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z3ng f} 1

LA STRUTTURA DEL CORPO UMANO

La medicina tradizionale cinese si è sviluppata in epoca pre-scientifica, in un periodo storico in cui le cono-
scenze anatomiche non erano così approfondite quanto le attuali. Pervasa quindi da accenti largamente filo-
sofici e limitata da condizioni storiche comuni a tutte le scienze naturali, la medicina tradizionale cinese è
portatrice di una visione dell’organismo che, a prima vista, può apparire fantasiosa, poetica, se non rozza.

È d’altra parte vero che la cultura medica cinese è riuscita ad integrare modelli interpretativi diversi, sia au-
toctoni (y%n-y1ng/cinque elementi, sei livelli/quattro strati) sia di provenienza esterna (arabi, indiani, occi-
dentali). Chi si rechi in un ospedale cinese vedrà applicata sia la moderna biomedicina che la medicina tradi-
zionale cinese e, d’altra parte, i moderni lavori sperimentali cinesi, sia agopunturistici che farmacologici,
parlano entrambi i linguaggi.

Perché mai, quindi, nonostante i notevoli progressi e l’integrazione dei due pensieri medici, la medicina tra-
dizionale cinese non ha reputato necessario modificare la sua concezione della struttura del corpo umano?

Semplicemente perché la struttura del corpo umano in medicina tradizionale cinese è prevalentemente fun-
zionale e non anatomica. Questa conoscenza fisiologica e fisiopatologica non fu ottenuta attraverso speri-
mentazioni di laboratorio condotte su tessuti od organi isolati, bensì attraverso l’osservazione clinica, che
portò a comprendere che le funzioni organiche sono strettamente correlate tra loro e che esistono relazioni
funzionali che legano ogni specifica parte a formare un tutto. Anche l’evento morboso, d’altra parte, coin-
volge tali relazioni e quindi si manifesta a molteplici livelli, attraverso dei quadri sindromici. Un modello in-
terpretativo della realtà non è vero o falso, bensì funzionante o meno, e non vi è dubbio che il modello della
medicina tradizionale cinese funzioni. Tale modello permette di comprendere una patologia nella sua genesi
e nella sua evoluzione in un particolare individuo, considerato come un tutto unico, e riveste un particolare
valore predittivo.

Secondo tale modello le funzioni di un viscere possono comprendere quelle di più organi della medicina oc-
cidentale e, di converso, le attività di un organo occidentale possono essere suddivise tra diversi visceri della
medicina tradizionale cinese.

La medicina tradizionale cinese, profondamente permeata dal pensiero taoista, si fonda per larga parte, sia da
un punto di vista fisiologico che fisiopatologico, sulla teoria degli z3ng f}, che ne costituisce appunto il nu-
cleo essenziale. Questa teoria integra nel migliore dei modi l’aspetto strutturale con quello funzionale, la psi-
che con il soma, l’interno con la superficie, il microcosmo (l’individuo) con il macrocosmo (l’ambiente), le
parti con il tutto, in quanto ordinati dalle medesime leggi, a formare un continuum dove la divisione e
l’opposizione sono solo apparenti.

Roberto Gatto e Marco Maiola

Milano, Ottobre 2000


z3ng f} 3

CAPITOLO 1

GLI Z#NG F}

Con il termine generico di z3ng f} indichiamo l’insieme degli organi interni del corpo umano. Gli z3ng f}
sono ulteriormente suddivisi in:

5 z3ng (w} z3ng): cuore, fegato, milza, polmone e rene.


6 f} (li] f}): intestino tenue, vescica biliare, stomaco, grosso intestino, vescica, triplice riscaldatore.
visceri curiosi (q^ h5ng zh% f}), o visceri dal comportamento straordinario: cervello, midollo, ossa, m3i, ve-
scica biliare, utero.

Il cap. 11 del S] W7n afferma:


“I cinque z3ng sono quelli che tesaurizzano le essenze e i soffi senza lasciarli scorrere verso
l’esterno. Ecco perché sono detti pieni della pienezza m1n e la pienezza sh^ non conviene lo-
ro”
I 5 z3ng svolgono la funzione di produrre, trasformare ed immagazzinare q*, xu7, j%n y7, j%ng innato, j%ng
acquisito, sh5n. Essi tesaurizzano unicamente sostanze pure, già sottoposte al processo di raffinazione opera-
to dai f} sul cibo. La pienezza m1n, di cui si parla nel testo, è la pienezza fisiologica tipica degli organi, pa-
ragonabile a quella dell’acqua che impregna la spugna, una pienezza che è espressione della potenzialità de-
gli z3ng di assorbire le essenze.
Un’altra classificazione parla di li] z3ng (6 organi), aggiungendosi ai cinque predetti, a seconda degli autori,
il ministro del cuore o il m*ng m5n.
All’interno dei 5 z3ng, nell’ottica della classificazione y%n-y1ng, si è soliti distinguere altresì:
- z3ng di natura y1ng (y1ng z3ng) o z3ng maschili (m} z3ng), con riferimento al cuore ed al fegato, in rela-
zione alle loro caratteristiche prevalentemente y1ng;
- z3ng di natura y%n (y%n z3ng) o z3ng femminili (p*n z3ng), con riferimento alla milza, al polmone ed al
rene, in relazione alle loro caratteristiche prevalentemente y%n.
Con riferimento ai 6 f}, il succitato cap. 11 del S] W7n afferma:
“I sei visceri sono prodotti dai soffi del Cielo, i loro soffi rimandano all’immagine del Cielo,
ecco perché fanno scorrere verso l’esterno e non tesaurizzano; ricevono i soffi torbidi dei
cinque z3ng, il loro nome è f} per le trasmissioni e le trasformazioni. Non possono conserva-
re a lungo senza trasmettere, per far scorrere infine verso l’esterno.... I sei f} trasmettono e
trasformano senza mai tesaurizzare, sono pieni della pienezza sh^ e la pienezza m1n non con-
viene loro”.
I 6 f}, pertanto sono deputati a ricevere, digerire, trasformare gli alimenti, garantendone il transito ed assicu-
rando l’espulsione dei residui. Il loro stato di pienezza è del tipo sh^, una pienezza da cui deriva il frutto, ed è
propria dei visceri che, essendo cavi e riempiendosi alternativamente, permettono l’estra-zione dei principi
nutritivi.
“Così quando liquidi e cereali penetrano dalla bocca, lo stomaco si riempie mentre gli inte-
stini sono vuoti; quando il cibo scende, gli intestini si riempiono, mentre lo stomaco si vuota.
Per questo motivo si parla per loro della pienezza sh^ e non della pienezza m1n”.
Come si noterà, la vescica biliare è compresa sia tra i 6 f} che tra i 6 visceri curiosi. In questo suo duplice
aspetto essa svolge funzioni sia di viscere ordinario che straordinario. Per esempio, da una parte essa imma-
gazzina la bile, liquido puro secondo la tradizione cinese e dall’altra, a differenza degli altri visceri ordinari,
non riceve né alimenti, né scarti.

Riguardo ancora ai visceri curiosi, sempre al cap. 11 del S] W7n leggiamo:

“Cervello, midollo, ossa, m3i, vescica biliare e utero; questi sei sono prodotti dal soffio della Ter-
ra, tesaurizzano lo y%n e rimandano all’immagine della Terra; ecco perché tesaurizzano senza mai
far scorrere verso l’esterno. Il loro nome è: f} straordinari”.
Questi visceri, nel mentre sono cavi (f}) funzionano come z3ng (immagazzinano, trattengono). Ognuno di
essi accumula una particolare forma di j%ng (midollo, sangue, ecc.) e, globalmente, sono in modo diretto o
indiretto connessi con m*ng m5n ed il rene.
Da un punto di vista sia fisiologico che fisiopatologico gli z3ng sono più importanti dei f}, in quanto i primi
producono ed immagazzinano le sostanze preziose, mentre i secondi si limitano a garantire il passaggio del
cibo. Per tale motivo la trattazione che segue dedicherà molto più spazio ai primi che non ai secondi. Vor-
remmo comunque sottolineare che organi e visceri, accoppiati all’interno di uno stesso movimento energeti-
co, operano in modo sinergico. La distinzione tra organo e viscere accoppiato, sebbene evidente da un punto
di vista anatomico e lecita da un punto di vista didattico, talvolta spezza quest’unità funzionale.
Nell’affrontare lo studio di un organo, e soprattutto di un viscere, consigliamo quindi di consultare sempre la
trattazione inerente l’accoppiato.
z3ng f} 5

CAPITOLO 2

GLI Z#NG

zare lo sguardo. Al tempo stesso il cuore è il mae-


Il cuore – x%n stro che governa, che indica la via, nella sua co-
stante comunicazione con il cielo di cui è specchio
Il cuore è situato nel ji`o superiore (riscaldatore su- nell’uomo. Esso infatti alloggia gli spiriti sh5n, che
periore), avvolto dal pericardio che lo protegge dal- sono il cielo in noi, e per questo deve essere vuoto
le aggressioni esterne. La sua collocazione anatomi- (x%n x[).
ca ed il suo dinamismo lo fanno classificare fra gli
z3ng di natura y1ng o maschile (m} z3ng). È normale che il cuore umano abbia la tendenza a
Quest’organo è considerato il più importante ed è riempirsi di emozioni, di idee, di desideri.
definito “governatore” o “imperatore” degli organi L’importante è che non ci sia fissità e che al riem-
interni, come leggiamo al cap. 71 del L^ng Sh[: pimento faccia seguito un armonico lasciar scorrere,
al fine di ritrovare, in questa libera e regolare circo-
“Il cuore è l’imperatore dei 5 z3ng e dei 6 lazione, una condizione ideale di chiarezza e di pa-
f} ”. cificazione. Per quanto riguarda il cuore, vale il
motto che “una vita vissuta con pienezza corri-
LA TRADIZIONE TAOISTA sponde ad uno stato di vuoto”.

Secondo la tradizione, il corpo umano può essere


X%n con la sua apertura rivolta verso l’alto,
rappresentato secondo lo schema organizzativo del
verso il cielo, esprime questa capacità di accogliere,
sistema politico dell’antica Cina. In questa raf-
di custodire sh5n, gli spiriti, in modo che, come dice
figurazione il cuore, considerato primo tra gli z3ng
padre C. Larre, il cielo nell’uomo sia virtù (D7 )
f}, viene assimilato alla figura dell’im-peratore. E-
gli è a conoscenza di ciò che accade nelle diverse ossia rettitudine, del cuore, nel procedere.
regioni del suo impero e governa attraverso i suoi
ministri. J.M. Eyssalet, a sua volta, definisce sh5n nel se-
guente modo:
“Il cuore ha la carica di signore e di ma-
estro, emana lo splendore degli spiriti”. “Sh5n rappresenta l’istanza creatrice
che concepisce l’essere, l’individuo, a
In questa breve frase del cap. 8 del S] W7n ritro- partire dalle potenze celesti, rivolte verso
viamo in modo conciso tre aspetti molto importanti la Terra (principi creatori), e terrestri,
che riguardano questo z3ng. rivolte verso il Cielo (substrati e nutri-
menti), cioè la congiunzione cosmica del
Il primo è rappresentato dalla figura del signore, padre e della madre, dell’innato celeste e
l’imperatore nascosto al centro del suo palazzo, pre- dell’acquisito terrestre, dei principi sotti-
senza profonda e indispensabile per il buon funzio- li e delle forme concrete, con un dialogo
namento di un governo o di un corpo umano. E- che si svolge secondo un asse verticale
spressione del fuoco imperiale è la personificazione centrato sull’uomo”.
della luce verso cui nessuno osa al-
Il j%ng paterno e il j%ng materno si uniscono, sh5n vamente il fegato ed il polmone, z3ng ai quali essi
appare. Da questa unione del padre e della madre sono correlati.
risulta una nuova composizione, una nuova vita:
questo è ciò che richiama gli spiriti. Nel passaggio I sentimenti di allegria e di gioia corrispondono al
dal mondo delle potenzialità al mondo del manife- cuore. Essi sono paragonati al suono dei tamburi,
sto, nel passaggio dal cielo anteriore al cielo po- della musica e del canto, che esprimono il senti-
steriore, attraverso la porta del destino (m*ng m5n), mento festoso e la gioia di vivere.
il cielo penetra e istruisce l’uomo e lo chiama al suo
destino. Possiamo leggere nel cap. 8 del S] W7n:

“D3n zh8ng ha l’incarico degli agenti in


Gli spiriti sono il cielo in noi, sh5n rappresenta sede ed in missione, emana l’alle-gria e
il principio vitale. Il suo ideogramma esprime la gioia”.
l’espressione alternante delle forze naturali sotto
l’autorità delle influenze che vengono dall’alto . D3n zh8ng, il centro del petto, emana l’allegria e la
gioia che sono espressione di una libera ed equili-
È il cuore che tesaurizza gli spiriti, ed è dal cuore brata circolazione del sangue e dei soffi e
che si irradia la loro luminosità. Esso è sia il vuoto dell’armonico diffondersi degli spiriti, in un mo-
che permette agli spiriti di risiedervi, sia l’at-tività vimento di espansione e di esteriorizzazione che ha
che permette loro di circolare. Il cuore infatti è come suo punto di riferimento un cuore vuoto.
l’imperatore ed il maestro, ed esercita la sua autorità
sui m3i, nei quali scorrono il sangue ed i soffi. Tutto questo è sano e fisiologico se non diventa di-
spersione e dissipazione, così come viene enunciato
Nel capitolo 8 del L^ng Sh[ gli spiriti vengono nel cap. 8 del L^ng Sh[ :
messi in relazione con le essenze j%ng:
“In stato di allegria e gioia, gli spiriti si
spaventano e si disperdono, pertanto non
“Sangue e rete dell’animazione, rico- vi è più tesaurizzazione”.
struzione e soffi, essenze e spiriti, ecco
ciò che i cinque z3ng tesaurizzano”. In questo caso, tutto viene spinto all’esterno in mo-
do eccessivo e non più controllato, ed il cuore ne è
In j%ng sh5n ritroviamo la più completa epressione il primo bersaglio. In queste condizioni, gli spiriti si
della vitalità e del suo rinnovamento. Ab-biamo ciò spaventano e si agitano, tanto che l’opera di tesau-
che compone l’essere (j%ng), che fa da supporto rizzazione svolta, non solo dal cuore, ma anche da-
all’azione degli spiriti (sh5n), in un accoppiamento gli altri z3ng diventa particolarmente difficile. Co-
che richiama i due aspetti dello sh3o y%n : il rene e me dicono padre C. Larre ed E. Rochat de la Vallée
il cuore, ovvero l’asse della vita. “ viene a compromettersi quel dinamico e armonico
equilibrio esistente tra gli spiriti, che dirigono la
La tradizione cinese è solita definire come h{n vita e la circolazione dei soffi, e l’io. che mantiene
l’aspetto y1ng degli spiriti e come p- il loro le condizioni per cui gli spiriti possono abitarvi”.
l’aspetto y%n .
FUNZIONI
Sempre nel cap. 8 del L^ng Sh[ possiamo infatti 1. governa il sangue
leggere: 2. governa i vasi sanguigni ed energetici (m3i)
3. si manifesta nella carnagione del volto
“Ciò che segue fedelmente gli spiriti nel 4. alloggia lo sh5n
loro andare e venire denota gli h{n. Ciò 5. la sua apertura è nella lingua
che si associa alle essenze nel loro uscire 6. controlla la parola
ed entrare denota i p- ”. 7. detesta il calore
Analizzando ambedue questi caratteri, possiamo no- 8. controlla la traspirazione
tare come in entrambi sia presente l’immagine degli
GOVERNA IL SANGUE
spiriti della terra gui. Essi si contrappongono agli
spiriti del cielo sh5n, con i quali costituiscono Ciò avviene in due modi.
l’insieme delle anime spirituali. H{n e p- saranno
trattati in seguito, nei capitoli riguardanti rispetti-
z3ng 7

Il sangue si forma a livello del cuore, dalla com- guale, il cuore, posto nel ji`o superiore, influenzerà
binazione dell’energia alimentare (g} q* ) con l’a-ria in particolare la punta della lingua. Così:
(ti`n q* ), sotto l’azione dell’energia del Polmone. • se il q* ed il sangue del cuore sono floridi, la
L’energia del cuore spinge il sangue nei vasi e lo lingua presenta un colore rosa ed è tonica;
distribuisce all’intero organismo per irrorarlo e nu- • se il sangue del cuore è vuoto, la lingua è pal-
trirlo. Se il q* del cuore è in vuoto, la circolazione lida e sottile;
rallenta e gli arti si raffreddano. • se il sangue del cuore ristagna, la lingua assume
una colorazione porpora, presenta ecchimosi o
GOVERNA I VASI SANGUIGNI
macchie scure;
Se il q* del cuore è abbondante, i vasi sono floridi, il • se vi è calore nel cuore, la lingua si secca, si ar-
polso è tranquillo e regolare; se il q* del cuore è de- rossa, soprattutto alla punta;
bole il polso è vuoto (x[) e sottile (x* ). • se il calore divampa, possono comparire ulce-
razioni linguali;
SI MANIFESTA NELLA CARNAGIONE DEL VOLTO • se il calore penetra nel pericardio, oppure se le
mucosità ostruiscono gli orifizi del cuore, la
Dato che il cuore regge i vasi sanguigni e poiché lingua diventa rigida.
questi ultimi sono abbondanti sul viso, zona di per-
tinenza di quest’organo, la forza o la debolezza del Inoltre, il L^ng Sh[, al cap. 17, afferma:
cuore si rispecchiano nel colore del-l’incarnato, tan-
to che il S] W7n, al cap. 10, afferma: “Il cuore da
splendore alla tinta”, mentre il L^ng Sh[, al cap. “Se il cuore è normale, la lingua può di-
33, dice “Quando vi è un esaurimento del sangue, stinguere i 5 sapori”.
la carnagione è bianca, sbiadita”.
nel senso che il cuore è fondamentale per la per-
Pertanto: cezione dei sapori e, aggiungiamo, per la valuta-
• se il sangue è florido ed il cuore vigoroso, la zione degli stessi.
carnagione è rosea e luminosa;
• se il sangue è in vuoto, la carnagione è pallida CONTROLLA LA PAROLA
ed opaca;
• se il sangue ristagna, l’incarnato diventa blua- Oltre che attraverso la lingua, il cuore, in quanto al-
stro e porporino; loggia lo sh5n, regge la parola come manifestazione
• se il cuore è affetto da calore, la carnagione si dell’attività psichica. Così, ad esempio:
arrossa. • un fuoco che turba il cuore può manifestarsi con
logorrea, delirio verbale;
ALLOGGIA LO SHEN • le mucosità che ostruiscono gli orifizi del cuore
possono manifestarsi con frasi senza senso,
Aspetto trattato precedentemente, nella parte ine- pianto e riso immotivati, ingiurie.
rente la tradizione taoista.
È CORRELATO CON LA TRASPIRAZIONE
LA SUA APERTURA È NELLA LINGUA
Il sangue ed i liquidi organici hanno un’origine co-
Nel Qi`n J%n Y3o F`ng (Ricette che valgono mille mune ed i j%n y7 forniscono al sangue la parte liqui-
ducati), S[n S% Mi2o afferma: da. Data la stretta relazione tra sangue e cuore,
quest’ultimo sarà correlato alla sudorazione, come
“La lingua è l’agente del cuore, per que- dimostrato da:
sto il q* del cuore circola fino alla lin-
• sudorazioni spontanee in caso di vuoto del q* e,
gua… La lingua è il germoglio del cuo-
ancor più, collasso dello y1ng del cuore;
re”
• sudorazioni notturne in caso di vuoto di san-
gue/y%n del cuore.
Una ramificazione del meridiano del cuore mette
infatti in comunicazione quest’organo con la lingua, Al di là del fatto che la sudorazione è per larga parte
facendovi giungere il proprio q* ed il proprio san- connessa a w7i q* (che regola l’apertura e la chiusu-
gue. Il cuore influenza quindi il colore, la forma e ra dei pori), quindi alla superficie/polmone, molte
l’aspetto della lingua. Secondo la somatotopia lin- iperidrosi su base emotiva, soprattutto al palmo del-
le mani, possiedono una evidente relazione con il innanzitutto del sangue e della sua circolazione nei
cuore. m3i. Non quindi la designazione di un organo o di
un viscere, ma prettamente di una funzione. Da que-
DETESTA IL CALORE
sto possiamo vedere come l’espressione x%n zh[,
Tra tutte le xi5 q*, il calore è quello più inviso al ministro del cuore, o ancora meglio “ciò attraverso
cuore. In caso di attacco di calore esterno, questo cui il cuore comanda”, esprima un’idea di dinami-
viene deviato verso il pericardio, perché il monarca smo, di attività e, in ultima istanza, di movimento
deve essere protetto e salvaguardato. del q*.

Un’altra espressione per esprimere questa funzione


Il ministro del cuore - è rappresentata da x%n b`o lu-, dove b`o è una
sorta di involucro, di matrice (l’etimologia di questo
x%n b`o lu- carattere mostra un embrione dentro l’utero), che ha
il compito di proteggere e di mantenere, mentre lu-
Il cap. 71 del L^ng Sh[ afferma: rappresenta una rete, una trama, una sorta di
“Il cuore è così forte … che nessuna xi5 connessione. B`o lu- sta quindi a significare che il
q* vi può penetrare. … Se una xi5 q* at- cuore, che deve mantenersi vuoto, necessita non so-
tacca il cuore, viene deviata verso il mi- lo di protezione ma anche di uno stato di connessio-
nistro del cuore” ne permanente con l’intero organismo.
Nel Hu1ng D* N7i J%ng S] W7n, vengono di nor- Ciò che viene chiamato involucro del cuore po-
ma menzionati 11 z3ng f}: 5 z3ng e 6 f} ed il mini- trebbe essere anche rappresentato dal pericardio e/o
stro del cuore, inteso come organo, viene considera- dal miocardio, idea peraltro supportata da alcuni te-
to come una dipendenza del cuore. Inteso come me- sti tradizionali. In ultima analisi reputiamo che non
ridiano, invece, il pericardio gode di una sua indivi- sia tanto indispensabile identificare una funzione
dualità, con un’influenza spiccata sul “centro del con questo o con quel tessuto, quanto sia più impor-
torace” ed agopunti di elevato interesse, come n7i tante comprendere la funzione medesima.
gu`n PC6.
Anche la Scuola delle Malattie da Calore, che pur In rapporto a queste considerazioni, ai termini “ma-
attribuisce molta importanza al ministro del cuore, estro” o “ministro” del cuore, normalmente ritrovati
individua i sintomi di una sua compromissione da nei testi, sarebbero forse da preferire le definizioni
parte del calore in ansia, confusione mentale, deli- di “ciò attraverso cui il cuore comada” (x%n zh[), e
rio, afasia, febbre molto elevata, quindi tutti sintomi di “ciò che avvolge il cuore per proteggerlo”
riferibili al cuore come poc’anzi illustrato. (x%n b`o lu-).
Quindi, da un punto di vista clinico, senza nulla to-
Qualunque sia la denominazione, questo involucro
gliere all’importanza del suo meridiano, il ministro
svolge comunque una funzione di protezione del
del cuore inteso come z3ng, appare sfumare come
cuore e gli consente di essere vuoto, cosa che
connotazione nelle funzioni che sono proprie del
permette a sh5n di andare e venire. Nello stesso
cuore, al pari del ministro che opera per conto
tempo è importante che questa protezione non di-
dell’imperatore, il quale se ne avvale per comanda-
venti troppo serrata e coercitiva, perché ciò com-
re.
prometterebbe sia la funzione di collegamento che
LA TRADIZIONE TAOISTA la possibilità di relazionarsi all’esterno e, in ultima
istanza, limiterebbe il cuore nell’esercizio del suo
Abbiamo visto nel precedente capitolo riguardante potere.
il cuore come esso abbia la carica di imperatore j{n
e di maestro zh[. In x%n zh[ (ideogramma È importante comunque ricordare come, nel ca-
che definisce il ministro del cuore), questo essere pitolo 8 del S] W7n, vengano elencati i compiti di
maestro assume un aspetto attivo e funzionale. Se- ognuno dei dodici visceri ma non quelli del ministro
condo il dizionario di Wieger (lez. 83D) zh[ del cuore, che non viene menzionato né come
rappresenta in questo caso l’immagine di una fiac- x%n zh[ , né come x%n b`o lu-. Viene descritta in-
cola con la fiamma che si innalza. L’idea del mae- vece la funzione di d3n zh8ng, mare del q*, loca-
stro, che richiama quindi l’aspetto più concreto del lizzato al centro del petto:
potere del cuore, una presa in carica di un compito:
z3ng 9

utilizzato per bere, con un manico sul lato sinistro.


“ D3n zh8ng ha l’incarico degli agenti in Un tipo di utensile di uso quotidiano, ordinario e
sede ed in missione, emana l’alle-gria e comune, non del genere quindi usato per i riti sacri-
la gioia”. ficali.

E ancora nel cap. 33 del L^ng Sh[ si afferma: Ideogramma che rappresenta quindi, in modo ot-
timale, la funzione di questo z3ng mediano, che
“ D3n zh8ng è il palazzo imperiale, ciò svolge il suo lavoro ogni giorno, in modo costante e
di cui si serve il cuore per comandare”. poco appariscente. Un compito certamente comune
e ordinario, ma che risulta indispensabile per il
È D3n zh8ng che si prende carico degli organi, so- mantenimento della vita.
stenendoli e portando loro gli ordini e la luce degli
spiriti del cuore. Il suo incarico specifico è il rap- Nel cap. 8 del S] W7n è detto:
porto con l’imperatore, ed è attraverso questo q*
che viene assicurato il ritmo respiratorio, la trasmis- “La milza e lo stomaco hanno l’inca-rico
sione degli ordini del cuore e la presenza degli spiri- dei fienili e dei granai, emanano i cinque
ti nel sangue. sapori”.

Il centro del petto, luogo di passaggio dell’e-nergia In questo capitolo, nel quale vengono enunciate le
ancestrale z8ng che arriva in questo punto da xuli dodici cariche, una per ogni viscere, milza e sto-
(grande lu- dello stomaco), guida i soffi in tutto il maco sono gli unici ad essere citati in coppia, oc-
corpo in un ruolo talvolta intrecciato con quello del cupando in questa elencazione una posizione cen-
polmone. È una funzione di protezione, di comuni- trale. Questo da una parte esprime il loro essere
cazione e di circolazione del sangue, dei soffi e de- “centro” e dall’altra la loro stretta sinergia funziona-
gli spiriti che, fluendo in modo armonico, stimolano le all’interno del riscaldatore medio.
l’allegria e la gioia.
Il centro presiede alla divisione tra ciò che sale e ciò
che scende. Una divisione tra ciò che si assimila e
che si espande nell’organismo e ciò che sarà rifiuta-
to. Tra il chiaro, che richiama le qualità del cielo, e
La milza – p^ che è sufficientemente leggero e ricco da potersi
diffondere, e il torbido, che è simile alla terra. È a
La milza è situata nel ji`o medio (riscaldatore me- questo livello, nella regione del centro, che avviene
dio), in stretta connessione anatomica e funzionale questa prima importante separazione.
con lo stomaco. È uno z3ng di natura y%n (y%n
z3ng) o z3ng femminile (pin z3ng). È considerata Nonostante fienili e granai siano molto simili nella
l’organo cardine del processo digestivo “il granaio loro funzione, e nonostante milza e stomaco siano
ufficiale, da cui derivano i 5 sapori”. Essendo alla spesso due facce di questa funzione, bisogna ricor-
base del processo digestivo ed assimilativo degli a- dare sempre che la milza, in qualità di z3ng, risulta
limenti solidi e liquidi, gioca un ruolo fondamentale più attiva nell’immagazzinamento, nella lavorazio-
nel sostegno dell’energia, tanto che alcune scuole ne delle essenze e nella loro distribuzione nel corpo,
tradizionali, in particolare quella del P^ W7i L]n mentre lo stomaco, in qualità di f}, è più attivo nel-
(Discussione sulla milza e lo stomaco), consideran- la trasformazione, nel trasporto e nell’assicurare il
dola la “radice del q* del cielo posteriore” ne af- passaggio del suo contenuto verso gli altri visceri.
fermano il ruolo fondamentale nel sostegno del q*
corretto. Il movimento che corrisponde loro è quello della
Terra, elemento legato, secondo le corrispondenze
LA TRADIZIONE TAOISTA analogiche, al numero cinque. Cinque simbolizza un
insieme, un intero e rappresenta la vita. È questo in-
fatti il numero degli z3ng, dei sapori e dei movi-
L’ideogramma di milza p^ consta di due parti, menti attraverso i quali si manifestano i dinamismi
la prima rappresenta il radicale di carne e indica della vita medesima. Cinque è il numero
in questo modo che si tratta di una parte del corpo. dell’organizzazione: un centro e le quattro direzioni
La seconda raffigura invece un antico recipiente
dello spazio, ed essere al centro significa avere ed un’armonica corrispondenza tra il cuore e il cervello
essere in grado di esercitare potere. o, ancora meglio, come dicono padre C. Larre ed E.
Le proprietà della Terra sono il ricevere e il dare. Rochat de la Vallée: “tra il cuore che permette la
Essa può ricevere ogni tipo di semenza e dare ogni fedeltà interiore, e il cervello che consente il buon
tipo di prodotti. È in grado di ricevere, accettare, funzionamento degli orifizi, che permettono di co-
trasformare, assimilare e distribuire, tanto le essenze municare con l’esterno”.
tratte dagli alimenti, quanto un’idea o un’emozione,
questo come centro e come Terra nell’uomo. Come la Terra, la milza e lo stomaco digeriscono,
assimilano, trasportano e, cosa ancora più importan-
Possiamo leggere nel cap. 5 del S] W7n: te, trasformano ciò che penetra nel corpo, sia su un
piano fisico che mentale. L’elaborazione mentale, al
“La regione centrale genera l’umido, pari dei processi digestivi, deve però essere produt-
l’umido genera la terra, la terra genera il tiva e fluida, al fine di non creare ristagno e quindi
dolce, il dolce genera la milza, la milza rimuginazione.
genera le carni, le carni generano il pol-
mone, la milza ha autorità sulla bocca”. FUNZIONI
Nella tradizione cinese la regione centrale produce 1. Assicura la trasformazione ed il trasporto
l’umidità, un equilibrio tra ciò che è solido e ciò che 2. Fa salire il puro
è liquido, prerogativa questa dovuta alla sua poten- 3. Trattiene il sangue
zialità di irrigare il terreno nelle quattro direzioni. 4. Regge la carne e gli arti
Alla fine dell’estate, il calore accu-mulato favorisce 5. Si apre nella bocca e si manifesta nelle labbra
la risalita dell’umidità della terra attraverso 6. Alloggia lo y*
l’evaporazione. In questo modo si ha la formazione ASSICURA LA TRASFORMAZIONE ED IL TRASPORTO
di nuvole che causano pioggia, umidità e rugiada.
Questo ciclo rende fertile la terra, che è nelle condi- La milza trasforma i cibi per estrarne il q* (g} q* ), la
zioni migliori per ricevere i semi e per poi restituire cui quota più pura viene poi distribuita ai vari orga-
i frutti. ni. A livello del ji`o superiore il q* estratto dalla
milza ed innalzato al polmone, mischiandosi con
Il sapore dolce è il sapore del centro ed è la somma l’aria (ti`n q* ) formerà l’energia del torace (z8ng q*
di tutti i sapori, in armonico equilibrio tra di loro. È ), la quale fornirà l’impulso ai movimen-ti del q*
il sapore dei cereali che, con le loro caratteristiche, del polmone e del cuore (in altri testi la z8ng q*
mantengono e rinnovano le funzioni della milza. Le origina dalla parte più pura degli alimenti e sale
carni, che danno la forma al corpo e nelle quali cir- al torace attraverso xuli, il grande luo dello stoma-
colano i soffi e il nutrimento, sono espressione di co). D’altra parte, il q* degli alimenti, sotto
questa funzione. Dalla terra, dal ji`o mediano, le l’impulso di z8ng q*, a livello cardiaco, darà luogo
essenze e i soffi salgono al ji`o superiore, permet- alla formazione del sangue. Si comprende quindi il
tendo al polmone di svolgere il suo compito di pro- ruolo fondamentale della milza nella formazione del
pagazione ritmica dei soffi. q* e del sangue: se la milza funziona correttamente
essa è in grado di assimilare i cibi, di trasformarli,
Più avanti nel testo, nel medesimo paragrafo del S] di trasportarli e distribuirli a tutto l’organismo, che
W7n, possiamo leggere: potrà accrescersi e prosperare.
“Nei voleri è il pensiero; il pensiero reca Questa azione di trasformazione oltre che sui cibi
danno alla milza”. solidi si esercita anche sui liquidi, che vengono se-
parati e trasformati. La quota più pura viene inviata
Si parla in questo caso dei cinque voleri (w} zh* ) al polmone, il quale la distribuisce alla pelle e la in-
che, a livello mentale o emozionale, sono l’e- dirizza in basso, la quota più impura, grazie allo
spressione della tensione vitale di ognuno dei cin- stomaco, viene inviata agli intestini, ove viene ulte-
que z3ng. Il pensiero (s* ) dipende dalla milza e riormente metabolizzata.
dall’elemento Terra e ha le sue radici nella memoria
e nell’organizzazione delle conoscenze. FA SALIRE IL PURO

Il suo ideogramma raffigura il cuore posto sotto I nutrienti solidi e liquidi estratti dalla milza e puri-
la scatola cranica , a sottolineare la necessità di ficati vengono innalzati al ji`o superiore. La fun-
z3ng 11

zione di trasformazione e quella di innalzamento “Il q* della milza passa per la bocca;
sono intimamente collegate, tanto che, in caso di quando la milza è in salute, la bocca può
malfunzionamento della milza, comparirà diarrea riconoscere i cinque cereali”.
(un cibo impuro che, non potendo essere innalzato,
si muove verso il basso) ed i liquidi ristagneranno La masticazione, operata nella bocca, è il primo sta-
sotto forma di umidità/edemi o di mucosità. dio della digestione, e quest’ultima è collegata con
la milza. Ecco quindi il nesso tra bocca e milza.
TRATTIENE IL SANGUE D’altra parte, quando il q* della milza è florido, il
gusto è normale, le labbra sono rosee ed umide. Se
Oltre che giocare un ruolo fondamentale nella for- il q* ed il sangue della milza sono in vuoto, le lab-
mazione del sangue, come visto precedentemente, la bra sono pallide e secche, o appassite e gialle. Se la
milza, attraverso il suo q*, mantiene il sangue milza è affetta da calore, le labbra sono secche, il
all’interno dei vasi. Se il q* della milza è valido, il paziente non percepisce correttamente i sapori ed
sangue circola normalmente nell’albero vascolare. ogni cibo gli appare dolciastro.
Se il q* della milza è in vuoto, potranno comparire
emorragie, sotto forma di ematuria, metrorragie, en- CONTROLLA LA SALITA DEL Q*
terorragie, fragilità capillari, ematomi (il tutto asso-
ciato a segni di vuoto). Y7 Gu*, autore del W4n R7 L]n, afferma

REGGE LA CARNE E GLI ARTI “Il q* della milza va verso l’alto, il q*


dello stomaco verso il basso”
Il S] W7n, al cap. 44, afferma:
Il ji`o medio assicura quindi la salita del puro a
mezzo della milza, la discesa dell’impuro grazie al-
“La milza regge la carne”
lo stomaco, l’ascesa dello y1ng puro agli orifizi su-
periori, la discesa dello y%n impuro verso gli orifizi
ed ancora, al cap. 29, asserisce:
del basso.
“Gli arti ricevono dallo stomaco il q*, ma Di questo movimento verso l’alto, impresso al q*
questo deve passare per la milza per po- da parte della milza, sono partecipi tutti gli organi, i
ter raggiungere i meridiani. Se la milza è quali rimangono in sede grazie al q* della milza. In
malata, non può mettere in circolazione caso di vuoto del q* della milza, in particolare di
gli umori dello stomaco e gli arti sono crollo del suo q*, potranno comparire ptosi gastri-
privati dell’emanazione degli alimenti; il che, renali, prolassi uterini, vescicali, anali, ai quali
loro soffio si esaurisce giorno per gior- potranno associarsi offuscamenti visivi e vertigini.
no,… i muscoli, le ossa, le carni, non a-
vendo più vitalità, divengono inutilizzabi- ALLOGGIA LO Y*
li”.
L’anima vegetativa associata alla milza è lo y*, tra-
La buona salute della milza è fondamentale quindi ducibile come proposito, idea, opinione.
per determinare la forza dell’individuo, in particola-
re quella dei quattro arti, ed il trofismo della musco- Secondo la Scuola Europea di Agopuntura lo y* è:
latura, la quale è nutrita da un lato dal q* della milza
“Il proposito che dà forma, dà corpo al
ed irrorata dall’altro, dal sangue, nella cui produ-
pensiero e lo rinnova. La ricostruzione
zione la milza gioca un ruolo essenziale.
propone mantenimento e nutrizione, rin-
nova le forme del corpo. L’uno e l’altra
SI APRE NELLA BOCCA E SI MANIFESTA NELLE sono l’espressione del movimento natura-
LABBRA
le della milza. Tutto l’essere, dalla parte
più esterna (quattro arti), alla parte più
Il S] W7n, al cap. 10, afferma interna (cinque z3ng) dipende da questo
mantenimento nutritivo, da questo per-
“La milza controlla i muscoli e si manife- manente rimodellamento. Il pensiero e le
sta nelle labbra”. attività della coscienza dipendono dalla
nutrizione che parte dalla milza, magaz-
Ed ancora il L^ng Sh[, al cap. 17 asserisce: zino e granaio dell’essere”.
Nel pensiero tradizionale cinese non esiste distin- “Il quadrante occidentale genera il sec-
zione tra il piano fisico e quello mentale. Su un pia- co, il secco genera il metallo, il metallo
no analogico terra, carni, sapore dolce, milza e pro- genera l’acre, l’acre genera il polmone,
posito hanno la stessa valenza, perché sottesi da una il polmone genera la pelle e i peli, la pel-
medesima qualità energetica. È il centro, è la forma le e i peli generano i reni; il polmone ha
del corpo o del pensiero, è il ricevere e il dare, è la autorità sul naso”.
capacità di accettare e di trasformare, è la Terra,
perno e riferimento mediano di ogni trasformazione. L’ovest è la regione del tramonto. Nel suo ideo-
gramma troviamo raffigurata l’immagine dell’uc-
cello, simbolo del sole nel cielo, che ritorna al nido
al termine del giorno con il calare della luminosità.
Il polmone - f7i L’ovest è la regione della condensazione e della
concentrazione dei soffi e dei vapori, attraverso un
movimento attivo, nel quale l’umidità viene tratta
dall’aria nel cielo, per ritrovarsi sulla terra sotto
LA TRADIZIONE TAOISTA
forma di nebbia o di rugiada.

Nel cap. 2 del S] W7n possiamo leggere: La qualità energetica dell’autunno si manifesta co-
me secchezza nel cielo e come metallo sulla ter-
“I tre mesi dell’autunno sono chiamati: ra. Elemento nascosto in profondità, anch’esso è il
sovrabbondare ed equilibrare; i soffi del risultato di un movimento di condensazione e di
Cielo si fanno incalzanti, i soffi della Ter- concentrazione, con la sua parte più brillante e più
ra mostrano la loro munificenza”. risplendente nascosta all’interno. La proprietà del
metallo è di “obbedire alla mano dell’arti-giano” e
Alla fase dell’espansione e dell’esteriorizzazione di prendere differenti forme. Esso infatti è più duro
tipiche dell’estate, momento nel quale lo y1ng ha dell’acqua e del legno, ma risulta più facile da lavo-
raggiunto il suo massimo, segue il tempo del raccol- rare, nella sua inesauribile capacità di fondere sotto
to, del rientro dello y1ng nello y%n, tipici della fase l’azione del fuoco. Il metallo è anche strumento di
autunnale. In questa stagione troviamo un’i-dea di morte o di punizione e il suo sapore è l’acre. Anche
equilibrio e per alcuni versi anche di punizione. se nella maggior parte dei casi viene utilizzata, a
Questo infatti è il momento nel quale viene corretto questo riguardo, la parola “piccante”, secondo la
e tagliato tutto ciò che va oltre il limite: i cereali o le Scuola Europea di Agopuntura: “questo è il sapore
teste dei condannati. Allo stesso modo il polmone che avverte colui che ha offeso un superiore e che
riceve in udienza al mattino tutti i m3i del corpo, ha ricevuto la pena adeguata. Per questo motivo, in
per ripristinare e correggere l’equi-librio energetico particolari occasioni, ci sembra più adeguata una
e per rilanciarne la circolazione. traduzione del temine x%n con acre, anziché con
piccante. L’essenza di questo sapore nutre e man-
In questa stagione, i soffi del Cielo sono chiari e si tiene i movimenti energetici che ne esprimono la
fanno incalzanti. Essi esercitano una pressione, sua stessa qualità da un punto di vista analogico: i
spingendo verso il basso e ritirandosi all’interno, movimenti del polmone.
mentre la Terra si presenta ricca di frutti arrivati al
massimo della maturazione e che attendono di esse- La pelle e i peli pongono un limite all’espansione
re colti. Lo y%n è all’esterno e lo y1ng all’in-terno e dei soffi così come della forma corporea, trattenen-
anche l’uomo, come la natura, deve adeguarsi e ri- do la vitalità all’interno e controllando, anche attra-
spettare questi movimenti, agendo in modo confor- verso la respirazione, ciò che entra e ciò che esce
me agli effetti repressivi e limitativi di questa sta- dal corpo. Questo previene la perdita delle essenze e
gione. Questo è il periodo nel quale bisogna con- dei soffi e permette la loro tesaurizzazione
centrare e raccogliere tutta la vitalità all’interno, co- all’interno del corpo ad opera dei reni, consentendo
sì come le idee, con calma e quiete, per assecondare alla vita di proseguire durante il freddo periodo in-
le energie dell’autunno. Non facendo questo si avrà vernale.
un’incapacità a trattenere e a tesaurizzare i soffi e le
essenze. Possiamo leggere inoltre nel cap. 8 del S] W7n:
Nel cap. 5 del S] W7n è detto: “Il polmone ha la carica di ministro e di
cancelliere”.
z3ng 13

e nei cap. 46 del S] W7n e 29 del L^ng Sh[: 8. Alloggia il p-

“Il polmone è il tetto degli z3ng e dei REGGE IL Q* E LA RESPIRAZIONE


f}”.
Analizziamo dapprima il secondo aspetto, la respi-
Il polmone f7i è vicino al cuore, così come lo è razione.
il cancelliere al suo signore. In qualità di maestro
Leggiamo al cap. 5 del S] W7n:
dei soffi esso propaga e diffonde i soffi y%n e y1ng
e li fa circolare fino alla pelle ed ai peli in modo e- “L’emanazione del cielo si comunica al
quilibrato, regolare e ritmico. Esso, come un tetto, polmone”.
copre il resto degli z3ng e attrae gli influssi del cie-
lo, trasmettendoli verso il basso attraverso i meri- In tal senso il polmone inala l’aria (d3 q* ), altresì
diani. Il polmone, all’interno del corpo, è assimila- detto il q* celeste (ti`n q* ) o q* puro (q%ng q* ) ed
bile al cielo e ne compie le medesime funzioni: rac- esala il q* impuro (zhu9 q* ). Il costante ricambio-
coglie, concentra, condensa, fa cadere la pioggia, da del q* cosmico operato dal polmone garantisce il
impulso alla circolazione e alla propagazione. funzionamento di tutti i processi organici. Infatti il
q* inalato dal polmone si combina con l’energia e-
Questa stessa qualità di movimenti, considerata a stratta dagli alimenti da parte della milza (g} q* ), a
livello psichico, viene associata alla tristezza e formare il q* del torace (z8ng q* ). Questa energia,
all’afflizione. che si forma nel ji`o superiore, da una parte si diri-
ge verso la gola, per sostenere la respirazione,
L’ideogramma di tristezza bei, secondo la Scuola dall’altra verso il cuore, laddove si formerà il san-
Europea di Agopuntura, è costituito da una parte in- gue (in altri testi la z8ng q* origina dalla parte più
feriore che rappresenta il cuore e da una parte pura degli alimenti nel riscaldatore medio, sale
superiore che indica il rifiuto: è il cuore che si quindi al torace attraverso xuli, il grande lu- dello
rifiuta, l’opposizione di una persona a se stessa stomaco). Il torace è quindi definito “mare del q*”
(schiena contro schiena) nel suo cuore. (q* h2i) o “mare superiore del q*” (in opposizione al
L’accentuazione di un armonico movimento di inte- mare inferiore del q*, localizzato sotto l’ombelico).
riorizzazione, proprio del metallo, che ferisce e
comprime il cuore e la sua gioia di vivere. Il dinamismo del polmone, che si manifesta nella
ritmicità della respirazione, è quindi alla base del
Complessa è la psiche di un individuo nel quale i dinamismo del q*, il quale a sua volta fornisce
movimenti energetici sottili dei vari organi si bilan- l’impulso alla circolazione del sangue. A tale pro-
ciano e si compenetrano l’un l’altro. L’asse centra- posito, il cap. 10 del S] W7n recita:
le, l’asse della vita, orientato tra il fuoco del cuore
(sh5n) e l’acqua dei reni (energie ancestrali), pone “Ogni tipo di q* si ricollega al polmone”.
al centro l’uomo e la terra e i suoi movimenti di e-
spansione e contrazione che si svolgono sotto Se il q* del polmone è in vuoto, l’attività respirato-
l’egida del legno e del metallo. Una danza di senti- ria si indebolirà, la produzione di z8ng q* sarà com-
menti che armonicamente si susseguono e si alter- promessa, compariranno dispnea e voce fioca, la
nano tra di loro, coi tempi e i modi propri di ciascun circolazione sia del q* che del sangue saranno in
individuo, ma che nello stesso tempo possono ac- vuoto, i quattro arti saranno deboli e freddi, gli or-
quistare carattere di perversione nell’eccessiva in- gani ed i tessuti non saranno riforniti di energia e
tensità o nella loro fissità. sangue e comparirà astenia.

CONTROLLA I MERIDIANI ED I VASI SANGUIGNI


FUNZIONI
1. Regge il q* e la respirazione In quanto maestro dell’energia, il polmone dà il via
2. Controlla i meridiani ed i vasi sanguigni alla circolazione nei meridiani, che veicolano il q*;
3. Controlla la diffusione d’altra parte, poiché il q* è il comandante del sangue
4. Controlla la discesa e l’eliminazione - in quanto forza propulsiva della circolazione - i
5. Regola i passaggi dell’acqua vasi sanguigni, benché sotto la diretta dipendenza
6. Regge la pelle ed i peli del cuore, sono indirettamente controllati dal pol-
7. Si apre nel naso mone.
Se il polmone è in buona salute, la circolazione del come la sudorazione è abbondante in caso di calore
q* e del sangue sarà valida, gli arti saranno caldi e che invade la superficie. Si tratta di tre condizioni di
forti; se il polmone è in vuoto, le estremità saranno pienezza. D’altra parte, anche quando w7i q* sia in
deboli e fredde. deficit, non può assicurare l’apertura/chiusura dei
pori e compariranno sudorazioni spontanee o al mi-
CONTROLLA LA DIFFUSIONE nimo sforzo. In quest’ultimo caso si tratta di una
condizione di vuoto.
Il cap. 33 del L^ng Sh[ afferma:
Come detto, alcuni traduttori parlano di dispersione,
“Il q* del ji`o superiore è in relazione
in quanto la diffusione è una forma di dispersione. Il
con la superficie e si diffonde, dissemina
concetto è reso evidente da quanto accade in caso di
le essenze dei cibi, riscalda la cute, riem-
intralcio alla diffusione dei liquidi organici, che si
pie il corpo, ed inumidisce i peli come
palesa come un accumulo degli stessi, sotto forma
rugiada”.
di edema sottocutaneo, in particolare, quando è
Il concetto di diffusione, da alcuni tradotto come coinvolto il polmone (sorgente superiore delle ac-
“dispersione”, si riferisce quindi a due aspetti, tra que), prevalentemente in alto, specie al volto.
loro connessi:
CONTROLLA LA DISCESA E L’ELIMINAZIONE
1. diffusione del q*, in particolare l’energia difen-
siva (w7i q* ), ai tegumenti; Il polmone è spesso paragonato al “tetto del carro
2. diffusione dei liquidi organici allo spazio tra imperiale” (f7i w5i hu1 g3i ), in quanto situato nel
pelle e muscoli; ji`o superiore. Trovandosi in tale posizione, inevi-
tabilmente, sarà deputato ad indirizzare il q* verso il
Attraverso la diffusione di w7i q* il polmone garan- basso. Tale azione di controllo della discesa si eser-
tisce il riscaldamento della cute e la difesa cita su:
dell’ambiente interno dai fattori patogeni esterni. Se
il polmone è debole, il paziente contrarrà facilmente 1. discesa dell’aria inspirata fino ai reni;
malattie di origine esterna, in particolare da raffred- 2. discesa delle feci nel grosso intestino (f} ac-
damento. Quando una xi5 q* invade la superficie, il coppiato del polmone);
polmone non può diffondere w7i q* ai tegumenti ed 3. discesa dei liquidi al ji`o inferiore.
il paziente avvertirà un senso di intralcio, di ingor-
go, consistente in sensazione di bastonatura, timore Se la discesa dell’aria inspirata è intralciata, il q*
del freddo, febbre, naso chiuso, tosse, difficoltà re- ristagnerà nel torace (causando oppressione al petto
spiratorie. Se la xi5 q* in causa è il freddo, la sensa- e dispnea) e potrà risalire controcorrente (provocan-
zione di bastonatura ed il timore del freddo saranno do tosse).
più consistenti, se l’energia perversa è il calore, la Se il q* del polmone non è valido, le feci non pro-
febbre sarà più elevata; in ogni caso permarranno grediranno nel grosso intestino, come spesso succe-
l’insofferenza ai cambiamenti dell’ambiente esterno de negli anziani in stato di vuoto energetico.
(freddo, vento, ecc., perché l’organismo è senza Se il q* del polmone non discende perché in vuoto,
protezione dalle xi5 q* ) e le difficoltà respiratorie ci potrà essere ritenzione urinaria, come spesso suc-
(naso chiuso e/o tosse e/o dispnea, perché l’energia cede negli anziani. Questi ultimi due aspetti, insie-
del polmone non può circolare). me all’eliminazione dei liquidi attraverso il sudore,
rendono conto dell’eliminazione con-trollata dal
Oltre che di q* il polmone rifornisce i tegumenti di polmone.
liquidi organici, diffusi alla pelle sotto forma di ru- Da ultimo, se la diffusione dei liquidi alla cute è in-
giada: in tal senso il ji`o superiore (polmone) è pa- tralciata perché il polmone è bloccato da una xi5 q*
ragonato alla “nebbia”. Questa rugiada umidifica, o perché in vuoto, potranno comparire edemi sotto-
lubrifica e nutre la pelle e viene regolata da w7i q*, cutanei, localizzati prevalentemente nella parte su-
la quale regge l’apertura e la chiusura dei pori e periore del corpo.
l’emissione del sudore. Se la funzione di diffusione
esercitata dal polmone tramite w7i q* è intralciata REGOLA I PASSAGGI DELL’ACQUA
dal freddo di origine esterna, i pori sono bloccati e
la sudorazione è assente. Se il vento invade i pori e Il cap. 21 del S] W7n afferma:
li lascia beanti, il sudore continua a fuoriuscire, così
z3ng 15

“ I liquidi entrano nello stomaco, la par- Se il polmone non diffonde il liquidi alla pelle, que-
te pura è inviata alla milza. Il q* della sta sarà secca, ruvida, fissurata, senza splendore, i
milza la manda in alto al polmone che, peli saranno aridi e secchi.
poiché regola i passaggi dell’acqua, la ri- Se il polmone è in vuoto, anche w7i q* sarà in defi-
manda in basso alla vescica”. cit, ed il paziente suderà spontaneamente o al mini-
mo sforzo. Una w7i q* debole non protegge vali-
Questa funzione, pertanto, è strettamente connessa a damente l’organismo e le xi5 q* potranno invaderlo,
quella precedente ed alla funzione di diffusione, che causando alterazioni della sudorazione, sia in ecces-
si inseriscono, con un ruolo di primaria importanza, so (vento, vento/calore), che in difetto (ven-
nel metabolismo dei liquidi, tanto che il polmone è to/freddo).
spesso definito “la sorgente superiore delle acque”.
Il polmone è quindi doppiamente esposto all’am-
Infatti, i liquidi, estratti dalla milza, vengo da biente esterno, sia in quanto connesso con la pelle,
quest’ultima innalzati al polmone, il quale sia in quanto unico z3ng in diretto contatto con
l’esterno. Questo rapporto diretto con il macrocosmo,
• da una parte li nebulizza, li distribuisce alla pel- d’altra parte alla base delle funzioni fisiologiche del
le, che ne viene irrorata e lubrificata, e li elimi- polmone (inspirazione/espirazione dell’e-nergia
na sotto forma di sudore, la cui emissione è re- dell’aria) lo rende un organo particolarmente esposto
golata da w7i q*, retta dal polmone. Se questi agli attacchi delle xi5 q*.
dinamismi governati dal polmone sono intral-
ciati i liquidi possono fuoriuscire in eccesso sot- SI APRE NEL NASO
to forma di sudore, oppure depositarsi tra pelle
e muscoli sotto forma di edemi; Il L^ng Sh[, al cap. 17, dice:
• dall’altra vengono indirizzati in basso, al rene
ed alla vescica. Il rene, a sua volta, trattiene la “Il polmone si apre nel naso; se il pol-
parte più pura dei liquidi e li invia nuovamente mone è in armonia il naso può percepire
in alto ad irrorare il polmone, il quale può fa- gli odori”.
cilmente soffrire di secchezza. Come detto pre-
cedentemente, se il polmone è in vuoto, come Poiché la respirazione avviene attraverso il naso,
spesso avviene negli anziani, può manifestarsi quest’ultimo rappresenta l’apertura somatica del
ritenzione urinaria. polmone.
Come ben si comprende, questa regolazione dei
passaggi dell’acqua è quindi strettamente connessa Se il polmone è in buona salute, l’aria passa attra-
alle due funzioni, precedentemente descritte, della verso il naso senza difficoltà e gli odori sono perce-
diffusione e della discesa/eliminazione. piti correttamente.
Se il vento/freddo invade il polmone, il naso sarà
REGGE LA PELLE ED I PELI otturato, vi saranno rinorrea di liquido chiaro, ano-
smia, starnuti e tosse.
Leggiamo al cap. 38 del S] W7n: Se il vento/calore invade il polmone, vi saranno o-
struzione nasale, muco giallo e denso, anosmia,
“L’epidermide è associata al polmone”. starnuti e tosse.
esso infatti Se la secchezza perversa ferisce il polmone, il naso
• attraverso la funzione di diffusione rifornisce i sarà secco, il muco adeso, vi sarà tosse.
tegumenti di liquidi organici, fornendo alla cute
ed ai suoi annessi nutrimento ed umidità Si tratta di condizioni di pienezza di origine esterna
• reggendo w7i q*, che scorre in superficie, prevalen- che colpiscono il polmone, che si manifestano con
temente fuori meridiano, assicura la protezione segni e sintomi viscerali, fra i quali sono costante-
dell’ambiente interno dalle xi5 q*, il riscaldamento mente presenti disturbi della respirazione nasale.
della cute, la regolazione della sudorazione attraver- Anche le patologie di origine interna potranno ma-
so l’apertura e la chiusura dei pori. nifestarsi a livello nasale: ad esempio, una pienezza
di calore nel polmone potrà manifestarsi con vibra-
zioni delle ali del naso ed epistassi.
ALLOGGIA I P- al di fuori da ogni classificazione organica. La par-
te superiore di sinistra indica invece un dipenden-
Nel cap. 8 del L^ng Sh[ è scritto: te o un ministro in posizione prostrata. Infine la par-
te destra indica la mano (destra) di chi comanda
“Ciò che si associa alle essenze nel loro solidamente e in modo fermo e saggio.
uscire ed entrare denota i p-”.
Nel corpo i reni svolgono questa stessa funzione,
e ancora, nel cap. 9 del S] W7n viene detto: sostenendo ogni aspetto importante della vita, in
modo fermo, solido e duraturo. Essi governano ciò
“Il polmone è la radice dei soffi, la resi- che sta in profondità e tesaurizzano tutti gli elementi
denza dei p-”. che servono alla strutturazione e al mantenimento
della vita.
Le anime vegetative dei p- sono legate al polmone.
I p- , in numero di sette, rappresentano gli spiriti I reni come z3ng corrispondono all’elemento acqua,
della terra animati dal movimento del biancore che per sua natura è fredda, condensata, ed è carat-
, e sono in contrapposizione con sh5n che rappre- terizzata dall’avere una direzionalità verso il basso.
senta gli spiriti del cielo. Al contempo essi sono anche fuoco. Ed è proprio
attraverso questo elemento che l’acqua acquisisce la
I p- hanno un movimento di tipo y%n, di ritorno ver- sua capacità di cambiare di stato, passando dal
so la terra e di infossamento. Ad un livello più sotti- ghiaccio al vapore, e rendendo in questo modo pos-
le essi richiamano i movimenti tipici dell’au-tunno, sibile ogni tipo di trasformazione. Questo essere
di abbassamento, di concentrazione e di rientro. Du- contemporaneamente acqua e fuoco rappresenta il
rante la vita i p- si esprimono nei nostri movimenti doppio aspetto dei reni.
vitali, negli slanci istintivi, nelle sensazioni, nella
vita vegetativa. Da qui la necessità che essi abbiano Nella 36 difficoltà del N1n J%ng possiamo leggere:
un radicamento nel jing e nel polmone, che li tesau-
rizza e li sostiene attraverso i suoi soffi. “Gli z3ng sono singoli, i reni sono doppi.
Perché questo? I reni sono doppi: essi non
Nel cap. 8 del L^ng Sh[, e come già detto nel para- sono entrambi reni. Quello di sinistra è il
grafo riguardante il cuore, essenze e p- sono asso- rene; quello di destra è m*ng m5n, la por-
ciati nell’espressione di ciò che esce e viene scartato ta del destino individuale. M*ng m5n è la
e di ciò che entra e viene accettato, in una dinamica residenza di sh5n j%ng, spiriti/essenze; è
che possiamo ritrovare nell’alimen-tazione, così dove il soffio originale, yu1n q*, è attacca-
come nella respirazione, nelle emozioni o a qualsia- to. L’uomo vi immagazzina le essenze
si altro livello. (j%ng, sperma) e la donna vi ancora il b`o
”.
I p- sono vicini al suolo e hanno natura y%n, o me-
glio sono lo y1ng in seno allo y%n . La loro natura li Soffi originali ed essenze, acqua e fuoco, y%n e y1ng:
porta ad infossarsi in profondità e, alla morte, il loro nei reni questi duplici aspetti sono sempre miscelati
destino sarà quello di ritornare alla terra. Il polmone l’uno con l’altro, ed è da questa compenetrazione del
attraverso i suoi soffi li sostiene, impedendo un loro fuoco nei reni, del fuoco nell’acqua che diventa pos-
precoce distacco e il ritorno all’indifferenziato, al sibile ogni costruzione vitale nel corpo umano. In ba-
senza forma da cui ogni cosa manifesta proviene. se a questa prerogativa, per esempio, il fuoco dei reni
o di m*ng m5n si fa carico di elevare i vapori umidi
I reni - sh7n al polmone nel ji`o superiore, attraverso le trasfor-
mazioni proprie del ji`o inferiore, in un dialogo con-
tinuo di innalzamento e di abbassamento tra questi
LA TRADIZIONE TAOISTA due livelli.

