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ae La lira di lone di Chio Author(s): Ugo Duse Source: Quaderni Urbinati di Cultura Classica, 1980, New Series, Vol. 4 (1980), pp. 113- 123 Published by: Fabrizio Serra Editore Stable URL: https://www jstor.org/stable/20538627 JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and bulld upon a wide ange of content in's trusted digital archive. We use information technology and tools to Increase productivity ond facllitate new forms of scholarship. 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Ingenetoso sarebbe oggi fare i conti con i vecchi maestri; primo: perché, almeno per cid che riguarda problemi musicali, Ia loro disin- voltura ha spesso superato i limiti della sciatteria per giungere talora alla fabulazione; secondo: perché anche quando cid non si dava, come 2 il caso di Gevaert, Possessione tonale tipica di quel periodo mas- simamente nell’area francese, in opposizione agli accenni della crisi tonale tedesca, poneva le questioni decisive in una prospettiva del tutto fuorviante. Né vale, salvo casi di estrema opportunita, soffermarsi a lungo sui pid recenti studi sull’ergomento, perché hanno tutti un comune 2 «Un fragment d'Ton de Chios’, Rev. ét. gr. 14, 1901, pp. 8:19. 4 Histoire ct Théorie de la Musique de U'Antiquité V1, Genf 1875, pp. 261, 480 © passim. “This content dounloacke trom 15100 162 30. on Wel, 06 Oct 2021 065053 UTC All wesubjectto ipsa storages 114 U. Duse denominatore inaccettabile, consistente, pur nell’accoglimento dell'una delPaltsa variante, nel coasiderare pet Jo pitt tpiéBeus del v. 2 un accusativo plurale da tradursi, non si sa perché, al singolare, © con significati alquanto stravaganti‘. Tutto cid a mio givdizio falsa al- quanto e traduzione ¢ conseguente interpretazione dei versi, impe- dendo inoltre di far fare il pit. piccolo passo in avanti alla soluzione di quello che si configura ormai come un problema. Altro discorso non meno spinoso solleva al v. 3 6:& cézsapa portato da tutti i mano- scritti. Qui Bergk, editore dei frammenti dei lirici', congetturd 8'5 ‘régoupa. che dava un senso al verso ¢ si accordava con la sostanza, sia pure tanto discussa, dei due distici. La correzione perd violava la norma di Nacke, aveva per solo punto d’appoggio il buon senso, che di fronte ad impietose statistiche conta meno di nulla: i filotogi insistettero sulla versione manoscritta e Bergk stesso fint per abban- donate la sua congettura, Fu Jan che Ja riprese, dopo averne fatto la storia‘, motivando con tre parole il perché di questa sua scelta, rfiutando ogni altra spie ‘gazione tant’era ovvia per lui, che eta il filologo dei teorici greci della musica, Citeostanza questa inconfutabile. Fino a questo momento le traduzioni ¢ le interpretazioni proposte pet 8:& stasapa sono a dir poco sconvolgenti. Wilamowitz’: *... fréher haben dich alle Hellenen als sicbenseitige gespiclt, wobei sie nur die armliche Harmonia but éosapa ethielten”; F. Marx*: “per quaterna chordarum xeobuaca, quae tetrachorda appellantur”, interpretazione il cui senso compiuto Fimane oscuro, come nota Comotti®; Diels *: *... wobei sie nur eine rmliche Quartenmusik erzielten”; successivamente in Diels-Kranz" compare questa correzione: “... dich spielten chedem zwar alle Hel- 47h, Reinach, art. cit. artiva alla fine a tradurre xp&6cus con “tridente”, confortato da Agatone, fr. 4 Nauck?, che nel suo Telepbus compara la Iettera E ad un tridente posto di traverso. 3 Poetae Lyrici Graeci, Leipzig, 18824 © Op. cit. p. 202, apparato critica 16. A pit di pegina propone persino Taccordatura della Tira 7 Art. cit 5 ‘Critica et hermeneutica’, RB. Mus. 83, 1934, pp. 376379. ° Dendeeacordo di lone di Chio', Quad. Urb. 13, 1972, pp. 5461 (59). ™ DielsKranz, Fragm. d. Vors., 1964", p. 381 in apparato 8: B& teow "Ibid, p. 381, 5 (6 D). “This content dounloacke trom 151100169 30 on Wee, 06 Oct 2021 06:5053 UTC All wesubjectto ipsa storages La liza di Tone i Chio 15 Ienen mit sieben Seiten auf Viererweise, wobei sie denn freilich ..."; Comotti pit recentemente nel citato articolo: “prima i i_ti_suo- Sprain a San eaee CRIS aE qoattro egard ET totaal? (p. 61, si tratta delle quattro corde che venivano usate per il tetracordo in ciascuno dei tre generi” (riga 17 s.). Personalmente credo che tispetto al problema principale di zp.