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Determinazione delle proprieta dinamiche dj ur’argilla mediante prove di colonna risonante P. CARRUBBA* eM. MAUG at Soxowanso: Lo studio della dipendenza del modulo dinamico trasversale del terreno dallentta dela deformazione cilia, ha ricevuto recentemente un ereseente impulso motivato dalle prospetive di applicazioni che ne possono derivate sia in campo dinamico che statico. Nella presente nota vengono determi Pargilla della piana di Catania Tali leggi vengono determinate mediante prove di colonna risonanie ¢ eonfrontate con quelle previste dal Dexsvicn [1972 b], nonehé con quelle proposte da alti autor mn particolare si analiza influenza esercitata dal ivllo della deformaziose cilca,dallentia della tensioneefficace di consolidazione « dal tempo di consolidazione sul modulo dinamico trasversale, nonché Vinfluenza esercitatasullo smorzamento di taglio dalle due diverse teeniche di misura impicgate (Steady-State e Amplitude-Decay) e dal livello della deformazione cilia Trisulat dello studio mostrano come, relativamente al modulo traversal, esista un buoa accordo con il modello iperbolico di HaRDis Daxevicu [1972 b]; vceversa, nell'ambito delle prove effettuate, lo smorzamento di tagio, espresso in forma normalizzata, diverge dai valori ottenbili assumendo una dipendenza lineare tra smotzamento © modulo normaliezato, come ipotizzato da Haron e Dawsvicu [1972 b} Si sottolinea inoltwe V'influenza esercitata dalle due diverse tecniche di misura impiegate nella valutazione dellentita dello smorzamento. ate le Leggi di correlazione del modulo dinamico traversale e dello smorzamento di taglio per teoria di HaRDIn 1. Introduzione T 1 ove satu 0 sri TRASSALC—GIOLICO easton _c1outa | STOMA AMINE aT FATAL TE i mow La conoscenza delle leggi che governano il com- portamento meccanico del terreno sollecitato da ‘carichi ciclici rapidamente variabili nel tempo, rive- ste un sempre pit rilevante interesse applicativo per lo studio di una classe molto ampia di problemi, c vanno dalle vibrazioni ambientali connesse al traf- fico ed alle industrie, alle vibrazioni catastrofiche generate dai terremoti (fig. 1)- rr La necesita di dare risposta a tali problemi, ha spinto i ricercatori, particolarmente nell’ultimo ventennio, ad affrontare in forma sistematica lo studio delle leggi che governano il comportamento dinamico dei terreni. Conseguentemente sono an- date sempre pil sviluppandosi attrezzature per prove di laboratorio ¢ in sit si Fig. 2 - Campi di deformazioni tcasversalicicliche usualmente ‘mobiltal elle prove geoteeniche. Si pud ritenere che le attrezzature oggi disponibili riescano a simulare gran parte dei campi reali di deformazione ciclica (fig. 2), rendendo possibile, in linea di principio, l'acquisizione dei dati necessari ad impostare un’analisi dinamica soddisfacente per T ] problemi geotecnici di maggiore interesse applics aston anueat sat ‘ [anu sma es rar compsngcagt act sco Nel presente lavoro si analizza il comportamento i oie comet wort esa dinamico di un’argilla sulla base dei risultati delle prove di laboratorio di colonna risonante; vengono et proposte le leggi di correlazione del modulo trasver- sale ¢ dello smorzamento di taglio con ’entita della deformazione angolare stessa. Le leggi cosi dedotte vengono confrontate con quelle previste dalla teo- act anna Toe ria di Harpin e DrNevicu [1972a, 1972b} nonché Fig. 1 - Campi di deformaziozi trasversali del terreno nei casi con le leggi determinate da altri autori. applicativi. Riconosciuta la necessita di caratterizzare i ter- . reni sotto il profilo dinamico, ne consegue l’oppor- Doles 8 cam Dt Ysa Paom, ath poter daprte dl oh sgt nulnero ‘Catania. leggi sperimentali alle quali fare riferimento nel 101 caso in cui non sia possibile una sperimentazione diretta del comportamento dinamico dei terreni. In tale ordine di idee si inquadra il contributo det presente lavoro. 2 Criteri di interpretazione delle prove Sottoponendo un elemento di terreno ad uno sforzo di taglio semplice cictico, si ottiene un anda- mento della legge sforzi-deformazioni del tipo rap- presentato in fig. 3. I generico ciclo di carico- scarico pud essere caratterizzato dalla inclinazione dell’asse che ne congiunge i punti estremi e dall’area racchiusa dal ciclo stesso. L’inclinazione dell’asse rappresenta il modulo trasversale G equivalente per uel dato livello di deformazione ciclica; area racchiusa dal ciclo @ proporzionale al rapporto di smorzamento isteretico § definito nella fig. 4. L’in- viluppo degli estremi dei cicli di isteresi, relativi ad ampiezze di deformazione trasversale ciclica via via crescenti, definisce una curva sforzi-deformazioni che consente di descrivere la variazione del modulo secante G (fig. 5) ¢ dello smorzamento € con il progredire della deformazione ciclica. Cosi ope- rando si perviene alla sostituzione di un modelto