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vuttdNbeme Incollabora GSE - Gestore dei Energetici LE GUIDE BLU IMPIANTI A NORME CEI 15 FOTOVOLTAICO eee & “TutoNonmel- Le Gude Bly 1.15 -Fotovotaico Questo volume 2 stato preparato da un gruppo di lavoro composto da: Gabriele Carrescia Francesco De Mango Lucio Feroti Luciano Gaia Giovanni Pipia Francesco Trezza Femando Vienna e coordinato dal: prof, Vito Carrescia, docente di “Tecnica della sicurezza elettrica” al Politecnico di Torino. Ristampa e aggiomamento giugno 2017 Copyright © TNE ‘Sra i Rone 29, 10138 Teno ‘TeLO11 ool 1212 ra. Fv 11 661.8105 ra, -wrwsaait-afostest ‘Tutti dirt di riproducione anche parciale € con qualsiasi mezzo sono riservata norma di legge delle convencion|internazionali La Ter Promens Palo Grid Toxine AGTT Belasco (TO} Te. 011 MORSE aoe ISBN os. s8.948i7 20-8 PRESENTAZIONE I problemi principali degli impianti fotovoltaici riguardano soprat- tutto il dimensionamento del campo ¢ gli aspetti impiantistci. Le guide sul fotovoltaico sono prodighe sul primo tema e reticenti sul secondo, anche perché, in mancanza di una adeguata esperienza impiantistica, le norme tecniche sono molto vaghe in merito, In controtendenza, questa guida blu indica le soluzioni pratiche ai vari problemi impiantistici, sulla base dei principi generali della tec nica impiantistica, delle norme nazionali nei paesi pit avanzati e dei lavori normativi in sede internazionale. Ringrazio, per la preziosa collaborazione, il Gestore dei Servizi Energetici-GSE, il quale & ben consapevole dell’importanza per il Paese che gli impianti fotovoltaici siano eseguiti a regola d'arte, Mi auguro che questo sforzo congiunto possa essere utile a tutti gli ‘operatori del settore fotovoltaico. Prof. Vito Carrescia ML 2 13 4 1s 16 WW 18 24 22 seers INDICE IRRAGGIAMENTO SOLARE E POTENZA ELETTRICA Irmaggiamento solare Principio di funzionamento di una cela fotovoltaica CCaratteritiche eletriche delle cele foxovoltache ‘Tip di celle fotovottaiche Timodulo ati nominal escelta moduli Stringhe e campo fotovolaico Liinverer PRODUZIONE DI ENERGIA E1 Dalla potenza allenergia eletica Radiazione solare Energia prodotta dai moduli Orientamento ed inctinazione dei moduli ITRICA 120 V c.c. (i moduli conformi alle norme EN 61730-1 EN 61730-2 sono considerati di classe II); + classe C: tensione 120 V c.c. (i moduli conformi alle norme EN 61730-1 ¢ 61730-2 sono considerati SELV).° TABELLA 1.A - Coeffciente di temperatura per la potenca (Cz), temperatura della cella in condi ioni operative nominali (NOCT) eficiensa di conversione (1) di alcunetipologie di modal, Troon te NOC oy bi woouts ero ne eee we, Slicto monoeristallino =034-05 5650 Sle pollersalling 034-05 45550 Siicio amor ~02+-05 5250 58 Gate 022 5-043 5250 910 cs 0264-05 45450 10s 2 ‘Multghucione -03 >20 \ Letcenss di conversions di un modulo ovviaments infor «quia dil ingot celle che 1 costiiscono, sopra aus ele erie dh mismatch * Nella norma TEC conispondente pov a classe B (sez potesione contr § cont ine applicable slo nll one reine, inczesail lle persone comuni. Tale case on ®anmessa dll norma expen. 1.19 Fotovotaco 29 ‘Ogni modulo deve disporre di una targa leggibile © indelebile, su cui devono essere riportati i seguenti dati nome o simbolo del costruttore; + tipo o numero di modello; ‘+ numero di series? 4 polarita dei terminal o dei conduttori; {+ massima tensione di esercizio per la quale il modulo & adatto; * + classe di impiego de! modulo; + simbolo di classe II (per i moduli di classe A). Teostruttore del modulo deve inoltre fornire gli ulteriori dati necessari per l'impicgo dei moduli, tra cui * tensione a Yuoto Use; + corrente di cortocitcuito Ie: + massima poteniza Prax, Con indicazione delle tolleranze di produzione; + tensione e corrente nel punto di massima potenza (MPP) Upp € Inox PAF. 1.8; + corrente nominale massima dei dispositivi di protezione contro le sovracorrenti ab- binabili al modulo (in genere fusibili); ‘numero massimo raccomandato di moduli collegabili in serie/parallelo; ‘temperatura della cella in condizioni operative nominali (NOCT); ‘massima corrente inversa tollerata; coefficient di temperatura per le variazioni di tensione (B) e di potenza (Cy).° Seelta dei moduli La percentuale di potenza ricevuta dal sole che il modulo trasforma in energia elet- ttica, cio’ l'efficienza di conversione, par. 1.3, ® sicuramente il parametro pit noto e pubblicizzato dai produttori "Sulla base delle norme EN 61730-1 (CEI 82-27), EN 50380 (CEI 82-22), EN 61215 (CEL 82-8) ¢ EN (61646 (CEL 82-12), tr or peraizo non lint e contador * La data ei nog0 di produzione devono essere indicat sul modulo, opp ese pot informa ‘odie, a numero di see ie a 2B possibile stale seopo ricorere a clon 4 La targa dei modul in siiio amorfo dove rporare ache il valorenominale ei vale mini dela masimapotenza in usc, * Pe indicare in moo sinttico chee si ieee alla potena ce il modulo forisce nel punto fun ionamenio di masima poteza 8 vals ao di exprimere Pas in wat ci picoa (Il che nappropia. ‘W,anche se comodo, pr de motivi : ~ Tui i msara della potenza® watt (W), no esit i wat d piceo CW; * itiodulo po fore una potenza anche supeioe a Pay S€'itagpiamento sul piano dl modulo supera 1000 Win, species Is temperatura nferione a 25°C. " Lcoefficien di temperatura sono anche chismati “coeticien temic”. 30 _TutoNorm- Le Guise Bs 1. 18-Fotovotaleo 3 Di fatto, questo parametro ® meno importante di quanto non si creda. Infati, due mo- Vasiazion el iraggiamento da 100 Win? a 1000 Wisin meno di 2 sono frequent FIGURA 1.14 - Schema di principio di un inverter monofase PWM con trasformatore a 50 He, # quindi importante non solo P’accuratezza con cui linverter individua il punto di ‘massima potenza, ma soprattutto la velociti con cui insegue tale punto (tempo di as- sestamento). inverter adegua la frequenza e sincronizza la tensione a quella di ete ai fini della ‘essa in parallel con la rete stessae si dsattiva automaticamente (va in stand-by) in ‘mancanza della rete, 0 sei valori di tensione e di frequenza escono dai limiti prestabi- Iii, par. 5.2. ' inverter funziona entro u instand-by.* La tensione del generatore fotovoltaico (cio’ Ia tensione delle stringhe) & massima quando la temperatura del modulo & minima (ad es. -10 °C), ed & minima quando la temperatura del modulo & massima (ad es. 70 °C), par. 1.3. Se ad esempio il coefficiente termico per la tensione (B) ® uguale a 0,1 V/°C alla tem- petatura di 70 °C la tensione del modulo diminuisce di 0,1 x (25 - 70) = 4,5 V mentre -10°C aumenta di 0,1 x (25 + 10) = 3,5 V. Se la stringa & composta da 10 moduli la tensione oscilla di +35 V e - 45 V. ‘Occorre quindi scegliere I'inverter in modo che la tensione massima e la tensione mi- hima del generatore fotovoltaico rientrino nella finestra di tensioni accettate dallin- verter con un buon margine di sicurezza Circa la scetae il dimensionamento dell inverter vedere il par 94 il par. 9.5.? wervallo di tensioni in ingresso, al di fuori del quale va : " Ovviamente quest funzioni non son previste nel inverter desing impint in iol, * Sea teasione & oppo bass non mantene i funtion Ia logica di comtoloeV'inseguitore di massina ez; se opp eleva pub danneggiaeIeletronica, » Gli inverter destin ai impiant frolic sono oggeto della norma EN 621091 (CEI 82-3. 