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TDC - conduzione

• Ripresa dei concetti di base della conduzione e del calcolo


delle resistenze
• Eventuali chiarimenti

Fisica Tecnica e Impianti


Paola Caputo
Dipartimento ABC
Edificio Nave, piano 0
paola.caputo@polimi.it
Tel: 9488
Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 2

1 2

Argomenti lezione 1/2 Argomenti lezione 2/2

o Convezione (cap 10, 12 e 13 Cengel)


o Irraggiamento (Cap. 10.4 Cengel)
Trasmittanza delle pareti (Cap. 10.2 Cengel)
o La radiazione termica (Cap. 14.2 Cengel)
Scambi termici nelle pareti edilizie
o Il corpo nero e Stefan-Boltzman (Cap. 14.3 Cengel) – Trasmittanza di una parete (Cap. 10.2 Cengel)
– Intercapedini d’aria
o Le proprietà radiative (Cap. 14.4 Cengel)
– Profilo di temperature (Cap. 11.2 – 11.3 Cengel)
o I fattori di vista (Cap. 14.5 Cengel) – Ponti termici – cenni normativi
Componenti edilizi
o Approfondimento: l’effetto serra e la serra solare (Cap. 14.4.4 Cengel)
– Laterizi in commercio
o Radiazione solare – Cengel… – Calcestruzzo cellulare
Irraggiamento in edilizia – Cengel…
– Pareti in legno
o

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Convezione Convezione naturale

• Il meccanismo di convezione del calore avviene quando un


fluido in movimento lambisce un solido. Vi è un effetto
combinato di conduzione e trasporto di massa.

• Convezione naturale – quando il movimento del fluido è


causato da forze ascensionali indotte da differenze di densità
legate alle variazioni di temperatura nel fluido (temperatura
maggiore => minor densità)

• Convezione forzata – quando il fluido è forzato a scorrere su


una superficie da dispositivi esterni come ventilatori, pompe…

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Convezione naturale Convezione forzata

Un uovo sodo caldo in un ambiente freddo cede calore e si Camino a legna «Radiatore a gas»
raffredda, così come una bibita fredda in un ambiente caldo
assorbe calore e si scalda.

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Legge di Newton Coefficiente convettivo

La trasmissione del calore per Il coefficiente h dipende:


convezione viene espressa con • dalle caratteristiche del fluido: densità (r), viscosità (µ),
la legge di Newton: calore specifico a pressione costante (cp), conduttività (l)
• dalle condizioni di moto del fluido: velocità (v)
Q conv = h × A × (Ts - T f ) • dalla geometria del solido: es. diametro equivalente (D)

Dove: hconv = f (v, µ , l , D, r , c p )


h = coefficiente di scambio
termico convettivo [W/m2 K] Per determinare h si procede con una un’analisi dimensionale e
A = area della superficie di poi si ottengono sperimentalmente i valori necessari.
scambio termico [m²] Si ipotizza:
Ts = temperatura superficiale [K]
Tf = temperatura del fluido [K]
QB > QA
hconv = A × v a × µ b × lc × D d × r m × c np
A: costante

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Coefficiente convettivo Convezione naturale

Considero i numeri Gr e Pr
Gr -> forze galleggiamento/forze attrito
Pr -> trasporto q.tà di moto/trasporto calore
Valori tipici del
coefficiente Le forze di galleggiamento sono quelle più importanti
convettivo
Gr: numero di Grashof
DT ® differenza di temperatura [K]
[W/m2°C] Pr: numero di Prandtl
L ® dimensione caratteristica [m]
g × b × DT × L3 b ® coefficiente di dilatazioneà termica [K -1
]
Gr = 2
1
b = per i gas ideali
v T

Nu = C × (Gr × Pr)m = C × Ra m
Ra ® numero di Rayleigh

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Coefficiente convettivo convezione forzata Moto convettivo su parete

m n
hconv D æ r ×v× D ö æ cp × µ ö Si fornisce direttamente il
= A × çç ÷÷ çç ÷÷ valore di hconv da utilizzare a
l è µ ø è l ø seconda delle condizioni.

