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siz Appendice 1, Giuseppe figura di Gesii Cristo Possiamo affermare che la storia si Po ar ia di Giuse pe & Ia storia completa del divin Redentore, Poe Giuseppe rafligura Gesii Cristo in tutto pel ie fersona, nella sua missione, negli ob- robri della sua’ passione, ela’ plore sua esaltazione, es ate 1. La persona Nc De ta tas Gs des ty te em aes Cin gee a divin Padre dice: Questi @ it mio jigtio pre- 2 La missione Giuseppe, sollecitato dal padre, ando | a » andd a Si- heim, pot a Esrelon, presso i Fratelli, con Tin. carico di vedere se’tutto procedeva’ bene sia riguardo ai figli sia riguardo al bestiame, Spx Gna ites ess 3. La Passione Giuseppe, appena raggiunio dai Fratelli, cad- de nelle trame che gli avevano tose’ lo spogiia ono delle vesti; Io vendettero agli ismaciiti, VT, Na TAL De Gon, MG St, La Passione neltA. T 813 allinch? fo portassero in Bgitto, ¢ cost se ne Gerdesse ogni traccia, In Egitto, calunniato, Giuseppe venne gettato in una orribile prigio- ne, In fine, quando fu conosciuta la sua inno Genza, Giuseppe venne liberato dalla prigione ; Yenne elevato alla dignita di vieere dell’Egit to: salvo dalla morte per fame tutti gli abi- fanti dell'impero egiziano; salvo, inline, dalla morte por fame gli stessi fratelli suoi, venuti 2 chiedere soccorso. che successe a Gluseppe, fglio di Giacod bey'successe al nostro divin Salyaiore in grado, sou tho: slumto tra 1 suol coneitiadini, venne condanna taal lore, stessi alla. morte: Quest ¢ ered; ve Wee ueeitianoto ed innpossessizmoct delta sua ere TES MO Spegarona delle fue est mats e'dcia veste dela sua carne? To. condannarono a TE anne 1p hociggesero, Iie, a Shosa della gua passions, Gest verne coronato’ dl ‘nore edi gioria'C) 2. Conclusione Sant'Isidoro ai Siviglla dice: « Giuseppe salvd 'F: itto dalla, penurig del gran, Gestt salva i! mondo Galle enue della parole. gli apre i suai graviat nel mono, ¢, distribuendo i suo grano, assoggetta Vil ancora un popolo che non gli si vuole assoggeitare; che non Jo vuole riconoscere per suo Signore: il popolo israelita. Ma Vora della conversione giungera anche per csso, De B Bie, Appendice se Pre apn crs a omy = Be cl octal hl ll Euler CBee Maelo igo ie Se a Verra, dungue, un i © , un giorno in. cui Israele si convertira in massa a Gest, glorificato nella sya came mediante la risurrerione, nella sia Chless mediante Ia tee dello genti, sar glo- lo ancora tra i. median! ine Sot i suoi fratelli mediante la legriamoci per questo futuro avvenimen- to e preghiamo Gest che, per amore della sua passione e morte, abbrevi il tempo della con- versione di Isracle al cristianesimo. 0 Rom, Xt, Lettura XLA LA PASSIONE DI GESU’ CRISTO NELLANTICO TESTAMENTO {Letina seoonda) 1, Lagnello pasquate 2 legno gettato nella fonte 3. La verga di Mose 4M capro Azazel 5.11 serpente di bromo 6 La corda rossa di Reab P, Marcello Spagnolo passionista, nell'intro- duzione del suo « Dall’Eden al Golgota », scti- ver « Dio, da grande artista qual ¢, ha preso nelle mani i mondo, come il vasaio prende in inano wn pero di creta; ha preso l'umanitd Gon tutta fa sua storia, ¢ sulla creta del mondo @ nella storia dell umanita ha tracciato i segnt che ha voluto. Inolire ha parlato, Ha parlato per bocca dei suai profeti ‘Col segni tracciati e con le parole dei pro feti — if tutto consegnato nelle Sacre Serittu- re — Dio si é compiaciuto di abbozzare ta tra- 816 Appendice ma delle cose future, specialmente e guardanti ono Figiaolo se & auelle re Nella trama delle cose future riguardanti Fala DioPedre abbor, tn nod pareiolar, ft ‘Talat nost'o Signare, paslando ‘delin sua paste nee morte, 3! appellava sempre. alls" Sacra” Sere «Ecco che noi sallamo a Gerssal fr tuto. quanto fu sortto dl profed|tntormo a Pina (li Serto dat rofett intorn “Come si adempirebbero te Seritture, second auili isognaehe avvenga cass, 0k a sua eats wn isopa che arvana’ coi? > elo ta si sate <0 slolti ¢ tardi di cuore @ oredere a tuite te het projet hanno det Non doveva forse u Erk He pave atl cose cost eutare nella sia gion? minciando du Mosse da tuts cea foro’ ‘tite fe Sertture he hethete e foro invite fe Sertare te cave che 8h Ferbane Per poter leggere nella Bibbia la stori icipat della passione e morte di Gesu Cristo si richiedono in noi tre disposizioni: 1) eredere che la secra scrittura & un fil eer atone priate Bios © 8 Moro diving confessare che tutlo & manifesto al Dior I panto presente fata? “eer? ai paitemete che sulla si opera nel mondo — sia a poi Soe a grande chon sa out 8 Con queste disposizioni interne, e dalla preghiera. fatta prima, durante evaape BE BR PS uteells Spent, La Passione nelfA. T 87 Ja lettura della Bibbia, la storia della passione Pinorte di Gesu in croce ei apparira evidente in tutto il Vecchio Tesiamento. Continuiamo in questa seconda lettura a ve dere le figure bibliche della redenzione umana. I, Lragnello pasquale Dio aveva comandato agli israeliti