34 “TutoNermel- Le Gude Bt 1.15 -Fotovotico 35 Inalie parole, bisogna stimare le “ore equivalenti a piena potenza” per cui impianto pub funzionare ogni anno, in base al combustible disponibile; sono ovviamente ore Atizie” perché si riferiscono al funzionamento alla potenza nominal. ‘Ad esempio, per un impianto da 5 kW che produca mediamente ogni anno 5000 kWh, Je “ore equivalentia piena potenza” corrispondono a 1000 h. ‘Va da sé che la convenienza del fotovoltaico aumenta con il numero di ore equiva- enti a picna potenza e prima di progettare un impianto fotovoltaico occorre valutare fattentamente le risorse solari disponibili sul posto. ‘Lenergia clettrica che un impianto fotovoltaico pud produrre in un anno, o il numero di ore equivalenti a piena potenza, dipende soprattutto da ‘+ radiazione solare disponibile; + orientamento ¢ inclinazione dei moduli; + rendimento dell'impianto fotovoltaico, 2. PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Lenergia che I'unita di superficie riceve dal sole, in un determinato intervallo di tem- po, prende il nome di radiazione solare. In genere, ci siriferisce a una superficie orizzontale di un metro quadtato. ' La radiazione solare si esprime in kilowattora al metro quadrato (kWh), oppure in ‘megajoule al metro quadrato (MJ/m?). Per stimare la produzione di energia clettrica si utilizza sopratttto Ia radiazione sola- re riferita ad un intero anno, come valore medio su pid anni (radiazione media annus). Ma sono disponibili banche dati con radiazione solare giomaliera media, per ogni ‘mese dell’anno. B importante non confondere Pirraggiamento con la radiazione solare: irraggiamen- to@ Ia potenza ricevuta dall’unita di superficie (kW/m?), par. 1.1, mentre la radiazione ’energiaricevuta in un determinato periodo di tempo dalla stessa unita di superficie (kWhim?), ? ‘La potenza elettrica (kW) di un impianto fotovoltaico dipende soprattuto dall'irrag- giamento solare, mentre I'energia elettrica (kWh) prodotta, in un certo periodo di tempo, dipende dalla radiazione solare disponibile in quel periodo. 2.1 Dalla potenza all’energia elettrica Un generatore eletrico tradizionale produce una energia (kWh) pari al prodotto della ‘sua potenza (kW) per Ie ore di funzionamento (h). Le ofe di funzionamento sono quelle del tempo cronologico, ad esempio 8760 h in un anno, dedotte le ore di fuori servizio per manutenzione, o per inconvenienti tali da com- portame il fuori servizio. Salvo casi eccezionali, le ore di fermo di una centrale elettrica tradizionale sono una parte nota del totale, quindi la potenza della centrale ® un parame tro di per sé significativo dell’energia che la centrale stessa produce ogni anno. La situazione cambia per un generatore fotovoltaico, il quale pud fornire una potenza cche varia in modo sostanziale in relazione al sito in cui si trova il generatore e all’i- stante in cuii viene misurata (giorno dell’anno, ora del giorno ¢ condizioni meteorolo- giche), La potenza nominale (potenza massima) di un generatore fotovoltaico non & quingi significativa dell’energia elettrica che pud produrre, L'energia solare rappresenta il combustibile dell’impianto fotovoltaico e non & sem- pre disponibile, soprattutto varia da un luogo all’altro. Al fine di valutare quanta cenergia pud produrre un impianto fotovoltaico, di una data potenza nominale, in un determinato luogo, cio® per passare dai kilowatt ai kilowattora, occorre conoscere la In pratica, ha pocaimportanza che Ia devazione sia Verso esto vero vest, a path dl angola CComuncment, erentamento invece india dal angolo di devizionesspetto al nord (a cescere nel ‘senso orto) come appresentato nella bussoa 1.15 -Fotovtaico 39 Module ud 2) Inctinazione ) Orientamento lee 22; Expoccione dn mode 4a) incinacione: angolo rispeto all oriczomtale; Dyorientamento: angolo yrispet alla direzione sud La ricerca della migliore esposizione, per massimizzare la radiazione solare ricevuta dai moduli, ® tra le prime preoccupazioni del progettista di un impianto fotovoltaico, Tale scelta Libera negli impianti a terra, mentre & limitata sui tettio sulle pareti di un caifico, L’orientamento ottimale & ovviamente 0° (sud). ' Lreffetto delt’inclinazione cambia con la latitudine, poiché aumentando Ia latitudine si riduce M’altezza del sole sullorizzonte. In Italia l'inclinazione ottimale del modulo & pari all’angolo che esprime la latitudine diminuito di 10° (approssimativamente 30°) A patita di radiazione globale (diretta pid diffusa) il vantaggio di una buona esposi zione del modulo & tanto maggiore quanto pit & elevata la componente diretta Infine, un modulo non orizzontale riceve anche la radiazione riflessa dalla superficie sulla quale sitrova (componente di albedo), fig. 2.3 La frazione della radiazione incidente che viene riflessa dipende dalla natura e dal co- Jore della superficie e prende il nome di “fattore di albedo”. Tipicamente si assume un fattore di albedo 0,2; cio’ il 20% della radiazione globale incidente su una superficie orizzontale viene riflessa. ° " Nalemisfero sud dela tera 'orientamento otimale® oviamente i nor In ase alla lattodine dl sto si pod determinae I'incinazione oimale con maggior® cre ma le ‘iain’ di aiazionesolarecontispondeat sono minim. ee "it termine “albedo” provene da atin album (bianco: infat una superficie pid 8 bianca e pit ifete (oa superficie neraassoebe tuta a radiazone). La neve resea ha un fated lbedo 0.8 + 09. at 40 TutoNormal-Le Guide Bl [ABELLA 2A - Coefcient da applicare alla radiacione solare su superficie orizzomae per otteneré Taradiacionesolae su superfidiversamente orientate eincinate. (Nord Hala: ltitudine 44° N). Oniavrasno o 15" 230" Prd 290" (sud) (est, oves) 1,00 1.00 1,00 1.00 100 Lor 106 1.06 1.08 099 1.08 i) 107 1.06 0.98 LL 110 109 107 0.96, Lis Li 110 107 098 12 LL 1.08 1.05 089) 1.09 1.08 10s 102 083 1.03 0.9 096 093 on 095 0.95 oss 089, ont on om os on 059 TABELLA 2.8 - Coefficient da applicare alla radiacione solare su superficie orzzontale per ottnere aradlacionesolare su superfc diversamente orientate e inclinate. (Centro Maia: lattudine 41° N), FIGURA 2.3 - Un modulo (non orizsontale) riceve oltre alla radiacione direttae diffusa anche ta radiacione riflessa dalla superficie su cui &installato (componente di albedo) OnrawENTo| o aie 30° a 290" (rad) (est, ovest) Note le componenti diretta e diffusa della radiazione solare su di una superficie oriz~ zontale, & possibile calcolare mediante un elaborato metodo di caleolo (Liu e Jordan) Ja radiazione solare sui moduli, diversamente inclinati ma orientati verso sud, montati x pal im, 4.00 1.00 su di una superficie avente un certo fattore di albedo. ad Lat ad 1,04 099 Per moduli con superficie comunque inclinata ed orientata i modelli di caleolo sono = L i 1,06, 097 pit! complessi, perché bisogna simulare il percorso orario giomaliero del sole. a ul itt 107 096 Per una prima valutazione della producibilita di energia eletrica di un impianto foto- ea 3 12 100 ral ‘voltaico @ in genere sufficiente applicare alla radiazione media annuale sul piano oriz~ ao 112 12 105 087 zontale i coefficient correttivi delle tabelle 2.A (Nord Italia), 2.B (Centro Italia) e2.