Numero di Nusselt (Nu): si può ottenere dividendo il flusso di calore per Dopo aver ricavato h, è
convezione (hDT) per il flusso di calore per conduzione (l/D * DT) e possibile applicare la legge di
confronto i due sistemi di trasporto del calore. Newton:
Numero di Reynolds (Re): indica se il moto è in regime laminare o
turbolento.
Numero di Prandtl (Pr): si ottiene dividendo m/r per l/rCp, ossia il
Q conv = h × A × (Ts - T f )
coefficiente di diffusione della quantità di moto per il coefficiente di
diffusione del calore; esso confronta le due diffusività molecolari.
TF
Ts
Nu = A × Re × Pr
m n

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(PAUSA?) Trasmissione di calore per irraggiamento

La trasmissione di calore per irraggiamento è dovuta all’emissione


di onde elettromagnetiche di tutti i corpi a causa della loro
temperatura.

• non richiede la presenza di un mezzo interposto (quindi avviene


anche nel vuoto)
• avviene alla velocità della luce
• non subisce attenuazioni nel vuoto

il Sole trasferisce energia


alla Terra per
irraggiamento

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Radiazione termica Irraggiamento

Lo spettro elettromagnetico Il visibile fa parte della banda della radiazione termica, quindi è
comprende i raggi gamma, i possibile vedere corpi caldi.
raggi X, l’ultravioletta,
l’infrarosso, la radiazione
termica. Le microonde e le
onde radio.

La radiazione termica è la
parte della spettro
elettromagnetico che va da
circa 0,1 a 100 mm. La
radiazione termica include
quindi l’intera radiazione
visibile ed infrarossa (IR) e Tutti i corpi a temperatura superiore allo zero assoluto (0 K)
emettono radiazione termica
parte della radiazione
ultravioletta (UV)
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Definizione corpo nero Corpo nero

Si definisce un corpo nero come riferimento per il confronto delle Si può pensare al corpo nero
proprietà radiative dei corpi reali. Un corpo nero emette energia come una cavità con una
radiante uniformemente in tutte le direzioni, è un perfetto piccola apertura.
emettitore diffuso (dove diffuso significa “indipendente dalla
direzione”)
La radiazione entrante viene
interamente assorbita,
Un corpo nero è un perfetto rimbalzando più volte sulla
emettitore e assorbitore di parete interna senza uscire.
radiazione perché emette la
massima radiazione per ogni La radiazione emessa esce
temperatura e lunghezza dall’apertura con
d’onda e assorbe tutta la distribuzione perfettamente
radiazione incidente diffusa e uniforme.
indipendentemente da direzione
e lunghezza d’onda

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Legge di Stefan-Boltzmann Potere emissivo monocromatico

Per l’irraggiamento Stefan scoprì sperimentalmente e Boltzmann Potere emissivo monocromatico:


verificò teoricamente la validità di: la potenza radiante emessa dal corpo nero alla temperatura
Q corpo nero = s × A × T 4 assoluta T per unità di area superficiale e per unità di lunghezza
d’onda all’interno della lunghezza d’onda 𝜆.
W
Costante di Stefan-Boltzmann: s = 5,67 ´10 -8 Può essere calcolato con la relazione nota come legge della
m ×K4
2
distribuzione di Planck

Questa legge è valida per una superficie ideale chiamata corpo C1 éW ù C1 = 3, 742 ×108 #$W ⋅ µ m 4 m 2 %&
Enl = êë m2 × µmúû
nero. Per gli oggetti reali (corpi grigi) bisogna tenere conto æ C2 ö
ç lT ÷ -1 C2 = 1, 439 ×10 4 [µ m ⋅ K ]
dell’emissività e, che varia da 0 a 1: l5 × e è ø

Q corpo grigio = e × s × A × T 4
T = temperatura assoluta della superficie
𝜆 = lunghezza d’onda della radiazione emessa

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Potere emissivo monocromatico Potere emissivo monocromatico

Ad ogni temperatura esiste Ad ogni temperatura esiste un picco che si sposta verso lunghezze
un picco che si sposta verso d’onda maggiori: legge dello spostamento di Wien
lunghezze d’onda
maggiori.