molti. sa crifici in suo onore; soprattutto il sacrificio quotidiano di duc agnelli: « Ogni giorno, in perpetuo, sacrificherai sul'altare due agnelli un anno, uno la mattina ed uno la sera » ('). ‘Ma, una volta all'anno, Dio dispose che, a Pasqua, tutte le famiglie immolassero un agnello in memoria della loro liberazione dal- fa schiaviti: dei faraoni d’Egitto. L’immolazior ne era fatta nelPatrio interno del tempio, dal capo di famiglia, 1. Lagnello pasquale simbolo dell’Agnello divine Gli Isracliti vedevano in quell'agnelio pa squale Pinmagine del futuro Messia, I profeta Taala lo vide © Jo descessc: « & staio srndionn mora oi bce oi oe Pen eno owe Mtan 0 Signore ge milatore delta terra™ Ch TE ae sis Appendice San Glovannt Battista, additando Gest alle turbe, esclamd: « Beco PAgnello dt Dio, ecco colt ‘che to Mell peceato del mondo » () ‘Tutti i santi padri videro nell’agnello pasqua- le degli ebrei raffigurato Gesli crocifisso. Labate Ruperto. dice: « Gesis fece i! suo ingresso int Gerusclemme it giorno diet di Nisan Per quel lomo era Comandato at capi di familia Tsruete i prendere clascumo ¢ mettere da parte Vagnelto che dovera servire per ta Pasgua. E cast Gest Cristo Os Servo anche questo particolare, Separandosie met fondo fn a el tno «sponte dh ot Lo scrittore cristiano Lattanato (sec. ILIV) sci ve! « Quando i primagenitt degli egiziant in una mol We perirano, 1 soli ebrel restarono incolumi nel se- nd del Savigue. Non percha i sanguie di un animate Gavesse in sé tania virtl, da dare la salle agit wore i, ma perche era immagine delle cose (ite Bello! candid senar-ngschta er Inf Cristo, nnocente, guste e santo, quate dmmolaro dai gist dei, €divenuto salute a quant segnano ta tore fro {econ Sepmo del sungue, ‘col segno delta eroce, stn ‘mento det suo martini» ©) Liabate Ruperto dickiara: « Lapntio, che in ral Yeo Gea) fu tectioi Exio, rons ne se Sangue quel popolo.o meglio, tu, 0 Signore agnek io" dominatore. fo redimentt con redengione Mgurate a, mediante timmolazione deltagnello: tu che ova hat Tedeno not a'Dio, da te stesso nel {uo proprio Ssangue, ed in modo che ita sunigue, sparso per m0, Dprso dal Sacramento. del battesino, simprinia ti Forma di crocs sutte nostre fronts Ch Se 1 Be {B Friad ou inte, 4 Ve Mk 2, 15) Dinar atin Se sept 1 AY, 6. 24; MAL 6,5 8 tn penta iW. 5M, Bs La Passione nellA, 7. 319 San Pletro aposiolo alferma: « Vivele com timore nel tempo del vostro. pellegrinuggio; ben sapendo.. the Siete stall riscattatt.. col prezioso sangue di Cre Slo, dell Agnello tmmacolaro é incontaminato » (). Ta ran nie Cope es 2. Conclusione Presso gli cbrei, Vagnello pasquale, dopo di essere stato sacrificio, doveva divenire cibo conviviale, Tutti dovevano mangiare a questo convito. Chi non avesse mangiato l'agnello, era anatematizzato, scomunicato, Agncllo, divino, dopo d'essersi immolato sulla ok in, Smeg, an ibe. elf cucarstia; eomando "che ognuio: nok Tot dice: se non 'mangerete ta carne del Figo Geiruonso, c non’ berrete i sup sangue, von avrete farvita eréraa’ Chi mangia ta mia caine € beve il mio Saige va la yita eterna eo To risusciterd nett ult smo" giomo» (). Dunque mangiamno spesso la carne del divin Agnello, divenuto nostro cibo nell’ Eucaristia, e saremo da Gesi risuscitat! nell'ultimo giorno per partccipare, in cielo, della sua gloria. Bisa he TL, Hl legno gettato nella fonte Norra ta Dibble: Most condusce via Israce dl Mer" Hasso, ese‘ deserto di Sur’ Comming. notre torn ‘el deserio sanca trosave actu, Pol “enero Mara; ma non potsrono bore di ueltee i percha era mara ous prego Sige lanore il most un’ corto Ups, capace dt far auddolerete‘acqucs Most ese Gel fees to ecto nella fontana, ¢ le acgue divennero dole 1. Quel legno era simbol Ula efocs‘dt Geah 1 santi padri affermano che quel legno me- raviglioso, indicat da Dio a Mose, era tipo della santa crove di Ges Cristo, la ‘quale, col suo contatio, rende dolce ogni ‘cosa. Rabano Mauro scrive: «Clie le aeque mare contate det tesro st midlcncans, € iniciy eke fa amarezea delle genti doveva un giorno cambiarsi in deiccesa per vir del tog dele’santa oreses ¢). Lae Hap ena a ch Sire fin alate ona ph ah a _Comeio A Laplde: «Che cosa viene sigue dul Taegu amara se non Tamarezce delle wversita? Ta. (1 todo AV, 238, 1 Geta” (Bt, at: 18, 6 3) oe Sa A Be La Passione nell, 2 le amnarezca, allorche vi si geltt dentro it legno della Groce, vale’ dive, si considert la passione del dolce Geka’ sembrera sulla, messa. al. Zonfronto com Seetvuisme Bio €'Mekiatore degli nomint Gest. Crt Sio, ha sofferto per not» San Cielo dice: « Se tu pred tuo cibo e Bevan gi tro aaa Creda avers one gel one chentovredlia anche a te nelfaddolciri le ama Fetze del cuore» 2. Conclusione Si disputa presso gti esegeti se quel legno, gettato da Most nelle acque, avesse natural mente o no la virtit di rendere dolce l'amaro. Tutti perd sono concordi nell’ammertere che la passione di Gesit ha per se stessa la pro. pricta di addolcire le amarezee della vita, « Guesia la gloria e la grazia delia Croce, prefi gurata nel legno di Mara» (). Tl poeta Venanzlo Fortunato cantava: « Doice fer rove Woloe legno Feagono tor dolce peso » San Paolo dsiia Croce, giovanetto, soleva, abbeve- raral di tele, dl vero fcle, ognt venerdl; ed il fle igernsse deus, a ace fn, qu che fece Mose; vi getlava dentro un icgno, i Le ng della Croce; pensava viot a quel ficle che, tu Gato a bere a Gest nella passione, © mandava git t Sorsi, tanto pit dolet quanto pitt amari (°). Cari lettori, imitiamo san Paolo della Croce nel pensare alle pene di Gest: durante Ja sun Tp Sopa ft Era, Bt BE Restle. 