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SHIATSU - Medicina Interna Tradizionale Cinese
SHIATSU - Medicina Interna Tradizionale Cinese
La medicina tradizionale cinese si è sviluppata in epoca pre-scientifica, in un periodo storico in cui le cono-
scenze anatomiche non erano così approfondite quanto le attuali. Pervasa quindi da accenti largamente filo-
sofici e limitata da condizioni storiche comuni a tutte le scienze naturali, la medicina tradizionale cinese è
portatrice di una visione dell’organismo che, a prima vista, può apparire fantasiosa, poetica, se non rozza.
È d’altra parte vero che la cultura medica cinese è riuscita ad integrare modelli interpretativi diversi, sia au-
toctoni (y%n-y1ng/cinque elementi, sei livelli/quattro strati) sia di provenienza esterna (arabi, indiani, occi-
dentali). Chi si rechi in un ospedale cinese vedrà applicata sia la moderna biomedicina che la medicina tradi-
zionale cinese e, d’altra parte, i moderni lavori sperimentali cinesi, sia agopunturistici che farmacologici,
parlano entrambi i linguaggi.
Perché mai, quindi, nonostante i notevoli progressi e l’integrazione dei due pensieri medici, la medicina tra-
dizionale cinese non ha reputato necessario modificare la sua concezione della struttura del corpo umano?
Semplicemente perché la struttura del corpo umano in medicina tradizionale cinese è prevalentemente fun-
zionale e non anatomica. Questa conoscenza fisiologica e fisiopatologica non fu ottenuta attraverso speri-
mentazioni di laboratorio condotte su tessuti od organi isolati, bensì attraverso l’osservazione clinica, che
portò a comprendere che le funzioni organiche sono strettamente correlate tra loro e che esistono relazioni
funzionali che legano ogni specifica parte a formare un tutto. Anche l’evento morboso, d’altra parte, coin-
volge tali relazioni e quindi si manifesta a molteplici livelli, attraverso dei quadri sindromici. Un modello in-
terpretativo della realtà non è vero o falso, bensì funzionante o meno, e non vi è dubbio che il modello della
medicina tradizionale cinese funzioni. Tale modello permette di comprendere una patologia nella sua genesi
e nella sua evoluzione in un particolare individuo, considerato come un tutto unico, e riveste un particolare
valore predittivo.
Secondo tale modello le funzioni di un viscere possono comprendere quelle di più organi della medicina oc-
cidentale e, di converso, le attività di un organo occidentale possono essere suddivise tra diversi visceri della
medicina tradizionale cinese.
La medicina tradizionale cinese, profondamente permeata dal pensiero taoista, si fonda per larga parte, sia da
un punto di vista fisiologico che fisiopatologico, sulla teoria degli z3ng f}, che ne costituisce appunto il nu-
cleo essenziale. Questa teoria integra nel migliore dei modi l’aspetto strutturale con quello funzionale, la psi-
che con il soma, l’interno con la superficie, il microcosmo (l’individuo) con il macrocosmo (l’ambiente), le
parti con il tutto, in quanto ordinati dalle medesime leggi, a formare un continuum dove la divisione e
l’opposizione sono solo apparenti.
CAPITOLO 1
GLI Z#NG F}
Con il termine generico di z3ng f} indichiamo l’insieme degli organi interni del corpo umano. Gli z3ng f}
sono ulteriormente suddivisi in:
“Cervello, midollo, ossa, m3i, vescica biliare e utero; questi sei sono prodotti dal soffio della Ter-
ra, tesaurizzano lo y%n e rimandano all’immagine della Terra; ecco perché tesaurizzano senza mai
far scorrere verso l’esterno. Il loro nome è: f} straordinari”.
Questi visceri, nel mentre sono cavi (f}) funzionano come z3ng (immagazzinano, trattengono). Ognuno di
essi accumula una particolare forma di j%ng (midollo, sangue, ecc.) e, globalmente, sono in modo diretto o
indiretto connessi con m*ng m5n ed il rene.
Da un punto di vista sia fisiologico che fisiopatologico gli z3ng sono più importanti dei f}, in quanto i primi
producono ed immagazzinano le sostanze preziose, mentre i secondi si limitano a garantire il passaggio del
cibo. Per tale motivo la trattazione che segue dedicherà molto più spazio ai primi che non ai secondi. Vor-
remmo comunque sottolineare che organi e visceri, accoppiati all’interno di uno stesso movimento energeti-
co, operano in modo sinergico. La distinzione tra organo e viscere accoppiato, sebbene evidente da un punto
di vista anatomico e lecita da un punto di vista didattico, talvolta spezza quest’unità funzionale.
Nell’affrontare lo studio di un organo, e soprattutto di un viscere, consigliamo quindi di consultare sempre la
trattazione inerente l’accoppiato.
z3ng f} 5
CAPITOLO 2
GLI Z#NG
Il sangue si forma a livello del cuore, dalla com- guale, il cuore, posto nel ji`o superiore, influenzerà
binazione dell’energia alimentare (g} q* ) con l’a-ria in particolare la punta della lingua. Così:
(ti`n q* ), sotto l’azione dell’energia del Polmone. • se il q* ed il sangue del cuore sono floridi, la
L’energia del cuore spinge il sangue nei vasi e lo lingua presenta un colore rosa ed è tonica;
distribuisce all’intero organismo per irrorarlo e nu- • se il sangue del cuore è vuoto, la lingua è pal-
trirlo. Se il q* del cuore è in vuoto, la circolazione lida e sottile;
rallenta e gli arti si raffreddano. • se il sangue del cuore ristagna, la lingua assume
una colorazione porpora, presenta ecchimosi o
GOVERNA I VASI SANGUIGNI
macchie scure;
Se il q* del cuore è abbondante, i vasi sono floridi, il • se vi è calore nel cuore, la lingua si secca, si ar-
polso è tranquillo e regolare; se il q* del cuore è de- rossa, soprattutto alla punta;
bole il polso è vuoto (x[) e sottile (x* ). • se il calore divampa, possono comparire ulce-
razioni linguali;
SI MANIFESTA NELLA CARNAGIONE DEL VOLTO • se il calore penetra nel pericardio, oppure se le
mucosità ostruiscono gli orifizi del cuore, la
Dato che il cuore regge i vasi sanguigni e poiché lingua diventa rigida.
questi ultimi sono abbondanti sul viso, zona di per-
tinenza di quest’organo, la forza o la debolezza del Inoltre, il L^ng Sh[, al cap. 17, afferma:
cuore si rispecchiano nel colore del-l’incarnato, tan-
to che il S] W7n, al cap. 10, afferma: “Il cuore da
splendore alla tinta”, mentre il L^ng Sh[, al cap. “Se il cuore è normale, la lingua può di-
33, dice “Quando vi è un esaurimento del sangue, stinguere i 5 sapori”.
la carnagione è bianca, sbiadita”.
nel senso che il cuore è fondamentale per la per-
Pertanto: cezione dei sapori e, aggiungiamo, per la valuta-
• se il sangue è florido ed il cuore vigoroso, la zione degli stessi.
carnagione è rosea e luminosa;
• se il sangue è in vuoto, la carnagione è pallida CONTROLLA LA PAROLA
ed opaca;
• se il sangue ristagna, l’incarnato diventa blua- Oltre che attraverso la lingua, il cuore, in quanto al-
stro e porporino; loggia lo sh5n, regge la parola come manifestazione
• se il cuore è affetto da calore, la carnagione si dell’attività psichica. Così, ad esempio:
arrossa. • un fuoco che turba il cuore può manifestarsi con
logorrea, delirio verbale;
ALLOGGIA LO SHEN • le mucosità che ostruiscono gli orifizi del cuore
possono manifestarsi con frasi senza senso,
Aspetto trattato precedentemente, nella parte ine- pianto e riso immotivati, ingiurie.
rente la tradizione taoista.
È CORRELATO CON LA TRASPIRAZIONE
LA SUA APERTURA È NELLA LINGUA
Il sangue ed i liquidi organici hanno un’origine co-
Nel Qi`n J%n Y3o F`ng (Ricette che valgono mille mune ed i j%n y7 forniscono al sangue la parte liqui-
ducati), S[n S% Mi2o afferma: da. Data la stretta relazione tra sangue e cuore,
quest’ultimo sarà correlato alla sudorazione, come
“La lingua è l’agente del cuore, per que- dimostrato da:
sto il q* del cuore circola fino alla lin-
• sudorazioni spontanee in caso di vuoto del q* e,
gua… La lingua è il germoglio del cuo-
ancor più, collasso dello y1ng del cuore;
re”
• sudorazioni notturne in caso di vuoto di san-
gue/y%n del cuore.
Una ramificazione del meridiano del cuore mette
infatti in comunicazione quest’organo con la lingua, Al di là del fatto che la sudorazione è per larga parte
facendovi giungere il proprio q* ed il proprio san- connessa a w7i q* (che regola l’apertura e la chiusu-
gue. Il cuore influenza quindi il colore, la forma e ra dei pori), quindi alla superficie/polmone, molte
l’aspetto della lingua. Secondo la somatotopia lin- iperidrosi su base emotiva, soprattutto al palmo del-
le mani, possiedono una evidente relazione con il innanzitutto del sangue e della sua circolazione nei
cuore. m3i. Non quindi la designazione di un organo o di
un viscere, ma prettamente di una funzione. Da que-
DETESTA IL CALORE
sto possiamo vedere come l’espressione x%n zh[,
Tra tutte le xi5 q*, il calore è quello più inviso al ministro del cuore, o ancora meglio “ciò attraverso
cuore. In caso di attacco di calore esterno, questo cui il cuore comanda”, esprima un’idea di dinami-
viene deviato verso il pericardio, perché il monarca smo, di attività e, in ultima istanza, di movimento
deve essere protetto e salvaguardato. del q*.
E ancora nel cap. 33 del L^ng Sh[ si afferma: Ideogramma che rappresenta quindi, in modo ot-
timale, la funzione di questo z3ng mediano, che
“ D3n zh8ng è il palazzo imperiale, ciò svolge il suo lavoro ogni giorno, in modo costante e
di cui si serve il cuore per comandare”. poco appariscente. Un compito certamente comune
e ordinario, ma che risulta indispensabile per il
È D3n zh8ng che si prende carico degli organi, so- mantenimento della vita.
stenendoli e portando loro gli ordini e la luce degli
spiriti del cuore. Il suo incarico specifico è il rap- Nel cap. 8 del S] W7n è detto:
porto con l’imperatore, ed è attraverso questo q*
che viene assicurato il ritmo respiratorio, la trasmis- “La milza e lo stomaco hanno l’inca-rico
sione degli ordini del cuore e la presenza degli spiri- dei fienili e dei granai, emanano i cinque
ti nel sangue. sapori”.
Il centro del petto, luogo di passaggio dell’e-nergia In questo capitolo, nel quale vengono enunciate le
ancestrale z8ng che arriva in questo punto da xuli dodici cariche, una per ogni viscere, milza e sto-
(grande lu- dello stomaco), guida i soffi in tutto il maco sono gli unici ad essere citati in coppia, oc-
corpo in un ruolo talvolta intrecciato con quello del cupando in questa elencazione una posizione cen-
polmone. È una funzione di protezione, di comuni- trale. Questo da una parte esprime il loro essere
cazione e di circolazione del sangue, dei soffi e de- “centro” e dall’altra la loro stretta sinergia funziona-
gli spiriti che, fluendo in modo armonico, stimolano le all’interno del riscaldatore medio.
l’allegria e la gioia.
Il centro presiede alla divisione tra ciò che sale e ciò
che scende. Una divisione tra ciò che si assimila e
che si espande nell’organismo e ciò che sarà rifiuta-
to. Tra il chiaro, che richiama le qualità del cielo, e
La milza – p^ che è sufficientemente leggero e ricco da potersi
diffondere, e il torbido, che è simile alla terra. È a
La milza è situata nel ji`o medio (riscaldatore me- questo livello, nella regione del centro, che avviene
dio), in stretta connessione anatomica e funzionale questa prima importante separazione.
con lo stomaco. È uno z3ng di natura y%n (y%n
z3ng) o z3ng femminile (pin z3ng). È considerata Nonostante fienili e granai siano molto simili nella
l’organo cardine del processo digestivo “il granaio loro funzione, e nonostante milza e stomaco siano
ufficiale, da cui derivano i 5 sapori”. Essendo alla spesso due facce di questa funzione, bisogna ricor-
base del processo digestivo ed assimilativo degli a- dare sempre che la milza, in qualità di z3ng, risulta
limenti solidi e liquidi, gioca un ruolo fondamentale più attiva nell’immagazzinamento, nella lavorazio-
nel sostegno dell’energia, tanto che alcune scuole ne delle essenze e nella loro distribuzione nel corpo,
tradizionali, in particolare quella del P^ W7i L]n mentre lo stomaco, in qualità di f}, è più attivo nel-
(Discussione sulla milza e lo stomaco), consideran- la trasformazione, nel trasporto e nell’assicurare il
dola la “radice del q* del cielo posteriore” ne af- passaggio del suo contenuto verso gli altri visceri.
fermano il ruolo fondamentale nel sostegno del q*
corretto. Il movimento che corrisponde loro è quello della
Terra, elemento legato, secondo le corrispondenze
LA TRADIZIONE TAOISTA analogiche, al numero cinque. Cinque simbolizza un
insieme, un intero e rappresenta la vita. È questo in-
fatti il numero degli z3ng, dei sapori e dei movi-
L’ideogramma di milza p^ consta di due parti, menti attraverso i quali si manifestano i dinamismi
la prima rappresenta il radicale di carne e indica della vita medesima. Cinque è il numero
in questo modo che si tratta di una parte del corpo. dell’organizzazione: un centro e le quattro direzioni
La seconda raffigura invece un antico recipiente
dello spazio, ed essere al centro significa avere ed un’armonica corrispondenza tra il cuore e il cervello
essere in grado di esercitare potere. o, ancora meglio, come dicono padre C. Larre ed E.
Le proprietà della Terra sono il ricevere e il dare. Rochat de la Vallée: “tra il cuore che permette la
Essa può ricevere ogni tipo di semenza e dare ogni fedeltà interiore, e il cervello che consente il buon
tipo di prodotti. È in grado di ricevere, accettare, funzionamento degli orifizi, che permettono di co-
trasformare, assimilare e distribuire, tanto le essenze municare con l’esterno”.
tratte dagli alimenti, quanto un’idea o un’emozione,
questo come centro e come Terra nell’uomo. Come la Terra, la milza e lo stomaco digeriscono,
assimilano, trasportano e, cosa ancora più importan-
Possiamo leggere nel cap. 5 del S] W7n: te, trasformano ciò che penetra nel corpo, sia su un
piano fisico che mentale. L’elaborazione mentale, al
“La regione centrale genera l’umido, pari dei processi digestivi, deve però essere produt-
l’umido genera la terra, la terra genera il tiva e fluida, al fine di non creare ristagno e quindi
dolce, il dolce genera la milza, la milza rimuginazione.
genera le carni, le carni generano il pol-
mone, la milza ha autorità sulla bocca”. FUNZIONI
Nella tradizione cinese la regione centrale produce 1. Assicura la trasformazione ed il trasporto
l’umidità, un equilibrio tra ciò che è solido e ciò che 2. Fa salire il puro
è liquido, prerogativa questa dovuta alla sua poten- 3. Trattiene il sangue
zialità di irrigare il terreno nelle quattro direzioni. 4. Regge la carne e gli arti
Alla fine dell’estate, il calore accu-mulato favorisce 5. Si apre nella bocca e si manifesta nelle labbra
la risalita dell’umidità della terra attraverso 6. Alloggia lo y*
l’evaporazione. In questo modo si ha la formazione ASSICURA LA TRASFORMAZIONE ED IL TRASPORTO
di nuvole che causano pioggia, umidità e rugiada.
Questo ciclo rende fertile la terra, che è nelle condi- La milza trasforma i cibi per estrarne il q* (g} q* ), la
zioni migliori per ricevere i semi e per poi restituire cui quota più pura viene poi distribuita ai vari orga-
i frutti. ni. A livello del ji`o superiore il q* estratto dalla
milza ed innalzato al polmone, mischiandosi con
Il sapore dolce è il sapore del centro ed è la somma l’aria (ti`n q* ) formerà l’energia del torace (z8ng q*
di tutti i sapori, in armonico equilibrio tra di loro. È ), la quale fornirà l’impulso ai movimen-ti del q*
il sapore dei cereali che, con le loro caratteristiche, del polmone e del cuore (in altri testi la z8ng q*
mantengono e rinnovano le funzioni della milza. Le origina dalla parte più pura degli alimenti e sale
carni, che danno la forma al corpo e nelle quali cir- al torace attraverso xuli, il grande luo dello stoma-
colano i soffi e il nutrimento, sono espressione di co). D’altra parte, il q* degli alimenti, sotto
questa funzione. Dalla terra, dal ji`o mediano, le l’impulso di z8ng q*, a livello cardiaco, darà luogo
essenze e i soffi salgono al ji`o superiore, permet- alla formazione del sangue. Si comprende quindi il
tendo al polmone di svolgere il suo compito di pro- ruolo fondamentale della milza nella formazione del
pagazione ritmica dei soffi. q* e del sangue: se la milza funziona correttamente
essa è in grado di assimilare i cibi, di trasformarli,
Più avanti nel testo, nel medesimo paragrafo del S] di trasportarli e distribuirli a tutto l’organismo, che
W7n, possiamo leggere: potrà accrescersi e prosperare.
“Nei voleri è il pensiero; il pensiero reca Questa azione di trasformazione oltre che sui cibi
danno alla milza”. solidi si esercita anche sui liquidi, che vengono se-
parati e trasformati. La quota più pura viene inviata
Si parla in questo caso dei cinque voleri (w} zh* ) al polmone, il quale la distribuisce alla pelle e la in-
che, a livello mentale o emozionale, sono l’e- dirizza in basso, la quota più impura, grazie allo
spressione della tensione vitale di ognuno dei cin- stomaco, viene inviata agli intestini, ove viene ulte-
que z3ng. Il pensiero (s* ) dipende dalla milza e riormente metabolizzata.
dall’elemento Terra e ha le sue radici nella memoria
e nell’organizzazione delle conoscenze. FA SALIRE IL PURO
Il suo ideogramma raffigura il cuore posto sotto I nutrienti solidi e liquidi estratti dalla milza e puri-
la scatola cranica , a sottolineare la necessità di ficati vengono innalzati al ji`o superiore. La fun-
z3ng 11
zione di trasformazione e quella di innalzamento “Il q* della milza passa per la bocca;
sono intimamente collegate, tanto che, in caso di quando la milza è in salute, la bocca può
malfunzionamento della milza, comparirà diarrea riconoscere i cinque cereali”.
(un cibo impuro che, non potendo essere innalzato,
si muove verso il basso) ed i liquidi ristagneranno La masticazione, operata nella bocca, è il primo sta-
sotto forma di umidità/edemi o di mucosità. dio della digestione, e quest’ultima è collegata con
la milza. Ecco quindi il nesso tra bocca e milza.
TRATTIENE IL SANGUE D’altra parte, quando il q* della milza è florido, il
gusto è normale, le labbra sono rosee ed umide. Se
Oltre che giocare un ruolo fondamentale nella for- il q* ed il sangue della milza sono in vuoto, le lab-
mazione del sangue, come visto precedentemente, la bra sono pallide e secche, o appassite e gialle. Se la
milza, attraverso il suo q*, mantiene il sangue milza è affetta da calore, le labbra sono secche, il
all’interno dei vasi. Se il q* della milza è valido, il paziente non percepisce correttamente i sapori ed
sangue circola normalmente nell’albero vascolare. ogni cibo gli appare dolciastro.
Se il q* della milza è in vuoto, potranno comparire
emorragie, sotto forma di ematuria, metrorragie, en- CONTROLLA LA SALITA DEL Q*
terorragie, fragilità capillari, ematomi (il tutto asso-
ciato a segni di vuoto). Y7 Gu*, autore del W4n R7 L]n, afferma
Nel cap. 2 del S] W7n possiamo leggere: La qualità energetica dell’autunno si manifesta co-
me secchezza nel cielo e come metallo sulla ter-
“I tre mesi dell’autunno sono chiamati: ra. Elemento nascosto in profondità, anch’esso è il
sovrabbondare ed equilibrare; i soffi del risultato di un movimento di condensazione e di
Cielo si fanno incalzanti, i soffi della Ter- concentrazione, con la sua parte più brillante e più
ra mostrano la loro munificenza”. risplendente nascosta all’interno. La proprietà del
metallo è di “obbedire alla mano dell’arti-giano” e
Alla fase dell’espansione e dell’esteriorizzazione di prendere differenti forme. Esso infatti è più duro
tipiche dell’estate, momento nel quale lo y1ng ha dell’acqua e del legno, ma risulta più facile da lavo-
raggiunto il suo massimo, segue il tempo del raccol- rare, nella sua inesauribile capacità di fondere sotto
to, del rientro dello y1ng nello y%n, tipici della fase l’azione del fuoco. Il metallo è anche strumento di
autunnale. In questa stagione troviamo un’i-dea di morte o di punizione e il suo sapore è l’acre. Anche
equilibrio e per alcuni versi anche di punizione. se nella maggior parte dei casi viene utilizzata, a
Questo infatti è il momento nel quale viene corretto questo riguardo, la parola “piccante”, secondo la
e tagliato tutto ciò che va oltre il limite: i cereali o le Scuola Europea di Agopuntura: “questo è il sapore
teste dei condannati. Allo stesso modo il polmone che avverte colui che ha offeso un superiore e che
riceve in udienza al mattino tutti i m3i del corpo, ha ricevuto la pena adeguata. Per questo motivo, in
per ripristinare e correggere l’equi-librio energetico particolari occasioni, ci sembra più adeguata una
e per rilanciarne la circolazione. traduzione del temine x%n con acre, anziché con
piccante. L’essenza di questo sapore nutre e man-
In questa stagione, i soffi del Cielo sono chiari e si tiene i movimenti energetici che ne esprimono la
fanno incalzanti. Essi esercitano una pressione, sua stessa qualità da un punto di vista analogico: i
spingendo verso il basso e ritirandosi all’interno, movimenti del polmone.
mentre la Terra si presenta ricca di frutti arrivati al
massimo della maturazione e che attendono di esse- La pelle e i peli pongono un limite all’espansione
re colti. Lo y%n è all’esterno e lo y1ng all’in-terno e dei soffi così come della forma corporea, trattenen-
anche l’uomo, come la natura, deve adeguarsi e ri- do la vitalità all’interno e controllando, anche attra-
spettare questi movimenti, agendo in modo confor- verso la respirazione, ciò che entra e ciò che esce
me agli effetti repressivi e limitativi di questa sta- dal corpo. Questo previene la perdita delle essenze e
gione. Questo è il periodo nel quale bisogna con- dei soffi e permette la loro tesaurizzazione
centrare e raccogliere tutta la vitalità all’interno, co- all’interno del corpo ad opera dei reni, consentendo
sì come le idee, con calma e quiete, per assecondare alla vita di proseguire durante il freddo periodo in-
le energie dell’autunno. Non facendo questo si avrà vernale.
un’incapacità a trattenere e a tesaurizzare i soffi e le
essenze. Possiamo leggere inoltre nel cap. 8 del S] W7n:
Nel cap. 5 del S] W7n è detto: “Il polmone ha la carica di ministro e di
cancelliere”.
z3ng 13
“ I liquidi entrano nello stomaco, la par- Se il polmone non diffonde il liquidi alla pelle, que-
te pura è inviata alla milza. Il q* della sta sarà secca, ruvida, fissurata, senza splendore, i
milza la manda in alto al polmone che, peli saranno aridi e secchi.
poiché regola i passaggi dell’acqua, la ri- Se il polmone è in vuoto, anche w7i q* sarà in defi-
manda in basso alla vescica”. cit, ed il paziente suderà spontaneamente o al mini-
mo sforzo. Una w7i q* debole non protegge vali-
Questa funzione, pertanto, è strettamente connessa a damente l’organismo e le xi5 q* potranno invaderlo,
quella precedente ed alla funzione di diffusione, che causando alterazioni della sudorazione, sia in ecces-
si inseriscono, con un ruolo di primaria importanza, so (vento, vento/calore), che in difetto (ven-
nel metabolismo dei liquidi, tanto che il polmone è to/freddo).
spesso definito “la sorgente superiore delle acque”.
Il polmone è quindi doppiamente esposto all’am-
Infatti, i liquidi, estratti dalla milza, vengo da biente esterno, sia in quanto connesso con la pelle,
quest’ultima innalzati al polmone, il quale sia in quanto unico z3ng in diretto contatto con
l’esterno. Questo rapporto diretto con il macrocosmo,
• da una parte li nebulizza, li distribuisce alla pel- d’altra parte alla base delle funzioni fisiologiche del
le, che ne viene irrorata e lubrificata, e li elimi- polmone (inspirazione/espirazione dell’e-nergia
na sotto forma di sudore, la cui emissione è re- dell’aria) lo rende un organo particolarmente esposto
golata da w7i q*, retta dal polmone. Se questi agli attacchi delle xi5 q*.
dinamismi governati dal polmone sono intral-
ciati i liquidi possono fuoriuscire in eccesso sot- SI APRE NEL NASO
to forma di sudore, oppure depositarsi tra pelle
e muscoli sotto forma di edemi; Il L^ng Sh[, al cap. 17, dice:
• dall’altra vengono indirizzati in basso, al rene
ed alla vescica. Il rene, a sua volta, trattiene la “Il polmone si apre nel naso; se il pol-
parte più pura dei liquidi e li invia nuovamente mone è in armonia il naso può percepire
in alto ad irrorare il polmone, il quale può fa- gli odori”.
cilmente soffrire di secchezza. Come detto pre-
cedentemente, se il polmone è in vuoto, come Poiché la respirazione avviene attraverso il naso,
spesso avviene negli anziani, può manifestarsi quest’ultimo rappresenta l’apertura somatica del
ritenzione urinaria. polmone.
Come ben si comprende, questa regolazione dei
passaggi dell’acqua è quindi strettamente connessa Se il polmone è in buona salute, l’aria passa attra-
alle due funzioni, precedentemente descritte, della verso il naso senza difficoltà e gli odori sono perce-
diffusione e della discesa/eliminazione. piti correttamente.
Se il vento/freddo invade il polmone, il naso sarà
REGGE LA PELLE ED I PELI otturato, vi saranno rinorrea di liquido chiaro, ano-
smia, starnuti e tosse.
Leggiamo al cap. 38 del S] W7n: Se il vento/calore invade il polmone, vi saranno o-
struzione nasale, muco giallo e denso, anosmia,
“L’epidermide è associata al polmone”. starnuti e tosse.
esso infatti Se la secchezza perversa ferisce il polmone, il naso
• attraverso la funzione di diffusione rifornisce i sarà secco, il muco adeso, vi sarà tosse.
tegumenti di liquidi organici, fornendo alla cute
ed ai suoi annessi nutrimento ed umidità Si tratta di condizioni di pienezza di origine esterna
• reggendo w7i q*, che scorre in superficie, prevalen- che colpiscono il polmone, che si manifestano con
temente fuori meridiano, assicura la protezione segni e sintomi viscerali, fra i quali sono costante-
dell’ambiente interno dalle xi5 q*, il riscaldamento mente presenti disturbi della respirazione nasale.
della cute, la regolazione della sudorazione attraver- Anche le patologie di origine interna potranno ma-
so l’apertura e la chiusura dei pori. nifestarsi a livello nasale: ad esempio, una pienezza
di calore nel polmone potrà manifestarsi con vibra-
zioni delle ali del naso ed epistassi.
ALLOGGIA I P- al di fuori da ogni classificazione organica. La par-
te superiore di sinistra indica invece un dipenden-
Nel cap. 8 del L^ng Sh[ è scritto: te o un ministro in posizione prostrata. Infine la par-
te destra indica la mano (destra) di chi comanda
“Ciò che si associa alle essenze nel loro solidamente e in modo fermo e saggio.
uscire ed entrare denota i p-”.
Nel corpo i reni svolgono questa stessa funzione,
e ancora, nel cap. 9 del S] W7n viene detto: sostenendo ogni aspetto importante della vita, in
modo fermo, solido e duraturo. Essi governano ciò
“Il polmone è la radice dei soffi, la resi- che sta in profondità e tesaurizzano tutti gli elementi
denza dei p-”. che servono alla strutturazione e al mantenimento
della vita.
Le anime vegetative dei p- sono legate al polmone.
I p- , in numero di sette, rappresentano gli spiriti I reni come z3ng corrispondono all’elemento acqua,
della terra animati dal movimento del biancore che per sua natura è fredda, condensata, ed è carat-
, e sono in contrapposizione con sh5n che rappre- terizzata dall’avere una direzionalità verso il basso.
senta gli spiriti del cielo. Al contempo essi sono anche fuoco. Ed è proprio
attraverso questo elemento che l’acqua acquisisce la
I p- hanno un movimento di tipo y%n, di ritorno ver- sua capacità di cambiare di stato, passando dal
so la terra e di infossamento. Ad un livello più sotti- ghiaccio al vapore, e rendendo in questo modo pos-
le essi richiamano i movimenti tipici dell’au-tunno, sibile ogni tipo di trasformazione. Questo essere
di abbassamento, di concentrazione e di rientro. Du- contemporaneamente acqua e fuoco rappresenta il
rante la vita i p- si esprimono nei nostri movimenti doppio aspetto dei reni.
vitali, negli slanci istintivi, nelle sensazioni, nella
vita vegetativa. Da qui la necessità che essi abbiano Nella 36 difficoltà del N1n J%ng possiamo leggere:
un radicamento nel jing e nel polmone, che li tesau-
rizza e li sostiene attraverso i suoi soffi. “Gli z3ng sono singoli, i reni sono doppi.
Perché questo? I reni sono doppi: essi non
Nel cap. 8 del L^ng Sh[, e come già detto nel para- sono entrambi reni. Quello di sinistra è il
grafo riguardante il cuore, essenze e p- sono asso- rene; quello di destra è m*ng m5n, la por-
ciati nell’espressione di ciò che esce e viene scartato ta del destino individuale. M*ng m5n è la
e di ciò che entra e viene accettato, in una dinamica residenza di sh5n j%ng, spiriti/essenze; è
che possiamo ritrovare nell’alimen-tazione, così dove il soffio originale, yu1n q*, è attacca-
come nella respirazione, nelle emozioni o a qualsia- to. L’uomo vi immagazzina le essenze
si altro livello. (j%ng, sperma) e la donna vi ancora il b`o
”.
I p- sono vicini al suolo e hanno natura y%n, o me-
glio sono lo y1ng in seno allo y%n . La loro natura li Soffi originali ed essenze, acqua e fuoco, y%n e y1ng:
porta ad infossarsi in profondità e, alla morte, il loro nei reni questi duplici aspetti sono sempre miscelati
destino sarà quello di ritornare alla terra. Il polmone l’uno con l’altro, ed è da questa compenetrazione del
attraverso i suoi soffi li sostiene, impedendo un loro fuoco nei reni, del fuoco nell’acqua che diventa pos-
precoce distacco e il ritorno all’indifferenziato, al sibile ogni costruzione vitale nel corpo umano. In ba-
senza forma da cui ogni cosa manifesta proviene. se a questa prerogativa, per esempio, il fuoco dei reni
o di m*ng m5n si fa carico di elevare i vapori umidi
I reni - sh7n al polmone nel ji`o superiore, attraverso le trasfor-
mazioni proprie del ji`o inferiore, in un dialogo con-
tinuo di innalzamento e di abbassamento tra questi
LA TRADIZIONE TAOISTA due livelli.