L’ideogramma che designa i reni è sh5n . La par- È necessario infatti che vi sia acqua nel cielo per
te inferiore è rappresentata dal radicale di carne, avere la pioggia. Ed è così che il polmone, sorgente
suffisso utilizzato in tutti gli altri dodici organi ad superiore dei liquidi, che rappresenta il cielo
eccezione del cuore, che, essendo l’imperatore, non nell’uomo, raccoglie e condensa il vapore, abbas-
fa parte del corpo, e per il triplice riscaldatore, che è sandolo in seguito sotto forma di liquidi. D’altra
z3ng 17

parte è altrettanto indispensabile che vi sia una spin- Nel cap. 5 del S] W7n si parla invece della rela-
ta dal basso, dal ji`o inferiore, che faccia salire dal- zione esistente tra i reni e il sentimento della paura
la terra l’umidità e che quindi vi sia fuoco nella ter- kong:
ra. In assenza di questo non ci sarebbe alcuna possi-
bilità di vita. Un fertile scambio tra questi due ele- “Nei voleri è la paura, la paura reca
menti risulta indispensabile e, nel corpo umano, es- danno ai reni”.
so trova una rappresentazione nella duplicità, e nel-
lo stesso tempo nell’unicità, dei reni. L’ideogramma di kong , secondo la Scuola Eu-
ropea di Agopuntura, è costituito da tre parti: sotto
Possiamo leggere nel cap. 8 del S] W7n: l’immagine del cuore che batte , in alto a sinistra
un’opera d’arte, ottenuta con tocchi ripetuti e picco-
“I reni hanno l’incarico di suscitare la li colpi e, in alto a destra, la paura .
potenza, emanano l’abilità e il saper fa- Nell’insieme è il cuore che batte, sottoposto a colpi
re”. ripetuti, come quando si costruisce un’opera d’arte
con tocchi ripetuti o con piccoli colpi: paura, essere
I reni, nella parte inferiore del corpo, suscitano la spaventati, temere.
potenza ma anche la sostengono o meglio la tesau-
rizzano, per poi restituirla. I reni sono la base della Paura non vuol dire necessariamente avere qualcosa
vitalità e della forza dell’uomo. Le sue ossa, il suo di pauroso davanti. L’aspetto essenziale è che in
cervello e il suo midollo necessitano del-l’energia e questa situazione vi è un alterato movimento dei
delle essenze dei reni per svolgere un lavoro, per soffi che rimangono bloccati nel riscaldatore supe-
vivere a lungo e per procreare. riore e in quello inferiore, causando una separazione
tra lo y%n in basso e lo y1ng in alto, con un danno
Sempre nel S] W7n, al cap. 2, si afferma: alle essenze.

“I tre mesi dell’inverno sono chiamati: Possiamo infatti leggere nel cap. 8 del L^ng Sh[:
chiudere e tesaurizzare; l’acqua gela, la
terra si screpola; nessuno stimolo viene “La paura ed il timore attaccano le es-
più dallo y1ng.... Si rifugge il freddo, si senze”.
ricerca il calore, non lasciando sfuggire
nulla attraverso gli strati della pelle, per O come ricorda il commentatore Zh`ng Zh*-
paura di essere pericolosamente sforniti c8ng:
dei propri soffi. Così ci si conforma ai
soffi dell’in-verno, via per il mantenimen- “Le essenze del fuoco fanno gli spiriti; le
to della tesaurizzazione della vita”. essenze dell’acqua fanno il volere... h{n
e p-, volere e proposito, tutto questo si
Nella natura l’inverno ha lo stesso movimento che i radica nelle essenze e negli spiriti del
reni hanno nel corpo umano: chiude e tesaurizza. A cuore e dei reni per essere prodotto. Ap-
differenza di ciò che accade in estate, niente in que- prensione e ansia, pensieri e preoccupa-
sto periodo deve essere lasciato uscire fuori o perso, zioni portano attacco agli spiriti... paura
per esempio con la sudorazione o con un’eccessiva e timore portano attacco alle essenze. Gli
attività sessuale: né essenze, né soffi. Questa è la spiriti nascono dalle essenze e le essenze
forza e il lavoro svolto dai reni che, in primavera, si riferiscono agli spiriti”.
consentirà lo slancio del fegato e del legno. È in questo modo che il sentimento della paura, ba-
se della sopravvivenza e della capacità di sfuggire ai
L’inverno è il nord e il nord è il punto del ritorno pericoli, diventa un movimento alterato, nel quale
alle origini e all’unità. Al contempo il nord è il luo- ogni controllo è perso, e dove risultano compromes-
go di separazione tra l’acqua e il suolo che, ghiac- si anche lo slancio del fegato e della vescica biliare,
ciati, non comunicano più tra di loro. È il mo- così come l’audacia e il coraggio.
mento nel quale, trattenendo il fuoco all’in-terno, il
seme viene protetto e restituito alla germinazione in
FUNZIONI
primavera, quando lo y1ng tornerà a crescere in su-
perficie e all’esterno. L’acqua penetrerà allora il ter- 1. Immagazzinano il j%ng, reggono la crescita e la
reno rendendolo umido e di nuovo fertile. riproduzione
2. Producono il midollo, riempiono il cervello, loro inscindibilità, queste due componenti vengono
governano le ossa tesaurizzate a li-vello dei reni.
3. Governano l’acqua
4. Assicurano la raccolta del q* Il j%ng del rene fornisce la base materiale per en-
5. Controllano i due orifizi del basso trambe le radici del rene, quella y%n e quella y1ng.
6. Si aprono nelle orecchie Di natura fluida è connesso allo y%n del rene, e mol-
7. Si manifestano nei capelli te patologie da depauperazione del j%ng renale si
8. Alloggiano lo zh* manifesteranno con sintomi di vuoto dello y%n del
rene D’altra parte, mantiene anche una connotazio-
IMMAGAZZINANO IL J%NG, REGGONO LA CRE- ne y1ng, come dimostrato dai disturbi della sfera
SCITA E LA RIPRODUZIONE sessuale connessi ad un suo decadimento, peraltro
correlati alla radice y1ng del rene.
Leggiamo al cap. 10 del L^ng Sh[:
L’azione riscaldante/dinamizzante del m*ng m5n
“L’uomo nasce ed il jing era già forma-
(y1ng del rene) esercitata sul j%ng (y%n del rene) è la
to”.
base per la produzione del q* del rene, tanto che
Ed ancora al cap. 11 del S] W7n: il j%ng del rene è il fondamento del q* del rene.

“Il rene riceve il j%ng dei 5 z3ng e dei 6 Il ciclo vitale dell’individuo è quindi legato al j%ng
f} e lo conserva in deposito”. del rene, in ogni sua fase, in quanto:

Il j%ng è quindi costituito da due porzioni: • dopo la nascita regge lo sviluppo somatico e
psichico
1. il j%ng innato o del cielo anteriore (xi`n ti`n • nella vita adulta la libido e la fertilità
zh% j%ng); • nella vecchiaia il decadimento delle funzioni
2. il j%ng acquisito o del cielo posteriore (h8u ti`n
fisiche e mentali
zh% j%ng).
Una sua insufficienza si paleserà
Il j%ng innato deriva dai genitori, dall’unione dello
spermatozoo paterno con l’ovulo materno, nutre il feto
• nell’infanzia con ritardi di ossificazione delle
durante la gravidanza e determina le caratteristiche
fontanelle, ritardi di accrescimento somatico, di
somatiche e psichiche dell’individuo, rendendolo uni-
sviluppo psichico, nella deambulazione
co. Se vogliamo, è il patrimonio genetico.
• nella vita adulta con infertilità, aborti ripetuti,
Il j%ng acquisito deriva dalla trasformazioni operate frigidità, impotenza, scarsa libido
sugli alimenti da parte della milza e dello stomaco • nella vecchiaia con deterioramento osteo-
dopo la nascita dell’individuo. Sebbene strettamente articolare, denti malfermi, calvizie, canizie, acu-
collegato alla milza e allo stomaco, il j%ng acquisito feni, sordità, vertigini, difficoltà di memoria, di
deriva dall’attività metabolica di tutto l’organismo concentrazione, scadimento intellettuale
nel suo complesso e tutti gli organi partecipano alla • in generale con scarsa resistenza alle malattie e
sua produzione. debolezza costituzionale.

Queste due essenze, o “quintessenze” sono stretta- Il S] W7n, al cap. 1, descrive l’emanazione renale,
mente dipendenti e si aiutano vicendevolmente, in cioè il j%ng, come retta da cicli di 7 anni nella donna
quanto, prima della nascita, il j%ng innato prepara la e di 8 nell’uomo:
base per accogliere il j%ng acquisito, dopo la nascita
il j%ng acquisito nutre, fortifica e sostiene il j%ng in- “Nella femmina di sette anni i soffi dei
nato. E. Rochat de la Vallèe e padre C. Larre lo de- reni prosperano: la dentizione si rinnova,
finiscono nel seguente modo: “il modello di ogni i capelli si allungano. A due volte sette
vita e la base del suo mantenimento. La dotazione anni, la fecondità sopraggiunge, il r7n
originale di ciò che organizza lo sviluppo di una m3i funziona pienamente mentre il poten-
forma corporea e che dirige, lungo tutta la vita, il te ch8ng m3i prospera: i mestrui scen-
suo rinnovo sullo stesso modello”. Considerate nella dono al loro tempo ed essa ha figli. A tre
volte sette anni, i soffi dei reni si manten-
z3ng 19

gono colmi ed i denti del giudizio spunta- Questo aspetto ci ricollega al j%ng, che abbiamo ap-
no, vigorosamente. A quattro volte sette pena trattato, in quanto il midollo è considerato una
anni, muscoli e ossa sono sodi, i capelli manifestazione del j%ng.
al massimo della loro crescita, il corpo è
ben sviluppato e robusto. A cinque volte In Medicina Tradizionale Cinese con il termine midol-
sette anni, la rete di animazione propria lo (su& ) si indicano sia il midollo emopoietico, che il
dello y1ng m^ng declina: il viso inizia a midollo spinale, che il cervello (n2o) altresì detto mare
incartapecorirsi ed i capelli a cadere. A dei midolli (su& h2i). Il concetto che ne deriva è che il
sei volte sette anni, le reti di animazione rene, attraverso il suo j%ng, produce i midolli, i quali, a
dei tre y1ng declinano a partire loro volta, nutrono le ossa.
dall’alto: tutto il viso si incartapecorisce
ed i capelli cominciano ad incanutire. A Se il j%ng del rene è forte, genera il midollo spinale
sette volte sette anni, il r7n m3i si vuota, e riempie il cervello, tanto che la memoria, la capa-
il potente ch8ng m3i declina e si riduce: cità di concentrazione, la vista e l’udito sono acuti.
la fecondità è esaurita, la Via della Terra Se il j%ng del rene è debole, lo sviluppo psichico sa-
non libera più i suoi passaggi, il corpo rà ritardato, lo scadimento delle facoltà mentali e
deperisce ed essa non ha più figli”. dell’acuità sensoriale a causa dell’in-vecchiamento
anticipato.
“Nel maschio di otto anni i soffi dei reni Se il j%ng del rene è valido, le ossa saranno corret-
fruttificano: i capelli si allungano, la tamente nutrite, solide, ed i denti, considerati una
dentizione si rinnova. A due volte otto propaggine delle ossa, saranno saldi. Se il j%ng del
anni i soffi dei reni prosperano e la fe- rene è debole, le ossa si svilupperanno con ritardo,
condità sopraggiunge: le essenze/soffi la- oppure, nell’età adulta, diverranno fragili, i denti
sciano fluire la loro sovrabbondanza in diventeranno malfermi.
modo che con il congiungimento dello
y%n e dello y1ng esso ha la potenza di GOVERNANO L’ACQUA
avere figli. A tre volte otto anni, i soffi dei
reni si mantengono colmi, muscoli ed os- Ciò avviene in vari modi.
sa sono forti e solidi: i denti del giudizio
spuntano allora, vigorosamente. A quat- Regolazione dell’apertura e della chiusura. Al
tro volte otto anni, muscoli ed ossa sono pari di un cancello che si apra e si chiuda, i reni e-
magnificamente sviluppati, le carni sono liminano i liquidi in eccesso e trattengono quelli ne-
piene e robuste. A cinque volte otto anni, cessari. Un corretto funzionamento di questo mec-
i soffi dei reni declinano: i capelli cadono canismo presuppone un equilibrio tra lo y%n e lo
ed i denti seccano. A sei volte otto anni, i y1ng dei reni. Se lo y1ng è in vuoto, il cancello ri-
soffi y1ng declinano e si esauriscono a mane aperto e le urine fuoriescono abbondanti e
partire dall’alto: il viso si incartapecori- chiare. Se lo y%n è in vuoto, il cancello rimane
sce, capelli e basette si incanutiscono, chiuso e le urine sono scarse ed ipercromiche. Chia-
qua e là. A sette volte otto anni, i soffi del ramente l’attenzione è posta sulla manifestazione, in
fegato declinano: i muscoli sono senza quanto, in caso di vuoto di y1ng lo y%n è sovrab-
forza per muoversi. A otto volte otto anni, bondante, e la poliuria manifesterà un’incapacità a
la fecondità si esaurisce, lo sperma di- trattenere lo y%n, oppure un tentativo per eliminarne
viene raro, la tesaurizzazione dei reni l’eccesso; in caso di vuoto di y%n l’oliguria testi-
declina, l’insieme del corpo giunge al suo monierà di un tentativo di trattenere lo y%n . Si con-
termine: denti e capelli se ne vanno”. sideri che il binomio vuoto di y1ng = urine abbon-
danti e chiare non è costantemente vero poiché, in
PRODUCONO IL MIDOLLO, RIEMPIONO IL caso di deficit cronico e consistente di y1ng, il rene
CERVELLO, GOVERNANO LE OSSA può perdere la capacità di metabolizzare i liquidi
organici, i quali non vengono più espulsi, con con-
Il S] W7n, al cap. 5, afferma: trazione della diuresi, ma tendono a spandersi in tut-
to l’organismo e causano edemi.
“I reni generano le ossa ed il midollo”.
Produzione dell’energia per separare i liquidi
puri da quelli impuri. Come sappiamo, il metabo-
lismo dei liquidi è frutto di successive distillazioni “Il q* dei reni va alle orecchie; quando i
dei liquidi di provenienza alimentare, operate dallo reni sono in armonia, le orecchie posso-
stomaco, dalla milza, dall’intestino tenue e dal gros- no udire i 5 suoni”.
so intestino. Fisiologicamente, queste separazioni
sono operabili a patto che i reni forniscano Quando il j%ng dei reni, durante la vecchiaia, si im-
l’energia/calore necessari. poverisce, compaiono acufeni e cali uditivi.

I reni ricevono i liquidi indirizzati dal polmone ver- SI MANIFESTANO NEI CAPELLI
so il basso. Su questi liquidi così ricevuti i reni ope-
rano un’ulteriore distillazione, rinviando la parte più Al cap. 10 del S] W7n leggiamo:
pura verso il polmone, al fine di mantenerlo umido,
ed inoltrando quelli impuri ed in eccesso verso la “I reni si congiungono con le ossa, il loro
vescica, dove, sotto l’azione del q* dei reni, verran- splendore è nei capelli”.
no trasformati in urina e correttamente trattenuti o
eliminati. Quindi, se i reni sono in buon salute i capelli sono
folti, lucidi, crescono rapidamente. Se i reni sono in
Non vi è quindi una fase del metabolismo idrico, in vuoto, i capelli cadono, sono fragili, secchi, spezza-
tutti e tre i riscaldatori, che non sia sotto l’influenza ti, si imbiancano. Questi aspetti inerenti la capiglia-
diretta o indiretta dei reni. tura sono in particolare connessi con lo stato del
j%ng dei reni.
ASSICURANO LA RACCOLTA DEL Q*
ALLOGGIANO LO ZH*
Il fenomeno della respirazione è frutto della colla-
borazione del polmone, che inala il q* e lo indirizza Il carattere zh* presenta nella parte inferiore
verso il basso, e dei reni, che devono captarlo, ac- l’immagine del cuore e, nella parte superiore,
coglierlo e trattenerlo. Se i reni sono in vuoto e non una pianta che comincia ad innalzarsi dal suolo
riescono ad accogliere e trattenere il q*, questo si . È l’asse della vita che permette alla pianta di
ribella verso l’alto, provocando oppressione toraci- svilupparsi, di elevarsi e di tendere alla vita. È
ca, dispnea, asma. l’asse dello sh3o y%n che comprende l’uomo tra il
CONTROLLANO I DUE ORIFIZI DEL BASSO cielo e la terra, tra gli spiriti e le essenze, tra l’acqua
e il fuoco. La Scuola Europea di Agopuntura tradu-
I due orifizi del basso sono l’uretra e l’ano. Attra- ce questo termine con: volere, volontà, disegno,
verso l’uretra passano le urine e, nel maschio, lo scopo, tensione verso un fine, aspirazione.
sperma. Se il q* del rene non è solido, non può trat-
tenere le urine e si manifesterà incontinenza urinaria Il volere è la forza profonda, forte e sicura, che
o enuresi. Nel maschio, un vuoto del q* del rene o permette di tendere verso un obiettivo, e il primo
un vuoto del suo j%ng potranno manifestarsi con obiettivo e sicuramente quello di voler vivere. È
spermatorrea, polluzioni notturne o ejaculazione quell’energia fondamentale che permette il raggiun-
precoce. gimento di un traguardo, la realizzazione di un pia-
no, è il potere che sostiene la tensione del vivere. I
Per quanto concerne l’orifizio posteriore, sotto le reni per tutto l’essere sono la base della potenza e il
dipendenze del grosso intestino, si consideri che radicamento di questo volere.
molte patologie del transito intestinale, soprattutto
la diarrea, sono inquadrate nella sfera della milza.
Quest’ultima, per il rifornimento di y1ng /q* dipen-
de dallo y1ng /q* dei reni, cosicché, il vuoto di que-
sta polarità renale potrà trasmettersi alla milza e
Il m*ng m5n
provocare la comparsa di diarrea o prolassi anali. In
Il concetto di m*ng m5n è strettamente connesso ai
ultimo, se lo y%n dei reni è vuoto, le feci saranno
reni. Un concetto che è andato formandosi nel corso
secche, dure e scarse.
dei secoli e che venne espresso per la prima volta
nel I secolo A.C. nel N1n J%ng, dove, nella 36° dif-
SI APRONO NELLE ORECCHIE
ficoltà, leggiamo:
Il capitolo 17 del L^ng Sh[ afferma:
z3ng 21

“ I reni sono due, ma essi non sono tutti e reni, fonte del fuoco fisiologico per tutte le funzioni
due reni, quello di sinistra è il rene, quel- organiche. Benché ogni organo contenga una polari-
lo di destra è il m*ng m5n. Il m*ng m5n tà y1ng ed una y%n, queste nature opposte e com-
alloggia lo sh5n ed è connesso a yu1n plementari trovano piena estrinsecazione a livello
q*; l’uomo vi accumula il j%ng, la donna dei reni, fonti dell’acqua e del fuoco, del vero y%n e
vi ancora il b`o ” del vero y1ng.
M*ng m5n è la fonte dalla quale proviene il potere Nella tradizione taoista m*ng m5n rappresenta la
per creare una nuova vita. A questo livello l’uomo porta della vita, la porta del destino . Nel suo
immagazzina le sue essenze, in questo caso lo dizionario etimologico Wieger lo definisce nel se-
sperma, mentre la donna ancora gli organi riprodut- guente modo:
tivi. Esso rappresenta inoltre il luogo ideale per
permettere all’embrione di svilupparsi, grazie “Nel linguaggio filosofico m*ng m5n
all’azione di trasformazione svolta dal fuoco sulle rappresenta l’ordine per mezzo del quale
essenze medesime. il cielo chiama l’uomo all’esi-stenza e at-
traverso il quale fissa a lui un destino”.
Il medesimo testo, nella 39° difficoltà, afferma:
M*ng m5n è il luogo simbolico di passaggio dal cie-
“Perché i classici affermano che ci sono lo anteriore al cielo posteriore, ed assume una con-
5 organi y1ng e 6 organi y%n ? La ragio- notazione più di tipo temporale che di tipo spaziale,
ne per la quale si riconoscono 6 y%n è rendendo in questo modo difficile una sua sicura
che vi sono due reni. Il rene sinistro è il localizzazione all’interno del corpo umano.
vero rene, mentre il destro è il Nell’alchimia interna taoista m*ng m5n corrisponde
m*ng m5n”. al campo di cinabro inferiore, localizzato tre distan-
ze al di sotto dell’ombelico.
Nei secoli a seguire il m*ng m5n venne considerata
una funzione inerente ai reni e connessa con il loro A partire da m*ng m5n inizia il mistero della vita,
q*. con la fusione dei tre tesori: q*, j%ng e sh5n. Un mi-
stero in continuo rinnovamento che fa della tra-
Con l’inizio della dinastia Ming, il concetto espres-
sformazione (hu3) la sua parola chiave, nel diveni-
so nel N1n J%ng venne sottoposto a critiche, in
re dell’essere nel cielo posteriore.
quanto le affermazioni contenute in quel testo stri-
devano con l’evidenza anatomica, che non rivelava
differenze strutturali tra i due organi. Nel 1515 Y{
FUNZIONI
Tu`n nel Y% Xu5 Zh7ng Tu`n afferma che non si 1. È la radice di yu1n q*
può considerare solo il rene destro come m*ng m5n 2. È la fonte del fuoco di tutti gli z3ng f}
e propone di considerare entrambi i reni come 3. Riscalda il ji`o superiore
m*ng m5n. 4. Riscalda il ji`o medio
5. Riscalda il ji`o inferiore
Nel 1624 Zh`ng Ji7-b%n, nel suo J&ng Yu7 Qu1n 6. Riscalda il j%ng e l’utero, armonizzando la fun-
Sh[, afferma: zione sessuale
7. Aiuta il rene ad accogliere il q*
“ Vi sono due reni … il m*ng m5n è si-
tuato fra di loro. Il m*ng m5n è la radice È LA RADICE DI YU1N Q*
di yu1n q*, è la dimora dell’ac-qua e del
fuoco, senza m*ng m5n lo y1ng q* dei 5 Questa forma di energia è la scintilla mobilizzatrice,
z3ng non può crescere, senza m*ng m5n l’innesco di ogni trasmutazione di ogni forma di q*
lo y%n q* dei 5 z3ng non può svilupparsi” in un’altra. Essa stessa, dinamizzata dal calore del
rene y1ng, necessita di calore per innescare le tra-
nel 1687 Zh3o Xi3n-k6, nel suo Y% Gu3n localizza sformazioni alle quali presiede (alimenti, q*, xu7,
il m*ng m5n tra i due reni, ad 1 c]n e 5 f4n da cia- j%n y7, ecc.)
scuno di essi, a livello della XIV vertebra. Il libro è
dedicato agli aspetti fisiologici e patologici del È LA FONTE DEL FUOCO DI TUTTI GLI Z#NG F}
m*ng m5n, denominato anche “fuoco vero” o “fuo- Sostiene l’attività funzionale di tutti gli z3ng f}. Se
co ministro” (così come il ministro del cuore). In tal il fuoco di m*ng m5n declina compaiono freddolo-
senso il m*ng m5n è l’incarnazione del fuoco dei sità, letargia, il metabolismo rallenta.
RISCALDA IL JI`O SUPERIORE pronto ad attaccare, ma anche a sostenere, op-
Nel senso che fornisce al cuore il calore necessario pure uno scudo conficcato nel terreno davanti a sé,
per espletare le sue funzioni. Se il fuoco di che difende e protegge”. È il movimento primave-
m*ng m5n è vuoto, il paziente sarà poco vitale, de- rile del legno, con il suo slancio vitale che ancora le
motivato, depresso. sue radici nella profondità dell’acqua, dell’inverno e
RISCALDA IL JI`O MEDIO dei reni.

Fornisce alla milza ed allo stomaco il calore per Nel S] W7n al cap. 2 possiamo leggere:
svolgere le loro funzioni di separazione, trasforma-
zione e trasporto. Se il fuoco di m*ng m5n è vuoto, “I tre mesi della primavera sono chiama-
la produzione di energia del cielo posteriore è scar- ti: zampillare e spiegare; cielo e terra in-
sa, il paziente è astenico, anoressico, gli arti sono sieme producono la vita, i diecimila esse-
deboli, l’umidità ristagna e compare diarrea. ri ne risplendono”.

RISCALDA IL JI`O INFERIORE Questo è il movimento esplosivo della primavera,


un movimento di elevazione e di espansione, che
Fornisce alla vescica il calore necessario per meta- durante l’estate verrà conservato e stabilizzato. Il q*,
bolizzare i liquidi ed espellerli. Se il fuoco di in questo periodo, può andare liberamente
m*ng m5n è vuoto, i liquidi si accumulano e provo- all’esterno prima di ritrovare, dopo il massimo esti-
cano edemi. vo, la sua via verso il rientro e la concentrazione. È
un soffio primaverile che rompe la fredda rigidità
RISCALDA IL J%NG E L’UTERO, ARMONIZZANDO dell’inverno, ed è il momento nel quale il cielo e la
LA FUNZIONE SESSUALE terra si incontrano di nuovo per produrre la vita.

Sostiene la libido e la fertilità. Se il fuoco di Il vento è il messaggero di questo incontro, è il pri-


m*ng m5n è vuoto, l’uomo può accusare cali di de- mo movimento, l’inizio, che corrisponde ad una
siderio, impotenza, polluzioni, spermatorrea, in- sorta di agitazione e di eccitazione. I suoi soffi sono
fertilità; la donna, frigidità, leucorrea, amenorrea, vento nel cielo e legno sulla terra, ed è questo che lo
infertilità, incapacità a condurre a termine le gravi- mette in relazione con la messa in moto e il dispie-
danze. gamento delle energie vitali, traendo beneficio e po-
tenza dalla tesaurizzazione invernale. Il fegato è
AIUTA IL RENE AD ACCOGLIERE IL Q* manifestazione di forza e d’impulso alla vita, una
forza che, come già detto, prende origine dai reni. In
La capacità del rene di accogliere il q* è un fenomeno molti contesti possiamo ritrovare questo tipo di re-
dinamico (tanto che si parla di “afferrare il q*”), con- lazione, per esempio nel cap. 1 del S] W7n, oppure
nesso con il rene y1ng / fuoco di m*ng m5n. Se il fuo- ancora nel rapporto che intercorre tra ossa e muscoli
co di m*ng m5n declina, potranno comparire una di- nella fisiologia del movimento.
spnea ed un asma croniche.
Nel cap. 4 del S] W7n è scritto:
In ultima analisi, tutto si gioca tra calore (fuoco di
m*ng m5n) e yu1n q* (la forma di energia più vici- “L’aspetto verde naturale del quadrante
na allo y1ng). Questi due aspetti sono alla radice di orientale compenetra il fegato, apre il
ogni riscaldamento e di ogni dinamizzazione suo orifizio all’occhio, tesaurizza le sue
(δυναµισ = energia) all’interno dell’organismo: essenze nel fegato..... il suo sapore è
senza di essi tutto rallenta, ristagna, si raffredda e, l’acido”.
in ultima analisi, muore.
e ancora nel cap. 5:
Il fegato – g`n “Il quadrante orientale genera il vento, il
vento genera il legno, il legno genera
l’acido, l’acido genera il fegato, il fegato
LA TRADIZIONE TAOISTA
genera la forza muscolare, la forza mu-
Secondo la Scuola Europea di Agopuntura, “il fega- scolare genera il cuore, il fegato ha auto-
to gan in un corpo di carne, è un pestello diritto
z3ng 23

rità sull’occhio.... nei voleri è la collera, do, corretto, deciso e coraggioso, che analizza e
la collera reca danno al fegato”. concepisce i piani e le strategie, che prevede il futu-
Il vento esprime il suo potere nelle 8 direzioni, libe- ro e che appronta i mezzi per raggiungere un obiet-
ramente e senza blocchi, generato dal quadrante o- tivo o per organizzare la difesa. Sono del fegato i
rientale che saluta il sorgere del sole. L’occhio rap- movimenti di espansione, di elevazione e della libe-
presenta il suo orifizio. È quello collocato più in al- ra circolazione. A livello mentale questo può essere
to, legato in modo intimo con il cervello. Attraverso visto come l’elaborazione di piani e di strategie. A
gli occhi l’essere umano può “vedere” molto lonta- livello del corpo, questo può essere evidenziato dal-
no, in un movimento di continuità con il fegato che, la potenza e dalla motilità muscolare, oppure dal
in questo modo, lo rapporta al mondo esterno. ruolo che questo z3ng ricopre nella circolazione del
sangue e dei soffi.
Esso si costituisce e si mantiene attraverso ciò che
risuona delle sue medesime frequenze energetiche: FUNZIONI
il verde, il legno, il vento o, ancora per esempio, il 1. Agevola ed assicura la regolazione
sapore acido. Si esprime nel corpo attraverso la for- 2. Contiene e conserva il sangue
za e il movimento muscolare, dando impulso al q* al 3. Controlla i tendini
fine di ottenere una buona circolazione e un buon 4. Si manifesta nelle unghie
nutrimento del sangue. È questa medesima forza che 5. Si apre negli occhi
mette in rapporto il fegato con il cuore, sia attraverso il 6. Alloggia lo h{n
ciclo di generazione, sia attraverso la contrattilità del
muscolo cardiaco. AGEVOLA ED ASSICURA LA REGOLAZIONE

La collera corrisponde al fegato. Il suo ideogramma Questa funzione si esercita attraverso la promozione
nu presenta il carattere di cuore nella parte dell’armonico fluire del q* e nel sostegno alle sue
inferiore, nella parte in alto a sinistra una donna trasformazioni, con ciò garantendosi l’at-tività fisio-
(ridotta in schiavitù) e, in alto a destra, una mano logica di tutti gli z3ng f}.
(che trascina). Secondo padre Larre ed E. Rochat de
la Vallèe la collera è: “sia quella che scoppia che In particolare questo aspetto della fisiologica attività
quella che resta ritirata. Quando la pressione ac- del fegato riguarda:
cumulata esplode, sangue e soffi sono spinti verso 1. le emozioni,
l’alto... quando è trattenuta si generano blocchi non 2. la funzione digestiva,
risolvibili... Quando essa esprime la normalità 3. la secrezione biliare,
dell’elemento legno, è l’impetuosità stessa della vi- 4. la circolazione del sangue,
ta, soprattutto nella potenza degli inizi. La collere 5. la messa in moto di s`n ji`o e della sua attività
del cielo è il vento. La collera patologica è la per- nei confronti della via delle acque.
versione del movimento legno. Quest’ultimo è la
forza che origina i movimenti e li spinge fino al loro Le emozioni. Sebbene l’attività mentale/affettiva
punto estremo, lo slancio per l’elevazione, nella sua globalità sia di pertinenza dello sh5n,
l’impetuosità che fa andare avanti. Quando rompe i quindi correlata al cuore, ciononostante il fegato è
suoi ormeggi, abbandona le sue radici, perde il largamente coinvolto nell’affettività ed è forse
controllo: è l’impeto d’ira, la rabbia irragionevo- l’organo che più facilmente si squilibra per motivi
le”. psicologici.
Se il q* del fegato non circola in maniera armonica e
Una tensione, uno slancio che, se eccessivi, possono ristagna, oltre ai sintomi fisici (dolore agli ipocon-
portare ad una perversione del suo movimento e dri, gonfiori addominali, oppressione toracica di-
delle sue funzioni nel corpo che, nel cap. 8 del S] stensiva, tensione mammaria, globo isterico) com-
W7n, vengono paragonate a quelle di un comandan- pariranno tristezza, facilità al pianto, umore cupo,
te dell’esercito: mutevolezza di umore, depressione. Se il q* del fe-
gato è agitato e tende a risalire verso l’alto sotto
“Il fegato ha l’incarico di comandante forma di liberazione dello y1ng del fegato, oltre ai
dell’esercito, emana l’analisi della situa- sintomi fisici (cefalea, sensazione di stordimento,
zione e la progettazione dei piani”. disturbi visivi, acufeni e sordità improvvisi), com-
Il fegato, all’interno del corpo umano, ricopre la ca- pariranno insonnia, iperonirismo, nervosismo, irri-
rica di generale delle forze armate. Un generale sal- tabilità, collericità.
CONTIENE E CONSERVA IL SANGUE
D’altro canto, il perdurare di situazioni che induco-
no un accumulo inespresso di emozioni, soprattutto Contenere e conservare il sangue significa che il fe-
frustrazione e collera, danneggiano il fegato e com- gato ha la funzione di immagazzinare il sangue,
promettono l’armonico fluire del suo q*. Questa e- mettendolo a disposizione in funzione delle necessi-
venienza è molto comune nella vita odierna e le pa- tà fisiche. Durante il riposo fisico, ed ancor più du-
tologie da ristagno del q* del fegato sono di fre- rante il sonno, il sangue necessario al-l’organismo è
quente riscontro nella pratica clinica, soprattutto nel poco e quindi viene immagaz-zinato nel fegato. Du-
sesso femminile. rante la veglia, ed ancor più durante l’attività fisica,
il sangue viene messo in circolo per supplire alle
La funzione digestiva. Questa azione si esercita aumentate richieste. Questo è il significato di quan-
mediante una facilitazione dei movimenti fisiologici to affermato al cap. 62 del S] W7n, dove leggiamo:
del q* del ji`o medio, tali per cui il q* di milza deve
fluire verso l’alto, trasportando il j%ng degli alimenti “Il fegato accumula il sangue”,
solidi e liquidi, mentre il q* di stomaco deve scende-
re verso il basso, indirizzando la quota impura deri- concetto ripreso ed esteso da W1ng B%ng il quale,
vante dalla prima estrazione verso gli intestini. Se il commentando il capitolo 10 del S] W7n, afferma-
q* del fegato ristagna (e, talvolta, se la milza e lo va:
stomaco sono in uno stato di vuoto), il fegato/legno
può inibire la milza/terra, con comparsa di gonfiori “Il fegato conserva il sangue, il cuore lo
addominali, diarrea, e/o lo stomaco/terra, con mani- fa circolare; quando l’uomo è in attività
festazioni quali eruttazioni acide, nausea, vomito. il sangue passa nei vasi, quando è in ri-
poso ritorna al fegato, è così che il fegato
La secrezione biliare. Fisiologicamente, il q* del comanda il mare del sangue”.
fegato eccedente va a formare la bile, che aiuta la
milza e lo stomaco nelle loro funzioni digestive. Se Il succitato capitolo 10 del S] W7n afferma inoltre:
il q* del fegato è stagnante, anche il flusso della bile
“ Il fegato riceve il sangue e si può vede-
è intralciato e potranno comparire eruttazioni, dolori
re, il piede riceve il sangue e si può
agli ipocondri, sapore amaro in bocca, ittero.
camminare, il palmo riceve il sangue e si
può stringere, la mano riceve il sangue e
La circolazione del sangue. Il sangue circola in
si può afferrare”.
quanto il q* lo sospinge. Se il q* non fluisce armo-
niosamente anche il sangue tende a ristagnare. questo a testimoniare il ruolo svolto dal sangue nel
L’intralcio alla circolazione del q* e del sangue fino nutrire i muscoli ed i tessuti, garantendo il necessa-
alla stasi è la causa più comune di dolore. Essendo rio substrato energetico. Se il sangue del fegato è in
il fegato l’organo che garantisce il libero fluire del vuoto la persona si stancherà facilmente.
q*, non stupisce che molte patologie del fegato si
manifestino con dolore, in particolare nelle regioni Come detto ripetutamente, il q* è il comandante del
attraversate dal meridiano di fegato: regione mam- sangue, in quanto lo sospinge nei vasi. Dato che il
maria, regione costale laterale, ipocondri, addome fegato assicura l’armonico fluire del q* in tutto
laterale, fosse inguinali. l’organismo, le patologie del q* del fegato, essen-
zialmente il ristagno o la risalita sotto forma di
Messa in moto del s`n ji`o. La funzione del fegato y1ng/fuoco del fegato, saranno frequentemente as-
di agevolare ed assicurare le regolazione mette in sociate a disturbi del sangue. Così:
moto le attività del triplice riscaldatore ed attiva la
via delle acque. Se il q* non circola nei meridiani e • se il q* del fegato ristagna, anche il sangue ri-
nei vasi, la via delle acque potrà ostruirsi, con stagna, con comparsa di dismenorrea con coa-
comparsa di edemi ed asciti, come affermato da guli, masse addominali associate a gonfiori e
Zh`ng Zh-ng-j^ng nel J%n Ku* Y3o Lu7: dolori;
• se il q* del fegato si libera verso l’alto, compari-
“Colui che soffre di acqua del fegato in- ranno rossore al viso, ma anche, in casi gravi,
grossa nel ventre, non può girarsi sul emorragie come emottisi, ematemesi, epistassi.
fianco, ha dolori agli ipocondri”.
z3ng 25

Da ultimo l’immagazzinamento del sangue da parte le unghie saranno secche e pallide, sottili, fragili,
del fegato gioca un ruolo importante nella distribu- molli, deformate o striate.
zione del sangue a livello del piccolo bacino e nelle
SI APRE NEGLI OCCHI
mestruazioni. Molte patologie mestruali dipendono
da un malfunzionamento del fegato, spesse volte su Il S] W7n, al cap. 10, afferma:
base psicologica. Così:
“Il fegato riceve il sangue e pertanto si
• se il sangue del fegato è in vuoto, compariranno può vedere”.
oligomenorrea o amenorrea; ed al cap. 17 del L^ng Sh[ possiamo leggere:
• se il q* del fegato ristagna, anche il sangue ri-
stagna, con comparsa di algomenorrea, irregola- “Il q* del fegato va fino agli occhi;
rità mestruali, coaguli ematici, tensione preme- quando il fegato è in buona salute si pos-
struale, masse addominali. sono distinguere i 5 colori”.
La funzione e l’acuità visiva sono quindi stretta-
CONTROLLA I TENDINI mente connesse con il fegato.
• Se il fegato è in vuoto di sangue/y%n, gli occhi
Il S] W7n, al cap. 44, afferma: saranno secchi, ci saranno fotofobia, fosfeni, vi-
sta torbida, nictalopia, cecità per i colori.
“Il fegato comanda i tendini e le guaine
• Se si libera lo y1ng del fegato, compaiono offusca-
muscolari”.
menti visivi, fosfeni, iniezione congiuntivale.
• Se si libera il vento interno del fegato, gli occhi
ed ancora, al cap. 21, leggiamo:
possono essere deviati.
“Il q* del cibo entra nello stomaco, • Se il meridiano del fegato è colpito dal ven-
l’essenza raffinata estratta dai cibi va al to/calore, gli occhi sono pruriginosi o brucianti,
fegato ed il q* in eccesso dal fegato va ai iniettati e dolenti.
tendini”. Molti altri organi, oltre al fegato, mantengono dei
rapporti con gli occhi, tanto che il L^ng Sh[, al cap.
La possibilità dei tendini di contrarsi e rilassarsi e di 80, afferma
assicurare quindi i movimento delle articolazioni
dipende dal trofismo degli stessi, e que-st’ultimo è “Il j%ng scorre verso l’alto dai 5 z3ng e
garantito dal sangue del fegato, che li nutre ed umi- dai 6 f} per irrigare gli occhi”
difica. Se il sangue del fegato è in vuoto, si manife- Due organi in particolare sono però collegati agli occhi:
steranno crampi, contratture, spasmi, rigidità, intor- il rene, il cui j%ng nutre gli occhi (liquidi oculari, sia in-
pidimento, tremori, tetania. traoculari che extra, parte nervosa, acuità visiva) ed il
Anche l’agitazione interna del vento del fegato, cuore, che manifesta l’acutezza e la buona salute dello
conseguente o ad un vuoto di sangue o a un depau- sh5n proprio attraverso lo sguardo.
peramento dei liquidi e del sangue da calore, si ma-
nifesta con contrazioni, crampi, movimenti convul- ALLOGGIA GLI H{N
sivi degli arti, trisma, opistotono. Il fegato quindi, Nel cap. 8 del L^ng Sh[ è scritto:
per quanto concerne i muscoli, è deputato alla fun-
zione contrattile, mentre il trofismo, lo ricordiamo, “Ciò che segue fedelmente gli spiriti nel
è di pertinenza della milza. loro andare e venire denota gli h{n”.
e ancora nel cap. 9 del S] W7n:
SI MANIFESTA NELLE UNGHIE “Il fegato è la radice della capacità di arresto al
Il già citato cap. 10 del S] W7n afferma: punto estremo, è la dimora degli h{n”.

“Il fegato si congiunge con i muscoli, il Gli h{n, in numero di tre, rappresentano gli
suo splendore è nelle unghie”. spiriti della terra gui, animati dal movimento delle
Queste ultime sono considerate come un “prolun- nubi . Al contrario dei p-, gli h{n hanno tendenza ad
gamento” dei tendini. Se il fegato è in buona salute elevarsi, ad andare e venire e, alla morte, essi ritorne-
ed il suo sangue è florido, le unghie sono resistenti, ranno al cielo. Durante la vita essi si esprimono sotto
lucide ed elastiche. Se il sangue del fegato è vuoto, forma di spiritualità, immaginazio-ne, intelligenza,
sensibilità, conoscenza, sogno.
Da qui la necessità che il loro andare e venire sia La morte avviene quando gli h{n sono impossibili-
radicato nello y%n , in modo che essi abbiano la pos- tati nel loro naturale movimento di andare e venire,
sibilità di andare lontano e che, nello stesso tempo, nel momento in cui non esiste più nulla di sufficien-
abbiano la possibilità di tornare. Per questo motivo temente concentrato per riportarli indietro e per an-
sono tesaurizzati nel fegato che, da una parte, è uno corarli all’essere. In queste condizioni h{n e p-
z3ng maschile che apre all’e-sterno, esteriorizza e tendono a separarsi e il rischio è la morte. La forza
slancia la vita, ma che dall’altra viene moderato e di concentrazione, data dall’acqua dei reni, dalla vo-
stabilizzato in questi suoi movimenti sia dall’acqua lontà di vivere e dal sangue nel quale essi trovano
dei reni, z3ng femminile radice dello y%n , sia dal alloggiamento, non ha più sufficiente coesione per
sangue, di cui il fegato è custode. In questo modo richiamarli.
l’andare e il venire degli spiriti, scortati dagli h{n,
È così che l’essere umano, risultato dalla condensa-
può avvenire con calma e serenità.
zione e dalla coagulazione dei soffi, va incontro alla
Essi infatti mettono la persona in contatto con la separazione e alla dispersione, così come ha scritto
grande e profonda realtà della vita, cosa resa possi- Zhuang zi:
bile dalla loro stretta connessione con sh5n, di cui
sono ministri e ausiliari. Questo, sia durante lo stato “La vita è concentrazione di soffi, quando i
di veglia che durante il sonno o il sogno, momento soffi si concentrano allora c’è la vita, quando
nel quale il fegato ricopre un ruolo molto importan- si disperdono allora c’è la morte”.
te, nel quale si è in contatto con la parte più profon-
da del proprio essere. Quando h{n e p-, anime spirituali e anime vegetative, si
uniscono è la vita, quando si separano è la morte.
f} 27

CAPITOLO 3

I F}

“L’intestino tenue ha l’incarico di rice-


Intestino tenue – vere e far prosperare, emana le sostanze
trasformate”.
xi2o ch1ng Le sue funzioni sono quindi, al pari degli altri f},
quelle di garantire il transito e la trasformazione. In
particolare l’intestino tenue assicura
LA TRADIZIONE TAOISTA 1. La ricezione e la trasformazione dei cibi
2. La separazione dei liquidi
L’intestino tenue, xi2o ch1ng, provvede alla sepa-
razione del chiaro dal torbido. Esso svolge questa LA RICEZIONE E LA TRASFORMAZIONE DEI CIBI
funzione su un piano alimentare ma forse anche su
piani più sottili. Il suo compito infatti è di differen- Nel cap. 35 del L^ng Sh[ è scritto:
ziare e di scegliere se accettare o lasciar proseguire
verso il grosso intestino, in una funzione che per “Lo stomaco è il granaio, l’intestino te-
qualche verso ricorda quella del cuore. nue la via per la quale sono indirizzate le
materie nutritizie”.
Possiamo leggere nel cap. 3 dello Huainan zi:
L’intestino tenue riceve i cibi solidi e liquidi che
“... il chiaro si fa tenue, si libera ed è il sono già stati sottoposti ad un processo digestivo da
cielo; il pesante torbido s’agglomera e si parte dello stomaco. L’intestino tenue opera
condensa ed è la terra...”. un’ulteriore separazione del puro dall’impuro, di-
stribuendo il primo a tutto l’organismo per mezzo
Il chiaro q%ng è in generale ciò che va verso l’alto, della milza, inviando il secondo al grosso intestino
che si eleva e si diffonde grazie alla sua sottigliezza ed alla vescica. In particolare la frazione impura so-
e leggerezza. È rappresentato da sostanze, liquidi e lida viene trasmessa al grosso intestino che la espel-
soffi sottoposti nel corpo ad un movimento di diffu- le sotto forma di feci, la quota impura liquida alla
sione ed elevazione, in ragione della loro purezza. Il vescica, che la elimina sotto forma di urine.
torbido zhu9 è invece ciò che va verso il basso, che
si concentra e che finisce per essere evacuato. È o- Si consideri che, nell’ottica della Medicina Tradi-
gni sostanza che nel corpo subisca un movimento di zionale Cinese, molti aspetti fisiologici e patologici
condensazione e di abbassamento. Chiaro e torbido legati al transito intestinale sono riferiti alla milza,
si separano ad opera dell’intestino tenue, attraverso alla quale si rimanda. Più definita invece la funzio-
una nuova trasformazione, che fa seguito a quella ne che segue.
svolta dalla terra nel ji`o mediano.
LA SEPARAZIONE DEI LIQUIDI
FUNZIONI
I liquidi impuri trasmessi dallo stomaco all’in-
testino tenue vengo sottoposti ad un’ulteriore purifi-
Secondo il cap. 8 del S] W7n:
cazione. La quota più pura verrà inviata al grosso
intestino, dove verrà riassorbita, la parte impura
verrà trasmessa alla vescica, che la eliminerà sotto S`n ji`o è connesso ai reni. Alcuni commentatori
forma di urine. Da un punto di vista dei quadri pato- indicano il rene sinistro come collegato funzional-
logici della Medicina Tradizionale Cinese, il ruolo mente alla vescica, mentre il rene destro lo sarebbe
più importante dell’intestino tenue si gioca nel rias- con il triplice riscaldatore. Questo in base alla 36
sorbimento e nella separazione dei liquidi. Questo è difficoltà del N1n J%ng, dove il rene sinistro viene
possibile solo grazie all’e-nergia/calore fornita dal messo in relazione con l’acqua, la vescica e i mo-
m*ng m5n. Le patologie dell’intestino tenue si ma- vimenti dei liquidi nel corpo. Il rene destro sembre-
nifesteranno quindi soprattutto come affezioni del rebbe invece collegato con il m*ng m5n, in relazio-
sistema urinario, nelle quali le urine possono essere ne quindi con il fuoco dei reni.
più o meno abbondanti, di facile o difficile emissio-
ne, a seconda che prevalga il freddo (in genere vuo- Scrive Zh`ng Ji7-b%n, grande medico del XVII se-
to) o il calore (in genere pienezza). colo:

“Il triplice riscaldatore, benché sia il f}


incaricato del drenaggio e delle irriga-
Triplice riscaldatore – zioni del centro, è anche quello che rac-
coglie insieme e protegge tutti gli y1ng ”.
s`n ji`o Esso non ha sotto il suo controllo solo la regolazio-
ne dei liquidi, ma anche la regolazione dello y1ng e
questo in virtù del suo essere fuoco ministro.
S`n ji`o è anche il f} del fuoco all’interno
LA TRADIZIONE TAOISTA dell’acqua, modo per indicare che il fuoco è com-
preso all’interno dei reni; in altre parole, è il fuoco
Il triplice riscaldatore è s`n ji`o. Tre è il numero di m*ng m5n tra i due reni. L’interpretazione di
dell’uomo compreso tra il cielo e la terra e indica Zh`ng Ji7-b%n sottende l’idea che s`n ji`o abbia un
tutti i cambiamenti che si verificano nello spazio potere y%n, quando ha un movimento discendente
mediano. Il carattere ji`o presenta nella sua parte che lo connette con l’acqua dei reni, che svolga in-
inferiore il radicale di fuoco e, nella sua parte supe- vece una funzione y1ng nel momento in cui eleva e
riore, un uccello senza la coda, che viene sottoposto prende connessione con x%n b`o lu-, la rete di con-
all’azione delle fiamme (Wieger lez.126A). Secon- nessione del cuore, e con il fuoco del cuore.
do padre C. Larre il significato di ji`o è che tutti gli
elementi del corpo sono ben collegati tra di loro e Sh3o y1ng è il giovane y1ng, che nasce al centro
che, nello stesso tempo, il fuoco fornisce loro il ca- dell’acqua e dell’inverno e che trasporta l’energia
lore necessario per tutte le trasformazioni vitali del fuoco primitivo. È il fuoco ministro legato a
dell’uomo. m*ng m5n, al triplice riscaldatore e alla rete di con-
nessione del cuore (x%n b`o lu-). È il modo attra-
S`n ji`o è uno dei sei f} ed accompagna tutte le verso il quale il fuoco appare e circola all’interno
possibili trasformazioni del q*.. È il grande agente dell’essere, al fine di permettere ad ogni organo di
della circolazione energetica nel corpo e, attraverso funzionare.
il q*, assicura la circolazione dei liquidi fino alla lo-
ro eliminazione. Esso è la forza concentrata dello Sh3ng ji`o, comprende le funzioni del riscaldatore
sh3o y1ng, che gli permette di passare attraverso gli superiore, ha tra i suoi compiti principali quello di
ostacoli e di aprire ogni via, cosa che consente di collegare il cuore e il suo ritmico pulsare con il
mantenere il q* in movimento e di avere una circo- polmone e la sua funzione respiratoria e con il mare
lazione armonica nel corpo e nei meridiani. del q*. Esso è in sintesi la funzione che si occupa di
tutto ciò che fa circolare e pulsare ritmicamente il
Secondo J.M. Kespi il triplice riscaldatore “protegge q*.
e rinforza” l’organizzazione del sistema nutritivo.
Esso rappresenta la funzione che coordina tutte le Zh8ng ji`o, il riscaldatore mediano, è associato con
attività, e che assicura un armonico ed equilibrato il centro dello stomaco, mare dei liquidi e dei cerea-
rapporto tra il sangue ed i soffi, da una parte, e le li. Esso assicura la digestione e la trasformazione e
energie ereditarie dall’altra. possiede la capacità di estrarre dal cibo tutto ciò che
costituisce il corpo umano. È a questo livello che
f} 29

inizia il tragitto interno del meridiano del polmone,


nella dialettica funzionale con il riscaldatore supe- la seconda del S] W7n, cap. 8:
riore, che contribuisce tra l’altro alla formazione del
sangue. Il sangue, rispetto agli altri liquidi, necessita “Il triplice riscaldatore ha l’incarico di
di questo passaggio nel riscaldatore superiore per aprire i passaggi e di canalizzare, emana
acquisire quelle che sono le sue caratteristiche e le il comando dei liquidi”.
sue specificità.
citandolo nel contesto di una lista che elenca tutti
Xi3 ji`o, il riscaldatore inferiore, ha il compito di gli altri organi dotati di una forma fisica.
canale di drenaggio, di recupero e di eliminazione.
Come detto in precedenza, anche a questo livello è Come affermato ripetutamente, la visione della Me-
necessaria la presenza di un fuoco che permetta a dicina Tradizionale Cinese è poco organi-
tutto ciò che può essere ancora utilizzato dal corpo ca/anatomica, bensì prevalentemente funzionale. Il
di risalire verso l’alto. Un fuoco inferiore che stimo- problema della materialità/immaterialità, pertanto,
la questo movimento ascendente, che si associa ad potrebbe essere agevolmente accantonato per dedi-
un fuoco al centro del torace per governare il mo- carsi a quello funzionale.
vimento di diffusione.
Anche in questo caso, però, i pareri non sono uni-
Da tutto questo possiamo vedere come il triplice ri- voci, e si possono indicare almeno due concezioni
scaldatore propaghi il q* in ogni direzione, e come principali:
sia responsabile della distribuzione del q* originale,
che proviene da m*ng m5n, nel corpo. È così che 1. il triplice riscaldatore come via di yu1n q*,
possiamo infatti leggere, nel cap. 66 del N7i J%ng: 2. il triplice riscaldatore come suddivisione del
corpo.
“Il triplice riscaldatore è la via maestra
della diffusione della yu1n q*”. IL TRIPLICE RISCALDATORE COME VIA DI YU1N Q*

Quindi, riassumendo, s`n ji`o governa nel corpo i Questa visione deriva dal N1n J%ng. Alla trentotte-
meccanismi dell’alimentazione, i liquidi organici e sima difficoltà infatti leggiamo:
le funzioni di assunzione, di elaborazione e di eli-
minazione. O ancora meglio, come scrive un autore “Il triplice riscaldatore è un ramo di
vissuto durante la dinastia Han: yu1n q*, esso comanda l’insieme del q*”.