Legge dello spostamento di


Wien

(lT ) max = 2897,8 µm × K

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Potere emissivo integrale Emissività

L’integrale del potere emissivo monocromatico di un corpo nero Si definisce emissività di una superficie il rapporto tra la
sull’intero spettro di lunghezze d’onda fornisce il potere emissivo radiazione emessa da una superficie reale e la radiazione del
integrale o totale corpo nero alla stessa temperatura.
¥
En = ò Enl (l , T )dl = s × T 4
e corpo nero = 1 0 < e corpo reale < 1
0 L’emissività di una superficie reale varia con la temperatura della
Per conoscere la frazione di radiazione emessa in una certa superficie, la lunghezza d’onda e la direzione della radiazione
banda dello spettro si usa il fattore di radiazione fλ emessa. Nella pratica si usano proprietà radiative medie, dette
proprietà emisferiche.
l L’emissività emisferica totale o spettrale (tutte le direzioni e tutte le
ò E l dl
n
lunghezze d’onda) è data da:
El (T )
fl = 0 el =
s ×T 4 Enero,l (T )
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Coefficienti di assorbimento, riflessione e trasmissione Fattore di vista

Quando la radiazione La trasmissione di calore per irraggiamento tra superfici dipende da:
colpisce una superficie viene • come le superfici sono orientate tra loro;
assorbita, riflessa o trasmessa. • proprietà radiative;
• temperature.
Gass
a= , 0 £a £1 Per tenere conto dell’orientamento si definisce un nuovo parametro detto
G fattore di vista (o di forma, o di configurazione o di angolo).
G Il fattore di vista tra una superficie i e una superficie j si indica Fi→j e si
r = rif , 0 £ r £ 1 definisce frazione della radiazione emessa dalla superficie i che incide
G direttamente sulla superficie j.

Gtr • Fi→j = 0 → le superfici i e j non sono in vista tra loro


t= , 0 £t £1 • Fi→j = 1 → la superficie j circonda completamente la i, per cui tutta la
G a + r +t = 1 radiazione emessa da i è intercettata da j
a × G + r × G +t × G = G t = 0 ®a + r =1
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Fattore di vista Fattore di vista

Regola di reciprocità Regola della sovrapposizione


I fattori di vista Fi→j e Fj → i sono uguali solo se le aree delle superfici Il fattore di vista tra una superficie i ed una superficie j è uguale alla
cui si riferiscono sono uguali. somma dei fattori di vista tra la superficie i e le parti componenti la
se Ai = Aj Þ Fi ® j = Fj ®i superficie j
3 3

se Ai ¹ Aj Þ Fi® j ¹ Fj ®i F1®( 2,3) = F1®2 + F1®3 = +


2 2
Regola della somma
Per il principio di conservazione dell’energia, poiché tutta la radiazione Regola della simmetria 1 1 1
emessa dalla superficie i di una cavità deve essere intercettata dalle N Due o più superfici simmetriche rispetto a una terza avranno uguali
superfici della cavità stessa, si ha che: fattori di vista verso quella superficie: se le superfici j e k sono
simmetriche rispetto alla superficie i, allora:
La somma dei fattori di vista della
N
superficie i di una cavità verso F1®2 = F1®3 3
åF i® j =1 tutte le superfici della cavità è
j =1 uguale a 1 F2®1 = F3®1 2 1

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Radiazione solare ed atmosfera -> effetto serra Radiazione solare al suolo

Il sole è la sorgente primaria di energia. L’energia proveniente dal sole,


detta energia solare, raggiunge il suolo sotto forma di onde
elettromagnetiche, dopo aver subito molte interazioni con l’atmosfera.
Temperatura superficie solare: 5780 K (considerando il Sole un corpo
nero)

Costante solare IS: Rappresenta la potenza solare che incide su di una


superficie normale ai raggi solari all’esterno dell’atmosfera quando la
terra è alla sua distanza media dal sole.
Is=1367 W/m2

La radiazione solare disponibile al suolo in una giornata serena si riduce


a meno di 1000 W/m2.
La radiazione che raggiunge la terra (superficie terrestre) è quasi tutta
compresa tra 0,3 e 2,5 mm.

