccio al sistema di automazione SIMATIC S7, la Siemens organizza corsi specifici.
Rivolgersi a questo proposito al centro di addestramento locale più vicino o al centro di addestramento
centrale di Norimberga.
Internet: http://www.sitrain.com

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


6 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Prefazione

Technical Support
Per tutti i prodotti A&D è possibile rivolgersi al Technical Support
 mediante il modulo Web per la Support Request
http://www.siemens.com/automation/support-request
Per ulteriori informazioni sul Technical Support, consultare in Internet il sito
http://www.siemens.com/automation/service

Service & Support in Internet


Aggiuntivamente alla documentazione, mettiamo a disposizione della clientela diversi servizi in linea
all'indirizzo sottoindicato.
http://www.siemens.com/automation/service&support
Su questo sito si possono trovare:
 la Newsletter con informazioni sempre aggiornate sui prodotti;
 i documenti appropriati relativi alla ricerca in Service & Support;
 il Forum, luogo di scambio di informazioni tra utenti e personale specializzato di tutto il mondo;
 il partner di riferimento locali di Automation & Drives;
 informazioni su assistenza tecnica sul posto, riparazioni, parti di ricambio e maggiori dettagli alla
voce "Service".

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 7
Prefazione

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


8 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Indice
1 Premessa e informazioni generali ...........................................................................................................11
2 Oggetti e unità CiR ....................................................................................................................................17
2.1 Informazioni fondamentali............................................................................................................17
2.2 Tipi di elementi CiR......................................................................................................................18
2.3 Elementi CiR e aree di indirizzi della periferia .............................................................................19
3 Superficie operativa ..................................................................................................................................21
3.1 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento STOP................................................21
3.1.1 Informazioni generali....................................................................................................................21
3.1.2 Definizione di elementi CiR..........................................................................................................23
3.1.3 Cancellazione di elementi CiR .....................................................................................................27
3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN..................................................28
3.2.1 Informazioni generali....................................................................................................................28
3.2.2 Utilizzo di elementi CiR in RUN ...................................................................................................31
3.2.3 Annullamento di modifiche...........................................................................................................34
4 Modifica della parametrizzazione di unità in stazioni ET 200M/ET 200iSP .........................................35
4.1 Presupposti per la modifica della parametrizzazione ..................................................................35
4.2 Reazioni della CPU alla modifica della parametrizzazione .........................................................36
4.3 Fasi operative per la modifica della parametrizzazione...............................................................38
4.3.1 Utilizzo di canali precedentemente liberi .....................................................................................38
4.3.2 Modifica della parametrizzazione di canali già utilizzati ..............................................................38
4.3.3 Rimozione di un canale finora impiegato.....................................................................................39
4.3.4 Modifica alla parametrizzazione di unità e relativa modifica dell'area di indirizzi ........................40
5 Informazioni sulla modifica della configurazione in RUN nella periferia ............................................41
5.1 Slave DP e PA .............................................................................................................................41
5.2 Unità in slave modulari ET 200M .................................................................................................45
5.3 Unità in slave modulari ET 200iSP ..............................................................................................45
5.4 PROFINET IO ..............................................................................................................................46
6 Modifica della configurazione in RUN e conseguenze sul processo...................................................47
6.1 Reazioni della CPU al caricamento della configurazione in RUN ...............................................47
6.2 Conseguenze sulle funzioni del sistema operativo durante il tempo di sincronizzazione CiR ....49
7 Appendice ..................................................................................................................................................51
7.1 Compatibilità ................................................................................................................................51
7.2 Definizioni.....................................................................................................................................52
Indice analitico.....................................................................................................................................................53

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 9
Indice

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


10 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
1 Premessa e informazioni generali

Introduzione
Alcuni impianti non devono essere spenti durante il funzionamento, ad esempio a causa della
complessità del processo automatizzato oppure dei costi di riattivazione particolarmente elevati.
Potrebbe tuttavia rendersi necessario effettuare ampliamenti o modifiche alla configurazione.
La funzione CiR consente di effettuare variazioni nell'impianto durante il funzionamento, rendendo
possibili determinate modifiche alla configurazione in RUN. L'elaborazione del processo viene
interrotta per un intervallo di tempo brevissimo. La durata massima di tale intervallo è preimpostata ad
un secondo ma può essere modificata. Durante questo tempo gli ingressi di processo mantengono il
loro ultimo valore.

Avvertenza
L'acronimo "CiR" significa "Configuration in RUN" ed indica nella presente documentazione il
procedimento di modifica dell'impianto durante l'esercizio. Affinché tale procedimento sia possibile,
devono essere soddisfatti i requisiti descritti nei paragrafi successivi.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 11
Premessa e informazioni generali

Ambito di validità
La funzione CiR è possibile nelle parti dell'impianto con periferia decentrata e richiede la
configurazione illustrata nella figura. Per motivi di chiarezza vengono qui presi in considerazione solo
un sistema master DP ed un sistema master PA; nella pratica tale limitazione non esiste.

Interfaccia MPI/DP di una CPU 41x o


interfaccia DP di una CPU 41x-2 o
modulo di interfaccia IF 964-DP o
modulo di interfaccia DP CP 443-5 est.

PROFIBUS: sistema master DP

Master DP
Slave DP SOTTORETE: sistema master PA
modulare IM 157 +
ET 200M, Accopp.
ET 200S DP/PA
o ET 200iS
DP/PA-Link Slave PA
(apparecchiatura
da campo)

Slave DP
compatto
Slave PA
(apparecchiatura
da campo)

Requisiti hardware
Per poter effettuare modifiche alla configurazione mediante CiR devono essere soddisfatti i seguenti
requisiti relativi all'hardware e al firmware.
 CPU standard S7-400 (CPU 412, CPU 414, CPU 416 o CPU 417) con versione di firmware V3.1.0
o successive, oppure CPU S7-400 H (CPU 414-4H o CPU 417-4H) in funzionamento singolo con
versione di firmware V3.1.0 o successive.
 Per apportare modifiche all'impianto durante il funzionamento in un sistema master DP con master
DP esterno (CP 443-5 extended), questo deve avere la versione di firmware V5.0 o successive.
 Per aggiungere unità ad un ET 200M: IM 153-2 (n. di ordinazione 6ES7153-2BA00-0XB0 o
successivi), oppure IM 153-2FO (n. di ordinazione 6ES7153-2BB00-0XB0 o successivi). Nella
configurazione dell'ET 200M occorre prevedere componenti di bus attivi e sufficiente spazio libero
per l'ampliamento. L'ET 200M non deve essere integrato come slave DPV0 (mediante file GSD).
 Se si intende aggiungere ulteriori moduli di elettronica all‘ET 200iSP: configurare l‘ET 200iSP con
moduli di riserva. I moduli di riserva possono essere sostituiti successivamente con i moduli di
elettronica.
 Se si prevede di aggiungere intere stazioni, procurare i necessari connettori di bus, repeater ecc.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


12 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Premessa e informazioni generali

 Per aggiungere slave PA (apparecchiature da campo): IM157 (numero di ordinazione


6ES7157-0AA82-0XA00 o successivi) nel DP/PA Link.
 Non viene supportato il telaio di montaggio CR2.
 Non è consentito utilizzare una o più unità del tipo CP 444, IM 467 all'interno di una stazione di cui
si intendono apportare modifiche all'impianto in funzionamento mediante CiR.
 Non viene supportata la funzione di multicomputing.

Avvertenza
È possibile affiancare liberamente componenti che supportano la modifica dell'impianto in
funzionamento mediante CiR a componenti che non supportano questa funzione (fatta eccezione per
le unità sopracitate). Le modifiche all'impianto, tuttavia, possono riguardare soltanto le componenti che
supportano CiR.

Presupposti di configurazione
Nei sistemi master DP nei quali si intende effettuare modifiche agli impianti durante il funzionamento
tramite CiR, non deve essere attivato il bus di ciclo equidistante.
Per aggiungere slave PA (apparecchiature da campo), il master DP correlato deve funzionare in modo
DPV1. L'IM 157 non deve, in questo caso, essere configurata come slave DPV0.
Per tutte le unità della stazione per le quali è possibile decidere se i dati di progettazione devono
essere salvati nell'unità stessa o nella CPU, è necessario scegliere il tipo di salvataggio sulla CPU.

Requisiti software
Per poter effettuare modifiche alla configurazione in RUN, il programma utente deve essere scritto in
modo tale che eventi quali il guasto di una stazione o di un'unità non commutino la CPU in STOP.
Nella CPU devono essere presenti i seguenti OB:
 interrupt di processo (da OB 40 a OB 47)
 errore temporale (OB 80)
 allarme di diagnostica (OB 82)
 estrazione/inserimento (OB 83)
 errore di esecuzione programma (OB 85)
 guasto al telaio di montaggio (OB 86)
 errore di accesso alla periferia (OB 122).

