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Antropologia 6
Antropologia 6
La relazione è una dimensione costitutiva dell’essere umano e assume diverse forme come
ad esempio, relazioni amorose, relazione di amicizia, professionale, sociale.
Quante relazioni conosciamo?
-Relazione Professionale
-Relazione Sociale
-Relazione Di Amicizia
-Relazione Familiare
-Relazione con l’Ambiente
-Relazione con Se Stessi
-Relazioni Di aiuto (in ambito sanitario)
Sono tutte relazioni interpersonali, ovvero in contatto con le altre persone.
RELAZIONE D’AIUTO che per noi è molto importante perché si instaura in ambiente
sanitario.
Innanzitutto, la relazione interpersonale è la relazione che noi instauriamo con altre persone.
Ci sono, però, altri tipi di relazione che instauriamo ad esempio, con cose, ambiente, cibo,
animali queste dette sono tutte relazioni che possono essere vissute in modo diverso. Le
relazioni non avvengono solo con l’esterno. È molto importante anche la relazione con noi
stessi e tutte le relazioni influiscono su questa; relazione con la spiritualità o con la
trascendenza. Abbiamo visto, quindi, che ci sono diverse forme di relazione.
La relazione è quel tipo di legame che si instaura tra due persone che entrano in contatto
ma quel contatto che implica “uscire da sé stessi” per incontrare un altro, mettere qualcosa
in comune come, ad esempio, condividere degli intenti, delle finalità. Non significa
semplicemente interagire con una persona.
Caratteristiche Aristoteliche fondamentali che ogni essere ha e non può fare a meno di
avere
Sostanza: presuppone tutte le altre. È il centro su cui ruotano tutte le altre categorie vale a
dire che è quella più importante perché ci siano tutte le altre che in quanto ineriscono alla
sostanza si chiamano accidenti e sono:
Quantità
Qualità
Relazione --> disposizione attraverso la quale noi ci disponiamo nei confronti di un altro che
può essere una persona, una cosa, l’ambiente ecc.
Luogo
Tempo
Agire
Patire
L'uomo è sostanza relazionale o relazione sostanziale?? Domanda d’esame.
La riduzione della persona alla relazione non è priva di conseguenze sul piano antropologico
e quindi clinico anzi, è molto pericolosa in quanto affermare che tutte quelle persone che si
trovano in condizioni di salute tali da non poter avere relazioni con gli altri (che sono un
elemento fondamentale per svilupparci pienamente) non sono degne di vita e che per loro si
dovrebbero considerare percorsi alternativi è una vera atrocità perché pur non avendo
relazioni quelle persone sono comunque esseri umani. È perciò, per questo che ridurre
l’essere umano a relazione è davvero pericoloso. L'uomo che non è in grado di avere
relazioni non è essere umano.
Soggetto: colui dal quale parte l’esigenza della relazione (che è un elemento costitutivo di
ognuno di noi).
Termine: la persona verso cui mi dispongo. Persona con la quale il soggetto è posto in
relazione
Fondamento: sta alla base di tutto. Dire su cosa la relazione si dovrebbe fondare perché sia
adeguata, ordinata
Ognuno di voi è come se deve portarsi dietro uno zaino cui bisogna mettere dentro tutto ciò
che serve per la nostra professione.
Chi chiede aiuto per ristabilire/promuovere la salute e Chi può o comunque dovrebbe fornire
l’aiuto che non si tratta solo di aiuto tecnico – scientifico ma anche un’assistenza di
comunicazione e ascolto.
In quale articolo del codice deontologico si fa riferimento alla relazione di cura?? Possibile
domanda d'esame: Art 4 e art 21 dove dice che è proprio compito dell’infermiere quello di
stabilire una relazione di cura cioè uscire da noi stessi per abbracciare l’altro, per assisterlo
altrimenti sarebbe solo un interagire.
Di cosa abbiamo veramente bisogno entrando in relazione con gli altri in ambito
professionale?
il soggetto ha bisogno di altri non per essere soggetto, ma per vivere da soggetto e che il
bisogno di altri passa attraverso la relazione di riconoscimento cioè bisogno di
riconoscimento (frase del filosofo morale Botturi) vale a dire:
In ambito professionale tutto ciò che facciamo, lo facciamo per avere riconoscimento dagli
altri che non vuol dire che ci debbano mettere su un piedistallo piuttosto, il riconoscimento
sta in quell’esigenza che ogni uomo ha di usufruire in modo benefico del giudizio di altri
uomini laddove il giudizio deve essere imparziale quindi, si deve fondare sulla verità; perciò,
in primis gli altri mi devono riconoscere come essere umano e non come oggetto da sfruttare
per i propri interessi. Quindi il bisogno di riconoscimento è riconoscere che sono un essere
umano come te, ho le tue stesse capacità e i tuoi stessi diritti, ho come te la tua stessa
esigenza di riconoscimento e quindi quando tu mi giudichi devi comportarti come un
soggetto in grado di attivare in me un percorso di verità, farmi interrogare se quello che
facendo è cosa giusta o meno ecc. Inoltre, è importante sapere che il bisogno di
riconoscimento si differenzia da quello che è il bisogno di consenso che è l’esigenza del
miglior giudizio possibile da parte di una certa persona o di un certo gruppo di persone nei
nostri confronti. Il bisogno di consenso porta delle criticità in quanto non bisogna dipendere
dal consenso degli altri perché ciò che per loro è buono magari non lo è per noi, inoltre
bisogna ricordarsi che esistono persone che provano divertimento a demolire, a far sentire
inadeguati gli altri, quindi, non bisogna far dipendere la nostra vita, la nostra
autorealizzazione dagli altri in questo senso.
Bisogna stare attenti soprattutto in ambito professionale dove le autentiche relazioni sono
quelle che si basano sulla pariteticità: stile di relazione che porta a non ricercare il dominio
del giudizio altrui bensì a goderne secondo verità; quindi che la persona mi riconosca come
essere umano, che mi riconosca come portatore delle stesse esigenze degli altri e che mi
aiuti a svilupparmi per quello che sono quindi dandomi il giudizio dicendo le cose come
stanno di modo che io possa svilupparsi secondo verità.
sullo zaino che dice il codice dent ricordarsi che nn è che ci mettiamo le cose dentro e ce lo
portiamo per sempre dietro così
. Chiedersi se bisogna cambiare qualcosa togliere o aggiungere quindi migliorare sempre cio
che abbiamo in quello zaino per essere cosi dei bravi professionisti
Bisogno di riconoscimento: esigenza che ogni uomo ha di usufruire del giudizio di altri
uomini in modo benefico
Bisogno di consenso: esigenza del miglior giudizio possibile da parte di una certa persona
o di un certo gruppo nei nostri confronti.
Pariteticità: stile di relazione che porta a non ricercare il dominio del giudizio altrui, ma
accettare la realtá