L’ideogramma che designa i reni è sh5n . La par- È necessario infatti che vi sia acqua nel cielo per
te inferiore è rappresentata dal radicale di carne, avere la pioggia. Ed è così che il polmone, sorgente
suffisso utilizzato in tutti gli altri dodici organi ad superiore dei liquidi, che rappresenta il cielo
eccezione del cuore, che, essendo l’imperatore, non nell’uomo, raccoglie e condensa il vapore, abbas-
fa parte del corpo, e per il triplice riscaldatore, che è sandolo in seguito sotto forma di liquidi. D’altra
z3ng 17
parte è altrettanto indispensabile che vi sia una spin- Nel cap. 5 del S] W7n si parla invece della rela-
ta dal basso, dal ji`o inferiore, che faccia salire dal- zione esistente tra i reni e il sentimento della paura
la terra l’umidità e che quindi vi sia fuoco nella ter- kong:
ra. In assenza di questo non ci sarebbe alcuna possi-
bilità di vita. Un fertile scambio tra questi due ele- “Nei voleri è la paura, la paura reca
menti risulta indispensabile e, nel corpo umano, es- danno ai reni”.
so trova una rappresentazione nella duplicità, e nel-
lo stesso tempo nell’unicità, dei reni. L’ideogramma di kong , secondo la Scuola Eu-
ropea di Agopuntura, è costituito da tre parti: sotto
Possiamo leggere nel cap. 8 del S] W7n: l’immagine del cuore che batte , in alto a sinistra
un’opera d’arte, ottenuta con tocchi ripetuti e picco-
“I reni hanno l’incarico di suscitare la li colpi e, in alto a destra, la paura .
potenza, emanano l’abilità e il saper fa- Nell’insieme è il cuore che batte, sottoposto a colpi
re”. ripetuti, come quando si costruisce un’opera d’arte
con tocchi ripetuti o con piccoli colpi: paura, essere
I reni, nella parte inferiore del corpo, suscitano la spaventati, temere.
potenza ma anche la sostengono o meglio la tesau-
rizzano, per poi restituirla. I reni sono la base della Paura non vuol dire necessariamente avere qualcosa
vitalità e della forza dell’uomo. Le sue ossa, il suo di pauroso davanti. L’aspetto essenziale è che in
cervello e il suo midollo necessitano del-l’energia e questa situazione vi è un alterato movimento dei
delle essenze dei reni per svolgere un lavoro, per soffi che rimangono bloccati nel riscaldatore supe-
vivere a lungo e per procreare. riore e in quello inferiore, causando una separazione
tra lo y%n in basso e lo y1ng in alto, con un danno
Sempre nel S] W7n, al cap. 2, si afferma: alle essenze.
“I tre mesi dell’inverno sono chiamati: Possiamo infatti leggere nel cap. 8 del L^ng Sh[:
chiudere e tesaurizzare; l’acqua gela, la
terra si screpola; nessuno stimolo viene “La paura ed il timore attaccano le es-
più dallo y1ng.... Si rifugge il freddo, si senze”.
ricerca il calore, non lasciando sfuggire
nulla attraverso gli strati della pelle, per O come ricorda il commentatore Zh`ng Zh*-
paura di essere pericolosamente sforniti c8ng:
dei propri soffi. Così ci si conforma ai
soffi dell’in-verno, via per il mantenimen- “Le essenze del fuoco fanno gli spiriti; le
to della tesaurizzazione della vita”. essenze dell’acqua fanno il volere... h{n
e p-, volere e proposito, tutto questo si
Nella natura l’inverno ha lo stesso movimento che i radica nelle essenze e negli spiriti del
reni hanno nel corpo umano: chiude e tesaurizza. A cuore e dei reni per essere prodotto. Ap-
differenza di ciò che accade in estate, niente in que- prensione e ansia, pensieri e preoccupa-
sto periodo deve essere lasciato uscire fuori o perso, zioni portano attacco agli spiriti... paura
per esempio con la sudorazione o con un’eccessiva e timore portano attacco alle essenze. Gli
attività sessuale: né essenze, né soffi. Questa è la spiriti nascono dalle essenze e le essenze
forza e il lavoro svolto dai reni che, in primavera, si riferiscono agli spiriti”.
consentirà lo slancio del fegato e del legno. È in questo modo che il sentimento della paura, ba-
se della sopravvivenza e della capacità di sfuggire ai
L’inverno è il nord e il nord è il punto del ritorno pericoli, diventa un movimento alterato, nel quale
alle origini e all’unità. Al contempo il nord è il luo- ogni controllo è perso, e dove risultano compromes-
go di separazione tra l’acqua e il suolo che, ghiac- si anche lo slancio del fegato e della vescica biliare,
ciati, non comunicano più tra di loro. È il mo- così come l’audacia e il coraggio.
mento nel quale, trattenendo il fuoco all’in-terno, il
seme viene protetto e restituito alla germinazione in
FUNZIONI
primavera, quando lo y1ng tornerà a crescere in su-
perficie e all’esterno. L’acqua penetrerà allora il ter- 1. Immagazzinano il j%ng, reggono la crescita e la
reno rendendolo umido e di nuovo fertile. riproduzione
2. Producono il midollo, riempiono il cervello, loro inscindibilità, queste due componenti vengono
governano le ossa tesaurizzate a li-vello dei reni.
3. Governano l’acqua
4. Assicurano la raccolta del q* Il j%ng del rene fornisce la base materiale per en-
5. Controllano i due orifizi del basso trambe le radici del rene, quella y%n e quella y1ng.
6. Si aprono nelle orecchie Di natura fluida è connesso allo y%n del rene, e mol-
7. Si manifestano nei capelli te patologie da depauperazione del j%ng renale si
8. Alloggiano lo zh* manifesteranno con sintomi di vuoto dello y%n del
rene D’altra parte, mantiene anche una connotazio-
IMMAGAZZINANO IL J%NG, REGGONO LA CRE- ne y1ng, come dimostrato dai disturbi della sfera
SCITA E LA RIPRODUZIONE sessuale connessi ad un suo decadimento, peraltro
correlati alla radice y1ng del rene.
Leggiamo al cap. 10 del L^ng Sh[:
L’azione riscaldante/dinamizzante del m*ng m5n
“L’uomo nasce ed il jing era già forma-
(y1ng del rene) esercitata sul j%ng (y%n del rene) è la
to”.
base per la produzione del q* del rene, tanto che
Ed ancora al cap. 11 del S] W7n: il j%ng del rene è il fondamento del q* del rene.
“Il rene riceve il j%ng dei 5 z3ng e dei 6 Il ciclo vitale dell’individuo è quindi legato al j%ng
f} e lo conserva in deposito”. del rene, in ogni sua fase, in quanto:
Il j%ng è quindi costituito da due porzioni: • dopo la nascita regge lo sviluppo somatico e
psichico
1. il j%ng innato o del cielo anteriore (xi`n ti`n • nella vita adulta la libido e la fertilità
zh% j%ng); • nella vecchiaia il decadimento delle funzioni
2. il j%ng acquisito o del cielo posteriore (h8u ti`n
fisiche e mentali
zh% j%ng).
Una sua insufficienza si paleserà
Il j%ng innato deriva dai genitori, dall’unione dello
spermatozoo paterno con l’ovulo materno, nutre il feto
• nell’infanzia con ritardi di ossificazione delle
durante la gravidanza e determina le caratteristiche
fontanelle, ritardi di accrescimento somatico, di
somatiche e psichiche dell’individuo, rendendolo uni-
sviluppo psichico, nella deambulazione
co. Se vogliamo, è il patrimonio genetico.
• nella vita adulta con infertilità, aborti ripetuti,
Il j%ng acquisito deriva dalla trasformazioni operate frigidità, impotenza, scarsa libido
sugli alimenti da parte della milza e dello stomaco • nella vecchiaia con deterioramento osteo-
dopo la nascita dell’individuo. Sebbene strettamente articolare, denti malfermi, calvizie, canizie, acu-
collegato alla milza e allo stomaco, il j%ng acquisito feni, sordità, vertigini, difficoltà di memoria, di
deriva dall’attività metabolica di tutto l’organismo concentrazione, scadimento intellettuale
nel suo complesso e tutti gli organi partecipano alla • in generale con scarsa resistenza alle malattie e
sua produzione. debolezza costituzionale.
Queste due essenze, o “quintessenze” sono stretta- Il S] W7n, al cap. 1, descrive l’emanazione renale,
mente dipendenti e si aiutano vicendevolmente, in cioè il j%ng, come retta da cicli di 7 anni nella donna
quanto, prima della nascita, il j%ng innato prepara la e di 8 nell’uomo:
base per accogliere il j%ng acquisito, dopo la nascita
il j%ng acquisito nutre, fortifica e sostiene il j%ng in- “Nella femmina di sette anni i soffi dei
nato. E. Rochat de la Vallèe e padre C. Larre lo de- reni prosperano: la dentizione si rinnova,
finiscono nel seguente modo: “il modello di ogni i capelli si allungano. A due volte sette
vita e la base del suo mantenimento. La dotazione anni, la fecondità sopraggiunge, il r7n
originale di ciò che organizza lo sviluppo di una m3i funziona pienamente mentre il poten-
forma corporea e che dirige, lungo tutta la vita, il te ch8ng m3i prospera: i mestrui scen-
suo rinnovo sullo stesso modello”. Considerate nella dono al loro tempo ed essa ha figli. A tre
volte sette anni, i soffi dei reni si manten-
z3ng 19
gono colmi ed i denti del giudizio spunta- Questo aspetto ci ricollega al j%ng, che abbiamo ap-
no, vigorosamente. A quattro volte sette pena trattato, in quanto il midollo è considerato una
anni, muscoli e ossa sono sodi, i capelli manifestazione del j%ng.
al massimo della loro crescita, il corpo è
ben sviluppato e robusto. A cinque volte In Medicina Tradizionale Cinese con il termine midol-
sette anni, la rete di animazione propria lo (su& ) si indicano sia il midollo emopoietico, che il
dello y1ng m^ng declina: il viso inizia a midollo spinale, che il cervello (n2o) altresì detto mare
incartapecorirsi ed i capelli a cadere. A dei midolli (su& h2i). Il concetto che ne deriva è che il
sei volte sette anni, le reti di animazione rene, attraverso il suo j%ng, produce i midolli, i quali, a
dei tre y1ng declinano a partire loro volta, nutrono le ossa.
dall’alto: tutto il viso si incartapecorisce
ed i capelli cominciano ad incanutire. A Se il j%ng del rene è forte, genera il midollo spinale
sette volte sette anni, il r7n m3i si vuota, e riempie il cervello, tanto che la memoria, la capa-
il potente ch8ng m3i declina e si riduce: cità di concentrazione, la vista e l’udito sono acuti.
la fecondità è esaurita, la Via della Terra Se il j%ng del rene è debole, lo sviluppo psichico sa-
non libera più i suoi passaggi, il corpo rà ritardato, lo scadimento delle facoltà mentali e
deperisce ed essa non ha più figli”. dell’acuità sensoriale a causa dell’in-vecchiamento
anticipato.
“Nel maschio di otto anni i soffi dei reni Se il j%ng del rene è valido, le ossa saranno corret-
fruttificano: i capelli si allungano, la tamente nutrite, solide, ed i denti, considerati una
dentizione si rinnova. A due volte otto propaggine delle ossa, saranno saldi. Se il j%ng del
anni i soffi dei reni prosperano e la fe- rene è debole, le ossa si svilupperanno con ritardo,
condità sopraggiunge: le essenze/soffi la- oppure, nell’età adulta, diverranno fragili, i denti
sciano fluire la loro sovrabbondanza in diventeranno malfermi.
modo che con il congiungimento dello
y%n e dello y1ng esso ha la potenza di GOVERNANO L’ACQUA
avere figli. A tre volte otto anni, i soffi dei
reni si mantengono colmi, muscoli ed os- Ciò avviene in vari modi.
sa sono forti e solidi: i denti del giudizio
spuntano allora, vigorosamente. A quat- Regolazione dell’apertura e della chiusura. Al
tro volte otto anni, muscoli ed ossa sono pari di un cancello che si apra e si chiuda, i reni e-
magnificamente sviluppati, le carni sono liminano i liquidi in eccesso e trattengono quelli ne-
piene e robuste. A cinque volte otto anni, cessari. Un corretto funzionamento di questo mec-
i soffi dei reni declinano: i capelli cadono canismo presuppone un equilibrio tra lo y%n e lo
ed i denti seccano. A sei volte otto anni, i y1ng dei reni. Se lo y1ng è in vuoto, il cancello ri-
soffi y1ng declinano e si esauriscono a mane aperto e le urine fuoriescono abbondanti e
partire dall’alto: il viso si incartapecori- chiare. Se lo y%n è in vuoto, il cancello rimane
sce, capelli e basette si incanutiscono, chiuso e le urine sono scarse ed ipercromiche. Chia-
qua e là. A sette volte otto anni, i soffi del ramente l’attenzione è posta sulla manifestazione, in
fegato declinano: i muscoli sono senza quanto, in caso di vuoto di y1ng lo y%n è sovrab-
forza per muoversi. A otto volte otto anni, bondante, e la poliuria manifesterà un’incapacità a
la fecondità si esaurisce, lo sperma di- trattenere lo y%n, oppure un tentativo per eliminarne
viene raro, la tesaurizzazione dei reni l’eccesso; in caso di vuoto di y%n l’oliguria testi-
declina, l’insieme del corpo giunge al suo monierà di un tentativo di trattenere lo y%n . Si con-
termine: denti e capelli se ne vanno”. sideri che il binomio vuoto di y1ng = urine abbon-
danti e chiare non è costantemente vero poiché, in
PRODUCONO IL MIDOLLO, RIEMPIONO IL caso di deficit cronico e consistente di y1ng, il rene
CERVELLO, GOVERNANO LE OSSA può perdere la capacità di metabolizzare i liquidi
organici, i quali non vengono più espulsi, con con-
Il S] W7n, al cap. 5, afferma: trazione della diuresi, ma tendono a spandersi in tut-
to l’organismo e causano edemi.
“I reni generano le ossa ed il midollo”.
Produzione dell’energia per separare i liquidi
puri da quelli impuri. Come sappiamo, il metabo-
lismo dei liquidi è frutto di successive distillazioni “Il q* dei reni va alle orecchie; quando i
dei liquidi di provenienza alimentare, operate dallo reni sono in armonia, le orecchie posso-
stomaco, dalla milza, dall’intestino tenue e dal gros- no udire i 5 suoni”.
so intestino. Fisiologicamente, queste separazioni
sono operabili a patto che i reni forniscano Quando il j%ng dei reni, durante la vecchiaia, si im-
l’energia/calore necessari. poverisce, compaiono acufeni e cali uditivi.
I reni ricevono i liquidi indirizzati dal polmone ver- SI MANIFESTANO NEI CAPELLI
so il basso. Su questi liquidi così ricevuti i reni ope-
rano un’ulteriore distillazione, rinviando la parte più Al cap. 10 del S] W7n leggiamo:
pura verso il polmone, al fine di mantenerlo umido,
ed inoltrando quelli impuri ed in eccesso verso la “I reni si congiungono con le ossa, il loro
vescica, dove, sotto l’azione del q* dei reni, verran- splendore è nei capelli”.
no trasformati in urina e correttamente trattenuti o
eliminati. Quindi, se i reni sono in buon salute i capelli sono
folti, lucidi, crescono rapidamente. Se i reni sono in
Non vi è quindi una fase del metabolismo idrico, in vuoto, i capelli cadono, sono fragili, secchi, spezza-
tutti e tre i riscaldatori, che non sia sotto l’influenza ti, si imbiancano. Questi aspetti inerenti la capiglia-
diretta o indiretta dei reni. tura sono in particolare connessi con lo stato del
j%ng dei reni.
ASSICURANO LA RACCOLTA DEL Q*
ALLOGGIANO LO ZH*
Il fenomeno della respirazione è frutto della colla-
borazione del polmone, che inala il q* e lo indirizza Il carattere zh* presenta nella parte inferiore
verso il basso, e dei reni, che devono captarlo, ac- l’immagine del cuore e, nella parte superiore,
coglierlo e trattenerlo. Se i reni sono in vuoto e non una pianta che comincia ad innalzarsi dal suolo
riescono ad accogliere e trattenere il q*, questo si . È l’asse della vita che permette alla pianta di
ribella verso l’alto, provocando oppressione toraci- svilupparsi, di elevarsi e di tendere alla vita. È
ca, dispnea, asma. l’asse dello sh3o y%n che comprende l’uomo tra il
CONTROLLANO I DUE ORIFIZI DEL BASSO cielo e la terra, tra gli spiriti e le essenze, tra l’acqua
e il fuoco. La Scuola Europea di Agopuntura tradu-
I due orifizi del basso sono l’uretra e l’ano. Attra- ce questo termine con: volere, volontà, disegno,
verso l’uretra passano le urine e, nel maschio, lo scopo, tensione verso un fine, aspirazione.
sperma. Se il q* del rene non è solido, non può trat-
tenere le urine e si manifesterà incontinenza urinaria Il volere è la forza profonda, forte e sicura, che
o enuresi. Nel maschio, un vuoto del q* del rene o permette di tendere verso un obiettivo, e il primo
un vuoto del suo j%ng potranno manifestarsi con obiettivo e sicuramente quello di voler vivere. È
spermatorrea, polluzioni notturne o ejaculazione quell’energia fondamentale che permette il raggiun-
precoce. gimento di un traguardo, la realizzazione di un pia-
no, è il potere che sostiene la tensione del vivere. I
Per quanto concerne l’orifizio posteriore, sotto le reni per tutto l’essere sono la base della potenza e il
dipendenze del grosso intestino, si consideri che radicamento di questo volere.
molte patologie del transito intestinale, soprattutto
la diarrea, sono inquadrate nella sfera della milza.
Quest’ultima, per il rifornimento di y1ng /q* dipen-
de dallo y1ng /q* dei reni, cosicché, il vuoto di que-
sta polarità renale potrà trasmettersi alla milza e
Il m*ng m5n
provocare la comparsa di diarrea o prolassi anali. In
Il concetto di m*ng m5n è strettamente connesso ai
ultimo, se lo y%n dei reni è vuoto, le feci saranno
reni. Un concetto che è andato formandosi nel corso
secche, dure e scarse.
dei secoli e che venne espresso per la prima volta
nel I secolo A.C. nel N1n J%ng, dove, nella 36° dif-
SI APRONO NELLE ORECCHIE
ficoltà, leggiamo:
Il capitolo 17 del L^ng Sh[ afferma:
z3ng 21
“ I reni sono due, ma essi non sono tutti e reni, fonte del fuoco fisiologico per tutte le funzioni
due reni, quello di sinistra è il rene, quel- organiche. Benché ogni organo contenga una polari-
lo di destra è il m*ng m5n. Il m*ng m5n tà y1ng ed una y%n, queste nature opposte e com-
alloggia lo sh5n ed è connesso a yu1n plementari trovano piena estrinsecazione a livello
q*; l’uomo vi accumula il j%ng, la donna dei reni, fonti dell’acqua e del fuoco, del vero y%n e
vi ancora il b`o ” del vero y1ng.
M*ng m5n è la fonte dalla quale proviene il potere Nella tradizione taoista m*ng m5n rappresenta la
per creare una nuova vita. A questo livello l’uomo porta della vita, la porta del destino . Nel suo
immagazzina le sue essenze, in questo caso lo dizionario etimologico Wieger lo definisce nel se-
sperma, mentre la donna ancora gli organi riprodut- guente modo:
tivi. Esso rappresenta inoltre il luogo ideale per
permettere all’embrione di svilupparsi, grazie “Nel linguaggio filosofico m*ng m5n
all’azione di trasformazione svolta dal fuoco sulle rappresenta l’ordine per mezzo del quale
essenze medesime. il cielo chiama l’uomo all’esi-stenza e at-
traverso il quale fissa a lui un destino”.
Il medesimo testo, nella 39° difficoltà, afferma:
M*ng m5n è il luogo simbolico di passaggio dal cie-
“Perché i classici affermano che ci sono lo anteriore al cielo posteriore, ed assume una con-
5 organi y1ng e 6 organi y%n ? La ragio- notazione più di tipo temporale che di tipo spaziale,
ne per la quale si riconoscono 6 y%n è rendendo in questo modo difficile una sua sicura
che vi sono due reni. Il rene sinistro è il localizzazione all’interno del corpo umano.
vero rene, mentre il destro è il Nell’alchimia interna taoista m*ng m5n corrisponde
m*ng m5n”. al campo di cinabro inferiore, localizzato tre distan-
ze al di sotto dell’ombelico.
Nei secoli a seguire il m*ng m5n venne considerata
una funzione inerente ai reni e connessa con il loro A partire da m*ng m5n inizia il mistero della vita,
q*. con la fusione dei tre tesori: q*, j%ng e sh5n. Un mi-
stero in continuo rinnovamento che fa della tra-
Con l’inizio della dinastia Ming, il concetto espres-
sformazione (hu3) la sua parola chiave, nel diveni-
so nel N1n J%ng venne sottoposto a critiche, in
re dell’essere nel cielo posteriore.
quanto le affermazioni contenute in quel testo stri-
devano con l’evidenza anatomica, che non rivelava
differenze strutturali tra i due organi. Nel 1515 Y{
FUNZIONI
Tu`n nel Y% Xu5 Zh7ng Tu`n afferma che non si 1. È la radice di yu1n q*
può considerare solo il rene destro come m*ng m5n 2. È la fonte del fuoco di tutti gli z3ng f}
e propone di considerare entrambi i reni come 3. Riscalda il ji`o superiore
m*ng m5n. 4. Riscalda il ji`o medio
5. Riscalda il ji`o inferiore
Nel 1624 Zh`ng Ji7-b%n, nel suo J&ng Yu7 Qu1n 6. Riscalda il j%ng e l’utero, armonizzando la fun-
Sh[, afferma: zione sessuale
7. Aiuta il rene ad accogliere il q*
“ Vi sono due reni … il m*ng m5n è si-
tuato fra di loro. Il m*ng m5n è la radice È LA RADICE DI YU1N Q*
di yu1n q*, è la dimora dell’ac-qua e del
fuoco, senza m*ng m5n lo y1ng q* dei 5 Questa forma di energia è la scintilla mobilizzatrice,
z3ng non può crescere, senza m*ng m5n l’innesco di ogni trasmutazione di ogni forma di q*
lo y%n q* dei 5 z3ng non può svilupparsi” in un’altra. Essa stessa, dinamizzata dal calore del
rene y1ng, necessita di calore per innescare le tra-
nel 1687 Zh3o Xi3n-k6, nel suo Y% Gu3n localizza sformazioni alle quali presiede (alimenti, q*, xu7,
il m*ng m5n tra i due reni, ad 1 c]n e 5 f4n da cia- j%n y7, ecc.)
scuno di essi, a livello della XIV vertebra. Il libro è
dedicato agli aspetti fisiologici e patologici del È LA FONTE DEL FUOCO DI TUTTI GLI Z#NG F}
m*ng m5n, denominato anche “fuoco vero” o “fuo- Sostiene l’attività funzionale di tutti gli z3ng f}. Se
co ministro” (così come il ministro del cuore). In tal il fuoco di m*ng m5n declina compaiono freddolo-
senso il m*ng m5n è l’incarnazione del fuoco dei sità, letargia, il metabolismo rallenta.
RISCALDA IL JI`O SUPERIORE pronto ad attaccare, ma anche a sostenere, op-
Nel senso che fornisce al cuore il calore necessario pure uno scudo conficcato nel terreno davanti a sé,
per espletare le sue funzioni. Se il fuoco di che difende e protegge”. È il movimento primave-
m*ng m5n è vuoto, il paziente sarà poco vitale, de- rile del legno, con il suo slancio vitale che ancora le
motivato, depresso. sue radici nella profondità dell’acqua, dell’inverno e
RISCALDA IL JI`O MEDIO dei reni.
Fornisce alla milza ed allo stomaco il calore per Nel S] W7n al cap. 2 possiamo leggere:
svolgere le loro funzioni di separazione, trasforma-
zione e trasporto. Se il fuoco di m*ng m5n è vuoto, “I tre mesi della primavera sono chiama-
la produzione di energia del cielo posteriore è scar- ti: zampillare e spiegare; cielo e terra in-
sa, il paziente è astenico, anoressico, gli arti sono sieme producono la vita, i diecimila esse-
deboli, l’umidità ristagna e compare diarrea. ri ne risplendono”.
rità sull’occhio.... nei voleri è la collera, do, corretto, deciso e coraggioso, che analizza e
la collera reca danno al fegato”. concepisce i piani e le strategie, che prevede il futu-
Il vento esprime il suo potere nelle 8 direzioni, libe- ro e che appronta i mezzi per raggiungere un obiet-
ramente e senza blocchi, generato dal quadrante o- tivo o per organizzare la difesa. Sono del fegato i
rientale che saluta il sorgere del sole. L’occhio rap- movimenti di espansione, di elevazione e della libe-
presenta il suo orifizio. È quello collocato più in al- ra circolazione. A livello mentale questo può essere
to, legato in modo intimo con il cervello. Attraverso visto come l’elaborazione di piani e di strategie. A
gli occhi l’essere umano può “vedere” molto lonta- livello del corpo, questo può essere evidenziato dal-
no, in un movimento di continuità con il fegato che, la potenza e dalla motilità muscolare, oppure dal
in questo modo, lo rapporta al mondo esterno. ruolo che questo z3ng ricopre nella circolazione del
sangue e dei soffi.
Esso si costituisce e si mantiene attraverso ciò che
risuona delle sue medesime frequenze energetiche: FUNZIONI
il verde, il legno, il vento o, ancora per esempio, il 1. Agevola ed assicura la regolazione
sapore acido. Si esprime nel corpo attraverso la for- 2. Contiene e conserva il sangue
za e il movimento muscolare, dando impulso al q* al 3. Controlla i tendini
fine di ottenere una buona circolazione e un buon 4. Si manifesta nelle unghie
nutrimento del sangue. È questa medesima forza che 5. Si apre negli occhi
mette in rapporto il fegato con il cuore, sia attraverso il 6. Alloggia lo h{n
ciclo di generazione, sia attraverso la contrattilità del
muscolo cardiaco. AGEVOLA ED ASSICURA LA REGOLAZIONE
La collera corrisponde al fegato. Il suo ideogramma Questa funzione si esercita attraverso la promozione
nu presenta il carattere di cuore nella parte dell’armonico fluire del q* e nel sostegno alle sue
inferiore, nella parte in alto a sinistra una donna trasformazioni, con ciò garantendosi l’at-tività fisio-
(ridotta in schiavitù) e, in alto a destra, una mano logica di tutti gli z3ng f}.
(che trascina). Secondo padre Larre ed E. Rochat de
la Vallèe la collera è: “sia quella che scoppia che In particolare questo aspetto della fisiologica attività
quella che resta ritirata. Quando la pressione ac- del fegato riguarda:
cumulata esplode, sangue e soffi sono spinti verso 1. le emozioni,
l’alto... quando è trattenuta si generano blocchi non 2. la funzione digestiva,
risolvibili... Quando essa esprime la normalità 3. la secrezione biliare,
dell’elemento legno, è l’impetuosità stessa della vi- 4. la circolazione del sangue,
ta, soprattutto nella potenza degli inizi. La collere 5. la messa in moto di s`n ji`o e della sua attività
del cielo è il vento. La collera patologica è la per- nei confronti della via delle acque.
versione del movimento legno. Quest’ultimo è la
forza che origina i movimenti e li spinge fino al loro Le emozioni. Sebbene l’attività mentale/affettiva
punto estremo, lo slancio per l’elevazione, nella sua globalità sia di pertinenza dello sh5n,
l’impetuosità che fa andare avanti. Quando rompe i quindi correlata al cuore, ciononostante il fegato è
suoi ormeggi, abbandona le sue radici, perde il largamente coinvolto nell’affettività ed è forse
controllo: è l’impeto d’ira, la rabbia irragionevo- l’organo che più facilmente si squilibra per motivi
le”. psicologici.
Se il q* del fegato non circola in maniera armonica e
Una tensione, uno slancio che, se eccessivi, possono ristagna, oltre ai sintomi fisici (dolore agli ipocon-
portare ad una perversione del suo movimento e dri, gonfiori addominali, oppressione toracica di-
delle sue funzioni nel corpo che, nel cap. 8 del S] stensiva, tensione mammaria, globo isterico) com-
W7n, vengono paragonate a quelle di un comandan- pariranno tristezza, facilità al pianto, umore cupo,
te dell’esercito: mutevolezza di umore, depressione. Se il q* del fe-
gato è agitato e tende a risalire verso l’alto sotto
“Il fegato ha l’incarico di comandante forma di liberazione dello y1ng del fegato, oltre ai
dell’esercito, emana l’analisi della situa- sintomi fisici (cefalea, sensazione di stordimento,
zione e la progettazione dei piani”. disturbi visivi, acufeni e sordità improvvisi), com-
Il fegato, all’interno del corpo umano, ricopre la ca- pariranno insonnia, iperonirismo, nervosismo, irri-
rica di generale delle forze armate. Un generale sal- tabilità, collericità.
CONTIENE E CONSERVA IL SANGUE
D’altro canto, il perdurare di situazioni che induco-
no un accumulo inespresso di emozioni, soprattutto Contenere e conservare il sangue significa che il fe-
frustrazione e collera, danneggiano il fegato e com- gato ha la funzione di immagazzinare il sangue,
promettono l’armonico fluire del suo q*. Questa e- mettendolo a disposizione in funzione delle necessi-
venienza è molto comune nella vita odierna e le pa- tà fisiche. Durante il riposo fisico, ed ancor più du-
tologie da ristagno del q* del fegato sono di fre- rante il sonno, il sangue necessario al-l’organismo è
quente riscontro nella pratica clinica, soprattutto nel poco e quindi viene immagaz-zinato nel fegato. Du-
sesso femminile. rante la veglia, ed ancor più durante l’attività fisica,
il sangue viene messo in circolo per supplire alle
La funzione digestiva. Questa azione si esercita aumentate richieste. Questo è il significato di quan-
mediante una facilitazione dei movimenti fisiologici to affermato al cap. 62 del S] W7n, dove leggiamo:
del q* del ji`o medio, tali per cui il q* di milza deve
fluire verso l’alto, trasportando il j%ng degli alimenti “Il fegato accumula il sangue”,
solidi e liquidi, mentre il q* di stomaco deve scende-
re verso il basso, indirizzando la quota impura deri- concetto ripreso ed esteso da W1ng B%ng il quale,
vante dalla prima estrazione verso gli intestini. Se il commentando il capitolo 10 del S] W7n, afferma-
q* del fegato ristagna (e, talvolta, se la milza e lo va:
stomaco sono in uno stato di vuoto), il fegato/legno
può inibire la milza/terra, con comparsa di gonfiori “Il fegato conserva il sangue, il cuore lo
addominali, diarrea, e/o lo stomaco/terra, con mani- fa circolare; quando l’uomo è in attività
festazioni quali eruttazioni acide, nausea, vomito. il sangue passa nei vasi, quando è in ri-
poso ritorna al fegato, è così che il fegato
La secrezione biliare. Fisiologicamente, il q* del comanda il mare del sangue”.
fegato eccedente va a formare la bile, che aiuta la
milza e lo stomaco nelle loro funzioni digestive. Se Il succitato capitolo 10 del S] W7n afferma inoltre:
il q* del fegato è stagnante, anche il flusso della bile
“ Il fegato riceve il sangue e si può vede-
è intralciato e potranno comparire eruttazioni, dolori
re, il piede riceve il sangue e si può
agli ipocondri, sapore amaro in bocca, ittero.
camminare, il palmo riceve il sangue e si
può stringere, la mano riceve il sangue e
La circolazione del sangue. Il sangue circola in
si può afferrare”.
quanto il q* lo sospinge. Se il q* non fluisce armo-
niosamente anche il sangue tende a ristagnare. questo a testimoniare il ruolo svolto dal sangue nel
L’intralcio alla circolazione del q* e del sangue fino nutrire i muscoli ed i tessuti, garantendo il necessa-
alla stasi è la causa più comune di dolore. Essendo rio substrato energetico. Se il sangue del fegato è in
il fegato l’organo che garantisce il libero fluire del vuoto la persona si stancherà facilmente.
q*, non stupisce che molte patologie del fegato si
manifestino con dolore, in particolare nelle regioni Come detto ripetutamente, il q* è il comandante del
attraversate dal meridiano di fegato: regione mam- sangue, in quanto lo sospinge nei vasi. Dato che il
maria, regione costale laterale, ipocondri, addome fegato assicura l’armonico fluire del q* in tutto
laterale, fosse inguinali. l’organismo, le patologie del q* del fegato, essen-
zialmente il ristagno o la risalita sotto forma di
Messa in moto del s`n ji`o. La funzione del fegato y1ng/fuoco del fegato, saranno frequentemente as-
di agevolare ed assicurare le regolazione mette in sociate a disturbi del sangue. Così:
moto le attività del triplice riscaldatore ed attiva la
via delle acque. Se il q* non circola nei meridiani e • se il q* del fegato ristagna, anche il sangue ri-
nei vasi, la via delle acque potrà ostruirsi, con stagna, con comparsa di dismenorrea con coa-
comparsa di edemi ed asciti, come affermato da guli, masse addominali associate a gonfiori e
Zh`ng Zh-ng-j^ng nel J%n Ku* Y3o Lu7: dolori;
• se il q* del fegato si libera verso l’alto, compari-
“Colui che soffre di acqua del fegato in- ranno rossore al viso, ma anche, in casi gravi,
grossa nel ventre, non può girarsi sul emorragie come emottisi, ematemesi, epistassi.
fianco, ha dolori agli ipocondri”.
z3ng 25
Da ultimo l’immagazzinamento del sangue da parte le unghie saranno secche e pallide, sottili, fragili,
del fegato gioca un ruolo importante nella distribu- molli, deformate o striate.
zione del sangue a livello del piccolo bacino e nelle
SI APRE NEGLI OCCHI
mestruazioni. Molte patologie mestruali dipendono
da un malfunzionamento del fegato, spesse volte su Il S] W7n, al cap. 10, afferma:
base psicologica. Così:
“Il fegato riceve il sangue e pertanto si
• se il sangue del fegato è in vuoto, compariranno può vedere”.
oligomenorrea o amenorrea; ed al cap. 17 del L^ng Sh[ possiamo leggere:
• se il q* del fegato ristagna, anche il sangue ri-
stagna, con comparsa di algomenorrea, irregola- “Il q* del fegato va fino agli occhi;
rità mestruali, coaguli ematici, tensione preme- quando il fegato è in buona salute si pos-
struale, masse addominali. sono distinguere i 5 colori”.