Avvertenza
In PCS7 la presenza di questi requisiti è garantita.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 13
Premessa e informazioni generali

Modifiche alla configurazione consentite


Il procedimento qui presentato permette le seguenti modifiche al sistema di automazione:
 aggiunta di unità nello slave DP modulare ET 200M, a condizione che questo non sia stato
acquisito come slave DPV0 (mediante file GSD)
 modifica della parametrizzazione di unità ET 200M (p. es. scelta di altre soglie di allarme oppure
utilizzo di canali precedentemente inutilizzati)
 sostituzione di moduli di riserva con i futuri moduli di elettronica dell‘ET 200iSP
 modifiche alla parametrizzazione dei moduli ET 200iSP
 aggiunta di slave DP a un sistema master DP preesistente
 aggiunta di slave PA (apparecchiature da campo) ad un sistema master PA preesistente
 collegamento di accoppiatori DP/PA supplementari ad un'IM 157
 aggiunta di DP/PA Link (compresi i sistemi master PA) ad un sistema master DP preesistente
 assegnazione di unità supplementari ad un'immagine di processo parziale
 modifica dell'assegnazione di unità o di slave compatti all'immagine di processo parziale
 modifica della parametrizzazione delle unità in stazioni ET 200M (unità standard e unità di
ingresso/uscita ad elevata sicurezza in funzionamento standard)
 annullamento di modifiche (funzione Undo): rimozione di unità, slave DP e slave PA
(apparecchiature da campo) precedentemente aggiunti.

Avvertenza
L'aggiunta o la rimozione di unità e la modifica dell'assegnazione all'immagine di processo parziale
sono consentite per un massimo di quattro sistemi master DP.

Qualsiasi operazione non menzionata espressamente nell'elenco non è consentita nell'ambito di una
modifica dell'impianto durante il funzionamento e non viene qui presa in considerazione. Tra le
operazioni non consentite rientrano p. es.:
 la modifica delle proprietà della CPU
 la modifica di caratteristiche di unità della periferia centrale
 l'aggiunta e la rimozione di sistemi master DP
 la modifica di caratteristiche di sistemi master DP, compresi i parametri di bus.
 la modifica della parametrizzazione di unità di I/O ad elevata sicurezza da errore in funzionamento
di sicurezza
 la modifica dei seguenti parametri dello slave DP: indirizzo di bus, assegnazione al master DP,
dati di parametrizzazione, indirizzo di diagnostica
 la rimozione di unità dagli slave DP modulari, vedere Annullamento di modifiche.
 la rimozione di slave DP da un sistema master DP, vedere Annullamento di modifiche.
 la modifica della progettazione di un'interfaccia I-slave.
 la modifica dell'assegnazione del gruppo Sync/Freeze ad uno slave

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


14 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Premessa e informazioni generali

Suggerimenti per la modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Si riportano di seguito alcuni suggerimenti per la modifica della configurazione in RUN.
 Dopo aver apportato delle modifiche, creare sempre una copia di backup dell'attuale
configurazione dell'impianto. Solo questa copia può garantire che il progetto possa venire
elaborato successivamente senza perdita della proprietà CiR.
 Suddividere l'operazione in più fasi, e per ogni fase effettuare soltanto poche modifiche, in modo
da avere sempre la visione d'insieme.
 Per mantenere un tempo di sincronizzazione CiR (vedere Reazioni della CPU al caricamento della
configurazione in RUN) più breve possibile, si raccomanda di modificare soltanto un sistema
master DP per ogni fase del procedimento di modifica.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 15
Premessa e informazioni generali

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


16 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
2 Oggetti e unità CiR

2.1 Informazioni fondamentali

Premessa
Per poter modificare mediante CiR l'impianto in funzionamento occorre adottare, nella fase di
progettazione iniziale, misure adeguate al sistema master utilizzato che consentono un successivo
ampliamento dell'hardware di cui è costituito il sistema di automazione. In questa fase vengono definiti
elementi CiR da sostituire successivamente con oggetti reali (slave o unità) mentre l'impianto si trova
in RUN. Una configurazione così modificata può essere caricata nella CPU senza interrompere il
processo.

Fasi operative
Di seguito vengono elencate le fasi operative necessarie per modificare il programma e la
configurazione, nonché la fase dell'impianto al quale esse corrispondono.

Fase Operazione Stato di Fase dell'impianto


funzionamento
della CPU
1 Progettazione della configurazione attuale (reale) STOP Progettazione offline
dell'impianto
2 Definizione di elementi CiR STOP Progettazione offline
3 Caricamento della progettazione STOP Messa in servizio
4 Trasformazione degli elementi CiR in oggetti reali in RUN Funzionamento
caso di necessità. continuo
È possibile modificare solo sistemi master contenenti
un oggetto CiR o stazioni ET 200M contenenti
un'unità CiR

Il procedimento CiR (punto 4 della tabella) va eseguito, se necessario, più volte in sequenza. Prima
che l'impianto entri nella fase di funzionamento continuo, verificare che siano disponibili slave e
volume di periferia in quantità sufficiente a rendere possibili tutti gli ampliamenti previsti.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 17
Oggetti e unità CiR
2.2 Tipi di elementi CiR

2.2 Tipi di elementi CiR

Panoramica
Il procedimento CiR prevede i seguenti elementi:

Componente Elemento CiR


Sistema master DP Oggetto CiR:
contiene il numero di slave DP supplementari; può
essere modificato.
Sistema master PA Oggetto CiR:
contiene il numero di slave PA supplementari; può
essere modificato.
Slave DP modulare del tipo ET 200M/ET 200iSP Unità CiR:
contiene il volume di periferia supplementare e può
essere modificata.

Avvertenza
Nella determinazione dei parametri di bus STEP 7 tiene conto sia degli slave o progettati che degli
elementi CiR. Quando la CPU è in RUN e gli elementi CiR vengono convertiti in slave e/o unità reali, i
parametri di bus rimangono invariati.

Gli elementi CiR possono essere aggiunti automaticamente o manualmente (vedere Definizione di
elementi CiR).

Oggetti CiR
Per ogni oggetto CiR vanno definite le seguenti caratteristiche:
 numero di slave che si possono sicuramente inserire (preimpostazione: 15 nel sistema master DP,
6 nel sistema master PA)
 numero di byte di ingresso e di uscita per utilizzo futuro (preimpostazione: rispettivamente 1220
nel sistema master DP e 80 nel sistema master PA). Questa cifra si riferisce a futuri indirizzi di dati
utili; gli indirizzi di diagnostica possono essere progettati in modo indipendente.

Unità CiR
Per l'apparecchiatura di periferia modulare ET 200M/ET 200iSP occorre definire, mediante un'unità
CiR, il volume supplementare della periferia indicando il numero totale di byte di ingresso e di uscita.
Questa cifra si riferisce a futuri indirizzi di dati utili; gli indirizzi di diagnostica possono essere progettati
in modo indipendente.
Il volume supplementare di dati utili non deve necessariamente essere utilizzato completamente. Il
volume supplementare di dati utili ancora disponibile non deve però essere mai superato. STEP 7
verifica che questa regola sia rispettata.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


18 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Oggetti e unità CiR
2.3 Elementi CiR e aree di indirizzi della periferia

2.3 Elementi CiR e aree di indirizzi della periferia

Oggetti CiR
Per i sistemi master DP vale la seguente regola: la somma del numero di slave realmente progettati e
del numero garantito di slave dell'oggetto CiR sul sistema master DP non deve superare le risorse del
master DP.
Il rispetto di questa regola viene verificato da Configurazione HW al momento della definizione degli
oggetti CiR.

Volume di periferia utilizzabile in futuro per oggetti e unità CiR


In relazione ai byte di ingresso e di uscita utilizzabili in futuro valgono per ogni master DP le seguenti
regole:

Periferia Regola 1
Ingressi La somma di indirizzi di dati utili per ingressi realmente progettati e byte di ingresso
utilizzabili in futuro non deve superare le risorse del master DP.
Uscite La somma di indirizzi di dati utili per uscite realmente progettate e byte di uscita utilizzabili
in futuro non deve superare le risorse del master DP.

Il rispetto di queste regole viene controllato da Configurazione HW al momento della definizione degli
oggetti CiR nel sistema master DP.
Per consentire tuttavia la maggiore flessibilità possibile nell'utilizzo degli elementi CiR, valgono per la
CPU le seguenti regole:

Periferia Regola 2
Ingressi La somma di ingressi realmente progettati e byte di ingresso utilizzabili in futuro può
superare le risorse della CPU.
Uscite La somma di uscite realmente progettate e byte di uscita utilizzabili in futuro può superare
le risorse della CPU.

