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866 sono resistenti alla flessione per la ioro forma a U ed abbisognano di nessuno o di pochi sostegni interme- r adattario, sul posto/alle varie esigenze. Gli elembnti si possono usgfe a semplice strato 0 Ato, Varia che si racchiude é una buona colbenza ter- Verso un canal di gron- da lateral gli interstizi tra gl § gStere rinforzata con fibra di ve\o (Fig. 4/524): fanfo Barte di tutta quelia serie di protioti non vetro- nose di svariate forme con element! autoportanti 0 sorretti da intelaiature formate con materili diversi 4.3. Le strutture di collegamento verticale 4: 1. Le scale Le scale sono quelle particolari strutture che han- no la funzione di collegare piani a diverso livello. Esse vanno diversamente esaminate secondo il tipo di edificio nel quale devono svolgere la loro funzione. La struttura, il numero e l'ubicazione delle scale, cosi come la forma e le dimensioni, dipendono stret- tamente dalle disposizioni inteme e dalle caratteristi- cche dei corpi di fabbrica (semplici, doppi, tipi, inea- "i, rettangolari, quadrati, stellar, articolati, a piani stalsati etc.); molt piani che compongono i mademni edifici pongono altresi problemi di rapporto tra le scale © | mezzi meccanici (scale mobili, ascensori, mon- tacarichi, patemoster) e problemi propri delle scale stesse dovuti a parlicolari destinazioni (grandi ma- gazzini, locali di spettacolo, ulfici, ete.) anche in rife- Fimento alle preserzioni dilegge (scale su paretiester- ne, di sicurezza, a prova di fumo, ete.) axe SEZIONE 46x 96] 20 | 20/ 50 | 100] 54x 104 asx 14s] 90 [130] 50° [150] 54 x 154 56x 36] 40 | 40] 60 |"60] ox et s6x 86| 4 | 70| 60 | $0) oex 94 8x 86] 7 | 70] $0 | G0] 94x 94 Bex 116] 7 |100] 90 |xz0} 94x 124 96x 96] 8 }"80/100 | t00] 104 x 104 96x 146] 80 |130/ 100 |t80| toe x 154 98 x 236 80 |220| 100 |240| 104 x 244 96x 296] 80 |250) 100 | 300| toe x soe 116X116 100 foo] 120 |tzo| tae x te 1s x 146 |100 }130] 120 |150| t2¢ x 154 1g x 176]100 | 160] 120 | 100) 124 x 104 116 x 236 |100 }220] 120 |240| 124 x 244 PIANTA 116 x 246 |100 |230| 120 |2s0| 124 x 254 11a x 208 |100 | 250] 120 | 270] 124 % 274 jas x 446/130 [130] 150 |150| 154 X te 146 x 176 [130] 160] 150 | 180) 184 x tee 48 x 2061130 |190] 150 |210| 154 x 214 tas x 236 [130 |220| 150 |240| 154 x 244 145 % 266 {130 |250| 150 | 270| 184 x 276 178% 176 | 160 |160] 189 | 160] tee x 164 175 X 236 |160 }220] 160 | 240 184 x 244 178 X 286 | 160 |280| 160 |370] tea x B74 362 | ae} | oe ete see |e! | soe oc | xsament 968 $9001 |aool |imo if risa roo} Jizz] | ieee r uso fisoe | |isoe] | ieee We ortee| ton a [ee tee cltaee ‘Auer 29 om engl Oo Fangla dl base 15 om ey eer 367 Fig. 4525 - Nomenciatura deci element component una scala ABCD = vano scala R a P t Pe B b larghezza di Pa © larghezza oi Pi T = pozzo 0 anima della scala PB & parapetto, = linea di ealpestio i, : e 50) PIANTA planerott. planerott intermedio pianerottolo pianerottolo i partenza | SEZIONE 1-2 368 In ogni caso la scala resta, dal punto dl vista sirut- turale e morfologico, elemento caratieristica di colle- gamento del var piani posta diversolvello; nelle case signori e unifamilari é anche elemento decorative e architettonico difusione cegli spaz interni mentrene- gl ecific a grande altezza ha, quasi esclusivamente, la funzione di elemento ai siourezza ed emergenza in sussidio ai mezzi meccanic’ (ascensor) 4.3.1.1. Caratteristiche funzionali Le scale sono composte da un‘insieme di elementi venti clasouno funzione propria; chiamasi (Fig. 4/525): = vano scala, il volume contenente la scala; - struttura portante principale, la struttura di am- bito che delimita il vano; questa pud essere in mu- ratura tradizionale, in calcestruzzo, in cemento arma to, in acciaio, in legno, a seconda del sistema struttu- tale adottato nel?edificio; ~rampa, a struttura di collegamento