“I riscaldatori uniscono sotto il loro pro- Ed ancora, alla sessantaseiesima difficoltà:


prio dominio i 5 z3ng e i 6 f}, l’energia
y^ng, w7i, j%ng, i lu-, l’inter-no e “Il triplice riscaldatore è la via maestra
l’esterno, la sinistra e la destra, l’alto e il di diffusione della yu1n q*. Esso ha il
basso... tutti questi soffi”. compito di far circolare e comunicare i
tre q* (z8ng q*, y^ng q* e w7i q* ), attra-
verso i 5 z3ng ed i 6 f}”.
FUNZIONI
Yu1n q*, secondo il testo, risiede tra i reni ed è la
forza motrice che attiva tutte le funzioni e le tra-
Il triplice riscaldatore costituisce un argomento con- sformazioni dell’organismo, fornendo il calore ne-
troverso della Medicina Tradizionale Cinese, dibat- cessario per la digestione. Yu1n q* raggiunge tutti
tuto per secoli, senza che si raggiungesse una visio- gli z3ng f} attraverso il triplice riscaldatore, per en-
ne univoca riguardo alla sua materiali- trare nei 12 meridiani ed emergere ai punti yu1n.
tà/immaterialità ed alle sue funzioni.
La stretta dipendenza tra triplice riscaldatore e dige-
Il primo aspetto, materialità/immaterialità si basa su stione è ripresa nella trentunesima difficoltà del
due citazioni, la prima della sessantaseiesima diffi- N1n J%ng, dove leggiamo:
coltà del N1n J%ng:
“Il triplice riscaldatore è la via del cibo e
“Il triplice riscaldatore ha un nome, ma delle bevande, l’inizio e la fine del q*”.
non ha una forma”;
In quest’ottica e sotto l’azione dinamizzante di yu1n lazione di q* e sangue sostenuta dal polmone e dal
q*, il ji`o superiore controlla la ricezione, il ji`o cuore.
medio la frammentazione e l’omogeneiz-zazione, il
ji`o inferiore l’espulsione. Il riscaldatore medio

In tal senso, quindi, il triplice riscaldatore è incari- Nel cap. 18 del L^ng Sh[ leggiamo:
cato di sovrintendere alla regolazione dei processi
di assimilazione, distribuzione ed eliminazione dei “Il riscaldatore medio è situato nello
cibi solidi e liquidi. stomaco … riceve il q*, espelle i rifiuti,
vaporizza i liquidi corporei, trasforma le
In ultima analisi, anche la visione del S] W7n, al di essenze raffinate dei cibi e si connette in
là della strutturazione anatomica del viscere, non è alto con il polmone”.
lontana da questa concezione, quando afferma che
una compromissione del triplice riscaldatore provo- L’azione fisiologica del ji`o medio, paragonato ad
ca un blocco del q* (w7i q*, y^ng q* ) o dei liquidi un calderone che bolle, che fermenta, è quindi quel-
nei tre livelli. la di decomporre gli alimenti per trasformarli in so-
stanze nutritive e trasportare queste ultime in tutte le
IL TRIPLICE RISCALDATORE COME parti dell’organismo.
SUDDIVISIONE DEL CORPO
Il riscaldatore inferiore
Questa concezione deriva sia dal L^ng Sh[, cap. 18,
che dal N1n J%ng, trentunesima difficoltà, ed è ben Nel cap. 18 del L^ng Sh[ leggiamo:
sintetizzata in epoca posteriore (1624) da Zh`ng
Ji7-b%n nel suo L7i J%ng: “I cibi e le bevande prima entrano nello
stomaco; gli scarti vanno al grosso inte-
“All’interno del corpo [il triplice riscal-
stino nel ji`o inferiore che li fa colare
datore] ingloba tutti gli organi interni, è
verso il basso, espelle i liquidi e li tra-
il grande viscere della cavità addomina-
smette alla vescica”.
le/toracica”.
L’azione fisiologica del ji`o inferiore, paragonato
I piani di separazione sono costituiti dal diaframma
ad un canale di scolo, è quella di operare un’ulte-
e da quello passante per l’ombelico, cosicché
riore separazione del puro dall’impuro ed eliminare
gli scarti. Come detto altrove, tale azione si esercita
• Il riscaldatore superiore si trova sopra il dia-
sia sui solidi (feci) che sui liquidi (urine), ma, dato
framma ed include cuore, polmone e ministro
che larga parte delle funzioni intestinali sono rette
del cuore
dalla milza, riguarda soprattutto i liquidi organici.
• Il riscaldatore medio si trova tra diaframma ed
ombelico ed include milza, stomaco e vescica
biliare.
• Il riscaldatore inferiore si trova sotto l’ombe-
lico ed include fegato, reni, intestini e ve-scica.
Stomaco – w7i
Il riscaldatore superiore.
È certamente il più importante dei f}, in quanto, in-
Nel cap. 30 del L^ng Sh[ leggiamo: sieme alla milza, costituisce la base dell’acqui-sito.
A tale proposito, nel cap. 18 del S] W7n leggiamo:
“Il ji`o superiore si apre all’esterno,
sparge i 5 sapori delle essenze dei cibi, si “Nel soggetto sano, il q* è continuamente
diffonde nella pelle, riempie il corpo, u- alimentato dallo stomaco. L’e-manazione
midifica la pelle ed è come la nebbia”. dello stomaco è un elemento costitutivo
(per i 2/3) del soggetto sano”.
Nel mentre la nebbia richiama il polmone (si apre
all’esterno, si diffonde alla pelle) e la sua attività di Come ribadito dallo Zh`ng Zh-ng-j^ng, che affer-
diffusione, il riempire il corpo si riferisce alla circo- ma:
f} 31

“Quando il q* dello stomaco è vigoroso, i l’essere. Milza e stomaco sono i due aspetti com-
5 z3ng ed i 6 f} sono vigorosi”. plementari della funzione svolta dal centro, dalla
terra nell’uomo: innalzamento e discesa, ricezione e
Nel 1624 Zh`ng Ji7-b%n, nel suo J&ng Yu7 Qu1n distribuzione, secchezza e umidità e così via.
Sh[, affermava:
Possiamo leggere nel cap. 29 del S] W7n:
“Il medico che vuole sostenere la vita de- “T3i y%n e y1ng m^ng sono in una rela-
ve tonificare la milza e lo stomaco”. zione bi2o l&”.

I testi classici sono ricchi di affermazioni di questo Nel corpo, milza e stomaco rappresentano il proto-
tenore, tanto che, nella storia della Medicina Tradi- tipo dell’alternanza, della successione e della com-
zionale Cinese, si annovera una scuola di pensiero plementarità dei movimenti ascendenti e discenden-
che attribuì una primaria importanza al sostegno del ti dello y%n e dello y1ng. Essi hanno il controllo
q* dello stomaco come prerequisito ad ogni inter- sulle quattro stagioni e sui flussi energetici dei tre
vento terapeutico: tale scuola ebbe il suo maggiore y%n e dei tre y1ng, così come sui quattro arti che,
esponente in L& D8ng-yu1n, autore del famoso P^ nel corpo umano, sono assimilabili alle quattro sta-
W7i L]n (Discussione sulla milza e sullo stomaco) gioni dell’anno.
del 1249.
La terra governa i 18 giorni di passaggio tra una
stagione e l’altra. Essa infatti non ne ha una comple-
tamente sotto il suo regno. È il movimento che assi-
LA TRADIZIONE TAOISTA
cura il passaggio armonico tra una qualità di soffi e
un’altra, tra una stagione e l’altra, tra uno z3ng e
Lo stomaco w7i è nel corpo il luogo nel quale l’altro ma, da solo, non possiede la capacità di go-
viene ricevuto il cibo . Questo è lo stomaco con vernare una stagione per intero. La caratteristica pe-
la sua funzione di granaio e di ricettacolo degli ali- culiare della terra è di governare il tempo del pas-
menti. Esso viene chiamato mare dei cinque z3ng e saggio e della trasmissione. Concetto d’altra parte
dei sei f}, mare dei liquidi e dei cereali, mare dei valido anche se consideriamo la terra come quinta
soffi, e la sua funzione, come detto in precedenza, è stagione o come fine estate, cioè comunque come
molto vicina se non inseparabile da quella del suo tempo di passaggio tra una stagione y1ng (estate) e
z3ng accoppiato, la milza. una stagione y%n (autunno).
Nel cap. 44 del L^ng Sh[ è scritto:
In ogni caso la terra, e nel corpo la milza e lo sto-
“Lo stomaco è il mare, l’oceano dei cin- maco, governa i tempi di cambiamento, di trasfor-
que z3ng e dei sei f}, è lui che alimenta i mazione e di passaggio. Essi sono nell’essere
muscoli e che irrora tutto l’organismo”. l’esatta immagine e riproduzione delle interazioni
che vi sono tra il cielo e la terra: innalzamento e di-
Ciò di cui si necessita per sostenere la vita in un or- scesa, diffusione e concentrazione, nonché ogni tipo
ganismo dipende dallo stomaco. Da esso infatti di separazione tra il chiaro e il torbido.
traggono vita i meridiani, gli z3ng f} e i soffi. Lo
stomaco è indispensabile produttore e fornitore di FUNZIONI
tutte le forme di energia: per il rinnovamento degli 1. Decompone ed omogeneizza il cibo
z3ng nella forma dei cinque sapori, per il rinnova- 2. Trasporta il j%ng dei cibi
mento dei f}, per la produzione e per il man- 3. Fa discendere il q*
tenimento dei liquidi corporei, per i soffi nutritivi e 4. È l’origine dei liquidi organici
di difesa. 5. Mare del nutrimento

Come fienili e granai, stomaco e milza sono in gra- DECOMPONE ED OMOGENEIZZA IL CIBO
do di ricevere, per poi elaborare, trasformare e di-
stribuire a tutto l’organismo. È a questo livello che Il ji`o medio è paragonato ad una camera di fer-
si svolge la prima tappa di estrazione delle essenze: mentazione, un calderone in ebollizione nel quale
è lo stomaco infatti che si incarica di distruggere la gli alimenti vengono decomposti, frantumati e resi
forma di un alimento per ricavarne le essenze, che omogenei, per permettere alla milza di operare la
saranno utilizzate per ricostruire giorno per giorno
prima separazione tra impuro e puro ed innalzare MARE DEL NUTRIMENTO
quest’ultimo al ji`o superiore.
Secondo il L^ng Sh[, al cap. 33, lo stomaco riceve
TRASPORTA IL J%NG DEI CIBI tutti gli alimenti e, dopo averli trasformati, ne libera
i componenti che risultano assimilabili, che si vola-
In associazione con la milza, lo stomaco trasporta le tilizzano ovunque nel corpo. Altri mari sono: tan
essenze del cibo all’intero organismo, in particolare zh8ng (mare dei soffi), il cervello (mare dei midolli)
ai quattro arti. Se il q* dello stomaco è florido, il e ch8ng m3i (mare del sangue).
soggetto è stenico, se è in vuoto, i quattro arti e tutte
le funzioni organiche sono deboli. VARIE

FA DISCENDERE IL Q* STOMACO E POLSO


Il cibo oggetto della fermentazione effettuata dallo Possiamo leggere nel cap. 15 del S] W7n:
stomaco, dopo la prima separazione operata dalla
milza, viene avviato verso l’intestino tenue, per es- “Il polso più importante è quello di sto-
sere sottoposto ad ulteriori processi di separazione maco. I visceri dipendono tutti da quello
ed assorbimento. Come detto, lo stomaco lavora in che lo stomaco fornisce ad ognuno di lo-
accoppiata con la milza e, mentre quest’ultima im- ro: Questa vitalità comandata all’interno
prime un movimento ascensionale ai prodotti della del petto si esprime in periferia con i pol-
prima digestione, lo stomaco è incaricato di inviare si”.
in basso i suoi residui. Questi processi di innalza-
mento ed abbassamento sono coadiuvati dal fegato, e ancora al cap. 18:
che lavora in stretto contatto con il ji`o medio nel
processo digestivo. “L’energia che si apprezza al polso
Se lo stomaco è incapace di far discendere il suo q*, nell’uomo che sta bene corrisponde
e con esso i cibi solidi e liquidi, questi ristagnano, all’energia di stomaco. Se egli è sprov-
generando gonfiori e sensazione di replezione ga- visto di questa energia, questo è un segno
strica. Se il ristagno perdura, il q* dello stomaco si di grande gravità che può condurre alla
muoverà controcorrente, verso l’alto, provocando morte”.
singhiozzo, eruttazioni, nausea, vomito.
Anche il q* del fegato, che normalmente coopera Il polso radiale, per essere fisiologico, deve presen-
con lo stomaco ad inviare in basso il frutto della di- tare delle “caratteristiche stomaco”, in tal caso non
gestione, se ristagna nello stomaco, può provocare i è né debole, né forte, con un battito regolare e tran-
sintomi suddetti. quillo. Se il polso è ruvido e duro, si dice che man-
chi delle “caratteristiche stomaco”.
È L’ORIGINE DEI LIQUIDI ORGANICI
STOMACO E LINGUA
Se, da una parte, il processo di decomposizione del
cibo porta all’estrazione dei liquidi, tale processo
L’umidità “sporca”, residuata dall’azione digestiva
deve svolgersi in ambiente umido, sotto l’influenza
dello stomaco, sale alla lingua a formare l’induito.
del calore, come in un vero e proprio calderone.
Un induito sottile e bianco depone per un corretto
Questo è il motivo per il quale si usa dire che lo
funzionamento dello stomaco, un induito scarso e
stomaco “ama l’umidità e detesta la secchezza”. Se
secco per un vuoto dei liquidi dello stomaco, un in-
i liquidi dello stomaco sono abbondanti, la digestio-
duito bianco e spesso per un freddo/umidità, un in-
ne è valida, se invece sono in vuoto sarà cattiva.
duito giallo e spesso per un calore/umidità.
D’altra parte, l’alimentazione, o meglio lo stomaco,
è la fonte del continuo rinnovo dei liquidi organici.
Un’insufficiente apporto di liquidi tenderà a riflet-
tersi a livello generale, determinando sintomi da
Grosso intestino –
vuoto di y%n (soprattutto di rene e/o di polmone) e
sintomi di secchezza interna (polmone e/o grosso d3 ch1ng
intestino).
Dice il S] W7n al cap. 8:
f} 33

“Il grosso intestino ha l’incarico del quidi impuri ricevuti dal intestino tenue, dall’al-tra
transito, emana i residui delle trasforma- regolando l’immagazzinamento e l’elimina-zione
zioni”. delle urine.

Le funzioni del grosso intestino, benché importanti, LA TRADIZIONE TAOISTA


sono piuttosto essenziali nell’ottica della Medicina La vescica svolge funzioni di trasformazione, recu-
Tradizionale Cinese, in quanto molto di ciò che la pero ed eliminazione. Essa mantiene la giusta rela-
Medicina Occidentale attribuisce a questo viscere, zione tra la terraferma e i corsi d’acqua, tra il suolo
viene invece ascritto alla milza che, con le sue atti- e i liquidi, evitando in egual modo la comparsa di
vità di trasformazione e trasporto, ingloba buona secchezza e il verificarsi di inondazioni. In basso,
parte delle funzioni sia del piccolo che del grosso nel ji`o inferiore, la vescica controlla tutti i movi-
intestino. menti dei liquidi, sia recuperandoli, sia eliminandoli
attraverso la formazione delle urine.
LA TRADIZIONE TAOISTA
Il grosso intestino porta a termine il lavoro di sele- La vescica ha l’incarico dei territori e delle città: se
zione sul materiale alimentare cominciato nel ri- non c’è acqua non si può avere una città. Si tratta
scaldatore medio e proseguito poi nell’intestino te- allora di separare bene l’acqua dal suolo, ma non di
nue. Esso, infatti, svolge un’ulteriore azione di tra- separarle a tal punto che non possano essere più uti-
sformazione degli alimenti, per presiedere infine li l’uno all’altra. Infatti, quando si ha la giusta sud-
all’eliminazione dei rifiuti solidi e liquidi. Nulla di divisione tra il suolo, saldo e fermo, e l’acqua vitale,
prezioso deve andare perso con questi scarti, la pre- allora si ha la stabilità dei territori e degli insedia-
senza infatti di diarree lienteriche indica un malfun- menti umani.
zionamento dei processi digestivi a vario livello, sia
per quanto riguarda il metabolismo dei solidi che FUNZIONI
dei liquidi. 1. Trasforma i liquidi
2. Accumula ed espelle l’urina
FUNZIONI
Il grosso intestino, ricevuti gli alimenti dall’in- TRASFORMA I LIQUIDI
testino tenue, opera un recupero dei liquidi e garan-
tisce l’espulsione delle feci. Questa funzione di rias- Nel cap. 12 del Ling Shu è scritto:
sorbimento dei liquidi è retta da s`n ji`o /yu1n q*
che, come visto, mantengono connessioni con lo “Il meridiano dello z{ t3i y1ng attinge
y1ng di rene/m*ng m5n, fornitori del calore/energia l’acqua limpida dal di fuori e la ricondu-
necessari. La progressione del contenuto intestinale ce alla vescica sotto forma di urina”.
è invece garantita dal q* del polmone, organo ac-
coppiato. Altresì detta “trasformazione del q*” (q* hu3), con-
siste appunto nell’ultima separazione del puro
dall’impuro operata sui liquidi provenienti dal-
l’intestino tenue. Intestino tenue e vescica, costi-
Vescica – tuenti il livello t3i y1ng, lavorano in stretta sintonia
per muovere e separare i liquidi organici nel ji`o
p1ng gu`ng inferiore. Molte patologie urinarie, nelle quali la se-
parazione del puro dall’impuro è intralciata, e che si
manifestano con disuria, stranguria, ematuria, di-
Il cap. 8 del S] W7n afferma: pendono da un calore/pienezza nel-l’intestino tenue,
spesso proveniente dal cuore. L’energia per la tra-
“La vescica ha l’incarico dei territori e sformazione dei liquidi operata dalla vescica deriva
delle città, tesaurizza i liquidi corporei, dal rene y1ng/m*ng m5n.
sotto l’effetto delle trasformazioni effet-
tuate dai soffi, emana la potenza delle ACCUMULA ED ESPELLE L’URINA
uscite”.
Anche questa funzione è correlata al rene, il quale
La vescica svolge quindi una duplice funzione, da regge gli orifizi del basso e, come un cancello, li a-
una parte operando l’ultima trasformazione sui li-
pre e li chiude. D’altra parte, i sintomi di un vuo- dall’interno e, a differenza degli altri f} interessati
to/freddo della vescica (urine abbondanti e chiare, ai processi digestivi, non ha contatto con l’esterno.
incontinenza, enuresi), sono sovrapponibili a quelli Inoltre non ha rapporti diretti con gli alimenti.
di un vuoto dello y1ng del rene.
L’eliminazione dell’urina costituisce la fase termi- Il suo compito è legato alla messa in movimento,
nale delle trasformazioni dei liquidi, con un ulterio- essa rappresenta l’aspetto y1ng del legno, prende le
re recupero di energia. decisioni e fa sì che esse siano applicate senza osta-
coli. Questo viene reso possibile dalla forza del q*
di sh3o y1ng e dalla rettitudine che, applicata sin
dal principio, assicura che sia percorsa e
Vescica biliare mantenuta la retta via. È per questo motivo che nel
cap. 9 del S] W7n viene detto:
– d2n “Gli undici z3ng prendono le decisioni
tramite la vescica biliare”.
La vescica biliare si differenzia dagli altri f} per
due motivi:
1. non riceve alimenti o scarti Il comportamento degli organi e dei visceri dipende
2. le viene attribuita un’attività mentale, come fos- da quello della vescica biliare. Essi la consultano
se uno z3ng per la sua capacità di dare giudizi corretti e questo
ha un’influenza sul corpo intero e sulla sua vitalità.
Per questi e per altri motivi che analizzeremo in se- Grande è l’energia del legno all’inizio della pri-
guito la vescica biliare viene annoverata anche tra i mavera, ma, in questo sorgere ed innalzarsi del q*,
q^ h5ng zh% f}, o visceri straordinari. qualcosa può facilmente uscire dal controllo: la
buona direzione e l’equilibrio vengono garantiti dal-
LA TRADIZIONE TAOISTA la vescica biliare.
L’incarico attribuito alla vescica biliare è quello
In qualità di viscere ordinario, invece, la colecisti
della correttezza zh7ng e della giustizia zh8ng, che
svolge la funzione di facilitare la digestione e
è anche l’idea del centro, del mediano. Infatti nel
l’assorbimento dei liquidi e dei cereali con
cap. 8 del S] W7n possiamo leggere:
l’emissione della bile. La perdita di tale funzione,
avrà ripercussioni sulla digestione medesima, sullo
“La vescica biliare ha l’incarico del giu- stomaco e sulla milza.
sto e dell’esatto, emana determinazione e
decisione”. FUNZIONI
1. Accumula e secerne la bile
La vescica biliare spesso viene chiamata “il f} delle
2. Controlla i tendini
essenze che sono nel centro, nel mediano” o anche
3. Regge la capacità di prendere decisioni
“il f} di ciò che è chiaro e nel mezzo”. L’idea del
giusto, del mediano è espressa dall’i-deogramma
zh8ng . Esso raffigura un centro, un bersaglio, ACCUMULA E SECERNE LA BILE
attraversato nel mezzo da una freccia e significa:
essere al centro di noi stessi, essere giusti e corretti, Il L^ng Sh[ definisce la vescica biliare “dimora del
anche rispetto agli altri. j%ng mediano”. Essa racchiude la bile o j%ng, che de-
riva dalla quantità eccedente del q* del fegato.
Tutto questo sta a sottolineare come essa non sia so- L’escrezione della bile, che avviene per facilitare la
lo un f} di tipo ordinario, ma anche di tipo straordi- digestione, può essere ricondotta alla funzione di
nario, insieme a cervello, midollo, ossa, m3i, vesci- “agevolare ed assicurare la regolazione” svolta dal
ca biliare appunto e, in ultima posizione, l’utero. fegato. La funzione digestiva della
Essa quindi è l’unica tra questi sei visceri ad avere vescica biliare è sottolineata dal fatto che, nonostan-
una duplice funzione: ordinaria e straordinaria. te la contiguità anatomica con il fegato, d2n è collo-
cata nel ji`o medio (a funzioni prevalentemente di-
La colecisti ha a che fare con tutto ciò che è chiaro e gestive), e non nel ji`o inferiore, insieme al fegato.
puro (la bile è considerata come liquido puro), ed Comunque, la vescica biliare mantiene uno strettissimo
opera in modo centrale ed esatto. Essa lavora rapporto con il fegato e la maggior parte delle patologie
f} 35

coinvolge entrambi. Così, in caso di ristagno del q* del salvo che, mentre il fegato nutre i tendini con il suo
fegato, la bile non viene secreta agevolmente e le fun- sangue, la vescica biliare assicura la contrattilità
zioni del ji`o medio ne risentono. Sarà in particolare tendinea a mezzo del suo q*. A tale proposito si
colpito lo stomaco, affetto da un ristagno che sfocia in rammenti come il punto hu* dei tendini (34 GB –
un controcorrente, testimoniato da eruttazioni, nausea e y1ng l^ng qu1n) appartenga al meridiano di vescica
vomito biliare. biliare.
CONTROLLA I TENDINI REGGE LA CAPACITÀ DI PRENDERE DECISIONI
Argomento già trattato precedentemente.
La funzione è analoga a quella svolta dal fegato,
CAPITOLO 4

I visceri straordinari –
q^ h5ng zh% f}

Nel cap. 11 del S] W7n leggiamo:

“Cervello, midollo, ossa, m3i, vescica biliare e utero, questi sei sono prodotti dal soffio della
terra; tesaurizzano lo y%n e rimandano all’immagine della terra; ecco perché tesaurizzano senza
mai fare scorrere verso l’esterno. Il loro nome è: f} straordinari”

Il cap. 10 del L^ng Sh[ li descrive invece nel seguente modo:

“Quando l’essere umano comincia a vivere, prima le essenze (j%ng) si compongono perfetta-
mente. Quando le essenze sono perfettamente composte, cervello e midollo (n2o su& ) sono
prodotti, le ossa (g}) fanno l’armatura, i vasi (m3i ) nutrono, i muscoli (j%n) fanno il duro, le
carni (r-u) fanno le pareti, gli strati cutanei (p^ f}) sono sodi e peli e capelli (m1o f3) cre-
scono, i cereali entrano nello stomaco, le vie dell’animazione (m3i d3o) stabiliscono la libera
circolazione, allora sangue e soffi (xu7 q* ) circolano”

Cervello, midollo, ossa, m3i, vescica biliare e utero, citati sempre in quest’ordine, vengono definiti dai testi
tradizionali come f} straordinari. Il loro nome è q^ h5ng zh% f}. Q^ è il medesimo carattere che indica
gli otto meridiani “curiosi” ma, più che curioso, questo termine ha il significato di straordinario, di meravi-
glioso. H5ng designa qualche cosa che dura a lungo, di permanente, che ha un carattere di perennità. Zh%
è una particella grammaticale, mentre f} designa un ricettacolo dove si raccolgono documenti o cose
preziose ed utili: è questo il medesimo carattere che indica i f} ordinari. In sintesi, quindi, si tratta sempre di
f}, ma straordinari, che sono in relazione con la perennità dell’essere.

Questi sei visceri sono caratterizzati da alcune peculiarità che talvolta sembrano contraddittorie: sono dei f}
e quindi cavi, ma viene detto che tesaurizzano il j%ng, richiamando in questo modo la funzione degli z3ng.
Sono in numero di sei, numero che corrisponde ai soffi celesti, ma il S] W7n sottolinea la loro appartenenza
alla terra. Inoltre, essi non sono sottoposti al sistema dei cinque elementi, non hanno quindi cicli stagionali,
non sono accoppiati con alcun organo, e non hanno una prevalenza y%n/y1ng. Infine sono sprovvisti di vie
energetiche, nel senso che non hanno rapporti esclusivi con i corrispondenti q^ m3i (meridiani straordinari),
così come invece gli z3ng f} li hanno con i loro meridiani.

Quindi, in sintesi, possiamo dire che i visceri straordinari hanno l’appellativo di f} (visceri), ma hanno un
ruolo che richiama quello degli z3ng (organi), in quanto contengono e tesaurizzano il j%ng e, attraverso que-
sto, sono ancorati al cielo anteriore. Inoltre, attraverso il carattere h5ng, si mettono in relazione con la peren-
nità dell’essere. Come dice J. M. Kespi:

“I visceri curiosi, f} straordinari, precedono nell’embrione la comparsa degli z3ng e dei f},
nel medesimo modo nel quale i q^ m3i (meridiani straordinari) precedono l’apparizione dei
meridiani principali. Essi svolgono inoltre un ruolo nel passaggio dalla vita informale alla vi-
ta formale, dal senza forma (cielo anteriore) all’avente forma (cielo posteriore). Questi f}
q^ h5ng zh% f} 37

hanno quindi importanza nella trasmissione della vita, all’interno della perennità, sia su un
piano collettivo che individuale... e sono implicati a livello individuale nel processo di lunga
vita e di immortalità”.

Oltre che rappresentare la materia fondamentale, in relazione sia con il cielo anteriore che con il cielo poste-
riore, secondo i criteri del pensiero taoista, j%ng sono anche i liquidi più preziosi, la saliva e la bile, e soprat-
tutto i gameti, ossia l’ovulo e lo spermatozoo. Questi f} straordinari, implicati nel passaggio dal senza forma
alla forma, dal non manifesto al manifesto e viceversa, sono quindi intimamente legati al concetto di j%ng e,
come già detto, lo tesaurizzano.

Dice Zhuang zi:

“La vita è concentrazione di soffi, quando i soffi si concentrano allora c’è la vita, quando si di-
sperdono allora c’è la morte”.

Lo scopo principale del taoismo è la descrizione delle regole materiali e spirituali che permettono di creare e
di far nascere un “embrione di immortalità” o “embrione taoista”. Questo percorso dell’uomo dalla moltepli-
cità verso l’unità, attraverso la “pratica” che consente di trasformare ciò che è spesso in sottile, trova
un’ideale punto di inizio nell’utero (n| z& b`o, involucro intimo della gestazione) e il suo punto di arrivo nel
cervello (n2o) dove, a livello della sommità del capo, vi sarà la liberazione dell’embrione d’immortalità.

In conclusione cervello e b`o, primo e ultimo termine della sequenza dei sei f} straordinari, sono luoghi di
creazione, sia di un embrione di carne, che di un embrione di immortalità. Una condensazione di soffi, un
movimento del cielo verso la terra, dello y1ng verso lo y%n, delle essenze del padre che, provenienti
dall’esterno, incontrano quelle della madre, che nutre e mantiene la vita, ed ecco la forma. Una sublimazione
dei soffi, la terra che risponde al cielo in un movimento dello y%n verso lo y1ng, ed ecco il ritorno alla vacui-
tà, alla potenzialità, al senza forma.

I tre campi di cinabro rappresentano la condizione indispensabile perché avvenga una qualsiasi iniziazione e
creazione a livello spirituale. Una divisione per tre che richiama la funzione nel corpo del triplice riscaldatore
che, attraverso i suoi tre fuochi, sostiene le trasformazioni metaboliche necessarie al mantenimento della vita
e che, nell’alchimia interna, si riferisce invece ai campi di cinabro inferiore, medio e superiore che Maspero
definisce come “porte di comando di ciascuna di queste sezioni”.

Il campo di cinabro inferiore è localizzato nel ventre, in una zona localizzata tre pollici sotto l’ombelico, con-
tiene l’organo della gestazione (b`o) e raccoglie le essenze j%ng. Il campo di cinabro medio è situato nel cen-
tro del torace, ripara il cuore e contiene i soffi q*. Il campo di cinabro superiore è localizzato nella testa, fra i
due occhi, contiene il cervello e tesaurizza lo spirito sh5n.
CERVELLO – N2O “La buona relazione del cuore (e degli
spiriti che vi risiedono) con il cervello
Il primo posto nell’elenco dei sei f} straordinari è permette lo sviluppo del pensiero..... Il
occupato dal cervello Il suo ideogramma è formato cuore permette la fedeltà interiore e il
cervello permette il buon funzionamento
dal radicale di carne e dalla fonetica xin
degli orifizi di comunicazione con
che rappresenta la sommità del cranio con la sua
l’esterno”.
fontanella , coperta dai capelli . Cranio e capel-
li ambedue espressione energetica della potenza re-
nale. L’ideogramma di pensiero si, raffigura il cuore
sotto la scatola cranica , contenente il cervel-
Il cervello localizzato in alto, nel capo, riceve le es- lo. Lo psichismo e l’attività neurologica sono il frut-
senze più pure e, in questo modo, è in grado di pre- to dell’interrelazione lungo l’asse shao y%n ac-
siedere alle funzioni superiori nell’uomo: il pensiero qua/fuoco, rene/cuore, j%ng /sangue. È così che se il
e gli organi di senso. Esso infatti è in relazione con j%ng ed il sangue sono floridi, la mente è calma, gli
il cielo e si associa alle virtù del cielo, ricevendo es- orecchi possono udire, gli occhi possono vedere e
senze pure che saranno elaborate dai soffi sotto che invece se il j%ng ed il sangue sono in vuoto, la
l’ispirazione degli spiriti. mente è ansiosa, la capacità di attenzione scarsa, la
memoria modesta, l’udito e la vista poco acuti.
Possiamo leggere nel cap. 10 del S] W7n:
Il cervello può svolgere tutte queste sue funzioni
“Tutta la rete di animazione dipende solo in associazione con il midollo. Cervello e mi-
dall’occhio”. dollo rappresentano infatti una coppia inscindibile,
in una relazione y%n/ y1ng, nella quale il cervello si
e nel cap. 30 del L^ng Sh[: riferisce al cielo ed il midollo alla terra.

“Tutti i meridiani si concentrano negli


occhi, si collegano al cervello”. MIDOLLO – SU&
e infine nel cap. 62 del medesimo libro: Il cap. 5 del S] W7n afferma:

“Tutti i soffi salgono al cervello e circo- “I reni generano le ossa ed il midollo”.


lano fuori dai meridiani, attraverso lo
stomaco, il polmone, la radice della lin- Cervello e midollo dipendono dai reni e quindi sono
gua, l’occhio, il cervello”. in relazione con l’acqua. Essi sono costituiti da ac-
qua, sono immersi nell’acqua e contengono acqua,
L’occhio è il luogo di riunione dei m3i. Esso, da così come sostiene Zao Bichen che dice: “L’energia
una parte è in diretta connessione con il cervello, e spirituale del cielo anteriore si situa al centro del
dall’altra lo è con il cuore, maestro dei m3i mede- bulbo rachideo” dove si trova l’acqua primordiale,
simi ed alloggio degli spiriti. Cervello che quindi, in protetta da due visceri straordinari, il midollo e
ogni istante, riceve informazioni dal-l’intero organi- l’osso, e dalla quale emerge ogni forma di vita.
smo sia dall’interno, ossia da tutti i visceri e dalle
loro dipendenze anatomiche e fisiologiche, così Come detto nel paragrafo precedente, cervello e mi-
come dall’esterno, attraverso gli organi di senso, dollo sono una coppia inscindibile, legati in una re-
che mettono l’uomo in relazione con il mondo cir- lazione dove il cervello ricopre l’aspetto più y1ng,
costante. legato al cielo che dà gli ordini, e dove il midollo è
più legato invece allo y%n , alla terra, che ne rende
Il cervello quindi appare come un centro di integra- possibile l’esecuzione. Ritroviamo questo legame
zione e di equilibrio, che riceve informazioni, le e- nel cap. 10 del S] W7n dove è scritto:
labora e poi le restituisce. Questo su ogni piano, dal
più fisico, al più sottile, attraverso le relazioni che “Tutto ciò che è midollo dipende dal cer-
intrattiene in primo luogo con il cuore ed i m3i. vello”.
Come dice padre C. Larre:
e ancora nel cap. 33 del L^ng Sh[ dove si legge:
q^ h5ng zh% f} 39

“Il cervello è il mare del midollo”. da una parte per dare appoggio alla forza e alla po-
tenza muscolare del fegato, dall’altra per sostenere
Il midollo su&, è formato dal radicale di osso g} la forma delle carni della milza.
(nella parte inferiore del quale ritroviamo il radicale
È questo essere rene, condensazione della sua ener-
di carne ), e dalla fonetica , formata da , che
gia, che permette alle ossa di durare a lungo nel
sottende un’idea di movimento, e da che significa tempo. Questo loro essere luogo di riparo per i p-,
seguire, conformarsi. In particolare, viene detto che anime vegetative legate alla terra, prime e ultime
il midollo dipende dal cervello così come i fiumi manifestazioni di vita e di morte, che permette
dipendono dal mare. Cervello e midollo sono inti- all’osso di trovare una collocazione tra i f} straor-
mamente uniti ma, in questo caso, troviamo citato dinari, a protezione di cervello e midollo, presie-
un altro legame molto stretto, esistente tra altri due dendo infine con i m3i alla strutturazione materiale
visceri straordinari: il midollo e l’osso. ed energetica del corpo.
Attraverso il midollo e le ossa ritroviamo il duplice
aspetto dei reni e il loro essere acqua e fuoco. En-
trambi questi f} straordinari sono infatti costituiti VASI – M#I
dalle essenze e dai soffi che provengono dai reni.
Dalla qualità di queste essenze e di questi soffi In medicina tradizionale cinese il termine m3i de-
l’osso riceve la sua qualità di essere diritto, mentre signa le vie di circolazione del sangue e dei soffi,
il midollo ottiene la ricchezza che gli permette di determinati dal cuore e dagli spiriti. Y. Mollard li
sostenere la vita e il sangue. paragona alle correnti marine, che seguono dei tra-
gitti precisi, ma senza essere contenuti in canali.
Yvonne Mollard, trattando il midollo e le ossa, si Acqua che scorre nell’acqua, flussi pre-ferenziali di
rifà alla dialettica del duro e del molle (gan rou) energia che si muovono all’interno dell’energia. Es-
parlandone nel seguente modo: si contengono q* (in particolare y^ng q*, la forma di
energia più vicina al sangue) e sangue, che circola-
“Il duro, forte e resistente, protegge il no in tutto l’organismo per nutrirlo. Zh`ng Ji7-b%n,
molle che, a sua volta, lo genera e lo nu- nella sua opera J&ng Yu7 Qu1n Sh[, afferma:
tre. Le ossa, dure, solide e protettrici,
formano una coppia con il midollo, gras- “Esiste un rapporto tra q* e vasi come
so e prezioso succo di vita. Esso si con- tra un fiume ed il suo alveo: essi sono in-
centra al riparo, nella parte più profonda separabili”.
del corpo, protetto dall’osso, così come
la mandorla, capace di generare tutta la Anche l’ideogramma di m3i si rifà a questa
pianta, è conservata nel cuore del noc- idea di fiume; esso rappresenta infatti delle correnti
ciolo duro..... Da un lato la durezza d’acqua e il loro flusso continuo e perpetuo che ri-
dell’osso evoca il freddo e l’acqua, men- chiama la perennità dei f} straordinari. Essi sono
tre dall’altro il midollo, che genera il l’armatura immateriale ed energetica del corpo, al
sangue, evoca il fuoco”. pari dell’osso, che svolge lo stesso ruolo su un pia-
no più materiale.

Nel corpo umano, i m3i rappresentano la rete di a-


OSSA – G} nimazione: sono le vie dei meridiani, ricchi in misu-
ra variabile di sangue e di soffi. Nell’al-chimia in-
Ossa e midollo sono quindi uniti nella dialettica gan terna taoista, essi rappresentano invece le vie che
rou, del duro e del molle. In effetti l’osso è il tessu- mettono in comunicazione i campi di cinabro tra di
to più duro e resistente del corpo umano ed è quello loro, rendendo possibile la trasformazione di ciò che
che, anche dopo la morte, sopravvive più a lungo, è spesso in sottile.
dando riparo nel suo ritorno alla terra alle anime
vegetative dei p-. VESCICA BILIARE - D2N
L’osso è in relazione con i reni, che gli conferiscono La funzione ordinaria, e parte di quella straordina-
la sua solidità e la sua dirittura, solidità necessaria ria, della vescica biliare, che spesso tendono a con-
fondersi e ad intrecciarsi l’una con l’altra, sono già scita e di rinascita Nei processi di immortalità, se-
state trattate nel paragrafo relativo ai f}. In questo condo Y. Mollard, la vescica biliare rappresentereb-
contesto cercheremo di completarne il quadro, trat- be l’organo sessuale maschile, mentre la bile lo
tando i suoi rapporti con il cosmo, il suo essere fuo- sperma. Essa ordinerebbe l’avvento di una nuova
co, la sua relazione con l’utero e con la bile. nascita, inseminando il proprio “utero” con lo
“sperma/bile” per ottenere l’embrione di lunga vita.
Nel cap. 9 del S] W7n viene detto: Una vescica biliare ed un utero simbolici, al di là
della forma corporea, che possiamo ritrovare tanto
“Gli undici z3ng prendono le decisioni nell’uomo quanto nella donna.
tramite la vescica biliare”.
La vescica biliare è coraggio, audacia, è correttezza
e ancora nel cap. 58 dello stesso libro: zh7ng, giustizia zh8ng, è il f} mediano di ciò che è
chiaro nel mezzo. Inoltre è l’inizio di ogni movi-
mento, è fuoco e vento e contiene la bile, liquido
“Tutte le energie hanno la loro importan-
chiaro e puro. Tutto ciò rende conto del suo essere
za, però è la vescica biliare che prende
inclusa nell’elenco dei q^ h5ng zh% f}, visceri in
l’ultima decisione, questo perché essa
rapporto con la perennità dell’essere e con la forma-
regge tutta l’energia che comincia a pro-
zione dell’embrione di lunga vita, cosa che rende
dursi”.
questi f} meravigliosi e straordinari.
La grande importanza della vescica biliare può esse-
re spiegata anche attraverso la relazione che essa ha
con il cosmo, e negli scambi energetici che si intrat- UTERO – N| Z& B`O
tengono tra il cielo e la terra attraverso l’uomo. Nel-
Con la vescica biliare, l’utero forma una coppia de-
la sistematica dei dieci tronchi celesti e dei dodici
voluta alla trasmissione della vita ed al suo mante-
rami terrestri, la vescica biliare è in relazione con il
nimento, sui piani materiale, spirituale ed energeti-
primo tronco celeste jia, che raffigura un seme
co. Nella tradizione cinese si parla di n| z& b`o, gli
che giace nella terra in relazione con il legno y1ng,
involucri della vita, gli involucri della gestazione,
e con il primo ramo terrestre zi, che rappresenta
dove il termine b`o significa avvolgere, conte-
un bambino, figlio del cielo e della terra, che nasce
nere. Secondo Wieger, questo carattere rappresenta
nel cuore dell’inverno, in relazione con il soffio del-
l’immagine di un embrione contenuto nell’addome
lo sh3o y1ng.
della donna.
È la spinta energetica della vescica biliare, attraver- Nella 36° difficoltà del N1n J%ng è scritto:
so lo slancio dello sh3o y1ng, del giovane y1ng, a
dare il principio e l’impulso ad ogni inizio. Come “ M*ng m5n è la residenza delle essenze-
dice Y. Mollard: “La vescica biliare e sh3o y1ng spiriti (j%ng-sh5n); là si connettono i soffi
sono al principio di ogni cosa nel cielo, sulla terra originali (yu1n q* ). L’uomo vi tesaurizza
e nell’uomo. Essi definiscono la nozione di tempo, le proprie essenze (j%ng -sperma), la don-
attraverso il ciclo jia zi. L’utero ha invece la fun- na vi ancora il b`o (organi della gesta-
zione di elaborare una forma e, sotto questo aspet- zione)”.
to, è più in rapporto con lo spazio”.
Secondo Y. Mollard, la relazione tra m*ng m5n e
La vescica biliare rappresenta uno dei fuochi del b`o fa sì che quest’ultimo sia in rapporto con tutti i
corpo. Essa è l’espressione del fuoco ministro, del m3i del corpo, per realizzare una creazione materia-
fuoco che lavora e, nello stesso tempo, è legata al le. M*ng m5n rappresenta il mezzo attraverso il
vento per il suo essere aspetto y1ng del legno. Que- quale essa si compie, mentre b`o è il luogo di que-
sto spiega il suo grande dinamismo energetico e la sta realizzazione, dove si riuniranno il sangue, vei-
forza delle sue manifestazioni, che possono essere colo di sh5n, e le essenze, espressione della vitalità,
anche molto violente. per creare un bambino o per portare a termine una
creatura spirituale.
Essa contiene la bile, chiamata anche “fuoco che
circola”, considerata nella tradizione cinese come Nel cap. 1 del S] W7n, l’utero è chiamato la “via
essenza pura e chiara e, come simbolo di vita, di na- della terra”, dal quale ciascun essere umano provie-
q^ h5ng zh% f} 41

ne. Nella tradizione taoista questa terra è il luogo di L’altra, localizzata nella pelvi, in rapporto con i reni
trasformazione dei soffi più spessi in soffi più sotti- e con il loro j%ng, ossia n| z& b`o. Un rapportarsi
li, con il fine di arrivare alla trasformazione ultima che permette l’unione lungo l’asse sh3o y%n tra il
che sono gli spiriti: sh5n. Nella terra sono imma- cuore e il rene, tra sh5n e j%ng, tra il fuoco e l’acqua,
gazzinate le essenze (j%ng) che provengono base di ogni trasformazione e di ogni creazione.
dall’alimentazione e dalla respirazione, che devono
essere raffinate e trasformate in soffi, che si elevano L’utero, altresì denominato b`o g8ng o z& g8ng o zi
sino al cuore. A questo livello, come dice E. Rochat z3ng o b`o z3ng assolve, su un piano più fisico e
de la Vallée, “ sh5n associato alle essenze più pure, materiale, al ruolo di governare le mestruazioni, il
realizzerà il compimento delle funzioni superiori concepimento e la gravidanza. Questo attraverso i
dell’uomo: il pensiero e la funzionalità degli organi suoi rapporti con i reni e con i meridiani straordina-
di senso”. ri, in particolare ch8ng m3i e r7n m3i.

Dall’utero prende inizio la rivoluzione celeste, at- Se il j%ng del rene è florido, il sangue ed il q* di
traverso i sei f} straordinari e il lavoro che si com- ch8ng m3i e r7n m3i sono abbondanti, è possibile
pie nei tre campi di cinabro, che porta alla realizza- concepire, portare a termine la gravidanza e le me-
zione dell’embrione di immortalità. Secondo Zao struazioni sono regolari.
Bichen, questa trasformazione si svolge in tre tappe. Se il j%ng del rene è debole, ch8ng m3i e r7n m3i
La prima è rappresentata dalla sublimazione sono vuoti, i mestrui sono irregolari, possono mani-
dell’essenza (j%ng) e dalla sua trasformazione in sof- festarsi amenorrea e sterilità.
fio (q* ). La seconda è ancora una sublimazione del
soffio (q* ) e la sua trasformazione in energia spiri- Al di là di queste connessioni e dipendenze, l’utero
tuale (sh5n). La terza e ultima tappa è la sublima- deve contare su di un adeguato e costante apporto di
zione dell’energia spirituale (sh5n) e il suo ritorno sangue, e gli organi che presiedono alla formazione
alla vacuità. ed alla distribuzione del sangue manifestano uno
stretto rapporto con n| z& b`o. Pertanto, il cuore,
Una via energetica è messa in relazione con l’utero che governa il sangue, il fegato, che lo accumula e
e si tratta di b`o m3i. Nel cap.33 del S] W7n pos- lo distribuisce, la milza, che lo produce e lo trattiene
siamo infatti leggere: nei vasi, sono fisiologicamente correlati all’utero.
Infatti:
“ b`o m3i è il vaso che ha una relazione
di dipendenza con il cuore e che è legato • se il sangue del cuore e/o della milza e/o del fe-
al centro degli organi della gestazione”. gato è in vuoto, i mestrui potranno essere scarsi,
ritardati o assenti;
È a partire da b`o m3i che r7n m3i, d[ m3i e • se la milza è in vuoto e non trattiene il sangue,
ch8ng m3i si dividono per compiere, in associazio- potranno verificarsi emorragie uterine (con ca-
ne con d3i m3i, la loro opera di strutturazione ratteri di vuoto);
• se il calore agita il sangue del fegato, po-tranno
e di organizzazione del corpo. È sempre attraverso verificarsi anticipi mestruali o me-
b`o m3i che sono in comunicazione tra di loro due no/metrorragie (con caratteri di pienezza);
zone di concentrazione del sangue. Una situata nel • se il q* ed il sangue del fegato ristagnano, le
torace, in rapporto con il cuore e con sh5n, rappre- mestruazioni possono essere irregolari e doloro-
sentata da x%n b`o, ossia l’involucro del cuore. se, associate a coaguli e/o a masse addominali.
CAPITOLO 5

RAPPORTI TRA GLI Z#NG


Lo stato di salute di un individuo dipende da un equilibrio dinamico tra le varie funzioni organiche, come
ben evidenziato dalle leggi fisiologiche che reggono i 5 Elementi. La produzione di q*, sangue, liquidi orga-
nici, così come la loro circolazione dipendono non solo e non tanto dalle azioni svolte dai singoli organi,
quanto dalle loro interazioni, che valgono a mantenere l’equilibrio y%n-y1ng.