La funzione e l’acuità visiva sono quindi stretta-
CONTROLLA I TENDINI mente connesse con il fegato.
• Se il fegato è in vuoto di sangue/y%n, gli occhi
Il S] W7n, al cap. 44, afferma: saranno secchi, ci saranno fotofobia, fosfeni, vi-
sta torbida, nictalopia, cecità per i colori.
“Il fegato comanda i tendini e le guaine
• Se si libera lo y1ng del fegato, compaiono offusca-
muscolari”.
menti visivi, fosfeni, iniezione congiuntivale.
• Se si libera il vento interno del fegato, gli occhi
ed ancora, al cap. 21, leggiamo:
possono essere deviati.
“Il q* del cibo entra nello stomaco, • Se il meridiano del fegato è colpito dal ven-
l’essenza raffinata estratta dai cibi va al to/calore, gli occhi sono pruriginosi o brucianti,
fegato ed il q* in eccesso dal fegato va ai iniettati e dolenti.
tendini”. Molti altri organi, oltre al fegato, mantengono dei
rapporti con gli occhi, tanto che il L^ng Sh[, al cap.
La possibilità dei tendini di contrarsi e rilassarsi e di 80, afferma
assicurare quindi i movimento delle articolazioni
dipende dal trofismo degli stessi, e que-st’ultimo è “Il j%ng scorre verso l’alto dai 5 z3ng e
garantito dal sangue del fegato, che li nutre ed umi- dai 6 f} per irrigare gli occhi”
difica. Se il sangue del fegato è in vuoto, si manife- Due organi in particolare sono però collegati agli occhi:
steranno crampi, contratture, spasmi, rigidità, intor- il rene, il cui j%ng nutre gli occhi (liquidi oculari, sia in-
pidimento, tremori, tetania. traoculari che extra, parte nervosa, acuità visiva) ed il
Anche l’agitazione interna del vento del fegato, cuore, che manifesta l’acutezza e la buona salute dello
conseguente o ad un vuoto di sangue o a un depau- sh5n proprio attraverso lo sguardo.
peramento dei liquidi e del sangue da calore, si ma-
nifesta con contrazioni, crampi, movimenti convul- ALLOGGIA GLI H{N
sivi degli arti, trisma, opistotono. Il fegato quindi, Nel cap. 8 del L^ng Sh[ è scritto:
per quanto concerne i muscoli, è deputato alla fun-
zione contrattile, mentre il trofismo, lo ricordiamo, “Ciò che segue fedelmente gli spiriti nel
è di pertinenza della milza. loro andare e venire denota gli h{n”.
e ancora nel cap. 9 del S] W7n:
SI MANIFESTA NELLE UNGHIE “Il fegato è la radice della capacità di arresto al
Il già citato cap. 10 del S] W7n afferma: punto estremo, è la dimora degli h{n”.
“Il fegato si congiunge con i muscoli, il Gli h{n, in numero di tre, rappresentano gli
suo splendore è nelle unghie”. spiriti della terra gui, animati dal movimento delle
Queste ultime sono considerate come un “prolun- nubi . Al contrario dei p-, gli h{n hanno tendenza ad
gamento” dei tendini. Se il fegato è in buona salute elevarsi, ad andare e venire e, alla morte, essi ritorne-
ed il suo sangue è florido, le unghie sono resistenti, ranno al cielo. Durante la vita essi si esprimono sotto
lucide ed elastiche. Se il sangue del fegato è vuoto, forma di spiritualità, immaginazio-ne, intelligenza,
sensibilità, conoscenza, sogno.
Da qui la necessità che il loro andare e venire sia La morte avviene quando gli h{n sono impossibili-
radicato nello y%n , in modo che essi abbiano la pos- tati nel loro naturale movimento di andare e venire,
sibilità di andare lontano e che, nello stesso tempo, nel momento in cui non esiste più nulla di sufficien-
abbiano la possibilità di tornare. Per questo motivo temente concentrato per riportarli indietro e per an-
sono tesaurizzati nel fegato che, da una parte, è uno corarli all’essere. In queste condizioni h{n e p-
z3ng maschile che apre all’e-sterno, esteriorizza e tendono a separarsi e il rischio è la morte. La forza
slancia la vita, ma che dall’altra viene moderato e di concentrazione, data dall’acqua dei reni, dalla vo-
stabilizzato in questi suoi movimenti sia dall’acqua lontà di vivere e dal sangue nel quale essi trovano
dei reni, z3ng femminile radice dello y%n , sia dal alloggiamento, non ha più sufficiente coesione per
sangue, di cui il fegato è custode. In questo modo richiamarli.
l’andare e il venire degli spiriti, scortati dagli h{n,
È così che l’essere umano, risultato dalla condensa-
può avvenire con calma e serenità.
zione e dalla coagulazione dei soffi, va incontro alla
Essi infatti mettono la persona in contatto con la separazione e alla dispersione, così come ha scritto
grande e profonda realtà della vita, cosa resa possi- Zhuang zi:
bile dalla loro stretta connessione con sh5n, di cui
sono ministri e ausiliari. Questo, sia durante lo stato “La vita è concentrazione di soffi, quando i
di veglia che durante il sonno o il sogno, momento soffi si concentrano allora c’è la vita, quando
nel quale il fegato ricopre un ruolo molto importan- si disperdono allora c’è la morte”.
te, nel quale si è in contatto con la parte più profon-
da del proprio essere. Quando h{n e p-, anime spirituali e anime vegetative, si
uniscono è la vita, quando si separano è la morte.
f} 27
CAPITOLO 3
I F}
Quindi, riassumendo, s`n ji`o governa nel corpo i Questa visione deriva dal N1n J%ng. Alla trentotte-
meccanismi dell’alimentazione, i liquidi organici e sima difficoltà infatti leggiamo:
le funzioni di assunzione, di elaborazione e di eli-
minazione. O ancora meglio, come scrive un autore “Il triplice riscaldatore è un ramo di
vissuto durante la dinastia Han: yu1n q*, esso comanda l’insieme del q*”.
In tal senso, quindi, il triplice riscaldatore è incari- Nel cap. 18 del L^ng Sh[ leggiamo:
cato di sovrintendere alla regolazione dei processi
di assimilazione, distribuzione ed eliminazione dei “Il riscaldatore medio è situato nello
cibi solidi e liquidi. stomaco … riceve il q*, espelle i rifiuti,
vaporizza i liquidi corporei, trasforma le
In ultima analisi, anche la visione del S] W7n, al di essenze raffinate dei cibi e si connette in
là della strutturazione anatomica del viscere, non è alto con il polmone”.
lontana da questa concezione, quando afferma che
una compromissione del triplice riscaldatore provo- L’azione fisiologica del ji`o medio, paragonato ad
ca un blocco del q* (w7i q*, y^ng q* ) o dei liquidi un calderone che bolle, che fermenta, è quindi quel-
nei tre livelli. la di decomporre gli alimenti per trasformarli in so-
stanze nutritive e trasportare queste ultime in tutte le
IL TRIPLICE RISCALDATORE COME parti dell’organismo.
SUDDIVISIONE DEL CORPO
Il riscaldatore inferiore
Questa concezione deriva sia dal L^ng Sh[, cap. 18,
che dal N1n J%ng, trentunesima difficoltà, ed è ben Nel cap. 18 del L^ng Sh[ leggiamo:
sintetizzata in epoca posteriore (1624) da Zh`ng
Ji7-b%n nel suo L7i J%ng: “I cibi e le bevande prima entrano nello
stomaco; gli scarti vanno al grosso inte-
“All’interno del corpo [il triplice riscal-
stino nel ji`o inferiore che li fa colare
datore] ingloba tutti gli organi interni, è
verso il basso, espelle i liquidi e li tra-
il grande viscere della cavità addomina-
smette alla vescica”.
le/toracica”.
L’azione fisiologica del ji`o inferiore, paragonato
I piani di separazione sono costituiti dal diaframma
ad un canale di scolo, è quella di operare un’ulte-
e da quello passante per l’ombelico, cosicché
riore separazione del puro dall’impuro ed eliminare
gli scarti. Come detto altrove, tale azione si esercita
• Il riscaldatore superiore si trova sopra il dia-
sia sui solidi (feci) che sui liquidi (urine), ma, dato
framma ed include cuore, polmone e ministro
che larga parte delle funzioni intestinali sono rette
del cuore
dalla milza, riguarda soprattutto i liquidi organici.
• Il riscaldatore medio si trova tra diaframma ed
ombelico ed include milza, stomaco e vescica
biliare.
• Il riscaldatore inferiore si trova sotto l’ombe-
lico ed include fegato, reni, intestini e ve-scica.
Stomaco – w7i
Il riscaldatore superiore.
È certamente il più importante dei f}, in quanto, in-
Nel cap. 30 del L^ng Sh[ leggiamo: sieme alla milza, costituisce la base dell’acqui-sito.
A tale proposito, nel cap. 18 del S] W7n leggiamo:
“Il ji`o superiore si apre all’esterno,
sparge i 5 sapori delle essenze dei cibi, si “Nel soggetto sano, il q* è continuamente
diffonde nella pelle, riempie il corpo, u- alimentato dallo stomaco. L’e-manazione
midifica la pelle ed è come la nebbia”. dello stomaco è un elemento costitutivo
(per i 2/3) del soggetto sano”.
Nel mentre la nebbia richiama il polmone (si apre
all’esterno, si diffonde alla pelle) e la sua attività di Come ribadito dallo Zh`ng Zh-ng-j^ng, che affer-
diffusione, il riempire il corpo si riferisce alla circo- ma:
f} 31
“Quando il q* dello stomaco è vigoroso, i l’essere. Milza e stomaco sono i due aspetti com-
5 z3ng ed i 6 f} sono vigorosi”. plementari della funzione svolta dal centro, dalla
terra nell’uomo: innalzamento e discesa, ricezione e
Nel 1624 Zh`ng Ji7-b%n, nel suo J&ng Yu7 Qu1n distribuzione, secchezza e umidità e così via.
Sh[, affermava:
Possiamo leggere nel cap. 29 del S] W7n:
“Il medico che vuole sostenere la vita de- “T3i y%n e y1ng m^ng sono in una rela-
ve tonificare la milza e lo stomaco”. zione bi2o l&”.
I testi classici sono ricchi di affermazioni di questo Nel corpo, milza e stomaco rappresentano il proto-
tenore, tanto che, nella storia della Medicina Tradi- tipo dell’alternanza, della successione e della com-
zionale Cinese, si annovera una scuola di pensiero plementarità dei movimenti ascendenti e discenden-
che attribuì una primaria importanza al sostegno del ti dello y%n e dello y1ng. Essi hanno il controllo
q* dello stomaco come prerequisito ad ogni inter- sulle quattro stagioni e sui flussi energetici dei tre
vento terapeutico: tale scuola ebbe il suo maggiore y%n e dei tre y1ng, così come sui quattro arti che,
esponente in L& D8ng-yu1n, autore del famoso P^ nel corpo umano, sono assimilabili alle quattro sta-
W7i L]n (Discussione sulla milza e sullo stomaco) gioni dell’anno.
del 1249.
La terra governa i 18 giorni di passaggio tra una
stagione e l’altra. Essa infatti non ne ha una comple-
tamente sotto il suo regno. È il movimento che assi-
LA TRADIZIONE TAOISTA
cura il passaggio armonico tra una qualità di soffi e
un’altra, tra una stagione e l’altra, tra uno z3ng e
Lo stomaco w7i è nel corpo il luogo nel quale l’altro ma, da solo, non possiede la capacità di go-
viene ricevuto il cibo . Questo è lo stomaco con vernare una stagione per intero. La caratteristica pe-
la sua funzione di granaio e di ricettacolo degli ali- culiare della terra è di governare il tempo del pas-
menti. Esso viene chiamato mare dei cinque z3ng e saggio e della trasmissione. Concetto d’altra parte
dei sei f}, mare dei liquidi e dei cereali, mare dei valido anche se consideriamo la terra come quinta
soffi, e la sua funzione, come detto in precedenza, è stagione o come fine estate, cioè comunque come
molto vicina se non inseparabile da quella del suo tempo di passaggio tra una stagione y1ng (estate) e
z3ng accoppiato, la milza. una stagione y%n (autunno).
Nel cap. 44 del L^ng Sh[ è scritto:
In ogni caso la terra, e nel corpo la milza e lo sto-
“Lo stomaco è il mare, l’oceano dei cin- maco, governa i tempi di cambiamento, di trasfor-
que z3ng e dei sei f}, è lui che alimenta i mazione e di passaggio. Essi sono nell’essere
muscoli e che irrora tutto l’organismo”. l’esatta immagine e riproduzione delle interazioni
che vi sono tra il cielo e la terra: innalzamento e di-
Ciò di cui si necessita per sostenere la vita in un or- scesa, diffusione e concentrazione, nonché ogni tipo
ganismo dipende dallo stomaco. Da esso infatti di separazione tra il chiaro e il torbido.
traggono vita i meridiani, gli z3ng f} e i soffi. Lo
stomaco è indispensabile produttore e fornitore di FUNZIONI
tutte le forme di energia: per il rinnovamento degli 1. Decompone ed omogeneizza il cibo
z3ng nella forma dei cinque sapori, per il rinnova- 2. Trasporta il j%ng dei cibi
mento dei f}, per la produzione e per il man- 3. Fa discendere il q*
tenimento dei liquidi corporei, per i soffi nutritivi e 4. È l’origine dei liquidi organici
di difesa. 5. Mare del nutrimento
Come fienili e granai, stomaco e milza sono in gra- DECOMPONE ED OMOGENEIZZA IL CIBO
do di ricevere, per poi elaborare, trasformare e di-
stribuire a tutto l’organismo. È a questo livello che Il ji`o medio è paragonato ad una camera di fer-
si svolge la prima tappa di estrazione delle essenze: mentazione, un calderone in ebollizione nel quale
è lo stomaco infatti che si incarica di distruggere la gli alimenti vengono decomposti, frantumati e resi
forma di un alimento per ricavarne le essenze, che omogenei, per permettere alla milza di operare la
saranno utilizzate per ricostruire giorno per giorno
prima separazione tra impuro e puro ed innalzare MARE DEL NUTRIMENTO
quest’ultimo al ji`o superiore.
Secondo il L^ng Sh[, al cap. 33, lo stomaco riceve
TRASPORTA IL J%NG DEI CIBI tutti gli alimenti e, dopo averli trasformati, ne libera
i componenti che risultano assimilabili, che si vola-
In associazione con la milza, lo stomaco trasporta le tilizzano ovunque nel corpo. Altri mari sono: tan
essenze del cibo all’intero organismo, in particolare zh8ng (mare dei soffi), il cervello (mare dei midolli)
ai quattro arti. Se il q* dello stomaco è florido, il e ch8ng m3i (mare del sangue).
soggetto è stenico, se è in vuoto, i quattro arti e tutte
le funzioni organiche sono deboli. VARIE
“Il grosso intestino ha l’incarico del quidi impuri ricevuti dal intestino tenue, dall’al-tra
transito, emana i residui delle trasforma- regolando l’immagazzinamento e l’elimina-zione
zioni”. delle urine.
coinvolge entrambi. Così, in caso di ristagno del q* del salvo che, mentre il fegato nutre i tendini con il suo
fegato, la bile non viene secreta agevolmente e le fun- sangue, la vescica biliare assicura la contrattilità
zioni del ji`o medio ne risentono. Sarà in particolare tendinea a mezzo del suo q*. A tale proposito si
colpito lo stomaco, affetto da un ristagno che sfocia in rammenti come il punto hu* dei tendini (34 GB –
un controcorrente, testimoniato da eruttazioni, nausea e y1ng l^ng qu1n) appartenga al meridiano di vescica
vomito biliare. biliare.
CONTROLLA I TENDINI REGGE LA CAPACITÀ DI PRENDERE DECISIONI
Argomento già trattato precedentemente.
La funzione è analoga a quella svolta dal fegato,
CAPITOLO 4
I visceri straordinari –
q^ h5ng zh% f}
“Cervello, midollo, ossa, m3i, vescica biliare e utero, questi sei sono prodotti dal soffio della
terra; tesaurizzano lo y%n e rimandano all’immagine della terra; ecco perché tesaurizzano senza
mai fare scorrere verso l’esterno. Il loro nome è: f} straordinari”
“Quando l’essere umano comincia a vivere, prima le essenze (j%ng) si compongono perfetta-
mente. Quando le essenze sono perfettamente composte, cervello e midollo (n2o su& ) sono
prodotti, le ossa (g}) fanno l’armatura, i vasi (m3i ) nutrono, i muscoli (j%n) fanno il duro, le
carni (r-u) fanno le pareti, gli strati cutanei (p^ f}) sono sodi e peli e capelli (m1o f3) cre-
scono, i cereali entrano nello stomaco, le vie dell’animazione (m3i d3o) stabiliscono la libera
circolazione, allora sangue e soffi (xu7 q* ) circolano”
Cervello, midollo, ossa, m3i, vescica biliare e utero, citati sempre in quest’ordine, vengono definiti dai testi
tradizionali come f} straordinari. Il loro nome è q^ h5ng zh% f}. Q^ è il medesimo carattere che indica
gli otto meridiani “curiosi” ma, più che curioso, questo termine ha il significato di straordinario, di meravi-
glioso. H5ng designa qualche cosa che dura a lungo, di permanente, che ha un carattere di perennità. Zh%
è una particella grammaticale, mentre f} designa un ricettacolo dove si raccolgono documenti o cose
preziose ed utili: è questo il medesimo carattere che indica i f} ordinari. In sintesi, quindi, si tratta sempre di
f}, ma straordinari, che sono in relazione con la perennità dell’essere.
Questi sei visceri sono caratterizzati da alcune peculiarità che talvolta sembrano contraddittorie: sono dei f}
e quindi cavi, ma viene detto che tesaurizzano il j%ng, richiamando in questo modo la funzione degli z3ng.
Sono in numero di sei, numero che corrisponde ai soffi celesti, ma il S] W7n sottolinea la loro appartenenza
alla terra. Inoltre, essi non sono sottoposti al sistema dei cinque elementi, non hanno quindi cicli stagionali,
non sono accoppiati con alcun organo, e non hanno una prevalenza y%n/y1ng. Infine sono sprovvisti di vie
energetiche, nel senso che non hanno rapporti esclusivi con i corrispondenti q^ m3i (meridiani straordinari),
così come invece gli z3ng f} li hanno con i loro meridiani.
Quindi, in sintesi, possiamo dire che i visceri straordinari hanno l’appellativo di f} (visceri), ma hanno un
ruolo che richiama quello degli z3ng (organi), in quanto contengono e tesaurizzano il j%ng e, attraverso que-
sto, sono ancorati al cielo anteriore. Inoltre, attraverso il carattere h5ng, si mettono in relazione con la peren-
nità dell’essere. Come dice J. M. Kespi:
“I visceri curiosi, f} straordinari, precedono nell’embrione la comparsa degli z3ng e dei f},
nel medesimo modo nel quale i q^ m3i (meridiani straordinari) precedono l’apparizione dei
meridiani principali. Essi svolgono inoltre un ruolo nel passaggio dalla vita informale alla vi-
ta formale, dal senza forma (cielo anteriore) all’avente forma (cielo posteriore). Questi f}
q^ h5ng zh% f} 37
hanno quindi importanza nella trasmissione della vita, all’interno della perennità, sia su un
piano collettivo che individuale... e sono implicati a livello individuale nel processo di lunga
vita e di immortalità”.
Oltre che rappresentare la materia fondamentale, in relazione sia con il cielo anteriore che con il cielo poste-
riore, secondo i criteri del pensiero taoista, j%ng sono anche i liquidi più preziosi, la saliva e la bile, e soprat-
tutto i gameti, ossia l’ovulo e lo spermatozoo. Questi f} straordinari, implicati nel passaggio dal senza forma
alla forma, dal non manifesto al manifesto e viceversa, sono quindi intimamente legati al concetto di j%ng e,
come già detto, lo tesaurizzano.
“La vita è concentrazione di soffi, quando i soffi si concentrano allora c’è la vita, quando si di-
sperdono allora c’è la morte”.
Lo scopo principale del taoismo è la descrizione delle regole materiali e spirituali che permettono di creare e
di far nascere un “embrione di immortalità” o “embrione taoista”. Questo percorso dell’uomo dalla moltepli-
cità verso l’unità, attraverso la “pratica” che consente di trasformare ciò che è spesso in sottile, trova
un’ideale punto di inizio nell’utero (n| z& b`o, involucro intimo della gestazione) e il suo punto di arrivo nel
cervello (n2o) dove, a livello della sommità del capo, vi sarà la liberazione dell’embrione d’immortalità.
In conclusione cervello e b`o, primo e ultimo termine della sequenza dei sei f} straordinari, sono luoghi di
creazione, sia di un embrione di carne, che di un embrione di immortalità. Una condensazione di soffi, un
movimento del cielo verso la terra, dello y1ng verso lo y%n, delle essenze del padre che, provenienti
dall’esterno, incontrano quelle della madre, che nutre e mantiene la vita, ed ecco la forma. Una sublimazione
dei soffi, la terra che risponde al cielo in un movimento dello y%n verso lo y1ng, ed ecco il ritorno alla vacui-
tà, alla potenzialità, al senza forma.
I tre campi di cinabro rappresentano la condizione indispensabile perché avvenga una qualsiasi iniziazione e
creazione a livello spirituale. Una divisione per tre che richiama la funzione nel corpo del triplice riscaldatore
che, attraverso i suoi tre fuochi, sostiene le trasformazioni metaboliche necessarie al mantenimento della vita
e che, nell’alchimia interna, si riferisce invece ai campi di cinabro inferiore, medio e superiore che Maspero
definisce come “porte di comando di ciascuna di queste sezioni”.
Il campo di cinabro inferiore è localizzato nel ventre, in una zona localizzata tre pollici sotto l’ombelico, con-
tiene l’organo della gestazione (b`o) e raccoglie le essenze j%ng. Il campo di cinabro medio è situato nel cen-
tro del torace, ripara il cuore e contiene i soffi q*. Il campo di cinabro superiore è localizzato nella testa, fra i
due occhi, contiene il cervello e tesaurizza lo spirito sh5n.
CERVELLO – N2O “La buona relazione del cuore (e degli
spiriti che vi risiedono) con il cervello
Il primo posto nell’elenco dei sei f} straordinari è permette lo sviluppo del pensiero..... Il
occupato dal cervello Il suo ideogramma è formato cuore permette la fedeltà interiore e il
cervello permette il buon funzionamento
dal radicale di carne e dalla fonetica xin
degli orifizi di comunicazione con
che rappresenta la sommità del cranio con la sua
l’esterno”.
fontanella , coperta dai capelli . Cranio e capel-
li ambedue espressione energetica della potenza re-
nale. L’ideogramma di pensiero si, raffigura il cuore
sotto la scatola cranica , contenente il cervel-
Il cervello localizzato in alto, nel capo, riceve le es- lo. Lo psichismo e l’attività neurologica sono il frut-
senze più pure e, in questo modo, è in grado di pre- to dell’interrelazione lungo l’asse shao y%n ac-
siedere alle funzioni superiori nell’uomo: il pensiero qua/fuoco, rene/cuore, j%ng /sangue. È così che se il
e gli organi di senso. Esso infatti è in relazione con j%ng ed il sangue sono floridi, la mente è calma, gli
il cielo e si associa alle virtù del cielo, ricevendo es- orecchi possono udire, gli occhi possono vedere e
senze pure che saranno elaborate dai soffi sotto che invece se il j%ng ed il sangue sono in vuoto, la
l’ispirazione degli spiriti. mente è ansiosa, la capacità di attenzione scarsa, la
memoria modesta, l’udito e la vista poco acuti.
Possiamo leggere nel cap. 10 del S] W7n:
Il cervello può svolgere tutte queste sue funzioni
“Tutta la rete di animazione dipende solo in associazione con il midollo. Cervello e mi-
dall’occhio”. dollo rappresentano infatti una coppia inscindibile,
in una relazione y%n/ y1ng, nella quale il cervello si
e nel cap. 30 del L^ng Sh[: riferisce al cielo ed il midollo alla terra.
“Il cervello è il mare del midollo”. da una parte per dare appoggio alla forza e alla po-
tenza muscolare del fegato, dall’altra per sostenere
Il midollo su&, è formato dal radicale di osso g} la forma delle carni della milza.
(nella parte inferiore del quale ritroviamo il radicale
È questo essere rene, condensazione della sua ener-
di carne ), e dalla fonetica , formata da , che
gia, che permette alle ossa di durare a lungo nel
sottende un’idea di movimento, e da che significa tempo. Questo loro essere luogo di riparo per i p-,
seguire, conformarsi. In particolare, viene detto che anime vegetative legate alla terra, prime e ultime
il midollo dipende dal cervello così come i fiumi manifestazioni di vita e di morte, che permette
dipendono dal mare. Cervello e midollo sono inti- all’osso di trovare una collocazione tra i f} straor-
mamente uniti ma, in questo caso, troviamo citato dinari, a protezione di cervello e midollo, presie-
un altro legame molto stretto, esistente tra altri due dendo infine con i m3i alla strutturazione materiale
visceri straordinari: il midollo e l’osso. ed energetica del corpo.
Attraverso il midollo e le ossa ritroviamo il duplice
aspetto dei reni e il loro essere acqua e fuoco. En-
trambi questi f} straordinari sono infatti costituiti VASI – M#I
dalle essenze e dai soffi che provengono dai reni.
Dalla qualità di queste essenze e di questi soffi In medicina tradizionale cinese il termine m3i de-
l’osso riceve la sua qualità di essere diritto, mentre signa le vie di circolazione del sangue e dei soffi,
il midollo ottiene la ricchezza che gli permette di determinati dal cuore e dagli spiriti. Y. Mollard li
sostenere la vita e il sangue. paragona alle correnti marine, che seguono dei tra-
gitti precisi, ma senza essere contenuti in canali.
Yvonne Mollard, trattando il midollo e le ossa, si Acqua che scorre nell’acqua, flussi pre-ferenziali di
rifà alla dialettica del duro e del molle (gan rou) energia che si muovono all’interno dell’energia. Es-
parlandone nel seguente modo: si contengono q* (in particolare y^ng q*, la forma di
energia più vicina al sangue) e sangue, che circola-
“Il duro, forte e resistente, protegge il no in tutto l’organismo per nutrirlo. Zh`ng Ji7-b%n,
molle che, a sua volta, lo genera e lo nu- nella sua opera J&ng Yu7 Qu1n Sh[, afferma:
tre. Le ossa, dure, solide e protettrici,
formano una coppia con il midollo, gras- “Esiste un rapporto tra q* e vasi come
so e prezioso succo di vita. Esso si con- tra un fiume ed il suo alveo: essi sono in-
centra al riparo, nella parte più profonda separabili”.
del corpo, protetto dall’osso, così come
la mandorla, capace di generare tutta la Anche l’ideogramma di m3i si rifà a questa
pianta, è conservata nel cuore del noc- idea di fiume; esso rappresenta infatti delle correnti
ciolo duro..... Da un lato la durezza d’acqua e il loro flusso continuo e perpetuo che ri-
dell’osso evoca il freddo e l’acqua, men- chiama la perennità dei f} straordinari. Essi sono
tre dall’altro il midollo, che genera il l’armatura immateriale ed energetica del corpo, al
sangue, evoca il fuoco”. pari dell’osso, che svolge lo stesso ruolo su un pia-
no più materiale.
ne. Nella tradizione taoista questa terra è il luogo di L’altra, localizzata nella pelvi, in rapporto con i reni
trasformazione dei soffi più spessi in soffi più sotti- e con il loro j%ng, ossia n| z& b`o. Un rapportarsi
li, con il fine di arrivare alla trasformazione ultima che permette l’unione lungo l’asse sh3o y%n tra il
che sono gli spiriti: sh5n. Nella terra sono imma- cuore e il rene, tra sh5n e j%ng, tra il fuoco e l’acqua,
gazzinate le essenze (j%ng) che provengono base di ogni trasformazione e di ogni creazione.
dall’alimentazione e dalla respirazione, che devono
essere raffinate e trasformate in soffi, che si elevano L’utero, altresì denominato b`o g8ng o z& g8ng o zi
sino al cuore. A questo livello, come dice E. Rochat z3ng o b`o z3ng assolve, su un piano più fisico e
de la Vallée, “ sh5n associato alle essenze più pure, materiale, al ruolo di governare le mestruazioni, il
realizzerà il compimento delle funzioni superiori concepimento e la gravidanza. Questo attraverso i
dell’uomo: il pensiero e la funzionalità degli organi suoi rapporti con i reni e con i meridiani straordina-
di senso”. ri, in particolare ch8ng m3i e r7n m3i.
Dall’utero prende inizio la rivoluzione celeste, at- Se il j%ng del rene è florido, il sangue ed il q* di
traverso i sei f} straordinari e il lavoro che si com- ch8ng m3i e r7n m3i sono abbondanti, è possibile
pie nei tre campi di cinabro, che porta alla realizza- concepire, portare a termine la gravidanza e le me-
zione dell’embrione di immortalità. Secondo Zao struazioni sono regolari.
Bichen, questa trasformazione si svolge in tre tappe. Se il j%ng del rene è debole, ch8ng m3i e r7n m3i
La prima è rappresentata dalla sublimazione sono vuoti, i mestrui sono irregolari, possono mani-
dell’essenza (j%ng) e dalla sua trasformazione in sof- festarsi amenorrea e sterilità.
fio (q* ). La seconda è ancora una sublimazione del
soffio (q* ) e la sua trasformazione in energia spiri- Al di là di queste connessioni e dipendenze, l’utero
tuale (sh5n). La terza e ultima tappa è la sublima- deve contare su di un adeguato e costante apporto di
zione dell’energia spirituale (sh5n) e il suo ritorno sangue, e gli organi che presiedono alla formazione
alla vacuità. ed alla distribuzione del sangue manifestano uno
stretto rapporto con n| z& b`o. Pertanto, il cuore,
Una via energetica è messa in relazione con l’utero che governa il sangue, il fegato, che lo accumula e
e si tratta di b`o m3i. Nel cap.33 del S] W7n pos- lo distribuisce, la milza, che lo produce e lo trattiene
siamo infatti leggere: nei vasi, sono fisiologicamente correlati all’utero.
Infatti:
“ b`o m3i è il vaso che ha una relazione
di dipendenza con il cuore e che è legato • se il sangue del cuore e/o della milza e/o del fe-
al centro degli organi della gestazione”. gato è in vuoto, i mestrui potranno essere scarsi,
ritardati o assenti;
È a partire da b`o m3i che r7n m3i, d[ m3i e • se la milza è in vuoto e non trattiene il sangue,
ch8ng m3i si dividono per compiere, in associazio- potranno verificarsi emorragie uterine (con ca-
ne con d3i m3i, la loro opera di strutturazione ratteri di vuoto);
• se il calore agita il sangue del fegato, po-tranno
e di organizzazione del corpo. È sempre attraverso verificarsi anticipi mestruali o me-
b`o m3i che sono in comunicazione tra di loro due no/metrorragie (con caratteri di pienezza);
zone di concentrazione del sangue. Una situata nel • se il q* ed il sangue del fegato ristagnano, le
torace, in rapporto con il cuore e con sh5n, rappre- mestruazioni possono essere irregolari e doloro-
sentata da x%n b`o, ossia l’involucro del cuore. se, associate a coaguli e/o a masse addominali.