tra due ripia~ nia diverso livello; + gradini, glielementi che formano la rampa a loro volta costituiti da un elemento orizzontale detto pe- data = p 6 da un elemento verticale detto alzata = a; + pianerottoli o ripiani o tavolieri, gli olementi corizzontall interpostitra le rampe; possono essere in- termedi se posti per interrompere le rampe e dl arri- vo se queste terminano in essi; - parapetito, elemento che svolge ruolo di prote- ione laterale @ di aiuto lungo il percorso consenten- do di appoggiarsi al suo bordo superiore ove & collo- ceato i corrimano; in cert! casi il parapetio assume funzione portante, in alr @ costituito da una ringhiera in ferro, da pannati di vetro o altro materiale: + linea di calpestio, la linea secondo cui si per- corre la scala; questa linea dista circa $5 cm dal corrimano per rampe di larghezza maggiore di mt 0" = Fig. 4/526 - Pendenze usual per pant ielina,cordonato, scale ‘communi, scala uso bordo ed a pet 1,10 e coincide con Tasse deta rampa quando que- sta ha larghezza inferiore; nelle rampe in curva dista 40 om. dal corrimano quando le rampe sono pit lar~ he di em. 80 e coincide con 'asse di queste per lar- ghezze inferior. Passando ad un esame pit dettagliaio del vari ‘element la rampa, considerata come insieme di gra- dini, é elemento pid importante in quanto determina il collegamento ta i piani postia diverso livello. Essa & caratterizzala dalla sua pendenza - rap- porto tra dislvelio dei pian collagatie proiezione oriz~ Zontale - cioé dalla sua inclinazione; questa influi- ‘sce direttamente sulla funzionalita della scala deter- minando lo sforzo fisco richiesto a chi la percorre. Scale molto inctinate possono essere percorse da individu fisicamente prestant! mentre quelle poco in- clinate sono pit adatte a individul imitate possibli- ta energetiche. Per pendenze minctt del 10% - inclinazione < 6° - possono usarsi semplici piani inclinati (Fig. 4/526); ~ per pendenze comprese tra il 10% © il 26% inclinazione da 6° a 15° -siusano le cordonate che sono formate da piani incinati non plu del 10% @ da aizate verticali alte non pil di 10 cm.; | piani inclinati devono avere lunghezza non minore dimt. 1,20-due passi - per evitare che il superamento dellalzata av- venga sempre con la stessa gamba; = per pendenze comprese tra il 26% il 100% - inclinazione da 15° a 45° - si usano le scale coni rnommali grain; quoste a loro volta si auddividene in scale leggere da 15° a 23°, normali da 23° a 35° e pesanti o ripide o forzate da 35° a 45°; per pendenze comprase tra il 100% @ 389% - inclinazioni da 45° a75°-si va nel campa delle seale da bordo, da macchine o da miniera; = per pendenze superior - inclinazioni da 75° a 90° -si passa ne| campo delle scale a pioli, di cor- da, etc ‘Neal editici ad uso abitazione si usano scale nor- mali con inclinazione da 23° a 35°, Evidentemente linclinazione di una rampa & data dal rapporto a/p (alzata/pedata) dei gradinl Per ottenere la migliore agibilita funzionale della. scala, la ricerca del rapporto a/p si besa sulla lun- ghezza di un passo d'uome in piano; assunta tale. larghezza pari a 63 + 65 om., e quindi in media 64 com, la formula empirica pid usata per stabil i valor di ae pé quella del Blondel 2asp=64em. (1) nella quale si suppone che l'energia implegata in uno spostamento in verticale sia doppia di quella impie- gata in uno spostamento in orizzontale e che l'ener- gia complessiva sia uguale a quella impiegata per fare un passo in orizzontale. Dal diagramma della Fig. 4/527 & facile deter- minare graticamente i valoridi ee pdata 'inclinazione della rampa. 