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Beco 10) Ee eR- 60 AA 5 A MARCELLO SENSINI LE FORME DELLA LINGUA Parole, regole e testi R 2439324 eae 1 La grammatica e la scrittura 137 A. MONDADORI SCUOLA © 2010 by Mondadori Education S.p.A., Milano Tutti i diritti riservati www.mondadorieducation. it Prima edizione: marzo 2010 Edizioni 10 9,8, TH, 6 Roll 24 201820122011 Questo volume & stampato da: LIV - La Tipografica Varese S.p.A, Varese ‘Starmpato in italia - Printed in Italy i Sistema Quaid Mondadori Education SoA. &ceticato a zag Vertas ali pA secondo la Norma UNI EN [0 9002008 pares vita di: progettazion, realizzazione ditt solstice unverster, su. ‘enti dati multimedia edna | [Core i Le ftcpi peruso personal ltt passan essrffett wl ln 4 ‘inseam olumeecl di pereco deo pazoment ala SHE cl campnso pa, fala. 68 commie 5, dla lene 72 eprie 141.63. le rman diese de ‘ele sopeindeat (er wsa non pesrale—cio ail esenleata camer. 1 ecwamia 0 poesoale fate lint de 5%) porano ave aa ila di specifcaactozazonerlaciata da ADO, Caso Porta Rorana I, 02012, emai segataia@aida gusto wed ww doar, Questo libro nasce dietro esplicita richiesta dei colleghi insegnanti e grazie ai loro consigli: 'autore li ringrazia di cuore per la collaborazione. Un ringraziamento particolare va a Federico Roncotoni che, come sempre, ha elaborato il progetto. didattico e a Laura Carlotta Scarpelli, che ha svolto il lavoro di redazione, rivisto tutti i testi e coordinato il lavoro di tutti i collaboratori; a Delphina Fabbrini, Mirella Zocchi e Margherita Sboarina che, ciascuna nel proprio ambito di competenza, hanno contribuito a costruire eli esercizi; ad Anna Maria Masini che li ha controllati; asTeresa ed Elena di Graficando che hanno impaginato tutta l’opera; a Valeria Tegoletto che ha preparato i materiali per il CD Rom ¢ il web e a Ivana Kerecki che ha trasferito i testi su supporto elettronico. Il libro, infine, & dedicato ad Antonio Consolandi, non pit! editor ma amico e anche a Marina Di Simone che, sorvegliandomi da lontano, mi ha lasciato fare tutto quello che le ho chiesto, Redazione Laura Carlotta Scarpell Impaginazione Graficando (Milano) Progetto grafico Alfredo La Posta, Graficando (Milano) Copertina Alfredo La Posta Disegni Daniel Conci Ricerca iconografica Roberta Erali In copertina Piet Mondrian, Composizione in rosso, gialloe blu, 1939-1941, Washington, Col. Philips Prove d'ingresso Margherita Sboarina Esercizi Delphina Fabbrini, Laura Carlotta Scarpelli, Mirella Zocchi Revisione esercizie soluzioni Anna Maria Masini Per eventual ecomungue non volute omissioni e per gli avent dirtotutelati dalla legge 'editoe dichiara la piena disponibilita Per informazionie segnalazioni; Servizio Clienti Mondadori Education e-mail servizioclienti.edu@mondadorleducation it tel, 800 123 931 Presentazione Il volume Le forme della tingua é stato concepito per favorire r'insegnamento / apprendimento della lingua italiana nella Scuola Secondaria Superiore, la fascia di scolarita in cui viene offerta allo studente ultima occasione per fare propria quel- Ta lingua che usa da tempo ma di cui non sempre conosce la struttura e le regole. Lopera si propone pertanto non solo come un manuale che da allo studente una vi- sione completa della lingua italiana e una regolamentazione definitiva dell’intero siste- ma linguistico, ma anche come un testo di riferimento cui lo studente potra fare ri- corso durante tutto il suo curricolo scolastico Illibro é diviso in due parti. Il volume 1, La grammatica e Ia serittura, sviluppa dapprima in modo esaustivo, in linea con i risultati dei pitt recenti dibattiti sulla didat- tica dell Italiano e tenendo sempre conto della presenza nelle classi di alunni non ita- lofoni, la Fonologia, !a Morfologia ¢ la Sintassi. Poi, affronta tutti i problemi connes- si con I’uso attivo e passivo della lingua nei testi orali e scritti: quattro laboratori - di ascolto, di esposizione orale, di lettura e di scrittura — attivano tutte le competenze dello studente nel campo delle abilita linguistiche. Particolare attenzione viene data al- la produzione dei testi scritti. Ilvolume 2, 11 lessico, affronta quella che appare a tutti come la grande scommessa che la scuola é chiamata a vincere: quella di dare allo studente un patrimonio lessicale ade- guato alle sue esigenze comunicative, Di qui, nell’opera, sia un’ampia trattazione di quel- Jo che é lo stato della lingua italiana - la formazione e il significato delle parole ¢ le varieta linguistiche — sia, e soprattutto, uno vero e proprio Dizionario di nomencla- tura, che offre un ricco repertorio di parole (nomi, aggettivi e verbi) relative ai pid im- portanti ambiti d’uso. Un vasto repertorio di esercizi formativi e sommativi consente quindi, come in tut- te le “grammatiche” di Marcello Sensini, una costante e puntuale verifica e altrettan- to costante e puntuale opera di consolidamento delle conoscenze e delle competen- ze e di recupero, Ogni Unita é chiusa da una scheda per I'autovalutazione. Lopera, in armonia con le disposizioni ministeriali, trova il suo completamento nel CD-Rom e online: I'ampio eserciziario contenuto nel volume é arricchito da ulteriori esercizi e da vari approfondimenti teorici e pratici presenti nel sito web sottoindicato e nel CD-Rom allegato. Il simbolo réeappretindve) rimanda agli approfondiment e il simbolo @ rimanda agli esercizi interattivi: tutti presenti nel CD-Rom allegato al volume e online all’indirizzo www.libropiuweb.it LEditore Rubrica “Peron sbagliare” 2 Mappa riassuntva del Units Eh Rubrica "Come siusa.."" @ Esercziformativ i Rubrica "Approfondimento" — @ Eserczi di sintesi @ Scheda di autovalutazione Presentazione Prove d'ingresso tH xv @XUZSB | suoni e le lettere della lingua italiana 2 @ I suonie le lettere della lingua 2 © Lalfabeto italiano 2 © | fonemi detritaliano z. 3.1 Le vocali, 5 3.1.11 dittonghi e i trittonghi, 4 (@ I dittonghi e i trittonghi sono inseparabill /Non sono dittonghi, 5 3.1.2 Lo iato, 5 3.2 Le consonanti, 5 3.2.1 Particolarita nella pronuncia e nella grafia delle consonanti, 6 3.2.2 Le consonanti doppie, 7 3.2.31 digrammie i trigrammi, 7 3.3 Le lettere straniere, 8 © Lasillaba 9 Ei come si dividono le parole in sillabe, 9 @ Laccento 10 5.1 Luso dell’accento, 10. (@ Quando si usa 'accento acuto e quando si usa laccento grave, 11. @*ll dizionario e'accento delle parole, 12 @ Lelisione 13 @ I troncamento 14 © Un’elisione o un troncamento?, 15 @ 1a prostesi 15 @ 12 deufonica 16 @ Lortografia: come evitare gli errori @ Per imparare a scrivere correttamente, 16 16 © Mappa riassuntiva dell'Unita 19 © Esercizi formativi (1-100) 19 @ Esercizi di sintesi (101 -114) - = — =~ 39 ; IL SIMBOLO INDICA Cie ALTRI ESERCH! SUL ARGOMENTO ans GD schedadiautovalutazione __("SMSEA BION SUL Ca NSCS EMER) QC ar 6 (OGZW La punteggiatura e le maiuscole 45 @ 12 punteggiatura 45 4-11 punto, 45 1.2 La virgola. 45 @° Quando non si deve usare la virgola, 46 1.3 Il punto e vitgola, 46 4.41 due punti, 47 (@ Quando é proibito usare i due punti, 47 1.5 Il punto interrogativo, 47 1.6 Il punto esclamativo, 47 1.7 Altri segni particolari, 47. 1.7.1 puntini di sospensione, 47 1.7.2 11 trattino, 48 1.7.3 Le virgolette, 48 (@ Come si scrivono ititoli delle opere letterarie, musical e artstiche, 48, 1.74 Le lineette, 49 1.7.5 Le parentesi tonde, 49 1.7.6 Lasterisco, 49 @ Le maiuscole 49 GD Mappa riassuntiva dell'Unita 51 (© Esercizi formativi (1-18) 52 (© Esercizi di sintesi (19 -24) 56 GB Scheda di autovalutazione 58 VI Le forme de! COZ Varticolo © Larticoto determinativo © Larticoto indeterminativo Unoun’,65 © Larticolo partitivo Eh Come si usa l'articolo..., 67 (ARASH GRAMMATIEALE) Larticolo ©D Mappa riassuntiva dell'unita © Esercizi formativi (1-35) @ Ese di sintesi (36-45) @® Scheda di autovalutazione @NZD II nome @ I nomic il loro significato 1.11 nomi comuni e i nomi propri, 81 [9 Variabili oinvariabili?, 81 1.21 nomi concreti ¢ i nomi astratti, 81 [$8 Concreto o astratto?, 81 1.3 1 nomi individuali e i nomi collettivi, 81 1.41 nomi numerabili e i nomi non numerabili, 82 © I nomic le loro forme 2.1 I genere del nome: maschile e fermminile, $2 [& Qual él genere dei nomi degli alberi e dei frutti?, 82 2.1.4 nomi mobili,83. © “Vawocato” e "/awocata”, 83 2.1.21 nomi indipendenti, 84 2.1.3 I nomi di genere comune, 84 2.1.41 nomi di genere promiscuo, 84 @ | nomi che sembrano avere un doppio genere: ifalsi cambi di genere, 85 2.2 Il numero del nome: singolare e plurale, 85 2.2.11 nomi che variano la desinenzat i nomi variabili, 85 (@ Forme particolari di plurale, 86 2.2.2 I nomi con la medesima forma al singolare e al plurale: i nomi invariabili, 87 [€ “Una biro rossa e due biro nere", 87 2.2.3 | nomi privi di singolare o di plurate: i nomi difettivi, 87 @ “Ilresto, iresti", 87 2.2.41 nomi con una doppia forma di plurale: i nomi sovrabbondanti, 88 © [nomic fa loro struttura 89 3.11 nomi primitivi, 89 3.21 nomi derivati, 89 3.31 nomi alterati, 90 @ | falsi alterati, 90 3.41 nomi composti, 90 3.4.11 nomi composti mediante prefissoidi ¢ suffissoidi, 91 3.4.21 composti capo + nome, 91 3.4.3 Altri tipi di formazione di nomi, 92 EAE) 11 nome ©D Mappa riassuntiva dell’ Unita (© Esercizi formativi (1-87) © Esercizi di sintesi (88-102) i autovalutazione COZ Vaggettivo © Laggettivo qualificativo 4.1 Le forme dell'aggettivo qualificativo: il genere e il numero, 119 4.1.1 Form plurale, 120 @& Gli aggettivi bello, grande, santo, buono, 120. 