5, GOR Mivcllo "8. 32 Appendice passione © morte, ¢, a sua imitazione, trovere. mo dolce cid che’ umanamente & amaro. TIL. La verga di Mose Narra la Bibbla che gli amaleciti assalirono.Israe Je in Rafidin. Mose disse a Glosut: = Scoghti degit omni ‘ed exci @ combailere contro gli amatect Domani to sard sulla cima det colle, teniendo in ma no fa verga di Dio» (°y Giosué'cseaui Yordine © combatt® contro gli ama lecitl, mentre Mose, Aronne ¢ Ur stavano in clina al colte. Ora, fincks’ Most teneva le man! alzate, vin, eva Toraele; ma se fe abbasvava’ un poco, Wie Amalec, * Si noti: Giosue combatteva e vinceva; ma Ja vittoria era legata intimamente all'opera di Mose, che preeava sul colle con le baccia aper- le, reggendo la verga di Dio. 1, La verga di Most simbolo della croce di Gesix La verga di Most era simbolo della Croce del Calvario: essa sconfisse Vinferno, restando sempre segnale di vittoria, visione terribile a tutti i nemici della nostra’ eterna salute, San Cirillo serive: « Mos?, nelfaprire le braccia rappresentava Colut che fu per noi crocifissy. St ret deva manifesta, sotto ta figura, ta virtu delta realta come, mentre ti Servo apriva le braccia, cadeva Artic: (0) Boa, XVI 8 8 La Passione nella. T 823 tee, cost, quando, stese le mani il Signore, fu sbara igliato Pesercito di saiana» (") i iosi compi Most, atti i segni prodigiosi compiuti da Most, i sel oe or ae fe notato, Dio comanda di « prendere la Ver- ga, sollevare la Verga, tendere la Verga, per Cuotere con la Verga ». cs» ats discerns Fe Wet i a per tate re pee, data er, Une Br Te et ee ine se wen ame Vga al tis Monae ie 2. Conclusione jiesa nei suo} uffici, nelle ordinazioni, nef actnanent net mister fa sempre precede. Te il mirabile segno della croce. Niente di rath fReato, niente di santo, se non sia confermato con la « prefibazione » della santa croce di Cr sto, () Queginze tm, Be MG ©, 2. Bee Noutia Con A. 1 ML 15, 16h 84 Appendice 4m Most sut colle. con ie braccia alzate € con aclle ani la verga, © adombrata Tesaltazione delia sata Groce, cio’ Cristo sul Calvario, ciecondato di glories €.di thaesta, con a lato ia eroce Santa, Sotto il'mon: te Calvario: il correre precipitosa, confuse lel nero Gi di Gristo, ciot Tinterng con tutte le aberrarion! SiaVidolateia, srementc e”faggonte di fronte al vex. sillo Vineitore af Cristo Sulle schlere, miste nella spaventosa rota, le pa role che la Chiesa canta ia una eelle suc belle abe fone: + Esco ta croce del Signore (di ui la verga di st fu un simbolo), : * = fuagite davantt ad essa, 0. nom i Teone dela tbh dt Giada che 8 Radice el David, ha tito!» uti Cari letiori, non mettiamoci nel numero dei nemici della croce di Gesu; ma collochiamoci sotto di Essa, come pulciai sotto le ali della chioccia, e saremo difesi da ogni pericolo, sem- pre vincitori contro le battaglie di satana e cei suoi alleati, IV. I capro Azazel Narra la Bibbla che Dio gomandd a Most che i nopolo 'isracle og! anno doveva essere paca Ua? peccath commessi nel corso dellnney Quel om, m0 eta chiamato il giorno delle espuations © Tn quel giorno vonivano portati al sommo, sacer slote due artimall: un viteflo'ed tm ariete pei som mo sacerdote ed il colo sacsrdotale leit; ae Cape edn ariete pr il popelo. T sommo pontetice si accostava allaltare, © dei due capri ne “Gestinava uno @ Dio c und ad’ Avaseh, Sob @satana. Ht vitello © il capro desta 4 Bis ba Passioue nell. T. 5 ete ad eget mn ei is ae ered a ie set apres ye ae Betis hy mate pana eid eae, Un srg cp me Pe an col sangue i peccati, portati per gata lontang rel deserta, Tnracle i sentiva Ormai libero dal peso opprimente. Si rallegra- va e rendeva grazie a Dio (*). 