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(Washington DC, 28/01/2004) Edmunds sembrava tranquillo, come sempre. In effetti, sembrava avere soltanto due emozioni: tranquillo e incazzato. Strout invidiava la freddezza con cui il capo affrontava ogni situazione. I numeri, comunque, erano solidi, i dati convincenti, non cera motivo di agitarsi. Noel aveva parlato con sua moglie la notte prima. Era in albergo, non riusciva a prendere sonno. Si era stupito di come il nervosismo lo avvicinava a Miranda. Chiacchierava con sua moglie per ricordarsi delle sue debolezze, per spogliarla e mostrarsela fragile, indifesa. Cos facendo si rendeva cieco alle sue di debolezze: un giochino psicologico che gli aveva lasciato in eredit Strout senior nel testamento. - Signori, il Presidente vi sta aspettando. Il chiasso di voci nella testa di Noel si tacit allistante. Edmunds si era gi alzato e si dirigeva senza aspettarlo verso lo studio Ovale. Un gorilla con lauricolare trasparente teneva aperta la porta. Strout raccolse frettolosamente la sua valigetta e quella del capo. Quella in vera pelle italiana nera laccata di Edmunds, cadde rumorosamente. Il gorilla minacci Strout da dietro gli occhiali neri, senza scomporsi; Edmunds lo degn soltanto di uno sguardo carico di disgusto. Actor Studio Strout si impegn al massimo per ignorare lopulenza del potere USA: drappi dorati, tappeti finemente ricamati, cuoio, legno intagliato, odore di comando. Non voleva sembrare un turista giapponese, non voleva mostrarsi in soggezione. - Allford, che piacere! Ti trovo bene - il Presidente si era alzato e stringeva calorosamente la mano di Edmunds. Vedo che non perdi labitudine di girare con il tuo cagnolino! prosegu stringendo la mano a Strout. Che figlio di puttana pens Noel ricambiando la stretta con un sorriso al fluoro. - E lei di circondarsi di scimmioni sotto steroidi! rispose Edmunds con un ghigno. Touch. Il Presidente fece segno ai primati di lasciarli soli. Quando le porte si chiusero i tre presero posto attorno alla scrivania. Non era la prima volta che Strout stava a colloquio con il Presidente nello studio Ovale, ma era una situazione a cui era impossibile abituarsi. I muri, impregnati di Storia, opprimevano tutto e tutti; persino il Presidente, vittima del loro fascino. Per non pensarci, Noel non perse tempo: inizi a frugare nella sua valigetta ed estrasse tre fascicoli. Li distribu ai presenti. Edmunds nel frattempo fissava il Presidente con le braccia incrociate. Il Presidente non sembrava gradire. - Signori, non vi dovevate disturbare disse il Presidente rovistando nel cassetto della scrivania ed estraendo un fascicolo, identico a quello di Strout ci sono certi privilegi che vengono con questo incarico: per esempio avere occhi e orecchie ovunque. So perch siete qui e posso gi dirvi che non mi interessa. - Via, via, non sia frettoloso rispose calmissimo Edmunds ci sono sviluppi positivi che vogliamo discutere con lei. Abbiamo raccolto dati estremamente confortanti. Finalmente

Vi ho gi detto che ho letto il fascicolo. Non c niente di interessante. Ci sono cascato una volta nei tuoi i dati sono confortanti, non ha nulla di cui preoccuparsi, ed invece mi hanno fatto a pezzi pubblicamente e lo scherzetto mi costato un sacco di soldi Lei ci ha fatto quasi un milione di dollari! AllAmerica costato un sacco di soldi, non a lei! tuon Edmunds. IO sono lAmerica! ribad il Presidente.