1.2 La concordar qualificativo, 120 1.3 Il posto dell’aggettivo qualificativo, 121 1.4 Laggetti 1.5 Laggettivo con funzione avverbiale, 121 1.6 La struttura dell'aggettivo qualificati ivo,121 1.3 gradi dell'aggettivo qualificativo, 122 1.7.11I grado positivo, 125 1.7.2 grado cote aa 4.7.3 Il grado superlativo, 125 [9 Le forme special di comparativo e superiativo, 124 fej Aggettivi privi di comparativo e superlativo, 124 i agettivi \@ particolari di inza dell’aggettivo ivo sostantivato, 121 VIL €D Gli aggettivi determinativi o indicativi bs 2.1 Gli aggettivi possessivi, 125 [El Come si usa l'articolo con gli aggettivi possessivi, 126 2.1.1 Gli aggettivi possessivi sostantivati, 126 2.1.2 Altri aggettivi possessivi, 126 SA La forma di cortesia, 126 2.2 Gli aggettivi dimostrativi, 127 2.3 Gli aggettivi identificativi, 127 2.4 Gli aggettivi indefiniti, 128 2.5 Gli aggettivi numerali, 129 2.5.1 Gli aggettivi numerali cardinali, 130 @ Alcuni aggettivi cardinali particolari, 130 2.5.2 Gli aggettivi numerali ordinali, 130 [$4 Come si scrivono gli ordinali, 130 [Sf | numeri romani, 131 2.5.3 Gli aggettivi numerali moltiplicativi, 131 2.5.4 Altre determinazioni numeriche, 131 2.6 Gli aggettivi interrogativi, 132 2.7 Gli aggettivi esclamativi, 152 (CANAUSTERAMMATIEALE) L'aggettivo 153 CD Mappa riassuntiva dell’Unita 134 134 @® Esercizi di sintesi (104-130) 155 €B Scheda di autovalutazione “@iGatey 161 CUED |! pronome 164 © Pronomi o aggettivi, 164 GD | pronomi personali 165 4.1 I pronomi personali soggetto, 165 @ Luso dei pronomi personali: casi particolari, 167 1.2 I pronomi personali complemento, 168 1.2.1 Le forme toniche o forti, 168. 1.2.2 Le forme atone © deboli, 169 @ "Ame mi piace”, 170 [El Come si usano... ipronomi di cortesia, 170 1.3 I pronomi personali riflessivi, 171 @ Come si riconoscono i pronomi riflessivi?, 171 i come si usano... Jui, lei, loro e sé, 172 © | pronomi possessivi 172 EW Come si usano... i pronomi possessivi, 172 © | pronomi dimostrativi 173 3.1 I pronomi identificativi, 173 © | pronomi indefiniti 173 © | pronomi relativi 175: © Tanti “che”, 175. @ Quando non si pud usare "che", 176 @ | pronomi misti 176 @ | pronomi interrogativi 177 @ | pronomi esclamativi 177 CTIA) 11 pronome ©D Mappa riassuntiva dell'Unita © Esercizi formativi (1-63) © Esercizi di sintesi (64-80) BD Scheda di autovalutazione LOZ II verbo 204 GD 1 verbo e fa sua struttura 205 4.1 La persona e il numero, 205 1.2 Il modo, 206 1.3 I! tempo, 206 1.4 Laspetto, 207 © “uso dei modi e dei tempi 207 2.1 Il modo indicativo e i suoi tempi, 208 2.1.1 1l presente, 208 fi Il presente storico, 208 2.4.2 Limperfetto, 208 2.1.3 Il passato prossimo, 209 2.1.4 Il passato remoto, 209 [@ Passato remoto 0 passato prossimo?, 209 2.1.5 Il trapassato prossimo, 209 2.1.6 II trapassato remoto, 210 2.1.7 Il futuro semplice, 210 2.1.8 II futuro anteriore, 210 2.2 11 modo congiuntivo e i suoi tempi, 210 @ Limportanza del congiuntivo, 211 2.2.1 Il presente, 211 2.2.2 Limperfetto, 212 2.2.3 1 Vill assato, 212 2.2.4 trapassato, 212. 2.8 11 modo condizionale e i stot tempi, 212. 2.411 modo imperativo, 213 2.5 11 modo infinito e i suoi tempi, 214 2.6 Il modo participio e i suoi tempi, 214 © Come si accorda e come siusail participio passato, 215 2.7 Il modo gerundio e{ suo tempi, 216 © 1 verbo secondo il significato: il genere e la forma 3.1 Il genere dei verbi: transitivi e intransitivi,217 (@* Come sidistingue un verbo transitve da un verbo intransitivo, 217. 3.1.1 Funzionamento transitivo e funzlonamento intransitivo,2°6 i come si usail dizionario - lI verbo, 219 3.2 La forma del verbo: attiva, passiva ¢ riflessiva, 21> 3.2.1 La forma attiva, 219 3.2.2 La forma passiva, 219 3.2.3 Come si trasforma la frase dallattivo al Passivo, 220 3.2.4 vari modi di formare il passivo, 220. @ “Il upo assall il. gregge” 0 "Il Gregge fu assalito dal lypo"?, 220 3.2.5 La forma riflessiva ela forma pronominale, 221 3.2.6 La forma riflessiva propria, 221 3.2.7 La forma riflessiva apparente, 221 3.2.8 La forma riflessiva reciproca, 222 3.2.9 La forma pronominale intransitiva,222 [EJ Come si usa il dizionario - Le forme riflessiva e pronominale, 223 3.3 I verbi impersonali e i verbi usati in forma impersonale, 225 (@ Lausiliare con i verbi impersonali, 224 {@ La particella si, 224 @ 11 verbo secondo Ia funzione: i verbi di “servizio” 4.11 verbi ausiliari, 225 [@4 | verbi “avere" ed "essere", 225 4.2 I verbi servili, 225 @ Essere o avere?,226 @ In vista dell‘analisi logica, 226 4.3 I verbi aspettuali,227 4,41 verbi causativi, 227 © In vista dell’analisi logica, 227 @ 11 verbo secondo Ia flessione: le coniugazioni 5.1 La coniugazione dei verbi ausiliari, 228 5.2 Coniugazioni regolari e irregolari, 229 5.3 La coniugazione attiva, 230 5.4 La coniugazione passiva, 234 5,5 La coniugazione riflessiva, 234 5.6 I verbi sovrabbondanti, 256 5.7 I verbi difettivi, 236 5.8 I verbi irregolari, 237 GD Mappa riassuntiva dell'Unita @ Esercizi formativi (1-143) @ Esercizi resi (144-191) @® Scheda di autovalutazione COULD Lawerbio o modificante @©D Gili avverbi qualificativi o avverbi di modo © Forte, piano, giusto, lento, chiaro: aggettivi o awerbi?, 295 Gli avverbi determinativi 2.1 Gli avverbi di tempo, 293 (@ Dopo: awerbio o preposizione?, 294 2,2 Gli avverbi di luogo, 294 © Vicino e lontano: aggettivi o awerbi?, 294 2,3 Gli avverbi di quantita, 295 @ Poco, molto, troppo e simili: aggettiv, pronomi o awerbi?, 295 2.4 Gli avverbi di valutazione, 296 I Sie no, 296 25 Gli avverbi interrogativi ed esclamativi, 297 (@ Awerbi o congiunzioni subordinanti?, 297 2.6 Altri avverbi, 297 © (| gradi dett’averbio © Latterazione dell’avverbio @ Le locuzioni avverbiali (CRESTERARINATIERNE) Lavverbio ©D Mappa riassuntiva dell’Unita @ Esercizi formativi (1-44) @ Esercizi di sintesi (45-56) @® Scheda di autovalutazione COZY La preposizione o funzionale subordinante @ 1 preposizioni proprie Come si usano le preposizioni proprie, 317 © Le preposizioni improprie © Le locuzioni prepositive i come si usano le preposizioni, 319 (GRWAUSTCRAMMATIEALE) La preposizione ©) Mappa riassuntiva dell’Unita © Esercizi formativi (1-24) © Esercizi di sintesi (25-32) GB Scheda di autovalutazione “lgicciatascaia X03 La congiunzione o funzionale coordinante e subordinante @ Le congiunzioni coordinanti © La congiunzione e, 333 @& Ma peré...: La congiunzione ma e la virgola, 334 [S¥ La congiunzione esplicativa infatti, 334 © Le congiunzioni subordinanti (© Quali sono le funzioni di perché, quando, come e che, 336 JERAWMATIEALE) La congiunzione GD Mappa riassuntiva dellUnita © Esercizi formativi (1-19) © Esercizi di sintesi (20-27) © Scheda di autovalutazione “@ime ss (UZ) Linteriezione o esclamazione @© Le interiezioni proprie © Problemi di punteggiatura, 346 @ Le interiezioni improprie e le locuzioni interiettive © Le voci onomatopeiche ee | Meppa riassuntiva dell'Unita @ Esercizi (1-6) @D Scheda di autov: ‘Come si fa l'analisi grammaticale TD Fserciz i sintesi interiezione jone B I rapporti tra le parole: IX 315 316 317 318 321 522 322 528 330 352 333 334 336 337 337 343 345 346 346 ja sintassi del ‘ase semplice aici @ 1: frase @ 1, frase semplice e Ia frase complessa 356 356 356 x @ La frase semplice 3.1 Il nucleo della frase semplice: la frase mil frase minima, 360 FE eee eae rs inima 0 © | diversi tipi di frase semplice ©D Mappa riassuntiva dell'Unita © Esercizi formativi (1-13) © Esercizi di sintesi (14-16) ‘@ Ate exer B® Scheda di autovalutazione {22D Gli elementi essenziali della proposizione: il soggetto e il predicato GD I soggetto 1.1 Il gruppo del soggetto, 370 1.2 II posto del soggetto, 370 1.311 1.4 Il soggetto pud essere sottinteso, 371 1.5 Tl soggetto pud mancare @ 11 predicato . : 2.1 Il predicato verbale, 373 @© Un unico predicato verbale,373 2.211 predicato nominale, 373 (© Le tre diverse vite del verbo essere, 374 2.2.4 Il predicato nominale con j,verbi copulativi e i predicativo del soggetto, 374 2.3 Il predicato pud essere sottinteso: la frase nominale, 375 soggetto partitivo, 371 del tutto, 372 @©D Mappa riassuntiva dell’'Unita @ Eserci @ Esercizi 8 Scheda di autovalutazione eae. COZY Lattributo e I’apposi: © Lattributo © Lapposizione © Mappa riassuntiva dell'Unita © Esercizi formativi (1-14) © Esercizi di sintesi (15-19) @® Scheda di autovalutazione (COUZYD | complementi @© 11 complemento diretto 4.4 tl complemento oggetto, 396 @ Per riconoscere con sicurezza il complemento oggetto, 397 4.1.1 11 complemento oggetto partitivo, 397 1.1.2 Il predicativo dell'oggetto, 397 é © | complementi indiretti 2.111 complemento di specificazione, 398 (@ Attenzione alla preposzione di,398 2.2 11 complemento partitivo,399.(@ Complemento oggetto parttivo e complemento di luogo, 399 2.3 Il complemento Hi denominazione, 399 2.4 Il complemento di termine, 399 2.51 complementi d’agente e di causa efficiente, 400 2.6 Il complemento di causa, 400 2.7 Il complemento di fine o es 400 2.8 11 complemento di mezzo 0 strumento, 401 2.911 complemento di modo o canines} 401 3/10 11 complemento di compagnia, 402 2.11 Il complemento di unione, 402 2.12 Il Complemento di rapporto, 402 2.131 complementi di Iuogo, 403 (@ Il uogo figurato, 404 2.14 11 complemento di allontanamento o separazione, 405 2.15 Il complemento di origine 0 Provenienza, 405 2.16 | complement di tempo, 405 2.17 Il complemento di limitazione, 406 2-18 I complementi di vantaggio e di svantaggio, 406 2.19 Il complemento di argomento, 407 2.20 II complemento di paragone, 407 2.211 complementi di abbondanza e di privazione, 407 2.22 II complemento di materia, 408 (@ Complemento di materia o di specificazione?, 408 2.23 Il complemento di qualita, 408 (@ Complemento di limitazione o di qualita?, 408 2.24 Il complemento di stima, 408 2.25 Il complemento di prezzo, 409 2.26 Il complemento di gta, 409 2.27 Il complemento di peso o misura, 409 2.28 Il complemento di estensione, 410 2.29 Il complemento di distanza, 410 2.30 Il complemento di colpa, 410 2.31 Il complemento Gi pena, 411 2.32 Il complemento distributivo, 411 2.33 Il complemento di esclusione, 411 2.34 Il complemento eccettuativo, 411 2.35 Il complemento aggiuntivo, 411 2.36 Il complemento di sostituzione 0 scambio, 412 (© Complemento di sostituzione, predicativo delFoggetto o di vantaggio?, 412 2.37 Il complemento concessivo, 412 2.38 Il complemento XI vocativo, 412 2.39 Il complemento esclamativo, 413 © Mappa riassuntiva dell'Unita (@ Esercizi formativi (1-111) @ Esercizi di sintesi (112-141) ©® Scheda di autovalutazione (Come Si FA V/ANALISILocica ENED Esercizi ai sintesi ® | rapporti tra le frasi “@icict 414 416 438 445 448 450 la sintassi_ della frase complessa @UIZND La frase complessa o periodo 454 @ 1, frase complessa o periodo 454 1.1 La struttura del periodo: proposizioni principali, proposizioni coordinate e subordinate, 455 © mappa riassuntiva dell Unita 457 © Esercizi formativi (1-6) 457 © Esercizi di sintesi (7-9) 459 © Scheda di autovalutazione_ =u “Qa 460 461 @ Le caratteristiche della proposizione principale 461 © vari tipi di proposizione principale 462 © 12 proposizione incidentale 464 © Mappa riassuntiva dell Unita 465 465 @® Eserczi di sintesi (19-46) pa “© Scheda di autovalutazione a La coordinazione 4m @ Le diverse forme di coordinazione ei @ Le proposizioni coordinate 472 Xi €® | diversi tipi di proposizione coordinata © Mappa riassuntiva dellUnita © Esercizi formativi (1-10) @ Eserci @® Scheda di autovalutazione @OUZYD La subordinazione © Le proposizioni subordinate ee 1.1 La forma delle proposizioni subordinate: subordinate esplicite e im tipi di subordinazione, 482 © Le subordinate completive Fae 2.1 La proposizione eee 483. @ Unerrore da evitare: indicativo 0 congiuntivo?, 484 2.2 La Proposizione oggettiva, 484 (@ Come si distingue una subordinata soggettiva da una subordinata oggettiva?, 485 2.3 La proposizione dichiarativa, 486 (@ Come si distingue una dichiarativa da una soggettiva e da una ogget ?, 486 2.4 La proposizione interrogativa indiretta, 486 (@© Come si distingue una interrogativa indiretta da una soggettiva e da una oggettiva?, 488 © Le subordinate relative ° 3.1 La proposizione relativa propria, 488 (@ Luso dei pronomi relativi nelle proposizioni subordinate coordinate fra loro, 489 3.2 La proposizione relativa impropria 0 circostanziale, 489 © Le subordinate circostanziali 4.1 La proposizione finale, 490 4.2 La proposizione causale, 491 (@ Come si riconosce la subordinata introdotta da “perché", 491 4.3 La proposizione consecutiva, 492. 