32 fa 22 2 a wes ee Bt ° Fig. 4527 -Diagrarnma per determinare graficamentealzata peda dal gradine canoecende lnlnazone dela rapa. Altre formule pure usate sono: arp=4som. (2) 8 Nella tabella 4/528 sono riportti, in corrispon- denza dei valori di a i corrispondenti valor di p rica vati con le formule (1) (2) ¢ (3). In genere si scogle: a= 12+ 150m. per scale monumental! e di edifici 520m. fae 3 pubbiici a= 15 = 17 cm per scale di edifici ad uso abi- tazione; a= 17+20cm. per scale secondatie ¢ di servizio. da toner prosente che, nelle soale narmat deg edi di abitazione “una rampa deve avere gradini uti ugual, pub essere opporiuno diminuire leggermente le aizate nelle rampe degli uti pian per non afaicaretrop- Po chile percorre; = una fampa non deve essere mai formata da meno di 30 da pil oi 15 gradini; meglio se | gradint sono 10 « 12; os aie 20 190-200 8) b) ¢) 969 0 @ @ asap t4om.| aap a atem.| 42+ eszem| Gadeta_em,_| peta em [pete om 28 35, 347 37 35 | 34 4 36 4 | 38a 14.5 35. 335 | 327 5 34 33 T32. 155 33 325 “a | 46 2 So reical noo 165 at a5 30 Avs 30 3 | 294 115 29 305 | 287 18 28 30 28 185 a 295 aa 18 26 29 267 195 26 25 | a6 [20 24 28 254 Fig. 528 -Tabelia dei valor p (poeta) caval in fone d a {aara) con le forme lu in uo. = pianerottol si distinguono in semplici, che han- no forma quasi quadrata, e doppl, che hanno forma rettangolare allungata; i pianerotiol intermedi sem- pile doppi devono avere dimension’ non minorl della larghezza delle rampe mentre quell dl arivo ® op- portuno che abbiano larghezza maggiore di quella delle rampe per consentire la sosta delle persone, un pili comodo aocesso apiani ed eventualmente Paper tura delle porte degli ascensor: le rampe devono avere, preferbimente, svluppo rettlineo; & bene che la loro larghezza non super i due metticonsiderando che chi percorre la scala ten- do a spostarsi verso ilcorrimano 0 verso il muro d'am- bito per appogglarsi; quando per varie ragionila scala deve avere larghezza maggiore, & bene interromperia, longitudinaimente con conimano intermedi (Fig 4/529) 2200 y 2200" 4 200 d) Fig. 4/529 a) Larghezza oi rampa retinea pe I passaggo frontal dl una persona b} idem perl pascaggio dl due persone: ¢)klom por i pascaggto ol to persone; d ampa larga intratalongtusnalment cde cortmane interme. 370 Le larghezze delle scale, in base ai dati dettati dall'esperienza, possono essere le seguenti ~scale diservizio 0,80 + 1,00 mt. = scale comuni 4,00 + 4,80 mt - scale signorili 30 + 1,50 mt. =scalonidionore 1,50 + 3,00 mt. ed oltre. In effetti, per edifici con special destinazioni -lo- cali di spetiacolo, grandi magazzini, edifici per fo sport, eto, le larghezze delle scale vanno caloola- te in base al numero delle persone da sfollare ed al tempo previsto per lo sfollamento completo (67). Inoitre, ai fini del superamento e leliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pub- blici e privati, occorre applicare le norme contenu- te nella legge n° 118 del 30/9/78, nel D.P.A. n° 384 del 27/9/78, nella legge n° 13 del 9/1/89 6 nel D.M. nn? 236 del 14/6/89. 4.3.1.2, Forme ¢ classiticazione delle scale Secondo I'uso a cui sono destinate, le scale pos- sono essere esterne ed interne. Le scale esterne, usate in tutti tempi per le pos sibilta architettoniche che offrono (anche se di ditfici- Je manutenzione) possono essere: - scale frontali con rampe normali al prospetto delledifcio che abbisognano di spazio per il loro svi- luppo occondo neceseatio intorromperis con frequent pianerottolt (Fig. 4/530); ~ scale parallele alla facciata ad una o due ram pe semplici o doppie (Fig. 4/531); + scale a rampe curve di grands effetto sceno- grafico (architettura barocca) ma dificil a percoreersi peril variare delle larghezze delle pedate trapezoidal lungo le diverse linee di percorso (Fig. 4/532). Le scale interne a seconda della forma si di- stinguono in: ~seale dritte formate da rampe in linea, interrotte da uno 0 pit pianerottoll secondo la loro lunghezza (67) W calcolo della lrchezza delle rampo sinposta nel mado sequent: “un uom, nel camminare, occupa uno spazio in larghezza & cm. 5 crea; es60 porcorrin madia 4 Kevh 6 cio 68 mk. al minuto; pole