Al momento dell'utilizzo degli elementi CiR, Configurazione HW verifica se per gli slave e/o le unità
aggiunti è sufficiente l'area di indirizzi disponibile nella CPU.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 19
Oggetti e unità CiR
2.3 Elementi CiR e aree di indirizzi della periferia

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


20 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
3 Superficie operativa

3.1 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento STOP

3.1.1 Informazioni generali

Avvertenza
Salvare la configurazione attuale ogni volta che si carica la configurazione della stazione dalla
Configurazione hardware (indipendentemente dallo stato di funzionamento della CPU). Solo così si
può avere la certezza, in caso di errore (perdita di dati), di poter continuare ad elaborare il progetto
salvato senza perdere la proprietà CiR.

Definizione di elementi CiR


È possibile definire oggetti CiR per sistemi master DP e PA già progettati e unità CiR per slave DP
modulari del tipo ET 200M / ET 200iSP. Per le operazioni necessarie consultare Definizione di
elementi CiR.
Per i sistemi master DP è inoltre disponibile il comando Attiva funzione CiR. Se questa funzione
viene attivata, sul sistema master DP selezionato e su ogni sistema PA subordinato che supporta CiR
viene creato un oggetto CiR. Nel sistema master DP selezionato, su ogni slave modulare del tipo
ET 200M / ET 200iSP che supporta CiR viene inserita un'unità CiR.

Avvertenza
Il comando Attiva funzione CiR è disponibile solo nei sistemi master DP per i quali non è ancora
stato definito nessun oggetto CiR.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 21
Superficie operativa
3.1 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento STOP

Cancellazione di elementi CiR


Nello stato di funzionamento STOP possono essere cancellati oggetti CiR da sistemi master DP o PA
e unità CiR da slave DP modulari del tipo ET 200M / ET 200iSP.
Se in un sistema master DP si vogliono cancellare tutti gli elementi CiR, questa operazione può
essere eseguita facilmente con il comando Disattiva funzione CiR.

Avvertenza
Il comando Disattiva funzione CiR è disponibile soltanto in sistemi master DP nei quali è stato
definito un oggetto CiR.

Caricamento della configurazione


Il caricamento della configurazione in seguito ad una nuova definizione o ad una ridefinizione di
elementi CiR avviene quando la CPU si trova nello stato di funzionamento STOP.
Il sistema di automazione S7-400 consente l'impiego di molteplici unità. Per garantire che nessuna
delle unità impiegata ostacoli la funzione CiR, è necessario rispettare le seguenti istruzioni. Se la
progettazione è stata caricata con la CPU in STOP, ricaricare subito dopo la progettazione nella CPU,
questa volta tuttavia nello stato di funzionamento RUN. STEP 7 e la CPU verificano parallelamente la
funzionalità CiR. Con unità meno recenti o con unità di altre case produttrici non è possibile eseguire
questa operazione in modo offline.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


22 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Superficie operativa
3.1 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento STOP

3.1.2 Definizione di elementi CiR

Avvertenza
Dopo la definizione di un oggetto CiR su un sistema master, il volume massimo di I/O di tale sistema
master è definito in modo fisso, e di conseguenza anche il suo tempo di sincronizzazione CiR (vedere
Reazioni della CPU al caricamento della configurazione in RUN). È pertanto indispensabile stabilire le
caratteristiche dell'oggetto CiR (e delle stazioni ed unità effettivamente presenti nel sistema master) in
modo che il tempo di sincronizzazione CiR del sistema master sia compatibile con il processo.

Aggiunta automatica di elementi CiR


Se in un sistema master DP già esistente si vogliono aggiungere in modo automatico elementi CiR
procedere nel seguente modo:
1. selezionare il sistema master DP nella parte superiore della finestra della stazione
2. richiamare dal menu Modifica il comando Sistema master > Attiva funzione CiR.
STEP 7 aggiunge al sistema master DP selezionato i seguenti elementi CiR:
 un'unità CiR per ogni slave modulare del tipo ET 200M / ET 200iSP che supporta CiR (se vi sono
posti connettore liberi).
L'unità CiR contiene byte di ingresso e di uscita in quantità tale da garantire allo slave modulare
un numero adeguato di byte di ingresso e di uscita da utilizzare successivamente.
 un oggetto CiR per ogni sistema master PA subordinato che supporta la funzione CiR.
Questo oggetto CiR contiene rispettivamente 80 byte di ingresso e di uscita.
 un oggetto CiR al sistema master DP selezionato.
STEP 7 tenta di garantire per tale oggetto CiR 15 slave e 1220 byte di ingresso e 1220 byte di
uscita. Se l'indirizzo più alto presente nel sistema master è maggiore di 111, viene garantito un
numero inferiore di slave; se sono liberi meno di 1220 byte di ingresso e 1220 byte di uscita, la
disponibilità risulta ridotta.

Avvertenza
 L'aggiunta automatica di elementi CiR è possibile soltanto se nel sistema master DP selezionato
non è presente nessun oggetto CiR.
 L'aggiunta automatica di elementi CiR ad un'IM 157 di un sistema master DP non è possibile.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 23
Superficie operativa
3.1 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento STOP

Le preimpostazioni degli oggetti CiR sono uguali in tutte le CPU. Verificare, pertanto, per ogni oggetto
CiR, dopo aver attivato la funzione CiR di un sistema master, se il tempo di sincronizzazione CiR del
sistema master indicato nella finestra delle proprietà dell'oggetto CiR corrisponde al limite superiore
impostato nella CPU relativamente al tempo di sincronizzazione CiR della CPU. (Esempio: con una
CPU 412 il tempo di sincronizzazione CiR del corrispettivo sistema master risulta essere, dai valori
preimpostati, superiore ad 1 s. Il valore preimpostato per il limite superiore del tempo di
sincronizzazione CiR della CPU corrisponde però solo ad 1 s. Si dovrà eventualmente ridurre il
numero degli slavi garantiti per uno o più oggetti CiR, oppure con l'aiuto della SFC 104 "CiR"
aumentare il limite superiore del tempo di sincronizzazione CiR della CPU.

Aggiunta di oggetti CiR al sistema master DP o PA


Per aggiungere un oggetto CiR ad un sistema master DP o PA procedere nel seguente modo.
1. Selezionare il sistema master nella parte superiore della finestra della stazione.
2. Aprire la finestra "Catalogo hardware".
3. Utilizzando drag&drop prelevare l'oggetto CiR dal catalogo hardware e collocarlo nel sistema
master. L'oggetto CiR viene visualizzato nella parte superiore della finestra come slave
segnaposto e presenta i seguenti valori di default:
- numero garantito di slave supplementari: 15 nel sistema master DP, 6 nel sistema master PA
- numero massimo di slave supplementari: 45 slave DP, 36 slave PA
- numero di byte di ingresso: 1220 nei sistemi master DP, 80 nei sistemi master PA
- numero di byte di uscita: 1220 nei sistemi master DP, 80 nei sistemi master PA
Le preimpostazioni degli oggetti CiR sono uguali in tutte le CPU. Verificare, pertanto, per ogni oggetto
CiR, dopo aver attivato la funzione CiR di un sistema master, se il tempo di sincronizzazione CiR del
sistema master indicato nella finestra delle proprietà dell'oggetto CiR corrisponde al limite superiore
impostato nella CPU relativamente al tempo di sincronizzazione CiR della CPU. (Esempio: con una
CPU 412 il tempo di sincronizzazione CiR del corrispettivo sistema master risulta essere, dai valori
preimpostati, superiore ad 1 s. Il valore preimpostato per il limite superiore del tempo di
sincronizzazione CiR della CPU corrisponde però solo ad 1 s. Si dovrà eventualmente ridurre il
numero degli slavi garantiti per uno o più oggetti CiR, oppure con l'aiuto della SFC 104 "CiR"
aumentare il limite superiore del tempo di sincronizzazione CiR della CPU.

Avvertenza
Se nel sistema master non sono disponibili risorse sufficienti, i valori risultano ridotti.
I derivanti parametri di bus Target Rotation Time, Standard Target Rotation Time e Controllo tempo di
risposta vengono visualizzati nella finestra delle proprietà dell'oggetto CiR.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


24 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Superficie operativa
3.1 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento STOP

4. Per modificare il numero di slave supplementari e/o il numero di byte di ingresso o di uscita,
procedere nel seguente modo.

Aprire la finestra delle proprietà dell'oggetto CiR (facendo doppio clic sull'oggetto CiR o
selezionando l'oggetto CiR e premendo il tasto destro del mouse, oppure selezionando l'oggetto
CiR e richiamando il comando Modifica > Proprietà dell'oggetto).