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Radiazione solare al suolo Radiazione solare al suolo

Sempre W/m2
Radiazione diretta: parte della radiazione solare arriva attenuata Radiazione da SOLE e da VOLTA celeste sulla terra
direttamente al suolo Irradiazione (potenza termica incidente su una superficie) G
Radiazione diffusa: parte della radiazione solare viene diffusa
dall’atmosfera e dalle nuvole Gcielo = sTcielo
4
230 K £ Tcielo £ 285 K
Radiazione riflessa: la radiazione diretta può essere riflessa da oggetti al
suolo, a seconda del loro albedo
La potenza termica netta (al m2) trasmessa per irraggiamento ad una
superficie esposta alla radiazione solare e alla radiazione atmosferica è:

Q netta ,irr = a supGsolare + a Gcielo - E =


= a supGsolare + esTcielo
4
- esTsup
4
=
= a supGsolare + es (Tcielo
4
- Tsup
4
)
E ® potenza radiante emessa dalla superficie

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Parete opaca irraggiata Applicazioni in architettura: tutti i sistemi di tipo radiante!

AB 1
GD A CD = =
cosa cosa AAREN – Tecnologia
Radiazione riscaldamento a infrarossi
diretta a B C Sull’unità di superficie della parete incide,
nell’unità di tempo, l’energia:
Radiazione D GD GD Tecnologia innovativa di
Gd = = GD cos a
diffusa CD 1 riscaldatori in vetro-ceramica che
cos a si basano sull’irraggiamento.

Considerando i coefficienti r, t, a, possiamo determinare i valori


Possiedono una trasparenza al
dell’energia per unità di superficie e di tempo riflessa, trasmessa e
calore dei raggi infrarossi a onde
assorbita
medie IR-B che rasenta il 90%,
diretta: r D G D cos a t D G D cos a a D G D cos a mentre al contrario ha un effetto
diffusa: rd Gd td Gd a d Gd schermante per i raggi dello
spettro visibili dall’occhio umano.
Gr = rD GD cos a + rd Gd
Si ottengono quindi le 3 equazioni che
definiscono la scomposizione di I per le Gt = tD GD cos a + td Gd
3 componenti: Ga = aD GD cos a + ad Gd

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Applicazioni in architettura Applicazioni in architettura

Pannelli radianti
Pannelli radianti Minori costi di esercizio sul
Il principio si basa sulla funzionamento 24h su 24h se
circolazione di acqua calda a paragonato ai tradizionali corpi
scaldanti, questo perché è un
bassa temperatura (in genere tra i sistema a bassa temperatura,
30 e i 35 °C) in un circuito con tubazioni o conduttori
chiuso, che si sviluppa coprendo elettrici che lavorano a circa 30-
una superficie radiante molto 40 °C (nei comuni caloriferi: 60-
elevata. Sfruttando il principio 75 °C).
dell'irraggiamento, il calore
generato dall’acqua che passa
nella serpentina sotto il pavimento
Distribuzione del calore più uniforme rispetto
viene trasmesso via via verso ad altri sistemi di distribuzione che
l'alto, fino a irradiare l’ambiente prevedono fonti di calore localizzate.
della stanza in maniera costante e Un riscaldamento a pavimento consente una
uniforme. diminuzione delle spese energetiche di circa
30 % rispetto ad un normale e tradizionale
riscaldamento.

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(PAUSA?) Trasmissione del calore attraverso una parete

In una parete edilizia è


necessario eseguire una
analisi completa della
trasmissione del calore e
quindi tenere conto che il
calore si trasmette:
per CONVEZIONE tra l’aria interna del
locale e la superficie interna della parete
per CONDUZIONE attraverso la parete
costituita da uno o più strati
per CONVEZIONE tra la faccia esterna
della parete e l’aria esterna
per IRRAGGIAMENTO, principalmente
dovuto alla radiazione solare

Messa a sistema dei 3 meccanismi analizzati:


– «Linearizzazione del meccanismo di
irraggiamento» in opportune condizioni
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Verso la temperatura media radiante Potenza termica scambiata per irraggiamento

