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Slide Lez. 6, 2.10.23
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TDC - conduzione
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Un uovo sodo caldo in un ambiente freddo cede calore e si Camino a legna «Radiatore a gas»
raffredda, così come una bibita fredda in un ambiente caldo
assorbe calore e si scalda.
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Considero i numeri Gr e Pr
Gr -> forze galleggiamento/forze attrito
Pr -> trasporto q.tà di moto/trasporto calore
Valori tipici del
coefficiente Le forze di galleggiamento sono quelle più importanti
convettivo
Gr: numero di Grashof
DT ® differenza di temperatura [K]
[W/m2°C] Pr: numero di Prandtl
L ® dimensione caratteristica [m]
g × b × DT × L3 b ® coefficiente di dilatazioneà termica [K -1
]
Gr = 2
1
b = per i gas ideali
v T
Nu = C × (Gr × Pr)m = C × Ra m
Ra ® numero di Rayleigh
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m n
hconv D æ r ×v× D ö æ cp × µ ö Si fornisce direttamente il
= A × çç ÷÷ çç ÷÷ valore di hconv da utilizzare a
l è µ ø è l ø seconda delle condizioni.
Numero di Nusselt (Nu): si può ottenere dividendo il flusso di calore per Dopo aver ricavato h, è
convezione (hDT) per il flusso di calore per conduzione (l/D * DT) e possibile applicare la legge di
confronto i due sistemi di trasporto del calore. Newton:
Numero di Reynolds (Re): indica se il moto è in regime laminare o
turbolento.
Numero di Prandtl (Pr): si ottiene dividendo m/r per l/rCp, ossia il
Q conv = h × A × (Ts - T f )
coefficiente di diffusione della quantità di moto per il coefficiente di
diffusione del calore; esso confronta le due diffusività molecolari.
TF
Ts
Nu = A × Re × Pr
m n
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Lo spettro elettromagnetico Il visibile fa parte della banda della radiazione termica, quindi è
comprende i raggi gamma, i possibile vedere corpi caldi.
raggi X, l’ultravioletta,
l’infrarosso, la radiazione
termica. Le microonde e le
onde radio.
La radiazione termica è la
parte della spettro
elettromagnetico che va da
circa 0,1 a 100 mm. La
radiazione termica include
quindi l’intera radiazione
visibile ed infrarossa (IR) e Tutti i corpi a temperatura superiore allo zero assoluto (0 K)
emettono radiazione termica
parte della radiazione
ultravioletta (UV)
Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 21 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 22
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Si definisce un corpo nero come riferimento per il confronto delle Si può pensare al corpo nero
proprietà radiative dei corpi reali. Un corpo nero emette energia come una cavità con una
radiante uniformemente in tutte le direzioni, è un perfetto piccola apertura.
emettitore diffuso (dove diffuso significa “indipendente dalla
direzione”)
La radiazione entrante viene
interamente assorbita,
Un corpo nero è un perfetto rimbalzando più volte sulla
emettitore e assorbitore di parete interna senza uscire.
radiazione perché emette la
massima radiazione per ogni La radiazione emessa esce
temperatura e lunghezza dall’apertura con
d’onda e assorbe tutta la distribuzione perfettamente
radiazione incidente diffusa e uniforme.
indipendentemente da direzione
e lunghezza d’onda
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Questa legge è valida per una superficie ideale chiamata corpo C1 éW ù C1 = 3, 742 ×108 #$W ⋅ µ m 4 m 2 %&
Enl = êë m2 × µmúû
nero. Per gli oggetti reali (corpi grigi) bisogna tenere conto æ C2 ö
ç lT ÷ -1 C2 = 1, 439 ×10 4 [µ m ⋅ K ]
dell’emissività e, che varia da 0 a 1: l5 × e è ø
Q corpo grigio = e × s × A × T 4
T = temperatura assoluta della superficie
𝜆 = lunghezza d’onda della radiazione emessa
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Ad ogni temperatura esiste Ad ogni temperatura esiste un picco che si sposta verso lunghezze
un picco che si sposta verso d’onda maggiori: legge dello spostamento di Wien
lunghezze d’onda
maggiori.