di comportamento non lineare del terreno, con uno lineare equivalente [Seep ¢ Ina1ss, 1969], che risulta di comodo impiego nei metodi di analisi dinamica e consente nello stesso tempo di tener conto del fenomeno di dipendenza della risposta dinamica dei terreni dal livello di deformazione. Alla base di ‘questa procedura vi é Ja evidenza del fatto che, per deformazioni trasversali al di sotto dell’ordine di 10™°%, il comportamento esibito dalla maggior parte dei terreni é puramente elastico con deforma zioni reversibili. Nel campo intermedio di deformazioni, ossia per 10-*%<+<1%, il comportamento del terreno & elasto-plastic e si evidenziano deformazioni per- ‘manenti irreversibili; in tale campo il comporta- mento del terreno @ caratterizzato dal progressivo decremento del modulo trasversale col progredire della deformazione trasversale, ¢ nello stesso tempo awviene una dissipazione di energia durante i cici di applicazione dei carichi. La dissipazione di energia appare indipendente dalla velocita e di natura iste- retica, e pud essere utilizzato il rapporto di smorza- mento per rappresentare le propriet’ di assorbi- ‘mento di energia da parte del terreno. Dal momento che il fvello di deformazione asso- ciato 8 ancora sufficientemente basso e tale da non causare un progressivo cambiamento delle proprie- ta del terreno, ne segue che il modulo trasversale ed il rapporto di smorzamento non cambiano col 102 CYCLES Tig. 3 - Relazione sforzi-deformazioni per sollectazionccliche (Hanon e Dascs, 19720), Fig. 5 - Relazione iperbolica sfori-deformazion numero di cicli di applicazione del carieo (IsH- HARA, 1982]. Tale carattetistica stazionaria pud essere rappresentata, con ragionevole grado di ac- curatezza, dall’uso di una teoria lineare viscocla- stica, Il modulo trasversale ed il rapporto di smorza- ‘mento, determinati come funzione della deform: Zione trasversale, sono i parametri che rappresen: tano le proprieta del terreno in questo campo di deformazioni in cui il comportamento risulta indi- pendente dal numero di cicl ma dipendeate dal livello di deformazione. Per problemi che coinvolgono campi di deform: Zioni superiori all’1%, il metodo della elasticita lineare equivalente cessa di fornire un riscontro tealistico ¢ risulta indispensabile Padozione di una legge di isteresi in cui le relazioni sforzi-deforma- zioni devono essere specificate per ogni processo di carico, scarico e ricarico. La curva inviluppo dei vertici dei cicli d’isteresi (SxeLeTON CuRve) risulta essere, secondo i mo- dello Hardin-Drnevich, di tipo iperbolico [Kon er, 1963; Haxpin e Danevici, 1972b] secondo Pespressione: a) cche per essere definita richiede la conoscenza di due soli parametri ossia Go che rappresenta il modulo ‘massimo tangente iniziale ottenibile per valori suf- ficientemente bassi della deformazioni ciclica, max che rappresenta fo sforzo tangenziale in con: zione di rottura del terreno. Con riferimento al valore della deformazione ciclica per la quale va misurato il valore Go, HARpIy e Denevicn [1972a] osservano che pur non essendo possibile detinire un limite superiore al valore di G al diminuite di y, tuttavia, misurazioni effettuate con 1a colonna risonante hanna mostrato che il valore di Go=Gmax si ottiene per deforma zioni angolari di circa 10-“% 0 di poco superiori. Sulla base dei risultati ottenuti, Hardin ¢ DRNEVICH [1972a] propongono di assumere per Go il valore del modulo misurato per livelli di deformazione ciclica minori di 2,5 x10” 29; tale valore pud essere misurato direttamiente mediante prove di vibrazio- ne sia in Laboratorio (HARDIN € BLACK, 1968, 1969] che in situ [Conny e Fry, 1973}, 0 attraverso prove geosismiche in situ [Ital ef al, 1979]. B da sottol neare inoltre la rilevante differenza di valore che il modulo dinamico Go pud avere rispetto al modulo iniziale G ricavato da prove di laboratorio in condi- Zioni statiche, in quanto quest’ultime, mobilitando livelli minimi di deformazione trasversale dell’or- dine di 10~'%, forniscono valori del moduto ini- ale molto pits bassi di quello dinamico iniziale. Pes passare dunque dalla legge (1), in termini di sforzi-deformazioni, alla legge di decadimento del modulo secante trasversale G, HARDIN ¢ DRNEVICHE [1972b] hanno introdotto la deformazione di riferi mento (fig. 5) definita dalla espressione: Ye = tnax/Go ® dove +, rappresenta una deformazione normaliz- zata per tenere conto del fatto che una assegnata Geformazione non pud avere lo stesso effetto su tutti i terreni, oppure sullo stesso terreno sottoposto a differenti stati tensionali ‘Tramite Pausilio della deformazione di rife mento 7. si pud esprimere la legge di decadimento del modulo trasversale nella seguente forma norm lizzata: 1 Tate Haspin e Dawevicu (1972b] forniscono anche Pespressione, riportata al paragrafo 4, che consente di determinate ‘pay salla base della conoscenza dei parametri statici efficaci