CAPITOLO 5
RAPPORTI TRA I F}
Il cap. 47 del L^ng Sh[ afferma:
“I 6 visceri trasformano gli alimenti e li fanno circolare sotto forma di liquidi. La raccolta –
digestione – espulsione, dove vuoto e pieno si alternano, necessita di un preciso coordina-
mento tra i visceri”
Come precedentemente illustrato, gli alimenti vengono sottoposti a successivi processi di decomposizione e
separazione del puro dall’impuro. Il primo processo avviene nello stomaco, che invia il puro alla milza e
l’impuro all’intestino tenue, il quale opera una separazione tra i liquidi ed i solidi, inviando i liquidi alla ve-
scica ed i solidi al grosso intestino. I solidi, dopo un ulteriore riassorbimento dei liquidi, verranno espulsi dal
grosso intestino sotto forma di feci; i liquidi, sottoposti all’attività trasformatrice del q* della vescica, ver-
ranno eliminati sotto forma di urine.
Questo processo digestivo si avvale dell’ausilio dei rimanenti visceri, in quanto la vescica biliare aiuta la di-
gestione per mezzo della bile, mentre il triplice riscaldatore fornisce l’energia necessaria per il processo di-
gestivo.
Il sistema dei visceri costituisce quindi una catena che, da un punto di vista occidentale, comprende sia il si-
stema digerente che quello urinario. Un’alterazione del processo di transito e trasformazione tenderà a river-
berarsi sia a monte che a valle, con maggiore o minore intensità. Pertanto:
• un calore pienezza di stomaco consuma i j%n y7, che non giungono ad irrorare gli intestini, i quali non
possono assorbire i liquidi, provocando feci dure, secche, stipsi, urine scarse e concentrate;
• un calore pienezza che ostruisce il grosso intestino provocando stipsi, intralcia la funzione di discesa del-
lo stomaco, con comparsa di nausea e vomito;
• un calore pienezza trasmesso all’intestino tenue dal cuore secondo la relazione bi2o l&, consuma i liquidi,
che non vengono inviati alla vescica, con comparsa di urine scarse ed ipercromiche;
• l’umidità/calore nella vescica biliare può aggredire lo stomaco ed intralciarne i movimenti verso il basso,
con comparsa di un controcorrente che si manifesta con nausea e vomito
Si rammenti che le patologie del transito intestinale intese in senso occidentale sono, nell’ottica della Medi-
cina Tradizionale Cinese, per larga parte attribuite alla milza ed allo stomaco, così come le patologie da calo-
re pienezza dell’intestino tenue inteso in senso cinese si manifestano soprattutto con sintomi urinari.
CAPITOLO 7
CUORE – INTESTINO TENUE Posta nel ji`o medio, in una posizione di centralità
Il q* del cuore sostiene la funzione di separazione questa coppia lavora in stretto contatto:
del puro dall’impuro svolta dall’intestino tenue, con lo stomaco riceve e contiene, frammenta ed omoge-
ciò adombrandosi l’azione del fuoco fisiologico at- neizza, la milza separa, trasporta e trasforma, lo
tribuibile al cuore secondo la teoria dei 5 movimenti stomaco regge la discesa dell’impuro, la milza la
ed al m*ng m5n – yu1n q* secondo un’altra visione salita del puro, lo stomaco è l’origine dei liquidi e fa
precedentemente illustrata. affidamento sulla milza per separarli e trasportarli,
la milza trasporta le essenze dei cibi giovandosi del
Da un punto di vista psicologico, la capacità di a- q* dello stomaco.
dottare decisioni in base a giudizi formulati chiara-
mente, attribuita all’intestino tenue, è riferibile al Se, a causa di un accumulo di umidità, la milza non
cuore – sh5n. svolge la sua funzione di trasporto trasformazione
ed innalzamento del q*, la funzione di raccolta dello
La relazione tra cuore ed intestino tenue si manife- stomaco sarà compromessa, il cibo ristagnerà cau-
sta con maggior evidenza a livello patologico, so- sando replezione gastrica e gonfiori, che sfoceranno
prattutto nei confronti del calore. Infatti, quando il in un controcorrente che si manifesterà come rigurgi-
fuoco del cuore (ansietà, bocca amara, sete, ulcera- ti, eruttazioni, nausea e vomito.
zioni della lingua) si trasmette all’intestino tenue,
intralcia le funzioni svolte dal viscere sui liquidi or- Di converso, se il cibo ristagna nello stomaco, il q*
ganici, li consuma, e le urine saranno scarse, scure, impuro dello stomaco non potrà scendere, il q* puro
ematiche, la minzione dolorosa. della milza non potrà salire e comparirà diarrea.
QUADRO SINTOMI
Incapacità di alloggiare lo sh5n Vuoto di q* La mente vaga senza riposo (insonnia,
Vuoto di sangue iperonirismo, difficoltà di concentra-
Fuoco di cuore zione, ecc.)
Ostruzione degli orifizi del cuore Fuoco/flemma Follia agitata (agitazione maniacale, de-
lirio verbale, ecc)
Flemma o umidità/flemma Follia calma (sonnolenza, obnubi-
lazione del sensorio, coma)
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 51
SINTOMI COMUNI NELLE AFFEZIONI DEL 5. esaurimento dello y1ng del cuore: si associano
CUORE dispnea, arti freddi, edemi, contrazione della
diuresi.
A) PALPITAZIONI.
Sono un sintomo aspecifico di coinvolgimento del B) INSONNIA.
cuore. I sintomi accompagnatori chiarificano il qua- Di norma lo sh5n /cuore controlla il ritmo sonno –
dro: veglia. Quando lo y1ng (attività fisica e mentale)
1. affezioni del cuore/sh5n da fattori emoziona- muta dal movimento al riposo, sopravviene il son-
li: il paziente si spaventa facilmente e, general- no, e quando trapassa dal riposo al movimento ci si
mente, si associa insonnia; sveglia. La normalità del sonno è fondata sulla natu-
2. vuoto del q* del cuore: di solito compaiono di rale alternanza tra lo y%n e lo y1ng e l’insonnia rap-
giorno, sotto sforzo e recedono a riposo, spesso presenta una rottura di questo equilibrio. Sebbene
sono accompagnate da fiato corto, astenia, ca- l’incapacità del cuore di alloggiare lo sh5n sia la
pogiri e sudorazioni spontanee; causa più frequente di insonnia, anche le affezioni
3. vuoto del sangue del cuore: di solito compaio- di altri z3ng -f} possono alterare queste alternanze
no di notte, indipendentemente dallo sforzo fisi- tra lo y%n e lo y1ng. L’insonnia, infatti, è un sinto-
co, il paziente presenta un incarnato pallido, mo comune anche nelle seguenti sindromi.
spesso si associano disturbi dello sh5n quali an- Vuoto del q* e del sangue del cuore e della milza:
sia, insonnia, iperonirismo; contraddistinto da insonnia, molti sogni che distur-
4. vuoto dello y%n del cuore e pienezza relativa bano il sonno, palpitazioni, smemoratezza, difficoltà
del fuoco del cuore: spesso si associano irrita- di concentrazione, stanchezza, anoressia, pallore.
bilità irrequietezza, capogiri, insonnia, sudora- Vuoto dello y%n ed eccesso del fuoco
zioni notturne e calore ai 5 cuori;
del cuore o del fegato o di entrambi: contraddistinto del q* del cuore al quale si sovrapponga un freddo
da irrequietezza, insonnia, capogiri, acufeni, xero- endogeno. Se il vuoto dello y1ng del cuore si in-
stomia, calore ai 5 cuori, lingua arrossata, polso ra- staura improvvisamente o raggiunge gradi estremi,
pido (shu-); possono associarsi polluzioni notturne, può manifestarsi con i quadri di collasso o shock
smemoratezza, palpitazioni e lombalgie. cardiocircolatorio della medicina occidentale.
Il fuoco e le mucosità perturbano il cuore: contrad-
distinto da oppressione soffocante al torace, testa QUADRI DA PIENEZZA
pesante, bocca amara, capogiri, induito linguale Il fuoco, il flemma ed il sangue stagnante, i quali
giallo e grasso, polso scivoloso (hu1) e rapido (shu- nella maggior parte dei casi sono di origine endoge-
) na, possono colpire il cuore. Il calore patogeno di
origine esterna può anch’esso provocare iperpiressia
elevata e disturbi del sensorio fino al coma, ma si è
DIFFERENZIAZIONE soliti parlare di un attacco al ministro del cuore da
calore esterno.
DELLE SINDROMI L’eccesso del fuoco del cuore può dare origine a tre
gruppi di sintomi:
Le sindromi dell’organo cuore possono essere sud- 1. sintomi legati al divampare del fuoco nel cuore,
divise in quadri da vuoto e quadri da pienezza. quali irrequietezza, sensazione febbrile, inson-
nia, agitazione
QUADRI DA VUOTO 2. sintomi legati al divampare verso l’alto del fuo-
I quadri da vuoto del cuore sono quattro: vuoto del co del cuore con dolore ed ulcerazioni del cavo
q*, dello y1ng, del sangue e dello y%n. Il q* appar- orale
tiene allo y1ng, così come il sangue appartiene allo 3. sintomi legati al divampare del fuoco del cuore
y%n, pertanto i quadri da vuoto del cuore possono trasmesso all’intestino tenue secondo la relazio-
essere raggruppati in due grandi categorie: vuoto ne bi2o l&, consistenti in stranguria, bruciori u-
del sangue e dello y%n oppure vuoto del q* e dello rinari, ematuria.
y1ng. Il primo è contraddistinto da sintomi psicolo- Tutti e tre questi gruppi di sintomi possono compa-
gici (riferibili ai quadri occidentali delle nevrosi), in rire isolatamente o associarsi.
quanto il deficit del substrato materiale rende il cuo-
re incapace di alloggiare lo sh5n. Il secondo si ma- Le perturbazioni del cuore da parte del flemma o
nifesta sotto forma di un’insufficienza cardiovasco- del fuoco e del flemma associati provocano altera-
lare, come risultato di un impoverimento della forza zioni dello stato mentale. Il flemma di per sé in ge-
che assicura la circolazione del sangue. nere provoca sintomi inibitori, quali introversione,
Sia il vuoto del sangue che il vuoto dello y%n del obnubilazione del sensorio, fino al coma. Il fuoco in
cuore causano un’agitazione dello sh5n, che vaga associazione al flemma causa in genere ipereccita-
senza dimora, che si manifesta come irrequietezza, zione, deliri verbali, comportamenti maniacali, co-
insonnia ed iperonirismo. I sintomi di accompa- me rilevabili nelle psicosi e nella schizofrenia.
gnamento valgono a differenziare i due quadri: il
Il ristagno di sangue localizzato nei vasi del cuore è
vuoto del sangue del cuore è contraddistinto da pal-
causato da un rallentamento del sangue fino alla sta-
lore dell’incarnato, lingua pallida, associati ai segni
si. Sebbene la sindrome debba essere classificata nei
generici di un vuoto del sangue, mentre il vuoto del-
quadri da pienezza, nella maggior parte dei casi
lo y%n del cuore è associato a segni di calore endo-
viene provocata da un vuoto del q* e dello y1ng,
geno o calore vuoto (x[ r7) . Se i segni di calore en-
tanto da essere una sindrome complessa. I casi lievi
dogeno sono pronunciati, si parlerà di vuoto dello
sono riferibili alle insufficienze coronariche della
y%n del cuore con esuberanza di calore o fuoco en-
medicina occidentale, mentre i casi gravi agli infarti
dogeni, essendo la differenza quantitativa e non
miocardici.
qualitativa.
Il carattere distintivo che contraddistingue sia il EZIOLOGIA GENERALE DEL CUORE
vuoto del q* che il vuoto dello y1ng del cuore è la
diminuzione dell’attività funzionale del cuore. La ENERGIE PERVERSE ESTERNE
differenza tra i due quadri consiste nella presenza di Il L^ng Sh[, al cap. 71, afferma:
segni di freddo nel vuoto dello y1ng del cuore, as-
senti nel vuoto del q* del cuore. In altri termini, il “Se le energie perverse esterne attaccano il
vuoto dello y1ng del cuore non è altro che un vuoto cuore, penetrano nel pericardio”.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 53
Il monarca deve essere preservato, quindi verrà di- /fuoco del fegato, che può facilmente trasmettersi al
feso dall’attacco delle energie cosmopatogene, le cuore, provocando un fuoco di cuore in eccesso.
quali non possono raggiungerlo e verranno deviate
al ministro del cuore. Questo tentato attacco viene Per quanto concerne l’intestino tenue, la tristezza
in genere operato dal calore, che si dice essere dete- interferisce con la capacità di giudizio che a
stato dal cuore, e che costituisce l’unica energia quest’organo è demandata.
perversa esterna il cui attacco al ministro del cuore
DIETA
venga descritto nella classificazione nosografica ci-
Sebbene i testi classici, in osservanza delle affinità
nese. Si tratta di una patologia acuta, nella quale il
analogiche, ci indichino le azioni svolte dai vari sa-
calore penetra rapidamente fino a y^ng f7n, provo-
pori sul cuore, nella pratica clinica, al contrario ad
cando febbre elevata, sete, agitazione ansiosa, in-
esempio di milza o fegato, la dieta viene scarsamen-
sonnia, nei casi gravi confusione mentale fino al de-
te presa in considerazione come causa di malattia
lirio, eruzioni cutanee. Al di là delle differenze clas-
del cuore.
sificative e semantiche, non sfuggirà come molti di
questi sintomi possano essere ricondotti al cuore, così Per quanto concerne l’intestino tenue, il consumo
come illustrato finora. eccessivo di cibi freddi e crudi può provocare la
formazione di freddo, mentre quello di cibi caldi
EMOZIONI
può causare la formazione di calore. Anche in que-
Il S] W7n, al cap. 39, afferma
sto caso le funzioni digestive dell’intestino tenue
sono, nell’ottica della Medicina Cinese, da ricon-
“La gioia rende lo sh5n tranquillo e ri-
dursi alla coppia milza/stomaco.
lassato, giova a y^ng q* ed a w7i q* ”.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Sollevare lo y1ng, ripristinare la coscienza, arrestare
5
la sudorazione. Il sapore amaro in bocca più frequentemente compare
nelle patologie da calore del fegato e della vescica bilia-
re, in tal caso perdura nell’arco della giornata. Il carattere
IPERATTIVITÀ DEL FUOCO DEL CUO-
distintivo di quello riferibile al calore di cuore è che si
RE presenta solo al mattino, soprattutto dopo una notte in-
SINTOMATOLOGIA sonne.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 57
provocare un ristagno del q* del cuore che, alla lunga, • vuoto di q*/y1ng del cuore (il sangue non
può trasformarsi in fuoco del cuore. circola perché manca di energia/calore)
Spesso il fuoco del cuore è trasmesso o innescato da • vuoto del sangue del cuore (il sangue in
un fuoco del fegato che si innalza ed infiamma vuoto non ha la capacità di muoversi)
l’alto. In tal senso anche le cause alimentari, come • fuoco del cuore (il fuoco concentra il san-
una dieta troppo ricca in alimenti piccanti e riscal- gue e ne impedisce i movimenti).
danti, può essere un fattore predisponente o inne- Se il quadro è causato da vuoto di q*/y1ng del cuore
scante. o vuoto del sangue del cuore, i sintomi di ristagno
Nell’ottica dei rapporti fegato/cuore ed al fine (pienezza) si assoceranno a quelli di vuoto, dando
dell’insorgenza di fenomeni di fuoco trasmessi dal origine ad una sindrome complessa. Se il quadro è
fegato al cuore, si consideri come la genesi del ri- causato da fuoco del cuore, la sindrome sarà da pie-
stagno del q* del cuore su base psicologica (tristez- nezza.
za, frustrazione, ecc.) sia una commistione di rista- Nella maggior parte dei casi la sindrome è da ricol-
gno (pienezza) e di vuoto (ad esempio la tristezza legare ad un vuoto di q*/y1ng del cuore, di per sé
consuma il q* ). Il viraggio da questo stato di vuo- presente anche nel vuoto di sangue del cuore, data
to/pienezza ad una pienezza di calore vera e propria la stretta interdipendenza tra q* e sangue.
è spesso innescato dal fegato che, sulla scorta di una Il dolore è provocato dal ristagno/stasi di sangue,
collera improvvisa, libera verso l’alto il suo fuoco aggravato dallo sforzo fisico che consuma il q*, o
che si trasmette al cuore. Ecco che un paziente in dal freddo, che consuma lo y1ng. Il dolore segue la
precedenza depresso vira verso uno stato di agita- faccia mediale del braccio, percorsa dal meridiano
zione ed iperattività. del cuore.
Il sangue statico non circola, le labbra e le unghie
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE diventano cianotiche.
Nevrosi ansiose. Gengivostomatiti, glossiti, uretriti, Il sangue statico intralcia la formazione e la circola-
cistiti. zione di z8ng q*, che non può diffondersi, e gli arti
diventano freddi.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Il sangue statico non può raggiungere la lingua, che
Rinfrescare il cuore, purificare il calore, calmare lo
diventa violacea. Il colore tenderà al bluastro se
sh5n
predomina il freddo (vuoto di q*/y1ng), al rossastro
se predomina il calore (fuoco di cuore).
Il sangue statico impedisce la corretta formazione
RISTAGNO DI SANGUE NEL CUORE del battito ed il polso sarà aritmico.
SINTOMATOLOGIA
Palpitazioni, dolori precordiali, di intensità variabi- EZIOLOGIA
le, da punture di spillo ad un’oppressione dolorosa, Essendo il momento eziologico è un ristagno di
irradiata a tutto il torace o verso la parte interna del sangue nel torace, qualunque causa di rallentamento
braccio sinistro. sanguigno potrà provocare questa sindrome. In par-
Lingua: violacea, spesso con punteggiature più scu- ticolare:
re. • emozioni represse che si accumulino nel
Polso: sottile (x* ), rugoso (s7), annodato (ji5), irre- torace/cuore/sh5n
golare (da^ ). • vuoto di q*/y1ng del cuore
Se la malattia si aggrava ed il ristagno si trasforma • vuoto di sangue/q* del cuore
in stasi, il dolore diventa intenso, brutale, a pugnala-
• mucosità che velano il cuore
ta, il paziente teme per la propria vita. Gli arti di-
• fuoco del cuore.
ventano freddi, le labbra e le unghie violacee, si può
avere perdita di coscienza, il polso diventa tenue
Il quadro patologico può essere precipitato, virando
(w4i), fino a scomparire.
dal ristagno alla stasi, sulla scorta di un evento criti-
PATOLOGIA co, quale:
Questa sindrome rappresenta l’esito finale di un esposizione al freddo, sforzo fisico (soprattutto nei
quadro patologico che abbia indotto un rallentamen- vuoti di q*/y1ng del cuore)
to del sangue a livello del cuore. Una stasi di sangue eccesso incontrollato di un’emozione che si libera
a livello cardiaco può conseguire a diverse cause: sotto forma di fuoco (fuoco di cuore, fuoco e muco-
sità).
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE sforma in fuoco, il paziente si agita, ride e piange in
Insufficienza coronarica, infarto miocardico. maniera incontrollata, grida, diventa violento, ad
originare i quadri di “follia agitata” (kuang) della
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Medicina Cinese. Follia calma e follia agitata spes-
Regolare il sangue, far circolare il sangue, calmare so trapassano l’una nell’altra, vuoi per il viraggio
lo sh5n e, nel caso, riscaldare lo y1ng del cuore. patologico spontaneo del ristagno di flemma verso
il calore, vuoi per la sovrapposizione del calore,
spesso generato dall’e-splosione di un sentimento.
IL FUOCO E LE MUCOSITÀ PERTUR- Nei casi gravi, l’ostruzione degli orifizi del cuore
BANO IL CUORE può causare perdita di coscienza e coma. Questa
SINTOMATOLOGIA forma di coma è di tipo pienezza, in contrapposizio-
Agitazione o depressione, ottusità, insonnia, ipero- ne a quella da collasso dello y1ng, di tipo vuoto.
nirismo, irrequietezza mentale, palpitazioni, bocca La lingua arrossata indica la presenza di calore,
amara, sete, stipsi, oliguria. Se la situazione si ag- l’induito giallo e grasso quella di umidità/calore.
grava, compaiono confusione mentale, delirio ver- Il polso scivoloso testimonia la presenza di flemma,
bale, soliloquio, agitazione maniacale, riso o pianto la rapidità indica il calore, la pienezza segnala
incontrollabili, comportamenti violenti e, in casi cri- l’eccesso.
tici, perdita di coscienza fino al coma.
Lingua: rossa con induito giallo e grasso, punta ar- EZIOLOGIA
rossata o punteggiata di rosso. Il flemma, originatosi come sopra illustrato, si de-
Polso: pieno (sh^ ), rapido (shu-) e scivoloso (hu1), posita sugli orifizi del cuore. Il calore, derivante dal
oppure rapido (shu-), debordante (h9ng) e scivoloso ristagno prolungato di flemma, o da problemi emo-
(hu1), oppure pieno (sh^ ), rapido (shu-) a fil di fer- zionali, si trasforma in fuoco ed agita lo sh5n.
ro (xi1n). Una patologia da calore esterno che invada il mini-
stro del cuore, può dare quadri analoghi, con minor
PATOLOGIA evidenza dei sintomi psichici.
Si tratta di una sindrome da pienezza, dove il fuoco
agita il cuore ed il flemma ne ostruisce gli orifizi. I CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
momenti eziologici, fuoco e flemma, sebbene em- Malattie mentali, sindromi maniacali, epilessia.
bricati, possono essere distinti. Il flemma è una pro-
duzione patologica derivante da un’alterazione del ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
metabolismo dei liquidi organici, causato da un Eliminare il fuoco del cuore, calmare lo sh5n, dis-
vuoto del q* della milza. Il flemma, addensandosi e solvere il flemma.
ristagnando, tende a produrre calore, il quale lo
concentrerà ulteriormente. Sia le cause alimentari LE MUCOSITÀ OSTRUISCONO GLI O-
(un’alimentazione troppo ricca di cibi dolci e gras- RIFIZI DEL CUORE
si), che quelle psicologiche (una rimuginazione ec- SINTOMATOLOGIA
cessiva) possono portare ad una formazione di Inebetimento, incapacità di riconoscere le persone,
flemma. D’altra parte, sia il calore/fuoco del cuore, soliloquio, confusione mentale, sguardo fisso, afa-
che quello del fegato (spesso a genesi menta- sia, rantoli, vomito. Nei casi gravi, perdita di co-
le/emozionale) tendono a concentrare il flemma, scienza, respiro stertoroso.
che di per sé nasce con connotazioni di fred- Lingua: gonfia, con induito bianco, grasso e spesso.
do/vuoto. Polso: scivoloso (hu1), profondo (ch5n).
Il flemma, quindi, vela gli orifizi del cuore e deter-
mina un quadro da pienezza. PATOLOGIA
Il flemma, di per sé, è una forma di umidità, quindi Questa sindrome, da pienezza, è molto simile alla
pesante e torpida, che tende a rallentare. In presenza precedente, salvo che per l’assenza di fuoco. Come
di scarsi segni di fuoco/calore, il flemma darà origi- detto, il flemma è una produzione patologica
ne a quadri sì di pienezza, ma con inebetimento ed dell’umidità. Quest’ultima, di per sé, è pesante e
introversione del paziente (paziente depresso, che tende a scendere. La possibilità di salire a velare gli
borbotta tra sé e sé oppure è muto, che non si ali- orifizi del cuore le è garantita o dal fuoco, in questo
menta, agitato internamente, poco reattivo caso assente, o da qualcosa che la mobilizzi verso
all’esterno) ad originare i quadri di “follia calma” l’alto, nella fattispecie il vento interno.
(dian) della Medicina Cinese. Se il flemma si tra-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 59
Questo quadro patologico si manifesta infatti in pa- Dolori addominali migliorati dalla pressione e dal
zienti affetti da incidenti cerebrovascolari, nei quali calore, desiderio di bevande calde, borborigmi, diar-
il vento associato al flemma, provochi afasia, para- rea, urine abbondanti e chiare, pollachiuria senza
lisi e coma. La mancanza di fuoco rende conto sintomi infiammatori.
dell’assenza dei sintomi quali agitazione, ansia, Lingua: pallida, con induito bianco.
comportamenti violenti, ecc.. Polso: profondo (ch5n), lento (ch^ ).
Questo quadro può presentarsi anche nei bambini,
con ritardo mentale e difficoltà di parola. In tal caso PATOLOGIA
l’immaturità della milza, parafisiologica La sindrome può essere inquadrata in due modi di-
nell’infanzia, è talmente accentuata da provocare un versi.
accumulo massivo di umidità, che deborda in tutto Il primo: si tratta di un vero e proprio vuoto di
l’organismo fino a raggiungere gli orifizi del cuore. y1ng/calore negli intestini, con compromissione
Lo stato stuporoso, la confusione mentale e l’in- delle funzioni digestive. Il secondo: il quadro è as-
coscienza sono causati dal flemma che vela gli ori- similabile ad un vuoto dello y1ng della milza. La
fizi del cuore. contraddizione è solo apparente, in quanto lo y1ng
I rantoli e la nausea sono provocati dal flemma che /calore dei reni/m*ng m5n giunge agli intestini per
si accumula nello stomaco e nel polmone. sostenere la funzione digestiva attraverso la milza.
Il cuore, ostruito dal flemma, non può comandare la Si tratta quindi di una differenza semantica.
lingua, e la parola è inceppata, lo sh5n torpido. Salvo i borborigmi, di pertinenza dell’intestino te-
La lingua gonfia, con un induito spesso e grasso, nue, tutti gli altri sintomi sono riconducibili al vuoto
testimonia dell’umidità/flemma che si accumula. dello y1ng della milza. Così il desideri di bevande
L’induito è bianco e non giallo. ad indicare l’as- calde, la ricerca del calore, il gradimento del mas-
senza di calore. saggio sono un tentativo di recuperare calore/y1ng,
Il polso scivoloso e profondo indica la presenza di la cui carenza si manifesta con diarrea, urine ab-
umidità nell’interno. bondanti e chiare, polso lento.
La lingua è pallida perché lo y1ng è in vuoto.
EZIOPATOGENESI Il polso è profondo perché il freddo è interno.
Nei bambini costituzionale.
Negli adulti la rimuginazione ed in genere un sen- EZIOLOGIA
timento che perduri a lungo, aggravati da errori die- Consumo eccessivo di cibi freddi e crudi.
tetici (eccesso di cibi grassi, freddi e crudi)
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE Enterite cronica, dissenteria cronica.
Ictus, epilessia, ritardi di sviluppo nei bambini, de-
menze senili. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Riscaldare e tonificare intestino tenue e milza.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Aprire gli orifizi del cuore, dissolvere il flemma. FREDDO PIENEZZA NELL’INTESTINO
TENUE
SINDROMI DEL MERIDIANO DEL CUORE SINONIMI: (OSTRUZIONE DEL QI NELL’INTESTINO TE-
NUE)
a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano
Dolori crampiformi lungo il tragitto del meridiano. SINTOMATOLOGIA
Dolore con sensazione di torsione all’addome infe-
b) Il calore perverso segue il meridiano a turbare riore, che può diffondersi verso lo scroto e/o alla
l’alto schiena, addome gonfio con intolleranza alla pres-
Gola secca, sclere gialle ed iniettate, palmo delle sione, borborigmi, flatulenza, l’emissione di gas
mani caldo, dolori precordiali, gengivostomatiti, ul- migliora i dolori, gonfiori scrotali.
cerazioni linguali, lingua arrossata e rigida. Lingua: pallida, induito bianco e sottile.
Polso: profondo (ch5n), a fil di ferro (xi1n), talvolta
FREDDO-VUOTO NELL’INTESTINO teso (j&n).
TENUE PATOLOGIA
La sintomatologia è strettamente imparentata a
SINTOMATOLOGIA
quella del quadro “il freddo ristagna nel meridiano
del fegato”, dalla quale è difficilmente distinguibile. L’ostruzione degli intestini interferisce con le fun-
In effetti il momento eziologico, una stasi di q*, in- zioni di abbassamento dello stomaco e possono
teressa sia l’intestino tenue che il fegato. Può essere comparire nausea e vomito.
un quadro acuto, in tal caso si tratta di una pienezza Il polso profondo e a fil di ferro indica l’ostru-zione,
di freddo nell’intestino tenue, o cro-nico, in tal caso il polso teso riflette il dolore.
si parla di una pienezza del q* del fegato (ristagno
di q* ) sovrapposta ad un vuoto del q* della milza. Il EZIOLOGIA
quadro è comunque dominato dal ristagno del q*, L’ostruzione del q* dell’intestino tenue può aggra-
con dolori distensivi, associati a gonfiori, aggravati varsi è dar luogo ad un annodamento. Tutti i fattori
dalla pressione, migliorati dall’emissione di gas; che generano l’ostruzione giocano un ruolo favoren-
quest’ultimo aspetto, assente nella sindrome “il te all’annodamento.
freddo ristagna nel meridiano del fegato”, varrebbe
a corroborare l’attribuzione all’intestino. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
La lingua pallida e l’induito bianco testimoniano del Torsioni intestinali, ernie inguinali strozzate.
freddo.
Il polso profondo e a fil di ferro indica l’ostru-zione, ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
il polso teso riflette il dolore. Far circolare il q* nel ji`o inferiore eliminando
l’ostruzione, mobilizzare il q* dell’intestino tenue.
EZIOLOGIA
Consumo eccessivo di cibi freddi e crudi (freddo di
origine alimentare). PIENEZZA DI CALORE
Freddo di origine esterna. NELL’INTESTINO TENUE
Qualunque fattore che provochi un ristagno del q* SINTOMATOLOGIA
del fegato predisporrà all’insorgenza di questo qua-
dro patologico. Inquietudine, agitazione, viso arrossato, sordità,
gengivostomatiti, dolore all’addome, bruciori ure-
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE trali, bruciori urinari, urine scarse ed ipercromiche,
Coliche intestinali, ernie inguino-scrotali, torsione talvolta sangue nelle urine, sensazione di calore fa-
del funicolo spermatico, torsione testicolare, varico- stidioso al petto. Possono comparire ansia, insonnia,
cele. viso arrossato.
Lingua: arrossata, specie alla punta, induito giallo.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Polso: rapido (shu-), talvolta scivoloso (hu1), tal-
Far circolare il q* nel ji`o inferiore, armonizzare il volta debordante (h9ng).
fegato.
PATOLOGIA
Si tratta di una sindrome da calore pienezza localiz-
ANNODAMENTO DEL Q*
zato all’interno, nella quale il fuoco di cuore si tra-
DELL’INTESTINO TENUE smette all’accoppiato intestino tenue, dal quale si
SINTOMATOLOGIA
propaga anche alla vescica, facente parte del meri-
Dolori violenti all’addome, gonfiore addominale diano t3i y1ng. Il calore nell’intestino tenue brucia i
con intolleranza alla pressione, borborigmi, stipsi, liquidi che non giungono più alla vescica, cosicché
nausea, vomito. le urine si fanno scarse e concentrate. Il calore pro-
Lingua: induito spesso e bianco. voca dolori alla minzione e, se intenso, può danneg-
Polso: profondo (ch5n), a fil di ferro (xi1n), talvolta giare i vasi, con comparsa di sangue nelle urine.
teso (j&n). Il calore/fuoco, che si origina nel cuore, può mani-
festarsi anche a questo livello con ansia, insonnia,
PATOLOGIA viso arrossato.
La sindrome è molto simile a quella appena illustra- Il meridiano dell’intestino tenue penetra nel-
ta, salvo che riveste costantemente un carattere di l’orecchio e, se il calore lo segue, può insorgere
acuzie. L’intestino è bloccato ed i dolori sono molto sordità.
intensi, esacerbati dalla pressione. I movimenti a La lingua rossa riflette la presenza di calore, loca-
monte dell’ostruzione provocano borborigmi. lizzato nel cuore (punta arrossata) e la frequente as-
L’alvo e inizialmente pervio ai gas ma non alle feci, sociazione di umidità (induito giallo).
poi anche la flatulenza scompare e l’addome si gon-
fia sempre più.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 61
Il polso è rapido per la presenza del calore, debor- Cistiti, uretriti, cistopieliti.
dante a causa della pienezza, scivoloso per
l’eventuale umidità. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Purificare il calore del cuore e dell’intestino tenue.