CUORE E POLMONE alimenti estratti dalla milza ed innalzati da


Entrambi questi z3ng risiedono nel ji`o superiore e quest’ultima al ji`o superiore.
formano un’unità funzionale per larga parte inscin- D’altro canto, mentre il cuore provvede a reggere la
dibile. Il cuore governa il sangue, il polmone regge circolazione del sangue, la milza lo trattiene nei va-
il q*: i rapporti che legano cuore e polmone sono si.
quindi quelli intercorrenti tra q* e sangue. Questi Se il q* della milza è in vuoto, non verrà prodotto
ultimi dipendono l’uno dall’altro, come affermato abbastanza sangue ed il sangue del cuore sarà vuo-
dalla massima “il q* è il comandante del sangue, il to, con comparsa di palpitazioni, difficoltà di con-
sangue è la madre del q* ”, nel senso che il sangue, centrazione, ansia, insonnia.
per circolare, necessita della forza propulsiva del q*,
mentre il q* ha le sue basi materiali nel sangue. Il CUORE E FEGATO
cuore, capitale del sangue e dei vasi sanguigni, di- I rapporti tra cuore e fegato si fondano da una parte
pende dal q* del polmone affinché il suo sangue sulla fisiologia del sangue, dall’altra sul ruolo che
possa circolare nell’albero vascolare, il polmone di- entrambi gli organi giocano nella sfera psichica.
pende dal sangue del cuore per il suo nutrimento. Il cuore governa il sangue, mentre il fegato lo im-
Se il q* del polmone è in vuoto, il q* del cuore ten- magazzina, mettendolo a disposizione dell’or-
derà a ristagnare, il che provocherà una stasi del ganismo in funzione delle richieste.
sangue del cuore, che si manifesterà con palpitazio- Se il sangue del cuore è in vuoto, anche quello del
ni, dolori precordiali, incarnato bluastro, lingua fegato sarà carente e potranno comparire xe-
purpurea. roftalmia, vertigini, iperonirismo, ipo-amenorrea.
Se il q* del cuore è in vuoto ed il sangue scorre con Se il sangue del fegato è in vuoto, anche quello del
difficoltà, la funzione di diffusione e di discesa del cuore sarà in deficit e potranno comparire palpita-
polmone è intralciata, e potranno comparire tosse, zioni, ansia, insonnia.
dispnea, asma, oppressione al petto. A livello mentale il cuore è la sede dello sh5n, men-
Una pienezza del fuoco del cuore potrà disseccare i tre il fegato presiede alle funzioni di drenaggio, che
liquidi del polmone, provocando tosse secca, naso si esercitano anche sui sentimenti. In tal senso, un
asciutto e sete. indebolimento dello sh5n del cuore potrà produrre
Di fondamentale importanza per i rapporti cuore depressione ed ansia, mentre i sentimenti trattenuti
polmone e z8ng q*, l’energia del torace, che nutre che provochino un ristagno del q* del fegato posso-
entrambi questi organi e presiede alla formazione no esaurire lo sh5n.
del sangue. Se z8ng q* è in vuoto, la voce sarà fio-
CUORE E RENI
ca, il respiro difficoltoso, le estremità, soprattutto
I rapporti tra cuore e reni sono fondamentali, e
quelle superiori, fredde.
comprendono due aspetti:
1. i rapporti tra fuoco ed acqua,
CUORE E MILZA
2. l’interrelazione tra j%ng, sangue e sh5n.
I rapporti tra cuore e milza riguardano soprattutto la
fisiologia del sangue. Il cuore infatti regge il san- RAPPORTI TRA FUOCO ED ACQUA
gue, che si forma al suo livello, dalla combinazione Questa visione è riferita alla teoria dei 5 elementi,
dell’energia respiratoria con la quota più pura degli secondo la quale il fuoco è connesso al cuore e
Rapporti tra gli z3ng 43

l’acqua ai reni, non considerandosi la doppia radice MILZA E POLMONE


rene y%n / rene y1ng. D’altra parte, l’a-derenza alla I rapporti tra milza e polmone riguardano
teoria dei 5 elementi è solo parziale in quanto que- 1. la produzione dell’energia
sto rapporto fisiologico che lega cuore e reni è rife- 2. il metabolismo dei liquidi organici
ribile al controllo (inibizione) dell’acqua sul fuoco,
mentre il rapporto inverso costituirebbe una ribel- LA PRODUZIONE DELL’ENERGIA
lione. la milza è la “base dell’acquisito”, il polmone regge
In quest’ottica il cuore è posto nel ji`o superiore, la il q*. La milza estrae la parte più pura dell’energia
sua essenza è il fuoco, di natura y1ng, calda e dina- degli alimenti e la innalza al ji`o superiore dove,
mizzante, mentre i reni sono situati nel ji`o inferio- mescolandosi con l’energia respiratoria, forma z8ng
re, la loro essenza è l’acqua, di natura y%n, fredda, q*. Abbiamo visto, parlando della milza, come la
tendente a rallentare e calmare. I rapporti tra cuore e quota energetica di derivazione alimentare sia fon-
rene sono quindi quelli fondamentali fra freddo e damentale nel rinnovamento dell’energia
calore, tra y%n e y1ng, che si esplicano lungo l’asse dell’organismo. Se la milza è in vuoto, non estrarrà
sh3o y%n, il più profondo ed essenziale abbastanza energia ed il rifornimento energetico al
dell’organismo. In quest’ottica il fuoco del cuore polmone sarà insufficiente, tanto che compariranno
deve discendere a riscaldare e dinamizzare l’acqua astenia e dispnea. D’altra parte, se la funzione di
del rene, mentre l’acqua del rene deve salire a raf- diffusione/discesa del q* retta dal polmone è defici-
freddare e nutrire il fuoco del cuore. Tale rapporto taria, anche le funzioni di trasporto/trasformazione
di interdipendenza viene denominato “sostegno re- della milza ne risentiranno, con comparsa di anores-
ciproco del cuore e del rene”. sia, feci molli, diarrea, gonfiori addominali, edemi.
Se lo y1ng (fuoco) del cuore è debole, non potrà
scendere a riscaldare lo y1ng dei reni, i liquidi non IL METABOLISMO DEI LIQUIDI ORGANICI
verranno trasformati e potranno traboccare verso La milza regge la trasformazione ed il trasporto, il
l’alto, causando edemi, palpitazioni, panico. In tal polmone la diffusione e la discesa. La milza è la
caso si parlerà di “q* dell’acqua che insulta (gela) il sorgente dei liquidi organici estratti dagli alimenti,
cuore”. il polmone la sorgente superiore dei liquidi, spinti
Se lo y%n (acqua) dei reni è in vuoto, lo y%n del cuo- verso il basso e la superficie dai movimenti del q*
re sarà debole ed il suo y1ng, incontrollato, diverrà del polmone. Se il q* della milza è vuoto, i liquidi
iperattivo, causando ansia, insonnia, palpitazioni, organici non vengono metabolizzati e tendono a ri-
sudorazioni notturne. In tal caso, si parlerà di rene e stagnare, addensandosi in mucosità. Tali mucosità
cuore non hanno scambi”. tenderanno a depositarsi nel polmone, in forza del
detto “ la milza è la sorgente delle mucosità, il pol-
INTERRELAZIONE TRA J%NG, SANGUE E SH7N mone il vaso che le contiene”, con comparsa di di-
Il cuore regge il sangue, i reni accumulano il j%ng. Il spnea, tosse, catarro abbondante. D’altra parte, se la
j%ng del rene genera il midollo, che produce il san- funzione di abbassamento dei liquidi retta dal pol-
gue, il sangue nutre il j%ng. A sua volta il sangue, mone è deficitaria, anche le funzioni di traspor-
prodotto dal j%ng ancora lo sh5n. Il j%ng dei reni to/trasformazione della milza ne risentiranno, con
produce il midollo delle ossa e del cervello, dimora comparsa di feci molli, diarrea, edemi.
dello sh5n originale (yu1n sh5n). Il j%ng è la sostan-
za preziosa che nutre e costituisce il fondamento MILZA E RENI
dello sh5n, che ne costituisce a sua volta la manife- La milza è il fondamento dell’energia del cielo po-
stazione esteriore. Anche in questo caso si ripropo- steriore, i reni la base dell’energia del cielo anterio-
ne il problema della localizzazione dello sh5n a li- re: queste energie si sostengono vicendevolmente. Il
vello del cuore e/o del cervello, comunque quanto q* acquisito (milza) rifornisce e sostiene quotidia-
appena detto evidenzia la relazione tra j%ng e sh5n namente; il q* innato (reni) attraverso l’energia e-
(reni e cuore) vuoi diretta, vuoi mediata dal sangue. stratta dagli alimenti, il q* innato (reni/m*ng m5n)
Se il j%ng è in deficit, lo sh5n è depresso, manca di fornisce il calore necessario per digerire e trasfor-
vitalità e di volitività. Se lo sh5n è alterato da di- mare gli alimenti alla base del q* acquisito (milza).
sturbi emozionali, anche il j%ng si impoverirà. Se il Se il q* della milza è in vuoto, il j%ng del rene si
j%ng è in vuoto, il sangue non verrà generato ed il impoverisce e compaiono acufeni, vertigini, testa
sangue di cuore sarà in deficit, con comparsa di pal- vuota, lombalgie.
pitazioni, difficoltà di concentrazione, insonnia. Se lo y1ng dei reni (fuoco del m*ng m5n) è in vuo-
to, lo y1ng della milza è in deficit e compaiono
diarrea con alimenti indigeriti, diarrea della quinta dei reni è in vuoto, può provocare un vuoto del san-
ora (mattutina), dolori addominali calmati dal calo- gue del fegato, con comparsa di xeroftalmia, distur-
re, freddolosità generalizzata e più pronunciata bi visivi, crampi, ipo-amenorrea, irritabilità, ipero-
all’addome. nirismo.
D’altra parte, entrambi gli organi giocano un ruolo In ultimo, lo y%n dei reni nutre lo y%n del fegato. Se
fondamentale nel metabolismo dei liquidi. Se la lo y%n dei reni è vuoto, lo y%n del fegato è danneg-
milza è in vuoto, i j%n y7 non verranno correttamen- giato e non riuscirà a trattenerne lo y1ng, che si agi-
te metabolizzati e l’umidità che si accumulerà potrà terà in alto, con comparsa di cefalea, irritabilità,
compromettere le funzioni dei reni, così come un vertigini, acufeni, disturbi visivi. D’altra parte, un
deficit dello y1ng dei reni potrà provocare comparsa fuoco del fegato in eccesso può consumare lo y%n
di umidità od edemi a causa dell’incapacità della dei reni, con comparsa di lombalgie, sudorazioni
milza a metabolizzare i liquidi. notturne, calore ai 5 cuori.

MILZA E FEGATO FEGATO E POLMONE


Il fegato comanda il drenaggio, l’armonico fluire Le relazioni tra fegato e polmone interessano la sfe-
del q*, ivi compresi i movimenti dell’energia della ra del q*. Il polmone, maestro del q*, si trova nel
milza verso l’alto e quelli dell’energia dello stoma- ji`o superiore, è lo z3ng y%n nello y1ng e provvede
co verso il basso. Inoltre, il fegato assicura il libero a diffondere ed indirizzare il q* verso il basso. Il
fluire della bile, che sostiene la digestione. Se il q* fegato provvede all’armonico fluire del q*, si trova
del fegato ristagna, ciò compromette le capacità di nel ji`o inferiore, è lo z3ng y1ng nello y%n e, sebbe-
trasformazione del ji`o medio, con comparsa di a- ne diffonda il q* in tutte le direzioni, la sua energia
noressia, gonfiori addominali, eruttazioni, inquadra- possiede un tropismo verso l’alto.
ti nelle sindromi disarmonia fegato/milza” e “di- Se il q* del polmone è in vuoto, oltre all’astenia ed
sarmonia fegato/stomaco”. D’al-tra parte, se la mil- alla tosse, potranno manifestarsi dolori distensivi
za è in deficit e le sue funzioni di trasformazione- agli ipocondri irradiati al torace, depressione e mu-
trasporto sono insufficienti, i cibi possono ristagna- tevolezza di umore e si parla di “metallo che non
re nel ji`o medio, con ciò intralciando l’armonico controlla il legno”.
fluire del q* del fegato, con comparsa di dolori agli Se il q* del fegato ristagna, il q* del polmone, intral-
ipocondri, distensione addominale, irritabilità. ciato nel suo movimento verso il basso, può rista-
La milza estrae l’essenza degli alimenti, che servirà gnare nel torace e risalire controcorrente, provocan-
a produrre il sangue, il fegato immagazzina il san- do dispnea, tosse ed asma.
gue. Se la milza è in vuoto, la formazione del san- Se il ristagno del q* del fegato si trasforma in fuoco,
gue ed il suo mantenimento all’interno dei vasi sa- questo può seguire il meridiano del fegato, che at-
ranno compromessi, ed il sangue del fegato potrà traversa il diaframma e si getta nel polmone, bru-
essere insufficiente, con comparsa di xe-roftalmia, ciandolo e danneggiandone i liquidi organici, con
disturbi visivi, crampi, ipo-amenorrea, irritabilità, comparsa di tosse, dolori al torace, emottisi, emftoe,
iperonirismo. oltre che dolori agli ipocondri. In tal caso si parlerà
Se la milza è in vuoto, l’umidità non verrà metabo- di un “fuoco di fegato che insulta il metallo”.
lizzata e, alla lunga, tenderà a trasformarsi in umidi-
tà-calore, con ripercussioni sul fegato e sulla vesci- POLMONE E RENI
ca biliare e comparsa di ittero. I rapporti tra polmone e reni riguardano il q* ed i
liquidi organici.
FEGATO E RENI Per quanto concerne il q*, il polmone deve indiriz-
Il fegato immagazzina il sangue, i reni accumulano zare verso il basso l’energia respiratoria, o, se vo-
il j%ng. I rapporti tra fegato e reni sono quindi es- gliamo, z8ng q* (energia del ji`o superiore), mentre
senzialmente quelli tra j%ng e sangue. Il sangue del i reni debbono afferrarlo e trattenerlo, contempora-
fegato rifornisce, nutre e sostiene il j%ng dei reni, il neamente inviando yu1n q* (energia del ji`o infe-
quale, a sua volta, nutre i midolli, che producono il riore) verso il torace, per promuovere la formazione
sangue. Questo interscambio è alla base di z8ng q* e di sangue a partire dall’energia respira-
dell’aforisma “ j%ng e sangue hanno la medesima toria e da quella alimentare. Se questo meccanismo
origine, i reni ed il fegato hanno la medesima origi- di abbassamento, ricezione e trattenimento del q* è
ne”. Se il sangue del fegato è in deficit, può provo- deficitario, sia per un vuoto del polmone che per un
care vuoto del j%ng dei reni, con comparsa di sordi- deficit dei reni, si manifesteranno dispnea asmati-
tà, acufeni, lombalgia, polluzioni notturne. Se il j%ng forme e tosse aggravate dallo sforzo.
Rapporti tra gli z3ng 45

possono provocare comparsa di edemi alla parte su-


Per quanto concerne i liquidi organici, i reni reggo- periore dell’organismo. Se lo y1ng dei reni è in de-
no l’acqua ed il polmone è la sorgente superiore ficit, il liquidi organici non saranno trasformati ed
delle acque. In questo rapporto, il polmone abbassa espulsi, con comparsa di edemi alla parte inferiore
i liquidi ricevuti dalla milza verso il rene, il quale li del corpo che possono diffondersi ed intralciare le
vaporizza e ne rinvia una parte al polmone, per funzioni del polmone, con comparsa di dispnea.
mantenerlo umido. Questi due processi richiedono
una validità del q* del polmone e dello y1ng dei re-
Lo y%n del rene è yu1n y%n, lo y%n originale, ed un
ni. Se il q* del polmone è vuoto, non comunica con i
suo vuoto lo renderà incapace di salire ad inumidire
reni, e possono comparire in alto edemi superficiali
il polmone, con comparsa di gola secca, tosse secca,
al volto, in basso incontinenza o ritenzione urinaria.
afonia, sudorazione notturna, calore ai cinque cuori,
Anche le situazioni di pienezza del polmone, con
pomelli arrossati.
intralcio all’abbas-samento del suo q* e dei liquidi,
CAPITOLO 6

RAPPORTI TRA I F}
Il cap. 47 del L^ng Sh[ afferma:

“I 6 visceri trasformano gli alimenti e li fanno circolare sotto forma di liquidi. La raccolta –
digestione – espulsione, dove vuoto e pieno si alternano, necessita di un preciso coordina-
mento tra i visceri”

Come precedentemente illustrato, gli alimenti vengono sottoposti a successivi processi di decomposizione e
separazione del puro dall’impuro. Il primo processo avviene nello stomaco, che invia il puro alla milza e
l’impuro all’intestino tenue, il quale opera una separazione tra i liquidi ed i solidi, inviando i liquidi alla ve-
scica ed i solidi al grosso intestino. I solidi, dopo un ulteriore riassorbimento dei liquidi, verranno espulsi dal
grosso intestino sotto forma di feci; i liquidi, sottoposti all’attività trasformatrice del q* della vescica, ver-
ranno eliminati sotto forma di urine.
Questo processo digestivo si avvale dell’ausilio dei rimanenti visceri, in quanto la vescica biliare aiuta la di-
gestione per mezzo della bile, mentre il triplice riscaldatore fornisce l’energia necessaria per il processo di-
gestivo.

Il sistema dei visceri costituisce quindi una catena che, da un punto di vista occidentale, comprende sia il si-
stema digerente che quello urinario. Un’alterazione del processo di transito e trasformazione tenderà a river-
berarsi sia a monte che a valle, con maggiore o minore intensità. Pertanto:

• un calore pienezza di stomaco consuma i j%n y7, che non giungono ad irrorare gli intestini, i quali non
possono assorbire i liquidi, provocando feci dure, secche, stipsi, urine scarse e concentrate;
• un calore pienezza che ostruisce il grosso intestino provocando stipsi, intralcia la funzione di discesa del-
lo stomaco, con comparsa di nausea e vomito;
• un calore pienezza trasmesso all’intestino tenue dal cuore secondo la relazione bi2o l&, consuma i liquidi,
che non vengono inviati alla vescica, con comparsa di urine scarse ed ipercromiche;
• l’umidità/calore nella vescica biliare può aggredire lo stomaco ed intralciarne i movimenti verso il basso,
con comparsa di un controcorrente che si manifesta con nausea e vomito

Si rammenti che le patologie del transito intestinale intese in senso occidentale sono, nell’ottica della Medi-
cina Tradizionale Cinese, per larga parte attribuite alla milza ed allo stomaco, così come le patologie da calo-
re pienezza dell’intestino tenue inteso in senso cinese si manifestano soprattutto con sintomi urinari.

Il transito intestinale e l’assorbimento paiono distinguibili in un aspetto funzionale ed uno materiale.


L’aspetto funzionale riguarderebbe l’assorbimento, l’aspetto materiale riguarderebbe la comparsa delle feci e
l’evacuazione. L’intestino tenue appare più legato all’aspetto funzionale, il grosso intestino a quello materia-
le. I quadri di vuoto/freddo (intestino tenue freddo e vuoto – collasso del grosso intestino, grosso intestino
freddo) sono più funzionali e maggiormente sovrapponibili a quelli di milza/stomaco. I quadri di pienezza
sono più materiali. I quadri dell’intestino tenue hanno due tipi di pienezza, uno da ostruzione fino
all’annodamento del q*, dove la stipsi è presente, ma il quadro è dominato dal dolore addominale, l’altro da
calore, trasmessogli dal cuore, e che si manifesta soprattutto con sintomi urinari. Questa trasmissione di
un’energia perversa dall’intestino tenue alla vescica sembra limitata al solo calore, infatti le urine sono scarse
e scure, magari ematiche, ma senza pus e renella (umidità); questi ultimi sintomi sono classificati come umi-
dità calore nella vescica e nelle eziologie non si parla di una trasmissione dall’intestino tenue. Stranamente,
tra i quadri patologici dell’intestino tenue non vi è quello da umidità calore, che colpisce invece il grosso in-
testino.
Rapporti tra gli z3ng ed i f} 47

CAPITOLO 7

RAPPORTI TRA GLI Z#NG ED I F}


Ogni organo è collegato ad un viscere da un rapporto esterno – interno (bi2o l& ) tale per cui ogni organo y%n
(z3ng) è in relazione funzionale ed anatomica (a mezzo dei meridiani) con un viscere y1ng (f} ). Tale con-
nessione è stretta ed evidente per alcune coppie, ad esempio milza/stomaco, o fegato/vescica biliare, meno
per altre, ad esempio cuore/intestino tenue, o triplice riscaldatore/ministro del cuore.

CUORE – INTESTINO TENUE Posta nel ji`o medio, in una posizione di centralità
Il q* del cuore sostiene la funzione di separazione questa coppia lavora in stretto contatto:
del puro dall’impuro svolta dall’intestino tenue, con lo stomaco riceve e contiene, frammenta ed omoge-
ciò adombrandosi l’azione del fuoco fisiologico at- neizza, la milza separa, trasporta e trasforma, lo
tribuibile al cuore secondo la teoria dei 5 movimenti stomaco regge la discesa dell’impuro, la milza la
ed al m*ng m5n – yu1n q* secondo un’altra visione salita del puro, lo stomaco è l’origine dei liquidi e fa
precedentemente illustrata. affidamento sulla milza per separarli e trasportarli,
la milza trasporta le essenze dei cibi giovandosi del
Da un punto di vista psicologico, la capacità di a- q* dello stomaco.
dottare decisioni in base a giudizi formulati chiara-
mente, attribuita all’intestino tenue, è riferibile al Se, a causa di un accumulo di umidità, la milza non
cuore – sh5n. svolge la sua funzione di trasporto trasformazione
ed innalzamento del q*, la funzione di raccolta dello
La relazione tra cuore ed intestino tenue si manife- stomaco sarà compromessa, il cibo ristagnerà cau-
sta con maggior evidenza a livello patologico, so- sando replezione gastrica e gonfiori, che sfoceranno
prattutto nei confronti del calore. Infatti, quando il in un controcorrente che si manifesterà come rigurgi-
fuoco del cuore (ansietà, bocca amara, sete, ulcera- ti, eruttazioni, nausea e vomito.
zioni della lingua) si trasmette all’intestino tenue,
intralcia le funzioni svolte dal viscere sui liquidi or- Di converso, se il cibo ristagna nello stomaco, il q*
ganici, li consuma, e le urine saranno scarse, scure, impuro dello stomaco non potrà scendere, il q* puro
ematiche, la minzione dolorosa. della milza non potrà salire e comparirà diarrea.

MILZA – STOMACO POLMONE – GROSSO INTESTINO


La loro relazione è molto stretta, tanto che questa Il q*, indirizzato verso il basso dal polmone, aiuta il
coppia, sebbene distinta da un punto di vista anato- grosso intestino a far progredire il contenuto intesti-
mico, può essere considerata un’unità da un punto nale e l’abbassamento dei liquidi operato dal pol-
di vista funzionale, nella quale allo stomaco vengo- mone mantiene lubrificato ed umido il grosso inte-
no attribuiti gli aspetti y1ng ed alla milza quelli y%n. stino.
Infatti: Se il polmone è in vuoto di q*, come spesso succede
negli anziani, anche la progressione delle fe-ci è ral-
lo stomaco, y1ng lentata e si manifesta stipsi. D’altro canto, se il cibo
ama l’umidità (y%n) e detesta la secchezza (y1ng); ristagna nel grosso intestino, questo può interferire
è più facilmente colpito dal calore (y1ng) e tende a con le funzioni di abbassamento del polmone, pro-
soffrire di vuoto di y%n; vocando distensione al petto, dispnea e tosse.
più facilmente accusa patologie da pienezza.
RENI – VESCICA
La milza, y%n Il q* dei reni ed il m*ng m5n aiutano la vescica a
ama la secchezza (y1ng) e detesta l’umidità (y%n); trasformare i liquidi e ne regolano l’apertura e la
è più facilmente colpita dal freddo (y%n) e tende a chiusura.
soffrire di vuoto di y1ng;
più facilmente accusa patologie da vuoto.
Se il q* dei reni è instabile, l’apertura e la chiusura essere periodicamente secreta, al fine di aiutare la
della vescica sono difettose e si manifesteranno po- digestione. La funzione di immagazzinamento e se-
liuria, pollachiuria, enuresi, incontinenza. Se lo crezione della vescica biliare dipendono dal-
y1ng del rene è in vuoto, le urine non verranno e- l’armonico fluire del q* del fegato. Da un punto di
screte (oliguria) e l’acqua si spanderà depositandosi
vista patologico questa coppia viene frequentemente
nell’organismo (edemi).
coinvolta nel suo insieme, come indicato dai quadri
FEGATO – VESCICA BILIARE di “il fuoco di fegato e vescica biliare infiamma
L’eccedenza del q* del fegato si trasforma in bile, l’alto” ed “umidità-calore nel fegato e nella vescica
che viene immagazzinata nella vescica biliare per biliare”
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 49

SINDROMI SEMPLICI E COMPLESSE


DEGLI Z#NG F}
CAPITOLO 8

SINDROMI DEL CUORE E


DELL’ INTESTINO TENUE
Il cuore alloggia lo sh5n e governa il sangue ed i vasi sanguigni. L’intestino tenue assimila le essenze degli
alimenti ed elimina gli scarti. Poiché la milza controlla l’intero processo digestivo, le sindromi dell’intestino
tenue contrassegnate da sintomi digestivi sono spesso considerate quadri patologici di pertinenza della milza.

SEGNI E SINTOMI DA INCAPACITÀ AD Anche i fattori patogeni, in particolare il fuoco ed il


ALLOGGIARE LO SH5N flemma, possono alterare le funzioni del cuore. Il
Il corpo è vigoroso e la mente libera e calma quando fuoco impedisce allo sh5n di alloggiare in pace nel
la funzione di alloggiare lo sh5n da parte del cuore è cuore e lo costringe a vagare senza riposo: le mani-
normale. Se questa funzione è alterata compariran- festazioni psichiche sono simili a quelle appena il-
no sintomi psichici o disturbi dello stato di coscien- lustrate. Si rammenti, comunque, che mentre le ma-
za. Tale funzione può essere alterata per molti mo- nifestazioni da fuoco sono pressoché esclusivamen-
tivi. Ad esempio, il q* ed il sangue del cuore forni- te di tipo pienezza, quelle da deficit di q* e sangue
scono l’energia ed il substrato materiale per allog- sono esclusivamente di tipo vuoto.
giare lo sh5n: se il q* e/o il sangue sono in vuoto, lo Il flemma può annebbiare il cuore, intralciando lo
sh5n non avrà un luogo in cui risiedere e vagherà, stato di coscienza e causando sonnolenza, anneb-
come sperduto. Il paziente accuserà difficoltà di biamento del sensorio e coma. Se il fuoco/flemma
concentrazione, sarà distratto, presenterà vuoti di aggredisce il cuore le manifestazioni saranno sia un
memoria, palpitazioni ed irrequietezza durante il obnubilazione dello stato di coscienza che
giorno, insonnia o sonno disturbato da troppi sogni un’agitazione mentale, come accade nella follia agi-
durante la notte. tata con delirio verbale ed agitazione maniacale.

TABELLA 1. SEGNI E SINTOMI DA INCAPACITÀ DEL CUORE AD ALLOGGIARE LO SH5N

QUADRO SINTOMI
Incapacità di alloggiare lo sh5n Vuoto di q* La mente vaga senza riposo (insonnia,
Vuoto di sangue iperonirismo, difficoltà di concentra-
Fuoco di cuore zione, ecc.)
Ostruzione degli orifizi del cuore Fuoco/flemma Follia agitata (agitazione maniacale, de-
lirio verbale, ecc)
Flemma o umidità/flemma Follia calma (sonnolenza, obnubi-
lazione del sensorio, coma)
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 51

SEGNI E SINTOMI DA INCAPACITÀ A gue del cuore danneggiano il rifornimento di san


CONTROLLARE IL SANGUE ED I VASI gue all’intero organismo, il che si manifesta inva-
Il q* del cuore imprime al sangue la forza necessa- riabilmente, fra i tanti sintomi possibili, con pallore,
ria per circolare nei vasi. Se il q* del cuore è in sia a livello dell’incarnato che della lingua. Sebbene
vuoto compariranno palpitazioni, fiato corto, polso ogni patologia organica si manifesti a livello della
vuoto (x[). Talvolta il vuoto del q* del cuore può lingua, si rammenti che il cuore ha la sua apertura
alterare il ritmo cardiaco, causando aritmie, tenden- somatica nella lingua, pertanto:
zialmente delle bradiaritmie. Il vuoto del q* del cuo- una lingua pallida indica un vuoto del q* e/o del
re può complicarsi ulteriormente con un ristagno di sangue del cuore
sangue. Il ristagno di sangue nei vasi del cuore pro- una lingua violacea indica un ristagno del sangue
voca in genere dolore precordiale o epigastrico, fino alla stasi
transitorio e modesto nei casi meno gravi, persisten- una lingua arrossata, in particolare alla punta, e so-
te, intenso nei casi gravi con stasi, accompagnati da prattutto se ulcerata, indica un’iperattività del fuoco
cianosi, lingua di color violaceo in toto o settorial- del cuore
mente. una lingua pallida indica un vuoto del q* e/o del
Sia il vuoto del q* del cuore che il vuoto del san- sangue del cuore.

TAVOLA 2 – SEGNI E SINTOMI DA INCAPACITÀ A CONTROLLARE IL SANGUE ED I VASI

QUADRO FISIOPATOLOGIA SINTOMI


Vuoto del q* del cuore Carente attività funzionale Palpitazioni, fiato corto, lingua pallida
Attività funzionale irregolare Aritmie
Ristagno di q* e xu7 nei vasi del cuore Dolori precordiali, cianosi, lingua vio-
lacea
Vuoto del sangue del cuore Apporto di sangue carente Pallore cutaneo, lingua pallida, capo-
giri

SINTOMI COMUNI NELLE AFFEZIONI DEL 5. esaurimento dello y1ng del cuore: si associano
CUORE dispnea, arti freddi, edemi, contrazione della
diuresi.
A) PALPITAZIONI.
Sono un sintomo aspecifico di coinvolgimento del B) INSONNIA.
cuore. I sintomi accompagnatori chiarificano il qua- Di norma lo sh5n /cuore controlla il ritmo sonno –
dro: veglia. Quando lo y1ng (attività fisica e mentale)
1. affezioni del cuore/sh5n da fattori emoziona- muta dal movimento al riposo, sopravviene il son-
li: il paziente si spaventa facilmente e, general- no, e quando trapassa dal riposo al movimento ci si
mente, si associa insonnia; sveglia. La normalità del sonno è fondata sulla natu-
2. vuoto del q* del cuore: di solito compaiono di rale alternanza tra lo y%n e lo y1ng e l’insonnia rap-
giorno, sotto sforzo e recedono a riposo, spesso presenta una rottura di questo equilibrio. Sebbene
sono accompagnate da fiato corto, astenia, ca- l’incapacità del cuore di alloggiare lo sh5n sia la
pogiri e sudorazioni spontanee; causa più frequente di insonnia, anche le affezioni
3. vuoto del sangue del cuore: di solito compaio- di altri z3ng -f} possono alterare queste alternanze
no di notte, indipendentemente dallo sforzo fisi- tra lo y%n e lo y1ng. L’insonnia, infatti, è un sinto-
co, il paziente presenta un incarnato pallido, mo comune anche nelle seguenti sindromi.
spesso si associano disturbi dello sh5n quali an- Vuoto del q* e del sangue del cuore e della milza:
sia, insonnia, iperonirismo; contraddistinto da insonnia, molti sogni che distur-
4. vuoto dello y%n del cuore e pienezza relativa bano il sonno, palpitazioni, smemoratezza, difficoltà
del fuoco del cuore: spesso si associano irrita- di concentrazione, stanchezza, anoressia, pallore.
bilità irrequietezza, capogiri, insonnia, sudora- Vuoto dello y%n ed eccesso del fuoco
zioni notturne e calore ai 5 cuori;
del cuore o del fegato o di entrambi: contraddistinto del q* del cuore al quale si sovrapponga un freddo
da irrequietezza, insonnia, capogiri, acufeni, xero- endogeno. Se il vuoto dello y1ng del cuore si in-
stomia, calore ai 5 cuori, lingua arrossata, polso ra- staura improvvisamente o raggiunge gradi estremi,
pido (shu-); possono associarsi polluzioni notturne, può manifestarsi con i quadri di collasso o shock
smemoratezza, palpitazioni e lombalgie. cardiocircolatorio della medicina occidentale.
Il fuoco e le mucosità perturbano il cuore: contrad-
distinto da oppressione soffocante al torace, testa QUADRI DA PIENEZZA
pesante, bocca amara, capogiri, induito linguale Il fuoco, il flemma ed il sangue stagnante, i quali
giallo e grasso, polso scivoloso (hu1) e rapido (shu- nella maggior parte dei casi sono di origine endoge-
) na, possono colpire il cuore. Il calore patogeno di
origine esterna può anch’esso provocare iperpiressia
elevata e disturbi del sensorio fino al coma, ma si è
DIFFERENZIAZIONE soliti parlare di un attacco al ministro del cuore da
calore esterno.
DELLE SINDROMI L’eccesso del fuoco del cuore può dare origine a tre
gruppi di sintomi:
Le sindromi dell’organo cuore possono essere sud- 1. sintomi legati al divampare del fuoco nel cuore,
divise in quadri da vuoto e quadri da pienezza. quali irrequietezza, sensazione febbrile, inson-
nia, agitazione
QUADRI DA VUOTO 2. sintomi legati al divampare verso l’alto del fuo-
I quadri da vuoto del cuore sono quattro: vuoto del co del cuore con dolore ed ulcerazioni del cavo
q*, dello y1ng, del sangue e dello y%n. Il q* appar- orale
tiene allo y1ng, così come il sangue appartiene allo 3. sintomi legati al divampare del fuoco del cuore
y%n, pertanto i quadri da vuoto del cuore possono trasmesso all’intestino tenue secondo la relazio-
essere raggruppati in due grandi categorie: vuoto ne bi2o l&, consistenti in stranguria, bruciori u-
del sangue e dello y%n oppure vuoto del q* e dello rinari, ematuria.
y1ng. Il primo è contraddistinto da sintomi psicolo- Tutti e tre questi gruppi di sintomi possono compa-
gici (riferibili ai quadri occidentali delle nevrosi), in rire isolatamente o associarsi.
quanto il deficit del substrato materiale rende il cuo-
re incapace di alloggiare lo sh5n. Il secondo si ma- Le perturbazioni del cuore da parte del flemma o
nifesta sotto forma di un’insufficienza cardiovasco- del fuoco e del flemma associati provocano altera-
lare, come risultato di un impoverimento della forza zioni dello stato mentale. Il flemma di per sé in ge-
che assicura la circolazione del sangue. nere provoca sintomi inibitori, quali introversione,
Sia il vuoto del sangue che il vuoto dello y%n del obnubilazione del sensorio, fino al coma. Il fuoco in
cuore causano un’agitazione dello sh5n, che vaga associazione al flemma causa in genere ipereccita-
senza dimora, che si manifesta come irrequietezza, zione, deliri verbali, comportamenti maniacali, co-
insonnia ed iperonirismo. I sintomi di accompa- me rilevabili nelle psicosi e nella schizofrenia.
gnamento valgono a differenziare i due quadri: il
Il ristagno di sangue localizzato nei vasi del cuore è
vuoto del sangue del cuore è contraddistinto da pal-
causato da un rallentamento del sangue fino alla sta-
lore dell’incarnato, lingua pallida, associati ai segni
si. Sebbene la sindrome debba essere classificata nei
generici di un vuoto del sangue, mentre il vuoto del-
quadri da pienezza, nella maggior parte dei casi
lo y%n del cuore è associato a segni di calore endo-
viene provocata da un vuoto del q* e dello y1ng,
geno o calore vuoto (x[ r7) . Se i segni di calore en-
tanto da essere una sindrome complessa. I casi lievi
dogeno sono pronunciati, si parlerà di vuoto dello
sono riferibili alle insufficienze coronariche della
y%n del cuore con esuberanza di calore o fuoco en-
medicina occidentale, mentre i casi gravi agli infarti
dogeni, essendo la differenza quantitativa e non
miocardici.
qualitativa.
Il carattere distintivo che contraddistingue sia il EZIOLOGIA GENERALE DEL CUORE
vuoto del q* che il vuoto dello y1ng del cuore è la
diminuzione dell’attività funzionale del cuore. La ENERGIE PERVERSE ESTERNE
differenza tra i due quadri consiste nella presenza di Il L^ng Sh[, al cap. 71, afferma:
segni di freddo nel vuoto dello y1ng del cuore, as-
senti nel vuoto del q* del cuore. In altri termini, il “Se le energie perverse esterne attaccano il
vuoto dello y1ng del cuore non è altro che un vuoto cuore, penetrano nel pericardio”.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 53

Il monarca deve essere preservato, quindi verrà di- /fuoco del fegato, che può facilmente trasmettersi al
feso dall’attacco delle energie cosmopatogene, le cuore, provocando un fuoco di cuore in eccesso.
quali non possono raggiungerlo e verranno deviate
al ministro del cuore. Questo tentato attacco viene Per quanto concerne l’intestino tenue, la tristezza
in genere operato dal calore, che si dice essere dete- interferisce con la capacità di giudizio che a
stato dal cuore, e che costituisce l’unica energia quest’organo è demandata.
perversa esterna il cui attacco al ministro del cuore
DIETA
venga descritto nella classificazione nosografica ci-
Sebbene i testi classici, in osservanza delle affinità
nese. Si tratta di una patologia acuta, nella quale il
analogiche, ci indichino le azioni svolte dai vari sa-
calore penetra rapidamente fino a y^ng f7n, provo-
pori sul cuore, nella pratica clinica, al contrario ad
cando febbre elevata, sete, agitazione ansiosa, in-
esempio di milza o fegato, la dieta viene scarsamen-
sonnia, nei casi gravi confusione mentale fino al de-
te presa in considerazione come causa di malattia
lirio, eruzioni cutanee. Al di là delle differenze clas-
del cuore.
sificative e semantiche, non sfuggirà come molti di
questi sintomi possano essere ricondotti al cuore, così Per quanto concerne l’intestino tenue, il consumo
come illustrato finora. eccessivo di cibi freddi e crudi può provocare la
formazione di freddo, mentre quello di cibi caldi
EMOZIONI
può causare la formazione di calore. Anche in que-
Il S] W7n, al cap. 39, afferma
sto caso le funzioni digestive dell’intestino tenue
sono, nell’ottica della Medicina Cinese, da ricon-
“La gioia rende lo sh5n tranquillo e ri-
dursi alla coppia milza/stomaco.
lassato, giova a y^ng q* ed a w7i q* ”.

ed ancora, al cap. 2 FORME CLINICHE


“Il cuore … controlla la gioia, la gioia
Verranno trattate le seguenti forme cliniche:
danneggia il cuore”.
A) Forme da vuoto del cuore
Se una gioia pacata, volendo una serenità d’animo
gioiosa, giova al cuore ed allo sh5n, una “gioia ec- 1) VUOTO DEL SANGUE DEL CUORE
cessiva”, con ciò intendendosi una continua eccita- 2) VUOTO DELLO Y%N DEL CUORE
zione mentale ancorché appagante, può danneggiare 3) VUOTO DEL Q* DEL CUORE
il cuore, provocando, nel lungo periodo, vuoto del 4) VUOTO DELLO Y!NG DEL CUORE
sangue/y%n del cuore, che può trasformarsi in un 5) COLLASSO DELLO Y!NG DEL CUORE
fuoco del cuore.
B) forme da pienezza del cuore
Sebbene di pertinenza del polmone secondo la ta- 6) IPERATTIVITÀ DEL FUOCO DEL CUORE
bella delle affinità analogiche, anche la tristezza può 7) RISTAGNO DEL SANGUE NEL CUORE
danneggiare il cuore, in quanto colpisce il polmone 8) IL FUOCO E LE MUCOSITÀ PERTURBANO IL CUO-
e ne consuma il q*. Il vuoto del q* del polmone, RE
9) LE MUCOSITÀ OSTRUISCONO GLI ORIFIZI DEL
monarca dell’energia, provoca un vuoto di z8ng q* CUORE
ed il cuore, anch’esso posto nel ji`o superiore, ne
sarà danneggiato. Il conseguente vuoto del q* del C) forme da vuoto dell’intestino tenue
cuore provoca palpitazioni, sudorazioni e, alla lun-
ga, può indurre un ristagno di sangue, con comparsa 10) FREDDO-VUOTO NELL’ INTESTINO TENUE
di precordialgie.
D) forme da pienezza dell’intestino tenue
Da ultimo, benché la collera sia di pertinenza del
fegato, sentimenti di frustrazione, risentimento, ran- 11) FREDDO PIENEZZA NELL’INTESTINO TENUE
core ed in genere emozioni durevolmente trattenute, 12) ANNODAMENTO DEL Q* DELL’INTESTINO TENUE
possono danneggiare anche il cuore. Queste situa- 13) PIENEZZA DI CALORE NELL’INTESTINO TENUE
zioni psicologiche, genericamente definite collera,
infatti possono indurre una risalita dello y1ng
VUOTO DEL SANGUE DEL CUORE una malattia cronica che li consumi, potranno cau-
sare un vuoto del sangue del cuore.
SINTOMATOLOGIA
Palpitazioni, insonnia, iperonirismo, scarsità di
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
memoria e difficoltà di concentrazione, capogiri,
Indebolimenti secondari ad emorragie acute o cro-
ansia, facilità a spaventarsi, incarnato pallido e pri-
niche, anemie, nevrosi, ipertiroidismo, cardiopatie
vo di lucentezza, labbra e mucose orali pallide.
in genere.
Lingua: pallida, sottile, talvolta lievemente secca.
Polso: sottile (x* ), debole (ru-), rugoso (s7)
PATOLOGIA ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Se il sangue del cuore è in vuoto, il cuore non può Nutrire il sangue, tonificare il cuore, calmare lo
alloggiare lo sh5n, e si manifesteranno ansia, facili- sh5n.
tà a spaventarsi, insonnia, iperonirismo.
Se il sangue è in vuoto, non nutre il mare dei midol- VUOTO DELLO Y%N DEL CUORE
li, e si manifesteranno capogiri, scarsità di memoria, SINTOMATOLOGIA
difficoltà di concentrazione. Palpitazioni, insonnia, iperonirismo, scarsità di
Se il sangue è in vuoto, non nutre il cuore ed il suo memoria e difficoltà di concentrazione, facilità a
q*, e si manifesteranno palpitazioni. spaventarsi, ansia, agitazione, irrequietezza, sudora-
Il sangue non nutre la cute e le mucose, e la carna- zione notturna, calore ai 5 cuori, bocca e gola sec-
gione sarà pallida e priva di lucentezza, le mucose che, sensazione di aver la febbre o febbricole, sudo-
pallide1. razioni notturne, pomelli arrossati.
La lingua è il germoglio del cuore. Se il sangue è in Lingua: rossa, secca, senza induito, punta arrossata,
vuoto, è incapace di salire fino alla lingua, che sarà talvolta con punteggiature rosse.
pallida. Se il vuoto di sangue è cronico, la lingua si Polso: sottile (x* ), rapido (shu-), talvolta galleg-
impoverisce e diventa sottile. Il sangue è connesso giante (f{) e vuoto (x[).
ai liquidi organici: se il sangue è in vuoto anche i
j%n y7 saranno alla lunga danneggiati e la lingua sa- PATOLOGIA
rà lievemente secca 2. Lo y%n comprende il sangue e così un quadro di
vuoto dello y%n del cuore manifesterà anche i segni
EZIOLOGIA di un vuoto del sangue del cuore (insonnia, ansia,
Una dieta poco nutriente o ristretta può danneggiare facilità a spaventarsi, difficoltà di concentrazione).
il q* dell milza. Se il q* della milza è debole, il ci- Un carattere distintivo tra l’insonnia da vuoto di
bo, già scarso, non viene trasformato e trasportato, sangue e quella da vuoto di y%n è che la prima è pre-
il sangue in generale è in vuoto ed il sangue del valentemente una difficoltà all’addor-mentamento,
cuore cadrà in uno stato di deficit. Spesso il fonda- la seconda una difficoltà all’indu-zione con risvegli
mento del vuoto del sangue del cuore va ricercato in plurimi.
un vuoto del q* della milza I caratteri distintivi rispetto al vuoto di sangue sono
Un sentimento che agisca cronicamente sullo sh5n i sintomi di calore vuoto (x[ r7), talvolta presenti
danneggia il cuore, che non è più in grado di gover- anche nel vuoto di sangue, ma più sfumati. Questo
nare il sangue. falso calore, spesso originato da un vuoto dello y%n
Una perdita acuta o cronica di sangue provoca un dei reni, si manifesta con una sensazione di irre-
vuoto di sangue. Poiché il cuore è la capitale del quietezza indefinita ed immotivata, sensazione di
sangue, ne verrà danneggiato3. calore al precordio, al palmo delle mani ed alla
I liquidi organici sono correlati con il sangue. Una pianta dei piedi (calore ai 5 cuori – w} x%n f1n r7),
malattia febbrile che danneggi i liquidi organici, o sudorazione notturna, rossore ai pomelli. Se lo y%n
dei reni è in vuoto, non può salire a raffreddare il
1
Anche nel vuoto di yang la carnagione è pallida, ma fuoco del cuore ed il calore-vuoto del cuore divam-
brillante, mentre nel vuoto di sangue è spenta ed opaca. pa.
2
Anche nel vuoto di yang la lingua è pallida, ma umida e La lingua è rossa e secca perché lo y%n, che com-
gonfia, mentre nel vuoto di sangue è tendenzialmente prende i liquidi organici, non può salire a raffred-
secca e sottile. darla, rossa alla punta (talvolta con punteggiature),
3
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese la depressio- poiché il calore vuoto divampa nel cuore.
ne del post parto è dovuta alle perdite ematiche del tra-
vaglio, che ledono il sangue del cuore e danneggiano lo
sh5n.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 55

Il polso sottile manifesta il vuoto dello y%n, la rapi- EZIOLOGIA


dità è una caratteristica del calore; può essere gal- Malattie acute e gravi, o croniche e debilitanti, con
leggiante perché il calore vuoto tende a trasparire particolare riguardo alle perdite di sangue gravi e/o
verso l’alto e la superficie, rimane comunque vuoto prolungate, in quanto viene a mancare il nutrimento
per il deficit dello y%n. In alcuni casi il calore, an- del q* (il sangue è la madre del q* )
corché vuoto, è talmente florido che il polso si fa Vecchiaia.
debordante (h9ng). Debolezza costituzionale.
La tristezza protratta, che indebolisce il polmone e
EZIOLOGIA z8ng q*, nuoce anche al cuore.
Un sentimento che perduri trattenuto per lungo
tempo, una vita emozionale stressante ed iperattiva. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Un indebolimento dello y%n dell’organismo, come Insufficienze cardiache croniche, bradiaritmie, ne-
parafisiologicamente avviene nella terza età, soprat- vrosi ansiose.
tutto femminile, in particolar modo in persone an-
siose e stressate emozionalmente. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
A seguito di una malattia da calore esterno che ab- Tonificare il q* del cuore.
bia impoverito i liquidi organici.

CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE VUOTO DELLO Y!NG DEL CUORE


Malattie consuntive, ipertiroidismo, nevrosi ansiose, SINTOMATOLOGIA
iperpiressie funzionali, tachiaritmie. Palpitazioni e dispnea aggravate dallo sforzo, sudo-
razioni spontanee, viso livido, astenia psichica e fi-
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO sica, oppressione dolorosa al precordio, freddolosità
Nutrire lo y%n del cuore, calmare lo sh5n. migliorata dal calore, arti freddi (soprattutto le ma-
ni) viso pallido, brillante.
Lingua: pallida, bagnata, gonfia e tenera.
VUOTO DEL Q* DEL CUORE Polso: profondo (ch5n), debole (ru-), tenue (w4i) o
SINTOMATOLOGIA annodato (ji5).
Palpitazioni e dispnea aggravate dallo sforzo, sudo-
razioni spontanee, viso livido, astenia psichica e fi- PATOLOGIA
sica. Alcuni sintomi sono comuni a quelli del vuoto del
Lingua: pallida o di colore normale, induito linguale q* del cuore (palpitazioni, dispnea, astenia, sudora-
bianco. zioni e pallore) in quanto il vuoto dello y1ng del
Polso: vuoto (x[), debole (ru-), in alcuni casi leg- cuore non è altro che un vuoto del q* del cuore ag-
germente debordante (h9ng) al pollice sinistro, ma gravatosi, nel quale compaiono anche sintomi di
vuoto (x[); talvolta il polso è irregolare (da^ ) o an- freddo interno.
nodato (ji5).4
La freddolosità, più pronunciata alle estremità, spe-
PATOLOGIA cie a quelle superiori, è causata dal vuoto dello y1ng
Questo quadro include segni aspecifici di vuoto di del cuore che non trasporta w7i q* alla periferia. Le
q* (astenia psicofisica, dispnea) e sintomi più speci- precordialgie sono dovute ad un ristagno di q* nel
fici connessi al cuore. torace, intorpidito dalla mancanza dello y1ng/calore
L’impulso del sangue è debole, la circolazione defi- fisiologico del cuore.
citaria, il sangue non sale al viso e l’incarnato è li-
vido, non raggiunge la lingua, che è pallida; il pol- Il viso pallido e brillante permette di distinguere il
so, senza energia, è vuoto e debole. vuoto dello y1ng del cuore dal vuoto del sangue del
Il q* del cuore, in vuoto, non riesce a controllare la cuore, dove l’incarnato è pallido ed opaco.
sudorazione e la regolarità del polso. La lingua è pallida perché il q* del cuore non riesce
a veicolarvi il sangue, gonfia, tenera e bagnata per-
4
Sia il polso da^ che il polso ji5 che quello eccitato (c]) ché lo y1ng del cuore in vuoto non riesce a dina-
sono aritmici, tuttavia i polsi c] e ji5 presentano arresti mizzare i liquidi che si accumulano.
irregolari ma brevi, mentre il polso da^ (altresì detto pe- Il polso è profondo, debole e tenue per la carenza di
riodico) ha degli arresti regolari e più lunghi. Infine, seb- y1ng, irregolare perché lo y1ng ed il q* non riesco-
bene accomunati dalla irregolarità delle extrasistoli, il no a controllare il battito cardiaco.
polso da^ è più lento, il polso c] più rapido.
EZIOLOGIA Agitazione, irrequietezza mentale, eccitazione, in-
In genere deriva da un vuoto cronico del q* del cuo- sonnia, risvegli plurimi, iperonirismo, sensazione di
re. calore, sete, volto arrossato, urine scarse e scure,
Un vuoto dello y1ng dei reni, lo y1ng originario, talvolta con presenza di sangue, bruciori urinari,
può complicarsi con un vuoto dello y1ng del cuore. bocca amara, ulcerazioni orali molto dolenti.
Lingua: arrossata, soprattutto alla punta, talvolta
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
con punteggiature rosse, induito giallo, o assente nei
Cardiopatie croniche, scompensi cardiaci.
casi gravi.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Polso: rapido (shu-), pieno (sh^ ), talvolta debordan-
Riscaldare e tonificare lo y1ng del cuore. te (h9ng), talvolta eccitato (c]) (rapido ed irregola-
re).
COLLASSO DELLO Y!NG DEL CUORE
SINTOMATOLOGIA PATOLOGIA
Palpitazioni, dispnea, respiro superficiale, sudora- Alcuni sintomi richiamano quelli del vuoto dello
zione profusa ed inarrestabile, corpo freddo, labbra y%n del cuore, in cui è presente un calore vuoto, ma
cianotiche, sensorio obnubilato fino al coma. in questo caso siamo di fronte ad un calore pienezza
Lingua: pallida o bluastra. che divampa. Si consideri comunque che chi soffre
Polso: nascosto (f{), annodato (ji5), tenue (w4i) fi- di un vuoto dello y%n del cuore, più facilmente potrà
no ad essere impercettibile. sviluppare un’iperattività del fuoco del cuore, con
viraggio della sintomatologia da un calore vuoto ad
PATOLOGIA un calore pienezza.
Si tratta di un aggravamento critico del vuoto dello La lingua non solo è arrossata (come nel vuoto dello
y1ng del cuore precedentemente descritto. y%n del cuore), ma anche ulcerata (calore pienezza
Lo y1ng in vuoto non muove più il sangue e le lab- distruttivo).
bra diventano cianotiche, la lingua può diventare Il volto è arrossato, non solo in regione zigomatica
bluastra. (come nel vuoto dello y%n del cuore), ma in toto
Lo y1ng in vuoto non è in grado di regolarizzare il (abbondanza di calore pienezza).
polso (aritmie) che tende a sprofondare e scompari- Il paziente è agitato, tende a scoprirsi perché ha cal-
re (il polso nascosto è un polso talmente profondo e do, è insofferente e reattivo molto più che nel calo-
sottile da essere impercettibile). re vuoto.
Il paziente accusa difficoltà a dormire, non solo ad
EZIOLOGIA addormentarsi (come nel vuoto dello y%n), ma tende
Vuoto dello y1ng del cuore che si aggravi critica- a risvegliarsi ripetutamente (il calore pienezza non
mente. permette allo y1ng di rientrare nello y%n).
Collasso dell’energia dei reni, a carico sia della ra- Le urine sono scarse e concentrate, talvolta emati-
dice y%n che di quella y1ng, che entrano in vuoto che, la minzione dolorosa, perché il calore del cuore
critico congiunto a causa della loro interdipendenza. può trasmettersi in basso all’accopiato intestino te-
L’evenienza più frequente sono le perdite acute di nue, dal quale passa, lungo il meridiano t3i y1ng,
liquidi organici consecutive a malattie febbrili con alla vescica. Qui il calore concentrerà le urine è po-
sudorazione profusa, a vomiti o diarree inarrestabili. trà agitare il sangue danneggiando i vasi.
La bocca è amara perché la pienezza di calore di-
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE sturba il gusto e la lingua, entrambi di pertinenza
Rallentamenti metabolici in corso di gravi malattie del cuore 5.
croniche, scompensi cardiaci, collassi, disidratazio- EZIOLOGIA
ni acute consecutive ad ipertermia con sudorazione Problemi emozionali, quali ansia cronica, frustrazione,
profusa, vomiti incoercibili, diarree inarrestabili. preoccupazioni costanti, tristezza protratta, possono

ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Sollevare lo y1ng, ripristinare la coscienza, arrestare
5
la sudorazione. Il sapore amaro in bocca più frequentemente compare
nelle patologie da calore del fegato e della vescica bilia-
re, in tal caso perdura nell’arco della giornata. Il carattere
IPERATTIVITÀ DEL FUOCO DEL CUO-
distintivo di quello riferibile al calore di cuore è che si
RE presenta solo al mattino, soprattutto dopo una notte in-
SINTOMATOLOGIA sonne.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 57

provocare un ristagno del q* del cuore che, alla lunga, • vuoto di q*/y1ng del cuore (il sangue non
può trasformarsi in fuoco del cuore. circola perché manca di energia/calore)
Spesso il fuoco del cuore è trasmesso o innescato da • vuoto del sangue del cuore (il sangue in
un fuoco del fegato che si innalza ed infiamma vuoto non ha la capacità di muoversi)
l’alto. In tal senso anche le cause alimentari, come • fuoco del cuore (il fuoco concentra il san-
una dieta troppo ricca in alimenti piccanti e riscal- gue e ne impedisce i movimenti).
danti, può essere un fattore predisponente o inne- Se il quadro è causato da vuoto di q*/y1ng del cuore
scante. o vuoto del sangue del cuore, i sintomi di ristagno
Nell’ottica dei rapporti fegato/cuore ed al fine (pienezza) si assoceranno a quelli di vuoto, dando
dell’insorgenza di fenomeni di fuoco trasmessi dal origine ad una sindrome complessa. Se il quadro è
fegato al cuore, si consideri come la genesi del ri- causato da fuoco del cuore, la sindrome sarà da pie-
stagno del q* del cuore su base psicologica (tristez- nezza.
za, frustrazione, ecc.) sia una commistione di rista- Nella maggior parte dei casi la sindrome è da ricol-
gno (pienezza) e di vuoto (ad esempio la tristezza legare ad un vuoto di q*/y1ng del cuore, di per sé
consuma il q* ). Il viraggio da questo stato di vuo- presente anche nel vuoto di sangue del cuore, data
to/pienezza ad una pienezza di calore vera e propria la stretta interdipendenza tra q* e sangue.
è spesso innescato dal fegato che, sulla scorta di una Il dolore è provocato dal ristagno/stasi di sangue,
collera improvvisa, libera verso l’alto il suo fuoco aggravato dallo sforzo fisico che consuma il q*, o
che si trasmette al cuore. Ecco che un paziente in dal freddo, che consuma lo y1ng. Il dolore segue la
precedenza depresso vira verso uno stato di agita- faccia mediale del braccio, percorsa dal meridiano
zione ed iperattività. del cuore.
Il sangue statico non circola, le labbra e le unghie
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE diventano cianotiche.
Nevrosi ansiose. Gengivostomatiti, glossiti, uretriti, Il sangue statico intralcia la formazione e la circola-
cistiti. zione di z8ng q*, che non può diffondersi, e gli arti
diventano freddi.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Il sangue statico non può raggiungere la lingua, che
Rinfrescare il cuore, purificare il calore, calmare lo
diventa violacea. Il colore tenderà al bluastro se
sh5n
predomina il freddo (vuoto di q*/y1ng), al rossastro
se predomina il calore (fuoco di cuore).
Il sangue statico impedisce la corretta formazione
RISTAGNO DI SANGUE NEL CUORE del battito ed il polso sarà aritmico.
SINTOMATOLOGIA
Palpitazioni, dolori precordiali, di intensità variabi- EZIOLOGIA
le, da punture di spillo ad un’oppressione dolorosa, Essendo il momento eziologico è un ristagno di
irradiata a tutto il torace o verso la parte interna del sangue nel torace, qualunque causa di rallentamento
braccio sinistro. sanguigno potrà provocare questa sindrome. In par-
Lingua: violacea, spesso con punteggiature più scu- ticolare:
re. • emozioni represse che si accumulino nel
Polso: sottile (x* ), rugoso (s7), annodato (ji5), irre- torace/cuore/sh5n
golare (da^ ). • vuoto di q*/y1ng del cuore
Se la malattia si aggrava ed il ristagno si trasforma • vuoto di sangue/q* del cuore
in stasi, il dolore diventa intenso, brutale, a pugnala-
• mucosità che velano il cuore
ta, il paziente teme per la propria vita. Gli arti di-
• fuoco del cuore.
ventano freddi, le labbra e le unghie violacee, si può
avere perdita di coscienza, il polso diventa tenue
Il quadro patologico può essere precipitato, virando
(w4i), fino a scomparire.
dal ristagno alla stasi, sulla scorta di un evento criti-
PATOLOGIA co, quale:
Questa sindrome rappresenta l’esito finale di un esposizione al freddo, sforzo fisico (soprattutto nei
quadro patologico che abbia indotto un rallentamen- vuoti di q*/y1ng del cuore)
to del sangue a livello del cuore. Una stasi di sangue eccesso incontrollato di un’emozione che si libera
a livello cardiaco può conseguire a diverse cause: sotto forma di fuoco (fuoco di cuore, fuoco e muco-
sità).
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE sforma in fuoco, il paziente si agita, ride e piange in
Insufficienza coronarica, infarto miocardico. maniera incontrollata, grida, diventa violento, ad
originare i quadri di “follia agitata” (kuang) della
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Medicina Cinese. Follia calma e follia agitata spes-
Regolare il sangue, far circolare il sangue, calmare so trapassano l’una nell’altra, vuoi per il viraggio
lo sh5n e, nel caso, riscaldare lo y1ng del cuore. patologico spontaneo del ristagno di flemma verso
il calore, vuoi per la sovrapposizione del calore,
spesso generato dall’e-splosione di un sentimento.
IL FUOCO E LE MUCOSITÀ PERTUR- Nei casi gravi, l’ostruzione degli orifizi del cuore
BANO IL CUORE può causare perdita di coscienza e coma. Questa
SINTOMATOLOGIA forma di coma è di tipo pienezza, in contrapposizio-
Agitazione o depressione, ottusità, insonnia, ipero- ne a quella da collasso dello y1ng, di tipo vuoto.
nirismo, irrequietezza mentale, palpitazioni, bocca La lingua arrossata indica la presenza di calore,
amara, sete, stipsi, oliguria. Se la situazione si ag- l’induito giallo e grasso quella di umidità/calore.
grava, compaiono confusione mentale, delirio ver- Il polso scivoloso testimonia la presenza di flemma,
bale, soliloquio, agitazione maniacale, riso o pianto la rapidità indica il calore, la pienezza segnala
incontrollabili, comportamenti violenti e, in casi cri- l’eccesso.
tici, perdita di coscienza fino al coma.
Lingua: rossa con induito giallo e grasso, punta ar- EZIOLOGIA
rossata o punteggiata di rosso. Il flemma, originatosi come sopra illustrato, si de-
Polso: pieno (sh^ ), rapido (shu-) e scivoloso (hu1), posita sugli orifizi del cuore. Il calore, derivante dal
oppure rapido (shu-), debordante (h9ng) e scivoloso ristagno prolungato di flemma, o da problemi emo-
(hu1), oppure pieno (sh^ ), rapido (shu-) a fil di fer- zionali, si trasforma in fuoco ed agita lo sh5n.
ro (xi1n). Una patologia da calore esterno che invada il mini-
stro del cuore, può dare quadri analoghi, con minor
PATOLOGIA evidenza dei sintomi psichici.
Si tratta di una sindrome da pienezza, dove il fuoco
agita il cuore ed il flemma ne ostruisce gli orifizi. I CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
momenti eziologici, fuoco e flemma, sebbene em- Malattie mentali, sindromi maniacali, epilessia.
bricati, possono essere distinti. Il flemma è una pro-
duzione patologica derivante da un’alterazione del ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
metabolismo dei liquidi organici, causato da un Eliminare il fuoco del cuore, calmare lo sh5n, dis-
vuoto del q* della milza. Il flemma, addensandosi e solvere il flemma.
ristagnando, tende a produrre calore, il quale lo
concentrerà ulteriormente. Sia le cause alimentari LE MUCOSITÀ OSTRUISCONO GLI O-
(un’alimentazione troppo ricca di cibi dolci e gras- RIFIZI DEL CUORE
si), che quelle psicologiche (una rimuginazione ec- SINTOMATOLOGIA
cessiva) possono portare ad una formazione di Inebetimento, incapacità di riconoscere le persone,
flemma. D’altra parte, sia il calore/fuoco del cuore, soliloquio, confusione mentale, sguardo fisso, afa-
che quello del fegato (spesso a genesi menta- sia, rantoli, vomito. Nei casi gravi, perdita di co-
le/emozionale) tendono a concentrare il flemma, scienza, respiro stertoroso.
che di per sé nasce con connotazioni di fred- Lingua: gonfia, con induito bianco, grasso e spesso.
do/vuoto. Polso: scivoloso (hu1), profondo (ch5n).
Il flemma, quindi, vela gli orifizi del cuore e deter-
mina un quadro da pienezza. PATOLOGIA
Il flemma, di per sé, è una forma di umidità, quindi Questa sindrome, da pienezza, è molto simile alla
pesante e torpida, che tende a rallentare. In presenza precedente, salvo che per l’assenza di fuoco. Come
di scarsi segni di fuoco/calore, il flemma darà origi- detto, il flemma è una produzione patologica
ne a quadri sì di pienezza, ma con inebetimento ed dell’umidità. Quest’ultima, di per sé, è pesante e
introversione del paziente (paziente depresso, che tende a scendere. La possibilità di salire a velare gli
borbotta tra sé e sé oppure è muto, che non si ali- orifizi del cuore le è garantita o dal fuoco, in questo
menta, agitato internamente, poco reattivo caso assente, o da qualcosa che la mobilizzi verso
all’esterno) ad originare i quadri di “follia calma” l’alto, nella fattispecie il vento interno.
(dian) della Medicina Cinese. Se il flemma si tra-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 59

Questo quadro patologico si manifesta infatti in pa- Dolori addominali migliorati dalla pressione e dal
zienti affetti da incidenti cerebrovascolari, nei quali calore, desiderio di bevande calde, borborigmi, diar-
il vento associato al flemma, provochi afasia, para- rea, urine abbondanti e chiare, pollachiuria senza
lisi e coma. La mancanza di fuoco rende conto sintomi infiammatori.
dell’assenza dei sintomi quali agitazione, ansia, Lingua: pallida, con induito bianco.
comportamenti violenti, ecc.. Polso: profondo (ch5n), lento (ch^ ).
Questo quadro può presentarsi anche nei bambini,
con ritardo mentale e difficoltà di parola. In tal caso PATOLOGIA
l’immaturità della milza, parafisiologica La sindrome può essere inquadrata in due modi di-
nell’infanzia, è talmente accentuata da provocare un versi.
accumulo massivo di umidità, che deborda in tutto Il primo: si tratta di un vero e proprio vuoto di
l’organismo fino a raggiungere gli orifizi del cuore. y1ng/calore negli intestini, con compromissione
Lo stato stuporoso, la confusione mentale e l’in- delle funzioni digestive. Il secondo: il quadro è as-
coscienza sono causati dal flemma che vela gli ori- similabile ad un vuoto dello y1ng della milza. La
fizi del cuore. contraddizione è solo apparente, in quanto lo y1ng
I rantoli e la nausea sono provocati dal flemma che /calore dei reni/m*ng m5n giunge agli intestini per
si accumula nello stomaco e nel polmone. sostenere la funzione digestiva attraverso la milza.
Il cuore, ostruito dal flemma, non può comandare la Si tratta quindi di una differenza semantica.
lingua, e la parola è inceppata, lo sh5n torpido. Salvo i borborigmi, di pertinenza dell’intestino te-
La lingua gonfia, con un induito spesso e grasso, nue, tutti gli altri sintomi sono riconducibili al vuoto
testimonia dell’umidità/flemma che si accumula. dello y1ng della milza. Così il desideri di bevande
L’induito è bianco e non giallo. ad indicare l’as- calde, la ricerca del calore, il gradimento del mas-
senza di calore. saggio sono un tentativo di recuperare calore/y1ng,
Il polso scivoloso e profondo indica la presenza di la cui carenza si manifesta con diarrea, urine ab-
umidità nell’interno. bondanti e chiare, polso lento.
La lingua è pallida perché lo y1ng è in vuoto.
EZIOPATOGENESI Il polso è profondo perché il freddo è interno.
Nei bambini costituzionale.
Negli adulti la rimuginazione ed in genere un sen- EZIOLOGIA
timento che perduri a lungo, aggravati da errori die- Consumo eccessivo di cibi freddi e crudi.
tetici (eccesso di cibi grassi, freddi e crudi)
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE Enterite cronica, dissenteria cronica.
Ictus, epilessia, ritardi di sviluppo nei bambini, de-
menze senili. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Riscaldare e tonificare intestino tenue e milza.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Aprire gli orifizi del cuore, dissolvere il flemma. FREDDO PIENEZZA NELL’INTESTINO
TENUE
SINDROMI DEL MERIDIANO DEL CUORE SINONIMI: (OSTRUZIONE DEL QI NELL’INTESTINO TE-
NUE)
a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano
Dolori crampiformi lungo il tragitto del meridiano. SINTOMATOLOGIA
Dolore con sensazione di torsione all’addome infe-
b) Il calore perverso segue il meridiano a turbare riore, che può diffondersi verso lo scroto e/o alla
l’alto schiena, addome gonfio con intolleranza alla pres-
Gola secca, sclere gialle ed iniettate, palmo delle sione, borborigmi, flatulenza, l’emissione di gas
mani caldo, dolori precordiali, gengivostomatiti, ul- migliora i dolori, gonfiori scrotali.
cerazioni linguali, lingua arrossata e rigida. Lingua: pallida, induito bianco e sottile.
Polso: profondo (ch5n), a fil di ferro (xi1n), talvolta
FREDDO-VUOTO NELL’INTESTINO teso (j&n).
TENUE PATOLOGIA
La sintomatologia è strettamente imparentata a
SINTOMATOLOGIA
quella del quadro “il freddo ristagna nel meridiano
del fegato”, dalla quale è difficilmente distinguibile. L’ostruzione degli intestini interferisce con le fun-
In effetti il momento eziologico, una stasi di q*, in- zioni di abbassamento dello stomaco e possono
teressa sia l’intestino tenue che il fegato. Può essere comparire nausea e vomito.
un quadro acuto, in tal caso si tratta di una pienezza Il polso profondo e a fil di ferro indica l’ostru-zione,
di freddo nell’intestino tenue, o cro-nico, in tal caso il polso teso riflette il dolore.
si parla di una pienezza del q* del fegato (ristagno
di q* ) sovrapposta ad un vuoto del q* della milza. Il EZIOLOGIA
quadro è comunque dominato dal ristagno del q*, L’ostruzione del q* dell’intestino tenue può aggra-
con dolori distensivi, associati a gonfiori, aggravati varsi è dar luogo ad un annodamento. Tutti i fattori
dalla pressione, migliorati dall’emissione di gas; che generano l’ostruzione giocano un ruolo favoren-
quest’ultimo aspetto, assente nella sindrome “il te all’annodamento.
freddo ristagna nel meridiano del fegato”, varrebbe
a corroborare l’attribuzione all’intestino. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
La lingua pallida e l’induito bianco testimoniano del Torsioni intestinali, ernie inguinali strozzate.
freddo.
Il polso profondo e a fil di ferro indica l’ostru-zione, ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
il polso teso riflette il dolore. Far circolare il q* nel ji`o inferiore eliminando
l’ostruzione, mobilizzare il q* dell’intestino tenue.
EZIOLOGIA
Consumo eccessivo di cibi freddi e crudi (freddo di
origine alimentare). PIENEZZA DI CALORE
Freddo di origine esterna. NELL’INTESTINO TENUE
Qualunque fattore che provochi un ristagno del q* SINTOMATOLOGIA
del fegato predisporrà all’insorgenza di questo qua-
dro patologico. Inquietudine, agitazione, viso arrossato, sordità,
gengivostomatiti, dolore all’addome, bruciori ure-
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE trali, bruciori urinari, urine scarse ed ipercromiche,
Coliche intestinali, ernie inguino-scrotali, torsione talvolta sangue nelle urine, sensazione di calore fa-
del funicolo spermatico, torsione testicolare, varico- stidioso al petto. Possono comparire ansia, insonnia,
cele. viso arrossato.
Lingua: arrossata, specie alla punta, induito giallo.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Polso: rapido (shu-), talvolta scivoloso (hu1), tal-
Far circolare il q* nel ji`o inferiore, armonizzare il volta debordante (h9ng).
fegato.
PATOLOGIA
Si tratta di una sindrome da calore pienezza localiz-
ANNODAMENTO DEL Q*
zato all’interno, nella quale il fuoco di cuore si tra-
DELL’INTESTINO TENUE smette all’accoppiato intestino tenue, dal quale si
SINTOMATOLOGIA
propaga anche alla vescica, facente parte del meri-
Dolori violenti all’addome, gonfiore addominale diano t3i y1ng. Il calore nell’intestino tenue brucia i
con intolleranza alla pressione, borborigmi, stipsi, liquidi che non giungono più alla vescica, cosicché
nausea, vomito. le urine si fanno scarse e concentrate. Il calore pro-
Lingua: induito spesso e bianco. voca dolori alla minzione e, se intenso, può danneg-
Polso: profondo (ch5n), a fil di ferro (xi1n), talvolta giare i vasi, con comparsa di sangue nelle urine.
teso (j&n). Il calore/fuoco, che si origina nel cuore, può mani-
festarsi anche a questo livello con ansia, insonnia,
PATOLOGIA viso arrossato.
La sindrome è molto simile a quella appena illustra- Il meridiano dell’intestino tenue penetra nel-
ta, salvo che riveste costantemente un carattere di l’orecchio e, se il calore lo segue, può insorgere
acuzie. L’intestino è bloccato ed i dolori sono molto sordità.
intensi, esacerbati dalla pressione. I movimenti a La lingua rossa riflette la presenza di calore, loca-
monte dell’ostruzione provocano borborigmi. lizzato nel cuore (punta arrossata) e la frequente as-
L’alvo e inizialmente pervio ai gas ma non alle feci, sociazione di umidità (induito giallo).
poi anche la flatulenza scompare e l’addome si gon-
fia sempre più.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 61

Il polso è rapido per la presenza del calore, debor- Cistiti, uretriti, cistopieliti.
dante a causa della pienezza, scivoloso per
l’eventuale umidità. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Purificare il calore del cuore e dell’intestino tenue.
EZIOLOGIA
Problemi emozionali, quali ansia cronica, frustra-
zione, preoccupazioni costanti, tristezza protratta, SINDROMI DEL MERIDIANO
possono provocare un ristagno del q* del cuore che, DELL’INTESTINO TENUE
alla lunga, può trasformarsi in fuoco del cuore che a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano
si trasmette all’intestino tenue. Torcicollo, dolori lungo la faccia posteriore del
Spesso il fuoco del cuore è trasmesso o innescato da braccio e della spalla. Dolori e gonfiori alla mandi-
un fuoco del fegato che si innalza ed infiamma bola.
l’alto. In tal senso anche le cause alimentari, come
una dieta troppo ricca in alimenti piccanti e riscal- b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
danti, può essere un fattore predisponente o inne- segue a turbare l’alto
scante. Faringodiania, sordità, occhi gialli.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
CAPITOLO 9

SINDROMI DELLA MILZA


E DELLO STOMACO
La milza e lo stomaco costituiscono il sistema digerente e forniscono le basi materiali per l’energia del cielo
posteriore.
La milza digerisce il cibo, trasporta, distribuisce e trasforma le essenze dei cibi e reintegra il q*. Queste fun-
zioni promuovono il metabolismo dei liquidi organici e valgono a mantenere il sangue nei vasi e gli organi in
sede. La milza invia verso l’alto l’essenza dei cibi fino al polmone ed al cuore, garantendo il movimento del
q* verso l’alto.
Lo stomaco riceve i cibi, li decompone ed invia il frutto della prima digestione in basso verso gli intestini.
La milza e lo stomaco sono in rapporto bi2o l&, ma il termine p^ /w7i contiene un’integrazione perfetta e pro-
fonda che non ha riscontro in nessun’altra coppia z3ng f}, tanto che la milza e lo stomaco vengono spesso
considerati insieme, soprattutto da un punto di vista digestivo, essendo lo stomaco l’aspetto y1ng e la milza
quello y%n della coppia.

SEGNI E SINTOMI DA ALTERAZIONE • quando l’umidità e trattenuta nella cavità pleu-


DELLE FUNZIONI DI TRASPORTO E rica, o addominale si manifestano idrotorace o
TRASFORMAZIONE ascite;
L’alterazione delle funzioni digestive in genere in- • quando l’umidità e trattenuta a livello sottocu-
duce i sintomi di un’indigestione, contrassegnata da taneo, si manifestano edemi;
anoressia, distensione addominale e diarrea. • quando l’umidità e trattenuta negli arti, si mani-
L’alterazione delle funzioni di trasporto, distribu- festano astenia con sensazione di pesantezza;
zione e trasformazione dell’energia estratta dagli • quando l’umidità e trattenuta nel polmone, si
alimenti provoca astenia, emaciazione ed incarnato condensa in flemma, il quale a sua volta provo-
esangue. Il sostegno del q* a mezzo del suo conti- ca tosse ed asma.
nuo rinnovamento è strettamente correlato con il
trasporto, la distribuzione e la trasformazione degli La Medicina Cinse usa pertanto affermare che
alimenti, pertanto una milza in vuoto sarà una delle l’umidità interna e le ritenzioni di liquidi sono con-
cause principali di un vuoto generico di q*, che si nesse alla milza.
manifesta con torpore, mancanza di forza, fiato cor-
to e polso debole. SEGNI E SINTOMI DA ALTERATO
CONTROLLO DEL SANGUE
SEGNI E SINTOMI DA ALTERATO ME- Se la milza è incapace di mantenere il sangue
TABOLISMO DEI LIQUIDI all’interno dei vasi sanguigni, si manifesteranno
L’alterazione delle funzioni della milza di distribui- emorragie con carattere di cronicità, quali sangui-
re i liquidi organici e promuovere il metabolismo namenti uterini, proctorragie, ematurie.
dell’acqua provoca una ritenzione di umidità
nell’organismo. Questo evento causa quadri diffe- SEGNI E SINTOMI MA MANCATO
renti in funzione della localizzazione dell’accu- SOSTEGNO
mulo di umidità:
• quando l’umidità è trattenuta nel torace e nella Nei casi cronici di vuoto del q* della milza, i quadri
regione epigastrica, si manifestano oppres-sione assumono una particolare connotazione di “caduta”,
toracica con nausea e vomito; il q*, incapace di salire, cadrà verso il basso, mani-
• quando l’umidità e trattenuta negli intestini, si festandosi, oltre che con diarrea
manifesta diarrea;
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 63

cronica, con prolassi (uterini, rettali) e ptosi organi- sintomi. Il singhiozzo può essere classificato in base
che (gastriche, renali). alle regole vuoto/pieno e caldo/freddo.
Il singhiozzo da pienezza di freddo ha un suono
SEGNI E SINTOMI DA ALTERAZIONI basso e può essere calmato dal calore, a testimo-
DELLO STOMACO nianza di un freddo di stomaco. Il singhiozzo da
Un deficit delle capacità dello stomaco di accogliere pienezza di calore ha un suono intenso, è continuo
il cibo provoca perdita di appetito, facile sazietà e ed è accompagnato da alitosi e stipsi, ad indicare la
riduzione dell’apporto alimentare. Al contrario, in presenza di un fuoco di stomaco. Il singhiozzo da
caso di fuoco di stomaco, che induce un’iperattività freddo/vuoto è debole e di suono basso, disconti-
funzionale dello stomaco, spesso compare polifagia. nuo, spesso accompagnato da freddolosità e debo-
Il fuoco vuoto di stomaco, da vuoto di y%n, determi- lezza generalizzata, ad indicare un vuoto dello y1ng
na invece una sensazione di languore di stomaco, della milza. Il singhiozzo da calore/vuoto è discon-
non una vera e propria fame. La direzionalità del q* tinuo, generalmente associato a sete e bocca e gola
dello stomaco è verso il basso. Una risalita patolo- secca, ad indicare un deficit dello y%n dello stoma-
gica del q* dello stomaco causa nausea, vomito, e- co.
ruttazioni, singhiozzo.
Rigurgiti acidi. Le cause principali di rigurgiti aci-
SINTOMI COMUNI NELLE AFFEZIONI di sono la disarmonia fegato stomaco (un attacco
DELLA MILZA E DELLO STOMACO trasverso del q* del fegato stagnante allo stomaco)
Vomito. Può essere suddiviso in due categorie: da ed un freddo/vuoto di milza e stomaco. Il primo
pienezza e da vuoto. Il vomito da pienezza ha un quadro ha caratteristiche di calore, essendo associa-
esordio acuto ed una durata breve ed è provocato to ad irritabilità, bocca amara e polso rapido (shu-)
principalmente da: e a fil di ferro (xi1n), il secondo quadro ha caratteri-
• ristagno di alimenti indigeriti a causa di stravizi stiche di freddo/vuoto, essendo accompagnato da
alimentari; distensione epigastrica, eruttazioni, induito bianco,
• accumulo di flemma o liquidi nello stomaco; polso ritardato (hu2n) e debole (ru-).
• attacco trasverso allo stomaco da parte del q*
del fegato. Dolori gastrici. Il dolore gastrico riconosce le me-
Il vomito da vuoto presenta un esordio graduale, desime cause di qualunque altro dolore:
tende a protrarsi nel tempo ed è causato da uno sca- l’impedimento alla circolazione del q* e del sangue.
dimento delle funzioni digestive e di trasporto della Può essere provocato da energie perverse esterne (in
milza e dello stomaco. particolare il freddo), pasti irregolari, stravizi ali-
Le caratteristiche del vomito forniscono indizi ag- mentari, cause psichiche e surmenage fisico. I sin-
giuntivi: tomi accompagnatori valgono a chiarire la diagnosi
• un vomito di sapore acido indica un attacco del eziologica.
fegato sullo stomaco; • Le gastralgie da freddo perverso sono contrad-
• un vomito di sapore amaro indica calore nel fe- distinte da esordio acuto, dolori intensi e dal fat-
gato e nella vescica biliare che intralcia la dige- to di essere migliorata dall’appli-cazione di ca-
stione; lore;
• un vomito mucoso e liquido indica freddo nello • le gastralgie da ristagno di cibo sono associate
stomaco con ritenzione di liquidi; ad eruttazioni di cattivo sapore, alitosi, rigurgiti
• un vomito subito dopo l’assunzione del cibo in- acidi, induito spesso e grasso, e sono alleviate
dica un calore pienezza dello stomaco; dal vomito;
• ripetuti conati di vomito con vomito scarso o • le gastralgie da disarmonia fegato/stomaco che
assente indicano un vuoto dello y%n dello sto- insorgono a seguito di un attacco di rabbia, sono
maco. contraddistinte da un dolore distensivo, irradia-
to agli ipocondri ed accompagnato da eruttazio-
Singhiozzo. Il singhiozzo deriva da un controcor- ni frequenti;
rente del q* dello stomaco. Nella maggior parte dei • le gastralgie che si manifestano nelle sindromi
casi si tratta di un disturbo transitorio, non necessita da freddo/vuoto della milza e dello stoma-
di terapia e riveste scarso significato clinico. In al- • co sono modeste ma persistenti e sono alleviate
cuni casi, invece, persiste ed indica una patologia, dalla pressione e dal calore
soprattutto se si manifesta in associazione ad altri
• le gastralgie da stasi del sangue, caratterizzate Nelle diarree croniche:
da un dolore trafittivo a localizzazione fissa, • la diarrea da vuoto del q* della milza e dello
sono spesso accompagnate da ematemesi e/o stomaco è contraddistinta dalla periodicità, dal
melena. fatto che le feci contengono cibi indigeriti,
Eruttazioni. Le eruttazioni si manifestano al- dall’essere aggravata da pasti pesanti, accom-
l’interno dei seguenti quadri sindromici: pagnata da anoressia, distensione post-prandiale
• ristagno di cibo nello stomaco, conseguente a e sazietà, incarnato pallido e opaco, lingua pal-
stravizi alimentari, associato ad eruttazioni aci- lida con induito bianco;
de e di sapore sgradevole, talvolta con nausea e • la diarrea da vuoto dello y1ng dei reni, si palesa
vomito ed un induito spesso e grasso; con scariche che si manifestano al mattino pre-
• accumulo di flemma/calore nello stomaco da sto, associate a borborigmi e dolori colici pe-
errori dietetici: le eruttazioni sono associate ad riombelicali alleviati dall’evacuazione, arti
una sensazione di distensione oppressiva al to- freddi, freddolosità generalizzata, ma in partico-
race, da un induito giallo e grasso e, talvolta, da lare all’addome;
vomito di mucosità; • la diarrea da disarmonia fegato/milza si manife-
• disarmonia fegato/stomaco: le eruttazioni sono sta dopo stimoli emotivi che ostacolino
spesso associate a distensione addominale e l’armonico fluire del q* del fegato, è associata a
scatenate da un attacco di rabbia; sensazione di distensione dolorosa agli ipocon-
• vuoto freddo di milza e stomaco: le eruttazioni dri irradiata al torace, eruttazioni, anoressia e
vanno e vengono, sono accompagnate da debo- dolori addominali.
lezza generale, arti freddi, incarnato opaco e ri-
gurgiti di liquidi acquosi. DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI

Diarrea. La diarrea di pertinenza delle affezioni Le sindromi della milza e dello stomaco possono
della milza e dello stomaco si manifesta con ripetute essere suddivise in quadri da vuoto e quadri da pie-
defecazioni di feci molli, che possono contenere ci- nezza.
bi indigeriti, ma non sangue o pus. La diarrea
frammista a sangue o pus è generalmente provocata QUADRI DA VUOTO
da un attacco da umidità/calore al grosso intestino La condizione fondamentale di vari quadri da vuoto
(dissenteria). della milza è il deficit del suo q*, che provoca una
La diarrea può manifestarsi in forma acuta o croni- diminuzione delle capacità della milza di assicurare
ca. Le forme acute sono da ricondurre ad energie la digestione e l’assimilazione. Se questo stato per-
perverse esterne (in particolare il freddo / umidità siste per un tempo prolungato, la forza e la vitalità
ed il calore/umidità che intralciano le funzioni della di un individuo ne saranno compromesse. Il vuoto
milza e dello stomaco), e a stravizi alimentari. Le del q* della milza è alla base delle sindromi caren-
diarree croniche sono da ricondursi a vuoto del q* ziali di molti altri z3ng. Se il vuoto del q* della mil-
della milza e dello stomaco, vuoto dello y1ng dei za è associato a sintomi di freddo, quali ad esempio
reni, disarmonia fegato/milza. avversione al freddo e/o dolore addominale aggra-
Nelle diarree acute: vato dal freddo, si parla di vuoto dello y1ng della
• la diarrea da freddo/umidità è caratterizzata da milza. Se il vuoto del q* della milza è accompagnato
feci molli o addirittura acquose, dolori addomi- da sintomi che testimoniano una ritenzione di umi-
nali, induito bianco e grasso ed è spesso asso- dità (diarrea, leucorrea con perdite liquide abbon-
ciata a malattie da raffreddamento (naso ottura- danti, edemi ed un induito spesso e grasso) si parla
to, cefalea, brividi e febbre poco elevata); di vuoto della milza con ritenzione di umidità. Se il
• la diarrea da calore umidità è causata da cibi vuoto del q* della milza è contraddistinto da un in-
guasti ed è contraddistinta da feci acquose, do- capacità ad innalzare il q* e le sostanze nutritizie,
lori addominali, bruciori anali, sete, induito che si manifesta con lienteria cronica e ptosi o pro-
giallo e grasso; lassi viscerali, si parla di crollo del q* della milza.
• la diarrea da stravizi alimentari è contraddistinta Il mantenimento del sangue all’interno dell’albero
da feci di odore nauseabondo, distensione e do- vascolare dipende dal q* della milza, tanto che un
lori addominali alleviati dall’eva-cuazione, erut- suo deficit potrà manifestarsi con fenomeni emorra-
tazioni acide e di odore sgradevole, induito gici. Le emorragie da vuoto del q* della milza sono
grasso e spesso. caratterizzate dalla cronicità e dal fatto di manife-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 65

starsi nella parte inferiore dell’organismo, come av- permanenze in ambienti umidi, oppure per una dieta
viene in alcuni tipi di metrorragia, alcuni sanguina- troppo ricca in alimenti crudi e/o freddi.
menti emorroidari e nelle ematurie protratte. L’umidità/freddo di origine esterna può provocare
La produzione di q* e sangue è strettamente con- una sindrome molto simile al vuoto del q* della
nessa alla milza, che estrae gli elementi essenziali milza con accumulo di umidità, poiché intralcia le
per la loro produzione. Pertanto, se la milza è in funzioni di trasformazione e trasporto. Per distin-
vuoto, sarà carente non solo la produzione del q*, guere i due quadri, si rammenti che quello da umidi-
come indicato dalla stanchezza e dall’affati-cabilità, tà/freddo è una sindrome da pienezza, in genere con
ma anche quella del sangue. Comunque, poiché la un’anamnesi positiva per un’esposizione alla xi5 q*
milza non è un bacino di riserva del sangue (a diffe- o ad uno squilibrio alimentare, che si manifesta con
renza del fegato che lo contiene e del cuore che lo caratteri di acuzie, mentre il vuoto del q* della milza
regge), non viene classificato un quadro patologico con ristagno di umidità è una sindrome da vuoto,
da vuoto del sangue della milza, con sintomi speci- appunto, generalmente con caratteri di cronicità, nei
fici. quali i sintomi di ipofunzione della milza (anores-
Infine, non si è soliti parlare di un vuoto dello y%n sia, astenia, ecc.) in genere precedono le manifesta-
della milza, facendo risalire un quadro da deficit dei zioni di umidità.
liquidi organici digestivi allo stomaco. Quando l’umidità/calore invade la milza, provoca
I quadri da vuoto dello stomaco includono il deficit manifestazioni non dissimili da quelle dell’u-
del q*, dello y1ng e dello y%n. Il vuoto del q* dello midità/calore nel fegato e nella vescica biliare. En-
stomaco si manifesta con una perdita di appetito ed trambe le sindromi sono inquadrabili nelle epatiti
una ridotta assunzione di cibo. È difficile differen- itteriche acute e nelle colecistiti della medicina oc-
ziare il vuoto del q* dello stomaco da quello della cidentale. In genere, comunque, l’umi-dità/calore
milza, dato che entrambi comportano un intralcio nel fegato e nella vescica biliare si caratterizza per il
alle funzioni digestive. Al vuoto del q* dello stoma- dolore agli ipocondri ed una scarsità relativa di sin-
co alcuni riferiscono le manifestazioni superiori, tomi digestivi, mentre l’umi-dità/calore nella milza
quali dolore epigastrico, eruttazioni, rigurgiti, nau- è contrassegnata da una preminenza di sintomi di-
sea e vomito, mentre a quello della milza si attribui- gestivi e da un’assenza di dolori agli ipocondri.
scono quelle inferiori, quali dolori addominali, feci Per quanto concerne lo stomaco, la differenziazione
poco formate, più sintomi generali quali stanchezza, tra pienezza di freddo e pienezza di calore è agevo-
debolezza muscolare ed emaciazione. le, in quanto nel primo caso la sete è assente ed il
Il vuoto dello y1ng dello stomaco può essere defini- paziente ricerca il calore per calmare i dolori, nel
to come un vuoto di q* con sovrapposizione di se- secondo caso succede il contrario. In entrambi i
gni di freddo. Pertanto, la gastralgia da vuoto del q* quadri, al di là della penetrazione di una xi5 q* e di
dello stomaco sarà alleviata dalla pressione o errori alimentari, il vuoto o la potenza dello y1ng
dall’assunzione di cibo, mentre quella da vuoto del- dello stomaco predisporrà a contrarre patologie da
lo y1ng dall’applicazione di calore. Anche in questo freddo o da fuoco/calore.
caso è piuttosto difficile discernere tra lo y1ng della
milza e quello dello stomaco, tanto che il quadro da EZIOLOGIA GENERALE
vuoto dello y1ng dello stomaco è raramente riporta-
to. ENERGIE PERVERSE ESTERNE
Il vuoto dello y%n dello stomaco è una sindrome di Tra tutte le energie perverse esterne, l’umidità è
frequente riscontro, caratterizzata da un deficit di quella che più facilmente attacca la milza, che è par-
liquidi organici nel sistema digerente, che si mani- ticolarmente sensibile all’umidità ambientale (climi,
festa con segni di secchezza quali sete e stipsi. Co- ambienti umidi, vestiti bagnati, ecc.). Come detto,
me detto precedentemente, il quadro viene riferito al l’umidità esterna tenderà a colpire la milza provo-
solo stomaco e, generalmente, si considera che la cando forme acute, che tanto più potranno vittorio-
milza non sia coinvolta. samente attaccare l’organismo quanto più la milza
sia affetta da un’umidità endogena cronica.
QUADRI DA PIENEZZA
L’umidità è l’energia perversa che più facilmente Lo stomaco, nonostante il suo aspetto y1ng, e nono-
attacca la milza. Essa può provenire dall’esterno, stante detesti la secchezza1 (un’energia y1ng), viene
come xi5 q*, oppure prodursi all’interno dell’or- 1
ganismo. L’umidità/freddo spesso attacca la mil-za La secchezza detestata dallo stomaco non è di origine
cosmopatogena, bensì è riferibile alla qualità degli ali-
dopo esposizione alla pioggia, dopo prolungate
menti.
più facilmente colpito dal freddo, che lo può attac- stomaco di digerire il cibo ed altera questi meccani-
care direttamente, gelando il suo q*, impedendogli smi di riempimento e svuotamento ciclici, inducen-
di discendere, provocando dolori e controcorrente do un ristagno di cibo. Mangiare tardi la sera, quan-
dell’energia. do l’energia y1ng è in calo, impoverisce il q* dello
stomaco. Mangiare troppo induce un ristagno di ci-
EMOZIONI bo, mangiare troppo poco, impoverisce il q* dello
La milza, oltre che dalla rimuginazione costante ed stomaco. Le alterazioni quantitative della dieta e
ossessiva, può essere danneggiata dall’attività men- l’assunzione di cibo in orari inappropriati o irrego-
tale troppo intensa e prolungata, che consuma il suo lari induce un vuoto del q* dello stomaco, vuoi di-
q*. Analogamente, lo stomaco verrà colpito dalle rettamente, vuoi attraverso un ristagno ripetuto di
preoccupazioni e dall’eccessivo pensare, che cause- q*.
ranno un ristagno del suo q*, che potrà risalire con-
trocorrente e, in tempi lunghi, esaurirsi. Dati gli Da ultimo, il tempo del pasto dovrebbe essere dedi-
stretti rapporti esistenti tra la funzione digestiva ed cato al pasto stesso, evitando le discussioni fonte di
il fegato, le emozioni che danneggiano questo orga- rabbia o frustrazione (perché il q* del fegato in tal
no (collera, frustrazione, rancore) potranno danneg- caso può aggredire lo stomaco), di dedicarsi ad atti-
giare le funzioni digestive, attraverso un ristagno vità mentali impegnative (perché indeboliscono la
del q* del fegato che potrà sfociare in un invasione milza), cercando di essere sereni e rilassati (perché
dello stomaco. la preoccupazione e l’ansia inducono un ristagno
del q* dello stomaco).
DIETA
Non vi è dubbio che la coppia milza/stomaco si tro-
vi in “prima linea” nei confronti del cibo, che dovrà FORME CLINICHE
essere disgregato, trasformato e trasportato in tutto
l’organismo. La milza, che di questa coppia rappre- Verranno trattate le seguenti forme cliniche:
senta gli aspetti y%n, ama il calore e la secchezza.
Un’alimentazione troppo fredda, sia come tempera- A) forme da vuoto di milza
tura, che come natura dei cibi (verdure, frutta, for-
maggi freschi, bevande fredde) indebolirà il q* e lo 1) VUOTO DEL Q* DELLA MILZA
2) VUOTO DELLA MILZA CON RISTAGNO DI UMIDITÀ
y1ng della milza, generando freddo ed umidità. 3) VUOTO DELLO Y!NG DELLA MILZA (MILZA
Lo stomaco, che di questa coppia rappresenta gli VUOTA E FREDDA)
aspetti y1ng, ama l’umido. Un’alimentazione troppo 4) CROLLO DEL Q* DELLA MILZA
calda (cibi piccanti, carni rosse, alcolici) tenderà a 5) LA MILZA NON CONTROLLA IL SANGUE
riscaldare lo stomaco e a ledere i suoi liquidi, così
come i cibi troppo secchi, generando fenomeni di B) forme da pienezza di milza
fuoco e secchezza di stomaco, mentre una dieta 6) IL FREDDO UMIDITÀ INVADE LA MILZA
troppo fredda, potrà consumare il q* e lo y1ng dello 7) IL CALORE UMIDITÀ INVADE LA MILZA
stomaco, con formazione di freddo.
C) forme da vuoto di stomaco
Il cap. 47 del L^ng Sh[ afferma: 8) VUOTO DEL QI DELLO STOMACO
“I 6 visceri trasformano gli alimen- 9) FREDDO VUOTO NELLO STOMACO
ti … La raccolta – digestione – e- 10) VUOTO DELLO Y%N DELLO STOMACO
spulsione, dove vuoto e pieno si al-
ternano, necessita di un preciso co- D) forme da pienezza di stomaco
ordinamento tra i visceri”. 11) FUOCO NELLO STOMACO
12) FREDDO CHE INVADE LO STOMACO
13) RISTAGNO DI ALIMENTI NELLO STOMACO
Dato che i visceri hanno una ciclicità di funziona- 14) QI DI STOMACO CHE SI RIBELLA
mento, tale per cui se uno è pieno, l’altro deve esse- 15) RISTAGNO DI SANGUE NELLO STOMACO
re vuoto e viceversa, la regolarità dell’as-sunzione
di cibo è un aspetto importante: il cibo che riempie VUOTO DEL Q* DELLA MILZA
lo stomaco passa all’intestino tenue e lo stomaco si SINTOMATOLOGIA
svuota, poi passa al grosso intestino, e l’intestino Perdita dell’appetito, ventre gonfio dopo il pasto,
tenue si svuota, mentre lo stomaco si riempie nuo- feci poco formate fino alla diarrea, arti affaticati,
vamente. Mangiare troppo spesso impedisce allo
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 67

astenia generalizzata, dimagramento, carnagione Ai sintomi descritti nel quadro precedente (anores-
giallastra e smorta. sia, gonfiori addominali, diarrea, ecc.) si associano
Lingua: pallida, induito linguale bianco. nausea, sensazione di oppressione al petto e
Polso: vuoto (x[), tendenzialmente debole (ru-) e all’epigastrio, sensazione di pesantezza generalizza-
ritardato (hu2n). ta, sensazione di testa pesante ed ovattata, arti ede-
matosi, perdite vaginali bianche e liquide.
PATOLOGIA Lingua: pallida, piuttosto gonfia, spesso con im-
È la sindrome cardine della milza, in quanto tutte le pronte dentarie, con induito bianco e via via più
altre ne discendono, costituendone delle varianti o spesso.
degli aggravamenti. Polso: scivoloso (hu1), ritardato (hu2n).
L’insufficienza delle funzioni di trasformazione e
trasporto causa la comparsa dei sintomi digestivi e PATOLOGIA
si manifestano anoressia, gonfiori addominali, feci L’umidità è un’energia pesante ed appiccicosa, che
poco formate. appesantisce e rallenta.
Il q* della milza trasporta l’energia a tutto L’umidità che ristagna nello stomaco impedisce al
l’organismo, se è debole il paziente sarà astenico, in suo q* di discendere e compare nausea.
particolare saranno deboli i quattro arti, la cui mu- L’umidità ostruisce l’epigastrio ed il torace e com-
scolatura è nutrita dal q* della milza. La mancanza pare sensazione di oppressione.
di nutrimento indurrà un dimagrimento. L’umidità, di natura pesante, si deposita nei muscoli
La lingua è pallida perché il q* ed il sangue sono in ed intralcia la salita dello y1ng puro alla testa, pro-
vuoto, l’induito è bianco perché tende a svilupparsi vocando sensazione di pesantezza agli arti ed al ca-
un freddo interno e l’umidità è scarsamente metabo- po.
lizzata. L’umidità si deposita tra cute e muscoli e gli arti di-
Il polso è vuoto e debole perché il q* è in deficit, ventano edematosi.
tende ad essere ritardato per il vuoto di milza che L’umidità, pesante, tende a scendere verso il basso e
induce un accumulo di umidità. compaiono perdite vaginali bianche e filanti.
EZIOLOGIA EZIOLOGIA
Dieta impropria da eccesso di cibi “freddi” (crudi, Tutte quelle citate nel quadro precedente, aggravate
freddi, verdure, frutta, formaggi freschi) e carenza dalla permanenza prolungata in ambienti umidi.
di cibi tiepidi/riscaldanti (cibi cotti, serviti caldi,
carni rosse, ecc.), troppo ricca in zuccheri raffinati, CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
grassi. Gastrite cronica, gastroenterite cronica, colite croni-
Pasti frettolosi, mancato rispetto della pausa del ca, epatite cronica, edemi cronici, leucorree.
pranzo.
Eccessivo affaticamento fisico, impegno mentale ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
eccessivo o protratto. Rimuovere l’umidità e tonificare la milza.
Malattie croniche di qualunque natura.
Vomiti o diarree cronici 2 VUOTO DELLO Y!NG DELLA MILZA
SINONIMI: (MILZA VUOTA E FREDDA)
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE SINTOMATOLOGIA
Affezioni funzionali gastrointestinali, ulcera peptica Mancanza di appetito, ventre gonfio, dolori addo-
cronica, gastrite cronica, gastroenterite cronica, co- minali migliorati dal massaggio e dall’ap-plicazione
lite cronica, epatite cronica. di calore, mancanza di sete o desiderio di bevande
calde, feci non formate fino ad essere liquide, aste-
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO nia, membra deboli e fredde, fred-dolosità genera-
Tonificare il q*, tonificare la milza. lizzata, carnagione giallastra ed opaca o pallida e
brillante; nelle donne perdite vaginali abbondanti,
VUOTO DELLA MILZA CON fluide, di colore bianco; arti e corpo edematosi, da
RISTAGNO DI UMIDITÀ una modesta succulenza, fino alla formazione di e-
SINTOMATOLOGIA demi franchi; in tal caso si associa contrazione della
diuresi.
2
Se, da una parte, il vomito e la diarrea sono due sintomi Lingua: pallida, gonfia, con impronte dentarie, umi-
di un’affezione del ji`o medio, al contempo ne impoveri- da.
scono il q*.
Polso: debole (ru-), lento (ch^ ), profondo (ch5n). zioni spontanee o al minimo sforzo, diarrea cronica,
sensazione di trazione viscerale verso il basso, ptosi
PATOLOGIA gastrica, ptosi renale, prolasso rettale, prolasso ve-
Il quadro costituisce un aggravamento di quello da scicale, prolasso uterino. Talvolta emorroidi (senza
vuoto del q* della milza con comparsa di segni e sintomi infiammatori) con eventuale semplice ge-
sintomi di freddo interno. mizio ematico, vene varicose.
Lo y1ng della milza in vuoto non può riscaldare il Lingua: pallida, induito linguale bianco.
corpo e compaiono freddolosità generalizzata, arti Polso: vuoto (x[), debole (ru-), spesso sottile (x* ) o
freddi, i dolori addominali sono migliorati dal calo- ritardato (hu2n).
re e dalle bevande calde (la sete è assente, ma il pa-
ziente accetta di bere bevande, purché calde). PATOLOGIA
Le funzioni di trasporto e trasformazione degli ali- Si tratta di un quadro particolare di vuoto del q* del-
menti sono ancor più compromesse che nel vuoto la milza, nel quale, ai sintomi dipendenti dal vuoto
del q* della milza, perché non solo manca l’energia, di q*, si somma l’incapacità della milza a trattenere
ma anche il calore, ed i sintomi da deficit di q* (ano- i visceri nella propria sede, strettamente dipendente
ressia, astenia, diarrea, ecc.) saranno ancor più pro- dalla direzionalità fisiologica ascendente del suo q*.
nunciati. I sintomi digestivi dipendono dall’intralcio alle fun-
Le funzioni di trasporto e trasformazione dei liquidi zioni di trasporto trasformazione.
sono ancor più compromesse che nel vuoto del q* Il q* degli alimenti non viene innalzato al polmone e
della milza con ristagno di umidità, perché non solo compaiono voce debole, respiro corto, sudorazioni
manca l’energia, ma anche il calore, ed i sintomi da spontanee.
ristagno di liquidi, saranno ancor più pronunciati. Il q* puro non raggiunge il capo e compaiono verti-
Se y1ng q* è gravemente compromesso, anche gini ed offuscamenti visivi.
l’apertura/chiusura della vescica sarà danneggiata, Il q* della milza non sale e non può trattenere in se-
le urine diverranno scarse e l’ac-qua deborderà de gli organi: compaiono ptosi, prolassi, emorroidi.
nell’organismo. La milza non riesce a mantenere il tono della parete
La carnagione è pallida ed opaca perché la milza venosa, il sangue pesa in basso e compaiono varici.
non produce il sangue a causa del vuoto del suo q*, La lingua è pallida perché il q* ed il sangue sono in
ma se il deficit dello y1ng predomina, compaiono vuoto, l’induito è bianco perché tende a svilupparsi
segni di freddo quali il pallore associato a lucentez- un freddo interno e l’umidità è scarsamente metabo-
za della cute. lizzata.
La lingua è pallida per il vuoto di y1ng, gonfia ed Il polso è vuoto e debole perché il q* è in deficit,
umida perché i liquidi non metabolizzati si accumu- tende ad essere ritardato per il vuoto di milza che
lano nella lingua. induce un accumulo di umidità.
Il polso lento e debole indica il vuoto di y1ng, la sua
profondità testimonia della localizzazione interna EZIOLOGIA
dell’affezione. La medesima del quadro da vuoto del q* della mil-
za, aggravata dal rimanere in piedi a lungo.
EZIOLOGIA
La medesima del quadro da vuoto del q* della mil- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
za. Ptosi e prolassi viscerali.

CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE ORIENTAMENTO TERAPEUTICO


Gastrite cronica, gastroenterite cronica, colite croni- Sollevare il q*, tonificare il q* della milza.
ca, epatite cronica, cirrosi epatica, edemi cronici,
leucorree.
LA MILZA NON CONTROLLA IL SANGUE
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
SINTOMATOLOGIA
Tonificare e riscaldare lo y1ng della milza.
Ematuria, menorragie, metrorragie, proctorragie,
ematomi, ecchimosi, associati ai sintomi di vuoto
CROLLO DEL Q* DELLA MILZA del q* e/o dello y1ng della milza (anoressia, gonfio-
SINTOMATOLOGIA ri addominali, diarrea, ecc.), carnagione giallastra
Anoressia, gonfiori postprandiali, vertigini, offu- ed opaca.
scamenti visivi, voce debole, respiro corto, sudora- Lingua: pallida.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 69

Polso: sottile (x* ). L’umidità è un’energia pesante che tende a scende-


re, e, nella donna, potrà manifestarsi con perdite va-
PATOLOGIA ginali.
La milza, in vuoto di q*, è incapace di trattenere il La lingua, con induito spesso, ed il polso scivoloso
sangue nei vasi. Si tratta quindi di una forma parti- indicano la presenza di umidità. Il colore bianco
colare di deficit del q* della milza, che si manifesta dell’induito testimonia del freddo.
sul versante del sangue. Se vogliamo è anche una
forma di crollo del q* della milza, tanto che il san- Si consideri che la manifestazione sintomatologica
gue tende non solo a stravasare, ma anche a compa- di questo quadro acuto da pienezza ricalca in larga
rire in basso. Si tratta di patologie croniche, prive parte i quadri cronici da vuoto, nei quali l’umidità è
dei caratteri di acuzie/pienezza delle forme da calo- di origine interna e deriva dall’inca-pacità della
re, riferibili ai quadri infiammatori e settici della milza a metabolizzarla. Va sotto-lineato che chi sof-
Medicina Occidentale. fre di vuoto di milza ed accumulo di umidità più fa-
cilmente sarà soggetto agli attacchi dell’umidità e-
EZIOLOGIA sterna. I caratteri distintivi dei due quadri sono:
La stessa del vuoto del q* della milza. • quadri acuti da pienezza: anamnesi positiva
per esposizione al freddo/umidità, induito
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE linguale spesso e grasso;
Menometrorragie funzionali, sanguinamenti emor- • quadri cronici da vuoto: mancanza di espo-
roidari (senza sintomi infiammatori), porpora trom- sizione al freddo/umidità all’ana-mnesi, in-
bocitopenica, anemia aplastica. duito sottile.