1. Il capro Azazel figura di Gesis crocifisso T santi padei e molti scrittori ccclesiastici aflerman re eee gc pc mS edict, rem stn a Gee Tare i ne sane et capro cone 8 pea Sea Sree ie ee mua a an oie deca di tutto i mondo © liespia aboandonandos 826 Appenaice 2, Alcune testimonianze San Paolo Apostots,scrivendo agli ebre, dice: « Se a sang i tap sparse st uel ee Gono “ne ‘mandy ti Santina rigpetto al proctarare. ta” puri della Garne; quanto ‘pitt sangie it Cristo. pure thera Ta nesita cosclonza dalie opere di morte ©) ers aimee a cc Ge Bo candae ott Taare Br ie renee Saas SE rite are ee Sempre il medesimo Apostolo: <1 corpi delle vit time, tl cui Sangue, portato nel Santuario. si offre dal Sacerdote per ¢ peccatt, somo bruciati fuort del eainpo. Percio anche Gesu, per santificare col suo Sangue il popolo, sor” fuori della. porta» (’, « por: tando'la sua confusions (9, eloe 1a croce che & of ello di disprezzo al superbi figli del tempio ¢ del- fa citth deicida; strumento javece ammirabile «i si plenzae di virta per ogni cristiano vere. 1 proto Ln contenu «Nod uta gulsa dl pe: aghale Sarre ef eravaro ia iacano. eobne tiara "per tsa Sra eT Sonar fener result (Goss Cristo te iniquit dt buttis am Plea apostolo pedieaws: « Eg sieso, Gey wa portato t nostré peteatt nel sto. corpo sopra def lego» («Cristo d morto per t nastrt peceateait siisto’ per git ingtastis () @ pe ea, Bee a Mae eet Me SS eure Rie, GF eos to, hr rete: a Passione nell, 7 ‘Son Glovannt evangelists esclama: « Voi sapete che gli (Gest) € apparso per togliere i nostri peccatl; entre in ti non ce peccato™ ('. 3. Conclusione P, Marco Sales, commentando il passe dei due capri che Israele ollriva Yuno a Dio ¢ l'al- tro ad Azazel per espiare i stoi poceati, dice: « Questi due capri non formavano che wn solo ‘sacrificio per i peceati: il primo, che era int molato, espiava i peccati; il secondo, che era mandaio nel deserto, portava lungi dal po- polo di Dio i peccati » Ora la diversa sorte dei due capri rappre- sentava un diverso aspctio del sacrificio di Ge- si, per merito del quale si cancellano i pecca- ti degli vomini. Nella sua passione © morie Gesit & offerto & Dio Pate, al quale c rconellia mediate Feffusione. del Slo. Sangee innocentissimo. E nella tessa. passione Egli ¢'dato quasi in balla @ satana, onde scontasse auto's ea th satanic net peceat che avers bre $b sopra di sé; per cut glustamente, al principk Ja stesoa passione, Gest pot dire, /WvOUO a ministri i Satama’ '« Questa @ fara vosira e le potenca del- fe fencbre »"(, clob questo’ it tempo nel quale a vole al principe delle tenebre & permesso dt fare Tutto quelto che vorrete contro di ie. ‘Compiata Fosplavione © portati Jontane dal eapro nel deserto § pecealo del popolo, Isracle tripudiava @ ringraziova fa misericordia' di Dio, Con quanta maggior ragione dovremmo ral legrarci noi cristiani c ringraziare Gest che ha oJ Appenatice voluto prendere sopra di sé tutti i nostri p cali, espiarli ¢ restituire a noi il divitto della figliolanza divina AIVAgnello immacolato, al Dio croeifisso sia dato da noi tutti il dovuto onore e gloria. V. Il sexpente di broazo Narra la Dibba ce il popolo rea, mente sim camnuminayarverso ll mish Rosson gato aes guia ad’ Edom, Seppe” che principe” dt guestg se, ren indedtra i pastaglo ate iene Tec cored di provulee atom a soa 'itcammigo‘perb. i lungs a eaekerea polo, stanco'del ‘camming © della fatics, contac a Moraorate contro Dio ¢ il suo "serve Maske Bes he ct fest venir Wa ‘aallEicy per Yere’ morte nil deere No 2 one, nc C8 "ecgua tacts cibo insipido (ia manna caduta dal ciclo, la quale conteneva ogni sapore) ci navsea». ae 1. Sigore, adiato pet le mormorazial & te in ratitodini del suo" popolay tnnnds contro ‘Ioface Serpent! dal morse velenoso. = Vedendo "le pache he ql serge produce. ng € come fmaliene torino, wchnore "x Masts ssero:'« Abbiamo pecento pariando male conse 1 Siprore 40° Beg che alot a 0 gu Most prego; ¢ fl Signore gli disse: «Fa un ser- pente a? bronco. e mettle come Segnale: ont” cap {oda plage arderd 2 quel, Sor, Most ebbedi. Fece fare un serpente di bron vo: lo mise come segnale: guardandolo, i percossi dalla piaga risanavano » (1). “Ti Ramer, 19, a Passions nett A. T ws 1. II serpente simbolo del Crocifisso Che casa significava quel serpente di brouzo? Significava Gest Cristo sull’alto della croce. Nostro Signore un gloro disse: «Comte Mos? in halo serpente nel Weserto, cost @ necesscrio che ae seer it adFuanne alfyee,chuwne a nero perisca, nd abbia ta vita eterna». an Massimo, arcivescove, Torino afferma: « I! esa tamte: cre morso elute, el trail Ser Sree ena poceat. da orte agit wont Pececio toe rfanocenza che assume su dls 1 postal! — resnlsee fa wta> Ce Agostino st domanda: « Chi 2 il serpente esa 1s eS morte: del Signore in croce, Dal serpent ere ia none: pereio welfefpte dl serpente tf vee eerie Hl morse. det serpent ¢ Teale, fa HSAE det Signore ® sbale > (. Dice lo Spieito Santo: « Chi guardava, non, per cid ce Sedova"era siva, ra pe? te, che sel Salve tore di tutti» (*). 1m glorno GesisCrsto, ponend se sess, fronte arene die Cee htcansarg che il Fala. deh. Hesse senate: in alto, afinehe atl quelt che uardano a ius wivano» ‘San Cielo Alessandeino etclama: « Guarderemo i Aa, Serevamente ienterena W suo mistere Fertoncnte vt crederemo» (1 SantAgostn vsserva: «Conia colory che mirava nan Moete® on eorivane pep {mors dei Serpe Te rents URE mavane’ om fede a morte a Dealt 8 Shale oth, 0, 9, 30, 8 Rite Nao aes tn Siete TP Ao, 0. 