Il numero garantito di slave supplementari può essere modificato. I derivanti parametri di bus
Target Rotation Time, Standard Target Rotation Time e Controllo tempo di risposta vengono
visualizzati nella parte inferiore della finestra della stazione.

È inoltre possibile modificare il numero di byte di ingresso e di uscita attivando la casella


"Impostazioni avanzate". Il valore può soltanto essere diminuito, poiché un aumento avrebbe
come conseguenza un prolungamento del tempo di sincronizzazione CiR (vedere Reazioni della
CPU al caricamento della configurazione in RUN).

Aggiunta di unità CiR in slave modulari del tipo ET 200M / ET 200iSP


Per gli slave modulari procedere nel seguente modo.
 Selezionare lo slave nella parte superiore della finestra della stazione.
 Aprire la finestra "Catalogo hardware".
 Utilizzando drag&drop prelevare l'unità CiR dal catalogo hardware e collocarla sul posto
connettore libero subito dopo l'ultima unità progettata dello slave DP nella parte inferiore della
finestra della stazione (se l'elemento CiR viene aggiunto automaticamente, il rispetto di questa
regola è garantito). L'unità CiR compare nella parte inferiore della finestra come unità segnaposto.
Nella finestra delle proprietà dell'unità CiR viene visualizzato il numero di byte di ingresso e di
uscita. Le stazioni ET 200M presentano i seguenti valori:
- numero byte di ingresso = numero di posti connettore liberi * 16
In una stazione ET 200M contenente soltanto un'unità CiR questo valore è pari a 128 (a
condizione che l'oggetto CiR sul sistema master DP disponga di un numero sufficiente di byte
di ingresso e di uscita).
- numero byte di uscita = numero di posti connettore liberi * 16
In una stazione ET 200M contenente soltanto un'unità CiR questo valore è pari a 128 (a
condizione che l'oggetto CiR sul sistema master DP disponga di un numero sufficiente di byte
di ingresso e di uscita).
.
Avvertenza
Nell‘ET 200iSP sono disponibili al massimo 244 byte di ingresso e uscita. I byte di ingresso e uscita
dei singoli moduli di elettronica sono specificati nel manuale ET 200iSP.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 25
Superficie operativa
3.1 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento STOP

Caricamento della configurazione


Il caricamento della configurazione dopo la definizione degli elementi CiR avviene quando la CPU si
trova nello stato di funzionamento STOP.
Il sistema di automazione S7-400 consente l'impiego di molteplici unità. Per garantire che nessuna
delle unità impiegata ostacoli la funzione CiR, è necessario rispettare le seguenti istruzioni. Se la
progettazione è stata caricata con la CPU in STOP, ricaricare subito dopo la progettazione nella CPU,
questa volta tuttavia nello stato di funzionamento RUN. STEP 7 e la CPU verificano parallelamente la
funzionalità CiR. Con unità meno recenti o con unità di altre case produttrici non è possibile eseguire
questa operazione in modo offline.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


26 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Superficie operativa
3.1 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento STOP

3.1.3 Cancellazione di elementi CiR

Cancellazione di tutti gli elementi CiR


Per cancellare tutti gli elementi CiR presenti in un sistema master DP procedere nel seguente modo.
 Selezionare il sistema master DP nella parte superiore della finestra della stazione.
 Nel menu Modifica attivare il comando Sistema master > Disattiva funzione CiR.
STEP 7 cancella
 tutti gli oggetti CiR dal sistema master PA subordinato
 tutte le unità CiR dagli slave modulari
 l'oggetto CiR dal sistema master DP.

Avvertenza
 La cancellazione di tutti gli elementi CiR è possibile soltanto se sul sistema master DP selezionato
è presente un oggetto CiR.
 La funzione di cancellazione di tutti gli elementi CiR non è disponibile nei sistemi master DP
collegati ad un'IM 157.

Cancellazione di singoli elementi CiR


Per cancellare un oggetto CiR da un sistema master PA o un'unità CiR da uno slave modulare DP del
tipo ET 200M / ET 200iSP procedere nel seguente modo.
 Selezionare l'elemento CiR da cancellare.
 Nel menu di scelta rapida o nel menu Modifica selezionare il comando Cancella.
Se nel sistema master DP non è presente, oltre all'oggetto CiR, nessun altro elemento CiR, è
possibile cancellare l'oggetto CiR con la stessa procedura.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 27
Superficie operativa
3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN

3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN

3.2.1 Informazioni generali

Avvertenza
Tutte le modifiche all'impianto descritte nei paragrafi successivi presuppongono la presenza di un
oggetto CiR nel sistema master DP.
Salvare la configurazione attuale ogni volta che si carica la configurazione della stazione dalla
Configurazione hardware (indipendentemente dallo stato di funzionamento della CPU). Solo così si
può avere la certezza, in caso di errore (perdita di dati), di poter continuare ad elaborare il progetto
salvato senza perdere la proprietà CiR.

Aggiunta di slave o unità


L'aggiunta di slave o unità nello stato di funzionamento RUN richiede le seguenti operazioni:
1. ampliamento e caricamento della configurazione con Configurazione HW
2. modifica dell'hardware
3. ampliamento, test e caricamento del programma utente.
È assolutamente necessario rispettare l'ordine indicato.

Avvertenza
Se si lavora con STEP 7, al momento di caricare la progettazione modificata devono essere presenti
sulla CPU gli OB di allarme, programmati in modo tale che gli allarmi di componenti sconosciute
vengano ignorati.
Si consiglia di utilizzare i seguenti OB: interrupt di processo (da OB 40 a OB 47), errore temporale
(OB 80), allarme di diagnostica (OB 82), estrazione/inserimento (OB 83), errore di esecuzione
programma (OB 85), guasto al telaio di montaggio (OB 86), errore di accesso alla periferia (OB 122).

Quando si aggiungono componenti, tenere presenti le seguenti regole.


 Negli slave DP modulari del tipo ET 200M / ET 200iSP è consentito aggiungere unità CiR soltanto
sul posto connettore immediatamente successivo all'ultima unità progettata (se gli elementi CiR
vengono aggiunti automaticamente, il rispetto di questa regola è garantito).
 In un sistema master l'indirizzo PROFIBUS assegnato allo slave aggiunto deve essere maggiore
dell'ultimo indirizzo utilizzato.
 Nell‘ET 200iSP è possibile aggiungere o rimuovere soltanto un modulo per stazione e per
ciascuna operazione di caricamento.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


28 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Superficie operativa
3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN

Modifica dell'hardware in seguito all'aggiunta di uno slave


Per garantire che i cavi siano collegati correttamente durante le operazioni di modifica dell'hardware, è
necessario dotare le due estremità dei cavi del bus PROFIBUS DP e PROFIBUS PA di connettori di
bus attivi.
Quando viene aggiunto uno slave ad un sistema master occorre fare attenzione a non separare linee
di bus.
Per evitare tale inconveniente, si consiglia di prevedere e cablare nel sistema master connettori di bus
supplementari collocati nei punti in cui si prevede di aggiungere altre unità. A tali connettori è possibile
collegare il nuovo slave.
È inoltre possibile impiegare repeater o repeater di diagnostica. In questo caso, per aggiungere uno
slave procedere nel seguente modo.
1. Disattivare la funzione di repeater.
2. Collegare il nuovo slave al lato precedentemente inutilizzato del repeater tenendo presente le
direttive di installazione (vedere Manuale di installazione: Sistemi di automazione S7-400, M7-400
Configurazione).
3. Riattivare la funzione di repeater.

Modifica dell'assegnazione all'immagine di processo parziale


L'assegnazione all'immagine di processo parziale di un'unità o di uno slave compatto viene effettuata
nel seguente modo:
1. nella scheda "Indirizzi" della finestra delle proprietà relativa all'unità o allo slave, definire la nuova
immagine di processo parziale
2. caricare con Configurazione HW la progettazione modificata.

Modifica della parametrizzazione di unità in stazioni ET 200M / ET 200iSP


Il procedimento per l'utilizzo di canali precedentemente liberi è descritto in Utilizzo di canali
precedentemente liberi.
Il procedimento per la modifica della parametrizzazione di canali già utilizzati di unità ET 200M /
ET 200iSP è descritto in Modifica della parametrizzazione di canali già utilizzatie in Rimozione di
canali già utilizzati.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 29
Superficie operativa
3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN

Annullamento di modifiche (funzione Undo)


L'annullamento di modifiche in RUN prevede le seguenti fasi:
1. annullamento di modifiche al programma utente effettuate in precedenza (dove necessario) e
successivo caricamento del programma utente
2. rimozione di slave ed unità precedentemente aggiunti dalla progettazione e caricamento della
progettazione in RUN
3. modifica dell'hardware dove necessario.

