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- File Khayr:

Il Personaggio:

Nome: Khayr Chiaraluna


Allineamento: Caotico Neutrale
Classe: Ladro Multiclasse: Barbaro
Archetipo Ladresco: Spadaccino Cammino: Zelota (?)
Razza: Tiefling (Mefistofele) Sesso: Maschio
Altezza: 176 cm Età: 17 anni
Peso: 64 kg
Pelle: Rosso scuro
Occhi: Completamente Gialli

Lingue Conosciute:
- Comune;
- Elfico, imparato dai libri del padre (BG);
- Celestiale, imparato durante la permanenza ad Alto Sguardo
(BG).

> Un essere infernale… analfabeta: Khayr è cresciuto isolato per tutta


………………………………………. l’infanzia, colmo di astio per il suo
……………………………………… aspetto.
……………………………………… Per questo motivo non ha mai imparato
………………………………………. la lingua infernale.
Divinità:
Nessun dio in particolare.

Tratti Riconoscitivi:
- Tratti da tiefling, chiaramente di spicco in mezzo ad umani ed elfi;
- Cicatrici varie ed eventuali. Il temperamento, poco amabile, di
Khayr gli ha fatto collezionare varie cicatrici “da rissa” sul volto.
Quelle più rilevanti sono la cicatrice di un pugnale sul fianco ed un
taglio orizzontale sullo zigomo sinistro;
- Giacca da pirata poggiata sulle spalle (come nell’immagine).

Un Carattere Turbolento:

Khayr è cresciuto isolato e malvoluto dal padre, il quale lo riteneva un essere


abominevole.
Questo, in lui, fece nascere un sentimento di enorme astio verso la sua natura
e verso la sua persona.
Un odio che solo egli può provare e che scatta, subito, in una reazione
iraconda quando è un individuo esterno a manifestarlo.
Dietro all’ira ed al sarcasmo, tuttavia, si nasconde una psiche frantumata,
tenuta insieme unicamente da questo suo atteggiamento.
Sotto tutta questa scorza dura, durissima, sembra nascondersi una volontà di
difendere gli oppressi dai soprusi e, la sua esperienza d’infanzia, lo rende
intollerante verso qualsiasi odio razziale verso i più deboli.

Un ideale “mortale”: contrastare il vuoto dell’esistenza


Dopo la visita alla tomba della madre Khayr sente il senso della propria vita
sfumare.
Tutto, intorno a lui, rimane privo di senso.
L’incontro con la carovana di Voce Squillante, una tabaxi barda in perenne
viaggio, fu determinante per la sua vita. Non solo perché fu salvato da morte
certa, ma anche perché, grazie a loro, ottenne le basi per sopravvivere in un
mondo a lui sconosciuto.
Dopo la perdita di questo nuovo gruppo, il primo ad avergli dato una
speranza, egli rivide la propria vita sfumare, priva di senso e di qualunque
obiettivo.
Nel momento in cui Khayr stava cedendo sotto il peso della sua
insignificante vita, un incontro cambiò la sua sorte.
Un ergumeno, molto più grosso di lui, lo vide seduto a terra, fuori da una
locanda dell’Arcipelago di Corallo, preso dallo sgomento.
Vedendo un tiefling malconcio, decise di attaccare briga.
In questo scontro, nel quale il giovane rischiò la vita, il suo cuore iniziò a
battere per un nuovo obiettivo: il perseguimento della morte.
Non una morte qualsiasi, ma una gloriosa, “spartana”.
Una morte che farebbe entrare un vichingo nel Valhalla.
Per questo motivo Khayr si butta in mezzo al caos della pirateria.

|Probabilmente, scoprirà che questo non sarà l’ambiente ideale per lui.
Esso funge da palliativo per il suo animo.
Presto o tardi si ritroverà a fare una scelta, poiché non potrà rimanere neutrale per
sempre.|

“La Ballata del diavolo”:


Khayr ha passato parte della sua vita chiuso in casa a causa del padre.
Cercando di ammazzare la noia ha imparato a suonare il liuto.
Più avanti lo strumento musicale è divenuto metodo per esorcizzare il dolore,
causato dalla perdita della madre della quale si sente colpevole, e di
estraniazione dalla sua natura di tiefling, che non accetta.
Una canzone in particolare va in giro cantando:
un tema piratesco, tetro e buio, che mette al suo centro la fragilità della vita;
narra la storia di quest’uomo “mezzo diavolo”, il quale ha commesso una
grave atrocità: l’uccisione di una dea.