330 Appondice sto vengono gual dai mors del peat. Quel 75"(al seach puatoue dalle pete por rere ey lemmpoate Ges ive dees perce sobicae hs wed cic Gist set ufone eae fia reales Fimmntting Cnferoe shi enna fa realta conferisce iu vita eterna» ('), = 2. Conclusione Qual @ ta conclusione? Ge la aa sanvAmbrogio: » Frequentiame i Calva tio per quardare Croio che pende daly chose per la'stlvecen tel mondo, placehe questo ® sautare»t SantAgoctino agulunge: « Per guarive dat peccato rmirlanoyo fratell Crtvo crocisos (3, Mt Pee San Rernardo (Pseudo) ci esorta: «Ogni qualvotia cf sensianto fer dala tentctone, corn allt Cro, S¢/ accostamact a quel frono, tna vata ignaminfose ed ‘ora sommamente sloriaso, esac on fede, Speranca’e'amore tt pilsima Liberatore, chicloms, Perle morte det nro antssne.Sérpenie che rovoed ie morte deitantico serpents, dt ore We all dat moral dei serpent ¢ to aarcino' ©) VL. La corda rossa di Raab La Sacra Scrittura narra questo fatto: Raab, dom: na di Gerico, fu Vunica donna, che, insieme al suol, samo alleceidio, llorcht questa cit cade nelle Gosut, prima di eutrare nel paese di Gerico, mane db duc “dei ‘Suol, perehe espldrassero it tertitore Costoro andarond & Getice, ove dimorava Raab, “TPH ln or #6 3 ROT ots Fionn toact; Me 1, 3, a Passione nit. 7. 831 Raab li accolse in casa sua ¢ li pose in salvo dalle Insidie del principe i Gerico. Prima pero di lasclarlt psrtire, Reab disse aii mun: zis «Promelteter nel nome del ‘Signore, che ta stes- we misericordia da me usata verso dt vol, vot la use- rete verso la casa di mio pudre, e mi darele un se. ale stewro che salverete mio. padre, mia madre, niet fratcll, fe mie sorelic e tutto eid che tore ap- partiene, @ el scampercie dalla morte » Gli esploratori Jo promisero e le dicdero il segna le Tichiesto: « megiote ella jinestra ung corda dt oo lor rosso vivo. io sarkcondisione indispensable Sarenao esent la ogni respansabilit, Se non) mette fete alla. joesira if segno di questa cordicela scar atta () ‘Tale segno era ordinato a far distinguere agli isractiani la casa di Raab dalle altre. 1, 11 color rosso simbolo del Crocifisso Molti Padri, in quell'umile segno convenzio- nale color di sangue, vedono simboleggiata la passione di Gesil,¢ nella casa di Raab, Ia Chic- Sa, conservatrice di quel sangue incorruttibile. Sant/Ambrogio: « Soltevando int alto i segui. delta fede, 1 vessill della passione del Signore, lego il ros. So alla’ finestra, perch> florisse Pinnmagine div quel angie che dovevu redumere it monde » San’Agosting: «A Raab fut detto che meitesse 10 scarlet elit fincsro, vale dire che qvesse in from Weegee del sangue di Ges Crise, St sad e sine Solectis ta Chiesa dete asin!» C ERE PFiae, 9 1) DE poeta Snir; M6 4, 20. 832 Appendice ses Gray Giese a +f of rt, mf ee had ity te ea a Origene, parlando del sepnal lgene, por seamale rosso, alferma: « " sgnule di Cristo, segno di redenzione nella perdi dt Raab, ossia nella Chiesa » (°). a vivre ese fe oa eet open eran ate 2. Conelusione Qual 2 la conclusione? Go & corne Laple «ad conte pciepett Meme e ton, ham cogtte = Sea a A et cope e redette in lui, Spero, amd, & peitita. det prey ri eee al dE uP fe Vostiamo cereare ia’ cuusa ymeritoria dt tanti beni Necessatie sono la fede, Ie buone s fede, le buone opere e la promessa, Ma senza la passione di Gesit, nulla Bese pytaize, {8 Sich ta Pekin opt, Ja Passions nel’A, T vale. Raab bbe grande fede nel vero Dio; ac folse, con grade carita, gli esploratori; ebbe Ga essi la promessa della salvezza. Ma non do- vette dimenticare — sotto pena di morte — Gi mettere il rosso alla finestra, Cari lettori, cio. che valse per Raab pecea- ve, vale per tutti i redenti ‘Tenjamo scolpito nella mente il pensiero di san Fulgenzio di Ruspe: « La fune purpurea Simboleggiava i mistero del sangue di Cristo. Chiungue, col divino aiuto, custodisca la sua fede e conjessi contra i pagani e gli eretici, di Essere stato redento dal sangue di Gesit Cristo, appende tale fune alla fixestra della sua ca sav (1), w 1) Be remiss psceonun, 1.1 ML 6, 88 ne teteure Fettura XLIV LA PASSIONE DI GESU’ CRISTO NELL’ANTICO TESTAMENTO ‘este tera) It re Davide 1 profeta Giona I profeta Isala 1 profeta Geremia . It profeta Daniete 1 profeta Zaccaria Ht consiglio degli empi Conclusions generale stolo ci descrive gli antichi profeti in atto di serutare eld che Dio andava manifestando, ner loro mezzo, dei patimenti 2 della gloria di Gesit Cristo (9. inoltre. ci mostra gli stessi angeli come bra: mosi di fissare lo sguardo della mente in quei sublimi misteri @, In un altro luogo lo stesso Apostolo presen- ta la profezia come una luce che splende fra le BE Pete Bre os, a Passione nell, T. tenebre fino allo schiarire del giorno, ed invita i fedeli a fare attenzione a quella luce. Avver- tc pero che Vinteroretazione della profevia non deve farsi a seconda dei propri gusti ()~ per che, essendo Dio solo l'autore della proferia, questa non pus essere retiamente intesa dal- Tuomo senza il suo aiuto. Questi pensieri dell’apostolo Pietro