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Committente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA

Comune MODENA

Edificio EX FORO BOARIO, VIA BERENGARIO 51

Progetto RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL PIANO TERRA DELL’ALA OVEST


DELL’EDIFICIO MO07‐FORO BOARIO PER LA REALIZZAZIONE DI AULE
E LOCALI DI SERVIZIO PER IL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA

Fase PROGETTAZIONE ESECUTIVA


progetto

RUP Ing. Silvia Guerrieri

RTP Raggruppamento Temporaneo di professionisti:

Arch. Elena Silvestri Progettista architettonico, mandatario


P.I. Nicola Zecchini Progettista impianti meccanici, mandante
P.I. Achille Mucci Progettista impianti elettrici e speciali, mandante
Ing. Roberto Odorici Progettista requisiti acustici, mandante

Altri tecnici Ing. Marco Goldoni Progettista prevenzione incendi


Ing. Fabio Vignali Progettista elementi strutturali
Geom. Mario Donati Coordinatore della sicurezza in fase di Progettazione

PROGETTO IMPIANTI MECCANICI (IM)


Sezione
Progettista: P.I. Nicola Zecchini timbro e firma

Data: 17.11.2023

Elaborato
RELAZIONE TECNICA
IMPIANTI MECCANICI IM_RT
Sommario
1. IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE, ESTIVA E VENTILAZIONE MECCANICA .......................................... 2
2. IMPIANTO IDRICO SANITARIO E SCARICHI BAGNI.............................................................................................. 4
3. IMPIANTI E DOTAZIONI ANTINCENDIO.............................................................................................................. 5
4. IMPIANTO DI SUPERVISIONE ............................................................................................................................ 6
1. IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE, ESTIVA E
VENTILAZIONE MECCANICA
L’impianto di riscaldamento e raffrescamento asservito a uffici, sale studio, aule ed archivi è composto da un
sistema ad espansione diretta del tipo a portata di refrigerante variabile (VRF) a due tubi. Le unità esterne
VRF come le distribuzioni interne sono suddivise su due linee, una lato nord e una lato sud, queste permette
di commutare il funzionamento I/E o E/I so ogni lato dell’edificio in modo completamente indipendente
garantendo un’ottimale comfort interno durante le mezze stagioni quando i carichi termici posso essere
diversi a seconda dell’orientamento e in funzione delle necessità ambientali.
Il sottosistema di generazione è suddiviso due linee, ciascuna consta di n. 2 unità esterne a pompa di calore
condensate ad aria, di tipo modulare e dotate di compressori a velocità variabile comandati da inverter, per
una potenza nominale installata di 111,9 kW frigorifera e 125,5 kW termica, posizionate in zone tecniche
appositamente adibite a piano interrato (quota ‐3,00 m). Le unità saranno installate su appositi piani rialzati
per consentire la corretta circolazione dell’aria nel locale interrato evitando stratificazioni, inoltre, saranno
dotate di convogliatori d’aria lato ventilatori per facilitare la fuoriuscita dell’aria dal locale interrato.
La distribuzione delle linee frigorifere, opportunamente coibentato, avverrà in appositi cavedi interrati posti
in prossimità della muratura perimetrale.
Il controllo del carico termico dei locali è affidato ad unità interne canalizzate a bassa prevalenza per
installazione verticale in appositi mobiletti integrati architettonicamente con l’arredo, dotate di ventilatore
inverter, valvola espansione interna.
Le unità interne saranno complete di tubazione per lo scarico condensa in PVC ad incollare. Le unità interne
saranno inoltre corredate di comando a filo per il controllo della temperatura ambiente. A seconda della
dimensione del locale d’installazione potrà essere collegato un unico comando a filo a più unità interne per
creare un’unica zona di controllo. I dati provenienti dai vari apparecchi saranno gestiti da apposito controllo
centralizzato che comanderà sia le unità interne che le unità esterne per massimizzare il rendimento. Sarà
installato un sistema di supervisione integrato all’infrastruttura già presente come richiesto dalla
committenza.
La distribuzione del refrigerante sarà realizzata con tubazioni in rame per gas frigorifero, rivestite con guaina
isolante in elastomero sintetico estruso a cellule chiuse, staffate in copertura e nel controsoffitto. Tutte le
tubazioni saranno coibentate in osservanza all’allegato B del D.P.R. 26/8/1993 n° 412.