di resistenza del terreno e delle condizioni iniziali del sito. I passo successivo della teoria elaborata da HaR- IN e Danevicn [1972b] @ stato quello di trovare una via di collegamento tra la legge di variazione del modulo trasversale-equivalente © quella dello smorzamento-equivalente; tale correlazione é stata individuata sulla base di alcune considerazioni sulla configurazione geometrica dei singoli cicli d’iste- resi, indipendentemente dal livello della deform: ione ciclica impressa; tali considerazioni_ hanno consentito di pervenire alla seguente espressione: G/Go = @ Pinu = 1 G/GO o dove nn rappresenta il massimo valore del rap- porto di smorzamento ottenuto per valori infinita- mente grandi della deformazione trasversale ciclica; sli autori forniscono pertanto delle espressioni em- piriche anche per Ena, Per i diversi tipi di terreno, coerenti o incoerenti. Si fa presente che la relazione (4), proposta da Hardin e Drnevich per correlare il rapporto di smorzamento al modulo trasversale normalizzato, non segue il criterio di Masing relativo alla costru- Zione del ciclo di isteresi connesso ad un determ nato livello di deformazione cielica 7. Jnfatti secondo tale criterio le curve di scarico ricarico del ciclo di isteresi vengono modellate sulla «Skeleton Curve» conferendovi la stessa forma di quest’ultima, ma dilatandone te scale di un fattore 103, due ed imponendo che il punto di partenza di ciascuna delle due curve sia coincidente con il punto in cui si presenta Vinversione di sforzo (stress- reversal). Assumendo pertanto che la «Skeleton curve» sia rappresentata dal legame iperbolico ¢- spresso attraverso la (3), si otterrebbe, secondo la regola di Masing, una corrispondenza tra il rap- porto di smorzamento ed il modulo trasversale normalizzato che pud essere espressa dalla seguente legge: £ Year = Gog (1-G/Go) G/Go- dove lo smorzamento massimo assume il valore Enax=63,7% unico per tutti i tipi di terreno [Ist warA, 1982]; pertanto applicando la regola di Ma- sing al modello iperbolico di Hardin e Drnevich si arriverebbe a configurare le funzioni G(y) ¢ Ey) attraverso i due soli parametri Go tjyqx riducendo ie possibiita di miglorare il best-fitting di GQ) € 4) ai valori sperimentali. E pertanto in quest’ot- tica che bisogna considerare lespressione (4) per ‘mezzo della quale, con la introduzione del parame- tro addizionale Ey... gli autori tentano di migliorare Padattamento della legge iperbolica ai valori speri- ‘mentali. Sostituendo a legge iperbolica (3) nella relazione (4) si ottiene l’espressione della variazione del rap- porto di smorzamento col procedere della deforma- zione ciclica secondo la legge normalizzata: © a, Pam = © Successivamente HARDIN e DaNEVICH [1972b] hanno reputato opportuno introdurre una defor- mazione ‘, compensativa delle divergenze riscon- trate nel comportamento reale dei terreni dalla legge iperbolica ipotizzata con Ia (1); tale deforma- zione altro non é che il rapporto y/-y, modificato da una funzione correttiva secondo lespressione: w= fo ta emp [-be/1a]} dove a € b sono coefficienti il cui valore & fornito dagli stessi autori sulla base di un riguardevole numero di prove di colonna risonante. Tali coeffi- cienti dipendono dalla natura del terreno ¢ dalle ‘modalita di applicazione della sollecitazione ciclica. In definitiva le due equazioni caratteristiche (3) ¢ (8) di Hardin e Drnevich assumono la forma: G/Go 1 . Tw OM ima ® Yoxora ef al. [1981] partendo dal presupposto cche y, possa essere riguardato come un coefficiente 104 della deformazione ciclica y per ogni tipo di ter reno, giungono alla conclusione, sulla base die denze sperimentali, che Pespressione (3) di Hardin e Dmevich pud essere modificata nella corrispon- dente espressione: G/Go (O} 1 Lea? dove a eB sono coefficienti, dipendenti dal tipo di terreno e dal ivello delle tensioni di consotidazione, determinati dagli autori col metodo dei minimi quadrati sulla base dei risultati di un congruo campione di prove di colonna risonante e di tor- sione ciclica; gli autori determinano similmente il miglior legame esistente fra il rapporto di smorza- mento § ed il modulo normalizzato G/Go ott nendo una curva che diverge dalla semplice corti- spondenza lineare (4) ipotizzata da Hardin e Drne- vich 3. Caratterizzazione geoteenica del terreno E stata sottoposta alle prove di colonna risonante un’argilla proveniente dalla piana di Catania, Le caratteristiche geotecniche di tale argilla si possono ritenere note [MauaERI, 1977, 1983}; da un punto di vista generale si pud affermare che si tratta di argilla CH-MH della classificazione unificata, ca- ratterizzata dai seguenti valori medi: contenuto naturale d’acqua intorno al 419%, limite liquido pa- ri al 70%, limite plastico pari al 34%, indice di plasticita 36, massa volumica 1823 Kgm/me, peso specifico dei grani 2,673, indice dei vuoti 1,07. Dall’analisi dei risultati delle prove