4.4 La proposizione temporale, 492 4.5 La proposizione locativa, 495 4.6 La proposizione modale, 495 4.7 La proposizione strumentale, 494 (@ Come si distingue una modale da una strumentale?, 495 4.8 La Proposizione concessiva, 495 4.9 La proposizione condizionale e il periodo ipotetico, 496 4.9.1 Il periodo ipotetico, 496 (@ Una grave scorrettezza; Un uso da evitare, 497 4.10 La proposizione eccettuativa, 498 4.11 La proposizione esclusiva, 498 4.12 La proposizione aggiuntiva, 499 4.13 La proposizione limitativa, 499 4.14 La proposizione comparativa, 499 4.15 La proposizione avversativa, 500 @ Una congiunzione, tante subordinate, 501 plicite, 482 1.21 diversi © Meppa riassuntiva dell’'Unita © Esercizi formativi (1-90) @ Esercizi di sintesi (91-110) autovalutazione 1 II discorso diretto e indiretto @ 11 discorso diretto © 1 discorso indiretto © 1 discorso indiretto libero Eli Come si passa dal discorso diretto al discorso indiretto, 534 GD Mappa riassuntiva dell'Unita @ Esercizi (1-7) @® Scheda di autovalutazione (COME 51 FA L/ANALISI LOGICA DEL PERIODS i sintesi di sintesi (11-16) “es ‘Altri esercsi xill Exitaboratert testmatt Seno es @OZED Laboratorio di ascolto @ Prima delascotto © Durante rascolto © Dopo rascolto ")GRer ce El come si prendono gli appunti, 548 ©D Mappa riassuntiva dell'Unita © Laboratorio di ascotto: eserczi (1-6) “@GSeae @0IZW Laboratorio di esposi: © Le strategie detl’esposizione orale: ottimizzare le proprie capacita espressive © | testi destinati all’esposizione orale 2.1 Il dibattito, 559 2.2 Organizzare e tenere un dibattito, 559 ione orale “CS a roreea > Ceca ses "ape pare = Le ech daraposaone oe = Tel ce SPOTS © Mappa riassuntiva dell'Unita © Loboratorio di esposizione orale: esercizi (1-9) wes (OD Laboratorio di lettura @ Le strategie del saper leggere “Qite ©D Mappa riassuntiva dell’'Unita © Laboratorio di lettura: esercizi (1-16) Perea ce ce ca anes pero Sper cept ere COIZY3 Laboratorio di scrittura Scrivere @® Descrivere 1.1 Descrivere Iuoghi, persone, animali e cose, 581 1.2 La descrizione oggettiva e la descrizione soggettiva, 585 1.3 Descrivere per informare, per persuadere o per “esprimersi* letterariamente, 585 1.4 Descrivere tutti gli elementi che servono a individuare l’oggetto in modo chiaro e preciso, 587 1.5 Le tecniche descrittive: come distribuire i diversi elementi della descrizione, 591 IE Quattro consiali pratici per la stesura di una descrizione, 592 © Raccontare 2.1 Raccontare un fatto, 594 2.2 Per raccontare un fatto in modo adeguato: le tecniche della narrazione, 596 2.3 Raccontare: attivita di analisi, riscrittura, scrittura guidata e scrittura libera, 600 2.4 Raccontare: scrivere una cronaca, 602 546 556 558 561 562 566 567 581 594 XIV CEERD 1! testo: che cos'é, come é fatto, come funziona to, 604 3 UI 1 Che cos’é un testo, 604 21 requisiti che fanno di un insieme di en Fess coerce testo deve essere coerente dal punto di vista del contenuto, 605 4Un testo tae ted sera anche dal punto di vista linguistico: la coerenza espressiva, 606 5 Un testo ei eee tinizio.e precisa coesione linguistica, 606 6 La struttura del testo, 609 6.1 | confini del tessy' la fine, 609 6.2 La struttura esterna del testo, 610 7 I vari tipi di testo, 615 7.11 vari tipi di testo testi pragmatici e testi letterari, 615 © Ieesto: che cos'é, come @ fatto, come funziona: esercizi, 615 struttura di una esposizione, 626 3.1 Ltesti espositivi, 626 3. i: analisi della ‘ rerta satel in wed ndoguato: le tecniche dell'esposizione scritta, 628 3.3 Per esporre un argomento in modo adeguato: le tecnic 3.4 Esporte: attivita di scrittura guidate e libere, 629 @® Interpretare e valutare P 4.1 Interpretare e valutare: analisi della struttura di un testo interpretativo-valutativo, 654 4.2 Interpretare e valutare: le tecniche di scrittura, 635 4.3 Interpretare e valutare: attivita di Scrittura guidate e libere, 636 © Argomentare 5.1 Argomentare: analisi della struttura di un testo argomentativo, 640 5.2 Per argomentare: le tecniche argomentative, 642 5.3 Argomentare: attivita di scrittura guidate e libere, 644 @ Riassumere 6.1 Riassumere un testo descrittivo, 648 6.2 Riassumere un testo espositivo, 649 6.3 Riassumere un testo narrativo, 650 6.4 Riassumere un testo argomentativo, 652 6.5 Riassumere un intero romanzo, 653 © Parafrasare 7.1 Parafrasare un testo d’uso di argomento specialistico, 654 7.2 Parafrasare un testo scritto in linguaggio burocratico, 654 7.3 Parafrasare un testo poetico, 655 @ Laboratorio di scrittur: ere, esercizi (1-55) I testi che bisogna saper scrivere @© 11 tema: lesercizio pitt utile per imparare a scrivere qualsiasi tipo di testo 4.1 Come si scrive un tema, 685 1.2 I diversi tipi di tema, 690 © Lanalisi testuale © | saggio breve @ tema svolto in forma di articolo di giornale 4.1 Larticolo di cronaca, 700 4.2 Larticolo di fondo, 702 4.3 Larticolo di recensione, 702 @ | tema in forma di lettera @ [a recensione @©® 1a relazione scritta orale 7.1 Come si prepara una telazione, 705 Il verbale 2 8.1 Come si redige un verbale, 712 ©D Mappa riassuntiva dell’Unita @ Laboratorio ai scrittura: i testi che bisogna saper scrivere, esercizi (56-82) | suoni della lingua: la fonologia La tuna cime. I Tele eal ay cl ale Jala ere Gi | ae el elas ee aD he | oe consonante corsonane corsoante | cosorante | consorante consonant consonante _ SoPPia consonante consonante La fonologia é la parte della grammatica che studia i suoni della lingua italiana dal punto di vista della loro funzione e del loro organizzarsi in parole e, quindi, insegna a pronunciare (ortoepia) e scrivere (ortografia) correttamente le parole. 1 _Isuonie le lettere della lingua italiana ees 2_La punteggiatura e le maiuscole so dal Strumenti - eas oes * Vortografia: come imparare a scrivere corretta- “+ Come siusaia punteggiatura, pp. oe mente, * Come si dividono le parole insilabe, p.9 * Mappa 1 p. 19, Mappa 2p. 51 165s. * Quando si usa I'iniziale maiuscola, pp. 49 ss. | suonl e le lettere della lingua italiana Ogni lingua @, in primo luogo, un fatto orale e, quindi, € costituita da fonemi o suomi prodotti dall'apparato fonatorio. | suoni possono poi essere rappresentati con si boli grafici, detti grafemi o lettere, che danno fuogo alla lingua scritta e costtui- scono l'alfabeto I suoni e le lettere della lingua I suoni che I'uomo pud articolare mediante gli organi vocali sono molto numerosi se si tiene conto di tutte le varianti prodotte da un parlante quando é stanco, irritato om freddato o ha un difetto di pronuncia, essi assommano a circa un centinaio. Ma quek li che costituiscono Vinsieme di base del sistema fonologico di una lingua - cit le pid piccole unita in cui una lingua € scomponibile - e vengono utilizzati per pat re sono soltanto una trentina, Essi sono detti fonemi (dal greco phoné, ‘voce, suota) o, pitt semplicemente, suoni e servono per comunicare oralmente, Possono peri at che essere scritti, cioé rappresentati graficamente mediante speciali simboli ches chiamano grafemi (dal greco grdphein, ‘scrivere’) o piit semplicemente lettere € &® nel loro insierne costituiscono l’alfabeto. Poiché V'italiano @ una lingua alfabetica, una lingua che trascrive quasi perfettamet te ogni suono del parlato con una lettera dell’alfabeto scritto, la pronuncia di t™ parola riproduce abbastanza fedelmente la parola scritta corrispondente Lalfabeto italiano LLalfabeto italiano & composto di 21 lettere’= 5 vocali; 15 consonanti‘e la tetera® | fh cui vanno aggiunte le 5 lettere j, k, w, x, y che servono per trascrivere suoni dl tere straniéré) Queste lettere, che possono essere scritte con caratteri minuscoli 0 sa scoli e, a seconda di dove si scrive, in stampatello € in corsivo, sono disposte se" _— a ISUONIE LE LETTERE DELLA LINGUA ITALIANA @QqGR 3 un ordine convenzionale che & detto ordine alfabetico ed & universalmente utlizzato per registrare liste come elenchi di parole o di nomi, schedari, voci di dizionari ecc R800 LS a bred ve Fg bh ya 1 mn fol'p Cat ise tiv Bx 2. MAIUSCOLO ABC DEF GH 1) Rl MNO PQ RIS, 7 Gl v Ez denominazione 8 HG Ge le gaa 1 yl RH) le enme erre opi gu oene ewe tu) wy oy bea dmed} Boe} Svc cp aM awl Bod wey a see TANUSCOLO G80 € 3 4 2s {By mM Vio) ol ol + Av ee denominazione BH 6 6 8 ete gf xa LE ee imi ome SUG! pf Ul ee lw Lo stampatello é il carattere usato nei libri e nei giornali SS Festa in arrivo per I'amica II corsivo, invece, viene usato quando si scrive a mano’ ‘be Yucas he, nasootao lula ib pomeriggio danas alla bdeninione © gl &-wemulo. un. gram, mab di tesba I fonemi dell’italiano Tsuoni(o fonemi della lingua italiana vengono tradizionalmente distintiin due gruppit le vocali e le consonanti. p 3.1 Le vocali : Le vocali sono, Come