Il ricambio d’aria all’interno degli ambienti sarà garantito da un impianto di ventilazione meccanica di
immissione ed estrazione ad aria primaria, servito da unità di trattamento aria esistenti installate all’interno
di vani tecnici esistenti ricavati su soppalchi all’interno dell’edificio oggetto d’intervento. Sono presenti:
1 UTA di taglia 10000 m3/h, a servizio del lato ovest dell’edificio;
1 UTA di taglia 10000 m3/h, a servizio del lato est dell’edificio.
Entrambe le UTA saranno soggette a revamping e ottimizzazione, in particolare varranno installati ventilatori
di tipo plug fun con motore brushless inverter con controllo a pressione costante, saranno sostituiti i filtri
aria e saranno installate lampade germicide. Le UTA verranno dotate di recupero di calore termodinamico
composto da una coppia di batterie idroniche poste sulla canalizzazione di espulsione aria esausta e
aspirazione aria pulita, circolatore e sensoristica di attivazione. In funzione della modalità di funzionamento
dell’UTA il circolatore dovrà spegnersi per garantire il freecooling o il freeheating.
Le batterie di raffrescamento/riscaldamento e le batterie di post riscaldo a servizio delle UTA, saranno
alimentate da 1 pompa di calore monoblocco reversibile aria‐acqua dedicata, installata in zona esterna al
fabbricato posta dall’altro lato della strada rispetto all’edificio in oggetto. La pompa di calore è di tipo
supersilenziato ed è progettata per fornire il massimo rendimento a pieno carico ma garantendo elevata
efficienza anche ai carichi parziali, è dotata kit idronico interno composto da circolatore e serbatoio inerziale.
La potenza nominale totale installata è di 187,0 kW frigorifera e 194,1 kW termica, mentre il
desurriscaldatore è in grado di recuperare 75,5 kW.
La distribuzione dell’acqua tecnica a servizio delle UTA avverrà attraverso tubazioni interrate esistenti, ma
verrà realizzato nuovo gruppo di pompaggio composto da:
‐ collettore di mandata per batterie caldo/freddo;
‐ collettore di ritorno per batterie caldo/freddo;
‐ circolatore di rilancio per batteria caldo/freddo di ciascuna UTA;
‐ collettore di mandata per batterie post riscaldamento;
‐ collettore di ritorno per batterie post riscaldamento;
‐ circolatore di mandata per batteria post riscaldamento di ciascuna UTA;
‐ circolatore primario per circolazione a desurriscaldatore pdc;
‐ valvole, saracinesche, termometri, manometri, sfiati, sensori e quanto altro necessario con consentire il
corretto funzionamento del sistema.
La distribuzione dell’aria di mandata agli ambienti avverrà tramite canalizzazioni microforate circolari in
acciaio zincato con giunzioni a flangia, installate all’interno e opportunamente staffate a soffitto. Il sistema
di diffusione ad alta induzione, ottenibile con i canali microforati, diffonde l’aria trattata attraverso dei fori
di dimensione e quantità opportunamente calcolati distribuiti su tutta la lunghezza del diffusore, garantendo
così una elevatissima superficie di scambio e di miscelazione con l’aria ambiente, la quale viene movimentata
per attrito e per effetto dell’induzione. La posa dei condotti verrà effettuata completamente a vista e sempre
accessibile da ogni ambiente. Le canalizzazioni serviranno più ambienti e pertanto verranno dotate di
serrande aerauliche dotate di servomotore, per regolare e parzializzare il flusso dell’aria secondo le esigenze
di utilizzo delle varie aule o locali. Non si potrà regolare la portata dell’aria in funzione delle persone, ma solo
in funzione dell’utilizzo delle aule, tramite appunto le serrande aperte o chiuse.
L’aspirazione e l’espulsione dell’aria avverranno tramite apposite canalizzazioni e aperture preesistenti nei
locali tecnici. Le prese d’aria adeguatamente distanziate tra loro e saranno protette da apposita rete anti‐
volatile.
La ripresa dell’aria dagli ambienti avverrà attraverso la conversione della linea aeraulica di mandata esistente.
La canalizzazione di mandata aria esistente diventerà la canalizzazione di ripresa aria. Le bocchette poste
all’interno dei vari, ovvero i nuovi punti di ripresa aria ambiente, verranno abbassate a quota filo pavimento
per consentire il corretto lavaggio degli ambienti. Si prevede l’installazione di nuove griglie di ripresa
complete di plenum di raccordo a canalizzazione esistente e serranda di taratura.
Le canalizzazioni di ripresa esistenti verranno dismesse.
Il dimensionamento della rete aeraulica microforata è stato eseguito in modo da evitare eccessive perdite di