Poiché ogni corpo emette energia, altrettanto vero è che ogni corpo riceve energia; in
edilizia è lecito affermare, con errore trascurabile, che:
• coefficiente di emissione caratteristico di un corpo = coefficiente di assorbimento
delle radiazioni emesse dagli altri corpi Essendo: Q’ = h r * A * ( T s – T mr )
Per fare un bilancio energetico è necessario relazionare l’energia emessa da ciascun
corpo con i fattori di vista che legano un corpo all’altro; i fattori di vista misurano
quanta della superficie di un corpo «viene vista» da un altro corpo e viceversa
Per un corpo immerso in un ambiente la sommatoria dei fattori di vista che esso ha - hr il coefficiente di scambio radiativo [W/m2k];
rispetto a tutti i corpi che delimitano detto ambiente è 1
L’energia scambiata tra un corpo e l’ambiente in cui è contenuto dipende dalle - A la superficie di scambio di calore [m2];
temperature superficiali dei vari oggetti e del corpo stesso, poste in relazione secondo i
diversi fattori di vista - Ts la temperatura della superficie considerata;
Temperatura media radiante di un ambiente rispetto ad un punto P:
- Tmr la temperatura media radiante dell’ambiente «visto»
dalla superficie in esame

E, dati gli intervalli di temperatura in gioco…

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Trasmissione del calore attraverso una parete Strutture orizzontali e strutture verticali

IMPORTANTE PARETE VERTICALE


hi = 8,13 W/m2K
Conduzione è resistenza conduttiva he = 2,3 + 10,5 v
he = 23,26 W/m2K
Convezione è coefficiente di scambio convettivo v ³ 4m
s
Irraggiamento è coefficiente di scambio radiativo
PARETE ORIZZONTALE (FLUSSO ASCENDENTE)
Convezione + Irraggiamento è coefficiente di adduzione hi = 9,35 W/m2K
he = 23,26 W/m2K he = 2,3 + 10,5 v
v ³ 4m
s
Q = (hc + hr ) × S × (t s - t a ) = h × S × (t s - t a ) PARETE ORIZZONTALE (FLUSSO DISCENDENTE)
hi = 5,81 W/m2K
he = 16,39 W/m2K (
he = 0,7 × 2,3 + 10,5 v )
v ³ 4m
s

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Resistenza di una parete con strati omogenei Trasmittanza di una parete

Ti = Temperatura interna T Ogni strato ha l Per alcuni componenti edilizi non è possibile determinare la
Tpi = Temperatura parete interna differenti resistenza termica conduttiva con il semplice rapporto s/l, ma
Tpe = Temperatura parete esterna
Ti bisogna calcolare la resistenza R conduttiva per ogni spessore o il
Te = Temperatura esterna suo inverso, la conduttanza C
Tpi
R parete = Rconv ,int + Rcond , strati + Rconv ,est
-1
1 æ 1 n sj n
1 1ö
U = =ç +å +å + ÷
Conosciamo quindi la resistenza
R çè hi j =1 l j k =1 Ck he ÷ø
della parete

1 s1 s2 s 1 Tpe
R parete = + + ++ n + Te
hi l1 l2 ln he
Conduttanza
1 Potenza termica che si trasmette attraverso uno spessore unitario
Q = × A × DT del materiale per unità di superficie e per differenza di
R parete s0 s1 s2 sn temperatura unitaria.

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55 56

Riprendendo la parte di irraggiamento… Intercapedini d’aria


Temperatura fittizia aria-sole

Per tener conto degli scambi termici conduttivi e convettivi e Uno degli strati per cui la resistenza
dell’irraggiamento solare si utilizza la temperatura fittizia Aria-Sole tas: non è legata linearmente allo
temperatura fittizia dell’aria esterna che produrrebbe, attraverso una spessore è l’intercapedine d’aria, sia
parete in ombra, lo stesso flusso termico che si ha nelle condizioni reali, fra materiali opachi che fra materiali
ossia sotto l’azione simultanea della temperatura esterna e della trasparenti.
radiazione solare. Fra le due facce si ha sia scambio
Si può calcolare come: per convezione che per
irraggiamento.
te = temperatura esterna (°C)
Ia I = flusso solare incidente (W/m2)
t as = te + a= coeff. di assor. della parete

he he = coeff. di adduzione esterno (W/m2 °C)


Q = Q conv + Q rad = hc (T1 - T2 ) + hr (T1 - T2 ) =
Q = U × A × (t as - ti ) T1 - T2
= (hc + hr )(T1 - T2 ) =
Rint
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Intercapedini d’aria Calcolo del profilo delle temperature

