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Castel Grande

da fortezza di confine a parco cittadino Von der Grenzfestung zum Stadtpark

Ala meridionale, con le sezioni museali (storico-archeologica, artistica) e con la sala per proiezioni Sdflgel, mit den Museumsabteilungen (Geschichte-Archologie, Kunst) und dem Saal fr Filmvorfhrungen Arsenale ottocentesco. Al piano superiore la grande sala, a quello inferiore il ristorante Arsenal des 19. Jahrhunderts. Im oberen Stock der grosse Saal, im unteren Stock das Restaurant

Atrio del corpo di raccordo tra larea museale e quella ristorativa: sulla parete meridionale le tracce della sopraelevazione (spaldi e merlature) Atrium des Verbindungstrakts zwischen den Bereichen des Museums und des Restaurants. An der Sdwand Spuren der Erhhung (Wehrgang mit Zinnen)

Accesso alla corte orientale e passaggio verso la corte occidentale e la Murata Zugang zum stlichen Innenhof und Passage gegen den westlichen Hof und die Festungsmauer

Torre Nera, gi penitenziario cantonale ottocentesco Schwarzer Turm, im 19. Jahrhundert kantonale Strafanstalt

Torre Bianca con belvedere Weisser Turm mit Belvedere

Camminamento di accesso alla Torre Bianca Gehweg zum Weissen Turm Il ridotto Ridotto (Bergfried)

Grotto San Michele Grotto San Michele

Accesso pedonale dalla citt, attraverso il rivellino Fussgngerzugang von der Stadt her, durch den Rivellino (Ravel)

Portone ottocentesco di ingresso Portal aus dem 19. Jahrhundert

Perimetro murario di un oratorio scomparso Mauerumriss eines verschwundenen Oratoriums

Ascensore e rampa di scale, per laccesso dalla citt Lift und Treppenrampe fr den Aufstieg von der Stadt her

Castel Grande: 6000 anni di vita sulla collina


Nellampio spazio sulla sommit della collina si sono susseguite varie fasi di insediamento, di costruzione e di dominio: le capanne del Neolitico, 6500 anni fa, i presidi romani, la prima fortificazione (IV sec. d.C.), i Longobardi nel 590, i Franchi nel 774, il vescovo e il Comune di Como nei secoli centrali del Medioevo, i Visconti di Milano nel 1340, gli Svizzeri dal 1503, il neonato Cantone Ticino nel 1803. Dopo lultimo restauro, Castel Grande con gli altri due castelli, la Murata e le mura del borgo divenuto patrimonio mondiale dellumanit nel 2000. Numerose e incisive le trasformazioni sin dallantitichit: nel pieno Medioevo (XIXIII la collina ospitava abitazioni, stalle, granai, depositi, chiese e oratori, cimitero. Nei sec. XIV e XV Milano trasform la collina in fortezza di confine. Dopo tre secoli di governo svizzero e di parziale abbandono, fecero seguito gli interventi del Cantone (nuovo arsenale, penitenziario) e i pi recenti lavori di ripristino e di restauro della fine del Novecento.

Castel Grande

Castel Grande: 6000 Jahre Leben auf dem Hgel


Auf der ausgedehnten Hgelflche folgten einander verschiedene Phasen der Ansiedlung, des Baus und der Herrschaft: jungsteinzeitliche Htten vor 6000 Jahren, Siedlungen der Rmerzeit, die erste Festungsanlage (4. Jh. nach Christus), die Langobarden 590, die Franken 774, der Bischof und die Stadt Como in den zentralen Jahrhunderten des Mittelalters, die Mailnder Visconti 1340, die Schweizer seit 1503, der neu entstandene Kanton Tessin 1803. Nach der letzten Restaurierung wurde das Castel Grande samt der Festungsmauer und den Stadtmauern im Jahr 2000 Weltkulturerbe der Menschheit. Die Vernderungen seit dem Altertum waren zahlreich und einschneidend: Noch im Mittelalter (11.13. Jh.) nahm der Hgel Stlle, Kornspeicher, Warenlager, Kirchen, Oratorien und einen Friedhof auf. Im 14. und 15. Jahrhundert verwandelte Mailand den Hgel in eine Grenzfestung. Drei Jahrhunderten der Schweizer Herrschaft und einer teilweisen Verwahrlosung folgten die Eingriffe des Kantons im 19. Jahrhundert (neues Arsenal, Strafanstalt) und schliesslich die Arbeiten der Instandsetzung und Restaurierung Ende des 20. Jahrhunderts.