é+ Bove una qualsiasi traduzione di 8:3 ctzeaga passi in secondo piano, a condizione che abbia un senso, Ora, paradossalmente, l’unica tradu- zione ad avere un senso @ quella di Wilamowitz, il quale non tradu- cendo mantiene aperte alla fantasia delle possibilita di comptensione che pli altri brutalmente tolgono. Comotti traduce di fatto Marx. Diels finisce col dire che gli antichi suonavano “una povera musica per quarte” il che non & facilmente interpretabile se non nel senso che Ja quarta era Lunico intervallo ammesso; nella successiva corre- zione che compare come traduzione ufficiale ormai del frammento, viene tentata una strada nuova, quella del 54 avverbializzante, per cui_su_sette corde suonavano “quartamente”, ossia_af jandosi tetracordi, lasciando in sospeso il Toro » sieché =a essete due congiunti, ma anche molti di pit. Queste sono Je difficolta incontrate da Jan; di fronte ad esse, ‘optd pet un brutto verso che avesse perd un senso compiuto, La prova di cid sta nel fatto che Wilamowitz successivamente, ripristinando la Jezione originaria, non traduce. To non avevo mai avuto dubbi sulla soluzione di Jan e pertanto traducevo: Lira dalle undici corde, che per dieci passaggi ordinata conduci alle molte risonanti wiplici strade della melodia, prima le tue sette corde di due quarte tutti percuotevano i greci traendone una povera musica E interpretavo: ora tu, lita, hai undici corde e quindi dieci inter- valli ordinati in modo tale da formare molte bellissime melodie che nascono sotto il segno del numero te, mente una volta con sole sette corde, ossia due tetracordi congiunti, ben poca cosa potevi dare a tutti i greci che ti chiedevano musica. Ma una cordiale privata osservazione del prof, Bruno Gentili sulla questione metrica mi ha portato alla seguente semplice rifles- “This content dounloacke trom 151100169 30 on Wee, 06 Oct 2021 06:5053 UTC All wesubjectto ipsa storages 116 U, Duse sione: se il problema non era soltanto quello di far quadrare i conti con la logica musicale, non era neppure di farli quadrare con la ne- cessita del bel verso; era quello di trovare un senso logico, quale che fosse, in contrapposizione o in relavione al primo distico. La solu- ione potrebbe essere la seguente: Lita dalle undici corde, che per dieci passaggi ordinata ci conduci sotto il segno del tre per le risonanti strade della melodia prima le tue sette corde sotto il segno del quattro tutti percuotevano i greci traendone una povera musica, a Interpreto: sotto il mistico numero tre (tetracordo, genere, metabole) ‘oggi tu lira, con undici corde hati in maniera tale da permettere molte bellissime melodie, nuove fe apri alla musica; cosa essa era quando sotto dal numero quatiro sulle tue sette corde prima dora suonavano tutti resi > ~ ‘Sia neli'uno che nellaltro caso il simbolino pitsgrsa i one” & abbastanza evidente, specie se si tien conto di uno dei suoi fram- —qmemt-autenticl di cui si fara poi cenno, Se in questa seconda inter- pretazione viene infatti sottolineato che il quattro aveva sempre do- minato nel misticismo musicale pitagorico, detivazione o contamina- zione con gli elementi, per cui Empedocle fu detto pitagorico, @ per sottolineare come il tetracordo fosse stato assunto a simbolo, come la andare nel formare rapporti consonanti, Questo patrebbe dite Ione facendo quasi eco a Timoteo, quando regnava Crono; ora Zeus go- verna e { ribelli pongono Ia loro musica sotto il segno del tre; non si pud tuttavia trascurare che anche nella prima interpretazione le pos- sibilit& di cogliere un pitt pesante pitagorismo sono presenti: com- paiono in ordine 11 (corde}, 10 (intervalli), 9 (tre tetracordi, tre ge- neti, tte insiemi df metabolai), § (Bi, weevapd), T (corde della vecchia E che Tone fosse pitagorico @ come si sa confetmato da