dice il loro Home, suoni fatti dijpura’ “voce” costituiscono'gli elementi di base della pronuncia: sono i suoni intorno ai quali si aggregano, per esse- Te pronunciati, gli altri suont della lingual Di fatto non esistono, in italiano, parole che on contengono almeno una vocale. In italiano, le vocali sono cinque aeioou € si pronunciano tutte come si scrivono. Solo le vocali ee 0, quando sono colpite dal- Naccento, possono avere un suono aperto, contrassegnato dall’accento grave, € un suono chiuso, contrassegnato dall’'accento acuto: é aperto (= accento grave) petalo, bene O° aperto (= accento grave) ~ storia, oro {6 chuso@accento acute) error BIO 4 GR 4 rono.ocia ‘ono chiuso delle vocali e e 0 toniche @ essenzia, non viene quasi mai rispettata nella lingua pap ntini e gli attori, Essa, perd, é importante, « inguere I'una dall’altra due parole omg. tesso modo, ma hanno significati divers a. Cosi per esempio: a aperta della e da la pésea La distinzione fra suono aperto € su mente un fatto di proprieta espressiva € lata quotidiana: la rispettano solo i fiore! bisogna tenerne conto, quando serve a disti grafe, cioe due parole che si scrivono allo st a seconda che contengano una vocale aperta 0 chius > Ia pésca (= il frutto) si distingue solo per la pronunci lazione di pescare), che invece ha la e chiusa; > Ie botte (= Ie percosse) si distingue solo per la pronuncia aperta della o da tg botte (= il recipiente), che invece ha la 0 chiusa. Possiamo quindi concludere che in italiano i grafemi vocaliici, cioé i segni dell’alfabe. to che trascrivono le vocali sono, come si é detto, cinque, ma i fonemi vocalici, ciog i suoni che i segni trascrivono sono sete, come risulta dalla tabella seguente: Potens crea] sure] wactone ont | sen7o : aperto fal cara aperto Tel ppetali e chitso lel cera chiuso fil micio . aperto bol storia chiuso Jol amére w chiuso al ava 3.1.1 | dittonghi e i trittonghi: due e tre vocali consecutive che formano una sola sillaba In italiano esistono parole che contengono due o anche tre vocali vicine I’una all’al- tra, che vengono pronunciate con una sola emissione di voce e costituiscono unas la sillaba, come se fossero una sola vocale: piazza, poi, fiume, chiuse, pneumatico, buoi, suoi, miei Un gruppo i due Vocali‘che si pronuncia'con una sola emissiondi voce 'sifchiamia die tongo. Un gruppo di tre vocali che si pronuncia con una sola emissione di voce si chiama invece trittongo. = In particolare: @ jl/dittongo’e un gruppo didue Vocali indivisibili forma > dall’unione delle vocali i o u con una qualsiasi altra vocale, per lo pit accentata ia, ie, io, iu: chiave, bandiéra, sbandierare, fidre, pidvra, pidve, fiorista, pie: ua, ue, ui, uo: uguéle, sangue, budno, pud; ai, ei, oi, ui: fardi, sai, séi, pot, au, eu; causa, néutro, neutrone, eufemismo. > dall'unione di ie u tra loro iu, ui, wi; piima, pit, guida, colt, circtito; Le semiconsonanti e le semivocali dei dittonghi. Le vocali ie u che costituis? | no i dittonghi hanno un suono intermedio tra quello vocalico e quello consonantico: a questo motivo sono dette semiconsonanti, quando, nel dittongo, precedono le altre ¥ li, e semivocali, quando invece le seguono. ISUONIE LE LETTERE DELLA LINGUA ITALIANA (Qt = 5 Idittonghi mobili. | dittonghi ie e uo sono detti dittonghi mobili perché tendono a per- dere la io la u, riducendosi alle vocal e ed 0, nelle parole derivate = quando il dittongo non é pit accentato: piéde -» pedéstre, pedéne, (ma cfr. i composti piedi- Stallo, piedipiatt), sudno -+ sondro, sonata; scudla —+ scoliro, scolastico; mudvere ~» maviménto; ma si vedano fieno — fienile, pieno -» pienezza ecc.; ~ quando il dittongo, pur essendo accentato, si trova in sillaba chiusa, cio terminante per Consonante: mudvere -» masso; cudcere -» catto, © iil trittongo & un gruppo di tre vocali indivisibili formato dall'unione delle vecali ie uo di due i non accentate con un'altra vocale, di solito accentata’ idi, iet: copidi, miei; uai, udi: gua, budi, puoi, sudi; éud: aiudla Or NON SBAGLIARE t dittong| i trittonghi sono inseparabili (Scoglio), scia (sciarpa), seio (sciopero), sciu (sciupato) la i non for- et Le vocal d un tng od un tong fran una sla sie 2 ttongo, o prle meno un sitongo slo apparent, taba e quindl non devono mai essere separate quando si divide “I vocali perché @ soltanto un segno grafico, cioé un segno Sn igrarmi gl e una parola in silabe: piaz-za, flume, buoi, isos che serve a rendere dole il suono di ¢,g € dei digrammi gl Be SE Re Hela 6 gli stessigruppi, oniamente, non formano neanche un tit , ‘ongo, oformano un tittongo solo apparente, quando sono se- egal duit da una vocae (cae, pil asc ecc) Nei grup cia (camicia}, fo (baco), ci (cue), gia (giacca), Tutti quest grup, tutta, costituscono una sola silaba e quire gio (gioco), (iusto), glia (famiglia), glie (conchiglie), glio di non possono essere separat 3.1.2 Lo iato: quando due vocali consecutive appartengono a due sillabe diverse Quando due vocali, pur essendo contigue nel corpo di unalparola:inon vengono pronune ciate con una sola emissione di voce e quindi rion formano dittongo, si ha uno iato, clog luna “spaccatura’ (dal latino hiarum, ‘apertura, fenditura’). In questo caso, le due vocalist pronunciano separatamente, con due suoni distinti e formano due sillabe diverse: paese via pro-fi-cuo Lo iato si verifica © quando si incontrano tra loro le vocali a, e, 0: te-a-tro, a-e-re-0, bo-a-to, mal-le-o-lo; © quando le vocali ie u accentate si incontrano con una delle altre vocali: vi-a, 21-0, sito, pa-i-ra. Lo iato si mantiene anche nelle parole derivate 0 composte in cui le vo- cali ie u non sono pit accentate: vi-d-le, pa-u-r0-so; © nelle parole composte con il prefisso ri- e i prefissoidi bi- e tri- seguiti da vocale: tia-verte, ri-wni-te, bi-en-na-le, tri-an-go-lo; © in parole come in-no-cito, pro-fi-cu-o. p22 Le consonanti Le consonanti sono suoni che, come dicé il loro nome, “suionano solo con” laiutodi una vocale € quindi non possono formare sillabe da sole, ma soltanto con una vocale, In italiano, le consonanti sono quindici (pitt la lettera h che non ha un valore foneti- CO proprio e resta sempre muta) bedfghimnpgqrstvz 1a differenza di suono che le contraddistingue I'una dalle altre & determinata dalla con- correnza di tre elementi che producono uno o pits ostacoli all'aria che esce dai polmo- ni in uno o piu punti nel canale espirativo: © il modo di articolazione, cioe l'entita del restringimento del canale fonatorio, che pud essere pitt o meno grande; 6 XR 1A FoNoLOGIA 2 fon ©@ (i{luogo di articolazione, cioé il punto del canale a colate (con le labbra, con identi, con la lingua apposel velopendulo), to oppure con la lingua ritratta verso il velop - tTerado di vibrazione delle corde vocal che le ner eared pus essere nullo come nelle cosiddette sorde 0 elevato come ne fe atorio con cul vengono ari. agli alveoli oppure al pala La tabella che segue le classifica tutte, insieme con | grails con eae (ve. di pagina seguente) cui danno luogo per rendere suoni che nor ponden, ti precisi in un singolo fonema: Le consonanti "a | emomentanee i oral = [4 pee sorde sonore sonore [sa |sBRGfe) sorde sonore sorde sonore sonore labial pip! bibl mim/ labiodentali fll viv dental thd did! ninl EE aiveola zits! zidzl sis} sii 1M cht eee (didanza) (di Zero) (di seta) (di rosa) co alveolopalatali citfl gids! sc /f/ ES ato °PePaatal tdieexn hei (cision Ba pala & a : gn [pl gia E ota Gigromo, Gieatn clk) gig) veal (icine) | gato, q quar) 3.2.1 Particolarita nella pronuncia e nella grafia delle consonanti Le consonanti, df 1. m,n, p, 1, t,v, come risuta dalla tabella qui'sopra, non press fao/problemiiné difpronunciaiéidiseriuural ognuna di esse, infati, viene pronuncat come é scritta perche rappresenta un unico suono: il banco, il desiderio, il fondo, il po Ja mosca, il nonno, la luna, il mare, la neve, il porto, la ruspa, il tempo, i veliero, Le lettere delle consonanti¢, g, q, s ez, invece, vengono usate ciascuna per indicat pitisuoni} In particolare: © le\consonanti’¢e g hanno due suoni: © [nisuono"dEitO| (0 velare o gutturale), quando sono seguite dalle vocali a, o, u (aor viglia, il collo, il cuscino, il galeone, il guscio, la gobba), dalla consonante r (la cre ilgrissino, grazioso) o dalla consonante muta h (la chiave, le chele, il ghepardo) > (inisuono/dolce| (0 palatale) quando sono seguite da e, i: la cesta, il cibo, la gira” dola, il gesso; © laconsonante q si usa soltanto seguita da we daiia|voealé e ha lo stesso an no duro dic + u: il guaderno, la quota, la questione, quello, il quintale. Lo stesso st no duro viene spesso trascritto anche conc + u + vocale, come in cuore, Lae €cc. | suoni rappresentati daq + u + vocale ¢¢ + u + vocale sono infatti idem (la quota / il cuoco) e unico modo per non sbagliare é consultare il dizionario. as |SUONIE LE LETTERE DELLA LINGUA ITALIANA Qt = 7 © le consonanti’s ez hanno due suoni ® UnsUonO dolce (0 sonoro) che si pronuncia facendo vibrare le corde vocali, come in “sbadigliare”, “la sdraio”, “la slitta’”, “la rosa”, “la casa”, “il vaso”, “il viso” € Co- me in “lo zero”, “la zampa”, “lo 200”, “’azoto” > [iN'SUONO Aspro (0 sordo) che si pronuncia senza far vibrare le corde vocali, come a *il signore”, “il suono”, “rosso” e come in “la zia”, in “il sale”, “il sacco”, “severo” “il vizio”, “lo spazio”, “la lezione”, “Ia pietanza”, “la piazza”, “il prezzernolo”; © la lettera h, che non ha alcun suono € quindi non si pronuncia, viene Usata Solo come segno grafico: > per indicare che le consonanti g e ¢ hanno suono duro anche se sono seguite dal- le vocali e ei; “cherubino”, “chilo”; “margherita”, “ghiotto”; > per distinguere le voci del verbo avere “ho, hai, ha, hanno” dalle parole che si Pronunciano allo stesso modo “o, ai, a, anno”; > per suggerire l'idea del prolungamento del suono di una vocale nelle interiezioni ‘ah, oh, uh, ahimé” ecc.; > per trascrivere alcune parole latine (“habitat”, “homo sapiens”) o straniere (“ho- tel”, “hamburger”, “hostess”) 3.2.2 Le consonanti doppie Tutte le consonant italiane possono essere, in posizione intervocalica, semplici o doppie? la consonante n, per esempio, é semplice in il cane e doppia in la panna. Il fenomeno & tipico della lingua