triassiali ed edomettiche, si evince che il terreno appare normal- mente consolidato € notevolmente compressibile; sso presenta mediamente parametri di resistenza in termini di sforzi efficaci c’ =0 9” =24°, dedotti da prove CIU, e valore medio della resistenza non drenata Cu=0,04 MPa dedotta da“prove UU; il valore del modulo edometrico in corrispondenza delle tensioni in situ @ risultato mediamente com- reso fra le 3 MPa. 4, Analisi delle prove di colonna risonante: mo- dulo trasversale Le prove di colonna risonante sono state eseguite utilizzando una apparecchiatura con base del pro- vino fissa € la testa libera di ruotare. Una delle caratteristiche della prova di colonna risonante quella di poter ripetere pitt di una determinazione sul medesimo provino limitando opportunamente Je deformazioni cictiche e variando di volta in volta la tensione efficace di consolidazione (prova multi- stage). Le prove sono state eseguite a Ko=1 € si sono valutati il modulo trasversale ¢ lo smorzamento. In 6 sono riportat i risultati delle prove di colonna ante per Ia determinazione del modulo trasver- sale; vengono altresi indicate le tensioni e i tempi di consolidazione, a cui sono stati sottoposti i provini, al fine di valutame influenza sui risultati In fig. 7 sono stati rappresentati i risultati delle prove di colonna risonante normalizzati rispetto al massimo valore Go del modulo trasversale, otte- nuto pet bassi livelli della deformazione ciclica. Si ud notare che sia ta tensione che il tempo di consolidazione sembrano avere lieve influenza sul modulo di taglio normalizzato; in effetti alcuni autori hanno evidenziato una maggiore influenza del livello di tensione di consolidazione sul modulo normalizzato [YoKOTA ef al. 1981] di consolidazione, il quale in qualche caso risulte- rebbe ininfluente per il fatto che il suo effetto sarebbe quello di traslare la curva G(z) senza alterame Pandamento [Meta ¢ PepRont, 1983] Secondo Panalisi di Yoxora et af [1981], nell’ potesi di legame iperbolico, si é proceduto alla determinazione dei parametri « e B che compaiono nella (9) utilizzando il metodo dei minimi quadrati. In fig. 8 si @ riportata la legge cosi determinata avente Mespressione: 1 G/Go = a0) 147,15 p00! B possibile notare che i valori sperimentali ben si adattano al legame iperbolico ipotizzato con una lieve dispersione dei risultati er indagare Pinfluenza della tensione di consoli- dazione sui parametri a e B, & necessario, in defini- tiva, valutare la dipendenza del rapporto normaliz- zato G/Ge dalle variabili o, ¢ y. Per tener conto di cid Ia (9) & stata modificata esplicitando la dipen- denza del modulo trasversale normalizzato tramite la introduzione del termine of al denominatore. Si ha pertanto: o re Ob. w u —_ “ ne = " oof — a" M4 fof 1478 7879 0 12} wot rots wh u = ; a wows ow Ww yy Fig, 6 - Determinazione del modulo trasversale, Fig. 8 - Legge di decadimento de! modulo norr 6/6. C/G.) us u + u 7 ts us a u 00.2008 Why Tenth al Sesof 1 H4an gent? re af cecctat = Teeth 3 weeks Tet c sons cet us + = 2 — = = = 1 ow Ww ww W' yg t if Ww ir 0 yy | ig. 7- Modulo trasversle normalizzato. Fig. 9 Influenza dela tensione i consolidazione sul decadimento ‘dl modulo normalizzato. 105 G/Go = ay Least dove a, B ¢ 6 sono costanti per il terreno in esame, da determinarsi per via regressiva. In fig. 9 & ripor- tata la legge cost determinata che assume Ia se- ‘guente espressione: 1 144,420 ab B possibile notare che allfaumentare della tensio- ne di consolidazione, a parita di deformazione ciclica y, aumenta il modulo normalizzaito G/Go. Questa attitudine pud essere spiegata, nellipotesi di validita del legame iperbolico di Hardin e Drnevich, con le seguenti considerazioni: in base all’espres- sione (3) si vede che per G/G= 50% si ottiene y=, € pertanto all’aumentare di 9, l'andamento delle curve G/Go (f, o,) denota un aumente di 75 essendo Y,=‘nax/GO, potendosi assumere per il presente terreno normalconsolidato taax= 9 {£9’ © potendosi valutare Go attraverso Pespressione for- nita da Marcuson e Wants [1972] per argille altamente compressibil G/Go = ona (MPa) (12) G, = 2 (MPa) si deduce ge’ 1e os yo te ; 14,2 (44-0)? dove chiaramente si vede che all’aumentare dio, aumenta anche , in proporzione a a? e quindi alaumentare di 9, si verifica uno spostamento della legge G/Go (y, «,) verso destra. In fig. 10 si & eseguito il confronto fra i dati sperimentali del modulo normalizzato e le curve calcolate secondo HARDIN ¢ Drnzvicn [1972b]; le curve a tratto pieno sono state traceiate secondo la legge (3). Come valori di Go, necessari alla valutazione Y, secondo la (2), sono stati introdott i valori dedotti dalle prove di colonna risonante per piccoli valori della deformazione ciclica, mentre per la valuta- Zione di tage & stato adottato il valore fornito dalla formula [HARDIN ¢ DRNEviCH, 1972b]: 7 [2-324 oo a | (1+ ko) Fo at seng +" cong’) -| ES dove: of tensione verticale efficace c’ eg’ = patametri di resistenza efficaci in condizioni di sollecitazione statica ko = rapporto tra le tensioni principali o- rizzontale e verticale efficaci. 