Diogene Lacr- ‘Zo. La soluzione delenigma 2 probabilmente ancora pit lontatia di quanto non Io sia stata prima dora, ed & di importanza relativa, “This content dounloacke trom 151100169 30 on Wee, 06 Oct 2021 06:5053 UTC All wesubjectto ipsa storages La lita di Tone di Chio 7 tispetto a cid che intendo affrontare; ma la tentazione di capire le cose & spesso incoercibile, ¢ si perdoni Vexcursus Gid che intendo affrontare &, come ho anticipato, «pi850us, Di con- tro a forzature avanzo un’ipotesi che sembra poter unificare le varie congetture Trivio, @ un dato di fatto, yuol dire luogo dal quale si dipartono 6 nel quale confluiscono tre strade ancora, pit: estensivamente ma meno propriamente, un incrocio di we strade. Dunque, i luoghi dai quali si dipartono 0 nei quali confluiscono tre strade, dal momento che spubfoug & accusative plurale, sono pitt di uno e le strade neces- ‘sariamente pit di tre. Esiste una Monie, o c) un sistema di due tetracordi synémmenon sul quale sia possibile suonare nel tre generi™7———SSSSSSS (Gienrtlertnman a ie SPE conde, partenraarbicraslaaal> Vipate dele Reson, HOW Hise in tutte We i gener Costruita sulla base delle proporaont det pitagor, si estenda-per-tna quintagiusta Vengano quindi cromatizeate tutte le note intermedie in modo da ottenere inizialmente un sistema comprendente tre tetracordi nei loro due generi diatonico ¢ cromatico ". I tetracordi sono quelli dorico, ionico e frigio. ‘Cosi si presenta il diatonico dorico: mese —lichanos —_paripale —tpale ra le soh fa ® 4) Wilamowitz, art. cit b) Fr. Levin, “The Hendecachord of Jon of Chios, Trans, Proc. ‘Am. Philol. Assoc. 92,"1961, pp. 295-307; of. anche F, Mars, art. cit, che a differenza della Levin individas solo tre tetracordi, ma 4 differenza di Wilamowitz Ii precisa come dori; c) G. Comorti, art. ci 4 Preciso che considero tze tetracordi meson, quali parte disgiunta grave dei toai dorics fontco e Wigio, Pertanco chiamert-t rerracordt-dorico; fonico € Figio per sin ii considerazione anche che Vortava & individuata dalla possibilita del flautato sulla mese che permette di ottenere ta nete ipet- bboleon. Sia Tipate uguale a ja (dorico); 1a scala & Jn seguente: fa fat (sol) sol soltt (ld) la lai (si®) si do. EB chiaro che fa = sol? te, non debbono essere intesi, come oggi si dice, cenarmonici,¢ che questa grafia non ha niente a che fare con presupposti modali © tonal; @ stato tuttavia necessatio adottare questo metodo perché, considerando i tetracordi dallacato al grave, debbono usarsi ovviamente i bemolli, Queste ‘aseriioni moderne sono comungue sempre arbitrarie ma purtuttavia la strada pitt semplice per farsi capire. “This content dounloacke trom 151100169 30 on Wee, 06 Oct 2021 06:5053 UTC All wesubjectto ipsa storages 8. U. Duse si sa fat “This content dounloacke trom 15100 162 30. on Wel, 06 Oct 2021 065053 UTC All wesubjectto ipsa storages La lira di Tone di Chio us sibili ma che non rengono conto del processo di inversione o di dimez- aameNtS, nel qual caso i aumero diverichbe alissimo, acteteando-del ut Tl principio caro a Comotti della verosimiglianza che *nel?uso normale, ad ogni corda cortispondeva un suono e non di pit, eccezion fatta solo per gli effetti di flautaro allottava alta” "; viene respinta invece in assoluto T'ipotesi della Levin che dopo aver fatto proprie Je consideraxioni crtiche di Winnington-Ingram™, si aggtappa alla con- sueta prudenza dello studioso britannico il quale non se la scate di escludere tuttavia che “It may be that the Greck virtuosi, especially from the late fifth century onwards, succeeded in overcoming the ifficulties to the extent of occasionally supplementing the open strings with a note of thinner tone obtained by stopping” per fare di questa concessione il perno della propria tesi ®. Questa soluzione pog- gia tutta sul virtuosismo di una diteggiatura interpretata obbligato- riamente in modo modemno e costringe poi la Levin a tradutre trio- dous con crocicchi (cross-roads), cio’ con una parola che gid ap. 297 del suo articolo aveva definito, prendendola in