Resistenza termica di intercapedini d’aria non ventilate, da norma ISO 6946. T l Il flusso di calore è dato da:
Resistenza termica Ti
Direzione del flusso termico Tpi
DT1
F = U × (Ti - Te )
[m2 K/W]
Spessore [mm] Ascendente Orizzontale Discendente DT2 Ma anche dalle relazioni:
Tpe
0 0.00 0.00 0.00 Te DT3 F = hi × (Ti - TPi )
5 0.11 0.11 0.11
l
7 0.13 0.13 0.13 s0 s1 X F= × (TPi - TPe )
10 0.15 0.15 0.15 Eguagliando i flussi si ottiene che: s
U × (Ti - Te ) F = he × (TPe - Te )
15 0.16 0.17 0.17 (Ti - TPi ) = = DT 1
hi
25 0.16 0.18 0.19 U × (Ti - Te )
50 0.16 0.18 0.21 (TPi - TPe ) = = DT 2 Applicando lo stesso metodo
l
100 0.16 0.18 0.22 s si possono calcolare i profili
delle temperature di pareti
300 0.16 0.18 0.23 U × (Ti - Te )
(TPe - Te ) = = DT 3 con più strati
he
Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 60 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 61

60 61

Trasmissione del calore attraverso una parete Ponti termici

Q 1 Nella struttura reale di un edificio non tutte le pareti sono a


ti - t pi = × Q æ 1 s 1 ö geometria rettangolare ed omogenea ed il flusso può essere
S hi ti - te = / çç + + ÷÷ considerato monodimensionale ortogonale alla parete.
S è hi l he ø
Q s
t pi - t pe = × In particolare nei
S l T nodi strutturali e
l tecnologici si
Q 1 Ti
presentano delle
t pe - te = × Tpi
S he difformità di forma
e struttura che
Q =
ti - t e
×S =
Q portano
1 s 1 Tpe all’aumento
+ + localizzato del
hi l he Te
flusso, chiamato
ti - t e ponte termico.
= × S = U × S × (ti - te )
R
s

Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 62 7 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 63

62 63

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Ponti termici Ponti termici

I ponti termici possono derivare Per ottenere risultati rigorosi bisognerebbe compiere un’analisi
da: numerica approfondita, ora facilitata con l’uso di strumenti per il
• disomogenità dei materiali calcolo ad elementi finiti.
che compongono la parete
• disomogenità geometrica
della parete

La diversa distribuzione delle


temperature dovuta ai ponti
termici porta a:
• formazione di condensa
• formazioni di fessurazioni
• distribuzione disomogenea
del pulviscolo

Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 64 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 65

64 65

Calcolo semplificato per ponti termici Note su ponti termici

Dalle analisi numeriche sono stati


calcolati dei coefficienti che
1. Anche ponti termici puntuali che qui non consideriamo
dipendono dalle caratteristiche
geometriche. 2. Effetto relativamente più importante se edificio alte
La norma UNI EN ISO 14683 prestazioni
2001 stabilisce i criteri di calcolo
approssimati per tenere conto
delle dispersioni dovute ai ponti
termici.
Si utilizza la trasmittanza lineare:
é W ù
Yê ú
ëm K û
Q ponte termico = å Yi × li × DT
i
Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 66 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 67

66 67

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Componenti edilizi opachi: Laterizi Componenti edilizi opachi: Laterizi

Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 68 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 69

68 69

Componenti edilizi opachi: Laterizi Componenti edilizi opachi: Laterizi

Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 70 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 71

70 71

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Componenti edilizi opachi: Laterizi Calcestruzzo cellulare

Il calcestruzzo cellulare, con i suoi numerosi microalveoli pieni


d’aria distribuiti uniformemente, possiede eccellenti
caratteristiche di isolamento termico (bassa conducibilita ,
elevata resistenza termica R). È possibile soddisfare le
prescrizioni previste dal Decreto Legislativo 192 del 2005
senza sostanze isolanti supplementari.

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Pareti leggere in legno DIDATTICA INNOVATIVA

Valore U: 0,14 W/m2 K

Svolgere il test 4 - Vedere link su WEBEEP

Approfondimento: cercare esempi di superfici di involucro ad alte


prestazioni (opache e trasparenti)

Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 74 Prof. P. Caputo – Dipartimento ABC 75

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