italiana e le consonanti doppie corrispondono a suoni effettivamente rafforzati nella pronuncia. La doppia consonante, tra Valtro, ha spesso valore distintivo, in quanto permette di distinguere parole che hanno tutti gli altri suoni uguali: pala / pal- la; sete / sette; capello / cappello; rene / renne ecc, Se si usa una consonante doppia al po- sto di una semplice o viceversa, tanto nel parlato quanto nello scritto, si possono gene- rare equivoci: “Levati quel ridicolo capelio, per favore” / “Nella minestra c’é un cappellol” 3.2.3 | digrammi e i trigrammi: pit lettere per un solo suono Nella lingua italiana ci sono alcuni suoni consonantici comielgnidi“signora”y glidi“f: glio”, gi di “giaccone”, che non hanno un corrispondente in una lettera precisa e, quindi, per trascriverli bisogna ricorrere a gruppi di due o tre lettere detti rispettivamente digrammi (cioé ‘doppie lettere’) e trigrammi (cioé ‘triple lettere’), In particolare: © (sono digrammi: > gl seguito dalla vocale i: egli, gigli, sugli. Fanno eccezione parole come “glicine”, “glicerina”, “negligenza”, in cui le due consonanti g e [non formano digramma e si pronunciano separatamente come quando sono seguite dalle vocali a, e, 0, u: “glassa”, “globo”, “glucosio”; gn seguito da una vocale: bagno, gnu, agnello, vergogna; P sc seguito dalla vocale e oppure i; discesa, sci, scimmia, scelta. Quando sono se- {guiti dalle vocali a, 0 e ui due suoni non formanno digrammi e vengono pronun- ciati distinti: “scatola”, “scorpione”, “oscurita”; ch seguito dalla vocale e oppure i: oche, chimera, chico, che, chi, anche, perché; gh seguito dalla vocale e oppure i: streghe, ghette, ghiro, laghi; ci seguito dalle vocali a, 0, u: ciabatta, cioccolata, socio, ciuffo; gi seguito dalle vocali a, 0, u: giacinto, giallo, ringiovanire, giudizio, gia; ‘© sono trigrammi; » gli seguito da vocale: foglia, moglie, scompiglio, maglione; » sci seguito da vocale: scfaluppa, sciocco, asciugamano, scienza. Use LA FONOLOGIA p33 Le lettere straniere Le cinquellettere jy 1) w, x, y sono state in: trodotte nell'alfabeto italiano per lo pili pet trascrivere parole di origine greca e latina © di/origine straniera, In particolare: © §5I) Gunga, in inglese, gei) si pro- nuncia i semplice nelle parole di origine latina come Juventus, junior e nei nomi italiani di luogo 0 di persona: Jesi, Jesolo, fanda, Jacopo; si pronuncia g nelle parole di origine straniera: jeans (pronuncia; ‘gins) Jumbo jet (pronuncia: ‘giambo get’), judo (pronuncia: ‘giudo’). Un tempo la lettera era usata in italiano per indicare la i serniconsonantica (jeri) 0 la doppia i delle desinen. ze plurali delle parole in -io (vig) e veniva pronunciata come una i semplice; @ (KK) (capa): si pronuncia come una c dura o velare: karaoke (pronuncia: ‘ca. taoche’), karate (pronuncia: ‘caraté’), kebab (pronuncia: ‘chebab’). Viene usato anche nelle abbreviazioni come km (‘chilometro’) e kg (‘chilogrammo’); © WW (doppia vu) nelle parole di origine tedesca si pronuncia come la v italiana: walzer (pronuncia: ‘valzer’); nelle parole di origine inglese si pronuncia come la wita- liana; web (pronuncia: ‘ueb’), far west (pronuncia: ‘far uest’); © 1X X) (ics): si pronuncia cs: taxi (pronuncia: ‘tacsi’); © (YY) (ipsilony: si pronuncia come la t italiana: yoga (pronuncia: ‘ioga’), yen (pro- Nuncia: ‘ien’). In alcune parole inglesi si pronuncia ai: dry (pronuncia: ‘drai’), style (pronuncia: ‘stail’) La sillaba La(sillabal® UN/SUORO 0 UA Ertippo Tdi'suoni Comprendente almeno una VoCale’o.UnE tongo che forma una combinazione stabile in quanto pud essere pronunciata conuna sola emissione di voce, distinguibile dalle altre vicine; amore matemactica uomo aiuo-la __scher-zo In italiano, una sillaba pud essere formata: > dauna sola vocale: a-mo-re, e-spe-ti-mento; » da una vocale e una consonante: pi-lo-ta, e-mo: » da una vocale unita a pid! consonant: pre-mio, pren-de-re, sto-ria, stra-to; p daun dittongo: uo-mo, au-to-re: » da un dittongo unito a una consonante: to-go, pian-ta; ® daun trittongo: a-iuo-la; » da un trittongo unito a una consonante: guai, miei, tuoi. As econda del numero di sillabe da cui sono formate, le parole si distinguono in: [FRonBATIABEIIP] quando sono formate da una sola silaba es (BisleBE YI] avando sono formate da due silabe Sale, vento, pie-ga, an-dal, ee [RASIIBBENIIIY endo sono formate da tresilabe | 6a-pa-c8, aurto-may ahold ‘quando sono formate da quattro silabe _mo-to-ri-no, Bi-ci-cle entasbe |) qvordo sono formete da cinguesillabe quando sono formate da sel sillabe | SUONIE LE LETTERE DELLA LINGUA ITALIANA ate 9 TRCN eRe} L'in-na-mo-ra-men-to e la gio-ia" Saper dividere le parole in sillabe é importante sia quando, parlando, dobbiamo scandire (“sillabare") una parola per farla capire bene sia quando, scrivendo, ci troviamo a dover spezzare una parola perché siamo ar- rivati alla fine della riga e dobbiamo andare a capo. Ecco alcune regole per non sbagliare 1B una vocale o un dittongo inizial di parole, seguit da una consonante semplic, costtuiscono da sol una silaba: elica au-to-mo-bile fo-no-sfe-ra i una consonante semplice fa sillaba con la vocale 0 il dittongo che la seguon: mela o-do-re carpen-tie-re 1 le consonanti doppie, compreso il gruppo cg, si dividono sempre tra due sillabe: 05-50 acqua cas-set-tievra Bi i gruppi formati da s seguita da una o pity consonanti non si dividono mai e formano sillaba con la voca~ le seguente spi-ga strigiare —na-stro i gruppidi lettere che corrispondono a un solo suono come gi, ch, gh, gn, sc + vocale (digrammi) ¢ gli + vocale, sci + vocale (trigrammi) non si dividono mai gno-mo sci-vo-lo ban-chi famiglia —_bi-scia scialle Hi gruppi ci e gi sequiti dalle vocali a, o, u, a formare i digrammi cia, cio, ciu, , git 0 dalla vocale in cui la i non @ accentata formano una sola sillaba e quindi non si dividono mai: cia-0, coc-cio, ciu-co, gia-cin-to, gio-co, giu-gno, spe-cie, cie-lo,ef-fi-gie, Se invece lai 8 accentata e quindi si pronuncia, essa forma iato con la vocale sequente e fa silaba a sé: far-ma-ci-a, bu-gi-a, far-ma-ci-e, bu-gi-e ecc. 1 i gruppi di due o pit: consonanti diverse formano sillaba con la vocale sequente se insieme costituisco- no una sillaba che puo trovarsall'nizio, nel mezzo o alla fine di una parola po-sti-no in-gra-nare o-ste di-ma-gri-re i gruppi formati da due o pitt consonanti diverse si dividono se, con la vocale seguente, non costituisco- 10 un ruppo che pud trovarsiall'inizio di parola: la prima consonante del gruppo va con la vocale prece- dente, 'altro ole altre con la vocale della sillaba seguente: in-con-trere ar-te al-to tung-ste-no IB le vocali di un dittongo o di un trittongo non si dividono mai e formano, da sole o insieme con una con- sonante, una sola sillaba: au-la u-ra-nio a-iuo-la fio-re I le vocali di uno iato si dividono sempre e appartengono quindi a due sillabe diverse maestro te-a-tro zo pawra 1H nelle parole composte con un prefisso come dis-, in-, trans-, tra-, ben-, mal-, sihanno due possibilta: © si conserva intatto il prefisso 0 si divide la parola secondo le regole sopra esposte. Si pud pertanto avere: tras-met-te-re oppure tra-smet-te-re dis-ob-be-dien-za_ oppure _di-sob-be-dlen-za mal-in-te-so oppure ma-lin-te-so ben-arriva-to oppure _be-nar-r-va-to La tendenza prevalente @ quella di rispettare le regole generalie sillabare: tra-spor-ta-re, d-so-no-re ect E questa é certo la soluzione migliore, cui € opportuno attenersi. nel caso in cui ci si trovia fine riga con una parola apostrofata (dell’, quell ecc.) & consialiabile conser- vare lntegrta dela sillaba apostrofata e dividere regolarmente le parole: del+'amico, del-/arte, quel'uo- mo, neb/intervallo. Tende oggj a diffondersi,soprattutto nei giornali 'uso, non scorretto, di andare a.ca- po lasciando I'apostrofo a fine di riga: del/amico, quell'|uomo, nel/Intervallo (senza trattino, perché non sitratta di una divisione di sillaba). Da evitare, invece, la soluzione che reintegra la vocale elisa (della| ami- €2, quello| uomo, nelfo|intervallo), perché, oltre arisultare sgradevole alla lettura, cambia i testo originale. 10 @XG 4 ronowocia Laccento In ogni parola, tranne pochissime eccezioni, c’é una s altre perché viene pronunciata con maggior forza &, del tono della voce: citta onore tavolo dondolano (QUesto/particolare innalzamiento della Voce su Una sillaba della parola’sitchiamg accento 0, meglio, accento tonico (0 accento di parola). La sillaba € la vocale dei parola su cui cade Vaccento tonico si chiamano percid toniche, mentre le altre, privg di accento, sono dette atone. Infitalianioyihaccentors Mobile’ cio significa che, mentre in lingue come il francese ¢ il turco l'accento cade sempre sull'ultima sillaba e in lingue come il polacco cade sem pre sulla penultima, in italiano l'accento pud cadere, a seconda delle parole, su qua- lungue sillaba. In particolare, a seconda della sillaba su cui cade l’accento tonico, le parole si distinguono in. posizione d as sulla silaba celebrita, virti,falo sulla penukimasilaba ‘limon, palo, fatica sullaterzukima sileba 28/010, psieblogo, batlano: WG) sulla quartuttima silaba (eléfonami, mandaglielo ila quintltima silaba | @riinaglélo illaba che si distingue dalle quindi, con un innalzamento ‘accente In italiano, la maggior parte delle parole sono piane. Numerose sono anche le sdruc- ciole ¢ le tronche. Rare le bisdrucciole e le trisdrucciole. Esistono, perd, anche delle parole atone, cio prive di acento, che, proprio per questo, per poter essere pronun- ciate devono “appoggiarsi” alla parola che le segue o alla parola che le precede: nel pt- mo caso si chiamano proclitiche (‘piegate in avanti’), nel secondo caso enclitiche Cpiegate all'indietro’). In particolare: © sono proclitiche e si appoggiano alla parola che le segue gli articoli determinati- viil, lo, la, i, gli le; le preposizioni di, a, da ece.; i pronomi personal mi, ti, ci, si, vi,ne (= dilui, dilei, di cid, di loro, di queste cose), lo, ta, li gli, le; le forme me, te, ce, Ne gli accompagnate da lo, la, li, le, gl, ne a formare i pronomi doppi melo, telo, glielo ecc: i pronomi dimostrativi e gli averbi ci (= di cid, a cid, in cid, in quel luogo), vi (= 48 cid, acid, in cid, in quel luogo), ne (= da quel