considerazione al sin- golere, trivium, sottolineando pero “but each of the roads is not a cross-road”: in ‘realta, malgrado Ia frase sia poco chiara, per Ji sem- bra non esservi differenza fra singolare e plarale, dal momento che da ognuna delle strade del trivium non potrebbero partirsi atti trivia~ ‘Le metabolai_sono al centro dello scandalo perché fanno saltare il concetto tradizionale di cysoupia. Non ha grande importanza se ‘nei musicografi greci successivi non si trova une qualche teorizzazione di quella rivoluzione. Importante @ che generalmente in nome di Pla. tone e solo con qualche eccezione Ia lotta contro quella rivoluzione musicale sempre stata continuata da una certa parte, a provare che la pratica introdotta da Timoteo & rimasta a lungo, Né pud certo be: stare Vaccoglimento dellintervallo di undicesima tra le consonanze a dirci che in qualche misura qualcosa era stato accettato. Tn realta anche sulla base di quanto afferma Dionigi di Alicar- asso & pensabile che ci si sia trovati di fronte ad una pratica musi- 8 Art. cit, p. 58. * RP. Winnington-Ingram, ‘The pentatonic tuning of the Greek Lyre: a theory examined’, Class, Quart. 50, 1956, pp. 169-186. 4H Apt. cit. p. 302 ss Arist, met. 993% 15, Tnoltre cost interpretd anche Antiph. ap. Ath. XIV 643 d, a proposito di Filosseno di Citera 8 de comp. verb. 19, 131: “I ditiram “This content dounloacke trom 151100169 30 on Wee, 06 Oct 2021 06:5053 UTC All wesubjectto ipsa storages 120 U, Duse cale non teotizzabile, come potrebbe essere oggi per esempio quella del free-jazz, oppure quella gia superata ma non meno fruttuosa “alea- torieta” tanto di moda tra il 1955 ed il 1965 nella cerchia di John Cage, le quali entrambe non ammettono alcuna teorizzazione musi- cale, mentre lasciano ampio spazio a teorie sociologiche, antropologiche 0 filosofiche ®. Perché non dovzebbero essersi prodotti fatti di questo genere: Pattore o gli attori recitano intonando e il citaredo commen- ta, accompagn Tmprovvisando, modulando Tn modo intenzionalmente eI ido quanto icono gli attori sulla base di cid che si & prima con essi convenuto, o partendo da una personale applicazione della teoria degli ethe? Eesi at Sono CSRaMET ES preoTT ATH ‘fon 81 capirebbero 1 passt di Platone relativi al divieto delleterofonia tied, frigi ¢ lidii ponendoli nello stesso canto, ¢ variavano le melodie ae ita Mberta_nei furan Tcontemporanci di Fi- Timoteo e Teleste, perché presso gli antiGht Tavece itiramt eas sop ERIE Conall, a. ct dee che “dobbiumo lnerpere er ee een een Yah nen Pesta (aT stimonianze dirette sulla musica classica dei suoi tempi” (p. 59). Ma dove tro- vare una certezza di questo generc? Dionigi parla di modi dorico, frigio e lidio, mente lo ho preso in concideesie e Tonto rllcente pes Tegpiaate Ksceshe teeta (soppresione dela palpate earonrar WH, Tisetinento della papa tmonic lcin ta se fe, ed aggiunca del 72° allacuto. come mese della. monia lidia), E questa la lira 12 corde del Chirone di Ferecrate ap. Plut. de’ mus, ed. Lasers, OkenLatsanne 1984 caf 90> FrTa3 Kock, Daluonde Bp coms ca a eal ago a weal ayvenga_hel_cContesio—dellastessa_tivoluzione “ed ana per~alcunl, ad €Senipio * E il non avere avuto questa musica una teorizzazione dimostra che si tratava non duns muss, ma come ogg si dee, di “on modo di far asic’, in un roomento sitio del nat puriclae, in ea on si mctievan, 0 sl mt tono, in dscssone 1 fondament ai una senza, mail modo dara”. Sono mode che vanno ¢ tornano, anche se lasciano qualche segno; ma il tetracordo, Tarmonia come ott sistema perfetto. anche se guele poche note musical non cl fosero times, hanno invce conserva ints I loro frea teal, Non st dient che a speste nelle fa tonle, prima ancora della contr: prove dept stret, © parante nelle sua gruseze dala corer interprtasione dei tetracordi base del soggetto. "Leg. VIL 812 de. “This content dounloacke trom "[5.100 162 30 on Wel, 06 Oct 2021 06:50S53UTC All wesubjectto ipsa storages tat La liza di Tone di Chio ooquoweua coomorerp oopeuro1s oopeurors como ooquouseu> coprurors ‘ooquorep Arm HORA