Avvertenza
Se si lavora con STEP 7, dopo la modifica dell'hardware devono essere modificati e caricati nella
CPU gli OB di allarme.

Quando si annullano modifiche, tenere presenti le seguenti regole:


 in uno slave modulare DP del tipo ET 200M / ET 200iSP è consentito rimuovere unità soltanto
partendo dal numero di posto connettore più alto
 in un sistema master la rimozione di slave va effettuata iniziando dallo slave con l'indirizzo
PROFIBUS più alto e continuando eventualmente con gli indirizzi successivi in ordine
decrescente.

Avvertenza
Con una procedura di caricamento è possibile rimuovere slave o unità aggiunti nel corso di più
procedure di caricamento.
La rimozione di uno slave o di un'unità da una configurazione aumenta il volume di periferia
disponibile ed eventualmente il numero garantito e massimo di slave utilizzabili in futuro.

Sostituzione di slave o unità


Si tenga presente che con il caricamento di una progettazione è possibile soltanto aggiungere oppure
rimuovere slave o unità.
Non viene supportata la sostituzione di slave o unità nell'ambito di un'unica procedura di caricamento.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


30 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Superficie operativa
3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN

3.2.2 Utilizzo di elementi CiR in RUN


Questa sezione descrive come ampliare una configurazione già esistente e come caricarla.

Avvertenza
Se durante l'aggiunta di slave o unità reali alla configurazione vengono effettuate operazioni non
consentite, al caricamento della configurazione l'utente riceve un messaggio di errore.
Si consiglia di accertarsi, dopo ogni modifica apportata all'impianto, se la proprietà CiR sussiste
sempre (comando di menu Stazione > Verifica funzione CiR o tasti di scelta rapida CTRL+ALT+F)

Aggiunta di slave DP o PA
Per aggiungere slave DP o PA procedere nel seguente modo.
1. Aprire la finestra "Catalogo hardware".
2. Utilizzando drag&drop prelevare lo slave dal catalogo hardware e collocarlo sul corrispondente
oggetto CiR nella parte superiore della finestra della stazione. Lo slave aggiunto viene visualizzato
nella parte superiore della finestra della stazione; il nome di tale slave compare su sfondo
arancione per segnalare che lo slave deriva da un oggetto CiR.
3. Eventualmente assegnare in gruppo Sync/Freeze disponibile agli slave aggiunti.

Avvertenza
 Quando si aggiunge uno slave, STEP 7 aggiorna il numero di slave garantito, quello massimo e
quello dei byte di ingresso e di uscita dell'oggetto CiR corrispondente.
Si consiglia di scegliere il numero della stazione dello slave DP inserito nel modo seguente:
Numero della stazione dello slave DP inserito = numero di stazione più alto di tutti gli slave DP
progettati finora + 1
Scegliendo un numero di stazione più alto per lo slave DP inserito, può accadere che il numero
garantito e il numero massimo degli slave DP ancora inseribili vengano ridotti di oltre 1.
 Se si aggiunge uno slave DP modulare del tipo ET 200M / ET 200iSP che supporta la funzione
CiR, questo slave contiene già un'unità CiR fin dall'inizio

Aggiunta di unità in slave DP modulari del tipo ET 200M / ET 200iSP


Per aggiungere componenti in uno slave modulare ET 200M / ET 200iSP procedere nel seguente
modo.
1. Aprire la finestra "Catalogo hardware".
2. Utilizzando drag&drop, posizionare l'unità da aggiungere sulla corrispondente unità CiR nella
parte inferiore della finestra della stazione. L'unità aggiunta compare nella posizione
precedentemente occupata dall'unità CiR. L'unità CiR viene spostata al posto connettore inferiore.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 31
Superficie operativa
3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN

Avvertenza
Quando viene aggiunta un'unità ad una stazione ET 200M / ET 200iSP, STEP 7 aggiorna il numero di
byte di ingresso e di uscita dell'unità CiR.

La figura rappresenta la visualizzazione "Configurazione HW" dopo la sostituzione di un'unità CiR


mediante un'unità reale.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


32 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Superficie operativa
3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN

Caricamento della configurazione in RUN


Il caricamento in RUN di una configurazione modificata prevede due fasi.
1. Verificare che la configurazione attuale possa essere caricata (comando di menu Stazione >
Verifica funzione CiR).
2. Caricare la configurazione nella CPU (comando di menu Sistema di destinazione > Carica
nell'unità ...).

Avvertenza
Quando la configurazione viene caricata nella CPU, il LED INTF si accende e poi si spegne, il LED
EXTF si accende e rimane acceso. È possibile iniziare ad aggiungere le unità o stazioni reali soltanto
dopo lo spegnimento del LED INTF. Successivamente si spegne anche il LED EXTF (vedere Reazioni
della CPU al caricamento della configurazione in RUN).

Salvare la configurazione attuale ogni volta che si carica la configurazione della stazione dalla
Configurazione hardware (indipendentemente dallo stato di funzionamento della CPU). Solo così si
può avere la certezza, in caso di errore (perdita di dati), di poter continuare ad elaborare il progetto
salvato senza perdere la proprietà CiR.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 33
Superficie operativa
3.2 Fasi operative fondamentali nello stato di funzionamento RUN

3.2.3 Annullamento di modifiche


Modifiche alla configurazione precedentemente effettuate e caricate nella CPU possono essere
annullate rimuovendo le unità o gli slave aggiunti.
Osservare le seguenti regole.
 È possibile rimuovere slave o unità da un massimo di 4 sistemi master.
 In un sistema master DP o PA gli slave vanno rimossi iniziando dall'indirizzo PROFIBUS più alto e
procedendo con gli indirizzi PROFIBUS successivi in ordine decrescente.
 Negli slave modulari DP del tipo ET 200M / ET 200iSP le unità vanno rimosse iniziando dal
numero di posto connettore più alto. Nella visualizzazione di Configurazione HW si tratta dell'unità
collocata più in basso. STEP 7 offre all'utente un supporto: la successiva unità che può essere
rimossa è indicata nella parte inferiore della finestra della stazione in carattere standard, le altre
unità sono in corsivo.
Continuare rimuovendo le unità inserite nei posti connettore successivi in ordine decrescente.
Per rimuovere le unità procedere nel seguente modo.
1. Selezionare l'oggetto da rimuovere.
2. Nel menu di scelta rapida o nel menu Modifica scegliere il comando Cancella.
3. Ripetere le operazioni 1 e 2 per tutti gli oggetti da cancellare.
4. Caricare nella CPU la configurazione così modificata.

Avvertenza
 Al momento della cancellazione di uno slave, STEP 7 aggiorna il numero di slave garantito e
quello massimo nonché il numero di byte di ingresso e di uscita dell'oggetto CiR.
 Al momento della cancellazione di un'unità in uno slave modulare di tipo ET 200M / ET 200iSP,
STEP 7 aggiorna il numero di byte di ingresso e di uscita della relativa unità CiR.
 Se viene rimossa un'unità di uscita in Configurazione HW, mantenendo tuttavia inserita l'unità
fisica, continuerà a essere visualizzato l'ultimo valore di uscita.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


34 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
4 Modifica della parametrizzazione di unità in stazioni
ET 200M/ET 200iSP

4.1 Presupposti per la modifica della parametrizzazione

Avvertenza
È possibile sia utilizzare canali precedentemente inutilizzati che modificare la parametrizzazione di
canali già utilizzati.
Non è consentito modificare gli indirizzi di unità preesistenti mediante CiR.

Requisiti della configurazione


La modifica della parametrizzazione richiede la presenza di un oggetto CiR nel sistema master DP.

Presupposti hardware
Le unità ET 200M / ET 200iSP (unità di I/O e unità FM) i cui parametri possono essere modificati in
RUN sono riportate nel testo informativo della finestra "Catalogo hardware".
Il numero massimo di unità i cui parametri possono essere modificati è pari a 100.

Reazione delle unità alla modifica della parametrizzazione


Durante la modifica della parametrizzazione le unità di ingresso possono presentare i seguenti
comportamenti:
 i canali non coinvolti continuano a fornire il valore di processo attuale
 i canali non coinvolti forniscono l'ultimo valore di processo valido prima della parametrizzazione
 tutti i canali forniscono il valore "0" (nelle unità digitali e nelle FM) o W#16#7FFF (nelle unità
analogiche).
Il comportamento specifico delle singole unità può essere desunto dai relativi Dati tecnici.
Le unità di uscita reagiscono alla modifica della parametrizzazione nel seguente modo:
I canali non coinvolti forniscono l'ultimo valore di uscita valido prima della parametrizzazione

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 35
Modifica della parametrizzazione di unità in stazioni ET 200M/ET 200iSP
4.2 Reazioni della CPU alla modifica della parametrizzazione

4.2 Reazioni della CPU alla modifica della parametrizzazione


Dopo la modifica della parametrizzazione in STEP 7 e il caricamento nella CPU in RUN, la CPU
esegue una serie di verifiche come descritto nel paragrafo Reazioni della CPU al caricamento della
configurazione in RUN e avvia l'OB80 con l'evento W#16#350A. In seguito viene avviato l'OB 83 con
l'evento di avvio W#16#3367.In questo modo si segnala che i dati di ingresso e di uscita delle unità
interessate dalla modifica potrebbero non essere più corretti. In questa fase non deve essere
richiamata alcuna SFC che avvia nuovi ordini per l'invio di set di dati a tali unità (p. es. SFC57
"PARM_MOD"), poiché ciò comporterebbe un conflitto tra i set di dati inviati dal sistema e quelli inviati
dall'utente.