Vivere nel castello


Gli edifici meridionali, oggi sede di esposizioni museali, nel tardo Medioevo ospitavano il presidio militare. In tempo di pace stazionavano qui un ufficiale (il castellano, di regola un compagno darmi del signore) e una ventina di fanti, incaricati della guardia. Nel perimetro del castello poteva entrare solo chi esibiva un documento con il sigillo dei duchi, padroni della fortezza. In tempo di guerra la fortezza poteva dare alloggio anche a soldati inviati a difendere il castello e il borgo. Negli edifici erano depositate e custodite le scorte di guerra (grano, olio, sale, carne salata, vino) necessarie in caso di assedio prolungato, e le munizioni di guerra: polvere da sparo, armi da lancio e da fuoco, pezzi di ricambio, strumenti per la messa in opera dellartiglieria leggera e pesante. Periodicamente ispezionato da incaricati, il castello vedeva frequenti lavori di manutenzione e di rifacimento ordinati da architetti, ingegneri e mastri costruttori ducali o reclutati nella regione.

La Murata
Le origini della muraglia che si distende verso occidente non sono note. V da pensare che un primo sbarramento venne eretto dopo la conquista milanese del 1340: forse un muro, che nel 1457 ha circa 300 merli. Superata senza gravi difficolt da contrabbandieri e da soldati (gli Svizzeri la aggirarono nel 1478 guadando il fiume), la muraglia venne interamente rifatta negli anni Ottanta del Quattrocento. Con la costruzione di un nuovo muro, i due corpi furono riuniti da una volta, ottenendo due passaggi: uno coperto, alto circa 4 metri, e un camminamento superiore dotato di merli e di caditoie. Il fiume veniva superato da un ponte, oltre il quale fu eretta una torre. Il completamento di questo imponente sistema fortificato, lungo circa 800 metri e che sbarrava interamente la valle del Ticino, fu spezzato dalla piena del fiume nel 1515, che distrusse il ponte e una parte della Murata.

Leben in der Burg


Die mittelalterlichen Bauten auf der Sdseite, heute Sitz der Museumsausstellungen, nahmen im spten Mittelalter den militrischen Sttzpunkt auf. In Friedenszeiten war hier ein Offizier (der Kastellan, in der Regel ein Waffengefhrte des Burgherrn) und etwa 20 Infanteriesoldaten fr den Wachdienst stationiert. Den Bereich der Burg durfte nur betreten, wer einen Ausweis mit dem Siegel der Herzge als Herren der Festung vorweisen konnte. In Kriegszeiten bot die Festung auch Soldaten Unterkunft, die zur Verteidigung der Burg und der Stadt aufgeboten wurden. In den Gebuden wurden die Kriegsvorrte untergebracht (Weizen, l, Salz, Pkelfleisch Wein), die bei lngerer Belagerung bentigt wurden sowie Kriegsmunition: Schiesspulver, Wurfund Feuerwaffen, Ersatzteile, Gerte fr die Verwendung von leichter und schwerer Artillerie. Die Burg wurde periodisch von Beauftragten kontrolliert. Die hufigen Unterhaltsarbeiten und die von Architekten, Ingenieuren und Baumeistern des Herzogtums in Auftrag gegebenen Eingriffe wurden teilweise auch von in der Region aufgebotenen Arbeitskrften ausgefhrt.

Le torri: vedere ed essere visti


Castel Grande, luogo che simboleggia il bisogno di sicurezza, si impone alla vista come struttura solida e compatta, circondata da mura. Il castello si annunciava da lontano, per chi veniva da meridione o dalle vallate superiori: le sue imponenti costruzioni, e le due alte torri (chiamate Bianca e Nera, per la presenza o meno di intonaco), che svettano sulla collina. Esse raggiunsero laltezza attuale (25 metri e oltre) verso la fine del Medioevo, quando la loro funzione strategica divenne ancor pi decisiva. Dai piani superiori si potevano infatti scorgere movimenti di truppe ostili sia allo sbocco delle vallate alpine, sia sulla pianura meridionale. Per quei tempi era per altrettanto importante essere visti dalle truppe nemiche. Ad esempio nellassedio svizzero del dicembre 1478, le truppe milanesi inviate in soccorso e stazionate sul Monte Ceneri accesero fuochi perch i fanti di vedetta sulle torri bellinzonesi ne potessero vedere la presenza.