ORIENTAMENTO TERAPEUTICO EZIOLOGIA


Tonificare il q* della milza, arrestare il sanguina- Bevande troppo fredde, eccessivo consumo di cibi
mento. crudi e freddi.
Soggiorni prolungati in ambienti umidi, esposizione
alla pioggia.
IL FREDDO UMIDITÀ INVADE LA MILZA Per quanto concerne le cause alimentari, queste pre-
SINTOMATOLOGIA valgono nella stagione calda, dato il frequente abuso
Dolori addominali migliorati dall’applicazione di di bevande e cibi freddi.
calore, anoressia, nausea, sensazione di oppressione CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
al petto e all’epigastrio, assenza di sete, sapore dol- Gastrite acuta, colite acuta, enterite acuta, malattie
ciastro in bocca o perdita del gusto, feci non forma- da raffreddamento con sintomi intestinali.
te fino alla diarrea acquosa, sensazione di pesantez-
za diffusa, in particolare alla testa, astenia, talvolta ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
perdite vaginali bianche e fluide. Riscaldare e trasformare il freddo e l’umidità, ar-
Lingua: induito grasso, spesso e bianco. monizzare lo stomaco, rafforzare la milza.
Polso: scivoloso (hu1) ritardato (hu2n).
PATOLOGIA
Si tratta di una pienezza di freddo ed umidità che IL CALORE UMIDITÀ INVADE LA MIL-
invade la milza. ZA
L’umidità blocca le attività di trasporto/tra- SINTOMATOLOGIA
sformazione della milza, compaiono anoressia, a- Sensazione di pienezza soffocante all’epigastrio e
stenia, diarrea. all’addome, talvolta associata a percezione di masse
Il freddo congela il q* del ji`o medio, l’umidità ne tondeggianti (pi kuai) nell’addome, repulsione per
impedisce i movimenti, compaiono dolori e nausea, gli alimenti, specie quelli grassi, nausea, vomito,
sensazione di oppressione al torace e al-l’epigastrio. bocca impastata, sete senza desiderio di bere, dolori
L’umidità impedisce allo y1ng puro di raggiungere la addominali, feci poco formate dal-l’odore sgradevo-
testa: compare sensazione di pesantezza al capo. le, bruciori anali, urine scarse e concentrate, febbri-
La milza si apre nella bocca. Se il freddo/umidità cola, cefalea. Possono manifestarsi ittero cutaneo e
invade la milza il gusto è alterato. sclerale (di colore giallo brillante). Può manifestarsi
xantorrea.
Lingua: induito linguale giallo e grasso. bili eruttazioni e rigurgiti insapori, astenia, soprat-
Polso: scivoloso (hu1) e rapido (shu-). tutto al mattino.
Lingua: pallida.
PATOLOGIA Polso: vuoto (x[).
Il calore/umidità provoca un intralcio alle funzioni
di trasformazione e trasporto, salita e discesa del PATOLOGIA
ji`o medio e compaiono replezione e dolori addo- Lo stomaco accoglie i cibi e li decompone per tra-
minali, nausea, vomito, disgusto per gli alimenti, smetterli alla milza. Se il q* dello stomaco è vuoto,
diarrea. anche quello della milza cadrà in deficit, e così tutti
Il calore provoca febbre, bruciori anali, urine con- gli altri organi. L’astenia si manifesta soprattutto di
centrate. primo mattino, perché il maximum energetico dello
La febbre è bassa perché il calore (y1ng) è associato stomaco è tra le 7 e le 9.
all’umidità (y%n). Diversamente dalla febbre da ca- I dolori epigastrici sono modesti, perché da vuoto,
lore/vuoto, che compare alla sera, questa iperpires- calmati dal massaggio, che apporta energia.
sia da calore/umidità permane per tutta la giornata. Il q* dello stomaco in vuoto non può decomporre
Il calore (y1ng) produce la sete, ma l’umidità (y%n) gli alimenti e anche poco cibo basta ad indurre sa-
ne contrasta il desiderio. zietà.
Il calore e l’umidità corrompono le feci, che avran- Il q* in vuoto può ristagnare e risalire controcorren-
no un odore sgradevole; possono anche comparire te, con comparsa di nausea, eruttazioni e rigurgiti.
sotto forma di perdite vaginali. Data la stretta interdipendenza tra stomaco e milza,
L’induito linguale grasso ed il polso scivoloso sono come detto, è difficile operare delle distinzioni sin-
segni di umidità, il polso rapido di calore. tomatologiche nette, perché, se lo stomaco è in vuo-
Il calore/umidità della milza si trasmette al fegato to, anche la milza cadrà in deficit, con comparsa di
ed alla vescica biliare, interferendo con la loro fun- diarrea, gonfiori addominali, ecc..
zione di drenaggio/decongestione e con la secrezio-
ne della bile. La pelle e le sclere diventano itteriche. EZIOLOGIA
Dieta inappropriata, carente quantitativamente e
EZIOLOGIA qualitativamente.
Calore/umidità di origine esterna. Malattie croniche.
Eccessi alimentari. Si ricordi che, secondo la Medicina Cinese, finché
lo stomaco è prospero ed il suo polso valido, qua-
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE lunque malattia è suscettibile di guarigione.
Epatite infettiva, colecistite acuta, necrosi epatiche
acute o subacute. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Gastroduodeniti croniche, coliti croniche.
Drenare l’umidità, purificare il calore.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
SINDROMI DEL MERIDIANO DELLA Tonificare il q* dello stomaco.
MILZA
FREDDO VUOTO NELLO STOMACO
a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano
Sensazione di corpo pesante, gonfiori, dolori e sen- SINTOMATOLOGIA
sazione di freddo alla parte interna dell’arto inferio- Malessere doloroso all’epigastrio, che peggiora con
re, dolori alla mobilizzazione dell’alluce. l’esposizione al freddo e migliora con il massaggio,
l’assunzione di cibo e, soprattutto, l’ap-plicazione di
b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo calore; anoressia, sete assente, ma desiderio di be-
segue a turbare l’alto vande o cibi caldi, nausea, vomito di liquido chiaro,
Dolori epigastrici, gonfiori addominali, eruttazioni, astenia, soprattutto di primo mattino, feci poco for-
vomito, rigidità linguale. mate.
Lingua pallida e gonfia, induito bianco e sottile.
VUOTO DEL Q* DELLO STOMACO Polso: profondo (ch5n), debole (ru-).
SINTOMATOLOGIA
PATOLOGIA
Sensazione di disagio doloroso all’epigastrio calma-
Questo quadro è essenzialmente analogo a quello
ta dal massaggio, anoressia, se la fame è presente, si
precedente, con una sovrapposizione di segni e sin-
è subito sazi, perdita del gusto, lieve nausea, possi-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 71

tomi di freddo interno. Quasi costantemente si asso- viare alla lingua, non si forma nuovo induito e quel-
cia un quadro da vuoto dello y1ng della milza. lo vecchio si stacca facilmente.
Tutti i sintomi sono improntati ad una presenza di
freddo/vuoto (dolori migliorati dal calore e dal cibo, EZIOLOGIA
sfumati, mentre nel freddo pienezza sono violenti), Errate abitudini alimentari con eccessivo consumo
sia a carico dello stomaco che della milza. di cibi secchi o disseccanti.
Anche le caratteristiche della lingua (induito bianco Fase terminale delle malattie febbrili di origine e-
e sottile, non spesso) e del polso (profondo, ma non sterna.
teso) valgono a differenziare questo freddo vuoto da
un freddo pienezza. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Gastroduodeniti croniche, ulcera peptica, dispepsia.
EZIOLOGIA
La medesima del quadro da vuoto del q* dello sto- ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
maco, oppure quella di un vuoto dello y1ng della Nutrire lo y%n dello stomaco, nutrire i liquidi orga-
milza che coinvolga lo stomaco. nici.

CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE FUOCO NELLO STOMACO


Gastroduodeniti croniche, coliti croniche. SINTOMATOLOGIA
Bruciori e dolori all’epigastrio, sete intensa di be-
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO vande fredde, fame costante ma tendenza a dimagri-
Tonificare e riscaldare stomaco e milza. re, rigurgiti acidi, nausea, vomito subito dopo i pa-
sti, alito fetido, gengive rosse, gonfie, dolenti, san-
VUOTO DELLO Y%N DELLO STOMACO guinanti, stipsi.
SINTOMATOLOGIA Se il fuoco si unisce al flemma: oppressione doloro-
Bocca e lingua secche, mancanza di appetito o fame sa all’epigastrio, minor sete, presenza di muco nelle
senza desiderio di mangiare, sensazione di pienezza feci, agitazione mentale, insonnia.
dopo aver mangiato, sete senza desiderio di bere, Lingua: rossa e secca, induito spesso, giallo e secco.
vomito, sensazione di masse nello stomaco, agita- Se flemma/fuoco, induito spesso, giallo e grasso.
zione ansiosa, sensazione di calore fastidioso allo Polso: pieno (sh^ ), rapido (shu-), se si associa
stomaco, febbre o sensazione di avere la febbre, so- flemma, anche scivoloso (hu1).
prattutto al pomeriggio, scibale, oliguria.
Lingua: rossa, senza induito o con induito a chiazze, PATOLOGIA
secca, spesso fissurata o spellata al centro. Siamo di fronte ad una pienezza di calore nello
Polso: sottile (x* ), rapido (shu-). stomaco. Il calore consuma i liquidi organici e pro-
voca sete intensa di bevande fredde, stipsi e lingua
PATOLOGIA secca. Il calore consuma lo y%n ed il paziente dima-
Lo stomaco è la sorgente dei liquidi dell’or- grisce.
ganismo, se il suo y%n è in vuoto, compaiono sinto- Il calore pienezza intralcia le funzioni di discesa
mi di secchezza, quali bocca secca, lingua secca, dello stomaco e ne provoca un controcorrente che si
feci secche. manifesta con rigurgiti, nausea, vomito. I rigurgiti
Il calore non è di tipo pienezza, pertanto non vi so- sono maleodoranti ed è presente alitosi perché il ca-
no sete e fame vere, bensì sete e fame senza deside- lore, oltre che consumare, corrompe i liquidi dello
rio di bere e di mangiare. stomaco.
La febbre è presente al pomeriggio, essendo provo- Il calore divampa nel meridiano di stomaco e ne a-
cata dal calore vuoto. gita il sangue, provocando l’infiammazione e le
La lingua è patognomonica, sia per il rossore e la emorragie gengivali.
spellatura, che compaiono al centro, zona riferibile Se il fuoco si unisce al flemma, si manifesta oppres-
allo stomaco, sia, soprattutto, per l’induito. Questo sione epigastrica, la sete si riduce (il flemma è una
compare a chiazze ed è facilmente asportabile, tanto forma di y%n, ancorché patologica), lo sh5n può es-
che si parla di “induito senza radice”. L’induito na- sere disturbato e possono comparire ansia ed inson-
sce dal surplus di energia (definito “umidità sporca” nia.
dello stomaco) derivante dall’attività di frammenta- Il polso pieno indica la virulenza dell’energia per-
zione e separazione dei cibi, inviato alla lingua. Lo versa, la rapidità il calore, l’eventuale scivolosità
stomaco in vuoto di y%n non possiede umidità da in- l’associazione di umidità.
EZIOLOGIA nauseabondo, alitosi, nausea, vomito acido, diarrea,
Eccesso di alimenti piccanti e caldi, di bevande al- talvolta stipsi.
coliche. Se flemma/fuoco, eccesso di cibi grassi, Lingua: induito grasso e spesso (giallo se si associa
soprattutto fritti. Anche il fumo, in quanto caldo, calore, bianco se si associa freddo).
può contribuire. Polso: scivoloso (hu1), pieno (sh^ ).

CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE PATOLOGIA


Ulcera peptica. Parodontopatie, afosi, diabete melli- Si tratta di una pienezza di origine alimentare, che
to. periodo iperpiretico delle malattie feb-brili. può manifestarsi con segni di calore/umidità, in tal
caso l’induito sarà spesso e giallo, oppure di fred-
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO do/umidità, nel qual caso l’induito sarà spesso e
Purificare il calore dello stomaco. bianco.
In ogni caso è presente umidità, come testimoniato
dall’induito comunque spesso, e dal polso scivolo-
FREDDO CHE INVADE LO STOMACO so.
SINTOMATOLOGIA Tutti gli altri sintomi sono provocati dal ristagno di
Dolori intensi all’epigastrio, aggravati dal freddo o cibo che intralcerà le funzioni di abbassamento del
dall’ingestione di cibi o bevande freddi, migliorati q* dello stomaco, il che provocherà un ristagno
dall’applicazione di calore o dall’ingestione di cibi (gonfiori, dolori) ed un controcorrente di stomaco
e bevande caldi, sensazione di freddo, soprattutto (rigurgiti, eruttazioni, nausea, vomito), che potrà
all’addome, nausea, vomito di liquido chiaro, bor- interferire sulla milza (diarrea).
borigmi intestinali. L’umidità, soprattutto se associata al calore, cor-
Lingua: pallida, induito spesso e bianco. rompe i cibi che ristagnano nello stomaco, tanto che
Polso: profondo (ch5n), lento (ch^ ), teso (j&n). le eruttazioni, i rigurgiti e l’alito avranno odore nau-
PATOLOGIA seabondo.
Si tratta di un attacco acuto allo stomaco da parte Il polso pieno indica l’eccesso.
del freddo di origine esterna. A tal fine si consideri
che lo stomaco, così come gli intestini e l’utero, è EZIOLOGIA
sottoposto agli attacchi diretti del freddo di origine Stravizi alimentari, pasti frettolosi.
esterna. Anche la dieta può provocare un quadro di
questo tipo. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Il freddo gela il q* dello stomaco, causando dolore Indigestione, dispepsia acuta. gastroenterite acuta.
(ristagno) e vomito (controcorrente).
Il freddo danneggia lo y1ng dello stomaco e della ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
milza e compaiono i sintomi di freddo. Rimuovere il ristagno di cibo, stimolare la discesa
del q* dello stomaco.
EZIOLOGIA
Esposizione al freddo o assunzione di cibi e bevan-
de freddi. Q* DELLO STOMACO CHE SI RIBELLA
SINTOMATOLOGIA
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE Nausea, vomito, singhiozzo, eruttazioni, rigurgiti.
Gastrite acuta. Lingua e polso non sono indicativi, salvo che delle
condizioni patologiche che determinano il contro-
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO corrente.
Cacciare il freddo, riscaldare lo stomaco, farne di-
scendere il q*. PATOLOGIA
Più che di una sindrome si tratta di una serie di sin-
tomi, riconducibili all’incapacità del q* dello stoma-
RISTAGNO DI ALIMENTI NELLO STO- co di discendere, con conseguente risalita contro-
MACO corrente. Tali sintomi sono di più frequente riscon-
SINTOMATOLOGIA tro nei quadri da pienezza dello stomaco (freddo
Addome gonfio e dolente, dolori epigastrici alleviati nello stomaco, calore nello stomaco, ristagno di a-
dal vomito, eruttazioni, rigurgiti acidi e di odore limenti), ma possono presentarsi anche in quelle da
vuoto (vuoto dello y%n, vuoto del q* ). Anche il fega-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 73

to, quando invade lo stomaco, può causare una ri- Il sangue transita lungo gli intestini e compare nelle
bellione del suo q*. feci.
Il colore violaceo della lingua, così come le caratte-
EZIOLOGIA ristiche del polso riflettono il ristagno di sangue.
Qualunque evento causi un’intralcio alla discesa del
q* dello stomaco, può determinarne un controcor- EZIOLOGIA
rente, ivi comprese energie perverse esterne, squili- Il ristagno di sangue può accompagnare o consegui-
bri alimentari, fattori emozionali, spesso, questi ul- re a varie sindromi dello stomaco, in particolare il
timi, ad impronta fegato. fuoco dello stomaco. Qualunque ristagno prolunga-
to di q* può indurre un ristagno di sangue, ed in tal
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE senso il ristagno del q* del fegato è l’evento più fre-
Dispepsia. quente, che può causare sanguinamento gastrico at-
traverso un attacco trasverso allo stomaco. In genere
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO si tratta di una patologia cronica, dove la genesi psi-
Sottomettere il q* ribelle. cologica riveste particolare importanza.
Favorire la discesa del q* dello stomaco.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
RISTAGNO DI SANGUE NELLO STOMACO Ulcera peptica.
SINTOMATOLOGIA
Dolore da puntorio a terebrante all’epigastrio, che ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
peggiora con il calore, la pressione e l’assunzione di Rimuovere il ristagno, muovere il sangue.
cibo, vomito di sangue scuro, sangue scuro nelle fe-
ci. SINDROMI DEL MERIDIANO DELLO
Lingua: violacea, con macchie viola più scuro, spe- STOMACO
cie al centro. a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano
Polso: a fil di ferro (xi1n), rugoso (s7). Dolori lungo il tragitto del meridiano, in particolare
al terzo dito e al dorso del piede, alla gamba ed alla
PATOLOGIA coscia, associati a difficoltà di movimento.
Tutto ciò che non circola causa dolore. Tra tutti i
ristagni, quello di sangue provoca i dolori compara- b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
tivamente più intensi. segue a turbare l’alto
La stasi di sangue provoca la comparsa di coaguli di Corpo caldo, sudorazione intensa, bocca e labbra
colore rosso, che si manifestano nel vomito. secche, collo gonfio, gola gonfia.
CAPITOLO 10

SINDROMI DEL POLMONE E DEL


GROSSO INTESTINO
Il polmone controlla la respirazione, regge il q* ed è la sorgente superiore delle acque. Tutte queste funzioni
presentano un aspetto comune: la diffusione/dispersione e la discesa (diffondere il q* in tutto l’organismo, far
scendere l’aria ed i liquidi verso il basso). Il polmone, rifornito dall’energia trasmessagli dalla milza, assume
il comando dei q* acquisito ed è strettamente connesso con la resistenza dell’organismo all’ambiente esterno,
con il quale è, unico z3ng, in contatto, sia anatomicamente sia energeticamente, attraverso la pelle. Questa
duplice esposizione all’ambiente esterno lo rende particolarmente suscettibile agli attacchi delle energie per-
verse esterne.

Il grosso intestino opera un ultimo riassorbimento sui liquidi trasmessigli dall’intestino tenue ed espelle le
feci. La relazione bi2o l& con il grosso intestino spiega come molte patologie da pienezza del polmone pos-
sano essere efficacemente trattate con i catartici, che agiscono a livello del grosso intestino.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 75

SEGNI E SINTOMI DA INTRALCIO AL- appaiono nelle nefropatie croniche in corso di infe-
LA RESPIRAZIONE zioni respiratorie. Secondo la Medicina Cinese, in
Tosse ed asma sono i sintomi più frequenti quando tali casi la patogenesi dell’edema risiede in un in-
la funzione di diffusione/dispersione e quella di ab- tralcio della funzione di regolazione della via delle
bassamento sono intralciate o compromesse. Ener- acque svolta dal polmone, il che impedisce ai liqui-
gie perverse esterne, quali il vento, associato al ca- di organici di scorrere in basso verso il rene, e di qui
lore o al freddo, oppure fattori patogeni interni, co- alla vescica, con accumulo conseguente di liquidi
me il flemma, prodotto da un vuoto di milza, o il nella parte alta dell’organismo (edemi palpebrali, al
fuoco che si libera dal fegato, possono alterare il volto) ed oliguria. L’ipotesi patogenetica è confer-
meccanismo della respirazione e far sì che i sintomi mata dalla frequente efficacia del trattamento dello
suddetti si manifestino. z3ng polmone a mezzo di diaforetici, con aumento
dell’output urinario e regressione dell’edema.
Il catarro è un altro sintomo frequente di affezioni
polmonari. Le caratteristiche del catarro offrono una ALTRI SEGNI E SINTOMI
chiave per interpretarne l’origine, in quanto vari a- Tosse. Esistono due tipi di tosse, quella da cause
genti patogeni ed alterazioni patologiche possono esterne e quella da cause interne.
produrre flemma. Nelle patologie di origine esterna, la tosse ha un e-
• Il catarro bianco e liquido, filante, suggerisce la sordio acuto. Nella maggior parte de casi si presenta
presenza di freddo. come un sintomo di malattie da raffreddamento (at-
tacchi di vento freddo), ma anche altre energie per-
• Il catarro colloso e/o giallo, indica la presenza
verse esterne possono provocare tosse.
di calore.
• La tosse da vento/freddo è in genere associata
• Il catarro abbondante rimanda all’umidità.
ad ostruzione nasale con scolo nasale acquoso,
• Il catarro scarso, secco, difficile da espettorare,
starnuti, catarro bianco e filante, cefalea, dolori
implica secchezza.
muscolari e febbre poco elevata.
• La tosse da vento/calore è associata a catarro
SEGNI E SINTOMI DA INCAPACITÀ A
denso e giallo, o purulento, nonché ad altri sin-
GOVERNARE IL Q* tomi di calore quali febbre piuttosto elevata, se-
I sintomi da incapacità del polmone a governare il te, induito linguale giallo e polso rapido (shu-).
q* sono suddivisibili in tre gruppi: • La tosse da secchezza in genere è associata a
1) fiato corto, voce fioca, tosse sorda, riferibili a segni di secchezza, quali naso, gola, bocca e
vuoto del q* del polmone in senso stretto; labbra secche.
2) stanchezza e debolezza generalizzata, da deficit
di q* nell’intero organismo; Nella maggior parte dei casi la tosse da cause inter-
3) sudorazioni spontanee e facilità a contrarre ma- ne presenta un esordio graduale e manifesta un de-
lattie da raffreddamento, da vuoto della superfi- corso cronico. La tosse da cause interne si presenta
cie. nelle seguenti sindromi:
Il primo gruppo di sintomi è più strettamente legato • vuoto di q* e/o y%n del polmone;
ai quadri patologici del polmone, mentre il secondo • accumulo di flemma/umidità o di flemma/calore
ed il terzo hanno meno valore al fine di porre una nel polmone;
diagnosi differenziale, poiché possono presentarsi • il fuoco del fegato aggredisce il polmone.
anche in quadri sindromici riferibili ad altri z3ng -
fu. Ad esempio, la stanchezza generalizzata e la de- Questi tipi di tosse possono essere quindi da vuoto o
bolezza possono manifestarsi anche nei quadri di da pieno e la loro origine può risalire ad un vuoto di
vuoto del q* della milza; le sudorazioni spontanee altri z3ng. Così, il flemma che si accumula nei pol-
possono manifestarsi anche in caso di vuoto del q* moni può essere prodotto da una milza in vuoto,
del cuore. quindi incapace di trasformare e trasportare i liqui-
di, cosicché l’eccedenza si trasforma in flemma.
SEGNI E SINTOMI DA INCAPACITÀ E REG-
GERE LA VIA DELLE ACQUE
Il vuoto di y%n provoca una tosse secca, con catarro
scarso o assente, difficile da espettorare. Possono
Le energie perverse esterne che invadono il polmo-
associarsi altri segni di secchezza da vuoto di y%n,
ne possono provocare edemi, ad esempio quelli che
come secchezza della bocca e delle labbra, lingua coinvolto nelle affezioni da energie perverse ester-
arrossata con induito scarso, polso rapido (shu-). ne. I sintomi di tali attacchi coinvolgono tipicamen-
Nel vuoto di q* la tosse è debole, poco sonora, ac- te le vie aeree superiori. Se il quadro patologico in-
compagnata da fiato corto, catarro fluido, stanchez- clude brividi e febbre, ma i sintomi respiratori so-
za, sudorazioni spontanee e facilità a contrarre ma- no scarsi, la sindrome del bi2o interessa il polmone
lattie da raffreddamento. da un punto di vista energetico, ma non anatomico.
La tosse da accumulo di flemma/umidità e flem- Se i sintomi respiratori sono invece cospicui (tosse,
ma/calore è associata a catarro abbondante, fluido e asma, catarro, ecc.), e sono associati a sintomi di
biancastro nel primo caso, colloso e giallastro nel superficie, si parla di una sindrome del polmone,
secondo. inteso in senso anatomico, ad esempio invasione del
polmone da vento/ freddo, vento/calore o ven-
Dispnea. Anche la dispnea può essere da vuoto o da
to/secchezza. In questo caso il termine vento pos-
pienezza. Il vento, il freddo, il calore, l’umi-dità ed
siede una duplice connotazione: da una parte indica
il flemma inducono una dispnea da pienezza. La
l’insorgenza acuta e la breve durata della patologia,
diagnosi differenziale tra i fattori patogeni si fonda
dall’altra sottolinea la presenza di segni e sintomi
sulle condizioni generali del paziente, sui sintomi di
del bi2o. Se il polmone manifesta sintomi di sicuro
accompagnamento, sulla quantità e sull’aspetto del
coinvolgimento, ma sono assenti segni di partecipa-
catarro, come appena illustrato. La dispnea da vuoto
zione del bi2o (in particolare brividi e polso galleg-
si presenta sia nel vuoto del q* del polmone, sia
giante-f{), la diagnosi deve essere limitata al pol-
nell’incapacità del rene ad afferrare il q*. La dispnea
mone, omettendo il termine vento, ad esempio qua-
da vuoto del q* del polmone è accompagnata da
dro da calore o secchezza nel polmone. Va sottoli-
mancanza di forze ed energia, voce fioca, facilità a
neato che la differenziazione degli agenti patogeni
contrarre malattie da raffreddamento e sudorazioni
dipende più dalle manifestazioni cliniche che dai
spontanee. La dispnea da incapacità del rene ad af-
cambiamenti climatici.
ferrare il q* è contrassegnata dal fatto di peggiorare
Il quadro clinico delle sindromi da eccesso del pol-
sotto sforzo e dai sintomi accompagnatori indicativi
mone comprende manifestazioni come febbre, polso
di un vuoto dei reni (lombalgie, nicturia, edemi,
rapido (shu-), lingua arrossata ed induito giallo, a-
ecc.).
specifiche in quanto comuni ad affezioni di altri
z3ng, e segni specifici, quali tosse e catarro. Tra i
DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI
segni specifici, in genere le caratteristiche del catar-
QUADRI DA VUOTO ro sono quelle più significative.
I quadri da deficit del polmone sono costituiti dal
vuoto di q* e dal vuoto di y%n. Entrambi sono carat- EZIOLOGIA GENERALE
terizzati da un esordio graduale e da un decorso
cronico. Il quadro da vuoto di y%n manifesta sintomi ENERGIE PERVERSE ESTERNE
di secchezza (tosse secca e catarro difficile da espet- Come detto, il polmone si trova doppiamente espo-
torare) e segni di un’abbondanza relativa di y1ng o sto all’ambiente esterno, sia come organo, deputato
calore endogeno (quindi un’ap-parente pienezza), ad inalare l’energia cosmica dell’aria, sia come
mentre il quadro da vuoto di q* si palesa con man- z3ng incaricato di reggere la superficie e le sue di-
canza di forza ed energia (tosse fioca, fiato corto, fese. Non stupisce quindi che il polmone venga
stanchezza). Inoltre, poiché il vuoto di q* comporta spesso vittoriosamente attaccato dalle xi5 q* vento,
l’incapacità a diffondere i liquidi, questa situazione freddo, calore, umidità e secchezza.
patologica provoca una ritenzione di liquidi che si
trasformano in flemma, che si manifesta come ca- In realtà le energie perverse più frequentemente
tarro abbondante e filante. Se il catarro è associato coinvolte sono il freddo ed il calore, associate al
ad anoressia, distensione addominale e diarrea, il vento che le veicola ed imprime loro virulenza.
flemma trae origine da un vuoto di milza, e la dia- L’umidità di per sé è più frequentemente legata a
gnosi e la terapia dovranno tenerne conto. sindromi carenziali di origine interna, mentre nei
quadri esogeni si trova associata al freddo o al calo-
QUADRI DA PIENEZZA re. Anche la secchezza, detestata dal polmone, nella
Il polmone è un organo delicato e vulnerabile pratica clinica è più frequentemente di origine in-
all’attacco di vari agenti patogeni esterni. Per di più, terna.
assolvendo al compito di garantire le difese superfi-
ciali dell’organismo, è spesso il primo ad essere
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 77

Gli attacchi delle energie perverse esterne daranno 2) VUOTO DELLO Y%N DEL POLMONE
luogo a sintomi di superficie che si possono associa-
re o meno a sintomi polmonari organici (tosse, ca- B) forme da pienezza di polmone
tarro, dispnea). Solo nel secondo caso si potrà parla- 3) IL VENTO-FREDDO AGGREDISCE IL POLMONE
4) IL VENTO-CALORE AGGREDISCE IL POLMONE
re di attacco vero e proprio al polmone inteso come
5) IL VENTO-ACQUA INVADE IL POLMONE
organo. La sonorità della tosse e, soprattutto, le ca- 6) LA SECCHEZZA PERVERSA LEDE IL POLMONE
ratteristiche del catarro varranno a porre una dia- 7) LE MUCOSITÀ E L’UMIDITÀ SI ACCUMULANO
gnosi differenziale tra le varie energie perverse in NEL POLMONE
causa. 8) LE MUCOSITÀ FLUIDE OSTRUISCONO IL POLMONE
9) LE MUCOSITÀ CALORE SI ACCUMULANO NEL
POLMONE
EMOZIONI
Due sono i sentimenti che nuocciono direttamente
al polmone: la tristezza e la preoccupazione. La C) forme da vuoto di grosso intestino
10) VUTO DI LIQUIDI DEL GROSSO INTESTINO
prima, se persistente, consuma il q* del polmone, 11) COLLASSO DEL GROSSO INTESTINO
dando luogo a quadri di vuoto del polmone. La se- 12) GROSSO INTESTINO FREDDO
conda, se dura a lungo, intralcia la circolazione del
q* del polmone, provocandone un ristagno. D) forme da pienezza di grosso intestino
13) FREDDO CHE INVADE IL GROSSO INTESTINO
DIETA 14) IL GROSSO INTESTINO E’ COLPITO
Il polmone può essere danneggiato da un’ali- DALL’UMIDITÀ CALORE
15) CALORE NEL GROSSO INTESTINO
mentazione eccessivamente ricca in cibi piccanti ed 16) CALORE CHE OSTRUISCE IL GROSSO INTESTINO
in cibi grassi e freddi. Il piccante in modica quanti-
tà, facendo circolare l’energia, giova alle funzioni di VUOTO DEL Q* DEL POLMONE
diffusione/dispersione del q*, in eccesso ne disper-
SINTOMATOLOGIA
derà l’energia. L’uso eccessivo del piccante sarà
Respiro corto, dispnea da sforzo, tosse fioca; se il
quindi controindicato nel vuoto del q* del polmone,
catarro è presente, ha consistenza acquosa; sudora-
in particolare nel vuoto della superficie che si mani-
zione spontanea diurna, sudorazione al minimo
festi con sudorazioni spontanee, in quanto il piccan-
sforzo, voce debole, disagio per il freddo e le cor-
te è diaforetico e con la sudorazione vanno persi sia
renti d’aria, facilità a contrarre malattie da raffred-
liquidi che q*. Intuitivamente, il piccante sarà con-
damento, astenia, apatia, il parlare ed il muoversi
troindicato anche nei quadri da secchezza del pol-
costano fatica. Incarnato pallido e lucente.
mone, soprattutto se associata a vuoto di q*.
Lingua: pallida o di colore normale.
Un’alimentazione troppo ricca in cibi freddi, crudi,
Polso: vuoto (x[), debole (ru-).
grassi nuoce indirettamente al polmone, in quanto
tende ad indurre un’accumulo di umidità che la mil-
PATOLOGIA
za non è in grado di metabolizzare. Tale umidità,
Il polmone regge la respirazione, se il suo q* è de-
prodotta dalla milza, tenderà ad accumularsi nel
bole, il respiro è corto e non potrà sostenere lo sfor-
polmone e a trasformarsi in flemma. Questa eve-
zo fisico2.
nienza è parafisiologica in molti bambini, data
Il polmone invia l’energia verso il basso. Se il q* del
l’immaturità della milza, il che rende conto delle
polmone è vuoto, non riuscirà a scendere, ristagnerà
frequenti affezioni respiratorie in età pediatrica1.
e risalirà controcorrente sotto forma di tosse. Se il
q* del polmone è vuoto, non riuscirà ad inviare ver-
so il basso i liquidi, che ristagneranno nel polmone
FORME CLINICHE e si manifesteranno come catarro liquido, bianco,
filante.
Verranno trattate le seguenti forme cliniche: Il polmone regge la superficie e controlla w7i q*. Se
il polmone è in vuoto, w7i q* non viene distribuita, i
A) forme da vuoto di polmone pori non si chiudono quando necessario ed il sudore
1) VUOTO DEL Q* DEL POLMONE
fuoriesce. Se w7i q* è in vuoto, il paziente si sentirà
senza difese nei confronti delle energie perverse e-
1
È interessante osservare come l’antica Scuola Salerni-
2
tana addirittura vietasse l’uso della frutta nei bambini, La dispnea in questo caso è modesta e recede subito
perché in età pediatrica questi alimenti producono catar- dopo lo sforzo, non come quella dell’asma, che è più in-
ro. tensa e persiste anche a riposo.
sterne, avvertite come una minaccia. Poiché w7i q* Polso: rapido (shu-), sottile (x* ) o vuoto (x[).
serve a riscaldare e proteggere il bi2o, si contrar-
ranno facilmente malattie da raffreddamento. PATOLOGIA
Il polmone regge la gola e z8ng q*, che imprime Tutti i sintomi sono da riferire ad un vuoto di y%n
forza alla voce. Se il polmone è vuoto, la voce sarà che, da una parte, si manifesta con segni di secchez-
debole. za, dall’altra con sintomi di calore vuoto.
Il polmone regge l’energia. Se il polmone è in vuo- I sintomi di secchezza sono: catarro secco, gola e
to, il paziente ha poca energia per muoversi e parla- bocca secche, afonia (il polmone ama essere umido).
re. I sintomi di calore vuoto sono: febbricole pomeri-
Il q* appartiene allo y1ng. Se il q* del polmone è diane, calore ai 5 cuori, pomelli arrossati, sensazio-
vuoto, anche il calore fisiologico sarà scarso e la ne di calore al torace, sudorazioni notturne, inson-
pelle sarà pallida e lucente3. nia.
La lingua pallida ed il polso vuoto rispecchiano il Il calore consuma lo y%n /materia e il paziente tende
deficit di q*. a dimagrire.
Il calore, se agisce per lungo tempo e si intensifica,
EZIOLOGIA potrà ledere i vasi e l’escreato si strierà di sangue.
Deficit costituzionale. La lingua è rossa e secca per il calore e per il deficit
Permanenza di energie perverse nel polmone sotto di liquidi organici. Alla lunga tenderà a disepiteliz-
forma di energie perverse latenti che ne ostacolino zarsi.
le funzioni. Il polso è sottile e vuoto perché manca lo y%n, rapi-
Tosse cronica, qualunque ne sia l’origine, perché se do per il calore.
da una parte la tosse è un sintomo di affezione pol-
monare, dall’altra ne indebolisce il q*. EZIOLOGIA
Il rimanere a lungo curvi, seduti, perché interferisce Varie cause:
con la ventilazione polmonare. • un vuoto cronico del q* del polmone che, a cau-
sa di una tosse cronica e/o sudorazioni prolunga-
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE te, danneggi anche lo y%n del polmone.
Bronchite cronica, enfisema polmonare. • Una secchezza di origine esterna che permanga
indefinitamente nel polmone.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO • Un vuoto dello y%n dei reni, in cui il rene non
Tonificare il q* di polmone. possieda più liquidi che, vaporizzati, possano
umidificare il polmone.
• Un vuoto dello y%n dello stomaco, in quanto lo
VUOTO DELLO Y%N DEL POLMONE stomaco è la sorgente dei liquidi corporei.
SINTOMATOLOGIA
Tosse secca o scarsamente produttiva. Il catarro, se CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
presente, è scarso, secco, difficile da espettorare, Bronchite cronica, laringotracheiti croniche, conva-
talvolta frammisto a sangue, gola e bocca secche, lescenza da malattie iperpiretiche, tubercolosi pol-
afonia, febbricole pomeridiane, sudorazioni nottur- monare.
ne, insonnia, pomelli rossi, calore ai 5 cuori, sensa-
zione di calore al torace, dimagramento. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Lingua: rossa, secca, talvolta disepitelizzata. Nutrire lo y%n, umidificare il polmone, purificare il
calore/vuoto.
3
La carnagione pallida e lucente è un sintomo di vuoto di
y1ng, mentre il vuoto di q* le conferisce solo il pallore, il IL VENTO-FREDDO AGGREDISCE IL
vuoto di sangue pallore opacità. Si consideri che, se da POLMONE
una parte non esiste un quadro da vuoto dello y1ng del SINTOMATOLOGIA
polmone, dall’altra il vuoto del q* del polmone manifesta
Tosse, catarro fluido e bianco, naso chiuso, rinorrea
un chiaro sintomo di deficit di y1ng, quale la freddolosi-
tà. In realtà la quota y1ng del vuoto del q* del polmone è acquosa, starnuti, cefalea occipitale, dolori muscola-
sostenuta dal deficit di w7i q*, una forma di energia retta ri al collo e alle spalle, sensazione di bastonatura
dal polmone, definita rapida, feroce, che riscalda i tegu- diffusa, timore del freddo, brividi, febbre poco ele-
menti. Tutte queste sono caratteristiche y1ng. Ecco per- vata.
ché nel vuoto del q* del polmone la carnagione non è so- Lingua: induito sottile e bianco.
lo pallida, ma anche lucente.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 79

Polso: galleggiante (f{). EZIOLOGIA


Attacchi da vento/freddo di origine esterna.
PATOLOGIA Benché nella maggior parte dei casi l’anamnesi ri-
In realtà si tratta di due diverse sindromi, l’una da levi l’esposizione ad un vento/freddo atmosferici,
interessamento della superficie, con scarsità di segni come detto precedentemente, la diagnosi è posta più
di interessamento del polmone in quanto organo in funzione dei sintomi che delle cause climatiche.
(sono assenti o mancano tosse, catarro, dispnea), L’origine esterna ci ricollega a quanto detto riguar-
l’altra con coinvolgimento dello z3ng polmone do al vento, ad indicare la subitaneità del-l’attacco
(presenza di tosse, catarro, dispnea). In entrambi i (quindi l’acuzie della patologia) e le sue caratteristi-
casi è presente il freddo, secondo alcuni si può par- che di pienezza. Non si tratta di un quadro cronico,
lare appropriatamente di vento/freddo solo nella da vuoto, benché il vuoto cronico del q* del polmo-
sindrome esterna. Le due sindromi sono: ne predisponga all’attacco del vento/freddo.

“il vento/freddo intralcia la superficie” CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE


Corrisponde alla sindrome t3i y1ng secondo la Malattie da raffreddamento (riniti comuni, influen-
Sh`ng h1n l]n ed i sintomi sono da ricondursi pre- za, tracheobronchiti acute o riacutizzate).
valentemente all’ostacolo da parte del freddo alla
diffusione di w7i q* in superficie (timore del fred- ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
do, brividi intensi non alleviati dal calore, cefalea, Liberare la superficie, disperdere il freddo, stimolare
dolori muscolari diffusi, prevalenti al collo ed alle le funzioni di diffusione e discesa del polmone.
spalle). La febbre in genere sarà poco elevata o ad-
dirittura assente, sia per la noxa patogena in causa,
sia per la scarsa virulenza della xi5 q*, che per la ri-
IL VENTO-CALORE AGGREDISCE IL
sposta torpida di w7i q*. La rinorrea acquosa e/o POLMONE
l’ostruzione nasale rappresentano un interessamento SINTOMATOLOGIA
solo energetico del polmone, in quanto ne colpisco- Febbre, sudorazione, avversione al freddo, naso
no solo una dipendenza periferica. In genere man- chiuso o rinorrea di muco giallo, mal di gola, tonsil-
cano tosse, catarro e dispnea. Il freddo ha scarsa le gonfie, cefalea, sete. Tosse, catarro giallo e spes-
tendenza a colpire l’alto del-l’organismo e vi può so. Possono manifestarsi stipsi ed oliguria.
pervenire solo se veicolato dal vento. D’altra parte, Lingua: arrossata, induito sottile, che può essere
essendo il vento una xi5 q* mobile e rapida, si parla bianco o giallo.
di vento/freddo a sottolineare la rapidità di insor- Polso: galleggiante (f{) e rapido (shu-).
genza dell’affezione e, in genere, la velocità di riso-
luzione. PATOLOGIA
La sindrome è molto simile a quella precedente,
“Il vento/freddo aggredisce il polmone” (secondo salvo che il posto del freddo è occupato dal calore.
alcuni il termine vento dovrebbe essere omesso). Anche in questo caso possono distinguersi due sin-
Tutti i sintomi precedenti sono presenti, ma associa- dromi, l’una da interessamento della superficie, l’altra
ti a quelli di un interessamento dell’organo polmo- da coinvolgimento dell’organo polmone.
ne. La compromissione delle funzioni di discesa
comportano l’insorgenza di tosse (discesa del q* ) e “Il vento/calore intralcia la superficie”
catarro (discesa dei liquidi); la compromissione del- corrisponde alla sindrome di w7i f7n secondo il
la funzione di diffusione provoca l’insorgenza di W4n r7 l]n, ed i sintomi cefalea, avversione al
starnuti. Il coinvolgimento del freddo è chiaramente freddo ed al vento sono, anche i questo caso, da
indicato dalle caratteristiche del muco bronchiale ricondursi all’intralcio alla circolazione di w7i q*
(bianco e fluido) e dello scolo nasale (acquoso). nella superficie. L’avversione al freddo, apparen-
Le caratteristiche della lingua di solito non fanno in temente strana, è spiegabile da un lato con
tempo a modificarsi, tuttalpiù essendo presente un
induito sottile e bianco (freddo). l’incapacità di w7i q*, bloccata, di riscaldare fisio-
logicamente la superficie (il calore cutaneo presente
Il polso galleggiante indica che la lotta tra l’energia è un calore patologico), dall’altra perché il paziente
corretta dell’organismo e la xi5 q* avviene in su- si sente “come nudo” in quanto non protetto
perficie. dall’energia difensiva, e l’intolleranza è riferibile a
qualunque cambiamento climatico, tanto che anche
il vento è sgradito. Inoltre, il calore dilata i pori ed il Polso: galleggiante (f{) e scivoloso (hu1).
sudore esce copioso, il calore pienezza in lotta con
w7i q* eleva la temperatura, ed il paziente tenta di PATOLOGIA
estinguerlo bevendo (ma la sete non è tormentosa Si tratta di una sindrome da pienezza esterna da
come nel calore dello stomaco). vento/freddo/umidità.
La gola ed il naso sono le dipendenze periferiche Le energie perverse associate intralciano la funzione
del polmone, che per prime e più frequentemente del polmone di abbassamento e diffusione dei liqui-
verranno attaccate dalle energie perverse esterne. Il di, la diuresi si contrae ed i liquidi si accumulano tra
muco nasale è giallo a causa del calore, il quale dis- pelle e muscoli.
secca la gola che diventa bruciante e dolente. Anche la funzione di abbassamento del q* è com-
promessa, e compaiono tosse e dispnea.
“Il vento/calore aggredisce il polmone” (secondo W7i q* non diffonde e compaiono avversione al
alcuni il termine vento dovrebbe essere omesso). freddo e all’umidità.
Tutti i sintomi precedenti sono presenti, ma associa- La febbre, come nel caso del vento freddo, è presen-
ti a quelli di un interessamento dell’organo polmo- te, ma non elevata, e testimonia la lotta tra il corret-
ne. La compromissione delle funzioni di discesa to ed il perverso.
comporta l’insorgenza di tosse (discesa del q* ) e ca- L’incarnato è pallido e lucente perché le energie
tarro (discesa dei liquidi). Il coinvolgimento del ca- perverse, di natura prevalentemente y%n, danneggia-
lore è indicato dalle caratteristiche del muco bron- no lo y1ng dell’organismo.
chiale (giallo, spesso, colloso). Se il calore perdura L’induito linguale e la scivolosità del polso testi-
può consumare i liquidi dell’accoppiato grosso inte- moniano la presenza di umidità. Il polso galleggian-
stino, con comparsa di stipsi. Il danneggiamento dei te indica la localizzazione esterna della malattia.
liquidi potrà provocare contrazione della diuresi.
Spesso, data la subitaneità dell’attacco, l’induito EZIOLOGIA
linguale non ha il tempo di modificarsi e rimane Esposizione a vento/freddo/umidità ambientali.
sottile e bianco. Se la situazione perdura, virerà al
giallo, diventando secco o spesso a seconda del pre- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
valere della secchezza o dell’umidità. Affezioni respiratorie in corso di nefropatie acute o
Il polso rapido testimonia il calore, la sua superfi- croniche.
cialità indica che la lotta tra l’energia corretta e
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
l’energia perversa si svolge nel bi2o.
Liberare la superficie, disperdere il freddo, elimina-
re l’umidità, aprire la via delle acque, ripristinare la
EZIOLOGIA
funzione di discesa del polmone.
Attacchi da vento/calore di origine esterna.
Il vuoto di y%n o una presenza di umidità/calore pre-
esistenti favoriscono l’insorgenza della sindrome in
oggetto. LA SECCHEZZA LEDE IL POLMONE
SINTOMATOLOGIA
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE Tosse secca (se intensa accompagnata da dolori to-
Influenza, rinite allergica, tracheobronchiti acute, racici), il catarro, se presente, è colloso e dif-ficile
fasi iniziali delle polmoniti. da espettorare, naso, bocca, gola secche, sete, voce
roca.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Lingua: secca, induito sottile e secco.
Liberare l’esterno disperdendo il calore, stimolare Polso: sottile (x* ) o vuoto (x[).
le funzioni di diffusione e discesa del polmone.
PATOLOGIA
IL VENTO-ACQUA INVADE IL POLMONE Si tratta di uno stato di secchezza del polmone con
SINTOMATOLOGIA deficit dei suoi liquidi. Tutti i sintomi sono impron-
Edemi alla palpebre ed al volto che compaiono im- tati alla secchezza.
provvisamente e si estendo gradualmente al corpo, EZIOLOGIA
avversione al freddo ed al vento, febbre, tosse, di- L’attribuzione alle sindromi da vuoto o da pieno è
spnea, contrazione della diuresi, incarnato pallido e problematica in quanto si possono riconoscere tre
lucente. eziologie:
Lingua: pallida, con induito bianco e grasso.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 81

• secchezza esterna che attacca il polmone impo- L’induito grasso e spesso indica la presenza di umi-
verendone i liquidi (forma da pienezza); dità, il colore bianco quella di freddo.
• vento calore che permanga nel polmone dissec- Se il q* del paziente è ancora valido, il polso sarà
candone i liquidi (forma da pienezza); scivoloso, se il suo stato decade, diventerà molle
in tali casi, soprattutto nel primo, si accompagne- (debole e superficiale).
ranno segni di superficie quali febbre, cefalea, timo-
re del freddo, del vento, ecc. EZIOLOGIA
• secchezza interna con vuoto dei liquidi corporei Soprattutto un vuoto cronico di q*/y1ng della milza.
(forma da vuoto). Attacchi ripetuti di vento/freddo/umidità in un pol-
In quest’ultima forma sono assenti i sintomi di su- mone in vuoto di q*.
perficie e non sono ancora presenti in maniera con-
clamata quelli da vuoto di y%n (zigomi rossi, calore CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
ai 5 cuori, sudorazioni notturne, ecc.). Si tratta di Enfisema cronico, asma bronchiale.
una forma, se non cronica, subacuta, spesso causata
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
da un vuoto dello y%n dello stomaco, che, alla lunga,
Dissolvere il flemma, disseccare l’umidità, favorire
conduce ad un vuoto dello y%n del polmone.
le funzioni di discesa del polmone.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Laringotracheiti croniche, bronchiti croniche, pleu-
riti secche. LE MUCOSITÀ FLUIDE OSTRUISCONO IL
POLMONE
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO SINTOMATOLOGIA
Umidificare il polmone, rinfrescarlo, nutrire i liqui- Tosse, dispnea, rantoli umidi in gola e nel torace,
di organici. vomito di muco chiaro, liquido, schiumoso, freddo-
losità.
LE MUCOSITÀ E L’UMIDITÀ SI Lingua: pallida, induito bianco e vischioso.
ACCUMULANO NEL POLMONE Polso: sottile (x* ) e scivoloso (hu1), o molle (r{).
SINTOMATOLOGIA
Tosse cronica, con catarro abbondante, bianco, flui- PATOLOGIA
do, facile da espettorare, oppressione al petto, ranto- È una condizione geriatrica, non dissimile dal qua-
li in gola e al torace, dispnea che rende difficile ri- dro precedente, nel quale il flemma è molto liquido,
manere supini, carnagione pallida e lucida. quasi acquoso, generato da un vuoto cronico dello
Lingua: pallida, induito bianco, spesso e grasso. y1ng della milza.
Polso: scivoloso (hu1) o molle (r{).
EZIOLOGIA
PATOLOGIA Qualunque causa di indebolimento dello y1ng della
Si tratta di una sindrome complessa. Dove vuoto e milza che perduri per molto tempo.
pienezza coesistono.
La pienezza si riferisce all’accumulo di flem- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
ma/umidità nel polmone con caratteristiche di fred- Enfisema cronico, asma bronchiale.
do. Il vuoto è, generalmente, all’origine della sin-
drome e va ricercato in un deficit cronico del q* del- ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
la milza, con incapacità di quest’organo a trasfor- Dissolvere il flemma, disseccare l’umidità, favorire
mare e trasportare i liquidi, che si raccolgono nel le funzioni di discesa del polmone, riscaldare
polmone, addensandosi in flemma. l’interno.
La pienezza di flemma è indicata dal catarro abbon-
dante (fluido e bianco perché di natura fredda), dal- LE MUCOSITÀ CALORE SI
la difficoltà a restare supini (perché la posizione ACCUMULANO NEL POLMONE
sdraiata aggrava la pienezza). Il flemma ingombra il SINTOMATOLOGIA
polmone e ne impedisce la funzione di abbassamen- Tosse produttiva, catarro abbondante, giallo o verde
to, tanto che compaiono tosse ed asma. scuro, purulento o striato di sangue, di odore nause-
La carnagione pallida e lucida indica un vuoto di abondo, dispnea, asma, dolori toracici, febbre, sete,
y1ng. urine concentrate, talvolta stipsi.
Lingua: rossa, con induito giallo, grasso e spesso.
Polso: scivoloso (hu1) e rapido (shu-). EZIOLOGIA
Questo quadro difficilmente si presenta in maniera
PATOLOGIA isolata, bensì associato ad un vuoto di sangue o di
È simile al quadro da flemma/umidità, dal quale può y%n.
derivare, ma con una connotazione di calore più o me- Il quadro legato ad un vuoto di sangue è conseguen-
no intenso. Se il calore è forte, compariranno febbre, te ad emorragie, croniche o acute, quali quelle del
sete, urine ipercromiche, stipsi, se meno intenso questi parto.
sintomi saranno sfumati o assenti. Tra i quadri da vuoto di y%n, predomina quello di
stomaco, accoppiato al grosso intestino in y1ng
EZIOLOGIA m^ng.
Un accumulo protratto di flemma/umidità potrà
condurre di per sé alla formazione di calore, che, CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
d’altra parte, provenendo dall’esterno, potrà so- Disidratazioni postemorragiche.
vrapporsi ad un flemma/umidità interno. Tutte le
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
cause di produzione di flemma, dove la milza gioca
Nutrire i liquidi del grosso intestino, umidificare la
un ruolo fondamentale, possono essere alla base
secchezza.
della patologia.

CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE COLLASSO DEL GROSSO INTESTINO


Bronchiti acute, esacerbazioni di bronchiti croniche, SINTOMATOLOGIA
bronchiettasie con infezioni sovrapposte, polmoniti, Diarrea cronica, astenia, anoressia, desiderio di be-
asma o enfisema bronchiale complicati. vande calde e di massaggiarsi l’addome, prolasso
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO anale, emorroidi.
Dissolvere il flemma, purificare il calore, favorire le Lingua: pallida.
funzioni di discesa del polmone. Polso: sottile (x* ), debole (ru-), profondo (ch5n).
PATOLOGIA
SINDROMI DEL MERIDIANO DEL Il quadro può essere classificato come un crollo del
POLMONE q* della milza, ma in questo caso si pone l’accento
a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano sulla funzione intestinale. L’astenia, l’anoressia, la
Dolori e contratture lungo il decorso del meridiano, diarrea cronica, il desiderio di bevande calde e di
al braccio, alla spalla, al cavo sovraclaveare. massaggio sono tutti sintomi di vuoto di q*/y1ng di
milza/stomaco. Il prolasso anale e le emorroidi sono
b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo sintomi di crollo del q* della milza.
segue a turbare l’alto. EZIOLOGIA
Gola gonfia e dolente, calore al palmo delle mani. Qualunque causa di vuoto del q* della milza.

VUOTO DI LIQUIDI DEL GROSSO CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE


INTESTINO Colite cronica, prolassi anali, emorroidi.
SINTOMATOLOGIA ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Feci secche, difficili da evacuare, bocca e gola sec- Tonificare stomaco e milza, sollevare il q*.
che.
Lingua: secca, senza induito. Può essere sia pallida GROSSO INTESTINO FREDDO
che arrossata.
SINTOMATOLOGIA
Polso: sottile (x* ).
Feci poco formate, con alimenti indigeriti, diarrea
PATOLOGIA franca, dolori addominali migliorati dal calore, bor-
Si tratta di un vuoto dei liquidi corporei del grosso borigmi, urine abbondanti e chiare, freddolosità agli
intestino, con comparsa di sintomi di secchezza in- arti e generalizzata.
testinale (stipsi) e generale (gola, bocca, lingua sec- Lingua: pallida.
che). Polso: sottile (x* ), profondo (ch5n).
La lingua è pallida se l’origine della sindrome risie-
PATOLOGIA
de in un vuoto di sangue, arrossata se dipende da un
Nuovamente la sindrome è riferibile alla milza, in
vuoto di y%n.
questo caso affetta da un vuoto di y1ng.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 83

EZIOLOGIA all’epigastrio. Talvolta la temperatura si eleva e


Tutte le cause che impoveriscono lo y1ng della mil- compaiono febbre , sete, bocca secca, oliguria.
za. Lingua; rossa, induito giallo e grasso.
Polso: scivoloso (hu1), rapido (shu-).
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Gastroenterite cronica, colite cronica. PATOLOGIA
Si tratta di un’associazione di umidità e calore nel
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO grosso intestino che interferisce con le sue funzioni
Tonificare e riscaldare la milza. di assorbimento dei liquidi ed espulsione delle feci.
La diarrea, il muco, la sete senza desiderio di bere,
FREDDO CHE INVADE IL GROSSO IN- l’oppressione soffocante al petto e all’epi-gastrio
TESTINO sono segni di umidità.
SINTOMATOLOGIA I dolori addominali, il sangue nelle feci, i premiti, il
Dolori colici improvvisi all’addome, migliorati dal tenesmo, i bruciori anali sono sintomi di calore pie-
calore, diarrea, freddolosità generalizzata ed in par- nezza.
ticolare all’addome. Il pus e le feci di odore nauseabondo sono segni di
Lingua: induito spesso e bianco. corruzione da umidità/calore.
Polso: profondo (ch5n), a fil di ferro (xi1n). Se il calore è intenso, comparirà la febbre. In tal ca-
so i liquidi organici, già impoveriti dalla diarrea,
PATOLOGIA verranno disseccati e compariranno sete, bocca sec-
Si tratta di una sindrome acuta da pienezza di fred- ca, urine scarse e concentrate.
do nel grosso intestino. Quest’ultimo, così come lo È possibile anche una sovrapposizione di energie
stomaco e l’utero, può essere invaso direttamente perverse esterne, in tal caso comparirà sudorazione
dal freddo esterno. che non fa recedere la febbre, brividi e freddo alter-
Il freddo gela i movimenti del q* nel ji`o inferiore, e ni, avversione per il freddo.
compariranno dolore crampiforme migliorato dal Lingua e polso indicano la presenza di umidità.
calore, desiderio di calore all’addome. Il freddo
blocca l’assorbimento dell’acqua da parte del grosso EZIOLOGIA
intestino e comparirà diarrea. Malattie stagionali dell’umidità canicolare.
Eccessi alimentari (cibi grassi e di natura calda).
L’induito bianco riflette il freddo. Alimenti infetti.
Il polso profondo indica la localizzazioni della ma-
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
lattia.
Gastroenteriti acute, dissenteria bacillare, dissente-
EZIOLOGIA
ria amebica, salmonellosi.
Penetrazione diretta di freddo di origine esterna nel
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
grosso intestino.
Purificare il calore, dissolvere l’umidità, arrestare la
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
diarrea.
Colite acuta, gastroenterite acuta.