carico e rumorosità dell’aria; la velocità dell’aria in tutti i tratti risulterà sempre compresa tra i 4 m/s e i 6,5
m/s per garantire la corretta efficienza del sistema ad alta induzione.
Ad ogni attraversamento di pareti aventi specifiche caratteristiche di resistenza al fuoco REI e/o
compartimenti, le tubazioni e i condotti saranno protette con opportuni e adeguati dispositivi di protezione
omologati.
L’impianto è previsto e verrà realizzato come dalle vigenti disposizioni di legge, al fine di ottenere una
temperatura all’interno dei locali pari a 20° C nella stagione invernale e 26° C nella stagione estiva.
I locali adibiti a servizi saranno dotati di impianto di sola estrazione aria dedicato con aspiratori centrifughi
canalizzati.
2. IMPIANTO IDRICO SANITARIO E SCARICHI BAGNI
Sono presenti due blocchi di servizi wc dotati di bollitore elettrico con accumulo per la produzione di acqua
calda sanitaria. È previsto l’allacciamento alla linea dell’acqua fredda esistente. La distribuzione avverrà a
pavimento con tubazioni in multistrato coibentato e collettori di distribuzione dai quali partiranno le
tubazioni a servizio di ogni sanitario. La rete di scarico all’interno dei bagni verrà realizzata con tubazioni in
polietilene a saldare con distribuzione sottotraccia. Gli scarichi dovranno essere convogliati alla rete acque
nere come previsto del regolamento comunale vigente.
3. IMPIANTI E DOTAZIONI ANTINCENDIO
L’impianto idrico antincendio previsto è in allacciamento a quello esistente
La linea principale interna al fabbricato sarà disposta staffata a vista nel vano scala comune e nei locali servizi
mentre sarà interrata in canale ispezionabile lungo la navata sud con salite verticali per servire i singoli idranti
corredati manichetta con raccordi e manicotti in ottone, rubinetto idrante, lancia in rame a getto variabile a
norma UNI EN 671‐2. Appositi cartelli segnalatori verranno posizionati in modo tale da agevolarne
l’indicazione a distanza.
Le tubazioni saranno in acciaio senza saldatura a norma UNI 10255 di colore rosso, chiaramente segnalate e
identificabili. Le tubazioni passanti all’esterno del fabbricato saranno adeguatamente coibentate e protette
dal gelo tramite coppelle in lana di vetro.
Ad ogni attraversamento di pareti aventi specifiche caratteristiche di resistenza al fuoco REI e/o
compartimenti, le tubazioni saranno protette con opportuni e adeguati dispositivi di protezione omologati.
Tutte le aree di intervento saranno dotate di estintori portatili, di tipo approvato dal Ministero degli Interni,
distribuiti in modo uniforme nell’area da proteggere. A tal fine gli estintori saranno ubicati lungo le vie di
esodo, in prossimità degli accessi e in prossimità di aree a maggior pericolo. Gli estintori saranno ubicati in
posizione facilmente accessibile e visibile in modo che la distanza che una persona deve percorrere per
utilizzarli non sia superiore a 30 m; appositi cartelli segnalatori ne faciliteranno l’individuazione anche a
distanza.
La segnaletica di sicurezza, espressamente finalizzata alla sicurezza antincendi, sarà conforme alle
disposizioni di cui al D.lgs. 9/4/2008 n°81.
I cartelli di indicazione riporteranno i provvedimenti ed il comportamento che il personale e gli utenti
dovranno tenere in caso di incendio.
4. IMPIANTO DI SUPERVISIONE
Il sistema di supervisione consolida tutte le unità di controllo del sistema di climatizzazione in un singolo
sistema, permettendo il coordinamento di unità interne, unità esterne, UTA e VRF attraverso la
comunicazione tramite protocollo Modbus RS485, e consentendo inoltre l’integrazione di altre
apparecchiature per il controllo di illuminazione, allarmi, sensori, ascensori e altri sistemi.
Il controller centrale avanzato è azionabile tramite un pannello a sfioramento; esso consente di monitorare
facilmente e di azionare dal pannello le unità interne e le apparecchiature connesse all’impianto di
supervisione. L’impianto può monitorare e controllare un massimo di 64 gruppi di unità interne (128 unità)
e può essere ampliato tramite fino a sette adattatori, i quali possono connettere un massimo di 64 gruppi di
unità ciascuno.
È possibile gestire il sistema da remoto, tramite PC connesso in rete; l’accesso contemporaneo è possibile da
massimo 4 amministratori e 16 utenti.
Il sistema di supervisione consente di programmare il funzionamento di ciascuna unità interna nel dettaglio,
effettuando una programmazione annuale e giornaliera.

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