I grandi cantieri
Castel Grande ha subto numerose trasformazioni nella sua millenaria vita: sin dallantichit le strutture esistenti sulla collina sono state rimodellate pi e pi volte. Demolizioni, ricostruzioni di parti crollate, adattamenti a nuove esigenze si sono susseguiti senza interruzione dallantichit sino a tempi recenti. Oggi si vede il risultato di un lungo cantiere: non il castello occupato dai Longobardi nel 590, n quello in cui alloggiava il vescovo di Como dopo lanno Mille o quello assediato dallesercito dei Visconti nel 1340. Limpressione odierna di una struttura solida, si scontra con una storia di incuria, di lavori incompiuti gi nel corso del Medioevo, senza dimenticare i tre secoli di dominazione svizzera e lo stato di abbandono in cui versava nellOttocento e ancora nel primo Novecento. La fotografia mostra un settore di mura dove la forma dei sassi (rotondi, recuperati dal greto del fiume) testimonia la campagna di restauri affannosa intrapresa nel 1477, in un momento in cui il castello, decadente e malridotto in pi parti, fu oggetto di lavori urgenti.

Die Trme: Sehen und gesehen werden


Das Castel Grande, ein Sinnbild des Sicherheitsbedrfnisses, berzeugt den Blick als eine solide, widerstandsfhige, von hohen Mauern umgebene Anlage. Wer sich aus der Ferne nherte, von Sden oder von den oberen Tlern her, hatte die eindrucksvollen Bauten und die beiden hohen Trme (der weisse und der schwarze Turm; die Farbtnung hing von der Mrtelverwendung ab), die den Hgel berragen. Sie erreichten ihre jetzige Hhe (25 Meter und mehr) gegen das Ende des Mittelalters, als ihre strategische Funktion noch entscheidender wurde. Von den oberen Stockwerken aus konnte man die Bewegungen feindlicher Truppen erkennen, vom Ausgang der Alpentler wie auch von der sdlichen Tiefebene her. Zu jenen Zeiten war es jedoch ebenso wichtig, von den feindlichen Truppen gesehen zu werden. Bei der Belagerung durch die Schweizer im Dezember 1478 entfachten die zu Hilfe geschickten Mailnder Truppen Hhenfeuer auf dem Monte Ceneri, damit die Wchter auf den Trmen von Bellinzona ihre Anwesenheit sehen konnten.

Die grossen Baustellen


Das Castel Grande hat in seiner tausendjhrigen Geschichte zahlreiche Umwandlungen durchgemacht: Seit der Antike wurden die Strukturen auf dem Hgel mehrmals neu geformt. Abbrche, der Wiederaufbau eingestrzter Teile, die Anpassung an neue strategische Notwendigkeiten folgten sich vom Altertum bis auf die Neuzeit fast ohne Unterbruch. Heute sieht man das Ergebnis einer dauernden Baustelle. Nicht die 590 von den Langobarden besetzte Burg, auch nicht diejenige, in der nach dem Jahr 1000 der Bischof von Como wohnte, oder die 1340 von den Visconti belagerte Festung. Das heutige Bild eines soliden Bauwerks widerspricht auch den Meldungen von mangelhaftem Unterhalt, von schon im Mittelalter nicht ausgefhrten Arbeiten, von drei langen Jahrhunderten des teilweisen Nichtgebrauchs unter der Schweizer Herrschaft, der Verwahrlosung im 19. und noch im frhen 20. Jahrhundert. Die Foto zeigt einen Teil der Mauer, in dem die Form der Steine (rund, aus dem Flussbett des Ticino geholt), die 1477 ausgefhrten notdrftigen Restaurierungsarbeiten andeutet, als die Burg in ihrem schlimmen, an vielen Stellen arg beschdigten Zustand dringende Arbeiten bentigte.