106 In sede di esecuzione della prova sié posto ko= 1 € o{=9; considerato che dalle prove triassiali CIU erano stati ottenuti valori medi dei parametti effi- caci di resistenza ¢” =0 € 9’ =24°, la (13) assume Pespressione ay, =9. Sen 9! Nella fig. 10 unitamente alle curve a tratto conti- uo tracciate secondo Ia legge (3), sono riportate, a tratto discontinuo, le curve tracciate secondo la legge (7), esprimendo yy, tramite la formula [Har- DIN ¢ DRNEVICH, 1972b]: weet taexl-bevrl} 04 dove le costanti a c b sono state calcolate secondo le correlazioni empiriche proposte dagli stessi autori sulla base delle modalita di carico. E possibile notare che le curve a tratto continuo risultano essere in buon accordo con i valori sperimentalis ‘una certa divergenza si nota con le curve tratteg- giate. Da cid si dedurrebbe che Vargilla di Catania segue il comportamento iperbolico espresso dalla wo. ‘Accertata la validita del legame iperbolico, ¢ pertanto delle leggi (9) ¢ (11), definita la legge (10) ‘che esprime la variazione del modulo normalizzato G/Go, & stato possibile studiare Vinfluenza che alcuni parametri geotecnici esercitano su G() valu- tando Peffetto che tali parametti esercitano su Go. In generale si pud affermare che per i terreni coesivi Go dipenda principalmente dall’indice dei ‘vuoti, dal grado di sovraconsolidazione, dall’indice di plasticita, dalla pressione efficace media [Hax- DIN € BLACK, 1968, 1969; Humpxnass © Wants, 1968}, ¢ dal tempo di consolidazione [MARCUSON ¢ Wauns, 1972], dal coefficiente di spinta a riposo ¢ dalla rotazione degli assi principali dinerzia in connessione con l’anisotropia del terreno [Jamor~ KOWSKI ef al., 1986. In questa sede, pur non GG. a a a us = G/t0=1/0 +11) ‘YN tad 78/801 / 4) I oe WAN MPs Te=It taf eocsbil = Tox6h = wor = Tee Ca 7 7 = iw wt owe W' yg Fig. 10 - Modulo normalizzato calcolato secondo HARDIN € DRNE- ‘vient [19720], “> MARCUSON zone ciclica ¢ la tensione di consolidazione, se- condo Pespressione: 32 o= 51013 147,15" (MPa) 17) che viene riportata in fig. 12 unitamente ai valori sperimentali. Nellespressione (17) non si é tenuto conto del- " eat Mat Fig. 11 - Modulo trasversale inal, essendo stata compiuta una opportuna analisi sulla dipendenza di Go dai parametri geotecnici indicati si ritenuto utile valutare entita di Go in relazione soprattutto alla pressione di consolidazione o, ed al tempo di consolidazione t, suczessivo alla consoli- dazione primaria, correlato alla viscosita detto scheletro solido. Nella fig. 11 viene riportata la variazione del modulo Go in funzione della tensione di consoli ione; tale variazione risulta interpretabile tramite una retta in un piano bilogaritmico ¢ assume la seguente espression Sq = 57,6700 — (MPa) as) Questa espressione & posta a confronto con la legge proposta da Marcuson e Wasts [1972] per argille di elevata compressibilita: G, = 14,2 (de (ayes (MPa) (16) doves, pressione media efficace B possibile rilevare una notevole convergenza fra le due curve. Sostituendo la (15) nella (10) si ottiene Ia legge di cortelazione fra il modulo trasversale, la deforma- A =r) 1 ‘. fe oo=1ase 51.81 08 Penis 8 0 4 a Fig. 12 - Legge di corelazione del modulo trasversale, oat» * Te ut wt Tow Fig. 13 - Variarione del modulo iniiale col tempo di consolida- == 6/66) ‘ us STS naka C8731 auf“ YOKOTA otal. (1881146. HM), tarsvoka (19771 06. SY ===SEED e IoRiss (19701 5 827) e- aRGILLA oF cALABRITTO — aRGILLA OL CATANIA 1 T 1 ww i Ww Wh py Fig. 14 - Confronto dei valori del modulo normalizato per diversi terren agillos 107 Vinfluenza del tempo di consolidazione; a tal ri- guardo si pwd ipotizzare, come gid detto, che la variazione del tempo ai consolidazione abbia I'ef- fetto di traslare la curva G(y, 9.) senza alterarne Pandamento. In fig. 13 viene evidenziato effetto che il tempo di consolidazione ha sul modulo iniziale Go; ulterioti ricerche sono necessarie per valutarne Veffetto su G(,). In fig. 14 viene eseguito il confronto fra ta legge (10) con quelle proposte da altri autori per terreni argillosi. In particolare risulta interessante il con- fronto con la curva rappresentativa delPargilla di Calabritto [Mavoert e CarRunBA, 1985aj. Si pud notare che il valore del modulo normalizzato del- Pargilla di Catania, di tipo soffice, risulta superiore a quello della argilla di Calabritto di tipo pit rigido, denotando, per questa ultima, un pitt basso valore di y,, Da un punto di vista generale si pud ritenere che Vargilla di Catania presenti una legge abba- stanza concordante con quelle proposte da alcuni autori giapponesi tra cui Hara [1973], Yoxora et al [1981] per argille alluvionali e Tatsuoka [in Iwasaxt et al, 1977] per argille diluviali. Un cexto disaccordo