¢ 3 109 1.08 101 082 (Sud Italia) in relazione alla inclinazione ed orientamento dei moduli. ' or 1,03 102 096 0.76 Dallesame delle tabetterisulta che la perdita di producibilta per orientamento dei i Ti Te at aa ‘moduli diverso da sud (ideale) aumenta con 'inclinazione dei moduli stessi, ma & a om a on _ om + trascurabile fino a+ 15°; - + penalizzante oltre + 30°. 1 moduli posti in verticale (inclinazione 90°) perdono, rispetto alla disposizione oriz~ zontale (inclinazione 0°), all'incirca: + 126% + 32% dell produeibilita se espost a sud + 143% + 45% della producibilita se espost a esto ad ovest. Laumento di producibilith con l"inclinazione ® al massimo del 13% (Nord e Centro Italia) passando da moduli orizzontali a moduli inelinati di 30°, Si pud aumentare Ia produzione di energia elettrica variando automaticamente durante “Estat sunfo un viet 02 ad, il giomo lorientamento eIinctinazione dei moduli sistem ad inseguimento del sole). n.18-Fatovotaleo 43 TABELLA 2. - Coefficient da applicare alla radiazione solare su superficie oi rela radiacione solare su superfildiversamente orientate e inclnate (Sud Talia: atitudine 38° N), ++ eventuali ombreggiamer + riffessione della luce sulla superficie dei moduli; Omran + accumulo di sporcizia sulla superficie dei moduli; re a a0 — aoe + non lineata tra irraggiamento e prestazioni dei moduli; (ua) (est vex) + dissimmetrie (mismatch); TF 7 00 10 100] «+ effet Joule nei cavi e nelle apparecchiature elettrche, 0 1.06 105 Lot 099 1s 1.08 107 Los on Aumento della temperatura 20" 109 Los 1.06 036 ee oat temperai an iD i os ae a potenza nominale di un modulo & riferita alla massima potenza in condizioni di a 109 107 193 ox prova standard (irraggiamento 1000 W/tn?; temperatura delle celle 25 °C; distribuzio- Ea 1.06 1085 103) 099 om ne spettrale AM = 1,5, par. 1.6). or” 099 099 096 093 075 La radiazione solare permette di valutare l’energia elettrica che il modulo pud fornire 0 091 O91 oss 86 0 in un determinato intervallo di tempo, in condizioni di irraggiamento variable e di- or 0.68 068 08 ost 055 verso da quello standard. Ma non basta, perché la potenza cambia anche con la tem- peratura delle cell, in genere superiore al valore standard di 25 °C, par. 1.6. [La temperatura delle celle cambia perd durante le ore del giomo e da un giomo all’al- to, sicehé per valutare 'incidenza della temperatura sull'energia prodotta in un anno ‘ecorrerebbe rilevare, o ipotizzare, I’andamento della temperatura delle celle durante un giomo tipico del mese e poi utilizzare programmi appositi per valutare la produ- zione di energia elettrica in un anno. * Da questi algoritmi complessi emerge che, se si fa riferimento a moduli in silicio eri stallino, la perdita di energia per effetto della temperatura varia dal 6% (zone fredde) all?11% (zone molto calde) e salvo casi particolari si pud assumere una perdita del 8%. Gio nell ipotesi che I'instalazione permetta la ventilazione sul retro dei moduli. Nel ‘caso di moduli integrati nella strutura edilizia, dove non & possibile garantire un'ade- guata ventilazione alla superficie posteriore degli stessi, In perdita media pud essere stimata in circa il 12% con valori che possono superare il 15% in localita molto cald. In questo modo aumenta la producibilita di circa: + i1 25% per sistemi ad un asse, inseguimento dell’orientamento (da est a ovest); + i1 30% + 35% per sistem ad inseguimento a due assi; ma con gli inconvenienti degli organi motorizzati in movimento, se non altamente affidabili, e con una maggiore superficie lorda per evitare 'ombreggiamento tra le strutture in movimento, A proposito di calcoli relativi all‘ottimizzazione di un impianto fotovoltaico, & oppor- ‘uno sottolineare I'inutilita di uilizzare strumenti di calcolo sofisticati quando i dati 4d partenza sono affetti da errori grossolani per Ia loro natura statistica, come avviene, appunto per la radiazione solare. Inoltre, il rendimento di un impianto fotovoltaico & valutabile con una incertezza del +£10%, par. 2.5; & quindi inutile migliorare 1a precisione con cui si calcola la produ- zione di energia elettrca di qualche per cento, E molto pit importante, in fase di progettazione, preoccuparsi di migliorare per quan- to possibile il rendimento effettivo dell’impianto fotovoltaico, nell’ambito dell’otti- mizzazione economica tra cost di impianto e di esercizo. Effeto delle ombre ‘L’ombra riduce la produzione di energia elettrica, par. 9.1, perché: * tiduce la radiazione solare sul modulo; 2.5 Rendimento dell’impianto fotovoltaico * aumenta le perdite di mismatch, "Le pete per rlessone sono masse quando Vangol di acidenza dlls Ine sl modulo ¢ minima (ali so a5 tta la ce viene rites), Le pent per rifessione sono excuse dal’ lcienza di conversione del modulo, la quale viene detrminata ‘oma luceperpendicolare al modulo (angola di 90° equind con prdite per rifessione ascurabil * Si taseuraVnlunza sila produzione di enegia eletrica del coefciente AM. La produzione di energia elettrica fin qui indicata @ al lordo delle perdite allinterno del campo fotovoltaico (lato cc.) ¢ nella parte c.a (resto dell'impianto). Le perdite nel campo fotovoltaico sono dovute soprattuto a ‘+ aumento della temperatura delle celle; 44 “TuoNormel-Le Guide Bis Mrendimento In un impianto ben progettato ed installato, enti delle perdite nel campo fotovoltai- co varia dal 10% al 15% della energia elettrica prodotta. Come suindicato, almeno la meta di tali perdite & dovuta all’aumento della temperatu- ra delle celle. ‘A queste perdite nel campo fotovoltaico vanno sommate quelle sul lato ca, (perite nel resto dell’impianto) valutabili intorno al 5% + 10% e dovute: + allinverter ed eventuale trasformatore; + ai cavi e agli altri componenti elettrici. ‘Complessivamente, l'energia clettrica che pud produrre un impianto fotovoltaico, in base alla radiazione solare disponibile sui moduli, va ridotta moltipticandola per un fattore 0,75 0 nel migliore dei casi 0.85, sempre che Vimpianto sia attentamente pro- gettato e correttamente installato, 2.6 Esempio di producibilita di un impianto Si deve stimare la producibilith di un impianto fotovoltaico da 3 kW, da installare sul- Ia falda di un tetto, sovrapposto alla copertura esistente in tegole. Luogo di installazione: Bologna (latitudine 44,5° N) Orientamento della falda: +20° (ovest) Inclinazione della falda: 18° Si assume una radiazione annua su superficie orizzontale pari a 1420 kWhiny. ‘Bisogna pero tenere conto dell'inclinazione (18°) e dell’orientamento (20°) dei moduli. 