ci devo- no stare innanzi alla mente nell'interpretare tutte le profezie, ma soprattutto le proferie ‘messianiche. In questa lettura abbiamo sei profezie mes- sianiche della massima importanza. Voglia il Simore, per intercessione dells Max donna, « Sede della Sapienza », illuminarel pet cogliere il giusto senso della sua parola in re- lazione alla passione € morte di Gesb. L. Il re Davide La storia del re Davide riempte pit: aii mezzo se. cola, Glovanctto, pasce le grea © otia con gli orsi coi leonty col’ suone della cota calma le Ire dol primo fe difsraele, Saul; sfida Golla e To uccide; og: Eetto, di aspra invidis, era capo di banditi; scaltro Craudace insleme, sa vincere e Tugqire; sa esere Be foroso e inerudelire; sa fngersi amico © fara da azz, Davide, insomma, fu un uorpo straordinario:, gran de diplomatico, ardito guerriero, fondatore di una fonidabile poienea, Congobe molte cadiute; ma eb- be il dono del pianto, Indizio uh cuore buono. Seppe ‘Piaegue a Dio, regate e piangere con aceenti dl Ti Pico 1, 836 Appendice che dichiar® di avere in Davide un womo secondo il Davide fu scelto da Dio a prefigurare, in un certo senso, ed entro determinati Timiti, il Mes- sia glorioso c paviente. Lo espresse in’se stes- so, nelle vicende della sua vita; nelle parole profetiche con cui lo celebra nei suoi canti. 1. Davide tipo del Messia paziente Nella lotta tra Davide ¢ Golia, i santi padri vedono in Davide Gesit, in Golia satana. Davide che va inconiro a Golia col suo ba- stone, @ Gesi: che va contro satana con Ja sua as Davide che atierra Golia 2 Cristo che atterra | demonio. nen Repo son ics mod De Sita eurte € mise fuord,batttto, mediante A suo sar mer © SanvAmbroglo, fa questa riflessionc:.« David agli coc det uarsint comparive terme, bivece era tr ‘mato delta Spada delta vinta Cristo alfocckio non {itominato. dalla be della evita, appariva come 1) Semple martla, In read era Figo. a Dig one Potente, invincible, anche se posto br eroce » ©) Sant’Agostino: «Come it bastone fu tipo della cro ce, cost fa pletra figurd it Cristo, La pietra di Davide stritole Golia; la Pie tra, che & Cristo, stritold satana ed il suo re- kno, G2 Sermons, Cal, Mah hide La Passions nella, F 2. Davide ¢ il Messia messo sulla croce Davide peced, si ponti ¢ il Signore gli per dond; ma dovette scontare quageit: la pena dei stoi peceati. Chi glicla fece scontare? Tl suo liglio prediletto, Assalonne. Davide dovette lasciare la reggia, attraver- sare il Cedron, e salire — piangendo — il mon te degli Ulivi. La maggioranza del popolo, che sera sem- pre mostrata Iedele a, Davide, lo abbandond ¢ 51 schierd col figlio ribelle pen Dl, ny pe don, sai il monte Oliveto per ‘rorarlo. delle sue aera con ne sot 08 afte, ee ee set eet patter aos Se saa oa aaa «Chi mangia con me il pane, alzeré contro dime il suo calcagno », disse Davide parlando del suo intimo Achitofei, E lo stesso disse Gest alla vigilia della propria morte: « Uno di voi ‘mi tradira... Uno che mangia.con me » (")- (or, xu a8 Apvendice Nella sus amarezsn Davide coniava: «Anche fs tnico mio di cut mt hduvo, che mangiava dl mio pare, contra dt me hat sale, ‘caleagno ('). Sewn me. mica mt avesse insultate, Io sopporteres, se uno che In dia averse ‘insolentito. contro. dl mic, rl cares suay dato da lal; ya ti, urvanona slessa’ con me, na ‘uida, mio familtare, con cui ebb dole imith andave Wactordo alla casa di Dio» CS Analoghi sentimenti dovette provare anche Gesti Cristo. Giuda ¢ Achitofel, duc bieche fi gure della passione di Gest ¢ di Davide, ree di somigliante delitto, punite poi di somigliante miserabile fine: !'uno e I'altro finirono di ca- pestro, enon per mano altrui, 3. Davide cantore del Messia paziente Davide canto il Messia paziente; fece delle vere profezie sulla passione del Signore. Nel salmo XXII Davide descrisse minutamente la passions di Gesit, quasi Tautore fosse stato presente alla scena: «Dit mio, Dio mio, perch? mi hai abbandonato? siai lontano daite’ preehiere, dal mil Reni amet : anette, Cron me dal ascolion rn Sono parole strazianti di un'anima che si sente lasciata in balia delle onde amarissime del dolore, senza stilla di consolazione. «Ma io sono un verme © non un wom, 9bbrobrio dealt tiomini e rijuto della ‘plebe. Tet? color he! vadond mi epg DSH, », 3 Stine; Hv," aa Passione nella, T 339 wrcono le labora, scuotono it capo» cit fei oer navn fc ait Solamente che Cristo era stato crocifsso per (ora, thei virit della’ Sua passions eran stl at Sel, Borla? Becht nati oragione Bio on fece ak Gina fatica; menire nella redancione sopport alto. eissinit doléri > ei Un sloro un santo religions pregiva tl Signoce # “Siinore nfo Dio, depo dl marajestarm qual Sorte spitinate 126 pie ero, apinche to. possn Ssertaral nceo» Sub i sbparve Gest Cato Ge ua grossa eroce ale spaii’ gh disc. © Non md potral fare ansequio pik’ grata, ed accttto, che Atterdom a portaré auekta sa dolorossinng cro- cenit santo Teligina’tprese: « Caro: Gosty come pita te portage, dite dues cove’ it Sinore BL Napost «Hat dar portare la snia croce nel enor’, tet Bi, rele ore sl dors Nel Snore, Contemplanig tanta pavsione morte, nalin Soces, parlando e ringrasiandomi de ci) che. ho pale per {et nelle orecchle, desiderendo di Semiir perare det at nia passione: st'darsoy attraverso. tia as ortifcdsione dtia carne CS ‘Teadoreto, vescovo di Ciro (sec. IV), commentan- do le parole della Bibbia: «Mottin? cone uit siglo Sul tuo citore, come un siglo sul to braccio » () si domanda: «Chi @ che parla cose a cht parla? & Bremen, GB Spee at Mtn at, 1x Bee 1a Passione € noi 367 Sanh rn: rien rate cautimmaetres sceatd is om ra, Gesit crocifisso in Confessassinne, cor intrepi onfessassi i ms: factia' a tut Po! momict Questo stesso 5 4a) dobbiamo portatle impresso_ nel cuore, pe sardo a Cristo, contempiandolo affettuosamente cd amandoto con sommo ardores 3) abbjamo teens Deca, per nears sempre a gloria sia, e afinoh® te Waste aziont re Sprcching "per quanto t possibile = tutto il Cr Sie crochsse, etiam, sprain dee rt deta pociengas deltuniia, detfovbedienea, della costanza, ‘Gide forceeca'c della carta» () Padre Venturini da Bergamo, conoscendo quanto fosss grata a Dio la momoria dela passione di Gest Cristo, segnava tutte fe tettere che’ scriveva con le parole: « Crux Chyistt signin mewn », folie si fece Fare-1n sigitio con tuial gli stramenti della. passione i Gesix: con questo segno imprimeya Te sue tetterc It beato Enrico Susone esclamava sovente: « Gesit ei ha dato la puta con ta sua morte. Oh se 10 potess morire per Tul, quanto volentiert lo farei! ». ‘San Pietro Crisologo pregava: « Signore, se ti ple cee, daunmii mn segno, it quale Sia un ricordo perenne a aunt io nate @ Mani men G8 die, pase tin Terra e con eso si Impresse nella carne i nome UF Ges, Pot corse dlinanzl ad un erociisso, ed esclo- BESS, ne rei, viTE 68 Appendice La Passione ¢ nol 869 MO: «Gesit, unico amor mio, rimira i miei desider Non posse! seriveri' pi addentro, Tu che put ult, imprimi ii tuo nome nel mio ewore con tutte Te sof ference dell, tua passione, afincké mai posse dt SentAnnima, commeatme le parle i Cosh se hl Fe ee tee Ea Pia ince eee del wy ai Se eat rater fel ls San Francesco Asslal svova_talmmente impressa gella'meate, nel ctore nel Corpo ls passione del Signore, che in ttte le cose ne vedera’ mmauine Se vedcva ‘agnell ya cotamavas <2 Gen a, can legato foste condotio ala morte!» Se veiova Yerme nea Strada bedava di'aon calpestarioy cor ‘andost che Gest ht trattaro come ti vere A sant'angela da. Foigno Gest rv che tut co toro the matano i dolor del sa passe mor. tow consldert gl predllet Dunque, da veri e buoni cristiani, portiamo sompre impressa nella nostra mente ¢ ncl cuo- re la memoria della passione santissima di Gesir Cristo, 2. La passione di Gesit devessere il nostro libro prediletio San Giovanni evangelista, nell’Apocalisse. setive: « Vidi alla destra di colui che sedeva (P Bseds > Ae de. 8 Seren? tt un libro seritto di dentro e di Juori, sigillato con sette sigilli » ('). . Qual & questo libro visto da san Giovanni evangelista? San Girolamo sisponde: «libra 2 Crist, scrito ai quot Conon di fer. ¢ col, proprio’ saneue tite eonfito'n erocer serie dentro. guamde entra Dio. perdonando ef buon tedrone, Servo di freee dade rare sulla crave; sorta di dent¥o fern sole st nascorde, ft aionso st oxcura, ta tuira trea, te pire st spetcant It velo del teripio WP remde tndue Sertio dt fuort quando Gest ® ser- Potlios sero dentro. guando risuscita i tereo Bigmno’iorioso @ trtonfante» Cy San Glovannl Glustinlano: «If fibro visto da san Gbvanni Gey eroctisse, esposto da Dio alla pub- Flkea tnt, apfnhe ogmino. to sulle vk st aoe. Imacstr! nella ‘Seenea diving. Questo tiSro'€ crit Te Gevaro dalla setan saptenca di Cristo, & scvitto 4 faort detta crudelra. dei genti @ det giudet con fant Teere- quant farono € torment te soe ferite che ricevelte, te pine che fo. punsero, # faze Bie fo lucerarono, i ehtodt che to. ‘iafssero, ht in Stlti che 10 oltréggiarono, te lacrime che ‘verso, i Sangue she sparses Qual concetit sublimt eonticae ‘Giesta lbrol' Lo Iegge i semplice est compunce donsola; 10 teste Hotta © maggiormente Httumina CN inlervora Questo libro contiene tutta ta hegee Eompendiata tel solo. aimores gud tute. te profecte tannic i agstrd die tn, etna delta'perfecione ta norma del ben ‘vere: tutta ta fedendione wmana 2 racchiusa i questo lbr0 » () Il vonerabile Lagl Bloslo: « Chi branta di piacere a Dio, studi questo Horo. € conseguird it felice in fonto. Feggendo questo Libro (il Croctisso): Viono ers, Yh 1B Beeline BBP Sur ate, 6, x 870 Appendice slit te aatas, asstaics it peone 1s manent, aan pay del Cre, bra det atten morte a Glu baterebbe pr SRE, See ea irae et oy Sam Gregorio Magno, commentandlo le, parole i Giodbes« Yo ho gran bloga dun libro, cht sarcobe Funico rimedio dlogni miormale (), domands: « Quat Bil dio tivocate. da