ORIENTAMENTO TERAPEUTICO CALORE NEL GROSSO INTESTINO


Espellere il freddo dal grosso intestino, riscaldare il SINTOMATOLOGIA
ji`o inferiore. Stipsi con feci secche, di difficile evacuazione, bru-
ciori e gonfiori anali, bocca secca, urine scarse e
scure.
IL GROSSO INTESTINO È COLPITO Lingua: secca, induito secco, spesso, giallo o mar-
DALL’UMIDITÀ CALORE rone.
SINTOMATOLOGIA Polso: pieno (sh^ ), rapido (shu-).
Dolori addominali, diarrea, muco, pus e sangue
PATOLOGIA
frammisti alle feci, feci di odore nauseabondo, pre-
Si tratta di una pienezza di calore nel grosso intesti-
miti e tenesmo, bruciori anali, sete senza desiderio
no che ne consuma i liquidi e produce secchezza.
di bere, oppressione soffocante al petto e
I bruciori ed i gonfiori anali sono sintomi di calore PATOLOGIA
nel grosso intestino, la stipsi di secchezza. La sindrome ricalca quella precedente, differen-
ziandosene per l’acuzie. In questo caso il calore in
Il calore si trasmette in y1ng m^ng, fino a raggiun- pienezza estrema induce sudorazione intensa, febbre
gere lo stomaco: la lingua e l’induito si fanno sec- elevata, vomito (trasmissione allo stomaco lungo
chi. y1ng m^ng) e delirio (disturbo dello sh5n). Gli altri
I liquidi diventano scarsi a livello del ji`o inferiore sintomi sono spiegabili in base a quanto discusso
e le urine diventano scarse e di colore scuro. nel quadro precedente.
Lingua e polso esprimono la pienezza di secchezza
e di calore. EZIOLOGIA
Malattie da vento/freddo penetrate fino a livello or-
EZIOLOGIA ganico nello y1ng m^ng, secondo la classificazione
Consumo eccessivo e protratto di cibi disseccanti e dei 6 livelli dello Sh`ng h1n l]n.
riscaldanti. Malattie da calore penetrato in q* f7n secondo la
classificazione del W4n r7 l]n.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Stipsi cronica, stipsi da errori dietetici (eccesso di CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
alimenti secchi e piccanti). Complicazioni di malattie iperpiretiche.

ORIENTAMENTO TERAPEUTICO ORIENTAMENTO TERAPEUTICO


Purificare il calore nel grosso intestino e nello sto- Drenare il calore dal grosso intestino e dallo stoma-
maco, accrescere i liquidi organici. co.

SINDROMI DEL MERIDIANO DEL


CALORE CHE OSTRUISCE IL GROSSO GROSSO INTESTINO
INTESTINO a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano.
SINTOMATOLOGIA Dolori alla parte laterale del braccio e della spalla.
Stipsi, bruciori anali, addome gonfio e dolente, vo- Impaccio all’estensione dell’arto superiore.
mito, febbre elevata, sudorazione intensa, sete, deli-
rio. b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
Lingua: rossa, induito spesso, secco, giallo o marro- segue a turbare l’alto.
ne. Collo gonfio, gola gonfia e dolente, occhi gialli,
bocca secca, odontalgia, rinorrea, epistassi.
Polso: profondo (ch5n), pieno (sh^ ), grande (d3).
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 85

CAPITOLO 11

SINDROMI DEL RENE E DELLA VESCICA


I reni immagazzinano il j%ng, governano la riproduzione, la crescita, nutrono le ossa attraverso i midolli, re-
golano il metabolismo dei liquidi, aiutano il polmone nella respirazione, forniscono il calore fisiologico a tut-
to l’organismo. La vescica trasforma i liquidi organici in urina e, assistita dai reni, immagazzina e scarica le
urine.

Il j%ng, immagazzinato nei reni, è responsabile della riproduzione, della crescita, dell’invecchiamento, del nu-
trimento dei midolli, delle ossa. È la base dello y%n del rene.

Il m*ng m5n, attraverso il suo fuoco, sostiene lo y1ng di tutto l’organismo, fornendo il fuoco fisiologico per
l’attività di tutti gli organi interni, assicurando, a livello renale, il controllo dell’acqua, la ricezione del q*,
l’apertura e la chiusura degli orifizi del basso.

SEGNI E SINTOMI DA DEFICIT DEL J%NG

Sono riassunti nella tabella 3.

TABELLA 3 – SEGNI E SINTOMI DA VUOTO DEL J%NG DEL RENE

DANNEGGIAMENTO DI NEL BAMBINO NELL’ADULTO


Crescita e sviluppo Ritardi di crescita Senescenza precoce, canizie precoce, calvizie
Cervello/midolli Ritardato sviluppo mentale Scadimento intellettuale, capogiri, vertigini, torpore
Riproduzione Ritardato sviluppo sessuale Sterilità, cali della libidine
Ossa Ritardata saldatura della fontanella Lombalgie, gambe deboli, fragilità ossea
Denti Ritardata eruzione Denti malfermi

SEGNI E SINTOMI DA DEFICIT DELLO Y!NG


Sono riassunti nella tabella 4.

TABELLA 4 – SEGNI E SINTOMI DA DEFICIT DELLO Y!NG

INCAPACITÀ A SEGNI E SINTOMI


Riscaldare il corpo Freddolosità, intolleranza al freddo, arti freddi
Riscaldare la milza Feci con alimenti indigeriti o diarrea franca all’alba
Accogliere e trattenere il q* Dispnea o asma
Regolare il metabolismo dei liquidi Poliuria con edemi sfumati, edemi importanti con oliguria
Assistere la vescica Disuria, incontinenza urinaria
Dare l’impulso alla sessualità Impotenza, cali di libido

ALTRI SEGNI E SINTOMI nezza. La condotta terapeutica sarà rivolta


all’eliminazione della noxa patogena, ma dovrà
Dolori lombari. Le affezioni dei reni spesso si ma- prevedere comunque un sostegno dei reni. La lom-
nifestano con dolore lombare. Le energie perverse balgia da freddo/umidità si manifesterà con dolore
esterne che invadono i meridiani ed i collaterali, co- associato a sensazione di freddo, sarà aggravata dal
sì come il ristagno di sangue e q* da strappi musco- freddo e dall’umidità. La lombalgia da calo-
lari o traumatismi provocano dolori lombari da pie- re/umidità è associata a sensazione di calore. La
lombalgia da ristagno di sangue e q* è in genere as- associati ad anoressia, distensione addo-minale,
sociata ad un traumatismo, il dolore ha localizza- diarrea, arti freddi, induito bianco e gras-so. Dato
zione fissa, spesso c’è gonfiore, la difficoltà alla che lo y1ng della milza proviene dallo y1ng del re-
flesso-estensione ed alla torsione è pronunciata. La ne, questi due quadri presentano vari punti in co-
lingua potrà essere di aiuto, in quanto sarà violacea mune.
nel ristagno di sangue, avrà un induito giallo e gras- Edemi da intralcio del polmone. Fattori patogeni
so nel calore/umidità, bianco e grasso nel fred- esterni (si parla di edema/vento) possono invadere il
do/umidità. La lombalgia da vuoto è associata a polmone ed intralciare le sue funzioni di diffusione
sensazione di debolezza ai lombi e agli arti inferiori, ed abbassamento dei liquidi. In genere compaiono
sarà peggiorata dall’attività fisica ed alleviata dal alle palpebre ed al volto, per poi estendersi verso il
riposo. I sintomi di accompagnamento valgono a basso, associati a sintomi di superficie (febbre, av-
distinguere quale delle due radici del rene sia in de- versione al vento/freddo, cefalea) e del polmone or-
ficit, in quanto la lombalgie di per sé è un sintomo gano (tosse, catarro).
aspecifico di vuoto dei reni.

Perdite seminali. Sia quelle associate a sogni, che DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI
quelle che si verificano in loro assenza, vanno rife-
rite al rene, in quanto connesso con il j%ng. Nel vuo- Non si riconoscono quadri da pienezza di rene ed i
to dello y%n del rene, ed ancor più nel fuoco vuoto di sintomi di freddo o calore saranno un freddo ed un
rene, spesso associato ad un fuoco vuoto di cuore, le calore vuoto.
perdite seminali avvengono solo di notte e sono as-
sociate a sogni erotici, aumento del desiderio sessua- QUADRI DA VUOTO DEL RENE Y%N
le, ejaculazione precoce ed insonnia. Nel vuoto dello Il costituente principale dello y%n del rene è il j%ng,
y1ng del rene, ed in quella sua forma particolare che che in quest’organo è conservato. Il vuoto dello y%n
si manifesta con incapacità a trattenere urine e j%ng, del rene si manifesta invariabilmente con sintomi di
le perdite seminali avvengono senza sogni, possono deficit del j%ng. Se lo y%n del rene è debole, lo y1ng
manifestarsi anche da svegli, e sono associate a stan- si palesa con un calore, ma tale calore è solo appa-
chezza, lombi freddi e dolenti, capogiri, freddolosità. rente, tanto da essere definito calore vuoto. Se lo
y%n è carente, anche i liquidi organici si impoveri-
Impotenza. Nella maggior parte dei casi
scono, e compaiono sintomi di secchezza. Il calore
l’impotenza è un sintomo di vuoto dello y1ng del
vuoto induce sudorazione e consuma i j%n y7, e lo
rene conseguente ad eccessi sessuali, ma può mani-
y%n si impoverisce ulteriormente.
festarsi anche per un invasione del ji`o inferiore da
calore/umidità (forma pienezza). I sintomi associati
permetteranno di porre una diagnosi differenziale: QUADRI DA VUOTO DEL RENE Y!NG
nel primo caso si assocerà a carnagione pallida e lu- Lo y1ng del rene svolge varie funzioni, in particola-
cente, debolezza ai lombi ed alle ginocchia, freddo- re riscalda l’organismo e gli organi interni. Se lo
losità, urine abbondanti e chiare, nel secondo ad uri- y1ng è debole, assisteremo alla comparsa di segni di
ne concentrate, disturbi urinari, induito linguale spesso freddo, quali freddolosità, avversione al freddo, arti
e grasso, polso rapido, ecc.. freddi, pallore cutaneo, lingua pallida ed umida.
Quando, oltre a questi sintomi di freddo interno (o
Edemi. Siccome il metabolismo dei liquidi è retto freddo vuoto) si manifestano segni quali dolori e/o
dal rene, dalla milza e dal polmone, un’affezione di debolezza ai lombi, agli arti inferiori e cali di libidi-
uno qualunque di questi organi potrà causare ne, si parla di vuoto dello y1ng del rene. Se altre
l’insorgenza di edemi. funzioni specifiche sono compromesse si parlerà di
Edemi da vuoto dello y1ng del rene. Sono prevalen-
ti alla metà inferiore dell’organismo, accompagnati • Vuoto dello y1ng del rene, l’acqua si spande, se
da dolori/debolezza ai lombi e alle ginocchia, da u- la funzione di governo dei liquidi è danneggiata
rine che, dapprima abbondanti e chiare, si riducono e compaiono edemi;
di volume ma rimangono chiare, freddolosità mi- • Vuoto dello y1ng del rene con diarrea, se il rene
gliorata dal calore, arti freddi, pallore, induito bian- non riscalda la milza e compare diarrea;
co e lucido. • Il rene è incapace di afferrare il q*, se il rene
Edemi da vuoto dello y1ng della milza. Sono preva- non afferra e trattiene il q* e appare dispnea.
lenti agli arti e alla parte centrale dell’orga-nismo,
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 87

Dato che lo y1ng del rene è yu1n y1ng, lo y1ng Lingua: rossa e spellata.
primordiale, e fornisce il calore fisiologico a tutto Polso: galleggiante (f{), vuoto (x[).
l’organismo, in alcuni quadri è difficile porre un li-
mite netto tra il deficit del rene e quello di altri or- PATOLOGIA
gani. Ad esempio, nel succitato quadro di vuoto del- Il j%ng, immagazzinato nei reni, benché più diretta-
lo y1ng del rene con diarrea, si è soliti confinare la mente connesso con lo y%n, è il fondamento di en-
diagnosi ad un vuoto dello y1ng del rene se la diar- trambe le radici, tanto che una sua insufficienza si
rea si manifesta solo al mattino presto, nonostante la manifesterà con un vuoto globale dei reni. Va sotto-
presenza di altri segni e sintomi di milza (anoressia, lineato, quindi, che sia il quadri da vuoto di y%n che
gonfiori addominali, ecc.). Se questi ultimi sono da vuoto di y1ng dei reni manifesteranno sintomi da
consistenti e la diarrea si manifesta anche in altri deficit del j%ng. Il j%ng regge la crescita, la riprodu-
orari, si dovrebbe porre diagnosi di vuoto associato zione, la formazione del midollo, il nutrimento delle
dello y1ng della milza e del rene. I due quadri tra- ossa e del cervello, l’invec-chiamento.
passano l’uno nell’altro, riconoscono una radice Se il j%ng del rene è debole, i midolli non saranno
comune, tanto che si tratta di sottili differenze clas- nutriti: nei bambini si manifesteranno ritardi menta-
sificative. li, negli adulti difficoltà di memoria, di concentra-
zione, capogiri, acufeni, scadimento intellettuale.
Se il j%ng del rene è debole, le ossa non saranno nu-
trite dai midolli: nei bambini si manifesteranno ri-
FORME CLINICHE tardata chiusura delle fontanelle, ritardato svi-luppo
somatico, negli adulti e negli anziani lom-balgie,
Verranno trattate le seguenti forme cliniche: fragilità ossea, debolezza delle ginocchia, perdita
dei denti.
A) forme da vuoto di rene Se il j%ng del rene è debole non nutre i capelli, che
1) VUOTO DI J%NG DEL RENE cadranno e diventeranno bianchi.
2) VUOTO DELLO Y%N DEL RENE Se il j%ng del rene è debole non sostiene la sessuali-
3) VUOTO DELLO Y%N DEL RENE IL FUOCO tà: nei bambini si manifesterà ritardo nello sviluppo
VUOTO DIVAMPA
sessuale, negli adulti cali di libidine ed infertilità.
4) VUOTO DELLO Y!NG DEL RENE
5) VUOTO DELLO Y!NG DEL RENE, L’ACQUA SI La lingua è rossa e spellata se è colpita soprattutto
SPANDE la radice y%n del rene, pallida se è colpita soprattutto
6) VUOTO DELLO Y!NG DEL RENE CON DIARREA quella y1ng. Il polso è galleggiante e vuoto se è
7) IL RENE È INCAPACE DI AFFERRARE IL Q* colpita soprattutto la radice y%n del rene, profondo
8) IL RENE È INCAPACE DI CONTROLLARE LE URINE (ch5n) e debole (ru-) se è colpita soprattutto quella
y1ng.
C) forme da vuoto di vescica
9) VESCICA FREDDA E VUOTA EZIOLOGIA
Nei bambini è costituzionale, negli adulti la sindro-
D) forme da pienezza di vescica me è causata da un’attività sessuale ecces-siva, ne-
10) UMIDITÀ-CALORE NELLA VESCICA gli anziani è parafisiologica.
11) UMIDITÀ FREDDO NELLA VESCICA
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Ritardi di sviluppo nei bambini, sterilità, senescen-
za.
VUOTO DI J%NG DEL RENE
SINTOMATOLOGIA ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Nei bambini: ritardo di sviluppo fisico e mentale, Nutrire il j%ng.
ottusità, ritardo nella chiusura delle fontanelle, denti
che stentano a comparire, sviluppo sessuale ritarda- VUOTO DELLO Y%N DEL RENE
to. Negli adulti: sterilità, cali di libido, lombalgie. SINTOMATOLOGIA
Negli anziani: senescenza precoce, scadimento in- Sensazione di stordimento, vertigini, acufeni, dimi-
tellettuale, difficoltà di memoria e di concentrazio- nuzione del visus e dell’udito, difficoltà di con-
ne, capogiri, acufeni, calvizie, canizie precoce, centrazione e di memoria, debolezza alla regione
lombalgia, debolezza delle ginocchia, fragilità osse- lombare e alle ginocchia, nelle donne ipomenorrea o
a, perdita dei denti. amenorrea. Gola e bocca secche, insonnia, calore al
precordio, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi, Uso improprio di rimedi che tonificano lo y1ng del
sete, sudorazioni, febbre o sensazione di avere la rene (frequente in Cina negli uomini all’ap-
febbre, zigomi arrossati, polluzioni notturne. Questi prossimarsi della terza età).
sintomi sono più pronunciati o presenti alla sera o di
notte. Stipsi, urine scarse e scure. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Lingua: arrossata, con induito scarso e secco, talvol- Sindrome climaterica, convalescenza da malattie
ta assente. gravi e debilitanti, diabete mellito, diabete insipido,
Polso: sottile (x* ), rapido (shu-), oppure galleggiate febbri funzionali, nevrosi, nefrite cronica, i-
(f{) e vuoto (x[). po/azoospermie, sterilità.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
PATOLOGIA Fortificare e nutrire lo y%n dei reni.
Il j%ng del rene è la base dello y%n del rene. Lo y%n
del rene è il fondamento dei liquidi organici. Lo y%n
e lo y1ng del rene si controllano e bilanciano vicen- VUOTO DELLO Y%N DEL RENE, IL
devolmente. In caso di vuoto dello y%n del rene, i FUOCO VUOTO DIVAMPA
sintomi sono pertanto suddivisibili in:
SINTOMATOLOGIA
sintomi di vuoto di j%ng: stordimento, vertigini, acu-
Sensazione di calore avvertita in profondità, come
feni, cali del visus e dell’udito, difficoltà di concen-
nelle ossa, sudorazioni notturne importanti, calore ai
trazione e di memoria (il j%ng non nutre più il mare
cinque cuori, pomelli arrossati, difficoltà a prendere
dei midolli), debolezza alla regione lombare e alle
sonno e risvegli notturni plurimi, ansia, agitazione,
ginocchia (il j%ng non nutre più le ossa). Ipomenor-
irrequietezza, urine scarse, scure, bruciori urinari,
rea, amenorrea (il j%ng non nutre più il sangue).
sangue nelle urine, sete di bevande fredde, stipsi
Sintomi di secchezza: sete, gola e bocca secche,
con feci secche, polluzioni notturne associate a so-
stipsi, urine scarse e scure.
gni.
Sintomi da y%n che non controlla più lo y1ng (svi-
luppo di calore vuoto): insonnia, calore al precor-
PATOLOGIA
dio, al palmo delle mani, alla pianta dei piedi, sudo-
Si tratta di un aggravamento del quadro più sopra
razioni, febbre o sensazione di avere la febbre, zi-
illustrato, dove il calore vuoto si trasforma in fuoco
gomi arrossati. Tutti questi sintomi, patognomoni-
vuoto, con esacerbazione dei sintomi precedente-
camente, sono presenti di sera e di notte. Il calore
mente descritti, e viraggio verso la pienezza (agita-
vuoto agita il j%ng, già in deficit, e compaiono pol-
zione, bruciori urinari, sangue nelle urine).
luzioni notturne, che impoveriscono ulteriormente il
L’insonnia consiste in un’incapacità a prendere
j%ng. Lo y%n in vuoto non è in grado di controllare lo sonno (presente anche nel vuoto di sangue) ed in
y1ng (in questo caso w7i q* ), che spinge i i liquidi risvegli plurimi (assenti nel vuoto di sangue).
fuori dal corpo sotto forma di sudore, con ulteriore
Lingua: rossa, spellata, punta arrossata.
depauperamento dello y%n.
Polso: galleggiante (f{), vuoto (x[), rapido (shu-).
La lingua arrossata e secca testimonia del calore e
del deficit di liquidi organici. EZIOLOGIA
Il polso rapido indica il calore, il polso sottile e vuo- La stessa del vuoto dello y%n dei reni.
to il deficit di y%n. Può diventare galleggiante per-
ché il calore si muove verso la superficie. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
EZIOLOGIA Le stesse del vuoto dello y%n del rene.
Malattie croniche.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Eccessi sessuali che esauriscano il j%ng, gravidanze
Fortificare e nutrire lo y%n dei reni, purificare il ca-
ripetute.
lore/fuoco/vuoto, calmare lo sh5n.
Perdite ematiche, che impoveriscano il sangue e lo
y%n del fegato, che nasce dallo y%n dei reni.
Deficit cronico dei liquidi corporei, per una calore VUOTO DELLO Y!NG DEL RENE
di origine esterna che permanga nell’orga-nismo, o SINTOMATOLOGIA
per un calore di origine interna causato da ristagno e Timore del freddo migliorato dal calore, corpo ed
compressione dei sentimenti. arti freddi, astenia, apatia, sensazione di debolezza
e/o dolori alla colonna lombare e/o alle ginocchia,
urine abbondanti e chiare, tendenza a sviluppare e-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 89

demi, feci poco formate, nell’uomo ejaculazione VUOTO DELLO Y!NG DEI RENI,
precoce, astenospermia, cali di libido, impotenza; L’ACQUA SI SPANDE
nelle donne sterilità, frigidità. Carnagione pallida e SINONIMI: VUOTO DELLO Y!NG DEI RENI,
lucente. ACQUA DEBORDANTE
Lingua: pallida, gonfia, induito linguale trasparente.
Polso: profondo (ch5n), debole (ru-), lento (ch^ ). SINTOMATOLOGIA
PATOLOGIA Edemi, più pronunciati alle gambe e alle caviglie,
La sindrome è contraddistinta da segni di ipofun- urine scarse e chiare, freddolosità, regione lombare
zione e di freddo interno. e ginocchia fredde, deboli e dolenti. Si associano gli
Se lo y1ng dei reni è in vuoto, il corpo è freddo e vi altri sintomi di vuoto dello y1ng dei reni.
sono brividi (il freddo è interno, quindi migliorato • Se l’acqua deborda e gela il cuore compaiono
dal calore, al contrario di quello esterno, dove il ca- palpitazioni, oppressione dolorosa al precordio,
lore non mitiga la freddolosità ed i brividi). dispnea, arti freddi (soprattutto le mani) viso li-
Se lo y1ng dei reni è in vuoto non riscalda il j%ng, la vido.
schiena e le ginocchia sono deboli, il j%ng non è trat- • Se l’acqua deborda ed invade il polmone com-
tenuto (ejaculazione precoce) è senza forza (asteno- paiono tosse, asma, dispnea da sforzo, catarro
spermia), in vuoto (sterilità), la sessualità è spenta abbondante, bianco, fluido, schiumoso.
(impotenza, frigidità). Lingua: pallida, gonfia, induito bianco e lucido.
Se lo y1ng dei reni è in vuoto, i liquidi non vengono tra- Polso: profondo (ch5n), debole (ru-), lento (ch^ ).
sformati, tendono a depositarsi nei tessuti provocando
edemi, le urine sono abbondanti e chiare. PATOLOGIA
Se lo y1ng dei reni è in vuoto la milza non riceve Si tratta di un quadro complesso di vuoto (di y1ng)
calore e la funzione digestiva ne risente, con com- e di pienezza (liquidi).
parsa di diarrea. Il q* degli alimenti non viene tra- Lo y1ng dei reni, in vuoto, non è in grado di gover-
sportato ai quattro arti, che si indeboliranno. nare i liquidi: i liquidi si depositano nell’or-ganismo
La mancanza di calore rallenta tutto l’organismo ed sotto forma di edemi declivi; le urine, precedente-
il paziente diventa apatico, torpido, privo di volontà. mente abbondanti e chiare, si riducono di volume
La lingua è pallida perché manca lo y1ng, gonfia (perché invadono i tessuti), ma rimangono chiare.
perché i liquidi ristagnano, l’induito ha le caratteri- Se i liquidi debordano verso l’alto e gelano il cuore,
stiche del freddo (vuoto). ne danneggiano lo y1ng e compaiono palpitazioni,
Il polso indica la profondità dell’affezione, lo stato oppressione al precordio, mani fredde.
di vuoto e la presenza di freddo/vuoto. Se i liquidi debordano verso l’alto e si depositano
sotto forma di mucosità fluide nel polmone, ne in-
EZIOLOGIA tralciano la discesa del q* e compaiono tosse, asma,
Debolezza congenita. dispnea da sforzo. La respirazione è doppiamente
Malattie croniche e defedanti. danneggiata:
Andropausa. • per il vuoto dello y1ng dei reni, che compro-
Eccessi sessuali. mette la capacità di accogliere il soffio
• per il danneggiamento della discesa del q* del
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Iposurrenalismi, ipotiroidismi, malattie croniche. polmone.
Lingua e polso riflettono il quadro di vuoto dello
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO y1ng dei reni.
Riscaldare e tonificare lo y1ng dei reni (m*ng m5n).
I tre quadri che seguono non sono altro che un vuo- EZIOLOGIA
to dello y1ng dei reni, con compromissione preva- Vuoto dello y1ng dei reni complicato.
lente rispettivamente di:
• metabolismo dei liquidi; CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
• funzioni di sostegno alla digestione; Nefriti croniche, insufficienza cardiaca cronica
• funzione di accogliere e trattenere il q*. scompensata, insufficienze respiratorie croniche
scompensate, edema polmonare acuto.
ognuno dei quadri, come ripeteremo di volta in vol- ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
ta, si palesa costantemente con altri sintomi di vuoto Riscaldare e tonificare lo y1ng dei reni, far circolare
dello y1ng dei reni. l’acqua.
VUOTO DELLO Y!NG DEI RENI CON I RENI SONO INCAPACI DI
DIARREA CONTROLLARE LE URINE
SINONIMI: VUOTO DELLO Y!NG DEI RENI E DEL- SINONIMI: QI DEI RENI INSTABILE – DEBOLEZZA
LA MILZA DEL Q* DEI RENI – YU1N Q* INFERIORE INSTABI-
LE
SINTOMATOLOGIA
Sintomi di vuoto dello y1ng dei reni associati a sin- SINTOMATOLOGIA
tomi digestivi da ipofunzionamento della milza. Si Minzioni frequenti con urine di colore chiaro, getto
rimanda alle sindromi associate di più organi. debole, sgocciolamento postminzionale, enuresi,
nicturia, incontinenza urinaria.
Negli uomini spermatorrea, ejaculazioni notturne
IL RENE È INCAPACE DI AFFERRARE senza sogni, ejaculazione precoce; nelle donne leu-
IL Q* correa cronica, minaccia di aborto.
SINTOMATOLOGIA I sintomi appena indicati sono associati a psicaste-
Dispnea aggravata dallo sforzo, respiro corto, po- nia, lombi e ginocchia deboli e dolenti.
lipnea, tosse, asma, sudorazioni spontanee e al mi- Lingua: pallida.
nimo sforzo, viso gonfio, magrezza, freddolosità, Polso: profondo (ch5n), debole (ru-).
urine abbondanti e chiare, soprattutto dopo un attac-
co di asma, astenia, apatia, regione lombare e gi- PATOLOGIA
nocchia deboli e/o dolenti. Il m*ng m5n è ipofunzionante e yu1n q* è in vuoto.
Lingua: pallida, induito bianco e lucido. Il q* dei reni regge gli orifizi del basso, che non so-
Polso: profondo (ch5n), teso (j&n) debole (ru-). no più in grado di trattenere le urine ed il j%ng.
Se il q* dei reni è debole, l’apertura/chiusura della
PATOLOGIA vescica è sregolata, il cancello rimane aperto e le
Si tratta di un quadro di vuoto dello y1ng dei reni, urine fuoriescono senza forza (mitto debole) ma con
che sono incapaci di accogliere e trattenere il q* del frequenza (pollchiuria, sgocciolamento, incontinen-
polmone. za), soprattutto la notte, quando il q* /y1ng non rie-
Il vuoto dello y1ng dei reni determina la freddolosi- sce a controllare lo y%n. Questa pollachiuria non è
tà, le urine abbondanti e chiare, i dolori ai lombi e associata a sintomi infiammatori.
alle ginocchia, l’apatia. Se il q* dei reni è debole, non riuscirà a trattenere il
I reni non possono accogliere in basso il q*, che ri- j%ng (spermatorrea, ejaculazioni notturne, ejacula-
stagnerà in alto, causando tosse, asma, respiro corto. zione precoce, leucorrea, minaccia di aborto). Le
Il q* non può scendere, e la dispnea sarà soprattutto polluzioni notturne non sono associate a sogni, co-
inspiratoria. me invece accade nel fuoco vuoto dei reni, dove il
Se i reni ed il polmone perdono la loro comunica- fuoco agita lo sperma, portandolo all’esterno, e turba
zione, i liquidi ristagnano in alto e si formeranno lo sh5n, generando sogni erotici.
edemi al volto. La leucorrea può essere considerata anche come un
Il q* appartiene allo y1ng, se lo y1ng è in vuoto il q* vuoto dello y1ng dei reni che non nutre la milza. Se
in genere è in deficit (il paziente è astenico), w7i q* la milza è in deficit, si formerà umidità. In linea con
è debole, ed il sudore scorre senza essere trattenuto. questa interpretazione, alcuni inseriscono tra i sin-
tomi anche il prolasso uterino.
EZIOLOGIA
Debolezza costituzionale del polmone e dei reni, EZIOLOGIA
malattie croniche che danneggino i due organi. Il q* dei reni è indebolito per la vecchiaia, per ec-
cessi sessuali, per gravidanze ripetute. Nei giovani
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE si parla di un’immaturità del q* dei reni. Sebbene
Asma cronico, enfisema polmonare cronico, cuore riferibile ad un vuoto del m*ng m5n, questo quadro
polmonare cronico. manca di segni di freddo ed è contrassegnato dal de-
ficit dell’energia.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Tonificare e riscaldare i reni, rendendoli capaci di CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
afferrare il q*, promuovere la funzione di discesa Incontinenza urinaria negli anziani, enuresi infanti-
del polmone. le, vescica neurologica, diabete insipido.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 91

ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Lingua: rossa, induito giallo, spesso e grasso.


Rafforzare e stabilizzare il q* del rene. Polso: rapido (shu-) scivoloso (hu1).
PATOLOGIA
L’umidità ed il calore di origine esterna si concen-
SINDROMI DEL MERIDIANO DEL RENE
trano nella vescica, dando origine ad una sindrome
a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano da pienezza interna.
Dolori al dorso ed ai lombi, dolori alla faccia inter- L’umidità contamina le urine, che diventano torbi-
na della coscia, perdita di forza fino alla paralisi de. Sotto l’azione del calore le urine possono tra-
dell’arto inferiore. sformarsi in renella e calcoli.
Il calore produce dolore alla minzione, pollachiuria,
b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo concentra le urine, può farvi comparire del sangue.
segue a turbare l’alto Calore ed umidità possono intralciare la minzione
Calore alla pianta dei piedi, dolori precordiali, gola ed interromperla.
secca e dolente, lingua secca, stomatite. La lingua rossa ed il polso rapido indicano il calore,
l’induito giallo e grasso ed il polso scivoloso testi-
moniano la presenza di umidità.

VESCICA FREDDA E VUOTA EZIOLOGIA


Umidità/calore di origine esterna penetrata in vesci-
SINTOMATOLOGIA
ca. Umidità freddo che ristagni per lungo tempo in
Urine abbondanti e chiare, pollachiuria, incontinen-
vescica e si trasformi in calore.
za urinaria, enuresi notturna, lombalgia.
Lingua: pallida e umida. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Polso: profondo (ch5n), debole (ru-). Cistiti acute e croniche, cistopieliti, calcolosi urina-
ria, prostatiti.
PATOLOGIA
Essenzialmente sovrapponibile al quadro “i reni so- ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
no incapaci di controllare le urine”, quindi si tratta Purificare il calore, drenare l’umidità, promuovere
di un quadro di vuoto di q*, freddo in quanto il vuo- la diuresi combattere la disuria (la sindrome lin).
to dello y1ng dei reni/m*ng m5n rende incapace la
vescica di regolare l’apertura chiusura dell’orifizio UMIDITÀ FREDDO NELLA VESCICA
del basso. SINTOMATOLOGIA
Mitto imperioso e frequente, difficoltà alla minzio-
EZIOLOGIA ne (arresto del flusso a metà del mitto), urine pallide
Il q* dei reni è indebolito per la vecchiaia, per ec- e torbide, sensazione di pesantezza all’i-pogastrio e
cessi sessuali, per gravidanze ripetute. Sebbene rife- all’uretra.
ribile ad un vuoto del m*ng m5n, questo quadro Lingua: induito bianco e grasso.
manca di segni di freddo ed è contrassegnato dal de- Polso: scivoloso (hu1), lento (ch^ ).
ficit dell’energia.
PATOLOGIA
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE Il freddo contrae, l’umidità appesantisce. La pienez-
Incontinenza urinaria negli anziani, enuresi infanti- za di queste due energie perverse nella vescica in-
le, vescica neurologica, diabete insipido. terferisce con le sue trasformazioni del q* ed intral-
cia la minzione, causando sensazione di pesantezza
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO dolorosa all’ipogastrio.
Tonificare e riscaldare la vescica e lo y1ng dei reni. L’induito ed il polso indicano umidità e freddo.
EZIOLOGIA
UMIDITÀ-CALORE NELLA VESCICA Esposizione a freddo ed umidità esterni.
SINTOMATOLOGIA CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Mitto imperioso e frequente, stranguria, difficoltà Cistiti acute.
alla minzione (arresto del flusso a metà del mitto),
urine scure, torbide, ematuria, talvolta contenenti ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
renella, talvolta si associano febbre e dolore lomba- Drenare l’umidità, espellere il freddo, promuovere
re. la diuresi.
SINDROMI DEL MERIDIANO DELLA b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
VESCICA segue a turbare l’alto
a) Vento/freddo/umidità ostruiscono il meridiano Cefalea, occhi gialli, lacrimazione, epistassi, emor-
Dolori al collo, al dorso, ai lombi, alla faccia poste- roidi.
riore dell’arto inferiore, fino al quinto dito del pie-
de, associati a difficoltà di movimento.
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 93

CAPITOLO 12

SINDROMI DEL FEGATO E DELLA


VESCICA BILIARE
Il fegato immagazzina il sangue, rende fluida e regolarizza la circolazione del q* e del sangue, regge i tendi-
ni. La vescica biliare immagazzina la bile. Data la loro stretta relazione funzionale ed anatomica, le patologie
della vescica biliare sono spesso riferite al fegato.

SEGNI E SINTOMI DA INSUFFICIENTE • mantenere il flusso della bile;


IMMAGAZZINAMENTO DI SANGUE • regolare le funzioni della milza e dello stomaco.
NEL FEGATO
Il L^ng Sh[, riguardo alla funzione dei immagazzi- Se la funzione di regolare l’armonico fluire del q* è
namento del sangue svolta dal fegato, afferma: alterata, insorgerà un ristagno, contrassegnato da
irritabilità, irascibilità, dolori distensivi nelle regioni
“Si può vedere con gli occhi, camminare attraversate dal meridiano del fegato (ipocondri, re-
con i piedi, afferrare con le mani, tratte- gione pettorale, mammaria, addome laterale, regio-
nere con le dita solo quando occhi, piedi, ne inguinale), disturbi digestivi (anoressia, erutta-
mani e dita sono rifornite di sangue dal zioni, rigurgiti, vomito, distensione addominale,
fegato; quando, di notte, si va a letto, una diarrea) e, in alcuni casi, ittero.
parte del sangue circolante va al fegato”.
Siccome il q* è la forza motrice del sangue, un ri-
In altri termini, l’attività fisica (il movimento degli stagno prolungato di q* causerà un ristagno di san-
arti e delle articolazioni sono considerati una fun- gue, che produrrà dolori fissi e trafittivi con forma-
zione dei tendini) e la visione necessitano del san- zione di masse palpabili, quali epatosplenomegalia
gue del fegato. Se il sangue immagazzinato nel fe- e neoformazioni tumorali.
gato è insufficiente, si manifesteranno disturbi visi-
vi, secchezza oculare, spasmi dei tendini e dei mu- Un ristagno importante e prolungato del q* del fega-
scoli, parestesie agli arti. Inoltre, siccome il fegato to si trasformerà quasi invariabilmente in un fuoco
regge la distribuzione del sangue a livello del picco- del fegato, che si manifesterà con cefalea, capogiri,
lo bacino, nella donna potranno comparire altera- irascibilità estrema, acufeni, disturbi dell’udito ed
zioni del ciclo mestruale. Infine, quando il fuoco del iniezione congiuntivale. Il fuoco del fegato può, a
fegato (ad esempio a seguito di uno scoppio d’ira) sua volta, trasformarsi in vento, che potrà provocare
ne compromette la capacità di immagazzinare il vertigini, tremori e convulsioni.
sangue, potranno verificarsi fenomeni emorragici,
quali ematemesi o sanguinamenti uterini massivi. SEGNI E SINTOMI DA ALTERATA FUN-
ZIONE DELLA VESCICA BILIARE
Le manifestazioni più frequenti delle patologie della
SEGNI E SINTOMI DAL ALTERATA vescica biliare sono dolori all’ipocondrio destro
REGOLAZIONE DELLA CIRCOLAZIO- (sede anatomica del viscere), bocca amara, vomito
NE DI Q* E SANGUE di liquidi amari ed ittero.

Il garantire l’armonico fluire del q* implica diversi ALTRI SEGNI E SINTOMI


aspetti: Cefalea. La cefalea è un sintomo frequente nelle
• mantenere un individuo in uno stato di armonia; patologie del fegato con una risalita dello y1ng, sia
• mantenere il libero fluire del q* del fegato; lun- da eccesso (fuoco del fegato) sia da vuoto (risalita
go il suo meridiano; dello y1ng del fegato da vuoto dello y%n del fegato).
Spesso è accompagnata da capogiri, irrequietezza ne riconoscono due tipi: ittero y1ng ed ittero y%n.
ed irascibilità, innescata o aggravata da fattori emo- Nell’ittero y%n un freddo/umidità prodotto da
tivi. Quanto appena detto non deve indurre a pensa- un’affezione della milza e dello stomaco impedisce
re che tutte le cefalee dipendano da patologie del la secrezione della bile. Nell’ittero y1ng un calore
fegato, riconoscendosi invece sia altre cause interne umidità provocato da un agente patogeno esterno,
che esterne. oppure da cibi avariati o grandi quantità di alcol
provocano un’affezione da calore/umidità della mil-
Capogiri. La causa più frequente di capogiri è la za che si trasmette al fegato ed alla vescica biliare e
risalita dello y1ng del fegato, sebbene i capogiri ne compromette la secrezione. L’ittero y1ng è una
possano dipendere anche da un apporto insufficiente patologia contrassegnata da un colore giallo brillan-
di j%ng, sangue e q* al cervello, nonché da flemma te a livello della cute e delle sclere, di breve durata.
che ostruisce gli orifizi del cuore. I capogiri da risa- L’ittero y%n è una patologia cronica, caratterizzata
lita dello y1ng del fegato possono essere da pienez- da un colore giallo opaco e più scuro a livello cuta-
za o da vuoto. I primi sono caratterizzati da un e- neo e sclerale. Siccome milza e stomaco sono coin-
sordio acuto ed accompagnati da altre manifestazio- volti nella patologia, vuoi direttamente, vuoi per le
ni di fuoco del fegato (cefalea distensiva, irritabilità, perturbazioni delle funzioni digestive sorrette dal
irascibilità, volto arrossato, iperonirismo, polso a fil fegato e della milza, si assoceranno costantemente
di ferro-xi1n); i secondi si manifestano solitamente sintomi digestivi.
nei casi cronici, nei quali la risalita dello y1ng del
fegato è secondaria ad un vuoto del suo y%n. Tremori. Sono in genere un sintomo di vento ed
interessano le parti distali degli arti. Nella maggior
Dolore agli ipocondri. In genere è collegato a pato- parte dei casi sono provocati da un vuoto dello y%n
logie del fegato. Può essere provocato da: del fegato, associato o meno ad un deficit dello y%n
• ristagno del q* del fegato; del rene, che impediscono un adeguato nutrimento
• ristagno del sangue del fegato; della muscolatura distale degli arti, con comparsa di
• accumulo di umidità/calore nel fegato e nella scuotimenti e tremori involontari. Questo quadro è
vescica biliare. particolarmente frequente negli anziani. Tra le altre
I dolori ipocondriali da ristagno del q* del fegato cause di tremori, citiamo il vuoto di q* e sangue, che
hanno carattere distensivo e sono spesso precipitati impedisce un corretto apporto di energia e xu7 alle
o aggravati da uno scoppio d’ira. estremità.
I dolori ipocondriali da ristagno del sangue del fega-
to hanno carattere trafittivo, sono di localizzazione Convulsioni. Anche le convulsioni, caratterizzate
fissa e possono essere associati ad epatosplenome- da contrazioni muscolari violente ed involontarie,
galia. sono un sintomo di vento. Le convulsioni ricono-
I dolori ipocondriali da accumulo di umidità/calore scono varie eziologie. Ad esempio:
nel fegato e nella vescica biliare sono in genere as- • una pienezza di calore libera il vento del fegato,
sociati a bocca amara, anoressia, nausea, vomito e, consumando i liquidi organici e penetrando nel
talvolta, ittero. ministro del cuore
• un vuoto critico di sangue, conseguente ad e-
Gonfiori. Sia il ristagno di q* che quello di sangue
morragie massicce, libera il vento
causati da un’alterazione del fegato possono provo-
• l’umidità torbida ostruisce i canali ed i collate-
care la formazione di masse.
rali.
I gonfiori da ristagno di q* in genere non hanno una
forma definita, sono mobili, compaiono e scom- Pertanto, sebbene sintomo di vento, non tutte le
paiono rapidamente ed imprevedibilmente ed il do- convulsioni sono connesse con il fegato.
lore non ha localizzazione fissa. Un esempio sono i
dolori delle coliche intestinali. DIFFERENZIAZIONE DELLE SINDROMI
I gonfiori da ristagno di sangue hanno in genere una
forma definita, sono fissi ed inducono un dolore a QUADRI DA VUOTO
sede costante. Un esempio sono le epatosplenome- I quadri da vuoto del fegato comprendono il deficit
galie ed i tumori ginecologici. di sangue e quello dello y%n.
Quando il sangue immagazzinato nel fegato è insuf-
Ittero. Secondo la Medicina Cinese l’ittero si mani- ficiente, compaiono pallore, capogiri, vista offusca-
festa quando la secrezione della bile è ostacolata. Se
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 95

ta, secchezza oculare, tremori, spasmi o parestesie digerente sono modesti, in caso contrario si parlerà
agli arti, irregolarità mestruali. di disarmonia fegato/milza, fegato/stomaco o di en-
Quando sono in vuoto lo y%n o i liquidi del fegato, si trambe. Il ristagno del q* del fegato si manifesta con
manifestano capogiri, vista offuscata, secchezza de- maggior frequenza nel sesso femminile, assumendo
gli occhi e della bocca. Possono comparire anche una connotazione ginecologica (irregolarità me-
tremori, spasmi o parestesie. struali) e psicologica (ansia, mutevolezza di umore,
Chiaramente vi sono molti punti di contatto tra que- ecc.).
sti due quadri. Un ristagno del q* del fegato importante e/o prolun-
Negli uomini di incarnato pallido e con una lingua gato facilmente si trasforma in fuoco, che in genere
pallida, così come nelle donne con flusso mestruale divampa lungo i meridiani di fegato e vescica bilia-
scarso, si dovrebbe porre diagnosi di vuoto del san- re, raggiungendo il capo, gli orecchi, gli occhi, pro-
gue del fegato. vocando cefalea, capogiri, acufeni, cali uditivi ed
Se i pazienti non presentano un incarnato pallido, le iniezione congiuntivale. Dato che questi sintomi si
loro lingue invece che pallide sono arrossate, se i manifestano anche in quadri di vuoto come il deficit
sintomi di secchezza sono pronunciati e, soprattutto, dello y%n del fegato e dei reni, si rende necessaria
se sono presenti sintomi di sovrabbondanza dello una diagnosi differenziale. Il fuoco del fegato ha
y1ng, si dovrebbe porre diagnosi di vuoto dello y%n. sempre una connotazione di pienezza, ma in un caso
Se i sintomi di sovrabbondanza dello y1ng sono co- si tratta di una pienezza vera e propria, nell’altro di
spicui, si dovrebbe formulare la diagnosi di vuoto una pienezza che origina da un vuoto. La pienezza
dello y%n del fegato con eccesso dello y1ng. Quando vera si manifesta acutamente ed è in genere scatena-
compaiono simultaneamente sintomi di vuoto dello ta da fattori emotivi, mentre la pienezza da deficit si
y%n del fegato e vuoto del sangue del fegato, si parla manifesta invariabilmente a seguito di un vuoto del-
di deficit dello y%n e del sangue del fegato. lo y%n, generalmente cronico, che da altri segni di sé
Il vuoto del q* del fegato raramente si presenta di con altri sintomi (falso calore, secchezza, ecc.) che
per sé, ed in genere si associa con un vuoto di san- andranno a sommarsi a quelli del fuoco del fegato.
gue. I suoi sintomi principali sono mancanza di for- Un fuoco del fegato da pienezza estrema può causa-
ze, acufeni, cali uditivi e facilità a spaventarsi. re la liberazione del vento, che si manifesta con
Il vuoto dello y1ng del fegato, sebbene raramente, convulsioni, perdita improvvisa di coscienza ed e-
può anch’esso manifestarsi. I suoi sintomi sono de- miplegia. Anche il vuoto di sangue può causare la
pressione, vigliaccheria ed arti freddi. liberazione del vento, in genere associato a tremori.
Questi ultimi due quadri sono di raro riscontro cli- Anche in questo caso il carattere di acuzie del fuoco
nico, tanto che la maggior parte degli autori non li del fegato ci permette di porre una diagnosi diffe-
cita nemmeno e non verranno illustrati nella presen- renziale, in quanto la liberazione del vento da vuoto
te trattazione. di sangue (eccetto quella da emorragie massicce) si
sovrappone in genere ad un quadro di cronicità.
QUADRI DA PIENEZZA
I quadri da pienezza del fegato sono provocati da EZIOLOGIA GENERALE
sovraccarichi emozionali (soprattutto se repentini) o
da fattori endogeni, ad esempio l’umidi-tà/calore. ENERGIE PERVERSE ESTERNE
I fattori emozionali trattenuti, repressi, possono Le energie perverse esterne (fatto salvo il caso del
provocare un ristagno del q* del fegato. Questo si freddo, che comunque attacca il meridiano del fega-
manifesta con irritabilità, irascibilità e dolore di- to e non lo z3ng) non sono in grado di colpire il fe-
stensivo nelle regioni anatomiche attraversate dal gato. Ciononostante possono sommarsi a quadri pa-
meridiano del fegato. Spesso il paziente si lamenta tologici interni, aggravandoli o precipitandoli. È
di un intralcio alla deglutizione. Quando il ristagno questo il caso del vento, dell’umidità e del calore.
del q* si associa con il flemma, l’intralcio si accen- Un organismo dove il fegato sia in vuoto di sangue
tua e si parla di “nocciolo di prugna” (globo isteri- cronico, sarà maggiormente esposto agli attacchi del
co). Nelle donne il ristagno del q* spesso provoca vento, e le parestesie ed i tremori fini degli arti, po-
alterazioni del ciclo mestruale. Se il q* stagnante tranno trasformarsi in contrazioni tonico-cloniche.
aggredisce la milza e lo stomaco, compariranno sin- Se, nello stesso paziente, il vento si associa al calo-
tomi digestivi quali anoressia, eruttazioni, rigurgiti, re, più facilmente potranno manifestarsi eruzioni
feci poco formate e distensione addominale. Da un cutanee improvvise e migranti.
punto di vista digestivo si parla di ristagno del q* Un’umidità esterna che intralci la milza ed interferi-
del fegato solo se i sintomi a carico dell’apparato sca con le funzioni digestive, soprattutto se associa-
ta a calore, potrà danneggiare il fegato e la vescica DIETA
biliare, con comparsa di ittero. Un consumo eccessivo di cibi caldi, piccanti, di frit-
Un calore esterno (ma anche il vento), in un pazien- ti e di alcol può generare quadri da calore del fega-
te affetto da risalita dello y1ng del fegato, potrà esa- to, in genere sempre associato ad umidità.
cerbare questa risalita patologica, con aumento della
cefalea, delle vertigini, degli acufeni.
FORME CLINICHE
EMOZIONI
Come sappiamo, in Medicina Cinese il rapporto tra Verranno trattate le seguenti forme cliniche:
un’emozione e l’organo di pertinenza è biunivoco.
Per quanto riguarda il fegato, la collera è al contem- A) forme da vuoto del fegato
po una manifestazione di una patologia del fegato 12) VUOTO DEL SANGUE DEL FEGATO
(in particolare del ristagno del suo q* e, ancor più, di 13) VUOTO DELLO Y%N DEL FEGATO E RISALITA
DELLO Y!NG DEL FEGATO
una risalita della sua energia sotto forma di y1ng e/o
di fuoco) ed una causa di malattia dell’organo.
Sebbene si sia soliti parlare di collera, il termine de- B) forme da pienezza del fegato
ve essere inteso in senso più ampio. Siccome il fe- 14) RISTAGNO DEL Q* DEL FEGATO
15) RISTAGNO DEL SANGUE DEL FEGATO
gato presiede all’armonico fluire del q* e del sangue 16) IL FUOCO DEL FEGATO INFIAMMA LA PARTE SU-
e detesta essere costretto, qualunque sentimento PERIORE DEL CORPO
trattenuto, represso e frustrato può essere identifica- 17) AGITAZIONE DEL VENTO DEL FEGATO
to con la “collera” che nuoce al fegato. Pertanto 18) UMIDITÀ-CALORE NEL FEGATO E NELLA VESCI-
CA BILIARE
possono trasformarsi in collera la frustrazione, il ri-
19) IL FREDDO RISTAGNA NEL MERIDIANO DEL FE-
sentimento, la depressione, la tristezza, addirittura GATO
la paura. Si pensi ad un animale che, vistasi preclu-
sa ogni possibilità di fuga (il suo spazio vitale è C) forme da vuoto della vescica biliare
“compresso”), si rivolta e attacca con furore. 20) VUOTO DELLA VESCICA BILIARE
Se il q* del fegato non circola liberamente e rista-
gna, il paziente sarà tendenzialmente depresso. Si D) forme da pienezza di vescica biliare
tratta di una depressione diversa da quella del vuoto 21) UMIDITÀ CALORE NELLA VESCICA BILIARE
del q* del cuore, della milza o dello y1ng del rene,
dove il paziente è apatico. Il paziente affetto da ri-
stagno del q* del fegato è depresso in quanto non VUOTO DEL SANGUE DEL FEGATO
riesce, meglio, non può esprimere i propri sentimen- SINTOMATOLOGIA
ti e farli valere, perché deve trattenersi. Questi sen- Incarnato pallido e smorto, opaco, labbra pallide,
timenti tendono ad esprimersi quando non possono capogiri, acufeni (come frinire di cicale), insonnia,
essere più repressi, e si manifestano in maniera im- iperonirismo, occhi secchi, senza lucentezza, vista
provvisa, a prima vista immotivata, dove la reazione confusa, fosfeni, emeralopia, parestesie agli arti,
appare sproporzionata alla sollecitazione: ecco che crampi muscolari, mioclonie, tremori fini che ini-
questo paziente viene tacciato di mutevolezza di ziano dalle mani, unghie opache, secche, fragili, pelle
umore, sottolineando la differenza tra la depressione secca, capelli secchi. Ipomenorrea, amenorrea.
di base e lo scatto di nervi. Lingua: pallida.
Il perdurare dello stato di ristagno e compressione Polso: sottile (x* ), rugoso (s7).
dei sentimenti/energia del fegato condurrà ad una
liberazione critica dello y1ng e/o del fuoco del fega- PATOLOGIA
to, ed il paziente diverrà sempre più suscettibile e Qualsiasi vuoto di sangue si ripercuoterà sul fegato,
collerico, fino alla violenza verbale e fisica. che è incaricato di immagazzinarlo.
L’associarsi di mucosità, tanto più probabile quanto In questo quadro si manifestano quindi dei segni
più il quadro assume connotazioni di calore (il calo- generici di vuoto di sangue: incarnato pallido, opa-
re consuma e concentra i liquidi, già stagnanti per il co, labbra pallide, pelle secca, capelli fragili (azione
ristagno di q*, e li condensa in flemma) e la loro ri- trofica del sangue in generale) capogiri ed acufeni
salita verso l’alto potranno dare origine a sindromi (il sangue in vuoto non riesce a salire al capo e a
da t1n/calore che velano gli orifizi del cuore, con nutrire il mare dei midolli).
quadri di follia agitata o sindromi neurologiche. Il sangue in vuoto non riesce a nutrire ed irrorare le
dipendenze periferiche del fegato: occhi secchi, vi-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 97