luogo); “Vedi il mare?” “Ti amo”; film gialli non mi piacciono”; “Io vado in spiaggia: ci vieni anche tu?”; © sono enclitiche e si appoggiano alla parola che le precede le stesse particelle pr nominaii e gli stessi avverbi citati sopra quando sono posti dopo il verbo: “Telefon mi”; “Parlane con qualcuno”; “Fatti sentire!”; “Vacci subitol”. In questo caso, comet sulta dagli esempi, esse si saldano alla parola che le precede anche nella grafia p 5.1 Luso dell’accento In italiano, l'accento si fa sempre sentire nella pronuncia, attraverso l'innalzamen” della voce, ma generalmente non si segna. Ci sono pero delle eccezioni. Di fat l'accento, nella forme di acento grave [=] 0 di accento acuto [=] a seconda che cada su una vocale aperta (4, i, i, é, 6) 0 su una vocale chiusa (é, 0) © su tutte le parole tronche: onesta, bonta, caffé, liberta, perohé, mezzodi, HSUONIE LE LETTERE DELLA LINGUA ITALIANA CGS 11 li pronome personle ri lessivo $é pud non es- see acentato quand | & seguito da stesso (0 | imedese). Ogg fat. | ‘© sui monosillabi che terminano con un dittongo (pi, pud, pié) o due grafemi Vocalici contigui: cid, gia, git, scia. Fano eccezione gui e gua che si scrivono senza accento; © sui seguenti monosillabi, per distinguerli da altri di forma uguale ma di significa- to, la grafia se stesso } '0 diverso: tende a prevalere sulla | da (dal verbo dare) da (preposizione) rafa sé stesso, Tutavia, | di (nome = “giorno”) —di_(preposizione) 7 aoe ; & (dal verbo essere) (congiunzione) i oalnew rele aR | 1a (avverbio) la. (atticolo, pronome personale e nota musicale) | ul, perch estes Ti (avverbio) li, (pronome personale) | ese stesse potrebbero | né__ (congiunzione) ne (pronome personale e dimostrativo e avverbio) | essere confusi con se io) {| $_] (pronome) se (congiunzione) | stessie se eal) stesse si (awerbio) si_(pronome personale riflessivo ¢ nota musicale) t@ "(nome = “bevanda’) te” (pronome) © sui composti di tre, re, blu e su: ventitré, viceré, rossoblit, quasi; © sull'interiezione altroché, composto di che. G= NON SBAGLIARE Quando si usa acento acuto e quando si usa I'accento grave “Mangi una pesca vai a pésca?” Come si vede dagli esempi acento & di due tip: Faccento gra- ve [5], che & quello pit! usato, che indica un suono aperto e si Usa sulle vocal a i, u (bonta, mezzod, lassi e sulle vocal e © © di suono aperto: & (= voce del verbo essere), caffé, pasca (= il frutto), veto (= participio passato'G volgere);accento acuto che si usa solo sulle vocal e e 0 chiuse e indica un suono chiuso: perché, né, pésca (= I'azione di pescar),vétto (= il viso). “Caffe” 0 “caffé’? Che accento si segna sulle parole tronche? Sulle parole tronche ina, i u,e, © sisegna sempre Faccento gra- ve perché talivocali hanno un sono aperto (onesta [ass Caffe, 2, cio, 8, poté, mangid, perd ec). Fanno eccezione alcu- ne parole tronche in sulle qual, vec, si segna Vaccento acu- 10 perche tal vocal hanno un suono chiuso (perché, ne, 8, scim- panzé ecc) i ieate hese. Luso dell’accento, invece, Bfeteoetns © quando serve per distinguere luna dall‘altra le parole omégrafe, cio le parole che si scrivono allo stesso modo zione a ‘accento: (aggettivo = (nome (dal verbo ambi (nome = (avverbio ‘fie “attre: ‘di capitand _compito (nome compito ‘zona’ G* pers, plurale del verbo WEE : “Nel capitand una nuova spedizione”) (aggettivo = ‘gentile’) ma hanno significati diversi a seconda della posi- iet0, superbo’) ) ire = ‘desiderare’) 220 delle navi’) nuovo’) 12° GR 4 ronotocia formica’ (ome = ‘laminato plastico’) formica (nome = ‘insetio’) intimo (aggettivo e nome = “un colloquio intimo") " (pets. singolare del verbo intmare 7 imo di use) Scie (G* pers. singolare del verbo intimare: “Gli intimo di us (verbo) (aggettivo femminile plurale poco pesant’) OccIOIO| | (nome = “albero che produce le nocciole’) noccidlo (nome = ‘stato pitt interno di un frutto’ e ‘nucleo centrale di un sistema’) Siibito) (aWverbio’="immediatamente’) ‘subito: (dal verbo subire) Di fatto, attualmente, in queste parole, l'accento non viene quasi mai segnato, per. ché il contesto in cui sono inserite permette di capire con certezza di quale parola si tratta: “Per migliorare devi studiare ancora”! “La nave ha levato l'ancora”; © sui plurali dei nomi in -io, per distinguerli dai plurali di altri nomi simili per grafia cosi si puo scrivere principi (plurale di principio) e principi (plurale di principe). Anche in questi casi, perd, si preferisce ormai lasciare al contesto il compito di chiarire il si Snificato della parola; © sulle forme dé, dai, danno del verbo dare per distinguerle da do (nota musicale), dai (preposizione articolata) e danno (nome) Luso dell’accento, invece, ERSSTUTETIG © su tutte le parole appartenenti a un linguaggio specialistico o settoriale o, pitin generale, su tutte le parole di cui si vuole indicare la pfonuncia corretta: edie, rubri- ca, persuadére, baiile, ciandsi, streptomicina, omdgrafo, metonimia, métopa, apécope L'accentazione delle parole specialistiche della medicina. Laccentazione delle numerose parole del lessico specialistico della medicina che vengono dal greco oscilla, nella scrittura come nella pronuncia, tra due forme: “arteriosclerosi / arterio sclerdsi", “edema / edéma’, “fl6gosi / flogosi”. Delle due forme, entrambe legittime sé si é consapevoli del fatto che la prima segue la regola dell’'accentazione greca ¢ la se conda quella dell’accentazione latina, é consigliabile usare la seconda. Tali parole, in fatti, sono per lo pitt entrate in italiano attraverso la mediazione del latino scientifio. Cosi, per quanto riguarda la parola arteriosclerosi l'accentazione e la pronuncia arte riosclérosi ricalcano quelle della parola greca originaria arteriosclérosis, che @ apput to accentata sulla terzultima; invece I'accentazione e la pronuncia arteriosclerosi calcano quelle della parola latina arteriosclerésis che, in virtii della cosiddetta “legge del la penultima”, é accentata sulla penultima (la o della penultima sillaba, infatti, € lu ga, perché trascrive una o lunga greca). Il medesimo discorso vale per edema: l'accet tazione édema viene dal greco oidéma, ‘gonfiore’, I'accentazione edéma viene dal lat: no edéma, che é accentata sulla penultima vocale, lunga in greco e quindi anche net la trascrizione latina. PER NON SBAGLIARE II dizionario e l’accento delle parole ‘ji dice ribrica 0 rubrica? Edie o edie? Persuadere o persuadé= 72? Spesso siamo incert tra la pronuncia piana e la pronuncia sdrucciola di una parola. Cosa si pud fare per evitare errori? Ba~ sta consultare il dizionario che su ciascuna parole segna: * Vaccento grafico che permette di stabilre su quale silaba de l'accento della parola: rubrica, edie, persuadére, baile + acento fonico che permetie di stabil se una e 0 una 05 no aperte 0 chiuse: pesca /pésca; volto / voto; venti / vent Zz VSUONIE LE LETTERE DELLA LINGUA ITALIANA ities 13 Laccento, infine EERIE TENT © sui monosillabi che terminano con una sola vocale, a meno che non rientrino tra quelli in cui l'accento distingue monosillabi di forma uguale ma di significato diver- So (il tipo da / da, é / ec. per cui si veda la tabella | a pag. 11): “io sto” e “io so” (e Non “io $6" € “io $Q"), me e tre, il re, blu, su, tra e fra, acento non si segna mai neanche sugli avverbi gui e qua Lelisione Uelisione consiste nella soppressione della vocale finale, non accentata (atona) di una parola davanti alla vocale iniziale della parola seguente, Graficamente I'e- lisione € indicata dalla presenza, al posto della vocale caduta, del segno dell'apo- Strofo, a segnalare che le due parole sono unite nella pronuncia ma restano distin- te nella grafia lo amico + Vamico (nella pronuncia: lamico) Lelisione BETSEY © con gli articoli lo ¢ la e le preposizioni composte con tali articoli: 'uomo, l'uva, del- Vamico, all‘antica, sull’opera ecc.; Velisione non avviene se la parola seguente inizia per i consonantica: la Jugoslavia; © con aggettivo dimostrativo quello /a: quell'inverno, a quell’epoca; ma al feramini- le le forme non elise (quella ipoteca) tendono a prevalere su quelle elise (quell'ipoteca); © con gli aggettivi bello /ae santo /a: bell’e fatto, bell’amica, sant’Agostino, sant’A- gata; ma al fermminile le forme non elise (bella opera, santa Elisabetta) tendono a pre- valere sulle forme elise (bell'opera, sant’Elisabetta); © on l'avverbio ci davanti a voci verbali comincianti per e: 0°, c’erano, c’entra; © con a congiunzione anche seguita dai pronomi personal io, egli, essa, esso, es- si, esse: anch’io (raro anche io); @ inalcune formule fisse come senz’altro, eutt‘al pit, mezz’ora, tutt’altro, nessun‘al- tra, alcun‘altra, Valtr’anno, a quattr'occhi, pover'uomo, buon‘anima, quand’anche, d’ora in poi, d’altronde, fin dallora Lelisione, che @ anche un fatto soggettivo, legato a scelte espressive e stilistiche di ti- parsons © on l’articolo maschile plurale gli e le preposizioni articolate composte con esso e con l'aggertivo dimostrativo quegli, quando la parola seguente inizia con ¢ gl'italta- ni oppure git italiani (forma oggi pid usata); © on articolo indeterminativo una: un’amica oppure una amica; © on il pronome personale maschile complemento di termine gli (= “a lui” e oggi anche “a loro”), quando le parole seguenti iniziano con gl'intimai oppure gli intimai; © con 'aggettivo dimostrativo questo /a: quest’anello oppure questo anello; quest'a- mica oppure questa amica; @ on i pronomi personali fo e ta, ma solo se non sussiste dubbio circa il genere maschile o femminile: I’invitai oppure lo invitai, la invitai; © con le particelle pronominali mi, ti, ci, si, vi, ne: m’avvicinai oppure mi avvici- nai; non t’importa oppure non ti importa; © con 'avverbio e congiunzione come: com’é oppure come é; © con la preposizione di: uno sguardo d’intesa oppure di intesa 14 IG LA FONOLOGIA Lelisione, infine BRRSEew ‘© con gli articoli 10 ¢ Ia, le preposizioni articolate da ess! Ser au 1o, alla ecc,) e gli aggettivi terminanti per vocale seguiti da parole © i per ig ie, io, tu, cioé per i semiconsonantica: lo Tonio, della tuta, ques : © conlarticolo indeterminativo uno, perché davanti a vocale esso & sostituito da. | la forma tronca un: un amico; , © conil pronome personale femminile le