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L’integrale del potere emissivo monocromatico di un corpo nero Si definisce emissività di una superficie il rapporto tra la
sull’intero spettro di lunghezze d’onda fornisce il potere emissivo radiazione emessa da una superficie reale e la radiazione del
integrale o totale corpo nero alla stessa temperatura.
¥
En = ò Enl (l , T )dl = s × T 4
e corpo nero = 1 0 < e corpo reale < 1
0 L’emissività di una superficie reale varia con la temperatura della
Per conoscere la frazione di radiazione emessa in una certa superficie, la lunghezza d’onda e la direzione della radiazione
banda dello spettro si usa il fattore di radiazione fλ emessa. Nella pratica si usano proprietà radiative medie, dette
proprietà emisferiche.
l L’emissività emisferica totale o spettrale (tutte le direzioni e tutte le
ò E l dl
n
lunghezze d’onda) è data da:
El (T )
fl = 0 el =
s ×T 4 Enero,l (T )
Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 29 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 30
29 30
Quando la radiazione La trasmissione di calore per irraggiamento tra superfici dipende da:
colpisce una superficie viene • come le superfici sono orientate tra loro;
assorbita, riflessa o trasmessa. • proprietà radiative;
• temperature.
Gass
a= , 0 £a £1 Per tenere conto dell’orientamento si definisce un nuovo parametro detto
G fattore di vista (o di forma, o di configurazione o di angolo).
G Il fattore di vista tra una superficie i e una superficie j si indica Fi→j e si
r = rif , 0 £ r £ 1 definisce frazione della radiazione emessa dalla superficie i che incide
G direttamente sulla superficie j.
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Sempre W/m2
Radiazione diretta: parte della radiazione solare arriva attenuata Radiazione da SOLE e da VOLTA celeste sulla terra
direttamente al suolo Irradiazione (potenza termica incidente su una superficie) G
Radiazione diffusa: parte della radiazione solare viene diffusa
dall’atmosfera e dalle nuvole Gcielo = sTcielo
4
230 K £ Tcielo £ 285 K
Radiazione riflessa: la radiazione diretta può essere riflessa da oggetti al
suolo, a seconda del loro albedo
La potenza termica netta (al m2) trasmessa per irraggiamento ad una
superficie esposta alla radiazione solare e alla radiazione atmosferica è:
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AB 1
GD A CD = =
cosa cosa AAREN – Tecnologia
Radiazione riscaldamento a infrarossi
diretta a B C Sull’unità di superficie della parete incide,
nell’unità di tempo, l’energia:
Radiazione D GD GD Tecnologia innovativa di
Gd = = GD cos a
diffusa CD 1 riscaldatori in vetro-ceramica che
cos a si basano sull’irraggiamento.
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Pannelli radianti
Pannelli radianti Minori costi di esercizio sul
Il principio si basa sulla funzionamento 24h su 24h se
circolazione di acqua calda a paragonato ai tradizionali corpi
scaldanti, questo perché è un
bassa temperatura (in genere tra i sistema a bassa temperatura,
30 e i 35 °C) in un circuito con tubazioni o conduttori
chiuso, che si sviluppa coprendo elettrici che lavorano a circa 30-
una superficie radiante molto 40 °C (nei comuni caloriferi: 60-
elevata. Sfruttando il principio 75 °C).
dell'irraggiamento, il calore
generato dall’acqua che passa
nella serpentina sotto il pavimento
Distribuzione del calore più uniforme rispetto
viene trasmesso via via verso ad altri sistemi di distribuzione che
l'alto, fino a irradiare l’ambiente prevedono fonti di calore localizzate.
della stanza in maniera costante e Un riscaldamento a pavimento consente una
uniforme. diminuzione delle spese energetiche di circa
30 % rispetto ad un normale e tradizionale
riscaldamento.