lalanghezza un passo diem. 63 + 65 5 pub asoumere ce in un minuiopercare cca 100 pass In marcia orénata 6 regolare, ettraverso una laghezza di cm, 58 pascoreboero qui, nun minute, 100 persone; te- rerio Sant che in caso di slolamente 0 iscese veloce marcia non & ordinals o rogoare pera formazione ot ingor- {hve vorte, s suppone che anziché 100 passno 10 porso- Fe (Coeficiente di slcurezza 10) in tal medo i larghozza ‘Complessiva delle tampe che consentono distolars un i= mara Pal parson In un minuto sara i) P 10.55% ~ 005s" Se s| wole cho lo sfollamento avvenga in N minut la ar ‘hezza deve rampe sare y= 0.055 PN Fig. 530-Scalaostr na ronal, impe semi Ywy Fig, A532 Scala estema a rampe cune, (Fig, 4583); 1 rampe si sicono @ volo quando sono appoggiate a sostegni normal alla linea di calpestio, a colio 0 a sbalzo quando sono appoggiate ad un solo sostegno continuo parallel alla linea di calpe- stio, Incassate quando sono appoggiate a due So- 371 A B an CEE} TERT : 1H Lio 2 sbalzo # coll sezione A-B pre tl | sezione =D Fig. 41599 Scale cite, Lye incassata sezione E-F | a sezione a-8 Fig. 4634 - Scala as anima 372 stegni continui parallel alla nea di calpestio; in que- ste scale i pianerottoli avranno targhezza uguale @ quella delle rampe e lunghezza pari ad una pedata pits un numero intero di pas: ~ seale ad anima composte da rampe incassate appoggiate al muri di ambito e ad un muro centrale ai spina chiamato anima della scala (Fig. 4/534); furono usate in molte costruzioni prima delf'avvento dol c.a, e risultarono economiche ma monotone ¢ poco iiluminate; per queste due ultime ragioni si alleggeri spesso il muro di spina sostituendolo con archi ¢ pllasti, scale a pozz0 costiuite da due o pili rampe a Volo 0 @ sbalzo sostenute dai muri dela gabbia 6 che lasciano al centro uno spazio vuoto pio meno gran de chiamato pozzo delia scala (Fig. 4/595). Sono ‘oggi le pil usate perché faciimente realizzabill, co- nomiche e di buon effeto; nel eilzia corrente, peri ruolo assunto di element di sicurezza e di emergen- za, queste scale vengono sacriticate in vani piecol ‘con pozz! di dimensioni ridottissime; ~ scale a tenaglia composte da rampe larghe che, dopo un pianerotiolo intermedi, si dividono in due rampe stretle 0, viceversa, da due rampe slretie che siriuniscono in uniche rampe larghe (Fig. 4/536); nel primo caso le scale a tenagla consentono linizio della Salita a centro e Fartvo ai due lal della gabbia men: tte nel seconda caso sia Vinizio della sata dai due lalie Fartivo al centro; la rampa larga deve avere lar- ghezza pari alla somma di quelle detle rampe strette ~ scale circolari ed ellitiche ad anima 0 a poz 20; si chiamano anche seale elicoidali o scale a chioceiola per la forma che assumono nel loro svi luppo verticale; sono dificil a percorrersi peril varia- re dalle larghezze delle pedate trapezoidal lungo le diverse linee di percorso (4/537). 4.3.1.3, Iuminazione, aerazione ed ubicazione delle scale Lilluminazione delle scale deve sempre essere ottenuta direttamente dall'esterno curando che non si abbiano forti contrast di luce o abbagliamenti che possano impedire, a chi le percorre, di vedere l'esat- ta suocessione del gradini 8) indicazione al piano in cui ha niio fa Seala Fig, 4/535 - Seala a pozzo a tre ramp Fig. 4/536 - Scale a tonagia: a) iniaio sata centrale @ avi lateral bina salt lateral @ artivo contale. plant Intermed €}Indleazione ai'utimo plano Sy TN SS 1 373 Fig, 4/537 - Scale efcolal: a) scala circolare a ozo: b) scala creolare ad anima (a chioccola};e) scala otica a poze J regolamenti locali per gli edifici ad uso abitazione e fe norme di sicurezza per gli edifici di uso pubblico fissano precise prescrizioni al riguardo. Solo quando il pozzo abbia sulticienti dimension! « Medificio non abbia pit di tre piani fuori terra e con- sentita filluminazione unicamente dalfalto mediante lucernaro