|Questa canzone fa chiaramente riferimento alla morte della madre. In questa storia il
-“mezzo diavolo” rappresenta proprio Khayr, mentre la dea rappresenta, appunto, la -
madre.
Nota: Khayr, a livello di meccaniche, non è competente con il liuto. La sua capacità è
solo flavour.|

Background: il personaggio si racconta

Khayr è nato da Eldoris Chiaraluna, ma è stato cresciuto dal padre: Theris


Fogliarossa. Questi due sventurati elfi subirono una pesante maledizione per
aver negato l’aiuto ad una tiefling in difficoltà. Questa non colpì direttamente
loro, ma il bambino nel grembo dell’elfa, il quale mutò prendendo sembianze
demoniache.
Dall’infanzia ai 14 anni ha subito un’educazione ambigua:
Il piccolo Khayr, come è giusto che sia, cercava attenzioni da parte del padre
mentre egli, di contrasto, non riusciva nemmeno a guardarlo negli occhi.
Theris sapeva che doveva essere suo compito educarlo tuttavia, non appena
posava gli occhi su di lui, vedeva solo l’abominio che aveva ucciso la sua
dolce moglie, squagliandole il ventre come il più ardente dei tizzoni.
Di conseguenza egli non faceva che allontanare il bimbo dandogli,
occasionalmente, del mostro, dicendogli quanto sia stato una disgrazia, una
maledizione. Solo più avanti Khayr capirà fino in fondo queste parole,
apprendendo come egli sia la causa di morte della madre. La adorata madre
che, nonostante non abbia mai conosciuto, cercava guardando le stelle
durante le molte notti insonni.
Khayr, quindi, crebbe isolato da tutti gli altri.
Nella piena asocialità imparò, da solo, l’elfico leggendo dai libri della madre
che, ogni qualvolta il padre si assentava da casa, sfogliava facendo molta
attenzione a non farsi beccare, o sarebbero stati guai seri.
Arrivato ai 14 anni tutta la ribellione accumulata nella pre-adolescenza
esplose in un solo colpo.
Non potendone più iniziò a puntare i piedi, alzare i toni, sbattere porte e
lanciare oggetti; atteggiamenti che Theris cercò di sopprimere con la forza.
Khayr capii che era giunta l’ora di andarsene.
Una rabbia disumana lo travolse e, dopo svariati calci e cazzotti, riuscì a
sfondare la porta che lo teneva prigioniero.
L’ultimo contatto che ebbe con il bosco elfico, prima della fuga, fu nel
cimitero.
L’ultima cosa che fece, infatti, fu salutare per la prima ed ultima volta la
madre.
Dopodichè scappò dal regno.
Vagò, senza meta e scopo, nel deserto delle Lande Dorate quando, sfinito dal
lungo vagabondare, fu ritrovato da una carovana di tabaxi. Qui conobbe
Voce Squillante, barda e capa del gruppo.
Per 2 anni partecipò alle loro scorribande; fino a che, il gruppo non decise di
ingannare le persone sbagliate.
Durante la loro permanenza ad Alto Sguardo, dopo aver completato una
missione, cercarono di derubare, nella notte, la nobile famiglia che gliela
aveva commissionata.
L’intera carovana venne epurata. Solo Khayr si salvò, non essendo
riconosciuto come membro di essa data la differenza di razza; anche se, in
un certo senso, fu salvato proprio dalla barda, che gli ordinò di non
intervenire per avere salva la vita.
Rimasto senza più un obiettivo di vita camminò per giorni, emotivamente
esausto dopo ciò che aveva perso.
Dopo giorni di cammino, arrivato nell’Arcipelago di Corallo, si accasciò
fuori da una locanda, stremato.
Fu l’arroganza di un energumeno a risvegliare in lui l’ira che, per molto
tempo, aveva sepolto.
Dopo ciò decise di nutrire sempre più quella parte di sé, affondando il suo
malessere nella pirateria.

Da qui ha inizio la sua storia…


Curiosità:
Un amore smodato per gli ananas: Khayr ama follemente gli ananas, tanto
da essersi irritato la lingua più volte, per
averne mangiato troppo;
Un porta fortuna truffaldino: Khayr porta sempre con sé un portafortuna
semplice. Si tratta di una moneta, con una
particolarità: entrambe le facce sono “testa”;
Amore per i cani: Khayr ama i cani così tanto che potrebbe passare le ore ad
accarezzarli senza stancarsi.
Un pirata astemio: Nonostante Khayr sia divenuto un pirata, odia l’alcool.
Non per una chissà quale scelta di vita, semplicemente
non gli piace il sapore.

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