sta confusa, emeralopia, fosfeni (occhio/vista), pa- il sangue che lo y%n condividono una funzione trofi-
restesie agli arti, crampi muscolari, mioclonie, tre- ca e di raffreddamento, la prima più spiccata nel
mori fini (il sangue del fegato non nutre i muscoli; i sangue, la seconda nello y%n, quindi non ci deve
tremori iniziano dalle mani perché il vuoto di san- stupire la somiglianza dei sintomi. Da una parte, pe-
gue inizia dalle zone più distali), unghie opache, rò, nelle sindromi da vuoto di sangue tenderà a pre-
secche, fragili (le unghie dipendono dal fegato in valere il mancato trofismo (nutrimento del mare dei
quanto nascono dai tendini). midolli, degli occhi, dei muscoli, delle unghie, della
R7n m3i e ch8ng m3i sono riforniti di sangue dal pelle, di ch8ng m3i e r7n m3i ), dall’altra, in quelle
fegato. Se il sangue del fegato è in vuoto, le me- da vuoto di y%n, tenderà a prevalere il mancato raf-
struazioni sono scarse o assenti. freddamento (sintomi di calore/vuoto che, data la
La lingua è pallida perché manca il sangue. natura “ impulsiva” del fegato tenderà ad assumere
Il polso sottile e rugoso indica il vuoto. caratteri di quasi pienezza). La sec-chezza da vuoto
di y%n, non è altro che una carenza dei liquidi orga-
EZIOLOGIA nici, ai quali è ascrivibile l’aspetto trofico dello y%n.
Qualsiasi causa di scarsa produzione di sangue Lo y%n del fegato, in vuoto, non riuscirà a trattenere
(vuoto del q* della milza, in genere da alimentazio- il suo y1ng, che, seguendo la sua naturale tendenza,
ne insufficiente o errata, vuoto di j%ng del rene, co- si innalzerà, manifestandosi soprattutto a livello
stituzionale o da depauperamento, ecc.) o da perdita dell’estremo cefalico, provocando cefalea, emicra-
dello stesso (emorragie acute e gravi, o croniche an- nia, capogiri, acufeni, irascibilità, collericità, bocca
che se modeste). e gola secche.
La lingua ed il polso riflettono la presenza di calore.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Esiste una certa disparità di vedute tra i vari autori
Anemie, nevrosi, irregolarità mestruali, epatiti cro-
circa i sintomi di calore/secchezza (bocca e gola
niche, malattie oculari da ipovitaminosi A.
secche) e l’iniezione congiuntivale. Alcuni infatti
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO affermano che il calore presente nella risalita di
Nutrire il sangue del fegato. y1ng è un calore vuoto, incapace di provocare i sin-
tomi di vera secchezza e l’iniezione congiuntivale.
Altri esprimono un’opinione diversa, ed affermano
VUOTO DELLO Y%N DEL FEGATO E RI- che comunque la secchezza ed il calore sono pre-
SALITA DELLO Y!NG DEL FEGATO senti (il che distinguerebbe il quadro da quello del
semplice vuoto di sangue) e che l’iniezione con-
SINONIMI: VUOTO DI Y%N, Y!NG IPERATTIVO –
giuntivale da fuoco di fegato è associata a dolore
VUOTO DI Y%N, FEGATO RISCALDATO – FUGA DELLO
oculare, mentre quella da risalita di y1ng no, il che
Y!NG DEL FEGATO.
permetterebbe di istituire una diagnosi differenziale.
SINTOMATOLOGIA In realtà la differenza tra la liberazione di y1ng e
Cefalea bitemporale, perioculare, emicrania, capo- quella del fuoco è quantitativa più che qualitativa, le
giri, acufeni, cali repentini dell’udito, volto arrossa- due forma possono trapassare l’una nell’altra, così
to, iniezione congiuntivale, insonnia, iperonirismo, come la loro sintomatologia.
fini tremori delle estremità, irascibilità, collericità,
EZIOLOGIA
palpitazioni, bocca e gola secche. Vuoto dello y%n del fegato e/o dei reni (quest’ultimo
Lingua: rosso scarlatto, specie ai lati. associato o meno ad un vuoto dello y1ng dei reni).
Polso: a fil di ferro (xi1n), rapido (shu-), eventual- Problemi emozionali che, dopo aver indotto un ri-
mente sottile (x* ). stagno del q* del fegato, in seguito ad un emozione
violenta si liberino verso l’alto in maniera critica.
PATOLOGIA
È una patologia complicata, i cui sintomi derivano CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
da una commistione di deficit ed eccesso. Nevrosi, ipertensione arteriosa (soprattutto iperten-
Innanzi tutto, dato che il sangue appartiene allo y%n, sione arteriosa labile essenziale e puntate ipertensi-
molti segni accomunano questa sindrome alla pre- ve), oftalmopatie.
cedente da vuoto di sangue (eccetto la lingua e
l’incarnato pallidi, perché in questo caso prevale il ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
calore), tanto che possono essere presenti, ed in ef- Nutrire lo y%n del fegato, sottomettere lo y1ng del fegato.
fetti spesso lo sono: capogiri, acufeni, occhi secchi,
vista confusa, fosfeni, fini tremori alle estremità. Sia
RISTAGNO DEL Q* DEL FEGATO Se il q* del fegato non circola, non può sostenere il
processo digestivo, e compariranno nausea, dolori
SINONIMI: STASI DEL Q* DEL FEGATO – AMMAS-
epigastrici, anoressia, eruttazioni e rigurgiti acidi,
SO DEL Q* DEL FEGATO.
gonfiori e dolori addominali, borborigmi, feci poco
SINTOMATOLOGIA formate. Se i sintomi si aggravano, la nausea sfocia
Depressione, malinconia, umore alterno, irritabilità, in un vomito, i dolori epigastrici si fanno intensi, le
sensazione di gonfiore doloroso agli ipocondri, ai eruttazioni ed i rigurgiti diventano continui, si parle-
lati del torace, al seno, ai lati dell’addome, alle fosse rà di disarmonia fegato /stomaco. Se i gonfiori ed i
iliache, sospiri frequenti, sensazione di nodo in go- dolori addominali diventano forti e compare diarrea,
la, con difficoltà a deglutire, mestruazioni irregolari, si parlerà di disarmonia fegato/milza.
algomenorrea, spesso nausea, dolori epigastrici, a- Infine, se il q* del fegato ristagna, il sangue non
noressia, eruttazioni e rigurgiti acidi, gonfiori e do- viene distribuito correttamente al piccolo bacino,
lori addominali, borborigmi, feci poco formate. ch8ng m3i e r7n m3i non verranno adeguatamente
Lingua: in genere di colore normale, induito sottile nutriti e compariranno algomenorrea ed alterazioni
e bianco. del ciclo.
Polso: a fil di ferro (xi1n).
EZIOLOGIA
PATOLOGIA
I sentimenti trattenuti, in particolare la collera.
Questo quadro costituisce l’affezione più frequente
del fegato, dalla quale le altre prendono origine. La
genesi, come più avanti si vedrà, è soprattutto psico- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
logica. Nevrosi, globo isterico, epatiti croniche, discinesie
Se il q* del fegato non circola, compariranno altera- biliari, colecistiti croniche, disturbi mestruali su ba-
zioni psicologiche, dapprima improntate a segni di se funzionale, algomenorrea.
iporeattività (depressione, malinconia), in seguito
alternate a segni di iperreattività (umore alterno), ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
infine di iperrattività franca, se il ristagno sfocia in Far circolare il ristagno del q* del fegato.
una risalita di y1ng o liberazione del fuoco, contras-
segnate da ipereattività (irritabilità, collericità). RISTAGNO DEL SANGUE DEL FEGATO
Come detto altrove, il paziente non è depresso per- SINONIMI: STASI DEL SANGUE DEL FEGATO.
ché apatico, bensì perché non può esprimere i pro- SINTOMATOLOGIA
pri sentimenti. Questa costrizione comporterà una Algomenorrea, irregolarità mestruali, flusso me-
compressione dello psichismo che, alla lunga, ge- struale con sangue scuro e coaguli, gonfiori addo-
nererà calore. Si può ben capire come la vita mo- minali fissi, palpabili, dolenti, carnagione, labbra ed
derna, con i suoi ritmi accelerati, ed i rapporto so- unghie violacee.
ciali, dove raramente si può dire e fare ciò che si Lingua: violacea, in toto o settorialmente.
vorrebbe, facciano sì che ognuno di noi, in varia Polso: a fil di ferro (xi1n).
misura, sia affetto da questa sindrome, considerata
da molti autori come quella di più frequente ri- PATOLOGIA
scontro nei pazienti occidentali. Questo quadro deriva da un ristagno del q* del fega-
Il q* che non circola liberamente provoca una sen- to. Il ristagno di sangue danneggia ulteriormente il
sazione di gonfiore doloroso lungo il decorso del q* e si genera un circolo vizioso.
meridiano (ipocondri, seno, fosse inguinali, ecc.). Il ristagno di sangue si manifesta con il colore vio-
Poiché è il q* a ristagnare, i dolori non saranno in- laceo dell’incarnato, delle labbra e delle unghie. Se
tensi, compariranno e scompariranno rapidamente, il ristagno danneggia il sangue, la pelle può diventa-
avranno carattere distensivo. Se il q* del fegato ri- re secca e scagliosa.
stagna nel torace, comparirà una sensazione di di- Il ristagno di sangue intralcia il nutrimento di ch8ng
stensione al petto, che il paziente cercherà di elimi- m3i e r7n m3i, ed il flusso diventa irregolare.
nare con i sospiri. Se ristagna in gola, il paziente ac- Il sangue stagnante compare sotto forma di sangue
cuserà difficoltà a deglutire, come se la gola fosse scuro e coagulato nel flusso mestruale. Tutto ciò
annodata. Se il ristagno del q* del fegato in gola si che non circola provoca dolore, e comparirà algo-
associa a ristagno di mucosità, è come se si avesse menorrea. I dolori in genere precedono o accompa-
un nocciolo in gola (“nocciolo di prugna”), con gnano la comparsa del flusso, migliorano con
grandi difficoltà a deglutire e sputare. l’espulsione dei coaguli (le algomenorree da vuoto
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 99

di sangue si presentano invece nella seconda parte trasportare del flemma, che, a sua volta, può ostrui-
del flusso). re gli orifizi del cuore, provocando un attacco di fol-
Se il ristagno perdura, si potranno formare delle lia improvvisa e/o sintomi neurologici.
masse fisse, localizzate, palpabili, intensamente do- Il fuoco tende a consumare i liquidi organici e com-
lenti spontaneamente e alla palpazione (il ristagno pariranno sete con desiderio di bere, stipsi con feci
di q* da gonfiori mobili, che vanno e vengono, scar- secche, urine scarse ed ipercromiche, bocca amara.
samente dolenti, limitati nel tempo). Si dice che la bocca amara da fuoco del fegato duri
La lingua indica il ristagno di sangue, il polso la sua tutto il giorno, mentre quella da fuoco del cuore si
causa (ristagno di q* ). presenti solo al mattino.
Infine, il fuoco del fegato agiterà il sangue, trasci-
EZIOLOGIA nandolo verso l’alto, con manifestazioni emorragi-
La medesima del ristagno di q*. In genere il ristagno che, quali ematemesi, epistassi ed emoftoe (in que-
di sangue insorge dopo un prolungato ristagno di q*. sti ultimi due casi il fuoco del fegato si trasmette al
polmone).
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
La lingua rossa rispecchia la presenza di calore.
Epatosplenomegalie, cirrosi epatica, tumori della
Il polso pieno indica la pienezza, quello rapido il
cavità addominale, in particolare neoformazioni di
calore, il polso a fil di ferro rimanda al fegato.
pertinenza ginecologica.
EZIOLOGIA
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Una situazione di perdurante ristagno del q* del fe-
Far circolare il sangue, far circolare il q* del fegato.
gato, precipitata da un sentimento improvviso e vio-
lento. Il consumo eccessivo di alcol, cibi caldi e ri-
IL FUOCO DI FEGATO INFIAMMA LA scaldanti, di fritti ha azione predisponente.
PARTE SUPERIORE DEL CORPO CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
SINONIMI: RISALITA DELL’ECCESSO DEL FEGATO Ipertensione arteriosa (soprattutto puntate ipertensi-
– RISALITA DEL FUOCO DEL FEGATO CHE DIVAM- ve), sindrome di Menière, necrosi epatiche acute,
PA – PIENEZZA DELLA VESCICA BILIARE – PIE- colecistiti acute, pancreatiti acute, congiuntiviti acu-
NEZZA DI FUOCO NEL MERIDIANO DEL FEGATO te, emorragie delle vie digestive superiori, ipertiroi-
dismo, psicosi maniacali.
SINTOMATOLOGIA
Cefalea, emicrania, capogiri, acufeni intensi, sordità ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
improvvisa, viso arrossato, orecchi arrossati, inie- Disperdere il fuoco del fegato, calmare il fegato.
zione congiuntivale intensa, dolori oculari, sete con
desiderio di bere, bocca amara, stipsi con feci sec- AGITAZIONE DEL VENTO DEL FEGATO
che, urine scarse ed ipercromiche, insonnia, iperoni- SINONIMI: AGITAZIONE INTERNA DEL VENTO DEL
rismo, incubi, irritabilità, nervosismo, collericità FEGATO – VENTO DEL FEGATO
estrema, che può sfociare in attacchi di follia. Fe-
nomeni emorragici nella parte alta del-l’organismo, La manifestazione essenziale dell’agitazione del
quali ematemesi, epistassi, emoftoe. vento del fegato consiste in movimenti involontari
Lingua: rossa, induito giallo, secco. degli arti, come fossero agitati e scossi dal vento,
Polso: pieno (sh^ ), a fil di ferro (xi1n), rapido (shu-). dai movimenti più fini, a quelli più intensi e dram-
matici. I fattori che possono innescare questi movi-
PATOLOGIA menti imprimono a questa sindrome degli aspetti
Si tratta di una sindrome da pienezza di calore nel particolari, tanto che si è soliti distinguere tre qua-
fegato. Il calore segue la sua naturale tendenza ver- dri:
so l’alto e la maggior parte dei sintomi si manifeste-
rà all’estremo cefalico. 1) lo y1ng del fegato si trasforma in vento;
Il fuoco del fegato si libera criticamente verso l’alto 2) il fuoco al suo culmine produce il vento;
e compaiono cefalea, emicrania, acufeni, sordità 3) il vuoto di sangue crea il vento.
improvvisa, vertigini, iniezione congiuntivale, volto
arrossato, orecchi arrossati. LO Y!NG DEL FEGATO SI TRASFORMA IN VENTO
Il fuoco del fegato turba lo sh5n e compaiono ansia, SINTOMATOLOGIA
agitazione, irritabilità, insonnia, iperonirismo, incu- Vertigini, perdita di equilibrio, perdita di coscienza
bi. Questo fuoco che si innalza verso lo sh5n può improvvisa, convulsioni, occhi rovesciati, bocca de-
viata, emiplegia, afasia.
Lingua: rossa, deviata. trato fino a xu7 f7n, l’altra quella degli z3ng f}, do-
Polso: a fil di ferro (xi1n) rapido (shu-). ve il fuoco del fegato deriva da una trasformazione
critica del ristagno del qi del fegato, quindi interna.
PATOLOGIA
Tutti i sintomi compaiono in alto, laddove si dirige CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
lo y1ng del fegato che si libera in maniera critica, Convulsioni associate alle ipertermie in corso di
perché non più trattenuto dallo y%n in vuoto. malattie infettive, quali meningite, encefalite, scar-
L’esordio è improvviso ed il paziente cade a terra. Il lattina, morbillo.
vento che si libera agita le membra e compaiono ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
convulsioni. Purificare il calore, disperdere il fegato, sedare il vento.

EZIOLOGIA IL VUOTO DI SANGUE CREA IL VENTO


Un vuoto consistente di y%n sul quale si sovrappon- SINTOMATOLOGIA
ga uno stimolo improvviso che determini la separa- Vertigini, intorpidimento e parestesie degli arti,
zione tra y%n e y1ng. Tale stimolo è, di solito, una tremori delle estremità, tic, tremore del capo, verti-
collera improvvisa. gini, diminuzioni del visus, carnagione pallida ed
opaca.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE Lingua: pallida, induito scarso.
Vasculopatie cerebrali acute. Polso: a fil di ferro (xi1n), sottile (x* ).
PATOLOGIA
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
I tremori, provocati da un vuoto (di sangue) sono
Estinguere il vento, calmare il fegato, nutrire lo y%n
cronici e sfumati, spesso interessano solo le parti
del fegato.
distali (mani e capo). Non manifestano l’intensità e
l’acuzie dei quadri da pienezza.
IL FUOCO AL SUO CULMINE PRODUCE IL VENTO
SINTOMATOLOGIA Il mare dei midolli, gli occhi, il viso non sono ade-
Ipertermia, agitazione, convulsioni, rigidità nucale, guatamente irrorati, compaiono vertigini, calo del
opistotono, occhi rovesciati, fino al coma. visus, pallore.
Lingua: rossa, rigida, induito spesso e giallo. Il sangue del fegato in vuoto non può nutrire i mu-
Polso: a fil di ferro (xi1n), rapido (shu-), pieno (sh^ ). scoli ed i tendini e si manifestano parestesie ed in-
torpidimento degli arti.
PATOLOGIA La lingua pallida ed il polso sottile indicano il vuoto
Si tratta di un calore al suo culmine che, in corso di di sangue, il polso a fil di ferro indica la sofferenza
malattie iperpiretiche, sprigiona del vento, che agita del fegato.
gli arti e rovescia gli occhi. EZIOLOGIA
Il calore ed il vento impediscono al fegato di nutrire Qualunque patologia che induca un vuoto cronico
ed umidificare tendini e muscoli, e compaiono rigi- del sangue del fegato.
dità nucale ed opistotono.
Secondo la teoria dei 4 strati del W4n r7 l]n, il calo- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
re perverso di origine esterna penetra in xu7 f7n, Tic, mioclonie, fascicolazioni e fibrillazioni delle
inducendo febbre molto elevata, agitazione, convul- patologie neurologiche, corea, atetosi, esiti di ence-
sioni. falite.
Può essere considerato anche un calore perverso nel
ministro del cuore, con ostruzione degli orifizi del ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
cuore. Nutrire il sangue del fegato, estinguere il vento.
Il quadro si manifesta più frequentemente in età pe-
diatrica, quale complicazione di malattie iperpireti- UMIDITÀ-CALORE NEL FEGATO E
che. NELLA VESCICA BILIARE
SINONIMI: CALORE UMIDITÀ NEL MERIDIANO DI
FEGATO
EZIOLOGIA
Siamo al confine tra due impostazioni, l’una è quel- SINTOMATOLOGIA
la delle malattie febbrili da calore del Wen re lun, Ipocondri e petto dolenti e gonfi, ittero, bocca ama-
dove il calore è considerato di origine esterna, pene- ra, astenia, anoressia, nausea, vomito, gonfiori e do-
Sindromi semplici e complesse degli z3ng f} 101

lori addominali, irregolarità dell’alvo, febbre, urine ORIENTAMENTO TERAPEUTICO


scarse e concentrate. Talvolta si manifestano brividi Purificare il calore del fegato e della vescica biliare,
e febbre alternati; nell’uomo testicoli gonfi, caldi e disperdere il fegato e la vescica biliare.
dolenti, pruriti scrotali, nella donna xantorrea di o-
dore nauseabondo, pruriti vulvari. IL FREDDO RISTAGNA NEL
Lingua: rossa, induito giallo, spesso e grasso. MERIDIANO DEL FEGATO
Polso: scivoloso (hu1), a fil di ferro (xi1n), rapido SINONIMI: ACCUMULO DI FREDDO NEL MERIDIA-
(shu-). NO DEL FEGATO

SINTOMATOLOGIA
PATOLOGIA
Dolori e gonfiori ipogastrici, irradiati allo scroto e
Questa sindrome rappresenta una complicazione de
ai testicoli, associati a sensazione di tensione ai te-
“il calore umidità invade la milza”, che a sua volta
sticoli e scroto retratto. Nelle donne possono pre-
origina da un vuoto della milza incapace di metabo-
sentarsi contrazioni vaginali. I dolori sono scatenati
lizzare i liquidi, che si trasformano in umidità. A
o esacerbati dal freddo e calmati dal-l’applicazione
sua volta l’accumulo di umidità ostacola le funzioni
di calore. Il corpo e gli arti sono freddi.
di drenaggio/decongestione del fegato e della vesci-
Lingua: pallida, induito bianco.
ca biliare. I sintomi possono pertanto essere suddi-
Polso: profondo (ch5n), a fil di ferro (xi1n), rallen-
visi in:
tato (ch^ ).
alterazione delle funzioni di trasporto/tra-
sformazione del ji`o medio: astenia, anoressia, PATOLOGIA
nausea, vomito, gonfiori e dolori addominali (non Si tratta di un’aggressione del freddo perverso di
sono presenti fin qui dolori distensivi agli ipocondri origine esterna a carico del meridiano del fegato, il
irradiati al torace). quale contorna i genitali e passa nel basso ventre, il
alterazione delle funzioni di drenaggio/de- che spiega la localizzazione del dolore.
congestione del fegato e della vescica biliare: bri- Il freddo rallenta e contrae, il q* ed il sangue non
vidi e febbre alternati, bocca amara, dolori distensi- circolano, il basso ventre diventa dolente, lo scroto
vi agli ipocondri irradiati al torace. si contrae.
L’intensità del calore determinerà una maggiore o Se il q* ed il sangue non circolano si manifestano
minore concentrazione dell’umidità (diarrea o stip- gonfiori.
si) e dei liquidi organici (urine più o meno scarse e La lingua pallida e l’induito bianco, nonché le carat-
scure). La febbre in genere non è molto elevata e si teristiche del polso indicano la presenza di freddo.
estende per tutto l’arco della giornata.
L’umidità che impedisce il libero fluire della bile EZIOLOGIA
determina la comparsa di ittero. Freddo di origine esterna penetrato nel meridiano
Il calore umidità può scendere in basso fino alla re- del fegato.
gione genitale, contornata dal meridiano del fegato.
In tal caso compariranno testicoli gonfi, caldi e do- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
lenti, pruriti scrotali, xantorrea di odore nauseabon- Varicocele, ernie inguino-scrotali, alcune forme di
do, pruriti vulvari. dismenorrea.
L’induito giallo e grasso, così come il polso scivo-
loso, indicano la presenza di umidità, la lingua rossa ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
ed il polso rapido testimoniano del calore, il polso a Calmare il dolore, disperdere il freddo.
fil di ferro rimanda al fegato.
EZIOLOGIA
SINDROMI DEL MERIDIANO DEL FE-
Un vuoto della milza con accumulo di umidità, che
vira verso il calore per fattori dietetici o ambientali. GATO
L’innesco del calore può essere determinato anche a) Il freddo ristagna nel meridiano del fegato.
da un ristagno del q* del fegato che si trasforma in Basso ventre e scroto gonfi e dolenti, scroto retratto,
calore. dolori esacerbati dal freddo e calmati dal calore.
Corpo ed arti freddi.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE b) Umidità/calore nel fegato e nella vescica bilia-
Epatiti, colecistiti, colelitiasi, orchiti, vaginiti, cer- re (alias umidità/calore nel meridiano del fega-
viciti, eczemi dei genitali esterni. to).
Fianchi e regioni costali gonfi e dolenti. Astenia, UMIDITÀ CALORE NELLA VESCICA
anoressia, nausea, vomito, bocca amara, addome BILIARE
gonfio, alvo irregolare, urine scarse e scure. Essenzialmente sovrapponibile, come sintomatolo-
Talvolta sclere e cute itteriche, brividi e febbre al- gia e patogenesi, al quadro di umidità calore nel fe-
terni, testicoli gonfi, caldi, dolenti, pruriti ai genitali gato e nella vescica biliare, salvo essere maggior-
esterni, xantorrea. mente riferito alla calcolosi biliare, per cui
Lingua con induito spesso e giallo. Polso a corda l’orientamento terapeutico agopunturistico e farma-
(xi1n) e rapido (shu-). cologico è lievemente differente.
VUOTO DELLA VESCICA BILIARE CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
SINONIMI: LE MUCOSITÀ TURBANO LA VESCICA Colelitiasi, colecistite.
1
BILIARE IN VUOTO
SINTOMATOLOGIA ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Vertigini, visione offuscata, palpitazioni cardiache Purificare l’umidità calore nella vescica biliare,
da spaventi, sospiri, nervosismo, insonnia, timidez- promuovere il libero fluire del q* del fegato.
za, mancanza di coraggio,
lingua: pallida o normale.
polso: debole (ru-). SINDROMI DEL MERIDIANO DELLA
VESCICA BILIARE
PATOLOGIA
La Medicina Cinese attribuisce alla vescica biliare a) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
la capacità di prendere decisioni ed il coraggio, tan- ostruisce.
to che un codardo è definito “uomo con una piccola Dolori e disturbi motori lungo il tragitto del meri-
vescica biliare”. La vescica biliare, accoppiata con diano: faccia esterna della coscia, del ginocchio, del
il fegato, ne rappresenta l’aspetto y1ng. Siccome si polpaccio, della caviglia, fino al quarto dito del pie-
sostiene che lo y1ng del fegato può essere solo in de.
pienezza e mai in vuoto, il deficit dello y1ng del fe-
gato è attribuito alla vescica biliare. Più che di un b) Il calore perverso ristagna nel meridiano e lo
quadro patologico, possiamo parlare quindi di ostruisce
un’inclinazione costituzionale alla timidezza ed alla Dolori ai fianchi, sordità, bocca amara, sospiri fre-
pusillanimità. quenti.

EZIOLOGIA
Costituzionale.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Nevrosi ansiose.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Tonificare e riscaldare la vescica biliare.

1
Alcuni autori attribuiscono a questo quadro un maggior
presenza di flemma (induito grasso, polso scivoloso, nau-
sea, vomito), con una connotazione di calore (induito
giallo, bocca amara, irritabilità, insonnia). Le vertigini e
gli offuscamenti visivi sarebbero quindi da pienezza, per
un flemma che risale nel meridiano. Coerentemente, data
la presenza di calore, la condotta terapeutica è “rinfresca-
re il calore e le mucosità” e la ricetta è huang lian wen
dan tang. Si tratterebbe pertanto di un quadro di umidità
calore in vescica biliare, che presenta comunque gli a-
spetti psicologici di quello più sotto illustrato
Sindromi da interessamento di più organi 103

CAPITOLO 13

SINDROMI DA INTERESSAMENTO
DI PIÙ ORGANI

VUOTO DELLO Y%N DEL FEGATO E connotazione di maggior acuzie, quella rene/j%ng
DEI RENI caratteristiche di maggior cronicità.
La lingua manifesta il calore vuoto che si associa
Il fegato ed i reni hanno la medesima origine, nel alla secchezza, il polso il deficit dello y%n (x* o x[),
senso che lo y%n del fegato e quello dei reni si nu- la presenza di calore (shu-) e la sua tendenza ad
trono a vicenda, tanto che il vuoto dell’uno provoca emergere (f{).
il deficit dell’altro. A sua volta lo y%n dei reni trova
il suo fondamento nel j%ng dei reni. Il vuoto dello EZIOLOGIA
y%n del fegato ne compromette il sangue. Se lo y%n è Azione protratta delle sette emozioni trattenute
debole lo y1ng si manifesta sotto forma di calore Malattie croniche che ledano il j%ng ed il sangue
vuoto. Malattie croniche che danneggino lo y%n del fegato
e dei reni.
SINTOMATOLOGIA
Vertigini, offuscamenti visivi, xeroftalmia, acufeni, CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
cefalea, insonnia, ipeonirismo, irritabilità, dolori ai Ipertensione arteriosa, sindrome climaterica, epatiti
fianchi, lombi e ginocchia deboli e dolenti, calore ai croniche, nevrosi ansiose, sindrome di Menière, a-
5 cuori, pomelli arrossati, sudorazioni notturne, sen- nemie.
sazione febbrile, gola secca, stipsi con feci secche,
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
spermatorrea, ejaculazioni notturne, oligomenorrea,
Nutrire il fegato ed i reni.
amenorrea, sterilità.
Lingua: rossa, secca, spesso spellata.
Polso: sottile (x* ), rapido (shu-), oppure galleggian- VUOTO DELLO Y%N DEL POLMONE E
te (f{) e vuoto (x[). DEI RENI

PATOLOGIA Lo y%n dei reni è yu1n y%n, la sorgente di tutti i li-


Lo y%n del fegato è debole e non umidifica gli oc- quidi. I reni vaporizzano i liquidi e li inviano al
chi, causando xeroftalmia. Lo y1ng del fegato si in- polmone per mantenerlo umido. D’altra parte, il
nalza e causa cefalea, offuscamenti visivi, vertigini, polmone è la sorgente superiore delle acque, che
insonnia, iperonirismo, irritabilità. scendono verso il basso grazie alla sua funzione di
Se lo y%n del fegato è debole, anche il sangue del abbassamento del q* e dei liquidi organici. Lo y%n
fegato sarà in deficit, e compariranno oligo e ame- del polmone e quello dei reni si aiutano quindi a vi-
norrea, occhi secchi. cenda.
Il vuoto dello y%n dei reni provoca calore vuoto, che
si manifesta con insonnia, iperonirismo, sete, gola SINTOMATOLOGIA
secca, stipsi con feci secche, sudorazioni notturne, Tosse secca o con catarro molto scarso, talvolta
sensazione febbrile, pomelli arrossati. striato di sangue, afonia, dispnea da sforzo, bocca e
Il vuoto del j%ng dei reni provoca lombi e ginocchia gola secche, lombi ed arti inferiori deboli e/o do-
deboli e dolenti, spermatorrea, amenorrea, sterilità. lenti, febbre o sensazione di calore al pomeriggio,
Come si noterà, molti sintomi sono comuni ai mo- sudorazione notturna, pomelli arrossati, calore ai 5
menti eziologici (vuoto dello y%n e del sangue del cuori, agitazione ansiosa, insonnia.
fegato, vuoto dello y%n dei reni e vuoto del j%ng), in Nell’uomo polluzioni notturne, nella donna ipome-
particolare vertigini, acufeni, disturbi visivi, inson- norrea, fino all’amenorrea. Dimagrimento.
nia, amenorrea. L’impronta fegato conferirà una Lingua: rossa, secca, spellata.
Polso: sottile (x* ), rapido (shu-), oppure galleggian- Questa sindrome è largamente sovrapponibile a
te (f{) e vuoto (x[). quella “vuoto dello y1ng dei reni, l’acqua si span-
de”, data la presenza in entrambi i quadri di sintomi
PATOLOGIA riferibili ad un decadimento delle tre funzioni sud-
Una tosse cronica, che abbia indebolito il q* del dette. Nella seconda sindrome, però, l’accento viene
polmone, rende quest’organo incapace di comanda- posto sull’accumulo di liquidi.
re la discesa dei liquidi organici fino ad alimentare
il rene. Un rene in vuoto di y%n non può vaporizzare SINTOMATOLOGIA
i liquidi ed il polmone, non più umi-dificato, si dis- Corpo ed arti freddi, freddolosità, oppressione al
secca. petto, palpitazioni, labbra ed unghie cianotiche, uri-
Il polmone inaridito non riesce ad assicurare la dif- ne scarse e chiare, edemi generalizzati che esordi-
fusione del q*, compaiono tosse secca, dispnea. La scono dalle caviglie e risalgono.
secchezza del polmone provoca afonia, gola secca. Lingua: pallida o di color porpora chiaro, induito
Il vuoto dello y%n dei reni provoca sintomi di calore bianco e lucido.
vuoto, quali febbre, sudorazione notturna, pomelli Polso: profondo (ch5n), debole (ru-), lento (ch^ ).
arrossati, calore ai 5 cuori, ansia, insonnia, e di sec-
chezza, come bocca secca. Se il calore si trasforma PATOLOGIA
in fuoco, può ledere i vasi del polmone e l’escreato Un vuoto prolungato del q* del cuore, che si sia tra-
sarà striato di sangue. sformato in un vuoto dello y1ng del cuore, oppure
La sofferenza del j%ng provoca dolori ai lombi ed alle un vuoto dello y1ng del rene, con un accumulo di
ginocchia, polluzioni notturne, disturbi del ciclo. liquidi che salgono a gelare il cuore, comporteranno
Questa sindrome consuntiva induce dimagramento. la presenza di:
La lingua manifesta il calore vuoto che si associa sintomi di freddo interno (freddolosità, corpo ed arti
alla secchezza, il polso il deficit dello y%n (x* o x[), freddi);
la presenza di calore (shu-) e la sua tendenza ad ristagno della circolazione del sangue (labbra ed
emergere (f{). unghie cianotiche);
EZIOLOGIA accumulo di liquidi organici (edemi, urine scarse).
Patologie croniche del polmone, che ne danneggino Il vuoto dello y1ng del cuore (al quale è sempre as-
il q* ed i liquidi. Patologie croniche del rene, che ne sociato un vuoto di q* ) provocherà oppressione al
impoveriscano lo y%n. petto e palpitazioni. Se il sangue del cuore tende a
ristagnare, l’oppressione al petto si trasformerà in
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE dolori.
Tubercolosi polmonare, malattie polmonari consun- Potranno essere presenti altri sintomi di vuoto dello
tive. y1ng dei reni, quali lombalgie, dolori alle ginocchia,
ecc..
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Nutrire lo y%n del polmone e dei reni, accrescere i
liquidi corporei. EZIOLOGIA
Tutte le cause di deficit dello y1ng dei reni e del
cuore.
VUOTO DELLO Y!NG DEL CUORE E
DEI RENI CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Cardiopatie croniche, insufficienza cardiaca cronica
Lo y1ng del cuore e dei reni si sostengono vicende- scompensata, nefriti croniche, edema polmo-nare
volmente per riscaldare gli organi, sostenere la cir- acuto.
colazione del sangue e le azioni dinamizzanti del q*
sul metabolismo dei liquidi organici. Se lo y1ng del ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
cuore e dei reni è debole assisteremo al- Riscaldare e tonificare cuore e reni.
la comparsa di:
VUOTO DELLO Y!NG DELLA MILZA E
DEI RENI
• segni di freddo; I reni sono la base dell’innato, la milza è il fonda-
• ristagno della circolazione del sangue; mento dell’acquisito. Le loro energie y1ng collabo-
• accumulo di liquidi organici. rano nel trasporto e nella trasformazione dei liquidi,
Sindromi da interessamento di più organi 105

degli alimenti e, più in generale, nella termogenesi comandante del sangue. Se il q* del cuore è debole,
dell’organismo. Quando lo y1ng di la circolazione del sangue non è fluida e le funzioni
questi due organi è debole, i liquidi non vengono di diffusione e discesa del polmone sono compro-
metabolizzati e trasportati, gli alimenti non vengono messe. Se il q* del polmone è debole, la formazione
assimilati, l’organismo manca di calore. di z8ng q* è compromessa, ed il sangue circolerà
con difficoltà.
SINTOMATOLOGIA
Avversione al freddo, soprattutto all’addome, arti SINTOMATOLOGIA
freddi e deboli, incarnato pallido e lucente, astenia, Palpitazioni, incarnato pallido, dispnea da sforzo,
poca voglia di parlare e di muoversi, dispnea, gon- tosse asmatiforme, sudorazioni spontanee o al mi-
fiori addominali, anoressia, borborigmi, feci poco nimo sforzo, astenia, voce fioca, facilità a contrarre
formate fino alla diarrea, che si presenta soprattutto malattie da raffreddamento.
nelle prime ore del mattino, edemi, pronunciati so- Lingua: normale o leggermente pallida.
prattutto all’addome ed alle cosce, urine abbondanti Polso: vuoto (x[), debole (ru-).
o scarse, comunque chiare.
Lingua: pallida, gonfia. PATOLOGIA
Polso: profondo (ch5n), debole (ru-), lento (ch^ ). Si tratta di un vuoto del q* del ji`o superiore.
Il q* del cuore debole causa palpitazioni ed incarna-
PATOLOGIA to pallido (non sospinge il sangue fino al volto).
La debolezza del calore fisiologico causa la comparsa Il q* del polmone debole provoca dispnea, voce fio-
di sintomi di freddo quali freddolosità, arti freddi. Il q* ca, facilità a contrarre malattie da raffreddamento.
appartiene allo y1ng, se lo y1ng è debole, lo sarà anche Se il q* del polmone non circola, si manifesta di-
il q*, come indicato dalla astenia, dalla dispnea, dalla spnea con tosse asmatiforme.
poca voglia di parlare e muoversi. La sudorazione, retta dal polmone (w7i q* ) e dal
Il deficit di y1ng e di q* compromette le funzioni di tra- cuore (sudore) è alterata.
sporto e trasformazione del cibo (anoressia, feci poco La debolezza del q* è indicata dall’astenia e dal pol-
formate, diarrea, gonfiori addominali) e dei liquidi (uri- so debole e vuoto.
ne abbondanti che possono diventare scarse, ma sempre
chiare, edemi). EZIOLOGIA
Si tratta di un quadro cronico dove, la predominanza dei Tosse cronica che impoverisca il q* del polmone.
sintomi legati al rene (freddolosità generalizzata, dolen- Tristezza ed afflizione croniche che consumino il q*
zia lombare, diarrea soprattutto al mattino presto, ecc.) del petto (z8ng q* ).
ci fa porre diagnosi di “vuoto dello y1ng del rene con
diarrea”, la presenza di sintomi di milza ci indirizza ver- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
so il quadro in oggetto. Nevrosi cardiaca, aritmie cardiache su base ansiosa,
malattie cardiopolmonari.
EZIOLOGIA
Un vuoto cronico dello y1ng della milza o un deficit ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
dello y1ng dei reni prolungato. Tonificare il q* del polmone e del cuore.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
VUOTO DEL Q* DELLA MILZA E DEL
Enteriti croniche, coliti croniche, nefriti croniche,
asciti. POLMONE
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO La milza è la fonte dell’acquisito, il polmone è il
Riscaldare e tonificare la milza e lo y1ng dei reni. maestro del q*. Se la milza è in vuoto non potrà e-
strarre l’energia dei cibi ed innalzarla al ji`o supe-
VUOTO DEL Q* DEI RENI E DEL riore. Se il polmone è in vuoto non potrà accogliere
POLMONE questa energia inviatagli dalla milza e combinarla
SINTOMATOLOGIA con l’aria inalata: il q* di tutto l’organismo ne ri-
Si rimanda al quadro il rene è incapace di afferrare il q*. sentirà. D’altra parte, se le funzioni di diffu-
VUOTO DEL Q* DEL CUORE E DEL sione e abbassamento del polmone sono compro-
POLMONE messe, la milza sarà bloccata.
SINTOMATOLOGIA
Il cuore è il maestro del sangue, il polmone è il ma-
Anoressia, astenia, gonfiori addominali, feci poco
estro del q*, il sangue è la madre del q*, il q* è il
formate fino alla diarrea, lieve dispnea, facilità a
contrarre malattie da raffreddamento, voce fioca, PATOLOGIA
incarnato pallido e lucente. Se il quadro si protrae Alcuni classificano questo quadro come “vuoto di
nel tempo e si aggrava, possono comparire diarrea sangue di cuore e milza”, in realtà la sintomatologia
franca, edemi sottocutanei, sensazione di pesantezza deriva da un vuoto del sangue del cuore, conseguen-
generalizzata, catarro abbondante e fluido, tosse te ad una scarsa formazione di sangue da parte della
asmatiforme. milza, provocata da un vuoto del suo q*, tanto che i
Lingua: pallida. sintomi possono essere raggruppati come segue:
Polso: vuoto (x[). sintomi da vuoto del q* della milza: astenia, ano-
ressia, addome gonfio, feci poco formate, arti deboli;
PATOLOGIA sintomi da vuoto del sangue del cuore, che non
Il vuoto del q* della milza è testimoniato dalla ano- alloggia lo sh5n: insonnia, molti sogni, difficoltà di
ressia e dalle feci poco formate. concentrazione e di memoria, ansia, facilità ad im-
Il vuoto del q* del polmone è indicato dalla dispnea, pressionarsi, carnagione pallida, palpitazioni.
dalla facilità a contrarre malattie da raffreddamento, Se il sangue non viene prodotto, le mestruazioni sa-
dalla voce fioca. ranno scarse o assenti,; se il q* della milza è debole,
Il vuoto del q* in generale è indicato dall’astenia e potrà essere incapace di trattenere il sangue, che
dal polso vuoto. Siccome il q* appartiene allo y1ng, fluirà senza sosta.
l’incarnato sarà pallido e lucente. Polso e lingua riflettono il vuoto di sangue.
L’aggravamento del quadro è determinato da una
mancata metabolizzazione dell’umidità, che si ac- EZIOLOGIA
cumula nel sistema digerente, nella cute e nel pol- Alimentazione insufficiente.
mone. In tal caso la lingua presenterà induito bianco Sentimenti (rimuginazione, tristezza, afflizione) che
e grasso, il polso si farà scivoloso (hu1). danneggino milza e cuore.
Perdite croniche di sangue.
EZIOLOGIA
Tutte le cause di vuoto del q* della milza e di deficit CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
del q* del polmone. Nevrosi cardiache, anemie, metrorragie funzionali.

CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE ORIENTAMENTO TERAPEUTICO


Bronchite cronica, asma bronchiale. Tonificare il cuore e la milza, nutrire il sangue,
calmare lo sh5n.
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Tonificare il q* del polmone e della milza.
FEGATO E MILZA IN DISSONANZA
VUOTO DEL Q* E DEL SANGUE DEL SINONIMI: FEGATO CHE INVADE LA MILZA
CUORE E DELLA MILZA Il fegato, attraverso la sua funzione di drenaggio,
SINONIMI: VUOTO DI SANGUE DI CUORE E MILZA, assicura l’armonico fluire del q* e, con esso, sostie-
CUORE E MILZA ENTRAMBI IN VUOTO ne la digestione; la milza è responsabile del traspor-
to e della trasformazione. Se il q* del fegato rista-
La milza è la radice del cielo posteriore, essenziale gna, le funzioni della milza sono intralciate; se
per la produzione del q* e del sangue, il cuore è la l’energia della milza è debole, l’umidità ristagna ed
capitale del sangue; se il sangue ed il q* non sono il fegato ne è compromesso.
prodotti a sufficienza il cuore sarà colpito.
SINTOMATOLOGIA
SINTOMATOLOGIA Irritabilità, mutevolezza di umore, depressione, di-
Palpitazioni, insonnia, sonno disturbato da sogni, stensione dolorosa agli ipocondri, sospiri frequenti,
difficoltà di concentrazione e di memoria, ansia, fa- anoressia, alternanza di stipsi e diarrea, gonfiori
cilità ad impressionarsi, carnagione pallida e spenta, addominali, borborigmi, flatulenza, astenia.
astenia, anoressia, addome gonfio, feci poco forma- Lingua: pallida, eventualmente arrossata ai lati.
te, arti deboli, mestruazioni scarse, assenti, talvolta Polso: a fil di ferro (xi1n).
metrorragie.
PATOLOGIA
Lingua: pallida e sottile.
In questo quadro sono presenti sia una pienezza che
Polso: rugoso (s7), sottile (x* ), debole (ru-).
un vuoto. La pienezza è riconducibile al ristagno del
Sindromi da interessamento di più organi 107

q* del fegato, il vuoto al deficit della milza. Il defi- ed il quadro precedente è operata in base alla sinto-
cit della milza può essere indotto dalla pienezza matologia a manifestazione verso l’alto (nausea,
del fegato, ma può essere primitivo, tanto che la vomito, eruttazioni) nella dissonanza fega-
pienezza del fegato è relativa: in tal caso si dovreb- to/stomaco, verso il basso (diarrea) nella dissonanza
be porre diagnosi di “milza in vuoto, invasione del fegato/milza. Spesso i due quadri coesistono e tra-
fegato”. Si rammenta che anche nel semplice rista- passano, nei periodi di minor acuzie, in quello da
gno del q* del fegato sono presenti sintomi digesti- ristagno del q* del fegato.
vi, ma solo se questi ultimi sono importanti e coin- I gonfiori, l’irradiazione del dolore agli ipocondri e
volgono le funzioni della milza, si potrà parlare di l’irritabilità, sono da ricondursi al ristagno del q* del
“fegato e milza in dissonanza”. fegato.
Il ristagno del q* del fegato provoca irritabilità, mu- I rigurgiti, le eruttazioni, il singhiozzo, la nausea, il
tevolezza di umore, depressione, distensione dolo- vomito, indicano un controcorrente del q* dello
rosa agli ipocondri, sospiri frequenti. stomaco, conseguente ad un ristagno della sua ener-
La compromissione delle funzioni di trasporto e tra- gia, provocato da un ristagno del q* del fegato.
sformazione della milza causa anoressia, gonfiori Spesso questo ristagno del q* può assumere conno-
addominali, borborigmi, flatulenza, astenia. tazioni di calore e provocare sensazione di fame. In
Se prevale il vuoto di milza, si manifesterà diarrea e tal caso si manifesterà un induito giallastro, più o
la lingua sarà pallida in toto. meno spesso, a seconda del grado di umidità pre-
Se prevale il ristagno del q* del fegato, si manifeste- sente.
rà stipsi e la lingua sarà arrossata ai lati.
Le caratteristiche del polso indicano l’interes- EZIOLOGIA
samento del fegato. Sentimenti repressi, soprattutto in pazienti con abitu-
dini alimentari errate (pasti irregolari, frettolosi, ecc.).
EZIOLOGIA
Errate abitudini alimentari o cause psichiche che in- CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
deboliscano la milza. Gastrite cronica, ulcera peptica.
Sentimenti trattenuti e compressi che intralcino
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
l’armonico fluire del q* del fegato.
Far circolare il q* del fegato, armonizzare fegato e
stomaco, tonificare lo stomaco.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Malattie grastro-enteriche su base funzionale, epatiti
protratte. CUORE E RENI NON HANNO SCAMBI
SINONIMI: DISARMONIA TRA RENE E CUORE
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO Il fuoco (y1ng) del cuore deve scendere ai reni per
Far circolare il q* del fegato, tonificare la milza. riscaldarli, l’acqua (y%n) dei reni deve salire al cuore
per rinfrescarlo. Se lo y%n dei reni è debole, non può
FEGATO E STOMACO IN DISSONANZA salire a rinfrescare il cuore, che diventa comparati-
SINONIMI: FEGATO CHE INVADE LO STOMACO vamente troppo forte. Alle volte i fuoco del cuore è
Il fegato, attraverso le sue funzioni di drenaggio, troppo forte, fiammeggia in alto, e non riesce a
assicura l’armonico fluire del q* e, con esso, sostie- scendere per mettersi in contatto con i reni. L’asse
ne la digestione; lo stomaco svolge le funzioni di shao y%n è interrotto, cuore e reni perdono la loro
raccolta e di discesa. Se il q* del fegato ristagna, le comunicazione.
funzioni di raccolta e discesa sono intralciate.
SINTOMATOLOGIA
SINTOMATOLOGIA Palpitazioni, ansia, insonnia, irrequietezza mentale,
Gonfiori e dolori epigastrici e agli ipocondri, rigur- apprensione, facilità a spaventarsi, difficoltà di con-
giti acidi, singhiozzo, eruttazioni, nausea, vomito, centrazione e di memoria, acufeni, vertigini, sordità,
borborigmi, talvolta sensazione di fame e dolori lombi e ginocchia deboli e/o dolenti, polluzioni not-
calmati dall’assunzione di cibo. Irritabilità. turne, febbre o sensazione febbrile, sudorazioni not-
Lingua: pallida o arrossata i lati. turne, calore ai 5 cuori, sete, urine scarse e concen-
Polso: a fil di ferro (xi1n). trate.
Lingua: rossa, secca, spellata, con punta particolar-
PATOLOGIA mente arrossata.
Siamo in presenza di un quadro analogo a quello Polso: galleggiante (f{), rapido (shu-) vuoto (x[).
illustrato precedentemente. La distinzione tra questo
PATOLOGIA diffusione e discesa erano già intralciati dal ristagno
Lo y%n dei reni non sale a rinfrescare il fuoco di del q* del fegato.
cuore, che si agiterà provocando palpitazioni, ansia, I dolori urenti, l’irritabilità, la bocca amara, il volto
insonnia, irrequietezza. arrossato, la cefalea e le vertigini sono riferibili al
Lo y%n dei reni è connesso al j%ng che, se debole, ristagno del q* del fegato che si libera criticamente
non nutrirà i midolli, tanto che si manifesteranno sotto forma di fuoco. Questo calore può ledere i vasi
difficoltà di concentrazione e di memoria, acufeni, del polmone e provocare emoftoe ed emottisi.
vertigini, sordità, ginocchia deboli e dolenti. Il polmone, già intralciato dal ristagno del q*, sarà
Il deficit dello y%n si manifesterà con segni di calore ancor più disturbato dal fuoco del fegato, e la di-
vuoto, quali febbre o sensazione febbrile, sudora- spnea e la tosse si aggraveranno. Il catarro sarà più
zioni notturne, calore ai 5 cuori. o meno abbondante e più o meno secco a seconda
Il calore vuoto consumerà i liquidi organici, compa- del perdurare del fuoco che lo condensa.
riranno sete ed urine scarse e scure. L’azione del fuoco all’interno dell’organismo con-
Durante il sonno il calore vuoto potrà agitare la ca- suma i liquidi: le urine si fanno scarse e concentrate,
mera del j%ng, e potranno manifestarsi polluzioni le feci si disseccano.
notturne (associate a sogni erotici). La lingua rossa indica il calore, così come la rapidi-
Lingua e polso indicano il vuoto di y%n e la presenza tà del polso. Il polso sarà più o meno scivoloso e
di calore. l’induito più o meno giallo o secco a seconda della
quota di umidità presente. Il polso a fil di ferro indi-
EZIOLOGIA ca l’affezione del fegato.
Un vuoto dello y%n dei reni e/o di quello del cuore
di lunga durata, spesso aggravato da squilibri emo- EZIOLOGIA
tivi di recente insorgenza. Ristagno del q* del fegato protratto che, per una colle-
ra improvvisa, si trasforma in fuoco del fegato.
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Sindromi ansiose. CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
Bronchiti acute, bronchiettasie, tubercolosi polmo-
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO nare.
Nutrire lo y%n dei reni e del cuore, purificare il calo-
re vuoto. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Purificare il fuoco del fegato, stimolare la discesa
IL FUOCO DEL FEGATO LEDE IL POL- del q* del polmone.
MONE
VUOTO DEL SANGUE DEL CUORE E
DEL FEGATO
Il fegato assicura il drenaggio dell’energia, se il q*
del fegato ristagna, anche la diffusione e la discesa
Il cuore governa il sangue, il fegato lo immagazzi-
dell’energia, rette dal polmone, possono essere
na. Se il sangue del fegato è in vuoto, non può nutri-
compromesse.
re il sangue del cuore. Se il sangue del cuore è de-
bole tutto il sangue dell’organismo sarà in deficit, e
SINTOMATOLOGIA
qualsiasi vuoto di sangue si ripercuote sul fegato.
Dolori urenti al petto e ai fianchi, irritabilità, bocca
amara, occhi iniettati, volto arrossato, cefalea, verti- SINTOMATOLOGIA
gini, tosse ad accessi, con catarro giallo, più o meno Palpitazioni, insonnia, sonno disturbato da troppi
secco e striato di sangue, dispnea, urine scarse e sogni, difficoltà di concentrazione e di memoria, fa-
scure, stipsi. cili spaventi, ansia, disturbi visivi, occhi secchi,
Lingua: rossa, induito giallo. crampi muscolari, mestruazioni scarse fino
Polso: a fil di ferro (xi1n), rapido (shu-) scivoloso all’amenorrea, unghie fragili e secche, incarnato
(hu1). pallido ed opaco.
Lingua: pallida, sottile.
PATOLOGIA Polso: sottile (x* ), rugoso (s7).
Se il q* del fegato ristagna cronicamente, può, so-
prattutto sulla scorta di uno scoppio d’ira, trasfor- PATOLOGIA
marsi in fuoco. Il fuoco segue la sua tendenza verso Se il sangue del cuore è debole, non può più allog-
l’alto e sale verso il polmone, i cui movimenti di giare lo sh5n e compaiono insonnia, troppi sogni,
Sindromi da interessamento di più organi 109

difficoltà di memoria e di concentrazione, ansia, EZIOLOGIA


palpitazioni. Errori alimentari che indeboliscano la milza.
Se il sangue del fegato è debole non può più nutrire
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
gli occhi, i muscoli, le unghie, e compaiono, occhi
Anemie.
secchi, disturbi visivi, crampi muscolari, unghie
fragili e secche. ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
Se il sangue del fegato è in vuoto non può nutrire Tonificare il q* della milza affinché produca il san-
ch8ng m3i e r7n m3i, ed il ciclo si fa irregolare, fi- gue, tonificare il sangue del fegato.
no a scomparire.
Se il sangue è in vuoto, la carnagione diventa palli- UMIDITÀ DELLA MILZA E RISTAGNO
da ed opaca. DEL QI DEL FEGATO
La lingua ed i polso rispecchiano il vuoto di sangue.
EZIOLOGIA I movimenti di salita e discesa del ji`o medio ne-
Dieta insufficiente, che indebolisce la milza, la qua- cessitano dell’aiuto del q* del fegato. Se la milza è
le produce poco sangue e poco q*. Questo vuoto e- in vuoto, non riesce a metabolizzare l’umidità, la
nergetico lede il sangue del cuore e del fegato. quale, ristagnando nel ji`o medio, può intralciare il
Un’emorragia grave lede la funzione del fegato di q* del fegato, facendolo ristagnare. Il ristagno
immagazzinare il sangue. Anche il cuore ne risente. dell’umidità associato a quello del q* del fegato può
Tristezza ed afflizione protratte indeboliscono il q* trasformarsi in umidità calore.
ed il sangue del cuore. SINTOMATOLOGIA
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE Sensazione di oppressione al petto e all’epigastrio,
Sindromi ansioso depressive, anemie. sensazione di pesantezza generalizzata, anoressia,
gonfiori addominali, nausea, vomito, diarrea, dolori
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO agli ipocondri, ittero, bocca amara.
Nutrire il sangue, calmare lo sh5n, tonificare il cuo- Lingua: induito grasso e giallo.
re ed il fegato. Polso: scivoloso (hu1) a fil di ferro (xi1n).

VUOTO DEL SANGUE DELLA MILZA E PATOLOGIA


I segni di umidità che intralcia le funzioni del ji`o
DEL FEGATO
medio sono costituiti da sensazione di pesantezza al
petto e all’epigastrio, sensazione di pesantezza ge-
La milza produce il sangue, il fegato lo immagazzi-
neralizzata, anoressia, gonfiori addominali, nausea,
na. Se la milza è debole e produce poco sangue, il
vomito, diarrea.
fegato sarà colpito.
L’umidità intralcia la circolazione del q* del fegato
SINTOMATOLOGIA ed insorgono dolori agli ipocondri.
Astenia, anoressia, feci poco formate, gonfiori ad- L’umidità intralcia il flusso della bile, che si spande
dominali, visione offuscata, parestesie agli arti, nell’organismo e genera ittero.
crampi muscolari, irregolarità mestruali, carnagione La tendenza verso il calore è indicata dal colore
pallida ed opaca. giallo dell’induito e dalla bocca amara.
Lingua : pallida. L’induito grasso e la scivolosità del polso testimo-
Polso: rugoso (s7). niano la presenza di umidità.
Il polso a fil di ferro indica la compromissione del fe-
PATOLOGIA gato.
Se la milza è debole le funzioni digestive saranno
intralciate e compariranno anoressia, feci poco for- EZIOLOGIA
mate, gonfiori addominali. Consumo eccessivo di cibi grassi e di fritti che generano
Se la milza è debole, vengono prodotti poca energia un’umidità che tende a virare verso il calore.
e poco sangue, cosicché il paziente sarà astenico ed
CORRISPONDENZE IN MEDICINA OCCIDENTALE
avrà una carnagione pallida ed opaca.
Epatiti acute e croniche.
Se il sangue è debole, il sangue del fegato è in defi-
cit, non potrà nutrire gli occhi, i muscoli, ch8ng
ORIENTAMENTO TERAPEUTICO
m3i e m3i, cosicché compariranno disturbi del vi- Sostenere la milza per eliminare l’umidità, far circo-
sus, parestesie e crampi, irregolarità mestruali.
lare il q* del fegato, purificare il calore.
Il polso e la lingua rispecchiano il vuoto del sangue.

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