EZIOLOGIA
Problemi emozionali, quali ansia cronica, frustra-
zione, preoccupazioni costanti, tristezza protratta, SINDROMI DEL MERIDIANO
possono provocare un ristagno del q* del cuore che, DELL’INTESTINO TENUE
alla lunga, può trasformarsi in fuoco del cuore che a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano
si trasmette all’intestino tenue. Torcicollo, dolori lungo la faccia posteriore del
Spesso il fuoco del cuore è trasmesso o innescato da braccio e della spalla. Dolori e gonfiori alla mandi-
un fuoco del fegato che si innalza ed infiamma bola.
l’alto. In tal senso anche le cause alimentari, come
una dieta troppo ricca in alimenti piccanti e riscal- b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
danti, può essere un fattore predisponente o inne- segue a turbare l’alto
scante. Faringodiania, sordità, occhi gialli.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
CAPITOLO 9
cronica, con prolassi (uterini, rettali) e ptosi organi- sintomi. Il singhiozzo può essere classificato in base
che (gastriche, renali). alle regole vuoto/pieno e caldo/freddo.
Il singhiozzo da pienezza di freddo ha un suono
SEGNI E SINTOMI DA ALTERAZIONI basso e può essere calmato dal calore, a testimo-
DELLO STOMACO nianza di un freddo di stomaco. Il singhiozzo da
Un deficit delle capacità dello stomaco di accogliere pienezza di calore ha un suono intenso, è continuo
il cibo provoca perdita di appetito, facile sazietà e ed è accompagnato da alitosi e stipsi, ad indicare la
riduzione dell’apporto alimentare. Al contrario, in presenza di un fuoco di stomaco. Il singhiozzo da
caso di fuoco di stomaco, che induce un’iperattività freddo/vuoto è debole e di suono basso, disconti-
funzionale dello stomaco, spesso compare polifagia. nuo, spesso accompagnato da freddolosità e debo-
Il fuoco vuoto di stomaco, da vuoto di y%n, determi- lezza generalizzata, ad indicare un vuoto dello y1ng
na invece una sensazione di languore di stomaco, della milza. Il singhiozzo da calore/vuoto è discon-
non una vera e propria fame. La direzionalità del q* tinuo, generalmente associato a sete e bocca e gola
dello stomaco è verso il basso. Una risalita patolo- secca, ad indicare un deficit dello y%n dello stoma-
gica del q* dello stomaco causa nausea, vomito, e- co.
ruttazioni, singhiozzo.
Rigurgiti acidi. Le cause principali di rigurgiti aci-
SINTOMI COMUNI NELLE AFFEZIONI di sono la disarmonia fegato stomaco (un attacco
DELLA MILZA E DELLO STOMACO trasverso del q* del fegato stagnante allo stomaco)
Vomito. Può essere suddiviso in due categorie: da ed un freddo/vuoto di milza e stomaco. Il primo
pienezza e da vuoto. Il vomito da pienezza ha un quadro ha caratteristiche di calore, essendo associa-
esordio acuto ed una durata breve ed è provocato to ad irritabilità, bocca amara e polso rapido (shu-)
principalmente da: e a fil di ferro (xi1n), il secondo quadro ha caratteri-
• ristagno di alimenti indigeriti a causa di stravizi stiche di freddo/vuoto, essendo accompagnato da
alimentari; distensione epigastrica, eruttazioni, induito bianco,
• accumulo di flemma o liquidi nello stomaco; polso ritardato (hu2n) e debole (ru-).
• attacco trasverso allo stomaco da parte del q*
del fegato. Dolori gastrici. Il dolore gastrico riconosce le me-
Il vomito da vuoto presenta un esordio graduale, desime cause di qualunque altro dolore:
tende a protrarsi nel tempo ed è causato da uno sca- l’impedimento alla circolazione del q* e del sangue.
dimento delle funzioni digestive e di trasporto della Può essere provocato da energie perverse esterne (in
milza e dello stomaco. particolare il freddo), pasti irregolari, stravizi ali-
Le caratteristiche del vomito forniscono indizi ag- mentari, cause psichiche e surmenage fisico. I sin-
giuntivi: tomi accompagnatori valgono a chiarire la diagnosi
• un vomito di sapore acido indica un attacco del eziologica.
fegato sullo stomaco; • Le gastralgie da freddo perverso sono contrad-
• un vomito di sapore amaro indica calore nel fe- distinte da esordio acuto, dolori intensi e dal fat-
gato e nella vescica biliare che intralcia la dige- to di essere migliorata dall’appli-cazione di ca-
stione; lore;
• un vomito mucoso e liquido indica freddo nello • le gastralgie da ristagno di cibo sono associate
stomaco con ritenzione di liquidi; ad eruttazioni di cattivo sapore, alitosi, rigurgiti
• un vomito subito dopo l’assunzione del cibo in- acidi, induito spesso e grasso, e sono alleviate
dica un calore pienezza dello stomaco; dal vomito;
• ripetuti conati di vomito con vomito scarso o • le gastralgie da disarmonia fegato/stomaco che
assente indicano un vuoto dello y%n dello sto- insorgono a seguito di un attacco di rabbia, sono
maco. contraddistinte da un dolore distensivo, irradia-
to agli ipocondri ed accompagnato da eruttazio-
Singhiozzo. Il singhiozzo deriva da un controcor- ni frequenti;
rente del q* dello stomaco. Nella maggior parte dei • le gastralgie che si manifestano nelle sindromi
casi si tratta di un disturbo transitorio, non necessita da freddo/vuoto della milza e dello stoma-
di terapia e riveste scarso significato clinico. In al- • co sono modeste ma persistenti e sono alleviate
cuni casi, invece, persiste ed indica una patologia, dalla pressione e dal calore
soprattutto se si manifesta in associazione ad altri
• le gastralgie da stasi del sangue, caratterizzate Nelle diarree croniche:
da un dolore trafittivo a localizzazione fissa, • la diarrea da vuoto del q* della milza e dello
sono spesso accompagnate da ematemesi e/o stomaco è contraddistinta dalla periodicità, dal
melena. fatto che le feci contengono cibi indigeriti,
Eruttazioni. Le eruttazioni si manifestano al- dall’essere aggravata da pasti pesanti, accom-
l’interno dei seguenti quadri sindromici: pagnata da anoressia, distensione post-prandiale
• ristagno di cibo nello stomaco, conseguente a e sazietà, incarnato pallido e opaco, lingua pal-
stravizi alimentari, associato ad eruttazioni aci- lida con induito bianco;
de e di sapore sgradevole, talvolta con nausea e • la diarrea da vuoto dello y1ng dei reni, si palesa
vomito ed un induito spesso e grasso; con scariche che si manifestano al mattino pre-
• accumulo di flemma/calore nello stomaco da sto, associate a borborigmi e dolori colici pe-
errori dietetici: le eruttazioni sono associate ad riombelicali alleviati dall’evacuazione, arti
una sensazione di distensione oppressiva al to- freddi, freddolosità generalizzata, ma in partico-
race, da un induito giallo e grasso e, talvolta, da lare all’addome;
vomito di mucosità; • la diarrea da disarmonia fegato/milza si manife-
• disarmonia fegato/stomaco: le eruttazioni sono sta dopo stimoli emotivi che ostacolino
spesso associate a distensione addominale e l’armonico fluire del q* del fegato, è associata a
scatenate da un attacco di rabbia; sensazione di distensione dolorosa agli ipocon-
• vuoto freddo di milza e stomaco: le eruttazioni dri irradiata al torace, eruttazioni, anoressia e
vanno e vengono, sono accompagnate da debo- dolori addominali.
lezza generale, arti freddi, incarnato opaco e ri-
gurgiti di liquidi acquosi. DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI
Diarrea. La diarrea di pertinenza delle affezioni Le sindromi della milza e dello stomaco possono
della milza e dello stomaco si manifesta con ripetute essere suddivise in quadri da vuoto e quadri da pie-
defecazioni di feci molli, che possono contenere ci- nezza.
bi indigeriti, ma non sangue o pus. La diarrea
frammista a sangue o pus è generalmente provocata QUADRI DA VUOTO
da un attacco da umidità/calore al grosso intestino La condizione fondamentale di vari quadri da vuoto
(dissenteria). della milza è il deficit del suo q*, che provoca una
La diarrea può manifestarsi in forma acuta o croni- diminuzione delle capacità della milza di assicurare
ca. Le forme acute sono da ricondurre ad energie la digestione e l’assimilazione. Se questo stato per-
perverse esterne (in particolare il freddo / umidità siste per un tempo prolungato, la forza e la vitalità
ed il calore/umidità che intralciano le funzioni della di un individuo ne saranno compromesse. Il vuoto
milza e dello stomaco), e a stravizi alimentari. Le del q* della milza è alla base delle sindromi caren-
diarree croniche sono da ricondursi a vuoto del q* ziali di molti altri z3ng. Se il vuoto del q* della mil-
della milza e dello stomaco, vuoto dello y1ng dei za è associato a sintomi di freddo, quali ad esempio
reni, disarmonia fegato/milza. avversione al freddo e/o dolore addominale aggra-
Nelle diarree acute: vato dal freddo, si parla di vuoto dello y1ng della
• la diarrea da freddo/umidità è caratterizzata da milza. Se il vuoto del q* della milza è accompagnato
feci molli o addirittura acquose, dolori addomi- da sintomi che testimoniano una ritenzione di umi-
nali, induito bianco e grasso ed è spesso asso- dità (diarrea, leucorrea con perdite liquide abbon-
ciata a malattie da raffreddamento (naso ottura- danti, edemi ed un induito spesso e grasso) si parla
to, cefalea, brividi e febbre poco elevata); di vuoto della milza con ritenzione di umidità. Se il
• la diarrea da calore umidità è causata da cibi vuoto del q* della milza è contraddistinto da un in-
guasti ed è contraddistinta da feci acquose, do- capacità ad innalzare il q* e le sostanze nutritizie,
lori addominali, bruciori anali, sete, induito che si manifesta con lienteria cronica e ptosi o pro-
giallo e grasso; lassi viscerali, si parla di crollo del q* della milza.
• la diarrea da stravizi alimentari è contraddistinta Il mantenimento del sangue all’interno dell’albero
da feci di odore nauseabondo, distensione e do- vascolare dipende dal q* della milza, tanto che un
lori addominali alleviati dall’eva-cuazione, erut- suo deficit potrà manifestarsi con fenomeni emorra-
tazioni acide e di odore sgradevole, induito gici. Le emorragie da vuoto del q* della milza sono
grasso e spesso. caratterizzate dalla cronicità e dal fatto di manife-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 65
starsi nella parte inferiore dell’organismo, come av- permanenze in ambienti umidi, oppure per una dieta
viene in alcuni tipi di metrorragia, alcuni sanguina- troppo ricca in alimenti crudi e/o freddi.
menti emorroidari e nelle ematurie protratte. L’umidità/freddo di origine esterna può provocare
La produzione di q* e sangue è strettamente con- una sindrome molto simile al vuoto del q* della
nessa alla milza, che estrae gli elementi essenziali milza con accumulo di umidità, poiché intralcia le
per la loro produzione. Pertanto, se la milza è in funzioni di trasformazione e trasporto. Per distin-
vuoto, sarà carente non solo la produzione del q*, guere i due quadri, si rammenti che quello da umidi-
come indicato dalla stanchezza e dall’affati-cabilità, tà/freddo è una sindrome da pienezza, in genere con
ma anche quella del sangue. Comunque, poiché la un’anamnesi positiva per un’esposizione alla xi5 q*
milza non è un bacino di riserva del sangue (a diffe- o ad uno squilibrio alimentare, che si manifesta con
renza del fegato che lo contiene e del cuore che lo caratteri di acuzie, mentre il vuoto del q* della milza
regge), non viene classificato un quadro patologico con ristagno di umidità è una sindrome da vuoto,
da vuoto del sangue della milza, con sintomi speci- appunto, generalmente con caratteri di cronicità, nei
fici. quali i sintomi di ipofunzione della milza (anores-
Infine, non si è soliti parlare di un vuoto dello y%n sia, astenia, ecc.) in genere precedono le manifesta-
della milza, facendo risalire un quadro da deficit dei zioni di umidità.
liquidi organici digestivi allo stomaco. Quando l’umidità/calore invade la milza, provoca
I quadri da vuoto dello stomaco includono il deficit manifestazioni non dissimili da quelle dell’u-
del q*, dello y1ng e dello y%n. Il vuoto del q* dello midità/calore nel fegato e nella vescica biliare. En-
stomaco si manifesta con una perdita di appetito ed trambe le sindromi sono inquadrabili nelle epatiti
una ridotta assunzione di cibo. È difficile differen- itteriche acute e nelle colecistiti della medicina oc-
ziare il vuoto del q* dello stomaco da quello della cidentale. In genere, comunque, l’umi-dità/calore
milza, dato che entrambi comportano un intralcio nel fegato e nella vescica biliare si caratterizza per il
alle funzioni digestive. Al vuoto del q* dello stoma- dolore agli ipocondri ed una scarsità relativa di sin-
co alcuni riferiscono le manifestazioni superiori, tomi digestivi, mentre l’umi-dità/calore nella milza
quali dolore epigastrico, eruttazioni, rigurgiti, nau- è contrassegnata da una preminenza di sintomi di-
sea e vomito, mentre a quello della milza si attribui- gestivi e da un’assenza di dolori agli ipocondri.
scono quelle inferiori, quali dolori addominali, feci Per quanto concerne lo stomaco, la differenziazione
poco formate, più sintomi generali quali stanchezza, tra pienezza di freddo e pienezza di calore è agevo-
debolezza muscolare ed emaciazione. le, in quanto nel primo caso la sete è assente ed il
Il vuoto dello y1ng dello stomaco può essere defini- paziente ricerca il calore per calmare i dolori, nel
to come un vuoto di q* con sovrapposizione di se- secondo caso succede il contrario. In entrambi i
gni di freddo. Pertanto, la gastralgia da vuoto del q* quadri, al di là della penetrazione di una xi5 q* e di
dello stomaco sarà alleviata dalla pressione o errori alimentari, il vuoto o la potenza dello y1ng
dall’assunzione di cibo, mentre quella da vuoto del- dello stomaco predisporrà a contrarre patologie da
lo y1ng dall’applicazione di calore. Anche in questo freddo o da fuoco/calore.
caso è piuttosto difficile discernere tra lo y1ng della
milza e quello dello stomaco, tanto che il quadro da EZIOLOGIA GENERALE
vuoto dello y1ng dello stomaco è raramente riporta-
to. ENERGIE PERVERSE ESTERNE
Il vuoto dello y%n dello stomaco è una sindrome di Tra tutte le energie perverse esterne, l’umidità è
frequente riscontro, caratterizzata da un deficit di quella che più facilmente attacca la milza, che è par-
liquidi organici nel sistema digerente, che si mani- ticolarmente sensibile all’umidità ambientale (climi,
festa con segni di secchezza quali sete e stipsi. Co- ambienti umidi, vestiti bagnati, ecc.). Come detto,
me detto precedentemente, il quadro viene riferito al l’umidità esterna tenderà a colpire la milza provo-
solo stomaco e, generalmente, si considera che la cando forme acute, che tanto più potranno vittorio-
milza non sia coinvolta. samente attaccare l’organismo quanto più la milza
sia affetta da un’umidità endogena cronica.
QUADRI DA PIENEZZA
L’umidità è l’energia perversa che più facilmente Lo stomaco, nonostante il suo aspetto y1ng, e nono-
attacca la milza. Essa può provenire dall’esterno, stante detesti la secchezza1 (un’energia y1ng), viene
come xi5 q*, oppure prodursi all’interno dell’or- 1
ganismo. L’umidità/freddo spesso attacca la mil-za La secchezza detestata dallo stomaco non è di origine
cosmopatogena, bensì è riferibile alla qualità degli ali-
dopo esposizione alla pioggia, dopo prolungate
menti.
più facilmente colpito dal freddo, che lo può attac- stomaco di digerire il cibo ed altera questi meccani-
care direttamente, gelando il suo q*, impedendogli smi di riempimento e svuotamento ciclici, inducen-
di discendere, provocando dolori e controcorrente do un ristagno di cibo. Mangiare tardi la sera, quan-
dell’energia. do l’energia y1ng è in calo, impoverisce il q* dello
stomaco. Mangiare troppo induce un ristagno di ci-
EMOZIONI bo, mangiare troppo poco, impoverisce il q* dello
La milza, oltre che dalla rimuginazione costante ed stomaco. Le alterazioni quantitative della dieta e
ossessiva, può essere danneggiata dall’attività men- l’assunzione di cibo in orari inappropriati o irrego-
tale troppo intensa e prolungata, che consuma il suo lari induce un vuoto del q* dello stomaco, vuoi di-
q*. Analogamente, lo stomaco verrà colpito dalle rettamente, vuoi attraverso un ristagno ripetuto di
preoccupazioni e dall’eccessivo pensare, che cause- q*.
ranno un ristagno del suo q*, che potrà risalire con-
trocorrente e, in tempi lunghi, esaurirsi. Dati gli Da ultimo, il tempo del pasto dovrebbe essere dedi-
stretti rapporti esistenti tra la funzione digestiva ed cato al pasto stesso, evitando le discussioni fonte di
il fegato, le emozioni che danneggiano questo orga- rabbia o frustrazione (perché il q* del fegato in tal
no (collera, frustrazione, rancore) potranno danneg- caso può aggredire lo stomaco), di dedicarsi ad atti-
giare le funzioni digestive, attraverso un ristagno vità mentali impegnative (perché indeboliscono la
del q* del fegato che potrà sfociare in un invasione milza), cercando di essere sereni e rilassati (perché
dello stomaco. la preoccupazione e l’ansia inducono un ristagno
del q* dello stomaco).
DIETA
Non vi è dubbio che la coppia milza/stomaco si tro-
vi in “prima linea” nei confronti del cibo, che dovrà FORME CLINICHE
essere disgregato, trasformato e trasportato in tutto
l’organismo. La milza, che di questa coppia rappre- Verranno trattate le seguenti forme cliniche:
senta gli aspetti y%n, ama il calore e la secchezza.
Un’alimentazione troppo fredda, sia come tempera- A) forme da vuoto di milza
tura, che come natura dei cibi (verdure, frutta, for-
maggi freschi, bevande fredde) indebolirà il q* e lo 1) VUOTO DEL Q* DELLA MILZA
2) VUOTO DELLA MILZA CON RISTAGNO DI UMIDITÀ
y1ng della milza, generando freddo ed umidità. 3) VUOTO DELLO Y!NG DELLA MILZA (MILZA
Lo stomaco, che di questa coppia rappresenta gli VUOTA E FREDDA)
aspetti y1ng, ama l’umido. Un’alimentazione troppo 4) CROLLO DEL Q* DELLA MILZA
calda (cibi piccanti, carni rosse, alcolici) tenderà a 5) LA MILZA NON CONTROLLA IL SANGUE
riscaldare lo stomaco e a ledere i suoi liquidi, così
come i cibi troppo secchi, generando fenomeni di B) forme da pienezza di milza
fuoco e secchezza di stomaco, mentre una dieta 6) IL FREDDO UMIDITÀ INVADE LA MILZA
troppo fredda, potrà consumare il q* e lo y1ng dello 7) IL CALORE UMIDITÀ INVADE LA MILZA
stomaco, con formazione di freddo.
C) forme da vuoto di stomaco
Il cap. 47 del L^ng Sh[ afferma: 8) VUOTO DEL QI DELLO STOMACO
“I 6 visceri trasformano gli alimen- 9) FREDDO VUOTO NELLO STOMACO
ti … La raccolta – digestione – e- 10) VUOTO DELLO Y%N DELLO STOMACO
spulsione, dove vuoto e pieno si al-
ternano, necessita di un preciso co- D) forme da pienezza di stomaco
ordinamento tra i visceri”. 11) FUOCO NELLO STOMACO
12) FREDDO CHE INVADE LO STOMACO
13) RISTAGNO DI ALIMENTI NELLO STOMACO
Dato che i visceri hanno una ciclicità di funziona- 14) QI DI STOMACO CHE SI RIBELLA
mento, tale per cui se uno è pieno, l’altro deve esse- 15) RISTAGNO DI SANGUE NELLO STOMACO
re vuoto e viceversa, la regolarità dell’as-sunzione
di cibo è un aspetto importante: il cibo che riempie VUOTO DEL Q* DELLA MILZA
lo stomaco passa all’intestino tenue e lo stomaco si SINTOMATOLOGIA
svuota, poi passa al grosso intestino, e l’intestino Perdita dell’appetito, ventre gonfio dopo il pasto,
tenue si svuota, mentre lo stomaco si riempie nuo- feci poco formate fino alla diarrea, arti affaticati,
vamente. Mangiare troppo spesso impedisce allo
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 67
astenia generalizzata, dimagramento, carnagione Ai sintomi descritti nel quadro precedente (anores-
giallastra e smorta. sia, gonfiori addominali, diarrea, ecc.) si associano
Lingua: pallida, induito linguale bianco. nausea, sensazione di oppressione al petto e
Polso: vuoto (x[), tendenzialmente debole (ru-) e all’epigastrio, sensazione di pesantezza generalizza-
ritardato (hu2n). ta, sensazione di testa pesante ed ovattata, arti ede-
matosi, perdite vaginali bianche e liquide.
PATOLOGIA Lingua: pallida, piuttosto gonfia, spesso con im-
È la sindrome cardine della milza, in quanto tutte le pronte dentarie, con induito bianco e via via più
altre ne discendono, costituendone delle varianti o spesso.
degli aggravamenti. Polso: scivoloso (hu1), ritardato (hu2n).
L’insufficienza delle funzioni di trasformazione e
trasporto causa la comparsa dei sintomi digestivi e PATOLOGIA
si manifestano anoressia, gonfiori addominali, feci L’umidità è un’energia pesante ed appiccicosa, che
poco formate. appesantisce e rallenta.
Il q* della milza trasporta l’energia a tutto L’umidità che ristagna nello stomaco impedisce al
l’organismo, se è debole il paziente sarà astenico, in suo q* di discendere e compare nausea.
particolare saranno deboli i quattro arti, la cui mu- L’umidità ostruisce l’epigastrio ed il torace e com-
scolatura è nutrita dal q* della milza. La mancanza pare sensazione di oppressione.
di nutrimento indurrà un dimagrimento. L’umidità, di natura pesante, si deposita nei muscoli
La lingua è pallida perché il q* ed il sangue sono in ed intralcia la salita dello y1ng puro alla testa, pro-
vuoto, l’induito è bianco perché tende a svilupparsi vocando sensazione di pesantezza agli arti ed al ca-
un freddo interno e l’umidità è scarsamente metabo- po.
lizzata. L’umidità si deposita tra cute e muscoli e gli arti di-
Il polso è vuoto e debole perché il q* è in deficit, ventano edematosi.
tende ad essere ritardato per il vuoto di milza che L’umidità, pesante, tende a scendere verso il basso e
induce un accumulo di umidità. compaiono perdite vaginali bianche e filanti.
EZIOLOGIA EZIOLOGIA
Dieta impropria da eccesso di cibi “freddi” (crudi, Tutte quelle citate nel quadro precedente, aggravate
freddi, verdure, frutta, formaggi freschi) e carenza dalla permanenza prolungata in ambienti umidi.
di cibi tiepidi/riscaldanti (cibi cotti, serviti caldi,
carni rosse, ecc.), troppo ricca in zuccheri raffinati, CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
grassi. Gastrite cronica, gastroenterite cronica, colite croni-
Pasti frettolosi, mancato rispetto della pausa del ca, epatite cronica, edemi cronici, leucorree.
pranzo.
Eccessivo affaticamento fisico, impegno mentale ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
eccessivo o protratto. Rimuovere l’umidità e tonificare la milza.
Malattie croniche di qualunque natura.
Vomiti o diarree cronici 2 VUOTO DELLO Y!NG DELLA MILZA
SINONIMI: (MILZA VUOTA E FREDDA)
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE SINTOMATOLOGIA
Affezioni funzionali gastrointestinali, ulcera peptica Mancanza di appetito, ventre gonfio, dolori addo-
cronica, gastrite cronica, gastroenterite cronica, co- minali migliorati dal massaggio e dall’ap-plicazione
lite cronica, epatite cronica. di calore, mancanza di sete o desiderio di bevande
calde, feci non formate fino ad essere liquide, aste-
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO nia, membra deboli e fredde, fred-dolosità genera-
Tonificare il q*, tonificare la milza. lizzata, carnagione giallastra ed opaca o pallida e
brillante; nelle donne perdite vaginali abbondanti,
VUOTO DELLA MILZA CON fluide, di colore bianco; arti e corpo edematosi, da
RISTAGNO DI UMIDITÀ una modesta succulenza, fino alla formazione di e-
SINTOMATOLOGIA demi franchi; in tal caso si associa contrazione della
diuresi.
2
Se, da una parte, il vomito e la diarrea sono due sintomi Lingua: pallida, gonfia, con impronte dentarie, umi-
di un’affezione del ji`o medio, al contempo ne impoveri- da.
scono il q*.
Polso: debole (ru-), lento (ch^ ), profondo (ch5n). zioni spontanee o al minimo sforzo, diarrea cronica,
sensazione di trazione viscerale verso il basso, ptosi
PATOLOGIA gastrica, ptosi renale, prolasso rettale, prolasso ve-
Il quadro costituisce un aggravamento di quello da scicale, prolasso uterino. Talvolta emorroidi (senza
vuoto del q* della milza con comparsa di segni e sintomi infiammatori) con eventuale semplice ge-
sintomi di freddo interno. mizio ematico, vene varicose.
Lo y1ng della milza in vuoto non può riscaldare il Lingua: pallida, induito linguale bianco.
corpo e compaiono freddolosità generalizzata, arti Polso: vuoto (x[), debole (ru-), spesso sottile (x* ) o
freddi, i dolori addominali sono migliorati dal calo- ritardato (hu2n).
re e dalle bevande calde (la sete è assente, ma il pa-
ziente accetta di bere bevande, purché calde). PATOLOGIA
Le funzioni di trasporto e trasformazione degli ali- Si tratta di un quadro particolare di vuoto del q* del-
menti sono ancor più compromesse che nel vuoto la milza, nel quale, ai sintomi dipendenti dal vuoto
del q* della milza, perché non solo manca l’energia, di q*, si somma l’incapacità della milza a trattenere
ma anche il calore, ed i sintomi da deficit di q* (ano- i visceri nella propria sede, strettamente dipendente
ressia, astenia, diarrea, ecc.) saranno ancor più pro- dalla direzionalità fisiologica ascendente del suo q*.
nunciati. I sintomi digestivi dipendono dall’intralcio alle fun-
Le funzioni di trasporto e trasformazione dei liquidi zioni di trasporto trasformazione.
sono ancor più compromesse che nel vuoto del q* Il q* degli alimenti non viene innalzato al polmone e
della milza con ristagno di umidità, perché non solo compaiono voce debole, respiro corto, sudorazioni
manca l’energia, ma anche il calore, ed i sintomi da spontanee.
ristagno di liquidi, saranno ancor più pronunciati. Il q* puro non raggiunge il capo e compaiono verti-
Se y1ng q* è gravemente compromesso, anche gini ed offuscamenti visivi.
l’apertura/chiusura della vescica sarà danneggiata, Il q* della milza non sale e non può trattenere in se-
le urine diverranno scarse e l’ac-qua deborderà de gli organi: compaiono ptosi, prolassi, emorroidi.
nell’organismo. La milza non riesce a mantenere il tono della parete
La carnagione è pallida ed opaca perché la milza venosa, il sangue pesa in basso e compaiono varici.
non produce il sangue a causa del vuoto del suo q*, La lingua è pallida perché il q* ed il sangue sono in
ma se il deficit dello y1ng predomina, compaiono vuoto, l’induito è bianco perché tende a svilupparsi
segni di freddo quali il pallore associato a lucentez- un freddo interno e l’umidità è scarsamente metabo-
za della cute. lizzata.
La lingua è pallida per il vuoto di y1ng, gonfia ed Il polso è vuoto e debole perché il q* è in deficit,
umida perché i liquidi non metabolizzati si accumu- tende ad essere ritardato per il vuoto di milza che
lano nella lingua. induce un accumulo di umidità.
Il polso lento e debole indica il vuoto di y1ng, la sua
profondità testimonia della localizzazione interna EZIOLOGIA
dell’affezione. La medesima del quadro da vuoto del q* della mil-
za, aggravata dal rimanere in piedi a lungo.
EZIOLOGIA
La medesima del quadro da vuoto del q* della mil- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
za. Ptosi e prolassi viscerali.
tomi di freddo interno. Quasi costantemente si asso- viare alla lingua, non si forma nuovo induito e quel-
cia un quadro da vuoto dello y1ng della milza. lo vecchio si stacca facilmente.
Tutti i sintomi sono improntati ad una presenza di
freddo/vuoto (dolori migliorati dal calore e dal cibo, EZIOLOGIA
sfumati, mentre nel freddo pienezza sono violenti), Errate abitudini alimentari con eccessivo consumo
sia a carico dello stomaco che della milza. di cibi secchi o disseccanti.
Anche le caratteristiche della lingua (induito bianco Fase terminale delle malattie febbrili di origine e-
e sottile, non spesso) e del polso (profondo, ma non sterna.
teso) valgono a differenziare questo freddo vuoto da
un freddo pienezza. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Gastroduodeniti croniche, ulcera peptica, dispepsia.
EZIOLOGIA
La medesima del quadro da vuoto del q* dello sto- ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
maco, oppure quella di un vuoto dello y1ng della Nutrire lo y%n dello stomaco, nutrire i liquidi orga-
milza che coinvolga lo stomaco. nici.
to, quando invade lo stomaco, può causare una ri- Il sangue transita lungo gli intestini e compare nelle
bellione del suo q*. feci.
Il colore violaceo della lingua, così come le caratte-
EZIOLOGIA ristiche del polso riflettono il ristagno di sangue.
Qualunque evento causi un’intralcio alla discesa del
q* dello stomaco, può determinarne un controcor- EZIOLOGIA
rente, ivi comprese energie perverse esterne, squili- Il ristagno di sangue può accompagnare o consegui-
bri alimentari, fattori emozionali, spesso, questi ul- re a varie sindromi dello stomaco, in particolare il
timi, ad impronta fegato. fuoco dello stomaco. Qualunque ristagno prolunga-
to di q* può indurre un ristagno di sangue, ed in tal
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE senso il ristagno del q* del fegato è l’evento più fre-
Dispepsia. quente, che può causare sanguinamento gastrico at-
traverso un attacco trasverso allo stomaco. In genere
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO si tratta di una patologia cronica, dove la genesi psi-
Sottomettere il q* ribelle. cologica riveste particolare importanza.
Favorire la discesa del q* dello stomaco.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
RISTAGNO DI SANGUE NELLO STOMACO Ulcera peptica.
SINTOMATOLOGIA
Dolore da puntorio a terebrante all’epigastrio, che ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
peggiora con il calore, la pressione e l’assunzione di Rimuovere il ristagno, muovere il sangue.
cibo, vomito di sangue scuro, sangue scuro nelle fe-
ci. SINDROMI DEL MERIDIANO DELLO
Lingua: violacea, con macchie viola più scuro, spe- STOMACO
cie al centro. a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano
Polso: a fil di ferro (xi1n), rugoso (s7). Dolori lungo il tragitto del meridiano, in particolare
al terzo dito e al dorso del piede, alla gamba ed alla
PATOLOGIA coscia, associati a difficoltà di movimento.
Tutto ciò che non circola causa dolore. Tra tutti i
ristagni, quello di sangue provoca i dolori compara- b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
tivamente più intensi. segue a turbare l’alto
La stasi di sangue provoca la comparsa di coaguli di Corpo caldo, sudorazione intensa, bocca e labbra
colore rosso, che si manifestano nel vomito. secche, collo gonfio, gola gonfia.