Giodbe. quale suo tutores Gest erocifisa™. In questo idfo. sono t merit delle tostre caine i fondamento. delle nostre” confidence nostra difesa contro tutte te force diaboliche, Ih duesio libro sono gancetlatt tutti most peccalt cot Nangue def diving Mediatore, te nostre nesligne con ia digence ai Gest verso il suo divin Padre: Que Sto libro. ta nostra corona, ‘Non mioviano” pesso Stat atesio roy nest ocean eb er contemplar aioro e'notte; afriamule at divin Be dre affrgh® eat riguardi ih oso distolga t sta echt Galle nostre catpe® O- a Sin, Tommaso da Villanova predicava: «Semi rimorde la coscienzn, 3e.ms spaventano le mie eof bp se mu intimayace, fra ana, se raua contro GE me ‘gt Spirtl ‘malignt, Subtg. mt ‘mietto sie dare. questo toro (i Crociiese), Poffertco a Bio in seein consotarni. Speracono et enor Si yuietano Te renipeste, lomia serene € godo. te ied del cele. Lo seritore di questo bro e*Dio, fa Petina @ fo Spirito Santo, a catta el seno di Maria Vergine, Poichiostra € 1 sansue di Ges © ono eno re" Groeifisso, seriituradivinal O bro ammirabiie pienovdi concettl divini!‘O volume celesty nel quale San plaga che rimiro'® tina miniatura che ii ara ) Bate i$. 8 GC NUI ee. xa La Passione © noi sn 4 sd! Dek, o cristiani, applicatevi alla lettura dé que. Sto libro’ dove sono tart! 1 tesori della. scienza¢ della sopienza di Dio, Tn esso trovercte la medicina Gi tuite fe vostre infermita, ta’ stcurezza delta vita eterna () A San Francesco ssi ink, un, sup, conta tello suzgen che st facesse leggere qualche Iibro.spi- Stal, anche up Spi aes, Sy : Eesoo fil rispose: «Fratello, #9 trove ogni giorno tai fa consolacione © tanto arore nel meditare la xs Sone di Gest Cristo, che se campasst fino alla ite dat mondo, non mt abbisogneredbe altro. libro. in giorno san Toramaso dAquino endo a, vistare san bStaveniara, Vedendo tant suo Hori gi ahise dove attingesse ante cose mmeravigliose. San Bons ventura, additandogl un Crocinsso: « Ecoo il mio Tro, da cut traggo tutto quello che Leggo, scrivo 0 acto» San Filippo Beni, vicing a morive, disse all'in- jeracres s Datemt if mio Iibro > Questt gliene por Lerale ina i Santo, tanga, spetcra™ = Daten IE rotor, ut soko soa, ¢ on lid. Alora figlermiere, vedendo. san’ Filippo dhe fssava iI ero cifsso, lo, prese -alielo diede. Il Santo, tulto con fento, eselamo: «Questo, questo 2 il mio libro! >. E Sccostandolo alla bocea 'e baciandolo ‘ripetutaments, TL profeta Barye serisse un libro di proghiere per gl dre nollesition © olfrendolo. at suloi correlisio- Kari, disse: «Leggete questo tibro che vi abbiamo ‘mandato» () Cari lettori, anch’io, presentandovi Gesit Cro- cifisso, rivolgo a voi’ fa stessa esortazione di Baruc agli cbrei: « Leggete sempre questo libro» $B Buena fue me sr Appendice Questo libro leggiamolo tutti: ie ‘convertira e ci riconcilier’ con Dio: ia citando la gratitudine verso Nio che vi ha Stifcate Cot in sua pastione @ smarts; “1 82 nina” dala With, wedeass GaP ESET egte, Mel cam vo im croce fino alla morte; — “ rete negli csercizi di mortificazione, mirando Gesit in oe ‘a tanti tormenti; 7 ates relia oP Gesu in’ meazo's atte sollrence, Poverete ces eee hee yedendo Gesit abbandonato anche dal suo divin Pos sient) egetele voi anime. rtigirs, © sarete ‘obbe- lienti ai vostri superiori, imparando da Gest o: 1h) leggeteto voi anime sposate, © imparerete ad amaryi scamblevolmente Tan Valero, vedendo. Gest ©. decidiamoci anata 3" Gest 'morto i tact 9 secidinaiod netfanina ¢ ek corpo, praticando feddnente do IL, Come pensare alla passione del Signore Come dobbiamo pensare alla passione di Gest’ Cristo, affnche questa meditazione sia fruttuosa? Li Passione © noi 873 Se vogliamo che Ia meditazione della pas sione di Gesir sia veramente frattuosa, dob- diamo. praticare cingue cose: pregare prima di meditare, meditare con fede viva, meditare Ja passione come si compisse al presente, me- ditare con frequenza, meditare la passione co- me se essa fosse stata sofferta per clascun di nol. 1. Premetiere la preghiera San Tommaso d’Aquino dice: « f un degenere del Pumana natura, chi non desidera sapere la verita » (). Dunque, se non vogtiamo essere degli sua: turati, ossia dei mostri, dobbiamo avere ferma volont’ di conoscere Ta verita riguardante la passione © morte di Gesii Cristo, nostro Dio, nostro Creatore, nostro grande benefattore. ‘La sacra scritiura in gonere, ¢ il Vangelo in ispecie, sono libri chiusi e segnati con sette sigilli; niuno li pud aprite se non V'Agnello im- macolato, che @ la sapienza di Dio. Di qui Ia necesita di pregare Dio, affinché ci assista, ci dia lume per capire il grande mistero della redenzione umana Gesit dice nel Vangelo: « Petite, et dabitur vobis quaerite, ef invenietis: pulsate, ef aperictur vobis () Come chiedere, cercare, bussare? Co to dice san Tommaso: «Chiedete pregando, cercate studiando, picchiate operndo » TIT mae acta, tm const BENT £

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