1 dati pit vicini della tabella 2.A sono inclinazione 15° ¢ orientamento 15°, a cui cor- risponde un coefficiente di maggiorazione pari a 1,09 (coefficiente i albedo 0,2) Si ottiene pertanto una produzione annua di energia pari a: 3 x 1,09 x 1420 = 4643 EWh. ‘Una valutazione, effettuata con un modello di calcolo in grado di tenere conto dei valori csalti di orientamento ed inclinazione, avrebbe portato ad un valore di 4653 kWh. In de- finitiva, errore commesso nell utilizzare le tabelle approssimate & inferiore allo 0.5%. [Nel caso che l'impianto in questione non presenti caratteristiche particolari e sia cor- rettamente progettato © dimensionato, le perdite legate al campo fotovoltaico possono essere cost stimate: + pendite dovute alleffetto della temperatura: 7%; "anche nelle stuazini pi favoreol tale erore 8 ridoto a pochi pant percents 1.15 -Fotowtaica 45 FIGURA 24 - Energia eesrica (KWh) prodotta da un impianto forovoltaico di potenza nominale TRW (esposizione ottimale ¢ rendimento 0,75) secondo la sua dislocazione su terrtorio italiano (Fonte: Joint Research Centre = Ispra). 46. TetoNorma = Le Guido Bl 1.15 tov a7 2D - Maggiore produciblia deglt implant forovoltico ad inseguimento solare alle perdite dovute a dissimmetrie nelle prestazioni: 39%; italiane. perdite per ombreggiamento ¢ bassa radiazione: 2: perdite per rflessione: 2%; perdite nei circuiti in comente continua: 1%. et : Trowoate | cunoaono La perdita complessiva nel eampo fotovoltaico & quindi del 15%. L’energia p ‘ogni anno si riduce a 0,85 x 4643 kWh = 3947 kWh. Infine, la perdita per il resto d’impianto & dovuta essenzialmente alla presenza dell’ verter e pud essere valutata intorno al 6%. La produzione annua attesa dellimpianto (producibilit) si riduce a 0,94 x 3947 kWh: 3710 kWh che corrisponde ad un rendimento totale pati a 3710/4643 = 0,8. 10m +2396 58647% In fig. 2.4 @ riportata la mappa della producibilita di energia elettrica di un impiant fotovoltaico da 1 kW, orientato e inclinato in modo ottimale, con un rendimento 4 75% al variare della sua dislocazione sul teritori italiano. 20% +305 2.7 Producibilita degli impianti fotovoltaici ad inseguimento, In genere, gli impianti fotovoltaici. sono installai su struturefisse, con I'inclinazione ¢ Forientamento dei moduli stabilitt in sede di progetto. ‘Si pud, perd, far ruotare il piano dei modali in maniera da inseguire il sole lungo il ‘uo percorso giomaliero e stagionale, ed ottimizzare cosi la captazione della comp nente diretta della radiazione solar, che, in quasi tutte le situazioni, fornisce il princi pale contributo alla producibiita degli impianti. Stu otante itor ad un se orzzontale adn ase vercale 25% 435% La tipologia del sistema ad inseguimento influisce sul guadagno di producibilita d energia rispetto ad un impianto fisso, ottimamente orientato ed inclinato,tabella .D. In situazioni ottimali il guadagno pud anche raggiungere il 35%. Naturalmente, ln decisione i realizzare un impianto fotovoltaico ad inseguimento, piuttosto che un impianto fisso, deve scaturire da un’attenta analisi costi benefici, che tenga in debito conto i seguenti fattori: + maggiori costi dell!impianto (10-15%); ee + costi di manutenzione pitt elevati (a causa dei componenti di attuazione e controllo | hha del sistema dinseguimento); ‘einclinato 32° = 53° sul’orzzontale 20%6 32% Jone perentale dela radazione tra componente diretae diffusa su una supedci oie atmosfera microclima locale): Ie 2 ne dirta & magglor alle latdni meridional, dove noemalmente il ciclo ¢ anche pi aspen {quind minoe la radizione dius). © Rispeto a un impianto fo ottimamenteinlinato (B= 30° + 35° ed orientato a sud (y= 0". 43 TutoNormel- Le Gude + minore affidabilit di un sistema dinamico (il sistema d'inseguimento in avaria potre be bloccare la superficie dei moduli in una posizione penalizzante per I'esposizione), ‘+ maggiore spazio occupato, soprattutto per impianti di media e grande dimensi disposti su pid file per evitare fenomeni di ombreggiamento (occorre uno spai cirea doppio che per un impianto fisso). 2.8 Impianti fotovoltai obbligatori Secondo il DLgs 28/11, Allegato 3, punto 3, negli edifici nuovi, 0 sottoposti a ts strutturazione rilevante, devono essere installati (Sopra, 0 allinterno, 0 nelle relat pertinenze) impianti per produrre energia eletrica, alimentati da fonti rinnovabili, potenza P> S/K (kW) dove: ' + Sm} la superficie in pianta dell’edificio al livello del terreno; + K (m'/kW) & un coefficiente variable con la data di tichiesta del titolo edilizio: ~ K =80 dal 31 maggio 2012 al 31 dicemire 2013; ~ K=65 dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016; ~ K=50 dal 1° gennaio 2017. Per gli eifici pubblici il valore minimo di potenza P & aumentato del 10%. * a notare che &richiesto un “impianto per la produzione di energia eletrica alimenta- to da fonti rinovabili” e non necessariamente un impianto fotovoltaico; ad esempio, un edificio rurale potrebbe avere un generatore eolico nel terreno di pertinenza, oppu- re un gruppo elettrogeno alimentato a biogas una piccola turbina idraulica se dispo- ne di un corso d’acqua, ‘Va anche sottolineato che Pobbligo riguarda gli liari di un edificio. ici, non le singole unit& immobi- " Un etifcio @ novo quando Incest del pestinente oo elo, comunque denominato,® sta presentat dopo il 29/1 (data di eatata in vigore de dere) {La istrtrazone b considera silevant in caso di: ~ demolizione e icotuzione dl'edifcio (anche in manutenzone strona); * istrttrazione interale deli element costiuent involuco di un efi di superficie wile superore a 100 ‘Lobbligo non s aplica alt immobil storie atti, qualor il progetista evident che i pet dello stesso implica un'slterarioe incompatible con i lor carter o asp, at. 1, comme DLs 28/11 ha abeogato le precedent disposiion relative al obi di installa implant foovoltae sug edi ® Lroblig pub essere assolto da un unico impianto di potenza P, oppure da pid implant anche di diver «Font rinmovabil, ci potenzacomplessiva P. Nel silenzo del dec &raglonevoleassumere che pee wt “mpiantofotovoltaico la potenza Pd ci sopra si a potenza nominal (somvna delle potenze nominal tut j moduli in eondiion i prova standard, 1.15 -Fotevotico 49 fotovoltaici disposti sui tetti degli edifici devono essere aderenti o integrati ccon Ia stessa inclinazione ¢ lo stesso orientamento della falda. 1 hanno Pobbligo di adeguare il proprio regolamento edilizio a quanto dispo- | DLs 28/11, in modo che ogni too eilziorspet Pobbligo in questione, le i applicano anche se il regolamento edilizio non é stato ade- tri termini, i destinatari del’ obbligo di installare impianti per produrre energia da i rinnovabili sono tutti soggetticoinvolti nella realizzazione di un nuovo edific ella rstrutturazione rilevante di un edifci esistente. Tinpiant solar’ termici "Secondo il DLgs 28/11, gli imy “9 sottoposti a ristrutturazione rilevante, devono essere progettati ¢ realizzati in modo inti di produzione di energia termica di edifici nuovi, dd coprire ramiteilricorso ad energia prodotta da font rinnovabili: ++ {150% dei consumi previsti di acqua calda sanitaria; ++ Inseguente percentuale del totale dei consumi previsti per 'acqua calda sanitaria, riscaldamento il raffrescamento,varabile con la data di rchiesta del titolo edlizio: = i120% dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013; ~ i1 35% dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 201 = i1 50% dal 1° gennaio 2018. > Le suddette perventuali sono aumentate del 10% per gli edifici pubblici e dimezzate nelle zone A di cui al decreto interministeriale 2/4/1968 n, 1444, art L1, comma 1. ‘Anche i pannelli solari termici, oltre a quelli fotovoltaici, disposti sui tetti degli edi- fici