CAPITOLO 10
Il grosso intestino opera un ultimo riassorbimento sui liquidi trasmessigli dall’intestino tenue ed espelle le
feci. La relazione bi2o l& con il grosso intestino spiega come molte patologie da pienezza del polmone pos-
sano essere efficacemente trattate con i catartici, che agiscono a livello del grosso intestino.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 75
SEGNI E SINTOMI DA INTRALCIO AL- appaiono nelle nefropatie croniche in corso di infe-
LA RESPIRAZIONE zioni respiratorie. Secondo la Medicina Cinese, in
Tosse ed asma sono i sintomi più frequenti quando tali casi la patogenesi dell’edema risiede in un in-
la funzione di diffusione/dispersione e quella di ab- tralcio della funzione di regolazione della via delle
bassamento sono intralciate o compromesse. Ener- acque svolta dal polmone, il che impedisce ai liqui-
gie perverse esterne, quali il vento, associato al ca- di organici di scorrere in basso verso il rene, e di qui
lore o al freddo, oppure fattori patogeni interni, co- alla vescica, con accumulo conseguente di liquidi
me il flemma, prodotto da un vuoto di milza, o il nella parte alta dell’organismo (edemi palpebrali, al
fuoco che si libera dal fegato, possono alterare il volto) ed oliguria. L’ipotesi patogenetica è confer-
meccanismo della respirazione e far sì che i sintomi mata dalla frequente efficacia del trattamento dello
suddetti si manifestino. z3ng polmone a mezzo di diaforetici, con aumento
dell’output urinario e regressione dell’edema.
Il catarro è un altro sintomo frequente di affezioni
polmonari. Le caratteristiche del catarro offrono una ALTRI SEGNI E SINTOMI
chiave per interpretarne l’origine, in quanto vari a- Tosse. Esistono due tipi di tosse, quella da cause
genti patogeni ed alterazioni patologiche possono esterne e quella da cause interne.
produrre flemma. Nelle patologie di origine esterna, la tosse ha un e-
• Il catarro bianco e liquido, filante, suggerisce la sordio acuto. Nella maggior parte de casi si presenta
presenza di freddo. come un sintomo di malattie da raffreddamento (at-
tacchi di vento freddo), ma anche altre energie per-
• Il catarro colloso e/o giallo, indica la presenza
verse esterne possono provocare tosse.
di calore.
• La tosse da vento/freddo è in genere associata
• Il catarro abbondante rimanda all’umidità.
ad ostruzione nasale con scolo nasale acquoso,
• Il catarro scarso, secco, difficile da espettorare,
starnuti, catarro bianco e filante, cefalea, dolori
implica secchezza.
muscolari e febbre poco elevata.
• La tosse da vento/calore è associata a catarro
SEGNI E SINTOMI DA INCAPACITÀ A
denso e giallo, o purulento, nonché ad altri sin-
GOVERNARE IL Q* tomi di calore quali febbre piuttosto elevata, se-
I sintomi da incapacità del polmone a governare il te, induito linguale giallo e polso rapido (shu-).
q* sono suddivisibili in tre gruppi: • La tosse da secchezza in genere è associata a
1) fiato corto, voce fioca, tosse sorda, riferibili a segni di secchezza, quali naso, gola, bocca e
vuoto del q* del polmone in senso stretto; labbra secche.
2) stanchezza e debolezza generalizzata, da deficit
di q* nell’intero organismo; Nella maggior parte dei casi la tosse da cause inter-
3) sudorazioni spontanee e facilità a contrarre ma- ne presenta un esordio graduale e manifesta un de-
lattie da raffreddamento, da vuoto della superfi- corso cronico. La tosse da cause interne si presenta
cie. nelle seguenti sindromi:
Il primo gruppo di sintomi è più strettamente legato • vuoto di q* e/o y%n del polmone;
ai quadri patologici del polmone, mentre il secondo • accumulo di flemma/umidità o di flemma/calore
ed il terzo hanno meno valore al fine di porre una nel polmone;
diagnosi differenziale, poiché possono presentarsi • il fuoco del fegato aggredisce il polmone.
anche in quadri sindromici riferibili ad altri z3ng -
fu. Ad esempio, la stanchezza generalizzata e la de- Questi tipi di tosse possono essere quindi da vuoto o
bolezza possono manifestarsi anche nei quadri di da pieno e la loro origine può risalire ad un vuoto di
vuoto del q* della milza; le sudorazioni spontanee altri z3ng. Così, il flemma che si accumula nei pol-
possono manifestarsi anche in caso di vuoto del q* moni può essere prodotto da una milza in vuoto,
del cuore. quindi incapace di trasformare e trasportare i liqui-
di, cosicché l’eccedenza si trasforma in flemma.
SEGNI E SINTOMI DA INCAPACITÀ E REG-
GERE LA VIA DELLE ACQUE
Il vuoto di y%n provoca una tosse secca, con catarro
scarso o assente, difficile da espettorare. Possono
Le energie perverse esterne che invadono il polmo-
associarsi altri segni di secchezza da vuoto di y%n,
ne possono provocare edemi, ad esempio quelli che
come secchezza della bocca e delle labbra, lingua coinvolto nelle affezioni da energie perverse ester-
arrossata con induito scarso, polso rapido (shu-). ne. I sintomi di tali attacchi coinvolgono tipicamen-
Nel vuoto di q* la tosse è debole, poco sonora, ac- te le vie aeree superiori. Se il quadro patologico in-
compagnata da fiato corto, catarro fluido, stanchez- clude brividi e febbre, ma i sintomi respiratori so-
za, sudorazioni spontanee e facilità a contrarre ma- no scarsi, la sindrome del bi2o interessa il polmone
lattie da raffreddamento. da un punto di vista energetico, ma non anatomico.
La tosse da accumulo di flemma/umidità e flem- Se i sintomi respiratori sono invece cospicui (tosse,
ma/calore è associata a catarro abbondante, fluido e asma, catarro, ecc.), e sono associati a sintomi di
biancastro nel primo caso, colloso e giallastro nel superficie, si parla di una sindrome del polmone,
secondo. inteso in senso anatomico, ad esempio invasione del
polmone da vento/ freddo, vento/calore o ven-
Dispnea. Anche la dispnea può essere da vuoto o da
to/secchezza. In questo caso il termine vento pos-
pienezza. Il vento, il freddo, il calore, l’umi-dità ed
siede una duplice connotazione: da una parte indica
il flemma inducono una dispnea da pienezza. La
l’insorgenza acuta e la breve durata della patologia,
diagnosi differenziale tra i fattori patogeni si fonda
dall’altra sottolinea la presenza di segni e sintomi
sulle condizioni generali del paziente, sui sintomi di
del bi2o. Se il polmone manifesta sintomi di sicuro
accompagnamento, sulla quantità e sull’aspetto del
coinvolgimento, ma sono assenti segni di partecipa-
catarro, come appena illustrato. La dispnea da vuoto
zione del bi2o (in particolare brividi e polso galleg-
si presenta sia nel vuoto del q* del polmone, sia
giante-f{), la diagnosi deve essere limitata al pol-
nell’incapacità del rene ad afferrare il q*. La dispnea
mone, omettendo il termine vento, ad esempio qua-
da vuoto del q* del polmone è accompagnata da
dro da calore o secchezza nel polmone. Va sottoli-
mancanza di forze ed energia, voce fioca, facilità a
neato che la differenziazione degli agenti patogeni
contrarre malattie da raffreddamento e sudorazioni
dipende più dalle manifestazioni cliniche che dai
spontanee. La dispnea da incapacità del rene ad af-
cambiamenti climatici.
ferrare il q* è contrassegnata dal fatto di peggiorare
Il quadro clinico delle sindromi da eccesso del pol-
sotto sforzo e dai sintomi accompagnatori indicativi
mone comprende manifestazioni come febbre, polso
di un vuoto dei reni (lombalgie, nicturia, edemi,
rapido (shu-), lingua arrossata ed induito giallo, a-
ecc.).
specifiche in quanto comuni ad affezioni di altri
z3ng, e segni specifici, quali tosse e catarro. Tra i
DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI
segni specifici, in genere le caratteristiche del catar-
QUADRI DA VUOTO ro sono quelle più significative.
I quadri da deficit del polmone sono costituiti dal
vuoto di q* e dal vuoto di y%n. Entrambi sono carat- EZIOLOGIA GENERALE
terizzati da un esordio graduale e da un decorso
cronico. Il quadro da vuoto di y%n manifesta sintomi ENERGIE PERVERSE ESTERNE
di secchezza (tosse secca e catarro difficile da espet- Come detto, il polmone si trova doppiamente espo-
torare) e segni di un’abbondanza relativa di y1ng o sto all’ambiente esterno, sia come organo, deputato
calore endogeno (quindi un’ap-parente pienezza), ad inalare l’energia cosmica dell’aria, sia come
mentre il quadro da vuoto di q* si palesa con man- z3ng incaricato di reggere la superficie e le sue di-
canza di forza ed energia (tosse fioca, fiato corto, fese. Non stupisce quindi che il polmone venga
stanchezza). Inoltre, poiché il vuoto di q* comporta spesso vittoriosamente attaccato dalle xi5 q* vento,
l’incapacità a diffondere i liquidi, questa situazione freddo, calore, umidità e secchezza.
patologica provoca una ritenzione di liquidi che si
trasformano in flemma, che si manifesta come ca- In realtà le energie perverse più frequentemente
tarro abbondante e filante. Se il catarro è associato coinvolte sono il freddo ed il calore, associate al
ad anoressia, distensione addominale e diarrea, il vento che le veicola ed imprime loro virulenza.
flemma trae origine da un vuoto di milza, e la dia- L’umidità di per sé è più frequentemente legata a
gnosi e la terapia dovranno tenerne conto. sindromi carenziali di origine interna, mentre nei
quadri esogeni si trova associata al freddo o al calo-
QUADRI DA PIENEZZA re. Anche la secchezza, detestata dal polmone, nella
Il polmone è un organo delicato e vulnerabile pratica clinica è più frequentemente di origine in-
all’attacco di vari agenti patogeni esterni. Per di più, terna.
assolvendo al compito di garantire le difese superfi-
ciali dell’organismo, è spesso il primo ad essere
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 77
Gli attacchi delle energie perverse esterne daranno 2) VUOTO DELLO Y%N DEL POLMONE
luogo a sintomi di superficie che si possono associa-
re o meno a sintomi polmonari organici (tosse, ca- B) forme da pienezza di polmone
tarro, dispnea). Solo nel secondo caso si potrà parla- 3) IL VENTO-FREDDO AGGREDISCE IL POLMONE
4) IL VENTO-CALORE AGGREDISCE IL POLMONE
re di attacco vero e proprio al polmone inteso come
5) IL VENTO-ACQUA INVADE IL POLMONE
organo. La sonorità della tosse e, soprattutto, le ca- 6) LA SECCHEZZA PERVERSA LEDE IL POLMONE
ratteristiche del catarro varranno a porre una dia- 7) LE MUCOSITÀ E L’UMIDITÀ SI ACCUMULANO
gnosi differenziale tra le varie energie perverse in NEL POLMONE
causa. 8) LE MUCOSITÀ FLUIDE OSTRUISCONO IL POLMONE
9) LE MUCOSITÀ CALORE SI ACCUMULANO NEL
POLMONE
EMOZIONI
Due sono i sentimenti che nuocciono direttamente
al polmone: la tristezza e la preoccupazione. La C) forme da vuoto di grosso intestino
10) VUTO DI LIQUIDI DEL GROSSO INTESTINO
prima, se persistente, consuma il q* del polmone, 11) COLLASSO DEL GROSSO INTESTINO
dando luogo a quadri di vuoto del polmone. La se- 12) GROSSO INTESTINO FREDDO
conda, se dura a lungo, intralcia la circolazione del
q* del polmone, provocandone un ristagno. D) forme da pienezza di grosso intestino
13) FREDDO CHE INVADE IL GROSSO INTESTINO
DIETA 14) IL GROSSO INTESTINO E’ COLPITO
Il polmone può essere danneggiato da un’ali- DALL’UMIDITÀ CALORE
15) CALORE NEL GROSSO INTESTINO
mentazione eccessivamente ricca in cibi piccanti ed 16) CALORE CHE OSTRUISCE IL GROSSO INTESTINO
in cibi grassi e freddi. Il piccante in modica quanti-
tà, facendo circolare l’energia, giova alle funzioni di VUOTO DEL Q* DEL POLMONE
diffusione/dispersione del q*, in eccesso ne disper-
SINTOMATOLOGIA
derà l’energia. L’uso eccessivo del piccante sarà
Respiro corto, dispnea da sforzo, tosse fioca; se il
quindi controindicato nel vuoto del q* del polmone,
catarro è presente, ha consistenza acquosa; sudora-
in particolare nel vuoto della superficie che si mani-
zione spontanea diurna, sudorazione al minimo
festi con sudorazioni spontanee, in quanto il piccan-
sforzo, voce debole, disagio per il freddo e le cor-
te è diaforetico e con la sudorazione vanno persi sia
renti d’aria, facilità a contrarre malattie da raffred-
liquidi che q*. Intuitivamente, il piccante sarà con-
damento, astenia, apatia, il parlare ed il muoversi
troindicato anche nei quadri da secchezza del pol-
costano fatica. Incarnato pallido e lucente.
mone, soprattutto se associata a vuoto di q*.
Lingua: pallida o di colore normale.
Un’alimentazione troppo ricca in cibi freddi, crudi,
Polso: vuoto (x[), debole (ru-).
grassi nuoce indirettamente al polmone, in quanto
tende ad indurre un’accumulo di umidità che la mil-
PATOLOGIA
za non è in grado di metabolizzare. Tale umidità,
Il polmone regge la respirazione, se il suo q* è de-
prodotta dalla milza, tenderà ad accumularsi nel
bole, il respiro è corto e non potrà sostenere lo sfor-
polmone e a trasformarsi in flemma. Questa eve-
zo fisico2.
nienza è parafisiologica in molti bambini, data
Il polmone invia l’energia verso il basso. Se il q* del
l’immaturità della milza, il che rende conto delle
polmone è vuoto, non riuscirà a scendere, ristagnerà
frequenti affezioni respiratorie in età pediatrica1.
e risalirà controcorrente sotto forma di tosse. Se il
q* del polmone è vuoto, non riuscirà ad inviare ver-
so il basso i liquidi, che ristagneranno nel polmone
FORME CLINICHE e si manifesteranno come catarro liquido, bianco,
filante.
Verranno trattate le seguenti forme cliniche: Il polmone regge la superficie e controlla w7i q*. Se
il polmone è in vuoto, w7i q* non viene distribuita, i
A) forme da vuoto di polmone pori non si chiudono quando necessario ed il sudore
1) VUOTO DEL Q* DEL POLMONE
fuoriesce. Se w7i q* è in vuoto, il paziente si sentirà
senza difese nei confronti delle energie perverse e-
1
È interessante osservare come l’antica Scuola Salerni-
2
tana addirittura vietasse l’uso della frutta nei bambini, La dispnea in questo caso è modesta e recede subito
perché in età pediatrica questi alimenti producono catar- dopo lo sforzo, non come quella dell’asma, che è più in-
ro. tensa e persiste anche a riposo.
sterne, avvertite come una minaccia. Poiché w7i q* Polso: rapido (shu-), sottile (x* ) o vuoto (x[).
serve a riscaldare e proteggere il bi2o, si contrar-
ranno facilmente malattie da raffreddamento. PATOLOGIA
Il polmone regge la gola e z8ng q*, che imprime Tutti i sintomi sono da riferire ad un vuoto di y%n
forza alla voce. Se il polmone è vuoto, la voce sarà che, da una parte, si manifesta con segni di secchez-
debole. za, dall’altra con sintomi di calore vuoto.
Il polmone regge l’energia. Se il polmone è in vuo- I sintomi di secchezza sono: catarro secco, gola e
to, il paziente ha poca energia per muoversi e parla- bocca secche, afonia (il polmone ama essere umido).
re. I sintomi di calore vuoto sono: febbricole pomeri-
Il q* appartiene allo y1ng. Se il q* del polmone è diane, calore ai 5 cuori, pomelli arrossati, sensazio-
vuoto, anche il calore fisiologico sarà scarso e la ne di calore al torace, sudorazioni notturne, inson-
pelle sarà pallida e lucente3. nia.
La lingua pallida ed il polso vuoto rispecchiano il Il calore consuma lo y%n /materia e il paziente tende
deficit di q*. a dimagrire.
Il calore, se agisce per lungo tempo e si intensifica,
EZIOLOGIA potrà ledere i vasi e l’escreato si strierà di sangue.
Deficit costituzionale. La lingua è rossa e secca per il calore e per il deficit
Permanenza di energie perverse nel polmone sotto di liquidi organici. Alla lunga tenderà a disepiteliz-
forma di energie perverse latenti che ne ostacolino zarsi.
le funzioni. Il polso è sottile e vuoto perché manca lo y%n, rapi-
Tosse cronica, qualunque ne sia l’origine, perché se do per il calore.
da una parte la tosse è un sintomo di affezione pol-
monare, dall’altra ne indebolisce il q*. EZIOLOGIA
Il rimanere a lungo curvi, seduti, perché interferisce Varie cause:
con la ventilazione polmonare. • un vuoto cronico del q* del polmone che, a cau-
sa di una tosse cronica e/o sudorazioni prolunga-
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE te, danneggi anche lo y%n del polmone.
Bronchite cronica, enfisema polmonare. • Una secchezza di origine esterna che permanga
indefinitamente nel polmone.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO • Un vuoto dello y%n dei reni, in cui il rene non
Tonificare il q* di polmone. possieda più liquidi che, vaporizzati, possano
umidificare il polmone.
• Un vuoto dello y%n dello stomaco, in quanto lo
VUOTO DELLO Y%N DEL POLMONE stomaco è la sorgente dei liquidi corporei.
SINTOMATOLOGIA
Tosse secca o scarsamente produttiva. Il catarro, se CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
presente, è scarso, secco, difficile da espettorare, Bronchite cronica, laringotracheiti croniche, conva-
talvolta frammisto a sangue, gola e bocca secche, lescenza da malattie iperpiretiche, tubercolosi pol-
afonia, febbricole pomeridiane, sudorazioni nottur- monare.
ne, insonnia, pomelli rossi, calore ai 5 cuori, sensa-
zione di calore al torace, dimagramento. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Lingua: rossa, secca, talvolta disepitelizzata. Nutrire lo y%n, umidificare il polmone, purificare il
calore/vuoto.
3
La carnagione pallida e lucente è un sintomo di vuoto di
y1ng, mentre il vuoto di q* le conferisce solo il pallore, il IL VENTO-FREDDO AGGREDISCE IL
vuoto di sangue pallore opacità. Si consideri che, se da POLMONE
una parte non esiste un quadro da vuoto dello y1ng del SINTOMATOLOGIA
polmone, dall’altra il vuoto del q* del polmone manifesta
Tosse, catarro fluido e bianco, naso chiuso, rinorrea
un chiaro sintomo di deficit di y1ng, quale la freddolosi-
tà. In realtà la quota y1ng del vuoto del q* del polmone è acquosa, starnuti, cefalea occipitale, dolori muscola-
sostenuta dal deficit di w7i q*, una forma di energia retta ri al collo e alle spalle, sensazione di bastonatura
dal polmone, definita rapida, feroce, che riscalda i tegu- diffusa, timore del freddo, brividi, febbre poco ele-
menti. Tutte queste sono caratteristiche y1ng. Ecco per- vata.
ché nel vuoto del q* del polmone la carnagione non è so- Lingua: induito sottile e bianco.
lo pallida, ma anche lucente.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 79
• secchezza esterna che attacca il polmone impo- L’induito grasso e spesso indica la presenza di umi-
verendone i liquidi (forma da pienezza); dità, il colore bianco quella di freddo.
• vento calore che permanga nel polmone dissec- Se il q* del paziente è ancora valido, il polso sarà
candone i liquidi (forma da pienezza); scivoloso, se il suo stato decade, diventerà molle
in tali casi, soprattutto nel primo, si accompagne- (debole e superficiale).
ranno segni di superficie quali febbre, cefalea, timo-
re del freddo, del vento, ecc. EZIOLOGIA
• secchezza interna con vuoto dei liquidi corporei Soprattutto un vuoto cronico di q*/y1ng della milza.
(forma da vuoto). Attacchi ripetuti di vento/freddo/umidità in un pol-
In quest’ultima forma sono assenti i sintomi di su- mone in vuoto di q*.
perficie e non sono ancora presenti in maniera con-
clamata quelli da vuoto di y%n (zigomi rossi, calore CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
ai 5 cuori, sudorazioni notturne, ecc.). Si tratta di Enfisema cronico, asma bronchiale.
una forma, se non cronica, subacuta, spesso causata
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
da un vuoto dello y%n dello stomaco, che, alla lunga,
Dissolvere il flemma, disseccare l’umidità, favorire
conduce ad un vuoto dello y%n del polmone.
le funzioni di discesa del polmone.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Laringotracheiti croniche, bronchiti croniche, pleu-
riti secche. LE MUCOSITÀ FLUIDE OSTRUISCONO IL
POLMONE
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO SINTOMATOLOGIA
Umidificare il polmone, rinfrescarlo, nutrire i liqui- Tosse, dispnea, rantoli umidi in gola e nel torace,
di organici. vomito di muco chiaro, liquido, schiumoso, freddo-
losità.
LE MUCOSITÀ E L’UMIDITÀ SI Lingua: pallida, induito bianco e vischioso.
ACCUMULANO NEL POLMONE Polso: sottile (x* ) e scivoloso (hu1), o molle (r{).
SINTOMATOLOGIA
Tosse cronica, con catarro abbondante, bianco, flui- PATOLOGIA
do, facile da espettorare, oppressione al petto, ranto- È una condizione geriatrica, non dissimile dal qua-
li in gola e al torace, dispnea che rende difficile ri- dro precedente, nel quale il flemma è molto liquido,
manere supini, carnagione pallida e lucida. quasi acquoso, generato da un vuoto cronico dello
Lingua: pallida, induito bianco, spesso e grasso. y1ng della milza.
Polso: scivoloso (hu1) o molle (r{).
EZIOLOGIA
PATOLOGIA Qualunque causa di indebolimento dello y1ng della
Si tratta di una sindrome complessa. Dove vuoto e milza che perduri per molto tempo.
pienezza coesistono.
La pienezza si riferisce all’accumulo di flem- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
ma/umidità nel polmone con caratteristiche di fred- Enfisema cronico, asma bronchiale.
do. Il vuoto è, generalmente, all’origine della sin-
drome e va ricercato in un deficit cronico del q* del- ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
la milza, con incapacità di quest’organo a trasfor- Dissolvere il flemma, disseccare l’umidità, favorire
mare e trasportare i liquidi, che si raccolgono nel le funzioni di discesa del polmone, riscaldare
polmone, addensandosi in flemma. l’interno.
La pienezza di flemma è indicata dal catarro abbon-
dante (fluido e bianco perché di natura fredda), dal- LE MUCOSITÀ CALORE SI
la difficoltà a restare supini (perché la posizione ACCUMULANO NEL POLMONE
sdraiata aggrava la pienezza). Il flemma ingombra il SINTOMATOLOGIA
polmone e ne impedisce la funzione di abbassamen- Tosse produttiva, catarro abbondante, giallo o verde
to, tanto che compaiono tosse ed asma. scuro, purulento o striato di sangue, di odore nause-
La carnagione pallida e lucida indica un vuoto di abondo, dispnea, asma, dolori toracici, febbre, sete,
y1ng. urine concentrate, talvolta stipsi.
Lingua: rossa, con induito giallo, grasso e spesso.
Polso: scivoloso (hu1) e rapido (shu-). EZIOLOGIA
Questo quadro difficilmente si presenta in maniera
PATOLOGIA isolata, bensì associato ad un vuoto di sangue o di
È simile al quadro da flemma/umidità, dal quale può y%n.
derivare, ma con una connotazione di calore più o me- Il quadro legato ad un vuoto di sangue è conseguen-
no intenso. Se il calore è forte, compariranno febbre, te ad emorragie, croniche o acute, quali quelle del
sete, urine ipercromiche, stipsi, se meno intenso questi parto.
sintomi saranno sfumati o assenti. Tra i quadri da vuoto di y%n, predomina quello di
stomaco, accoppiato al grosso intestino in y1ng
EZIOLOGIA m^ng.
Un accumulo protratto di flemma/umidità potrà
condurre di per sé alla formazione di calore, che, CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
d’altra parte, provenendo dall’esterno, potrà so- Disidratazioni postemorragiche.
vrapporsi ad un flemma/umidità interno. Tutte le
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
cause di produzione di flemma, dove la milza gioca
Nutrire i liquidi del grosso intestino, umidificare la
un ruolo fondamentale, possono essere alla base
secchezza.
della patologia.
CAPITOLO 11
Il j%ng, immagazzinato nei reni, è responsabile della riproduzione, della crescita, dell’invecchiamento, del nu-
trimento dei midolli, delle ossa. È la base dello y%n del rene.
Il m*ng m5n, attraverso il suo fuoco, sostiene lo y1ng di tutto l’organismo, fornendo il fuoco fisiologico per
l’attività di tutti gli organi interni, assicurando, a livello renale, il controllo dell’acqua, la ricezione del q*,
l’apertura e la chiusura degli orifizi del basso.
Perdite seminali. Sia quelle associate a sogni, che DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI
quelle che si verificano in loro assenza, vanno rife-
rite al rene, in quanto connesso con il j%ng. Nel vuo- Non si riconoscono quadri da pienezza di rene ed i
to dello y%n del rene, ed ancor più nel fuoco vuoto di sintomi di freddo o calore saranno un freddo ed un
rene, spesso associato ad un fuoco vuoto di cuore, le calore vuoto.
perdite seminali avvengono solo di notte e sono as-
sociate a sogni erotici, aumento del desiderio sessua- QUADRI DA VUOTO DEL RENE Y%N
le, ejaculazione precoce ed insonnia. Nel vuoto dello Il costituente principale dello y%n del rene è il j%ng,
y1ng del rene, ed in quella sua forma particolare che che in quest’organo è conservato. Il vuoto dello y%n
si manifesta con incapacità a trattenere urine e j%ng, del rene si manifesta invariabilmente con sintomi di
le perdite seminali avvengono senza sogni, possono deficit del j%ng. Se lo y%n del rene è debole, lo y1ng
manifestarsi anche da svegli, e sono associate a stan- si palesa con un calore, ma tale calore è solo appa-
chezza, lombi freddi e dolenti, capogiri, freddolosità. rente, tanto da essere definito calore vuoto. Se lo
y%n è carente, anche i liquidi organici si impoveri-
Impotenza. Nella maggior parte dei casi
scono, e compaiono sintomi di secchezza. Il calore
l’impotenza è un sintomo di vuoto dello y1ng del
vuoto induce sudorazione e consuma i j%n y7, e lo
rene conseguente ad eccessi sessuali, ma può mani-
y%n si impoverisce ulteriormente.
festarsi anche per un invasione del ji`o inferiore da
calore/umidità (forma pienezza). I sintomi associati
permetteranno di porre una diagnosi differenziale: QUADRI DA VUOTO DEL RENE Y!NG
nel primo caso si assocerà a carnagione pallida e lu- Lo y1ng del rene svolge varie funzioni, in particola-
cente, debolezza ai lombi ed alle ginocchia, freddo- re riscalda l’organismo e gli organi interni. Se lo
losità, urine abbondanti e chiare, nel secondo ad uri- y1ng è debole, assisteremo alla comparsa di segni di
ne concentrate, disturbi urinari, induito linguale spesso freddo, quali freddolosità, avversione al freddo, arti
e grasso, polso rapido, ecc.. freddi, pallore cutaneo, lingua pallida ed umida.
Quando, oltre a questi sintomi di freddo interno (o
Edemi. Siccome il metabolismo dei liquidi è retto freddo vuoto) si manifestano segni quali dolori e/o
dal rene, dalla milza e dal polmone, un’affezione di debolezza ai lombi, agli arti inferiori e cali di libidi-
uno qualunque di questi organi potrà causare ne, si parla di vuoto dello y1ng del rene. Se altre
l’insorgenza di edemi. funzioni specifiche sono compromesse si parlerà di
Edemi da vuoto dello y1ng del rene. Sono prevalen-
ti alla metà inferiore dell’organismo, accompagnati • Vuoto dello y1ng del rene, l’acqua si spande, se
da dolori/debolezza ai lombi e alle ginocchia, da u- la funzione di governo dei liquidi è danneggiata
rine che, dapprima abbondanti e chiare, si riducono e compaiono edemi;
di volume ma rimangono chiare, freddolosità mi- • Vuoto dello y1ng del rene con diarrea, se il rene
gliorata dal calore, arti freddi, pallore, induito bian- non riscalda la milza e compare diarrea;
co e lucido. • Il rene è incapace di afferrare il q*, se il rene
Edemi da vuoto dello y1ng della milza. Sono preva- non afferra e trattiene il q* e appare dispnea.
lenti agli arti e alla parte centrale dell’orga-nismo,
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 87
Dato che lo y1ng del rene è yu1n y1ng, lo y1ng Lingua: rossa e spellata.
primordiale, e fornisce il calore fisiologico a tutto Polso: galleggiante (f{), vuoto (x[).
l’organismo, in alcuni quadri è difficile porre un li-
mite netto tra il deficit del rene e quello di altri or- PATOLOGIA
gani. Ad esempio, nel succitato quadro di vuoto del- Il j%ng, immagazzinato nei reni, benché più diretta-
lo y1ng del rene con diarrea, si è soliti confinare la mente connesso con lo y%n, è il fondamento di en-
diagnosi ad un vuoto dello y1ng del rene se la diar- trambe le radici, tanto che una sua insufficienza si
rea si manifesta solo al mattino presto, nonostante la manifesterà con un vuoto globale dei reni. Va sotto-
presenza di altri segni e sintomi di milza (anoressia, lineato, quindi, che sia il quadri da vuoto di y%n che
gonfiori addominali, ecc.). Se questi ultimi sono da vuoto di y1ng dei reni manifesteranno sintomi da
consistenti e la diarrea si manifesta anche in altri deficit del j%ng. Il j%ng regge la crescita, la riprodu-
orari, si dovrebbe porre diagnosi di vuoto associato zione, la formazione del midollo, il nutrimento delle
dello y1ng della milza e del rene. I due quadri tra- ossa e del cervello, l’invec-chiamento.
passano l’uno nell’altro, riconoscono una radice Se il j%ng del rene è debole, i midolli non saranno
comune, tanto che si tratta di sottili differenze clas- nutriti: nei bambini si manifesteranno ritardi menta-
sificative. li, negli adulti difficoltà di memoria, di concentra-
zione, capogiri, acufeni, scadimento intellettuale.
Se il j%ng del rene è debole, le ossa non saranno nu-
trite dai midolli: nei bambini si manifesteranno ri-
FORME CLINICHE tardata chiusura delle fontanelle, ritardato svi-luppo
somatico, negli adulti e negli anziani lom-balgie,
Verranno trattate le seguenti forme cliniche: fragilità ossea, debolezza delle ginocchia, perdita
dei denti.
A) forme da vuoto di rene Se il j%ng del rene è debole non nutre i capelli, che
1) VUOTO DI J%NG DEL RENE cadranno e diventeranno bianchi.
2) VUOTO DELLO Y%N DEL RENE Se il j%ng del rene è debole non sostiene la sessuali-
3) VUOTO DELLO Y%N DEL RENE IL FUOCO tà: nei bambini si manifesterà ritardo nello sviluppo
VUOTO DIVAMPA
sessuale, negli adulti cali di libidine ed infertilità.
4) VUOTO DELLO Y!NG DEL RENE
5) VUOTO DELLO Y!NG DEL RENE, L’ACQUA SI La lingua è rossa e spellata se è colpita soprattutto
SPANDE la radice y%n del rene, pallida se è colpita soprattutto
6) VUOTO DELLO Y!NG DEL RENE CON DIARREA quella y1ng. Il polso è galleggiante e vuoto se è
7) IL RENE È INCAPACE DI AFFERRARE IL Q* colpita soprattutto la radice y%n del rene, profondo
8) IL RENE È INCAPACE DI CONTROLLARE LE URINE (ch5n) e debole (ru-) se è colpita soprattutto quella
y1ng.
C) forme da vuoto di vescica
9) VESCICA FREDDA E VUOTA EZIOLOGIA
Nei bambini è costituzionale, negli adulti la sindro-
D) forme da pienezza di vescica me è causata da un’attività sessuale ecces-siva, ne-
10) UMIDITÀ-CALORE NELLA VESCICA gli anziani è parafisiologica.
11) UMIDITÀ FREDDO NELLA VESCICA
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Ritardi di sviluppo nei bambini, sterilità, senescen-
za.