Avvertenza
In PCS7 i valori di ingresso e di uscita assumono, dopo l'avvio dell'OB83, lo stato "BAD".

Terminata l'elaborazione dell'OB83, la CPU trasmette i set di parametri. Ogni unità coinvolta nella
modifica riceve tutti i set, indipendentemente da quanti ne sono stati modificati.
Viene poi avviato nuovamente l'OB83 (evento di avvio: W#16#3267 se la trasmissione si è conclusa
senza errori, W#16#3968 se la trasmissione ha evidenziato degli errori). Nessuna classe di priorità
viene interrotta dall'elaborazione dell'OB 83.

Avvertenza
In PCS7, dopo l'avvio dell'OB83, i valori di ingresso e di uscita assumono con l'evento di avvio
W#16#3267 lo stato "OK".

È consentito accedere soltanto ai valori dell'immagine di processo appartenenti all'immagine di


processo parziale dell'OB attualmente elaborato.
Se la trasmissione dei set di dati riesce, il master DP contrassegna le unità nei relativi dati di stato
come disponibili; se la trasmissione non riesce, come non disponibili. Nel secondo caso, durante
l'accesso all'unità si verifica un errore di accesso alla periferia (durante l'aggiornamento dell'immagine
di processo degli ingressi, il trasferimento dell'immagine di processo delle uscite all'unità o l'accesso
diretto all'unità; a seconda del tipo di accesso viene avviato l'OB 85 o l'OB 122).
I dati di ingresso e di uscita delle unità si comportano come a seguito di un allarme di
estrazione/inserimento, potrebbero cioè non risultare corretti (se l'unità non ha ancora analizzato i
propri set di dati). Perde tuttavia validità la limitazione secondo la quale per tali unità non devono
essere attive le SFC che trasferiscono set di dati.

Avvertenza
Se la modifica della parametrizzazione dell'unità consiste p. es. nella disattivazione dell'allarme di
diagnostica, l'unità potrebbe inviare in un secondo momento un allarme già pronto nella fase di
modifica.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


36 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Modifica della parametrizzazione di unità in stazioni ET 200M/ET 200iSP
4.2 Reazioni della CPU alla modifica della parametrizzazione

Errori possibili durante la parametrizzazione


Sono possibili gli stessi errori che potrebbero intervenire durante il trasferimento di set di dati
mediante SFC.
 L'unità riceve i set di parametri ma non è in grado di analizzarli.
 Errori gravi (in particolare errori di protocollo sul bus DP) potrebbero comportare la sospensione
totale dello slave DP da parte del master DP; se ciò si verifica, tutte le unità della stazione
interrompono il funzionamento.

Modifica della parametrizzazione e stati di funzionamento della CPU


La modifica della parametrizzazione viene effettuata dopo la valutazione degli SDB (vedere Reazioni
della CPU al caricamento della configurazione in RUN) in stato di funzionamento RUN. Durante la
modifica della parametrizzazione il LED INTF rimane acceso.
Quando la CPU commuta in ALT, la modifica della parametrizzazione viene interrotta e riprende
quando la CPU passa in STOP o in RUN. La sola operazione non effettuata in STOP è il richiamo
dell'OB 83.
In caso di mancanza di rete la modifica della parametrizzazione viene interrotta. Al ritorno della
tensione tutte le stazioni DP vengono nuovamente parametrizzate.

Coordinazione tra sistemi master


Può accadere che la sequenza
 avvio dell'OB 83 (evento di avvio W#16#3367)
 trasferimento dei set di dati
 avvio dell'OB 83 (evento di avvio W#16#3267 o 3968)
venga eseguita parallelamente nei sistemi master modificati.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 37
Modifica della parametrizzazione di unità in stazioni ET 200M/ET 200iSP
4.3 Fasi operative per la modifica della parametrizzazione

4.3 Fasi operative per la modifica della parametrizzazione

4.3.1 Utilizzo di canali precedentemente liberi


Procedimento:
1. modificare la configurazione hardware e caricarla nella CPU
2. modificare il cablaggio
3. adeguare il programma utente e caricarlo nella CPU.

4.3.2 Modifica della parametrizzazione di canali già utilizzati


Il procedimento varia a seconda che la modifica della parametrizzazione richieda o meno interventi sul
programma utente e sull'hardware. I singoli casi sono descritti nei paragrafi successivi.

La modifica della parametrizzazione non comporta interventi sul programma utente


Questo caso si verifica p. es. se si modifica una soglia di allarme o si disattiva l'allarme di diagnostica.
Modificare la configurazione hardware e caricarla nella CPU.

La modifica della parametrizzazione comporta interventi sul programma utente


Questo caso si verifica p. es. se su un canale di un'unità analogica di ingresso si modifica il campo di
misura e nel programma utente si desidera confrontare il corrispondente valore analogico con una
costante. È allora necessario modificare la costante.
Procedere nel seguente modo.
1. STEP 7: adeguare il programma utente in modo che il canale di cui si vuole modificare la
parametrizzazione non venga più analizzato.
PCS7: impostare sulla simulazione i valori del canale da modificare (nel corrispondente driver).
2. Modificare la configurazione hardware e caricarla nella CPU.
3. Adeguare il programma utente al canale modificato e caricarlo nella CPU.
In PCS7 inoltre: disattivare la simulazione sul canale modificato (nel corrispondente driver).

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


38 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Modifica della parametrizzazione di unità in stazioni ET 200M/ET 200iSP
4.3 Fasi operative per la modifica della parametrizzazione

La modifica della parametrizzazione comporta interventi sul programma utente e sull'hardware


Questo caso si verifica p. es. se su un canale d'ingresso si modifica la parametrizzazione da "0 ...
20 mA" a "0 ... 10 V".
Procedere nel seguente modo.
1. STEP 7: adeguare il programma utente in modo che il canale di cui si intende modificare la
parametrizzazione non venga più analizzato e caricarlo nella CPU.
PCS7: impostare sulla simulazione i valori del canale da modificare (nel corrispondente driver).
2. Modificare l'hardware.
3. Modificare la configurazione hardware e caricarla nella CPU.
4. Adeguare il programma utente al canale modificato e caricarlo nella CPU.
In PCS7 inoltre: disattivare la simulazione sul canale modificato (nel corrispondente driver).

Modifica dell’area di indirizzi del modulo di elettronica (ET 200iSP)


Questo caso si verifica p. es. quando vengono utilizzati i valori IEEE-di un modulo di elettronica
HART.
Procedere nel seguente modo.
1. STEP 7: adeguare il programma utente in modo che il modulo di cui si vuole modificare la
parametrizzazione non venga più analizzato e caricarlo nella CPU
PCS7: impostare sulla simulazione i valori del modulo da modificare (nel corrispondente driver).
2. Ändern Sie die zugehörige Hardware.
3. Modificare la Configurazione hardware e caricarla nella CPU.
4. Adeguare il programma utente al modulo modificato e caricarlo nella CPU.
In PCS7 inoltre: disattivare la simulazione per il modulo modificato (nel corrispondente driver).

4.3.3 Rimozione di un canale finora impiegato


Per rimuovere un canale non più necessario, procedere come indicato nel seguito:
1. Modificare il programma utente in modo che il canale da rimuovere non venga più analizzato,
quindi caricarlo nella CPU.
2. Modificare la Configurazione HW e caricarla nella CPU.
3. Modificare i relativi componenti hardware (rimuovere sensore e attuatore etc.).

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 39
Modifica della parametrizzazione di unità in stazioni ET 200M/ET 200iSP
4.3 Fasi operative per la modifica della parametrizzazione

4.3.4 Modifica alla parametrizzazione di unità e relativa modifica dell'area di


indirizzi
Questo caso si presenta, p. es. in fase di modifica alla parametrizzazione di un DI8 NAMUR
(ET 200iSP oppure di utilizzo dei valori IEEE di un modulo elettronico HART (ET 200iSP).
Per appurare se l'unità da riparametrizzare dispone di un'area di indirizzi variabile, consultare la
documentazione della stessa.