devono essere aderenti o integrati nel tet, con la stessa inclinazione ¢ lo stesso ‘rientamento della falda. I DLgs 28/11 precisa che & vietato coprre il suddetto fabbisogno termico mediante ‘mpianti fotovoltaici (o altri impianti che producano esclusivamente energia eletrica) ‘che alimentino a loro volta impianti per la produzione di acqua calda, il riscaldamento il raffrescamento. "Le Region ele Province autonome possono stabil di ilizare font sinnoabili diverse dalla com ‘stoned iomase afin deli quali del'aia (PMA 10, PMA2.5 e IPA). * Sono esclusi date obbigo gli eifcallccnti ad una rete i telrtcaldamento che cop nero fab bisogoo a calre per il riscaldamento degli ambiente a forntur di aequa cada sanitara, {Le seadene indicate tengono conto dele moificheintrodtte al DL 24416, a. 12 » Secondo tale dereto, sono considerate zone A "Le pat de etorointeressate da agglomerai urban ‘he tvetono earatere sore, artistic e di partcoare prego ambiente o da portion d ess, compese le ‘awe costa, che possono considera parte integrant, pr tal caratecstiche, degli agelomerat ste". 50 ‘TutoNorma- Le Guide Bt 1.15 Fotoveaeo 51 [Non infati convenient trasformare I'energia della radazione solare in energiaeletrica (con un basso rendimento ed alto costo) per poi trasformare I’energia elettrica in energia termica. Tanto vale utlizzare direttamente la radiazione solare per produrre calore. Le leggi regionali possono aumentare il valore della potenza P minima dell'impianto fotovoltaco,o altro impianto obbligatorio per Ia produzione di energa eetrica ali ‘mentato da fonti rinnovabili POTENZA CONSUMATA E POTENZA IMMESSA IN RETE wwviene per un gruppo elettrogeno: pud funzionare in isola, oppure essere ‘in parallelo con la rete. fotovoltsci in isla trovano applicazione per piccoissime potenzeo casi par- ai impianti ubicati in zone non elttrificate, ad esempio rfugi, case isolate, ece. spesso accade, il carico deve essere alimentato anche di notte bisogna ricor- 43.1 riassume i vari tipi di impianti fotovoltaic in relazione alla rete e allali- * Secondo il decreto, in vert, le Regioni possono aumentare i valri del eoefficiente K, il che vo di carichi privilegiati. dive due enon aumentae la potenzaP, control spirit del decreto stesso F “TuttoNormel-Le Guide Bla Impianofetvotco ‘onmesea mate ‘eats ‘arch priflegat Impinto ftovtaico non in isola quando mance arate FIGURA 3.1 - Tipologie di impiantifoovoltaict in relaione alla rete dt distribusione dellenergia elettrica In questa sede sono trattati soltanto gli impianti connessi in rete, che non alimentano, in isola carichi privilegiati in mancanza della rete (inverter vain stand-by), par. 1.8. Quando l’impianto fotovoltaico alimenta un impianto utilizzatore, la potenza ecce- dente i fabbisogni dell'utente viene riversata in rete; peraltro I'utente preleva potenza dalla rete quando quella fotovoltaica & insufficiente © manca del tutto (durante Ia notte), fig. 3.2. Questo capitolo & dedicato all’analisi delle correntie alla ripartizione della potenza tra Pimpianto utilizzatore e la rete, al variare del carico e dell'irraggiamento solare. ' " Ci prescinde dal spt tifa con cul eneyla viene ceduta in rete, io conrato di scambio sul Inf in etrambi i casi, implant &colegato in prlelo alla ete 'eeeiaprodta pd essere in pate con sumata dal utente in parte ines in ret Implant uizzatore FIGURA 3.2 - Flusso di pote domanca la rete. ta In un impianto fovoltaico connesso in rete ¢ non in isola quan 3.2 Andamento delle correnti La fig. 33 schematizza un impianto fotovoltaico, connesso in parallelo alla rete, che alimenta 'impianto utilizzatore. Larete di alimentazione ® rappresentata da un generatore ideale di tensione, il genera tore fotovoltaico da un generatore ideale di corrente (corrente costante a pari irraggia- ‘mento solare), mentre Vimpianto utilizzatore & costituito dalla resistenza Ro. ' La rte costituisce con buona approssimazione un generatore ideale di tensione (U), perché presenta una tensione costante, qualungue sia Ia corrente assorbita dal carico (il generatore equivalente alla rete di alimentazione ha una resistenza intema trascura- bile rispetio a quella del carico). 1] generatore fotovoltaico & sostanzialmente un generatore ideale di corrente (Ipv), perché fornisce una corrente (ai morsetti di uscita dell’inverter) che non dipende, iti, dal carico (la resistenza interna del generatore molto maggiore di quella del catico). La corrente Ipy fornita dal generatore fotovoltaico cambia con I'iraggiamento solare, ‘ma questo non invalida Pipotesi di un generatore ideale di comrente, poiché la corrente Ipy varia con le condizioni ambientali, non con ilcarico.* Nel nodo H di fig. 3.3 convergono le correnti Ig ¢ Ipy, provenientirispettivamente dalla rete e dal generatore, ed esce la corrente Ic assorbita dal carico: In+ Ive * Sei catico&obimico-indutivo si pone un problems di rifsamento, poiché i goneratore Frovaisico fornsce solo potenca atv par-9.12. * L'iaggiamento solar il parametr id sinifcativo che inlise sul valor dla coment Ip: Per semplict si tascura la eatanza dei circuit e le vriazioni di coerentedovat al MPPT, par 18. 54 “TatoNorms- Le Guide BL 1.15 -Fotovotaico oe le a = Crete fase ose « Oe ee caret ad gorwmnr re FIGURA 33 Implant uilizatore alimentato dalla rete dall'mpiant foovolaico warren Ip ergata dal peneratrefonoao “Corrente Informa dala rete, py “Corrente Iasorbite dl arc. Lacomente sl catico vale anche Ie= U /Rc¢ la relazione tra le coment diventa: I= (U/Ro)- lev o Se nella relazione (1) si pone Ipy vata dalla rete vale Ig = U/ Ro. Se viceversa si pone Ipy = U/ Re diventa nulla la corrente prelevata dalla rete (Ix = 0). (ad esempio durante la notte) la corrente prele- FIGURA 3.4 - Andamento della corrente I fornta dalla rete (Ig positiva) immessa in rete (Ip Iegativa, con carico costante, al crescere della correnteIny erogata dal generatore forovotaicd ‘on rraggiamento solar Per un determinato valore del carico Ro, Ia corrente Ig forita dalla rete varia secondo Inretta ly = (U/ Re) Ivy oi fig. 34 in fuzione deli corrente Ipy erogata dal genera. 38 Ripartizione delle potenze tore in base allirraggiamento solare. ' ‘Senellarelazione Ty = (UJ Re) -Ipy si mokiplicano per U le tre correnti: [Nel punto E di fig. 3.4 la corrente erogata dal generatore & uguale alla corrente assor- bita dal carico (Ipy = U/ Ro), sicehé la corrente proveniente dalla rete ® nulla. Quando, al erescere dellimraggiamento solare, la corrente erogata dal generatore st pera quella richiesta dal carico (Ipy > U/ Re ) la cortente I diventa negativa, cio ‘non ® pid prelevata, ma immessa in rete. Ulg=(U?/ Ro) - Ulpy Be sttiene la retazione tra le potenze = , Pa=Po-Pev ° In assenza di catico (Re = # le 0), il generatorefotovoltaico immette tutta la cor rente in rete (lpy = I) lov =I Pk =U potenza forita dalla rete, %e = U"/ Re potenza assorbita dal carico, "area hn una pendenza di 45° pre a coment Is azar quando U / Re=Ipy e dunque OE = OF. py _ potenza fornita dal generatore fotovoltaico. 