VUOTO DI J%NG DEL RENE
SINTOMATOLOGIA ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Nei bambini: ritardo di sviluppo fisico e mentale, Nutrire il j%ng.
ottusità, ritardo nella chiusura delle fontanelle, denti
che stentano a comparire, sviluppo sessuale ritarda- VUOTO DELLO Y%N DEL RENE
to. Negli adulti: sterilità, cali di libido, lombalgie. SINTOMATOLOGIA
Negli anziani: senescenza precoce, scadimento in- Sensazione di stordimento, vertigini, acufeni, dimi-
tellettuale, difficoltà di memoria e di concentrazio- nuzione del visus e dell’udito, difficoltà di con-
ne, capogiri, acufeni, calvizie, canizie precoce, centrazione e di memoria, debolezza alla regione
lombalgia, debolezza delle ginocchia, fragilità osse- lombare e alle ginocchia, nelle donne ipomenorrea o
a, perdita dei denti. amenorrea. Gola e bocca secche, insonnia, calore al
precordio, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi, Uso improprio di rimedi che tonificano lo y1ng del
sete, sudorazioni, febbre o sensazione di avere la rene (frequente in Cina negli uomini all’ap-
febbre, zigomi arrossati, polluzioni notturne. Questi prossimarsi della terza età).
sintomi sono più pronunciati o presenti alla sera o di
notte. Stipsi, urine scarse e scure. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Lingua: arrossata, con induito scarso e secco, talvol- Sindrome climaterica, convalescenza da malattie
ta assente. gravi e debilitanti, diabete mellito, diabete insipido,
Polso: sottile (x* ), rapido (shu-), oppure galleggiate febbri funzionali, nevrosi, nefrite cronica, i-
(f{) e vuoto (x[). po/azoospermie, sterilità.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
PATOLOGIA Fortificare e nutrire lo y%n dei reni.
Il j%ng del rene è la base dello y%n del rene. Lo y%n
del rene è il fondamento dei liquidi organici. Lo y%n
e lo y1ng del rene si controllano e bilanciano vicen- VUOTO DELLO Y%N DEL RENE, IL
devolmente. In caso di vuoto dello y%n del rene, i FUOCO VUOTO DIVAMPA
sintomi sono pertanto suddivisibili in:
SINTOMATOLOGIA
sintomi di vuoto di j%ng: stordimento, vertigini, acu-
Sensazione di calore avvertita in profondità, come
feni, cali del visus e dell’udito, difficoltà di concen-
nelle ossa, sudorazioni notturne importanti, calore ai
trazione e di memoria (il j%ng non nutre più il mare
cinque cuori, pomelli arrossati, difficoltà a prendere
dei midolli), debolezza alla regione lombare e alle
sonno e risvegli notturni plurimi, ansia, agitazione,
ginocchia (il j%ng non nutre più le ossa). Ipomenor-
irrequietezza, urine scarse, scure, bruciori urinari,
rea, amenorrea (il j%ng non nutre più il sangue).
sangue nelle urine, sete di bevande fredde, stipsi
Sintomi di secchezza: sete, gola e bocca secche,
con feci secche, polluzioni notturne associate a so-
stipsi, urine scarse e scure.
gni.
Sintomi da y%n che non controlla più lo y1ng (svi-
luppo di calore vuoto): insonnia, calore al precor-
PATOLOGIA
dio, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi, sudo-
Si tratta di un aggravamento del quadro più sopra
razioni, febbre o sensazione di avere la febbre, zi-
illustrato, dove il calore vuoto si trasforma in fuoco
gomi arrossati. Tutti questi sintomi, patognomoni-
vuoto, con esacerbazione dei sintomi precedente-
camente, sono presenti di sera e di notte. Il calore
mente descritti, e viraggio verso la pienezza (agita-
vuoto agita il j%ng, già in deficit, e compaiono pol-
zione, bruciori urinari, sangue nelle urine).
luzioni notturne, che impoveriscono ulteriormente il
L’insonnia consiste in un’incapacità a prendere
j%ng. Lo y%n in vuoto non è in grado di controllare lo sonno (presente anche nel vuoto di sangue) ed in
y1ng (in questo caso w7i q* ), che spinge i i liquidi risvegli plurimi (assenti nel vuoto di sangue).
fuori dal corpo sotto forma di sudore, con ulteriore
Lingua: rossa, spellata, punta arrossata.
depauperamento dello y%n.
Polso: galleggiante (f{), vuoto (x[), rapido (shu-).
La lingua arrossata e secca testimonia del calore e
del deficit di liquidi organici. EZIOLOGIA
Il polso rapido indica il calore, il polso sottile e vuo- La stessa del vuoto dello y%n dei reni.
to il deficit di y%n. Può diventare galleggiante per-
ché il calore si muove verso la superficie. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
EZIOLOGIA Le stesse del vuoto dello y%n del rene.
Malattie croniche.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Eccessi sessuali che esauriscano il j%ng, gravidanze
Fortificare e nutrire lo y%n dei reni, purificare il ca-
ripetute.
lore/fuoco/vuoto, calmare lo sh5n.
Perdite ematiche, che impoveriscano il sangue e lo
y%n del fegato, che nasce dallo y%n dei reni.
Deficit cronico dei liquidi corporei, per una calore VUOTO DELLO Y!NG DEL RENE
di origine esterna che permanga nell’orga-nismo, o SINTOMATOLOGIA
per un calore di origine interna causato da ristagno e Timore del freddo migliorato dal calore, corpo ed
compressione dei sentimenti. arti freddi, astenia, apatia, sensazione di debolezza
e/o dolori alla colonna lombare e/o alle ginocchia,
urine abbondanti e chiare, tendenza a sviluppare e-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 89
demi, feci poco formate, nell’uomo ejaculazione VUOTO DELLO Y!NG DEI RENI,
precoce, astenospermia, cali di libido, impotenza; L’ACQUA SI SPANDE
nelle donne sterilità, frigidità. Carnagione pallida e SINONIMI: VUOTO DELLO Y!NG DEI RENI,
lucente. ACQUA DEBORDANTE
Lingua: pallida, gonfia, induito linguale trasparente.
Polso: profondo (ch5n), debole (ru-), lento (ch^ ). SINTOMATOLOGIA
PATOLOGIA Edemi, più pronunciati alle gambe e alle caviglie,
La sindrome è contraddistinta da segni di ipofun- urine scarse e chiare, freddolosità, regione lombare
zione e di freddo interno. e ginocchia fredde, deboli e dolenti. Si associano gli
Se lo y1ng dei reni è in vuoto, il corpo è freddo e vi altri sintomi di vuoto dello y1ng dei reni.
sono brividi (il freddo è interno, quindi migliorato • Se l’acqua deborda e gela il cuore compaiono
dal calore, al contrario di quello esterno, dove il ca- palpitazioni, oppressione dolorosa al precordio,
lore non mitiga la freddolosità ed i brividi). dispnea, arti freddi (soprattutto le mani) viso li-
Se lo y1ng dei reni è in vuoto non riscalda il j%ng, la vido.
schiena e le ginocchia sono deboli, il j%ng non è trat- • Se l’acqua deborda ed invade il polmone com-
tenuto (ejaculazione precoce) è senza forza (asteno- paiono tosse, asma, dispnea da sforzo, catarro
spermia), in vuoto (sterilità), la sessualità è spenta abbondante, bianco, fluido, schiumoso.
(impotenza, frigidità). Lingua: pallida, gonfia, induito bianco e lucido.
Se lo y1ng dei reni è in vuoto, i liquidi non vengono tra- Polso: profondo (ch5n), debole (ru-), lento (ch^ ).
sformati, tendono a depositarsi nei tessuti provocando
edemi, le urine sono abbondanti e chiare. PATOLOGIA
Se lo y1ng dei reni è in vuoto la milza non riceve Si tratta di un quadro complesso di vuoto (di y1ng)
calore e la funzione digestiva ne risente, con com- e di pienezza (liquidi).
parsa di diarrea. Il q* degli alimenti non viene tra- Lo y1ng dei reni, in vuoto, non è in grado di gover-
sportato ai quattro arti, che si indeboliranno. nare i liquidi: i liquidi si depositano nell’or-ganismo
La mancanza di calore rallenta tutto l’organismo ed sotto forma di edemi declivi; le urine, precedente-
il paziente diventa apatico, torpido, privo di volontà. mente abbondanti e chiare, si riducono di volume
La lingua è pallida perché manca lo y1ng, gonfia (perché invadono i tessuti), ma rimangono chiare.
perché i liquidi ristagnano, l’induito ha le caratteri- Se i liquidi debordano verso l’alto e gelano il cuore,
stiche del freddo (vuoto). ne danneggiano lo y1ng e compaiono palpitazioni,
Il polso indica la profondità dell’affezione, lo stato oppressione al precordio, mani fredde.
di vuoto e la presenza di freddo/vuoto. Se i liquidi debordano verso l’alto e si depositano
sotto forma di mucosità fluide nel polmone, ne in-
EZIOLOGIA tralciano la discesa del q* e compaiono tosse, asma,
Debolezza congenita. dispnea da sforzo. La respirazione è doppiamente
Malattie croniche e defedanti. danneggiata:
Andropausa. • per il vuoto dello y1ng dei reni, che compro-
Eccessi sessuali. mette la capacità di accogliere il soffio
• per il danneggiamento della discesa del q* del
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Iposurrenalismi, ipotiroidismi, malattie croniche. polmone.
Lingua e polso riflettono il quadro di vuoto dello
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO y1ng dei reni.
Riscaldare e tonificare lo y1ng dei reni (m*ng m5n).
I tre quadri che seguono non sono altro che un vuo- EZIOLOGIA
to dello y1ng dei reni, con compromissione preva- Vuoto dello y1ng dei reni complicato.
lente rispettivamente di:
• metabolismo dei liquidi; CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
• funzioni di sostegno alla digestione; Nefriti croniche, insufficienza cardiaca cronica
• funzione di accogliere e trattenere il q*. scompensata, insufficienze respiratorie croniche
scompensate, edema polmonare acuto.
ognuno dei quadri, come ripeteremo di volta in vol- ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
ta, si palesa costantemente con altri sintomi di vuoto Riscaldare e tonificare lo y1ng dei reni, far circolare
dello y1ng dei reni. l’acqua.
VUOTO DELLO Y!NG DEI RENI CON I RENI SONO INCAPACI DI
DIARREA CONTROLLARE LE URINE
SINONIMI: VUOTO DELLO Y!NG DEI RENI E DEL- SINONIMI: QI DEI RENI INSTABILE – DEBOLEZZA
LA MILZA DEL Q* DEI RENI – YU1N Q* INFERIORE INSTABI-
LE
SINTOMATOLOGIA
Sintomi di vuoto dello y1ng dei reni associati a sin- SINTOMATOLOGIA
tomi digestivi da ipofunzionamento della milza. Si Minzioni frequenti con urine di colore chiaro, getto
rimanda alle sindromi associate di più organi. debole, sgocciolamento postminzionale, enuresi,
nicturia, incontinenza urinaria.
Negli uomini spermatorrea, ejaculazioni notturne
IL RENE È INCAPACE DI AFFERRARE senza sogni, ejaculazione precoce; nelle donne leu-
IL Q* correa cronica, minaccia di aborto.
SINTOMATOLOGIA I sintomi appena indicati sono associati a psicaste-
Dispnea aggravata dallo sforzo, respiro corto, po- nia, lombi e ginocchia deboli e dolenti.
lipnea, tosse, asma, sudorazioni spontanee e al mi- Lingua: pallida.
nimo sforzo, viso gonfio, magrezza, freddolosità, Polso: profondo (ch5n), debole (ru-).
urine abbondanti e chiare, soprattutto dopo un attac-
co di asma, astenia, apatia, regione lombare e gi- PATOLOGIA
nocchia deboli e/o dolenti. Il m*ng m5n è ipofunzionante e yu1n q* è in vuoto.
Lingua: pallida, induito bianco e lucido. Il q* dei reni regge gli orifizi del basso, che non so-
Polso: profondo (ch5n), teso (j&n) debole (ru-). no più in grado di trattenere le urine ed il j%ng.
Se il q* dei reni è debole, l’apertura/chiusura della
PATOLOGIA vescica è sregolata, il cancello rimane aperto e le
Si tratta di un quadro di vuoto dello y1ng dei reni, urine fuoriescono senza forza (mitto debole) ma con
che sono incapaci di accogliere e trattenere il q* del frequenza (pollchiuria, sgocciolamento, incontinen-
polmone. za), soprattutto la notte, quando il q* /y1ng non rie-
Il vuoto dello y1ng dei reni determina la freddolosi- sce a controllare lo y%n. Questa pollachiuria non è
tà, le urine abbondanti e chiare, i dolori ai lombi e associata a sintomi infiammatori.
alle ginocchia, l’apatia. Se il q* dei reni è debole, non riuscirà a trattenere il
I reni non possono accogliere in basso il q*, che ri- j%ng (spermatorrea, ejaculazioni notturne, ejacula-
stagnerà in alto, causando tosse, asma, respiro corto. zione precoce, leucorrea, minaccia di aborto). Le
Il q* non può scendere, e la dispnea sarà soprattutto polluzioni notturne non sono associate a sogni, co-
inspiratoria. me invece accade nel fuoco vuoto dei reni, dove il
Se i reni ed il polmone perdono la loro comunica- fuoco agita lo sperma, portandolo all’esterno, e turba
zione, i liquidi ristagnano in alto e si formeranno lo sh5n, generando sogni erotici.
edemi al volto. La leucorrea può essere considerata anche come un
Il q* appartiene allo y1ng, se lo y1ng è in vuoto il q* vuoto dello y1ng dei reni che non nutre la milza. Se
in genere è in deficit (il paziente è astenico), w7i q* la milza è in deficit, si formerà umidità. In linea con
è debole, ed il sudore scorre senza essere trattenuto. questa interpretazione, alcuni inseriscono tra i sin-
tomi anche il prolasso uterino.
EZIOLOGIA
Debolezza costituzionale del polmone e dei reni, EZIOLOGIA
malattie croniche che danneggino i due organi. Il q* dei reni è indebolito per la vecchiaia, per ec-
cessi sessuali, per gravidanze ripetute. Nei giovani
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE si parla di un’immaturità del q* dei reni. Sebbene
Asma cronico, enfisema polmonare cronico, cuore riferibile ad un vuoto del m*ng m5n, questo quadro
polmonare cronico. manca di segni di freddo ed è contrassegnato dal de-
ficit dell’energia.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Tonificare e riscaldare i reni, rendendoli capaci di CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
afferrare il q*, promuovere la funzione di discesa Incontinenza urinaria negli anziani, enuresi infanti-
del polmone. le, vescica neurologica, diabete insipido.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 91
CAPITOLO 12
ta, secchezza oculare, tremori, spasmi o parestesie digerente sono modesti, in caso contrario si parlerà
agli arti, irregolarità mestruali. di disarmonia fegato/milza, fegato/stomaco o di en-
Quando sono in vuoto lo y%n o i liquidi del fegato, si trambe. Il ristagno del q* del fegato si manifesta con
manifestano capogiri, vista offuscata, secchezza de- maggior frequenza nel sesso femminile, assumendo
gli occhi e della bocca. Possono comparire anche una connotazione ginecologica (irregolarità me-
tremori, spasmi o parestesie. struali) e psicologica (ansia, mutevolezza di umore,
Chiaramente vi sono molti punti di contatto tra que- ecc.).
sti due quadri. Un ristagno del q* del fegato importante e/o prolun-
Negli uomini di incarnato pallido e con una lingua gato facilmente si trasforma in fuoco, che in genere
pallida, così come nelle donne con flusso mestruale divampa lungo i meridiani di fegato e vescica bilia-
scarso, si dovrebbe porre diagnosi di vuoto del san- re, raggiungendo il capo, gli orecchi, gli occhi, pro-
gue del fegato. vocando cefalea, capogiri, acufeni, cali uditivi ed
Se i pazienti non presentano un incarnato pallido, le iniezione congiuntivale. Dato che questi sintomi si
loro lingue invece che pallide sono arrossate, se i manifestano anche in quadri di vuoto come il deficit
sintomi di secchezza sono pronunciati e, soprattutto, dello y%n del fegato e dei reni, si rende necessaria
se sono presenti sintomi di sovrabbondanza dello una diagnosi differenziale. Il fuoco del fegato ha
y1ng, si dovrebbe porre diagnosi di vuoto dello y%n. sempre una connotazione di pienezza, ma in un caso
Se i sintomi di sovrabbondanza dello y1ng sono co- si tratta di una pienezza vera e propria, nell’altro di
spicui, si dovrebbe formulare la diagnosi di vuoto una pienezza che origina da un vuoto. La pienezza
dello y%n del fegato con eccesso dello y1ng. Quando vera si manifesta acutamente ed è in genere scatena-
compaiono simultaneamente sintomi di vuoto dello ta da fattori emotivi, mentre la pienezza da deficit si
y%n del fegato e vuoto del sangue del fegato, si parla manifesta invariabilmente a seguito di un vuoto del-
di deficit dello y%n e del sangue del fegato. lo y%n, generalmente cronico, che da altri segni di sé
Il vuoto del q* del fegato raramente si presenta di con altri sintomi (falso calore, secchezza, ecc.) che
per sé, ed in genere si associa con un vuoto di san- andranno a sommarsi a quelli del fuoco del fegato.
gue. I suoi sintomi principali sono mancanza di for- Un fuoco del fegato da pienezza estrema può causa-
ze, acufeni, cali uditivi e facilità a spaventarsi. re la liberazione del vento, che si manifesta con
Il vuoto dello y1ng del fegato, sebbene raramente, convulsioni, perdita improvvisa di coscienza ed e-
può anch’esso manifestarsi. I suoi sintomi sono de- miplegia. Anche il vuoto di sangue può causare la
pressione, vigliaccheria ed arti freddi. liberazione del vento, in genere associato a tremori.
Questi ultimi due quadri sono di raro riscontro cli- Anche in questo caso il carattere di acuzie del fuoco
nico, tanto che la maggior parte degli autori non li del fegato ci permette di porre una diagnosi diffe-
cita nemmeno e non verranno illustrati nella presen- renziale, in quanto la liberazione del vento da vuoto
te trattazione. di sangue (eccetto quella da emorragie massicce) si
sovrappone in genere ad un quadro di cronicità.
QUADRI DA PIENEZZA
I quadri da pienezza del fegato sono provocati da EZIOLOGIA GENERALE
sovraccarichi emozionali (soprattutto se repentini) o
da fattori endogeni, ad esempio l’umidi-tà/calore. ENERGIE PERVERSE ESTERNE
I fattori emozionali trattenuti, repressi, possono Le energie perverse esterne (fatto salvo il caso del
provocare un ristagno del q* del fegato. Questo si freddo, che comunque attacca il meridiano del fega-
manifesta con irritabilità, irascibilità e dolore di- to e non lo z3ng) non sono in grado di colpire il fe-
stensivo nelle regioni anatomiche attraversate dal gato. Ciononostante possono sommarsi a quadri pa-
meridiano del fegato. Spesso il paziente si lamenta tologici interni, aggravandoli o precipitandoli. È
di un intralcio alla deglutizione. Quando il ristagno questo il caso del vento, dell’umidità e del calore.
del q* si associa con il flemma, l’intralcio si accen- Un organismo dove il fegato sia in vuoto di sangue
tua e si parla di “nocciolo di prugna” (globo isteri- cronico, sarà maggiormente esposto agli attacchi del
co). Nelle donne il ristagno del q* spesso provoca vento, e le parestesie ed i tremori fini degli arti, po-
alterazioni del ciclo mestruale. Se il q* stagnante tranno trasformarsi in contrazioni tonico-cloniche.
aggredisce la milza e lo stomaco, compariranno sin- Se, nello stesso paziente, il vento si associa al calo-
tomi digestivi quali anoressia, eruttazioni, rigurgiti, re, più facilmente potranno manifestarsi eruzioni
feci poco formate e distensione addominale. Da un cutanee improvvise e migranti.
punto di vista digestivo si parla di ristagno del q* Un’umidità esterna che intralci la milza ed interferi-
del fegato solo se i sintomi a carico dell’apparato sca con le funzioni digestive, soprattutto se associa-
ta a calore, potrà danneggiare il fegato e la vescica DIETA
biliare, con comparsa di ittero. Un consumo eccessivo di cibi caldi, piccanti, di frit-
Un calore esterno (ma anche il vento), in un pazien- ti e di alcol può generare quadri da calore del fega-
te affetto da risalita dello y1ng del fegato, potrà esa- to, in genere sempre associato ad umidità.
cerbare questa risalita patologica, con aumento della
cefalea, delle vertigini, degli acufeni.
FORME CLINICHE
EMOZIONI
Come sappiamo, in Medicina Cinese il rapporto tra Verranno trattate le seguenti forme cliniche:
un’emozione e l’organo di pertinenza è biunivoco.
Per quanto riguarda il fegato, la collera è al contem- A) forme da vuoto del fegato
po una manifestazione di una patologia del fegato 12) VUOTO DEL SANGUE DEL FEGATO
(in particolare del ristagno del suo q* e, ancor più, di 13) VUOTO DELLO Y%N DEL FEGATO E RISALITA
DELLO Y!NG DEL FEGATO
una risalita della sua energia sotto forma di y1ng e/o
di fuoco) ed una causa di malattia dell’organo.
Sebbene si sia soliti parlare di collera, il termine de- B) forme da pienezza del fegato
ve essere inteso in senso più ampio. Siccome il fe- 14) RISTAGNO DEL Q* DEL FEGATO
15) RISTAGNO DEL SANGUE DEL FEGATO
gato presiede all’armonico fluire del q* e del sangue 16) IL FUOCO DEL FEGATO INFIAMMA LA PARTE SU-
e detesta essere costretto, qualunque sentimento PERIORE DEL CORPO
trattenuto, represso e frustrato può essere identifica- 17) AGITAZIONE DEL VENTO DEL FEGATO
to con la “collera” che nuoce al fegato. Pertanto 18) UMIDITÀ-CALORE NEL FEGATO E NELLA VESCI-
CA BILIARE
possono trasformarsi in collera la frustrazione, il ri-
19) IL FREDDO RISTAGNA NEL MERIDIANO DEL FE-
sentimento, la depressione, la tristezza, addirittura GATO
la paura. Si pensi ad un animale che, vistasi preclu-
sa ogni possibilità di fuga (il suo spazio vitale è C) forme da vuoto della vescica biliare
“compresso”), si rivolta e attacca con furore. 20) VUOTO DELLA VESCICA BILIARE
Se il q* del fegato non circola liberamente e rista-
gna, il paziente sarà tendenzialmente depresso. Si D) forme da pienezza di vescica biliare
tratta di una depressione diversa da quella del vuoto 21) UMIDITÀ CALORE NELLA VESCICA BILIARE
del q* del cuore, della milza o dello y1ng del rene,
dove il paziente è apatico. Il paziente affetto da ri-
stagno del q* del fegato è depresso in quanto non VUOTO DEL SANGUE DEL FEGATO
riesce, meglio, non può esprimere i propri sentimen- SINTOMATOLOGIA
ti e farli valere, perché deve trattenersi. Questi sen- Incarnato pallido e smorto, opaco, labbra pallide,
timenti tendono ad esprimersi quando non possono capogiri, acufeni (come frinire di cicale), insonnia,
essere più repressi, e si manifestano in maniera im- iperonirismo, occhi secchi, senza lucentezza, vista
provvisa, a prima vista immotivata, dove la reazione confusa, fosfeni, emeralopia, parestesie agli arti,
appare sproporzionata alla sollecitazione: ecco che crampi muscolari, mioclonie, tremori fini che ini-
questo paziente viene tacciato di mutevolezza di ziano dalle mani, unghie opache, secche, fragili, pelle
umore, sottolineando la differenza tra la depressione secca, capelli secchi. Ipomenorrea, amenorrea.
di base e lo scatto di nervi. Lingua: pallida.
Il perdurare dello stato di ristagno e compressione Polso: sottile (x* ), rugoso (s7).
dei sentimenti/energia del fegato condurrà ad una
liberazione critica dello y1ng e/o del fuoco del fega- PATOLOGIA
to, ed il paziente diverrà sempre più suscettibile e Qualsiasi vuoto di sangue si ripercuoterà sul fegato,
collerico, fino alla violenza verbale e fisica. che è incaricato di immagazzinarlo.
L’associarsi di mucosità, tanto più probabile quanto In questo quadro si manifestano quindi dei segni
più il quadro assume connotazioni di calore (il calo- generici di vuoto di sangue: incarnato pallido, opa-
re consuma e concentra i liquidi, già stagnanti per il co, labbra pallide, pelle secca, capelli fragili (azione
ristagno di q*, e li condensa in flemma) e la loro ri- trofica del sangue in generale) capogiri ed acufeni
salita verso l’alto potranno dare origine a sindromi (il sangue in vuoto non riesce a salire al capo e a
da t1n/calore che velano gli orifizi del cuore, con nutrire il mare dei midolli).
quadri di follia agitata o sindromi neurologiche. Il sangue in vuoto non riesce a nutrire ed irrorare le
dipendenze periferiche del fegato: occhi secchi, vi-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 97
sta confusa, emeralopia, fosfeni (occhio/vista), pa- il sangue che lo y%n condividono una funzione trofi-
restesie agli arti, crampi muscolari, mioclonie, tre- ca e di raffreddamento, la prima più spiccata nel
mori fini (il sangue del fegato non nutre i muscoli; i sangue, la seconda nello y%n, quindi non ci deve
tremori iniziano dalle mani perché il vuoto di san- stupire la somiglianza dei sintomi. Da una parte, pe-
gue inizia dalle zone più distali), unghie opache, rò, nelle sindromi da vuoto di sangue tenderà a pre-
secche, fragili (le unghie dipendono dal fegato in valere il mancato trofismo (nutrimento del mare dei
quanto nascono dai tendini). midolli, degli occhi, dei muscoli, delle unghie, della
R7n m3i e ch8ng m3i sono riforniti di sangue dal pelle, di ch8ng m3i e r7n m3i ), dall’altra, in quelle
fegato. Se il sangue del fegato è in vuoto, le me- da vuoto di y%n, tenderà a prevalere il mancato raf-
struazioni sono scarse o assenti. freddamento (sintomi di calore/vuoto che, data la
La lingua è pallida perché manca il sangue. natura “ impulsiva” del fegato tenderà ad assumere
Il polso sottile e rugoso indica il vuoto. caratteri di quasi pienezza). La sec-chezza da vuoto
di y%n, non è altro che una carenza dei liquidi orga-
EZIOLOGIA nici, ai quali è ascrivibile l’aspetto trofico dello y%n.
Qualsiasi causa di scarsa produzione di sangue Lo y%n del fegato, in vuoto, non riuscirà a trattenere
(vuoto del q* della milza, in genere da alimentazio- il suo y1ng, che, seguendo la sua naturale tendenza,
ne insufficiente o errata, vuoto di j%ng del rene, co- si innalzerà, manifestandosi soprattutto a livello
stituzionale o da depauperamento, ecc.) o da perdita dell’estremo cefalico, provocando cefalea, emicra-
dello stesso (emorragie acute e gravi, o croniche an- nia, capogiri, acufeni, irascibilità, collericità, bocca
che se modeste). e gola secche.
La lingua ed il polso riflettono la presenza di calore.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Esiste una certa disparità di vedute tra i vari autori
Anemie, nevrosi, irregolarità mestruali, epatiti cro-
circa i sintomi di calore/secchezza (bocca e gola
niche, malattie oculari da ipovitaminosi A.
secche) e l’iniezione congiuntivale. Alcuni infatti
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO affermano che il calore presente nella risalita di
Nutrire il sangue del fegato. y1ng è un calore vuoto, incapace di provocare i sin-
tomi di vera secchezza e l’iniezione congiuntivale.
Altri esprimono un’opinione diversa, ed affermano
VUOTO DELLO Y%N DEL FEGATO E RI- che comunque la secchezza ed il calore sono pre-
SALITA DELLO Y!NG DEL FEGATO senti (il che distinguerebbe il quadro da quello del
semplice vuoto di sangue) e che l’iniezione con-
SINONIMI: VUOTO DI Y%N, Y!NG IPERATTIVO –
giuntivale da fuoco di fegato è associata a dolore
VUOTO DI Y%N, FEGATO RISCALDATO – FUGA DELLO
oculare, mentre quella da risalita di y1ng no, il che
Y!NG DEL FEGATO.
permetterebbe di istituire una diagnosi differenziale.
SINTOMATOLOGIA In realtà la differenza tra la liberazione di y1ng e
Cefalea bitemporale, perioculare, emicrania, capo- quella del fuoco è quantitativa più che qualitativa, le
giri, acufeni, cali repentini dell’udito, volto arrossa- due forma possono trapassare l’una nell’altra, così
to, iniezione congiuntivale, insonnia, iperonirismo, come la loro sintomatologia.
fini tremori delle estremità, irascibilità, collericità,
EZIOLOGIA
palpitazioni, bocca e gola secche. Vuoto dello y%n del fegato e/o dei reni (quest’ultimo
Lingua: rosso scarlatto, specie ai lati. associato o meno ad un vuoto dello y1ng dei reni).
Polso: a fil di ferro (xi1n), rapido (shu-), eventual- Problemi emozionali che, dopo aver indotto un ri-
mente sottile (x* ). stagno del q* del fegato, in seguito ad un emozione
violenta si liberino verso l’alto in maniera critica.
PATOLOGIA
È una patologia complicata, i cui sintomi derivano CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
da una commistione di deficit ed eccesso. Nevrosi, ipertensione arteriosa (soprattutto iperten-
Innanzi tutto, dato che il sangue appartiene allo y%n, sione arteriosa labile essenziale e puntate ipertensi-
molti segni accomunano questa sindrome alla pre- ve), oftalmopatie.
cedente da vuoto di sangue (eccetto la lingua e
l’incarnato pallidi, perché in questo caso prevale il ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
calore), tanto che possono essere presenti, ed in ef- Nutrire lo y%n del fegato, sottomettere lo y1ng del fegato.
fetti spesso lo sono: capogiri, acufeni, occhi secchi,
vista confusa, fosfeni, fini tremori alle estremità. Sia
RISTAGNO DEL Q* DEL FEGATO Se il q* del fegato non circola, non può sostenere il
processo digestivo, e compariranno nausea, dolori
SINONIMI: STASI DEL Q* DEL FEGATO – AMMAS-
epigastrici, anoressia, eruttazioni e rigurgiti acidi,
SO DEL Q* DEL FEGATO.
gonfiori e dolori addominali, borborigmi, feci poco
SINTOMATOLOGIA formate. Se i sintomi si aggravano, la nausea sfocia
Depressione, malinconia, umore alterno, irritabilità, in un vomito, i dolori epigastrici si fanno intensi, le
sensazione di gonfiore doloroso agli ipocondri, ai eruttazioni ed i rigurgiti diventano continui, si parle-
lati del torace, al seno, ai lati dell’addome, alle fosse rà di disarmonia fegato /stomaco. Se i gonfiori ed i
iliache, sospiri frequenti, sensazione di nodo in go- dolori addominali diventano forti e compare diarrea,
la, con difficoltà a deglutire, mestruazioni irregolari, si parlerà di disarmonia fegato/milza.
algomenorrea, spesso nausea, dolori epigastrici, a- Infine, se il q* del fegato ristagna, il sangue non
noressia, eruttazioni e rigurgiti acidi, gonfiori e do- viene distribuito correttamente al piccolo bacino,
lori addominali, borborigmi, feci poco formate. ch8ng m3i e r7n m3i non verranno adeguatamente
Lingua: in genere di colore normale, induito sottile nutriti e compariranno algomenorrea ed alterazioni
e bianco. del ciclo.
Polso: a fil di ferro (xi1n).
EZIOLOGIA
PATOLOGIA
I sentimenti trattenuti, in particolare la collera.