Strout si fece il pi piccolo possibile. Sent la mancanza della sua famiglia, dove era lui a tuonare. Si ment promettendo di essere pi presente. Per lennesima volta. Incoll gli occhi su Edmunds. Il professore si massaggiava le tempie con la sinistra, con la destra frugava nella giacca. Estrasse un sigaro. Accese. Esal fumo e parole. Tirata. Tiratooona. - Signor Presidente. Siamo partiti con il piede sbagliato. Se per cortesia apre il fascicolo, io e il mio collega saremo lieti di illustrarle i brillanti risultati delle ricerche - Allford disse il presidente scuotendo appena la testa sei troppo vecchio? Non ci senti bene? Delle vostre ricerche non me ne frega un cazzo! Se in quel buco di merda in Virginia ti sei messo a fare il capo, beh qui sei a Washington! Non ti bastano le tue amicizie, non ti bastano i tuoi senatori. Qui non conti un cazzo! il Presidente prese il sigaro dalla bocca di Edmunds e lo spense sul fascicolo. E lo sai che non fumo! - Ah non conto un cazzo, eh? disse Edmunds alzandosi Vede, qui che sbaglia signor Presidente. Se lei in questo ufficio grazie a tutti quelli che non contano un cazzo come me! Lei non qui per fare il bene della nazione, lei qui per fare quello che noi decidano sia il bene della nazione. Se fosse stato per lei e la sua campagna da rifiuto alcolizzato dellesercito, sarebbe ancora in Texas a far fallire le aziende degli amici di pap. A dirla tutta, lAmerica non la voleva nemmeno. Le ricorda nulla il 7 Novembre del 2000? - E questo cosa centra? - Non faccia il finto tonto. Lo sa quanto sono costati a paparino quei cinque voti? - Non lo - Lei solo una marionetta. La mia solo una delle mani che lei ha nel culo, quindi non abbia larroganza di dirmi che non conto un cazzo, altrimenti le faccio cagare sangue, signor Presidente! Edmunds si sedette. Accetti un consiglio. Non faccia finta sapere quello che le succede intorno. Non mi racconti che lei legge tutti i rapporti, i fascicoli, i decreti legge. Se cos fosse, avrebbe dovuto fermare gli aerei lundici Settembre, no? - Non ti permetto di parlarmi in questo modo - Ah no? E cosa mi fa? Dichiara guerra alla CIA? O a Medicare? Ritira lassegno di quattrocento miliardi di dollari che ci ha regalato per Natale? Ah no, non sapeva nemmeno a chi lo stava firmando! O forse corre da paparino? Beh, paparino riceve ogni giorno fascicoli della CIA e non credo che gradirebbe un incidente diplomatico interno.

E allora cosa mi dice di Columbine? Li leggo i suoi fascicoli - controbatt il Presidente non troppo convinto. Columbine stato un errore, un tragico errore. Ci servito a capire che gli psicofarmaci sono i detonatori della bomba interna. In quindici ne hanno pagato le conseguenze. Che riposino in pace. Vedi Allford, hai il loro sangue sulle mani E lei signor Presidente? Da quanto tempo non si guarda le mani? Da quanto non conta le bandiere dei morti nella SUE guerre? I nostri soldati, i nostri eroi combattono e muoiono per la libert, non per un progettino di scienze! E non infangare la loro memoria! Per la libert?? La libert di chi? La libert di un popolo che li combatte per difendere la propria libert? Risparmi i suoi discorsetti di cera per la nazione. Io me ne sbatto i coglioni della sua retorica!

Il Presidente incass, di nuovo. Strout aveva aperto un fascicolo. Scorreva con gli occhi numeri, date, parole che in quel momento non volevano dire assolutamente nulla. Si sent grandissimo. Si sent piccolissimo. Schiacciato. Forte. Fuori luogo. Colpevole. Impaurito. - E se la nazione ancora le da retta, - prosegu Edmunds sempre pi indemoniato grazie alla nostra ricerca che stronca liniziativa dei pochi che non si lasciano millantare dai giochetti, dalle parole e dalle sue promesse del cazzo. Noi rendiamo perfetta lAmerica. Noi mettiamo collare e guinzaglio al cane a Stelle e Strisce, lo portiamo in giro e raccogliamo le sue cagate con pezzi da cento! Si ricordi che lei, al massimo, dura otto anni, noi invece per sempre. Edmunds estrasse dal taschino un fazzoletto e si tampon il veleno che gli imperlava la bocca. - Ma gli Americani - mugugn sconfitto il Presidente. - Gli Americani faranno ci che hanno sempre fatto: continueranno a credere in quello che noi decidiamo sia il sogno americano! Il presidente fissava la scrivania giocherellando distrattamente con una penna. I suoi occhi spenti sembravano immuni a ogni tipo di emozione. - Ma funziona veramente? Cio li controllate davvero? Edmunds fiss Strout che sent i suoi occhi addosso. Si alz di scatto, apr il fascicolo, lo colloc davanti al Presidente e pronunci le parole che aveva recitato da giorni a s stesso. - Certo signor Presidente! I risultati ottenuti dalla sperimentazione sui volontari sono da considerarsi definitivi. Il chip funziona perfettamente. I traumi di guerra sono stati completamente rimossi. I soggetti sono reinseriti appieno nei contesti familiari e pronti a ripartire come volontari per qualunque missione sia prevista. Laggressivit dei detenuti stata domata. Partecipano attivamente ai programmi di recupero e i primi ad essere rincasati non hanno avuto alcun tipo di implicazione con altri reati o attivit criminali. Purtroppo la prima sperimentazione su civili non ha conseguito gli esiti sperati. Come precisamente chiarito dal dott Edmunds, il caso di Columbine si