56 “Tutor! -Le Gis Ba is 7 _ 1.18 Fotovotico 87 . Jn assenza di carico (Rc = ®; Pc = 0), il generatore riversa tutta la potenza in rete 3.4 Carico variabile vie Potenza Pe UR Re ster dl arco Potenza Py fra dal | generator otvoiico : a - Potenza immessa invete FIGURA 3.5 - Andamento delta potenza fornita dalla rete (Px positva) o immmessa in rete (Py hegativa), su di un carico costante al erescere della corrente erogata dal generatorefotovolatca con irraggiamento solar. La potenza fornita dalla rete su un carico costante Py = (U? / Re) - U Ipy, al variare della corrente Ipy con I'irraggiamento solare, ® rappresentata dalla retta di fig. 35. La fig. 3.5 8 uguale alla fig. 34: basta moltiplicare le ordinate per la tensione Ue ri ddurre parallelamente la scala. Se la corrente Ipy forita dal generatore fotovoltaico @ zero (punto O), la rete forisce tutta Ja potenza richiesta dal earico Re (punto F). Man mano che cresce la corrente Ipy erogata dal generatore (con I'aumento dell'irag- ¢giamento solae) si riduce la potenza prelevata dalla rete, finché pet Ipy = In = U Re (punto E), tutta Ia potenza al carico &fornita dal generatoe fotovoltaico e il contribu to della rete ® nullo. Se lacorrente Ipyerogata dal generatore aumenta ancora, la potenza eovedente viene immessain rete (il valoe di Py diventa negativo, si invert cio il fusso di potenza) verso della corente Ip in fig. 3.3 corrisponde a quello della rete che eropnpotenza, Se I corre venta negativa, yuo dire he la et assrbe poten ‘Sie fin qui supposto che il carico Re fosse costante, par. 3.2 ¢ par. 3.3. Se utente {nserisce pid carichi si riduce il valore della resistenza Rc (i carichi sono in parallelo). ‘Aumenta cio’ la potenza U’/ Re richiesta dall’ utente ‘Alvariare della resistenza Re, Ia retta P= (U / Ro )- U Ipy si sposta parallelamente ase stess, fig. 3.6. Sulleascisse si pud leggere la potenza Ppy = U Ipy. Laretta si sposta verso I’alto sei carichi inseritidall utente aumentano (Re diminuisce); si sposta verso il basso, sei carichi si riducono (Rc aumenta). Nall fig. 3.6 accanto alla retta che corrisponde al generico carico Re compaiono: + Iaretta h: Pp = Ppy che corrisponde a nessun carico (Re = ©): la potenza preleva- ta dalla rete & zero ¢ tutta la potenza fotovoltaica 8 immessa in rete; + Ia rita k: Py = (U?/ Ronin) - Ppy che corrisponde al carico massimo prevedibile (Re = Ronis): la potenza prelevata dalla rete si riduce man mano che il generatore fotovoltaico aumenta la potenza erogataall’aumentare dell iraggiamento solare. Tseguenti punti caratteristici della fig. 3.6 aiutano a individuare meglio i vari casi possibili: * punto A (sulla retta k); i caico assorbe Ia potenza massima OA = U2/ Reps il gene- {afore fotovoltaico non eroga alcuna potenzae la rete fornisce M'intera potenza OA; * punto B (sulla reta k): il carico assorbe la potenza massima OA; il generatore ero- ‘ga tuta Ia potenza (OB = OA) e quindi nessuna potenza é prelevata dalla rete; * punto D (sulla reta k): il carico assorbe la potenza massima OA; il generatore exo- {4 Ia potenza (nominale) massima OC = Pov: la parte di potenza OB = OA & assorbita dal carico, mentre Ia restante parte BC = CD & immessa in rete; * punto E: il carico assorbe Ia potenza OF = U"/ Rc: il generatore eroga tutta questa Potenza OF = OE e quindi nessuna potenza é prelevata dalla rete; * Punto H (sulla rettah): assenza di carico (Rc = ©); il generatore eroga la sua massi ‘ma potenza OC, la quale viene immessa tutta in rete (OC = CH). Nella fig. 3.6 il generatore ha una potenza (nominale) massima (Ppyinay = OC ) pit ‘grande di quella massima (OA) richiesta dal’ utente (OC > OB = OA = U*/Rema) [Nella fig. 3.7 il generator ha, invece, una potenza(nominale) massima(Ppyax = OM) pit Piccola di quella massima (OA) richiesta dal utente (OM < OB = OA=U"Y Renia) 58. “TutoNormal- Le Guide Bs FIGURA 3.7- If gencratore fotovoltaico ha una potenca massina (Pry) minore di quela che il carico pud richiedere (OB). In tuti i casi, la potenza complessiva che I'utente pud prelevare da entrambe le sor- ‘gentisiricava dalla relazione (2): FIGURA 3.6 - Al variare del carico (Rc) la retta Py = (U? / Re) -U lpy i sposta,parallelamente «se stessa: verso lalto quando i carico aumentae verso it basso quando i earico diminuisce. Renta h-> carico nullo Reta k > massimo carico previsto 1M generatore forovoltaico ha una potenza massima (Prima) superiore a quella che it carico pu richiedere (OB = 0A). Po=Pr+Pev La massima potenza di cui l'utente pud disporre & dunque la somma della potenza che pub prelevare dalla rete in base alle condizioni contrattuali e della potenza Ppyimax he illgeneratore pud erogare, in condizioni di iraggiamento solare ottimale. In questa situazione, il punto M di fig. 3.7 corrisponde al carico Ro” per cui tutta la corrente erogata dal generatore viene assorbita dal carico, Man mano che la potenza richiesta dall’utente aumenta (Rc < Rc’), la reta MP i fig. 3.7 si sposta in alto e la potenza mancante viene fornita dalla rete La retta ANB corrisponde al carico massimo U/ Reig. Nel punto N il generatore ‘eroga la potenza massima Ppymax = OM = OP; la rete forisce la parte restante della Potenza, pari a PA. 60, TutoNormsl-Le Gude Bt 4 VALUTAZIONI ECONOMICHE 4.1 Introduzione Al di IA dei vantaggi che le fonti rinnovabili presentano per 'ambiente, molti utenti si avvicinano al fotovoltaico per avere informazioni detta- sliate sul caso specifico di loro interesse, sapere cosa si pud fare, quanto ‘costa e la convenienza economica. Per rispondere a queste legittime domande, l'esperto deve effettuare un sopralluogo, par 9.1, onde acquisire i dati necessari e presentare al clien- te un piano di fattibilita del!’impianto fotovoltaico (collegato in rete), Le informazioni da raccogliere riguardano: * spazi disponibili per individuare la potenza installable, par. 9.2; * possibile orientamento ¢ inclinazione dei moduli, par. 2.3; possibili ombreggiamenti, par. 9.1; ifficolta per il montaggio dei moduli; ubicazione geografica dell’impianto, per determinare la radiazione solare annua, par. 2.2, ¢ Ia producibilita dell'impianto, par. 2.6; + consumo annuo di energia elettrica del cliente; * disponibilita di spazi idonei per collocare quad ¢ inverter, possibili passaggi delle condutture, posizione del gruppo di misura dell’energia prodotta; * distanze tra campo fotovoltaico, quad, inverter, gruppo di misura, eve, + disponibilit finanziarie del cliente per I'investimento, diretto o trami- te finanziamento, par. 4.3; .15- olor «+ necessiti di eventuali permessi edilizi, del parere della Soprinten- ‘denza peri beni architettonici e peril paesaggio, ece; «+ consegna dell’energia prodotta in rete in bassa tensione o in media tensione (jl costo della cabina di trasformazione influisce sul costo totale dell'impianto); + attrezzature necessarie per "installazione; «+ tenutastatica delle struture edilizie destinate ad accogliere l'impianto fotovoltaico. ' La fig. 4.1 mostra un esempio di scheda per raccogliere i dati durante il sopralluogo per impianti di piccola potenza asserviti ad unita immobiliasi alimentate in bassa tensione {Al sopralluogo deve seguire un preventivo economico di massima ellimpianto, par. 4.2, ¢ una stima della convenienza economica dell'in- yestimento, par. 4.3. 