singolare (= “a lei”, e quindi complemen, to di termine) e plurale (= “esse”, “loro” e quindi complemento oggetto): le annunciai, | le avvertii; © con il pronome personale maschile plurale li: fi invitai, ‘© on la particella pronominale ci davanti a parole inizianti per a, 0, we alle for. me del verbo avere comincianti per h (ho, hai, ha, hanno): ci aspetta, ci onora, cj usa, ci hanno invitato. Le trascrizioni con I'apostrofo di espressioni di origine parla | ta come "Cosa Okai2”, “CKO bisogno di te" ecc. sono dunque scorrette: la consonan- tec davanti alle vocali a, 0, wha, infatti, suono duro e simili trascrizioni andrebbe- | ro lette “Cosa k’hai?”, “K’ho bisogno di te” perché la ¢ elisa assumerebbe un suono | | velare: ci occorse non pud essere eliso perché c’occorse dovrebbe essere pronuncia. . to coccorse; | © con la preposizione da, tranne che in poche locuzioni come dora in pot e dora in- nanzi, per evitare la confusione con la preposizione di: provenire da Agrigento, appar- | tamento da affittare; ‘© con le parole che, in una sequenza di pid parole, provocano gia lelisione della pa- | rola precedente: un‘altra amica é preferibile a un‘altr’amica; ma si veda guest altr’anno, | Il troncamento ILtrorcamento consiste nella cadluta della votale finale’arona’o dellint fing Te di una parola davant alla vocale o alla consonante iniziale della parola seguente: qualé unuomo —_ungran fracasso Come si pud vedere dagli esempi, esso, diversamente dallelisione, non @ mai indicato dall'aposttofo, II troncamento SSSR © con Particolo indeterminativo uno: un amico, un cane: © con gli aggettivi indefiniti alcuno, nessuno, ciascuno, usati al ma schile singolare: alcun sollievo, nessun uomo, ciascun partecipante © con l'aggettivo buono: buon uomo, buon gusto; © con gli aggettivi bello, santo e quello ma solo davanti a parole maschili singolari inizianti per consonante che non sia s preconso nantica, x, Z, ps, gn: bel tipo, san Pietro, quel libro: © on i nomi indicanti posizione sociale 0 attivita professionale come signores professore, dottore, ingegnere, cavaliere, frate © suora seguiti da un nome pt0- prio: il signor Antonio, il professor Rossi, il dottor Bianchi, l'ingegner Carrara, fra Crt stoforo, suor Maria, Con questi nomi, il troncamento awviene anche davanti as pre consonantica: l'ingegner Scotti, il dottor Sperandini; © con le parole come amore, bene, fiore, fine, fino, male ecc., quando sono usate in particolari espressioni fisse: amor proprio, ben detto, fior fiore, fior di panna, fin gut in fin det conti, mal di testa ecc. |SUONIE LE LETTERE DELLA LINGUA ITALIANA (tes ( )) PER NON spacuiare ~ Un’elisione o un troncamento? Abbiamo visto che I'elisione implica uso dell'apostrofo men- ‘teil troncamento, tranne poche eccezioni faclmente memoriz- abil (po', mo’, be’, ca’, ce simill, non richiede Vapostrofo: co- me si fa.a stabil se sitratta dell una cosa o dell'atra e, quind, se ‘occome mettre apostrofo oppure no? Un semplice espediente pra- ‘ico pub toglere d'impaccio: siha troncament e, quindi, non ci 15 ‘ole 'apostrofo, quando la parola che ha perduto la vocal fina le pu stare anche davanti a una parola che comincia per conso- ante; in cas0 contra, si ha elisione e quindi ci vuole 'apo- strofo. Cosi, buon uomo non si apostrofa (é un troncamento) perche si pud dire anche buon pane; invece pover'uomo si apostro- ‘a ( un'elisione) perché non si pud dire pover ragazzo. I troncamento, invece, BUEWOeTitel legato a scelte stilistiche personali © con l'aggettivo grande: si pud infatti dire, con una lieve differenza di significato, sia una grande dama sia una gran dama, sia un gran delinquente sia un grande delinquente, ‘© con gli aggettivi indefiniti tale e quale usati al maschile e femminile singolare: si ud infatti dire sia un tale personaggio sia un tal personaggio. Con quale, tranne che in. forme come qual é e ia quat cosa, dove é oramai considerato obbligatorio, é perd pre- feribile usare la forma piena: quale amico: @ inalcune locuzioni verbali come aver sonno, aver fame, voler bene, voler parlare, saper tacere, son tornato, son partiti; @ inalcune espressioni ormai cristallizzate come: amor proprio, ben bene, ben detto, ben fatto, fior di soldi, fior di farina, in fin dei conti, fin qui, mal di testa, mal di mare, ecc. I troncamento, infine, IESE © davanti alle parole inizianti per s preconsonantica, x, z, ps, gn: uno sciocco, uno zero, un bello zero, uno psicologo, un buono psicologo, un buono stipendio, il mio bello zaino, quel- lo strano individuo, uno gnomo, santo Stefano. Ma si dice san Zeno e san Stanislao, ingegner Stefani e commendator Zanzi. Sempre pitt spes nel parlato si dice anche un psicologo, un buon psicologo, un buon stipendio e un bel zero, forme che perd sono da evitare. Il troncamento con I'apostrofo. | roncamento si distingue dallelisione perché la parola che lo subis. pane”; be’ (= bene) non ha l'apostrofo. Fanno eccezione: po’ (= poco): “Un po’ di Be’, ne parlerem: ‘mo’ (= modo): “A mo’ di esempio; to” (= togli, nell’antico significato di “prendere”): *7o’, prendi’. Spesso vengono apostro- fati anche gli imperativi tronchi da’ = dai), di’ (= dici), fa’ (= fai), sta’ (= stai) e va’ (= vai) anche se sarebbe meglio riservare l’'apostrofo solo a da’ e a di’, che altrimen- ti potrebbero essere confusi con le preposizioni da e di, e scrivere invece fa, sta e va senza apostrofo né accenti Un troncamento con I’accento. La parola pié troncamento segnato dall'accento in locuzioni come “a pié di pagina”, La prostesi piede) ha eccezionalmente il ", “a pié fermo” ecc. La prostesi @ un fenomeno fonetico consistente nell’aggiunta di una vocale\(detta pro- Stetica) all’inizio di una parola iniziante per consonante, per evitare l'incontro con la consonante finale di una parola precedente: Per favore, mettimelo per iscritto. La prostesi é oggi ridotta soltanto all'aggiunta della vocale i davanti a parole inizianti per s + consonante, quando la parola precedente é la preposizione i, ma anche in questo caso é sempre meno usata: in /spagna, in istrada, in ispecie. 16 ¢ © | gruppi li/gli F Ry 333 4 Fonoiocia La d eufonica : La congiunzione e, la preposizione a e, meno frequentemen 2 cone le 0, quando, nella catena fonica, sono seguite da una parola uni i et oa Possono acquistare una d che rende meno sgradevole il suono prodott® 10 di due vocali consecutive e trasformarsi in ed, ad, od: “taci ed ascolta”; “questo treno va aq Ancona”; “dolce od amaro?”. Molto usate fino a qualche decennio fa, le for seinpre meno fequente ode qusi de tuo scomparsa, ed ead sono senite come forme letterarie e preziose. La d eufonica resisteSoltanto, € vale la pena di utilizzaria, Quando evita” incontri cacofonici come e-e, a-a, 0-0. Lortografia: come evitare gli errori La corretta sctittura’delle parole = cioe Vortografia (dal greco orthds,\“correttowye graphéyscrittura’),— presenta in italiano non poche difficolta ed é catisa di non po- chi ertori. Cid é dovuto al fatto che non sempre le lettere dell’alfabeto corrispondo- no ai fonemi, cio# ai suoni della lingua, e al fatto che molti suoni devono essere scrit ti utilizzando pit lettere. Analizziamo, quindi, le piti frequent difficolt ortografiche che si possono incontrare me eufoniche ed, ad, od sono ogg di usp ER IMPARARE A SCRIVERE CORRETTAMENTE I gruppi sce /scie La forma corretta é sce (scendere, scegliere, scelta, discesa, scettro, sceriffo). Fanno eccezione le parole scienza, coscienza ei loro derivati(scientifico, scienzlato, coscientemente, coscienzioso) @ le parole usciére e scie (plurale di scia). © | gruppi ce/cie e ge/gie Le forme correite sono quelle in cee ge, perché a cela gdavanti ala vocalee sono di per sé doc equindi non hae no bisogno della falce, luce, gettone, faggeto. Per, siscrivono -cfe & -gie con la * plural dei nomi che asingolare teminanoin -cae-ga:farmaca > famace, bia > bugle, alergla allel * il plurale dei nomi che al singolare terminano in -cla e -gla, ma solo quando «cla e ’ le: camicia > camicie, ferocia -* feroci, valigia —- valigi,cliegia — cliegie (ma orm me valige, cilege); * i nomi cielo e cieco; + nomi, per lo pit di origine latina, superficie, specie effcienza, deficienza, suffic if fenza, effigie,igiene e i loro deriva * i nomi in-eree fra: ater pastcciere (ma anche pastcer)crciera,raggiera (aro raqgera -gia sono preceduti da vocar ai sono ammesse anche le for- © Siusa fi = allinizio di parola: liana, lievito,liocorno, futo (le uniche eccezioni sono costi glielo, gliel, gliel, gliene); ~ quando la I suona doppia: allievo, cancellere, ido, solievo; = nelle parole in cui 'accento cade sulla ie nei loro dervati: mala (ammaliare, maliérda), regalia e simi a segue {dall'articolo gle dai pronomi |SUONIE LELETTERE DELLA LINGUA ITALIANA (CZs 17 (rer ntpanane a scRivene conneTTAMENTE ~ in alcune parole che conservano la grafia originaria latina, come cavallere, cilegia, concilio,esilio, miliardo, mi- fone, mobil, oo, petroio, vigil e simil. Trai nomi propri,inomi di persona s scrivono tutti con fi (Amelia, Emi- No, Virgilio), tranne Guglielmo; tra i nomi geografici alcuni, per lo pit di origine latina, i scrivono con I (Italia, Si- cilia, Versilia), mentre altri, per lo pit di origine straniera, si scrivono con il gruppo gl (Marsiglia, Sivigia). * Siusa gliin tutti gli altri casi: bersaglio, conialio,figlio, fogto, tiglo, luglio, famiglia, vaglia ecc. Il derivato di fami- gia, famigliare, si pud scrivere anche familiare © | gruppi mb /mp Davanti alle consonanti p e b si usa sempre me mai’ bambina, campana, gambero, impegnarsi, comportars. Fanno eccezione alcuni composti di bene: benpensante, benparfante. © I gruppi gn /ni ta forma corretta é gn: disegno, bagnino, gnocco, ingegno. Fanno eccezione alcune parole che derivano dal latino e ne conservano la grafia: colonia, scrutinio, genio, niente ecc. © I gruppi gn /gni Il gruppo gn sequito da a, e, 0, u si sctive soitamente senza la : campagna, ingegnere, compagno, ognuno. Fanno eccezione j casi in cui lai é accentata (compagnia) ¢ le desinenze della 1* pers. plur. dllindicativo presen- tee della 1” e 2* pers. plur. del congiuntivo presente dei verbi in -gnare, dove la i fa parte della desinenza: segniamo, bagniate ecc, © Le