stato rilevato nei confronti della leege proposta da ‘Seep e Ibrass [1970] 5. Analisi delle proye di colonna risonante: rap- porto di smorzamento Contemporaneamente alle determinazioni del modulo normalizzato si sono eseguite determina- zioni del rapporto di smorzamento di taglio utiliz- zando due diversi metodi di prova: seguendo il ‘metodo denominato «Steady-State» le misure ven- gono effettuate allorché il provino raggiunge ta frequenza di risonanza; seguendo il metodo deno- minato «Amplitutde-Decay> le misure vengono ef- fettuate nella fase di decadimento dell’eccitazione. Nelle fig. 15 ¢ 16 sono riportati i valori ottenuti utilizzando i due metodi sopra descritti; nella fig. 17, unitamente ai valori sperimentali, sono ripor- tate le curve valutate secondo le espressioni (6) €(8). Tali curve sono state calcolate introducendo i valori i Gay forniti dalla seguente espressione [HARDIN € Danevicn, 1972b]: Ena = 31—G+0,031)81741,58'—1,5logN (18) Per valori della frequenza mediamente pari a £=20 cicli al secondo e ripetizioni dei cicli media- mente pari a N= 1000, sono stati ottenuti valori di Enax Compresi tra 28% e 29% per le tre pressio consolidazione adottate pari a 0,09-0,10 © 0,20 MPa. Per la determinazione delle curve secondo 108 Pespressione (6) & stato adottato lo stesso valore “y, utilizzato nel calcolo del modulo normalizzato. Per la determinazione delle curve secondo I’e- spressione (8), @ stata utilizzata Pespressione di yy, fornita dalla (14), introducendo i valori dei coeffi- cienti a e b, relativial caso di smorzamento, valutati secondo le espressioni proposte da Haxpin ¢ DRNE- vic [1972b]. Si pud osservare una certa divergenza delle leggi calcolate secondo Haapw ¢ Danevicu dai valori determinati mediante le prove di colonna risonante; si pud ritenere che questa divergenza non a 5% STEADY STATE WETHOD 00-009 MPa Ten 12h Wom tit oa 8.20 . 2 . ve pe ‘ La oh Pe ' + —t ee fee Fig. 18- Valori de rapporta di smorzamentoottenut con ilmetodo ‘Steady Staten. a = ag] MPUTODE EEA wETHOD oac=2.09MPe To=I2 Me) gage til Te Ss eceheth Tet : n a ' | aa w wal Fig. 16- Valor del rapporto di smorzamento ottenuti con il metodo s«Amplitude:Decay. = m ‘AMPLITUDE BECKY $96) Ssreanr state ve mpi -— nse) ff " phe foo i 7% Fig. 17 - Rapporto di smorzamento calcoato secondo HARDIN © Dansvicu (19720) dipenda tanto da una deviazione di comportamenta del terreno dalla legge iperbotica (1), perché tale divergenza non @ emersa nella valutazione dei mo- duli di taglio normalizzati, quanto dalla supposta ipotesi di legame lineare esistente fra Jo smorza- mente ed il modulo normalizzato G/Go secondo la espressione (4). Si pud pertanto ritenere che nel caso in esame il legame esistente tra lo smorzamento ed il modulo normalizzato sia ci tipo esponenziale [YoxorAa ef al., 1981]. Nelle fig. 18 ¢ 19 si sono riportati in diagramma semilogaritmico i valori puntuali relativi ai due iversi metodi di misura dello smorzamento: Palli- neamento dei valori secondo delle rette, in modo pit: marcato per le misure eseguite con il metodo Steady-State, conferma Pesistenza di un legame esponenziale; tale legame & riscontrabile anche dal- Pandamento dei valori di fig. 20 relativa al com- plesso delle prove eseguite. Sempre in fig, 20 si riportato come confronto il legame espresso attra verso Ia (5) relativo al criterio di Masing applicato al legame iperbolico di HARDIN ¢ DrNevicu, ¢ in questo caso la divergenza dai valori sperimentali risulta elevata. Eseguendo le regressioni statistiche sui risultati ottenuti sono state dedotte le leggi di correlazione fra lo smorzamento ed il modulo normalizzato G/Go per entrambi i metodi utilizzati per la misura dello smorzamento. Tali leggi, il cui andamento riportato nelle fig. 21 22 assumono Ie seguenti espressioni: 8% = 28,12 exp(—2,50G/Go) aay valida per il metodo « Amplitude-Decay» E% = 19,87 exp(—2,16G/Go) 0) valida per il metodo «Steady-State». Si pud osservare che la struttura delle due espres- sioni & del tip. "0 tT 1 1 woos 4 ose, | Fig. 18 - Cortelazione & - 6/Go per il metodo «Steady-State ga” - " —— a a TPIT HEAT “s wy [| tou res . Ww gee, Fig, 19- Contlazione {- G/Go per il metodo « Amplitude-Decay " ge carrenio ar masta ‘o AMPLITUDE DECAY STEADY STATE t oom 1 “ere Fig. 20- Correlazione & - G/Go per Vinsleme dle prove esegite a £% ‘AMPLITUDE DECAY Sw=2itexptzsaer as ae ee ee epee Fig. 21- Leng di corelarione §- G/Go peril metodo « Ample Decay 1—_—________. rod sTeaoY STATE 1} XQ x tttrexpl-2it arte) . cu i : ‘ ~y z 7 a , ' uu aig, t Fig 22- Legte di correlsionef- G/Go peril metodo «Steady- ‘State. 