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Silvio Omizzolo Dieci studi sul trillo per pianoforte Nuova edizione a cura di ENRICA OMIZZOLO Pubblicazione patrocinata dal CENTRO CULTURALE MUSICALE “SILVIO OMIZZOLO” con il contributo del COMUNE DI PADOVA Fdizioni ARMFLIN MUSICA Padova NOTA ALLA RISTAMPA Correva I’anno 1936 quando Silvio Omizzolo, allora trentenne, licenziava la sua composizione: “Dieci Studi sul Trillo”. Questi_virtuosistici studi ottennero la convinta lode di Gian Francesco Malipiero, cui TOmizzolo li aveva presentati. Ed anzi fu lo stesso maestro veneziano ad interessare la gloriosa Casa Ricordi per la pubblicazione dell’opera, cosa che avenne nel 1939. Ed a Milano, nel 1940, il prestigioso pianista Carlo Vidusso diede una grande interpretazione della difficile ma affascinante opera di Omizzolo. I tempi calamitosi del seguente periodo bellico, portarono perd alla distruzione della matrice dell’ opera. Da qui la risoluzione del nostro “centro” circa la ristampa del lavoro di Omizzolo. Del quale lavoro, sempre per iniziativa del nostro Centro culturale, numerose occasioni hanno visto Vesecuzione con alcuni validi pianisti, fra i quali soprattutto il valorosissimo Giovanni Tirindelli, con il quale, per i tipi della Casa discografica “Velut Luna” si é proweduto alla incisione di un CD. I presidente del Centro Culturale Musicale “Silvio Omizzolo” Enrico Schiavo i seguito riportiamo Uautorevole giudicio del M? Trindell. I dieci studi sul trillo di Silvio Omizzolo si distinguono da tutte le altre opere di studi sia perché sono I’unica opera sull'argomento sia per I’assoluta completezza ed efficacia tanto sul piano tecnico che musicale, Sono scritti in forma di Suite cioé con una spiccata caratterizzazione musicale per ogni studio, il che li rende adatti, per la varieta di situazioni appunto, ad una esecuzione integrale che non cada nel puro enciclopedismo accademico. Divisi in tre sezioni, trillo a mano libera, trillo con note tenute, trillo a note doppie e mani alternate, pongono al pianista un traguardo tecnico tanto arduo quanto fondamentale: per poter tillare perfettamente con tutte le dita allo stesso modo, occorre che tutte le dita abbiano pari livello di forza, indipendenza, agilita, resistenza. Questo comporta che lo studio attento ed approfondito di quest’ opera portera il pianista ad abbattere i punti deboli delle proprie mani, anche perché essendo i trilli scritti per intero € costanti, non sono possibili “scorciatoie” di pedale o di fraseggio tra le due mani. Di grande effetto per il loro carattere virtuosistico ritengo dovrebbero entrare a pieno titolo nei programmi di studio delle accademie di perfezionamento e nei repertori concertistici. Giovanni Tirindelli ewpenawr PN DIECI STUDI SUL TRILLO MAZURKA MARCIA FUNEBRE SCHERZO CANZONE SENZA PAROLE HABANERA POLACCA BARCAROLA MINUETTO. MARCETTA TOCCATA Al mio maestro Renzo Lorenzoni DIECI STUDI SUL TRILLO MAZURKA SILVIO OMIZZOLO Moderatamente animatn 4-1 (1908 - 1991) —_—E—E_eE—_e o cresc, molto an Tali ee er ee . F mp ° poco rubato aS cresc. a poco a poco 7 mp tempo, scorrevole o cresc. molto = 4 tempo, ma molto tranquillo

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