HAR RA agaaaaaaaa Aree nan eA HOOK A aaaaaaagaa Armen AeA HAAH eee aaaaaaaaa ddd Sraa oppemo:9 oomworip ‘oooueus ooqworep ‘oonemor opquoueus oopuorwp ‘oopearor Ane mA nA RODnH ERR O agaaaRAaAAA Ax me RANE A HAO mA aAaaaAaRAA Aenean A HAAK Hm mA aaaAaAaaAA "151100 162 30 on Wert, 06 Oct 2021 06 5053UTC “This content dounloacke trom All use subject to htpsifebotistocergters 122 U. Duse Queste tavole di permutazione presentano 54 possibilitd tear che riferentisi ad_una sola armonia d’impianto st Tetracordo. ‘dorico; Sevidente che per i tre generi Te metabolat sono 162, cioé tre volte 754 trivii, senza bisogno di modificare Vaccordatura fissa sempre arabe Ia a placiemno dal caROUO Man RIOT ordi secondo Ie esigenze del cantore che egli accompagnava. Que- sta ipotesi resta valida anche con Ja suddivisione del diatonico in due tipi diversi, del cromatico in tre. Cid non contraddice affatto Ia da- tazione dei versi di Jone, né cambia il numero delle metabolai anche se aumenta a dismisuta la possibilita delle melodie. i sia consentito infine al di 18 dei dubbi di Marx ® sull’auten- ticita del frammento, dubbi del resto condivisi in seconda istanza da Wilamowitz, Diehl e altri, di richiamare V'attenzione sull’insistenza del tre e sui suoi multipli, non lontana dal frammento decisamente attribuito a Tone di Chio: “AlVinizio del mio ragionamento c’e: tutto 2 tree niente pitte niente di meno di questo tre; tre le virth dell'uomo, la capacita di comprendere, la forza, le fortuna” *. Quanto sono andato dicendo mi ripropone da un punto di vista storico-musicale la questione dell'attribuzione del frammento. Perché @ importante in relazione alla polemica platonica. La falsiti dei di- stici non mi sembra sufficientemente dimostrata. Non & convincente che siano falsi perché falsi sono i versi da Cleonide sopra attribuiti a “Terpandro: Punicita della fonte non & scontata e in questo caso ci si attetrebbe ad un dato mancante, Le atgomentazioni di Wilamowitz a proposito dei Persian’ non reggono, né sul piano logico, né sul piano cronologico. Timoteo & nato attorno al 450 ed & morto oltre novantenne; Ione di Chio, pit vecchio di quarant’anni, & morto at- torno al 422, quando Timoteo aveva 28 anni circa. Nel suo Timo- theos® egli afferma: *... zur Herrschaft hat Timotheos wirklich die évBexéxxopbes Mion gebracht; das hat der Chier Ion nicht erlebt”, come consegueniza del fatto che Timoteo rivendica l'innovazione del- ® Art, cit: “Musicus nescio quis artfex, qui voluit Ton se nominari", etc., p. 376, * DK, 1 222, p. 236. % Wilamowitz, Tinotbeos. Die Perser, Leipzig 1903, p. 75 n. 1; ma questa nota attribuisce il brindisi ap. Ath. X 463b, a uno Tone di Samo, contro Ate- neo che Io specifica espressamente scritto da Tone di Chio. In tal modo i iestro tedesco trova finalmente pace avendo dimostrato (1) che un fedele amico i Atene non pud aver chiamato Pactiels owrhp xe rahe te un re spartano, “This content dounloacke trom 151100169 30 on Wee, 06 Oct 2021 06:5053 UTC All wesubjectto ipsa storages La lita di Ione di Chio 123 Vendecacordo nel nomos eseguito probabilmente dopo i 400. Questa & una affermazione priva di senso, a) perché bisogna dimostrare che per la prima volta ‘Timoteo usd la lira a 11 corde in occasione del- Pesecuzione dei Persian; b) perché bisogna dimostrare che comunque Pha aggiunta al decacordo, gid esistente, dopo la morte di Ione; ) per- ché bisogna dimostrare che il famoso frammento ap. Ath, TIT 122 d Timoth, fr. 12 Bergk*, nel quale pobca & usato nello stesso senso delPultimo pentametro di Ione (¢ non nell’accezione dei futuristi di Marinetti che preferizono nelle loro teorizzazioni i versi di Timoteo a quelli dell"Hans Sachs di Wagner fatci invece propti daghi espressio- Ihr schlosset nicht im gleichen Ton; | das macht den Meistern Pein; | dock imme Hans Sachs die Lebr im Lenz wobl miiss’ es so sein,), & stat il 422, Universit’ di Ferrara “This content dounloacke trom 15100 162 30. on Wel, 06 Oct 2021 065053 UTC All wesubjectto ipsa storages

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