109 § = Ena €XP(G/Go) @ dove si hanno i valori: Eng, =28,12% per il metodo «Amplitude-Decay» © Fas =19,87M% per il metodo «Steady-State». Ne segue che il metodo « Amplitu- de-Decay» fornisce un valore dello smorzamento massimo praticamente coincidente con quello de- ducibile datfa espressione (18) di HARDIN ¢ DaNE- vic [1972b] mentre il metodo «Steady-State» fornisce un valore di Emax inferiore ai precedenti. Sostituendo nelle (19) ¢ (20) il valore di G/Go fornito dalla (10) si sono derivate Ie leggi di correla- zione diretta fra lo smorzamento § ¢ Ia deforma- ione y ottenendo le seguenti espressioni Efe = 28,12 exp [—2,50/(1+7,151%'")] (22) valida per il metodo «Amplitude Decay», € Bo = 19,87 exp [-2,16/(1+7,15y%")]— (23) valida per il metodo «Steady State» Dall’andamento delle curve, tiportate nelle fig. 23 ¢ 24, & possibile notare la presenza di wn valore minimo dello smorzamento per deforma- zioni angolari molto piccole. Tale valore pud essere gu] «TINE i —Exemtexpt-ta/isie | 1 6 rf n Fig, 23 - Legge di correlasion® fra lo smorzamento ¢ la deforma ione angolare per mstodo « Amplitude-Decay STEADY STATE 15-4 —Eoettloxpt-nsfisLsr eT determinato per via analitica eseguendo il limite tendente a zero delle espressioni (22) € (23); cost procedendo sono stati ottenuti i seguenti valor Emin = 2,319 per il metodo «Amplitude- Decay» € Eqin=2,29% per il metodo «Stea dy-State». Si pud notare che non vi é praticamente sensibile divergenza tra i valori di Eqi deter- minati con i due metodi, mentre una certa diver- genza é stata riscontrata per i valoti di bna Le leggi (22) ¢ (23) assumono in definitiva la seguente forma: E amas XP [A/ (1 + or78)] 4) con «, 8, 2 dipendenti dal tipo di terreno e determi- nati per via statistica. Qualora si volesse introdurre anche l'influenza della tensione di consolidazione sullo smorzamento, sostituendo nelle (19) © (20) espressione del modulo normalizzato fornita dalla (12), si otterrebbero te seguenti espressionit £9%0=28,12exp [-2,50/(1+4,4280" M0!) (25) valida per il metodo « Amplitude-Decay», € Bo=19,87 exp [—2,16/(1+ 4.4280" M0] (26) valida per il metodo «Steady-State ‘Tuttavia & da osservare che per il terreno in esame Vinfluenza della tensione di consolidazione sulle legei di variazione dello smorzamento, risulta sere molto modesta ¢ comunque meno marcata quanto non avvenga nel caso della determinazione 2 Fig. 24 Legge di covrlazione fra lo smorzamento ¢ la defo ‘lone angolare peril metodo «Steady: Staten 110 "yn! 1% S-LEGAME LINEARE ca) {RR SU ti a ; ' : ; "y95 wt w W ygy 1 Fig, 25 - Confronto fra varie lagi di smorzamento per le aie di Catania e di Calabrito, della legge di decadimento del modulo di tagtio normalizzato. Le maggiori incertezze nella determinazione delle leggi di correlazione tra il rapporto di smorzamento la deformazione angolare, dipendono dal tipo di legame ipotizzato tra il rapporto di smorzamento ed il modulo normalizzato di taglio. Dalle curve di fig. 25, tracciate per i valoti di Eng 28,12% © 19,87% dati dalle (19) ¢ (20) per argilla di Catania, © per J valori di Eqay 31,62% € 21,81% rispettiva- mente per il metodo « Amplitude-Decay» e «Stea- dy-State», forniti da CarnupBA e Maver [1985b] per Yargilla di Calabritto, & possibile notare la divergenza tra la correlazione tineate (4) ipotizzata da HARDIN e Denevicut [1972b] ¢ la correlazione tipo esponenziale ipotizzata da YoxorA et al. [1981], che ha dato origine alle espressioni (19) ¢ (20). Ambedue le argille di Catania ¢ di Calabritto seguono la correlazione di tipo esponenziale tra ill rapport di smorzamento ed il modulo di taglio to; nel caso di utilizzazione di una corre- lazione lineare alla HARDIN e Drwevicx [1972b], si avrebbero divergenze dai dati sperimentali fino al 47%, come nel caso dei risultati ottenuti per Par- gilla di Calabritto con il metodo « Amplitude-De- cay» in corrispondenza della deformazione ango- lare cictica y=2.10" '%, Nella fig. 26 & stato eseguito il confronto delle due curve di smorzamento per Patgilla di Catania, con quelle proposte da altri autori per terreni coesivi; un buon accordo si rileva con la curva di Yoxora ef al [1981] valida per argille alluvionali, mentre una moderata discordanza si rileva con le curve di Seep & Ipriss [1970], Hara [1973] e Tatsuoka fin Twasaet ef af, 1977] € valida per le argille dituviali. Dallla fig. 26 si rileva che il metodo « Amplitude- Decay» tende a dare valori dello smorzamento pit elevati di quelli ottenuti con il metodo «Steady- State». Un simile comportamento & stato riscon- trato da Carrupaa ¢ Mavaerr [1985b] per Pargilla di Calabritto, e da Lo Prestt (1987); un comporta- mento opposta & stato riscontrato da MARCUSON € Wauts [1978], i quali peraltro suggetiscono Iop- portunit di condurre ulteriori ricerche sull’areo- mento, mentre DaNEvicn et al [1978] affermano che in linea teorica ambedue i metodi dovrebbero fornire i medesimi risultati, ma praticamente il metodo «Amplitude-Decay» diventerebbe appros- simato nel caso in cui il piatto passivo non risultasse rigidamente fisso. 