Nota
Si raccomanda espressamente di disporre sugli ultimi posti connettore, con collegamento logico, tutte
le unità dotate di un'area di indirizzi variabile.
L'inosservanza di questa regola comporta un notevole dispendio nella procedura di modifica dei
parametri e ulteriori limitazioni nel processo.

Procedere come indicato nel seguito:


1. STEP 7: modificare il programma utente in modo che le unità da riparametrizzare non vengano
più analizzate, quindi caricarlo nella CPU.
PCS7: impostare sulla simulazione i valori delle unità da riparametrizzare (nei relativi driver).
2. Iniziando dall'ultimo posto connettore, cancellare le unità interessate in Configurazione HW.
3. Caricare la Configurazione HW nella CPU.
4. Inserire nuovamente in Configurazione HW tutte le unità interessate e parametrizzarle sul
comportamento desiderato subito dopo l'inserimento.
Eseguire l'inserimento in ordine crescente partendo dagli indirizzi slot più bassi.
5. Caricare la Configurazione HW nella CPU.
6. Adeguare il programma utente alla funzione modificata dell'unità riparametrizzata, quindi caricarlo
nella CPU.
In PCS7 inoltre: disattivare la simulazione nelle unità modificato (nel relativo driver).

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


40 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
5 Informazioni sulla modifica della configurazione in
RUN nella periferia

5.1 Slave DP e PA

Avvertenze importanti per la progettazione di impianti


 Nei sistemi master DP è importante prevedere punti di diramazione per le linee di derivazione o
punti di separazione in quantità sufficiente (le linee di derivazione non sono consentite se la
velocità di trasmissione è pari a 12 MBaud).
 Stazioni ET 200M e DP/PA Link devono essere costruiti con bus di backplane attivo. Inserire
moduli di bus in numero sufficiente, poiché i moduli di bus non possono essere inseriti o estratti
durante il funzionamento.
 L‘ET 200iSP deve essere configurata con un numero sufficiente di moduli terminali. Corredare
successivamente di moduli di riserva tutti i moduli terminali assegnati all’area di riserva.
 Applicare su entrambe le estremità dei cavi di bus PROFIBUS DP e PROFIBUS PA elementi di
chiusura del bus attivi in modo che anche durante le modifiche i cavi rimangano chiusi.
 I sistemi di bus PROFIBUS PA devono essere confezionati con prodotti della famiglia
SpliTConnect affinché non sia necessaria la separazione delle linee.

Regole per il procedimento CiR


Ad un nuovo slave DP deve essere assegnato un numero di stazione più alto di tutti quelli assegnati
agli slave precedentemente progettati.
Poiché la somma del numero della stazione dello slave DP inserito e il numero degli slave DP ancora
inseribili deve essere max. 125, si consiglia di scegliere il numero della stazione dello slave DP
inserito nel modo seguente:
Numero della stazione dello slave DP inserito = numero di stazione più alto di tutti gli slave progettati
finora + 1
Scegliendo un numero di stazione più alto per lo slave DP inserito, può succedere che il numero
garantito e il numero massimo degli slave DP ancora inseribili vengano ridotti di oltre 1. Osservare
l'esempio seguente:
Il numero massimo di stazione di tutti gli slave progettati finora è 115, il numero massimo degli slave
ancora da inserire è 10. Assegnando allo slave inserito il numero di stazione 118, il numero massimo
di slave ancora inseribili sarà 7.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 41
Informazioni sulla modifica della configurazione in RUN nella periferia
5.1 Slave DP e PA

Aggiunta di nuovi slave PA (apparecchiature da campo) ad un sistema master PA

PROFIBUS: sistema master DP

DP/PA-Link
Accop-
IM piatore
157 DP/
PA

PROFIBUS:
sistema master PA

Slave PA (apparecchiatura da campo)

Slave PA (apparecchiatura da campo):


Aggiungi

Il collegamento di un nuovo slave PA ad un DP/PA Link già esistente equivale nella progettazione
all'aggiunta di un'unità ad uno slave modulare.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


42 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Informazioni sulla modifica della configurazione in RUN nella periferia
5.1 Slave DP e PA

Aggiunta di accoppiatori DP/PA con relativi slave PA ad un sistema master PA

PROFIBUS: sistema master DP

DP/PA-Link
Accop-Accop-
IM piatorepiatore
157 DP/ DP/
PA PA

PROFIBUS:
sistema
master PA

Slave PA (app. da campo)

Config. integrale

Slave PA (app. da campo)

Il collegamento di un nuovo accoppiatore DP/PA con relativi slave PA ad un DP/PA Link equivale
all'aggiunta di più slave PA (apparecchiature da campo) ad un sistema master PA già esistente.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 43
Informazioni sulla modifica della configurazione in RUN nella periferia
5.1 Slave DP e PA

Aggiunta di un DP/PA Link con sistema master PA

PROFIBUS: sistema master DP


DP/PA-Link
DP/
IM PA
157 Accop-
piatore

Slave PA (app. da campo)

Slave PA (app. da campo)

DP/PA-Link
Accop-Accop-
IM piatorepiatore
157 DP/ DP/
PA PA

Slave PA (app. da campo)

Slave PA (app. da campo)

Il collegamento di un nuovo DP/PA Link con i relativi sistemi master PA equivale all'aggiunta di uno
slave DP ad un sistema master DP già esistente.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


44 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Informazioni sulla modifica della configurazione in RUN nella periferia
5.2 Unità in slave modulari ET 200M

5.2 Unità in slave modulari ET 200M

Avvertenze importanti per la progettazione di stazioni ET 200M


 Costruire la stazione ET 200M utilizzando un bus di backplane attivo.
 Inserire moduli di bus in numero sufficiente, poiché i moduli di bus non possono essere inseriti o
estratti durante il funzionamento.

Regole per la modifica dell'impianto durante il funzionamento


 È consentito inserire unità soltanto immediatamente dopo l'ultima unità già presente e rimuovere
unità esclusivamente a partire dall'ultima. Non devono essere lasciati spazi vuoti.
 Per sostituire un'unità presente nella configurazione caricata nella CPU con un'altra di tipo diverso
sono necessarie almeno due procedure di caricamento. Con la prima, la CPU riceve la
configurazione dalla quale l'unità è stata rimossa; con la seconda, la configurazione alla quale è
stata aggiunta la nuova unità.

5.3 Unità in slave modulari ET 200iSP

Avvertenze importanti per la progettazione di stazioni ET 200iSP


 Configurare la stazione ET 200iSP con tutti i moduli terminali e di chiusura necessari.
 Partendo dal modulo di interfaccia, equipaggiare l'ET 200iSP con i moduli elettronici necessari.
Inserire i moduli di riserva nei posti connettore rimanenti fino al modulo di chiusura.

Regole per la modifica dell'impianto durante il funzionamento


 Sostituire i moduli di riserva con i moduli elettronici previsti. Iniziare dal primo modulo di riserva
inserito nel posto connettore più basso (a destra, accanto all'ultimo modulo elettronico). Sostituire
solo un modulo di riserva per volta con il modulo elettronico senza lasciare spazi vuoti.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 45
Informazioni sulla modifica della configurazione in RUN nella periferia
5.4 PROFINET IO

5.4 PROFINET IO

Processo CiR e aggiornamento di STEP 7


Lo scenario preso in considerazione è il seguente.
La configurazione hardware creata con STEP 7 versione 'n', che contiene anche unità PROFINET, è
stata caricata nella CPU. In seguito la CPU è stata portata in RUN.
In un secondo momento si sostituisce STEP 7 versione 'n' con una versione più recente (n + i) e la
versione aggiornata di STEP 7 presenta una struttura modificata dei dati di sistema PROFINET.
Se si desidera eseguire un'operazione CiR dopo aver aggiornato STEP 7, verranno trasferite nella
CPU solo quelle modifiche che non riguardano le unità PROFINET.
Le modifiche apportate alle unità PROFINET sono attive solo se si carica nella CPU (che deve avere
lo stato di funzionamento STOP) la configurazione hardware con la versione di STEP 7 aggiornata.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


46 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
6 Modifica della configurazione in RUN e conseguenze
sul processo

6.1 Reazioni della CPU al caricamento della configurazione in RUN

Informazioni generali
Dopo il caricamento di una configurazione modificata, la CPU verifica se le modifiche effettuate sono
consentite. In caso affermativo la CPU analizza i dati di sistema.
L'analisi dei dati di sistema ha conseguenze su funzioni del sistema operativo quali l'aggiornamento
dell'immagine di processo e l'elaborazione del programma utente. Tali conseguenze verranno
illustrate nei paragrafi successivi.
Il tempo necessario affinché la CPU interpreti i dati di sistema (definito nel seguito " tempo di
sincronizzazione CiR") dipende dal numero di byte di ingresso e di uscita dei sistemi master DP
coinvolti nella modifica.
All'inizio dell'analisi dei dati di sistema la CPU registra nel buffer di diagnostica l'evento W#16#4318, a
conclusione di tale operazione l'evento W#16#4319.