lettere ce qe i gruppi cua, cue, cui / qua, que, qui e cuo / quo Davanti a ua, ue, uisi usa lalettera q: quadro, qualita, questione, qui, quiete Fanno eccezione parole come arcuato, cicuire,circuito, faccuino, Davanti a uo in alcune parole si usa ¢ (cuoco, cuore, innocuo, proficuo, scuotere ec.) e in altre parole che per lo pit la avevano gia in latino q (quota, quotare, quotazione, quoziente, quatidiano, iniquo, liquido, liquore). In caso di dubbio, perd, la cosa migliore é consultare il dizionario, anche perché tra i suoni cuo e quo nen c’é nes- suna differenza. © I gruppi cqu / qqu Il raddoppiamento del suono qu si scrive equ: acqua (e tuti i suoi derivati e compost: acquitrino, acquedotto ecc.), acquisto e deriva, nacque, tacque Unica eccezione ¢ la parola sogquadro, che raddopnia in qqu. © I gruppi gu/qu Bisogna stare attenti a non confondere le parole scritte con il gruppo gu e quelle scritte con qu: guida, guizzo, guin- zaglio, quidare, guancia, squardo, uguaglianza e quintale, quinto, qualita, quaderno, quadro, squadra. Occorre pre- stare particolare attenzione alle coppie quanto / quanto e quizzo / quiz. @ Laletterah Lalettera h é detta muta, perché non ha alcun suono, Comunemente; infati, essa viene usata solo come segno gra- fico per indicare che le consonanti ce g hanno suono duro anche se sono sequite dalle vocali ee: cherubino, chilo, margherita, ghiotto La lettera h, perd, & usata anche: * per cistinguere le voci del verbo avere (ho, hai, ha, hanno) da parole che si pronunciano all stesso mod (0, a, anno), * nelle interiezioni esclamative, per suggerire |'idea del prolungamento del suono: ah, oh, uh, ohimé ec. La lettera h, inoltre, compare come lettera iniziale (h etimologica) di varie parole latine (habitat, homo, humus) e straniere (hotel, hamburger, hobby, hostess). segue 18 ERE LA FONOLOGIA NO) Pen twPanane a scrivene conRerrAMENTE @ Le consonanti doppie sono essere semplici o doppie: cane joie abblamo ai visto in alana le consonant in poszioneintewocalica possone ®5S7° SE chaare a ‘panne; come pute abbiamo visto, la consonante doppia corrisponde, nella Pee evels che hanno Rita aha lunge e pil forte e ha valoe distintivo, ci consente di dstnguere tra loro parole ch pala) da uno raddop, Uguali: rsa rissa, sete / sette ecc. Non & perd sempre facile distinguere un suono Sane ae e Piato (la palla) Cid dipende soprattutto dal fatto che alcune parlate regionali ten So eee ee doppie, mentre altre tendono a raddoppiare le consonanti semplici. tutto complicato Seondultaraa dil gole precise sulluso delle consonanti doppie e, quindi, in caso di dubbio, la cosa migliore sy arantaitaen 7 Quelle che seguono sono soltanto delle indicazioni di carattere generale, utili per evitare gli errori pil g * Bron si scrive mai doppia davanti al suffisso -ile: noble, commestibile; * gynon si scrive mai doppia davantia * non si scrive mai doppia ~ ne! nom! terminanti in -fone (anche se nella pronuncia corrente la consonante suona spesso doppia): concezio- ne, dizione, lezione; ~ nel nomi terminanti in -zia, -zie, -zi0 (furbizia, equinozio, giudlzio, polizia ecc.)e nei loro derivati (poliziesco, giy. diziario ecc.). Fanno eccezione i nomi derivanti da nomi o aggettvi con z doppia (pazzia, da pazzo ecc) ei no- mi di origine straniera (razzia). \22,invece,sisctive sempre doppia nelle parole composte con i suff: -o220, -uzzo, -izzare, e nei loro deriva tt: maritozzo, predicozzo, peluzeo, indicizzare, organizzare, organizzatore: * nelle parole composte liniziale della seconda parola raddoppia ~ quando la prima parola @ composta da una sola silaba o ha comunque I'accento sull'ultima silaba: cos? + detto cosiddetto; su + dett suddetto; fa + mi = fammi; ~ quando la prima parola€ costtuita da sopra, sovra, contra, da, fra, e, 0, né, se: soprassedere, soprattutto, so- vrannaturale, Contraddire, dabbene, frapporre, eppure, ossia, nemmeno, semmai; ~ quando la prima parol @la preposizione a /ad oil pretisso ra~adolzionare,attendere, accadere, aggiudi¢ae raddrizzare, raccogliere, rammendare. ne: regione; © Vaccento Per uso dell‘accento, per esempio sui monosilabi sui quali manosillabi (@ /e, sé /se ecc.) sui monosillabi come qui e at Unita, par. 5.1 Luso deil‘accento, Vaccento deve essere segnato per distinguerli da alt lua su cui non deve essere mai usato, vedi in questa © Lapostrofo as Suis del post ofo — da evitaresopratuttoIerore, requentisimo, di apostofere articoloindeterminatio un = vedi in questa Unita, par. 6 Llisione. © II troncamento Sul troncamento ~soprattutto quello degli aggettvi bello, Grande, santo, questo, quello ~ vedi in questa Unit pat 7'Il troncamento). © La divisione in sillabe Sulla divsione dele parole in silabe - ein paticoare sl modo di spezzare fe parole in tne riga per andare a ca- po vedi in questa Unita, il box Come si dlvidono fe parole in sabe in par. La sllaba, © Luso delle maiuscole Sull'uso delle maiuscole all'nizio dei nomi propri e dei nomi comuni usati cor x me nomi propri, nonché alinizio di un testo © dopo un segno di punteggiatura forte, vedi Unita 2 La punteggiatura ela ‘matuscole, pa. 2 Le maiuscole.- ‘© Luso della punteggiatura : Sul'uso dela punteggiatur, vedi Unita 2 La punteggatura e le maiuscole, par 1 La puntegglatura Sull'ortografia vedi gli esercizi 83-100 alle pp. 35 ss, | SUONI € LE LETTERE DELLA LINGUA ITALIANA at 19 Esercizi formativi suoni e le lettere della lingua italiana > = costituiscono I'insieme di base del sistema fonologico di una lingua © possono essere rappresentati graficamente mediante simboli speciali, detti gruppo di 2 vocali ) aruppo | chesipronuncia con una sola | | gruppo di 3 vocali indivisibili jere non si pronuncia con una i ( emissione di voce J } ; Gian iimmD Gl sae nga aD) Galan pa oD i pal bod f,9.h, 1 m,n, p,q, v2 (+e lettere straniere:j, kW XY) ) doppie 4 digrammi H __trigrammi ~ 2consonanti uguali___) (gruppo di 2 lettere che 0) (Gribpa di lettre che ‘trascrivono) in posizione intervocalica Un unico suono sonantico tun unico su 10 consonantico Tene pall ) ([Segrai, eric, scala) (Gp aaio, magione, sctenaa a) la sillaba suono © gruppo di suoni comprendente almeno una vocale o un dittongo, pronunciata on una sola emissione di voce. A seconda del numero di sllabe da cui sono formate, le parole possono essere monosillabe (per), bisllabe (ma-re), trisillabe (ge-lo-sia), quadrisillabe (tem-pe ino), pentasillabe (ma-te mati-ca) 0 esasillabe (or-dina-ta-men-te) |__ sidicono toniche, Se l'accento cade: sull’ultima sillaba le parole sono tronche (fe-l-c-ta), sulla penultima sillaba le parole sono piane (fe-ti-no), sulla terzultima sillaba le parole sono sdrucciole (me-sto-o), sulla quartultima sillaba le parole sono bisdrucciole (te-l-fo-na-mi), sulla quintultima sillaba le parole sono trisdrucciole (o¢-cu-pa-te ne); | quelle prive di accento si dicono atone (Ctetisione 7}-+{ é la soppressione della vocale finale non accentata (atona) di una parola davanti alla vocale ) iniziale di u la seguente; al posto della vocale caduta si usa I'apostrofo (Vamico) (Ciltroncamento } { @ la caduta, in particolari circostanze, di una vocale o di un’intera sillaba atona in fine parola (avanti alla vocale 0 consonante della parola seguente (qual é, un gran pasticcic) @ aggiunta di una vocale allinizio di una parola iniziante per consonante per evitare Vincontro con la consonante finale della parola precedente (per iscritto) lad eufonica_ }-{ @ 'aggiunta della lettera d per evitare incontro tra due vocali consecutive; ormai si usa solo t Per evitare gli incontri a-a, e-e, 0-0 (parla ad Amalia; orso od omicorinco) Per ricordare come s fa la divisione delle parole in silabe vedi prospetto a pagina 9 ) Per evitare gli errori di ortografia vedi prospetto alle pagine 16-17-18. rmatiw izt fo 20 @XERB 4 ronoLocia lfabeto oe: Metti in ordine alfabetico i seguenti gruppi di lettere. a 1.6%a6tbou abconrtuz 6.p,h, z,d, x 1c) 2fpnemadq. 7.k, y, bm, @ af P 356, © b, 1,570) cele 8.h, b, v, w, a, f, Uy K 4&yidnb flip 5.5uadftng Ox hye mM) t= 40.k, hy, 4, w, 0, U Q orta in ordine alfabetico accanto alla lettera opportuna le parole o espressio. & ni che trovi qui di seguito. violino pianoforte sintetizzatore batteria nota zampogna ukulele heavy metal karaoke maracas tastira flauto inno orchestra work song compilation quartetto empliicatore rap gospel xilofono jazz _disco-music yé-yé _liuto electronic dance music A amplificatore E 1 M Q u i B ~ Ej J N oat ith v z c G K are} es Ss w — D H L P aes x s Pv iy Lt rT A = yy Q 0 Wi g Riempi lo spazio vuoto tra le seguentti lettere con Ia lettera opportuna secondo & Vordine alfabetico. EG pO 2G oe| Sak era7- 9 we Need Slaves Gaon, (= Ris ul quaderno, disponendole in ordine alfabetico, le seguenti parole, ripre- se da lingue straniere ma ormai di largo uso anche in italiano. kiwi — jogging — windsurf ~ homeless — yogurt - killer ~kit — web — wrestiing — xenophobia ~ yacht — jeep ~ welfare ~ ketchup — joystick — yoga ~ hangar - check-in — low-cost - discount — gel go Quello che segue @ I'elenco, riportato in disordine, degli alunni dell iscrivil i s la 1B, Riscrivilo sul tuo quaderno secondo lordine alfabetico dei cognomi, seconde ase det ane scolastio. Fatima Haghigi, Kevie-Apgelett, Giulia Marangoni, Bujar Dervishi, Erica Glagnoni, Lili Hu, Fr 0 Carli, Hossein Tahini, Egidio De Ross, Yussuf Boulouiz, Fabrizio Vigotto, Glola Emanuall; ince eee neces Pasquali, Gorge Szabo, Said Qulad, Ambra Franzo, Jacopo Russo, Marta Esposito, * Kevin Angeletti, Fa oronavento | Oz a in ordine alfabetico le parole di ciascuno del seguenti gruppi. orto, lattuga, albicocca, potatura, concime, pomodoro albicocea, concime. | guanti, sciarpa, scarponi, berretto, piumino, felpa mime. tattuga, orto, pomodoro, potatura_ Parigi, Madrid, Londra, Dublino, Lisbona, Berlino gelato, torta, pasticcno, tiramisu, budino,torrone zueca, 2ucchero, zafferano, zattera, zebra, zip negozio, nuoto, nervo, noleggio, nube, nubile _ rosa, roditore, rete, rotondo, ruspa, rastrello a quindici, quinterno, quiz, quinto, quintale, quinguennio ___ eccellenza, eccentricita, eccezione, eccedenza,eccesso, eccetera hotel, hacker, hall, humus, horror, henné —_+ isi ere ieee

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