6. Condusiont Nel presente lavoro sono state determinate, per uun’argilla di note caratteristiche in campo statico, le leggi analitiche della variazione del modulo di taglio dinamico normalizzato e del rapporto di smorza- mento di taglio partendo dai valori delle prove di colonna risonante. In particolare sono state esami- nate le influenze esercitate da alcuni fattori su tali leggi, tra cui anche V'influenza esercitata da due diversi metodi di misura dello smorzamento. Per quanto riguarda il modulo normalizzato, la legge di Harps ¢ Danevicu [1972b] nella forma non modificata dall’introduzione della deforma- zione iperbolica yy, si é dimostrata adatta ad inter- pretare i dati sperimentali; altrettanto valide sono da ritenersi altre leggi di comportamento fornite da vari autori per lo pitt giapponesi. Per quanto ri- guarda lo smorzamento, viceversa, la legge propo sta da Haxpw e Dangvice [1972b], basata su un Iegame lineare tra il rapporto di smorzamento ed il modulo normalizzato di taglio, non si adatta ad interpretare in modo soddisfacente i dati sperimen- tali, ¢ in fig. 25 & possibile notare per Pargilla di Catania, divergenza’del 75% per ta deformazione 0 fa errr Th 1g_| “e YOROTA et al. (1981) A. = TATSUOKA (1877) 1.6. / =--SEED © IDRISS (1970) 12) ARGILLA DI CATANIA-AMPLITUDE DECAY] —— ow STEADY. STATE oo 4 ery + 3 TS = i WW ww WW Ww yy 1 Fig. 26 - Confronto dei vatoi del rapporto di smorzamento per divers terreni coesii Ww angolare di 2+ 10° '% relativamente al metodo «Amplitude Decay. Similmente neanche la legge fornita dall’applicazione del criterio di Masing all legame iperbolico di HARDIN € DaNevicit, ha for- nito risultati soddisfacenti Sono state pertanto individuate altre leggi di comportamento basate su un legame esponenziale tra il rapporto di smorzamento ed il modulo di taglio normalizzato, secondo quanto suggerito da Yoxora et al [1981]. B stato accertato che il modulo trasversale ed il rapporto di smorzamento dipendono sensibilmente oltre che dalla deformazione angolare, anche dalla pressione ¢ dal tempo di consolidarione. Per quanto riguarda i valori normalizzati del modulo e del rapporto di smorzamento, @ stata notata una certa influenza della pressione di consolidazione, pid marcata nel caso del modulo normalizzato, mentre per quanto riguarda leffetto del tempo di consolidazione, che appare per questo tipo di ter- reno meno influente sui risultati, sono necessarie ulteriori ricerche [Marcuson ¢ Wattis, 1972, 1978]. Apprezzabili divergenze sono state rilevate nella determinazione della curva di smorzamento a se- conda del metodo utilizzato; il metedo « Amplitu- de-Decay» ha fornito valori pit elevati rispetto al metodo «Steady State»; tali divergenze, nel campo delle deformazioni angolari esaminato, raggiun- gono un massimo del 33% in corrispondenza di una deformazione angolare dell’1% (fig. 26); su questo argomento sono necessarie uiteriori ricerche. RINGRAZIAMENTI ii autor ringraziano il Prf. Ing. Michele Jamiotkowski per la bibliografia fornia, per i consi rievetie per Ia revisione del BIRLIOGRAFIA Barbi G., Sven LML, (1983) - La curatterietzione dinamice dei {erreni in laboritorio: prove standard e nuovisvluppl. Ati del XV.Convesne Nazionale di Geotecnica, Spoleto, 46 Maggio 1983, vol. I, pp. 1325. CCarnuia P. MAvoER M.(1985a) - Modulo dinamico trasversale ‘di una argilla, Atti della Rianione del Gruppo Nazionale di Coordinamento per pli Studi di Ingegneria Geotocnica del ENR. 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(1981) which implies an empirial law inthe form o e 1 Ga a was also successful (fig. 8,9) evealinga large range of possibility in ‘modeling ike skeletn curve for eohesive sails thas been found thatthe normalized shear modutoss very litle sensitive t consolidation stress level and time of secondary eonsoli- dation, while itis principally sensitive 1 cyl strain level (Big. 7). ‘A comparison of normalized shear modulus versus cyclic shear eformation was performed between the soft «Piana di Catania clay and the more stiff «Calabritto» clay fig. 14) ‘Such t comparison has showa thatthe normalized shear modulus {is more influenced by the eylic shear deformation level inthe case of sift day. With regard to damping catio, the influence of cycle strain Fevel ‘and measurement procedures (Steady-Stare and Amplitude-Decay method) are investigated. Some discrepancy were noticed between laboratory data and the Haxoov and Dnwe¥icr (1972b] theory. Tn particular the relationship indicated by Haxoue and Dawevice! ub: oy {snot in agreement with experimental data (Hi. 17) ‘On the other hand the relation proposed by Yoxora et af (1981) ig. 21.622) : re] ww was found itale, so indicating # more complex shape of the Inysteesis loop than that assumed inthe hypothesis of xno and Daxevie [19720] Some sisagreements were encountered in measuring damping nethods; particularly the Amplitude-Decay ‘an highest value of damping thas Steady- ‘State; such difference would be at least of the o¥der af 33% for y = 1% Fa OP 113,

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