solat in vetrocemento: in questi casi é sem- pre necessario creare delle finestre di aerazione pe- rimetrali comprese tra il tetto ¢ la copertura luminosa oppurlunamente sopraelevata rlspetto a questo. Un vano scala di elevato sviluppo verticale che prende luce e aria solo dalfalto, non @ sufficientemente llu- minato in corrispondenza delle rampe det piani bassi e funziona come camino, con notevole pericoloso tt raggio, in caso d'incendio, Per ledilzia residenziale pubblica, vigenti norme dilegge consentono che scale, servizi e cucine siano aerate con ventilazione forzata, siano cio’ senza aerazione ¢ lluminazione diretta (68). Le norme antincendio dettano preserizioni per gli cxifici per abitazioni 6 per quelli aventi particalari de~ stinazioni - alberghi, collegi, scuole, ospedall, grand magazzini di vendita, edificl per Io spettacolo, etc.; exifici in genere destinati a colletivita o trequentati da un numero elevato di persone. [Negi etic por abitazions, Ia gaia dela scala e gliasoer Sori non devono essere in comunicazione con negozl, deposi 1 laborator o comungue con locallnon destina’ ad abieazioni (68) -Loggon. 166 de! 2715/75, oNorme per interven strane pat dl emergenza por attvita edge - art 12,10, 20. (un. 148-30! 76775), DM. 8/775, «Modificazion! alle istuzioni Ministerial 20/6/1896 rlativamente al altozza minima ed ei rogue igenico sanitar! principal dei local 3! sbltaziono, (U.n, 190 del 18775), Legge n. 513 dola8/77, «Provvecsment urgent per a0 {alerazione dal prograrein corso, nanzlamart un p> {gramme straorinario 9 canone minim delfeiizia res ‘enziale pubbleas, art 19 (G.U. n. 208 61 17/877}. ufc & consentito accesso a cantinoie singole oa local per autoclave © iserva idrica, mente le comunicazion tra scale, asconsor local cantinali pertinent lo abltazioni dell'esiio ‘sono consantite secondo i tio di questo (vedl D.M. 16/5187 1. 248 - GU. n, 148 del 27/6187) apertura dolle porte di accesso alla scala dave eesero prevista in modo da non ridure la larghezza del pianorotoka al ‘soto di quela dole rampe; I rghezza di quoste non deve ‘essere infriore & m. 1.05» 1.20 seoonda i tipo di edifico. Iplanerotole lo rampe devono avere stutura ine. on materiale di equivaionte comportamento al'uro @ al fu000; I ‘marmo deve essere usato solo come rivestimento. Ciascuna scala deve essere dotata di impanta antincer «lo conforme alle nome contenu al punto 7. del ctato DM. 248 del 18/5/87 Nei versie editfc, a seconda dolla superficie cl com- patenza d ogi scala per piano, possono essere richiasto scale, fed almeno un ascensore per cascuna cl essa, a prova di ftumo (Fig. 4/5381) accesso dial vari pian a tli scale deve aver luogo unis mente da terrazze o balconi completamente apert e di ade- ‘guata ampiezza; anche Faccesso alla scala dal piano terono ‘ralzato deve aver luogo da spazl scapert oppura da unatvio ‘che pub avere comunieazionisotanto con uno o dua local pet licustode e sempre che apertura di accesso atl local, cos) ‘come tutte le are aperture delia scale, sia prowista l porta, resistente al fuoco e a tenuta d fur, con chiusura automat ca avente le caratterisicne «REI» rchiest, La scala deve essere aerata da aperture, poste @ quota superiore a quella dagl ingress al pieno piu elevato, dsuper- {ice netia complessiva non iferoro ad tm? tall aperture pos- ‘sono essere fernite di dispostivi pera protezione dagh agent almosteric. | pradini devono avere, di norma, forma rettangolare; eo- ccezionalmente si possono ammettere dl forma trapezia pure Cché la pedata sia larga almeno em. 20 sulla linea di calpostio fom. 40 dal bordo interna); la scala deve essere prowsta ch 1 vari scala @ ascensore, | fir, te porte, li element! con pianerotiol incastrati a sbalzo ad un solo lato della struttura perimetrale; al bordi liberi saranno Vincolate le solette delle rampe (Fig. 4/560a); con pianerottolincastrati a due lati