Avvertenza
Se durante l'analisi dei dati di sistema si verifica il caso di "Rete off" o una transizione in STOP da
parte della CPU, sarà possibile eseguire in seguito solo un nuovo avviamento (avviamento a caldo) o
un avviamento a freddo.

La CPU avvia poi l'OB 80 con l'evento W#16#350A e registra la durata dell'analisi nell'informazione di
start di tale OB. È così possibile p. es. tenere presente questo tempo negli algoritmi di regolazione
dell'OB di schedulazione orologio.

Avvertenza
Controllare sempre che l'OB 80 sia caricato nella CPU. Diversamente, al verificarsi di un evento di
avvio dell'OB 80 la CPU commuta in STOP.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 47
Modifica della configurazione in RUN e conseguenze sul processo
6.1 Reazioni della CPU al caricamento della configurazione in RUN

CPU S7-400 con versione firmware >= V6.0: verifica di ammissibilità delle modifiche da parte
della CPU
La CPU determina in primo luogo il numero di sistemi master DP o PA nei quali si aggiungono o
rimuovono slave/unità oppure si modifica l'assegnazione all'immagine di processo parziale. Se i
sistemi coinvolti non sono più di 4, la CPU continua la verifica, se sono più di 4 essa rifiuta di acquisire
la configurazione modificata.
Successivamente la CPU determina il tempo di sincronizzazione CiR come segue:
 Tempo di sincronizzazione CiR della CPU = carico di base valido per questo tipo di CPU.
Il carico di base della CPU è indicato nei dati tecnici della CPU.

Avvertenza
Dalla formula sopra indicata risulta quanto segue per quel che concerne il tempo di sincronizzazione
CiR:
 Esso è indipendente dal volume di E/A dei sistemi master nei quali si vogliono effettuare
modifiche.
 Esso è indipendente dal numero di sistemi master nei quali si vogliono effettuare modifiche /uno,
due, tre o quattro).

La CPU ora confronta il tempo di sincronizzazione CiR con il limite superiore attualmente valido per il
tempo di sincronizzazione CiR. Il valore di default del limite superiore è 1 s e può essere ridotto o
aumentato in funzione delle proprie esigenze richiamando l'SFC 104 "CiR".
Se il valore risultante è inferiore o uguale al limite superiore attuale la CPU acquisisce la
configurazione modificata, in caso contrario la rifiuta.

Visualizzazione degli errori


Dall'inizio della verifica di ammissibilità fino alla conclusione dell'analisi degli SDB, il LED INTF rimane
acceso. Se viene modificata la parametrizzazione delle unità, esso continua a restare acceso.
A conclusione del procedimento CiR la configurazione prefissata è diversa dalla configurazione
attuale (la configurazione prefissata viene adeguata quando le modifiche alla configurazione sono
state caricate nella CPU), pertanto il LED EXTF si accende. Se la modifica della configurazione
prevede l'aggiunta di slave, si accende inoltre il LED BUS1F o BUS2F. Dopo le necessarie modifiche
all'hardware i LED BUS1F e BUS2F si spengono.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


48 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Modifica della configurazione in RUN e conseguenze sul processo
6.2 Conseguenze sulle funzioni del sistema operativo durante il tempo di sincronizzazione CiR

6.2 Conseguenze sulle funzioni del sistema operativo durante il tempo


di sincronizzazione CiR

Funzione del sistema operativo Conseguenze


Aggiornamento dell'immagine di processo inibita.
Le immagini di processo degli ingressi e delle
uscite vengono mantenute sul loro valore
attuale.
Elaborazione del programma utente Tutte le classi di priorità sono inibite, cioè non
viene elaborato alcun OB. Tutte le uscite
vengono però mantenute sul loro valore attuale.
Le richieste di allarme già esistenti vengono
mantenute.
Gli allarmi generati in questa fase vengono
considerati dalla CPU soltanto dopo che l'analisi
degli SDB è conclusa.
Caratteristiche orologio I temporizzatori (timer) continuano a funzionare.
I clock degli allarmi dall'orologio, degli allarmi di
ritardo e di schedulazione orologio continuano a
funzionare, ma gli allarmi risultano inibiti. Essi
vengono considerati nuovamente soltanto
quando l'analisi degli SDB è conclusa. In questo
modo, per ogni OB di schedulazione orologio
può essere generato al massimo un allarme.
PG Dal PG può essere attivato soltanto il comando
di STOP.
Non sono dunque possibili ordini di set di dati.
Informazioni SZL esterne, p. es. mediante MPI Le funzioni informative vengono elaborate con
ritardo.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 49
Modifica della configurazione in RUN e conseguenze sul processo
6.2 Conseguenze sulle funzioni del sistema operativo durante il tempo di sincronizzazione CiR

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


50 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
A Appendice

A.1 Compatibilità

Presupposti
Si presuppone l'impiego di una CPU che supporta la modifica della configurazione in funzionamento.
Per i master DP vale quanto segue:
 se la CPU è master di uno o più sistemi master DP, questi devono supportare CiR
 se si utilizzano una o più interfacce master DP esterne, le interfacce del sistema master DP di cui
si vuole modificare la configurazione devono supportare la modifica dell'impianto in
funzionamento.

Regole
L'impianto può contenere componenti che supportano la modifica in funzionamento accanto a
componenti che non supportano questa funzione (fatta eccezione per le unità riportate nel paragrafo
Premessa e informazioni generali).
Sono consentite le seguenti modifiche alla configurazione in RUN:
 slave DP compatti possono essere aggiunti o rimossi da un sistema master DP soltanto come
stazione completa
 slave PA (apparecchiature da campo) possono essere aggiunti in RUN se l'unità di testa del
relativo DP/PA Link supporta la modifica dell'impianto in funzionamento
 slave modulari del tipo ET 200M supportano l'aggiunta o la rimozione di unità soltanto se l'unità di
testa supporta la modifica dell'impianto in funzionamento.
 aggiunta o rimozione di moduli di elettronica nell‘ET 200iSP.

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 51
Appendice

A.2 Definizioni

Concetto Significato
CiR Configuration in RUN
Unità CiR Segnaposto per unità che verranno aggiunte successivamente alla stazione ET200M
Elemento CiR Indica l'oggetto CiR e l'unità CiR
Oggetto CiR Segnaposto per slave che verranno aggiunti successivamente al sistema master DP o
PA

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


52 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01
Indice analitico
Modifica della parametrizzazione di canali già utilizzati
38
A Modifiche alla configurazione 11, 12, 13, 14
Annullamento di modifiche 34 Modifiche all'impianto tramite CiR 28
informazioni generali 28

C
O
Cancellazione di elementi
informazioni generali 21 Oggetto CiR 18, 52
Cancellazione di elementi CiR 22, 27 definizione 52
procedimento 27
CiR 11, 12, 13, 15, 52 P
definizione 52
Compatibilità 51 Premessa 11
PROFINET IO 46
Progettazione dell'impianto 41, 45
D slave DP e PA 41
Definizione di elementi CiR 21, 23 stazioni ET200M 45
informazioni generali 21 Progettazione iniziale 17
procedimento 23
R
E Reazioni della CPU 36, 37, 47, 49
Elementi CiR 18, 19 al caricamento della configurazione in RUN 47
aree di indirizzi della periferia 19 alla modifica della parametrizzazione 36
tipi 18 conseguenze sulle funzioni del sistema operativo 49
Elemento CiR 17, 52 Requisiti hardware 12
definizione 52 Requisiti software 13
Rimozione di un canale finora impiegato 39

F
S
Funzione Undo 34
Suggerimenti 15

G
T
Guida in linea 5
Tempo di sincronizzazione CiR 48

M
U
Modifica alla parametrizzazione
rimozione di un canale finora impiegato 39 Unità CiR 18, 52
Modifica alla parametrizzazione e all'area di indirizzi 40 definizione 52
Modifica della parametrizzazione 35, 36, 37, 38, 39 Unità in slave modulari ET 200iSP 45
di canali già utilizzati 38 Utilizzo di canali precedentemente liberi 38
presupposti 35 Utilizzo di elementi CiR in RUN 31
reazioni della CPU 36
utilizzo di canali precedentemente liberi 38

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


Manuale, 05/2010, A5E02789912-01 53
Indice analitico

Modifica dell'impianto in funzionamento mediante CiR


54 Manuale, 05/2010, A5E02789912-01

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