Questo quadro costituisce l’affezione più frequente
del fegato, dalla quale le altre prendono origine. La
genesi, come più avanti si vedrà, è soprattutto psico- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
logica. Nevrosi, globo isterico, epatiti croniche, discinesie
Se il q* del fegato non circola, compariranno altera- biliari, colecistiti croniche, disturbi mestruali su ba-
zioni psicologiche, dapprima improntate a segni di se funzionale, algomenorrea.
iporeattività (depressione, malinconia), in seguito
alternate a segni di iperreattività (umore alterno), ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
infine di iperrattività franca, se il ristagno sfocia in Far circolare il ristagno del q* del fegato.
una risalita di y1ng o liberazione del fuoco, contras-
segnate da ipereattività (irritabilità, collericità). RISTAGNO DEL SANGUE DEL FEGATO
Come detto altrove, il paziente non è depresso per- SINONIMI: STASI DEL SANGUE DEL FEGATO.
ché apatico, bensì perché non può esprimere i pro- SINTOMATOLOGIA
pri sentimenti. Questa costrizione comporterà una Algomenorrea, irregolarità mestruali, flusso me-
compressione dello psichismo che, alla lunga, ge- struale con sangue scuro e coaguli, gonfiori addo-
nererà calore. Si può ben capire come la vita mo- minali fissi, palpabili, dolenti, carnagione, labbra ed
derna, con i suoi ritmi accelerati, ed i rapporto so- unghie violacee.
ciali, dove raramente si può dire e fare ciò che si Lingua: violacea, in toto o settorialmente.
vorrebbe, facciano sì che ognuno di noi, in varia Polso: a fil di ferro (xi1n).
misura, sia affetto da questa sindrome, considerata
da molti autori come quella di più frequente ri- PATOLOGIA
scontro nei pazienti occidentali. Questo quadro deriva da un ristagno del q* del fega-
Il q* che non circola liberamente provoca una sen- to. Il ristagno di sangue danneggia ulteriormente il
sazione di gonfiore doloroso lungo il decorso del q* e si genera un circolo vizioso.
meridiano (ipocondri, seno, fosse inguinali, ecc.). Il ristagno di sangue si manifesta con il colore vio-
Poiché è il q* a ristagnare, i dolori non saranno in- laceo dell’incarnato, delle labbra e delle unghie. Se
tensi, compariranno e scompariranno rapidamente, il ristagno danneggia il sangue, la pelle può diventa-
avranno carattere distensivo. Se il q* del fegato ri- re secca e scagliosa.
stagna nel torace, comparirà una sensazione di di- Il ristagno di sangue intralcia il nutrimento di ch8ng
stensione al petto, che il paziente cercherà di elimi- m3i e r7n m3i, ed il flusso diventa irregolare.
nare con i sospiri. Se ristagna in gola, il paziente ac- Il sangue stagnante compare sotto forma di sangue
cuserà difficoltà a deglutire, come se la gola fosse scuro e coagulato nel flusso mestruale. Tutto ciò
annodata. Se il ristagno del q* del fegato in gola si che non circola provoca dolore, e comparirà algo-
associa a ristagno di mucosità, è come se si avesse menorrea. I dolori in genere precedono o accompa-
un nocciolo in gola (“nocciolo di prugna”), con gnano la comparsa del flusso, migliorano con
grandi difficoltà a deglutire e sputare. l’espulsione dei coaguli (le algomenorree da vuoto
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 99
di sangue si presentano invece nella seconda parte trasportare del flemma, che, a sua volta, può ostrui-
del flusso). re gli orifizi del cuore, provocando un attacco di fol-
Se il ristagno perdura, si potranno formare delle lia improvvisa e/o sintomi neurologici.
masse fisse, localizzate, palpabili, intensamente do- Il fuoco tende a consumare i liquidi organici e com-
lenti spontaneamente e alla palpazione (il ristagno pariranno sete con desiderio di bere, stipsi con feci
di q* da gonfiori mobili, che vanno e vengono, scar- secche, urine scarse ed ipercromiche, bocca amara.
samente dolenti, limitati nel tempo). Si dice che la bocca amara da fuoco del fegato duri
La lingua indica il ristagno di sangue, il polso la sua tutto il giorno, mentre quella da fuoco del cuore si
causa (ristagno di q* ). presenti solo al mattino.
Infine, il fuoco del fegato agiterà il sangue, trasci-
EZIOLOGIA nandolo verso l’alto, con manifestazioni emorragi-
La medesima del ristagno di q*. In genere il ristagno che, quali ematemesi, epistassi ed emoftoe (in que-
di sangue insorge dopo un prolungato ristagno di q*. sti ultimi due casi il fuoco del fegato si trasmette al
polmone).
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
La lingua rossa rispecchia la presenza di calore.
Epatosplenomegalie, cirrosi epatica, tumori della
Il polso pieno indica la pienezza, quello rapido il
cavità addominale, in particolare neoformazioni di
calore, il polso a fil di ferro rimanda al fegato.
pertinenza ginecologica.
EZIOLOGIA
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Una situazione di perdurante ristagno del q* del fe-
Far circolare il sangue, far circolare il q* del fegato.
gato, precipitata da un sentimento improvviso e vio-
lento. Il consumo eccessivo di alcol, cibi caldi e ri-
IL FUOCO DI FEGATO INFIAMMA LA scaldanti, di fritti ha azione predisponente.
PARTE SUPERIORE DEL CORPO CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
SINONIMI: RISALITA DELL’ECCESSO DEL FEGATO Ipertensione arteriosa (soprattutto puntate ipertensi-
– RISALITA DEL FUOCO DEL FEGATO CHE DIVAM- ve), sindrome di Menière, necrosi epatiche acute,
PA – PIENEZZA DELLA VESCICA BILIARE – PIE- colecistiti acute, pancreatiti acute, congiuntiviti acu-
NEZZA DI FUOCO NEL MERIDIANO DEL FEGATO te, emorragie delle vie digestive superiori, ipertiroi-
dismo, psicosi maniacali.
SINTOMATOLOGIA
Cefalea, emicrania, capogiri, acufeni intensi, sordità ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
improvvisa, viso arrossato, orecchi arrossati, inie- Disperdere il fuoco del fegato, calmare il fegato.
zione congiuntivale intensa, dolori oculari, sete con
desiderio di bere, bocca amara, stipsi con feci sec- AGITAZIONE DEL VENTO DEL FEGATO
che, urine scarse ed ipercromiche, insonnia, iperoni- SINONIMI: AGITAZIONE INTERNA DEL VENTO DEL
rismo, incubi, irritabilità, nervosismo, collericità FEGATO – VENTO DEL FEGATO
estrema, che può sfociare in attacchi di follia. Fe-
nomeni emorragici nella parte alta del-l’organismo, La manifestazione essenziale dell’agitazione del
quali ematemesi, epistassi, emoftoe. vento del fegato consiste in movimenti involontari
Lingua: rossa, induito giallo, secco. degli arti, come fossero agitati e scossi dal vento,
Polso: pieno (sh^ ), a fil di ferro (xi1n), rapido (shu-). dai movimenti più fini, a quelli più intensi e dram-
matici. I fattori che possono innescare questi movi-
PATOLOGIA menti imprimono a questa sindrome degli aspetti
Si tratta di una sindrome da pienezza di calore nel particolari, tanto che si è soliti distinguere tre qua-
fegato. Il calore segue la sua naturale tendenza ver- dri:
so l’alto e la maggior parte dei sintomi si manifeste-
rà all’estremo cefalico. 1) lo y1ng del fegato si trasforma in vento;
Il fuoco del fegato si libera criticamente verso l’alto 2) il fuoco al suo culmine produce il vento;
e compaiono cefalea, emicrania, acufeni, sordità 3) il vuoto di sangue crea il vento.
improvvisa, vertigini, iniezione congiuntivale, volto
arrossato, orecchi arrossati. LO Y!NG DEL FEGATO SI TRASFORMA IN VENTO
Il fuoco del fegato turba lo sh5n e compaiono ansia, SINTOMATOLOGIA
agitazione, irritabilità, insonnia, iperonirismo, incu- Vertigini, perdita di equilibrio, perdita di coscienza
bi. Questo fuoco che si innalza verso lo sh5n può improvvisa, convulsioni, occhi rovesciati, bocca de-
viata, emiplegia, afasia.
Lingua: rossa, deviata. trato fino a xu7 f7n, l’altra quella degli z3ng f}, do-
Polso: a fil di ferro (xi1n) rapido (shu-). ve il fuoco del fegato deriva da una trasformazione
critica del ristagno del qi del fegato, quindi interna.
PATOLOGIA
Tutti i sintomi compaiono in alto, laddove si dirige CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
lo y1ng del fegato che si libera in maniera critica, Convulsioni associate alle ipertermie in corso di
perché non più trattenuto dallo y%n in vuoto. malattie infettive, quali meningite, encefalite, scar-
L’esordio è improvviso ed il paziente cade a terra. Il lattina, morbillo.
vento che si libera agita le membra e compaiono ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
convulsioni. Purificare il calore, disperdere il fegato, sedare il vento.
SINTOMATOLOGIA
PATOLOGIA
Dolori e gonfiori ipogastrici, irradiati allo scroto e
Questa sindrome rappresenta una complicazione de
ai testicoli, associati a sensazione di tensione ai te-
“il calore umidità invade la milza”, che a sua volta
sticoli e scroto retratto. Nelle donne possono pre-
origina da un vuoto della milza incapace di metabo-
sentarsi contrazioni vaginali. I dolori sono scatenati
lizzare i liquidi, che si trasformano in umidità. A
o esacerbati dal freddo e calmati dal-l’applicazione
sua volta l’accumulo di umidità ostacola le funzioni
di calore. Il corpo e gli arti sono freddi.
di drenaggio/decongestione del fegato e della vesci-
Lingua: pallida, induito bianco.
ca biliare. I sintomi possono pertanto essere suddi-
Polso: profondo (ch5n), a fil di ferro (xi1n), rallen-
visi in:
tato (ch^ ).
alterazione delle funzioni di trasporto/tra-
sformazione del ji`o medio: astenia, anoressia, PATOLOGIA
nausea, vomito, gonfiori e dolori addominali (non Si tratta di un’aggressione del freddo perverso di
sono presenti fin qui dolori distensivi agli ipocondri origine esterna a carico del meridiano del fegato, il
irradiati al torace). quale contorna i genitali e passa nel basso ventre, il
alterazione delle funzioni di drenaggio/de- che spiega la localizzazione del dolore.
congestione del fegato e della vescica biliare: bri- Il freddo rallenta e contrae, il q* ed il sangue non
vidi e febbre alternati, bocca amara, dolori distensi- circolano, il basso ventre diventa dolente, lo scroto
vi agli ipocondri irradiati al torace. si contrae.
L’intensità del calore determinerà una maggiore o Se il q* ed il sangue non circolano si manifestano
minore concentrazione dell’umidità (diarrea o stip- gonfiori.
si) e dei liquidi organici (urine più o meno scarse e La lingua pallida e l’induito bianco, nonché le carat-
scure). La febbre in genere non è molto elevata e si teristiche del polso indicano la presenza di freddo.
estende per tutto l’arco della giornata.
L’umidità che impedisce il libero fluire della bile EZIOLOGIA
determina la comparsa di ittero. Freddo di origine esterna penetrato nel meridiano
Il calore umidità può scendere in basso fino alla re- del fegato.
gione genitale, contornata dal meridiano del fegato.
In tal caso compariranno testicoli gonfi, caldi e do- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
lenti, pruriti scrotali, xantorrea di odore nauseabon- Varicocele, ernie inguino-scrotali, alcune forme di
do, pruriti vulvari. dismenorrea.
L’induito giallo e grasso, così come il polso scivo-
loso, indicano la presenza di umidità, la lingua rossa ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
ed il polso rapido testimoniano del calore, il polso a Calmare il dolore, disperdere il freddo.
fil di ferro rimanda al fegato.
EZIOLOGIA
SINDROMI DEL MERIDIANO DEL FE-
Un vuoto della milza con accumulo di umidità, che
vira verso il calore per fattori dietetici o ambientali. GATO
L’innesco del calore può essere determinato anche a) Il freddo ristagna nel meridiano del fegato.
da un ristagno del q* del fegato che si trasforma in Basso ventre e scroto gonfi e dolenti, scroto retratto,
calore. dolori esacerbati dal freddo e calmati dal calore.
Corpo ed arti freddi.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE b) Umidità/calore nel fegato e nella vescica bilia-
Epatiti, colecistiti, colelitiasi, orchiti, vaginiti, cer- re (alias umidità/calore nel meridiano del fega-
viciti, eczemi dei genitali esterni. to).
Fianchi e regioni costali gonfi e dolenti. Astenia, UMIDITÀ CALORE NELLA VESCICA
anoressia, nausea, vomito, bocca amara, addome BILIARE
gonfio, alvo irregolare, urine scarse e scure. Essenzialmente sovrapponibile, come sintomatolo-
Talvolta sclere e cute itteriche, brividi e febbre al- gia e patogenesi, al quadro di umidità calore nel fe-
terni, testicoli gonfi, caldi, dolenti, pruriti ai genitali gato e nella vescica biliare, salvo essere maggior-
esterni, xantorrea. mente riferito alla calcolosi biliare, per cui
Lingua con induito spesso e giallo. Polso a corda l’orientamento terapeutico agopunturistico e farma-
(xi1n) e rapido (shu-). cologico è lievemente differente.
VUOTO DELLA VESCICA BILIARE CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
SINONIMI: LE MUCOSITÀ TURBANO LA VESCICA Colelitiasi, colecistite.
1
BILIARE IN VUOTO
SINTOMATOLOGIA ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Vertigini, visione offuscata, palpitazioni cardiache Purificare l’umidità calore nella vescica biliare,
da spaventi, sospiri, nervosismo, insonnia, timidez- promuovere il libero fluire del q* del fegato.
za, mancanza di coraggio,
lingua: pallida o normale.
polso: debole (ru-). SINDROMI DEL MERIDIANO DELLA
VESCICA BILIARE
PATOLOGIA
La Medicina Cinese attribuisce alla vescica biliare a) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
la capacità di prendere decisioni ed il coraggio, tan- ostruisce.
to che un codardo è definito “uomo con una piccola Dolori e disturbi motori lungo il tragitto del meri-
vescica biliare”. La vescica biliare, accoppiata con diano: faccia esterna della coscia, del ginocchio, del
il fegato, ne rappresenta l’aspetto y1ng. Siccome si polpaccio, della caviglia, fino al quarto dito del pie-
sostiene che lo y1ng del fegato può essere solo in de.
pienezza e mai in vuoto, il deficit dello y1ng del fe-
gato è attribuito alla vescica biliare. Più che di un b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
quadro patologico, possiamo parlare quindi di ostruisce
un’inclinazione costituzionale alla timidezza ed alla Dolori ai fianchi, sordità, bocca amara, sospiri fre-
pusillanimità. quenti.
EZIOLOGIA
Costituzionale.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Nevrosi ansiose.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Tonificare e riscaldare la vescica biliare.
1
Alcuni autori attribuiscono a questo quadro un maggior
presenza di flemma (induito grasso, polso scivoloso, nau-
sea, vomito), con una connotazione di calore (induito
giallo, bocca amara, irritabilità, insonnia). Le vertigini e
gli offuscamenti visivi sarebbero quindi da pienezza, per
un flemma che risale nel meridiano. Coerentemente, data
la presenza di calore, la condotta terapeutica è “rinfresca-
re il calore e le mucosità” e la ricetta è huang lian wen
dan tang. Si tratterebbe pertanto di un quadro di umidità
calore in vescica biliare, che presenta comunque gli a-
spetti psicologici di quello più sotto illustrato
Sindromi da interessamento di più organi 103
CAPITOLO 13
SINDROMI DA INTERESSAMENTO
DI PIÙ ORGANI
VUOTO DELLO Y%N DEL FEGATO E connotazione di maggior acuzie, quella rene/j%ng
DEI RENI caratteristiche di maggior cronicità.
La lingua manifesta il calore vuoto che si associa
Il fegato ed i reni hanno la medesima origine, nel alla secchezza, il polso il deficit dello y%n (x* o x[),
senso che lo y%n del fegato e quello dei reni si nu- la presenza di calore (shu-) e la sua tendenza ad
trono a vicenda, tanto che il vuoto dell’uno provoca emergere (f{).
il deficit dell’altro. A sua volta lo y%n dei reni trova
il suo fondamento nel j%ng dei reni. Il vuoto dello EZIOLOGIA
y%n del fegato ne compromette il sangue. Se lo y%n è Azione protratta delle sette emozioni trattenute
debole lo y1ng si manifesta sotto forma di calore Malattie croniche che ledano il j%ng ed il sangue
vuoto. Malattie croniche che danneggino lo y%n del fegato
e dei reni.
SINTOMATOLOGIA
Vertigini, offuscamenti visivi, xeroftalmia, acufeni, CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
cefalea, insonnia, ipeonirismo, irritabilità, dolori ai Ipertensione arteriosa, sindrome climaterica, epatiti
fianchi, lombi e ginocchia deboli e dolenti, calore ai croniche, nevrosi ansiose, sindrome di Menière, a-
5 cuori, pomelli arrossati, sudorazioni notturne, sen- nemie.
sazione febbrile, gola secca, stipsi con feci secche,
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
spermatorrea, ejaculazioni notturne, oligomenorrea,
Nutrire il fegato ed i reni.
amenorrea, sterilità.
Lingua: rossa, secca, spesso spellata.
Polso: sottile (x* ), rapido (shu-), oppure galleggian- VUOTO DELLO Y%N DEL POLMONE E
te (f{) e vuoto (x[). DEI RENI
degli alimenti e, più in generale, nella termogenesi comandante del sangue. Se il q* del cuore è debole,
dell’organismo. Quando lo y1ng di la circolazione del sangue non è fluida e le funzioni
questi due organi è debole, i liquidi non vengono di diffusione e discesa del polmone sono compro-
metabolizzati e trasportati, gli alimenti non vengono messe. Se il q* del polmone è debole, la formazione
assimilati, l’organismo manca di calore. di z8ng q* è compromessa, ed il sangue circolerà
con difficoltà.
SINTOMATOLOGIA
Avversione al freddo, soprattutto all’addome, arti SINTOMATOLOGIA
freddi e deboli, incarnato pallido e lucente, astenia, Palpitazioni, incarnato pallido, dispnea da sforzo,
poca voglia di parlare e di muoversi, dispnea, gon- tosse asmatiforme, sudorazioni spontanee o al mi-
fiori addominali, anoressia, borborigmi, feci poco nimo sforzo, astenia, voce fioca, facilità a contrarre
formate fino alla diarrea, che si presenta soprattutto malattie da raffreddamento.
nelle prime ore del mattino, edemi, pronunciati so- Lingua: normale o leggermente pallida.
prattutto all’addome ed alle cosce, urine abbondanti Polso: vuoto (x[), debole (ru-).
o scarse, comunque chiare.
Lingua: pallida, gonfia. PATOLOGIA
Polso: profondo (ch5n), debole (ru-), lento (ch^ ). Si tratta di un vuoto del q* del ji`o superiore.
Il q* del cuore debole causa palpitazioni ed incarna-
PATOLOGIA to pallido (non sospinge il sangue fino al volto).
La debolezza del calore fisiologico causa la comparsa Il q* del polmone debole provoca dispnea, voce fio-
di sintomi di freddo quali freddolosità, arti freddi. Il q* ca, facilità a contrarre malattie da raffreddamento.
appartiene allo y1ng, se lo y1ng è debole, lo sarà anche Se il q* del polmone non circola, si manifesta di-
il q*, come indicato dalla astenia, dalla dispnea, dalla spnea con tosse asmatiforme.
poca voglia di parlare e muoversi. La sudorazione, retta dal polmone (w7i q* ) e dal
Il deficit di y1ng e di q* compromette le funzioni di tra- cuore (sudore) è alterata.
sporto e trasformazione del cibo (anoressia, feci poco La debolezza del q* è indicata dall’astenia e dal pol-
formate, diarrea, gonfiori addominali) e dei liquidi (uri- so debole e vuoto.
ne abbondanti che possono diventare scarse, ma sempre
chiare, edemi). EZIOLOGIA
Si tratta di un quadro cronico dove, la predominanza dei Tosse cronica che impoverisca il q* del polmone.
sintomi legati al rene (freddolosità generalizzata, dolen- Tristezza ed afflizione croniche che consumino il q*
zia lombare, diarrea soprattutto al mattino presto, ecc.) del petto (z8ng q* ).
ci fa porre diagnosi di “vuoto dello y1ng del rene con
diarrea”, la presenza di sintomi di milza ci indirizza ver- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
so il quadro in oggetto. Nevrosi cardiaca, aritmie cardiache su base ansiosa,
malattie cardiopolmonari.
EZIOLOGIA
Un vuoto cronico dello y1ng della milza o un deficit ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
dello y1ng dei reni prolungato. Tonificare il q* del polmone e del cuore.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
VUOTO DEL Q* DELLA MILZA E DEL
Enteriti croniche, coliti croniche, nefriti croniche,
asciti. POLMONE
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO La milza è la fonte dell’acquisito, il polmone è il
Riscaldare e tonificare la milza e lo y1ng dei reni. maestro del q*. Se la milza è in vuoto non potrà e-
strarre l’energia dei cibi ed innalzarla al ji`o supe-
VUOTO DEL Q* DEI RENI E DEL riore. Se il polmone è in vuoto non potrà accogliere
POLMONE questa energia inviatagli dalla milza e combinarla
SINTOMATOLOGIA con l’aria inalata: il q* di tutto l’organismo ne ri-
Si rimanda al quadro il rene è incapace di afferrare il q*. sentirà. D’altra parte, se le funzioni di diffu-
VUOTO DEL Q* DEL CUORE E DEL sione e abbassamento del polmone sono compro-
POLMONE messe, la milza sarà bloccata.
SINTOMATOLOGIA
Il cuore è il maestro del sangue, il polmone è il ma-
Anoressia, astenia, gonfiori addominali, feci poco
estro del q*, il sangue è la madre del q*, il q* è il
formate fino alla diarrea, lieve dispnea, facilità a
contrarre malattie da raffreddamento, voce fioca, PATOLOGIA
incarnato pallido e lucente. Se il quadro si protrae Alcuni classificano questo quadro come “vuoto di
nel tempo e si aggrava, possono comparire diarrea sangue di cuore e milza”, in realtà la sintomatologia
franca, edemi sottocutanei, sensazione di pesantezza deriva da un vuoto del sangue del cuore, conseguen-
generalizzata, catarro abbondante e fluido, tosse te ad una scarsa formazione di sangue da parte della
asmatiforme. milza, provocata da un vuoto del suo q*, tanto che i
Lingua: pallida. sintomi possono essere raggruppati come segue:
Polso: vuoto (x[). sintomi da vuoto del q* della milza: astenia, ano-
ressia, addome gonfio, feci poco formate, arti deboli;
PATOLOGIA sintomi da vuoto del sangue del cuore, che non
Il vuoto del q* della milza è testimoniato dalla ano- alloggia lo sh5n: insonnia, molti sogni, difficoltà di
ressia e dalle feci poco formate. concentrazione e di memoria, ansia, facilità ad im-
Il vuoto del q* del polmone è indicato dalla dispnea, pressionarsi, carnagione pallida, palpitazioni.
dalla facilità a contrarre malattie da raffreddamento, Se il sangue non viene prodotto, le mestruazioni sa-
dalla voce fioca. ranno scarse o assenti,; se il q* della milza è debole,
Il vuoto del q* in generale è indicato dall’astenia e potrà essere incapace di trattenere il sangue, che
dal polso vuoto. Siccome il q* appartiene allo y1ng, fluirà senza sosta.
l’incarnato sarà pallido e lucente. Polso e lingua riflettono il vuoto di sangue.
L’aggravamento del quadro è determinato da una
mancata metabolizzazione dell’umidità, che si ac- EZIOLOGIA
cumula nel sistema digerente, nella cute e nel pol- Alimentazione insufficiente.
mone. In tal caso la lingua presenterà induito bianco Sentimenti (rimuginazione, tristezza, afflizione) che
e grasso, il polso si farà scivoloso (hu1). danneggino milza e cuore.
Perdite croniche di sangue.
EZIOLOGIA
Tutte le cause di vuoto del q* della milza e di deficit CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
del q* del polmone. Nevrosi cardiache, anemie, metrorragie funzionali.
q* del fegato, il vuoto al deficit della milza. Il defi- ed il quadro precedente è operata in base alla sinto-
cit della milza può essere indotto dalla pienezza matologia a manifestazione verso l’alto (nausea,
del fegato, ma può essere primitivo, tanto che la vomito, eruttazioni) nella dissonanza fega-
pienezza del fegato è relativa: in tal caso si dovreb- to/stomaco, verso il basso (diarrea) nella dissonanza
be porre diagnosi di “milza in vuoto, invasione del fegato/milza. Spesso i due quadri coesistono e tra-
fegato”. Si rammenta che anche nel semplice rista- passano, nei periodi di minor acuzie, in quello da
gno del q* del fegato sono presenti sintomi digesti- ristagno del q* del fegato.
vi, ma solo se questi ultimi sono importanti e coin- I gonfiori, l’irradiazione del dolore agli ipocondri e
volgono le funzioni della milza, si potrà parlare di l’irritabilità, sono da ricondursi al ristagno del q* del
“fegato e milza in dissonanza”. fegato.
Il ristagno del q* del fegato provoca irritabilità, mu- I rigurgiti, le eruttazioni, il singhiozzo, la nausea, il
tevolezza di umore, depressione, distensione dolo- vomito, indicano un controcorrente del q* dello
rosa agli ipocondri, sospiri frequenti. stomaco, conseguente ad un ristagno della sua ener-
La compromissione delle funzioni di trasporto e tra- gia, provocato da un ristagno del q* del fegato.
sformazione della milza causa anoressia, gonfiori Spesso questo ristagno del q* può assumere conno-
addominali, borborigmi, flatulenza, astenia. tazioni di calore e provocare sensazione di fame. In
Se prevale il vuoto di milza, si manifesterà diarrea e tal caso si manifesterà un induito giallastro, più o
la lingua sarà pallida in toto. meno spesso, a seconda del grado di umidità pre-
Se prevale il ristagno del q* del fegato, si manifeste- sente.
rà stipsi e la lingua sarà arrossata ai lati.
Le caratteristiche del polso indicano l’interes- EZIOLOGIA
samento del fegato. Sentimenti repressi, soprattutto in pazienti con abitu-
dini alimentari errate (pasti irregolari, frettolosi, ecc.).
EZIOLOGIA
Errate abitudini alimentari o cause psichiche che in- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
deboliscano la milza. Gastrite cronica, ulcera peptica.
Sentimenti trattenuti e compressi che intralcino
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
l’armonico fluire del q* del fegato.
Far circolare il q* del fegato, armonizzare fegato e
stomaco, tonificare lo stomaco.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Malattie grastro-enteriche su base funzionale, epatiti
protratte. CUORE E RENI NON HANNO SCAMBI
SINONIMI: DISARMONIA TRA RENE E CUORE
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Il fuoco (y1ng) del cuore deve scendere ai reni per
Far circolare il q* del fegato, tonificare la milza. riscaldarli, l’acqua (y%n) dei reni deve salire al cuore
per rinfrescarlo. Se lo y%n dei reni è debole, non può
FEGATO E STOMACO IN DISSONANZA salire a rinfrescare il cuore, che diventa comparati-
SINONIMI: FEGATO CHE INVADE LO STOMACO vamente troppo forte. Alle volte i fuoco del cuore è
Il fegato, attraverso le sue funzioni di drenaggio, troppo forte, fiammeggia in alto, e non riesce a
assicura l’armonico fluire del q* e, con esso, sostie- scendere per mettersi in contatto con i reni. L’asse
ne la digestione; lo stomaco svolge le funzioni di shao y%n è interrotto, cuore e reni perdono la loro
raccolta e di discesa. Se il q* del fegato ristagna, le comunicazione.
funzioni di raccolta e discesa sono intralciate.
SINTOMATOLOGIA
SINTOMATOLOGIA Palpitazioni, ansia, insonnia, irrequietezza mentale,
Gonfiori e dolori epigastrici e agli ipocondri, rigur- apprensione, facilità a spaventarsi, difficoltà di con-
giti acidi, singhiozzo, eruttazioni, nausea, vomito, centrazione e di memoria, acufeni, vertigini, sordità,
borborigmi, talvolta sensazione di fame e dolori lombi e ginocchia deboli e/o dolenti, polluzioni not-
calmati dall’assunzione di cibo. Irritabilità. turne, febbre o sensazione febbrile, sudorazioni not-
Lingua: pallida o arrossata i lati. turne, calore ai 5 cuori, sete, urine scarse e concen-
Polso: a fil di ferro (xi1n). trate.
Lingua: rossa, secca, spellata, con punta particolar-
PATOLOGIA mente arrossata.
Siamo in presenza di un quadro analogo a quello Polso: galleggiante (f{), rapido (shu-) vuoto (x[).
illustrato precedentemente. La distinzione tra questo
PATOLOGIA diffusione e discesa erano già intralciati dal ristagno
Lo y%n dei reni non sale a rinfrescare il fuoco di del q* del fegato.
cuore, che si agiterà provocando palpitazioni, ansia, I dolori urenti, l’irritabilità, la bocca amara, il volto
insonnia, irrequietezza. arrossato, la cefalea e le vertigini sono riferibili al
Lo y%n dei reni è connesso al j%ng che, se debole, ristagno del q* del fegato che si libera criticamente
non nutrirà i midolli, tanto che si manifesteranno sotto forma di fuoco. Questo calore può ledere i vasi
difficoltà di concentrazione e di memoria, acufeni, del polmone e provocare emoftoe ed emottisi.
vertigini, sordità, ginocchia deboli e dolenti. Il polmone, già intralciato dal ristagno del q*, sarà
Il deficit dello y%n si manifesterà con segni di calore ancor più disturbato dal fuoco del fegato, e la di-
vuoto, quali febbre o sensazione febbrile, sudora- spnea e la tosse si aggraveranno. Il catarro sarà più
zioni notturne, calore ai 5 cuori. o meno abbondante e più o meno secco a seconda
Il calore vuoto consumerà i liquidi organici, compa- del perdurare del fuoco che lo condensa.
riranno sete ed urine scarse e scure. L’azione del fuoco all’interno dell’organismo con-
Durante il sonno il calore vuoto potrà agitare la ca- suma i liquidi: le urine si fanno scarse e concentrate,
mera del j%ng, e potranno manifestarsi polluzioni le feci si disseccano.
notturne (associate a sogni erotici). La lingua rossa indica il calore, così come la rapidi-
Lingua e polso indicano il vuoto di y%n e la presenza tà del polso. Il polso sarà più o meno scivoloso e
di calore. l’induito più o meno giallo o secco a seconda della
quota di umidità presente. Il polso a fil di ferro indi-
EZIOLOGIA ca l’affezione del fegato.
Un vuoto dello y%n dei reni e/o di quello del cuore
di lunga durata, spesso aggravato da squilibri emo- EZIOLOGIA
tivi di recente insorgenza. Ristagno del q* del fegato protratto che, per una colle-
ra improvvisa, si trasforma in fuoco del fegato.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Sindromi ansiose. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Bronchiti acute, bronchiettasie, tubercolosi polmo-
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO nare.
Nutrire lo y%n dei reni e del cuore, purificare il calo-
re vuoto. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Purificare il fuoco del fegato, stimolare la discesa
IL FUOCO DEL FEGATO LEDE IL POL- del q* del polmone.
MONE
VUOTO DEL SANGUE DEL CUORE E
DEL FEGATO
Il fegato assicura il drenaggio dell’energia, se il q*
del fegato ristagna, anche la diffusione e la discesa
Il cuore governa il sangue, il fegato lo immagazzi-
dell’energia, rette dal polmone, possono essere
na. Se il sangue del fegato è in vuoto, non può nutri-
compromesse.
re il sangue del cuore. Se il sangue del cuore è de-
bole tutto il sangue dell’organismo sarà in deficit, e
SINTOMATOLOGIA
qualsiasi vuoto di sangue si ripercuote sul fegato.
Dolori urenti al petto e ai fianchi, irritabilità, bocca
amara, occhi iniettati, volto arrossato, cefalea, verti- SINTOMATOLOGIA
gini, tosse ad accessi, con catarro giallo, più o meno Palpitazioni, insonnia, sonno disturbato da troppi
secco e striato di sangue, dispnea, urine scarse e sogni, difficoltà di concentrazione e di memoria, fa-
scure, stipsi. cili spaventi, ansia, disturbi visivi, occhi secchi,
Lingua: rossa, induito giallo. crampi muscolari, mestruazioni scarse fino
Polso: a fil di ferro (xi1n), rapido (shu-) scivoloso all’amenorrea, unghie fragili e secche, incarnato
(hu1). pallido ed opaco.
Lingua: pallida, sottile.
PATOLOGIA Polso: sottile (x* ), rugoso (s7).
Se il q* del fegato ristagna cronicamente, può, so-
prattutto sulla scorta di uno scoppio d’ira, trasfor- PATOLOGIA
marsi in fuoco. Il fuoco segue la sua tendenza verso Se il sangue del cuore è debole, non può più allog-
l’alto e sale verso il polmone, i cui movimenti di giare lo sh5n e compaiono insonnia, troppi sogni,
Sindromi da interessamento di più organi 109