42 Preventivo T1costo dell’impianto & costituito dalle seguenti voei prineipali + fomitura dei component, + installazione, + eventuali opere edili, + sviluppo progetto e pratiche. Componenti dell'impianto La formitura dei materiali comprende: + moduli fotovoltaici, * inverter, + strutture di sostegno dei moduli, * cavi, quadri eletrici e relative apparecchiature (interruttor,fusibili, SPD, ecc,), + eventuale sistema di monitoraggio delle prestazioni e trasferimento dei dati a distanza, Pano La progetazione edi caleol i stabil dle stature di sostegno com i relatv’ ancora, dove esereeetata da personae tecnico abit alla progetazione dele suture evil a ‘mse alle orme teenche pe le costruzioni (NTO), ‘eventual interven eli possono aumentare in modo decisiv i osto delim. ol 62 TutoNormna Le Guide Bt 1. 18-Fotovatalco 63 ‘SOPRALLUOGO PER IMPIANTO FOTOVOLTAICO Foto dal to al instalaione os! ON Data [— Foto dalfeiico oggeto detnstaaxione as ONe orem [it eit ee fae ee steno Fm) et 7 | Th oc) Desinacone cus C1Gvle —Clindustiale C1 Terao) Aad» Ao srmotse “Tho dintalaxone C1 Tetopiano (Tetoafakia Cl FacdaiaClAtera Cl Ato Supercedispntile [—] m* Ovientamento Sud Sut CI SubOvest Et Oveat Diicota stalazone mada CI Nessuna = CIMedla Elva Permessi Cl Edicelbera SCA C1 Permessod.costure 0 Ato avo deg cstacol del soo instalaione con uso busscla i) cinometo (9) Note sug ostacol dl sto dl nstalaions (© Vedoro par... FIGURA 4.1 - Scheda di sopralluogo di un impianto fotovolaico di piccola potenza asservito Jimpianto ilizatore in bassatensione. (ominua) nema consumata [—] k¥anno Impoobateta []efomeave Potenza conratute [—] kw Iplniodiera <5! CN coon uerte [——] Datos dal pnt consoga(otepamenio ala rts) ] m Tipo ditortua CI Monofase (0 Tiase Note sl eallogarento aa rot") Parimetiedelfedieio os Ne Laporte det solao o dae sutures cut Os ONe Sista Timpani #adeguata Disponbia sgn esocu dl progetto dol os Ne folio o dle sratre su cu installa panto Nite) (contr lo cave peri passe del cot dspenbit aca presrza cna dl fami tel aso etre dt congo dlnpano PY da pare del cote ron set i ve ‘chad cit, cen ce 6a TutoNorme- Le Guido Bu 1.18 -Fotovtaico ‘Suluppo dl progetto 7% Steutra © Pee rato! 12% Montagglo 25% FIGURA 4.2 - Riparisione dei cost “chiavi in mano" di un inpianto foovoltaico di circa 3 BW su teto a falda, Storicamente la fomitura dei moduli e dell’inverter (principali compo- nenti di un impianto forovoltaico) ha sempre rappresentato la principale vyoce di costo di un impianto fotovoltaico, La rapida crescita dei volumi del mercato, accompagnata da una continua ottimizzazione dei processi produttivi, ha determinato negli ultimi anni tuna rapida diminuzione del costo di un impianto, attribuibile essenzial- mente ai progressi associat alla realizzazione dei moduli e degli inverter. Ne & derivato un sensibile riequilibrio delle voci di costo allinterno del preventivo © questo fatto accresce ancora di pitt 'importanza di un corretto sopralluogo al fine di fornire al cliente un’adeguata offerta economica. In fig, 4.2 & riportata una tipica attuale suddivisione dei cost relativa alla fomitura “chiavi in mano” di un impianto di piccola taglia (3 + 20 kW). Installazione I costo d’installazione di un impianto fotovoltaico varia secondo la si- tuazione locale: posa a tera, posa sul tetto di fabbricati nuovi o esisten- ti, moduli in sovrapposizione o integrazione della copertura, distanza tra moduli e inverter, tra inverter e quadro utente, utilizzo di attrezzature durante il montaggio (gru, impaleature, ecc.), oneri per le misure di sicurezza, allacciamento alla rete pubblica di distribuzione dell’energia elettrica, eee. ‘Tutti questi aspetti dipendono dal sito d’installazione e devono essere attentamente valutati durante il sopralluogo. Opere edi ‘Linstallazione di un impianto pud richiedere opere edili accessorie: in- {erventi su murature, scavi per cavidotti,ece. Per gli impianti di piceola {aglia, queste sono spesso escluse da preventivi di tipo “standard”, In {questo caso, & opportuno che il progettsta durante il sopralluogo le indi- vvidui e le segnali al committente, affinché possa provvedere. ‘Va inoltre messo in conto il costo per una verifica statica del tetto da parte di un professionista, par. 9.16. Sviluppo progetto e pratiche Questa voce di costo riguarda le attivita a carico del progettsta sopralluogo, redazione progetto, ‘supporto nell'iter autorizzativo, ‘supporto per ottenere eventuale finanziamenti, ‘supporto per la pratica connessione alla rete e il GSE (referente tec- nico). Assistenza tecnica durante la vita dell'impianto [Nel mercato del fotovoltaico, la capacita di protungare il rapporto con il committente, dopo lentrata in esercizio degli impianti, & determinante per qualificare lofferta Diventa quindi essenziale conservare l'efficienza dell'impianto ed evi- tare fuori servizio prolungati per ridurre il tempo di ritorno del capitale investito, specie se Vimpianto & stato finanziato da terzi e le tarffe in- centivanti servono per pagare il debito. I servizio di assistenza si pud articolare su programmi di manutenzione Oondinaria e su un sistema di acquisizione e trasmissione dati a distanza, per assicurare interventi tempestivi su guasti e malfunzionamenti. La maggior parte degli inverter in commercio sono predisposti per inte grare queste funzioni, con un costo accettabile in relazione ai vantaggi che possono offre. responsabile per la manutenzione ha cos! la possbilitt di controllare dalla Dropria sede lo stato delf'impianto e programmare interventi per eliminare ‘apidamente gust, o malfunzionamenti che ne riducano le prestazioni, 65 66 “Tuttotormel- Le Guide Bs 4.3 Convenienza economica La convenienza di un impianto fotovoltaico pud essere valutata attraver- so una specifica analisi economica ¢ finanziaria, in base ai dati peculiari di ogni situazione; essa dipende soprattutto da: * costo dell’impianto e di esercizio, * ricavi, + costo del capitale investito, + regime fiscale, Costi Linstallazione di un impianto fotovoltaico, come per tuti gli impianti a fonte rinnovabile, richiede un elevato investimento iniziale, mentre i co- sti di esereizio sono ridotti al minimo in quanto il combustibile & gratis; anche i costi di manutenzione sono limitati Attualmente in Italia il costo (chiavi in mano) di un impianto di picoola taglia (+20 kW) e media (20-+ 200 kW) varia da 3000 €/kW a 2000 €/KW, ' Il costo di manutenzione medio annuo @ stimato intorno a 1'1% + 2% del costo dell’impianto, soprattutto per Ia sostituzione dell’ inverter (costo normalmente distribuito sulla seconda parte del periodo di vita dell'impianto). Pud essere anche utile una assicurazione contro eventi “straordinari", come il furto o il danneggiamento dei moduli a seguito di eventi meteorologici estremi (il ricorso a polizze assicurative risulta ‘obbligatorio” nel caso ci si rivolga a istituti di credito per il finanzia- mento dell"impianto). Ricavi ‘In maneanza di ineentivi, i ricavi provengono: *+ dal mancato acquisto dell’energia autoconsumata; * dalla vendita dell’energia immessa in rete o dallo scambio sul posto, Costo del capitate investito Le modaliti di finanziamento del costo dell’impianto influenzano il ri- tomo dell"investimento, Se I'impianto viene realizzato con finanziamento da parte di terzi, oc- ‘corre tenere conto dell'incidenza degli interessi pagati "Negi impianti di grandi dimension (central fotovltsiche), i asta scende sotto 2000 €/kW, grazie al scot sulla quant 1.15 Fotovoico Se viene autofinanziato, va messo in conto il maneato interesse che sa- ebbe derivato dall’impiego altemativo del capitale. Regime fiscale {1 regime fiscale, cui & soggetto il committente, sui ricavi di vendita di ‘energia (contratto di vendita dell’energia) o sugl incentivi (se Tiniziativa rientra in un esercizio d’impresa) pud modificare in modo sostanziale il quadro economico. Inoltre, TVA rappresenta un costo per ilprivato, non per un‘impresa. 