opposti delle strutturelaterali,che sosterranno, come nel caso pre- cedente, le solette delle rampe (Fig. 4/560b). Per luci normall, anziché ricorrere a travi a 60- stegno delle rampe e dei pianerottoli si possono co- struire delle solette-travi rampanti, sagornate a ginoc- chio ed incastrate direttamente alle travi orizzontali poste all'aitezza dei pianerottoli e sostenute dalla struttura in corrispondenza del perimetro della gab- bia (Fig. 4/561). Gli esempi riportati nelle figure si iferiscono qua- sitotalmente a strutture in ¢.a.; ovviamente, allorché le scale dovranno costruirsi in legno o in acciaio, git 384 i SELIONE 1-2 pares puclen dei SEZIONE 3 mensole ip lamiara saidate padate c pianerota IES ne tn egno rove ha b) Fig. 558 - Scale costonute da tevi para Ile al ai unghi dels rampe: a) con tra © soletie nc; b) con tain ferro e gracn inegn, imma SEZIONE 1-2 'SEZIONE 3-4 riempimento con_materisle soletta dete romps | eave Fig. 41559» Scala con rain eal bord de! planerottal che eostengone le solete dele rape e da panerotol stessi 385 Pieneotolo » sbalzo r ‘whette delle Be i SEZIONE 12 WH ceo de ol LTT), SEZIONE 3-4 5 Fig. A580 -Soale on le soatte dels rampe incase plane fetes ‘al s)ianerotol a chavo; parrot ncaattoraments ale raul dala stuttura. 4 nee 7] clog dei SEZIONE 1-2 Fg. 48561 -Soela con solo trai rarpant sagomate a gitocohio eg incastate ale to: Worzzontal dota evutura. 386 chemi indicati si realizzeranno in modi diversi in di- pendenza del materiale usato che richiede impiego di tecniche diverse nei collegamenti, nella realizza- zione delle travi e delle solette, nella formazione dei gradini, etc. In ogni caso bisogna studiare con cura git innesti delie rampe con i pianerottoli;infattl le rampe che Cconcorrono in un ripiano sono una ascendente ed una, discendente e le travio le solette arrivano stalsate di un gradino. Le soluzioni che si possono adottare sono quelle indicate al paragrafo 4.8.1.4. in cui si opera uno sfalsamento per realizzare la continuité delintrados- 80 0 dol passamano; ciascuna delle soluziont indica- te risulta particolarmente conveniente secondo lo schema strutturate adottato, - Le scale a sbalzo hanno una tradizione molto antica; sono realizzate con gradini autoportanti o con strutture a sbalzo ineastrale al muri di ambito della gabbia ¢ libere verso il pozzo. | gradiini autaportanti passono essere realizzati in pietra da taglio a massello, di buona resistenza e sen- za soluzione di cantinuita nella massa; i solidi cost ‘uenti i gradini vengono murati, mano a mano che si alzano i muri di ambito della gabbia, per una profondi t& non minore di 90 om. e vengono unit 'uno allaltro mediante una giunzione a taglio scantonato; un solide ‘cos! incastrato lavora a flessione e taglio ma la stabil- ‘adi tutta la scala, ad opera ultimata, @ anche garanti- ta dalla mutua solidarieté fra tutti | gradini sloché ilca- rico su uno di essi inferessa praticamente tutti quel precedenti nel senso della salita; & questa une solu- Zione molto usata nel trapanese (Fig. 4/562). Per piccoli sbalzisi possono costruire scale cost- tuite da lastre incastrate che formano le aizate ¢ la- sire, anch'esse incastrate ed innestate alle prime, a formare le pedate; in altri casi si possono usare sol- tanto lastre di conveniente spessore incastrate a muro per costituire pedate; in entrambi i casi il materiale deve essere opportunamente scelto trai pid: compat- ‘i, di massa uniforme e senza venature (Fig. 4/563). Atiualmente | gradini si prefabbricano anche in cemento armato 2 sevione triangolare, ad L oa 1, appositamente modulati riferendosi alle cimensioni dei mattoni pieni e tali da poter consentire piccole variazion! in altezza e in larghezza; attri ti sono quell ad altezza variable in pietra artticiale e in metallo (Fig. 4564), Tra le scale a sbalzo di questo tipo possono esse- re comprese le scale a