Le corti interne
Limmagine odierna del castello, se si eccettuano ledificio dellarsenale e altre modifiche dellet moderna, non molto differente da quella che si poteva vedere alla fine del Medioevo. Il dominio milanese, dopo la conquista del 1340, aveva smantellato buona parte delle costruzioni che non potevano essere usate a scopi strategici o aveva adattato quelle esistenti alla nuove esigenze difensive. Nelle tre corti si trovavano la primitiva chiesa battesimale e il cimitero, poi trasferiti nel borgo, la residenza dei canonici, il palazzo del vescovo di Como (attestato nel 1195, forse quello oggi conosciuto come il ridotto), stalle, depositi e altri piccoli edifici privati. Gli ampi spazi delle corti, oggi vuoti, dovevano dunque essere occupati, nei decenni dopo lanno Mille, da funzionari civili e militari, da persone al servizio di chi vi abitava o vi giungeva, da domestici, stallieri, da animali da cortile. La vita animata della piccola cittadella fortificata si trasform in quella austera e disciplinata della fortezza statale e del presidio armato qui stazionato negli ultimi decenni del Medioevo.

Die Ringmauer
Der Ursprung der Ringmauer, die sich vom Castel Grande gegen Westen senkt, ist unbekannt. Man nimmt an, dass ein erster Wall nach der Eroberung 1340 errichtet wurde, vielleicht eine Mauer, die im Jahr 1457 etwa 300 Zinnen zhlte. Sie konnte von Schmugglern oder Soldaten (die Schweizer umgingen sie 1478, indem sie durch den Fluss wateten), ohne viel Mhe berwunden werden. In den Achtzigerjahren des 15. Jahrhunderts wurden beim Bau einer neuen Mauer die beiden Baukper durch ein Gewlbe miteinander verbunden und so zwei Durchgnge gewonnen, der eine gedeckt, etwa 4 Meter hoch, der andere als Wehrgang mit Zinnen und Wurflchern. Der Fluss wurde auf einer Brcke berquert und am andern Ufer ein Turm gebaut. Dieses beeindruckende Festungswerk war etwa 800 Meter lang und sperrte das Tal des Ticino vollstndig, bis es 1515 vom Hochwasser, das die Brcke und einen Teil der Mauer zerstrte, weggefegt wurde.

Difendersi dai nemici


Allinizio del Quattrocento, il lato settentrionale presso Porta Codeborgo era difeso da un basso muro con camminamento merlato, che non offriva riparo agli assalti dei nemici perch si poteva facilmente scalare. Alla met del secolo inizi una grande opera di rifacimento delle strutture, come attesta questa immagine, e che interess tutto il complesso fortificato. Al debole e basso bastione merlato e munito di spaldo, venne addossato un nuovo e pi alto muro, che inglob il primo, ottenendo una struttura pi adatta a far fronte al pericolo.

Die Innenhfe
Das heutige Erscheinungsbild der Burg abgesehen vom Arsenal und andern neueren Vernderungen unterscheidet sich nur wenig vom Anblick, den es gegen Ende des Mittelalters geboten hat. Nach 1340 demontierten die Mailnder einen Teil der aus strategischen Grnden unbrauchbaren Bauten und passten die restlichen der Verteidigung an. In den Hfen entstanden die schlichte Taufkirche und der spter in die Stadt verlagerte Friedhof, das Haus der Kanoniker und der Bischofspalast (1195 bezeugt, vielleicht der als Ridotto bekannte Bau), Stlle, Warenlager und private Gebude. Die Hfe wurden nach dem Jahr 1000 wohl von zivilen und militrischen Funktionren, Angestellten im Dienste von hier Ansssigen oder Gsten, Stallburschen und auch Hoftieren belegt. Das geschftige Leben in der kleinen befestigten Zitadelle Leben verwandelte sich dann in den strengen, disziplinierten Zustand einer staatlichen Festung und der Belegschaft, die gegen Ende des Mittelalters hier untergebracht war.

Verteidigung gegen Feinde


Zu Beginn des 15. Jahrhunderts war die Nordflanke bei der Porta Codeborgo von einer niedrigen, mit Zinnen versehenen, begehbaren Mauer geschtzt, die keine Verteidigung vor feindlichen Angriffen bot, denn sie war leicht zu besteigen. Mitte des 15. Jahrhunderts wurde ein grosses Erneuerungswerk der Strukturen begonnen, wie dieses Bild zeigt. Es betraf die ganze Festungsanlage. Der schwachen. mit Zinnen versehenen Wehrmauer wurde eine neue, hhere Mauer angefgt, unter Einbezug der ersten, und so eine Struktur geschaffen, die besser geeignet war, um der Gefahr entgegenzutreten.

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