44, Scambio sul posto ‘Lo scambio sul posto consente di compensare Ienergia elettrica immessa jn ete in una determinata ora con quella prelevata dalla rete in un‘altra ora, atraverso un contributo in conto scambio erogato dal GSE che comport: + la compensazione economica trail valore delt’energia elettrica im- ‘messa in rete e il valore dell’energia eletrica prelevata; + la restituzione, per una quantita di energia elettrica prelevata al pit pari a quella immessa (energia elettrica scambiata), della parte varia- bile (c€/RWh) dei cortispettivi relativiall'utilizzo della rete (trasmis- sione, distribuzione e dispacciamento) ¢ delle component tarffarie A e/o UC con eventuale limite massimo. I servizio di scambio sul posto si suddivide in = scambio sul posto vero e proprio: il cliente finale @ al tempo stesso produttore ¢ consumatore di energia clettrica (produttore e cliente coincidono), 0 pud aver ricevuto manda- to senza rappresentanza da un produttore terz0 in relazione allimmis- sione in rete (produttore ¢ cliente diversi); = scambio sul posto altrove: il cliente finale étitolare di un insieme di punti di prelievo e di punti i immissione non necessariamente tra essi coincidenti e, al tempo stesso, pud essere produttore di energia elettrica in relazione agli ‘mpianti connessi per il tramite dell'insieme dei punti stessi (produt- tore ¢ cliente coincidono); oppure, pud aver ricevuto mandato senza rappresentanza da un produttore terzo in relazione ai predettiimpianti (produttoree cliente sono diversi. " Lacronime AEEGSI sta per Auto por "Energia Hara, il Ga el Sistas ico (ABEG prima del'ann0 2012; nel esta vole incl serplicemente con “Autti. 68 “TutoNormel-Le Guide ts [Ai fini dell'accesso allo “seambio sul posto” vero e proprio devono es- sere verificate tute le seguenti condizioni: + Tutente dello scambio sul posto deve essere titolare del contratto di ‘acquisto dell’energia elettrica prelevata sul punto di scambio; + Ia potenza complessivamente installata degli impianti FV deve essere 5 20 KW se entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2007 o = 200 kW se entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2014; + Ia potenza degli impianti FV complessivamente installati & < S00 kW. A partie dal 24 novembre 2015 si pud evitare la pratica presso il GSE per ottenere lo scambio sul posto, per un impianto di potenza < 20 kW, installato presso un utente passivo gi allacciato alla rete di distribuzio- ne pubblica BT: provvedera direttamente il Distributore. Per dettagli vedere I’ Appendice A: “Modello unico per iter semplificato”, Ai fini dell’accesso allo “scambio sul posto altrove” devono essere, in- vece, verficate tute le seguenti condizioni: + utente dello scambio sul posto altrove & un Comune con popotazio- 1 fino a 20 000 residenti, oun soggetto terzo mandatario del predetto ‘Comune, ferma restando la proprieta degli impianti in capo al medesi- ‘mo Comune, 0 al Ministero della difesa, 0 ad un soggetto terzo man- datario del medesimo Ministero; + utente dello scambio sul posto altrove deve essere titolare del con- tratto di acquisto dell’energia eletrica prelevata tramite tuti i punti di prelievo, compresi nella convenzione per la regolazione dello scam- bio sul posto altrove con il + Ia potenza complessivamente installata degli impianti FV in un punto di connessione ricompreso nella convenzione di scambio sul posto altrove ® < 20 KW se entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2007 o 5200 KW se entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2014; + Ia potenza complessivamente installata degli impianti FV alimentati «da fonti rinnovabili per ciascun punto di connessione ricompreso nel- la convenzione di scambio sul posto altrove & = 500 kW. 4.5 SEU - SEESEU - SSP 45.1 Definizione SEU 11 SEU (Sistema Efficiente di Utenza) & un sistema in cui uno 0 pid arsos: impianti fotovoltaici (pid! in generale FER 0 CAR), gestiti da un unico <{"), 1.15 -Fotovotico lltore, sono direttamente connessi peril tramite di un collegamento privato ad un solo cliente finale, anche diverso dal produttore. Un ulteriore vincolo relativo al SEU @ la presenza di una sola unitd di consumo. er unita di consumo si intende I'insieme degli impianti per il consumo di energia elettrica collegat alla rete, tali che il prelievo complessivo di energia cletrica, elativo al predetto insieme, sia utilizzato per un singo- Jompiego o una singola finalita produttiva. * [L’unita di consumo coincide, in genere, con una singola unita immobi ‘re comprese le relative pertinenze. Ai fini della delibera 578/2013/Rvcel, ‘una unita di consumo pud anche coincidere con un insieme di pit unit, {mmobiliari a patto che ricorrano le due seguenti condizioni: + Je unit’ immobiliar sono localizzate su particelle catastali contigue in ‘un unico sito produttivo e nella pena disponibilita di una sola persona fisica o giuridica; + Je unita immobiliari sono utilizzate per attivita produttive di beni e/o servizi destinate in via escusiva alla realizzazione, in quello stesso sito, di un unico prodoto finale e/0 servizio. * In generale, una unita di consumo & connessa alla rete pubblica in un unico punto (POD: Point Of Delivery). ‘Tuttavia, si pud tichiedere Iativazione di un POD di emergenza o, per Je utenze in bassa tensione, di un ulteriore POD per alimentare pompe i calore peril riscaldamento degli ambienti e per la ricarica dei veicoli electric ii impianti di produzione e i carichi devono trovarsi tutti all’interno di tuna stessa area, senza interruzioni, salvo strade, ferrovie, corsi d’acqua ¢ laghi (nel caso pit semplice e pit comune, per un nuovo sistema, I'in- sieme degli impianti deve essere sotteso ad un unico POD), di propriet’ il prodatore ® una persona fica giaidca che proce energa lettres indipen- eniemente dalla propsicts de impianto.F V'intestaario del'ficina elated poduzio ove previa dal nomativa vient, nonehé Pintesataro dele atorzzazion alla eliz- ‘azine eal'serczio dl'impianto di produzione Tole finale ® una persona sino giurdica che prlevaYenrgia lta, pela quota di Proprio wso finale, da una rete publica, anche atraverso ret line private Hcolegamento private & una linea peiata erat a hoc, uta alintern del medesime sto ‘che non coleg alte impiant i produzioe o unit d consumo, 2 Per implant intend ci che isultastteso ad un conttre, cn pele i enegia letica misurabil autonomameno > Per maggior detgl vedere rolare dell’Agenzia delle entraten. 006, 60

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