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Poiché ogni corpo emette energia, altrettanto vero è che ogni corpo riceve energia; in
edilizia è lecito affermare, con errore trascurabile, che:
• coefficiente di emissione caratteristico di un corpo = coefficiente di assorbimento
delle radiazioni emesse dagli altri corpi Essendo: Q’ = h r * A * ( T s – T mr )
Per fare un bilancio energetico è necessario relazionare l’energia emessa da ciascun
corpo con i fattori di vista che legano un corpo all’altro; i fattori di vista misurano
quanta della superficie di un corpo «viene vista» da un altro corpo e viceversa
Per un corpo immerso in un ambiente la sommatoria dei fattori di vista che esso ha - hr il coefficiente di scambio radiativo [W/m2k];
rispetto a tutti i corpi che delimitano detto ambiente è 1
L’energia scambiata tra un corpo e l’ambiente in cui è contenuto dipende dalle - A la superficie di scambio di calore [m2];
temperature superficiali dei vari oggetti e del corpo stesso, poste in relazione secondo i
diversi fattori di vista - Ts la temperatura della superficie considerata;
Temperatura media radiante di un ambiente rispetto ad un punto P:
- Tmr la temperatura media radiante dell’ambiente «visto»
dalla superficie in esame
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Trasmissione del calore attraverso una parete Strutture orizzontali e strutture verticali
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Ti = Temperatura interna T Ogni strato ha l Per alcuni componenti edilizi non è possibile determinare la
Tpi = Temperatura parete interna differenti resistenza termica conduttiva con il semplice rapporto s/l, ma
Tpe = Temperatura parete esterna
Ti bisogna calcolare la resistenza R conduttiva per ogni spessore o il
Te = Temperatura esterna suo inverso, la conduttanza C
Tpi
R parete = Rconv ,int + Rcond , strati + Rconv ,est
-1
1 æ 1 n sj n
1 1ö
U = =ç +å +å + ÷
Conosciamo quindi la resistenza
R çè hi j =1 l j k =1 Ck he ÷ø
della parete
1 s1 s2 s 1 Tpe
R parete = + + ++ n + Te
hi l1 l2 ln he
Conduttanza
1 Potenza termica che si trasmette attraverso uno spessore unitario
Q = × A × DT del materiale per unità di superficie e per differenza di
R parete s0 s1 s2 sn temperatura unitaria.
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Per tener conto degli scambi termici conduttivi e convettivi e Uno degli strati per cui la resistenza
dell’irraggiamento solare si utilizza la temperatura fittizia Aria-Sole tas: non è legata linearmente allo
temperatura fittizia dell’aria esterna che produrrebbe, attraverso una spessore è l’intercapedine d’aria, sia
parete in ombra, lo stesso flusso termico che si ha nelle condizioni reali, fra materiali opachi che fra materiali
ossia sotto l’azione simultanea della temperatura esterna e della trasparenti.
radiazione solare. Fra le due facce si ha sia scambio
Si può calcolare come: per convezione che per
irraggiamento.
te = temperatura esterna (°C)
Ia I = flusso solare incidente (W/m2)
t as = te + a= coeff. di assor. della parete
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Resistenza termica di intercapedini d’aria non ventilate, da norma ISO 6946. T l Il flusso di calore è dato da:
Resistenza termica Ti
Direzione del flusso termico Tpi
DT1
F = U × (Ti - Te )
[m2 K/W]
Spessore [mm] Ascendente Orizzontale Discendente DT2 Ma anche dalle relazioni:
Tpe
0 0.00 0.00 0.00 Te DT3 F = hi × (Ti - TPi )
5 0.11 0.11 0.11
l
7 0.13 0.13 0.13 s0 s1 X F= × (TPi - TPe )
10 0.15 0.15 0.15 Eguagliando i flussi si ottiene che: s
U × (Ti - Te ) F = he × (TPe - Te )
15 0.16 0.17 0.17 (Ti - TPi ) = = DT 1
hi
25 0.16 0.18 0.19 U × (Ti - Te )
50 0.16 0.18 0.21 (TPi - TPe ) = = DT 2 Applicando lo stesso metodo
l
100 0.16 0.18 0.22 s si possono calcolare i profili
delle temperature di pareti
300 0.16 0.18 0.23 U × (Ti - Te )
(TPe - Te ) = = DT 3 con più strati
he
Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 60 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 61
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I ponti termici possono derivare Per ottenere risultati rigorosi bisognerebbe compiere un’analisi
da: numerica approfondita, ora facilitata con l’uso di strumenti per il
• disomogenità dei materiali calcolo ad elementi finiti.
che compongono la parete
• disomogenità geometrica
della parete
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