dimostrato un fallimento. Le cause sono state analizzate e non si ripeteranno in futuro. A cinque anni dalla tragedia siamo pronti a ripartire con la sperimentazione sui civili non volontari. I soggetti saranno ragazzi e ragazze di et tra i quindici e i trentacinque. Stiamo cercando candidati provenienti da piccole citt, con familiari situazioni difficili, traumi, ecc. Cerchiamo persone isolate, marginali. Gente che non faccia domande. I primi risultati concreti saranno consegnati entro lanno. Ne sar soddisfatto. Rendiamo perfetto ci che Dio ha fatto imperfetto. S, lho detto! Edmunds sbuff rumorosamente. Non aveva gradito la virgola romantica che Strout aveva spavaldamente esibito. - Sono sicuro che al Presidente non interessano le tue riflessioni. puntualizz secco Allford, poi voltandosi come lei sa, noi non esistiamo. Il nostro lavoro non esiste. Ufficialmente non esiste nemmeno il palazzo nel buco di merda della Virginia dove lavoriamo. Onestamente non volevo nemmeno lincontro di oggi, ma ognuno deve rispondere a qualcuno e gli altri caldeggiano perch anche il Presidente sia sempre aggiornato. Edmunds si accomod sulla sedia, si prese tutto il tempo necessario, accavall le gambe, fiss altissimo il suo bassissimo interlocutore - Ci sono poche e semplici regole per essere un ottimo Presidente: fare poche domande, intascare pi soldi possibile, allenarsi a lanciare alle partite di baseball e non farsi succhiare il cazzo da una stagista sovrappeso. - il Presidente ruppe in una risatina infantile. - E quindi cosa dovrei fare? chiese. - Assolutamente nulla, come il solito. rispose Edmunds con un sorriso vittorioso deve firmarci un documento estremamente top secret e continuare a dire le sue frasi da biscotto della fortuna. il Presidente si rilass sulla sua poltrona E per questo suo impegno nella nostra ricerca, ricever i finanziamenti per la sua nuova campagna elettorale. - Dove devo firmare? - Qui signor Presidente intervenne Strout porgendogli un foglio rigido, ruvido, spesso e leggermente ingiallito. Il presidente fece saltare il tappo della penna scoprendo un pennino doro. Gett locchio sulle tante parole, lesse soltanto le due scritte in grassetto: Top Secret. Autograf deciso. - Stavo meglio nel mio ranch in Texas la prossima volta mi farete rotolare e scodinzolare per un biscottino? aggiunse sarcastico il Presidente richiudendo la penna. - No signore, quello lo faccio io da bravo cagnolino! rispose acido Strout. Edmunds si era gi infilato la giacca e dava le spalle alla scrivania. Noel si sbrig ad archiviare il foglio e richiuse tutto nella sua valigetta. Era troppo agitato per capire come stava. Raggiunse Edmunds. Il Presidente guardava fuori dalle vetrate. - Complimenti signor Presidente, cos che fa il suo Dovere! disse sornione Edmunds.

Il Presidente non rispose. Le porte dello studio Ovale si aprirono. I gorilla gonfi di steroidi non si erano mossi: due stipiti ignoranti. Il mondo della Casa Bianca correva frenetico: plichi, fogli, donne, tailleur, tacchi, occhiali, auricolari, cellulari. Prima di uscire Edmunds chios: - Ah, unultima cosa: lei mi deve un Cohiba Esplendido Julieta No. 2. -

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