chlocciola con gradini a peda- {a trapezoidale muniti di manicotti che, ad assem blaggio ultimato, costituiscono i sostegno verticale assiale (Fig. 4/586) Fig. &/562- Scala con grain shalzoin plata da agioa masselo (ale ala tapaness). Cl aod) tet, a) ¢ + b) rm, =; Fig. 41560 - Scale con grain a ebelze format da astro in petra a agi. a) Fig. 4564 Grain prefebsca inca: a-b-c) che nan consentc- ro vatisiori di 20 p 6) modliat sule dimension dsl maton, ongentoneplocelevanazien dl a p; e)consontone ample varie iodine a 'SEZIONE 3-4 Teai force per ciancom gaaino nt sale Get rains SEZIONE 1-2 (orci dara olette ad Atreall mature di une tave IGlcen ©) rave a gnocchi. Fig. 4/588 -Scala a sbatzolnc.a:)con soletie a sbalzo;b) con gradnia sbalzo; 387 \ Fig. 4/S65- Scala a chicciola oon grant 1 shalzo in piotraerfciae (oa). inecltcle_ineasinta aghast in maar 0, 5 te cits 2) 388 Nelle strutture a scheletto in c.a, sono molto usate le scale con solette portanti a sbalzo 0 con gradini portanti a sbalzo; in entrambi i casi le strutture a sbalzo sono incastrate 0 a travi a ginocchio a loro volta incastrate ai sostegni posti al verticl della gab- bia (Fig. 4/566) 0 ai muri perimetrati quando sono realizzati in c.a, Nel primo caso si costruisce una soletta a sbalzo inclinata, di spessore conveniente, su cui i riportano i nuclei del gradini realizzati con materialileggeri nel ‘seconde caso ciascun gradino & una mensola auto- portante a sezione triangolare, convenientemente armata con tert a forcina e statte, collegata a quelle precedent e seguenti mediante le stesse statfe e i ‘ert di ripartizione. Una scala a sbalzo in c.a. pud essere realizzata, quando | mur di ambito sono gia esistenti, costruen- do dei gradini a mensola incastrati nei muri, posti a cistanza di 3 - 4 pedate, che reggono una soletta in ca. incastrata a due mensole consecutive; in tal modo si evita un profondo incastro continuo tungo i muti di ambito esistenti ¢ si eseguono sottanto del fori di- stanziati, di conveniente profondita, in corrisponden- za dei gradini a mensola. 4.31.6, Elementi di completamento Uttimata fa strutura portante della scala e co- struti, ove oecorre, i nuclei dei gradini in laterzio 0 in calcestruzzo, si provvede al rivestimento di que- sti mediante marmo, legno, pietre atfciali, gomma, linoleum, etc, secondo le esigenze; in ogni caso i! materiale scetto dave possedere oltimi requisit di durezza, impermeabita, resistonza alatrito @ al "arto; alle pedate in marmo o in pieta artiiciale si da una leggerissima pendenza, nel senso dela d- scesa, chiamata acquatura { parapet, che nelle scale monumental erano costruiti con colonnine torite balaustre in marmo, sono ogg realizzati con element’ pit legger-tero, cttone, legno, vero, etc -pitso meno ricch ed elabo- rali secondo Fimportanza della scala; di solto vengo- no fssatiaipianerotal etn punt intermedi delle rampe modiante grape, codette o zanche saldamente ancorate alia struttura ‘Siusa anche il parapetto pieno costruito in matto- ni forati coronati da un cordolo in c.a., o da solettine sot in c.a. 0 da lastre di cemento retinato: il para- patio pieno verra rivesito da intonaco o da vario materiale ¢ sara finito superiormente con copertina in legno o marmo 0 petra artficiale o laiera zincata o plastica, etc Sul parapettoleggero in erto, ottone, et, siapiica ilcorrimano in legno, mn metallo 6 in materia plastica, Lateraimente, sul muri d! ambito e su! parapetto pieno, si collochera uno zaccolo, di materiale adatto al rivestimento dei gradini, che segue l'andamento di questo e protegge i uri dao sporco @ delusura ig. 4/567) \ \ 4.3.2. Giascensori | Riferentosi alla classiticazione riportata nelle vi gent norme\g ascenson e imontacarich, secondo loro caratterisjiche, sono classificati come segue (1 ~ Categorie A” ascensor adibt al trasportg/

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